Il Parco di Centocelle (Roma): la sua storia vista dagli archeologi
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Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Patrizia Gioia
Parco di Centocelle:
La sua storia vista dagli archeologi
«Mo’ s’ariscava ar Campidojo; e, amico,
già so’ du’ vorte o tre che cianno provo.
Ma io, pe’ parte mia, poco me movo,
perch’io nun so più io quanno fatico.
E lo sapete voi cosa ve dico
de tutti ‘sti frantumi ch’hanno trovo?
Che manneno a fa’ fotte er monno novo,
pe’ le cojonerie del monno antico!
Ve pare un ber procede da cristiani
d’empì de ‘ste pietracce ogni cantone?
Perché addosso ce piscino li cani?
Inzomma, er Zanto-Padre è un gran cojone
a da’ retta a ‘sti arcoggioli romani
ch’arinegheno Cristo pe’ Nerone».
(Giuseppe Gioacchino Belli)
Agli inizi del secolo scorso un evento,
decisamente casuale, determinò il destino
futuro di quest’area.
Nel 1909 infatti, ormai più di un secolo fa, agli
albori della storia dell'aviazione italiana, il Club
Aviatori di Roma in occasione dell’arrivo a
Roma di Wilbur Wright, decise di prendere in
affitto un'area idonea dimostrazioni aviatorie,
scegliendo il cosiddetto "Pratone di
Centocelle”, area allora di aperta campagna.
Proprio dove
Wright aveva
volato venne
poi costruito il
primo
aeroporto
d‟Italia, in
seguito
intitolato a F.
Baracca eroe
della prima
guerra
mondiale
1923 - DEMOLIZIONI PER LA COSTRUZIONE DELL’AEROPORTO
Per la costruzione
dell‟aeroporto i ruderi vengono
rasi al suolo
Inizi anni ’60 – Lo storico aeroporto di Centocelle, il primo di Italia, sorto sul
luogo del volo di Wright, viene dismesso poiché ormai all‟interno del tessuto
urbano. Una vasta area viene ceduta dallo Stato al Comune di Roma.
L‟aeroporto di Ciampino prende il suo posto.
1965 – Il Piano Regolatore del ‟65 prevede
quindi, in quest‟area, la realizzazione del
cuore del Sistema direzionale Orientale.
Progetto urbanistico che investe un’ampia area del settore Est del suburbio romano, prevedendo la costruzione di un nuovo polo direzionale alternativo a quello del Centro Storico. Le aree del Sistema
Direzionale Orientale sono state suddivise in 4 comparti
Sistema Direzionale Orientale(S.D.O.)
Pietralata
Tiburtino
Casilino
Centocelle
ANNI ’60: IL SISTEMA DIREZIONALE ORIENTALE
Nel 1992 il Soprintendente archeologo di Roma, Adriano La Regina,
convinto dell’assoluta necessità di preservare una delle poche aree
urbane rimasta libera da costruzioni, appose su quasi tutto l’ex
aeroporto militare un vincolo, apposto con Decreto del Ministro per i
Beni Culturali del 9/7/1992, basato sulle testimonianze storiche e
letterarie che attestavano l'importanza archeologica del sito.
VINCOLO DEL 1992
Torre Spaccata
Centocelle ex aeroporto
Dopo aver tentato invano di respingere il vincolo, l‟Amministrazione Comunale
decise nel 1994 non solo di recepirlo, ma di destinare l'intera area alla
creazione di un Parco, compreso comunque nella programmazione urbanistica
del Sistema Direzionale Orientale, delle dimensioni più o meno equivalenti a
quelle di Villa Borghese.
L‟area di Torre Spaccata, ormai svincolata dal progetto di penetrazione
autostradale, divenne poi una delle centralità urbane, la cui progettazione
definitiva è ancora in corso.
Nel contempo la progettazione direzionale dello SDO si spostò concentrandosi
nel comparto più a Nord, quello di Pietralata.
