Tabulae Pompeianae 13 e 34: due documenti relativi al prestito marittimo, Atti della Accademia di...

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ATTI DEL XW CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PAPIROLOGIA

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ATTI DEL XW CONGRESSO

INTERNAZIONALE DI PAPIROLOGIA

TABULAE POMPELANAE 13 E 34: DUE DOCUMENTI RELATIVI AL PRESTITO MARITTIMO

T1 recente e rinnovato interesse per il premitu marittimo nel diritto romano non è valso a dissipare le incertezze sulla sua origine e struttura negoziale, restando ammessa la possibilità di una pecimia t~iecticia rum poena (mutua e stipuiatis ~ e n a l e principale), accanto ad una, ~ i i i rara, pecunid traiecticitz sine poena (mutuo, stipulatio per gli interessi e, talvolta, anche per il capitale).

Le esitazioni, pui, derivanti dalla scarsezza e frammentarieti delle fonti disponibili, soprattutto i tormentati testi sul prestito marittimo del Digesto e del Codice (D. 22,2 e C. 4,331, oltre ad un papiro (PVindob. Gr, 19792) del 149 d.C., si accrescono se si affronta il pro- blema dei rapporti con le varie esperienze antiche e principalmente la greca, visto che il modello greco di prestito era ampiamente diffuso nel Mediterraneo.'

1 Sul prestitu marittiiiia nel mondo greca ed rllcnistico, oltre al fondamcntalt~ tud dio di Pno1.1, Ilpvr>stito ~~zai-irrinzo trrl diritto drrirri, in Jtirrii di divitro attico (Firrnze, 1930, rist. Modcna, 19741, p: 7 ss., ci. P u w ~ s t r e : ~ . ~ , Dm Kur$n~itjret~tdi~~~~ GcId(Lrip~ig, 1916), p. 4 ss.; CALHOLN, Risk iti !ri.z~s LP] iscic>~t ,+irl?1,7zr. a Journ. Ecrmom. Husincss Hi3t.n XXX 2 (1929) p. 561 ss.; S(:HW.IHN, i l ~ ~ t i k u s 10ko5 RE X1'1 (19351, 103.-iS, BUGAERT, BL?)z-rnqurers, corirtim e t p ~ & t s ? n ~ n t z m ~ ~ ~ j ~~hèn[. i CI i; AIPX.JPZ~Y~L', Chron. Eg. m, XL (1965), p. 140ss.; Ruuc;É, Rrcl~erclxs szir I'orgar. d~ cuinniem nzsuitzn~i. m ,2It%i!erratnc& (Paris, I9 b6), p. 343 9s.; PAULI-BISCARDI, in ?r'o-;issitwii Dzgcstr~ ItGdidno. X[II (1986), p. 719 ss., 3 . x pres~ititn a c ~ i t ~ h i o ni ' i~ i t thno (dir. greco); C;,E.hZ. Db.

STE. CKQIX. A ncient G w k J F Z ~ Rnm;rn ~Wdritr'r?le I .u~ns, in ~%dys in /io>iriidr of-W< I f &x- il47 M?l re6 Crediti, financr ~ n d ProfEtS (londnn, 19741, p. 41 si.: DAUVILUER, R P C ~ R , ~ ~ :

contrdt c ~ r u z ~ n i m hbnjlonien ei ssr origina di p7Gt ;i I n grosw ~ ~ i i t r r v r , I / J ? J ~

