Aziende agrarie, contratti e patti colonici (secoli IX-XII), in Uomini e civiltà agraria in...

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ANDREA CASTAGNETTI AZIENDE AGRARIE, CONTRATTI E PATTI COLONICI (SECOLI IX-XII) Estratto dal volume UOMINI E CIVILTÀ AGRARIA IN TERRITORIO VERONESE BANCA POPOLARE DI VERONA 1$)82

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ANDREA CASTAGNETTI

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI

E PATTI COLONICI (SECOLI IX-XII)

Estratto dal volume

UOMINI E CIVILTAgrave AGRARIA IN TERRITORIO VERONESE

BANCA POPOLARE DI VERONA

1$)82

1 INTRODUZIONE

a scomparsa progressiva negli ultimi tempi delletagrave romana e nei primi secoli dellalto medioevo di un controllo efficace delle acque accentuograve per il territorio veronese la separazione paesaggistica ed agraria fra le zone di pianura particolarmente della bassa piashy

nura e quelle dellalta pianura e delle valli e pendici collinari le prime fushyrono soggette ad inondazioni ricorrenti che ne sconvolsero laspetto e resero sempre piti difficile un ordinato ed intensivo sfruttamento agrario del suolo Lincolto dei boschi dei pascoli naturali delle paludi si diffuse incontrastato ed i centri abitati vennero via via riducendosi fino a che non iniziograve nei seshycoli VIII-IX linversione inizialmente assai della tendenza La reshygione collinare mantenne una popolazione relativamente intensa con una diffusione capillare di centri abitati e di insediamenti sparsi per lungo tempo rimase la zona piti ricca e popolosa del territorio2

Delle vicende della conquista del suolo pianura veronese svoltesi con fasi non sempre progressive per tutto il medioevo giagrave ho avuto occashysione di trattare con ampiezza in altra sede alla quale rinvio il lettore per tutti gli aspetti connessi particolarmente per la dellincolto e per le risorse che questo offre ad una popolazione poco numerosa3 In questa sede mi propongo di illustrare gli aspetti relativi allorganizzazione aziendale del suolo ai fini della produzione e quelli relativi ai canoni corrisposti dai coltishyvatori dipendenti quali appaiono dai contratti agrari e dai patti colonici legati piti che ad una contrattazione scritta alla consuetudine

2 DAI LONGOBARDI AI FRANCHI

LAFFERMAZIONE DELLA GRANDE PROPRIETAgrave CURTENSE (SECOLI VIIImiddot IX)

La documentazione concernente il territorio veronese comincia ad affacshyin epoca carolingia mentre egrave pressocheacute inesistente longobarda

Delineiamo tuttavia alcuni caratteri essenziali dellassetto agrario in tale epoca

Linsediamento dei Longobardi non comportograve la scomparsa delle grandi proprietagrave di etagrave romana ma una loro trasformazione I grandi latifondi venshynero aumentograve il numero dei piccoli e medi proprietari5 abitanti nei laquovici raquo soggetti agli obblighi militari6 le cui tradizioni confluirono nel

laquo arimanniraquo dellepoca carolingia liberi proprietari collegati con pubblico le cui vicende sono state magistralmente illustrate dal

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Tabacco7 Anche le carte private ci mostrano piccoli proprietari che detenshygono poche terre coltivate da massari spesso residenti i secondi non nel laquo vicus raquo ma sul podere affidato

Il Fumagalli ha posto in luce come la grande proprietagrave nellepoca lonshygobarda fosse organizzata in grossi complessi detti laquo casalia raquo gruppi di poderi contadini accentrati alcuni di superficie considerevole Nelletagrave carolingia la grande proprietagrave tese a strutturarsi in laquo curtes raquo grandi aziende complesse formate da terre dominiche a conduzione diretta coltivate con il lavoro dei servi e dei coloni dipendenti e da terre massaricie ripartite in aziende conshytadine unifamiliari che possiamo designare come laquo poderi raquo condotti da colshytivatori liberi o servi tenuti alla corresponsione di canoni e alla prestazione di opere sulle terre dominiche9

La laquocurtisraquo non costituiva solitamente nel Regno ltalico una grande proprietagrave compatta che poteva comprendere al suo interno anche interi vilshylaggi come avveniva in alcune regioni centrali dellimpero franco essa soshyprattutto nelle aree di vecchio insediamento era costituita da terre dominishyche e poderi dipendenti distribuiti le une e gli altri in un ambito che poteva essere ristretto ma non compatto lO Pili facilmente il territorio di una laquo curshytisraquo si poteva presentare continuo nelle zone di bassa pianura nelle fasce paludive e boschive nei pressi dei fiumi ave la proprietagrave di selve intere era di uno solo In questi casi limpianto di unazienda curtense risultava facilishytato dallassenza di precedenti insediamenti consistenti ed era anche opporshytuno se non necessario per procedere allopera di bonifica11

3 LA laquoCURTISgt NELLA PIANURA VERONESE (SECOLI IX-XI)

La prima attestazione dellesistenza di grandi proprietagrave organizzate seshycondo il laquo sistema curtenseraquo concerne i beni di un ente ecclesiastico lepishyscopio cui era preposto da oltre un decennio lalemanno Ratoldo fedele eseshycutore delle direttive politiche carolinge NellSI32 in una carta di donashyzione del vescovo al capitolo dei canonici vengono menzionate le laquo braide raquo cioegrave le terre arative a conduzione diretta delle laquo curtes raquo vescovili di Tombashyzosana Roverchiara e Legnago

Pochi anni dopo nellS2igrave13 il conte Anselmo disponeva nella bassa piashynura veronese sul Tartaro a laquo Roversella raquo di una laquo curtis raquo Verso la metagrave del secolo un grande proprietario di nazionalitagrave longobarda Engelberto che traeva il nome dal villaggio di Erbeacute ove era solito risiedere e dove era forse situato il nucleo originario dei suoi possessi possedeva corti nella bassa piashynura Erbeacute Pontepossero () Villimpenta - la prima certamente organizshyzata secondo la distinzione laquo classicaraquo fra terre dominiche e terre massaricie dal momento che le spettavano case massaricie in laquo Campolongo raquo forse presshyso Sorgagrave e una colonica in laquo Aspus vel Padule Mala raquo fra Nogara e Gazzo con dipendenze dunque lontane alcuni chilometri dal centro domocoltile in Erbeacute residenza del proprietario la colonica viene staccata dalla laquo curtis raquo per essere assegnata in ereditagrave ad un vassallo alla corte appartenevano proshy

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babilmente altre coloniche nella stessa localitagrave donate a persone diverseH

La formazione di una grossa azienda agraria nellestrema pianura veroshynese sul Po prese avvio intorno alla laquo villaraquo di Ostiglia verso la metagrave del secolo IX per iniziativa del monastero di S Silvestro di Nonantola fondato nel secolo precedente dal duca longobardo Anselmo che ne divenne labate15

Alcuni contratti di livello stipulati fra 1837 e 186716 dallabate con coltivatori per terre in Ostiglia testimoniano che giagrave nella prima metagrave del secolo labbazia di Nonantola aveva dato avvio ad uno sfruttamento della selva di tipo intensivo sia pure limitato a zone ristrette con limpianto di poderi colonici Nel primo contratto dellanno 837 un terreno giagrave condotto da Domenico livellario egrave assegnato ad un altro livellario lopera di disboshyscamento e di messa a coltura era stata iniziata ma una parte del podere era ancora occupata dal bosco il nuovo colono doveva ultimare la bonifica costruire la casa recintare il cortile e lorto scavare canali preparare con laratura il terreno per la vigna piantarla e cingerla di una protezione con siepe o palizzata Nei livelli degli anni sessanta non sono presenti le clausole relative al disboscamento forse a significare che esso era stato per il moshymento sufficientemente compiuto in relazione alla disponibilitagrave di uomini e di mezzi

Le condizioni imposte ai coltivatori non sono particolarmente onerose il quarto del grano maggiore e minore - in un livello il quinto per il seshycondo - il quarto dei legumi e del lino il quarto del vino - in un caso il quinto - se i conduttori pianteranno viti denari da 3 a I4 6 giornate di lavoro - in un caso 4 allanno nel quale periodo il mantenimento egrave a carico del proprietario non si specifica su quali terreni debbono essere preshystate gli eventuali terreni dominici non dovevano essere molto estesi stante la relativa esiguitagrave della prestazione richiesta I canoni devono essere trasporshytati a spese dei coltivatori nella laquo cellaraquo monastica in Ostiglia Al colono era lasciata la libera disponibilitagrave dei prodotti dellorto che nellalto medioevo rivestivano un ruolo importante nel regime alimentare17

I poderi assegnati laquopeciaraquo o laquo sors raquo erano costituiti da un appezzashymento compatto esso iniziava dalle sponde del Po per inoltrarsi nel bosco secondo un fronte largo nel primo documento da 26 a 20 pertiche di I2

piedi corrispondenti queste a m 525 per raggiungere una superficie comshyplessiva di 20 iugeri quasi I6 ettari In questo caso lappezzamento largo fra I05 e I36 metri doveva estendersi in lunghezza verso il bosco per uno od uno e mezzo chilometri18

Ci egrave stato conservato inventario parziale del secolo X 19 di una grande laquo curtis raquo vescovile forse la maggiore fra quelle descritte negli inventari sushyperstiti di terre coloni e redditi dellepoca carolingia e postcarolingia inshyventari composti secondo le direttive impartite dai sovrani franchi agli ammishynistratori dei beni fiscali e delle cruesev conosciuti con il termine specifico di laquo polittici raquo Linventario dellepiscopio veronese pur sprovvisto di una parte non sappiamo quanto ampia concernente almeno tutte le terre dominiche e

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

forse anche alcune di quelle massaricie elenca 130 poderi due mezzi poderi dipendenti dalla laquo curtis raquo di Legnago in piu la piccola laquo curtis raquo di laquo Masshysincago raquo con terre dominiche e 12 poderi Altre terre e poderi spettano alla pieve rurale di S Pietro di laquo Tillida raquo che va identificata con lodierna chieshysetta di S Pierin in Cantalovo presso Bevilacqua

I beni inventariati sono collocati in villaggi posti sulla destra e i piu sulla sinistra dell Adige presso Legnago e Porto fino al corso odierno della Fratta Solo la laquocurtisraquo di laquoMassincagoraquo egrave posta nell alta pianura fra Verona e Vicenza2

Essa egrave dotata di 100 campi di terre dominiche 12 podeshyri laquocolonice raquo corrispondono la quarta parte dei grani maggiori frumento e segale una quantitagrave fissa di quelli minori - sorgo miglio e panico - la metagrave del vino una giornata di lavoro per settimana I poderi assai numeshy

ltlrosi spettanti alla laquo curtis raquo di Legnago danno il terzo del vino quando egrave richiesto il quarto dei cereali maggiori - i poderi in Porto danno il terzo - e il quarto di quelli inferiori giornate di lavoro se richieste consistenti in due o poco piu settimane allanno in occasione dei lavori per il taglio del fieno la vendemmia la pesca Gruppi di poderi dislocati zone particolarmente bisognose di bonifica non forniscono vino alcuni nemmeno cereali ma solo censi in denaro

Dai canoni a quantitagrave fissa forniti da alcuni poderi da quelli dei molini e dai redditi della decima egrave possibile rilevare la forte presenza dei cereali minori e fra i maggiori della segale nei confronti del frumento Sono corrishysposti anche censi in denaro ed laquo exenia raquo onoranze o donativi costituiti da polli uova e un agnello a Pasqua del valore di 3 denari piu una quantitagrave imprecisabile di lino laquo parato raquo

Per tutte le altre indicazioni di storia agraria e sociale che emergono dalla considerazione dellinventario preziosissime non solo per il territorio veroshynese rinviamo al nostro studio specificon

Fra X e XI secolo le laquo curtes raquo di proprietari ecclesiastici e laici si diffushysero nella pianura veronese ma il termine iniziograve ad essere impiegato per desishygnare piu una grande proprietagrave che unazienda agraria organizzata effettivashymente secondo il laquo sistema curtense raquo fino a che fra XI e XII secolo il tershymine venne assumendo anche il significato di un territorio rurale facente capo ad un castello o ad un villaggio sul quale solitamente si esercitava la giurisdishyzione di un signore23

4 LA GRANDE PROPRIETAgrave NELLA REGIOiIE COLLINARE

CANONI E ATTREZZATURA TECNICA (SECOLI IX-XI)

La presenza delle laquo curtes raquo nelle zone collinari dal Gardense alle colline nord-orientali del territorio veronese egrave testimoniata piu tarda di alcuni deshycenni rispetto alla pianura Le prime laquocurtesraquo conosciute sono quelle di Engelberto di Erbeacute che nell846 elenca nel suo testamento tre corti nel Gardense a laquo Pretoriano raquo laquo Fabrus raquo e Colagrave una piccola nella Valpantena

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a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

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ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

1 INTRODUZIONE

a scomparsa progressiva negli ultimi tempi delletagrave romana e nei primi secoli dellalto medioevo di un controllo efficace delle acque accentuograve per il territorio veronese la separazione paesaggistica ed agraria fra le zone di pianura particolarmente della bassa piashy

nura e quelle dellalta pianura e delle valli e pendici collinari le prime fushyrono soggette ad inondazioni ricorrenti che ne sconvolsero laspetto e resero sempre piti difficile un ordinato ed intensivo sfruttamento agrario del suolo Lincolto dei boschi dei pascoli naturali delle paludi si diffuse incontrastato ed i centri abitati vennero via via riducendosi fino a che non iniziograve nei seshycoli VIII-IX linversione inizialmente assai della tendenza La reshygione collinare mantenne una popolazione relativamente intensa con una diffusione capillare di centri abitati e di insediamenti sparsi per lungo tempo rimase la zona piti ricca e popolosa del territorio2

Delle vicende della conquista del suolo pianura veronese svoltesi con fasi non sempre progressive per tutto il medioevo giagrave ho avuto occashysione di trattare con ampiezza in altra sede alla quale rinvio il lettore per tutti gli aspetti connessi particolarmente per la dellincolto e per le risorse che questo offre ad una popolazione poco numerosa3 In questa sede mi propongo di illustrare gli aspetti relativi allorganizzazione aziendale del suolo ai fini della produzione e quelli relativi ai canoni corrisposti dai coltishyvatori dipendenti quali appaiono dai contratti agrari e dai patti colonici legati piti che ad una contrattazione scritta alla consuetudine

2 DAI LONGOBARDI AI FRANCHI

LAFFERMAZIONE DELLA GRANDE PROPRIETAgrave CURTENSE (SECOLI VIIImiddot IX)

La documentazione concernente il territorio veronese comincia ad affacshyin epoca carolingia mentre egrave pressocheacute inesistente longobarda

Delineiamo tuttavia alcuni caratteri essenziali dellassetto agrario in tale epoca

Linsediamento dei Longobardi non comportograve la scomparsa delle grandi proprietagrave di etagrave romana ma una loro trasformazione I grandi latifondi venshynero aumentograve il numero dei piccoli e medi proprietari5 abitanti nei laquovici raquo soggetti agli obblighi militari6 le cui tradizioni confluirono nel

laquo arimanniraquo dellepoca carolingia liberi proprietari collegati con pubblico le cui vicende sono state magistralmente illustrate dal

33

gt

ANDREA CASTAGNETTI

Tabacco7 Anche le carte private ci mostrano piccoli proprietari che detenshygono poche terre coltivate da massari spesso residenti i secondi non nel laquo vicus raquo ma sul podere affidato

Il Fumagalli ha posto in luce come la grande proprietagrave nellepoca lonshygobarda fosse organizzata in grossi complessi detti laquo casalia raquo gruppi di poderi contadini accentrati alcuni di superficie considerevole Nelletagrave carolingia la grande proprietagrave tese a strutturarsi in laquo curtes raquo grandi aziende complesse formate da terre dominiche a conduzione diretta coltivate con il lavoro dei servi e dei coloni dipendenti e da terre massaricie ripartite in aziende conshytadine unifamiliari che possiamo designare come laquo poderi raquo condotti da colshytivatori liberi o servi tenuti alla corresponsione di canoni e alla prestazione di opere sulle terre dominiche9

La laquocurtisraquo non costituiva solitamente nel Regno ltalico una grande proprietagrave compatta che poteva comprendere al suo interno anche interi vilshylaggi come avveniva in alcune regioni centrali dellimpero franco essa soshyprattutto nelle aree di vecchio insediamento era costituita da terre dominishyche e poderi dipendenti distribuiti le une e gli altri in un ambito che poteva essere ristretto ma non compatto lO Pili facilmente il territorio di una laquo curshytisraquo si poteva presentare continuo nelle zone di bassa pianura nelle fasce paludive e boschive nei pressi dei fiumi ave la proprietagrave di selve intere era di uno solo In questi casi limpianto di unazienda curtense risultava facilishytato dallassenza di precedenti insediamenti consistenti ed era anche opporshytuno se non necessario per procedere allopera di bonifica11

3 LA laquoCURTISgt NELLA PIANURA VERONESE (SECOLI IX-XI)

La prima attestazione dellesistenza di grandi proprietagrave organizzate seshycondo il laquo sistema curtenseraquo concerne i beni di un ente ecclesiastico lepishyscopio cui era preposto da oltre un decennio lalemanno Ratoldo fedele eseshycutore delle direttive politiche carolinge NellSI32 in una carta di donashyzione del vescovo al capitolo dei canonici vengono menzionate le laquo braide raquo cioegrave le terre arative a conduzione diretta delle laquo curtes raquo vescovili di Tombashyzosana Roverchiara e Legnago

Pochi anni dopo nellS2igrave13 il conte Anselmo disponeva nella bassa piashynura veronese sul Tartaro a laquo Roversella raquo di una laquo curtis raquo Verso la metagrave del secolo un grande proprietario di nazionalitagrave longobarda Engelberto che traeva il nome dal villaggio di Erbeacute ove era solito risiedere e dove era forse situato il nucleo originario dei suoi possessi possedeva corti nella bassa piashynura Erbeacute Pontepossero () Villimpenta - la prima certamente organizshyzata secondo la distinzione laquo classicaraquo fra terre dominiche e terre massaricie dal momento che le spettavano case massaricie in laquo Campolongo raquo forse presshyso Sorgagrave e una colonica in laquo Aspus vel Padule Mala raquo fra Nogara e Gazzo con dipendenze dunque lontane alcuni chilometri dal centro domocoltile in Erbeacute residenza del proprietario la colonica viene staccata dalla laquo curtis raquo per essere assegnata in ereditagrave ad un vassallo alla corte appartenevano proshy

34

AJVDREA CASTAGNETTI

babilmente altre coloniche nella stessa localitagrave donate a persone diverseH

La formazione di una grossa azienda agraria nellestrema pianura veroshynese sul Po prese avvio intorno alla laquo villaraquo di Ostiglia verso la metagrave del secolo IX per iniziativa del monastero di S Silvestro di Nonantola fondato nel secolo precedente dal duca longobardo Anselmo che ne divenne labate15

Alcuni contratti di livello stipulati fra 1837 e 186716 dallabate con coltivatori per terre in Ostiglia testimoniano che giagrave nella prima metagrave del secolo labbazia di Nonantola aveva dato avvio ad uno sfruttamento della selva di tipo intensivo sia pure limitato a zone ristrette con limpianto di poderi colonici Nel primo contratto dellanno 837 un terreno giagrave condotto da Domenico livellario egrave assegnato ad un altro livellario lopera di disboshyscamento e di messa a coltura era stata iniziata ma una parte del podere era ancora occupata dal bosco il nuovo colono doveva ultimare la bonifica costruire la casa recintare il cortile e lorto scavare canali preparare con laratura il terreno per la vigna piantarla e cingerla di una protezione con siepe o palizzata Nei livelli degli anni sessanta non sono presenti le clausole relative al disboscamento forse a significare che esso era stato per il moshymento sufficientemente compiuto in relazione alla disponibilitagrave di uomini e di mezzi

