Archeologia dell'Europa medievale Lezione 3 Dalla Britannia all'Inghilterra normanna: le città

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Archeologia dell'Europa medievale Archeologia dell'Europa medievale Lezione 3 Lezione 3 Dalla Britannia all'Inghilterra normanna: le città Dalla Britannia all'Inghilterra normanna: le città Carlo Citter e-mail: [email protected] Skype: carlo.citter Università degli Studi di Siena – Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di laurea magistrale in Archeologia ll presente testo costituisce materiale didattico realizzato dal docente ad uso esclusivo degli studenti per la preparazione dell’esame. Nessun altro uso è consentito.

Transcript of Archeologia dell'Europa medievale Lezione 3 Dalla Britannia all'Inghilterra normanna: le città

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Lezione 3Lezione 3

Dalla Britannia all'Inghilterra normanna: le cittàDalla Britannia all'Inghilterra normanna: le città

Carlo Cittere-mail: [email protected]

Skype: carlo.citter

Università degli Studi di Siena – Facoltà di Lettere e FilosofiaCorso di laurea magistrale in Archeologia

ll presente testo costituisce materiale didattico realizzato dal docente ad uso esclusivo degli studenti per la preparazione dell’esame. Nessun altro uso è consentito.

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ttàFissiamo alcuni punti:

1) la fine della città romana2) la città sassone e vichinga3) la città normannaGli emporia o centri economici saranno oggetto di un unica lezione perché interessano tutta l'Europa

Stiamo usando la stessa parola per definire tre realtà molto diverse nate con finalità e in tempi diversi.

La continuità topografica non comporta una continuità di funzioni e di ruolo. Molte città rimasero perché erano diventate sedi di vescovo, quindi non era il legame con la nuova autorità regia a legittimarle e neppure a fornire loro una longeva continuità.

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ttàL’urbanizzazione della Britannia era cominciata di fatto a seguito della grande opera di conquista cominciata sotto Claudio nel 43 d.C.

Questo non significa che almeno fino alla fine II secolo d.C. non si fossero sviluppati centri urbani in cui i ceti dirigenti manifestassero alla maniera romana il loro status.

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Le città romane e le città sassoni spesso hanno funzioni simili, soprattutto amministrative, ma fra tardo IV e tardo VI (cioè il misterioso V secolo) non abbiamo dati, quindi non sappiamo cosa è successo.

Nel tardo III secolo l’aspetto difensivo delle fortificazioni sembra essere più marcato nelle città del sudest, più esposte alla pirateria e senza dimenticare che almeno nella seconda metà del secolo la Britannia era stata al centro di secessioni dall’Impero con conseguenti repressioni militari.

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ttà abbandono

continuità

Da intendere con cautela anche la seconda. Molto legno, dark layers, e paesaggi di rovine con scarso posto per mercanti almeno fra V e VI.

Nonostante la labilità delle attestazioni di cristianesimo prima del VII, è possibile che alcune chiese martiriali urbane abbiano permesso il mantenimento di alcune funzioni.

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Coontinuità discontinuità sono parole in sé polivalenti. Dipende da come vengono intese dal singolo ricercatore. Facciamo tre esempi:

3) Lo spostamento fuori le mura di Verulanium e Londinium dai Romani ai Sassoni

1) I grandi edifici di legno di V e VI a Wroxeter sostituiscono quelli in muratura romani

2) Il mantenimento di funzioni amministrative da castrum o municipium romano a villa regalis sassone

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Gli scavi di Wroxeter sono gli unici per vastità e accuratezza (e mancanza di disturbo successivo, a consentire di vedere una fase di VI secolo sull'area della basilica, però in forma privata.

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Winchester fu riprogettata nel tardo IV e forse è stato trovato il gynaecaeum della Notitia Dignitatum e mantenne una funzione di centro amministrativo fino a quando non riemerse come città dei Sasssoni occidentali (da Venta a Vintacaestir da cui poi Winchester).