/hntiq~li&e' glrque, in .t[&]. .ifdrt? (Toulouse, 1378), p. 336 5s.: Vlr isshnuPocLE)c, Le5 naric/èws~rrcs (Grnh~e-Paris, 1980), p. 331 ss. c la bibliografia citata in quesri larriri. Sul lacunoso 33 111, 7 169 (=PBtrol. 5883+ 5853) chr, nonostante la cuniraria npiiiicine di Brscn~rii (Pecunia tntimi& e stiprrbtio porrrJr. ~ L a b c o b X X I V , 1978, p. 282 n. 33) riguarda un prestito marittimo contratto ncl 11 src. a.C. per finanziare un viaggio da Alessandria 21 paese degli aromi ( i p l j k , n. 35) e, quindi, ra presenta un importante doeurncntn ellrnisricn cf. W i ~ c n r , Pmt-l i ihi ten ix drr Pt.oLnliuzrir, eZritschr. AL. Spt-. LX ( 1 9251, p. 86 ss.; ZIELIARTH, Bi~icrige mt. Gtrcbicbie d ~ s Seemirh ~ i . .Srth~rdeIs, in1 ~ l r m Gricc l~mhd (Hamburg, 1926), p. 34 S., 116 S.; ~ - I E Y E H , wireilsihr. Sarigny Stiìt. n XLVI (192b), p. 330; ARANGIO-RCIZ, Lincctt~lenti Od sis~èh1~7 m>ztruttuutlle nd clii; dei papiri [hlilano, 1YL8), p. 82 S.; HEICHELHFIM, ZU P@. Bt7-01. 588.3+ 5813, Acgyptus

Le p m s p i v e ipotizmbili per *O, come altri &ti del drntto commerciale marittimo mto l'impero aI Ronq aila Iute & @ ~ d probabilmente conseguita sui finjre d a e t h d- e

quelle di un influsso del diritto greco eUenistia1 d d k b di uno sviluppo autonomo dei due diritti, che klazamem ~~ a posizioni convergenti, o di una, meno pmhabk,

& della prassi romana sull'elienktica. . &fa se sul piano pratico Ia derivazione del prestito m%rittimo

Wdogo istituto di diritto greca viene amialmente cani& m tutto fuori discussione s, non pud dirsi lo stesso er l'asptto L &@Chtioo, visto che per questo contratto vengono sotto eate note

i due diritti. Ii prestito marittimo in diritto greco, ma in diritto attico, appare come un mutuo con la un elevato interesse, previe idonee garanzie ipoteca-

ne del rischio da parte del creditore. Al prestito fanno

m.; TAUBPIYHUG, in Atti N C#@, PnpimL (MiLno, 1933 p. 27/; Rom. Snid.m XXW (1937), p. 148 S. Un conto relativo un pre- età denistica in mito &a I 59010 (259 a.C.). Per il diritto roma- di De hiEartino e Biscardi DE MARTINO, Sd foenus nauticum, Riv.

Dir. Navi@* I {1935), p. 217 S.; I D ~ , Ancora nrl foenus nauticum, m, II (19361, p. , 433 sa.; La r h k fa knus nauticum, in Siudi A.htmzi (Padova,

1936), p. W S.; bh, Actb p n i a e tr&&iue (Skna, 1947); DE MARTWO, Sd'actio . 3 ss.; in N k i m o

CilANFHhNCD PGRPCRA

sistema contrattuale nel diritto dei papiri auspicava; i<Sc qualche fortunata ritrovamento egiziano o -meglio ancora- della memvi- gliosa zona vesuviana nella quale concludo queste osservazioni, ci darà nuovo lume sul diritto marittimo degli antichi, potrtiino segnare in lince piu precise e durevoli la struttura del prestito rnaritrinio di cui il papiro alessandrino [SB I11 7169) e il passo di Scevoia (D. 45,1,122) ci danna qualche bnrlumeo,?

Forse l'augurin di Armgio-Kuit si i avverata, poiché due nuove tavolette pompeiane. la 13 e la 34, appaiono ronhrsse al prestito maritrimo.

