Post on 06-Mar-2023
“Stiamo vivendo in un mondo che sempre più è segnato da una crescente interdipendenza in tutti i settori dell’attività umana- la fertilizzazione interconnessa delle nostre società ci offre sempre nuove opportunità di rafforzare i legami fra popoli, nazioni e culture a livello globale. Ma allo stesso tempo, con la globalizza-zione , sono cresciute l’incomprensione, la mancanza di fiducia, La crisi economica, ambientale, etica ha ulteriormente accresciuto questo senso di insicurezza e di sospetto . Alla luce di questo sviluppo, ho pro-posto una nuova e universale visione, aperta all’intera comunità umana , che ho chiamato “ nuovo uma-nismo”
“Sono convinta che l’UNESCO ha tutte le forme necessarie per offrire una risposta umanistica alla globa-lizzazione e alla crisi. In risposta al senso di vulnerabilità che permea tutti I livelli, c’è, in effetti, la necessi-tà di inventare nuove forme di azione per difendere l’unità sul piano sociale e salvaguardare la pace.
In considerazione di questa urgente necessità l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2010 “Anno internazionale per l’incontro delle culture e designato l’UNESCO come agenzia capofila per la celebrazione dell’Anno , in considerazione della sua esperienza più che sessantennale nel lavoro per pro-muovere e fare progredire “la reciproca conoscenza e comprensione fra i popoli” .
Cultura comprende non solo arte e letteratura, ma anche modi di vita, sistemi di valori, tradizioni e cre-denze. In questo mondo in via di rapida globalizzazione, segnato da scambi vloci r sempre maggiore com-plessità,la protezione e la promozione di questa ricca diversità presenta numerose sfide. E’ vero che la cultura nonm è inclusa a buon diritto, fra gli obiettivi del Millennio per lo sviluppo – cosa che mi dispiace. Ma i legami fra cultura e sviluppo sono talmente forti che l’uno non può fare a meno dell’altra. E’ mia fer-ma intenzione dimostrare, attraverso nuove iniziative, che questi legami non si possono separare.
L’obiettivo di questo Anno Internazionale è di contribuire a dissipare la confusione originata dall’ignoranza, dal pregiudizio e dall’esclusione che crea tensione, i. Scambio e dialogo fra le culture sono il migliore strumento per costruire la pace. insicurezza, violenza e conflitto- Il compito sarà quello di battersi per il dialogo e la conoscenza reciproca , per promuovere il rispetto per le reciproche culture e distruggere le barriere fra le diverse culture
Quattro sono le principali linee strategiche di azione individuate per questo anno. Queste comprendono: promuovere la conoscenza reciproca della diversità culturale, etnica, linguistica e religiosa; costruire una cornice che unisca i valori che comunemente si scambiano , rafforzare òa qualità dell’educazione e la competenza interculturale; rafforzare il dialogo per uno sviluppo sostenibile.
Vorrei invitare tutti i partner dell’UNESCO a mobilitarsi allo scopo di raggiungere questi obiettivi: le Com-missioni Nazionali per l’UNESCO, le agenzie del sistema delle Nazioni Unite, le organizzazioni governative e non governative, gli Ambasciatori di Buona Volontà e gli artisti per la pace, le cattedre UNESCO e le Scuole Associate. i Club e i Centri UNESCO, i parlamentari, eletti localmente, il mondo della cultura, le scienze, l’educazione e i media, i leader di opinione,le organizzazioni di giovewnt4ù e la società civile nella sua unità che include anche il settore privato. Con gli sforzi di tutti, la celebrazione dell’anno 2010 con-quisterà indubbiamente un alto profilo e avrà un impatto quanto più alto possibile a livello nazionale, regionale, internazionale.
Date queste nuove sfide di un mondo sempre più interconnesso, il compito che condividiamo è di costrui-re ponti solidi, basati sulla solidarietà fra tutte le culture, così da creare una nuova etica universale del vi-vere insieme.
Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
L’UNESCO dedica il 2010 al confronto e all’incontro
delle diversità e delle culture.
Maria Luisa Stringa
2010- Annèe du rapproche-ment des cultures-. Perché questo titolo per questo numero del nostro No-tiziario? Perché, al di là della coincidenza con la scelta delle Nazioni Unite e dell’UNESCO, la tematica ci propone obiettivi che sono alla base dell’impegno dei Club e Centri UNESCO nel mondo: la loro stessa ragione d’essere. Nati sulle ceneri di una guerra che aveva insanguinato il mondo, diviso popoli, et-nie, individui in nome di culture , di razze, di poteri politici e sociali, di credi, di fedi religiose, i Club UNESCO si sono posti come primo obiettivo il supera-mento delle barriere dell’odio e del disprezzo creando le condizioni per il dialogo fra individui e popoli, via per la Pace. SEGUE a pag 2
Editoriale
Numero Doppio 2010, Notiziario della Presidenza della Federazione dei Centri e Club UNESCO Italiani
Centri e Club testimoni delle culture. La vitalità e la spinta nella valorizzazione
del patrimonio nella sua diversità.