Poco a sud, presso una probabile stazione di posta Clausentum, c'era un approdo. Dalla parte opposta del fiume Itchen fu fondato Hamwic.

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A Verulanium fu la cristianizzazione con la costruzione del santuario dedicato a St. Alban addirittura a modificare il nome antico, mantenendo però le funzioni e forse anche uno stile di vita più romano (ma ancora sono le fonti scritte a suggerirlo.

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Fra le città di minore entità merita una menzione Venta Icenorum, per il fatto che la sua fioritura è piuttosto tarda e si colloca in un momento in cui le altre città sono già in forte decadenza. L'insediamento sassone fu in continuità e con la città romana.

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Dal IX comincia il fenomeno dei burhs che nascono come castelli (il termine in Tedesco ancora oggi designa centro fortificato) ma si sviluppano, almeno alcuni, come città però solo fra X e XI.

Il ruolo delle aristocrazie nella fondazione e gestione dei burhs come degli emporia e dei centri commerciali è ugualmente in discussione: alcuni pensano che sia determinante, altri no.

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I burhs e i boroughs sono le tipiche forme urbane dell'Inghilterra vichinga e tardo sassone. Secondo i nostri standards sono piccole, ma una parte significativa della popolazione viveva di artigianato, erano centri permanenti e con funzioni amministrative.

Borough deriva da burh e significa la stessa cosa. Boroughs furono nominate le città con particolari status giuridici.

Petersborough circa 1070 (sopra) e 1300 (sotto).

Tuttaviain età sassone i burhs non erano luoghi difesi come i castelli romani prima o quelli normanni poi.

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Anche luoghi come il famoso monastero di Glastonbury, una pietra miliare dell'archeologia medievale anglosassone, ha nel nome il termine burhs che denota una sua funzione come central place, avvalorata anche dalle attività artigianali rinvenute negli scavi. Si tratta di una tipologia nota anche nel continente come mostra il più noto caso di St. Denis (sobborgo di Parigi).

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London, York e Lincoln ebbero fasi molto importanti durante il periodo del Danelaw. Delle prime due vedremo più avanti alcuni dettagli. Molte furono fortificate per fronteggiare gli attacchi vichinghi.

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Anche altre città come Norwich conobbero una fase di crescita fra età sassone e i Normanni.

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ttàLe zecche aumentarono in modo considerevole, ma la metà delle monete fu

coniata in pochissime città fra cui ancora London, York e Lincoln. All'arrivo in Inghilterra, William trovò una rete urbana strutturata, ma ancora in via di sviluppo. Su questa si costruì la rete delle città bassomedievali del periodo normanno.

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ttàIl periodo successivo alla conquista normanna, almeno per le città inglesi, può essere diviso in tre fasi:

1) 1100-1300 che corrisponde ad una forte crescita

2) 1300-1350 la crisi di metà trecento che include la peste nera

3) 1350-1550 declino per alcune città, crescita per altre e London capitale

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La peste fu un momento di svolta, ma portò alla luce tensioni e problemi maturati nei secoli della crescita. Ma è anche il momento in cui la città, in

tutta Europa, prese il sopravvento sulla campagna, assorbendo anche funzioni tradizionalmente rurali come le fiere.

In Scozia e Irlanda il fenomeno urbano comincia solo con il basso Medioevo ed è di fatto un importazione normanna.

Sono quasi venti anni che non abbiamo sintesi sulle città inglesi del basso medioevo e anche questo è forse un segno. La città in

generale è un tema che non affascina più gli studiosi.

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ttà L'espansione del primo periodo (1100-1350) si concretizzò con l'uscita dalle mura romane o sassoni e la creazione di nuovi sobborghi.