Le condizioni imposte ai coltivatori non sono particolarmente onerose il quarto del grano maggiore e minore - in un livello il quinto per il seshycondo - il quarto dei legumi e del lino il quarto del vino - in un caso il quinto - se i conduttori pianteranno viti denari da 3 a I4 6 giornate di lavoro - in un caso 4 allanno nel quale periodo il mantenimento egrave a carico del proprietario non si specifica su quali terreni debbono essere preshystate gli eventuali terreni dominici non dovevano essere molto estesi stante la relativa esiguitagrave della prestazione richiesta I canoni devono essere trasporshytati a spese dei coltivatori nella laquo cellaraquo monastica in Ostiglia Al colono era lasciata la libera disponibilitagrave dei prodotti dellorto che nellalto medioevo rivestivano un ruolo importante nel regime alimentare17

I poderi assegnati laquopeciaraquo o laquo sors raquo erano costituiti da un appezzashymento compatto esso iniziava dalle sponde del Po per inoltrarsi nel bosco secondo un fronte largo nel primo documento da 26 a 20 pertiche di I2

piedi corrispondenti queste a m 525 per raggiungere una superficie comshyplessiva di 20 iugeri quasi I6 ettari In questo caso lappezzamento largo fra I05 e I36 metri doveva estendersi in lunghezza verso il bosco per uno od uno e mezzo chilometri18

Ci egrave stato conservato inventario parziale del secolo X 19 di una grande laquo curtis raquo vescovile forse la maggiore fra quelle descritte negli inventari sushyperstiti di terre coloni e redditi dellepoca carolingia e postcarolingia inshyventari composti secondo le direttive impartite dai sovrani franchi agli ammishynistratori dei beni fiscali e delle cruesev conosciuti con il termine specifico di laquo polittici raquo Linventario dellepiscopio veronese pur sprovvisto di una parte non sappiamo quanto ampia concernente almeno tutte le terre dominiche e

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

forse anche alcune di quelle massaricie elenca 130 poderi due mezzi poderi dipendenti dalla laquo curtis raquo di Legnago in piu la piccola laquo curtis raquo di laquo Masshysincago raquo con terre dominiche e 12 poderi Altre terre e poderi spettano alla pieve rurale di S Pietro di laquo Tillida raquo che va identificata con lodierna chieshysetta di S Pierin in Cantalovo presso Bevilacqua

I beni inventariati sono collocati in villaggi posti sulla destra e i piu sulla sinistra dell Adige presso Legnago e Porto fino al corso odierno della Fratta Solo la laquocurtisraquo di laquoMassincagoraquo egrave posta nell alta pianura fra Verona e Vicenza2

Essa egrave dotata di 100 campi di terre dominiche 12 podeshyri laquocolonice raquo corrispondono la quarta parte dei grani maggiori frumento e segale una quantitagrave fissa di quelli minori - sorgo miglio e panico - la metagrave del vino una giornata di lavoro per settimana I poderi assai numeshy

ltlrosi spettanti alla laquo curtis raquo di Legnago danno il terzo del vino quando egrave richiesto il quarto dei cereali maggiori - i poderi in Porto danno il terzo - e il quarto di quelli inferiori giornate di lavoro se richieste consistenti in due o poco piu settimane allanno in occasione dei lavori per il taglio del fieno la vendemmia la pesca Gruppi di poderi dislocati zone particolarmente bisognose di bonifica non forniscono vino alcuni nemmeno cereali ma solo censi in denaro

Dai canoni a quantitagrave fissa forniti da alcuni poderi da quelli dei molini e dai redditi della decima egrave possibile rilevare la forte presenza dei cereali minori e fra i maggiori della segale nei confronti del frumento Sono corrishysposti anche censi in denaro ed laquo exenia raquo onoranze o donativi costituiti da polli uova e un agnello a Pasqua del valore di 3 denari piu una quantitagrave imprecisabile di lino laquo parato raquo

Per tutte le altre indicazioni di storia agraria e sociale che emergono dalla considerazione dellinventario preziosissime non solo per il territorio veroshynese rinviamo al nostro studio specificon

Fra X e XI secolo le laquo curtes raquo di proprietari ecclesiastici e laici si diffushysero nella pianura veronese ma il termine iniziograve ad essere impiegato per desishygnare piu una grande proprietagrave che unazienda agraria organizzata effettivashymente secondo il laquo sistema curtense raquo fino a che fra XI e XII secolo il tershymine venne assumendo anche il significato di un territorio rurale facente capo ad un castello o ad un villaggio sul quale solitamente si esercitava la giurisdishyzione di un signore23

4 LA GRANDE PROPRIETAgrave NELLA REGIOiIE COLLINARE

CANONI E ATTREZZATURA TECNICA (SECOLI IX-XI)

La presenza delle laquo curtes raquo nelle zone collinari dal Gardense alle colline nord-orientali del territorio veronese egrave testimoniata piu tarda di alcuni deshycenni rispetto alla pianura Le prime laquocurtesraquo conosciute sono quelle di Engelberto di Erbeacute che nell846 elenca nel suo testamento tre corti nel Gardense a laquo Pretoriano raquo laquo Fabrus raquo e Colagrave una piccola nella Valpantena

37

ANDREA CAST AGllETTI ~-_~-~_ _---- --- _-____shy

a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

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ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

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chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI

Tabacco7 Anche le carte private ci mostrano piccoli proprietari che detenshygono poche terre coltivate da massari spesso residenti i secondi non nel laquo vicus raquo ma sul podere affidato

Il Fumagalli ha posto in luce come la grande proprietagrave nellepoca lonshygobarda fosse organizzata in grossi complessi detti laquo casalia raquo gruppi di poderi contadini accentrati alcuni di superficie considerevole Nelletagrave carolingia la grande proprietagrave tese a strutturarsi in laquo curtes raquo grandi aziende complesse formate da terre dominiche a conduzione diretta coltivate con il lavoro dei servi e dei coloni dipendenti e da terre massaricie ripartite in aziende conshytadine unifamiliari che possiamo designare come laquo poderi raquo condotti da colshytivatori liberi o servi tenuti alla corresponsione di canoni e alla prestazione di opere sulle terre dominiche9

La laquocurtisraquo non costituiva solitamente nel Regno ltalico una grande proprietagrave compatta che poteva comprendere al suo interno anche interi vilshylaggi come avveniva in alcune regioni centrali dellimpero franco essa soshyprattutto nelle aree di vecchio insediamento era costituita da terre dominishyche e poderi dipendenti distribuiti le une e gli altri in un ambito che poteva essere ristretto ma non compatto lO Pili facilmente il territorio di una laquo curshytisraquo si poteva presentare continuo nelle zone di bassa pianura nelle fasce paludive e boschive nei pressi dei fiumi ave la proprietagrave di selve intere era di uno solo In questi casi limpianto di unazienda curtense risultava facilishytato dallassenza di precedenti insediamenti consistenti ed era anche opporshytuno se non necessario per procedere allopera di bonifica11

3 LA laquoCURTISgt NELLA PIANURA VERONESE (SECOLI IX-XI)

La prima attestazione dellesistenza di grandi proprietagrave organizzate seshycondo il laquo sistema curtenseraquo concerne i beni di un ente ecclesiastico lepishyscopio cui era preposto da oltre un decennio lalemanno Ratoldo fedele eseshycutore delle direttive politiche carolinge NellSI32 in una carta di donashyzione del vescovo al capitolo dei canonici vengono menzionate le laquo braide raquo cioegrave le terre arative a conduzione diretta delle laquo curtes raquo vescovili di Tombashyzosana Roverchiara e Legnago

Pochi anni dopo nellS2igrave13 il conte Anselmo disponeva nella bassa piashynura veronese sul Tartaro a laquo Roversella raquo di una laquo curtis raquo Verso la metagrave del secolo un grande proprietario di nazionalitagrave longobarda Engelberto che traeva il nome dal villaggio di Erbeacute ove era solito risiedere e dove era forse situato il nucleo originario dei suoi possessi possedeva corti nella bassa piashynura Erbeacute Pontepossero () Villimpenta - la prima certamente organizshyzata secondo la distinzione laquo classicaraquo fra terre dominiche e terre massaricie dal momento che le spettavano case massaricie in laquo Campolongo raquo forse presshyso Sorgagrave e una colonica in laquo Aspus vel Padule Mala raquo fra Nogara e Gazzo con dipendenze dunque lontane alcuni chilometri dal centro domocoltile in Erbeacute residenza del proprietario la colonica viene staccata dalla laquo curtis raquo per essere assegnata in ereditagrave ad un vassallo alla corte appartenevano proshy

34

AJVDREA CASTAGNETTI

babilmente altre coloniche nella stessa localitagrave donate a persone diverseH

La formazione di una grossa azienda agraria nellestrema pianura veroshynese sul Po prese avvio intorno alla laquo villaraquo di Ostiglia verso la metagrave del secolo IX per iniziativa del monastero di S Silvestro di Nonantola fondato nel secolo precedente dal duca longobardo Anselmo che ne divenne labate15

Alcuni contratti di livello stipulati fra 1837 e 186716 dallabate con coltivatori per terre in Ostiglia testimoniano che giagrave nella prima metagrave del secolo labbazia di Nonantola aveva dato avvio ad uno sfruttamento della selva di tipo intensivo sia pure limitato a zone ristrette con limpianto di poderi colonici Nel primo contratto dellanno 837 un terreno giagrave condotto da Domenico livellario egrave assegnato ad un altro livellario lopera di disboshyscamento e di messa a coltura era stata iniziata ma una parte del podere era ancora occupata dal bosco il nuovo colono doveva ultimare la bonifica costruire la casa recintare il cortile e lorto scavare canali preparare con laratura il terreno per la vigna piantarla e cingerla di una protezione con siepe o palizzata Nei livelli degli anni sessanta non sono presenti le clausole relative al disboscamento forse a significare che esso era stato per il moshymento sufficientemente compiuto in relazione alla disponibilitagrave di uomini e di mezzi

Le condizioni imposte ai coltivatori non sono particolarmente onerose il quarto del grano maggiore e minore - in un livello il quinto per il seshycondo - il quarto dei legumi e del lino il quarto del vino - in un caso il quinto - se i conduttori pianteranno viti denari da 3 a I4 6 giornate di lavoro - in un caso 4 allanno nel quale periodo il mantenimento egrave a carico del proprietario non si specifica su quali terreni debbono essere preshystate gli eventuali terreni dominici non dovevano essere molto estesi stante la relativa esiguitagrave della prestazione richiesta I canoni devono essere trasporshytati a spese dei coltivatori nella laquo cellaraquo monastica in Ostiglia Al colono era lasciata la libera disponibilitagrave dei prodotti dellorto che nellalto medioevo rivestivano un ruolo importante nel regime alimentare17

I poderi assegnati laquopeciaraquo o laquo sors raquo erano costituiti da un appezzashymento compatto esso iniziava dalle sponde del Po per inoltrarsi nel bosco secondo un fronte largo nel primo documento da 26 a 20 pertiche di I2

piedi corrispondenti queste a m 525 per raggiungere una superficie comshyplessiva di 20 iugeri quasi I6 ettari In questo caso lappezzamento largo fra I05 e I36 metri doveva estendersi in lunghezza verso il bosco per uno od uno e mezzo chilometri18

Ci egrave stato conservato inventario parziale del secolo X 19 di una grande laquo curtis raquo vescovile forse la maggiore fra quelle descritte negli inventari sushyperstiti di terre coloni e redditi dellepoca carolingia e postcarolingia inshyventari composti secondo le direttive impartite dai sovrani franchi agli ammishynistratori dei beni fiscali e delle cruesev conosciuti con il termine specifico di laquo polittici raquo Linventario dellepiscopio veronese pur sprovvisto di una parte non sappiamo quanto ampia concernente almeno tutte le terre dominiche e

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

forse anche alcune di quelle massaricie elenca 130 poderi due mezzi poderi dipendenti dalla laquo curtis raquo di Legnago in piu la piccola laquo curtis raquo di laquo Masshysincago raquo con terre dominiche e 12 poderi Altre terre e poderi spettano alla pieve rurale di S Pietro di laquo Tillida raquo che va identificata con lodierna chieshysetta di S Pierin in Cantalovo presso Bevilacqua

I beni inventariati sono collocati in villaggi posti sulla destra e i piu sulla sinistra dell Adige presso Legnago e Porto fino al corso odierno della Fratta Solo la laquocurtisraquo di laquoMassincagoraquo egrave posta nell alta pianura fra Verona e Vicenza2

Essa egrave dotata di 100 campi di terre dominiche 12 podeshyri laquocolonice raquo corrispondono la quarta parte dei grani maggiori frumento e segale una quantitagrave fissa di quelli minori - sorgo miglio e panico - la metagrave del vino una giornata di lavoro per settimana I poderi assai numeshy

ltlrosi spettanti alla laquo curtis raquo di Legnago danno il terzo del vino quando egrave richiesto il quarto dei cereali maggiori - i poderi in Porto danno il terzo - e il quarto di quelli inferiori giornate di lavoro se richieste consistenti in due o poco piu settimane allanno in occasione dei lavori per il taglio del fieno la vendemmia la pesca Gruppi di poderi dislocati zone particolarmente bisognose di bonifica non forniscono vino alcuni nemmeno cereali ma solo censi in denaro

Dai canoni a quantitagrave fissa forniti da alcuni poderi da quelli dei molini e dai redditi della decima egrave possibile rilevare la forte presenza dei cereali minori e fra i maggiori della segale nei confronti del frumento Sono corrishysposti anche censi in denaro ed laquo exenia raquo onoranze o donativi costituiti da polli uova e un agnello a Pasqua del valore di 3 denari piu una quantitagrave imprecisabile di lino laquo parato raquo

Per tutte le altre indicazioni di storia agraria e sociale che emergono dalla considerazione dellinventario preziosissime non solo per il territorio veroshynese rinviamo al nostro studio specificon

Fra X e XI secolo le laquo curtes raquo di proprietari ecclesiastici e laici si diffushysero nella pianura veronese ma il termine iniziograve ad essere impiegato per desishygnare piu una grande proprietagrave che unazienda agraria organizzata effettivashymente secondo il laquo sistema curtense raquo fino a che fra XI e XII secolo il tershymine venne assumendo anche il significato di un territorio rurale facente capo ad un castello o ad un villaggio sul quale solitamente si esercitava la giurisdishyzione di un signore23

4 LA GRANDE PROPRIETAgrave NELLA REGIOiIE COLLINARE

CANONI E ATTREZZATURA TECNICA (SECOLI IX-XI)

La presenza delle laquo curtes raquo nelle zone collinari dal Gardense alle colline nord-orientali del territorio veronese egrave testimoniata piu tarda di alcuni deshycenni rispetto alla pianura Le prime laquocurtesraquo conosciute sono quelle di Engelberto di Erbeacute che nell846 elenca nel suo testamento tre corti nel Gardense a laquo Pretoriano raquo laquo Fabrus raquo e Colagrave una piccola nella Valpantena

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ANDREA CAST AGllETTI ~-_~-~_ _---- --- _-____shy

a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

39

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

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chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AJVDREA CASTAGNETTI

babilmente altre coloniche nella stessa localitagrave donate a persone diverseH

La formazione di una grossa azienda agraria nellestrema pianura veroshynese sul Po prese avvio intorno alla laquo villaraquo di Ostiglia verso la metagrave del secolo IX per iniziativa del monastero di S Silvestro di Nonantola fondato nel secolo precedente dal duca longobardo Anselmo che ne divenne labate15

Alcuni contratti di livello stipulati fra 1837 e 186716 dallabate con coltivatori per terre in Ostiglia testimoniano che giagrave nella prima metagrave del secolo labbazia di Nonantola aveva dato avvio ad uno sfruttamento della selva di tipo intensivo sia pure limitato a zone ristrette con limpianto di poderi colonici Nel primo contratto dellanno 837 un terreno giagrave condotto da Domenico livellario egrave assegnato ad un altro livellario lopera di disboshyscamento e di messa a coltura era stata iniziata ma una parte del podere era ancora occupata dal bosco il nuovo colono doveva ultimare la bonifica costruire la casa recintare il cortile e lorto scavare canali preparare con laratura il terreno per la vigna piantarla e cingerla di una protezione con siepe o palizzata Nei livelli degli anni sessanta non sono presenti le clausole relative al disboscamento forse a significare che esso era stato per il moshymento sufficientemente compiuto in relazione alla disponibilitagrave di uomini e di mezzi

Le condizioni imposte ai coltivatori non sono particolarmente onerose il quarto del grano maggiore e minore - in un livello il quinto per il seshycondo - il quarto dei legumi e del lino il quarto del vino - in un caso il quinto - se i conduttori pianteranno viti denari da 3 a I4 6 giornate di lavoro - in un caso 4 allanno nel quale periodo il mantenimento egrave a carico del proprietario non si specifica su quali terreni debbono essere preshystate gli eventuali terreni dominici non dovevano essere molto estesi stante la relativa esiguitagrave della prestazione richiesta I canoni devono essere trasporshytati a spese dei coltivatori nella laquo cellaraquo monastica in Ostiglia Al colono era lasciata la libera disponibilitagrave dei prodotti dellorto che nellalto medioevo rivestivano un ruolo importante nel regime alimentare17

I poderi assegnati laquopeciaraquo o laquo sors raquo erano costituiti da un appezzashymento compatto esso iniziava dalle sponde del Po per inoltrarsi nel bosco secondo un fronte largo nel primo documento da 26 a 20 pertiche di I2

piedi corrispondenti queste a m 525 per raggiungere una superficie comshyplessiva di 20 iugeri quasi I6 ettari In questo caso lappezzamento largo fra I05 e I36 metri doveva estendersi in lunghezza verso il bosco per uno od uno e mezzo chilometri18

Ci egrave stato conservato inventario parziale del secolo X 19 di una grande laquo curtis raquo vescovile forse la maggiore fra quelle descritte negli inventari sushyperstiti di terre coloni e redditi dellepoca carolingia e postcarolingia inshyventari composti secondo le direttive impartite dai sovrani franchi agli ammishynistratori dei beni fiscali e delle cruesev conosciuti con il termine specifico di laquo polittici raquo Linventario dellepiscopio veronese pur sprovvisto di una parte non sappiamo quanto ampia concernente almeno tutte le terre dominiche e

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

forse anche alcune di quelle massaricie elenca 130 poderi due mezzi poderi dipendenti dalla laquo curtis raquo di Legnago in piu la piccola laquo curtis raquo di laquo Masshysincago raquo con terre dominiche e 12 poderi Altre terre e poderi spettano alla pieve rurale di S Pietro di laquo Tillida raquo che va identificata con lodierna chieshysetta di S Pierin in Cantalovo presso Bevilacqua

I beni inventariati sono collocati in villaggi posti sulla destra e i piu sulla sinistra dell Adige presso Legnago e Porto fino al corso odierno della Fratta Solo la laquocurtisraquo di laquoMassincagoraquo egrave posta nell alta pianura fra Verona e Vicenza2

Essa egrave dotata di 100 campi di terre dominiche 12 podeshyri laquocolonice raquo corrispondono la quarta parte dei grani maggiori frumento e segale una quantitagrave fissa di quelli minori - sorgo miglio e panico - la metagrave del vino una giornata di lavoro per settimana I poderi assai numeshy

ltlrosi spettanti alla laquo curtis raquo di Legnago danno il terzo del vino quando egrave richiesto il quarto dei cereali maggiori - i poderi in Porto danno il terzo - e il quarto di quelli inferiori giornate di lavoro se richieste consistenti in due o poco piu settimane allanno in occasione dei lavori per il taglio del fieno la vendemmia la pesca Gruppi di poderi dislocati zone particolarmente bisognose di bonifica non forniscono vino alcuni nemmeno cereali ma solo censi in denaro