Parola per parola
Claudio Santodirocco
E’ interessantissimo trovarsi di fronte alla definizione della parola “cultura”. Fa effetto, si è portati a non pensarci per-ché ognuno ha la puntigliosa presunzione di averne una propria, che gli è data da dal suo passato, dalla terra in cui è nato, da quella o quelle in cui è cresciuto e dalle perso-ne che ha incontrato. Non esiste quindi niente di più astratto, niente che possa essere così influenzabile e plasmabile dagli eventi della vita. Segue a pagina 3
Realizzazione grafica a cura di Claudio Santodirocco
EEEDITORIALEDITORIALEDITORIALE 2
PPPAROLAAROLAAROLA PERPERPER PAROLAPAROLAPAROLA 3
L’AL’AL’ASSEMBLEASSEMBLEASSEMBLEA FICLU FICLU FICLU DIDIDI ASSISIASSISIASSISI 4
LLLAAA SETTIMANASETTIMANASETTIMANA DESS DESS DESS DEDICATADEDICATADEDICATA
ALLOALLOALLO SSSVILUPPOVILUPPOVILUPPO SOSTENIBILESOSTENIBILESOSTENIBILE
5
AAARTIGIANATORTIGIANATORTIGIANATO TRATRATRA TRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONE EEE
NUOVENUOVENUOVE TECNOLOGIETECNOLOGIETECNOLOGIE 6
LLLAAA REAZIONEREAZIONEREAZIONE DELLEDELLEDELLE DONNEDONNEDONNE ALLAALLAALLA
CRISICRISICRISI ECONOMICAECONOMICAECONOMICA MONDIALEMONDIALEMONDIALE 7
MMMEMORYEMORYEMORY OFOFOF TTTHEHEHE WWWORLDORLDORLD 8
LLLAAA MOSTRAMOSTRAMOSTRA DIDIDI FFFOLIGNOOLIGNOOLIGNO 10
L’AL’AL’ASSEMBLEASSEMBLEASSEMBLEA FMACU FMACU FMACU INININ CCCINAINAINA 11
CCCONVEGNOONVEGNOONVEGNO DIDIDI CIPROCIPROCIPRO SULLESULLESULLE MI-MI-MI-
GRAZIONIGRAZIONIGRAZIONI
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LLLAAA GIORNATAGIORNATAGIORNATA MONDIALEMONDIALEMONDIALE DEGLIDEGLIDEGLI
INSEGNANTIINSEGNANTIINSEGNANTI
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INDICEINDICEINDICE
IL TAVOLO DEI RELATORI AD ASSISI.
Pagina 2 Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
Editoriale
Segue dall’Indice.
i Club e Centri UNESCO che hanno vissuto direttamente la violenza e l’odio - ricor-diamo con commozione tanti amici scomparsi in tra-giche circostanze – nei di-versi paesi in cui si sono ra-pidamente diffusi, dall’Asia, all’Africa, all’Europa, sanno che la via per costruire la Pace è impervia, ma passa attraverso un’azione conti-nua sul territorio che renda possibile l’incontro e la col-laborazione a tutti i livelli, nel rispetto reciproco di i-deologie, tradizioni e cultu-re che hanno espresso nei secoli le diverse identità dei popoli e i valori comuni .
E’ il dialogo, così inteso la condizione per costruire u-na pace fondata sul “nuovo umanismo” auspicato dal d i r e t t o r e g e n e r a l e dell’UNESCO Irina Bokova in apertura dell’Anno “du rap-prochement des cultures”, Nel suo messaggio del 2° gennaio 2010 il Direttore generale Bokova scriveva parole vibranti di fede e di volontà operativa .che ri-proponiamo alla nostra at-tenzione, come motivo di riflessione e monito per l’azione.
In questa linea riteniamo che si inseriscano le attività dei Club membri della Fede-razione che presentiamo in questo numero
l’Assemblea di Assisi, dedi-cata al tema della pace, nel-la città del Santo Francesco, che ha saputo indicarci il cammino per la scoperta dell’individuo attraverso l’altro, nel dialogo con le creature più fragili, con la natura, espresso nell’arte e nella bellezza del creato; ancora, l’impegno per l’educazione alla pace come incontro fra culture lontane e sul territorio è stato testi-moniato dalla lezioni magi-strali ricche di contenuti formativi, di spiritualità e di valori. Ma anche la Mostra che abbiamo presentato a Foligno, curata dal Ministe-ro dei Beni culturali, ha a-perto una finestra sulla cre-atività artistica come pre-zioso strumento di dialogo al di sopra di ogni confine. Il lavoro umano nell’impegno dei Club italiani appare nel-la ricerca sullo sviluppo so-stenibile, d’intesa con la Commissione UNESCO; nel gruppo di lavoro e Conve-gno ‘dalla terracotta alla ceramica’; nell’incontro in-
ternazionale sull’economia nel lavoro femminile . Il ruo-lo centrale della cultura, co-me via per il dialogo e la co-municazione di valori è te-stimoniato dalla Mostra ‘Memory of the World” manoscritti e documenti, curata dall’UNESCO nel quadro del suo programma dei tesori mondiali, .
E allo stesso tempo l’impegno dei Club e Centri UNESCO a livello mondiale, appare nel rapporto sulla riunione internazionale or-ganizzata dalla FMACU a Cipro con il sostegno dell’UNESCO che ha messo a fuoco i problemi ancora non risolti dell’incontro con gruppi o singoli individui migranti.
Interpreti degli obiettivi
dell’UNESCO i suoi Club e
Centri attivi in tutto il mon-
do condividono il messag-
gio del Direttore Generale
Irina Bokova che ripropo-
niamo alla nostra attenzio-
ne, come motivo di rifles-
sione e monito per l’azione.
MLS
Pagina 3
E’ interessantissimo trovarsi di fronte alla definizione della pa-rola “cultura”. Fa effetto, si è portati a non pensarci perché ognuno ha la puntigliosa presun-zione di averne una propria, che gli è data da dal suo passato, dalla terra in cui è nato, da quel-la o quelle in cui è cresciuto e dalle persone che ha incontrato. Non esiste quindi niente di più astratto, niente che possa essere così influenzabile e plasmabile dagli eventi della vita. Mi sento di poter fare questo discorso in aggregato riferendomi agli stati, alle popolazioni, alle etnie, alle tribù. Per l’esattezza “cultura” significa:
un insieme di componenti e trat-ti spirituali, materiali, intellet-tuali e affettivi che caratterizza-no una società, un gruppo socia-le e che quindi comprendono, inoltre, arte e letteratura; i modi di vivere, di convivere social-mente, tradizioni e credenze. (UNESCO)
Induce una riflessione il fatto che il termine cultura quindi venga ben descritto a livello in-ternazionale e ciò non si può di-re per parole in apparenza meno complesse agli occhi di molti ad esempio di “terrorismo” (il ter-mine ha tantissime definizioni a vari livelli).
UNESCO dichiara il 2010 “Anno internazionale du rapproche-ment delle culture”. Io non sono stato capace di trovare un modo esauriente, che mi soddisfaces-se, di tradurre in italiano il ter-
mine rapprochement. Le mie conoscenze di francese eviden-temente troppo scarse mi impe-discono di tradurre esattamente questo termine che però intui-sco essere la chiave di volta del concetto a cui UNESCO dedica questo 2010. Ma vorrei proporre una riflessione su ciò che ho in-teso di questo termine uguale in francese ed inglese ed inesisten-te in italiano. Riempire questa parola con un significato è il con-tributo che mi sento di dare nel-la cornice di quest’anno.