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città inglesi monofase (a sx) e plurifase (a dx)

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A questo si aggiunsero nuove fondazioni che ebbero un peso determinante nello sviluppo dell'urbanesimo insulare, sebbene la letteratura non sia concorde sulla quantificazione. Possiamo assimilarle alle nostre terre nuove.

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Alla fine dell'Xl secolo il vescovo di Norwich fondò una chiesa alla foce del fiume Ouse, presso un importante impianto di saline.

La città non ebbe un rapido sviluppo, almeno fino alla metà del XIII, quando fu impiantata la terra nuova.

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Da allora anche le case private ebbero fondazioni in pietra, la ceramica mostra un raggio di importazioni più ampio anche dal continente.Gli scavi hanno anche mostrato le continue opere per regolare gli argini e le banchine.

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La pianificazione urbana, regolare (che niente deve al lontano passato classico) è il segno del patronato regio o comunque di una forte autorità che progetta in un'unica soluzione come a Winchester, dove il re Alfred del Wessex (870-899) fece un grande investimento.

Aumentano i sobborghi e le chiese. Winchester intorno al 1100 ne aveva 57.

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ttàSi vanno inoltre definendo spazi pubblici e privati che poi ritroviamo nella città moderna, in primo luogo i grandi monasteri urbani e le cattedrali come l'old minster di Winchester fondato dal re Cnut (1016-1035).

Di seguito una rapida carrellata su quattro città importanti: London, York, Canterbury e Dublin

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ttàLondra si sviluppò nel I secolo d.C. su due colline separate da un torrente che in precedenza non erano state occupate. Lo sviluppo urbano fu molto

veloce giungendo ad occupare gran parte dell’attuale city e intorno agli inizi del III secolo l’area a nord del Tamigi era racchiusa entro la cinta muraria.

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ttàGran parte della storia e della fortuna di Londra risiede nel sistema viario che convergeva sul porto fluviale nei pressi dell’attuale London Bridge, dove, forse non a caso, era già stato costruito un ponte che ebbe numerose fasi costruttive così come la banchina del porto la cui massima estensione si data intorno alla metà del III. Il porto era un importante nodo di scambi delle merci provenienti dai traffici marittimi che venivano da qui redistribuiti nell’intera isola, come pure dei prodotti per così dire interni.

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Il primo foro fu realizzato sull’area oggi denominata Cornhill con un palazzo di rappresentanza forse del governatore provinciale. Subito dopo il foro fu quadruplicato e fu edificata anche la basilica, peraltro l’edificio pubblico più grande a nord delle Alpi (167 x 54 m). Queste operazioni del tardo I e inizi II secolo configurano l’importanza che la città stava assumendo nel panorama britannico.

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L’aspetto della città nel medio impero è piuttosto ambiguo. Un palazzo di fine III non finito forse doveva supportare la causa secessionista dell’usurpatore Allectus, così come la prima di una serie di fortificazioni della banchina del fiume. Il porto era ancora in funzione ma la quantità di merci che affluiva era molto più modesta rispetto a un secolo prima.

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ttàIl quadro di Londra romana viene completato con lo studio paleoambientale che ha mostrato la grande incidenza in termini di trasformazione del paesaggio dovuta alla romanizzazione, e con un primo approccio alle aree cimiteriali che evidenziano il buon livello generale della popolazione residente per tutto l’arco dei 4 secoli di storia urbana.

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ttàIl medioevo di Londra comincia ad essere meno oscuro che in passato. In particolare per il periodo sassone le informazioni a disposizione consentono già di delineare un quadro generale.La scoperta più importante è il centro commerciale di Lundenwic posto ad ovest delle mura romane, ma al momento non vi sono elementi chiari per comprendere la storia dell’area interna alle mura fra gli inizi del V e la rioccupazione sassone sotto re Alfred nel IX secolo.