Progetti S.D.O. a Pietralata
1995-2000
PROGETTO DI INDAGINI ARCHEOLOGICHE
PRELIMINARI ALLA REALIZZAZIONE DEL
SISTEMA DIREZIONALE ORIENTALE
Vennero allora programmate indagini archeologiche da parte della
Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, in tutte le aree
S.D.O., con particolare riguardo al Comparto di Centocelle.
Aree non
indagate
64%
Aree indagate
36%
Ar e e di sc a v o
2 %
Ar e e i nda ga t e
c on t r i nc e e
2 8 %
Ca v e
1 0 %
Ar e e ogge t t o di
r i c ogni z i one
3 7 %
Ri por t i
2 3 %
LE INDAGINI NEL COMPARTO DI CENTOCELLE
VILLA
DELLA PISCINA
NECROPOLI
VILLA
cd. AD DUAS LAUROS
DEPOSITO
REPUBBLICANO
VILLA
DELLE TERME
DEPOSITO
CULTUALEVILLA
DI VIA LIZZANI
VILLA
DI VIA SOMMARIVA
VILLA
A 204
SITO
MEDIOEVALE
SITO
ENEOLITICO –
BRONZO ANTICOVILLA
DEL CASALE
STRUTTURE E SEPOLTURA
DI ETA’ REPUBBLICANA
Centocelle eTorre Spaccata
RITROVAMENTI
1996: IL PARCOI numerosi ritrovamenti effettuati confermarono l’importanza storica dei luoghi, affermata
dal vincolo archeologico apposto nel 1992.
Come conseguenza il Comune di Roma bandì nel 1996 un concorso internazionale di idee,
per la progettazione di un grande parco di circa 120 ettari.
1996
Il concorso, denominato “100 Idee
per Centocelle”, vide la
presentazione di 144 progetti da
parte di studi di tutto il mondo.
1997: il Progetto vincitore di M. RuthvenI 144 progetti presentati, esposti al pubblico nel corso della mostra tenutasi nel 1998 al Palazzo
delle Esposizioni, hanno proposto una molteplicità di interventi, che vanno dalla più o meno ampia
proposta di riforestazione dell‟area fino ad ardite soluzioni di vera e propria trasformazione
morfologica della “spianata” oggetto di studio. Vincitore del concorso, conclusosi nel luglio del 1997,
è risultato il progetto “Centocelle Forest”, redatto dallo studio dell‟architetto inglese Mark M.
Ruthven. A quest‟ultimo ed allo studio dell‟Arch. Salvatore Dierna, secondo arrivato al concorso,
l‟Ufficio SDO diede incarico di realizzare la progettazione definitiva del parco.
Cento progetti per Centocelle. Roma, Palazzo delle Esposizioni. Febbraio - Aprile 1999.
1999:Il campo nomadi di Via Casilina 700, accanto agli scavi in corso della Villa
della Piscina, viene sgomberato
1999 - 2000:
IL PARCO: LE PRIME REALIZZAZIONI
La recinzione
Villa della
Piscina
Villa c.d. “ad duas
lauros”
Recinzione area
militare
Ad opera del Servizio
Giardini viene
costruita la cancellata
perimetrale che
circonda l’intero
comprensorio,
adottando una
soluzione di
compromesso, con
una recinzione
definitiva lungo la Via
Casilina, e recinzioni
provvisorie su gli altri
lati
2001
Progetto Sovraintendenza Comunale ai Beni Culturali, in collaborazione con Zetema –
Progetto Cultura
2001Vista la scarsa consistenza dei resti archeologici, che sono spesso poco conservati in
alzato, il progetto prevedeva la realizzazione di terrapieni inerbati lungo il perimetro
delle ville antiche, con percorsi in quota con punti di vista preferenziali e luoghi di sosta.