L’esperienza storica di contami-nazione culturale avviene in cor-rispondenza di un processo di incontro tra persone, generazio-ni o civiltà diverse: talvolta si tratta di incontro, altre volte di scontro, che impone costi ingen-tissimi. Può capitare che una delle parti soccomba in termini di identità oppure indebolirsi fino dare spazio a quelle istanze al proprio interno aliene al dialo-go, che estremizzano i termini del confronto. Proprio a questo p r o p o s i t o nella confe-renza a Pari-gi svolta a Place de F o n t e n o y dal titolo History, Me-mory and the Rappro-chement of Cultures or-g a n i z z a t a nella corni-
ce dell’anno 2010 “du Rappro-chement de cultures” si fa preci-so riferimento alla memoria sto-rica e all’importanza del rappro-chement tra le culture perché possano condividerla. Il progres-so e lo sviluppo delle civiltà” – si dice- “è la risultante del confron-to tra persone provenienti da culture diverse, con differenti orizzonti e idee”. Una vera sfida che le civiltà in tal modo progre-dite devono affrontare è quella di convivere con la medesima memoria storica sui fatti più rile-vanti del Novecento, sulle ceneri di un mondo sul quale bisogna costruire la pace dalle fonda-menta: ovvero dalla mente degli uomini. E’ ineludibile il riferi-mento all’Olocausto e a coloro che ne hanno più volte negato perfino l’esistenza.
PAROLA PER PAROLA di Claudio Santodirocco
Pagina 4 Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
Assisi città della pace, città patri-monio mondiale UNESCO, ha accol-to dal 9 all’11 Aprile 2010, la XXXI Assemblea nazionale dei Club e Centri UNESCO Italiani, sul tema “un cammino verso la pace: l’impegno culturale, sociale e di solidarietà dei Club UNESCO sul territorio”. Le finalità di pace e rispetto dei diritti umani che i club UNESCO si propongono in tutto il mondo si sono incontrate idealmente con i valori espressi dalla città di Assisi, simbolo per il mondo intero di pace e di dialogo tra le culture. In un mondo sconvolto da venti di guerra a tutti i livelli, appare chiaro il significato della scelta di Assisi per la XXXI Assemblea Nazionale della Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO che, in linea con l’Atto costitutivo dell’UNESCO; sen-tono prioritario l’ impegno di edu-cazione ai valori etici, e culturali, al dialogo, alla solidarietà, condizioni e via per la pace. Alla luce di queste indicazioni, Club e Centri UNESCO sono oggi chiama-ti ad affrontare un processo di cre-scita fondato su un nuovo equili-brio. In questo momento di grande responsabilità per la Federazione anche il pomeriggio inaugurale nel-la sala papale della Basilica, è stato portatore di un messaggio che non per caso è stato rilevato in tutti gli interventi bene al di là della forma o della ufficialità che impone la sa-cralità e la storia di un luogo che appartiene all’umanità,: dal sindaco Ricci che ha aperto i lavori, al Ret-tore del Sacro Convento, padre Pie-montese, dall’Ambasciatore Savoia il Direttore dell’ICCROM, Prof. Mounir Bouchenaki all’ intervento di sintesi della presidente della FI-
CLU, tutti hanno sottolineato come questi valori si traducano in una volontà di impegno sul territorio. La lezione magistrale del prof. Pao-lo Orefice, titolare della cattedra UNESCO transdisciplinare di edu-cazione alla pace sotto il titolo sim-bolico “L’educazione per la cultura di pace e lo sviluppo umano”, ha presentato una linea operativa pre-cisa, fondata su esperienze interna-zionali e locali. La Pace, dunque, non è stata per noi ad Assisi solo una suggestiva parola, continuamente ripetuta in queste giornate, ma per ciascuno un invito all’azione, nei campi di-versi in cui operiamo. Ripensavamo alle immagini tra-smesse dalle televisioni del mondo, delle pietre secolari divenute tombe per la tragica offesa recata dal terremoto che tuttavia ha unito al di sopra di confini politici o am-ministrativi quanti credono nei va-lori dell’umanità, mentre potevamo godere, in una indimenticabile se-rata, la eccezionale vista delle volte rinate, degli affreschi guariti, ascol-tarne la voce attraverso la guida competente e partecipe del padre Marioli. Momenti inseriti fra il lavoro che è stato intenso, considerati i diversi punti all’ordine del giorno, a in particolare l’impegno istituzionale del rinnovo del Consiglio Direttivo.. I lavori di gruppo, come previsto, si sono articolati intorno ai temi che nell’anno appena concluso hanno raccolto il maggiore interesse dei Club, in vista dello sviluppo succes-sivo: Quattro i gruppi costituiti: 1. ambiente e sviluppo sostenibile; 2. l’artigianato fra tradizione e nuo-ve tecnologie; 3) Pari opportunità e
diritti umani; 4) patrimoni per una cultura di pace. Limiti di spazio ci impediscono di riportare i documenti di sintesi ela-borati dai quattro gruppi al termine dei loro lavori. Riteniamo tuttavia significativo presentare sintetica-mente quattro importanti progetti realizzati nei mesi successivi all’Assemblea, a partire dalle indi-cazioni dei quattro gruppi di lavoro. Si tratta di testimonianze della o-peratività dei Club e Centri UNESCO sul territorio:
1) Il programma DESS realizzato dai Club italiani;
2) il Convegno dalla terracotta alla ceramica che ha presen-tato il lavoro di numerosi Club italiani
3) il Convegno sull’ economia le opportunità al femminile
4) la Mostra dell’UNESCO ‘memory of the world’: una testimonianza operativa e concreta di preziosi patrimo-ni da salvare.