Dai canoni a quantitagrave fissa forniti da alcuni poderi da quelli dei molini e dai redditi della decima egrave possibile rilevare la forte presenza dei cereali minori e fra i maggiori della segale nei confronti del frumento Sono corrishysposti anche censi in denaro ed laquo exenia raquo onoranze o donativi costituiti da polli uova e un agnello a Pasqua del valore di 3 denari piu una quantitagrave imprecisabile di lino laquo parato raquo

Per tutte le altre indicazioni di storia agraria e sociale che emergono dalla considerazione dellinventario preziosissime non solo per il territorio veroshynese rinviamo al nostro studio specificon

Fra X e XI secolo le laquo curtes raquo di proprietari ecclesiastici e laici si diffushysero nella pianura veronese ma il termine iniziograve ad essere impiegato per desishygnare piu una grande proprietagrave che unazienda agraria organizzata effettivashymente secondo il laquo sistema curtense raquo fino a che fra XI e XII secolo il tershymine venne assumendo anche il significato di un territorio rurale facente capo ad un castello o ad un villaggio sul quale solitamente si esercitava la giurisdishyzione di un signore23

4 LA GRANDE PROPRIETAgrave NELLA REGIOiIE COLLINARE

CANONI E ATTREZZATURA TECNICA (SECOLI IX-XI)

La presenza delle laquo curtes raquo nelle zone collinari dal Gardense alle colline nord-orientali del territorio veronese egrave testimoniata piu tarda di alcuni deshycenni rispetto alla pianura Le prime laquocurtesraquo conosciute sono quelle di Engelberto di Erbeacute che nell846 elenca nel suo testamento tre corti nel Gardense a laquo Pretoriano raquo laquo Fabrus raquo e Colagrave una piccola nella Valpantena

37

ANDREA CAST AGllETTI ~-_~-~_ _---- --- _-____shy

a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

39

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

forse anche alcune di quelle massaricie elenca 130 poderi due mezzi poderi dipendenti dalla laquo curtis raquo di Legnago in piu la piccola laquo curtis raquo di laquo Masshysincago raquo con terre dominiche e 12 poderi Altre terre e poderi spettano alla pieve rurale di S Pietro di laquo Tillida raquo che va identificata con lodierna chieshysetta di S Pierin in Cantalovo presso Bevilacqua

I beni inventariati sono collocati in villaggi posti sulla destra e i piu sulla sinistra dell Adige presso Legnago e Porto fino al corso odierno della Fratta Solo la laquocurtisraquo di laquoMassincagoraquo egrave posta nell alta pianura fra Verona e Vicenza2

Essa egrave dotata di 100 campi di terre dominiche 12 podeshyri laquocolonice raquo corrispondono la quarta parte dei grani maggiori frumento e segale una quantitagrave fissa di quelli minori - sorgo miglio e panico - la metagrave del vino una giornata di lavoro per settimana I poderi assai numeshy

ltlrosi spettanti alla laquo curtis raquo di Legnago danno il terzo del vino quando egrave richiesto il quarto dei cereali maggiori - i poderi in Porto danno il terzo - e il quarto di quelli inferiori giornate di lavoro se richieste consistenti in due o poco piu settimane allanno in occasione dei lavori per il taglio del fieno la vendemmia la pesca Gruppi di poderi dislocati zone particolarmente bisognose di bonifica non forniscono vino alcuni nemmeno cereali ma solo censi in denaro

Dai canoni a quantitagrave fissa forniti da alcuni poderi da quelli dei molini e dai redditi della decima egrave possibile rilevare la forte presenza dei cereali minori e fra i maggiori della segale nei confronti del frumento Sono corrishysposti anche censi in denaro ed laquo exenia raquo onoranze o donativi costituiti da polli uova e un agnello a Pasqua del valore di 3 denari piu una quantitagrave imprecisabile di lino laquo parato raquo

Per tutte le altre indicazioni di storia agraria e sociale che emergono dalla considerazione dellinventario preziosissime non solo per il territorio veroshynese rinviamo al nostro studio specificon

Fra X e XI secolo le laquo curtes raquo di proprietari ecclesiastici e laici si diffushysero nella pianura veronese ma il termine iniziograve ad essere impiegato per desishygnare piu una grande proprietagrave che unazienda agraria organizzata effettivashymente secondo il laquo sistema curtense raquo fino a che fra XI e XII secolo il tershymine venne assumendo anche il significato di un territorio rurale facente capo ad un castello o ad un villaggio sul quale solitamente si esercitava la giurisdishyzione di un signore23

4 LA GRANDE PROPRIETAgrave NELLA REGIOiIE COLLINARE

CANONI E ATTREZZATURA TECNICA (SECOLI IX-XI)

La presenza delle laquo curtes raquo nelle zone collinari dal Gardense alle colline nord-orientali del territorio veronese egrave testimoniata piu tarda di alcuni deshycenni rispetto alla pianura Le prime laquocurtesraquo conosciute sono quelle di Engelberto di Erbeacute che nell846 elenca nel suo testamento tre corti nel Gardense a laquo Pretoriano raquo laquo Fabrus raquo e Colagrave una piccola nella Valpantena

37

ANDREA CAST AGllETTI ~-_~-~_ _---- --- _-____shy

a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

39

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

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chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGllETTI ~-_~-~_ _---- --- _-____shy

a Poiano4 Nell860 il vescovo Audone dona una corte in Sezzano al monastero cittadino di S Maria in Organo25 verso la fine del secolo Gardense era situata la corte regia di laquo Meleto raquo fra Garda e Bardolino26

A Garda possedeva una laquo curtis raquo il monastero di S Colombano di Bobshybio 27 con una chiesa in onore di S Colombano terre dominiche sulle quali potevano essere seminati annualmente 30 moggi di frumento equivalenti a circa 15 quintali venivano raccolte nella buona annata 20 anfore di vino shynon conosciamo la capacitagrave dell anfora - e 20 carri di fieno Spettava alla corte un bosco nel quale potevano essere pascolati 300 porci Sulla scorta delle indicazioni del Fumagalli che ha potuto prospettare per la semente un rendimento rispetto ad I fra I e 33 18 forse anche fino 38 29

- i I5 quintali seminabili sulle terre dominiche non avrebbero potuto rendere piti di 50 quintali dai quali andava dedotta almeno la semente per lanno sucshycessivo Egrave comprensibile come fossero necessarie estese superfici coltivate e poderi innumerevoli per assicurare a proprietari laici a rettori di chiese e di monasteri un tenore di vita confacente alla loro posizione sociale

Nelle terre massaricie risiedono 14 massari I I dei quali corrispondono 41 moggi di cereali circa 20 quintali e 18 anfore di vino 3 corrispondono nella proporzione di un terzo un totale di 26 moggi di cereali e poco piti di IO anfore di vino Non sono tenuti a fornire prestazioni dopera La corte doveva essere dotata anche di oliveti se nello stesso inventario si parla di laquo storia raquo stuoie destinate alla raccolta di olive in Garda egrave proshybabile che 11 raccolto fosse cumulato nei dati con la grande quantitagrave di olio ben 2340 libbre - proveniente dalla corte di laquoSummolagoraquo nel territorio presso Riva aIla quale corte era annessa anche la laquopiscaria raquo sul lago corrispondente allodierna Peschiera dalla quale provenivano 500 fra trote e anguille30 Che Garda fosse considerata il centro di produzione delshylolio risulta anche dagli obblighi ai quali erano assoggettati i coltivatori delle terre in Soriasco ora frazione di S Maria della Versa (Pavia) che hanno il compito di aiutare a raccogliere le olive in Garda e soprattutto di trasporshytarle fino a Piacenza certamente per via dacqua obbligo piti volte ribadito31

Da un piti tardo inventario redatto fra X e XI secolo veniamo a conoshyscere che terre dipendenti dalla corte di Garda erano situate nella Valpolishycella e ad Ossenigo32

Per la zona gardense rimane un contratto di livello dell anno 8533 non del tutto leggibile stipulato dallabate del monastero di S Maria in Organo con due fratelli per una colonica i livellari sono tenuti a corrispondere la metagrave delle olive piti gli laquo exenia raquo consistenti in polli e uova non debshybono alcuna prestazione dopera Non la forniscono nemmeno i destinatari di altri due livelli concessi dallo stesso monastero per terre nella V alpantena negli anni 879 34 e 947-95335 Prestazioni dopera invece consistenti sono chieste dallabate di S Maria in Organo ad un livellario per unaltra colonica nella stessa valle ben 7 settimane allanno da prestarsi per la coltivazione della vite dei cereali ed una perfino per la raccolta delle olive nella zona di Garda con il mantenimento a spese del proprietario36

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

39

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

4deg

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

42

------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

~ _---~

tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

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chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P ATTI COLONICI

Nei tre livelli ora esaminati concernenti poderi situati nella Valpantena i canoni non differiscono sostanzialmente il terzo dei cereali maggiori il quarto di quelli minuti la metagrave del vino laquo exenia raquo consistenti in un agnello del valore di 3 denari o in 3 denari 2 polli e IO uova nei contratti degli anni 865 e 947-953 Canoni a quota nssa sono richiesti nel livello dell879 un moggio di orzo uno di miglio piti le onoranze costituite da 2 polli IO uova e un agnello del valore di 2 denari o 2 denari

Per quanto concerne le tecniche agrarie pressocheacute nulla egrave detto dei ceshyreali mentre appare la preoccupazione del proprietario affincheacute la coltivashyzione della vite sia condotta con diligenza e tecniche appropriate arare due volte lanno scassare presso le radici e letamare una terza volta3

I coltivatori che contraevano il livello con labate di S Maria in Organo erano uomini liberi la cui condizione economica non sembra differire sostanshyzialmente da quella dei coltivatori liberi o servi delle terre descritte nei laquo polittici raquo - ma nellinventario veronese del secolo X nulla egrave detto in proshyposito - Essi potevano tuttavia trovarsi almeno inizialmente in una condishyzione piti favorevole ne danno prova non tanto lassenza frequente di imposhysizione di prestazioni dopera onerose ai livellari - ma non dimentichiamo le 7 settimane imposte nel livello dell865 - quanto la possibilitagrave che emerge dalla documentazione veronese offerta al livellario frutto certamente anche di una sua laquo forza contrattuale raquo di conservare al momento della scadenza del contratto ventinovennale la disponibilitagrave dei laquomobilia raquo degli attrezzi agricoli cioegrave e degli arredi scarsi e poveri ma pur sempre preziosi Lo ha posto in luce il Fumagalli sottolineando nel contempo come proprio la disposhynibilitagrave eventuale dei pochi beni che i livellari portavano con seacute nel podere doveva rendere la loro opera particolarmente richiesta stante la carenza grashyvissima di attrezzi agricoli che travagliava anche le maggiori aziende curtensi Il documento dell853 concernente laffidamento in livello di una colonica nel Gardense ci informa sulla consistenza della laquo ricchezza mobileraquo -lespresshysione egrave del Fumagalli 38 - dellivellario 3 pecore 20 capre 8 zappe un arashytro 2 corregge () falci 3 stuoie (per raccogliere le olive) 8 barche tra grandi e piccole Alla conservazione dei laquo mobilia raquo senza tuttavia alcuna speshycincazione in merito hanno diritto i livellari dei documenti degli anni 879 e 947-953

Per le zone collinari ancor meno che per quelle di pianura non siamo m grado di delineare levoluzione dei contratti dopo la metagrave del secolo X se non per qualche accenno prima di illustrare la nuova realtagrave del secolo XII La documentazione in gran parte inedita offre nno a tutto il secolo XI pochi documenti utilizzabili di contratti agrari dal momento che esclushydiamo la locazione di appezzamenti nella cittagrave di altri con case o stipulati con intermediari non coltivatori

Nellanno 99239 labate di S Maria in Organo allivella appezzamenti in Malcesine alla metagrave del prodotto in olive da condurre a spese del coltivatore in Bardolino secondo una pratica diffusa nei secoli seguenti

39

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

4deg

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

42

------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

~ _---~

tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

43

ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

45

ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

tH

ANDREA CASTAGNETTI

Nel 106340 la chiesa di S Stefano loca terre nella valle di Illasi al terzo delluva

Nell anno 1043 41 1arciprete e larcidiacono della chiesa veronese conceshydono in livello ventinovennale a cinque uomini fra cui due fratelli abitanti in Poiano vari appezzamenti in Valpantena divisi in tre di complessivi 8 2 e 12 campi per i quali debbono corrispondere canoni parziari la metagrave del vino per tutte le terre il terzo dei cereali per il primo gruppo il quarto per gli altri due in piti debbono fornire 3 polli 20 uova il pasto al nunzio della chiesa allepoca della vendemmia Nessuna prestazione dopera egrave richieshysta se non il trasporto dei prodotti nel magazzino della canonica in Verona

Il livello concesso cumulativamente mostra laccentuato frazionarsi delle aziende contadine in conseguenza certamente anche dellaumento demico quale si viene verificando in tutta Italia dal secolo X in poi

Della fine del secolo 42 egrave una carta di locazione stipulata dall abate dei SS Nazaro e Celso con un abitante di Illasi La varietagrave delle terre assegnate lobbligo di laquo levareraquo la casa e di abitarvi mostrano che siamo in presenza di un complesso avvicinabile ad una azienda contadina pur se non definito come tale 2 appezzamenti sono casalivi 3 con vite 6 arativi uno infine prativo nella localitagrave di Lepia i canoni richiesti sono differenziati un pollo per la casa la metagrave per una terra con viti adulte il terzo dopo sei anni per le altre sulle quali doveva essere piantata la vite compresa su una giagrave arativa il quarto per le terre seminative in pili piccoli censi per la laquo vindemiatica raquo e la ~lt cercatica raquo nulla egrave richiesto per il prato che si osservi - non egrave situato propriamente nella valle di Illasi ma nel territorio di Lepia la quale si trova sulla sinistra dellAdige non molto discosta dal fiume e da un secolo almeno spettava alla laquocuriaraquo di Illasi come una sentenza imperiale del 996 aveva stabilito43 Ciograve costituisce una riprova di quanto da noi affermato in altra sede sulla complementarietagrave dei prodotti provenienti dai terreni prativi pascolivi e paludivi di Lepia rispetto a quelli della valle di Illasi cosiccheacute i prodotti della zona di bassa pianura potevano integrare quelli della collina44 Da sottolineare infine lassenza di canone per la terra prativa che richiama analoghi piti tardi patti colonici 45 questo aspetto pur poco coshynosciuto percheacute documentato sporadicamente rispecchia una organizzazione agraria dei poderi contadini pili complessa di quanto appaia solitamente dalla documentazione da noi conosciuta

5 LA MEDIA E LA PICCOLA PROPRIETAgrave NELLALTO MEDIOEVO

Nel territorio veronese come in altre del regno nel corso del seshycolo IX si diffonde la grande azienda curtense ma persiste in proporzione rilevante non sono ovviamente possibili significativi rapporti quantishytativi lorganizzazione aziendale basata su singoli poderi contadini mente denominati manso colonica laquo sors raquo massarida casale Fra questi noi conosciamo piti facilmente lesistenza dei poderi dipendenti da proprieshytari non coltivatori piti che quelli dei piccoli proprietari

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Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

5I

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

O

o ~fJtfoil1 Jt~ $~IJgjlimiddotf~4JUJ~c jc~ )coJ44rue kU R9trtePilI4Sf tLrthljCu-kiml_l1tmtl ddl utlaii4A11i ~ iJltlgltfigrave deIn1dr1JIJrtN~

-~

Le risaie dei Guagnini alla Crea in un disegno del Cuman del (ASVR n Le risaie della Crea verso Palu Altro scorcio nel disegno del

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

~ _---~

tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTI

Conosciamo il patrimonio complessivo di medi proprietari ecclesiastici Nell844 46 larcidiacono Pacinco descrive nel suo testamento i propri beni essi consistono in 4 case I I coloniche e I colonicella alcuni appezzamenti singoli uno dei quali boschivo 3-4 vigne il tutto variamente dislocato dalla collina allalta e alla bassa pianura tanto da far supporre anche nella forshymazione della proprietagrave di Pacinco lintenzione di raggiungere una compleshytezza di prodotti agricoli provenienti appunto da zone diverse cOSI da mettere una certa autosufficienza della proprietagrave stessa Da una laquocurtis raquo in Sezzano il vescovo Audone staccograve per lasciti numerose terre ed alcune coloshyniche pascoli alpini appezzamenti indeterminati e case possessi sparsi dai monti alla bassa pianura47

Un secolo dopo il visdomino Dagiberto lasciograve al capitolo della cattedrale veronese una grossa proprietagrave costituita da decine di poderi situati in varie zone Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Gardesana nella pianura lungo lAdige da Bionde a Bonavigo e Begosso sulla sinistra da Zevio ad Angiari e Legnago sulla destra48

I poderi contadini dipendenti o indipendenti raramente dovevano esshysere formati da uno o poco pili appezzamenti compatti come nel caso di Ostiglia zona caratteristica di boninca Per quanto i documenti altomedioevali veronesi quasi mai specinchino la struttura di unazienda contadina nella quale ricordiamo una parte era generalmente occupata dallincolto boschivo49 essi potevano essere costituiti da appezzamenti variamente dislocati per asseshycondare anche la destinazione naturale delle terre ad una coltura specifica lo attestano indirettamente proprietagrave come quella di certo Martino giudice reshygio in Bonavigo alla metagrave del secolo X costituita da terre dislocate in numeshyrose localitagrave del territorio del villaggio e coltivate da liberi ivi abitanti50 o quella che tre fratelli di Monselice permutarono con lepiscopio veronese coshystituita da parcelle distribuite in una decina di luoghi del territorio di Ceshyrea51

Nella documentazione alto medioevale frequentemente incontriamo appezshyzamenti a seacute stanti oggetto di transazioni economiche quali vendite permute donazioni Queste parcelle dovevano in un momento precedente aver fatto parte di aziende contadine in modo organico o aggregate in altro modo altrishymenti non avrebbero avuto coltivatori ma di coltivatori e di poderi non si fa solitamente menzione Parzialmente diversa la situazione in etagrave posteriore nno al secolo XIII gli appezzamenti singolarmente considerati sono ancor pili numerosi ma essi sono ora oggetto anche di locazione a signincare la crisi dellantica organizzazione agraria per laquomansi raquo ovvero poderi conshytadini Nell alto medioevo le transazioni di singole terre erano nella maggioranshyza dei casi compiute per avvicinare possessi lontani o per ampliare la superficie di una parcella di terra connnante

Abbiamo compiuto uno spoglio sistematico della documentazione del secolo IX 52 al nne di accertare alcune caratteristiche delle parcelle di delle quali solitamente viene indicata la destinazione colturale arashy

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------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

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tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

5I

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

------AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

~ _---~

tiva-cerealicola vignata prativa O promiscua parcelle sono in genere di superficie limitata e a forma per lo piu allungata fenomeno questo dovuto probabilmente alla necessitagrave di poter far scorrere facilmente le acque e forse anche alla comoditagrave di non dover frequentemente laratro Vi sono degli estremi per superficie e per forma da un piccolo prato di quasi 200

mq53 si giunge ad una terra arativa di 415 di ettaro54 da una parcella di forma presumibilmente quadrata per m IO di lunghezza per altrettanti di larghezza 55 ad una lunghissima una striscia allincirca di m 7 per m 20056

passiamo cioegrave da un rapporto fra larghezza e lunghezza di 1 a 1 ad un altro di I a quasi 28 Ponendo in relazione il rapporto fra larghezza e lunghezza con il tipo di coltura arativa vignata prativa - possiamo constatare che le terre arative delle quali conosciamo le misure 16 - sono per due terzi - II - di forma tendenzialmente rettangolare pur non mancando tendenze verso il quadrato - 2 - e la striscia - 3 - le 14 a vite vanno dalla forma rettangolare a quella a striscia fino al rapporto estremo illustrato di 1 a quasi 28 le 5 prative sono rettangolari un prato con viti ha la forma quashydrata

