N. Masturzo, Iasos. Individuazione di un santuario esterno alle mura mediante la ricognizione...

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IASOS E LA CARIA NUOVI STUDI E RICERCHE [ESTRATTO] LA PAROLA DEL PASSATO - MACCHIAROLI EDITORE

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IASOS E LA CARIANUOVI STUDI E RICERCHE

[ESTRATTO]

LA PAROLA DEL PASSATO - MACCHIAROLI EDITORE

LA PAROLA DEL PASSATO ' RIVISTA DI STUDI ANTICHIIN COLLABORAZIONE CON L'ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI

Direttore: ' GIOVANNI PUGLIESE CARRATELLI

Consiglio dir e t t ivo : LUIGI BESCHI - SERGIO DONADONI - EUGENIO GARIN

ALBERTO GRILLI - GIANFRANCO MADDOLI - FAUSTO ZEVI

Vicedirettori : PIA DE FIDIO - GIANFRANCO FIACCADORI

Redazione: RAFFAELLA PIEROBON BENOIT - MARISA TORTORELLI GHIDINI

CHRISTIANE GROEBEN WERTH - Coordinamento: VALERIA GIGANTE LANZARA

VOLUME LXj2005 - FASCICOLO II-VI (CCCXLI-CCCXLV DELLA SERIE)

IASOS E LA CARIA - NUOVI STUDI E RICERCHE

Volume a cura di Raffaella Pierobon Benoit, pubblicato con il co n tributo del

Dipartimento di Discipline Storiche E . Lepore dell'Università degli Studi di

Napoli Federico II

RAFFAELLA: PIEROBON BENOIT, Introduzione 81

ANNELIESE PESCHLOW-BINDOKAT, La cultura del Latmo 88

PAOLO BELLI - MARIO BENZI - NICOLETTA MOMIGLIANO - GIAMPAOLO

GRAZIADIO, Iasos nell'Età del Bronzo 104

FEDE BERTI , Digressionisu alcune anfore panatenaiche, offerte votivee culti nell'agorà di Iasos 116

CARLO FRANCO, Zeus Meilichios a Iasos: una nota 130

ELISABETTA PAGELLO, L 'agorà di Iasos: l'identità del lim i t e tra cittàe territorio 135

SIMONETTA ANGIOLILLO - MARCO GIUMAN - MARIA ADELE IBBA -

ALFONSO STIGLITZ, La casa dei mosaici 144

FRANCESCO Bosso, Acqua Iasia: conside razioni preliminari 150

UFUK SERIN, Some Observations on the middle Byzantine Churchoutside the east gate at Iasos 156

FRANCESCO TOMASELLO, Il giovane Anacharsis transitò da Iasos 179

RAFFAELLA PIEROBON BENOIT , Paralypros cho r a: il territorio di Iasosalla luce delle recenti ricognizioni 200

NICOLÒ MASTURZO , Iasos. Individuazione di un santuario esterno allemura mediante la ricognizione topografica e l'analisi delle im-magini satellitari 245

DANIELA BALDONI, Luoghi di culto nel territorio di Iasos 257

LUCIA CIANCIULLI, Alcune osservazioni sugli edifici lelegi nel territo-rio di Iasos 271

FRANCESCA LONGOBARDO, Un monumento funerario di epoca elleni-stica dall'entroterra di Iasos 282

Printed in Italy - Arte Tipografica - Via San Biagio dei Librai, 39 - 80138 Napoli

IASOS:INDIVIDUAZIONE DI UN SANTUARIO ESTERNO

ALLE MURA MEDIANTE LA RICOGNIZIONETOPOGRAFICA E L'ANALISI

DELLE IMMAGINI SATELLITARI

L'angolo di un muro di terrazzamento in grossi blocchi dipietra scistosa costituiva un elemento particolare nella serie distrutture affioranti che segnano il piede orientale dell' altura sullaquale fu costruito l'ampio perimetro fortificato denominato 'cintadi terraferma'. I resti di alcuni ambienti voltati costruiti in operacementizia con paramento di pietrame erano poi osservabili pocodistante, col retro allineato con il lato a valle del terrazzamento . Amonte, un'ampia spianata costituiva un elemento anomalo ri­spetto all' andamento del pendio. La ridotta distanza dall' agorà,di circa m 330, ne faceva supporre la stretta relazione con Iasos,nella fascia del suo immediato 'suburbio' (Fig. 1).