Dopo i1 rccenre studio di Ankum sulla Tab. Pomp, 13 non credo, infatti, che costituisca piili una sorpresa per i ramanisti il fatto che caa? piunosto che riferirsi ad un contratto di trasporto, come ipotizzatt, da Wolf nella caam sccundu di questo documento, L:, in realtà, relativa ad un vero e proprio contratro di pres~ito marittimo.' La trascrizione di Wolf appare sostanzialmente cr>nf'ormc all'originale che oggi si presenta: come tutti i documenti di Murecine, in pessime condizioni di conserv,l- zione. Per questo importantissir~~o ed assai vario complesso di docu- menti, ormai prosciugati, deformati r danneggiari d;i errati tentativi di conservazione, si lamenta l'assenza di corrispondenze tra reperti pressocche irriconoscibili, cesti editi e foto, conservate, rrd l'dltro, presso una Sovrintendenza diversa da quella che cusrodisce le tavolette. E auspicabile una sollrcitn cdizionc deiiniriva completa, che rorregqa l e inc5nttezze delle priine notizie r pbblichi tutri gli apografi e fura disponibili, che, effertuati dopo la scoperta cansenrono, ~inctira, di utilizzare questo prezioso complesso dwumentariii. Per Iqapografo di TdL. Po~rq. 13 mi sono prevalentemente avvalsa delle foto, csxndo soprattutto la parre greca dcl documento quasi illekqibilr (Taw. I e 11).

' ~NGIG-RLT/, UP. rit., p. $5. ' Wam, A~FS ~ C W mdM p ~ ~ f p j ~ ~ t < c l > e t i L i.kti?irlm$iril$: &i- Ai.~$~d~';ht;~>.tnrf: Gft5

Jkew?frlw, ~1:rrihurger Lrnivcmit5tb15ttc.ri LXV (1979), p. 23 %q.; ANKGW, T J ~ I J pcimprj*nd 1-3: eiii .5i&~r$tilrrtru wtki. citi -tecd~trIefnad. a Lurab> XXK (19.781, pubhl. L981, p. 1% 5s. i n prima lc t ru r~ $i Z~uxno\~-C;*ou>ruy UtLco yn8ro2lli>ir> &/i L,Km ~ r r e r i n t ; *Rr.nd. Accad. Arch. Nnpiprili* XLV (1970). p. 231 iipparc. invcce, nt-ircvd- mantc ducqst e supttr,~ta,d;illa CWI~ xctdndr alla quJc è aara sutri>posta. Culle ir.wficiUkzli sp~~aphrpi, I domratti Jr rraqt>rtei ed i prestiti n13rittimi cf. Avhr-W. op. cit.. . 164 t 168 r; Barc~r, ZarH&sngder Scbrffri mi u i i t k r ~ Rnhr, Mhnchen. Eeitr. & p y ~ s - fbrhrh. Rwhtsgesch. a KL\I {IVQ), p, h ss.; MFYI:.R-T~RMLER~ I f i HL$fi&g ricvSc61fir ~ " c r h . a im d~g. R R * ~ , Proetschrift Amstrrr~.trri [Zutphcn, 1978), p. 4 sa; ln~l r , ~Tijùschr. v. Krchtsge.ich.u L (1982)+ p. 215. LP attuali dimmsioni di P t ~ j ~ z p . 13 p, 2 (Primpi, n. 1$354} sono mni. 134 k91 c i r c ~ p. 3 (Pompci, n. iU55) rnlsuxa ctrca mni. 135x97.

TAB. P O M P . 13

p. 2 1. 1 'Ed hrkw Mdrpxou 'AxCb 'Iouh- 2 hou xul I Imlh NWV~MI 'A* 3 *lepbrprWv &v 4 'AnpAhv &v A t x a p h . 5 M B ~ W Ehuaiou b-

6 ipso, quod is litteras &a, w m 7 sua fide iubere eos -X- (denarios) W q.s.s. sunt 8 Primo P. Atti Severi sa* pro Menela- 9 uo Irenaei f. Ceramietae, ha

10 uti supra scriptum =[t].

Sotto i wmoli Marca Aquila G i u h o e Publio Nonio Asprenate, tre giorni prima delle idi di aprile a Dicearchia (ci02 1'1 1 aprile del 38 &C-, a Pomoli), Io b l a o , (figho) di Irwieo, ceramita, ho scritto di aver r i m t o & Primo ser(vo) di Publio Attio Severo mille denari in base d un w n m o marittimo sul q d e sono stati apposti i sigilli, e che restituirb questi in conformità d contratto marinimo che ho concluso con lui. H o posto come garante del pagamento dei sopra- scrit t i mille denari Marco Barbazio Celere. lo Quinto) Elio Romano ho scritto su richiesta e mandato di

Marco) Barbazio Celere in sua presenza, poiché egli non sapeva scri- vere, che egli garantisce quei mille denari che sona sopra scritti a Primo d v a ) di P(ublia) Attio Severo in favore di Medm, (figlio) di Irenw, d t a , casi come sopra C scritto.