6 LA GRANDE PROPRIETAgrave IN ETAgrave PRECOMUNALE E COMUNALE

Il fenomeno piu appariscente nel campo dellorganizzazione agraria per il periodo considerato consiste nella graduale dissoluzione del laquo sistema curshytense raquo secondo il quale erano state organizzate molte grandi proprietagrave in etagrave carolingia Nel contempo il venir meno delle strutture pubbliche ed ammishynistrative carolingie portograve come conseguenza anche la scomparsa progressiva degli inventari di terre coloni e redditi fonti insostituibili e che solo poteshyvano farci attingere la realtagrave rappresentata dai patti colonici consuetudinari assai piu ampia di quella oggetto della contrattazione agraria Linventario veronese della metagrave del secolo X sopra utilizzato egrave fra le ultime attestazioni significative di tutto il Regno I talico Vanno scomparendo anche le carte di livello di tipo tradizionale come quelle da noi usufruite nelle pagine preceshydenti57

I contratti di locazione che appaiono nel Veronese come in altre regioni e che vanno via via infittendosi verso la fine del secolo non si ricollegano direttamente al livello secoli altomedioevali al di lagrave delle formule non sempre coincidenti le loro caratteristiche possono essere sintetizzate nella perpetuitagrave o nel rinnovo automatico dopo un periodo lungo solitamente di 29 anni previa corresponsione di una somma non elevata si va generalizshyzando la consuetudine di permettere agli affittuari di alienare le terre eccetshytuando fra i destinatari chiese monasteri persone in rilevante posizione soshyciale e politica i laquo raquo ed altre di condizione inferiore - uomini di masnada e servi giudei ecc - al di evitare che le terre alienate dagli affittuari confluissero per via diretta o indiretta nel patrimonio di enti e di famiglie potenti per la difficoltagrave di fare valere i diritti del proprietario nei loro confronti o di procedere in qualche modo al recupero terra eventualshy

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ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

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La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTI ------~~---~--~-------~--~-~~~-~~~-~~~-~~~----~----

mente posta in vendita doveva essere in precedenza offerta al proprietashyrio che poteva acquistarla per un prezzo inferiore a quello corrente laquo sconshytoraquo che si aggirava sul 5 in caso di vendita ad altri il proprietario riceveva dal venditore e dallacquirente una percentuale sul valore pari al IO 55

La possibilitagrave di vendita della terra da parte del conduttore pratica invalsa dal secolo XII sui patrimoni degli enti ecclesiastici come delle famishyglie laiche ebbe come conseguenza una mobilitagrave accentuata dei beni tershyrieti5J

Con la scomparsa dellorganizzazione curtense tramontava anche un sishystema basato sullautosufficienza interna delle grandi proprietagrave la laquo curtis raquo faceva SI parte di una grande proprietagrave a volte dotata di molte laquocurtes raquo e quindi in grado di provvedersi di derrate alimentari e altri prodotti di materia prima da localitagrave anche lontane fra loro - egrave il caso dei grandi monasteri padani - ma per lo piu essa stessa doveva offrire nei limiti del possibile una completezza di prodotti dai cereali maggiori ai minori al vino agli animali di media taglia - agnelli e porci - e minuti capponi polli galline uova - al lino per tessere al denaro a volte corrisposto in quantitagrave non disprezzashybile dai singoli poderi contadini ed infine le prestazioni dopera sulle terre dominiche su quelle seminative come su quelle a coltura specialistica vite ed olivo ma anche per lo sfruttamento dei prati e delle peschiere

Fra XII e XIII secolo si va invece delineando una politica economica della grande proprietagrave che egrave basata non piu sulla diversitagrave di produzione allinterno dei singoli possedimenti posti in localitagrave determinate ma sulla progressiva laquo specializzazione raquo per cosi dire di tutte le terre poste nellamshybito di una localitagrave prima probabilmente facenti capo ad una laquo curtis raquo Rishymane nel villaggio un centro padronale di raccolta dei canoni dovuti dai coltivatori dipendenti ma questo non rappresenta piu anche il centro della gestione di terre dominiche se non sporadicamente ed in misura assai limitata Nel centro amministrativo risiede un villico o gastaldo con lincarico di racshycogliere i canoni e di conservarli nella laquo canipa raquolocale nel caso di grandi proprietari ecclesiastici solitamente annessa ad una piccola chiesa locale lanshytica laquocellaraquo della laquocurtis raquo60 - per avviarli poi a volte servendosi degli obblighi di trasporto laquo carrigia raquo imposti ai coltivatori alla cittagrave ove poteshyvano essere consumati dal proprietario o immessi nel mercato od anche in qualche caso per venderli nel mercato rurale fincheacute la cittagrave permise che i mercati rurali avessero una attivitagrave propria che venne progressivamente tolta nel corso del secolo XIII Alcuni mercati rurali avevano anche vasta risoshynanza non solo nei paesi vicini Il mercato di Garda che si svolgeva nella festa di S Maria laquo cirialis raquo il 2 febbraio era centro notissimo per la racshycolta delle olive di tutta la zona gardense veronese la sua fama giungeva anche nel territorio ad oriente di Verona Decadde solo nel secolo XIII per la politica annonaria perseguita con rigore dal comune cittadino61

Da una politica economica siffatta consegue che i canoni richiesti agli afshy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

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ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

49 4

-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

5I

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

52

----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

fittuari coltivatori diretti o meno che fossero rispondevano sempre meno alla produzione effettiva dei terreni Iocati mentre potevano riflettere a volte i prodotti generalmente prevalenti in una zona specifica

I coltivatori delle terre del monastero di S Silvestro di Nonantola in Roverchiara fornivano tutti dal I 167 in poi fave anche se le terre affidate potevano produrre altri cereali ed anche vino62 Il monastero nonantolano era stato in questo campo un precursore proprio forse per la lontananza delshylabbazia dal centro di produzione giagrave nellanno I03763 labate aveva riceshyvuto in donazione da cittadini veronesi certamente non coltivatori diretti un ampio appezzamento di I2 iugeri poco meno di 9 ettari di terra arativa e prativa in Dossobuono riassegnandoli poi ad essi in laquoprecariaraquo con lagshygiunta di 24 iugeri il canone richiesto consisteva in 3 laquo galete raquo di olio quanshytitagrave invero non indifferente anche se non determinabile con precisione per questo periodo - olio che gli investiti non potevano procurarsi dalle terre arative e prative in Dossobuono ma da altre poste nel Gardense o nelle valshylate e colline veronesi similmente nel Il39 64 labate dello stesso monastero locava allabate di S Zeno una terra parte arativa e parte boschiva a Poveshygliano per il canone di una galeta dolio giagrave corrisposto in un tempo preceshydente indeterminato

Il territorio veronese fin dallalto medioevo offriva ai monasteri padani la possibilitagrave di rifornirsi di olio essenziale per le pratiche liturgiche anche il monastero di S Pietro di Modena che possedeva beni in Minerbe65 nel r088 66 chiedeva in un livello un canone in olio che certamente non poteva essere fornito dalle terre della bassa pianura e che doveva essere trasportato a Trecenta ave si trovavano beni consistenti del monastero

Su questa via si pose anche il monastero di S Zeno il solo per il quale in questepoca abbiamo dati pur non omogenei sufficientemente indishycativi e concernenti varie localitagrave del Veronese Ma tutti i proprietari cittashydini ecclesiastici e laici chiedevano alle terre del contado ciograve che a loro serviva tenendo presenti si le caratteristiche delle terre stesse ma subordishynando la qualitagrave dei prodotti richiesti canoni alle proprie esigenze quando possibile come levoluzione stessa dei canoni ci mostra

7 LEVOLUZIONE DEI CANONI SULLE TERRE DEI PROPRIETARI CITTADINI ECCLESIASTICI E LAICI

Prima di affrontare laspetto dellorganizzazione agraria e dellevoluzione dei canoni corrisposti dai poderi contadini dipendenti aspetto che si preshysenta in pili casi laquoconservativo raquo delineiamo levoluzione dei canoni su quelle terre dei proprietari cittadini ecclesiastici e laici che non si presenshytano organizzate in poderi contadini e quindi pili facilmente rispecchianti nelle condizioni alle quali sono assoggettate la volontagrave di cambiamento dei proprietari che gli appezzamenti singoli sono meno vincolati dalla conshysuetudine e da una realtagrave agraria consolidata quale appunto rappresenta il podere contadino anche se dipendente Ed ancor pili evidente appariragrave linshy

45

ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

49 4

-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI

tenzione dei proprietari di riscuotere solo alcuni prodotti dai contratti a censo cumulativo stipulati per terre e diritti in singoli distretti rurali

Seguiremo nella trattazione lo schema giagrave applicato di distinguere in modo invero assai approssimativo cheacute altro non possiamo fare stante la rishystrettezza dello spazio a nostra disposizione - fra locazioni concernenti i terreni di pianura e quelle concernenti i terreni di collina inclusa la zona morenica del Garda Una prima partizione riguarda anche la distinzione fra proprietagrave ecclesiastica e laica questa soprattutto dei ceti cittadini di condishyzione non signorile Tralasciamo di considerare locazioni aventi per oggetto esclusivamente o in modo preponderante appezzamenti con case nel contado come nel suburbio generalmente assoggettati a censi in denaro o ad laquo onoshyranze raquo Ricordiamo ancora che per una piti approfondita indagine sarebbe stato necessario considerare levoluzione dei contratti non solo secondo i criteri esposti ma anche ente per ente zona per zona con riguardo alla conshydizione degli affittuari quale fosse cioegrave laquo in locoraquo la loro condizione sociale ed economica sussistendo il sospetto a volte anche la certezza che in piti casi non si tratti di coltivatori diretti ma di intermediari pur abitanti nel contado67 Va da seacute che abbiamo escluso i contratti stipulati con cittadini Rileviamo infine che le locazioni di appezzamenti sono assai piti numerose in collina che in pianura ciograve dipende dalla condizione di terre laquovecchieraquo della prima zona quindi soggette ed assoggettabili ad uno sfruttamento piti intenso da lungo tempo fortemente parcellizzate adibite e destinabili sempre piti a colture specialistiche come quelle della vite e dell OliVO68 e in molti casi pervenute ai proprietari ecclesiastici nelle condizioni siffatte originarie Tutto questo favoriva la mobilitagrave delle terre fortemente accentuatasi dopo che gli affittuari avevano ottenuto la facoltagrave di alienare il diritto utile il diritto cioegrave proprio del conduttore distinto da quello del proprietario Alcuni di questi aspetti risalivano allalto medioevo come abbiamo notato limshypianto di grandi aziende fondiarie curtensi era difficile nelle zone di insediashymento antico quali quelle collinari piti facile nella pianura soprattutto se accompagnato ad attivitagrave di bonifica

7rLA PROPRIETAgrave ECCLESIASTICA

7 I a La pianura

Poche carte di locazione abbiamo del monastero di S Zeno per il secolo XII Delle terre in pianura sono esatti nel II91 da tre appezzamenti in Moratica due minali di frumento e due di segale69 da vari appezzamenti in Roncolevagrave un canone parziario del terzo per il vino del quinto per i cereali70

Ad Ostiglia nel 121771 labate concede molte terre in locazione perpetua siamo in presenza in alcuni casi di appezzamenti variamente ubicati e coltishyvati costituiti dallappezzamento per la casa da altri seminativi prativi e boschivi alcuni perfino con le viti Per ogni appezzamento vengono specifishycati i canoni relativi consistenti in spalle di porco per la casa minali di frushymento per tutte le terre anche per quelle a viti in qualche caso viene rishy

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

-fU- 1fJITteJtttUJI ttlTL rURlallJ C ir IPI17 J1lJno(~~ bttlllJomiP drJ6~J) ~ttrlJtadi 4dt1RLlct dUjNagravetaITM l~o IfleJJilaMc diIdiVtgtn7Aa uque deligraveililt

m-a hjrJri

La corte di S Tornio di Coriano veronese nel di Adriano Cristofali del (ASVR 55 Nazaro e n 212)

La casa dominicale e i beni dei Pindemonte attigui a quelli del Monastero di S Nazaro e Celso a Coriano Veronese in un disegno del Cuman del r685 (ASVR 55 NaZ~lro e Celso n Il79)

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

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valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTI

chiesto un canone parziario del quinto probabilmente per le terre da poco ridotte a coltura

I dati numerosi desumibili da un registro di fitti del terzo decennio del secolo XIII 72 concernono per lo pio localitagrave di collina a parte i canoni proshyvenienti dai mansi di Erbeacute e di Trevenzuolo dei quali diremo avanti Proprio in Trevenzuolo labate allinizio del secolo XIII nel 12063 locograve tutto un bosco per il canone annuo di 23 moggi di frumento equivalenti a quasi 53

quintali Canoni cumulativi di diritti di giurisdizione e di tutte le terre erano giagrave stati contemplati nellaffitto avvenuto nel 1169 di due castelli Villimshypenta e Moratica nella bassa pianura consistenti per ognuno in 25 moggi di frumento (= q 57 )74

Sulle terre del capitolo della cattedrale compaiono raramente canoni parshyziari a Porto di Legnago nel II96 per una terra a viti5 a Zerpa nel 1203

per unaltra terra a vite e una arativa rispettivamente del terzo e del quarto7s iniziano a comparire locazioni a termine pio breve quali quelle stabilite nella durata di IO anni a Cerea con canone in frumenton La tendenza egrave verso canoni a quota fissa generalmente in frumento nel II52 per 33 appezzashymenti in Legnago78 in molteplici locazioni a Roverchiara79 Un centinaio di locazioni per appezzamenti staccati sono concesse nei primi decenni del seshycolo XIII in Porto quasi tutte per canoni a quota fissa in frumentow

La richiesta di frumento appare evidente soprattutto nella stipulazione di contratti collettivi con i quali vengono locate tutte o gran parte delle terre in una localitagrave determinata nel 1201 81 le terre di Scardevara forniscono IO moggi di frumento equivalenti a quasi 23 quintali nel 1206 82 quelle in Chievo 20 moggi ( q 46 circa) nel 12II 83 i diritti in Porcile 20 moggi e una somma di lire 1250 nel 121484 a Tombazosana 20 moggi

Delle grandi proprietagrave vescovili poco sappiamo dire non essendoci pershyvenuto larchivioas Tuttavia il vescovo giagrave alla fine del secolo XII aveva conshycesso agli abitanti per un canone annuo di 100 moggi di frumento ( q 229)

i diritti sulla villa e sul castello di Porto con tutte le dipendenze86 canone riconosciuto come insufficiente nel 121787

Unevoluzione analoga dei canoni si puograve riscontrare anche sulle terre di altri enti ecclesiastici e monastici pur se non sempre cOSI evidente dal momento che la documentazione egrave anche complessivamente pio scarsa

Il monastero di S Maria in Organo loea tutta la proprietagrave in territorio di Ponte Molino nel 12II a non coltivatori per complessivi 36 moggi = q 82) di frumento88

Le terre che il monastero di S Michele in Campagna aveva acquisito da quello modenese di S Pietro in territorio di Minerbe dapprima in fitto pili tardi in proprietagrave 89 nel II 3 8 90 corrispondono la quinta parte dei ceshyreali quota che persiste nella seconda metagrave del secolo91 ed il terzo delluvan

Nella stessa localitagrave forse su terre in altro modo acquisite compaiono nelshylanno 1200 92 canoni parziari della metagrave e del terzo delluva compresi i ceshy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

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-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

reali coltivati sugli stessi appezzamenti evidentemente a coltura promiscua Ricordiamo tuttavia che un manso in Minerbe nel I 197 egrave tenuto a corrimiddot spandere un canone in minali di frumento 94

Unevoluzione verso canoni a quota fissa in frumento appare nelle terre del monastero dei SS Nazaro e Celso in Porcile verso la fine del secolo le terre arative sono locate pei lo piti dietro corresponsione di minali di frushymento95 Il canone esatto nello stesso periodo per terre in Coriano fino a pochi anni prima soggette a canoni parziari9J egrave fissato cumulativamente in 100 moggi (= q 229) di humento97

Sulle proprietagrave in Zevio della chiesa dei SS Apostoli sono presenti canoni in frumento98 su quelle in Porcile della chiesa di S Salvar in Corte Regia dapprima canoni parziari99 poi fissi lOO

Unoperazione evidente di conversione egrave svolta dai chierici di S Silvestro in Roverchiara nel I I 67 101 numerosi appezzamenti di terra arativa per alcuni dei quali egrave detto espressamente che erano prima soggetti ad un canone alla quota parziaria del quarto delle laquofruges raquo sono locati per quantitagrave fisse di fave

Alla fine del secolo XII giunse ad una soluzione di compromesso la secoshylare questione concernente la proprietagrave del castello di Ronco allAdige giagrave dei San Bonifacio conti di Verona reclamato dal monastero di S Zaccaria di Venezia La comunitagrave di Ronco si obbligograve a pagare per le terre del monashystero - ben 346 campi - 90 moggi e due minali ( q 206) di frumento lol

7 I b La collina

Per la zona gardense e collinare veronese le carte di locazione soprattutto dalla metagrave del secolo XII sono piti numerose che per la pianura Compiamo una rassegna rapida dei contratti di fitto seguendo anche in questo caso i singoli enti chiese e monasteri iniziando da quelli che erano dotati del patrimonio piti cospicuo rafforzato a volte da piti o meno estesi diritti di giushyrisdizione103

Sugli ampi possessi del monastero di S Zeno carte di locazione mostrano la presenza di canoni a quota fissa per ciograve che concerne le terre ad olivi 104

ed a viteW5 per le quali persistono anche le quote parziarie106

Un inventario di terre coltivatori e redditi della fine del secolo XII racshycoglie le laquo manifestationes raquo degli affittuari di terre in alcuni paesi della Garshydesana Il documento redatto nel II94 ci egrave giunto in cattivo stato di consershyvazione07 perciograve i dati qui riferiti sono parziari Esso riflette una situazione tradizionale in via di evoluzione egrave assai significativo che alla domanda in meshyrito al possesso della carta di locazione per la sola localitagrave di Bardolino su 45 affittuari dei quali conosciamo la risposta 26 abbiano risposto negativashymente 15 positivamente 4 dubitativamente108 Anche i conduttori delle terre in Garda sulle quali non ci softermiamo dettagliatamente dichiarano per lo piti di non possedere una carta di locazione 24 contro 5 che rispondono affermativamente 2 sono incerti109

49 4

-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

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ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

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I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

-ANDREA CASTAGNETTI

Gli affittuari descrivono lappezzamento il tipo di coltura praticato la localitagrave il canone per Bardolino sono elencati circa 60 conduttori per poco meno di 130 appezzamenti dei quali conosciamo il tipo di coltura per meno di 80 La maggior parte dei conduttori ha in fitto uno o due appezzamenti alcuni da 3 a 6 uno forse ne ha 12 Fra le colture praticate 53 su 80 apshypezzamenti risultano con olivi (662) 15 a vite (187)5 ad orto (62 ) 2 a coltura promiscua di olivo e vite 5 con lU1 laquocasamentum raquo Fra i 70 canoni chiaramente leggibili prevalgono quelli in natura e fra queshysti quelli a quota parziaria la metagrave per lolivo un terzo per la vite i canoni in denaro sono per terre ortive e casalive alcune poste nel centro abitato1lO

La larga presenza di patti consuetudinari permette di riferire la situashyzione ora illustrata ad un arco di tempo ampio precedente lanno della redazione