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ttàUna buona parte dell’area entro le mura era già stata abbandonata e coperta da strati di terra scura prima del fatidico 410 (forse il processo comincia nel III secolo). Le funzioni urbane propriamente dette se non erano del tutto compromesse, certo erano molto ridimensionate. La prima menzione di una nuova costruzione si deve a Beda che attribuisce al re del Kent Aethelbert il primo impianto della cattedrale di St. Paul intorno al 604.

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ttàSempre a Beda dobbiamo la prima descrizione della città dell’VIII secolo, Lundenwic, che gli scavi degli anni ’80 del XX secolo hanno posizionato con precisione nell’area di Aldwich (odierno Strand, che non a caso significa città vecchia). Questo centro aveva funzioni demografiche e commerciali e può inquadrarsi nel più generale fenomeno degli amporia del nord, essendo forse più antico di altri siti come Ipswich e Hamwich. Era piuttosto esteso, fino al fiume a sud, fino a Westminster a ovest e a nord fino a Oxford Street. Era il punto d’ingresso dell’Europa continentale nella Mercia.

banchine del periodo sassone durante lo scavo

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ttàLe fonti archivistiche e gli scavi convergono nel delineare una fase di reurbanizzazione fra IX e X secolo con la pianificazione di assi viari nord-sud a partire dal Tamigi, sebbene forse concentrata sulla collina occidentale. Nel corso del X secolo i dati archeologici suggeriscono un forte impulso nei commerci con l’area frisone e vichinga. E poco dopo anche mercanti di area francese e germanica commerciavano in un secondo impianto portuale a Billingsgate.

lo scavo della Royal Opera House

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La città normanna con la cattedrale di St. Paul e la torre di Londra.

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1666 – The great fire: fine della storia

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ttàYork, come Londra, è una città fondata dai Romani non su un preesistente villaggio celtico. L’occasione per costruire un accampamento temporaneo alla confluenza fra Ouse e Foss fu una spedizione nel 71 d.C. per sedare rivolte dei Brigantes.

La posizione era così strategica che ben presto il sito divenne stabile con il nome di Eburacum/Eboracum (forse il luogo dei tassi), una cortina difensiva in pietra con torri e 4 porte sostituì le prime difese in legno. Le strade principali (via praetoria e via principalis) si incrociavano nei principia e sono oggi più o meno corrispondenti a Stonegate e Petergate.

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ttàL’allontanamento della legione di stanza ad Eboracum nel quadro più ampio del disimpegno militare romano in Britannia dopo il 410 favorì un vuoto di potere colmato solo con la conquista sassone. La città fu ribattezzata Eoforwic e divenne la capitale del regno di Northumbria.

Da un punto di vista archeologico i pochi dati suggeriscono di vedere in York un

atteggiamento particolare dei Sassoni nel senso di un mantenimento degli assetti

urbanistici romani e del tentativo di restauro delle difese.

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ttàDurante il periodo sassone, nel 627, il nobile Edwin reintrodusse il cristianesimo portando a York il prete Paulinus che lo battezzò in una piccola chiesa di legno costruita per l’occasione. Poco dopo egli divenne il primo vescovo di York e la chiesetta la prima cattedrale. Nella gerarchia ecclesiastica britannica la cattedra di York era ed è tuttora seconda solo a quella di Canterbury.

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Il periodo di massimo splendore della città coincide con l’arrivo delle popolazioni vichinghe provenienti soprattutto dalla Danimarca che la conquistarono nell’866, cambiandole il nome in qualcosa che suonava meglio nella loro lingua: Jorwic.

in alto panoramica degli scavi di Coppergate, in basso e asx ricostruzioni di scene di vita

quotidiana nello Jorwic centre

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Come doveva apparire Jorwic nel periodo vichingo

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ttàRecenti studi hanno posto il problema della continuità o meno fra la città romana e quella sassone. Ovvero se fu una rifondazione religiosa del VII secolo per onorare un antico vescovato o per bloccare un luogo di culto

pagano. In particolare due scavi hanno posto nuovi interrogativi.