II chirografo in greco del debitore Mendao, @o di Ireneo, nativo di una cittadina dell'Asia Minore, Ceramo, la cui formula ... kypah

&dp p t .. . ricaim Ia nota espressione latina ... srrgpsi me e ..., k U a t o a Pomoli, ali'approshnarsi della stagione propizia aila navigazione,' 1'11 aprile del 38, d o schiavo dei sawentore Publio At- tio Severa, nato ~~ e commerciante romano, il cui nome appare su d i v a d o r e di provenienza spagnola della prima metb del I sec. d.C5 Ed in questo momento proprio Pomoli k il principale porto di commercio con la Spagxm6

Il termine che si r i r o n k nel documento si applica nel diritto dei papiri secondo Meyer-Twmeer ad una gamma di contratti marittimi e non k riservato esclusivammte al contratto di mspxto. Potrebbe, seconda Ankum, essere tradotto dall'espressione latina mkticim ma- ed in quanto nel documento il debitore non s i obbliga a comepare (~wtphhw) , ma a restituire (&xd&), restano pii dubbi che si tratti di un contratto di prestito marittimo.

IT chiropfo attesea una w m a t i o *un& dell'arnmontare di 1000 denari (dracme argentee), pari a 4000 sesterzi o a 320 gr. d'oro,' effettuata dopo k condusione di una singrafe nautica (m& p n k frdectkh), che, wme nel papiro di Vienna (19792) deI 149 dC., sembra preventivamente fissare le condizioni deì prestito marit- timo (demmkzbne delia nave e Wquipaggio, destinazione, natura &l &m, rotta, scali intermdi, tempo masino, sopportazione del p i a u h da pane dei mutuante, eventuali penali e compensi speciaii e cosf via). Di essa, come gih rilevato da Biscardi, affiorano tracce in testi dd Digesto e del Codice, come ad esempio nel famoso ~ R S ~ M di - 8

d debitore nel documento pompeiano si impegna a restituire la somma mutuata in conformità agli accordi presi (11. 1B11: ... a xal & d c h a dacoXoGBUi~ W- ...l, alludendo, a mio awiso, sopsat- tutto alla sopportazione dd pkdwz da parte del mutuante, elemento

Vegezio (4 wi di^ IV 39) distingue la m a - t& dai 27 maggio d 14 settembre, dal @O compreso m l'l1 novembre ed &O marzo, in cui m& a n t p r r . Dal 10 macm a i 15 ma@o pffsarlw m& &nptarrt#r e dal 14 seètembre ali'l l novembre si attraversa.il p o d o della irm~ala mviga&.

CZC XI, 3642; 3644; 3M5; ,4748; 4749. Secondo R O ~ R ~ G U E - A U ~ D A (I mercam res dell'oiio della Betica, x Mél. Ecole Frane. Rome m, 19i9, p. 883) I'attivitd mercantile &P. Attio Severo si svolse intorno alla m& del I sec. d.C.

R m d , Re&& cit., p. 1%; D'- Meah in che d m r y of& roman a s u d d mnomic 4, r j ~ l ~ n i Rom. S d . w UCTV (PW4b

7 II d o r e q r m o inwiiiamente in T& 13 in denari, piuttosto c f i p&, pare che mdeutet oh und so wahl auch ber auf Rechnung in Dnchmen*. WOLP, QP, Ut., p. 34 n. 17.

D. 45,1,122,1 e C 4,33,5.

gararizia non per il solo apitale, come =ebbe giusto attendersi, ma anche per gh interasi.

