ORNELLA CIRILLO, Per conoscere e per trasformare: una lettura cartografica di Napoli dal volgere...

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CIRICE 2014 - VI Convegno Internazionale di Studi

Città mediterranee in trasformazione. Identità e immagine del paesaggio urbano tra Sette e Novecento

Per conoscere e per trasformare: una lettura cartografica di Napoli dal volgere dell’Ottocento ai primi decenni del nuovo secolo

ORNELLA CIRILLODipartimento di Ingegneria civile Design Edilizia Ambiente, Seconda Università degli studi di Napoli, Italia

AbstractThe town is told through a variety of sources, including those cartography assumes a particular relevance reflecting, in the field of representation, the social values of the space, which in turn indexes programs, interests, conflicts. The transformation in a "modern" in Naples that this kind of testimony documents can be read back through a little-explored iconographic corpus, consisting of the collection kept at the "Officina UrbaNa" of the City of Naples, as the so-called "Tavole Schiavoni" and map “Comune di Napoli e sue divisioni agrologiche”, signed by Giuseppe Comi-Calabrò.

Parole chiave:Napoli, Adolfo Giambarba, Giuseppe Comi-Calabrò, Pianta di Napoli (Schiavoni, 1872-1880), studi agro logici. Naples, Adolfo Giambarba, Giuseppe Comi-Calabrò, Pianta di Napoli (Schiavoni, 1872-1880), agrology.

IntroduzioneLa città si racconta attraverso fonti diversificate, tra cui quelle cartografiche assumono una rilevanza particolare riflettendo, nel campo della rappresentazione, valori sociali dello spazio, a loro volta indici di programmi, interessi, conflitti. La trasformazione in chiave “moderna” di Napoli che questo genere di testimonianza documenta può essere riletta anche attraverso un poco esplorato corpus iconografico, costituito dalla raccolta conservata presso alcune sedi del Comune di Napoli, come le cosiddette “Tavole Schiavoni” e la pianta Comune di Napoli e sue divisioni agrologiche, a firma di Giuseppe Comi-Calabrò.

1. Le cosiddette “Tavole Schiavoni” Presso l’Officina UrbaNa del Comune di Napoli è stata di recente resa consultabile una serie cartografica poco nota, identificata come “Tavole Schiavoni”; un corpus iconografico che, in mancanza di una puntuale lettura di quanto raffigurato, è stato genericamente contraddistinto in base al comune supporto cartografico. Si tratta di una raccolta assai eterogenea, composta da circa 40 copie tipografiche di diversi fogli della base cartografica realizzata per il Comune di Napoli da Federico Schiavoni ed altri, tra 1872 e 1880, usata, come è noto, per l’elaborazione dei progetti di ridisegno urbano dal volgere dell’Ottocento ai primi decenni del nuovo secolo [Alisio 1983, 41-48; Di Mauro 1992; Valerio 1993, 371-376; Iuliano 20061, 167]. Questa serie può complessivamente essere suddivisa in un gruppo più antico ed uno più recente; il primo riguarda la fase di elaborazione e modifica dell’ampio Progetto di Risanamento e Ampliamento redatto da Adolfo Giambarba, “Reggente della 1a Direzione dell’Ufficio Tecnico” municipale, a partire dal 1884; il secondo si riferisce a opere più tarde ed è ascrivibile almeno alla metà degli anni Venti, quando, al completamento dei piani avviati alla fine del XIX secolo, si aggiungono intensi lavori in tema di pianificazione urbana e di ammodernamento della viabilità. Ampiamente utilizzati dagli uffici tecnici comunali, i fogli della cartografia Schiavoni assolvevano il duplice scopo di rilievo documentario del presente a partire dal quale si poteva prefigurare il futuro. Nel primo gruppo si distinguono tre fogli in scala 1:2000 relativi alle aree centrali della città e cinque riguardanti invece l’iter progettuale seguito nella stesura del Piano regolatore dei nuovi rioni di ampliamento: la tavola 14 con una porzione del “Rione orientale” previsto a ridosso della Stazione Centrale, evidentemente impiegata nel 1885 per le necessarie approvazioni ministeriali1; la 18, assai deteriorata, recante la porzione terminale del progetto di sventramento dei quartieri bassi e, in

Comune di Napoli e sue divisioni agrologiche