Per il terzo decennio del secolo XIII un registro dei fitti dagrave per lo stesso territorio di Bardolino lelenco di 73 affittuari e dei canoni corrisposti - le terre non sono descritte - i canoni a quota parZlana sono scomparsi sostishytuiti da canoni fissi in olio per complessive 578 bacede equivalenti a quasi 2500 litri11l

I conduttori delle terre monastiche in Bardolino fra XII e XIII secolo non erano provvisti solo di queste oltre agii affittuari che non coltivano dishyrettamente ve ne sono molti che hanno altre terre in proprietagrave o in condushyzione da altri ad esempio dal capitolo dei canonici veronesi o dal monastero di S Colombano di Bobbio entrambi grandi proprietari in Bardolino Orgashynizzazione agraria della terra proprietagrave e conduzione a volte anche lavoro diretto risultano ormai disgiunti1l2

Per la seconda metagrave del secolo e sempre per Bardolino egrave possibile comshypiere un riscontro con i possessi di un altro monastero confronto tanto piti efficace percheacute nel mentre consideriamo affittuari terre e canoni nello stesso periodo e nella stessa localitagrave questi dipendono nel contempo da un monashystero laquo straniero raquo quello di S Colombano di Bobbio Linventario delle proshyprietagrave bobbiesi in alcuni paesi della Gardesana particolarmente estese quelle in Bardolino mostra unevoluzione dellorganizzazione agraria piti lenta sussistono ancora aziende contadine organiche i mansi dei quali riparleremo Levoluzione dei canoni invece egrave chiaramente orientata verso la quota fissa che a volte viene riscossa in olio anche per terre coltivate a cereali o a vite ed anche da case situate in villaggio o in centri incastellatLlll

Il registro del terzo decennio del secolo XIII cui abbiamo accennato mostra la prevalenza sulle terre di S Zeno dei canoni a quota fissa frushymento a Parona Povegliano Cancello Cavaion Sona olio a Cisano Garda Romagnano oltre che a Bardolino spelta a Bussolengo fave ad Arbizzano1l4

La politica del monastero era ormai orientata verso la laquo spedalizzazione raquo per aree dei prodotti come nppariragrave nei secoli seguentim Allente conveshyniva un canone in natura a quota fissa percheacute offriva un reddito annuo meno variabile e non rendeva necessario un controllo apposito allatto della raccolta che a sua volta presupponeva la persistenza di centri di amministrazione 10shy

50

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

5I

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

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----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

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1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

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ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

cali che in antico si appoggiavano a terreni dominicali con chiese edifici magazzini ecc e consentivano laffiuenza di parte dei prodotti sui mercati locali certamente dellolio sul mercato di Garda non casualmente lolio veshyniva corrisposto laquo giorno del mercato di Garda raquo il 2 febbraio Ma nel secolo XIII i mercati locali entrarono in crisi soffocati dallespansione del mercato cittadino che si avviava a divenire lunico mercato autorizzato di tutto il territorioY6

Riflettono un progressivo disimpegno amministrativo ed ancor piti uno stato di crisi profonda sotto laspetto politico organizzativo economico 117 i contratti per la cessione perpetua o temporanea di diritti di giurisdizione e di terre comprese in un distretto determinato dietro corresponsione di censi consistenti - tralasciamo i casi di pagamento effettuato solo forti somme di denaro I1g Dalla cessione di diritti e di terre il monastero traeva da Breonio Cavaion S Vito di Valpolicella rispettivamente IO 30 e 35 moggi di frumento corrispondenti allincirca a quintali 23 69 e 80 da Venti presso Brenzone 2 moggi di olio (= 1 6 I 8) da Romagnano 150 bacede ( 1 643) da Gaium 36 moggi di uvam

Per le terre del capitolo dei canonici le carte di locazione divengono meno scarse alla fine del secolo XII prevalgono i fitti a quota parziaria del terzo per vite ed olivo20 Nei primi decenni del secolo XIII rimangono numerose carte di locazione numero massiccio a volte per qualche localitagrave A Garda sono presenti canoni parziari del terzo per uva e olive121 mentre a Pesina e a laquo Ceredello raquo sono esatti minali di frumentol22 a Grezzana stono i fitti parziari non solo del terzo per uva e olive ma anche nella quota del quarto per i cereali23 a Marzana pure in Valpantena le terre prative numerose pagano censi in denaro quella a vite il terzo quelle arative mento in quota fissa124 a Negrar in Valpolicella i canoni sono per lo piti parshyziari per olivi e viti125 Nel 1209 tutte le terre del capitolo a Mezzane venshygono locate per 50 minali di frumento 26 Nelle zone collinari i canoni a quota fissa si diffondono fra XIII e XIV secolo127

Sui possessi del monastero di S Maria in Organo restano i canoni parshyziari per la vite e lolivo rispettivamente del terzo e della metagrave del terzo anche per gli olivi se da piantare o da poco piantati Insistente appare la claushysola di miglioramento attraverso limpianto della vite nella seconda metagrave del secolo XII il reddito in questi casi egrave da corrispondersi dopo 4 o piti anni2a quasi mai appare il canone in OliO I29

Linteresse del monastero per la coltura dellolivo egrave testimoniato da due contratti di laquo pastinato raquo della metagrave del secolo XII Labate affida nel 1146 130

e nel I 155 131 due appezzamenti in Valpantena percheacute vi si attui un impianto di olivi dopo un certo numero di anni nel primo contratto egrave specificato di 12 anni la terra con gli olivi saragrave divisa una metagrave rimarragrave al proprietario laltra diverragrave proprietagrave del coltivatore

Le terre arative di collina forniscono lo piti canoni in frumentom

5I

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

52

----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

54

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

55

I

t

I J

ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI

Analoga la situazione per i possessi del monastero dei SS Nazaro e Celso 133 e di S Michele in Campagnal34 per i possessi della Congregazione del Clero Intrinseco135 delle chiese di S CeciliaJ36 SS Apostoli137 S Salvar in Corte Regial3S S Silvestro139 S Stefano 140 e S Salvar laquo de Forgnano raquo141

72 LA PROPRIETAgrave LAICA

Data la natura prevalentemente ecclesiastica della nostra documentazioshyne - fino al secolo XIII ci sono pervenuti solo archivi di chiese e monasteshyri - poco possiamo dire dellorganizzazione della proprietagrave laica come dei canoni che i proprietari traevano dalle terre del contado fossero o meno in piena proprietagrave Qualche dato appare dagli archivi dal momento che terre giagrave dei laici confluivano nel patrimonio ecclesiastico a volte anche con la documentazione ad esse relativa

Giselbertino laquo de Falsorgo raquo loca piu volte negli ultimi decenni del secolo XII terre in Legnago per le quali chiede il terzo delluva e delle laquo fruges raquo142

La documentazione piu ampia concerne ovviamente le zone collinari 1 qui rilevabile in modo netto e precoce rispetto a quanto operato dagli enti ecclesiastici - se si eccettua forse il monastero di S Maria in Organo - una volontagrave di trasformazione delle colture soprattutto nelle zone non distanti dalla cittagrave Parecchi contratti di locazione pervenutici mostrano lintento di diffondere sulle proprie terre la coltura della vite anche ricorrendo ad incenshytivi Il vino oltre che necessario alle pratiche liturgiche143 costituiva un eleshymento essenziale per lalimentazione preferibile certamente laquo allacqua tratta dai pozzi spesso fangosi ed inquinati raquo e rappresentava nel contempo laquo uno dei segni piu tangibiliraquo della posizione sociale consolidata come di una recenshytemente acquisita 144

Nellanno 1140 Godo avvocato appartenente ad una delle maggiori famishyglie di etagrave ecomunaleJ45 che di li a poco si designeragrave come laquo de Advocatis raquo affida in locazione perpetua con facoltagrave di alienazione del diritto utile salvo il diritto di prelazione del proprietario ad uomini di Montorio - un gruppo di sette tre di due - quattro appezzamenti laquo ad vites plantandum et alleshyvandum raquo il primo gruppo deve corrispondere il canone del terzo delluva dopo tre anni gli altri dopo sette anni differenza dovuta alle diverse condishyzioni in cui le colture si trovavano in piu i conduttori debbono pagare 12

denari per campo in sostituzione dellospitalitagrave per la vendemmia laquopro pasto vindemie raquo146 Rilevante ai fini della nostra affermazione sulla diffusione intenzionale della viticoltura la clausola con la quale il proprietario si impegna a fornire i pali necessari per ogni piede di vite che gli affittuari debbono ritishyrare a Verona segno che i pali erano fatti venire da lontano quasi certashymente dalle terre boschive che la famiglia possedeva nel territorio di Vigashysio147 Altri contratti per terra Cl vite in Montorio furono stipulati nei decenni seguentil48

Dal I IJ2 in avanti il giudice Neroto legato allepiscopio veronese149 stipula varie locazioni per appezzamenti nel territorio di Calavena nellalta

52

----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

54

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

55

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ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

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ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

----------~----------------------------~------ Oliesi scorCl della caD2pagna ccn sullo sfondo colline moreniche che preludono al Lago di Garda

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

54

gt

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

55

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I J

ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI --------~------

valle di Illasi alcuni dei quali aveva in feudo da Oliviero laquo de Castello raquo50 con lobbligo espresso per il conduttore di piantare viti e di fornire dopo sei anni il terzo del prodotto e il pasto per la vendemmia non viene prevista la facoltagrave di alienare151

Nel II68 Pietro figlio del defunto Giordano di Amizo laquode Gera raquo giagrave avvocati il padre e il nonno del capitolo dei canonici52 Ioca tre appezzashymenti in Grezzana per due dei quali arativi richiede un canone di due minati di frumento sul terzo grava lobbligo di piantare viti e di fornire il terzo del prodotto egrave contemplata la facoltagrave di alienare53

Girado laquo de Ticcedilone raquo dagrave in locazione perpetua nel I I 76 tre appezzamenti in Trezzolano 154 su due campi debbono essere piantate viti nel seguente mese di marzo delle quali saragrave dato il terzo dopo cinque anni per le rimashynenti terre arative sono richiesti quattro minali di frumento Nel 120I 155

Senico laquode Ticcediloneraquo Ioca in perpetuo una terra arativa in Valpantena con lobbligo di piantare viti e di corrispondere il canone del terzo in entrambi i casi egrave prevista la facoltagrave di vendita previa prelazione Ancora Isachino laquo de Carcereraquo loca a Montorio una terra per allevarvi viti e dare il terzo del proshydottO156

Locazioni analoghe sono compiute da laici nella seconda metagrave del secolo XII per terre ubicate nelle colline veronesLl51

La coltura della vite si diffuse anche nelle terre suburbane nelle quali alla metagrave del secolo XIII venne imposta dal comune cittadino quando il proshyblema dell approvvigionamento cerealicolo era divenuto meno pressante esshysendo state a questo fine devolute le terre seminative della pianura la cui superficie era stata grandemente ampliata fra XII e XIII secolo per mezzo di imponenti opere di bonifica158 Ma anche per questo aspetto le direttive del comune cittadino erano state nei fatti anticipate dai proprietari terrieri ecclesiastici 159 e laicil60 che sulle terre del suburbio in parte collinari venishyvano estendendo le colture laquo specialisticheraquo della vite e dellolivo

8 PODERI CONTADINI DIPENDENTI SOPRAVVIVENZA DISSOLUZIONE NUOVA FORMAZIONE

Non conosciamo generalmente i poderi contadini indipendenti che esishystevano nellalto medioevo e che continuarono ad esistere in etagrave comunale come possiamo arguire da indizi molteplici quali le confinazioni o la preshysenza nelle comunitagrave rurali di persone in posizione sociale ed economica non misera che non coltivano terre altrui o non esclusivamente In Vigasio ad esempio nellanno I221 161 viene redatto linventario di una proprietagrave contashydina in occasione della divisione per ragione di dote delle terre in due parti il laquo viator raquo del comune cittadino che procede alloperazione indica il luogo di ogni appezzamento e la coltura La proprietagrave egrave costituita da una terra per abitazione laquo casamentum raquo con viti nella laquo villaraquo di Vigasio e da I 2 appezshyzamenti sparsi in vari luoghi del territorio 2 sono coltivati a frumento 4 con

54

gt

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

55

I

t

I J

ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

gt

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

segale I con melica I con segale e melica I tenuto a bosco di 3 non egrave data alcuna specificazione La diversitagrave delle colture intesa ad ottenere una integrazione in campo alimentare e a salvaguardare il raccolto mediante la presenza appunto dei cereali inferiori particolarmente della segale piu resishystente del frumento appare tipica di uneconomia agraria contadina rimasta legata a criteri altomedioevali

Maggiori notizie anche se non ampie disponiamo per i poderi dipendenti mansi che per quanto documentati in modo sporadico risultano diffusi

nel Veronese ancora in etagrave comunale Alla metagrave del secolo XI il visdomino Cadalo aveva dotato fra laltro il

monastero di S Giorgio in Braida da lui fondato62 di 6 mansi in laquo Palus raquo di Trevenzuolo Tale organizzazione sussisteva ancora alla fine del secolo XII come mostrano testimonianze del secondo decennio del secolo XIII 163 lattishyvitagrave stessa di bonifica nella zona era stata condotta dai coltivatori dei mansi costituiti dalle laquo terre veteres raquo Nello stesso periodo a Cavalpone negli stashytuti concernenti la regolamentazione dello sfruttamento del bosco i diritti in materia sono assegnati agli uomini del villaggio che abitino su un manso a significare che il possesso in proprio o per altri di un manso era anche alla base della stratificazione economica e sociale della comunitagrave ruralel64

Mansi e massaricie - i due termini si equivalgono - sono attestati in modo continuo od occasionale sulle proprietagrave ecclesiastiche in tutto il terrishytorio veronese165

Mansi compaiono anche sulle proprietagrave dei laici Allinizio del secolo XII per mansi erano organizzate le proprietagrave dei conti Gandolfingi a Nogara e nei pressi del Tartaro e mansi in beneficio furono assegnati per ricompensa a laquo militesraquo che aiutarono il conte Riprando a combattere contro il conte Alberto di San Bonifaciow In Nogara aveva mansi il laquo capitaneus raquo Turrishysendo16i dopo la metagrave del secolo rettore di Verona e conte di Garda68 in Monteforte li avevano rami collaterali dei San Bonifacio169 Nella prima metagrave del secolo XII un cittadino veronese lasciograve per testamento al monastero di S Zeno i suoi beni in Povegliano articolati in mansiliO dei quali come veshydremo rimarragrave ricordo nei decenni seguenti

Come era avvenuto pre le laquo curtes raquo anche i mansi subirono un processo di sfaldamento nella composizione e di riduzione nella superficie Conosciamo per il secolo XI la superficie di tre laquo massaricie raquo nel Veronese Una a Noshyvare nella Valpolicella inferiore egrave costituita da un terreno per la casa e le viti che misura poco meno di tre quarti di ettaro da un ettaro e mezzo di terre arative e prative da quattro ettari di bosco in tutto sette ettari171 supershyficie giagrave ridotta rispetto a quella media dei poderi nei secoli IX e X che si aggira sui dieci ettari1i2 Ancor minori due massaricie di quattro iugeri poco piu di tre ettari situate la prima nella bassa pianura veronese a Minerbe173 la seconda a laquo Tavernoleraquo localitagrave non identificata174

55

I

t

I J

ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTI

La superficie di tre ettari diviene la misura di base per la programmashyzione di poderi di proprietagrave dei cittadini veronesi da affidare a contadini proshyvenienti da altre zone vicine o no al momento dellavvio di una grossa imshypresa di bonifica alla fine del secolo XII dalla quale sorse il villaggio odierno di Palu Il podere assegnato in linea di principio ad ogni consorte cittadino fu di dieci campi composti dalla casa lorto le terre arative e in misura minore quelle prative e boschive17S Per quanto sia difficile rinvenire nelle carte dellepoca notizie sulla superficie dei mansi poicheacute la maggior parte delle carte concerne appezzamenti a seacute stanti egrave stato possibile constatare che la superficie programmata dagli laquo espertiraquo comunali rispondeva ad una situashyzione diffusa in quelletagrave176

Non mancano tuttavia esempi di mansi di superficie piu ampia Alla metagrave del secolo XII labate di S Giorgio in Braida facva descrivere quattro mansi in Vigasio ed Isolalta essi risultano dotati di un terreno di mezzo campo per la casa della vite di altre terre delle quali egrave data quasi sempre la superficie mq non la coltura complessivamente essi sono costituiti da 7 I2 25 e 27 appezzamenti per una superficie superiore certamente a 7 I7 20 e 33 campi l77

Alla tendenza generale alla riduzione e al frazionamento dei poderi conshytadini si cercograve di reagire fra XII e XIII secolo con la creazione di nuovi poshyderi mediante lopera di bonifica Se nel villaggio di Palu i nuovi poderi ai quali abbiamo accennato furono uniformati alla situazione esistente - saragrave stato compito dei proprietari cittadini provvedere allo sfruttamento delle terre secondo criteri diversi forse giagrave in parte ravvisabili nellacquisto di terre numerose che alcuni di essi operarono da altri consorti ancor prima che la bonifica fosse compiuta178

- nella creazione attuata dal comune cittadino dellinsediamento fortificato di Villafranca al limite estremo della laquoCampashynea maior raquo intorno al rr85 i criteri seguiti furono diversi vennero costishytuiti poderi di 32 campi non compatti ma nemmeno fortemente frazionati essendo formati da blocchi diversamente situati in terreni magri ed aridi ma con possibilitagrave di irrigazione in seguito alla costruzione di un canale che portava lacqua dalle colline moreniche e in terreni tendenzialmente boshyschivi e paludivi sotto il Tionem Lampia superficie assegnata va certamente spiegata con la volontagrave del comune cittadino di attirare i coltivatori ad inseshydiarsi nella zona

A criteri analoghi obbedisce la bonifica voluta da una cospicua e potente famiglia cittadina quella dei CrescenziEo che affidarono ad un gruppo di rustici il compito di bonificare una vasta zona denominata laquo Ronchiraquo presso Albaredo allAdige i coltivatori che avrebbero dovuto raggiungere il numero di 40 ricevettero oltre al terreno per la casa la corte e lorto un manso di 25 campi posti in tre diverse localitagrave probabilmente di differente natura e fertilitagrave per i quali come vedremo dovevano corrispondere canoni diffeshyrenziati Da unattivitagrave di l)onifica derivano probabilmente anche gli 8 mansi laquo regolariraquo - 20 vanezze forse per la casa e lorto I6 campi per le terre - che

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

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ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

bull AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E P_~l~ CO-aSICI

laquo dominus Bericinus raquo di Cerea appartenente ad una cospicua famiglia locale concede in locazione ventinovel111ale nel 1205181

Non molto piu tarda dovette essere la bonifica nella zona di Castagnaro e Villabona presso lodierna Villa dAdige Furono ritagliati fra lAdige e le paludi del Tartaro mansi della superficie regolale di 30 campi che ancora sussistevano un secolo dopo nel 1339 anche se intaccati dalle divisioni patrishymoniali e soprattutto dallavanzare della palude82 Alcuni di essi erano costishytuiti da strisce di terra della lunghezza di m 1470 per m 1225 superficie e forma che ricordaJlo la bonifica di Ostiglia di secoli precedente e di altre bonifiche coeve nella valle padanala3

I tentativi di creare mansi organici e dotati di terre sufficienti per il mantenimento di una famiglia contadina senza che essa dovesse ricorrere ad affittare terreni da altri proprietari vennero effettuati in etagrave comunale soprattutto attraverso la conquista di terre nuove Due secoli dopo nel Quatshytrocento il tentativo di laquo razionalizzazione raquo saragrave ripreso dai proprietari cittashydini basandosi non piu od esclusivamente sulla conquista del suolo ma sulla riorganizzazione delle proprietagrave stesse facilitata dal calo della pressione demoshygrafica e dalla maggiore libertagrave dazione raggiunta nei nuovi rapporti contratshytuali con i coltivatori che dalla fine del Trecento vanno diffondendosi anche nel Veronese184 piu arretrato - sembra - in questo campo di altre regioni Per quanto concerne la struttura del podere si tende ora allaccorpamento con la formazione di aziende contadine di superficie ampia a volte superiore ai 100 campi costituite tendenzialmente da blocchi compatti di terre185