Pmprio sulla questione della via perseguita per h realizzazione dagli L-

interessi si f m a b a il dibattito fondamentde sul p d t o rainimo nel diritta romano e sulla sua autonomia &petto al wnmxk Z g q .

Se appare imprubabile una recezione passiva da parte dei giuristi romani del corrispondente istituto greco (con i'arnmemre ci& la validi& di un F r n m r u l ~ m , annesso a l contratta r d e di rn~tuo),~ occorre tentare di ricostruirne la struttura e le tesi sembrano fonda- mentalmente ridursi a due: quella di De Martirio, che, negando ogni autonomia del negozio rispetto a i mutuo, ritiene aemsaria, oltre la &W, una specifica &o degli interessi nautici, e quella di Biscardi che ammette la riduzione del madello greco entro lo schema spedico di una s t i p & p m e p n k traktkk."

Credo che T&. P m p 34 possa indicare una via per la mluzium della questione.

Il dittico, ben noto ai romanisti in quanto contiene una, ami due form#he, non C stato finora in alcun modo collegato con il prestito marittimo (Taw. UI e q. l5

T A B . P O M P . 34 Ea res agetur de sponsione qaius) Blossius Cdadus iudex est0 si parret C(aium) Mardum Satu[rninum] c(aio) Sulpicio Cinnamo HS I)) m d[are] oportere q(ua) d(e) r(e) 4hir C(aius) Blossius Celadus iudex C(aium) Marcium Sanifninum HS I)) m C(+ Sulpicio Cinnamo cond[emM si non parret: apsohito C(aius) Blossius Celadus iudex est0

13Cf, hnmw, op.cit., p. 112 m. ed i rilievi di Btcciraa~. k u t ~ UL, p. 276 6s. Una rassegoa e confutazione delle iii disparate iptA in Bi-r, A&, p. 4 S. P 1' DE MARTINO, J.c. e BISCARDI, .C.

'5 Prima edizione ia GIORDANO, NUUW ~ m k f ~ e c e r a p*, a & d . A~cad Ar&. Napoli =VI (19711, p. 187 e S. Presa in coasiderazi~~ da BOW Dommenti procemsali &k T a k Pompeianae di M 4 (NP& 1979), p. 95 S., la T& Romp. W k stata infine o di una attenta cura x w d di WOLP, A u $em tspirpn

p . E u 2 i r r b r n u ~ . & X o n d * n a m d e r C ~ ~ ~ h ~ , * ~ ~ ~ . g. XLV (1979), p. 141 m., k cui convhenu mndiuioni non vengono, tutravia, ancora accolte da V-, Le +e f w n w b i ~ e E la lmih rdes t.erences d k m r r ~ , h 9Stordi B k & T ( M i h o , 1982), p. 211 m.

Vi ancora chi considera, invece, le due tavolette del documento pompeiano come relative ad atti diversi, una Jwm& nella prima tavoletta (p. 2) con due nomine dello s t m giudice, =m anno, luogo ed indicazione del rnqi~trato.'~ Ma proprio queste indicazioni sono presenti nella formula & ~ a seconda -&Oletta (p. 31, mentre -M la nomina del giudice, in quanto alla 1.4 delia p. 3, come d a 1.6 deila p. 2, sembra che si possa l s e r e soltanto C(aius) Blossius Celadus iude[x], inizio d d a m&natio, e non C(aius) Blocsius Celadus [iludex [e] mio], i& nominatio che, oltre ma, sarebbe fuori posto. La presunta lieve differenza di formato tra le due t a v o k e (circa un cm. in farghezza) h parsa sufiìciente per sostenere che M tratti di due diversi documenti, nonostane le cunsiderazbi di Wolf in sostegno deli'uni- &k In realt& le misure fornite per le tavolette (p. 2: mm. Il9x 101, e non 110, evidente errore di stampa; p.3: mm, 129x112) sono le dimensioni dei reperti nelie foto deila Sovrintendem c non quelie reali dei pezzi. Attualmmte p. 2 misura d'incirca rnm. 134x 102. Le fibre lignee si sono contratte, infatti, maggiormente nel se- deUa lar- ghezza, piuttosto &e della lunghezza, rimasta pr-cchk inalterata. dora assai probabile che questo del formar0 sia un falso problema che dipende solo da diverse dimensioni nelle foto&e di reperti di &e m h che a1 momento della scoperta, non essendo attribuiti ad un unico dittico, furono fotografati separamente a diversa distanza senza alcuna scaletta metrica, come dimostrano gli oltre 4 m. di differam tra i negativi (m. 13634% 135874).

