Ceramica attica sovraddipinta (tecnica di Six) da Adria, in G. Baldelli e F. Lo Schiavo (a cura di),...

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- I -

- II -

- III -

AMORE PER L’ANTICO

Dal Tirreno all’Adriatico, dalla Preistoria al Medioevo e oltre.

Studi di antichità in ricordo di Giuliano de Marinis

a cura di

Gabriele Baldelli e Fulvia Lo Schiavo

Vol. 2

SCIENZE E LETTERE

ROMA 2014

- IV -

REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI

e di quanti presenti nella tabula gratulatoria

E CON IL PATROCINIO DELLE

Soprintendenze per i Beni Archeologici delle Marche, della Toscana e del Veneto

Comitato di redazione: Gabriele Baldelli, Gabriella Barbieri, Helga Di Giuseppe, Francesca Galli, Fulvia

Lo Schiavo

Progetto grafico: Helga Di Giuseppe

In copertina: le città in cui ha operato Giuliano de Marinis: Firenze (foto SBAT), Padova (foto SBAV) e

Ancona (foto di Milena Mancini).

I contributi sono stati sottoposti alla revisione prevista dal sistema del peer-review

© 2014 Scienze e Lettere dal 1919 S.r.l.

già Bardi Editore

Via Piave, 7 – 00187 Roma

Tel. 0039/06/4817656 – Fax 0039/06/48912574 e-mail: [email protected]

www.scienzeelettere.com

ISBN 978-88-6687-076-0

- V -

INDICE

VOLUME 1 pp.

Prefazione

GABRIELE BALDELLI E FULVIA LO SCHIAVO………………………………………………………...

XIII

Tabula gratulatoria…………………………………………………………………………………..

XV

Biografia e bibliografia di Giuliano de Marinis

GABRIELE BALDELLI…………………………………………………………………………………

XIX

SAGGI

Gli amici e colleghi dal Lazio e dall’Umbria

I vaghi tipo Tirinto e Allumiere come indicatori di status. Nuovi dati su cronologia e diffusione

NUCCIA NEGRONI CATACCHIO……………………………………………………………………….

3

Il graffito di Villa Altieri sull’Esquilino: la più antica iscrizione da Roma (e un’altrimenti scono-

sciuta area sacra)

GIOVANNI COLONNA…………………………………………………………………………………

15

Diaspore sabine

ENRICO BENELLI……………………………………………………………………………………..

25

Una lekanis attica a figure nere dall’area urbana di Caere

CRISTIANA ZACCAGNINO………………………………………………………………………….....

31

Un’urna fittile perugina con antefissa di tipo volsiniese

SIMONETTA STOPPONI……………………………………………………………………………......

43

Gli amici e colleghi dalla Toscana e sulla Toscana

Preistoria tra Toscana e Marche: relazioni, contatti, identità

FABIO MARTINI, LUCIA SARTI………………………………………………………………………...

53

Tra l’Enotria e l’Etruria in età villanoviana

GIOVANNANGELO CAMPOREALE…………………………………………………………………......

61

Nuovi dati sull’Orientalizzante di Tolle: la tomba 356

GIULIO PAOLUCCI…………………………………………………………………………………….

71

Gambassi Terme (FI), necropoli di Boscotondo e Tre Case: due corredi identificati e restaurati

dopo l’alluvione del 1966

LORELLA ALDERIGHI…………………………………………………………………………………

79

Un corredo villanoviano da Pomarance

ANNA MARIA ESPOSITO………………………………………………………………………………

91

- VI -

Il pettorale dal Circolo delle Sfingi di Vetulonia

GIUSEPPINA CARLOTTA CIANFERONI………………………………………………………………...

97

Frammenti di bronzi figurati da Vetulonia

SIMONA RAFANELLI……………………………………………………………………………….....

103

Ali e Centauri su un vaso inedito del Pittore di Micali

LUIGI DONATI…………………………………………………………………………………….......

111

Bacili su alto piede dall’insediamento etrusco arcaico di Gonfienti

ELISABETTA BOCCI, LUCIA PAGNINI, GABRIELLA POGGESI………………………………………….

117

Note su alcune terrecotte provenienti dall’Ager Faesulanus

PIERLUIGI GIROLDINI………………………………………………………………………………...

125

La dea dell’Impruneta e i suoi devoti

ADRIANO MAGGIANI…………………………………………………………………………………

135

Urnette funerarie etrusche della Collezione Piccolomini di Pienza

GABRIELLA BARBIERI………………………………………………………………………………..

147

Notizie dallo scavo archeologico di S. Martino a Poggio (Frascole - Dicomano)

LAURA PAOLI………………………………………………………………………………………...

157

La Tomba delle Tre Uova di Casenovole (Civitella Paganico, GR): qualche considerazione su of-

ferte funebri, riti di passaggio e nuove metodologie non distruttive di indagine

MARIA ANGELA TURCHETTI, FABIO CAVALLI, SANDRA CENCETTI, SILVIA GORI, DARIO INNOCEN-

TI, VIVIANO MASCONNI, ELSA PACCIANI, SUSANNA PUCCI …………………………………………

169

L’oro delle Menadi

FABRIZIO PAOLUCCI………………………………………………………………………………….

183

Il frontone A di Luni: interventi conservativi

EMANUELA PARIBENI, PASQUINO PALLECCHI, FRANCO CECCHI…………………………………….

193

Di Enone, Cassandra ed altri: spigolature tra Arezzo e Luni

GIANDOMENICO DE TOMMASO………………………………………………………………………

203

Analisi di materiali metallici dallo scavo di Fiesole, piazza Garibaldi

ALESSANDRA GIUMLIA-MAIR…………………………………………………………………….....

209

Serrata Martini (Castiglione della Pescaia - GR): una necropoli dimenticata

MARIO CYGIELMAN……………………………………………………………………………….....

221

La necropoli di Serrata Martini a Castiglione della Pescaia (Grosseto). Descrizione antropologica

degli inumati

SILVIA GORI, ELSA PACCIANI………………………………………………………………………..

233

Bibliografia commentata degli scavi di Piazza della Signoria a Firenze

MONICA SALVINI, SUSANNA BIANCHI, MARCO DE MARCO ...…………………………………….....

247

Una volta ‘sottile’ nelle terme romane di Piazza della Signoria

ELIZABETH JANE SHEPHERD………………………………………………………………………….

257

- VII -

Le monete dell’antica Florentia. «L’indagine e il trovamento delle monete […] è una delle cose

che deve soprattutto preoccuparci»

FIORENZO CATALLI, ELENA SORGE, RENATO VILLORESI……………………………………………

267

Una testa-ritratto femminile tardoantica dalla eredità Bardini

MAURIZIO MICHELUCCI……………………………………………………………………………...

275

Vada Volaterrana e il suo territorio: siti costieri e popolamento rurale fra romanizzazione e tar-

doantico

MARINELLA PASQUINUCCI……………………………………………………………………………

281

Cinquant’anni di ricerca archeologica in Mugello

LUCA FEDELI…………………………………………………………………………………………

293

Isola d’Elba (LI). Portoferraio. Il relitto dello Scoglietto

PAMELA GAMBOGI, SIMONA POZZI, GIOVANNI RONCAGLIA………………………………………...

305

Le Collezioni Egee del Museo Archeologico di Firenze

Dalle necropoli di Kechraki (Camiro) al Museo Archeologico di Firenze: una nuova anfora Pla-

kettenvasen

MARIA CHIARA MONACO………………………………………………………………………......