9 I CANONI DEI PODERI CONTADINI DIPENDENTI

l

I documenti recanti indicazioni sulla consistenza dei canoni corrisposti dai poderi sono scarsi alcuni tuttavia sono assai significativi poicheacute concershynono poderi numerosi o rinviano a consuetudini locali Ricordiamo per quanto riguarda la composizione dei mansi che rispetto allalto medioevo sono dishyminuite a volte scomparse le superfici incolte allinterno dei poderi i proshydotti forniti dallincolto provengono ora dagli spazi spettanti al villaggio il cui sfruttamento viene regolato ad intervalli periodici dal signore dalla coshymunitagrave rurale o con un accordo fra i due186 La documentazione sui canoni conshycerne tranne un caso beni di chiese e di monasteri Abbiamo operato come in precedenza cna distinzione sommaria fra pianura e collina

91 LA PIANURA

Nellanno I I 2 I 137 i canonici della cattedrale investono a fitto due fratelli di Zevio di una massaricia della superficie complessiva fra casa e terre arashytive di campi 8 - probabilmente secondo la misura del campo di Zevio non conosciuta - essi debbono corrispondere per il laquo sedimen raquo un soldo ed un pollo per la terra arativa il quarto delle laquofruges raquo ed una gallina per unt prato in piu onoranze varie non specificate nella loro consistenza e qualitagrave

I 57i

t

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI

in occasione delle varie operazioni stagionali quali la battitura del grano laquo batatica raquo o la vendemmia Significativa ai fini del nostro discorso la dishychiarazione che i coltivatori sono tenuti ad assolvere ai loro obblighi come tutti gli altri dipendenti in Zevio laquosicut fuerit usus et consuetudo et sirut unus de aliis hominibus de suprascripta ecclesia de vico Gebito facere visi sunt raquo

Nella stessa localitagrave la chiesa di S Salvar laquo de Forgnanoraquo concede nel II44 188 in fitto perpetuo un manso e in piu due terre ad esso non pertinenti aggregate quindi allunitagrave aziendale in quelloccasione il fitto consiste in 3 soldi ed una spalla per il casamento il prodotto di una laquo vanegia raquo per lorto il terzo delluva il quarto delle biade 3 trasporti con il carro le onoranze solite Alcuni decenni dopo m la stessa chiesa dagrave a fitto ad abitanti di Zevio un manso per IO anni - si noti la breve durata - per il canone di 26 minaE di frumento Nel II 85 190 un altro manso costituito da un laquo sedimenraquo e da appezzamenti di I 3 luoghi diversi allinterno del territorio di Zevio per comshyplessivi 9 campi viene locato per 9 soldi una spalla di porco un cappone una laquo albergaria raquo 9 minali di frumento alla misura locale un laquo caricium raquo da Zevio o da Montorio a Verona

Unaltra chiesa cittadina S Salvar in Corte Regia Ioca nello stesso peshyriodo 191 un manso in Porcile sulla sinistra dell Adige non lungi da Zevio I patti sono piu pesanti intesi a mantenere il controllo sul coltivatore queshysti egrave obbligato ad abitare sul manso a corrispondere il quarto della laquo blava raquo il terzo delluva da trasportare in Porcile o in Verona ad accogliere per la vendemmia e a nutrire due persone ospitare altre due volte una in inverno e una in estate due persone con cavalli o a scelta del rettore della chiesa pagare rispettivamente 2 e 3 soldi ancora deve corrispondere la terza parte dei prodotti dellorto e degli alberi da frutta ed una laquo batatica raquo consistente in un laquoquartariumraquo di carne di laquocastrone raquo non puograve sposare donne di laquo masnadaraquo ovvero di condizione servile non alienare in alcun modo la terra

Allinizio del secolo XIII 192 il monastero dei SS Nazaro e Celso dagrave 111

locazione ventinovennale in Porcile un manso costituito da 6 appezzamenti per un canone annuo di 3 moggi di frumento equivalenti a circa 7 quintali ed una spalla di porco - non egrave specificato ma certamente per il terreno casashyUva - Nel II97 193 la badessa del monastero di S Michele in Campagna rishychiede per un manso in Minerbe 26 minali di frumento allanno

A San Bonifacio - dalla metagrave del secolo XII incluso con altri villaggi della zona fra Alpone e Guagrave nel territorio veronese 194 - labate di S Pietro di Villanova dagrave in locazione nel II99 195 due mansi costituiti da un appezzashymento definito laquo caput mansi raquo allinterno del villaggio e da altre terre sparse nel territorio arative prative boschive laquo que pertinent capiti mansi gt - per 18 minali di frumento per il primo e di 5 e mezzo moggi di frumento per il secondo ovvero secondo la misura veronese per 44 minali oltre ad onoshyranze e trasporti con carro sei e sette allanno

La tendenza a riscuotere canoni a quota fissa anche dai mansi appare in

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

Oliveti in Val cl TllasL

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTI

un contratto stipulato dal prete della chiesa di S Croce nellanno I200 196 per un manso in Cologna Veneta il fitto consiste in 20 mIgravenali di frumento 3 laquo albergarie raquo onoranze di una spalla di porco e una focaccia

Persistono situazioni che possiamo definire pIgraveu laquoarretrate raquo soprattutto ove esse riflettono una condizione generalizzata fissatasi in laquoconsuetudines loci raquo

A Povegliano sulle terre del monastero di S Zeno ad esso pervenute da una donazione di un laico cui abbiamo accennato alcuni uomini del vilshylaggio nellanno II87 J97 manifestano allabate previo giuramento oltre ai diritti giurisdizicnali gli obblighi ai quali sono tenuti i coltivatori di 13 mansi elencati singolarmente mediamente i conduttori corrispondono al monastero la quinta parte dei prodotti le laquo cintas raquo 4 trasporti con il carro a Verona un carreggio per la legna uno per le rape un terzo per i cereali maggiori - laquomaccedilurimum raquo riallaccfabile al termine laquomaiorimenraquo in uso nel Veronese nei secoli IX-X 193 - un quarto per i cereali minuti alcuni anshyche un quinto per il fieno alla cui falciatura evidentemente su terreni tenuti a conduzione diretta essi dedkano una giornata di lavoro laquoopera una ad secandum raquo inoltre forniscono un censo in denaro per lo piu di 5 soldi unaltra somma inferiore per lorto spalle di porco focacce polli ospitalitagrave allabate e ai suoi nunzi In un caso egrave prevista la corresponsione di 5 minali di frumento per 5 campi di terra da poco acquisita alla coltura i laquo novalia raquo199

I coltivatori dei mansi del monastero di S Giorgio in Braida nel vilshylaggio di laquoPalusraquo presso Trevenzuolo - labbiamo giagrave rilevato - erano stati alla fine del secolo XII i protagonisti della conquista del suolo i mansi costituiti da terreni per la casa e lorto i laquo capita mansi raquo da terreni arativi della superficie di alcuni campi da un piccolo appezzamento vignato per lo pIgrave1i di mezzo campo fornivano ai proprietari il quinto delle terre arative a volte il quarto sempre il quarto dei prodotti della vite un censo in denaro di IO soldi una spalla di porco una focaccia e uova per il casamento2M

Il canone della quinta parte dei prodotti era abbastanza diffuso nelle terre di bassa pianura lo si ritrova anche nei possessi del monastero di S Michele in Campagna nel II 38 Wl 21 uomini di Minerbe ricevono in locashyzione perpetua terre giagrave da loro coltivate con lobbligo di corrispondere la quinta parte dei cereali e la terza parte del vino laquosecundum consuetushydinem eiusdem terre raquo oltre alla corresponsione di onoranze spalle di porco e denari per labitazione

Pur non conoscendo lorganizzazione interna che presumibilmente avshyveniva per poderi di tipo tradizionale ci soffermiamo sulle condizioni dei coltivatori delle terre in Coriano di proprietagrave del monastero cittadino dei SS Nazaro e Celso La laquocurtis raquo il castello e due cappelle beni di origine fiscale erano giunti al monastero negli anni trenta del secolo XLW2 Verso la fine del secolo XII gli uomini di Coriano contestano alcuni aspetti della signoria dellabate Dalle carte processuali relative alla lunga lite203 oltre che da un diploma imperiale204 noi possiamo dedurre Rli obblighi piti proshypriamente economici - che sono tuttavia in alcuni casi difficilmente separashy

60

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

bili sul piano concreto come su quello giuridico obblighi di natura pubblica - gli abitanti di Coriano che compaiono nel I 194 nel numero di circa 130 uomini adulti non possiedono sembra terre proprie ma coltivano tutti le terre del monastero situazione discendente forse dalla compattezza originaria della laquo curtis raquo fiscale essi corrispondono canoni diffeshyrenziati un censo di 44 denari equivalenti a 4 soldi per la casa il proshydotto di una vanezza per lorto il terzo delluva il quarto le terre arashytive - in totale 30 moggi di cereali (= q 69 circa) - il settimo per le terre lontane laquoin agris remotis raquo probabilmente meno fertili c di meno agevole coltivazione forse da poco tempo poste a coltura ancora 30 uomini debbono dedicare due giornate di lavoro alla falciatura dei prati e alla mietishytura sono sottoposti ad altri obblighi numerosi nei confronti del sishygnore tuttavia difficilmente distinguibili dalle obbligazioni di carattere pubshyblico quali lospitalitagrave allabate e al suo seguito in occasione dei due pIaciti annuali ovvero delle normali assise giudiziarie tributi per la ordi naria la laquo colta raquo e la decima ecclesiastica

I mansi programmati nel numero di 40 che la famiglia veronese dei Crescenzi ne abbiamo accennato - organizzograve nel 12deg9 per la bonifica di un territorio presso Albaredo la laquo villa Runchorum raquo costituiti dal terreno per la casa nella laquo villa raquo e da terre sparse in tre diverse localitagrave per comshyplessivi campi 25 erano anche dotati secondo un criterio che si affermeragrave nei tempi posteriori di un campo prativo e di un campo boschivo per i quali nulla dovevano per le terre il canone era stabilito nella quota parziaria della metagrave e del terzo secondo la loro ubicazione erano esatti anche onoranze polli e uova ed un carreggio20s

Unorganizzazione agraria tradizionale della terra permane a lungo sulle proprietagrave del monastero di S Zeno in Erbeacute2()6 Nel terzo decennio del secolo XIII sussistono mansi numerosi aziende contadine cioegrave complete delle quali non conosciamo la costituzione interna ma che considerata la natura canoni dovevano essere formate da appezzamenti adibiti a colture diverse distribuiti in localitagrave varie del territorio del villaggio dotate anche del termiddot reno per labitazione per il quale probabilmente egrave dovuto il censo in denaro registrato I canoni a quota fissa consistono essenzialmente in frumento segale miglio e in un censo in denaro i 22 mansi corrispondono complesshysivamente 83 minali di frumento equivalenti a quasi 24 quintali 102 mishynali di segale 106 di miglio con una media per manso di poco piu di 13 minali di cereali e 288 soldi Va sottolineata la forte presenza - 71 - dei cereali inferiori segale e miglio caratteristica questa che puograve denotare una corrispondenza almeno parziale fra canone corrisposto e colture praticate effettivamente sui poderi Nei canoni dai contratti di fitto in etagrave comushynale la presenza dei cereali inferiori compresa va progressivamente riducendosi tendendo a prevalere il frumento il che non significa che i cereali inferiori non venissero piu coltivati si rammenti il solo esempio da noi riportato nelle pagine precedenti praticate nello stesso peshyriodo sulle terre di un podere contadino a Vigasio - ma solo che i proprieshy

6r

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

r shy

1 ANDREA CASTAGNETTI

tari - nei casi da noi esaminati ed anche nella realtagrave per tanta parte rappreshy

1 sentati da enti ecclesiastici e da laici cittadini - tendono ad esigere in canone

soprattutto il frumento che diviene la base dellalimentazione dei ceti cittashydini almeno di quelli socialmente pili rappresentativi

l Confermano questa tendenza i canoni esatti dallo stesso monastero nel

vicino villaggio di Trevenzuolo soggetto come Erbeacute anche giurisdizionalshymente207 Dodici mansi danno un canone di solo frumento da un minimo di IO minali ad un massimo di 28 complessivamente 206 minali equivalenti a quasi 59 quintali208

1 Nel secolo XIV - lo abbiamo accennato nelle pagine precedenti - si noshytano i segni di riorganizzazione agraria delle terre Orbene proprio in Erbeacute noi vediamo da un lato che ancora nel 1322 egrave in atto il processo di sfaldashymento dellunitagrave aziendale tradIgravezionale rappresentata dal manso cOSI a lungo sopravvissuto qui sulle terre di S Zeno dallaltro che nella seconda metagrave dello stesso secolo appaiono indizi mostranti come il monastero cerchi in alcuni casi di riprendere il controllo effettivo della terra con tentativi di accorpamento affidandone la conduzione a coltivatori diretti laquoterciarii raquo vincolati con un contratto laquo ad panem raquo09 che inizia a diffondersi nei seshycoli XIV-XV anche nel Veronese esso presuppone limpegno del proprietashyrio nella gestione delle terre nella partecipazione alle spese e ancor pili nelle direttive dettagliate sui criteri di coltivazione laffittuario non ha pili la

I j facoltagrave di alienare la terra anzi il contratto egrave stipulato a termine assai breve

il contadino egrave ormai sospeso alla volontagrave del proprietario avendo perso la sicurezza della continuitagrave nella disponibilitagrave delle terre ricevute dagli avi e

da lui per consuetudine o pattuizione scritta trasmissibili ai figli2iO

l

92 LA COLLINA

Lorganizzazione delle terre dipendenti da grandi proprietan 111 aziende contadine organiche egrave presente anche nella zona collinare del territorio veroshyI nese fra lAdige e il lago di Garda come nel fondovalle e nelle pendici colshylinari della zona prealpina costituita dalla Valpolicella Valpantena Val di Squaranto Valle di Mezzane Valle di Illasi ecc Abbiamo notizia dei canoni corrisposti da alcuni mansi in misura tuttavia assai inferiore ai dati rinveshynuti per la pianura veronese

A Colognola in Val dIllasi nel II90211 larciprete della Congregamiddot zione del Clero Intrinseco dagrave in locazione perpetua ad un abitante del vilmiddot laggio un manso con lobbligo di corrispondere la terza parte del prodotto delle viti ed onoranze varie - una spalla di porco una focaccia un carreggio laquo cercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiaticaraquo - laffittuario deve erigere una casa sul manso probabilmente sullappezzamento casalivo nel villaggio ed abitarvi Trattandosi di un podere destinato soprattutto alla produzione vinishycola norme specifiche vengono date in merito sui terreni lt de monteraquo deshyvono essere piantate laquovinee sclave raquo su quelli laquode planoraquo ( vinee maioshyres raquo Alla fine del secolo m larciprete della chiesa dei SS Apostoli loca in

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

Il comeSIC in Cl 5 inserisce la villa dei Veritagrave Particolare de cClre e degli edifici per i contadini

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

shyI I

ANDREA CASTAGNETTI

perpetuo un manso a due fratelli di Castelrotto nella Valpolicella ora frashyzione di San Pietro in Cariano - manso costituito da un terreno per la casa nel villaggio e da terre poste nel territorio al canone annuale della metagrave delle olive e delluva e del quarto della laquo blava raquo

Nellanno I2I3213 labate di S Maria in Organo dagrave in locazione ventishynovennale rinnovabile un manso in Sezzano in Valpantena costituito da un appezzamento con casa cortile ed orto nel villaggio omonimo e da altri 8 apshypezzamenti per lo pili a viti e olivi ma anche arativi sparsi nel territorio il canone consiste in censi vari corrispondenti alle laquoonoranzeraquo - spalla di porco un carro di legna 4 pasti a 3 persone allepoca dei raccolti principali rappresentati dalla laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemia raquo laquocollecdo ulishyvarum raquo il canone effettivo del terzo dei cereali delluva e delle olive

Un processo dellanno 1222214 svoltosi in Verona concerne gli obblighi di un coltivatore di un manso di proprietagrave del monastero di S Maria in Orshygano posto in localitagrave laquo Cellole raquo probabilmente presso Sezzano alcune terre del manso erano situate presso il laquo Prognoraquo ovvero il torrente Valpantena I testimoni fra cui i coltivatori del manso cioegrave la sorella e il figlio del titoshylare rinviano nella loro deposizione ad alcuni decenni anteriori cOSI che la sostanza delle testimonianze riflette la situazione della seconda metagrave del secolo XII vigente ancora nel momento del processo Gli obblighi del conshyduttore consistono nel corrispondere la metagrave ed il terzo dei prodotti non specificati se non per la vite ma facilmente intuibili - olive ed uva cereali - una spalla di porco per la casa e il cortile una gallina per il laquofictum de orto raquo il tutto veniva esatto dal gastaldo locale del monastero Quello che pio ci interessa egrave il riferimento esplicito ad una consuetudine locale che non sembra ancora essere stata sancita diffusamente in contratti scritti - ma si veda il livello ventinovennale sopra citato - in caso contrario non vi sarebbe stata la necessitagrave di ricorrere a testimoni del luogo alcuni dei quali dipenshydenti dal monastero i quali dichiarano che i canoni corrisposti sono analoghi a quelli provenienti dagli altri mansi del monastero lti sicut solvuntur de masiis raquo

Ancora una volta - si badi - una realtagrave agraria diffusa egrave documentata non da contratti specifici ma da testimonianze prodotte in occasione di conshytestazioni a questa stessa realtagrave Una vicenda analoga concerne i mansi in Povegliano dei quali abbiamo detto Parimenti non sapremmo nulla dei mansi e dei loro obblighi in Erbeacute e Trevenzuolo se non disponessimo della regishystrazione dei fitti - non ci sono giunti i contratti - percepiti e percepibili dal monastero di S Zeno il solo ente tuttavia che ci abbia lasciato gli atti pur sommari di amministrazione per linizio del secolo XIII Degli altri enti dishysponiamo di dati analoghi per periodi piu tardi che esulano dallarco cronoshylogico del nostro discorso215 Nelle campagne non solo veronesi il regime consuetudinario basato su patti colonici regolati dalla consuetudine locale dura a lungo solo lentamente e non completamente viene sostituito dalla contrattazione scritta Il non considerare questo aspetto percheacute meno docushymentato rispetto ai contratti scritti puograve divenire fuorviante in questa situashy

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

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AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI ------__shy

zione gli indizi qualitativamente assai significativi sono piti pregnanti della piti ampia documentazione notarile per cui non egrave possibile procedere ad unanalisi basata sullelaborazione statistica dei dati