La struttura costante delle due f m h che menzionano gli stessi personaggi ed il fatto che la Plsdkis mmimtio, inizio ma seconda fim& è posta d a 1. t0 della prima tavoletta confermo l'apparte- q

neaza delle due tavolette di abete ad un unico dttico, dai simmetrici fori per i legamenti e dalle apparentemente identiche venature lignee, che, come si vedrh, fu inoltre relativo ad un solo +, diversamente da quanto si è finora supposto.

È agevole ritenere che le due pretese si r i f w k o l'una ad interessi l'altra ad un apitale mutuato, ma la lettura delle cifre come 6000 sesterzi nel primo caso e 8000 nel secondo rese in un primo tempo alquanto improbabile questa ipotesi. In reaiti, g-2 lo stesso Woif in una p o d a inserita nel suo articolo in seguito d'esame deUe foto originali del dittico correggeva la sua precedente lettura e dava per sicure le cifre di 6000 sesterzi nel primo caso e 18000 ne1 secondo. In particolare la

V l m , OP. Cit., p. 21 1 SS.

eventuale computo delle usure a tempo. ECGD che dora p d esistere una, per cosi dire, ~ldBcl ic ia p x n i a sine perlada creditoris xcepta* @- 22,2,4 pr.) ad esempio prima della partenza della nave a &or- quando essa viene impiegata in m& &v-. ~ T m i d c i a ea pecunia est quae m s m e vehituc ceterum si eodem loci ~ ~ t w , non erit traiecticia. Sed videndum, an merces ex ea pecunia curnparatae in ea causa h&? Et in- utrum &;un ipsae pe& creditoris navigent: tunc enim traiectiia pecunia f i c ~ @. 22,2,1). Ne1 caso di imwistenu &l aperidum &ris ... rnaius iegitima usura faenus non debebinir.,.ib e quindi anche se il pericolo è cessato per l'arrivo della nave, ma s i verifica un ritardo nel pagamento o se il viaggio ha avuto luoga ad L scaduto l'eventuale termine massimo ne1 corso della navigazb~e.~ Se vi & stata I'apposizione dX un c d e massimo la sua scadenza, o w b e n t t , c o m p o d la sopportazione dei rischio da parte del debitore. Cosi in C. 1V 33, 5 (~294) s i dichim aTrai&ae q d e m peamiae, quae periculo credituxis mutuo datur casus, ante- quam ad destinatum l o w navk pemniar, ad debitarem non pertinet, sine huiwmodi vero conventione infortunio naufragii non liberabi- a*, &udendo, anche in questo caso, dla e v e n d e previsione di m t&e massimo ed aI puntuale rispetto della *conventi0 pmu& &ectiuaes e non ai farto che $i posa convenire la sopportazione del r i d o da parte del debitore entro il tempo +ilito.

Quindi, ahcusm perido*, spetta a i debitore la c o ~ n s b n e di interessi soltanto legittimi, questa volta a tempo, in aggiunta agli

'

interesi marittimi conmrdau, ma solo in séguita ai felice esito della navigazione, come p& D. 22,2,4 pr. W,.. post d i a praesrituhirn et mndicionem impletam ... m.