La costruzione di questi terrapieni avrebbe consentito la fruizione percettiva dei resti
archeologici dall'alto, su un percorso in quota scandito da luoghi di sosta e momenti
didattici, garantendo la possibilità di rendere subito visibili al pubblico gli stessi cantieri di
scavo e restauro in corso. Nelle aree destinate a verde erano infine previste zone
dedicate ad allestimenti archeobotanici e didattici.
Lungo il camminamento in quota,
realizzato in terra stabilizzata, era
prevista una staccionata rustica in
legno. Il progetto prevedeva,
inoltre, un impianto di
canalizzazione e raccolta delle
acque piovane che ne poteva
garantire il riutilizzo per
l'innaffiamento dei terrapieni e
dell'area destinata a verde.
2002:
Richiesti 2,5 milioni sul piano di
investimenti: fondi non concessi
2005:
Richiesti 2,5 milioni di Euro a
“Roma Capitale”: fondi non
concessi
Per le sistemazioni archeologiche:
2006
settembre
Poiché un'ampia area centrale era, già
alla fine degli anni ‟90, libera e
disponibile, venne progettata una sua
prima sistemazione, realizzata dal
Servizio Giardini; i lavori iniziati nell'aprile
2004 si sono conclusi nel settembre
2006, con l‟apertura al pubblico dei primi
33 ettari di Parco per la cui realizzazione
sono state compiute, previa l‟esecuzione
delle indispensabili indagini
archeologiche, operazioni di bonifica,
drenaggio, istallazione di reti fognarie, di
impianti di irrigazioni, sentieri,
sistemazione a verde, collocazione di
panchine ed impianto di illuminazione. Il
Parco venne inaugurato nel corso delle
manifestazioni della “Notte Bianca” il 9
settembre 2006.
2007:La valorizzazione delle ville di Centocelle viene
finanziata con la rimodulazione dei programmi
per Roma Capitale con 2.300.000 Euro (di cui
200.000 per l’anno 2008 e 2.100.000 per l’anno
2009). La rimodulazione è richiesta in Consiglio
Comunale dai cittadini e dalle associazioni dei
Municipi VI, VII, VIII, X.
Lo stesso programma prevede il finanziamento di un
nuovo stralcio di Parco da parte del Servizio Giardini
(3 milioni di Euro circa).
2008 settembre: il parco chiude.
La guardiania notturna era stata sospesa nel 2007 per
mancanza di fondi
2009:la Sovrintendenza, viste le condizioni generali
in cui versa l’area, mantiene un finanziamento
di 1.000.00 di €, mentre 1.300.00 € vengono
destinati ad altri interventi di “più immediato ed
urgente interesse”.
2009, ottobre-dicembre:Il Presidente del Municipio VII con fondi di somma urgenza
(180.000 Euro) realizza i lavori di ripristino dei 33 ettari di parco
realizzati
2009l’11 Novembre viene sgomberato il Campo nomadi di Via Casilina
700 da poco risorto
sui luoghi del vecchio, sempre nell’area destinata a Parco
2009Il 15 dicembre il Municipio VII conclude i lavori di ripristino dei
danneggiamenti della parte di Parco realizzata nel 2006 (180.000 €)
Il 17 dicembre 2009 con delibera del Consiglio Comunale n° 118,
riguardante le “Modifiche ed integrazioni al programma degli interventi
per Roma Capitale”, vengono definanziati sia il progetto di
valorizzazione delle ville (per l‟importo di 1.300.000 €,
lasciando quindi attiva la somma di 1 milione di
Euro), sia 3.300.000 € per l‟ampliamento del Parco.
Nel gennaio 2010 viene effettuato lo sgombero del Campo nomadi di Via Casilina 900, la
cui presenza nell‟area del Parco costituiva un serio problema per il proseguimento di
qualsiasi lavoro nell‟area.