Una conferma indiretta di quanto abbiamo ora affermato si riceve dalla considerazione di un contratto di locazione perpetua dellanno 1194 216 stishypulato dallarciprete di S Stefano di Verona per beni anchessi in Sezzano vi si dichiara che le terre sono affidate lt~ ad vilanaticum raquo espressione inconshysueta nel territorio veronese ma diffusa nel Padovano e in parte nel Vicenshytino essa indica un rapporto di conduzione consuetudinario solitamente imshypiegato per laffidamento di un manso con lobbligo di corrispondere canoni differenziati vino e cereali in quantitagrave fissa onoranze varie un censo in deshynaro alcune prestazioni dopera Nel caso veronese ora citato le condizioni differiscono si riceve limpressione di trovarsi al cospetto di una situazione piti laquoarretrataraquo - si tenga presente che siamo in ambiente collinare e in localitagrave ove ancora prevalgono aspetti conservativi - Delle terre locate non si dice espressamente che costituissero un manso ma tali possiamo consideshyrarle poicheacute si tratta di 2 appezzamenti con casa cortile orto e viti di 2

con viti laquo maiores raquo e di I 8 arativi i canoni richiesti sono parimenti diffeshyrenziati metagrave del prodotto per le viti e i cereali coltivati negli appezzamenti con viti il quarto per tutte le altre terre conoranze varie 2 spalle di porshyco - gli appezzamenti con casa erano due risultato di un probabile raggrupshypamento di terreni giagrave utilizzati da due famiglie - 2 capponi 2 galline 24

uova pasti per laquocercatica raquo laquobatatica raquo laquovindemiatica raquo Non egrave prevista la possibilitagrave di alienare le terre

Dati ampi e dettagliati sono forniti da un inventario di beni del monastero di S Colombano di Bobbio relativo agli antichi possedimenti nella Gardeshysana redatto nella seconda metagrave del secolo XIV17 In Bardolino sono descritti oltre a numerosi appezzamenti cinque mansi due si trovano in Mardaga e Castion ora frazioni di Costermano - il secondo egrave ripartito in conduttori diversi per due terzi ed un terzo - Delle misure di superficie di alcuni dei mansi abbiamo detto La descrizione dei canoni egrave molto dettagliata e procede per appezzamento di ogni manso COSI possiamo comprendere non solo la costituzione interna ma anche la correlazione fra questa e i canoni corrimiddot sposti I singoli appezzamenti sono di modesta superficie da mezzo campo a pochi campi variamenti dislocati e con colture diverse olivi viti cereali I mansi possono svolgere una funzione di attrazione e quindi di riaccorpashymento di appezzamenti a seacute stanti ad un manso per esempio risultano agshygregati 4 campi di terra arativa e un campo con viti laquo qui sunt extra manshysum raquo Diamo la descrizione a titolo esemplificativo di un manso laquocomshypleto raquo della superficie dichiarata di IO campi dotato di terre con olivi di terre arative con olivi e viti di altre con sole viti di un laquo ronco raquo infine di un laquo casaleraquo con olivi sul quale abita il conduttore Sono corrisposti canoni diversi in rapporto alle colture presenti nei singoli appezzamenti la metagrave delle olive il terzo delluva con lobbligo di ospitare 6 persone nel periodo della vendemmia lalaquo vindemiaticaraquo -j il quarto delle laquobiade raquo in pIgravell

5

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

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AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CAST AGNETTl

la laquocercaticaraquo e la laquo bataticaraquo per 3 uomini IO denari per il laquoronco raquo infine una spalla di porco e un cappone a Natale 24 uova a Pasqua Nessuna prestazione dopera su eventuali terre dominiche viene richiesta per cui il conduttore egrave dotato di autonomia salvo lobbligo della corresponsione del fitto che tuttavia essendo parziario non permette grosse trasformazioni nelle colture in un tempo prossimo risultando queste per cosi dire lt~ fissateraquo ai singoli appezzamenti dal momento che sono specificate le colture cerealishycole vitkole olivicole boschive2la I canoni corrisposti dai coltivatori degli altri mansi non differiscono sostanzialmente pur essendo presenti quote parshyziarie in proporzione diversa le quali dipendono dalla qualitagrave del terreno e dal pili o meno recente impianto di una coltura specialmente di quelle leshygnose che richiedono tempi lunghi per la produzione per cui sono richiesti in caso di nuovo impianto quote parziarie piu leggere

Una carta processuale dell anno 121I 219 permette di penetrare piu a fondo nella composizione delle aziende contadine e nel loro processo di formazione Si discuteva in quellanno di fronte ai consoli del comune veronese circa gli obblighi di alcuni abitanti di Cancello - nella Valle di Squaranto ora frashyzione di Verona - verso la chiesa di S Salvar in Corte Regia quattro coltishyvatori elencano nella loro deposizione le terre che tengono dalla chiesa la superficie a volte la coltura praticata il canone corrisposto e il giorno del fitto il regime giuridico di locazione il possesso o meno della carta stessa di locazione per ognuna delle terre Premettiamo che non si tratta di poderi completi non comparendo fra gli appezzamenti elencati le abitazioni i conshytadini erano certamente in possesso di altre terre compresa quella per labishytazione nel villaggio pur tuttavia i primi tre detengono terre numerose e di varia natura tali da suggerire lidea che esse costituiscano il nucleo principale dei loro possessi Ci soffermiamo su due deposizioni che riteniamo particolarshymente significative

Giovanni figlio del defunto Ottolino detiene dalla chiesa di S Salvar un appezzamento a vite di un campo ed altri due di superficie imprecisata per i quali corrisponde il terzo del prodotto un prato di mezzo campo per il quale dagrave ogni tre anni un carro di legna un campo arativo laquo ad volunta-middot tem raquo della chiesa coltivato a frumento e scandella per quellanno un mezzo campo a frumento del quale egli non sa se egrave a lui locato in perpetuo neacute se ha la carta di locazione una terra arativa ancora laquo ad voluntatem raquo attuaImiddot mente non seminata unaltra di mezzo campo non in perpetuo seminata a frumento una ancora a spelta e loglio due campi non in perpetuo con frumento spelta e ceci un campo non in perpetuo a scandella che in quelshylanno egli dichiara di non aver raccolto un appezzamento ancora a scanshydella infine uno a frumento non in perpetuo Quasi tutte le terre arative corrispondono un canone parziario del quinto solo di tre appezzamenti Gioshyvanni ha la carta di locazione

Ranucio figlio del defunto Gandolfo da laquoVarano raquo localitagrave non identishyficata prossima a Cancello detiene un appezzamento a viti per il quale egrave teshynuto a corrispondere la metagrave del prodotto un altro di mezzo campo al terzo

66

AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTi E PATTi COLONICI

entrambi locati in perpetuo una terra arativa in perpetuo al quarto con frushymento orzo e cedi unaltra con spelta tre con frumento tutte al canone parziario del quarto una ancora sulla quale coltiva lenticchie ma dagrave laquopro cambioraquo cedi due con segale alla quota parziaria del quinto unaltra al quinto con spelta e segale altre prative per le quali dagrave un carro di legna Quasi tutte le terre sono tenute in locazione perpetua solo di tre possiede il contratto relativo

Qualche considerazione egrave possibile trarre I poderi contadini sono sogshygetti a cambiamenti continui nella loro consistenza non solo in seguito alle vicende ereditarie ma anche per lacquisto o la perdita di nuovi appezzashymenti sparsi in localitagrave varie del territorio di un villaggio Le terre sono affishydate per tempi e canoni diversi la metagrave ed il terzo per la vite il quarto ed il quinto per i cereali I prodotti coltivati sono di natura dIversa certamente per conseguire una certa completezza nel raccolto vino cereali maggiori e minori fieno dai prati - per i quali invece si corrispondono carri di legna al proprietarIo che ricava probabilmente il fieno dai possessi in altri villaggi del Veronese _ Le testimonianze sottolineando la scarsa diffusione ancora del contratto scritto e la prevalenza del canone parziario indicano una situashyzione nel complesso ancorata a schemi tradizionali consuetudinari pur non trattandosi di organiche aziende contadine per le quali giagrave abbiamo rilevato la persistenza di tali criteri

10 CONCLUSIONE

Lo studio dellevoluzione delle aziende agrarie e dei canoni corrisposti dai coltivatori dipendenti dallalto medioevo alletagrave comunale pone in luce aspetti che riflettono levoluzione generale della societagrave medioevale nello stesso periodo particolarmente il fenomeno appariscente del passaggio da una societagrave dominata ancora largamente dalla laquocampagnaraquo ad unaltra in cui si avvia a predominare la laquo cittagrave raquo

In questa prospettiva puograve essere considerata la crisi dellordinamento curtense dal momento che i centri decisionali politici come quelli di raccolta dei prodotti vennero spostandosi prima verso i centri incastellati che assorshybirono le funzioni giagrave esercitate dalle grandi aziende curtensi di concentrashyzione e di controllo degli uomini in un secondo momento verso la cittagrave sede privilegiata del potere politico ed anche di quello economico soprattutto quando il comune si orientograve a rendere il mercato cittadino il solo attivo e legittimo di tutto il territorio

Fra XII e XIII secolo per rispondere allaccresciuta popolazione delle campagne e ancor piu della cittagrave si estese in modo massiccio la conquista del suolo a spese del bosco e della palude lunico mezzo a disposizione per sodshydisfare la crescita ingente della domanda di prodotti cerealicoli che divenishyvano sempre piu la base dell alimentazione ed i soli in grado di sostenere lintenso aumento della popolazione Ne derivograve una ripartizione tendenziale di laquo compitiraquo fra terre di collina e suburbane e terre di pianura destinate

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AJJDREA CAST AGNETTI

le prime anche in forza di provvedimenti legislativi alle colture specialistiche della vite e dellolivo i cui prodotti erano richiesti dal mercato cittadino e commerciabili con facilitagrave le seconde alla cerealicoltura nellambito della quale si affermava sempre piu la coltura del frumento

Di pari passo procedeva la trasformazione dei poderi contadini dipendenti che divenivano nel contempo piu autonomi rispetto alla grande proprietagrave i rustici svincolati dalle prestazioni dopera potevano dedicare energie magshygiori alla coltivazione delle loro terre assoggettate ad una coltivazione piu intensiva diminuirono insieme alla superficie complessiva gli spazi occupati dallincoIto si accentuarono le colture cerealicole e viticole trovarono spazio quelle prative per la produzione del fieno Lautonomia dalla grande proprietagrave fu sancita dal secolo XII in poi dalla facoltagrave di vendere il dominio utile delle terre tenute in affitto facoltagrave della quale si avvalevano SI i contadini dipendenti ma della quale alla fine si avvantaggiarono soprattutto gli affitshytuari non coltivatori gli intermediari cittadini per lo piu ma anche abitanti del contado

Quanto detto rende ragione della progressiva evoluzione dei canoni andograve scomparendo la corresponsione in base alla quota parziaria dei prodotti delle terre ed affermandosi quella a quota fissa Tale tendenza riscontrabile non sempre chiaramente nella pattuizione scritta concernente interi poderi sogshygetta ancora nel secolo XII allinfluenza della consuetudine dalla quale tuttashyvia si svincolograve nel secolo seguente egrave ravvisabile nei contratti stipulati per appezzamenti staccati prima in quelli aventi per oggetto terre seminative sulle terre a coltura vinicola ed olivicola permasero piu a lungo canoni a quota parziaria che si avviarono anchessi fra XIII e XIV secolo ad essere sostituiti da quelli a quota fissa Per i canoni in cereali la diffusione della quota fissa fu facilitata dalla richiesta da parte dei proprietari del frumento i cereali inferiori persistettero in casi determinati quando la grande proprietagrave li ritenne opportuni per conseguire ancora una certa complementarietagrave nelshylesazione dei prodotti Il frumento era indispensabile allalimentazione dei proprietari cittadini laici ed ecclesiastici e soprattutto poteva essere con facilitagrave immesso sul mercato In questo prospettiva si spiegano i grossi censi cumulativi riscossi per la concessione di terre e diritti giurisdizionali in singoli distretti rurali che erano a volte conseguenza della maggiore autonomia conseguita dalle comunitagrave rurali nei confronti degli antichi signori e grandi proprietari che attraversavano una grave crisi soprattutto quelli ecclesiastici

1 A CASTAGNETTI La pianura veronese nel medioevo La conquista del suolo e la regoshylamentazione delle acque in Una cittagrave e il suo fiume Verona e lAdige voll 2 a cura di G BORELLI Verona I977 I p 46

2 A CASTAGNETTI Lorganizzazione del territorio rurale nel medioevo Circoscrizioni eccleshysiastiche e dviIi nella laquoLangobardiaraquo e nella laquoRomania raquo Bologna 19822 p 69

3 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 35-68 4 K MODZELEWSKI La transizione dallantichitagrave al feudalesimo in Storia dItalia Amtali

1 Dal feudalesimo al capitalismo Torino 1978 p 43 5 Ibidem p 46 6 G FASOLI Aspetti di vita economica e sociale nellItalia del secolo VII in Caratteri

68

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE CONTRATTI E PATTI COLONICI

agraveel secolo VII in Spoleto I958 (Settimane del Centro italiano di studi sullalto medioevo v) pp I03-159 poi in Eadem Scritti agravei storia I974 pp 3-48 a p 24

7 G TABACCO I liberi del re nellItalia carolingia e postcarolingia laquoA Giuseppe

ID Dai possessori agraveelletagrave esercitali delletagrave longobarda = Studi medievali raquo ser 3 X pp 266 5S

8 G FASOI p 23 rileva che dai documenti longobardi del secolo VIII si riceve limpressione dei coltivatori dipendenti fossero situate nelle campagne raquocase sugli appezzamenti

9 V FUMAGALLI e societagrave nellItalia padana I secoli IX e Torino I976 pp 25-60 laquoLo sforzo Curtis e casale raquo

lO V FUMAGALLI Prefazione in G DUBY Le origini delleconomia europea Guerrieri e contaagraveini nel medioevo tr it) Bari I975 pp XI-XII ID Introduzione del feuagravealesimo e svishyluppo delleconomia curtense nellItalia settentrionale in Structures et feacuteodalisme dans lOccident meacuteagraveiterraneacuteen (X-XIII siegravecles) Bilan et perspectives recherches Roma I980 pp 3I3-3I4 318

11 V cit pp 42 ss 12 V FAINELLI (a cura di) Codice diplomatico veronese I 1940 II Venezia

1963 (dora in I doc IOI 8I3 giugno 24 13 CDV 827 marzo II ma 22 14 A distribuzione geografica dei possessi di un grande proprietario veroshy

nese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbeacute laquoRivista di storia dellagricoltura raquo IX (1969) pp Altre due laquocurtes raquo in Desenzano e in Moratica sono menzionate in diplomi falsi doc 266 878 ottobre 6 e doc 15

15 G in Nonantola fra lVIII e ricerche storiche in laquoStudi e documenti della Deputazione di storia patria per lEmilia e la Romagna - sezione di Modena raquo n II (I943) estratto K SCHMID Anselm von Nonantola olim dtlx militum shynunc agraveux laquoQuellen und Forschungen aus italieruschen Archiven und Biblioshytheken raquo XLVII (1967) pp I-I22 a pp 8-10 per i beni in

veronese II7-136 16 CDV I docc 148 I49 I79 180 22I 223 235 I livelli di Ostiglia nel

secolo IX in Contributi alla storia dellagricoltura docc I 837 novemshybre 19 2 837 dicembre 15 3 843 maggio 2 4 845 860-86I settembre-marzo 3 6 861 866 dicembre 8 867 dicembre Per disboscamento in Ostishyglia e sui livelli si veda V FUMAGALLI Coloni e signori nellItalia settentrionale Secoli I978 (I ed 1966) pp I6 S5

17 M Lalimentazione contadina nellalto medioevo Napoli I979 pp 308-37I 18 Per le misure in iugeri e pertiche cfr A MAZZI Nota metrologica laquoArchivio storico

lombardo raquo XXVIII (1901) p 367 la pertica legittima di 12 in uso in etagrave altomedievale equivale a m 525 calcolata sul piede agrimensorio di di cm 0438 lo iugcro

a mq 79645 Sulle tecniche della bonifica A CASTAGNETTI La pianura cit pp 85-86 19 Inventari altomedievali di terre coloni e Roma 1979 VI Vescovato di Verona

a cura di A CASTAGNETTI pp 95-III 20 A CASTAGNETTI La pieve rurale nellItalia padana Territorio organizzazione

niale e vicende della pieve veronese di San Pietro di laquoTillidaraquo agraveall alto medioevo al p I23 nota 453

pp 17-30 22 Ibidem pp 27-I09 23 G TABACCO La storia politica e sociale Dal tramonto dellImpero alle prime

zioni regionali in Storia dItalia a cura di R ROMANO e C VrVANTI II I Torino I974 p 24 A CASTAGNETTI La distribuzione 19-20 Abbiamo giagrave avuto occasione di

nella formazione della vasta proprietagrave presente dalla bassa pianura alla anche lesistenza di un criterio teso ad laquoottenere nel campo dei prodotti agricoli una

certa completezza in modo da contribuire allautosufficienza della proprietagraveraquo (ibidem p 25 CDV I doc 2I9 860 agosto 26 L SCHIAPARELLI (a cura di) diplomi di Berengario I Roma 1903 doc II 893

novembre CDV II n 27 27 Inventari alto medievali cit VIII S Colombano di Bobbio a cura di A

I e 2 anni 862 e 883 pp 37 e 158 28 Inventari altomedievali dt IX S Tommaso di Reggio a cura di A pp

I93-204middot

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

ANDREA CASTAGNETTI

29 V FUMAGALLI Coloni cit p (I ed I968) ma il rendimento in base alla nuova edizione citata alla nota precedente essere in un caso elevato al rapporto di I 38 cfr M MONTANARI Rese cerealicole e rapporti di produzione laquoQuaderni medievali raquo 12 (1981) p 42 nota 3I

30 Inventari altomedievali cit pp 138 e 159 31 Ibidem pp 143 I64 171 32 Ibidem VIII 4 a cura di A CASTAGNETTI p 180 33 CDV I doc 189 853 giugno 34 CDV I doc 269 879 ottobre 25 35 CD V II doc 239 anni 947-953 36 CDV I doc 232 865 maggio 21 37 V FUMAGALLI Terra cit pp I3-I6 38 V FUMAGALLI Coloni cit p 29 39 ARCIIIVIO DI STATO DI VERONA (dora in poi ASVR) S Maria in Organo perg 40 app

992 febbraio 8 40 ASVR S Stefano perg 7 I063 dicembre 31 41 V FAINELLI Intorno alle origini dei comuni rurali veronesi laquoNuovo archivio veneto raquo

n xxv (1913) doc 3 1043 giugno 29 ASVR SS Nazaro e Celso perg 543 I098 gennaio 27

43 A CASTAGNETTI La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello lvIorghen per il 90deg anniversario dellIstituto storico itashyliano (1883-1973) voll 2 Roma I974 I pp 278 ss

44 Ibidem p 279 45 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 205 46 CDV I doc 176 844 settembre 9 Cfr A CASTAGNETTI La distribuzione cit p II

47 CDV I doc 2I7 860 agosto 3 48 CDV 11 doc 214 931 settembre 20 49 A CASTAGiltETTI I possessi del monastero di S Zeno di Verona a Bardolino laquoStudi

medievali raquo ser 3 XIII (I972) pp 99-100 50 CDV II doc 263 959 marzo 51 GG DIONISI Veteris Veronensis agri topographia in De duobus episcopis AIdone et

Notingo Veronensi ecclesiae assertis et vindicatis dissertatio Verona I758 doc 34 980 giugno 52 Per ristrettezza di citiamo i documenti qui di seguito CDV I docc 70 806

II5 8I4 giugno 20 I24 825 febbraio 125 825 aprile 24 I32 83I marzo 135 832 ottobre 5 153 839 marzo 7 159 840 marzo 17 165 anno 84I 166 84I gennaio 23 171 843 agosto 3I I72 844 febbraio 22 227 862 dicembre 4 229 865 febbraio 6 234 866 ottobre 22 282 882 9 285 882 ottobre 295 887 maggio 21

53 CDV I doc II5 8I4 giugno 20 S4 CDV I doc 234 866 ottobre 22 55 CDV I doc 125 825 aprile 24 S6 CDV I doc 282 882 ottobre 57 V FUMAGALLI Introduzione del feudalesimo cit pp 318-319 Per i caratteri generali

sul periodi di laquotransizioneraquo dallalto al basso medioevo si leggano le considerazioni con ampia documentazione e bibliografia di V FUMAGALLI Levoluzione delleconomia agraria e dei patti colonici dallalto al basso medioevo Osservazioni su alcune zone dellItalia settentrionale laquoA Gustavo Vinay Studi medievali raquo ser 3 XVIII (I977) pp I027-I056