Questi elementi mi hanno fatto proporre nel 1990 alla Di­rezione della Missione archeologica di Iasos l un intervento pre­liminare di ricognizione dei resti, comprendente il loro rilievo ealcune limitate opere di pulizia delle strutture affioranti . Inquesta sede s'espone il risultato di quelle indagini, svolte nellimitato arco di tempo libero dagli altri lavori condotti nel frat­tempo, complessivamente non più di qualche giorno .

Il rilievo ha permesso di ricondurre ad un complesso uni­tario gli affioramenti di strutture prima nominati e gli altrievidenziati dalla pulizia superficiale. Si tratta di un perimetro

1 Ringrazio Fede Berti per il gentile consenso all'intervento di ricogni­zione preliminare, che ha consentito sùbito di segnalare alle autorità localicompetenti per la tutela un 'area meritevole di particolare attenzione .

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Fig. 1 - Pianta d 'inquadramento topografico . 1) santuario 2) il nucleo urb anodi Iasos racchiuso dalle mura.

di forma rettangolare di circa metri 11O per 47 (dimensioni cheposso no ricondurre alle misure antiche di piedi 360 per 150)terrazzato sul lato lungo verso valle (Fig. 2). La cronologia dellestrutture di terrazzamento sembra rispecchiare due diverse fasicostruttive . L'angolo nord-est , composto dalla struttura ingrandi blocchi di pietra (Fig. 3. 51 e 52), trova riscontro contecniche costruttive della regione attestate in un ampio periodo,dal VI al IV secolo a.C. , 2 mentre i tratti conservati del muro di

2 Cf . W . R AOT , Siedlungen und Bauten aufder Halbinsel von Halikarnassos,«IstMit t», Beiheft 3, p. 22 s., tav. lO; Id. , "Ein lelegiscber" Grossbau bei Iasos,«IstMit t», 27-28, 1977-78, p. 129.

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Fig. 2 - Pianta generale del santuario. Il rilievo topografico è montato sull'im­magine satellitare pancromatica. I numeri si riferiscono alle stru tture elencate in

dettaglio alla fine del testo .

terrazzamento verso valle (S5 e S14) sono attribuibili ad unrifacimento d 'età imperiale a causa della tecnica costruttiva inpietrame legato con malta e al riutilizzo sporadico di pietresquadrate più antiche (Fig. 4).

Due tratti allineati di un muro in fondazione (S3 e S4), ilsecondo evidenziato da uno scasso agricolo, paralleli alla frontedel terrazzamento verso valle e distanti da esso poco più di metri6, fanno supporre una fase di monumentalizzazione del peribolocollocabile in età imperiale. La distanza fra le due strutture ècompatibile con la costruzione di un portico, oppure di una seriedi ambienti .

Circa al centro della spianata, verso monte, erano vari bloc ­chi affioranti (Fig. 5). La limitata pulizia dello strato di 'humus'circostante ha fatto individuare alcuni tratti di strutture (S15,S16 , S23 e S24) che consentono di ricostruire l'ingombro di unpiccolo sacello (Fig. 6). Tuttavia lo stato di conservazione e la

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Fig. 3 - L'angolo Nord-Est in blocchi del muro di terrazzamento.

Fig . 4 - Il tratto centrale del muro di terrazza­mento a cui è addossato un setto degli ambienti

settentrionali.