I CLUB E CENTRI UNESCO ITALIANI RIUNITI IN ASSEMBLEA AD ASSISI d i Maria lu isa Stringa
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LA SETTIMANA ITALIANA DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE:
MISURE DI CONTROLLO E PROPOSTE DI MITIGAZIONE DEGLI
IMPATTI di Annateresa Rondinella e Maurizio Lazzari
Il 20 dicembre 2002 l’Assemblea Ge-nerale delle Nazioni Unite ha istituito, con la Risoluzione 57/254, il Decennio ONU per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile acronimo (DESS), che ha avuto inizio nel 2005 e si concluderà nel 2014. All’UNESCO è stato affidato il ruolo guida per i programmi e le attività del Decennio. Ogni anno, in Novembre, si celebra la Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, per il 2010 il comitato scientifico della CNI, riunito in Roma l’8 aprile del 2010 presso la sede della Società Geografica Italiana ha deciso di dedicare la Settimana al tema della mobilità. Le fonti UNESCO riportano dati secon-
do i quali dal 2007 la popolazione ur-
bana ha superato la popolazione rura-
le. Tale urbanizzazione è un processo
complesso con importanti conseguen-
ze per la nostra società, a livello socia-
le, economico, culturale e ambientale.
Il fenomeno dell’urbanizzazione è
strettamente collegato al tema della
mobilità. Le cattive politiche sulla mo-
bilità hanno riflessi negativi sulla quali-
tà della vita e la salute dei cittadini e,
sul versante più strettamente econo-
mico, limitano l’accessibilità alle aree
urbane, riducono la competitività del-
le aree, impediscono la piena attuazio-
ne del principio di concentrazione
degli interventi e determinano la per-
dita di valore economico dei suoli. La
regolazione della mobilità nelle aree
urbane ed il controllo del traffico rap-
presentano quindi le questioni centrali
che gli amministratori locali si trovano
ad affrontare e per le quali devono
poter disporre di adeguati strumenti
ed un quadro di conoscenze che con-
senta scelte consapevoli: non sono più
immaginabili politiche di sviluppo ur-
bano che prescindano dal tema della
mobilità sostenibile. Partendo da que-
sto presupposto la FICLU ha realizzato
un progetto pilota mirante a sviluppa-
re strategie per ridurre l'impatto del
traffico nelle aree di elevata valenza
ecologica e artistica attraverso una
razionalizzazione dei flussi turistici e la
realizzazione di piste ciclabili e percor-
si pedonali extra-urbani, nonché la
definizione di misure di tutela degli
ambienti naturali esposti a una mobili-
tà non sostenibile. Gli ambiti di appli-
cazione del progetto pilota sono stati
individuati in corrispondenza di aree
urbane, aree costiere e montane ed
aree naturali protette. In tali ambiti
l’attuazione del progetto si propone di
raggiungere i seguenti obiettivi: 1.
ridurre la necessità del trasporto mo-
torizzato privato e promuovere alter-
native valide e accessibili; 2. incre-
mentare la quota di spostamenti ef-
fettuati tramite i mezzi pubblici, a pie-
di o in bicicletta; 3. promuovere il pas-
saggio a veicoli con basse emissioni di
scarico; 4. sviluppare un piano di mo-
bilità urbana integrato e sostenibile,
cercando di favorire soluzioni a soste-
gno dei portatori di handicap e delle
categorie protette; 5. monitorare i
risultati di una Regione campione, il
Piemonte, dove alcune misure sono
state messe in atto; 6. proporre solu-
zioni per la limitazione dei danni pro-
vocati da mezzi fuoristrada e moto-
cross in aree forestate e strade fore-
stali. I mezzi e le soluzioni proposte
sono di tipo incentivante e disincenti-
vante, tra cui si annoverano:
l’allestimento e/o prolungamento
delle piste pedonali e ciclabili e delle
zone pedonali; autonoleggio, car sha-
ring; realizzazione di corsie preferen-
ziali autorizzate soltanto ai mezzi pub-
blici, che permettano di creare due
forme di scorrimento, congestionata
per i mezzi privati e scorrevole per
quelli pubblici o di pubblico interven-
to; offerta di un servizio di affitto di
biciclette e autovetture a carico dei
Comuni; la costituzione di un gruppo
speciale di interesse "Vacanze lontane
dalla macchina"; pacchetto turistico
"tutto compreso"; azioni di pubbliche
relazioni quali: comunicati stampa,
newsletter, cooperazione con i media,
trasmissione di video nei centri abitati,
eventi; il car pooling; park pricing; il
blocco del traffico urbano come misu-
ra di emergenza per ridurre il traffico
veicolare e le emissioni inquinanti;
introduzione di autobus a idrogeno. Al
fine di favorire una cultura della mobi-
lità sostenibile nei contesti sopra de-
scritti, il progetto propone un concor-
so di idee nazionale, rivolto a studenti
di scuola media e superiore, studenti
universitari e neo laureati, singoli pro-
fessionisti, associazioni ambientaliste
e centri di educazione ambientale, e
finalizzato a stimolare la sensibilità
delle comunità locali attraverso
l’individuazione e l’adozione di misure
di controllo e mitigazione degli impatti
della mobilità negli specifici contesti
urbani ed ambientali. Il progetto pilo-
ta ha riscosso un grandissimo succes-
so, infatti vi hanno aderito oltre venti
Club UNESCO ben 4 Università Italiane
e due centri di eccellenza della Fede-
razione: il Centro UNESCO di Firenze e
il Centro UNESCO di Torino. Tutti i
risultati, esaminati singolarmente,
verranno pubblicati in separata sede
in un volume che uscirà in Aprile.
Pagina 6 Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
ARTIGIANATO FRA TRADIZIONE E NUOVE TECONOLOGIE
Dall ’argil la a lla ceramica: la Terra fonte inesauribile di esistenze
Convegno e mostra, Modena 15 – 17 Ottobre 2010. Di S i lv ia L iac i
Si sono tenuti a Modena, secondo il programma previsto la Mostra e il Convegno relativi al tema “Dall’argilla alla ceramica: la Terra fonte inesauribile di esistenze”. Un successo da ascrivere alle capacità organizzative del Club ospitante di Modena col suo Presidente Carlo Pellacani e alla presenza di numero-si Club: Altamura, Barletta, Bisce-glie, Caltagirone, Carrara, Catanza-ro, Enna, Ferrara, Firenze, Levanto, Lucera, Modena, Molfetta, Reggio Emilia, Salina, San Severo, Teramo, Tolentino, Trieste, Urbino, Vulture. Club rappresentati con delega o partecipanti con elaborati alla Mo-stra documentaria: Andria, Conver-sano, Gravina, Gerace, Napoli, O-tranto,Taranto. Presenti: la Presi-dente Stringa , i vicepresidenti Piero Agnusdei e Antonio Ruggero, il Se-gretario Generale Annateresa Ron-dinella.