319

Il Museo Egizio di Firenze

Identificazione dei bronzi della raccolta Agostini, acquistata dal Granduca nel 1777

PIER ROBERTO DEL FRANCIA………………………………………………………………………..

331

A proposito di un poggiatesta in pietra nel Museo Egizio di Firenze

MARIA CRISTINA GUIDOTTI……………………………………………………………………….....

339

L’Opificio delle Pietre Dure

Le Antiquités e l’Opificio delle Pietre Dure

MARIA GRAZIA MARZI……………………………………………………………………………….

345

Gli amici e colleghi dalle Marche e sulle Marche

L’ittiosauro di Genga

UMBERTO NICOSIA, ILARIA PAPARELLA…………………………………………………………......

355

Fuoco per cuocere, fuoco per produrre: forni e fosse di combustione nel Neolitico italiano

CECILIA CONATI BARBARO………………………………………………………………………......

367

Abitare nell’Eneolitico: il caso di Maddalena di Muccia

ALESSANDRA MANFREDINI………………………………………………………………………......

379

L’industria su corno di Moscosi di Cingoli (MC): le campagne di scavo 1997 e 1998

MIRCO PASQUINI…………………………………………………………………………………......

387

L’abitato appenninico e subappenninico di Chiaruccia di Fano. Scavi 2006 - 2007

GABRIELE BALDELLI, ANDREA CARDARELLI, SILVIA ERCOLI……………………………………….

401

- VIII -

Un insediamento del Bronzo Antico a Senigallia (AN), località ‘Strada del Giardino’

CHIARA DELPINO…………………………………………………………………………………......

415

Rapporti tra Marche e Toscana centro-settentrionale nel Bronzo Finale

GAIA PIGNOCCHI…………………………………………………………………………………......

427

Raniero Mengarelli a Novilara

SERGIO RINALDI TUFI………………………………………………………………………………...

443

Per il dossier dei rapporti tra i principes piceni e l’Etruria. Un lebete vetuloniese dal territorio di

Ripatransone

STEFANO BRUNI……………………………………………………………………………………...

453

Menhir, stele e statue in pietra in area medio-adriatica

VINCENZO D’ERCOLE………………………………………………………………………………...

463

La via adriatica e la via degli Argonauti: testimonianze picene nella sfera del sacro

LUISA FRANCHI DELL’ORTO………………………………………………………………………….

475

I materiali inviati da Guglielmo Allevi al Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma

ELISABETTA MANGANI……………………………………………………………………………….

481

Qualche riflessione sul torques con sirene e cavalli marini da Belmonte Piceno

ALESSANDRA COEN……………………………………………………………………………….....

495

Metallotecnica e officine di produzione: il caso degli stamnoi di recente restauro dal Piceno con

lettere per il montaggio delle anse

VALENTINA BELFIORE, FABIO MILAZZO………………………………………………………….....

507

Brevi note sulla romanizzazione di Ascoli Piceno

LUISA MAZZEO SARACINO, SARA MORSIANI………………………………………………………..

521

Surveys in Toscana e nelle Marche: la metodologia ed alcuni risultati a confronto

SIMONETTA MENCHELLI……………………………………………………………………………...

531

Divisioni agrarie di età romana nelle Marche: problemi e prospettive di ricerca

PAOLO CAMPAGNOLI, ENRICO GIORGI………………………………………………………………

543

Archeologia degli impianti vinari e oleari nelle Marche romane: stato dell’arte, aggiornamenti e

riflessioni

DIMITRI VAN LIMBERGEN……………………………………………………………………………

565

VOLUME 2

Ancona: il sistema urbano in età romana

STEFANIA SEBASTIANI…………………………………………………………………………….....

577

Archeologia urbana ad Ancona: lo scavo sul lungomare Vanvitelli

MONICA SALVINI, LUIGI PALERMO…………………………………………………………………..

589

Le monete dallo scavo del Lungomare Vanvitelli di Ancona: brevi note sulla presenza monetaria

tra l’età tardo repubblicana e il VI sec. d.C.

MICHELE ASOLATI…………………………………………………………………………………...

607

- IX -

Sulla monetazione di Aγκωn: indizi per una nuova cronologia

ROBERTO ROSSI………………………………………………………………………………………

623

Stele anconetane d’età romana

GIANFRANCO PACI…………………………………………………………………………………...

629

Una strada romana al Ghettarello di Ancona

MARIA GLORIA CERQUETTI………………………………………………………………………….

637

Dioniso liknítēs al Museo Archeologico Nazionale delle Marche: una vicenda museografica

MARUSCA PASQUALINI………………………………………………………………………………

641

Resti di ponte romano sul Fosso dell’Oro a Falerone (Falerio Picenus)

ENZO CATANI………………………………………………………………………………………...

651

Archeologia urbana a Camerino (MC). Dati preliminari per la Carta Archeologica della città alla

luce delle recenti scoperte

MARA SILVESTRINI, VIVIANA ANTONGIROLAMI, ALESSANDRA D’ULIZIA……………………….....

659

Il satiro danza su un intaglio in corniola da Muccia

MARIA ELISA MICHELI……………………………………………………………………………….

671

Il restauro del collettore romano di Fonte delle Mattinate

NICOLETTA FRAPICCINI………………………………………………………………………………

681

Un nuovo ritratto virile dall’area Tempio-Criptoportico di Urbs Salvia

GIOVANNA M. FABRINI………………………………………………………………………............

691

Urbs Salvia ed il suo territorio in età repubblicana

ROBERTO PERNA…………………………………………………………………………………......

703

Lanzi, Pausulae e le sue monete

ANNA SANTUCCI, MICHELE ASOLATI………………………………………………………………..

721

Novità su Civitanova romana

MARIA CECILIA PROFUMO…………………………………………………………………………...

739

Su alcune statue marmoree da Potentia

EDVIGE PERCOSSI…………………………………………………………………………………..

753

Studio di provenienza dei marmi dei manufatti dalla colonia romana di Potentia

MARIA LETIZIA AMADORI, CARLO GORGONI, PAOLO PALLANTE……………………………………

769

I mosaici di Sentinum: un catalogo

MILENA MANCINI…………………………………………………………………………………….

779

Le terme extra-urbane di Sentinum: alcune osservazioni

MAURA MEDRI……………………………………………………………………………………….

791

I sacelli di via Baroccio a Senigallia. Appunti per lo studio delle tegole in età repubblicana

MIRCO ZACCARIA…………………………………………………………………………………….

803

- X -

Note sulla villa rustica di Cesano di Senigallia (AN) e sull’occupazione dell’ager Senogalliensis

settentrionale

MARIA RAFFAELLA CIUCCARELLI……………………………………………………………………

815

Prime considerazioni sulla città romana di Ostra alla luce dei nuovi scavi

PIERLUIGI DALL’AGLIO, CARLOTTA FRANCESCHELLI, MICHELE SILANI, CRISTIAN TASSINARI….....

829

Alla ricerca di Portunus: storia di un guado sul fiume Cesano

GIUSEPPE LEPORE…………………………………………………………………………………….

849

…viam silice sternendam curarunt

GIANCARLO GORI…………………………………………………………………………………….

859

Tifernum Mataurense: antico municipio romano. Museo e parco archeologico: un progetto di tu-

tela e valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Angelo in Vado (PU)

EMANUELA STORTONI……………………………………………………………………………….