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ttàA Heslington è stato trovato un villaggio del primo periodo sassone del

tutto comparabile con il meglio noto West Heslerton, dunque una comunità contadina autosufficiente che sta in continuità con il paesaggio e la

proprietà tardoromana, ma viene abbandonata con il middle saxon shuffle.

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ttàNell'altro sito di Fishergate, invece abbiamo il villaggio medio sassone

collegato alla chiesa di St. Helen. Questo ha aperto il confronto con altre realtà di wics come Hamwic, Gippeswic e la stessa Lundenwic, dove la chiesa

è un indicatore del controllo regio che viene esercitato sulla produzione e lo scambio delle merci. Tornerebbe anche l'andamento pianificato del sito

rispetto al precedente e ancora con paralleli negli altri wics.

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ttàCanterbury sorge su un sito preistorico a differenza di Londra e York, al centro di una pianura desolata resa fertile dal continuo lavoro dell’uomo, ma solo con i Romani nel I d.C. si sviluppò un centro urbano pienamente inserito nel sistema di traffici della Britannia romana.

Dopo un periodo di crisi in concomitanza con l’invasione anglosassone che curò circa un secolo, sulle rovine di Durovernum Cantiacorum comparvero le prime capanne sia dentro che fuori le mura.

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ttàUn momento cruciale della storia di Cantwaraburg, come la chiamarono gli Angli, è il 597, anno in cui il re Ethelbert del Kent permise la missione di S. Agostino inviato direttamente da Gregorio Magno per convertire le popolazioni della Britannia.

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ttà Per l’occasione fu fondata l’abbazia di S. Pietro e Paolo

che più tardi verrà intitolata allo stesso S. Agostino. E il figlio di

Ethelbert cominciò nel 602 la costruzione della cattedrale.

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ttàLo scavo della cattedrale di Canterbury è stata una delle occasioni più importanti dell’archeologia nelle città inglesi. Le tracce più antiche di frequentazione sono costituite da una strada acciottolata che attraversava l’area poi occupata dalla cattedrale e alcuni edifici in legno.

Ma il ritrovamento più significativo è

senza dubbio la prima cattedrale

anglosassone i cui resti stavano

appena 20 cm. sotto al pavimento

del 1786.

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ttàL'insediamento umano sulle rive del fiume Liffey è attestato già dal Mesolitico con una forte continuità, pertanto quando i vichinghi arrivarono nell'area di Duiblinn o Ath Cliath (un vicino villaggio da cui l'odierno nome irlandese di Baile Atha Cliath) nell'841 non trovarono una landa desolata. Le fonti scritte attestano un luogo di culto e un villaggio nell'area almeno dal VII secolo.

Tuttavia, analogamente a quanto avveniva nello stesso tempo a York, essi seppero dare un grande impulso alle città fondate o conquistate. Fino alla fine del IX secolo Dublino fu solo uno dei tanti approdi vichinghi.

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ttàZecca dalla metà del X La prima cinta difensiva in terra costruita dai

Vichinghi nel 925 fu poi ampliata intorno al 1000 e fra 1100 e 1130 una nuova in pietra che racchiudeva 12 ettari.

Gli scavi più importanti a Dublino sono nell'area di Woodquay dove sono state trovate case vichinghe molto ben conservate.

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Interpretazione dei dati di scavo di una casa vichinga di Dublino.

Si tratta di uno scavo condotto nel 1973-74 che dette l'avvio ad un nuovo rapporto degli Irlandesi con la loro storia.

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Un'ipotetica ricostruzione di Dublino nell'XI secolo.

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ttàConquistata dagli anglo-normanni nel 1170, gli originari abitanti furono espulsi. Questo fu l'inizio dell'espansione urbana verso ovest andando a configurare l'attuale centro storico.

Intorno al 1204 sul sito di un probabile precedente fortilizio ibero vichingo, fu edificato il castello normanno.