Alcuni di essi hanno partecipato con preziosi manufatti, altri attenendosi alle istruzioni, hanno realizzato i pannelli con testi accurati e immagi-ni di grande interesse, che i presi-
denti o i loro delegati hanno illustra-to a un vasto e attento pubblico tra cui numerose autorità che hanno manifestato sentito apprezzamento.
Nella prima giornata dei lavori sono stati visitati due musei privati che costituiscono un segno dell’eccellenza della produzione ceramica sassolese, cioè Villa Viga-rani-Guastalla di Fiorano e la nuovis-sima Galleria Marca Corona di Sas-suolo. A tale accosto alle migliori espressioni dell’arte ceramica locale ha fatto seguito, nell’hotel Terme Salvarola, la presentazione di una ricerca dell’arch. Alberto Desco su “ceramiche e terrecotte sacre sui muri di Modena”e la visita di due mostre tematiche che lo stesso club ha organizzato e che erano costitui-te da fotografie di Gianni Volpi sul Compianto di Guido Mazzoni e da illustrazioni, a cura di Teresa Giro-nés e Elisa Pellacani, di “libri in cera-mica” realizzati da affermati artisti della Catalogna.
E’ stata una piacevole occasione di incontro e di arricchimento cultura-
le, con un’immersione pressocchè tota-le nel mondo della ceramica, ancora più ap-prezzabile per-ché gli oggetti erano esposti nei contesti per i quali erano stati creati.
Il Convegno,
con relazioni di altissima qualità, ha confermato la “Multifunzionalità della ceramica fra tradizione e inno-vazione” e le sue potenzialità anche nel campo dell’arredo urbano per una progettazione etica e sostenibi-le.
A riprova dell’indiscussa riuscita della manifestazione l’entusiasmo dei rappresentanti dei Club, che si sono gia dato appuntamento a Ur-bino, accogliendo l’invito del nuovo Club, che si è reso disponibile a o-spitare nell’autunno 2011, il prossi-mo Convegno.
Unanime consenso ha inoltre riscos-so, tra i presenti, la proposta di dila-tare le prospettive del gruppo “Artigianato e tradizione” in linea con le indicazioni dei primi estenso-ri del progetto, guidati dal prof. Tullio Tentori, che sollecitavano ad assumere il termine “artigianato” nella sua accezione più ampia “includendo quegli aspetti, che per le loro peculiarità rientrano in altri ambiti.”
Inoltre, tenuto conto dell’interesse manifestato dall’UNESCO per la Die-ta mediterranea, si è deciso di in-centrare l’attenzione su questo pa-trimonio materiale e immateriale, collegandolo all’argilla in riferimen-to agli alimenti. Il tema condiviso è pertanto: LA DIETA MEDITERRANEA – terracotta e ceramica nella produ-zione e conservazione dei cibi”, che verrà presentato nei dettagli alla prossima Assemblea FICLU.
Un momento dell’inaugurazione dei pannelli dei Club
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LA RISPOSTA DELLE DONNE ALLA CRISI ECONOMICA MONDIALE
di Maria Paola Azzario Chiesa
18-20 Novembre 2010
Si è inaugurato giovedì 18 novem-
bre, presso il Campus delle Nazioni
Unite, il primo Corso pilota di edu-
cazione finanziaria rivolto a donne
del Piemonte, del Mediterraneo e
dei Balcani dal titolo “Principi e me-
todi di un’educazione finanziaria per
il XXI secolo: risparmio, credito ed
investimenti”. Hanno partecipato 80
persone, per il 90%donne, prove-
nienti da 8 Regioni d’Italia e 10 dif-
ferenti Paesi del Mediterraneo e
Balcani.
Il Programma è stato rispettato ed
ha visto avvicendarsi tra le relatrici/
relatori
Il 18 pomeriggio Maria Paola Azza-
rio Chiesa, Presidente Centro UNE-
SCO di Torino, Elsa Fornero, CeRP e
Università di Torino – Facoltà di E-
conomia Sahar Tieby, CIF/OIL - En-
treprise Micro Credit Department,
Ivana Burdelez, Direttrice Interna-
tional Centre of Croatian Universi-
ties (Croazia), Mazal Renford, Diret-
trice The Golda Meir Mount Carmel
International Training Centre
(Israele), Giovanna Boschis, Presi-
dente APID Torino , moderatrice:
Cristina Rogna Manassero, giornali-
sta.
La mattina di venerdì 19 novembre
è stata dedicata alle relazioni di e-
sperti sui 3 temi:
Economia e finanza Giovanna Nico-
dano, docente di Economia moneta-
ria e dei mercati finanziari, Rosella
Sciolla, responsabile crediti UniCre-
dit SpA, Laura Piatti, Banca Intesa
San Paolo Piccola e media impresa
Silvana Neri, Presidente Comitato
per la promozione
dell’imprenditoria femminile – Ca-
mera di Commercio di Torino.
Micro Credito, Corrado Ferretti, Pre-
sidente PerMicro. Per il coordina-
mento dei workshop si ringraziano
altresì.
Nel pomeriggio, si sono svolti 3
Workshop. Le/i partecipanti si sono
divisi in gruppi di lavoro per affron-
tare ed approfondire, insieme alle
coordinatrici/ori, tra cui la prof.ssa
Maria Cristina Rossi del CeRP e la
dott.ssa Maria Grazia Reynaldi, im-
prenditrice API, le questioni inerenti
le tre aree tematiche. Le esperte
hanno presentato ai partecipanti le
realtà e le opportunità proprie degli
Enti di appartenenza e fornito chia-
rimenti a dubbi e perplessità circa
l’attuale crisi economia, cercando
soluzioni possibili da mettere in at-
to.
Dall’analisi delle esperienze perso-
nali e dal confronto sono emerse
criticità e proposte operative che
sono state inserite nei Rapporti di
lavoro di ciascun gruppo.
Sabato 20 novembre il Corso è stato
aperto dal dott. Antonio Marco
D’Acri, Assessore al Bilancio, Perso-
nale e Relazioni Internazionali della
Provincia di Torino che ha illustrato
ai presenti le opportunità offerte
dalla Provincia nel campo
dell’imprenditoria, dimostrandosi
particolarmente attento ai temi
trattati. Lui presente le coordinatrici
hanno letto le conclusioni operative
cui sono giunti i gruppi. Al termine
della giornata di sabato, alle/ai par-
tecipanti è stato chiesto di scrivere
la propria valutazione personale
sull’esperienza vissuta nei tre giorni.