865

Una domus con mosaici a Sant’Angelo in Vado (PU)

MICHELA TORNATORE…………………………………………………………………………….....

881

Rinvenimenti di età romana nel suburbio di Pisaurum. Sintesi su un decennio di interventi di scavo

VANESSA LANI, ERIKA VALLI…………………………………………………………………….....

893

Colori a Pitinum Pisaurense

SILVIA MARIA MARENGO…………………………………………………………………………….

905

Due capitelli con iscrizioni dalla Villa Adriana di Tivoli reimpiegati nella chiesa di S. Angelo

Magno di Ascoli Piceno

MARIO PAGANO………………………………………………………………………………………

911

Tomba bisoma a San Benedetto del Tronto: archeologia o reliquie?

NORA LUCENTINI………………………………………………………………………………….....

917

La Valle del Potenza fra Tardantichità e Altomedioevo: nuove ricerche su Helvia Ricina

FRANCESCA CARBONI, FRANK VERMEULEN…………………………………………………………

929

Necropoli tardoantica a Forum Sempronii: dati preliminari

OSCAR MEI, PIETRO GOBBI………………………………………………………………………......

941

La grande storia a Monte Copiolo. Montefeltro, Malatesti, Borgia, Della Rovere e De Medici.

Stratigrafia e storiografia a confronto

ANNA LIA ERMETI, DANIELE SACCO, SIEGFRIED VONA……………………………………………..

949

Anfore fenicie e puniche dal Museo del Mare di San Benedetto del Tronto

STEFANO FINOCCHI……………………………………………………………………………….....

963

… un confronto per le stele anconetane

I rilievi funerari tardoellenistici del Museo Archeologico di Napoli: aspetti storico-artistici e ar-

cheometrici

FABRIZIO ANTONELLI, FABIO COLIVICCHI, LORENZO LAZZARINI…………………………………..

973

- XI -

… e dalla vicina Romagna

Relazioni adriatiche. Suggestioni a partire dai recenti scavi a Verucchio

PATRIZIA VON ELES, FABRIZIO FINOTELLI, LISA MANZOLI, PAOLA POLI……………………………

985

Gli amici e colleghi dal Veneto e sul Veneto

Topografia e sviluppo di un centro preromano della fascia pedemontana veneta. Il caso di Monte-

belluna

ELODIA BIANCHIN CITTON…………………………………………………………………………...

999

Ornati e prodotti a stampo nel mondo atestino

LOREDANA CAPUIS, ANNA MARIA CHIECO BIANCHI………………………………………………...

1007

Due nuovi cippi con iscrizione venetica da Padova

GIOVANNA GAMBACURTA, ANGELA RUTA SERAFINI, ANNA MARINETTI,

ALDO LUIGI PROSDOCIMI…………………..………………………………………………………...

1015

Il fiero pasto. Un fermaglio di cintura con il motivo del “Leg in Mouth” dal territorio vicentino

MARIOLINA GAMBA………………………………………………………………………………….

1027

Altino, il santuario e il lupo. Una nuova lamina votiva

MARGHERITA TIRELLI…………………………………………………………………………….....

1035

Ceramica attica sovraddipinta (tecnica di Six) da Adria

FEDERICA WIEL-MARIN……………………………………………………………………………...

1043

Giuseppe Castellani a Venezia: un numismatico fanese prestato al Museo Correr

CRISTINA CRISAFULLI………………………………………………………………………………..

1057

Sulla tutela

Beni archeologici pubblici e privati

STEFANO BENINI……………………………………………………………………………………..

1069

Note a margine di una legge

IRENE BERLINGÒ……………………………………………………………………………………..

1079

I beni culturali, l’esercito di Franceschiello e le divisioni del Papa

RUBENS D’ORIANO………………………………………………………………………………......

1083

Ricordi personali

Giuliano de Marinis. Archeologia e restauro

LICIA VLAD BORRELLI……………………………………………………………………………….

1089

Ricordo di Giuliano

LUIGI MALNATI………………………………………………………………………………………

1093

Tra Gamberaia ed Impruneta

LORENZO BENINI…………………………………………………………………………………......

1095

Ricordare Giuliano, ricordare Francesco

ALFREDO CECCANTI………………………………………………………………………………….

1099

- XII -

Un timoniere nella tempesta

STEFANO D’AYALA VALVA ………………………………………………………………………….

1101

Parlando di una tomba picena…Un ricordo del professor Giuliano de Marinis

COSTANZA TONINI……………………………………………………………………………………

1103

La Regione Marche per l’archeologia del territorio: progetti e risultati di una stagione di forte col-

laborazione con la Soprintendenza Archeologica

PAOLA MARCHEGIANI, RAIMONDO ORSETTI ………………………………………………………...

1105

Davanti alla suonatrice di cetra

MARIO CANTI………………………………………………………………………………………...

1109

Il richiamo dei Bronzi Dorati

MARIO A. LOLLI GHETTI…...………………………………………………………………………...

1111

Giuliano de Marinis e i Bronzi di Cartoceto

MARCELLO MICCIO………………………………………………………………………………......

1113

Giuliano de Marinis, il soprintendente della domus dei mosaici di Tifernum Mataurense

LUIGI ANTONIUCCI…………………………………………………………………………………...

1117

Il mio ricordo di Giuliano

CARLO GIACOMINI…………………………………………………………………………………...

1121

Giuliano, l’archeologia e i gatti

CECILIA GOBBI……………………………………………………………………………………….

1123

L’ultima avventura

L’ultima avventura

testo inedito di GIULIANO DE MARINIS………………………………………………………………

1125

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

Federica Wiel-Marin*

Ad Adria e nell’Adriatico settentrionale si apre una nuova “finestra” sulla ceramica attica: infatti tra la ceramica attica a figure rosse della Collezione Bocchi1 affidatami, ormai vent’anni fa, dall’allora direttri-ce del Museo Archeologico Nazionale di Adria Simonetta Bonomi, è presente un numero non indifferente di vasi decorati con la tecnica di Six2. Questa ceramica viene solitamente avvicinata per le sue caratteristi-che tecniche a quella a figure nere, ma nel nostro caso è stata inserita tra le figure rosse, forse per il modo in cui Francesco Antonio Bocchi l’ha classificata: i frammenti con scene figurate, che hanno conservato l’etichetta originale ottocentesca, hanno infatti tutti ricevuto un numero d’inventario preceduto dalla lettera «B», usata normalmente per catalogare le figure rosse3. Un caso a sé è costituito dalle phialai, inventariate dal Bocchi tutte con la lettera «A»4 e finite, in questo caso inspiegabilmente, tra la ceramica a figure rosse. Phialai

Ad una prima impressione potrebbe sembrare che alcuni frammenti siano tra loro pertinenti, ma do-po un più accurato controllo autoptico (consistenza e qualità della vernice come pure anche andamento del-le linee di tornio e spessore della parete) si è deciso di catalogarli in modo indipendente. 1) I.G. 22813 (fig. 1.a-b) Due frammenti contigui di orlo (alt. 3,4; largh. 8,6; sp. 0,4/0,35). Orlo arrotondato, al di sotto del quale cor-re esternamente una lieve scanalatura; vasca poco profonda. Int.: vernice nera a sua volta decorata con l’applicazione dei colori bruno e bianco sovraddipinti: il motivo floreale, in bianco, costituito da una serie di boccioli ‘vuoti’ e appuntiti disposti a raggiera attorno all’omphalos, a loro volta alternati a dei motivi a ‘lambda’ e a dei grossi punti, è delimitato in alto da una grossa fascia rosso-bruna. Est.: al di sotto dell’orlo alta fascia verniciata, altrimenti superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A472, A472'5, p. 61.