Allora h repia generale enunciata n d e Senteme di Paolo @ 14,3: ~Traiecticia pacunia propter + d u m credito+ quamdiu mvigat navis inhitas usuras recipere potest~) o h C, IV 33, 2 (a. 286:

D. U,&4 pr.: a N i in- m i a pecunia &e periculo credi& a w t a sit an post &era pxaestitunim et wndicionem impletam perinilurn m e creditori! & i . Uvubique igitur maius legitima usura faenw non debebitur, sed in prim quidem specie semper, in altera vero discusso periculo W . & pbnbik che nel primo case si ailuda ad un m- viaggio, nei secondo ad un ritardo nei pagamento dopo il felici esito deila navieone. E, a mio awiso, proprio in rapporto a quest'dtima eyentualid s i &mava. *Traieccicia pecunia propter pwiculurn creditoris, d u nawgat navi

L c b ~ T ~ L N infinitas wtuarecipe ~ ~ ( P a u l i SentmttkeII 14,3b o si sotto ciam pecuniun, quae periculo credttoris datur, tamdiu liberam essre J obsmatian~ communium usuranim, quamdiu navis ad pomrn appulerit madestum est (C. IV 333 a. 286) e non si può desumere da quesse teaurioniatm che gli snteress m ~ ~ i v e r h r o dcolati a tempo e non a vi;rggio.

(I Trrtiecticiam pecmiam quae periculo creditoris danu, tamdiu l i b esse ab ohat ione commuaium usurarum, quamdiu na& ad pemm appulerit, d t u m est#) trova applicazione se non & stato previsto un termine 60 o se esso non & d u t o e non implica che il computo delle usure marittime venisse eflemuto a tempo nel mondo romano.

B k d i ritiene che anentre il &no greco non conosce aicun limite per le ww, ii ir dirictorcimano clmico hava, invece, come sappiamo, un tam legae. (m+a cmesim, 12%) acch e10 nella pxmk t r kkk era leito s o r p w e , ma esclusivamente d a durata del &&Q~, Quindi, per evirare di dudexe il ilvieto di oltrepassa il tasso legale per il periodo anteriore e m i v u ai t e m p &Ua navigazione era necessario, secondo Bisardi, *che il calcoIo delle m- rm si facesse al momento d d a pratazione da parte del debitore, per limitare da effettiva durata del rischio W Y ~ d t o r b ] la corre- cponsione delle i @ n i ~ , di g u k che la p m i u dh& era sempre un inmmrn S.%

In reai& sembra passibile ammettere anche per il mondo romano in canfarmith alk esigenze wrnmerci;ili ed ai dati testuali la preventiva determinazione di unire marittime, giustificate si dal r id io , ma mincohe da tempa, tanto piii che di d i t o era apposto un termine massimo e che al di fuori del pk&m era prevista la regola della corresponsiom di interessi legittimi.

Allora non v'& ostacolo alcuno a considemre i 6000 sesterzi di T&. Pompa 34 come gli interessi maritumi di un capitale di 18000 sesterzi, prestato per un viaggio di andata e ritorno, felicemente conclusosi.

L'elevata competenz;i per valore &l rnagknm pomolano nella nastra tavofem putrebbe spiegarsi alla luce della speciali& &l rap porto, che doveva essere preso in considerazione dal duumviro in una

di mare dell'importanza di Pozm~li.* Diversi indizi indicano che i documenti di Pomoli, rinvenuti a Pompei in una viUa m r i h ed in a l m e ceste vicino ad un'ancorq amano a che fare con il. mare.&

24 BKMDI, A& C*,, p. 10 S. 25 Sui limiti della competenza per valore dei municipali cf. TORBENT, h

hwidtction & loa &&OS mukcipk Salamanca, 19701, p. 159 S. L ' t m p o w di T . h p 34 per la dmrmhazbne d, limiti della competenza per valore dei &a6 municipah 4 sottolinata da Wwa (op cit., p. 177). Sull'ehenra nelle principali citd di mare di tribunali per le questioni marittime s i ve& FAOLI, OP. cit., p. 111 ss.; RoueB, Rdw& ck, p. 356; C o m , Atncient AtbtrriPn &n'M h r t r (Princeton, 19731, p. 135 e 1 M ss.

EUA, Il pe~hco dei d u i i &l pagus maritimw di h p z , ~BoU. Arte* XLVI (1961), p. 200 ss.