53 A CASTAGNETTI I possessi cit pp I35-I39 59 A CASTAGNETTI Aspetti politici economici e sociali di chiese e monasteri dallepoca

carolingia alle soglie delletagrave moderna in Chiese e monasteri a Verona a cura di G BaRELLI Verona 1980 p 56

60 A CASTAGNETTI I possessi cit p I54 61 Ibidem pp 147-151

62 Cfr avanti nota IO

63 ASV S Silvestro perg I e perg 2 app I037 luglio 9 64 Ibidem perg 4 app II39 dicembre 16 65 I beni in Minerbe erano pervenuti al monastero modenese per donazione della famiglia

signorile dei da Ganaceto A CASTAGNETTI Lorganizzazione cit pp 185 55

66 ASVR S Michele in Campagna perg 3 app 1088 marzo 07 A CASTAGNETTI Primi aspetti di politica annonaria nellItalia comunale La bonifica

della laquopalus comunis Veroneraquo (II94-II99) laquoStudi medievali raquo ser 3 xv (I974) p 411

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

68 AI PINI Due colture specialistiche nel medioevo la vite e lolivo nellItalia padana in Medioevo rurale Sulle tracce della civiltagrave contadina a cura di V FUMAGALLI e G ROSSETTI Bologna 1980 pp II9-138

69 ASVR Ospitale civico perg I54 II91 aprile 17 70 Ibidem perg II96 settembre IO

71 A CASTAGNETTI pianura cit p 55 a p 126 note IOI-103 rinvio alla documenshytazione

72 A CASTAGNETTI I possessi dt pp I05-I06 73 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8deg94 1206 novembre 16 ASV Orfashy

notrofio femminile Abbazia di S Zeno reg c 82 V

74 A CASTAGNETTI Contributo allo studio rapporti fra cittagrave e contado Le vicende del castello di Villimpenta dal X al XIII secolo laquoAtti dellIistituto veneto di scienze lettere ed arti raquo CXXXIII (1974-1975) p 100 ivi nota 78 lillustrazione delle misure di capacitagrave di etagrave comunale minale e moggio minale litri 3865 moggio 8 minali

75 ARCHIVIO CAPITOLARE DI VERONA (dora in poi ACV) perg I 8 2 V novemshybre 22

76 ACV perg II 9 3 V 1203 novembre 2I 77 E DA CAMPO I beni terrieri del capitolo della cattedrale di Verona sulla base di 644

documenti inediti degli anni 1210-1224 dattiloscritto tesi di laurea Facoltagrave di Lettere e filososhyfia dellUniversitagrave di Padova a ace I979-I980 pp 160-166

78 ACV perg II 7 4 r II52 agosto 20 79 E DA CAMPO op cit pp 346-35I 80 E DA CAMPO op cit pp 335-346 al ACV perg III II I VnOI dicembre 18 82 ACV perg II 9 5 r 1206 agosto 23 83 E DA CAMPO op cit reg 33 I2II marzo 23 g4 Ibidem reg 190 I214 gennaio 31 85 A CASTAGNETTI Aspetti politici cit pp 49 e 90 86 A CASTAGNETTI La pieve cit p 44 81 ASVR Mensa vescovile mazzo perg I a 1217 giugno 26 88 A CASTAGNETTI La pianura cit) pp 58-59 a9 A C~STAGNETTI Lorganizzazione cit p 185 nota II3 90 ASVR S Michele in Campagna perg 32 U38 marzo 2

91 Ibidem perg 45 II69 novembre 7 perg 77 II83 febbraio 6 92 Ibidem perg 83 rr83 febbraio 6 93 pergg II3 II4 II5 1200 gennaio 24 94 Cfr avanti testo corrispondente alla nota 193 95 ASVR SS Nazaro e Celso 1090 II35 agosto 22 96 Cfr avanti testo corrispondente nota 2deg3 97 ASVR SS Nazaro e Celso perg 450 II96 settembre 3 Citiamo qui di seguito i docushy

menti pili importanti concernenti Coriano avvertendo che il canOne di 100 moggi rimarragrave riparshytito in quote in vigore per secoli (cfr A CASTAGNETTI Aspetti politici cit p 72) pergg lI88 luglio 4 44 II94 ottobre 14 446 II95 giugno 9 45 II95 novembre 8 447 agosto 15 448 II96 agosto 27 449 II96 agosto 28 45I 1198 dicembre 17 452 II98 dicemshybre 19 453 II99 gennaio 21 454 1201 febbraio 20 1202 agosto 8 457 1203 30 458 1203 febbraio 12 459 1203 febbraio 15 460 I204 marzo 31 46I I2II 462 12I8 gennaio 29 463 1224 dicembre I 464 1225 agosto I3 465 1249 ottobre 5 1255 gennaio 7 476 I29I maggio 18 ecc

98 ASVR SS Apostoli perg 37 II70 agosto 9 perg 46 II77 aprile 30 99 ASVR S Salvar Corte Regia perg 12 II64 febbraio I5 100 Ibidem perg 37 II93 aprile I4 perg 4I lI96 14 perg 43 II99 giugno

II perg 49 a 49 b 1203 3 ID ASVR S Silvestro perg 17 II67 dicembre 7 102 W HAGEMANN Contributi per la storia delle relazioni fra Verona e Venezia dal sec

XI al sec XIII laquoStudi storici veronesiraquo II (I950) doc 9 lI95 dicembre 22 103 A CASTAGNETTI Aspetti politici dt pp 1D4 ASVR Ospitale civico perg I04 II74 gennaio 15 perg 121 II82 settembre 29

perg I59 II92 aprile 2I perg r69 II93 gennaio 29 105 Ibidem perg 186 a II94 ottobre 3 106 Ibidem perg I06 II74 marzo I5

71

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

---- ---------

A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

116 A 117 A

f AlfDREA CAST AGNETTI

107 A I possessi dt p I02 108 Ibidem p 135 109 ASVR Ospitale civico pergg 183-184 110 A possessi cit pp I02-I05 111 Ibidem pp 112 Ibidem pp I5I-I53 113 G CROSATTI Bardolino Verona 1902 appendice doc VII pp 3deg3-315 riedito in regeshy

sto con ampio commento in C CIPOLLA Documenti per la storia del Priorato di San Colombano

I

1 possessi cit pp 147-151 politici cit pp 64-66

118 Ibidem p 61 119 Ibidem p 62 120 ACV perg II 8 6 V II94 maggio 30 perg III IO 4 V II98 febbraio 18 121 E DA CAMPO op cit) p 275

gennaio 30 196 II95 giugno 27 197 II95 novembre 27 204 II97 aprile 18 209 II98 genshynaio 22 2II II98 febbraio 17 213 II98 I 215 II98 maggio 5 221 II99 aprile 30 222 II99 maggio 9 225 agosto 25 233 1202 febbraio 19 234 1202 marzo 4 238 1202 novembre ~ 240 1202 13 241 1202 dicembre 16 254 1206 settegravembre 14 274 I2II settembre 4 280 1212 17 310 1217 gennaio 7 3II 1217 gennaio II ecc

129 Ibidem perg 183 II9I giugno 23 130 Ibidem perg 80 II46 aprile 15 131 Ibidem perg 89 II55 aprile 132 Ibidem pergg 137 II77 II 191 II94 gennaio 30 281 I2I2 gennaio 23

331 1221 agosto 1

133 Canoni parziari in olive ed uva a ASVR SS Nazaro e Celso pergg 318 II33 aprile 12 320 II36 marzo 14 323 14 329 II93 aprile 8 330 II94 gennaio 7 332 1201 ottobre 17 333 1208 maggio II 1214 marzo 31 337 1215 maggio 21 342 1250 febbraio 25 Garda perg 536 II30 8 Illasi perg 545 II70 aprile 7 Lavashygno pergg 636 II38 agosto IO 647 Il92 28 II93 aprile 5 650 II98 maggio IO Marcellise pergg 635 1203 dicembre 8 917 II58 9 924 I2II febbraio 14 Monshytorio perg 970 1182 marzo 14 tetre arative con canone frumento pergg r85 UIO aprile 21 442 II65 dicembre 30 634 1203 dicembre 8

134 Canoni parziari in olive ed uva ASVR S Michele in Campagna perg 27 III5 dicemshybre II perg 38 II48 giugno 3 perg 73 II80 marzo in frumento perg 56 II76 febbraio 2 perg 69 II79 marzo 27 perg 88 n84 II6 J200 febbraio 7

135 Canoni parziari in olive ed uva ASVR Clero antichi reg I c CVIII lII6 giugno II reg I c CXXIII II28 gennaio 29 reg I c CXXXIV II66 maggio I reg I C CVIII Il83 maggio 22 reg I C CLXXXIII II86 agosto reg I C CLXXI II88 aprile 5 reg I C LXV II91 aprile 29 reg I c CXXVII II92 agosto reg Il C I95 (= 151 r) anno II93 reg ) c CLIII 198 febbraio 6 reg I C LCII II98 febbraio 6 reg I C LCV I201 dicemshybre 8 canoni in frumento reg I C CL II94 febbraio 4 reg I C LXXX II96 febbraio 19

136 Canoni parziari di olive e uva ASVR S pergg 44 rr86 aprile IO 45 II89 febbraio 18 49 II94 aprile 28 85 a b I220 29 in olio pergg 36 1I8I

in Bardolino prima della lAccademia di circa)

1H A 115 Ibidem p lIO

122 Ibidem pp 279-287 123 Ibidem pp 292299 124 Ibidem pp 326-328 125 Ibidem pp 329-330 126 Ibidem p 74 127 A I 128 ASVR S Maria in

3 141 II79 dicembre 22 22 146 II80 aprile IO II82 aprile 17 154 II82 gennaio 24 182 II90

sua trasformazione in commenda (sec IX-XV) laquoAtti e memorie delshyscienze e lettere di Verona raquo seI 4 V (19deg4-19deg5) doc 15 (lI80

I possessi cit pp 140-141 A CASTAGNETTI Aspetti politici ci t pp 56 e 73

cit pp 106-108 143-144 ID Aspetti politici cit p 75 69 lI24 giugno 22 e luglio IO 131 II76 novembre

22 143 1179 dicembre 22 144 1179 dicembre 151 II82 marzo 4 152 1182 marzo 14 153

novembre 16 167 n86 novembre 26 172 II88 13 r84 II9I giugno 25 185 II9I settembre 9 19 1 II94

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

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A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

AZIENDE AGRARIE CONTRATTI E PATTI COLONICI

novembre 28 64 1212 novembre I (da terra prativa in Colagrave) 66 1213 marzo 19 89 1221 maggio 3 canoni in quota fissa di frumento numerosi anche da zone collinari pergg 33 II80 aprile 13 34 lI80 ottobre 12 35 II8I agosto 2 39 II84 febbraio 6 42 n85 febbraio 20 50 n95 dicembre 24 57 1204 maggio 60 1208 dicembre 27 62 I2I maggio 8 65 1212 novembre II 74 1218 agosto 4 1218 novembre 77 1218 dicembre II 87 1221 aprile 20

137 Canoni parziari ASVR SS Apostoli pergg 49 II77 novembre IO 67 rr87 gennaio 28 78 II93 agosto 26 in frumento pergg 25 II65 giugno II 27 II66 febbraio 20

138 Canoni parziari per viti ed olivi ASVR S Salvar Corte Regia pergg 6 Ir40 agosto IO

7 II44 marzo 5 II rr62 agosto 26 13 u65 agosto 8 q rr65 agosto 8 20 II77 giugno 8 9 a anno U8I 24 n82 novembre 7 27 rr84 dicembre 28 32 u88 febbraio 2 34 1190 giugno 3 36 II92 maggio 9 46 1201 marzo 12 47 1201 gennaio IO canoni in frumento pergg 23 u80 dicembre 28 50 1204 maggio 2

139 ASVR S Silvestro pergg 21 II70 giugno 15 36 rr85 marzo 19 140 ASVR S Stefano pergg 7 I063 dicembre 31 27 1II3 gennaio 21 31 e 32 III5 dishy

cembre 30 81 II98 ottobre 7 82 Il99 ottobre 28 141 ASVR Scalzi pergg IO II74 ottobre 6 25 1216 ottobre 18 26 X217 febbraio I

31 1224 febbraio 4 142 ASVR S Leonardo pergg 8 2 Il83 ottobre I7 8 4 II88 settembre II 8 6

II90 settembre 9 8 II90 settembre 9 8 8 II94 ottobre 22 143 A 1 PINI colture cit p 120 144 Ibidem p 127 145 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 251-292 146 ASVR S Leonardo perg 17 53 I II40 aprile 8 una locazione analoga compiuta

dallo stesso Godo in ACV perg II 7 I r 1140 aprile 6 147 A CASTAGNETTI La famiglia cit pp 282283 148 ASVR S Leonardo 17 53 2 II68 aprile 25 perg 17 53 23 II84 ottobre 20 149 L SIMEONI Le origini comune di Verona laquoStudi storici veronesi raquo VIII-IX (1957shy

1958) (I ed 1913) doc 4 150 Su Oliviero laquode Castelloraquo si vedano A La famiglia cit pp 271-272

ID Primi aspetti cit p 402 151 ASVR S Michele in Campagna pergg 46 II72 febbraio I 47 II72 marzo I 53

rI73 settembre 2 76 rr80 dicembre 8 81 1I81 agosto 30 152 A CASTAGNETTI La famiglia cit p 259 nota 45 153 ACV perg I 6 6 v u68 agosto 1

154 ASV S Silvestro perg 20 app II76 agosto IO

155 ACV perg III TI I r 1201 marzo IO

156 ASVR Ospitale civico perg 198 II96 marzo II

157 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CXXV II91 marzo 18 S Michele in Campagna perg I03 II96 gennaio 2 S Maria in Organo perg II6 II72 giugno 25 S Silvestro pergg 51 II91 febbraio 19 53 II9I ottobre 24 88 1207 ottobre 9 34 app 1210 agosto I5 SS Giuseppe e Fidenzio perg 22 I20T dicembre II S Dommico perg 8 1200 gennaio 29

158 A CASTAGNETTI La pianura cit p 62 159 ACV perg II 7 I v II41 marzo 17 ASV S Stefano pergg 55 II48 maggio 30

56 II58 aprile 13 58 a anno II67 58 b II67 febbraio 5 60 II68 novembre 17 64 II89 gennaio 8 65 II90 febbraio 25 67 II93 marzo q 68 II93 ottobre 3 69 II93 novembre I 73 II94 novembre II 80 II98 ottobre 7 81 II98 ottobre 7 82 II98 ottobre 28

160 ASVR S Silvestro perg 55 II92 dicembre 2 S Leonardo perg 16 52 21 I2I9 maggio 8

161 ASVR Ospitale civico perg 459 122I giugno 4 162 A C-STAGNETTI La famiglia cit p 266 163 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I pergg 6865-6873 anno I2I9 cfr A CASTA

GNETTI La pianura cit p 59 164 C CIPOLLA Statuti rurali veronesi Venezia x890 p 75 doc 3 rr83 marzo 30 165 Per mancanza di spazio ci limitiamo a rinviare al par 9 ave trattiamo dei canoni corshy

risposti dai mansi dipendenti 166 A CASTAGNETTI Le due famiglie comitali veronesi i San Bonifacio e i Gandolfingigrave-di

Palazzo (secoli X - inizio XIII) in AAVv Studi sul medioevo veneto Torino I98I p 65 167 Diplomata Conradi III doc III anno II44

73

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168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV

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A1JDREA CASTAGNETTI ----- ~~_~ ------ shy

168 A CASTAGNETTI Le due famiglie cit pp 7778 169 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6939 II44 maggio 2I 170 A CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona

1971 app doc II37 aprile 22 171 G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II

laquoAtti del r Istituto veneto di scienze lettere ed arti raquo xuv 2 (1934-1935) pp 601-6deg4 doc 3 I028 febbraio 21

172 V FUMAGALLI Coloni e signori dt p 77 173 ASVR S Michele in Campagna perg 9 1065 gennaio 5 174 Archivio segreto vaticano Fondo veneto r perg 6841 1deg92 luglio 18 175 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 390 55 ID La pianttra cit pp 76-82 176 A CASTAGNETTI Primi aspetti cit pp 388-389 177 Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 6946 17B A CASTAGNETTI Primi aspetti cit p 395 179 A CASTAGNETT1 La pianura cic pp 62-63 180 A CASTAGNETTI Primi aspetti dt pp 389-390 4or ID La pianura cit p 60 181 W HAGEMANN Nuovi documenti su Parisio da Cerea e al sua famiglia in Studi ezzeshy

liniani Roma 1963 app doc I 1205 marzo 9 182 A CASlAGNETTI La pianura cit pp 84-85 183 Ibidem p 85 184 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt p I02 ss 185 Ibidem pp I06-I07 186 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 63-7deg 187 ACV perg I 6 3 r 1121 febbraio 14 188 ASVR Scalzi perg 2 II44 dicembre 3 189 Ibidem perg 12 1I77 giugno 5 190 Ibidem perg 16 II85 febbraio 23 191 ASVR S Salvar Corte Regia perg 31 II85 dicembre 12 192 ASVR SS Nazaro e Celso perg 1094 1203 febbraio 6 193 ASVR S Michele in Campagna perg I07 II97 gennaio 29 194 A CASlAGKETTI La pieve cit p 33 In La pianura cit p 43 195 ASVR S Maria in Organo perg 220 a b II99 marzo 6-7 196 ASVR Istituto Esposti perg 33 1200 febbraio 5 197 AS_VR Monte di Pietagrave 2 rr87 agosto 31 198 A CASTAGNETTI La pieve p 94 199 A CASTAGNETTI La pianura cit pp 54-55 200 Documenti citati sopra testo corrispondente alla nota 163 Wl ASV S Michele in Campagna perg 32 II38 marzo 2 202 A CASlAGNETTI La pieve cit pp 38-39 W3 Documenti citati sopra nota 97 2Q4 J F BOHNER Acta selecta imperii Innsbruck 1870 doc 158 n88 settembre 15 che

erroneamente identifica laquoCornelianoraquo con Conegliano di Alba (Cuneo) ws Archivio segreto vaticano Fondo veneto I perg 8199 1209 agosto 6 e 30 12II

aprile 8 206 A CASTAGNElTI Aspetti politici dt pp 59-60 207 Ibidem p 50 108 Ibidem p 60 209 Ibidem p 74 210 Ibidem pp 102-106 21 ASVR Clero intrinseco Istrumenti antichi reg I c CL II90 agosto 19 212 ASVR SS Apostoli perg 97 II99 ottobre IO

213 ASVR S lILaria in Organo perg 297 1213 agosto 23 214 Ibidem perg 344 215 A CASlAGKETTI Aspetti politici cit p 57 216 ASVR S Stefano perg 72 II94 giugno 5 217 Doc citato sopra nota II3

218 CROSATTI op cit pp 3deg8-3deg9 219 ASVR S Salvar Corte Regia perg 53 I2II gennaio 19-20

Nota Studi successivi hanno dimostrato che il documento del 24 giugno 813 citato sopra nota 12 egrave falso

(C LA ROCCA Pacifico di Verona Il passato carolingio nella costruzione della memoria urbana Roma 1995) e che il passo relativo al conte Anselmo del documento del 22 marzo 827 citato sopra nota 13 egrave un interpolazione (A CASTAGNETTl Il conte Anselmo I linvenzione di un conte carolingio laquoStudi storimiddot ci Luigi Simeoniraquo 56 [2006] pp 9-60)

Correggere LCI e LCV di nota 135 in CLII e CLV