* Tutte le immagini sono opera dell’autrice su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; riproduzione vietata. 1 Per la storia della collezione si vedano Wiel-Marin 2005, pp. 22-57 e Baldassarra 2013, pp. 1-32. 2 Per un quadro generale: Scarrone 2008. 3 Wiel-Marin 2005, p. 47. Tra i frammenti sovraddipinti e figurati solo le kylikes hanno conservato l’originario numero dell’In-ventario Bocchi, mentre per le forme chiuse non è stato ancora possibile risalire alla numerazione originaria del Bocchi. 4 La lettera «A» viene assegnata da Francesco Antonio Bocchi ai frammenti di «Primo Stile» ovvero alle figure nere (Wiel-Marin 2005, p. 47). Il fatto che i frammenti di phialai siano stati inventariati con due lotti diversi di numeri va spiegato nel seguente modo: dopo aver classificato e raggruppato i vari frammenti sino ad allora rinvenuti, Francesco Antonio inizia a inventariarli ed a stilare il manoscritto nel 1867; in questa fase iniziale di lavoro rientra il primo lotto, quello degli A471-A478. Il secondo lotto, quello degli A1811-A1814, è stato aggiunto in un secondo momento, quando Francesco Antonio, a partire dal numero A939, classifica secondo il suo metodo scrivendo «pezzi aggiunti nel 1868» (Inventario Bocchi, p. 108). Il Bocchi è inoltre ben conscio di avere dei frammenti “particolari” tanto è vero che il numero A1805 è preceduto dalla seguente affermazione «frammenti del I genere ma di specie diversa, cioè con varietà di colori e disegni» (Inventario Bocchi, p. 248) e accanto ad A1811 si legge «analogo a nn. 1812.1813.1814 e retro al 472 ed altri molti. Vedi in luogo a parte» (Inventario Bocchi, p. 251). Dalla lettura dell’inventario manoscritto si presume quindi che la Collezione Bocchi debba aver posseduto altri cinque frammenti di phialai (A471, A473, A477, A478, A1813) al momento purtroppo dispersi. 5 Fanno testo solo le etichette cartacee ottocentesche. Per la molteplicità di etichette presenti sui frammenti della Collezione Bocchi si veda Wiel-Marin 2005, p. 54.

Federica Wiel-Marin

- 1044 -

Fig. 1. Phiale I.G. 22813: a) interno; b) esterno.

2) I.G. 22814 (fig. 2.a-b) Un frammento di parete (alt. 3,4; largh. 5,5; sp. 0,4/0,45). Int.: vernice nera con decorazione applicata bian-ca: parte centrale di un ‘lambda’, bocciolo appuntito ‘vuoto’ e l’impronta di due grossi punti ormai perlopiù scomparsi. Est.: nella parte superiore del frammento fascia orizzontale verniciata. Bibl.: Inventario Bocchi, A472'', p. 61.

Fig. 2. Phiale I.G. 22814: a) interno; b) esterno.

3) I.G. 22815 (fig. 3.a-b) Un frammento di fondo (alt. 3,8; largh 4,7; sp. 0,35/0,4). Int.: boccioli ‘pieni’, riempiti di rosso-bruno, di-sposti a raggiera intorno all’omphalos, separati da boccioli di dimensioni più piccole e ‘vuoti’; tutti i boc-cioli sono disegnati con il bianco sovraddipinto. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A474, p. 61.

Fig. 3. Phiale I.G. 22815: a) interno; b) esterno.

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

- 1045 -

4) I.G. 22816 (fig. 4.a-b) Due frammenti contigui6 di fondo (alt. 2,8; largh. 6,1; sp. 0,3/0,45). Int.: boccioli ‘pieni’, riempiti di rosso-bruno, disposti a raggiera intorno all’omphalos, separati da boccioli di dimensioni più piccole e ‘vuoti’; tut-ti i boccioli sono disegnati con il bianco sovraddipinto. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A475, A476, p. 61.

Fig. 4. Phiale I.G. 22816: a) interno; b) esterno.

5) I.G. 44558 (fig. 5.a-b) Un frammento di fondo in prossimità all’omphalos (alt. 4,2; largh. 7,9; sp. 0,35/0,4). Int.: attorno all’omphalos baccellature disposte a raggiera e circondate da una circonferenza, tutto reso con il colore ros-so-bruno (?) sovraddipinto; al di fuori di questa circonferenza, base di una serie di boccioli, anch’essi a raggiera, bordati di bianco con pennellata interna rosso-bruna. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1811, p. 251.

Fig. 5. Phiale I.G. 44558: a) interno; b) esterno.

6) I.G. 44560 (Inv. Bocchi A1814) (fig. 6.a-b) Un frammento di fondo (alt. 3; largh. 5; sp. 0,4). Int.: baccellature disposte a raggiera e circondate da una circonferenza, tutto reso con il colore rosso-bruno (?) sovraddipinto; al di fuori di questa circonferenza, ba-se di una serie di boccioli, anch’essi a raggiera, bordati di bianco con pennellata interna rosso-bruna. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1814, p. 251.

6 Francesco Antonio Bocchi scrive a margine dell’inventario manoscritto «furono da me uniti 14 luglio 1868».

Federica Wiel-Marin

- 1046 -

Fig. 6. Phiale I.G. 44560: a) interno; b) esterno.

7) I.G. 44559 (fig. 7.a-b) Un frammento di parete fondo (alt. 5,9; largh. 2,9; sp. 0,35/0,45). Int.: al di sotto di una fascia con motivo a rete romboidale in bianco sovraddipinto, boccioli ‘pieni’ (pennellata in rosso) separati da delle palmette di-sposte a ventaglio (resta solo l’impronta; erano in bianco?). Est.: nella parte superiore del frammento fascia orizzontale verniciata, marcata inferiormente da una linea/circonferenza risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1812, p. 251.

Fig. 7. Phiale I.G. 44559: a) interno; b) esterno.

Per quanto riguarda la forma, le phialai nn. 1 e 2 vanno sicuramente ricondotte al ‘Group 2’ di Tsin-

garida7; il ‘Group 2’ si differenzia dal ‘Group 1’ per l’andamento della parete e per la forma dell’orlo. Al ‘Group 2’ appartengono anche le altre phialai (nn. 3-7), questa volta non per la forma, perché il frammento non è ‘parlante’, ma per la decorazione interna con motivi floreali e geometrici (Tsingarida 2008b, p. 107).

Le phialai di Adria sono decorate con la tecnica di Six policroma, tecnica utilizzata in entrambi i gruppi appena menzionati (Tsingarida 2008b, 106).

Le phialai nn. 1 e 2 sembrano essere decorate nello stesso modo, così anche le phialai nn. 3 e 4. Queste ultime possono essere avvicinate a Graef, Langlotz 1933, n. 1166 e n. 1167 con la differenza che i boccioli più piccoli sono ‘vuoti’, si appoggiano a quelli di dimensioni maggiori e la superficie al di sotto di 7 Tsingarida 2008b, p. 106.

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

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ciascun bocciolo piccolo, compresa tra due boccioli grandi, è priva di qualsiasi tipo di colore sovraddipinto. Per le phialai nn. 1 e 2 non si è ancora trovato un valido confronto.