Dalla sintesi risulta che il Corso è
stato considerato di altissimo livello,
la partecipazione di persone prove-
nisti da Paesi diversi, oltre alla gran-
de professionalità delle esperte/i
italiane ne ha fatto un’esperienza
arricchente ed entusiasmante. Una-
nime è stata la richiesta di un II cor-
so a breve. Il Centro UNESCO ha
assicurato la continuità del lavoro e
la costituzione di una rete tra le/i
partecipanti e le/i esperte/i per arri-
vare ad un possibile secondo incon-
tro ancora più calato nel reale. Per
ora si sta provvedendo a rendere
disponibile il materiale audio-video
del Corso, per completare la dispen-
sa già consegnata ai partecipanti
duramte lo svolgimento dei lavori
Il Centro UNESCO di Torino ringra-
zia vivamente tutti coloro che han-
no collaborato alla buona riuscita
dell’iniziativa: patrocinatori, spon-
sor, relatrici/ori, partecipanti,
organizzatrici/ori .
Pagina 8
“MEMOIRE DU MONDE” Mostra dell ’UNESCO di Maria lu isa Stringa
La Mostra si inserisce nel pro-gramma dell’UNESCO “trésors du monde” avviato nel 1992, in parallelo al più noto program-ma PER IL patrimonio artistico e naturale, già in atto dal 1972.
L’UNESCO si propone così di sottolineare il ruolo fondamen-tale che queste fragili testimo-nianze rivestono come premes-sa e condizione del dialogo tra civiltà. Questi tesori, che docu-mentano la storia della cultura mondiale, sono esposti a gravi rischi dovuti all’incuria, al tem-po, al commercio illegale, alla mancanza di fondi che possono farne perdere le tracce o di-struggerli per sempre. L’impegno che l’UNESCO si as-sumeva dal 1992 era volto alla salvaguardia, alla conservazione e alla conoscenza di questo “patrimonio dell’umanità”.
La Mostra, creata dalla stessa UNESCO in occasione della Con-ferenza generale dell’Organizzazione, nell’ottobre 2009, in copia uni-ca, riunisce in trenta pannelli, m.1.50 x 1.50, trenta “tesori mondiali”, splendidamente ri-prodotti a colori. Fra questi, pri-mi nel tempo, i vangeli della Chiesa di Santa Sofia in Bulga-ria, del XIV secolo, la dichiara-zione della confederazione di Varsavia, del 1573, che rappre-senta il formale inizio della li-bertà religiosa nella confedera-zione polacco-lituana,
Non si tratta tuttavia solo di an-tiche pagine conservatesi attra-
verso i secoli, ma anche di do-cumenti appartenenti alla storia più recente, fra i quali il manda-to d’arresto di Nelson Mandela,(1963); La collezione di docu-menti VIDEO DI John Marshall sulla vita delle popolazioni del deserto del Kalahari, in Nami-bia; Una mappa, risalente al XIX secolo, della Baia di Nagasaki, appartenenti, come altri docu-menti presenti, alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali; ancora le pagine del diario di Anna Frank.
LA MOSTRA A FIRENZE
L’esposizione ha trovato degna ospitalità nel primo Chiostro della Basilica di Santa Croce, per la determinante collaborazione dell’Opera della stessa Santa Croce, è stata inaugurata il 21 maggio, presente la direttrice del programma M.me JOIE SPRINGER. In questa linea è se-guito nel cenacolo di Santa Cro-ce, un convegno di studi, a sot-tolineare il ruolo che le preziose testimonianze custodite in bi-blioteche o archivi possono ave-re nel superamento della di-stanza fra le culture nella reci-proca conoscenza, fondamento del dialogo tra popoli e civiltà.
LA MOSTRA NEL VULTURE
Il 30 Ottobre 2010 nella super-ba cornice del Castello Ducale del Balzo di Venosa e precisa-mente all’interno del noto mu-seo archeologico nazionale, gra-zie al lavoro della soprintenden-za archeologica della Basilicata è stata allestita la mostra
dell’UNESCO “Mémoire du Monde”. Per l’inaugurazione erano presenti numerose auto-rità, tra queste, il Vicepresiden-te Vicario del Parlamento Euro-peo On.le Gianni Pittella. La ce-rimonia è stata l'occasione per celebrare anche un altro impor-tante evento culturale: il presti-gioso riconoscimento conferito, presso l’Opera di Santa Croce in Firenze il 21 marzo 2010, alla Biblioteca Civica “M. Rocco Bri-scese” di Venosa che, è entrata a far parte – unica nell'intero meridione d'Italia - delle Biblio-teche Associate all’UNESCO.
LA MOSTRA A CASERTA
Una raccolta di preziosi docu-menti iscritti nel registro della Memoria del Mondo istituito dall’UNESCO e rappresentativo del vasto patrimonio culturale dell’umanità.
Salvati sin dalle origini della sto-ria sui materiali più diversi giun-gono a noi incisi sulla pietra, iscritti sulla carta, tessuti nei tappeti, registrati su nastro ma-gnetico, per tenere vivo il ricor-do dei fatti persone o luoghi, per tramandare racconti, con-servare saperi, trasmettere va-lori.
Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
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VULTURE Da sinistra
Franco Sabia Direttore Biblioteca Nazionale di Potenza
Eugenia Vantaggiato Soprintendente per i Beni Archivistici della Basilicata e Puglia
Antonio De Siena Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata
On.le Gianni Pittella Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo
Piero Agnusdei Vice Presidente Vicario della FICLU
Annateresa Rondinella Presidente Club UNESCO del Vulture
Ezio Lavorano Direttore Biblioteca Civica Venosa
FIRENZE
CASERTA
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RIUNIONE DEL CONSIGLIO ESECUTIVO DELLA FEDERAZIONE
MONDIALE CLUB E CENTRI UNESCO IN CINA di Maria lu isa Stringa
Pechino , 13 - 17 agosto 2010
Il Consiglio Esecutivo della Fede-razione Mondiale dei Club e Cen-tri UNESCO si è riunito a Pechino, per l’invito del presidente della Federazione Cinese vice presiden-te della Federazione Mondiale, Xu Pin, e del Governo e delle Au-torità della Repubblica Popolare Cinese. La perfetta organizzazio-ne e la cordialissima accoglienza hanno consentito un intenso e operativo svolgimento dei lavori e insieme un incontro con signifi-cativi momenti della storia, dell’arte, della natura e della re-altà passata e presente della Ci-na. Il Consiglio, eletto dall’Assemblea mondiale tenuta ad Atene nel 2007, sotto la presi-denza del cipriota George Chri-stophides, era chiamato a consi-derare l’operatività, le realizzazio-ni, i problemi e le prospettive degli oltre tremila club e centri UNESCO che in tutto il mondo sono gli interpreti sul territorio degli ideali e dell’azione dell’UNESCO. Costituiti nel 1948 in Giappone, con il riconoscimen-to legale dell’UNESCO, i Club e Centri si sono uniti nel 1981 in una Federazione Mondiale che opera nei diversi continenti per i comuni obiettivi. L’anno 2011 segnerà dunque il trentesimo anniversario di un’attività dive-nuta sempre più parte dell’ impe-gno operativo dell’UNESCO che coinvolge oggi, come suo partner prezioso, la società civile. Il Consiglio Direttivo ha deciso la preparazione di una pubblicazio-ne che presenti al mondo iniziati-ve e progetti realizzati sul territo-rio dai Club , in questo trenten-
nio, nei diversi campi dell’Educazione, della Scienza, della Cultura, ampiamente intesa. L’ incarico è stato affidato alla dottoressa Stringa e al presidente onorario della Federazione Eiji Hattori che fino dalle prime riu-nioni costituenti, in Giappone, hanno seguito tutta la storia e l’impegno dei Club e Centri UNE-SCO nel mondo. Di grande impor-tanza i lavori di questo Consiglio che ha confermato l’impegno dei Club UNESCO per la formazione nei settori di competenza dell’UNESCO, con particolare at-tenzione ai problemi dello svilup-po e de l l a mobi l i tà , dell’emigrazione, della salvaguar-dia del patrimonio artistico e del-la difesa dei diritti umani, anche nell’ambito dell’Anno Internazio-nale della Gioventù. I problemi dei giovani migranti saranno og-getto di un incontro internaziona-le della Federazione che dovreb-be tenersi a Cipro nella prima metà del mese di novembre; i particolari e dettagli per la parte-cipazione saranno comunicati quanto prima.Il Consiglio, su mia proposta, ha dedicato un ricordo commosso alle vittime del recen-te disastro naturale in Pakistan, India e Cina, e ha invitato i Club a sostenere il programma di aiuto di urgenza messo in atto dall’UNESCO. Il Consiglio doveva inoltre deliberare sullo svolgi-mento di un evento centrale nel-la vita della Federazione, previsto p e r l ’ a n n o 2 0 1 1 - : l’organizzazione della IX Assem-blea generale che, ogni tre anni, riunisce i delegati di tutto il mon-
do. E’ stata accolta all’unanimità la richiesta, presentata già con ampia documentazione da parte della Federazione del Vietnam. Il programma, ampiamente detta-gliato, sostenuto dalle Istituzioni governative e culturali, prevede oltre alla sedute di lavoro, con una giornata dedicata al tema della gioventù, visite ai tesori d’arte e della natura dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. L’Assemblea in un paese che ha superato tragici an-ni di guerra, assumerà un valore di testimonianza e di impegno di azione per la pace.
Pagina 12 Année internationale du “Rapprochement de Cultures”.
La presente ‘Resolution’ esprime i ri-sultati del Convegno internazionale promosso dalla Federazione mondiale dei club e centri UNESCO con il concor-so e il sostegno dell’UNESCO.I lavori, presieduti dal presidente della Federa-zione Mondiale, on. George Christo-phides hanno visto la presenza di Au-torità ed esperti internazionali, fra i quali i Ministri degli Affari Esteri e dell’Istruzione della Repubblica di Ci-pro , di responsabili delle Commissioni nazionali, UNESCO di diversi paesi, per l’Italia della presidente della Federa-zione Italiana Marialuisa Stringa, membro della Commissione Italiana UNESCO: Alla fine delle intense giorna-te del Convegno i partecipanti hanno elaborato una Risoluzione che presen-tiamo nella nostra traduzione italiana; l’originale inglese può essere richiesto a questa Presidenza.,con la copia del rapporto della dottoressa Stringa e del testo della sua relazione per il Conve-gno ( in inglese) Noi rappresentanti di Club e Centri UNESCO, di Organizzazioni Non Gover-native, di fondazioni, reti di università e di Scuole Associate all’UNESCO Provenienti da diverse parti del mon-do per rincontrarci a Limassol in Cipro, il 20 e 21 novembre 2010 Noi Partecipanti alla Conferenza inter-nazionale “Migrazione globale e re-centi tendenze”, organizzata dalla Federazione del Club , Centri e Asso-ciazioni UNESCO con il sostegno dell’UNESCO, Considerando che la migrazione rap-presenta oggi uno dei maggiori pro-blemi mondiali Ricordando che la migrazione come risultato di bisogni economici, disastri naturali, degrado dell’ambiente, crisi politiche, questioni religiose, pregiu-dizi culturali, impone la necessità di un ordinamento governare perché sia possibile lo sviluppo di pratiche e di politiche adeguate. Riconoscendo che la migrazione irre-golare si mescola spesso con la migra-zione legale ed ha pertanto come risultato atteggiamenti negativi verso persone che hanno una reale necessi-tà di una ‘nuova casa,’