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Fig. 5 - L' ampia spianata del santuario, da Sud . In primo piano l' affioramentodelle strutture attribuibili a un sacello.

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Fig. 6 - Pianta delle stru tture attribuibili a un sacello.

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a

NICOLÒ MASTURZO

b

Fig. 7a,b,c - a: Frammento di statuetta fittile votiva. Inv. 190-6012; b: Fram­mento di statuetta fittile votiva. Inv. 190-6034 ; c: Frammento di statuetta fittile

votiva. Inv. 190-6035.

limitatezza dell'indagine non consentono d'escludere che sipossa trattare anche delle fondazioni di un altare. Dallo stratodi 'humus' provengono alcuni frammenti di statuette fittili vo­tive che hanno confermato la destinazione cultuale dell' area. Lerappresentazioni riconducono al mondo femminile : il tipo del­l'offerente (190-6012 - Fig. 7a) e due teste femminili (190-6034- Fig. 7b; 190-6035 - Fig. 7c), sono attribuibili all'età classica (ilprimo frammento all'inizio del V secolo), mentre un frammentodi panneggio (190-6031) attribuibile ad una 'tanagrina' è di etàellenistica. 3

J Altri rinvenimenti: frammento con donna che si disvela (190-6030);frammento di offerente (190-6036); frammento di supporto con rosette appli­cate (190-6037).

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Fig . 8 - Blocco d'appoggio in marmo.

Al centro del muro di terrazzamento furono costruiti in etàimperiale tre ambienti voltati, che potrebbero aver sostenuto unavancorpo del complesso, o averne formato una sorta di propi­leo. L'ambiente centrale è riutilizzato per realizzare un depositoagrico lo moderno. Dei due più ampli ambienti laterali è mag­giormente conservato quello occidentale, mentre nell' opposto èdel tutto crollato (oppure già assente in antico?) il muro diterrazzamento di fondo .

Si sono rinvenuti alcuni frammenti architettonici, il cui tiponon consente una datazione precisa; sono la metà di un bloccod'appoggio in marmo (Fig. 8), probabilmente relativo a un altarecircolare, e un fusto di colonna con scanalatura dorica (Fig. 9), ilcui modellato piuttosto piatto induce a tenere alta la datazione.

Il panorama dei culti extraurbani di Iasos risulta maggior­mente' complesso di quello che poteva essere prospettato pochianni fa." Esaurientemente indagato è il santuario posto sulle

4 Al riguardo cf. R. PIEROBON BENOIT, Il territorio di Iasos tra VI e V secolo

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Fig. 9 - Frammento di fusto di colonna dorica.

pendici del Canacrk, che a partire dal II secolo a.C ., o forse giàdal secolo precedente, vedeva una intensa frequentazione per ilculto di una divinità rappresentata in forma di 'potnia theron' ,probabilmente Cibele . 5 In età più antica, almeno dal V secoloa.c. , il santuario che abbiamo descritto doveva rappresentareuno dei vari centri di culto della città, come si può dedurreanche dalla sua continuità monumentale sino in età imperiale.Alcuni elementi frammentari provenienti dalla zona più vicinaall 'istmo e relativi ad un' architettura templare d'età arcaicasono un indizio di un santuario che potrebbe essere stato col­locato nell' area ad occidente del mausoleo del 'Balrk Pazarr ' e in

a.c. Alcune osservazioni, in Iasos tra VI e IV sec. a.c. Miscellanea storico-archeo­logica. Supplemento al volume 810 degli Atti dell 'Accademia delle Scienze diFerr ara, Anno Accademico 2003-2004 (Ferrara , 2004), pp . 159-176, e infra D.B ALDONI, Luoghi di culto nel territorio di Iasos.

5 Si veda A. VISCOGLIOSI , Il santuario sul Canactk Tepe, in Sinus Iasius I,«AnnPisa» s. III, 3-4, XXIII, 1993, pp . 920-927, in parto 926-27 , e D. BALDONI,

Lo scavo nel santuario sul Canactk: Tepe, ibidem, pp . 928-941.