Le phialai nn. 5 e 6 presentano una decorazione simile e, anche se la struttura iconografica permette-rebbe l’avvicinamento di queste alle phialai nn. 1-4, ciò è possibile solo con le phialai nn. 3 e 4 in quanto i boccioli più interni, ovvero quelli di dimensioni maggiori, sono ‘pieni’ e non ‘vuoti’, com’è il caso invece delle phialai nn. 1 e 2.

La phiale n. 7 con la palmetta interposta tra due boccioli è confrontabile con Graef, Langlotz 1933, n. 1147 e n. 1152 con l’aggiunta però di una fascia a rete, che corre internamente lungo l’orlo; la presenza di una fascia continua interna è presente in modo diverso in Graef, Langlotz 1933, nn. 1141 (serie di tratti obliqui tra loro paralleli), 1149 (semplice fila di punti), 1163 (su fondo risparmiato).

Le phialai decorate con la tecnica di Six possono essere divise in tre grandi gruppi8: 1) solo motivi fitomorfi; 2) animali reali (ζ) o fantastici (η), busti umani (θ), alternati o meno a strumenti musicali (ι) e/o elementi fitomorfi e/o geometrici (κ); 3) vere e proprie scene figurate.

Le sette phialai di Adria appartengono tutte al primo gruppo, che si può a sua volta suddividere in due gruppi in base alla struttura della decorazione interna:

a) gruppo a fasce concentriche. Qui vanno annoverati i rami di mirto, che sono largamente i più dif-fusi, i rami d’edera e le serie di volute e/o palmette. Per quanto riguarda i rami di mirto, Graef e Langlotz distinguono semplicemente fra foglie ‘vuote’9 e ‘piene’10, ma si ritiene che la suddivisione vada affinata in tre gruppi α) foglie ‘vuote’, solo bordate in bianco; β) foglie ‘piene’, bordate in bianco e riempite in modo approssimativo con un altro colore; γ) foglie a tutti gli effetti ‘piene’, ovvero senza distinzione tra bordatura e riempimento e con l’utilizzo di un solo colore. I primi due gruppi α e β sono tra loro molto simili sia per la struttura iconografica che per la qualità del disegno, più grossolano e meno raffinato rispetto al gruppo γ.

b) gruppo con disposizione a raggiera. Anche qui si può distinguere tra solo boccioli (δ) o boccioli alternati a palmette (ε).

Le phialai di Adria rientrano tutte nel gruppo con disposizione a raggiera e possono essere datate al-la fine del VI-inizi del V sec. a.C.

Anche se in forma preliminare, si anticipano dei dati, che necessitano di ulteriori approfondimenti.

Cercando i confronti per le phialai di Adria si è raccolta, si confida al meglio11, la documentazione relativa alle phialai in tecnica di Six:

FWM12 13 provenienza inventario bibliografia14 stato di con-servaz.15 contesto

- no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 112, n. 1251 frammentario votivo - no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 112, n. 1252 frammentario votivo - no Athina, Acr. Athina Six 1888, p. 287, n. LXIV - votivo? - no Athina, Acr. Athina Six 1888, p. 287, n. LXV - votivo? - no Athina, Acr. Athina Six 1888, p. 287, n. LXVI - votivo? 1 - no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1144 frammentario votivo 1 - no Eleusina Eleusina, 1458 Grossman 1991, p. 22, n. 7 - - 1 - si Perachora Athina, 3756 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 frammentario - 1 - si Perachora Athina, 3757 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 frammentario - 1 a edera si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1136, fig. frammentario votivo 1 a edera no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1137 frammentario votivo 1 a edera no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1138 frammentario votivo 1 a edera si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1139, tav. 85 frammentario votivo 1 a edera no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1140 frammentario votivo 1 a edera si Bologna, necr.

Certosa Bologna Zannoni 1876, p. 394, tav. 133,1 e 3 integro funerario

8 A differenza della Tsingarida, che le divide in soli due gruppi (Tsingarida 2008a, p. 188). 9 «Myrtenblätter in Umriß ohne Füllung»: nn. 1131-1135 (Graef, Langlotz 1933, p. 103). 10 «Die Blätter in Umriß mit Füllung»: nn. 1111-1130 (Graef, Langlotz 1933, pp. 102-103). 11 Si è cercato di evitare di inserire più volte lo stesso vaso, ma nei casi in cui non si è vista alcuna immagine, potrebbe ahimé presentarsi qualche errore. Per il futuro ci si è riproposti di completare la verifica autoptica. 12 Classificazione dell’autrice. 13 Per “si” e “no” si intende se l’autrice ha visto o meno un’immagine del frammento/vaso in questione. 14 Per ogni esemplare si è inserito un unico riferimento bibliografico: se possibile con immagine, altrimenti quello con la descrizione più esaustiva. 15 In questa sede si considera integra anche una phiale ricomposta.

Federica Wiel-Marin

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FWM12 13 provenienza inventario bibliografia14 stato di con-servaz.15 contesto

1 a edera si Cirene Cirene, Sb. 285.4

Moore 1987, tav. 34.185 frammentario votivo

1 a edera si Korinthos, Ag. Korinthos, 937 Campbell 1938, pp. 569-570, n. 7 quasi integro 1 a palmette si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1170, tav. 86 frammentario votivo 1 a palmette si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1171, tav. 86 frammentario votivo 1 a palmette no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1172 frammentario votivo 1 a palmette no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1173 frammentario votivo 1 a palmette si Perachora Athina, 3758 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 frammentario votivo 1 a volute si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1168, tav. 86 frammentario votivo 1 a volute si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1169, tav. 86 frammentario votivo 1 a volute si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1175, tav. 86 frammentario votivo 1 a volute no Delos,

Sant.Hera Delos Dugas 1928, p. 187, n. 643 - votivo

1 a α no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1131 frammentario votivo 1 a α si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1132, tav. 85 frammentario votivo 1 a α no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1133 frammentario votivo 1 a α no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1134 frammentario votivo 1 a α no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1135 frammentario votivo 1 a α si Athina, Ag. Athina, P11666 Agora XXIII, n. 1438 frammentario 1 a α si Grecia Leiden,

I. 1905/1,34 CVA Leiden 3, tav. 115,4 integra funerario?

1 a β si Acharnai Platonos-Giota 2004, fig. 42 quasi integro funerario 1 a β si Athina Bonn, 849 CVA Bonn 1, tav. 39,1 integro funerario? 1 a β si Athina Leiden,

I. 1905/1,33 CVA Leiden 3, tav. 115,5 integro funerario?

1 a β si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1120, tav. 85 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1121 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1122 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1123 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1124 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1125 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1126 frammentario votivo 1 a β si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1127, tav. 85 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1128 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1129 frammentario votivo 1 a β no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1130 frammentario votivo 1 a β si Athina, Cer. Athina, 698 Kerameikos VII,2, p. 31, corredo 77, tav. 18 integro funerario 1 a β si Athina, Cer. Athina, 1419 Kerameikos VII,2, p. 67, corredo 242, tav. 41 integro funerario 1 a β si Italia Bonn, 563 CVA Bonn 1, tav. 39,2 integro funerario? 1 a β no Korinthos,