Oltre a T& 13, T&. 47 m a lettera relativa ad un carieri navale e diverse tavolette ri+o individui dai nomi greci ed orientati e contratdosii di mexci diwrio @nern stoffe greche, &re di vino, vadite di schiavi, merci dalla Sdegna, punto inmaho di traffici con h S p w P È assi ~ & Y Q il coliegsimento a l to da Musti tra quesze m v o ~ e gli a£fari, l'ambiente, gli ami, h ci& io, cui opera Trbdchione, personaggio immagkio del S&mn di Fetronio, il cui amministratore & un ì i k o dei~ominaro Cionamo, L'attore in T&. 34 k Caio Sulpicio Cinnamo, liberto di C. Sulpiào Fausto ed a i Sdpici si riferiscono i nuovi d m m m t i p p e i a i , che h o apparire questa come una delie piii importanti famigiie di Puzzmli dedite agh &ari nella prima me& dei I sec. dC. e che rendono ancor piii vivo il rimpianto per 10 scava paniale e d'urgenza di questa v&, che p d b e ancora omervare preziosi dmmenti, ma k oggi riwpma da una autostrada.

Convenuto in T& P o q . 34 34 C& Marcio Saturnino, che dovrebbe essere un mercante o un capitano di nave. Su molle d o r e romane &Da prima meti del I sec. dC. si risconwno leteere come le iniziali del convenuto (C M S a G M S).B8 C d un Sanmino (come l'omonimo tesrimone delle tavolette b&m 55 e 113) appare su di un'dara c a m p a del medesima @do.B Ma, a prescindere da questi lab& indizi, credo che ciò che induce maggiormente a ri£iettae sia h coincidenza del tasso e la ~vuttura del rapporto. È, infatti, esu-ema- mente improbabile che interessi aicolai a twipo raggiungano giusto la cifra tonda di ua terzo del capitale, come nella nostra tavolata. h conclusione, l'& d e h T&. 34 potrebbe essere, addirittura,

q& c.d. pesornk @a-, della quale si & tanto discusso in dottrina" Il pmtito & ~ t : b in diritto romano avrebbe la s v u m di un semplice mutuo, tutelato con d u e f t & , una volta d ottenere Ia &tuione degii intemi m s* (la primafamwh di T& 341, corrisposti a viaggio Ln S&M al £&ce esita Mimpresa e preventiva- mente fissati in un -, ad un tasso dtr~ liwun, in considerazione del pk&m d h s , previsto con semplici condizioni, ;ininesse al

u T& 43; 73; 111; 121; ac. Le connessioni con il mando m d ed ori& &le tavolette di Muracine sono rilevate da ~ ~ s r r i ~ t r a ~ ~ eprodrreume I (Bari, 19811, p: 25 S. Cf. anche b r , R h & dofforns-

&h% &t& *, =Atti A c d Pont. r m (19801, p. l75 SS.

QIXXND~ Romm Ampbvw (Oxford, 1965), n. 3996 ss. U L i?i 2, n. 5892. Cf. arprd n. 1.

TMULAJF-f3E# 1%

In-. Win T&. PmpA xd&a+xrllJ.r-

~ I ; r ~ ~

contmxo mditerrawa per il cara- do&, un d mutua ed

KASER, Mutuum Ift2d St iphw, in Erlsnionh&&kis, I (Athen, 1963), p. 155 S. '2 D. 45,1,122,1.Bmxm1, Aceio cir., p. n BIXUDFPAOIJ, in Novksiww Dogmto IL

un pteaim marittimo per un viaggio iil paese degli aromi in 4 denkka (D gX 7169 = P h L 5833+5853), e w ~ d o previsti guanti per il capitale mutuato, non v'; menzione a i m di interasi, almeno nei frammenti a noi giunti,* nonostante che in questo aw a v r e b b potuto essere previsti nel medesimo h e n t o .

1

=SU SB iii 7169 ( - P W 5883+5&53) cf. m p n. I. Lo stato mai iacunoso del documento non consente in qpi di escludere che ivi fosse prevista h correspon- sione dei normali interessi nautici, come sostiene Wmxm, q. cit., p. 93.