Il vecchio progetto elaborato nel 2000 dalla Sovraintendenza prevedeva l‟apertura
estensiva dei due complessi archeologici presenti nel parco, il completamento degli scavi, il
loro restauro e valorizzazione. L‟ammontare dei fondi necessari era all‟epoca di circa 10
miliardi di Lire. Infatti le due ville (Villa cd ad duas lauros e villa della Piscina) hanno una
estensione di circa un ettaro di edificato ciascuna.
Quando nel 2007 furono stanziati 2.300.000 €, si pensò, qualora le condizioni di sicurezza lo
avessero consentito, di intervenire solo sulla villa della Piscina, di cui era stato redatto anche
il progetto esecutivo. Con il definanziamento si è resa poi necessaria una nuova
progettazione con presupposti e finalità diverse, che doveva necessariamente
prevedere di mettere in luce solo qualche elemento significativo di uno dei due
complessi e attraverso apparati espositivi suggerire l’entità dei numerosi ritrovamenti
effettuati sul pianoro di Centocelle.
2010
Il gruppo di progettazione, appositamente creato, ha lungamente lavorato per
adeguare il progetto di musealizzazione alla riduzione del finanziamento. Si è
scelto di operare soltanto su una delle due ville presenti nell’attuale area del
Parco: la villa della Piscina. Purtroppo vista l’estensione dell’area archeologica
(circa 10.000 mq) e della relativa area di rispetto compresa nell’attuale
recinzione (circa 10.000 mq), e vista la necessità di predisporre gli allacci alle
utenze (luce, acqua, telefonia per allarmi), i costi dell’intervento superavanono
abbondantemente il finanziamento disponibile, avvicinandosi invece al
finanziamento originario.
Con i fondi concessi sarebbe stato possibile realizzare solo una tranche di
lavori, correndo il rischio di lasciare per lungo tempo un’area non
completamente musealizzata e quindi non accessibile al pubblico.
2011
Con un intervento privo di alcuni requisiti fondamentali quali illuminazione, allarme ed allaccio idrico, si rischiava di fare di quest’area un luogo non usato e destinato quindi al degrado.
Vista l’impossibilità di rientrare, anche con un progetto minimale nel
finanziamento concesso, si decide di destinare i fondi ad altro progetto di
Sovrintendenza, e di chiedere a “Roma Capitale” di reintegrare il finanziamento
riconducendolo alla cifra originaria.
Si è richiesto inoltre di conservare un impegno di euro 50.000 da destinare a
nuovi interventi progettuali.
2012
2011: Il master e la
progettazione sul parco
2011: Gli uffici collaborano con il Master “Archeologia per
l‟architettura/Architettura per l‟Archeologia (Sapienza), da
cui viene prodotto un progetto di generale sistemazione
del Parco con particolare attenzione alla valorizzazione e
comprensione delle aree archeologiche
2013: si sta procedendo all’affidamento
al CNR-ITABC per la realizzazione del
Museo virtuale di Centocelle.
Con i pochi fondi conservati si intendono
realizzare specifici rilievi del terreno e
restituzioni tridimensionali che permettano di
produrre un progetto coerente su tutte le
emergenze del Parco, la realizzazione di
restituzioni degli alzati delle ville nelle loro
principali fasi costruttive, finalizzati alla scelta
delle aree da musealizzare al fine di rendere
comprensibile al pubblico le complesse
modificazioni storiche del territorio.
Villa della Piscina: ricostruzione realizzata per la tesi magistrale di Livia Riga,
in collaborazione con il CNR -ITABC
2014
Futuro virtuale!
E futuro…. reale
La rimodulazione dei fondi di Roma
Capitale già votata in Consiglio
Comunale prevede il ripristino
dell‟intero finanziamento di 2,3 milioni di
Euro.
Si potrà mettere in luce una delle due
grandi ville e cominciare a far conoscere
il grande patrimonio archeologico del
parco.
2014
Nel contempo stanno per iniziare i lavori della
sistemazione del verde di un altro pezzo di parco….
Primo
StralcioSecondo
Stralcio