Sant.Dem.Kore Korinthos, C-73-359

Corinth XVIII,1, p. 158, n. 422 frammentario votivo

1 a β si Korinthos, Sant.Dem.Kore

Korinthos, C-64-402

Corinth XVIII,1, p. 158, n. 423, tav. 46 frammentario votivo

1 a β no Rhodos London, GR1867.5-6.36

Six 1888, p. 285, n. LI - -

1 a β no Rhodos London, GR1867.5-6.37

Six 1888, p. 285, n. LII - -

1 a γ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1111, tav. 85 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1112 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1113 frammentario votivo 1 a γ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1114, tav. 85 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1115 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1116 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1117 frammentario votivo 1 a γ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1118, tav. 85 frammentario votivo 1 a γ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1119 frammentario votivo 1 a γ si Athina, Ag. Athina, P2685 Vanderpool 1946, p. 326, n. 298, tav. 67 frammentario 1 a γ si Athina, Ag. Athina, P2727 Vanderpool 1946, p. 326, n. 299, tav. 67 frammentario 1 b si Athina Leiden,

I. 1905/1,35 CVA Leiden 3, tav. 115,3 integro funerario?

1 b - no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1154 frammentario votivo 1 b - no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1165 frammentario votivo 1 b - si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1174, tav. 86 frammentario votivo 1 b δ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1166, fig. frammentario votivo 1 b δ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1167, tav. 86 frammentario votivo 1 b δ si Korinthos, Acr. Korinthos,

C-47-702 Broneer 1947, tav. 55,5 quasi integro

1 b δ si Pompei? Braunschweig, 321

CVA Braunschweig, tav 29,1 integro funerario?

1 b δ? no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1150 frammentario votivo 1 b δ? no Athina, Acr. - Six 1888, p. 286, n. LVI frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1141, tav. 85 frammentario votivo 1 b ε no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1142 frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1145, tav. 85 frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1147, tav. 85 frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1149, tav. 85 frammentario votivo

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

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FWM12 13 provenienza inventario bibliografia14 stato di con-servaz.15 contesto

1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1152, tav. 85 frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1153, tav. 86 frammentario votivo 1 b ε si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1155, tav. 86 frammentario votivo 1 b ε si Delos,

Sant.Hera Delos, B6.088 Dugas 1928, p. 187, n. 644, tav. 52b quasi integro votivo

1 b ε? no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1143 frammentario votivo 1 b ε? no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1146 frammentario votivo 1 b ε? no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1148 frammentario votivo 1 b ε? no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1151 frammentario votivo 2 ζ bovini si Athina, Ag. Athina, P32414 Lynch 2013, pp. 195-196, n. 23 quasi integro abitativo 2 ζ cane si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1204, tav. 87 frammentario votivo 2 ζ cane si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1205, tav. 86 frammentario votivo 2 ζ cane no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1206 frammentario votivo 2 ζ caprino? si Dekeleia Tatoi Fritzilas 2006, p. 96, n. 181, tavv. 45 e 47 quasi integro 2 ζ cervide no Athina, Ag. Athina, P15922 Agora XXIII, n. 1432 frammentario 2 ζ delfino no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1201 frammentario votivo 2 ζ delfino si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1202, tav. 86 frammentario votivo 2 ζ delfino no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1203 frammentario votivo 2 ζ delfino si Delos,

Sant.Hera Delos, B6.087 Dugas 1928, p. 187, n. 641, tavv. 52c e 70 quasi integro votivo

2 ζ delfino no Eleusina Eleusina Grossman 1991, p. 24, n. 87 - - 2 ζ delfino si Eretria Wien, 1923 Boardman 1974, fig. 314 integro funerario? 2 ζ delfino si sconosciuta Malibu,

82.AE.40.73 Grossman 1991, p. 19, fig. 3a-b frammentario -

2 ζ delfino, polipo

no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1197 frammentario votivo

2 ζ delfino, polipo

si Eretria Paris, Louvre MNB624

Cohen 2006, n. 18, pp. 88-89 integro funerario?

2 ζ delfino, volatile

no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1196 frammentario votivo

2 ζ felino no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1200 frammentario votivo 2 ζ felino si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1208, tav. 86 frammentario votivo 2 ζ felino si Athina, Ag. Athina, P1563 Agora XXIII, n. 1433 frammentario 2 ζ felino? no Athina, Ag. Athina, P6566 Agora XXIII, n. 1436 frammentario 2 ζ marino no Thiva (Tebe) Athina, 2612 Six 1888, p. 285, n. L - - 2 ζ marino

(nave) no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1199 frammentario votivo

2 ζ marino (nave)

si sconosciuta Tampa 1986.062, J.V. Noble (già Maplewood, NJ)

Cardon 1978-1979, p. 133, nota 1216 integro -

2 ζ polipo si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1198, tav. 86 frammentario votivo 2 ζ volatile si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1189, tav. 87 e

fig. frammentario votivo

2 ζ volatile si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1191, fig. frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1192 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1193 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1194 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1195 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1215 frammentario votivo 2 ζ volatile si Athina, Acr. Athina, 1216 Fritzilas 2006, p. 95, n. 172, tav. 45 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1217 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1218 frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Six 1888, p. 285, n. IL frammentario votivo 2 ζ volatile no Athina, Acr. Athina Six 1888, p. 285, n. XLVIII frammentario votivo 2 ζ volatile si Bologna, necr.

Certosa Bologna Zannoni 1876, p. 394, tav. 103, 1 e 2 integro funerario

2 ζ volatile si Delos, Sant.Hera

Delos, B6.089 Dugas 1928, p. 187, n. 642, tavv. 52c e 70 quasi integro votivo

2 ζ volatile si Kamiros Rhodos, 13449 Jacopi 1931, vol 4, figg. 68, 73 integro funerario 2 ζ volatile no sconosciuta Roma, Museo

Gregoriano Six 1888, pp. 284-285, n. XLVIIbis - -

2 ζ volatile no Thymbra London Walters 1893, p. 300, n. B684 - - 2 ζ volatile no Thymbra London, GR

1877.9-30.21 Walters 1893, p. 300, n. B685 integro?

2 η chimera si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1207, tav. 87 frammentario votivo 2 η sfinge si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1220, tav. 89 frammentario votivo 2 η sfinge si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1221, tav. 88 frammentario votivo 2 η sfinge no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1222 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1209, tav. 87 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1210, tav. 87 frammentario votivo

16 Si è trovata un’immagine sulla slide 101 di un powerpoint caricato su www.ops.org; il powerpoint è relativo a una mostra dal titolo «Poseidon and the Sea. Myth, Cult, and Daily Life» tenutasi recentemente a Omaha, Nebraska, presso il Joslyn Art Museum (08.02-11.05.2014).

Federica Wiel-Marin

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FWM12 13 provenienza inventario bibliografia14 stato di con-servaz.15 contesto

2 η sirena si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1211, tav. 87 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1212, tav. 87 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Acr. Athina, 1213 Fritzilas 2006, p. 96, n. 178, tav. 47 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1219, tav. 87 frammentario votivo 2 η sirena si Athina, Ag. Athina, P25314 Agora XXIII, n. 1439 frammentario 2 η sirena si Eleusina Eleusina, 458 Fritzilas 2006, p. 95, n. 175, tav. 46 quasi integro 2 η sirena no Eleusina Eleusina, 1240 Kourouniotes 1936, fig. 61 - 2 η sirena si Kamiros London,

GR1864.1007.269

Jacopi 1931, vol 4, fig. 326 integro funerario

2 η sirena si Kamiros Rhodos, 13393 Jacopi 1931, vol 4, figg. 323, 325 integro funerario 2 η sirena no Thymbra London Walters 1893, p. 300, n. B683 - - 2 θ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1223, tav. 88 frammentario votivo 2 θ si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1242, tav. 89 frammentario votivo 2 θ si Eleusina Eleusina, 444 Rhomaios 1906, tav. 17,1 frammentario 2 θ si Kamiros Rhodos, 13209 Jacopi 1931, 4, tav. 3, fig. 199 integro funerario 2 θ si Toroni Polygyros,

86.213 Fritzilas 2006, p. 95, n. 174, tav. 46 frammentario funerario

2 ι si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1177, tav. 87 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1178 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1179 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1180 frammentario votivo 2 ι si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1181, tav. 87 frammentario votivo 2 ι si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1182, tav. 87 frammentario votivo 2 ι si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1183, tav. 87 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1184 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1185 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1186 frammentario votivo 2 ι no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1187 frammentario votivo 2 ι (ζ) si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1188, tav. 87 e

fig. frammentario votivo

2 ι (ζ) si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1214, tav. 88 frammentario votivo 2 ι si Athina, Ag. Athina, P7888 Agora XXIII, n. 1431 frammentario 2 κ no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1190 frammentario votivo 3 si Athina Berlin,

V.I. 3311 CVA Berlin 1 (DDR 3), tav. 52,4 integro funerario?

3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1224, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1225, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1226, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1227, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1228, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1229, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1230, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1231, tav. 87 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1232, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1233, tav. 88 frammentario votivo 3 (2?)

si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1234, tav. 88 frammentario votivo

3 no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1235 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1236, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1237, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1238, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1239, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1240, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1241, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1243, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1244, tav. 88 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1245, tav. 88 frammentario votivo 3 no Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1246 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1247, tav. 89 frammentario votivo 3 si Athina, Acr. Athina Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1248, tav. 89 frammentario votivo 3 no Athina, Acr. Athina,

1957.Aa.90 Grossman 1991, p. 24, n. 83 - -

3 no Athina, Ag. Athina, P6554 Agora XXIII, n. 1430 frammentario 3 si Athina, Ag. Athina, P24868 Agora XXIII, n. 1434 frammentario 3 si Athina, Ag. Athina, P19667 Agora XXIII, n. 1435 frammentario 3 no Athina, Ag. Athina, P25702 Agora XXIII, n. 1437 frammentario 3 si Italia Berlin, F2311 CVA Berlin 1 (DDR 3), tav 52,1 integro funerario? 3 no sconosciuta Basel Grossman 1991, p. 24, n. 84 - - 3 si sconosciuta Würzburg,

L430 Langlotz 1932, tav. 218,430 integro funerario?

3 si Vulci Berlin, F2312 CVA Berlin 1 (DDR 3), tav. 52,2 integro funerario? 3 si Vulci München, 2753 Vierneisel, Kaeser 1990, fig 51.3 integro funerario? 3 si Vulci München, 8991 Vierneisel, Kaeser 1990, fig. 37.6 integro funerario?

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

- 1051 -

Sino ad oggi si conoscono 209 phialai decorate con tecnica di Six, comprese quelle di Adria17. Dall’analisi della tabella si possono riconoscere le seguenti peculiarità: * Tra le phialai del gruppo 1 (83) le più attestate (56) sono quelle con motivo fitomorfo e più precisamente quelle a fasce concentriche (1a). Il mirto con foglie “bordate” (α e β) è ampiamente il più diffuso e presenta una provenienza variabile. Il mirto invece con foglie piene di tipo γ è meno frequente ed è documentato so-lo ad Atene (più sull’Acropoli che nell’Agora). Le phialai con tralci d’edera aventi sempre foglie piene, senza distinzione tra bordo e riempimento, sono state rinvenute oltre che ad Atene anche a Bologna, Cirene e Corinto. Le phialai con motivo fitomorfo, ma con disposizione a raggiera (1b) sono decisamente meno numerose (23) ed hanno una distribuzione limitata al mondo propriamente greco fatta eccezione per un’unica phiale «angeblich»18 da Pompei. * Le phialai del gruppo 2 (78) sono attestate in modo più o meno equivalente rispetto al gruppo 1 (83), con la sola differenza che presentano una distribuzione geografica più diversificata, in modo particolare quelle con animali (ζ). * Le phialai con scene figurate (36) sono invece attestate19 solo ad Atene (soprattutto sull’Acropoli, ma an-che nell’Agora) ed a Vulci. Le tre phialai da Vulci hanno inoltre lo stesso soggetto: il simposio! Kylikes 8) I.G. 8088 (fig. 8.a-b) Fondo stelo piede (alt. conservata 2,9; diam. stelo 3,1; diam. piede 7,35), mancano la parete e le due anse. Profilo continuo tra vasca e stelo; stelo basso e relativamente grosso, distinto dal piede per mezzo di due solcature; piede a disco massiccio con una profonda rientranza interna e superficie superiore appena conca-va (tipo C). Il profilo esterno e il piano d’appoggio del piede sono risparmiati. Internamente la decorazione è sovraddipinta in rosso-bruno con dettagli in vernice nera: figura maschile nuda in rapido movimento ver-so destra (gamba sinistra avanzata) con torso di tre quarti e braccio sinistro avanzato e piegato così da avere la mano sotto il seno. Si confronti con Graef, Langlotz 1933, n. 1074, attribuita alla cerchia di Epiktetos (510 a.C. ca.). Bibl.: Inventario Bocchi, B316, p. 378.

Fig. 8. Kylix I.G. 8088: a) interno; b) esterno, piano d’appoggio.

17 Sono esclusi i cinque frammenti di phialai, al momento dispersi, menzionati in nota 4. 18 CVA Braunschweig, p. 37. 19 Esistono altre tre phialai con scene figurate, di cui però non si conosce l’esatta provenienza: due con provenienza sconosciuta e una con una provenienza generica dall’Italia.

Federica Wiel-Marin

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9) I.G. 7436 (fig. 9) Un frammento di fondo (alt. 2,9; largh. 5,5; sp. 0,4/0,5). Int.: entro tondo risparmiato torso di figura maschile nuda in rapido movimento verso sinistra con braccio sinistro sollevato all’indietro con mano sollevata verso l’esterno, in atteggiamento forse di danza. I dettagli del torso (capezzolo e pettorale) so-no resi con vernice, mentre quelli del collo con inci-sione. Bibl.: Inventario Bocchi, B1026, p. 512; Wiel-Marin 2005, n. 1402, p. 382 (inserito erroneamente!). 10) I.G. 22237 (fig. 10) Un frammento di fondo (alt. 6,1; largh. 5,8; sp. 0,5/0,7). Profilo continuo tra vasca e stelo, che è ap-pena accennato. Internamente entro tondo delimitato da due circonferenze concentriche sovraddipinte sa-tiro con capelli e barba lunghi in movimento verso destra, ma con la testa girata all’indietro; il braccio destro è portato all’indietro, mentre quello sinistro è proteso in avanti. Sullo sfondo tralcio di vite. La de-corazione è applicata tutta con il colore bruno so-vraddipinto; solo i capelli, la barba e la pupilla sono resi con la vernice nera; i dettagli sono tutti incisi ad eccezione della tenia e di due tratti presenti sulla barba, probabilmente sovraddipinti di bianco, di cui restano solo le impronte opache. Bibl.: Inventario Bocchi, B461, p. 398; Schöne 1878, pp. 68-69, n. 174 (B 461), t. 12,2; Ghirardini 1905, p. 25, nota 6.

Kylikes in tecnica di Six sono pressoché sconosciute ad eccezione di quelle rinvenute sull’Acropoli

di Atene (Graef, Langlotz 1933, nn. 1074-1078), a Camiro (Walters 1893, nn. B697-B698), a Eleusi e a Bi-talemi (Grossman 1991, p. 24, rispettivamente nn. 98-99). Le kylikes adriesi vanno probabilmente tutte datate ca. alla fine del VI sec. a.C. Per la kylix 10 purtroppo non si sono ancora trovati dei confronti adeguati! Lekythos 11) I.G. 44441 (fig. 11.a-b) Un frammento di parte inferiore del corpo (diam. al di sopra di piede 2,7; sp. 0,45). Troncocono rovesciato dal profilo esterno dritto. Al di sopra del piano di calpestio, reso con una linea continua sovraddipinta, po-chi resti che potrebbero essere forse interpretati come Odisseo, o uno dei suoi compagni, legato “penzolo-ne” sotto un ovino, di cui si vedono, a sinistra, le zampe anteriori. Per la forma, è avvicinabile alla Classe del Leoncino: CVA Gela 4, tav. 41,1 e 2 (ca. 500 a.C.); CVA Agri-gento 1, tav. 87,9 e 10 (490-480 a.C.) e tav. 88,2 (500-490 a.C.); Agora XXIII, n. 1175 (500 a.C. ca.); CVA Napoli 5, tav. 68,5 (490-480 a.C.); CVA Caltagirone 1, tav. 40,3 e 5 (510-500 a.C.).

Fig. 9. Kylix I.G. 7436: interno.

Fig. 10. Kylix I.G. 22237: interno.

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

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Fig. 11. Lekythos I.G. 44441: a) esterno; b) esterno, dettaglio.

Forma chiusa (chous?) 12) I.G. 44488 (fig. 12.a-b) Due frammenti contigui di parete inferiore di piccola forma chiusa (alt. 5,1; largh. 4,9; sp. 0,25/0,3). Int.: superficie ondulata coperta da una vernice sottile, striata e opaca. Est.: la metopa è limitata a sinistra ed in basso da due linee parallele, disegnate in modo corsivo con il bianco sovraddipinto; della decorazione in-terna alla metopa, anch’essa in bianco, resta ben poco, un breve tratto verticale di difficile interpretazione. Anche se verniciato internamente20 e nonostante lo spessore molto ridotto della parete potrebbe trattarsi di un chous: si vedano ad esempio van Hoorn 1951, figg. 422-424, databili al secondo quarto del V sec. a.C.

Fig. 12. Forma chiusa I.G. 44488: a) interno; b) esterno.

Chous 13) I.G. 44440 (fig. 13.a-c) Mancano buona parte della bocca e l’ansa (alt. conservata 6,35; diam. collo 3,2; diam. max. 6,35; diam. piede 4,75). Bocca trilobata, corpo globulare, breve piede a disco dal profilo esterno a doppio tronco di co-no, superficie inferiore di piede appena concava. Int.: la superficie è risparmiata ad eccezione del collo. Est.: entro una metopa bordata, su tutti e quattro i lati, da una linea singola in colore rosso-bruno sovraddi-

20 Schreiber 1999, p. 197.

Federica Wiel-Marin

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pinto figura maschile21 stante in posizione centrale verso destra con lira nella mano sinistra, il braccio sini-stro è proteso, mentre il destro è arretrato. La forma del chous si avvicina per il profilo del corpo a Green 1970, n. 15, p. 478, fig. 6 e del piede a Green 1970, n. 4, p. 475, fig. 2 e n. 21, p. 478, fig. 8, mentre la decorazione priva di dettagli interni e costi-tuita da un’unica figura più o meno centrale può essere riconducibile ad un periodo compreso tra il secondo quarto e la fine del V sec. a.C. (Cohen 2006, pp. 78-79; van Hoorn 1951, figg. 426-430 e 432-435).

Fig. 13. Chous I.G. 44440: a) esterno, profilo laterale; b) esterno, fronte; c) esterno, dettaglio.

Per quanto riguarda i frammenti presenti nella Collezione Bocchi di Adria si può affermare solamen-te che la provenienza adriese è certa, mentre è purtroppo sconosciuta l’area esatta dell’abitato, in cui sono stati rinvenuti; si può però presumere che provengano da due aree differenti visto che sono stati inventariati in due momenti diversi (si veda nota 4).

Per il loro innato stato di conservazione precario i vasi in tecnica di Six erano destinati perlopiù ad un uso saltuario quale offerta votiva o funeraria22. Se per le due phialai dalla tomba 381 della necropoli del-

21 Potrebbe forse trattarsi di un satiro, perché sembra esserci un alone opaco in corrispondenza di un’eventuale coda. Il chous andrebbe però restaurato per poter affermare con sicurezza la presenza o meno di una coda. 22 Scarrone 2008, p. 53; Tsingarida 2008a, p. 191.

CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA

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la Certosa di Bologna23 (Zannoni 1876, p. 394, tav. 133, 2 e 3; Pellegrini 1912, nn. 464-465) è chiara una destinazione funeraria, per i frammenti di Adria si potrebbe invece pensare ad un uso votivo e quindi ad un’ulteriore “conferma” della presenza di un’area sacra24 ad Adria. Non va comunque esclusa a priori la possibilità che le phialai adriesi provengano invece dall’abitato vista l’esistenza ad Atene di almeno una phiale proveniente da contesto abitativo25. Concludendo si può affermare a buon ragione che la distribuzio-ne delle phialai in tecnica di Six non va limitata solamente ad Atene ed a poche colonie greche26, bensì può essere allargata anche all’area d’influenza etrusca27.

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dos 4, Rhodos.

23 Da Bologna provengono anche altri tre vasi in tecnica di Six: un kantharos (Pellegrini 1912, n. 565), una lekythos (Pellegrini 1900, n. 229) e un chous (Pellegrini 1912, n. 356). Pellegrini menziona anche un altro chous, che dalla descrizione non parrebbe rientrare tra i vasi in tecnica di Six (Pellegrini 1912, n. 357). 24 Colonna 1974, p. 8; Gaucci 2012, pp. 159-160; Baldassarra 2013, pp. 299-300 (ipotizza l’esistenza di ben tre aree sacre!). 25 Lynch 2013, pp. 195-196, n. 23. Si veda anche Cohen 2006, p. 73. 26 Tsingarida 2008a, p. 190. 27 Si pensi anche all’attività della bottega di Nikosthenes, entro cui si sarebbero sviluppate le phialai in tecnica di Six (Tsingarida 2008a, p. 190; Tsingarida 2008b). I prodotti di questa bottega avevano notoriamente come destinazione principale l’Etruria.

Federica Wiel-Marin

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the Bocchi family during the 18th and 19th centuries in the ancient settlement of Adria. The collection preserves some frag-

ments of Attic vases decorated in Six’s technique: seven polychrome phialai, three cups, one lekythos, and two choes.

The phialai, all with ornamental designs, can be dated to the end of the 6th to the beginning of the 5th century B.C.E. They

were usually found in sacral and funeral areas. The Adria phialai were probably discovered in two different areas of the

ancient site. How should these two areas be interpreted—as a settlement or possibly as a sanctuary?

Cups in Six’s technique cups are quite rare: the Adria cups date from the end of the 6th century: two show a tunning naked

male and the third a satyr.

The three closed-shape vessels were common and found over a wide geographical area. They are much later in date than the

drinking vessels.