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Fig . 10 - Immagine satellitare del santuario . Data /usion del pancromatico e delmultispettrale (infrarosso vicino, verde, blu) . È indicata l'interpretazion e

delle tracce .

parte obliterato dalla costruzione della chiesa d'età bizantina. 6

Questi elementi mettono nuovamente in discussione l'idea diIasos come città volta principalmente verso lo sfruttamentodelle risorse marine 7 e racchiusa entro il ristretto circuito dellemura, ponendo in luce la molteplicità di riferimenti culturali fun ­zionali al possesso delle campagne, con la gradualità nel passaggiodalla 'polis' al mondo delle selve segnata dalla fascia del suburbio edel coltivato.

6 F . BERTI e N . MASTURZO, A ree di culto ed elementi architettonici diperiodo arcaico a Iasos (Caria), in Die Agais und das We stliche Mittelmeer. A k tendes Symposions Wien, Marz 1999 (Wien, 2000), p. 222.

7 Cf., per una lettura in questo senso , J. BENOIT, R. PIEROBON BENOIT, Ilterritorio a Nord di Iasos: ricognizioni 1988, in Sinus Iasius I. Il territorio di Iasos:ricognizioni archeologiche 1988-1989, «AnnPisa», 3-4, XXXIII , 1993 , pp . 902-919.

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Studio della situazione nel 2002

L'esame delle immagini satellitari appositamente elaborate 8

consente un aggiornamento rispetto alla ricognizione topograficacondotta nel 1990. L'analisi delle immagini è di tipo visivo equalitativo, essendo stati esclusi campionamenti numerici, even­tualmente utili su ampie aree per effettuare una sgrossatura delleanomalie presenti sul terreno.

Si nota l'addizione di altri edifici moderni: in particolare unalunga tettoia lungo il lato corto Nord-Ovest della spianata, unastruttura simile occupa l'ambiente voltato più occidentale, e sonostati aggiunti ambienti alla costruzione già presente ad Ovestdegli ambienti voltati. La traccia della strada d'accesso alla tettoiasulla spianata è notevolmente evidente e la realizzazione dellarampa per il superamento del dislivello ha alterato fortemente illato orientale del muro di terrazzamento.

Le anomalie riscontrabili sulle immagini, elaborate sosti­tuendo la fascia spettrale del rosso con l'infrarosso vicino, mo­strano la presenza di strutture non direttamente osservabili con laricognizione diretta. Tuttavia proprio la struttura che era mag­giormente evidente nel 1990 e che si è attribuita ad un piccolosacello trova scarsa risposta nelle emissioni registrate dal satellite,anomalia 1 (Fig. 10). Poco discosta, l'anomalia 2 è tipica di unadispersione di materiale con maggiore riflettenza rispetto al ter­reno circostante e sembra essere relativa alla distruzione di strut­ture edilizie. Nella zona occidentale della spianata è una struttura3, di forma rettangolare, che le dimensioni riconducono ad unastruttura analoga ad 1. Una lunga striscia più chiara, anomalia 4,può riflettere, vista anche la posizione, la presenza dei resti di uncanale di scolo. Le anomalie indicate col 5 fanno parte delle

" Le immagini da satellite Quick Bird , ottenute tramite Telespazio S.p .a.,sono state acquisite nell'agosto 2002 ed elaborate dallo scrivente per la zonarelativa al santuario tramite il data [usion del pancromatico a risoluzione di m 0,7e del multispettrale nelle bande infrarosso vicino, verde e blu , a risolu zione m2,8. Ringrazio Eugenio La Rocca che mi ha consentito di utilizzare il materiale,e di estrapolare questa parte dallo studio generale del Golfo di Mandalya,condotto mediante remote sensing.

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strutture settentrionali del santuario, ambienti o portici. Lungo ilati orientale e meridionale della spianata si osservano due ano­malie , numero 6 e 7, probabilmente anch'esse relative ad am­bienti o strutture di delimitazione. L'anomalia 8 è un muro agri­colo che probabilmente ripercorre una delimitazione più antica.

L'estensione del complesso sembra maggiore di quanto osser­vato in precedenza. Sono infatti molto evidenti due tracce paralleleai terrazzamenti più bassi , numerate con 9. Si può ipotizzare lapresenza di una ulteriore area pertinente al santuario, posta più amonte, forse organizzata anch'essa con un terrazzamento artificiale.

Elenco delle strutture

SI e S2. Le due strutture formano l'angolo NE della spia­nata. Grande muro di terrazzamento realizzato in blocchi di pie­tra non squadrati di grandi dimensioni, montati in opera coninzeppature di scaglie di pietra.

S3 e S4. Struttura affiorante parallela al limite settentrionaledel terrazzamento . Fondazione in pietrame legato con malta.

S5 e S14. Muro di terrazzamento Nord della spianata. Visi­bile il lato formato da blocchi di pietra non squadrati. Due filaridi blocchi squadrati di calcare formano la parte superiore conser­vata della struttura.

S6-13 . Insieme di strutture che formano tre camere voltate abotte che dovevano formare la sostruzione di altri ambienti postia livello della spianata. Muratura in pietrame e riempimento ce­mentizio.

S15 e S16. Allineamenti paralleli di grandi blocchi di scistoaffioranti nella parte centro meridionale della spianata. I blocchisono spianati ma non squadrati, formando in pianta un 'operaall'incirca poligonale .

S17. Blocco di pietra sommariamente squadrato di grandidimensioni posto nell' area occidentale della spianata.

S18. Blocco di pietra sommariamente squadrato di grandidimensioni posto lungo il presumibile limite occidentale dellaspianata.

256 NICOLÒ MASTUR ZO

519. Passaggio fra i muri 6 e 7.520 -22. Resti delle coperture a botte dei tre ambienti defi­

niti dai muri 6-13.523 e 524. Due brevi tratti paralleli di grandi blocchi di

scisto affioranti nella parte centro meridionale della spianata.Da porre in relazione con le strutture 15 e 16.

NICOLÒ MASTURZO

LA PAROLA DEL PASSATO - RIVISTA DI STUDI ANTICHI

LA PAROLA DEL PASSATO È SEMPRE SIMILE A UNA SENTENZAD'ORACOLO E VOI NON LA INTENDERETE SE NONINQUANTO SARETEGLI INTENDITORI DEL PRESENTE I COSTRUTTORI DELL'AVVENIRE

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LA PAROLA DEL PASSATO (PdP) fondata nel 1946, pubblica articoli,note critiche e filologiche, testi e m o n um en ti , rassegne di studi antichi.

ANGELA C ARCAISO, Il materiale archeologico di superficie dal territo-rio di Iasos 299

GIOVANNI SCOPECE, Ricognizioni botaniche nel territorio di Iasos 315

LORENZO LAZZARINI - STEFANO CANCELLIERE - RAFFAELLA PIEROBONBENOIT, Il marmo di Iaso: cave, uso, caratterizzazione e indaginiarcheometriche 320

HANS LOHMANN, Risultati di una survey condotta nella penisoladi Kazileù 332

PIERRE Dasokn, Cote / Intérieur: les acculturations de la Carie 357

ELENAMIRANDA, Iscrizioni dallaCaria nel Museo di Denizli-Pamukkale 379

EUGENIO LA ROCCA , Survey archeologica nell'area del Golfo diMandalya (Turchia) 392

MARINA FALLA CASTELFRANCHI, Il complesso ecclesiale di Bargylia 419

In copertina: lasos. La cinta di terraferma - particolare(foto R. Pierobon Benoit)

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