Ricordando che la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Uni-te ha significato l’impegno del mondo per la pace , basata non solo sulle re-lazioni internazionali stabilite, ma più ancora sul rispetto e la persistenza fra le persone dei valori che sono sinteti-camente espressi nel concetto e nel termine di “ Diritti Umani”, Notando che le Nazioni Unite, l’Unione Europea, l’UNESCO ed altre Organizzazioni internazionali sono attivamente impegnate a sostenere la collaborazione e la cooperazione per un mondo di pace, progresso e unità, Auspicando che la legislazione inter-nazionale e dell’Unione Europea , at-tualmente non sufficientemente tra-sferite nella legislazione nazionale, siano applicate e messe in pratica nel contesto nazionale e locale, come Direttiva “Host” (200379/EC,27 gen-naio 2003) Direttiva “Qualificazione” ( 2004/83/EC , 29 aprile 2004) e Direttiva “Procedure” ( 2005/85/EC,1 dicembre 2005), Avendo presenti le innovazioni, le dichiarazioni ed altri strumenti legali internazionali, relativi ai Diritti umani e ai Patti Europei corrispondenti sull’emigrazione, i rifugiati e l’Asilo, Sottolineando che la migrazione inter-nazionale è un fenomeno complesso, multi-dimensionale che richiede un dialogo continuo, una politica di in-terventi e di cooperazione al fine di sviluppare un approccio comprensivo verso il controllo dell’emigrazione, Notando che decisioni importanti sono prese, talvolta, in aree di svilup-po, di aiuto ai piani demografici, dell’ educazione e mercato del lavoro, sen-za tenere conto del loro impatto sulla migrazione internazionale, Al fine di mobilizzare le organizzazioni degli stati e della società civile, per un migliore controllo della migrazione che metta in luce priorità come la Povertà, lo sradicamento, l’inclusione sociale l’educazione interculturale , Notando inoltre che la società civile è progressivamente sempre più associa-ta in questa azione Chiede ai governi di promuovere il
dibattito sulla migrazione e lo sviluppo e di adottare le decisioni necessarie per affrontare aspetti specifici ed im-portanti della migrazione, così come problemi sociali e culturali, Invita gli Stati europei considerati come “le porte dell’Europa, in parti-colare, Cipro, la Grecia, l’Italia, Malta e la Spagna, a rafforzare le loro con-sultazioni a livello regionale, al fine di formulare politiche comuni, coerenti e aperte di fronte al grave fenomeno della migrazione Invita inoltre le Commissioni Nazionali UNESCO con i Club UNESCO ad avviare questa consultazione, svolgendo il ruolo di servizio di collegamento fra i rispettivi ministeri, insieme con le autorità locali e le organizzazioni della società civile, in particolare con i Club, i Centri e associazioni UNESCO che possono effettivamente contribui-re alla formulazione e alla messa in atto di politiche per la migrazione tali da migliorarne l’immagine a vantaggio di tutti. Chiede anche agli stati di esercitare il loro diritto sovrano nello stabilire chi deve entrare e rimanere nel loro terri-torio , ma anche di cooperare attiva-mente fra loro nel caso di migrazione irregolare assicurandosi che gli sforzi da ciascuno compiuti non schiaccino i diritti umani, compreso il diritto dei rifugiati a cercare asilo politico. per quanto riguarda le amministrazioni nazionali relative a problemi di migra-zione, sviluppo demografico, mercato del lavoro, educazione, salute, è im-portante sottolineare che bisognereb-be porre in atto una maggiore capa-cità di compiere ogni sforzo sia per stimolare la conoscenza delle temati-che, istituzioni e leggi, sia per favorire la comprensione del modo in cui la migrazione possa essere meglio orga-nizzata a beneficio di tutti. Si ricorda che la formazione deve interessare tutti, genitori, insegnanti, professori oltre che esperti che operano con i bambini e i giovani nella scuola. Si Invitano le Federazioni nazionali dei Club UNESCO e le organizzazioni partner nella società civile a diffonde-re questa Risoluzione. MLS
PROBLEMI DELL’ IMMIGRAZIONE E RECENTI SVILUPPI CONVEGNO INTERNAZIONALE A CIPRO 20
-21 Novembre 2010
Il 5 ottobre di ogni anno l’’UNESCO propone una riflessione sul ruolo e l’impegno degli inse-gnanti, con attenzione a un tema di
particolare significato; per il 2010 è stato scelto “la ri-costruzione passa attraver-so gli insegnanti” . L’UNESCO ha voluto così fermare in particolare l’attenzione sugli insegnanti impegnati negli enormi sforzi per la ripresa succes-siva a catastrofi naturali, a conflitti armati, alle crisi e-conomiche, al diffondersi di malattie quali L’AIDS / HIV, la violenza nelle scuole ed altre situazioni critiche Un messaggio vibrante e ricco di stimoli e indicazioni è stato rivolto in questa oc-casione al mondo dalla Di-rettrice generale
dell’UNESCO, Irina Bokova . Per sottolineare il particola-re compito a cui in questo campo sono chiamati I Club UNESCO, questo messaggio è preceduto da una nota informativa a loro rivolta dal vice Direttore generale, l’aggiunto per l’Educazione, Mr. Qian Tang che, richia-mandosi al tema indicato “ la ricostruzione passa attra-verso gli insegnanti” si rivol-ge a ciascuno di noi, invi-tandoci a segnalare storie di insegnanti che abbiano svolto il loro ruolo in situa-zioni di particolare difficoltà e ad inviarle all’UNESCO per la pubblicazione sul sito web dell’UNESCO, accom-pagnandole con foto o vide-o (massimo 2 minuti), al se-guente indirizzo sto-ries@unesco.org Il Direttore generale ag-giunto Mr Tang ci informa anche che per rendere o-maggio agli insegnanti e ri-chiamare l’attenzione sul ruolo chiave che svolgono
nell’Educazione per tutti, a un livello globale, per il rag-giungere gli obiettivi dell’Educazione per tutti (EPT), il 5 ottobre sarà pre-sentata all’UNESCO una Mostra “OMAGGIO AGLI INSEGNANTI” che mette a fuoco il lavoro degli inse-gnanti e il loro impegno sul terreno. che resterà aperta fino al 19 novembre. La Mostra presenta una serie di ritratti che illustrano il ruolo cruciale degli inse-gnanti in progetti di rico-struzione nel mondo, in momenti di crisi e il loro comune impegno , umani-tario, sociale, economico, che li unisce in tutto il mon-do come in una sola fami-glia dedita a diffondere la conoscenza ed a farsi me-diatori nella ricostruzione . Il tema sarà anche affronta-to, in questa luce, dalle maggiori organizzazioni in-ternazionali e da insegnanti nelle diverse parti del mon-do .
rif. per saperne di più: http://www.unesco.org/new/en/media-services/multimedia/
photos/photo-galleries/a-tribute-to-teachers/ nelle sei lingue dell’Organizzazione.
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI