I f atti smentiscono il ministro - Archivio Unità

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Quotidiano / Anno XLVI / N. 103 (K^fYjIo 1 ) Mercoledi 16 aprile 1969 / L 60 * SI RIPETE IL CASO BELLA «PUEBLO» Aereo spia USA abbattuto in Corea A pagina 10 — Unita ORGANO DEL PARTITO COM UN 1STA ITALIANO Drammatico dibattito alia Camera sui sanguinosi fatti di Battipaglia I fatti smentiscono il ministro II padre di Teresa Ricciardi : Restivo ha detto il falso II nostro inviato ha registrato a Battipaglia le indignate reazioni del pubblico ai discorsi del presidente del Consiglio e del ministro degli Interni trasmessi dalla TV - A col- loquio con i genitori della profes- soressa assassinata dai poliziotti A PAGINA 2 IL GOVERNO DIFENDE LA REPRESSIONE e respinge il disarmo della polizia Profondo disagio nella maggioranza per i discorsi di Rumor e Restivo, che fanno proprie, in modo provocatorio, le posizioni della destra - II ministro degli Interni ammette che la polizia ha sparato e ucciso e viene applaudito solo da una parte dei d.c, dai liberali e dai fascisti uEa*MamuunJUMMnui± PAJETTA: si unisca il Paese per un ordine nuovo contro il governo del disordine L't ordine » nelle career! di Mllano e di Genova e tomato con i mitra e I lacrimogeni. A San Viltore sono slate sparale anche raffiche In aria. A Genova i 104 « rivottosi » non hanno opposto resistenza. Sono stati tutti denunciatl. Alle c Nuove» di Torino la protesta si era gia praticamente esaurita I'altra notte: feri sono stati trasferfti in altre citta circa 800 dete- nuti. Lo stesso e avvenuto per i detenuti di San Vittore e di c Marassi». A Bari 200 defenuti si sono ammassati sul tetto del carcere per la riforma dei codici. Proteste si sono avute a Firenze, Verona e Padova. Nella foto: detenuti di San Vittore, con i ferri ai polsi, vengono trascinati fuorl dai carcere per essere portati in altre citta A PAGINA 3 E' UN PROBLEMA DI CIVILTA' N ELLE carceri di grandi citta, e scoppiata, vio- lenta e clamorosa, la prote- sta dei detenuti. I riflettori della grande stampa si sono puntati su questi fatti, per offrirli aH'opinione pubbli- ca come uno spettacolo a tinte forti: in qualche caso patologico addirittura come pretesto per invocare quel- l'« ordine » che vorrebbe fa- re del nostro paese un gran- de carcere. Non si e potuto tuttavia cvitare di riconosce- re che all'origine di questi fatti esistono situazioni as- sai gravi, esiste una orga- nizzazione penitenziaria in- degna di un paese civile, che rende disumana la condizio- ne del detenuto. Cosi l'opinione pubblica e venuta a conoscere alcune cose sulla situazione delle nostre carceri: e venuta a sapere che dietro il termine tecnico di «carcerazione preventiva» stanno lunght mesi ed anni di attesa di un processo da cui si potra ma- gari uscire assolti senza che nessuno abbia a risarcire danni e sofferenze; che i po- chi detenuti che hanno il privilegio di potcr lavorare percepiscono un compenso che non raggiunge le dieci- mila lire al mese e su cui lo Stato trattiene le spese per II c mantenimento in carce- re • ; che chi varca le soglie del carcere entra in un isola- mento quasi assoluto. in una specie di morte civile, stac- cato in modo disumano dalla famiglia e dalla societa. con restrizioni e condizioni as- •urde nei rapporti eon i fa- mlliari nelle letture e nella stessa corrispondenza; che nulla si e fatto, salvo qualche e rara personale iniziativa per la rieducazione del de- tenuto, per il suo reinseri- mento nella societa. M A TUTTO cio che e emer- so e ancora ben poca cosa rispetto alia realta del- le carceri del nostro paese. Venti anni fa una commis- sione parlamentare aveva compiulo una indaginc: ri- lcggendo i dati della relatio- ne appare che le condizioni delle carceri sono rimaste le stesse, anzi si sono aggrava- te per un sopraffollamento insopportabile che ammuc- chia i detenuti in locali sem- pre piu insalubri e soffocan- ti. Inutilmente sono dunque trascorsi venti anni: le ri- forme del regolamento pro- poste da quella eomnmsione sono rimaste letters morta. co?i come l'articolo 27 della Costituzione. Anche qui e mancata da parte dei gover- ni e delle varie maggioranze la volonta politica di fare le riforme c le stesse proposte presentate, mai discusse, so- no talmente limitate e insuf- ficienti da essere state cri- ticate e respinte dagli stessi direttori delle carceri. fl fat- to c che dietro i ritardi e le carenze vi e, radicata e tena- ce. una mentalita e una poli- tica che hanno teso e tendo- no a mantenere nella sostan- za inalterato il meccanismo repressivo dello Stato— cre- ditato dai borboni c dai fa- scismo in tutte le sue componenti: la polizia. il s-i- stema dei reati, l'organizza- zione giudiziaria, la conce- zione della pena, la condizio- ne del detenuto. Un mecca- nismo repressivo classista nei quale la pena e rimasta piu che mai sofferenza e castigo. II mandato di eatiu- ra colpisce quasi sempre l'autore di un furto anche di poche centinaia di lire: ma anche quando e obbligatorio non colpisce il grande indu- strial bancarottiere. E cosi chi sottrae al paese i miliar- di che imbosca nelle banche svizzere non commette rea- to, ma la aiustizia e inflessi- bile contro chi lottando per avere lavoro « resiste » alia forza pubblica. E y DA QUESTA stessa con- cezione classista che di- scende rorganizzazione car- ceraria che isola il detenu- to, che tende ad awilirlo, a mortificarlo. a misconoscere le sue esigenze affettive e materiali, a lasciarlo, anche dopo aver scontato la pena, ai margini della societa. Ec- co cio che sta dietro alia ri- volta dei detenuti: una ri- volta esasperata, esplo>a in forme incontrollate anche per tensioni a lungo repres- se, ma che pone anch'essa sotto accusa 1'incapacita e la chiusura conservatrice della classe dirigente del nostro paese. E' questo un altro dei frutti della politica del rin- vio, dei correttivi marginali: un altro nodo che giunge al pettine, un'altra situazione che e esplosa e che si ag- giunge alle tante che ormai riguardano tutta rorganizza- zione dello Stato e !e strut- ture della societa. Quali sa- ranno le conseguenze? Sa- ranno ancora una volta quel- le della repressione, i cui prodromi si sono gia visti nelle lunghe file di incate- nati awiati verso lontani penitenziari ed esposti ad alrri processi e rappresa- glie? Prevarra nuovamente la politica del rinvio e delle eoncessioni marginali? Noi ci impegniamo ancora una volta perche questa « tecnica » cosl infausta ab- bia fine per sempre: perche si affronti radicalmente que- sto problema della societa italiana che giustamente c stato definite * un problema di civilta ». Dovranno scom- parire una volta per tutte le vergogne del nostro siste- ma penitenziario. che il Par- lamento e l'opinione pubbli- ca devono conoscere fino in fondo. E le nforme dovran- no comprendere non solo le condizioni materiali in cui vivono i detenuti. i servizi, l'edilizia carceraria: ma do- \Tanno soprattutto incidere ed estendersi a tutto il mec- canismo repressivo della no- stra organizzazione giudizia- ria e penitenziaria: alia ri- forma dei codici penali, della carcerazione preventiva, del regolamento e del sistema penitenziario secondo una concezione radicalmente di- ver=a che si fondi sul prin- ciple costituzionale della funzione educativa della pe- na. Si tratta di riforme che, alia luce dei drammatici fat- ti di questi giorni non tolle- rano piii ritardi ne dilazioni. Ugo Spagnoli In un clima di grande ten- sione politica e di profondo di- sagio ed evidente dissenso al* I'interno della maggioranza, il ministro degli Interni Restivo e il presidente del Consiglio Rumor hanno pronunciato ieri alia Camera due gravissimi in- tervene di risposta alle inler- rogazioni che tutti i gruppi ave- vano presentato all'indomani dei tragici fatti di Battipaglia. Nessuno dei due discorsi. ne durante, ne alia fine, e stato mai applaudito dai socialisti, mentre, a volte, hanno avuto I'esplicifo consenso dei fascisti e dei liberali; e in alcuni mo- menti e apparso evidente il dissenso dei socialisti (al banco del governo, tra I'altro, era as- sente Brodolini). Questo e av- venuto in particolare quando Restivo ha piu volte insistito sul carattere « preordinato» della protesta di Battipaglia e quando Rumor, dopo aver dife- so la politica di repressione. ha respinto in termini che sino ad ora non erano mai stati usati, ogni richtesta di disarmo della polizia. Ai due gravissimi discorsi ha replicato a nonie dei comunisti il compagno Giancarlo Pajetta. Ci troviamo di fronte — ha esordito Pajetta. che si 6 di- chiarato toialmente insoddi- sfatto delle oomunicazioni di Restivo e del discorso di Ru- mor — non soltanto a un nuovo delitto di una insana politica di repressione, ma di fronte ad un fatto politico che rite- niamo gravissimo: alia falsi ficazione systematica, compiu ta dai ministro degli Interni. degli awenimenti: all'ostinato silenzio sull'opera da lui com- piuta in questi mesi per soffo care I'inchiesta per 1'eccidio di Avola: alia giustificazionc, anzi. all'elogio. per chi ha spa- rato. Il ministro Restivo non 6 nuovo a questa bisogna. Non possiamo chiedergli di Batti- paglia. dopo che ha rifiutato anche un accenno soltanto al silenzio complice per Avola; siamo costretti a ricordargli che egli. con Scelba e 1'allora prefetto di Palermo, Vicari. fu 1'artefice del falso sull'uc- cisione di Giuliano per impe- dire che si conoscesse la col- lusione della polizia col ban- ditismo. Lei — ha continuato Pajet- ta rivolgfndosi a Restivo — ha voluto distorcere i fatti, montandoli in modo che dav- vero pare incredibile perche quella battaglia che e dura- ta tante ore non abbia la- sciato qualche ferito. e non solo qualche contuso, tra le forze di polizia. Lei si 6 di menticato di dire — ecco il mendacio — che la reazione popolare e a\ venuta quando la gente e stata esasperata dalle grida di quel ragazzo che ave-.a visto assassinare sua sorella. I^?i ha taciuto del faWo cne quando la poli- zia in pane ha buttato le armi e<l e fugeita non e'e stato uno *o!o di quegli agen- ti che sia Mato colpito. Lei ha taciuto che quellj che ban mi rimor.ii'o !e armi le han- no on^epnate agli agenti <iel Comune. Anoora die morti. ha pra=<- guito Pajetta: non ci abbiamo fauo l'abitodine. Per noi e una cosa diversa che per un ministro scelbiano dai costume e dai pielio borbonici. £»:=*> gna comprerxicre le cause lonatrve di quel!o che c succc-s so. ma anohe quelle imme diate. Accettartc le respon sabilita. vedere piii lonlano come e necessario. non pud voler dire cercare giustifica zioni pseudo-storicistiche. ne ritomare al!e promesse dema- gogiche. Mentre sui giornali go\er- nati\i si giustifica la repres- sione e si chiede pazienza in nome dei e piani > per il Mez- 7ogiomo (e Rumor ce l'ha ri petuti que«ta sera), sugli stes- (Segue a pagina 2) I particolari della seduta alia Camera a pagina 2 Il governo vuole modificare al Senato i risultati conquistati alia Camera GRAVI PEGGIORAMENTICHIESTI PER LA LEGGE SULLE PENSIONI Un lieve onere per lo Stato (96 miliardi di lire in sette anni) viene dichiarato «inaccettabi- le» dai ministro Brodolini - II ministro definisce un privilegio le pensioni di anzianita Una dichiarazione del compagno Fermariello: « Vi assumete una gravissima responsabilita» L'Oscar a Barbra LOS ANGELES - Barbra Streisand, la nuova stella che si e imposta ai pubblici di tutto il mondo nei film « Fun- ny girl >, ha vinto I'Oscar destinato alia migliore atlrice protagonlsta. Barbra ha do- vuto dividere II premlo ex aequo con Katharine Hepburn, ma non se ne e dispiaciuta. c Sono contentissima — ha di- chiarato — di trovarmi in una cosi buona compagnia». A PAGINA 7 L'inizlo della dlscusslone suH'aumento delle pensioni e la riforma del sistema pre- videnziale al Senato fe stato ieri contraddistlnto da una inattesa dichiarazione del ministro del Lavoro. Brodo- lini, il quale ha affermato che il governo tutto tntero (e non piu il solo ministro del Teso- ro Colombo) vuole che sla soppresso l'emendamento che allarga alle pensioni di an- zianita il dlritto dl cumulo parztale, lntrodotto dalla Ca- mera. La dichiarazione ha colto di sorpresa git stessi gmppl della maggioranza, tanto che i senator! socialisti, che arrebbero dovuto riunirsl ieri pomerig^io. hanno spo- stato a stamane la Ioro as- sembles, dedicata, appunto, alle pensioni. Le minacce di Colombo do- vevano apparentemente esse- re sfate ritenute superate, se il centro sinistra poteva dar per certo un rapido svol- tnmento della discussione al Senato, onde apportare al testo alcune cofrezioni for- mali, per dar modo ai depu- tatJ di ratificare la legge en- tro la fine del mese. La di- chiarazione di Brodolini, per un peggioramento del testo della Camera, introduce ele- mentt nuovj sul quali gia ieri mattina in seno al direttivo del gruppo comunista del Se- nato t stata compiuta una va- lutazione molto critics. Pe- raltro 1 senator! comunisti In commlssione avevano dichia- rato che se la legge dovra es- sere modificata, ci6 dovra ve- nficarsl per migliorarla non per registrare arretramentl. Brodolini s'e presentato in commlssione, quando il di- battito era gia awiato. S'e levato e ha detto: • Riconosco che sono stati portati alio spa- smo i magglort oneri assun- ti dai governo per effetto del 9. d. m. (Segue in ultima pagina) G IOVEDI' scorso, 10 corrcnte, ci accadde di raccontare come il mi- nistro Prcti, arrivato un giorno davanti alia sea- linata del suo ministero, si fosse fermato in mac- china a finire di leggere un giomale, mentre due commessi stavano t'mpa- lati davanti alia porta spalancata della vettura. in attesa clic sun eccel- lenza si decidesse a seen- dere. Nella stessa data Von. Preti ci ha inviato questa letterina: « Egre- gio Fortebrnccio. ho let- to suIl'L'njffl il Suo cor- sivo. A parte il "t.^'ore", quello che Lei riferisce circa il mio arrivo in au- tomobile. un certo gior- no, al Ministero. e esat- to. Oggi e giovedi, il fat- to e avvenuto martcdi e Lei ieri, mercoledi, ne era gia informato. Devo ammettere che, dopo la crisi del SIFAR, il mi glior servizio di infor- mazioni italiano e quello dcll'Umta. Cordiali salu- ti. Fto: Luigi Prett >. Onorevole vmistro, la Sua lettera, del resto cor- dialc, e assai grave, e Le spicghiamo sabito il per- che. Lei deve crederci se Le assicuriamo che la storia del Suo arrivo al ministero, con quei due commessi i quali atten- dono dritti come fusi * controsifar che Lei, come sc fosse il kaiser, si decida a seen- dere dalla macchina, ci era nota da almeno una decina di giorni. Parola. Allora vuol dire che il suo, di starsene in auto- mobile a leggere, mentre i sudditi, immoti, aspet- tano che il capo sia co- modo, c addirittura un vizio ncl quale usa rtca- dere con ostmata fre- quenza. Se c cost, non si vedc perche Let non dia ordine ai d'?e vscieri di attenderla con le fiacco- le. Lo spcttccolo tarebbe piu suggesttvo e Let. tra I'altro, potrebbe nspar- miarsi la pila. E' vera, stgnor mini- stro. i nostri scrvizi di informazione sono perfet- ti. Proprio ieri, per esem- pio, abbiamo saputo che oltrc la targa « Si prega di non fumare », affissa sulla porta del Suo stu- dio e ripetuta sul Suo scrittoio, ce ne e un'al- tra, su una porta inter- na, con scrttto: « L'scita di sicurezza » c una quar- to, su un usciolino in fondo, su cut si legge: € Signori ». Ora, se que- sta porttcma e risercata ai signori, gh uomint, i sempbei uomini. come faranno? Signor ministro, Lei e un classista dture- tico, FortebraccJ*

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Quotidiano / Anno XLVI / N. 103 (K^ fY j I o 1 ) Mercoledi 16 aprile 1969 / L 60 *

SI RIPETE IL CASO BELLA «PUEBLO»

Aereo spia USA abbattuto in Corea A pagina 10 —

Unita ORGANO DEL PARTITO COM UN 1ST A ITALIANO

Drammatico dibattito alia Camera sui sanguinosi fatti di Battipaglia

I f att i smentiscono il ministro II padre di Teresa Ricciardi:

Restivo ha detto il falso

II nostro inviato ha registrato a Battipaglia le indignate reazioni del pubblico ai discorsi del presidente del Consiglio e del ministro degli Interni trasmessi dalla TV - A col-loquio con i genitori della profes-soressa assassinata dai poliziotti

A PAGINA 2

IL GOVERNO DIFENDE LA REPRESSIONE e respinge il disarmo della polizia Profondo disagio nella maggioranza per i discorsi di Rumor e Restivo, che fanno proprie, in modo provocatorio, le posizioni della destra - II ministro degli Interni ammette che la polizia ha sparato e ucciso e viene applaudito solo da una parte dei d.c, dai liberali e dai fascisti

uEa*MamuunJUMMnui±

PAJETTA: si unisca il Paese per un ordine nuovo contro il governo del disordine

L't ordine » nelle career! di Mllano e di Genova e tomato con i mitra e I lacrimogeni. A San Viltore sono slate sparale anche raffiche In aria. A Genova i 104 « rivottosi » non hanno opposto resistenza. Sono stati tutti denunciatl. Alle c Nuove» di Torino la protesta si era gia praticamente esaurita I'altra notte: feri sono stati trasferfti in altre citta circa 800 dete-nuti. Lo stesso e avvenuto per i detenuti di San Vittore e di c Marassi». A Bari 200 defenuti si sono ammassati sul tetto del carcere per la riforma dei codici. Proteste si sono avute a Firenze, Verona e Padova. Nella foto: detenuti di San Vittore, con i ferri ai polsi, vengono trascinati fuorl dai carcere per essere portati in altre citta A PAGINA 3

E' UN PROBLEMA DI CIVILTA' NELLE carceri di grandi

citta, e scoppiata, vio-lenta e clamorosa, la prote­sta dei detenut i . I riflettori della grande stampa si sono punta t i su questi fatti , per offrirli aH'opinione pubbli-ca come uno spettacolo a t inte forti: in qualche caso patologico addir i t tura come pretesto per invocare quel-l'« ordine » che vorrebbe fa­r e del nostro paese un gran­de carcere. Non si e potuto tuttavia cvitare di riconosce-r e che all 'origine di questi fatti esistono situazioni as-sai gravi, esiste una orga-nizzazione penitenziaria in-degna di un paese civile, che rende disumana la condizio-ne del detenuto.

Cosi l 'opinione pubblica e venuta a conoscere alcune cose sulla situazione delle nostre carceri : e venuta a sapere che dietro il termine tecnico di «carcerazione prevent iva» s tanno lunght mesi ed anni di attesa di un processo da cui si potra ma-gari uscire assolti senza che nessuno abbia a risarcire danni e sofferenze; che i po-chi detenuti che hanno il privilegio di potcr lavorare percepiscono un compenso che non raggiunge le dieci-mila lire al mese e su cui lo Stato t ra t t iene le spese per II c mantenimento in carce­re • ; che chi varca le soglie del carcere entra in un isola-mento quasi assoluto. in una specie di morte civile, stac­cato in modo disumano dalla famiglia e dalla societa. con restrizioni e condizioni as-•urde nei rapport i eon i fa-mlliari nelle le t ture e nella

stessa corrispondenza; che nulla si e fatto, salvo qualche e rara personale iniziativa per la rieducazione del de­tenuto, per il suo reinseri-mento nella societa.

MA TUTTO cio che e emer-so e ancora ben poca

cosa rispetto alia realta del­le carceri del nostro paese. Venti anni fa una commis-sione par lamentare aveva compiulo una indaginc: ri-lcggendo i dati della relatio­ne appare che le condizioni delle carceri sono rimaste le stesse, anzi si sono aggrava­te per un sopraffollamento insopportabile che ammuc-chia i detenuti in locali sem-pre piu insalubri e soffocan-ti. Inuti lmente sono dunque trascorsi venti anni : le ri-forme del regolamento pro-poste da quella eomnmsione sono rimaste le t ters morta. co?i come l 'articolo 27 della Costituzione. Anche qui e mancata da par te dei gover-ni e delle varie maggioranze la volonta politica di fare le riforme c le stesse proposte presentate, mai discusse, so­no talmente l imitate e insuf-ficienti da essere state cri-ticate e respinte dagli stessi direttori delle carceri . fl fat­to c che dietro i ri tardi e le carenze vi e, radicata e tena-ce. una mentalita e una poli­tica che hanno teso e tendo-no a mantenere nella sostan-za inalterato il meccanismo repressivo dello Stato— cre-ditato dai borboni c dai fa-scismo — in tutte le sue componenti: la polizia. il s-i-stema dei reati , l'organizza-

zione giudiziaria, la conce-zione della pena, la condizio-ne del detenuto. Un mecca­nismo repressivo classista nei quale la pena e r imasta piu che mai sofferenza e castigo. II mandato di eatiu-ra colpisce quasi sempre l 'autore di un furto anche di poche centinaia di l i re: ma anche quando e obbligatorio non colpisce il grande indu­s t r i a l bancarott iere. E cosi chi sottrae al paese i miliar-di che imbosca nelle banche svizzere non commette rea-to, ma la aiustizia e inflessi-bile contro chi lottando per avere lavoro « resiste » alia forza pubblica.

E y DA QUESTA stessa con-cezione classista che di-

scende rorganizzazione car-ceraria che isola il detenu­to, che tende ad awi l i r lo , a mortificarlo. a misconoscere le sue esigenze affettive e materiali, a lasciarlo, anche dopo aver scontato la pena, ai margini della societa. Ec-co cio che sta dietro alia ri-volta dei detenut i : una ri-volta esasperata, esplo>a in forme incontrollate anche per tensioni a lungo repres-se, ma che pone anch'essa sotto accusa 1'incapacita e la chiusura conservatrice della classe dirigente del nostro paese. E' questo un altro dei frutti della politica del rin-vio, dei correttivi marginali : un altro nodo che giunge al pett ine, un'al tra situazione che e esplosa e che si ag-giunge alle tante che ormai riguardano tut ta rorganizza­zione dello Stato e !e strut-

ture della societa. Quali sa-ranno le conseguenze? Sa-ranno ancora una volta quel­le della repressione, i cui prodromi si sono gia visti nelle lunghe file di incate-nati aw ia t i verso lontani penitenziari ed esposti ad alrri processi e rappresa-glie? Prevarra nuovamente la politica del rinvio e delle eoncessioni marginali?

Noi ci impegniamo ancora una volta perche questa « tecnica » cosl infausta ab­bia fine per sempre: perche si affronti radicalmente que­sto problema della societa italiana che giustamente c stato definite * un problema di civilta ». Dovranno scom-parire una volta per tu t te le vergogne del nostro siste-ma penitenziario. che il Par-lamento e l'opinione pubbli­ca devono conoscere fino in fondo. E le n fo rme dovran­no comprendere non solo le condizioni materiali in cui vivono i detenuti . i servizi, l'edilizia carceraria: ma do-\Tanno soprattutto incidere ed estendersi a tutto il mec­canismo repressivo della no­stra organizzazione giudizia­ria e penitenziaria: alia ri­forma dei codici penali, della carcerazione preventiva, del regolamento e del sistema penitenziario secondo una concezione radicalmente di-ver=a che si fondi sul prin­ciple costituzionale della funzione educativa della pe­na. Si tratta di riforme che, alia luce dei drammatici fat­ti di questi giorni non tolle-rano piii r i tardi ne dilazioni.

Ugo Spagnoli

In un clima di grande ten-sione politica e di profondo di­sagio ed evidente dissenso al* I'interno della maggioranza, il ministro degli Interni Restivo e il presidente del Consiglio Rumor hanno pronunciato ieri alia Camera due gravissimi in­tervene di risposta alle inler-

rogazioni che tutti i gruppi ave-vano presentato all'indomani dei tragici fatti di Battipaglia. Nessuno dei due discorsi. ne durante, ne alia fine, e stato mai applaudito dai socialisti, mentre, a volte, hanno avuto I'esplicifo consenso dei fascisti e dei liberali; e in alcuni mo-

menti e apparso evidente il dissenso dei socialisti (al banco del governo, tra I'altro, era as-sente Brodolini). Questo e av­venuto in particolare quando Restivo ha piu volte insistito sul carattere « preordinato» della protesta di Battipaglia e quando Rumor, dopo aver dife-

so la politica di repressione. ha respinto in termini che sino ad ora non erano mai stati usati, ogni richtesta di disarmo della polizia.

Ai due gravissimi discorsi ha replicato a nonie dei comunisti il compagno Giancarlo Pajetta.

Ci troviamo di fronte — ha esordito Pajetta. che si 6 di-chiarato toialmente insoddi-sfatto delle oomunicazioni di Restivo e del discorso di Ru­mor — non soltanto a un nuovo delitto di una insana politica di repressione, ma di fronte ad un fatto politico che rite-niamo gravissimo: alia falsi ficazione systematica, compiu ta dai ministro degli Interni. degli awenimenti: all'ostinato silenzio sull'opera da lui com-piuta in questi mesi per soffo care I'inchiesta per 1'eccidio di Avola: alia giustificazionc, anzi. all'elogio. per chi ha spa­rato.

Il ministro Restivo non 6 nuovo a questa bisogna. Non possiamo chiedergli di Batti­paglia. dopo che ha rifiutato anche un accenno soltanto al silenzio complice per Avola; siamo costretti a ricordargli che egli. con Scelba e 1'allora prefetto di Palermo, Vicari. fu 1'artefice del falso sull'uc-cisione di Giuliano per impe-dire che si conoscesse la col-lusione della polizia col ban-ditismo.

Lei — ha continuato Pajet­ta rivolgfndosi a Restivo — ha voluto distorcere i fatti, montandoli in modo che dav-vero pare incredibile perche quella battaglia che e dura-ta tante ore non abbia la-sciato qualche ferito. e non solo qualche contuso, tra le forze di polizia. Lei si 6 di menticato di dire — ecco il mendacio — che la reazione popolare e a\ venuta quando la gente e stata esasperata dalle grida di quel ragazzo che ave-.a visto assassinare sua sorella. I^?i ha taciuto del faWo c n e quando la poli­zia in pane ha buttato le armi e<l e fugeita non e'e stato uno *o!o di quegli agen-ti che sia Mato colpito. Lei ha taciuto che quellj che ban mi rimor.ii'o !e armi le han­no on^epnate agli agenti <iel Comune.

Anoora die morti. ha pra=<-guito Pajetta: non ci abbiamo fauo l'abitodine. Per noi e una cosa diversa che per un ministro scelbiano dai costume e dai pielio borbonici. £»:=*> gna comprerxicre le cause lonatrve di quel!o che c succc-s so. ma anohe quelle imme diate. Accettartc le respon sabilita. vedere piii lonlano come e necessario. non pud voler dire cercare giustifica zioni pseudo-storicistiche. ne ritomare al!e promesse dema-gogiche.

Mentre sui giornali go\er-nati\i si giustifica la repres­sione e si chiede pazienza in nome dei e piani > per il Mez-7ogiomo (e Rumor ce l'ha ri petuti que«ta sera), sugli stes-

(Segue a pagina 2)

I particolari della seduta alia Camera a pagina 2

Il governo vuole modificare al Senato i risultati conquistati alia Camera

GRAVI PEGGIORAMENTICHIESTI

PER LA LEGGE SULLE PENSIONI Un lieve onere per lo Stato (96 miliardi di lire in sette anni) viene dichiarato «inaccettabi-

le» dai ministro Brodolini - II ministro definisce un privilegio le pensioni di anzianita

Una dichiarazione del compagno Fermariello: « Vi assumete una gravissima responsabilita»

L'Oscar a Barbra

LOS ANGELES - Barbra Streisand, la nuova stella che si e imposta ai pubblici di tutto il mondo nei film « Fun­ny girl >, ha vinto I'Oscar destinato alia migliore atlrice protagonlsta. Barbra ha do-vuto dividere II premlo ex aequo con Katharine Hepburn, ma non se ne e dispiaciuta. c Sono contentissima — ha di­chiarato — di trovarmi in una cosi buona compagnia».

A PAGINA 7

L'inizlo della dlscusslone suH'aumento delle pensioni e la riforma del sistema pre-videnziale al Senato fe stato ieri contraddistlnto da una inattesa dichiarazione del ministro del Lavoro. Brodo­lini, il quale ha affermato che il governo tutto tntero (e non piu il solo ministro del Teso-ro Colombo) vuole che sla soppresso l'emendamento che allarga alle pensioni di an­zianita il dlritto dl cumulo parztale, lntrodotto dalla Ca­mera. La dichiarazione ha colto di sorpresa git stessi gmppl della maggioranza, tanto che i senator! socialisti, che arrebbero dovuto riunirsl ieri pomerig^io. hanno spo-stato a stamane la Ioro as­sembles, dedicata, appunto, alle pensioni.

Le minacce di Colombo do-vevano apparentemente esse­re sfate ritenute superate, se il centro sinistra poteva dar per certo un rapido svol-tnmento della discussione al Senato, onde apportare al testo alcune cofrezioni for-mali, per dar modo ai depu-tatJ di ratificare la legge en-tro la fine del mese. La di­chiarazione di Brodolini, per un peggioramento del testo della Camera, introduce ele-mentt nuovj sul quali gia ieri mattina in seno al direttivo del gruppo comunista del Se­nato t stata compiuta una va-lutazione molto critics. Pe-raltro 1 senator! comunisti In commlssione avevano dichia­rato che se la legge dovra es­sere modificata, ci6 dovra ve-nficarsl per migliorarla non per registrare arretramentl.

Brodolini s'e presentato in commlssione, quando il di­battito era gia awiato. S'e levato e ha detto: • Riconosco che sono stati portati alio spa-smo i magglort oneri assun-ti dai governo per effetto del

9. d. m. (Segue in ultima pagina)

GIOVEDI' scorso, 10 corrcnte , ci accadde

di raccontare come il mi­nistro Prcti, arrivato un giorno davanti alia sea-linata del suo ministero, si fosse fermato in mac-china a finire di leggere un giomale, mentre due commessi stavano t'mpa-lati davanti alia porta spalancata della vettura. in at tesa clic sun eccel-lenza si decidesse a seen-dere. Nella stessa data Von. Preti ci ha inviato questa letterina: « Egre-gio Fortebrnccio. ho let-to suIl'L'njffl il Suo cor-sivo. A parte il "t .^ 'ore", quello che Lei riferisce circa il mio arrivo in au­tomobile. un certo gior­no, al Ministero. e esat-to. Oggi e giovedi, il fat­to e avvenuto mar tcdi e Lei ieri, mercoledi, ne era gia informato. Devo ammet tere che, dopo la crisi del SIFAR, il mi glior servizio di infor-mazioni italiano e quello dcll'Umta. Cordiali salu-ti. Fto: Luigi Pret t >.

Onorevole vmistro, la Sua lettera, del resto cor-dialc, e assai grave, e Le spicghiamo sabito il per­che. Lei deve crederci se Le assicuriamo che la storia del Suo arrivo al ministero, con quei due commessi i quali atten-dono € dritti come fusi *

controsifar che Lei, come sc fosse il kaiser, si decida a seen-dere dalla macchina, ci era nota da almeno una decina di giorni. Parola. Allora vuol dire che il suo, di starsene in auto­mobile a leggere, mentre i sudditi, immoti, aspet-tano che il capo sia co-modo, c addirittura un vizio ncl quale usa rtca-dere con ostmata fre-quenza. Se c cost, non si vedc perche Let non dia ordine ai d'?e vscieri di attenderla con le fiacco-le. Lo spcttccolo tarebbe piu suggesttvo e Let. tra I'altro, potrebbe nspar-miarsi la pila.

E' vera, stgnor mini­stro. i nostri scrvizi di informazione sono perfet-ti. Proprio ieri, per esem-pio, abbiamo saputo che oltrc la targa « Si prega di non fumare », affissa sulla porta del Suo stu­dio e ripetuta sul Suo scrittoio, ce ne e un'al­tra, su una porta inter­na, con scrttto: « L'scita di sicurezza » c una quar­to, su un usciolino in fondo, su cut si legge: € Signori ». Ora, se que­sta porttcma e risercata ai signori, gh uomint, i sempbei uomini. come faranno? Signor ministro, Lei e un classista dture-tico,

FortebraccJ*

PAG. 2 / a f f u a l i t a 1'Unit a / mercoledi 16 aprile 1969

In un clima di tensione la Camera discute sull'eccidio di Battipaglia

«Uscire in tempo da questa situazione » l| compagno G. C. Pajetta richiama tutte le forze democratiche alia responsabilita che ricade su coloro die vogliano lavorare per una so-

luzione positiva della crisi — « Restivo deve andarsene»

(Dallu prima pagina)

»i giornali. che stranamentc nel giorno di BaUipagHa nan-no avuto un'intera pagina pa-gala da 11a FIAT. c"6 la noli-zia di un piano che non 6 quello del governo ma che 6 quello di Agnelli. E' il piano che prevede la cacciata di altri cmigranti verso il nord. La < goccia » di una fabbrica chiusa che fa traboccare il vaso della esasperazione: e un caso dei lanti dei quali sono fatle le statistiche di ieri e di domani. E' stato cosl — ha sottolineato Pajetta — che i disoccupati di Battipaglia hanno visto il primo segno non certo della rinascita ma di quel piano che prev<'de. se-condo calcoli ufnciali. tre mi-lioni di nuovi emigrati verso il nord.

Come si vivc a Battipaglia? I>e tabacchinc guadagnano 1.-100 lire al giorno. 33 mild lire al mese. e quelle che non ahitano nel centro han­no dieci ore della loro vita da consumare ogni giorno per queste 1.400 lire. Ebbene. que-ste tabacchinc, nel 11)02 era-no mille e lavoravano da sei a otto mesi; nel T>8. dopo avere avuto pazienza. come raccomanda loro Ton. Rumor, ecco che si erano ridotte a 700. C'erano da 4 a 5 mila conservicri stagionali ora ce no sono 1.300.

Sta di fronte a noi un pro-blema decisivo: quali force so-ciali hanno da essere prota-goniste del c piano > perch6 sia dawcro di rinascita: quel­le degli agrari . che dopo Avola invocurono il ritortjo del questore. o quelle di co^ loro che dissero allora il loro sdegno, come dicono oggi il loro sdegno per Battipaglia? Cj sono forze nuove che vo gliono essere le protngoniste Ne sono un segno — ha prose-guito l'oratore — I'unitn sinda cale, la combattivita consape-vole, le indicazioni positive che convergono da piu parti. In questa situazione. per im pedire questo processo demo cralico. e'e chi ha interesse a introdurre elementi di pro-vocazione. Siamo in una si­tuazione grave, che richiede

una risposta responsabile. Fa­te attenzione — ha detto Pa­jetta rivolto al governo e alia maggioran/a — a non essere accecati da una prepotenza che puo travolgervj, a non ce-dere alia tentazione di crede­re alle vostre stesse mc-nzo-gne

L'eccidio di Battipaglia — ha poi detto il compjgno Pa­jetta — e fatto anehe dell'im-punita per chi ha ucciso ad Avola, a la disperazione di quel giorno tragico e fatta anehe della delusione di colo­ro che avevano creduto a pa­role come quelle dell'onore-vole Brodolini: « Giustizia sa-ra fatta. non deve piu scor-rere sangue dei lavoratori. la poli/ia non deve piu usare le arnii contro di loro >. Abbia-mo avuto invece l'incrimiiia /.ione dei braccianti di Avola. la repressione in ogni parte d'ltalia di operai. contadini e studenti. Restivo da garan-zie alia destra facendone la politica e lo proclama con im-pudenza. Restivo appartiene alia schiera dei ministri della repressione. Egli sta. ultimo e piccolo, nella lista dei Crispi. dei Di Rudini. degli Scelba. dei Nicotera. di coloro per i quali il contadino quando non si presenta col cappello in mano e non si accontenta di dire: c Vi bacio le mani >, puo anehe ricevere una fucilata. tanto poi in Parlamento ci sora il modo di trovare una maggioranza e ci si rivolgora magari a quelli del Nord e si dira: « Sono cose che succcdono nell'Italia mcri-dionale. sono sempre successc. mettiamole nel conto della -sto-ria >. Questo e Restivo. Pos-sono i socialisti giustificarlo in questa politica?

II deputato comunista ha quindi osservato con ironia che intanto la polizia non sco-pre gli attentatori di Roma. non trova uno solo dei col-pevoli di dieci nttentati a Mi-lano. nei suoi comandi appaio no la mente e 1 "opera di forze d ie sembrano sfuggire anehe a quelli che governano. In questa situazione. quella che ronorevole Piccoli chiama la c strategia del coraggio » de­ve essere per tutti la pratica della responsabilita. il vede-

Sdegnati commenti popolari

Cosi a Battipaglia hanno ascoltato gli oltraggiosi

discorsi del governo I familiari di Teresa Ricciardi dichiarano che la polizia spard « non per legittima difesa » - Sod-disfazione per I'intervento del compagno Pajetta

Dal nostro inviato BATTIPAGLIA. 15

Le menzogne di Restivo nella ricostruzione del fatti di Balti-paal'xa sono amvate stasera qu attraverso il racconto della tele-vis'tone. e sono arnrote anehe nella casa di Teresa Rxccxardi. prorocando un mow d sdegno e di imlazione. Ho ascoltato il tcleo'iornale delle 20.30 nel bar Granozo in piazza della Repub-bhca. dote si e radunata una ptccola folia tro la quale rnolfi erano i teittmonx dei traaici fat­ti di mcrcoleat scorso Fox sono ondato a ccisa di Teresa Ricciar­di doie ho parlato col padre della sventurata profestoressa t i fratellt Hrr.cfto e Gtnnaro. Anehe qui — come aid nel bar — il comrr.er.to alia lernone forntta da Restivo e stato lo Mtesso. il ministro ha mentxto.

Epli ha aflcrmato che i polx-ziotfi si sare'ohero visli costrcl-t\ a sparare dopo che era stato appiccalo il fuoco alle jeep c el commissariato. E' icra il ronfrarto: i dtncstranti hanno rcagito solo dopo che t po'uiot-U aieiar.o assassinalo Carmine Citro e Teresa Riceiardx

c La fase acuta depli scontri — mi hanno confermato Gen-naro ed Ernesto Ricciardi — si ebbe al'.orche la polizia decise d\ cancare la folia, in via Ro via, dove ess a si snodava in corteo, provenicnte da piazza della Repubbhca Son e vero Che i poliziotti tentavano di at traversare il centro della citta. come sostiene Restivo' essi n-cevettero I'ordine di cancare c di fare caroselli. quando non ve n'era anoluiamente bisogno pcrehd ormat la stainone era Oia bloccata da dncrse ore e i treni non potevano tiansitarvt >.

A quetio purito p!i schicra-mcnti si dislanzh.rono nctta mente, aQQiurioe d padre di Te­resa Ricciardi la cut casa af-faccia propr.n hella jnazza del Municipxo. di front* al i iro'o di bnlocco per *l eommissanala.

< I dimosfronti erano a circa cento metrx di distanza dai po-huolU: queslx tevtarono di ca­ncare la jolla protetti dapli scu-di in preTiylas: la folia (ma m e/Jettt nella piazza non c'erano piu di 500 person?) rispose con lanci di sassi. che i poliztolti raccoohevann e rilanciavano contr ola folia tnsterne con born-be lacrxmogene che a loro iol-ta i dnnosfranli rilanciaranO contro oli aacnti. Fu a questo punto — enn'mua il padre di Teresa — che la pohzia spard. ripctufrtttiruti'. colp^r.do 5ia Car­mine CiJro che mia fipha a cen­to metri di distanza. Come fa il mmistro Rc*lico a parlare di lepittitna difesa? » — <i dornan-dano i /auiiliari Jt'//a projetso-rcs*a uccisa.

S'el bar ho trov>itr> anehe un teslimor.e dcll'ini-esitmenio del bambino ad opera di uva )cep della polma. inie.-iiner.to che Restivo cons-dera tmentato di sana pianfa c Ua cui not.na at frifcwce la c^plosione deU'ira popolare. « // bnmbmo I'ho n sto to travolto dal riezzo delta polizia net preiM della stazionc — mi dice i» mio interloculore che mi prepa di r.on fare il suo name — e il ftolio di un dipen-deme comunale Francesco Espo-sito Per fortuna le sue condi-ztom non erano cost orari comt* al moT.cnto si mmapmava >

•Vr.'Jr piazze centrali c nelle strode di Rattipaoha. daianti at caffe. r.O".oslante I'ora tarda, si sono lorrnatt doj>o la trasni*<io ne del tcleqmrnale u n caimn nelh. 1 commenti so-.o tutti di tdcarata reazwne alia rcrsmne det faux data da Resitvo r alia (MI di una polizia • qirantr del­le libertd > soitenuta da Rumor. Anehe \l raoconlo dell'mten rr. to del seyretano del VSl Ferr, i icne Commentalo sarcastira men'.e. rxentre rimlciq-ii' si or-sentira con *odd\*fazione alia n<po<fa fornita nel dihattito rmr-lamentare dal compaoro t'a)cua a none dei comuniti.

Ennio Simeone

re le cose per quello che sono. il chiamarle col loro nome. Qui e il banco di prova per ogni uomo politico. Compagno De Martino. compagno Bro­dolini. siete sicuri in coscien-za di fare cosi? Onorevole Mancini. onorevole Moro. ono­revole De Mita: siete sicuri che le parole e i propositi dei discorsi domenicali. delle riu-nioni di corrente non debba-no essere messi alia prova di questi fatti?

Bisogna uscire in tempo da una situazione pericolosa: e la prima richiesta che noi fac-ciamo qui. e che sale dal pae se — ha detto ancora Paiet-ta — 6 che sia fatta giusti­zia: Restivo deve andarsene perch6 ha gia impedito alia giustizia di fare il suo corso. ha impedito al Parlamento di conoscere i fatti sui quali de­ve giudic.ire.

Avan/iamo una prima pro posta positiva. concreta: quel disarmo della polizia che qui hanno in modo truculento ri-flutato Restivo e Rumor. E' la proposta che dopo Avola hanno avanzato comunisti. so­cialisti proletari. le \CLI. nu-mL'roci socialisti. 43 deputati democristiani; e la proposta avanzata da tutte le confede-razioni sindacali. che 6 stata votata dalle assemblee regio­n a l della Sicilla. della Sar-degna. del Friuli Venezia Oiu-lia. Bisogna provvedere a tem­po: la situazione si deteriora rapidamente. nessun dato di aumento del reddito naziona-le puo permettere illusion). Gli squilibri di cui si e parla-to si ripetono. si aggravano. sono comunque sentiti ormai come intollerahili Non cre-diate — ha affermato ancora il deputato comunista — di trovare rifugio e neppure giustiMca7ioni nell'anticomuni-smo. Non cavalchiamo nessu-na tigre della contestazione. ma ne vogliamo comprendere le cause, capire di dove par-tono anehe le esplosioni piu esasperate. Non accettiamo come fatalita ne la repressio ne. n6 la disperazinne cieca. Crediamo nel movimento uni-tario delle forze popolari. nel la loro capacita di organizza-zione e combattivita.

Ognuno — ha affermato a questo punto Pajetta — con-sideri che cosa rappresenta oggi il nostro partito. che co s.i sono i suoi rapporti con la realta italiana. Non solo non cerchiamo il disordine. noi rappresentiamo le forze che possono stabilire un ordine nunvo. Voi che vedete le que­stion! nei termini dell'ordine puhblicn poli7iesro. che umi-liate agenti e funzinnari facen-doli violatori di ogni legge. che accettate il ricatto delle forze reazionarie, voi — ha e^clamato rivolto ai banchi del governo — siete il gover­no del disordine.

Uno sbocco positivo e demo­crat ico puo essere trovato: csso ha come condizione che non si deteriori la situazione a sinistra, nel movimento ope raio. fra le giovani genera zioni. E* in atto un grande processo unitario del quale bi sogna cogliere il momento di matura7ione. Certo non e un idillio. ma non bisogna lascia re imputridire la situazione. giungere alia catastrofe. II clima di oggi non e piu quello della guerra fredda fra lavo ratori. pu6 essere quello del rinnovamento.

Bisogna raccogliere le for­ze popolari — ha affermato l'oratore awlandosi alia con-clusione — andare uniti nella protesta e nella lotta. nella ri-cerca di snluzioni positive. I demoeratici ancora prigionie-ri della politica di centrosini-stra trovino il coraggio di dis <:oeiarsi dalle forze che osta-colano il progresso. di nnirsi a coloro che vogliono e pos­sono batterle. Ci sono nel pae-se forze che rappresentano la ha 'e gia attuale per una po litica nuova: per il disarmo della polizia: per il ricono-ci-mento dei diriUi dei lavorato­ri e degli studenti: ^er una politica dfmoentica. di con trollo degli investimenti. per la dife«a dell'occupazione. II rinnovamento. li funzionamen to. la difesa dc! Darlamento. delle autonomic regionali. dei comuni possono rappresenta re 1'alternativa all'involuzio ne poliziesca.

Noi. all'opposizione — ha concluso il compagno Pajet­ta. fra vivi applausi della si nistra — lavoriamo perche ci sia uno sbocco che corrispon-da a questa politica Compia mo I'opera no<tra per aprire il eammino a una politica nuo va che risponda alle esigenze dei lavoratori. indipendente mente da quelle che possono essere domani le posizioni del la topografla parlan-entare. AfTermiamo pero ngei con for za che la premos<a 6 che voi lasciate il posto a una solu-7i'one nuova c prima di ogni altra cosa e indispen^abile che •;o ne \ada il min>-tro di Scel­ba. a garantire che se ne va quella politics.

NUOVE PRESE DI POSIZIONE UNITARIE

Per il disarmo della polizia Voto unanime al Consiglio comunale di Taranto e al Consiglio provinciale di Pistoia — Ferma condanna della DC a Modena

Nuove prese dl posizione. che accomunano spesso comunisti. socialisti e democristiani, ai aggiungono ogni giorno alia pressante richiesta dell'opinio-ne pubblica che la polizia in servizio d'ordine durante le ma-nifestazfoni venga disarmata.

II consiglio comunale di Ta­ranto ha approvato ieri all'una-nimlta un ordine de) giorno in cui, dopo aver espresso il suo turbamento per i tragic) fatti di Battipaglia. chiede che si giunga * ad una concezione piu consapevole ed avanzata del­l'ordine pubblico». e di conse-guenza al * divieto dell'uso di armi da fuoco nei conflitti sin­dacali e nelle manifestazioni politiche ».

A) consiglio provinciale di Pistoia. al termine di un di-battito sull'eccidio dl Battipa­glia svoltosi per Iniziativa co­munista. i gnippl del PCI. del PSI e della DC hanno appro­vato un ordine del giorno in cui il consiglio nbadisce «la ferma protesta contro metodi repressivi che fanno appanre lo stato democratico e repub blicano come strumento concnl catore delle liberta » e < recla ma ancora una volta — come

gia dopo l'eccidio di Avola — che la polizia tmpiegata in ma­nifestazioni dj natura politica o sociale. purche dotata degli ldonei mczzi atti a garantire I'ordine pubblico ». « sia sprov-vista dl armi da fuoco >.

Una «ferrna condanna del-1'intervento armato della poli­zia > e stata espressa in un manifesto della DC di Modena, in cui si afferma che e indi-spensabile «approvare al piu presto una leg?e rhe vieti I'm tervento della polizia con armi da fuoco durante manifestazio­ni sindacali di lavoratori e stu­denti ».

I lavoratori della miniera Mu-culufa. In Sicilia. riuniti in as-semblea. hanno approvato un ordine del giorno in cui con-dannano duramente il fatto che « nuovi morti si aggiungono al-I'eserclto del lavoro che nel Sud 6 ancora costretto a la­vorare senza nessuna prospet-tiva sicura > e chjedono che venga approvata al piu presto la legge sul disarmo della po­lizia.

II comitato e=ecutivo del!o federazione napoleUina del PSI ha approvato allunanimita un

O.nd.'ne dt-1 giorno nel quale. In ropporto ai fatti di BaUipaglia. si afferma di ritenere « impro-rogabile ofTrcfitare il prob!ema del disarmo della polizia im;>e Knata nelle manifestazioni so ciali >.

La segreteria del Sindacato nazionale autonomo scuola ele-mentare (S.VASE). facendosi parlecipe del cordoglio per la rnorte dell'insegnante Teresa Ricciardi e del giovane Citro. afferma in un comuntcato che non si puo rispondere alle esi­genze vitali del Mezzogiorno «con misure repressive inam missibili in un paese civile». ed esprime la richiesta urgen-te del disarmo della polizia nei conflitti di lavoro.

L'unlca nota stonata e venu-ta dalla giunta provinciale di centrosini stra di Viterbo, che si regge con I'appoggio dei U-berall e dei fascisti. Con l'ln-credibile motivazione che < non posslamo dare un giudizio per­che non siamo sufficientemen-te Informati » U presidente dc ha impedito la discussione di un ordine del giorno presentato da) PCI sui fatti di Battipa­glia e sul disarmo della po­lizia.

Applauso delle destre per Rumor e Restivo Imbarazzo dei socialisti accresciuto da pesanti allusioni di Ar> dreotti — Richiamo alia Costituzione di Pertini sul diritto al !s-voro — Poste all'ordine del giorno le mozioni sul disarmo — La denuncia di Avolio (PSIUP) — Ambiguo intervento di Ferri

La seduta di ieri della Ca- I razione e 1* esasperazione. mera e miziata con un breve I Questa disperazione e questa intervento del presidente Per- I esasperazione hanno invaso . : _ : :l l . . u _ r „ . . . . . . . ! • _ . . : , i _ n _ _ . _ . _ . I . I I _ i- . . . . tini il quale ha manifestato a nome dell'Assemblea il pro-fondo cordoglio per le vitti-ine dei tragici fatti di Batti­paglia. Ma non basta mani-festare la nostra pieta — ha detto Pertini — per le vittime e la nostra costernazione per quanto accaduto.

Posso, credo, esortare que­sta Assemblea a vigilare per­che la Carta costituzionale sia osservata e applicata e sia applicato in modo particolare I'articolo 4 in cui si ricono-sce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e si fa obbligo alia Repubblica di promuovere le condizioni che rendano effet-tivo questo diritto. La disoc-cupazione — ha concluso Per­tini — e un male tremendo e reca con se sempre la dispe-

L'inviato dell'Unita a Battipaglia confuta la versione di Restivo

I FALSI DEL MINISTRO Ecco la documentazione

Gli agenti hanno sparato solo quando hanno ricevuto I'ordine di farlo : con la sua ricostruzione dei fatti Restivo ha invece cercato di scagionare il questore di Salerno,

e ha scaricato turta la responsabilita su singoli poliziotti

II ministro Restivo, ieri al­ia Camera, ha detto parec-chie cose non vere. ha defor-mato parecchie cose vere, ha taciuto moltissime cose che non gli faceva comodo dire. Triste destino. ricorrente, di uomini politici meridionali chiamati in prima persona a calunniare la loro gente. a svendere la capacita di auto-consapevolezza. la maturita dei lavoratori meridionali.

Impossibile inseguire il mi­nistro nella sua compllcata e astrusa ricostruzione dei fat­ti. farcita di termini da com-missariato di polizia rionale. inutilmente prolissa sui fatti marginali e cinicamente con-cisa sui fatti decistvi. Le ine-sattezze sono moltc. Non ne ha colpa il ministro che ha visto tutto quanto e accaduto at­traverso J rapporti degli alti gradi di polizia che non ha voluto nemmeno andare a ve-dere il luogo degli scontri e dell'eccidio. che quindi non sa nemmeno molto bene come e fatta Battipaglia e la piazza del Pop-do. dove 6 effettiva-mente collocato il commissa-riato di polizia, da dove sono partita e dove sono finiti i colpi Lui si c fidato dei rap porti e quindi ha detto cose che a chiunque sia stato a Battipaclia appaiono addirit-tura erottcsche

Lasciamo perdere le incsat tezze marginali e andiamo a quelle di fondo. Sulla spara-toria. Restivo ha speso esat-tamentc cinque righe dattilo-scritte. Ekcole- i E ' a questo punto. in questo luogo e in queste circostanze che sono spa rati da alcuni appartenen-U alle forze dell'ordine colpi isolati di arma da fuoco- Sono colpi che. purtroppo. cause-ranno due morti e sei feriti tra la folia. Sono circa le 17. Verso le 20. mentre perdura I'assedio al commissariato... >. Quante cose false in tante po-che righe. La tesi che Resti­vo ha difeso. anehe altrove nel suo discorso. e che agenti isolati (c rimasti circondati. temendo per la propria inco-lumita personale. di loro ini­ziativa O hanno sparato per difendersj nella imminenza quasi di un linciaggio. Falso. e anri addirittura calunniov> per gli slcs5i agenti di po­lizia.

L'ordine. ha detto Restivo. era di non sparare. E questo ordine fino a che non fu eam-biato e stato eseguito puntual-mente da tutti gli agenti. Per tutta la mattina del 9 apnle decine di poliziotti sono stati isolati. talvolta anehe malmc-nati dai dimostranti. Ho gia raccontato degli episodi di < nesa > ai dimostranti (Resti­vo ne ha taciuto). dei fenti della polizia riportati dai oi-rnostranti stessi a fronte con trapposto. Mai nessuno ha spa­rato per ore. Non hanno nem­meno sparato gli agenti pre-muti dalla folia davanti al commissariato di Pubblica Si-curezza (si gnardi la cartina topografica che abbiamo rico-struito per capire bene la meccanica della sparatoria stiocessiva).

Mai sono partiti dei «col-

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ricostrulta — di l luogo dell'eccidio di Battipaglia. Come si vede la polizia, ar-roccata dlelro gli automezzl disposti di traverso nelle vie Gramsci e Rosselli, a protezione della porta e delle finestre del Commissariato, ha sparato in due dlrezloni diverse: verso piazza del Popolo, nera di folia, e verso via Mazzlni. Le prime raffiche (mltragllatori e pistole) furono dlretle fn alio, su piazza del Po­polo e fu colplla Teresa Ricciardi. Subllo dopo una scarlca di colpi (pistole, mitra e fuclli che sparavano dalle finestre del Commissariato) fu direlta verso via Maz­zlni. La folia aveva iasclato vuoto lo

spazio di fronte al Commissariato e gli agenti sono andati avantl per un lungo tratto In via Rosselli, sparando. Carmine Citro che si era sporlo un po' e stato fulmlnato da un colpo alia tempia. il terzo tempo della sparatoria si e avuto nuovamente verso piazza del Popolo, que­sta volta a altezza di uomo. Sparano mi-Ira e pistole e vlene colpito alia spalla (c mirato» a quatfro metri di dlstanza) Mkuccio che stava a fianco del fotogra-fo dell'< Unita i , dietro un palo di ce-mento. I colpi sono in tullo almeno ses-santa; II tempo della sparatoria, secondo le testimonlanze, sta fra I tre e i sei minuti. Poleva essere una strage.

pi isolati >: e'e stata una spa­ratoria. di cinque, sei minuti. con nv.tra. fucili e pistole, con traiettorie che muovono tutte e solo dal commissariato e fi-niscono ad altezza d'uomo in due direzioni precise; gli a-genti che hanno sparato sono stati visti da centinaia di testi moni fare alcuni passi di cor sa avanti. con sicurezza «» spa­rare a termine di manualc. secondo gli ordmi. Uomini nan isolati quindi. anzi raggmp-pati a testuggine intorno agli automezzi di polizia messi a difesa dell'irigresso del com­missariato: uomini che mira no, come testimonia Micuccio ferito alia spalla, e che a quattro-cinque metri di distan-7a sparano raffiche all'altezza dello stomaco come testimonia-no i buchi dei proiettili nei muri.

Dentro il commissariato vi era il questore di Salerno La Grotta: lui ha ordinato di spa­rare. Inutile ora scaricare su questo o quello agente la col­pa, inutile dire che furono pre si dal panico. Quando panico ci fu, molte ore prima della sparatoria alio scalo mere! dove i dimostranti ave\ano vinto lo scontro. ci furono rose con le mani alzate. fazzoletti bianchi esposti dai finestrim dei jepponi, nessun colpo —

nemmeno uno e nemmeno in arm — esplose.

Calunnia verso la gente me ridionale quindi (grottesca la tentata montatura dei < pro-vocaton > che a\ rebbero preo-ordinato tutto. quando il mi­nistro non e nuscito a porta-re ntmmeno una prova di questa preordinazione ed ha dovuto ammettere che le < ar­mi » dei dimostranti erano so­lo bastoni, sassi e qualche bottiglia picna di benzina) e calunma verso gh stessi a-genti di poliria che fmchd non ebbero ordini contrari non spararono un colpo. Restivo del resto non ha saputo sp:e-gare nemmeno come mai gli agenti «dalle cinque del po-meriggio alle otto > (e invece e stato fino alle 22) hanno la-sciato tutti la citta; come a-vrebbero fatto ad andarsene? Se conoscesse i luoghi. il mi­nistro saprebbe che era im possibile — come ha detto — che fosse gia stato incendiato il eellulare incastrato nella porta del commissariato. quan­do si spard.

Le finestre hanno le sbarre, non ci sono altre uscite: da dove mai sarebbe venuto fuori il questore con i suoi uomini se la porta fosse stata blocca­ta dagli autome77i incendia-ti? La venta e che tutti gli incendi in citta (cioe non auel-

li sulla Variante all'imbocco dell'autostrada) furono suc-cessivi e non precedenti alia sparatoria e alia fuga della polizia.

Potremmo continuare a lun­go. elencando bugie e gros-«olani errori della versione del ministro. che oltretutto con-trasta vistosamente anehe con alcuni particolan che mi die de il questore alle 11 della se­ra del 9 apnle. Ne daremo an cora uno solamente. Giovedi mattina alle 9 la ferrovia fu nuo\amente occunata con ca-mionelte messe di traverso sui binari e con folia: dopo due ore era sgombra. Due ufficia-ii dei carabinieri. da soli e senza truppe. erano bastati per aw ia r e e condurre felice-mente in porto le trattative con i dimostranti. Anehe il 9 mattina poteva andare cosl: se il comrr.issario Di Masi non averse caricato come una fu ria. se a Di Masi non fosse stato ingiunto dal capo della polizia Vteari e da Restivo stesso di fare questo Di tut-to cio il ministro non ha par lato. Oggi non ci sarebbero stati due morti: uccisi a fred do. con precisione e determi-nazione. da tiratori schierati e comandati e non da agenti sul-1'orlo del linciaggio e presi dal panico.

Ugo Baduel

l'animo della gente della Pia na del Sele e della citta di Battipaglia Dare lavoro. dun-que. significa dare anehe se-renita.

Quindi ha preso la parola Restivo. ai cui lati sedevano Rumor e De Martino Dopo alcune ipocnte espressioni di cordoglio il ministro della po­lizia ha fatto una lunga c ri­costruzione » dei fatti acca-duti a Battipaglia il 9 aprile. E' stata. come al solito. la versione da mattinale della questura: piu volte il ministro e stato interrotto dai deputati della sinistra che lo hanno accusato di falso. E in realta. sulla base delle descrizioni giornahstiche. apparse in que sti giorni su tutti i giornali. i fatti sono andati in modo as sai diverso di come li ha de-scritti Restivo. II momento piu tragico di quella dramma-tica giornata. l'assassinio da parte della polizia di due in-nocenti. e stato liquidato da Restivo con queste parole: < Le forze di polizia. scompa-ginate. aggredite da una folia cnormemente superiore di nu-mero. sono completamente so-praffatte. mentre comincia la caccia al singolo carabiniere o alia singola guardia. Taluni tentano di rifugiarsi negli sta-bili circostanti. inseguiti e ag-grediti da gruppi di facinoro si: altri vengono stretti t ra gli automezzi in flamme e il portone deH'ufficio di PS che brucia (« E' uno scandalo! »: « K' tutto falso » gridano dai bancin dl sinistra): e a que sto punto. in questo luogo e in queste circostanze che so­no sparati da alcuni apparte-nenti alle forze deil'ordine. colpi isolati di armi da fuoco (« Erano sessanta > gridano da sinistra): sono i colpi che. purtroppo. causeranno due morti e sei feriti tra la folia >.

Restivo. dopo che a lungo si erano udite le proteste dei comunisti e dei socialisti pro­letari. ha concluso insistendo (lo ha fatto per cinque volte nel corso deU'intervento) sul carattere « preordinato > del­la manifestazione. riconoscen-do con parole che sono ap­parse grottesche di fronte alia realta meridionale. che vi sono < scompensi > nello sviluppo economico del Mez­zogiorno e. infine, aflerman-do che <alle forze di polizia che si prodigano con grave sacrificio alia difesa di una pacifica convivenza e della sicurezza pubblica non puo mancare il riconoscimento del paese >.

A queste parole e seguita una protesta rumorosa delle sinistre. mentre i socialisti ta-cevano e soltanto una parte dei d . c . con i fascisti e i li-beraii. applaudivano.

Ha quindi preso la parola Rumor. Egli ha negato che \ i sia una sctlta governati-\ a per la repressione polizie­sca e ha chianto che e ne-cessario tutel3re I'ordine pub blico. Ha detto che oggi vi sono i mczzi per affrontare alcuni grossi nodi che sono di fronte al paese. come il problema del Mezzogiorno. ma che e necessaria la colla-bora7in!K- c la «comprensione di tutti l cittadini ». Egli ha quindi affrontato il problema della funzione della forza pubblica e la questio-ne del disastro della po­lizia: lo ha fatto in termini che contrastano nettamente con gli onentamcnti di gran parte del PSI (come risulta anehe dal testo delle interro-gazioni presentate) e che in alcuni casi erano — parola per parola — mutuati dagli edito­rial! di questi giorni del Cor-riere della Sera e di altri gior­nali rea7ionari.

c I] corpo di P.S e l'Arma dei Carabinieri — ha detto Ru mor — SOPO gli strumenti con cui il governo escrcita la sua responsanilita. al servizio de! paese per garantire apptinto la legahta democratica sancita dalla Costituzione... N'on p-jd giovare ad alcuno negare o sminuire il valore e la fun­zione delle forze dell'ordine quale presidio della liberta per tutti e di tutti; e non ^ in alcun modo accettabile che per questo difficile e im-pegnativo compito si cerchi di creare unatmosfera di in-tirnidazione psicologica. di odio e aggressione morale e flsica. e non vi sia da parte di tutti quel clima di rispet-to della funzione assolta che. oltre che doveroso, rappre-^enterebbe anehe una delle condizioni per evitare fatti deprecabili e do'.orosi >.

A proposito della richiesta per il disarmo della polizia, Rumor ha dichiarato che il governo e impegnato c nella ricerca e nell'uso di stru-menti e mezzi che consenta-no di evitare dolorosa pordi-te di vite umane >: il di«arnio nelle manifestazioni sindacali

e politiche e un traguardo ver­so cui si puo puntaie — ha detto il presidente del Consi­glio — ma deve t-ontempora-neamente corrispondere sem­pre e in ogni circostan/a « un consolidate costume di non viok-nza». Questo condizioni oggi mancano. « Manift-stazio ni politiche e legittime dege-nerano in tumulti e violenze in cui I'uso di strumenti ag-gressivi e di tecniche di guer-riglia ad ojKra di provocato ri tende a creare sfiducia nel­lo Stato. un clima di paura nella coscienza pubblica e di frustrazione nelle for/e del I'ordine». Non puo essere quindi presa in considcrazio ne la proposta per il disarmo della polizia «che av rebbe soprattutto il significa to di disarmo morale e psicologicn prima che materiaie i

Anehe la fine del discorso di Rumor veniva accolta solo dagli applausi di una parte della DC e delle destre. Quin di i missini chiedevano che il dibattito venisse trasfor-mato in discussione su * co municazioni del governo » per consentire la presentazione (ii un ordine del giorno e. di conseguen7a. un voto. II ten­tative delle destre e stato. cioe. di impegnare con un voto il governo di centro sinistra sulla base delle gra vissime dichiarazioni di Ru mor sul problema del di­sarmo.

E' seguito un breve dibat tito nel corso del quale An dreotti, capogruppo dc. di fronte alia prospettiva di un i grossa spaccatura nella mag gioranza. ha respinto la ri chiesta missina ma ha pesan temente fatto presente che r i dubbi sollevati sul consenso collegiale del gabinetto alle dichiarazioni del presidente del Consiglio sono incompati-bili nel nostro sistema. dal momento che un tale consenso 6 preseunto ogni volta che il presidente o un ministro par-lino a nome del governo >. Egli ha in questo modo ten-tato di ricattare i socialisti che hanno orientamenti. al­meno in parte, assai diversi.

Comunque al termine del dibattito e dopo che Rumor aveva eluso una richiesta di Malagodi perche si impegnas se a far discutere le mozioni sul disarmo della polizia. Per­tini ha annunciato che porra all'ordine del giorno quelle mozioni dopo che saranno di-scusse le mozioni sul Mezzo­giorno. aU'ordine del giorno per giovedi prossimo.

Sono quindi iniziate le re-pliche. II compagno Avolio (PSIUP) ha respinto in modo reciso e sdegnato 1'interpreta-zione che dei fatti di Battipa­glia aveva dato Restivo. con il suo rapporto pedessequa-mente tratto dalle relaziom dei suoi funzionari. La poon lazione di Battipaglia ha in teso condurre una battag'ia per il suo progresso civ i'e e sociale: altro che paroleesrare di fomentatori di disordinil v*-nuti dall"esterno In quan'o a Rumor — ha detto Avolio — ha teorizzato lo stato forte. che sa mostrare alle popo-la-zioni solo il vo'to oV-lla r«-prt^-sione: ma questo non spaven-ta il PSIUP c i lavoratori che continueranno a battersi per­il progresso civile e sociale del paese.

Molto ambigua la replica del segretario del PSI Ferri. il quale, dopo aver rilevato che vj sono punti oscuri sul comportamento della polizia a Battipaglia. ha espresso fidu-cia nella politica di riforme del centro-sinistra ed ha so-stenuto che se la polizia * stata ?empre strumento di clas^e per realizzare lo sfrut-tamento dei lavoratori q>e^to non puo e non deve essere vero o2gi nel nostro p a e ^ in cui lo forze do'irordino wsti-tuiscwo urn zara^z:a do-TW cratica.

II dibattito nprendera oegj.

f. d'a.

Sciopero di 72 ore nelle

centrali del latte I dipeodenti cie.:« c«-.:ra-i d«J

latte private sccrKioni m 5c:o-pero per 72 ore ne: g.orru 21. 22 e 23 apnle dec.dendo u imme d-.ata &os??ris ooe di vy.ie le pre-staconi di .•avoro straord na.-.o e festivo Negli stessi g O.TII scioperario anehe I lavorator-del.e cenira;. de! .atle mun.cipa !:zzate cne .?,a avevano p-o:.a mato i i g t J t o i e ci areoeit-n?.*

Tutti i deputati comuni stl, senza eccezione, sono tenutl ad essere presenti alia Camera a parllre dal­la seduta dl oggi merco­ledi 16 aprile e per tutta la settlmana corrente.

r i l n i t a / mercoledi 16 uprilc 1969 PAG. 3 / a t tuca l i ta

A proposito di alcuni problemi del movimento comunista

RISPOSTA AL COMPAGNO IVANOV Fedele al nostro costu­

me di dibattito democrati-co dei problemi controvcr-si — dibattito che noi non abbiamo cessato di auspi-care nelle file del movi­mento comunista internazio-nale — I'Unita ha pubblica-to lunedi intcgralmcntc lo scritto del coinpagno lva-nov, apparso sulla Pracda in polemica con un mlo artico-10 A mio parere, la discus-sione e sempre e comunque utile: quelle affrontate sono infatti question! scottanti che travagliano oggi l'auimo di ogni militante comunista, 11 quale sente come ad esse e legato 1'avvenire del no-stro movimento.

Proprio perche tali proble­mi ci stanno a cuore. t ro \o pen") strana gran parte del-l 'argomentaiione del compa­gno Ivanov. Crede egli ne-cessario ricordare a me, co­me a qualsiasi militante co­munista italiano, quale 6 stato il ruolo dell'URSS nel-la vittoria sul fascismo. quando proprio di qui e na-ta in tanti di noi una posi-zione politica che ha ispira-to tutta la nostra vita pub-blica'' Significa forse quel richiamo che dovremmo og-gi far tacere i dubbi e lc perplessita suscitati in noi da determinati atti della pre-sente politica sovietica? Se cosi fosse, io penso che, ac-cettando una simile impo-stazione, noi verremmo mc-nn al nostro dovere e alle no-stre responsabilita interna-zionalistiche.

La lotta di classe

Nel segnalare i commcnti soddisfatti della stampa occi-dentale di fronte all'esplo-dere degli scontri sulla fron-tiera sovictieo-cinese, da cui 1'imperialismo spera di trar-re ogni vantaggio, il coinpa­gno Ivanov vede in essi una manifestazione «chiara» del­la « logica della lotta di classe ». Ma come puo allo-ra condividere e difendere l'articolo del suo collega Dadiants che chiedeva com-prensione proprio a quella stessa stampa (tra l'altro, a t re giornali americani. c non certo di sinistra) quando di-chiarava che l'URSS. sui B 500 chilometri del suo con­fine con la Cina. difende non soltanto la propria fron-tiera?

La dove la ritorsionc po-lemica di Ivanov e piu gra­ve e quando mi domanda se voglio forse che l'URSS ri-nunci a difendere i suoi con-

fini. II compagno Ivanov sa infatti — ma non lo samio 1 suoi lettori — che io non ho mai sostenuto nulla di simi­le. La questione delle fron-tiere e fuori discussione. Di­fendere i confini del proprio paese e un dovere, tanto pin quando ci si trova di fronte i rivendicazioni ingiuste (e lo stesso Ivanov riconosce che io ho definito tali L- riven-dicazioni territoriali cinesi). Cio che io ho sostenuto e che tale posizione non pote-va essere sufficiente ad esal-tare un'opinione pubblica di .sinistra, costernata dalla sola ipotesi di un possibile con-flitto cino-sovietico. Vorrei che il compagno Ivanov ri flettesse almeno all'eco che queirargomento — la difesa dei confini — non puo non avere oggi fra vasti strati di cittadini cecoslovacchi e an-ehe di militanti e di dirigen-ti conuinisti. i quali non con-siderano certo favorevolmen-te l ' intervento dello scorso agostn e ancora oggi non possono comprendere le per-duranti limitazioni poste al-l'autonomia del loro govcr-no e del loro partito.

E' vero che proprio su questo punto — suH'interven-to in Cecoslovacchia. cioe — si concentra il principale rimprovero che mi viene mosso daH'articolista della Pravda. A mia volta potrei non capire la sorpresa del compagno Ivanov, il quale non solo sa qual e la mia opi-nione su questo argomento, ma sa anche come essa coin-cida appieno con la posizio­ne responsabilmente espres-sa dal Partito comunista ita­liano e approvata dal nostro XII Congresso.

II compagno Ivanov ha cri-ticato il titolo che accompa-gnava la mia corrisponden-za. Ebbene, io vorrei soffer-marmi su quello che prece-deva il suo articolo: «Un'om-bra in una giornata limpi-da ». Crede egli davvero che si possa parlare di « giorna­ta limpida » di fronte alle complcssita della situazione che il movimento operaio internazionale attraversa e che sono tormentosamente sentite da tanti militanti co munisti. da tanti lavoratori, come un momento doloroso che tutti noi dobbiamo in-vece contribuire a supcrare?

Quanto a me, non lo cre­do. Oggi il militante comu­nista si chiede giustamente come sia potuto accadere che nei rapporti fra paesi so-cialisti si sia arrivati a fasi di esasperazione tali da sfo-ciare in scontri armati e in un intervento militare. La propaganda a w e r s a n a gli grida che cio e nella natura

stessa del socialismo. Noi sappiamo che non e COM. Ma proprio per questo e nostro i dovere, quando ci troviamo j di fronte a contrasti che | hanno origini lontane e com-ple.sse e si aggravano da an-ni, come il conflitto con la Cina, riflettere seriamente sulle cause che hanno por- I tato a cio che e accaduto, sugli antecedenti e sul mo-do di venirne a capo.

««Al di sopra della mischia»?

Alieni come siamo dal 1'ipocrisia di chi si inette « al • di sopra della mischia ». non * ci siamo mai rifiutati di I prendere chiaramente posi- , zione. In questo quadro, in­fatti, abbiamo s\iluppato e • sviluppiamo la nostra auto- i noma critica delle posizioni cinesi. Ma nello stesso "qua- : dro abbiamo anche espresso ; le nostre riserve ogni qual- | volta ci e parso che non ' fossero coerentemente appli- | cati gli indiri/zi scaturiti dal j XX Congresso del PCUS, i che noi abbiamo fat to nostri | e difeso anche in polemica , con 1 comunisti cinesi. Chie- • diamo su questi problemi un ;1 dibattito franco e aperto, non '! perche ci piacdano le esa- I spera/ioni polemiche, ma ! per chiarire la natura dei j contrasu come premessa nc- j cessana per affrontarli e ' gradualmcnte s:.perarli. A I 'a le ricerca e a ta!e discus- j sione siamo convinti di da ie anche in n.iesto monirn to :1 contribute dettato dal- [ la nos'.r.i coscienza interna-zionalisla. '

Certo. compagno Ivano\ . e male « dinienticarc i princi ' pii deH'internazionalismo : proletario ». Ma e male an che dare di questi principr. una interpretazione che di i scende da una concezione : mouulitica del nostro movi- -inento, orma! superata dai ; tempi e dai fatti. Da molto j noi comunisti italiani respin gianio questa concezione. I j principii dell'internazionali- | ' inn noi li difendiamo con ! tulla la nostra n^ioup polit> ; ca. nntprio perche c.amo con , \ in t i eh» essi •=! sostengono ; imiau/i tntto con • fatti l.i ' difendiamo anche quand i ; e^primiamo — proprio per che consapevnli deU'impor | tan/a che l ' t 'RSS ha ncl , mondo e nel movimento co mun ;- ta internazionale — i! \ no-trd "ieditato aiudizio -n ; fatti ed eventi per cui pro prin il ruolo dellTftSS o de i ci-ivo.

Giuseppe Boffa

t . . - • • • * • • • • . • • •

La clamorosa protesta nelle career! LE NUOVE: e finito lo sfollamento

Sono restati in 294 nella galera che

guarda il mattatoio I familiari tenuti lontani — Lacrime e svenimenti alia lettura dello lista dei trasferiti — Le « Nuove» torneranno ad essere quelle di sem­pre — «Protesta ingiustificata» afferma il direttore del carcere

Dal nostro inviato TORINO, 15. Alle carceri « Nuovo » la rivolta o linitu; in roalta era finita fin da ieri sera

— quando uveva avnto ini/.io rpvainia/itinu (lei ileteiiuti —, coiiHinque stamane e (erminata ufficialtnente: ^li nltinii priginnieri sono stati trasferiti, le migliaia di poli/iotti e carabinieri die presidiavano l.i /una Mino stati ritirati. i bloiclu tlie lmptiiiv.tno il lr<il iico in corso Yittorio Kmanuele e nelle strade adi.iconti al letro t'dificio lov^-.titro MUM stati runossi. Si era parlato di detenuti arni.iti di .sb.uie e coltelli. deci.M <id una seh.muia b.ittaglia"

se ne sono venuti via ~ "~~

GENOVA - Cinque compagnie di uominl armat i — f r a carabinieri e poliziolti — sono cntrafc a M.irnssi per stroncarc la rivolta. I delenuli non hanno opposto resistenza. Uno ad uno fra i mi l i tar i sono stati accompagnati al cellulari .

SAN VITTORE: all'alba e scattato il piano d'attacco con 4 0 0 0 uomini

L' ordine»torna con mitra e lacrimogeni Centinaia di reclusi deportati negli Istituti di pena del Sud — Ferri e catene rastrellati nelle province vicine — Uno stuolo di gallonati

Raffiche in aria per intimidire e candelotti a pioggia — I danni al!'editicio — Mani in alto e faccia al muro — A sirene spiegate

Dalla nostra redazione MILAXO. 15

Breve e amaro il sapore ceila «liberta» per i mille cetenuti di San Vittore. La drammatica protesta e -s'lata repressa stamattina sul lar dell'alba. Mentre scrivo, cen­tinaia di uommi in catena scortati da centinaia di ca-rabiruen stanno viaggiando su treni speciali diretti at sud. Pm di settecento detenuti so­no stati cancati sui treni ciie li portano verso Ban e Lec-ce, o verso la Calabria e la Fxiha. La nvolta e finita; i problem che ITianno provo-cata nrnangono. Anzi, si ag­gravano se non altro perche 1 detenuti trasferiti andranno £ pesare sulle careen di altre citta dove, certamc-nte, le con-G.2:oni di vita interna non so­no mighon.

Ecco come andata. Stanot-t". in qualche modo, era sta­to approntato un « piano d'at-tacco ». La situazione era cao-t.ca. Dentro. i nvoltosi con. trollavano completamente 1 yei raggi, la torretta centra-le con "la rotor.da da cui si cipartono i bracci, i labora-ton, la mensa

Fuori, cioe all'estemo del carcere, lunqa e stata la me-ditazione sxJ da tarsi. Pnma bisognava trovare chl fosse disposto a dare ordim precisi e adeguati assumendosi la re­sponsabilita delle conseguen-2e; secondanamente, bisogna-\ a mettere d'accordo tanti callonati (prefetti, queston, ponerali. co'.onr.ell:> dalle sva-r:.v.e competenze. Xon ultimo problema. biso^nava trovare 1 « tern », c.oe un adeguato nu n:ero di catene per legare tut­ti I r.^oltosi. una volta che la lomrr.ossa (osse stata doma-ta. E cosi, nella notte, auto-mezxi dei carabin.en soao ita-

ti spediti frettolosamente in tutte le province vicine a ra. strellare a ferri »

Dopo la mezzanotte, ad o^ml modo, fe incommciata l'attua-zione del p:ano di assalto Po-liziotti e carabinien disarmati o in possesso di bombe lacri mogene sono stati fatti pe.ne-trare nel carcere. Pnma 100. poi 250, mfine 500. Autocolonne di poliziotti e carabinien con tinuavano ad a rn \a re attorno a S. Vittore da ogni parte del nord: da Bolzano. PeM?h:era del Oarda. Padova. Trieste. Piarenza, fino a ragsiungere una forza valutata a qua"ro-mi.a uomini

Le strade attorno al vecehio edificio. chiuse al traffico nor-male, erano state trasformate in una retrovia. Gli meendi e Ie luci delle fotoelettnche n schiara\ano i raggi del carcere pnvi di luce. Grida di rabb:a o di scherno partivano dai bracci. A tratti, dalle mura esterne o dei cortih. risponde rano raffiche intimidatone o gragnuole di bombe lacnmo-gene. in gran parte afferrate e nlanciate dai detenuti che si trovavano sui tetti sopranutto dei raggi qumto e terzo.

Sono stati effettuati. da par­te dei poliziotti, due o tre ten-tativi di sfondare le barncate erette dai nvoltosi nello stret-to pas&aggio alio scoperto che immette nella rotonda e qum di apre la via ai sei raggi Alle 5.30. f:nalmente. agentl e carabinien nuscivano a forza re il bloceo, e il sesto raggio veniva « conquistato ».

Coprendosi con un fit to ian-cio di bombe laenmogene, 1 poliziotti raggiungevano altrl bracci lasciando per ultimi il terzo e il qumto. I piii «dun». Alle 7.15 anche gli u'.timi nvol-to?-i del qumto rap^io, rima-sti sui tetti dell'edincio, si arrendevano.

San Vittore appanva m sfa-Ct-lo. « Sia pur sommariarnen-te — ha detto il vicedirettore Carlo Santamana — posso dir-vi ciie l'RO per cento de!!e car­eer: appare distrutto o grave-men'e danneugiato Solo nel p r i m o . secondo e quar to rag g:o «i po ' r a alloggiare non piu di .VXir/tO detenut i i in "ntale OM*!UM? le donne . gli j - p i t i di San Vittore so­no 1 300» La cucina e i ma-ga7z:ni <ono stati comple 'a-men te cl:ctrutti I locali piu d inn"g2ia t i <;ono quelii del q u m t o e del terzo raggio Mol­to prob3biI:r.enTe : danni am-monfano a mezzo mil iardo di lire »

R:*c>;-o ii problema dei t fer­ri i,. «<>rgev3 quello de: furgo-ni celiu'.an per t r a s p o r ' a r e al­ia <'A7 or.e : detenuti :n t ra d i / : o n e . e po iqiif-llo dei vago-ni fe r rov .an speciah per il t r a spo r to al Sud In tut to i! c o m p a r t i m e n t o di Milano se ne po ' evano ras ' re l la re o ' t o . de! tu t to in^ufTicienti. Veniva q - ; inai deciso di far n r o r s o a normal i a u t o c a r n mili tari per tradtizione :n cit ta ' s o t t o scor-ta ecrezior.alei e a vazoni. pu­re normal i . per quella ferro-v iana I vagom cellulari sareb-bero serviti ad ospi tare i de­tenut i n t enu t i p r j pencolos i . Com!nc:ava cosi la spola, a s i rene spiegate. fra San Vit­to re e le stazioni fer roviane: gli a u t o c a r n UMrivano da un por tone d o \ e si e rano nun i t i molt i parenti di reclusi che spe ravano di poter a lmeno in-t ravedere i loro c a n . I dete nut i incatenati a p p a n v a n o di-cfatti Mol;i avevano gli abi-ti l acen , alcuni non possede vano piii le scarpe .

C 'erano stati fenti? E quan-ti? Correvano v o n contraddif-tor ie . Alcuni par lavano d: flcen'maia di fent i e contu-si », m a pr ima il vicediret tore

S- in 'amana . po : il medico ri-dunenMo.-Kuano notevolmente Ie notizie. <( Solo pochi dete­nuti — ha de t to il do t t . Ponti — sono rim.isti leggermente fent i ; per la maggior pa r t e di essi si t r a t t a di hevi esco-nazioni )>. Anche fra le for-ze di polizia i fent i sono li-nu ta t i : la ques tu ra ha diffuso un elenco comprenden te di-ciannove nomi di poliziotti e ca rab in i en . la maggior pa r t e dei quali guanbi l i a in circa una set t i rnana, per intossica-zione da lacrimogeni o contu-sioni ».

Ma la T campagna » dl San Vittore «ervira a qua tcuno , a: bni della c a m e r a . S tano t t e e s ta to un cont inuo acco r re re di generali . alti funzionan e colunnelli. Dapo 1'attacco, b poi comincia 'a la para ta . « Possiamo dire cne per de b^llare definrivarr.ente la r- s:sienza abb iamo impiegato pc>co piii di un 'ora e mezza. dall a lb i al'.e 7.15 » — ha di chi.irat > bel l icosamente ai giarnalisti un co:onneilo. « Ab b iamo fat to UM) di un numcr.* t-norme di g rana te l a e n m o g e ne; e s 'a ta la nos t ra ca r t a v:n ren te J> — ha p roc lamato un al'.io colonnello.

Altri hanno vis tosamente messo m vista, con bende e cerot t i , le fen te n p o r t a t e ; al­tri ancora hanno nf iuta to il soccorso medico, come i mi-gliori combat tent i sul campo di battaglia, secondo le mi ghori tradizioni. La TV. che era da ie:; pomer^ggio sul campo con at r rezzature ecoe zionali, ha largamente r ipre so le scer.e per e te rnar le nel la mente d.^li italiani; 1 qua­il non avranno piii modo , pe-ro, di veriere e as ro l t a re mol te delle r :prf -e da) vero, con le \oci d c protagonist : , che gli oppra'f>n a i evano p u r e ef-fet tuato. Ieri .-.era e r a s t a to

mes^o in onda alle 20.30 u n filmaio abbastan7a eflicace. ma poco dopo giungeva al ia T \ r , dall'ufficio di Rest ivo, una te ie 'onata di cui non si conosce il testo ma che ha avuto un effetto c b i a n s s i m o : sugli echermi ntjn sono pn . apparse le r iprese piii efli-caci

Ques'a ia cronaca dl un p-o menggio e di una notte dram-matici. I>jre saranno le con seguenze. perche l'tmlca cosa sicura e la repressione, come sempre, come la storia inse gna. Saranno certamente n-solti alcuni problemi pratic;. come quel'.o di nmettere in efficit-nza San Vittore; ma ver-ra t ra fo qualche insegnamen

to da que«.'a e^ploi'.cr.e d: viol* nza. deprecabi le tin che si \uu.t ' , m.i ( h e ha ant iche r ad i t : i iririn^iu^tizia? Non so­lo p r e i f t i . cjueston e poliziot­ti pen^ano e dicono che nulla sarebbe accaduto se la *tam pa non a\ e-.se par la to del « fattacc.o delle Nuove di To-nr.t>» Ix) d:c e e lo pensa pur t ruppo a n r h " un ma^is ' r ' i to , un ^u- ' i tu 'o p rocura to re di cui r.vin si conosce il nome , che s tamat t ina esor tava l gior-nahs t i a l a t e r e a. per nnn pro /vjOTj-lire ii mile «. Y.' curr.e >*» un :i> dico allt-rma^-e che la i m j . i i r cura d 'una tp.cie ni.a f- qi'-'.'.a del si'.t n/:c>.

Piero Campisi

II carcere circondato

durante I'ora dell'« aria »

Tensione a Regina Coeli: la polizia in allarme

Poliziotti pronti, manganelli, mitra, scudi in plciighas, a pochi patsi da Regina Coeli. E' un sintomo evidenle della tentione che regna nel carcere, dove t i sono diffuse le notizie sulle drammatiche proteste avventite a Torino, Milano, Ce nova e altre citta, e dove i detenuti sono costretti alie stesse diiumane condizioni di vita, ammassati in locali insufficient!, antigienici, molti con la prospettiva di dover passare un lungo periodo di detenzione preventiva per 1'irretratena dei codici. Evidentemente a San Vitale temono che esploda una nuova protesta: cosi ieri, verso le IS, nell'ora • dell'aria » (vale a dire I'ora in cui I detenuti possono passeggiare nel cortite) camion e jeeps della polizia, stipati di agenti, si sono appo-stati in piazza della Rovere, all'ingresso di via della Lun gara, come si vede nella fcto. Pci, quando i reclusi sono rientrati in cella, I poliziotti hanno lasciato la zona del carcere.

uiveco sen /a il minimo lncidente. \ ' i -sto dal di riuiii. lo spettacolo e tiui'llo di ogni giorno. m <iuc-slo lugubie tratlo di strada sul (liiale oinbleiiMliCtiiiK'nte si frou teggi.mo la cali-ra e il miitla-lino; ma se si \ a tva il t'liiielln delle J N I I I I V C J lo spettacoln canibia. Nun perche si sia di fronte alle si cue di de\a--ta/u> ne e di distiu/ione di em si e scritto in <|UCMI giorni «lo stes so direttore del carcere. dot tor Di Piazza, lid (lKln.irato i he I damn sono — <|iiaiititatHamcnte — di l ie\e entita. ma sono un port.uiti pitiilie ngii.iid.ino m genere porte. caiuelh. ser ia tme eccetera): lo «-petla(olo cainbia non per <|tie-.to. ciiiimli ma per ihe si \ede semi(lc,v-erto un car cere in cm la nwilta i-ia scop piata anclie per il s()\ tafToll.i mento. d i e impcdiv.i di M\ere con un imniino di dninita uin.i n,i Ora dei millei iii(|iiantnno delenuti d ie si t ro \ a \ ano alle * Nuove » aH'iiu/io della piotosta <e liiMiena m o i d a i e d ie Ia pi 1 mone lonniM' e in ••» .iil<> (li ospi tare al massiiuo 7.VI persone t (I era stata costruita un secolo fa per ospit.irne ."HMO ne iimaiigoiio 2!M. gli unici t he non saranno trasferiti: una se^santiua sono donne. una settantina l riioce r.iti ncirinfLrmena v nel cenlro chniLo. una sessantma I ilete null della < sc/.ione pen.lie » — ilove si trot ano i condannati a pclle superion al \ent 'anni — i (iiiali non hanno partccipato alia m o l t a : un centinaio di ad detti ai servi/i o i « liuoni . che erano rim.isti estranci .u fatti.

Alle y..'{<) <ra p.titito ('ultimo scauhone del trasferiti. l.v tie stma/Hiiii sono le piu vane : l pni fortunati sono andati ad Alessandria. Fossano. Salur/o, a l tn a Parma e Castelfranro Kmilu. Ma j>li altri. man inano. in localita piu lontane: Parlo va. Vcnezia. Trieste. L'dine. San (icmitipniio. Fireii7e. e poi alia Asmara, a Sassan. Alghero. Porto Az/urin. Messmn, Paler mo. Caltanissctta. Lo ultimo sc.igllolie. si e detto, c partito alle 'J..iO; alle dieci sono stall tolti I l)!(K< hi d i e iinpedivano di awicmars i al carcere: poi In istanti doiio una picctila folia ansiosa premeva contni il |xir-tone sbarrato delle *Nu<no>. Krano I Tamilian dei detenuti d i e \cnivano a sollecitare noti /it; sulla sorte dei loro parenti

E" stato un momento penoso A questa piccola folia tocianie un tenente dei carabinien — si ipiale |KT prima coKa li ha am inoruti a non leggere l giornali — ha detto. sia pure cortese mente, d i e la situazione era ancora tale the le noti/ie ri i Incite non potctano essere date lino airindomam e nunidi se ne .mdasscro senra lOstnnucrlo a fare mter \ tn i re Ia for/a pub blica. Per Cinte d i e da d i e notti e m an-ia. d ie ha raccoltu WKI — sono \oci infondate. n:n non nnporta: l.i prcottupa/ioii'-c*tra e gli awenunenti a\rd> IH ro andie potuto giustiticar la —. raccoltu toci. si duc t a. di fenti e di v,iokn/e. quella non era una rispo-ta Nessuno ••r r.e anda ta e fortunatamente i.ii allrn lu-i/ionario. rendcndosi tot.to cldlo ' ta to d'animo di f|iitl!i j-'t T.tc. si e prcoct upato cii prixurarsi le l;-te dei trasfc-rimtuli e rli let^erle ad alta t o t e

C<< : :.ia preo-c j^ . i /one -e ne e andata e ne e l.ata una sccoi.iia. decine di rionr.e "=1 sor.o ir.e-sse a suidiiG/zare. una e s t tnu ta . un'altra e stata co'.t.i da una t risi nervosa appren Ci rido che alcuni familiari era t.t, s-.,;i in\i.ili in ^iri'.eitr.a o m Mi ili. i. iiitiat!. prat:carr.ente. :n i.n altro rnor.do. irragciur.gibile. rcrro'.o

(/i . i-ti vitenda ha. tn.inri:. ari t he de^n aspt t i : doloros.in.ei "e • iniarii dai quali si puo es=i re tuibati 'rif>n si pv.o restare i--. fiilTcnnti tetiendo — «.orre ab biamo vi-'o ir.e.sta m.ttiina — il portone del la r i^ r t apnrsi p< r far c r t ra rc un tdct<n<::o* d ;>othi mt- i in b r a n . o ad una si.ora- uiiO dei cinque bambini. I.ill di priijiomere. che erano npia ' t i semiashssiati d il bom bardamento di lacrimoceni ri ilomrnu a i.otte. trasferiti in os-pftialc c ora nc<.n-ocn;i'.i alle madn ;n cart i rel Mi o iorre cuardarsi cl.i ijia -to tipo di trno 7.one: il prob'ema e un proble ma gaindico e civile Non c un caso che i promoton dei fatti aicaduti alle c N u o \ e > sia'-.o stati i detenuti in attesa di u'iudi7io e quelii condannati a l:e\i pene: quelii che potrebbero anche essere mnotenti e quelii incorsi m reati di poco conto. p.u scnsibli gli uni e cli altn al rispetto di una dicmt.i lr.te gra o appena scalf.t i

,ce ]^ clamorosa protesta dei pngionuri dcl'c t Nuove > o'.tcr-ra quakhe n-iiltato e d.ff:ci!e

dire: qui si sono accavallate tre \iceiule contiaslanti l 'n .ltteg giainento t IV lie: il direttore del c u t ere ha dello. in una rapiria lonrct'cii/a slauipa. d ie dl film te a lino esistevano due possi hihta. L.i puma di evitaie danni alle l a n e r i stroucanilo la m o l ta con la for/a: ma quale sa-rebhe stato il costo di sjnmie' ' L'tilliii di suliire I danni e lascia-re i he la protesta di os<uiris-,e — tome si e esaunta — sen/a violen/a alle pcrsone E' stata stclla questa seconda strada. Ia pni i i \ lie.

Poi Ia seconda uccni l . r le carceri t Nuove1 soiio destinate ad essere ilemolite e riiostiuite altiove Questa potev a essere I'liiiasione per taidiar i orto

alle reiiime binoi iatu lie: ma TiHcasioiie \ lene iastiala ca deie e le i Nuove » toineranno ad essere quelle die sono sem pre state.

Ter/a tueuila" nonostante le promi'sse the ahhiamo elencate supra, liono.staute ave-so atfgiun to d i e Torino ha Insogno di un ta rce ie di almeno duemila po sti perche Ie c Nuote •> sono sti pate e insufficient], il direttore della casji di pena ha alTermnto die la protesta c inmustiticata pert he il carcere di Torino, non avendo i bughoh. e all'.iltezza dei tempi. II che \ not dire cH^ i tempi sono miseievoli se la misiira e data rial hugliolo

Kino Marzulio

Firenze: tornano in cella dopo l'incontro col giudice

Dalla nostra redazione FIKKNZK. I.'.

I dt'leiniti del carcere d-.-l le i Murate » hanno ins. e nato oitjti una manifest i /ione di protesta aU'interno ilel carcere in se^tno di so lidarieta con la rivolta dei detenuti (It'ilh altn pvniten /;ari italiani. AUe 11 un iirupix) di detenuti. do;io iiver fatto la pas-c-'iziala matliitina (che dura un'ora e iile//ol si so:io nfint.it i fli nentrare nelle colle e hanno di.i's'.o ii' poter parlare run un niaUistrato per e-.|)«>r>il' le loro nclueste.

l.a sHia /o ' i e si e fatl-i, qu nil:, inipiov v isinieiite te sa: si teineva dk- a'icav l detenuti delle *. Murate » si r.lK'llassero al regime ^ar cerario

Piu tardi alio < Murate ». si e recato il pro.-uratore Uenerale. dottor Calannn al quale l carcerati hati io ava.izato l.i ridnesta d. tta s^'orrore piii tempxi ^ all'.i-r.a ' . di niiitlioramenti di vitto e miu'I'orameiiti di trat t.imento e di ambienle. I detenuti MUM qiiindi torm' i nelle colle dojk) aver r u e vuto precise assicuraz:oni in mento alle ndne - t e .

Verona: solidarieta e richieste di riforma

VF,UON\. la VK ii'ii detenuti delle car

eon di Verona hanno cn:e s'o di essere ncevuti '111 direttore della pnmone. dot tor Alessi. al quale hanno espresso la loro sol idine 'a eon i detenuti delle carceri

di Torino e MII.IIKI. Han'io anche auspcato la sollecita riforma ilol codice di pro cod lira ponale e del reeo'a mento oarcerario, va'.e i d're i motit i per cm e s<-i tunta la drammatica oro testa.

Padova: 250 si rifiutano di continuare il lavoro

p\rx)V\. n I ilihientocinqu.inta d^t.

nuti delle carceri di p ;a / /1 OastoUo di Padova tvarmo atuiato o<;m UIK> scoporo di sii'.'dancta con 1 roclu-.: di Milatki. Tor.no e fleno. a Li manifostaz one si e -.•.ol t.i nel pieno r.spet'o del re uolanunto: i deteiuiti si -<i :*i l.in tati ad .iste.'K-rs: d il iivoro Nel p»i-norm^io. ;! priviratoro do'.'a Hopiti)b':

c i . do".. Vdo Fa.*, v e mcoiitratn u n i dotonut'.. 1 quali ilh hanno m n o . a t o 'e loro riclvo-io. i".f>>riria 1 •: ICHICI I' re.is;o-ie de'.I'iv-i n.imeiito del'o o.iso d. .'--t-'iiso-ie. 1 detoriii'.'. :n j>i-! tolare h m.io ch i^'.n d po toro ii-.ifni re d hi .eve prem.o. ii: r.d 17 oil ii: ; v i 1 e do. io-i ioi . ^ v i o i " 1 ) ! men'.c c.»i :! i-.>-n;x)rtamo-i.) d' b-..in i MI", io;:.i

Bari: duecento in rivolta sono ammassati sui tetti

BVKI. l.» K.'.o '.i dei d»''.enuti a none

y carcere di Han. La pro !est.i, che ha a w m t o vib '>> torn dr<unm»itici e ciie a! inomon'.o in cui sexiwainj e .Ticora 1:1 corso, e in i 1* 1 alio 15 quari'ki 1 detenuti del socondo b r a c c o rio.e vano r.entrare n^l.e loro cel­lo al termino dell'ora d'.^. 1. Sovi stati all'inoiroa 200 1 detenuti di .piosto hr.u-." > the pnma si -~.>:» r.fij: i'.; di cntrare TO'.'O ce.le o ;>i . :mmob.l.zz.i*e le z'lird.e c i " corar.e. h I.I.TO d 1:0 r.r.r •> alia nvol'.i

I dotoni.* — q ;isi ; . ;i p. i.arii e in . '.'.1 s,» d. z .: .1.'. o — h.iin> -fo-. liM 1 ;>-;:o it 1 MHO-I !<» bracco e q ; .m . r...> ' v e le icz i'"1. '.f hd.'.no m 11 1111: •> t> .'. ' . r e c • noi cortilc. \,\ ^ e

ni era t is-ble ri i . ' jMnnoi-te dalla v a TO-M Cardi re'.'., o .e s aff.nvia 1'. se v.i-vio bra co. 0: qu; co! pas sir ik-I :< T ; W S; d' T3.~\\> i i ' l U:M i r m l j f.i la. ira c r ii'.>;t: fam ! ari dei detenu'-. SJ1 tetto del secondo bra.'-i- o e app ir?o a un certo rami n:o urx) s ' .r .-cine i>..i i co iche r>>i :1 veato ha A.

o:-o) co.i la ntta: : \ ' 0 -df'imo Jj r:>r>nna eel c> (1 r<" ».

V. c.-rcero -ono C'.^r.:: :1 l 'rocj-atoro ^e.vralo. do"-v fVs.iron.. e :i Pro\.\.ra:o.- • do.l.t Kep.ibtxiea. G:ari.j s'ro. che h a m o ton* 1:0 .-1

:^ri^d--ro coatat 'o ciir. : r. v >'.tov..

\ ' . i rdi sori i! car. .'.-•• " 1*1 e 1 u\>ra "orrura 1 c.' 'r..t: t d-''eplU-- J->T.I <-. Cora - :' teito

Genova: 104 denunciati per ammutinamento

Dalla nostra redazione GHNOVA. 1)

Due coinpaame di celcn-ri e tro d: carabinien, mi :ra alia ma no. hanno ripor-tato « Tordine > stamattina alle 11 noi carcere di M.i-rassi I 104 detenuti che per protesta si erano ins.tall.iti sui tetti r.on hanno opposto resistenza: la < calma > e tormta cosi. a Marasai. nel Hiro di rro/z'ora P.u tardi o stato annunciato che i 1(H detenuti. tutti trasferiti in altre citta. saranno dentin i i.iti per ammutinaniento e riinncftciamt nto 1 danni. so condo il d retlore del car­et ro. ammontar.o a 50 nu-lioni.

1 det^n:/.!. anpena cattu-r.'i-. sono s;a!i ira-cmati s.u itllula.-i e qumdi portat; a". la >taz:or.e. iv r e-soro tra-sfent. in altro citta. L'n rie-ter.uto o riuscito, >fui;i;ondo al'a sorvoilunza. a ferirsi con una lametta: depo le prime cure e stato uccal nitn'.o t r av ina to ,-u un trt-ro diretto in S:cilia Nella ma'. tinata inoltre -io detenuti. proven.enti dalle carceri < Nuo\e » di Toriro sono sta ti iimm.bNiti ton i fern ai polsi sul pavur.ento nel ca race iii t.na ii.i\c tracheito afi.ttata alio «oopo dal mi nistiro dcll'Interno per es sere trasforiu nee l lsV.niti di iv p. a di Sassjri e Al-uhoro.

PAG. 4 / v i t a i t a l i a n a T U n i t d / mercoledi 16 aprilo 196?

In segulto alio

spostamento a destra

Minacce di crisi

nel governo

Imposto il silenzio a Brodolini, Bertoldi e Sullo . Le mozloni sul disarmo della polizia in discussione nel prossi-

mi giorni

I d i scors i di H u m o r e di Res t i vo h a n n o f o r n i t o ie r i a l ia C a m e r a u n a p r o v a tan-g ib i l e de l p r o e e s s o involu t i -vo di cu i e p r e d a il ^over -no. L ' a c c o g l i m e n t o degl i .s7o-dans a g i t a t i da l l a de.stra e il « n o » al d i s a r m o de l la po­lizia s o n o usc i t i a l i o scoper-to , p o r t a n d o in ta l m o d o ad u n p u n t o c r i t i c o i dissen.si c h e a g i t a n n lc a c q u e del c e n t r o - s i n i s t r a . Si e p a r l a t o l e r i a n e h e de l l a poss ib i l i tn di u n a cr i s i g o v e r n a t i v a ; e p e r q u e s t o , d o p o il « vcr l i -ce . DC-PSl -PRI svol tos i l 'al t r a n o t t e ne l l a vil la di Ru­m o r a l l ' E U R . Palazzo Chigi e s t a t o il c e n t r o di u n a fitta s e r i e di consu l t az ion i , a l le q u a i l h a n n o p r e s o p a r t e so-p r a t t u t t o i d e m a r t i n i a n i , t occa t i ne l vivo de l l a p i cga e h e a v e v a n o p r e s o gli a w e -n i m e n t i .

Al ia r i u n i o n e t r i p a r t i t a d e U ' E U R lc p r o p o s t e de l vi-c e p r c s i d e n t c De M a r t i n o p e r u n d i s a r m o (Iflla pol izia al-m e n o g r a d u a l e n o n h a n n o t r o v a t o u d i e n z a : l ' a r ia , in q u c l l a s e d e . sp i r ava in scn-so in ve r so . E Piecol i e Fe r -r i h a n n o m o s t r a t o di n o n v o l c r c o n c e d e r e nu l l a al vi-c e p r e s i d e n t e de l Cons ig l io . Cos i , i e r i m a t t i n a , u n por-t a v o c e d e m a r t i n i a n o — se-c o n d o q u a n t o r i f c r i s ce la Agenparl — ha m a n i f e s t a t o l ' i m p r e s s i o n e c h e « la posi-zione del g o v e r n o t n d a cof-locandosi su posizioni diver­se da quelle che consentiro-no la partecipazione delVon. De Martino e dei ministri delta sua correiitc »; un'im-p r e s s i o n e c h e e s t a t a appog -g i a t a s t a b i l c n d o u n a a n a l o -gia t r a I ' a t t u a l c s i t u a z i o n e e q u e l l a de l 1964. L 'on . Lezzi , t i om o m o l t o v ic ino al vicc-p r e s i d e n t e de l Cons ig l io . ha a g g i u n t o c h e ne l caso di s p o s t a m e n t i a d e s t r a de l -IV equilibrio anvematiro » ( m a R u m o r c Res t ivo n o n h a n n o fo r se c o m p i u t o q u c -s ta o p e r a z i o n e di « s p o s t a ­m e n t o * ? ) De M a r t i n o sa-r e b b e p r o n t o a t r a r n e « tut-tc le conseauenze *.

Q u e s t e d i c h i a r a z i o n i g iun-g e v a n o q u a s i c o n t e m p o r a -n e a m e n t e a u n a n t ' a s e r i e di co l loqu i di D e M a r t i n o c o n B e r t o l d i , M a r i o t t i . P ie-r a c c i n i e B r o d o l i n i . Q u e s t o u l t i m o v e n i v a a s c o l t a t o d u e v o l t e . Si e s a p u t o in fa t t i c h e il m i n i s t r o de l L a v o r o a v r e b -h c v o l u t o p r o n u n c i a r c a l i a C a m e r a u n a d i c h i a r a z i o n e p e r s o n a l e su B a t t i p a g l i a ; e R u m o r , d inanz t a q u e s t a p r o s p e t t i v a , ha m i n a c c i a t o l c d l m i s s i o n i d e l g o v e r n o e l ' a p e r t u r a de l l a c r i s i . Su l l a b a s e di q u e s t o autaut vi o s t a t a u n a c o m p l i c a t a consu l -t a z i o n e a l ia q u a l e ha p r e s o p a r t e a n c h e Ker r i . e infine si c d e c i s o ( n o n e c h i a r o a m i a l i c o n d i z i o n i ) c h e Brodo­l ini a v r r b b c t a c i u t o Mar io t ti ha a n n u n c i a t n poco d o p o al ia s t a m p a c h e non vi e r a n o gli « estremi » p e r la cri­si. A n a l o g a m e n t e . t nce ra il v l c e s e g r e t a r i o del P S I Ber­to ld i . p e r e s p l i c i t o i nv i to di F e r r i ; a l s u n p o s t o p a r l c r a T-ezzi. E n o n p a r l e r a n e p p u -ro S u l l o : p e r la DC e in fa t t i p r c v i s t o s o l t a n t o l ' l n t e r v c n -to .It P ieco l i .

P e r o g s i 6 c o n v o c a t a u n a r i u n i o n e de l la D i r c z i o n c so-c la l i s ta . d u r a n t e la q u a l e Veccidio di B a t t i p a g l i a s a r a a f f ron ta to p a r t e n d o da u n a r e l a t i o n e di Car ig l i a La si­n i s t r a ha p r e a n n u n c i a t o c h o In q a o - t a scdo so l l evc rn il p r n b l e m a del la r c c e n t e ini-Ha t iva o l t r j i j i s t a rli Or lnn-dl in m a t e r i a a t l a n t i c a .

A l ' a C a m e r a s a r a n n o di-« c u i C e nc i p r o - s i m i Giorni anci' .e le m o / i o n i ^ul Mezzo g i o r n o . T c r m i n a t o q u e s t o di­b a t t i t o . se ne a p r i r a *-ubito im a l t r n <=ui d o c u m e n t ! di !n i7 i? t i \n p a r l a m e n t a r e c h e l i ^ m r d a n o il d i s a r m o de l l a pol izia . I .o ha a n n u n c i a t o t e n . cera in a u l a il pres i -d e n t e P e r t i n i . S ia 1'uno c h e Val t rn d i b a t t i t o si eoner. ido-r a n n o r o n u n vo to

C. f .

875.000 lire

la « 1 2 8 » Fiat

a due porte TORINO. !.').

I.a FIVT. nell'imin nen/a della pre set it a z.one. s I! moronto :\.\ lia.no del c.iovo modello « 12fl >. ha aruicipato i prczzi Hi ljstiro de'.'.e d i e vers'om proiottet U « 128 > a d j e r ^ ' t e co^trra !iro I75.W): la « 128 > a q j a : ro por­te 930 000.

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MIGLIAIA DI CONTADINI MANIFESTANO mezzadri, flttavoll, coltlvatori dlreltl — unltaria anche per numerosl bonomlanl, ha colpito Ieri I'ntlenilone del bologne che partlto dal palazzo dello sport ha attraversato le vie una nuova polllica dei settori bielicolo-saccarifero, zootecnia, dicazloni polillche: « Disarmo della polizia », a Liberia e de dizione economica, contro i baroni dello zucchero, I mono dove I contadlnt bolognesi sono sempro andall socondo I'uso, e fatlori e oggl Invece, per la prima volta, a manifestare p citta. La manlfestazionc e la giornola di lolla hanno avulo del latte alia stalla; isliluzlone della centrale del lalle ge elate per la zootecnia; rlvendicazioni dei bielicultori sono stato dello nel comizio — per cambinre le cose in agrkoltura telcloto: I bieticollori sfllano per le vie di Bologna.

A RDIOfiNA U n a ^ o r , e manl'estazlone unltaria di M D V 1 V V I 1 H , u | f e , e c a fe g o r |a contadlne — braccianll,

la presenza dl lavoratorl dl varia parte politics compresi si. Prima II lungo corteo di molte migllaia dl produtlori agricoli centrall della cilia con alia testa un grande pannello: « Per laltlero caseario >; dielro una quanlita dl altrl cartelll. Rlven-mocrazia nelle campagne», e quelle che nascono dalla con-poll che strozzano I'azlenda contadina. Pol Piazza Magglore

II marledi e II venerdi per II mercato, a Irattare con mediator) er I loro problem!. Anche questo fatto ha colpito la genie della

una chlara caratlerizzazlone politica. Aumenlo del prezzo stita dal produllori assoclali; flnanzlamenti alle forme asso-i motivi immediati dl una lolta appena agli inizi — come e e lutta la situazione economica e politica del paese. Nella

UNIVERSITY:

/ docenti democratici respingono la «riforma» II ministro Ferrari-Aggra-di si accingerebbe a fir-mare il bando di concor-so per 121 cattedre su richiesta dei «baroni»

L'Associazionc jiazionale dei docenti e dei riccrcatori urn-versitari subalterm (ANDS). che si e nunita In asscmblea a Roma nei giorni scorsi. ha esa-minalo il DLse^no di legge sul-la riforma universitaria appro-vato daj Consiglio dei mini-stri . rilevando d i e il prowedi-mento c si inserisce in tin qua-dro di mera razionaliz/a/ione neocapitalistica ».

Piu in particolare il DDL ap-pare strumento di re[>re.s>Iotie nei confroiiti del moviinetito stu-dentesco perclid: a) presenta una proposta di cogestione che non lascia alcuno spazio alia cl.iborazione autonoma di forme di organizzazione e di intervento da parte degli studenti; b) elu­de il tema del «diri t to alio ^ todioi ; c) rib.iclisce la se!e-zione clas^ista della t na«a ^tu dentesra e divide, a tal fine. gli studenti in catecorie conlr.ip poste — e nei confnvnti ilei do conti perehc: a) la strutttira prupo>t'i. con le nuovo Mratifi-cazioni tntrodottc. r I'opposto della reahz/azume ch in.i fisu-ra umc.i di docento: i:\vi\e. ricrea, roerentemente col ca-rattorc v o ^ i t o n o dMc nonne transitone. un vasUssimo stra-to di manodopora intel'ettu.ile a ba^sa qua'afica. so^sjetta alia continua minaccia di hconzia-mento in quanto di facilis^ima so>tituzione. in i«ia maniera ti-p;ea di o^ni procei=o d: ammo-dcrnnnK'nto cap:ta!istic«>: b) do-!c-2a. ancora una vo'.ta. 13 at-t'.iazione del'e nwdificbe propo ^te igli attuali profei^ori di ruolo. lc cui rapacit.'i di d.re zione ^cientifica c morile. <orso .•».»rfiC:«)tcn>ente ili.i-trate dil-'o stato attnale del' Cn;ver>ita

L'A=;;emb'ea. '.noltre. ha de n'.misnto il rHiro'.o tentativo dl fare a p p i n r e c o n e a'inier.to del n'irnero dei do-enti la creai-.one d; COfHO d.-vrenU d; n o ' o enlro q iV.t"n anni. con an f i-a'.'.o rap-p o t o di 1 ozni 30 studer.ti. q i.indo \\ n'imero d: docenti c a^ t^ 'en ' i e e.\\ ocrci ^iperiore. e qinndo il rappo-to sicnificnti-\ o e il n'imero di docertt per *! lrion'.i C « per tn^fjnamonto »

Infine. rA^vtnb 'ea ha ferma mente cnt icato il tent.itivo dt conceritrare t i t ta la di<c;i^ione « I'.LI n r o n i . i «;il!e r.orrre tran s :or;e per i d«vm?i. ehidendo anche in t.V. nvvlo 1 temi d: foido de! prob!t»ma

I.*A>se-mr>*ea ^: e rict»n\ ocata per J 2f> c 27 aprile

Si apprende intanto che il neo-mn; - t ro de)la P 1 . Ferrari A?3radi <: accmjcohSc . in *e C J to alle pre^ioni eserc.tato su dl Iu1 e >;i. so^err:o da N-YI irKlividuat; ambienti « icca.iemi ci >. a firm.ire i! bando d- <*>n co--o per 121 cat te t re universi t ane . cor cm i «baroni > ;n tendivio * si=>temare » d'a'iton t.i f;n d'ora :n po^izone di po tere. * aliievi » fidati c nco-noscentl: le re^ktenzc del m-ni stro — Jr.forma c Pae<e Sera > — sarebbero r emp-c ph'i trr,m e si r r rchr rebSe, ade*»o 50'tan-to dt d i - e a! * b indo ^ !a m:nor pibh' . icta p<->>s:b.>

Insieme a comunisti e socialproletari

Bologna: il PSI favorevole

a rientrare nella Giunta La decisione presa a larghissima maggioranza dal Direttivo della Federa-zione - Contrari i «tanassiani» - Chiare prese di posizione della base

Dalla nostra redazione BOLOGN'A. 15

II Comitato direttivo della Fe-derazione bolognese del PSI ha deciso. a larga maggioranw (2B voti favorevoli e D contrari) di portare avanti le trattative con il PCJ e con il PSIUP per il rientro nella Giunta coinu-nale di Holoana.

L'ordine del giorno. che ha raccolto i voti della maggio­ranza (demartiniana e autono-misti). dei giohttianl c della sinistra, rileva «1'andamento finora positivo degh incontri avvenuti fra le forze politiche. nel corso dei qualj si e riscon-trato che sussistono le condi­zioni pohticlie jxj^te al Con-gresso provinciale >.

Si e quindi clato n;andalu al Comitato e>ecutivo. in collalM> razjone con d gruppo consi-liare. di npre^cntare quanto prima al Direttivo « proposte concrete per una discussione conclusiva e le conseguenti de-cisioni ».

Gh incontri col PCI e con il I 'SIUP dovrebbero tonclu derji nel volgere di questa set-timana.

Per la se^nensionc dolle t rat t a t n e st sono pronurvaati sol­tanto i tanassiani guidatj dal sin-daco di Mohnella on. Martom. Kel d<»cunn:nto che essi hanno presentato. e che la maggio­ranza ha respinto. si soKcv.mo question! di mctodo e si affer-ma che « I'iniziativa rischia di cadere m atteggiamcnti contrad diton. come ad esemP'.o e a w e -nuto per il manifesto antigo \ernat ivo (mtit^lato " N o alia n--press-.one"). non accettabiU* sia nella lettera che nella «ostanza: o. come awiene . socondo in-formaz'oni di stamps mai -men tite. che amici di Roma <ie; comp,icno Prett sian-i pregujdi z:almpnte contro l'in^rc«so de! partito ne'la (Jmnt.i corntmale di l?o!ojna. mentre gli amici d, Ho'ocna del compigno I'rctt vinn parte att 'va delta mazii:^ ran/a che sta trattando I'm g r e v o nella Giunta ste>sa >.

Contro o jo-ta pre sa di posi­zione si so.no serrcratc le altre quattro correnti. Paolo Babbmi. per t giohttiani. h.i so«tenuto che 11 ercnpagni di " Impegno socialists " si batteranno a tutti J livelh. e m particolare alia ha<e del partito. contio exen-tuah mano\ re dihtorie che nei P'oss-.m) cio-ni do\e«=ero ten dere a ritarxlare e. ciwec. ien temente. ad impclire nei fatt-l.i p»>sitiva <k>!ii7ione del p-o b>ma della parteciparone de: Siiciali'ti alia Gmrt.i coniiinale di Bolocna >. Dal canto suo. Carlo Radim. a nomo della si niMra ha «osten.ifo: «Ci tro via mo d: fronte ad ;in atto p'*-I'tico di nlevante impn-tanza CIIS n<in i:en:fica che Ca >i sia a*-nvati alia sua conchi<oie Per le co^e che i] dibatt to in dirett:vo ha m c « n in evidenza. non appare infornlata ta pre»x"-cupazione che sj possano noi " in-.vntare " difflcolta per tutto vanificare. con c:<S faeertdo sal-tare I'un.ca scelta r^spoii-ih:'e in grado di rc^t]tll re at v>eia-listi. a Bologna e nc^a region*.

un nuo\'o e piu ampio spazio alia propria iniziativa».

II segretario della Federa-zione. i) demartiniano Alfredo Giovanardi. ha sostenuto che le trattative hanno gia trovato so-stanzialc accordo su questi punti politici: c la collocazione democratfea e i compiti degli Entl locali: II rifluto. pur senza di.scnminazioni_ del cnter io della globalita e delle scelte di schieramento pregiudiziale: il Comune per lo sviluppo de-rnocratico: I'Ente locale e la nforma democratica dello Stato. il Comune e lo sviluppo econo-mico: lealta e chiarezza di rap-porto fra 1'Amministrazione. lc forze politiche e i gnippi con-siliari ».

La ba-^p socialisfa. fntanto, prerne per una positiva conclu yione della trattat-va In una loro presa di posi7ir>ne. I six^ia-hsti del N'AS dell'ATM affer-mano. tra I'altro. che c le vi-cende che portarono aU'u*cita dei socialist! dalla Giunta co-numale non furono certo molto p<>[)ol.iri neir<>pinir>ne p-ibl>!ua I>erch6. al di la dei nwtivi con tmgenli. si mterrompeva una lunghissima collatKirazione clh^ i cittadirn avevano p:u volte dimostrato di gradire >.

La posizione dei conmni-ti e cluara ed 6 stata espressa an­che ret'entemente dal sindaco. Guido Fanti. ne;i*asfcmb!ea cit-

tadina. D PCI e per la colla-borazione organica nel governo locale di tutto le forze so-cialiste.

s. SO.

Oggi a Lucca sciopero generate

LUCCA. 15 Al fianco dei tremila opexai e

operaie della Cantoni in lotta d i xenticinque giorni contro la prepoten/a padronale. per i sa-lan . la contrattazione e i dint-ti sindacali. la citta scende og­gi in sciopero. In mattmata. du­rante l'a.stensione dal lavoro si svolMra un corteo per le vie c:ttadme. Alia manifestazione c oio =tati invitati a partecripa-re an.he cli studenti.

La so jdane ta cittadina si ma­nifest.! so»to varie forme: la tenda alzata tn piizza S Miche-!e e contmuanKnte visitata da c-.'tTdni e lavoratori. che nu-•nernsi st seffernvino an.-he da-x.iriti a! cartellone che tllu-stra la lunca e d;»-a lotta dei trem-la della Cucirmi Can­toni Coats.

FERR0VIERI

ff 19 in km anche per il

diritto di sciopero L'intervento di Luciano Lama al congresso del SFI: unita e autonomia saranno portate avanti come conquiste della coscienza di classe dei lavoratori

Dal nostro inviato SICNIGALLIA. 15

Le <|uestioiii dell'umta e della autonomia sindacale. liisieine a quelle delle riforrne e dell(f .sviluppo dell'aziefida ferrovia-ria, costituiscono i punti nodali deH'aiiunato dibattito in cor^o al nono longresso del SFI -CGIL. I saluti del segretario del SAUFI-C1SL Costaiitini. e del .SIUF-UIL Nczi. del compa gno Antonuzzi segretario dei fer-rotranvieri e del cornpagno To rmo del sindacato gente del l'aria. cosl come il caloroso in­tervento del capo della delega-zione francese Gilbert Julis. e anche quello del segretario del Smflder (direttivi) ing. Strega. hanno avuto questi problemi co­me comune denominatore. Kd e stato questo fatto. e stata que­sta ricerca dei motivi unitari tiell'azione di oggi e nella im-mediata prospettiva a conferire all'assise senigalliese una impor-tanza e un prestigio hen mag-giori di quanto derivi al sin­dacato ferrovieri dalla tradi-ziono di combattivita ed im-pegno democratico della cate-goria.

Su queste questioni di fondo per tutto il movimenlo sindacale ha insistito in particolare il cornpagno Lama in un ampio intervento che ha affrontato i piu grossi problemi del mo mento.

Richiamandosi ai temi del prossimo congresso della CGIL. cui seguiranno a breve scaden-za quelli della CISL e della UIL. il segretario confederate ha detto che l'unita e Lauto-

Alleanza

contadini:

domani

a Roma

si apre il

congresso Si apre domani a Roma,

al Palazzo dei congressi del I'EUR, il terzo congresso dell'Alleanza nazlonale dei contadini. I lavori saranno apei-tl da una relazlone del cornpagno Attilio Esposlo e proseguiranno venerdi e sa-bato. II congresso dei con­tadini si tlenc In un motnen-to dl grand! decision! per I'agricollura: per I prossimi anni si Ira Hera di trasfor-mare le tmprese familiar!, aprendo una nuova strcda al loro sviluppo. oppure pas-seranno gli orienlamenti fi­nora prevalent! nel MEC che tendono a cacciare dalle campagne circa mefa degli attuati collivatori. A questi inlerrogalivi la stessa Colli­vatori direlti dell'on. Bonomi — che sla lenendo il suo congresso oggi a Roma — evita di dare una risposta, impigliata com'e nel suo corporalivismo vecchia ma-niera e nella soggeiione al­ia DC.

Su questi lemi daremo do­mani, giorno di apertura del congresso, un'inlervisfa che l'on. Attilio Esposlo ha rila-sciato aU'Unita.

Una decisione unitaria dei sindacati bracciantili

DUE SETTIMANE Dl SCIOPERI ARTICOLATI NELLE CAMPAGNE

Fra gli obiettivi, la riforma del collocamento - Un primo sbocco gene-rale della battaglia primaverile: sciopero di quarantotto ore a maggio

l<c scgreterie naz:ona'j de.la Federbraccianti -CGIL. della FLSBA CISL. dell'lMSBA UIL si sono mcoPtrate per esaminare lo stato della vertenza per il nnnovo dei patti nazionali dei braccianti awenl iz j . dei sala riati fis-,i e dei florovna.sti Di fronte all'irresponsabile compir tamento della Confa^ncoltura e della Conaco!tiva»on. che da oltre nove mesi impediscono il nnnovo dei patti nazionali ten tando di svuotare la contratta zione provinciflle dei contcnuti di potere contrattuale. oltrc che di una cons:«t*>n!e avanzata sa-lanale. le segrctene nazionali hanno deciso di proclamare nel

mese di aprile due settimane di lotte con scioperi (dal 21 al 27 per le regioni Emilia. Vene-to. Toscana. Sicilia. Piemonte. Puglie. Lomhardia. e dal 23 al 4 ma££jo per le reg.oru La-

nei no l i no

z.o. Marche. L'mbria. Campa-n:a. Liicanu. Sarde.jn.1, Cala­bria. LiiJuna) da attuare — in mode articolato e sulla ba.se d; rieci.s'om de'.le orgamzzazio-

provinciali — nolle aziende. Coiiuni. oel'e pro'-in.v. si a ceneraliz/azioni rec.ona

Le s ^ r e t e r . e n . i roml i han deciso sin d'ora i 'ultenore

sviluppo della lotta con la pro iirammazione «1i uno sciopero ce nerale nazionale per i giorni 16 e I? magcio di 4,1 ore con even tuale prolun2amento locale dei braccianti av-ventizi. dei sala riati fissi, dei florovivaisti. I>e segTetene hanno nconfermato i contenut' mendieaUvi . con particolare nfenmento al nr»-novamento della striittura con­trattuale Mtraverso 1'introduro-ne di nnrme rela' .ne ai d:n:ti sindacali; alia contrattazione

az:enda:e inte^rrativa: a'.Ia eo-st:tuz:one di cornmis^ion: sin dacali ai van livelh per la ge-st:or,e dei contratti d: lav.iro e per il rr.ielioramento de'.l'oc cupaz:or.e. a'.la cu«!a causa nei Lcer.z amcr.ti. alia n.luz-one >iol-1'orano di lavoro. Le ?erre:e r:e naz-onah r.hidis-ono ;r>o';re fermimerite la necessta che lo orjramzzazioni dei lavoratori venzano consulate dal sover no per guiizerc rapidarnente alia nforma dt l co! \v imento m azricoltnra. a'.radoziorse d; m:c ' :re di intervento per l':n crerrvnto deH'occupazione c per la r fo rma e l'estens:one sa tut­to il territono naz:ona!e dc^li enti di sviluppo. Su questi temi i lavoratori asrrico'.i sor*> ch;a-mati a manifestare il propr.o

in-pezrs-) co-r.patti mate.

di !o:ta partecpinio a..c az:on: program-

noiiiia '•oiiij due fdccc della stcs sa ineddglia e d ie la ton'iuista dell umta binddtale orgdiiua ii;)piciLiila oggi uu ubieUivo i.i^iuuevule. t he M [>UO ie<ili/. /.are in tempi tclativaincmc brevi < put che si cotiiuiui a m sir Hire fiuista unita a partire dalle f.ihbiiclie niithe attra-vi'iM) peiiiianenti forme di oi-gam/zdzione *

r'.' a questo punto. tome ha n I f V . l t o L i ' l I M , l ill- l l ( l lSLOI' iO

suKe autonumie deve e^^^'Ie approfondito. Kd c in <iucito contesto the va tonsideiato il pmblerna del .luperamenlu del­le torrenti le cjuah. se rappre Miitdno un fatto stoncamt'iite determinato, <ustacuianu peio di fatto oggi il progredire del-rautonoiiim .sindacale ».

Itiferendosi a quei settori del movimento t h e guardano al pro­eesso unitario con la preoctu-pazione d ie esso possa in (jual the modo frenare lo slancio e la combattivita del lavoratori. Lama h.i sottolineato che l'unita organica puo e deve diventare invete un elemento decisivo per lo sviluppo democratic*) del paese e per le future conquiste operaie * perche la coscienza di classe e radicata in tutto il movimentu sindacale itahano. I>erclie in Italia — a differen/a di nuanto a w i e n e in altri pae-si dell'Kuropa capitalistica t o me la Germania federale e I'ln ghilterra — il sindacato ha una precisa natura classista e per-tanto non potra mai esst-re m-tegrato in nessuna formula go vernativa e in nessun regime e non pieghera mai la schiena >.

A questa prospettiva. per cui occorre attivamente lavorare e lottare il cornpagno Lama ha (ollegato anche i problemi del­la riforma dei trasporti che deve far perno sullo svduppo e l 'ammodernamento dell'azien da statale, e I'azione per affer-mare i dintt i dei lavoratori. Xon si puo parlarc serianiente di questi diritti — ha esclamn to meiitre i congressisti si le-vano in piedi — quando avven-gono fatti come quelli di Avola e Battipaglia dove i lavoratori sono stati colpiti da arma da fuoco ed uccisi proprio nel mo-niento in cui esercitavano un loro preciso e inalienabile di­ritto. II governo non puo por­tare avanti il discorso sui di­ritti dei lavoratori se non ri-solve in modo giusto le gravi questioni delle trattenute per l>revi scioperi. Qui Lama e sta­to esplicito anche a riguardo della incredibile richiesta avan zata ieri dal ministro socialista dei trasporti Mariotti per una limitazione del diritto di scio­pero all'intcrno delle FS e per una tre^ua sindacale di almenn due anni. Non potete fare il proeesso alle intenzioni — ha detto con forza Lama —. i fer­rovieri non hanno mai fatto cose strane. essi sanno bene che lo «ciopero non e un gioco da ragazzi c sanno beniisirno quando e necessario ricorrere a quest 'arma di lotta e a que­sto stnimrnto di emancinazione. Solo ai lavoratori e alia loro orpanizzazione si>otta il diritto di scecliere liberamente le for­me dell'azione sindacale

Tutto il cnnSresso a questo proposito e stato quanto mai deciso Contro le assurde pre tose del ministro si <wio pro nunciati anche altri intervenuti fra cui il cornpagno Sergio Mezzanotte della scgreteria del !o SFI.

I ferrovieri hannn dimnstrntn cost di essere aU'allezza della loro tradizio'ie. di e^=cre una lestimonianza viva dello slancio. drU'innuietitudire. della vnlonta di cambiare !e cose che carat;-"'-n>zano ogsji 1'mtero mov-imen'o «\7.<Iacnle italiano \ qviesta vo I'int.'i e aM'esn.*en7a di co'it i-o di piii rel 'a s<vict.'i civile e di diventare artefici delle nececsa-rie trasformaz ;nni i conzre=si;fj ^i sono rifcnti anche quand.i hnnno parlato dello viopeTO ria zinnale deuli statali per d n a s sctto. la riforma dell'Enpas e il problerra dei * hrevi sc'nperi > conferrrato dal segretario nazio nale del'o SFI per il 19 aprile Lo ^ciopero dei pubblici dipen denfi s.Tr.i del rcsto per i fer­rovieri una prima occasiene per applicarc le idee elaborate in qi:e-to concresso e per e«al tare il loro impceno unitario

L'assj5e del'o SFI prosezuira dr>m.ir.i con la discussinre cer.e rale e si cnTludera cloverii m n l ' r - r v . i 7 ; i - c dei d.->c:n"en t: r :sc'i:tiv' r l>"e7:o",p dei r.iio •. i orjrams-ri diricenti.

Sirio Sebastianel l i

II Cor.zrcsso del S.nd.^cato feirovior: .'.ahar.i t inicrprctan do il voto unaiv.rre del delciiati. •.nforma un coxun cato. ha ton fermato la decisione di i.hiarra r«- tutti l fcrrovien e i lavo ratvin delie ass^ntorie a parte cipare a.ss err.e a^Ii altri pub bl:ci dipendor.ti alio sciopero ru z.onale di 24 ore indetto per il 19 apnlc per il r.assctto. la n f-inria dell'F.NTAS e i brevi sC;o peri DallViZiore che avra :r.i z o alle ore 7 del 19 aprile e ttrrr.'.ncra alle ore ~ del giorno suvcf->sivo. seno esclusi i soli lavoratori degli appall! >.

\llo senpo di r idjrre al mas sirro d riisagio dei viaggiaton - cont.rr.ja la not a — lo scio pcro potra csscrc antuipato o pi^^ticipato di un'ora per per mettcre i) ncovcro rici treni. in stazioni che assicur.no i.ra adeguata nccttivita

Iwi segrctcria del >>FI ha pre cisato mfir.e che la dtrezione ge nerale delle FS ir.formata delle modahta della lotta. ha con fermato che le trattenute sulla pag?., lndipendentemerte dal-I'ora d; n , M del l ' azo ie . =a-' a n ' o p*_i a.', un 'n te ra p..er­ra ta di rc;r.b..z.one.

II governo al Senato sostiene

i piani del grande monopolio

Er idania i nuovo attacco all'occupazione

Interventi di Chiaromonte e Piva — L'ltalia tagliata fuori dall'accordo Inghilterra-Olanda-Repubblica federale tedesca sull'energia nucleare

Mentre 1'Ki'idania e pa^aata dl tontratiaccu. it governo r.o:i ha j->^u:ito ne-oun riipezno per ga ian tue ro.tMjia/.itne nelle l'i-du-.tnc dello zucchero. mmai-ciate da una i riitnitturazionc ><, che coinvoUe l'ecoi'oinia di in-tere ZOIVL- e ndtuialnieiUe i bieti-toltori

La grande lotta che ebbe il suo epi.entro a Ferrara . to->trin-<c in gennaio 1'Kridunhi a riti-rare i lic-enziamenti de.isi unila-teraltiHnte. Quando siiccessiv a meiite -.(rii) mfoininciate le trat-tdiive ton i sindacati. gli indu-=tnali non hanno fatto altro che ripre-cntare all s t e^ i piani di licen/iamento e di srnobilitd-•/icrie di inten .•.tabilimenti La chiu-ura di un zuccherificio o stata t ia le .«cintillc della nvol-ta di Battipaglia- Ma neppure queita cncostanza ha indotto il govemo ad un attegguunento meno osseqtuente agli interciii dei g ran l i flruppi saccarifen. Ieri al Senato. i sottosegretari •Srhietro'iid. al l ' induitna. e An­tonio//.i. aM'azri .oHura, liarvio letto la sohta r i ipoita burocrati-ca, per uiuitificare in so»tanz.i i piani di s^iobi'.itazione. la n-duzione della produzione di bar-babieto'a. !e clausole impose dal MFC. i co'itratti t a p e s t ' o dettati dazli industrial! ai bieti colton.

II cornpagno Piva ha ricorda-to il grande movimento popolare. n.ato dttorno alia lotta o;>erdid. che rivendica un piano di svi-lupp ' deH'indu-tna zuccheriera.

I.'EruKinia. do;io aver ritirato i licenzidineiiti. li ha ripropo^ti sfdcciatamente. provoeando la rnttura delle trattative co»i i sin darati . Schietroma si e hmitato a dire che ci sono « divergenze * tra padroni e sindacati.

Tre mesi fa il ministro Preti si era impegnato a indire un.i conferen/a tiazionale ^ulla que­st ione. II sottosegretario ha ri-sposto che I'iniziativa e ancora r alio .studio s. Se i produttori .superano il cont.ugente impoato dal MEC. come c noto. il prezzo sara nettamente inferiore E' un incentivo a ridurre la produzione In Italia. II sottosegrotario An-toniozzi ha risposto olimpicamen-te che questo pericolo non si corre, perdie g>a nel 1968 la pro­duzione si e tenuta al di sotto del continzente e per il 1969 e previ-sta un'ulteriore flessione!

II conipazno Chiaromonte ha replicato con durezza notando che la risposta covernativa e l'indice del modo in cui l 'attuale coalizione affronta problemi che a-i-uUano centmaia di migliaia di persone: con un'indifferenza ver-gogiioca. so-da al.'a drammatica lezione dezli awenimenti .

Chiaromonte ha detto che i c o mixii-sti non daranno trezua per respingere I piani dell 'Eridania e imporre un piano ispirato aali !nteres.si del pnese. Analoghe critiche sono state espresse da Livigni CPSIUP) c Bonazzi fin. di sinistraL

II sottosofiretario nsili este-ri Zagar i ha risposto ad una inlerroga7ione del compagno Ciilamanrlroi suH'acconio sti-pulato da Inah i l t e r ra . Olanda o R F T per la cos t ru / ione di un i 'npianto di produzione di

uranio a r n c c h i ' o . L ' l ta l ia e n m a s t a fuori d.tl pioco. men tre .->! approfon:ii-,cc la ' T I S : dcU'Euratoin o la F r a n c i a fa da ^e. a l l 'ombra della sua force de frippe. Zagan ha de ' to che l ' l tal ia ha c'.iiov.o di p a i t e c i p a i e all 'aecorcio. IM ghi l te r ra . Olanda e KFT han no i manifes ta to la disjxinih:-lita a c iva ro uivi spec.alt-gruppo di lavoro per stu 1 ar«-(jiiali forme |)u6 assuriitTL la par tec ip i/ioiie i'ali.in i *

Rispondendo ad un ' a l t r a In terrogazione di Calainatidrc i sul propoiitu deali US-\ di c<> s t ru i re il sistema ant tba l ' s ' i co * Sentinel ». Zagar i ha det U> che il governo i tal iano < si e adopera to [icr d i s u i a d e : " gli Stati Uniti e gli altr i stfiti mi l i t a rmente nuc loan da o»ni nuovo s\ilupi>o dogli a r m a -nieiiti atoinici *.

C'e s ta ta infine una incre­dibile risposta del sottosegro­ta r io Sal i / /oni aU ' in t e r iog i zione del cornpagno T e r r a r ; -ni sul famoso istituto dei « ce lestini » di P r a t o . Nonostantv la condanna del Tr ibuna le p. '• le sevizie alle ciuali \ cn ivan> sot topjs t i i bambin i Salizzom ha difeso |*operat ( ) dolle * mi t o n t a tutorie ». che e r a n o a conoscenza di tu t ' o . come «• r isul ta to dal pro :es«o .

Ter rac in i hn prcanmmcin' .> una demincia a ' la m. ig i ' t r a -tura contro i prefet ' i o i n r "• -vedi ton agli stiuli di F i r e i ze che tol lerarono quolle pra t i t h e bruta l i iieirorfano'.rof'.o

Ieri di nuovo

bloccata

la Lancia TORINO. 15

Anche oggi l seurula lavuta ton della Lancia liamio pio seguilo con scioperi ma'ssiLci la lotta per un aumento ••ala-na l e di .>() lire o r a n e . imglio ramenti di tutte le quali'iche e diritn .sindacali. A ChivavMi per il socondo giorno eonsocu tivo. lo sciopero e riuscito al 100 per cento. Anche i capi c gli impiegati sono rimasti fuori A Torino, come ieri. sono stale cfTettuate formate di tre ore per ogni turno. Vi hanno par tecipato l'R-5 per cento dei la voratori. una percentuale sune riore a quclla dei giorni scors;.

Sono proscguite ieri le trat tative t ra la FIAT ed i sinria cati metalmeccanici per 1'isti-tuzione della mensa aziendnle in tutte le se/io'ii del comple--so. con un enncorso da par ' e dell'Azienda per le spc-c de: pasti .

Una sentenza della Corte cosfifuzionale

Le piccole aziende possono licenziare?

Un «trattamento di favore » si potrebbe riservare loro in fatto di giusta causa a spese del lavoratore

Le aziende cop meno di 35 dipendenti potranno continuarc a Lcenziare senza g.usta cau sa (se una decisa reazione dei lavoratori e dell'opinione pub bl.ca non !o lmpci i ra ) , lo ha previsto la Corte Costituziona le con una sentenza che escl j de le aziende m.non dal cam po d'azio.ne della leZge l i Iu-z'.;o l ? f * n f-Vt. La ragione. >p.ega la Corte. e ne! fatto che il >nverrso di cer.trc s.ru-stra ha volu'o fare un « Iratta mento A: favore > (ed avTeb-N-* ;! d.ritto di farloi a un tipo di azienda che sarebbo ca ratterizza'o dalle « minon ca-paci;a economicne di ch: v: e a capo >. I,a faccenla. comup que. r.er.trercbbe nel carr.po del­la d-.screzionalita del legisla-tore.

Gli mteressi de; lavoratori nelle minor; imprese r imarrcb hero qu.ndi tutelat; ur.icamen-te dalle cencri-rhe dispnsizsoni rizuardar.ti licenziamenti per razion; di credo politico o roll c-o-o o della r . ir tcnpazione ad atfivnta 5'nd.icah Ma e chiaro che si tratta di una c tutel.a minore *. rii<cr.minata. perche a'trirr.eritl non ci s.irebbe spa z o per *.! i trattamento p'ti fa mrevo le* ai t i tol in delle im prese mi non in rniieij'O alle loro « minon cap.icitA >

La sen'er.za della Corte e grave nin tanfo per 1'inciden ZA immediata — anche i lavo­ratori delle p-andi imprese san ro bene che per dfendersi dai licenziamenti non basta la le,z-ce m,i occorre la nsnosta sin

padronale — quan'.o perche n-badi->ce un orientamento ch-'-consuiera i luo^hi di lav .•>-.» amb;cr.tt dove non vi le la !ez-ge comune det c:ttad:n: Fa torto — e un torto grave, co­me il Iiccnzmmento lnzr.istif:-cato. con conscgi;enze CCOTW-miche talvolta dra.-nmat-che — e sempre un lorto. q.ia'unT.i--' s.a il upo di az.cr.1a ch* '->

| compia Xon s: vede qui le d -

ri ica'.r. la vipvanza i:-n o j-ra reazione a i o.?ni arb.trio

scr.m.naz.one possa Iccittirmr-si m tal campo. !a « c. jsta c i :-<vs » essendo semmai da raf for/are come e.s*risia-.e a! campo dei rapport: d: lavoro d: qic'.'c rorrre a tut. ' . i 1*'i eqiiita fra contraent: di L.n r»->-porto economiro cosi rr.m-i^-rr.ente e celo^mer. te t i t e ' a t . dalla Icsislazlone ncu i rdan to gli in!eres?i corrrr.erc:a'.i

Se un trattamento p:ij favo-revo!c si vuo! f i r e alia miry-vre irr.presa. lo si facc.a con aze volazioni ecotvnvche. ron e« send^ ronrep h:!? che conres-s:oni del aenere sia-o f^tte a spese di d.r-;t' ir.'in^'.b.!- -o-me il fa-nnso t dir. 'to a h -voro » sr r tto r.e'.li Cos- ;UT-O-ne P i radoss i ' e . del resto. e la 'ovc.t <ynr''i«!or,e de' r i c:on.^mer.*o de"a C.vte- ->-i:-ne la crran.ie 'moresi o^n i s«,v. mezz' c l.i s;n nr~*r\-77-iz ">ne. purt rorrn-arsi inche il 1 is«o d: commeitore arb ' n - hv-e" ziarrenM arbt t ran — * e,->Tpen s:amo > questa pre'eswi « rntT'i re rapar i ta d'arh-trto •> deM i P ;cco'a impres.i con una d"«m rit.a dt dir.tti fra i lavorato-t sozzctti E'. corre si v^(^e. un rag-nmmenfo dfl! s'cn'fle^lo razzistico per i lnvoratort.

l ' U n i t d / mercoledi 16 aprile 1969 PAG. 5 / a t tua l l ta La spinta al rincaro del denaro viene dagli USA

Aumenta I'interesse Le banche premono per nuovi privilegi

Lo Stato paghera piu caro per i buoni del tesoro a 12 mesi - Si vuoi frenare I'emigrazione cJei capital! ma valori per 5600 miliardi di lire dall'Europa si son gia trasferiti negli Stati Uniti - Tutti noi paghia-mo anche il prezzo della sporca guerra degli americani nel Vietnam

L'aumciito (lei tassi d'inleresse vieno « esportato » dagli USA anche in Ita­lia: il primo passo venue fatto il 22 mar/o, con i'a u men to (0,5-1,50%) dei tassi sulle anticipazioni a breve terminc concesse dalla liniu*u d'ltalia; il secomio u stato fatto saba to con la decisionc del governo di e l e v a t e il Li.vso d ' in teresse ^ui buoni del Tesoro a n n u a h . p e r la p a r t e non deposi ta ta a riserva pro»so la Banca d ' l ta l ia , ai livelli dj merca to che sa r aono r i levat i m e s e per mese . Sccondo gli ultimi da t i i buoni del Tesoro a dodici mesi (debito flut-

tuan te dcllo Stato) sono di

FREDDO E NEVE: TORNANO I CAPPOTTI

Una interrogazione parlamentare

II governo ha aiutato la fuga dei capitali

• I deputati Luciano Barca e Napoleone Colaianni hanno in-Z tcrrogato il ministro del Tesoro, invitandolo a chiarire se la " fuga dei capitali all 'estero — come risulta dai falti — non - sia il risultato di una precisa scelta di governo. Essi chiedono Z al ministro Colombo: - a) se a suo giudizio e esatto che 1'aumento di 301 mi-Z liardi — negli ultimi sei mesi del 19C8 — dei crediti netti verso 2 1'estero da parte delle aziende di credito * 6 stato consentito Z dalle autorita monetarie presumibilmente. t ra l'altro. per non " sterilizzare a riserva liquidita internazionale» (pag. 139 del - rapporto dell'ISCO al Consiglio Nazionale dell'Economia e del Z Lavoro sulla evoluzione congiunturale del sistema economico - italiano nel secondo semestre del 1968) e che « la Banca d'ltalia Z ha ritenuto di non accrescere !e riserve ufliciali. giudicate ~ adeguate. considerando invece opportuno. sia sotto il profilo - del rendimento sia sotto quello di liberazione di liquidita inter. Z nazionale. lasciare hben le banche ed i privati di investire - a l l 'es tero* (pag. 148 dello stesso rapporto); Z b) se alia luce delle afTermazioni sopra riportate 1 prov-• vedimenti recentemente adottati per frenare la « fuga di capi-- tali » debhano es^ere prevalentemcnte giudicati non tanto e ,4me ~ dirctti ad aprire inia nuova fa^e di lotta contro tale fuga — - per la quale sarebbero mancati in passato gli strumenti — Z quanto piuttosto come la insufficiente correzione di una politica - dchberatamente perseguita per tutto il 1969 di incrernento della Z esportazione di capitali; ~ c) quali misure il governo intende prendcre per limitare Z 1'esportazione clandestina di capitali at t raverso il trasferimento " di biglietti di banca.

Perche i « matti» vengono internati

II manicomio e un alibi

per la societa L'assemblea indetta dalla Provincia di Perugia

PERUGIA. 15 Sul dibattuto problema della

cura delle malattie mentah. si £ svo'ta ieri a Perugia una as-sctnblea mdetfa dalla ammini-strazione provmciale. che si e dec:samente pronunciata contro l ' internamento p-ichiatnco.

L'assemblea. conar>o-ta da am-ministraton provineiali e convi-nah . medici. parlamentari . in-fermien . studenti. inseenant'.. ?-.ndaea!isti. e con la presenza di rvimerosj deaenti. e stata aperta dal presuiente dell'am-ministrazinne p rov inc ia l eo-n-p.iimo Rasimelh.

Arzomentando la no=iz-one con-t-ar:a ail ' internamento :1 com-pazno Rasimelli ha affermato: c Sar>p:amo che eont 'nuare a eercar di risolvere. sia pure nel modo micl ore i problemi de^li a^s-ititi intemando l m '.in o ;ne-Ha'e. servrrebb? soltanto a tra sforrr.nre I'o^rv-ia'e in un r:f• J-f.o contro 1 mail dc-'.la s>:.f'A che lo cireonda Siarr.o ;nve_e convir.ti che q :esti rr.ali non

debbar.o trovare diversivi nella prefenza di :st:tuzioni selective e repressive atte soltanto ad evi-tare i! dibattito e lo scor.tro sulle eontraddizioni economiche. cultiirali e politicbe es te-ne». In realta. ha affcrmato i! pre-^•dente della provincia. e pro-p r o .a ^oc.eta dei con sum i (e dei soUoconvim:), con \ suoi redditi para^sitari . con !a div>:-c.i^az'.oae. con \ S'.ioi miti per-b£-ni<;tici. a eausare b-jona parte de: ftnomeni che oztr venjfono classiftcati come malattte men-tali.

In reaJta. 1 co.-Hdett: m3!ati mentali vencono x. 'ernati per­che oer loro e difficile tror.-are !a-. o^o. perchd manca nella v>:ie-t.i 'o «pTito coni'initar-.o e la «-o:idarie<.» ixnana perch6 la societa ha affcrmato Rasimel-!i. ' e " ^ r f -o'tai ' .o d: d-fen-(*.(•--• di] d.=t :rbatore con i n"i"''"T>n".i >

I n :T." p-"iv"T ' ' e ' l i r» = 'ch - i -•—-1 snr.-> -M'i : " - - t ra - i da! -i 't"-V''.re dc!''r)>rv^"ia!e ps cnia-f . c o P"of S^-d-ar..

Risultati di una inchiesta

Sono il 51% gli studenti che f umano

E' foT.-o !a prima vo.:a, a T.C-r o :n I;a.:a c . e q _^.c-..r.a r"r"-» a tenruriC una uvcasine c.-.x.i.o-ne 5.:' v.z o -e! fjix> :r.i ». st .dent: e .e stjr.rr.:e--« I>5 h inno fztio gJ: soe-^a-^' de!.i L'n;.er-.ta a; \!e. ; ; . r.3 e c : i \r.-n . i de'.'.3 San:tA ».

1 ris/iltati j w o so~re.n1er.:: Il rla'o O J r:>\ar.te t q,e.l."> che r.Z'-iarl* 1 fama:o*i ^ot^a.! f-a g i si j-!?r,ti ce: - !e sc'S" E--i ra?ff:jr.40.no :a percc . t -a !e note^o. 'suma del 5!% Tjtf-. semnre pernio '."'.nchiesta han no r.iz ato » cor^iLTwre s:;aret te fra 1 M e 1 15 ar.ni. I faxa t o ' , -n cer.erale. fra gli st;>dcr.ti e !e vudrr . ' ta . 'c . v n o il 57 4o^ GU ab:tiia!i n^oltano. :r.\e-:e ft-i-^-.r'.o il 51** menrre JT'J altri (fi4nrf) sono occas:ona!i.

D fferenze notco' . i sono n-•crr t raS-h tra 1 due sessi. Fra i rr.aschi «mr :n ma^:orar»za avo ' . i t a i f jma 'on aVtuali men t r c fra !e femm.ne n.ta e la per-eontua'.e di chi f.:ma in marue-

ra occas.o."a.e. I TJOT. fj.-r-ato.-i fe.nrcr..r.e ra^'-

; .v .»ooo ^ f-4'« .T.er.t:e 1 majcr.i r..T-r.;o->o farm: ^. J3*. L'xi-ca^.ne hd anche aocertato cr,e e 1 a."nr>.er,:e r.jo scola-^uco aJ. :.-..',-:.re s , ^ ! <j ie r . t i per l a c q .:.-.z.or.e de. :.zo del fjmo Nit^ra.T.t. '.te si farr.a ii p . j r.e.!e rej .oo: eoDo-rccamer-te «-...''jpr-ate e d rrer.o un q_iel.e ic. Sjd \r.che ne. prer.cere il v.? 0 1 M v f t i ~-~>;v> Ci>mJri']je p u p-ecoc: Li rTve-l'a de. e s:-i.irtV.e f'j.m-itc Cjgn - t j ient i r. .r.3 g.o-nata e di d.ea e 'J

cf.-'-'.-rv. dol.e s ra-c . te e mag-2 ore r.e; poT/er.sr:o e r.e! cor-«o ce'.'.a «<»rata I; 70 ~\ de: r aza i zj e du-I.e ragazze f irr>a dj p:ii q-^a-do c .n corr.pj:n:a Lo ra pane, :n parf .co.a.e fuma.no moito in com,->a5n:a e so!o l ' «* del totale f.ir.ia m sohtodjTie L'aimer/,0 del consxno di si£a-rc'.'.e d i parte d^i p cr.anl ha provoca'.o. corre e noto. un au-mer.'.o deUa n-ortal.'.i

2.200 miliardi dj l ire. 1.850 dei quali depositat i presso la Ban­ca d ' l ta l ia come r i se rva obbli-^a tor ia e frut tant i un interes-se del 3.75° 0; sono 350 miliardi quindi i titoli a t tua lmente « li-beri » che beiveficerebbero di un forte aumento d ' in teresse . K* il « boccone » che il gover no offre alle banche per le mi-sure prese di recente alio scopo di frenare la fuonuscita di capi tali aH'estero; un «boccone > che potrebbe raggiungere le de-cine di miliardi di lire a secon-da della durata dell'ampiezza della congiuntura creata dalla c guerra dei tassi d'interesse >. La decisione USA di aumentare i tassi d'interesse e stata pre-sa per at t i rare capitali dall'Eu­ropa — e quindi coprire lo sbi-lancio provoeato dalla politica imperialistica. in primo luogo dalla guerra nel Vietnam — e. dicono i responsabili. anche per frenare le spese interne che hanno provoeato in gennaio un numento di prezzi dell'fl'v. 1 ca­pital! emigrati si calcolano gia in 5600 miliardi di lire, ma Tin flazione non e diminuita. anche per I'evidente contraddittorieta della misura presa. che spingc i mo7zi finanziari di tutto i! mondo a concentrarsi nel paese che e di gran lunga il piii ricco.

Le reazioni internazionali so­no s ta te di due tipi: alcuni pae-si hanno seguito gli USA nell'au-mento dei tassi di interesse, e sf t rat ta di pnesi gia indeboliti da difficolta valutarie o com­mercial!: la Germania occiden­t a l e l'ltalia invece. utili^zando le rnormi riserve degli annl pas-«=ati. hanno mantenuto basso I'interesse ufficiale — per evi-ta re il pericolo di un rallenla-mento economico. grave in tutti c due i paesi convalescenti di una precedente crisi (Italia MM.To; Germania 1W7) - rd hnnno comincinto a mettere re-Mrizioni e contTolli «=uU"espnr-tazione di capitali. II governo italiano ha pre«:o varie misure: H invito alle hanche n far rien-t ra re dallV";tero i S03 miliardi di crediti ontro il 10 ciuCno: 2) divieto alle banche di vendere in Italia i fondi di investimonti e^tori che nnn abbiano almeno il 5 0 ^ di titoli italiani: 3) regi­me di autorizzazione per 1 fon­di esteri messt in vendita in Ita­lia: 4) regime di autorizzazione per la partecipazione di banche italiano a con^orzi esteri di col-loramentn titoli: n) aumento del prezzo del dollaro di 2-3 lire.

Tnsomma. esportare capitali ron o vn'rtato in Italia, ma si fanno cnntrolli si mettonn o<;ta-coli: le banche sono controlla-te dnno che crntinaia di miliar­di >;ono gia fueciti dalle riserve valutarie drl l ' I tnha: in ramlvo era le hanche chiedono e otton Cono mncgiori interessi sui tito li puhblici. anzi la prirofizrn-rione di tale interesse. legando lo ai tassi di mercato che stan-r.o aumentando sotto la pres-*!one l*S \ L'unica co?a rea-I:-tica da fare nell' intere^'e del pae=e — ^cindero deci^a-mento la propria reepon^ahili-ta dalla poltica U S \ . chiede re la fine della guerra nel Vietnam e il taglio delle ha*i che gli l"R* trneono in tutto il mondo costringero cio* cli I'SA a nequil ihrart i a Inro ariose — non e «tata fatta Ieri. al termi ne d r ' ' a ri 'iniore dei povrrnato ri delle hanche centrali a Ba-«'!ea eli e«pnnenti europei si <o r.o dichiarati r a " c e n a t i alia «tratec:a I,*s^ Quindi ricomin-ciamo a pasrare aumentando i t a " j di intere^";e. «enza. peral-!ro. che vi «ia alcuna c^ranzia che r,<:c-tc mi-tire crrir.o un mi-r. iro di ^tabilita"

L'aumcn'.o dell'interesse sui ! *o!: de! Tesoro mette :n / jce i.ri a!tro grave aspetto riel'a po I.tica go\ernativa. I>o Stato non ha so!o titoli a dod:ci mesi: ha i b-oni novennali (2 692 miliar di) e il Con'orzio di credito per le opere pjbbliche (2 179 miliar ri:t. c:oe fonti da cm p'jo otto-r.cre denaro diret tamerte a tas si ficsi prestabiliti Ma ecco che i! go\ errK) amputa le sue stc« c e fo-.ti d'.rette. rifiutandosi di •r.cora?g;are le famiglie a de-po ' i ta re i ri^parmi pre-«o il R m c o Posta che ha v.<:to ndur re i s:.i">i cor.ti correnti fdi p:'"i I'll mihardi r,el 1&67 a piu 8 ne! 1!V>3). i libretti e buoni postal: 'p-.u .139 m-hardi nel I9ffl contro p-.u 34C nel \&T> II Cor^nrzio di credito per le opere pv.hhli c^e. che riotfe alio S'ato R/> r r - ' a -d - «"»' l!VVi ne >~8 dati ^o'o 4-li r.fl ! W I d'poMti hancari tr->n m-.ore aurrer.'ati da 2Q i¥t a 10 r -> md-ardi d: bro nell'i:! ••rro ^"-o ' r o ' t r o 20 4'5 rr 'I 'a* dt di 'rrr- ;echi i'.'err.i't Tn'om r r v !e h?r^^e fin.ir?i,i-o torn r r e r):'"i 'o ^'.'i'o e ne InfU'.rnza r^ !i rr.rdo'ta economira e po l f ' - a T-i'fo il crran chia^^o rhe «i fa p«-r i' T;'arcio-« della bor«a v a ' o r e «u> fondi comur.i di in ^e^tirrrr to ha un p ;Iac!ro nel le han r v " - 'a rich'cc'a di e>=en 7:one f i t c ' V e di ahf>,;7:one del la r.r»r>!r.a'r. ''h az onaria r.t^co no dalla prctcsa di cftfndere persino alle societa private il sezreto e ranonimato che domi-na nolle hanche. E" i;n circolo \iz:ofo rhe bisopna spe77*re

Renzo Stefanelli

ne \e . occu

N A P O L I — La zona Intorno al Santuario di Monlevergine ammanlata dl bianco per I ' lmprovvisa nevtcata di ler! (Telef . )

P.ireva projirio che la pnmavera avesse vinto e invece. in molte regioni. e caduta ancora una volta la neve. Pnmave ra paz/a. duiKtue, e tempoiatura in dunmu/ione come *-c invece di aprile fr)svniio a febbraio. Durcra aucora per cinque giorni dicono i nieteorologhi.

Vediamo un po" la situa/ioiit'. I.a ne \e v caduta sm rilie\i alpini a Nord. ir.a ha colpito paiticolarmente le at t i ; i ta a Sud. Sull'Irpinia e caiiuta a lungo ed ha coperto tutti i monti che urcondano Avellino. Al santuario di Montewrginc. il bianco mantello ha raggiunto l d ied centitnetn. I^i temperatura nella zona non ha Miperato lo zero. Su (,inipi.l,,hHi uri.i vioietila buffra di nt vc imperverNa dalla scoria notte La situa/i-me non e mighore nel rt^to del Molise. 11 trailiLo e bUxxato MI tutte le strade statah e niinicro--i comuni sono isolati.

A C<mi|)ol)d>so i i t ta. la n e w ha rau'gumto l (iiiaranta ccntimetri di a l te / /a . I me/zi puhblui non iws.sono circolare e le scuole e gli utlici sono sernidesetti. Mold s p a / / a n e \ e . gia sistemati nei deposit! per It' roM'-iom pi-nodiche, sono vtati runt'ssi in grado dt fun/ionare e liniati a libera re le strade intransitabili. Mnlti autuinobilisti MIIIO loniuniiut' aiuora hlociati a caiwa della I'n auto e linita m un hurrone slittando sull asfalto I tre panti sono ninai t i f i n d

\ Mt'ssina. l monti Nehr.uti >=ono toperti dalla n t \ e . AH'alha. la neve aveva ripreso a cadere. Sulla tosta tirrenica lniperversa. intanto, una forte mareggiata e sotlia un vento geiido. N'ella zona del Gran Sas>.o e dell'Aquilano. la ne \e ha bloccato deone di paesi. II transitu di tutti i pa»si appenmnici si s\olge con catene o pneuiiiatii-i da neve A Benevento v su tut»a la zona dell'alto Kortore e dell'AIto Sannio !.i n e w e <.<idut,t <.t>n abbonianza.

Dopo le splendide giornate di sole ili'i giorni ^tor^l anche la Siciha t> sotto la sfeiva di una ondat.i di freddo. Enna e coperta di neve, \iiche suU'Etna. e sulk- Madon.e e a Maletto. presto Catania, la neve e caduta con ablxindan/a. Temperature molto bas»e sono state regi-t iate a HoUaiio KUI nuno uno: a Venezia con iiieiio t i e : a Kiren/e *«-n nuno uno. a N a poll co'i t re ; a Poten/a ton mono uno: a Caiilian ton sei.

La fascia di baste pressioni che si estende dall'Europa setten-trionale al Medilerraneo si restringe nella sua parte meridionale perche dall'Atlantico avanza verso I'Europa e il Medilerraneo una regione di altfl pressione. Questo fatto ha determinato sulla nostra penivolj un convogliamento di aria poco umida proveniente da Nord.

In queste condlzlonl II tempo si mantiene qeneralmente buono dappertutto con cielo in prevalenza sereno. La fascia alpina e prealpina e le estreme regioni merldlonali saranno interessate da nuvolosila variabile per gli efletti marginali di Itnee dl maltempo che corrono rispettlvamente 5ulI'Europa centrale e sul Medilar-raneo. La temperatura e in leggero rlalzo dappertutto ma tolo durante le ore dlurne.

II capodanno contestato alia Bussola

Continuano a smentirsi

gli uomini dell'accusa Un maresciallo dei carabinieri da una versione diversa da quella del colonnello - «Udii sparare e vidi Ceccanfi cadere»

Parlano i superstiti al processo del Vajont

Ha deposto il giovane che perse 62 parenti

Silvio Teza e i suoi avrebbero potato popolare un paese in-fero - La lettura di una drammatica serie di atfi istruttori

Dal nostro inviato LUCCA. 15

« S e n t n t r e o q u a t t r o scop-pi e m e n t r e i giovant fuggiva-n o g r i d a n d o " s p a r a n o , spara-n o " , vidl un ragazzo cade re . Altrl lo soccorse ro , e d o p o aver lo sol levato da t e r r a tenen-do lo p e r le gambe e le braccla lo t r a s p o r t a r o n o sul marcia-pjedi . Dopo qua lche m i n u t o lo c a n c a r o n o su u n a macchi-n a di passagglo »: con ques to d r a m m a t i c o racconto del fen-niento di Sor iano Ceccant i , e iniziata s t ama t t i na . l 'udienza al p rocesso per 1 fatti del la Busso la . Argante At tuom. que­s t o 11 n o m e del tes te , ha an­c h e r l fer i to l 'ora appross ima-tiva del fe r imento . cioe le 23 e la posizione dove cadde il

Pella escluso dal processo

a Bazan anche come testimone

Dalla nostra redaziom PALERMO, 15

Dope esse re riusciti a non farsl Irasclnare sul banco degli imputati, i notabili dc coir.volti nello scandalo del Banco di Sicilia sono eso-nerati del comparlre In pro­cesso persino come testl-moni.

Debbono esserne grati al tribunate di Palermo che, sciogliendo la riserva sulla richiesta avanzata dalla di-fesa dell'ez president* del-I' l itituto, Carlo Bazan, ha dichiarato stamane che la citazione dell'tx presidente del Consiglio ed ex mini­stro Pella non e « ne utile ne necessaria • .

Pella e I'uomo che plazzo Bazan alia testa del Banco. Ma e soprattutto I'uomo che ottenne f in prestlto i per dieci annl tre dipendenti dell'lstituto le altrl distacchi ottennero Gronchi, Gullotti, e tc . ) : I'autltta personate, II segretario partlcolare, un funzionario dl gablnelto. Ba­zan, che gliell ha dati , e accusato di peculato; lul che se li h presi, non e tenulo a rlsponderne e nemmeno a dare una mano di alu-to al tuo vecchio e prezio-so amlco.

g. f. p.

giovane s tuden t e di Pu t lgnano (in mezzo alia s t r a d a , poco ol-t r e la p r i m a b a r r i c a t n ) . I n que l u iomen to i giovani cer-cavano di sfuggire alle cari-che dei ca rab in ie r i a cut vol-gevano le spal le .

Lo s tesso racconto , pressa-poco , l 'ha fat to un a l t ro te­s te , Car lo Viviani. Per 11 re-s to l 'udienza e s ta ta un sus segnirsi di deposiziont di ca­rab in ie r i , che sono Stati jn-

te r roga t t sul le condlzlonl in cui furono ope ra t i gli a r r e s t i . T r a gli a l t r l ha t e s t i m o n i a l anche il maresc ia l lo dei C.C. Car lo Giannot t i , che t raspor-to al ca rce re di P ie t r a san ta t r e ragazze, Maria Te re sa Pa-vanel lo, Fiorel la Farbiel l i , e Luana Bor r i , e d u e giovani . C'esare Moncon i e P ie ro Cap pe, a r res ta t i da a l t r i carabi­nier i su indicazione del lo s t e s so tenente colonnello C a t o p p o .

II maresc ia l lo Giannot t i ha d a t o dei fatti u n a vers ione di versa da quella del suo supe n o r e . Ha tnfat t i . a f fe rmato che 1'arresto avvenne verso le 22,45, du ran t e la p r i m a car ica O r m a i . dal d i h a t n t o e prova-to , senza o m b r a di dubb io . che al m a s - i m o , e r a n o le 22,10 q imndo 1 carabin' .eri a t t a cca ro no per la p r ima volta. II Gian not t i ha anche de t io di a w re d i s t m t a m e n t e vis to le ra gazze e i due giovani iancia r e p ie t re con t ro le forze del 1 o rd ine . Anche ques t a c i rco s tanza e s 'a ta s m e n t i t a dal te nen te colonnello Caropi io . ii qua le ha invece, nelle prece dent i ud :en /e . nega to che le raga /ze la.nciassero sass l con

t r o l ca rab :n : en , p a r ' a n d o sem p r e . e so.o di s s ca lmana t e che ;ncita-.ano gls a l t n n.

Non vi e m o d o di far com baciare ques - e divergenze nel­la narraz.nrie dei fatt i , r icor r eado a'.i'ipo'eM del'.a cat t tva memor : a de: te« 'e . pe r che an ri. q-.ie-': ha t e n u t o a p r e c : sa re c.'.t. 4'.: a r res t i furono ope rati p r o p n o su segnalazionr-del tener. 'e co'.onnello Ca roppo .

D-ir.mtf ' . ' i d ^ n z a e '• 'ata !«•: ta anche una comunlcaz ione del ron .a r .dnn 'e del g r u p p o de: C C di I^irca. :: qua le ha svo'. 'o accertaxnento per s ro-pr : re c'r.c f.r.*' ha fat to un fo S'.:ef.o con 13 noml di a r re ­stat i cl.e l a p p u n t a t o F ra t t a l : av rebbe con=egnato al mare -sctailo M.ingan:e'.:o d: V.areg-g-.o. Risul terebbe che 11 fo-g;:e'*o earebbe s t a to s t r appa-to d o p o che 1 no;n! furono t rasc r . " ' : ^u: verbali Per chia­r i re qu">to pa r t l co la re . il ma-resc:a . lo Man^an:ei lo e il te-n e n ' e D-ir^o. che fu prese.nte al'.a con-e^na del fogl.o. furo­no ir.'orrr/garj dal t r :b- ina:e.

P r o p n o a ch:'i> ira della «e-d . r a :'. PM ha ch:es*u ch* fos-sero tr<is:r.e>>t al s u o uff:c:o gM atti r f .a ' iv l a d u e te>*i a difesa di Luana B o r n , 1 p r o fes<or: Claudio Pa«qu!nucci e Maria Laura Fraj iceschi . per accer ta re se vi sono gli es l re mi per una incr iminazione per falsa t es tunonianza . Lo s tesso p r o w e d i m e n t o non e s ta to perO p reso nel confron-n dl a lcun: t u to r : de l l 'o rd lne che h a n n o piu volte In aula c o n t r a d d e t t o 1 loro preceden-ti vo rbah .

Paolo Gambescia

La regina delle auto

N E W YORK - Alia rassegna internazionale delle auto di New York e stato presentato questo modello da corsa, detto c la regina delle auto ». Accanto in posa per la foto, non poteva mancare la solita miss in minigonna.

Dal nostro inviato L'AQUILA. 15

Le coinunicazioni telefoni-che interenrse fra il can t i e re del Vajont e la sede venezia-na della Sade nel periodo che precetlet te la t r aged ia . lino agli ultimi dramnia t ic i ss imi istanti . Lo scambio di le t tere fra il enmune di E r t o C a s s o . che e sp r imevano r icorrent i preoccupazioni . e la Sade che rispoiidevn senipre 111 toni t ranqui l lant i . I > studio dei ^eologi F r a n c o Giudici e<I Kdoardo Semenza. che nel lu-gho del I9*>0 doct tmentava j>er la p r ima volta l ipo tes i di una frana di proporzioni gigante-sche a t t iva ta da l bacino art i-I ciale sul banco tlel Monte Toe. Le let tore del geolisi co prof. P ie t ro Caloi al capo d e i r r r f i c i o studi della Sade . mg. Omo Tonmi. che nel lu-glio del '02 e nel gennaio del '63 Janciavano un graviss imo monito: * K" nella quiete ap-paren te che si p r e p a r a n o i grandi sconvolgimenti . Quan-do si mani fes tano e quasi sem-pre ta rd i . . . >.

Questi . alcuni degli a t t l istruttori di cui e s ta ta d a t a <>ggi le t tura .

Una p a r t e piccolissima del­le t e rnb i l i c a r t e che si anda-var.o accumulando nel corso di mini negli tiffici della -Sade. Segnavano l i n a r r e - t a b i le progress ione della ca ta^t ro-fe. il manifes tar^i e il cre^ce-re tii un pericolo che tla < pre-ved ib i l e* d iven tava via via t p r e v i s t o * . fino ad a p p a r i r e poi t mevitabi le «. P u r e non bas ta rono . Ni«n indusst ro i ie-pon=:.ib:Ii ad n 'obandonare il bacino. a Iirnitare gh m-va e i . alrneno a d a r e r a l l a r m e nelle ul i imc o re .

La gen ' e sempl'.ce. g'.i ab:-tanti di Er to di l^>r.i;arone e • iella v a l ' e del P iave ignora-var.o tu t to di quelle ca r t e .

Kra loro c e r p e g m a v a -o!o deH'inquietudir .e. una .-en-a-z:one <>-cura di penco 'o . dei pre^agi che rr.nlti ad"5eb>i-vano al pessimi^n-.i fat.i'i.-t:-

Due morti a Chicago

Per sei ore spara contro la polizia

CHICVGO. ; s . 1 n ex < ir . iri ' . » dflla --f-cor.d.t g. ' . r ra mon

ri ale t (ic.la E . I T ^ in Corca. ha ri.ito b.ittagua irri «« r.i i« r •-ei r>re a 120 fn?t-:.ti d: polizia. ucci der.riore ii ,r- <• ferendone a . tn mi<«ttro .Si tr.-itta di KranK K'jla'r di 4! .ir.ni. t tie ->i t- ji^t_rr.i gliato in t.n fippart-imen'o d: ur, edu'lciu a tre piani di ( hicaco. ti-nendo a t>.ida 1 poliziotti con il fuoco della sui carah . ra a.i'rvna'ica e di alciinc p>:o'r e con il larn-10 di tuinbe niriin^en tali. ^Ila f;r',. acco/hendo cli appelh n .o . t . j ; ! : med-a:,to rr '- 'afon: da! fratcllo e <!a'la ;ore.!a. c uscito da una f ne«tra e si c cur^cgnato agh aci n'l,

I'n invetticat.ire ha dichiarato che Kulak era ncerca to per aver collocato, il 7 aprile scorso, una bomba in un grande maga7zino di Chicaco provocar.do la morte di una donna e 1! feri­mento di al . /e otto per.-or.e. A quanto vicr.e nfc-rito. Kulak avrehbe dichiarato: «5y)no stato 10. I.'hn fatto per dimostrarc quanto sia tembi le la guerra ».

Ore di panico a Napolr

Fumo dal Vesuvio: ma era una burla

wpoi . i . r> Per .(.Aa.LJx- o*a. m.^'.aia d. nip-^eiaa. hjnno

crt i .to che J \ ' e>; , o fos~c ntA-ruto ..n a' l .v:ta: ' .vi ,li».n -i r. in.' -J: fjmo. i.nf.itt:. s: l i ^ . ua L>! i:i '<Ti d •! k iltMii) nit-ntre ne.le 7<>-,,-• p.u ,:c.r.--.1 -<<•:.•.; i> 1 i.nche I^ML ed esp^s.ori

I. ^j.n.co e s'-i'.o no:e..>.e n<n centn tu:t 'irc^rne al k-jleano: centi.niva da persone hann-i telcfon.ito ai Somal i . .11 v:.'.!: de! f a v o . :n I I . I - M . I - I . al i'1 i ' ^ r . . t ' o r o ve^.i.:.>.>").

C'e ko.ii'-i rj'ia che ora per «.iao:jre one non v trattavd d^.i annunv-.o <L i.ru n j a . a erjz.o.ne t a t t e r con aas;a ol'-rctatto s.a d a s a a.rvanu del c colore > ! ,VJ!C che ia^l i o>>eraton lu.-..»t:ci).

In i.n pr.mo nxwnento SJ e detto che era la t troupe > di un film a provocaxe il fumo e lo c r t ' o^on i . Si e poi aixertato, invece, che s: tratiava dj urki schftrzo: un gruppo di sed.centj :ntel!euuili fondaton d; una «>raller;a > in - .:-stente h,\nno tra.swrt.v.o intorno al oratere de! vulcano co-xTti^i ck auU-imob:Ii. aptKccandovi poi il fu'»-o e sparando < tra«vtr. » e mkX .ArirtU.

co dei vecchi . < Nessuno pen-s a v a che ci av rebbe ro lasciati mor i re cosi ».

Sta tnane sono venuti in do dici p e r r innovare questo im-placabi le a t to d ' accusa . Dodi­ci c par t i lese ». nove uomini e t r e donne. Par t i t i nel t a rdo pomeriggio di ieri da Longa-rone. ban viaggia to tu t t a la notte in mezzo al ma l t empo e al nevischio. Emilio Colotto. Alessandro De Bona, Gae tano Bonato. Valentino Salvador , Aldo Zaia . Gae tano De Nes, Vittorina M a r a v a i . Silvio Te­za. Rinaldo De Col. Nora To* vanel la . Dosolina D ' Inca . P ie­tro Bare l . Una rap ida com-par sa davant i ai giudici e poi se ne sono anda t i . c iascuno con la propr ia s toria p r i va t a , il propr io segre to tormento.

Dosolina D' Inca e r a figlia della bidella delle scuole di Longarone. senti con i suoi a r r i v a r e la va langa d ' acqua . II p a d r e fece appena in tem­po a g n d a r e : * C a ^ a il Toe *. F u sa lva ta non sa come.

Kmiho Colotto faceva pa r te della s t e rmina ta colonia di emigran t ! bellunesi in F ran -cia Apprese la notizia della cat . is trofe d.dla radio france-se . si trovo con circa 300 suoi concil tadini . lavoratori edili occupati come lui nella zona di P a n g i . a compiere un an-got,_uo^o viaggio di r i torno in treno. Ade=so iion emigra p:u. Ha aper to un neg02ictto «

| Longarone: < Perche se r.on re->tiamo noi che ci siatr.o sal-vati , I.ongaror.e muore un 'a l -t ra volta ». Ma le co«e non vanno bt-ne. r e per lui, ne per ;! g ' ova t e Mdo Zaia che aveva una gelater ia in Ger­mania . ma ha \o lu to prer.de-re qui il pmto dei suoi geni-ton -cornpar*i. r.e pe r P ie t ro Hrtrel. un uo:::o che ha per«o ~"> parent i d.ret t i nella ca ta -strofe.

S ih io Tt7a ha o?gi 30 anni . V.' r .mas to 5o!o con un fra-tt-Ilo. lui t h e di fratelli r.e aveva .iliri sei e che con !a Mia dmas t ia poteva p-T^I^re un p.^e^e mtero . I Teza suo: parent! . t;cc:si dal Vajor.t -o-no f\2. La mor te sulle dig'ne della Sade que.-'.o g.ovar.e 1'na vista in faccia due volte. Quar.do la s e ra del 9 ot tobre l'JKt r e l l a ca-a della f.danza-ta a C o d n s a g o senti il rom-bo riell'ondata che precin. ta-va dal la cola del Vajont. *i n c o r d o ln-.rnt d i^tantcnte della t!.>:r.i.n:ca tle!!e Pa ln te del 135'J. Si s t ava r-^cando que! mat::r .o con 1'ar .ocarro a Forrto til Z*i!do Dovette fer mar - i a Poter.zei a t v a n t o al­ia d:pa ^ul tor rente Mae . pe r che la s t rada e ra interrot ta Fece appena in tempo a -tren­d - r e . e vide la frana precip:-ta re di colpo. la m a » a d: te r ra , gli a iber i . i •.'•alicci del-1'alta ten^ 'ore s p a n r e r e l l ' a e -qu^ del lago e levar*! un'ort-da ta n'.er.'.re t r e operai fuggi-vano: due <i s a lvavano sugli a'.beri. il terzo, zoppo. veru-va travolto. Un avver t imento . un preludio di quan to in pro­porzioni centupl ica te doveva avvent re sul Vajont. m a di cui la Sade r.on tenne alcun cor.to.

Mario Pass!

PAG. 6 / r o m a l ' U n i t d / mercoledi 16 aprile 1969

APERTO IN CAMPIDOGUO IL DIBATTITO SULLE DIMISSIONI PELLA GIUNTA

I I f al l imento del cenlrosinisfra rende necessarie nuove scelte

Trivelli: « Roma ha bisogno di un nuovo blocco di forze sociali e politiche che esprimano una linea di lotta ai monopoli, alia speculazione e

alia corruzione » - Debole difesa di ufficio del sindaco dimissionario Santini - I repubblicani punfano su una riedizione del vecchio centro-

sintsfra - Tentativo di Darida di svuotare di contenuto I'azione di quelle forze dc che vogliono un rinnovamento nel partifo e nel Campidoglio

Gli assessor! socialist! dimissionari a l i a Provincia

Dopo una riunione dell'eseculivo

Rottura nel PSI Clamoroso intervento del segretario della Fede-razione Galluppi che blocca la presentazione delle dimissioni a Palazzo Valentini — Si dimet-tono anche i vice segretari — Attacco di Di Segni al doroteo Mechelli per il piano regionale

An;he a Palazzo V.ilcntini Ia Giunta <li centro-sinistra 6 snl-l'orlo della ciisi. L'esecutivo dcl-ln FeJcrazione del I'.SI, la nolle scorn a, dopo una riunione fiume ha deci-io le di iiis^sioni detfli as-ses-ori .soL-iali->li. L'atto. tutta-via. non e stato compiuto anco-ra nfficialmente perche all'ulti-nm mo.'iiento. con un clamoroso intervento. il segretario della Fe-derazione Galluppi ha impedito che la decisione deH'csecutivo venis.se adnata . Con la sua ini-ziativa Galluppi tenia di salvare .se stesso e di evitare nel PSI romano una spaecatura d i e si Ma Fa'.entlo sempre piu profon-tia. lnfatti nella riuciione dell'ese-cutivo si sono dimessi a n d i e i due vjecsemetari della Federa-7io:ie. Santarelli (autonomia) c ^uarirana (demartiniano). pro vocanrio una sitiiazione in cui !a posizione del seitretario (tanas-siatio) appare insostcnibile.

L'n)>ertnra della crisi a Pa­in z/.o Valentini era iiell'aria da alcimi Rto'tii. sia per i riflessi che lU'ce-isariainente rioveva pro voctare la enduta della Giunta comutiale. sia soprattutto per le contradriizioni csplose all'interim della DC e fra i tre pjrtiti del centro sinistra sui problemi del 1'asseUi) territoriale c del piano rejjiunalc di sviluppo, (|iie.sti(ne still.i finale il grnppo comunisla aveva prcsentato una mozione

L'avvocato Puk i . dimissiona­rio insiemc auli altri asscsso-ri socialisti (Scrrecchia. Mura-tori. Bisejaii c Pictrosanti) ha rilaseiato una dichiarazione in cui noa affront a il tenia .scot-tante dell'nssctto del territono. limitandosi ad affermare d i e le dimissioni dei socialist! « nasco no dfilln cons'ulcraziotic (Idle ne-ccssitfi di traltare unitariamente i problemi che rif/uardnno il Co vittnc e la Praiincia ».

Piu chkiramcn'.e ha invece par lato un altro socialista. il presi­de nte del Comitato regionale per la projrrammazionc Di Segni. In una dichiarazione nlasciata all'ajjenzia Kronns. I"ex asse.ssin re capitolino ha detto d i e la crisi della Giunta provincia l *non puo non cxem rilrnula In consemwnza diretta del si-stcma artiticinso con il quale snno state rapprescntate fino ad oggi le opinioni della mag-gioranza dci cousialieri: c ov-fio in/atti rlic quando mm si presentano in sede di co-viitato regionale per la pro-i/rammazmnc Inrinle e di ron-fnrzio industrial*' RomaLaiinn. le obbicttire ralutaziom, till o-fietitmcuti c la rf>!onfri csprcssi da una maouinranza. nun si pun fpcrarr dx far snpravviiere a tunqn una compagme po.'itica ». I.'<:btuett!Vo df!i att.RXo .:: I). S.'iini e il presidonte dd'.a Pro vine,a. il doroteo Mechel-J:. i !H- nel co^i;ta:<» rt-.;:ori.»;t" d«\ la pro^ranimazionc. si e sch.e ra to e<ii'.ro il p:o^»-tto di a-M-Uo tern:or:a!f tx-rcacxio >i o.^i, nn» do ih far p.is-vire so'.ii/.:m. i<*i t rar ;e ad ojiii it-n:a:i\» <l: cre.i:e i n corM e»|:nl:!)r*o ne!l'ecfrv>:i)-i r*V:«via!o. F); Sfj-n ha jl!:id:c.i!-> « >alutare i la cn^i au^pxathlo ch-.- e.-s.i p't-.vi j>>.-!.irt- < fl//.-j Teintearazri'.e dct dirilli e ilrile Cprunni della manaioran:a ». e ha r:cor<ki:.> tri-^ i<2.c\ si nim:*>.v il CRPK rx-r aTfr«x»*.are il pr>^ blein.i di-!I'a»M-:jo terr.toria.'e. « Su qin'sJo pun'.it — ha <)«•;•.•> i! pri-si<i«"ti:e del CRPK — <; necr*-sano non jraf'twrre idtermri i'i-auai: atlraierso ia partec]>azi'> nr offnvj e la rnV.a*>ora;:ii':e re-sponxabdc di tuttr le forze r"v litichr. cco-iOrr.-clie e 'trdaca'.i rapprc.tcnlale rel earn '.a'.o h:-soqnera rcaLrzare qucl'e <cel'e rh»' comsj.ond'i'-.n renl-ner-.ie ai h'.zo'jrii co'.'.etlii'i e ;,er rehire qv.r.rii aU'cp;/Toiazior,e del pi-:-W). Per la fine di mana-.n si

into dare al Lazio un piatin di sriluppo: per poter rati-giungere questo obbiettivo, pero. non potranno piii es-sere tollernti »li e.spcduvili l«t-tici. i rinvii ed i diversivi, per i quali, evenlualmente, da que-sto punto in poi tltwranno e.sscrc ci.sstintc n'spon.sahilitu direlle di froute ali'itpinionc puhblica ».

Que<to l^r quanta ristuarda I'alazzo Vaktitini. Per quanto ri-guarda la crisi che semhra or-mai aver investito la fvdera/.io m; <JeI PSI. ri|K>tesi piii fond-jta seinbta quella del coaMularsi di i^i fronte formato da <kmarti ciiani. iombardiani e siolittiiini teso a realizzare ima nuova mat; Siop.m/.a. Da not a re the il ttrup-|K> (teti'A atitiFiomi.sti si e diviso in due traiclu: imo faewite cap>> .-iH'assessore Pala e l'alfro all 'as •zvi-iorv C're.sc-«»/i (il prima h-fiato a Mancini. il secimdo a Fer-ii)- I.*andanienio della crisi in ('•.impido;',lio c Palazzo Valenti­ni foniira un banco <li prova c< ncreto IKT tutte quelle foiz<-d i e aspirano a Ii!>crare il P-SI d.ilhi tutela dorotea.

Comunicato

dell'ACEA

L'acqua mancherd da venerdi a domenica

_ Da venerdi a domenica man-

cher.i l'acqua in gran parte del­la cilia. Co ha comunicato la ACEA prccisando che I'iiilcrru-zione del flusso, come gia in ma no , e dovuta ai definitivi la-vori di allacciamenlo all'acque-dotlo del Peschiera del Ironco di galleria che sostiluira quello disscilalo nella zona di Morlu-po e di Castelnuovo di Porto.

La jospensione del flusso av-verr.i dalle ore 19 circa di ve­nerdi 18 aprile alle ore 9 cir­ca di domenica 20 aprile. in queste ore l'acqua verra a man-care a futte le utenie, compre-se quelle gia alimentate dal-I'Acqua Marcia, situate nelle seguenli zone della cilia.

RIQNt: Prati . Borgo, TraMe-vcre, Ripa, Teslaccio, S. Saba, Avenlino, Campo Marzio, Pon-te, Parione, Regola, S. Eusta-chio, Pigna. S. Angelo. Trevi, Campilclli.

QUARTIERI E RELATIVI SUBURBI: Parioli, Tor di Ouin-to, Flaminio, Delle Vittorie, Trionfale, Monte Mario, Aure-lio. Gianicolense, Porfuense, Ostiense, Ardeatino, EUR, Lido

di Ostia. BORGATE: Tomba di Nero-

ne, Ollavia, Giuslinlana, Aci-lia. Ostia Antica. Casal Paloc-co, Isola Sacra, Fiumicino (bor-.gata cd Aeroporfo), Vitinia, CittA Militate della Cecchiqno-la, Cesano, Fogaccia, CaialoMi, Prima Porta, Castcl Giubtleo.

Si verifichera, allresi, un ab-bassamento di pressione, con i mancanra d'acqua agli sbocchi piu alfi, nei quarfieri: Don Bo sco e Preneslino Labicano.

Gli utenti sono invitati a provvedere alle scorte per tem­po.

l/ur^'inza di o;>eraie nuove scelte politiche si u-n ie .-,ein pie di piii neLe.s-,.iri<i di fr»;nte al tilohale faliiineiito del ct«i-trosini.stra in Campidoglio e <ilia Provincia. IM richiesta c stata ribadiUi ieri seixi dai cominiiiti nel dibatlito che .->i e aperto al C<»i.siglio comuii.tk- suite d:-niis.sioni della ^iunt.i capitolina e del .sindaco Santiiii. A confer-ina del totale sfaldametito del centrosinis'.i'.i pociie ore prima che si riunis.se ras.swnblou del-l'aula di * (liulio Ce-uire >. era stato c(»mniicato d ie i sociali­st i si erano dnn<->>i anche d.i.'-Ja tfiimto provinciale. I.a victti; <la di qiieite <Jiinis.iiwii >i e tinta di giallo in semto. come nferiamo in altra parte della pat ina , quando si e .S|)arsa la \ o : e d i e il segretario della Ff-ik'iti/ione soi-iali^.ta rouy.uvi (ialhippi. aveva cereato di ar-({inaro pnnvt-iOrianHiite la nu<> v.i Tullu. ifivit.'iirlo i dimi-.-vion.i-ri ml attendere laia siuce->-i\n liuniuie doH'Kseciitivo <k-l PSI e del Dircttivo. |.'epi^>.iio met te aticora di piu in eviden/.i la cri.si d i e ha im«*.-vtit« i due iiiaj; !>iori partiti della magftioran/a. cri.si orisinata essemkilmetite dal fallimeiito <lel c«itrosini.str»».

La seduta del Consi^lio coniu n-.ite si e a;>erta c<4i ill i <lu plice breve coinunicazione del sindaco S,mtini. Kj;li. do\n> aver reso ixn.r^sjin alle vittime di Hattip-iil'i'i e invitato il Consi-gliii a so;)rass«»;|ere a un di-battito sui tranici fatti della eit-th cam;wn«i data rimport.inza dt*jili ar^oinenti in di-ciis<ione. e p.issato svtbito «d amimu-ian- le ditnissirmi -,ue e drlla yiunta. Santini. t<«i im tono piu dinu'-sr> <lel solito. ha cereato <li to-; sere un elojjio dcH'aiiiiDijiistia-zir»ie da iui diretta; l'lhi fat!<» jX"io sftiz.1 tr«»;»;>a cotiviii/.iene tanto e vcro eh<' IK<I ha .-.oputo c i t i re un solo punto del sun pro^rauwiyi che sin stato rea-lizzato.

11 primo a pn»ndere la pa-rola e .stato l'ex cisse.ssore re-pubblicano Mamtni. KK'I ha pre-ferito pa rid re dai banrbi cou-i-liari, anziche da quelli della jriunti. Per Alamml il problema <Iella cri.si del emtrosinislra ha una sola soluziouo: verifioare 1'aHe.icza fra i tre partiti [»er rtiim.aere a mi rinsaldamrnto della vecchia majmioranza. Se questo nnn si dovosst- otten^re, si dovrebbe andare a nuove e-Iczktti.

1 veri e reali tcimti i della crLsi cnpitnlin.i e le soluziciii <la dare a questa eri-i. s ino sta-ti atTrontnti <kd cninpasno Tri­velli. in un appassionato e a->-prnfonditn intervctito. scsuito con la massinia att-nzicne da tutti i settori del C«i-i'-iIio. Kirli. ilopo aver sottolineato la s?!o-balita del fallimenlo del emtro-sinistra a Roma (Cflmpido^lio e Provinrifl). ha falto la storia di conic si e ciunti alia crisi della fiimta capitolina. II proce.ssn di sfaklritiv nlo. nia in atto. e stato accentnoto dalle recenti dimis-sinni dei tre a.s;es-.ori democri-sti.mi. I-e ragioni che harrno spinto i tre d.tnissirnari ad nb-lxmd<Tnare la siiaita partono dal-Ja con*tafn7ione de! fallimento del ccntroslnistra capitolino. per ^ii.Ticere alia richicsta di nuow 5?e!te e di tin nuovo rappir to

Dai Licei e dagli Istituti

PER GLI ESAMI STUDENT!

IN CORTEO

AL MINISTERO La profesfa continua slamane - La lista delle maferie forse sara resa nofa oggi

Assemblee

per il disarrno

della polizia

Nel quadra de!!r manifesta-7 <T»H ^ullo sta'.uto dei d'.rati dei lavor.iton o |x>r il disarrno del­la polizia i! compasno G-or.aio Aniendola ha parlato l'a!tra 5e-r.i in piazza Italia, a Co'.lefer-r.) Cent in a ia di persone. ri par-txolare op«^rai della RPD. han-:i» preso narte al citnizio. al termme del quale, i! compa^no Animdola. ha avuto un in:on-trodibatti to con operai e st'.i-denti ne'.la sc7i<>ne del Partito. Vol cor^o della minife^ta/Mne ii: Co'lrferro siiio ~t.iti rev-luta-t> a! Partito una stuJor.tcs<.-i c r.n r iwnierciantc.

Sempre -'.il te:iia de'.lo Stat'.:-?•> <lei d r . t t i del l .norafon e d(-l d:-armo de'.la poh/.i.i. il com r-izio Pie»ro In i rao p.i ' 'era ve rerdi n'.'.f lf'.^t nrlla Sezione G.irhr.tdla (;>v.edi al!e !3. a C'necv'.t.i. •"• -.rii'.etta 'in"a*-cm-b!ea di o vr.ii della Fat-ve dc]-!'!-• * ;'o I. ire e r:n<.v.t:."i .1 : "•••:»' !.i qua'.c r»ar!cra il c<vripi-^r.i Kloirdit Pern.i.

Uomo di 54 anni in fin di vita

Inf ilzato a un cancello mentre prende un gattino

Dramniatico episo-Jio ieri ,ma:-t n i aJ"aiba »'. foro rnnviriO. ne: pr<~<ii de! <arcer»- Marrveit:r>> en IIOTIO d. ->4 ann:. Arn.ildo RoT)<iri:. <• nma-t i i inf;:/-i!<> m un'a-ta di ferro <i: una canc-e'. l.Y.a met.tte !a .-ta-.a .sc.r.alcan-<Jo per prcodere i.n pa:t:no I,o \M^IO e '.at<> sc<v-',o. i-.c°..iM e Mn^.j.riJ.ite. d i mi ;•a-^<1.•.te t he h* imn'.H.rttsmente a .ve: t . :o i ;2jrili del fuoco: an m.»e c*"--

te.'e. p(-r p.\ ira di un'emorraa.a. Io h.Uvn.> IilKrato. Trasportato i!pn'H\i..it3nicn'e a! S C,:o: anni, il Ronani e <ta:.> «vv>:;opo.-to ad \rt intervento chir.ir^ico. etie ic:v.hra abhi.i a". i/.>> e-,.to po-.ii-\ o . (a»munq >e pr.ma della pro cr>t">-i. «i do-.ra aiteri iere che il pA7.et.'.e sapcri il devorso ope raton.i

I! Roman!, rhe ar>;?s m \i.i de! Co'.o^oo 73. <ta\a t<vn.vido a

ca^a. q undo ha <en'..:o i! mi'a-Z\V.:n <i: ;i:i J.iuin.i. d.il!°a!tr.i parte de'.la eancel'ata de! Fo.o. pro->-.o d i \ an! i al eareere Ma me:t:no Ha pon-ato eo-i di pren ilere il j!.i:t<>: ha cereato d: ~ca \a lcare )i caivello ma >l::i:i;o *-i!la soiimita. e ,-ei\o!a'.> c ui.i de'i'.e a;.:77c rv..v,\c d'ae;v.i<"> c,'i <i e ert:-/;ci a:a ne] \e:it.-e. penetrarno f-er a'.oi«n; cent;-ir.ctxi.

c<.«i noi coinuni^ti. Afidie alcu-ne coii'diti .soi-j'ilistc con.livi-iloiio questa impostazione. La >iiiK<i!antii e I'icii.iortcinza <li queste motivazioni sono tali c di tale tvittira — ha detto Tri­velli - d ie ( sLludi.no (IHIKI la nniaieia a p:<":-ise po-vizioni |X> htiehe ed l! eetiso^iniite di-crr-<lito pL-r~oiia!e e |Ki!itic<> che ne dcrivereb'jc) d ie (|ii('-ti no.nini <• !e forze <-he essi. rappivsenta-no. po.i-mo tornaie in edi/ioni piu o meno n'o:-cate <li tfiunti-t<iui" (|'Klla <iimis-.i<)tuii-ia.

I mofivi del rallini! nto — ha prosei/uito i! caivi^ruppo fotnu-nista — SMio \ ic.'ni e lontani. IA* emi-e \ic:ne -<.n > abha.stnn-z.i traspin-ji ' i : in n uno solo deJ'.i ini'M'Srii .i^-iKiti dal mo-nxtito in cui Sant'ni divenne sinl-KO e .i!<it<» attuatn. Socio priiici:>.ilnin!t>- tre i pun'.i di ni.i^'^iore ina-i'tu;ii(«i/a: attua-zii'cie dei pi.ini d: /.on i della ' W»7 : iittn I/.UIIV deJl'istituto di pi.mifi'.-a/:'tie urhanistic.i: de-c<titramento. Que-;ti p'.mti eho avrebl.M'io eara'tcrizz-ato il v-(ti-tro.-ini.^tra. iw<i -OIH» stati IXM-Ii/.zati per I't-.-vi-vtiiiza di un [K> tere occulto e di una lotta soirla nel rxirtito di mafjfiiornnza. A <luesto punto e'e da chiederci — ha nroseijuito Tiivelli — quale '•o:nei:k«iza e'e fw il ritoicio in aune dell'ev sin'laco Petnicci e l.i crisi di questa giunta . Ma questa crisi IK.II e soltanto I'appro.Io falliinefitare della iliunt'i Santini. lyirticolarnietite scpiallida e inellicietite. ma il rallimentn di ttittn t'operazione di e<titrosinistra a! Conn me di U»:n.v. \ i n dr.n'ine erisi di que . la siunta: m.i rallimento di questo tipo <l; ma'^i?ioranza.

I.'oratore cnmimistq e pi^-^ito quin h <i f.ire J,i storia de-l etfi-trosinistra capitolino p.issato attiaver^o re-;ieritii/.i di Della Porta, i) qu.ile pensav.i di ri-solvere i problemi di Roma in sm^o te.tioc-f.it u-o e<l eemo micistieo: di IVtrucci ee*\ il folliniiiito del piano reuolatore c di Santini che pensavti di ti-sulvere tutto con ipiel « lihro dei sii'inj -v d i e era il piano qiiinqucntialc

Qiianto ha pasato e pasa In citta IXT questi fallinimti? — M e cbipsto Trivelli. Keeo al-<-uni co-;ti: sviluppn caotico de-^li inse:liometiti. cetidizieti'iti M)!O dalla sj>eciilazioiio; crisi delle jirandi direttrici di ima IK>-litica iwpolare (caso. scuole. ospedali): crisi del traffico: cri .si delto sviluppo eccnoniico: cri­si <le!la deinorrazia. ccti posi-zimi sempre piu preot.-ctrp.inti di qiialunquismo nei confronti ileH'ente locale.

Avviandosi alle conclusioni. Trivelli }v.i sa^tcnuto c m Forza <he Re«na ha bi'JO.siio di una direzione aflidata ad altro furze; ad un nuovo blocco di forze sociali e politiche che esprimono una cliiara linea di opposi/ii no e di lotta ai mono poli. alio si>ecu!.iziono e alio comiziefie. lTn obietlivo diffi­cile. <Iuro. non breve a rapgiun-i.'ersi. ma realizzabilc.

Xon si tratto qui — ha detto il cajxx?nii>;x> comimista — di niottere in piedi una specie <ii « repubblica conciliare ». come qua!c\aio ha cereuto di sbandie-rare come uno sixiuniccbio. IJC forze che parlano di tin pre-sunto nostro inseriinento nella niaCirioran/a. temono in effetti d ie un nuovo mpjiorto con la <>;r,>osi7.ione tol^a il !or<> po'.ere in CampidiKtlio.

I*i n<mta di questa crisi — ha detto inoltre Trivelli — e d i e ><«TO ernersf forre democristia-ne e soc-ialistc d i e sono con-i.>rdi .-'.i t ie p.inti: nuove scelte. j!.iran/ie e nuovo mn:lo di cer-car«- e -.;ub:iire rap;x>rti eon i comiTiKti.

N<»i sinmo pronti a fare que sta ricerca e questo confronto e abbiamo a n d i e precise pro-po-^te da a \anzare . Perche cio po^sa a u r n i r e sono JHTO ne­cessarie — anche per onesta c cbiarcz/a pol:tica — due condi-7ioni: d ie le forze — nella D.C. e nel PSI — d i e hanno a w i a t o un disiorso nuovo Io continuino c Io chiarUcano qu; assumendo preeiM* respon-obihta: d i e Ia r i i e r ia di nuove scelte. di pa ran/ie elTcttHe. di nuo\ i r ap porti con noi. di un r.uoio me torio. a w e n c a >n un aperto di h.ittito. fi.ori d^ act'ordi preici st.tinti di macmoranza. che non potrrbhero che ri|H'tere le \ i n-iide pn-iedenti. Al di fuori di questa ricerca. di qtiesto pro ces-;o !vao\o. anche se lomples so c rHvn M-mpliie — ha ion clu-o Trncl l : — non r o t a che la \ ia del ricor-o a-j'n cletton \ o i — mine n«)n temianio il confronto in quest aula — non li> tennamo ton cli elettori. Tut-t'.iltro. Se. i>cr nialaiicur.it.i ipvtcsi. <.i dii\i-~se poi n to inare a squalhrie neih/.oni di sumte di i.eritro-.ini'.tra non ci Iinnte ri-mo a prote-taro e a ch'.edere r.uovo e'.ez.oni. S\ilupperen'o i::-.a battacha di opposizione con la mas^ima inerfiia

II capiicnipjw d.v. P a n d a . i he ha parlato dopo il con<i the re del PSU'P Maflioletti. ha fatto un di*rorso nuo\o sin rap rwrtt con i comuniMi. avendo i hiaraniente l 'ob.eltno di •A no tare di contenuti ivihtici quelle for/e (.he all'interrH> <ld suo partito M battono per il rmno \am< nto della IX' e della n.iliti-ca cap.to'ma. Seguendo ijue>la impostazione e que->to ob:eiti\o. P a n d a ha fatto solo un hre\ e i rnno a; problemi aivr t i dalla crisi e al fall:mento del centre sinistra. sn*tcnendo lonv-'inale te^i i he ei si i ro \a solo di fron­te a i DII.I cn<i di crvstcnza *.

II dibattito \ e r r a ripreso \ e -nerdi alle ore 18.

Controcelehrazione

del Natale di Roma

Assemblee nei quartieri per il corteo

di lunedi

Pio-.euuniio le a-v^emblee po|xilan. nei quartieri e nel le bortfate. in picparazione della controcelebrazione del Natale di lloina. Lunedi al­le 1«. come e stato aninm ciat/i. si svolgera una uran de manifesta/ionc von un corleo d ie rajtttiungera piaz za SS. Apostoh

II Uran ie corteo unitario percorreii'i piazza dei Cin quecento. via Cavour. via dei Fori Imperiali. piazza Venezia. piazz;i SS. Apo stoli.

bid ecco le manifcstazio-ni in programma in queati ^iorni: ojj«i alle 19.30 a Setteeamini assemblea sui problemi della casa". doma-ni a Labaro assemblea po polare alle ly.'IO. Per ve­nerdi. a Dragona. alle 19 e stato indetto un comizio unitario nel corso del qua­le parlcranno Luigi Petro selh. M'fjretario reftionale del PCI. Ton. N'evol Querci per il PSI e un rappresen-tanle del PSIL'P. Sempre venerdi. alle 19, alia Bor-tjata Fidene, si svolgera un comizio con Pio Marconi. Sabato sono in proSramma al Quarto Miglio un'assem-blea popolare alle 1H con .Marconi c ad Acilia un co­mizio alle 18 alle case Ina.

Anche ieri — come nrmai si veri fic;t da tempo — i . 'maturandi? sono scesi in piazza per pro tes ta re contro il ritarcio del niiiiistt'ro nel cninu-n iea re la li.-vta delle ma te r i e che sa ranno n»fjcttn <ii esanie . ritarda — e .scritto m tin volantino de»li stu denti — </ie coiilm.sfa con il tenfa t i ro di supcrare can la rijorma il carattcre liozionistico degli esami. In questo jiwdo — prosefzue il volan lino che 6 s ta to (listribuitn in def ine <li istituti c nel quale si fissa. per una nuova protcsta un appuntamen-to per s t a m a n c . alle 10 a l Ministero della Pubbl ica istruzione — le le-ziiaii prnseguirannti fino a poco pri­ma della chiusura della scuola in

maniera del tutto nozionislica e non si avra il temiM di iniziare con me-todo critico e attraverxo yruppi di

studio la prcparazione degli esami che dobbiamo .so.slenere ». La manifesta-zinne che si c svnlUi ieri ha raccolto cent inaia di fjiovani che. lascia te le c lass i . si sono recati in corteo al rninislero. Una delegazione in r a p prese iUaiua dei numevosi istituti pve-scnti (1'AlbortclIi. .Mamiani. Leonar­do da Vinci, (iiovanni XX11I. Dante . Galileo. Cann i /za ro . Castelnuovo ecc.) e s ta ta r icovuta dal minis t ro Fe r ra ­ri A«^»radL^d quale si c inipc^nato a r cnde ie nota cntro o^fli la list.i delle

ma te rk ' . An/ i secondo aleune \ oc i

non ulficiali p a r e che per quanto rifiuarda la matur i ta scientifiea e classica e l 'abilitazione ttciiica le pro \ e scri t te . - - ni tre a quella di ita liano — sarebbero risj>ettivanient<-la matenuit ica c la \ e r s k m e dal latino in italiann c la ra^ ioner ia : ment re i! firuppo delle qua t t ro mate­rie d ' e same oralc sa rebbero j x r il classieo: i ialiano. tireeo. filosntia e matemat ica e per In sciit i t ifico: ita liano. lingua s t ran ic ra . scienze, fi-siea.

NELLA P'OTO un niomento della protcsta dei ginvani raccolti a cen­tinaia d a i a n t i a l l ' ingresso del mini s tero della P . I .

»

Bottino per dieci milioni

Crosso colpo in gioielleria

II furto con chiavi false in via Prin­cipe Amedeo — Grisbi nolevole in una abiiazionc di via principessa Clotildc

Gravissimo ed arbilrario provvedimento dell'azienda

SERRATA ALLA SACET Con un'altra decisione provocatoria, la direzione ha licenziato un'operaia — Corteo e assemblea nell'Unrversita del perso-

in lotta — Scioperi alia vetreria Sciarra e alia Phillips nalc

Fina — Revocati i licenziamenti alia Bellitalia di Pomezia

Furto per d'eci milioni in una siioielleria di via Principe KuRonio. II neRozio. che si tro va al ntimero 79 ed e pestito da ('.iorpio Serracin. e stato visitato dai ladri durante le ore di chiusura pomcridiana. fra le I.I e le 17. Kvidente luso di chiavi false: iiessun secno di forzatura sulla sara-einesea. Solo quando il Serra­cin e entrato nella pinielleria ha potuto constatare il furto. <ili sionoschiti tuttavia non so­no riusciti ad aprire la cassa-forte e hanno asportato sol­tanto i preziosi che si trova^a-i.o espo^ti. II proprietario. che e a^-iciirato. ha immediatamen te awe r t i t o i carabinieri. le cui inriricmi. per il momento. i:on sono approdate a nulla. U Serracin ha d idnara to che da quali he ciorno alcuni sco

nosciuti si agtiiravano intorno al suo neRo/.io tforse per pren-dere il calco della serratura d i e il derubato non ha avuto I'accortezza di cambiare^.

Bottino rilevante anche per Sli sconosciuto che snno pene-trati neirapp^rtamento della sicnora Mistrachi al terzo pia­no di via Principessa Clotilde 5. I-a propnetaria dell 'apparta-mento si tro\;i fuori Homa e il furto e stato scoperto dal ceo-metra All>erto Pelh. d i e Iaio-ra in una cnmpacnia di rest an-ro d ie h.a sede nello ste>so palazzo. I ladri hanno < riptd:-t o» la (,T$.~I della M-inora Mi stra.'hi rii te.tta l 'a rsentrr ia . di quariri — aliimi dei quali rii va!or«- — rii pre/io*i. e tapix-t:. Semhra eie- il furti> si a.C^iri su decme fit mihoni.

Aveva legato il figlio a I letto: non e reato K" st.it.i a<-o!t.i ieri mat:ina

Laura Timpano, ia donna che. W o il ti'Iioictto (iiu--ep,'V d: 8 anni a! letto. nr inu di rec.ir^: a lavorare ;n '.i:i n"-iht. come i;.iard.irtib:era. Ieri Laura o il fiviMo (;:-.i<ep;v .Min,i com pars:. I'::na Ci"»nv imputata. 1'altro co­me te-te. davant; a! nretore do:t. Cor.ma-'o. I~i <enten7.i f M . i . i scaii;o:!.i < o:v.n!e:a:i:eri te la donna n.iiie ac,-.i-e di e.iier-i M>rtr.itt.i azii ivib'.iihi f.mii'.iar; »;1 fatto r.ti"i s.ii-;.»:e)

e d: a . e r ! c : .t>> i! f -',:o a! >;• '.<"> (:'. fatto n->n i i ' - n t u v o rea­to*. 1! p:cco!.> i ; . i - , v v . :! --S -tenna.i) i<or-,\ !e^.ito con tina cvir.ia a'.'.e ca . :c ' ; e . rr '^ci a r.i3^r,ir:^t-re r .virurt . imerto dc: \ :cin.. l„i mad-e. n t e r r o i a t a *; d.~oo';Vi a.cendo che il b.rr.bvi era ;r.v,-)r»<> \ i \acO. percio to:ve \ a che. d ir.inv la >':a i~;er!.'a. :>Ve«-e c .u . iV ' . ro la r:r.zh.era del ki'"at'>o. come a-, e-. a -r:a fatto a!tre ve!*e. per ra;^:::n cere 1'.iTip.Kta-rimto dci \:cini.

il partito COMITATO FEDERALE E

COMMISSIONE FEDERALE DI C 0 N T R 0 L L 0 — Slasera alle IS in Federazione.

ZONA TIVOLI SABINA - Ve­nerdi alle ore 18,30 a Tivoli Comitato di zona.

C O M I T A T O CITTADINO MENTANA — Domani alle ore 20 it Santa Lucia con Rossi c Fredduzzi.

AMICI DELL 'UNITA' - Ouar-tlcclolo, ore 19,30 Brutcanl.

D I R E T T I V I — Cantocelle or*

20,30; Garbatella, ore 20,30; Carpincto, ore 19,30 e gruppo consiliare con Gizzi e Strufaldi; Villa Gordiani, ore 20 Colasanti

ASSEMBLEE — Borgo Prati, domani alle ore 20.30; Cellula « Poligrafico Capponi » domani prcjso la sezione Alberone alle ore 17 con Di Stefano; Setleca-mini, ore 19.30,

UNIVERSITARI — Oggi, alle ore 21 sezione universifaria: di-scuvvione sui documtnto di par­tito.

Kunesttna e i ;ra\c pnnoca-zione alia SACKT. 1'az.tenda metalmeccanica di Tor Sapicn za: la direzione ha laenziato un'operaia in tronco con una niotivazionc siieciosa ed ha de ci.NO due £iui*m di serrata.

L'ojH'raia. Hita Deppi. e sta ta cacciat.i. perche. derame Io scioiK'ro di ieri tnattma. a \ r eb lie in.-ultato. fuori dello stabi-limento. il direttorc jieneralc: in realta pan a il fatto di cs-c re una rielie la\ oratrici pni coin ba t tue . La serrata e stata ttiu stificata co:i « uriti-n',: r:p.iraz;o-ni • ad .-ileum :mp:anti: ripara ziom che. lomunque. s<u:o una state fffettuate. L i \er ; ta e. che la SACKT sta tcntando rii S|H zzare. eon oiim PKHIK.I / ' I I I I I ' . l'mipeiino rii lotta riciih optra i . Ma miaihi: dojui la serrata . till operai hanno nbadi'.o anco r.i l.i -, oliinia rii \.iivere la ri'.i riv^iui.i bat tacha. Propno l'al-tro ieri k t r a t t a u i e erar-m >ta te rotte per I'atteJttiamento ne-e a i n o deH'azienda: iiintro le 40 lire o rane rii aumento n:efl;o chie^to dai l .uoraton la ri:re/io ne aifati: (ont inuaia ad offnre le sue riieci lire (del r»-ii> .-t> lo |ior I (iiTi;mi>:i i he au-vi - ro aciet ta to (i 'aunientare l'ir-.vtrr.i vazione*. K. ,-empre I'altro ieri la d:reziote a v e i a !n\;ato \.:> on i lettere <ii r:ch:amo |x r * v'.ir-o ren^.ntento » ad a t <t tant: operai. i p;U a t tu i ed nr. pccn-iii nella letta <:ndaea!e. •una i r a ^tata ,-pod.ta all'ope r a n — aries^o liicnziatai —.

I! ftrn.cn'.o rel)a fabbrua e ora \ i \^-! i i in Appena s.ip-.:t») fielia ^errata e del his-r.ziamen to. i:h operai hanno interrotto i! Ia\pro. irr.prov\iv,indo un cor ttii di protcsta nello >:at);I n-,n-to. ia d.reziono lr.tanto abban-rion.ua lo -t.'.hilimerto. tp.t.tr. :•> t>.>e^r,a -.'tt.»;irea"e ;'a-s.i!a-to el'.-.ntere-.-e del n'.'.ni^tro del I.a\oro tx r la drair.matica u r ten/a : ream he ieri il diea^te ro ha dec ixi di :r/.er\en:re. co­me ^aribbe >.h) elenicntarc do \e re . comevando le part;.

UNIVERSITA' - 11 rKT^r.a'.e non in.-tiinante deIJTniier.-i:a ha scioperato per il secondo i;:rvrn«i con^ecut;\o. Anche ;eri. oltre :1 90 per cer.to decli imp.e-can. ric»ili u-cieri d: ti.tte Ie fa eo!:,'i. riei teeniei. del port.i'•'.:• ni e depli u . f t rni i rn delle J I M -che unuer.-itario e del IV.hc!.-nico ha dwertato il lavoro Co me e nolo, lo sempero e .-tato proclamato dalla CCIL per de nur.cMre la crave situaztone in cui d.\ tempo si t ro\a la «.a!e •toria

I lawirat.irt hanno nbariito le lr.ro ncrurstf cd l rr.it.\i del Ioro «ciopero in una as<.cn".bica

davanti alia scahnata del Het torato. do|K» aver |iercorso in corteo i \ iali della citta unner >ilana. Kssi hanno deciso alia unanimita di proscnuire Io seio pero anche |>er ojitii e domani: sabato lo sciopero riprendera in concomitanza dello sc-iopero nazionale deslli stalah jiroela mato dalla CGIL.

Sempre nella mattinata di ieri. la Camera del Lawiro. ha m \ :ato tdcaramnv. al Reitvire ed

Comizio fnscista

ai ministero Difesa?

A un deputato fa<;ci-ta e stat.i con>er.tito rii tenere un com:z:o davanti al mjni>tero nella Di-(e>^. nel quadro de!Ia sconcia lampar.na tondotta dalle riestre contro la - so\ver>irvne > c :n d: fesa dell'* orrime r. Q;:esta era \ e notizia, riata i rn rial < Se colo -. ha r ice.uto so'.o una de ho!is=:ma smentita rla parte del m.ra>tem rii via NX Settcmbre.

Secondo la \er-:or,o de! c:or-r^'.e rr.:**:z\* i'on. Cararior.r. i avrcbhe ruo!:o v.n.t conctore a * so'tufficiah e soldati t. in\i-tar.do € Ie for/e armate a far i:d:re la l.-vro \oee al f:r.e rii evi­tare il ( i i s inro rielie f>ir?e del I'ordme ;. cioe. :n a!:re parole. fa.-endo opera di aperta sohii-!az:one reazair.aria. Tutto que­sto se.tto c'.i oechi dei r.::rr.ero-i carab:r.irr: c aeer.t;

II covrrro ha piTcio I'obb'.i-co rii ehiarire m modo circo-star.ziato o;:e!!o che c realmen-te accade.'a d.nar.ii al mir.istv-ro della Difesa. aceertar.do !e :namm:s-:biii corr.phc ta rii -hi ha pern:es<:o al Carador.na one =-1a sqiiallida t >ib:zior,e fa*<.i*ta.

al ministro della P.I. clueden do sollecite e concrete imziatne per una rapida e positna so'.u zuine della vcrteuza. Otigi i la lora ton i imcranno m w e e un telejiranima al ministro del La uiro ed al prefetto (KTche an ihe loro intervenitano presso il Heltoif. che fmora ha e)u.-o tutti jili imi>ortanti>-iini punti alia ba-e della prote.-ta.

SCIARRA — DOIK) -ei ciorm rii sciopero I la ioraton della \ e trerta Sciarra di Ponte (Jaleria sor.o ancora in lotta per Lapp!: caziotie del contralto rii lave ro. «-i-lematitam.eiite \ ailato dal la direzione.

(ill operai. riur.iti in a-semblea ion i riincen'i del smriacato. h.ti'.no rieci^o di inten-if:iare la loua fiiin al rasiitaina.n'.f-nto dei .'e loro riih.-este.

PHILLIPS FINA - I lavora *<in d-lla Phillip.-. Fma. lo sta bihmeiito |HT Limbirionamento rid c.i> lirjuirio rii Pa:,tar.o ri: (ir.ijHi Nor.o 1:1 ,-iiopero da lu ledi 14 p»T i.na nriuz:one or! 1-iMiro. per l':.-tituz:o:ie de'da men.-a interna, per le <iuahf: ihe ed un efficace si.-tema d; Ira.-jx.rto.

BELLITALIA - I riatotto 1: lenziair.ent; nelia ptttola fab bnca di paratj di Pon:ezia so no stati revovaii ier. datiA r.ire zionc az:endale do;>i lo scinpc ro rii protesla riei lavoraton cd i! pronto intervento del tine?. cato.

Conferenza

di Chiarante Om .1 C;v itaveccn;.!. nella *aia della htbhoteca eonv.i na!e a!'e ore W. il com pa cno Cf..:ieppo Chiarante. del la comnv.ssi.w scu.i'.a de'.la d-.rez'.one del PCI. terra .ma conferenza su! tenia: « II PCI e la r,forma del'.a scuo­la e de!!T'niver.-.'a >.

II governo

difende le intimidazioni

alia Fatme Si: :.v.,va;an deiis r'XTME

ren;o.".it; a! cnvn , - -a r : .T0 d P S de! Tjicolano. per -e.Ti.v: co-.te-t.>re I'a.v .-.i d. b!oc>'" ; : :a*V-' . i! -o-.,rn> ha da:o ?.'. Sen.ito ,;.a delle -o'.te i.-vxr.tt-> '.er--on;, r:-;>.•>:liendo all'in'.orro ttaz.or.e de'.la i.> n/.aitna C.r,c:ar, Roiano. Tn,-* :iei -otto-e.^reta-. a_! l.v.oro. \oncl. i- i ia lotta ic.'..\ F\T.MK. s: di^~e convir.to c'-.e n.^i c: >arebbe:o - t i t . ftr.i-cich. al'.'a;.taz.one. Ier: i! -r-t'.^u-^re tar:o a^li r.terni Salizzoni hi •ie'to che. convo.ar.do i I a v.ira t.iri .?.' f i in- i i " i r . i : . i . ].\ P. N ha ai.t.i ne'.la s:n f.;nz one d-« piltzia :i.:.1.z;.iria >. .hlonbran do q.r.n.ii la te-. de! < b'.nr.-.i -trad.ile •> per ;'a--.e-nbramen*"* d: la%ors'.ori r.el p.azzals anf. -tante !o stab:!:mer.to e cor.fin.ir. te eon la vi.i Anainlna.

1 ' U n i t A / mercoledi 16 oprile 1969 PAG. 7 I s p e f t a c o l i Rassegna degli Stabili

Marivaux alia cinese « L'isola della ragione o i piccoli uomini» presentato

dal Theatre des Ouvrages Contemporains

Dal nostro inviato F I R E N Z E , 15

Si p u o i n u r e , tin M a n v a u x , u r .o s p e t t a c o l o « ci. ' iese »? La n ' - p o - t a , a h n e n o p a r i r i a l m e n l e a t l e r m a u v a , e v e n u t a d a l g io v a n e T h e a t r e t ips O u v r a j j e s C o m e m p o r a i n < ; rii V i n c p n n e s . c h e . e o n la r e g t a de l ven to t -t c i i ne Miche l B e r t o , h a p re -s p n t a t o , a l ia I t a s se j i na i n t e r n a -z i o n a l e deg l i S t a b i l i . u n t e s t o p o r o n o t o d e l l o s c r i t t o r e set-t o c e n t e s c n t r a n s a l p i n e : I.'isola della tagiane o i piccah HO mint.

Data in « p r i m a » nel =e t tem-b r e de l \T11. la c o m m e d i a cad-rie, n o n o s t a n t e o f o r s e a n c h e a c a u s a de l r i c h i a m o a i Viag-gi di Gulliver d i S w i f t , d a n d e M a r i v a u x a v e v a p r e s o in p r e s t i t n id s p u n t o i n i z i a l e , e n o n s o l o q u e l l o . O t t o e u r o p e i nau-f r a g a n o sti u n a t e r r a s cono -s c i u t a . i ctii a b i t a n t i a p p a i o n o l o r o j j i s a n t e s c h i : m a e v e r o ]] c o n t r a n o " s o n o i n u o v i nr-r i v a t i a e s s e r r i d o t t i in d i m e n -s i o n i l i l l i p u z i a n e , p e r d i f e t t o d i q u e l l a r a g i o n e . c h e i n v e c e l s p i r a o g n i a t t o e o g n i n o r m a d i vi ta deg l i i s o l a n i . P p r r i ae -q u i s t a r e la s t a t u r a e la d ign i -t a u m a n a , n o n e ' e a l t r o mez­z o c h e fars i I ' a u t o c r i t i c a : p r i ­m a il c o n t a d i n o B l a i s e , po i il p u a s c o n e F o n t i ^ n a c , la se r -v e t t a S p i n e t t e ; q u i n d i c o n p i u di f f ieol th il M e d i c o , la Con-t e s s a , il C o r t i j i i a n o s u o fra-t e l l o , c o n f e s s a n d o e a b i u r a n d o le l o r o c o l p e . r i t r o v a n o equi l i -b r i o e fe l ic i ta . E u n a s e r i e di m a t r i m o n i « m i s t i » c o n c l u d e i n l e t i z ia la v i c e n d a . S o l o \\ P o e t a e il F i l o s o f o r e c a l c i t m -n o a o g n i t e n t a t i v o d i r i n s a -v i m e n t o .

N a t u r a l m e n t e . i « p e c c a t i » d e i p e r s o n a l c o n t r o la ra­g i o n e a p p a r t e n g o n o a l i a s f e r a m o r a l e , e n o n a q u e l l a po l i t i ­ca l s o n o e s e m p i d i u b r i a c h e z -7 a . d i d o r i R i O v a n n i s m o . d i adu -l a z i o n e , d i v a n a g l o r i a . d i m i l -l a n t e r i a , d i c i v e t t e r i a . e c c ; e d e m e n d a r s e n e n o n c o s t a in fon-d o t r o p p a f a t i ca . M a e p u r d a r i l e v a r e c o m e i p r i m i a n e l l i d e l l a c a t e n a r i g e n e r a t r i c e s ia-n o i « s u b a l t e r n i » , a c o m i n -c i a r e d a B l a i s e f n o t a k d e l Tes to l a s i m p a t i a d i M a r i v a u x p e r la .sente d e l l e c a m p a g n e , b a s t i r i c o r d a r e il p r o t a g o n i ­s t s d e l s u o r o m a n z o 11 tillan rifatto), m e n t r e i r e p r o b i i r r e -d i m i b i l i s o n o gl i « i n t e l l e t t u a -li ii a v v e r s i t r a l o r o p e r gelo-s:a di m e s t i e r e , m a e g u a l m e n -t e s e r v i de i p o f e n t i e d e l l e c o n v e n z i o n i s o c i a l l .

Q u e s t a t e m a t i c a . s e n z a d u b -b i o s u ^ g e s t i v a . e a t t e g g i a t a d a l r e g i s t a in u n a f o r m a c h e p i u l a m p a n t e n o n p o t r e b b e esse-r e : *?li I s o l a n i . e v ia v ia i lo­r o i n v o l o n t a r i o s p i t i , m e n t r e vens iono « r i e d u e a t i ». i n d o s -? a n o c h i a r e c a s a c c h e e ca-s c h e t t i d i i ogg ia o r i e n t a l e . e s q u a d e m a n o l i b r i c c i n i d a l l a c o p e r t m a d o r a t a , d o v e l e g g o n o e a p p r e n r i o n o , c o m e d i r e , i p e n s : e r i d i M a r i v a u x ( l a pr i ­m a s i l l a b a del c u i n o m e p u b d e s t a r e e m o z i o n a n t i a s s o n a n -z e ) . P e r c o n t r o , il P o e t a e i! F i l o ? o f o . s o p r a t t u t t o n e l l a see-n a c h e li m o s t r a . t e n u t i al g u i n z a g l i o c o m e a n i m a l i , sca-g h a r s i T u n s o p r a 1 'al tro. evo-c a n o le i m m a g i n i d i u n a fe-r o c e v i g n e t t i s t i c a « a n t i b o r -g h e > e )>.

L ' e s i t o d e h ' o p e r a z i o n e ( p e r d i s c u t i b i l j c h e s i a n o le p r e -m e s s e ) e , su l p i a n o t e a t r a l e , n c c o d i s t i m o l i : s a r a a p p e n a i l c a s o d i r i c o r d a r e . d e l r e s t o , l ' a t t e n z i o n e c h e il S e t t e c e n t o f r a n c e s e , e gli l l l u m i n i s t i in p r i m o I u o g o . m a m f e s t a r o n o v e r s o le c o s e a s i a t i c h e , e ver-fo .'a C i n a . Da u n d i f fe rence m i a n o n t r o p p o i p u n i o d i vi­s t a , -a c h i a \ e :c c m e s e •> s e m -b r a a s s a i ef f ;cace p e r r i so lve -r e . ne'.'.a p a n ' o n i i m a e ne l l a F*:.'izz.i7:one, i p r o b . ' e m i po-f i dag 'n a ^ p e f i « l a m a s t i c i » dei-I ' a w e n t u r a : c o s i , la v a n a b i l e y p r o p o r z i o n e f ra 1 p e r ^ o n a s -pi c s u s s e n t a l o n d a m e n T a l -m e n : e d a l l ' u s o d i s c a l e <di l e g n ^ o d i c o r d a ) s u l l e q u a l i f a l g o n o , o d a l l e q u a l i p r e c i -p i t a n o . gii a n t a g o n i s t : . Tranv . -t e q u e f e s t e s s e s c a l e — s u p -p o r t o . f r a 1 'al tro, d i a c r o b a t i c i c o n v e g n j s e n t i m e n t a l ! —, io 5.pe:*«'ico!o M c o l l e g a col mon-d ' ' d^l c . r c o . c h e forni*-ce ul-t c n o r i en ib ' . emi f i g u r a t i v i .

T ' . r r . iv ia , r . e m m e n o m q u e «*a c o m m e d i a « fi>isofKa», M.ir:v.i'.. '\ d : n : e n t : c a v a la s u a p r t \ " . p u a r . a t u r a d i a n a h s ' a dr l l . i p-5:co'.v2:a rielTamore: in * a > p r i s p c ' i v a . c r.ei hnr . i l d<*~. c o ^ ' u n : ? s e U e c e n t e s c o . s i c e v o s . i a r d a r e q u e l i ' u t o p i c o T"ve;c:nr!-.f-r.to d e l r a p p o r t o i r . i r . i-riur.n.i r'r.c c r ea ' . i zza to ri.-.;.; I^a'..!"'. c -i.i es«i l m p o -s ' o c o m e . ' : r . : c o < r a ? : n n e v o -i-"> r; r.el '.>ro p.»ei''» ».* ' a don­n a ( p : u drbo ' . e e ciir .q ' . ie p :u r u l n c r . i b : ; ? ) a d . c h : a r a r > ; a'.-l ' u o m o i p ; u ior'f. t- p - r : : o p : i i c a p a c e d ; d:fe=a». E c c o , q u : :! t r a v e s t i r r . e n t o i c i n e c e » r . i n s o c c o r r e p : i r . e s a r e b b e gi'.i^M t o r r . a r e . r.ei .T.^rr.f-nn c o n c l u s i v : del d r a m r r u . a l ia i r . oda de ' . ' . 'epoca ri'. d u e seco-1: o r S o n o , a r . c h e p e r « d i s ' a n -z :a re » m e g l i o la m a t e r i a .

M a . p u r cos i c o m e , la r a p -L--erita7:one r i s u . o n :

!e, e p : e n a d m v e n t i v a . Q u a n -• a r . q u e , a H ' i m p e g n o d i M i c h e l H e r t o e de l lo sceno j j r a fo -cos 'U m : s : a J e a n M a r i e Le T : e c , n o n c a r r i - p o n d a i n t u t t o il valo­r e degl i a t t o r ; T r a i p i u esat-t : c c o n i a p e v o ' . i r a m m e n t i a n i o Jo . in P i e r r e S e n t i e r . F r a n c o i s G'.r.'.licr. Char ' . - . t te M a u r y . Mi­che l B h n . m a a n c h e Ala in Fre-Tu ' , A l b e r t De lpy , C l a u d e B o u c h e r v . A n t o n i n e M a i , J e a n -C l a u d e J a y .

II ^ j e c e s s o e s t a t o p i u t t o -i t o c a l d o . a l i a P e r g n l a , d o v e L;*o!i dcllii rcg-.OT.c si rep l i ­c a s i n o a d ' i m a n i .

Aggeo Savioli

Assegnctti a Los Anqeles

Gli Oscar: la routine continua

Una s c e n a de l l ' « I so la d e l l a r a g i o n e o i p icco l i u o m i n i » di M a r i v a u x .

Il 25 giugno il via?

Cantagiro da Cuneo a Recoaro

I concorrenti divisi, come il solito, in due gironi: saranno in gara anche i complessi

Sta n a ^ c e n d o l 'VI I I C a n t a ­g i r o . Q u e s l ' a n n o . la p o p o l a r e m a n i f c s t n 7 i o n e c a n o r a e s t i v a s a r a . p r o b a b i l m c n t e . s p o s t a t a in a v a n t i di q u a l c h e {|iorno r i s p e t t o a l l e p r e c e d e n t ediz io-n i : :I T v i a » , i n f a l t i . a \ r a qu . i s i c e r t a m e n t e l uogo il 2T) g i u g n o . II c a l e n d a r i o de f in i t ivn s a r a v a r a t o , c o m u n q u c . in b a s e a H e e s i g e n z e d i p r o p r a m m a d e l l a RA1-TV. In li-ne.i di m n s s i m n . p e r o . i! C a n ­t a g i r o si s v o l g e r a d a l 25 giu g n o a! 12 l u s l i o .

L.1 p a r t e n z a . q u e s t a \ o ! t a , a v \ e r r a d a C u n e o . t h e e r a s t a t a . T a n n n s e n r s o . s c t l e di u n a d e l l e p r i m e t a p p o : il tr . i g u a r d o f 'male. i n v e c e . «nra n u o v a m e n t c a R e c o a r o T c r m r . d o v e il g i o r n o 11 luc l io si t o r r a n n n !e s e m i f i n a l ! e il VI !a f i n a l i t - i m n . Lo a l t r c t,ip-pc ii^n ^nno a n c o r a M a t e ?.n-nnr.chV.o.

I . ' o r i i . i n i / z a t o r e K / ; o R a d n e l -li non h a a n c o r a c o m u n i c a t o

il < c a s t » d e l l ' V I I I C a n t a g i r o . d i e d o v r e b b e c o m m c i a r c a d e l i n e a r ^ i a l p r i n c i p i o di m a g g i o . lin i n v e c e r e s o no to c h e d i r c t t o r e a r t i s t i c o d e l l a m a n i -f e s t a z i o n e s a r i i E n z o M i c o c c i .

N ' e s suna v a r i a z i o n e P s t a t a i n t r o d o t t a n e l l a f o r m u l a de l C a n t a g i r o c h e , anlk.* p e r il 11169. si s n o d e r n nt-i d u e c i m -ni A c B. r i s p c t t i v a m e n t e ri-s e r \ a t i ai c a n t a n t i * b ig •» e d a i g i o v a n i . In c n t r a m b i i gi­r o n i . p o i . p o t r a n n o f i g u r a r p i c o m p l c s ' i . 1-) s c c l t a d e l l e c a n -7i>ni r e s t a a f f i d a t a . c i ime p e r il p a s = a t o . a l l e c a « c d i . -cocra-f i che a d r r r n t i . Al C. i r i t . ia i ro . i.'io]»r^. fy i t ranno p.Ttf c ip . i ro -e v t n t u a ! m c n t e , a n c h e c a n t a t i t : o c o : n p l r ^ - i s t r a n i r r i

I . ' o r p a n i / / a t o r e h a in f inc p t i < i c ; ! t ' ) (. ':e. m l e n r - o i l i l l a nu : i : lp .» ' . i / i ' i : ip , \cr:h r i l an-ci ; i ;o il i C l u b :]-. l'.,i C.i ' i / i ' - .o i .

I .

l .OS A N C K L K S . l.> O l i i e i . ' . il mn.>ic«! c i i u t t o

d a Caii11 Hied 0 - t a t o p r o c l a n i a t o . d a i l ' A c c j d i m i i t del le Scit 'M/f «' de l l e Art i C ine m a t o g r a f i c h e . il m i g l u n e film del 1 **isS; a d i >.M> ^o:ii) s t a t i a t t r i b i n t i h en M-I p r e tn i O^ca r .

L ' a n n u . i l e l e n m n n u i de l l a con. iegn. i ilt git O - i a t ^i o s \ o ! t a : u l CiMttu u i u . - u a l e <ii l.os A n g e l e s e non . c o n i c in p a s - a t o , ml ' . 'Xvuiitoi io c n i c n di S a n t a M u n i c a . o I e -stata c a r < i t t e n / / a t a (i.i una ce r t . i . s o b n e t a : uh o n o n d( cas . t sono s t a t i f.Hti i on g a i ' o d a t ! r e g o i \ IV-t k. p t o i d e n l e d e ! l 'A ic . id t m m .

Ed i c c i i (.oiue son ' i A^\\ a^ .NCgllJtl 1 piel l l l ( )M\ i r di qtlt -s t ' a i u io -

— F i l m . 0 / n v r . ' ( f S \ t ; - - lU-giMa - C a i o l R e e d

( ( • r a n H r t t a g ' K O \K r Olircr!: — F i l m in l i ngua non i n u l e

>e: Gucrui e p a c e di Serglu- i R o n d a i c i u l . t l ' R S S ) :

— P r o t d g o i i K t a fcuiiiiiiulc • K a t h e i m p H e p b u r n (L'SA) | K T // U'one d'hirerun c H a r b r . i S t r e i s a n d ^.VS.•\^ p e r F m n i v Girl;

— P r o t a g o n i s t a m a s c h i l e . Cliff RolK'i-tson ( I S A ) p e r Vharly:

— A t t r i c e non p r o t a g o n i s t a -

R u t h C o r d o n (L 'SA) I X T R o -scmary's baby:

— A t t n r e non p r o t a g o n i s t a . J a c k A l b e r t s o n ( I r l a i u l a ) p e r The subject tea* ro-.es:

— S c v n o g r a t i a : . lnhn H o \ c T e r e n c e .Mar-Oi ( I ' S A l JMT O / i t c r . ' :

— S o g g e t t o p s c e n c g g i a t u r a o r i g i n a l ! p e r Io sc l i e rn in - Moi B r o o k s U S A ) p< r Thr p r o ducers:

— SoL'g . t to e s c f j i e g g i a t u ra non o r i t i m d i : .(.iine-- (lol-dnui i i ( I S A ) j x r /I le^ne di invent')-

— M n n t a g g i o - F r a n k R. K e l l e r i l ' S A ) p e r Hulhtt:

— KlTctti =pec ia l i : Stanl t -v K u h r i k ( t ' S A ) p e r L'W)!: Odis^cti iiello >r;f/-ci.

— F o ' o g r a f i . r I ' a^ f iua l ino D e S a n t i s ( I t a l i a ) p e r Hitmo c GiuheUa;

— C o l n n n a s o n o r a t Sli^p|>or-ton S t u d i o S o u n d Dt par tn ip .n t |K-r Oliver'.;

— Mu. i ica o n g m a l e : J o h n B a r r y ( I ' S A ) p<-r 11 Icone di invcrnn:

— M u s i c a p e r u n f i lm m u s i c a l c : J o h n C r t e n (USA) J K T Oliver!:

— C a n / o n e : M i c h e l I . c s i rand (musica) «> Al .ma e M a r i l y n f i e r g m a n (fe^fo) p e r // c a ^ o Thi>r:;a^ Crown;

— C o ^ t u m i : R n n ' o DonaH ( I t a l i a ) p e r Rinnvi c Gniliet-ta:

— C o r t o m e t r a g g i o t llnheri Kcrmedi j r e m e m h o r e d d i C h a r l e s G u g g e n h e i m ( L ' S A ) :

— D ' K - u m c n t a n o a l u n g o m e t r a g J i i o : Y'/uno an:crica>is ( L ' S A ) :

— D o c u m p n t a r i o a c o i t o m p t r a n g i o t Win; Kinii c rc i i f cs ( C S A l :

— D i - e g n o a n i n i a t o - Win-nie the pi'th nrd the hluste-r.ij day d e l l e p r o d u z i n n i W a l t U i - n e y .

S o n o i n o l t r e - t a t i a l t r i b u i t i d u e O - c a r -JH-C in l i :

— T i i jcea tur t : J o h n C h a m ­b e r s < l ' S \ ) p - r /[ jyiincta del­le scin'.'tvr;

— Cor««igraf ia : Oliver'.

C o n i e <i p u o v o d e r e . la T<>U Unc c o n t i n u a . Dicken.-. e T o K t u : sono i t n o n f a t o r ; : m a il p r i m o r r i do t t o a jnu^icnl p r b a m b i n . , il •=, cor.rii) a ^ J o s - f l f per i c r a r . d i . Non e la p r i m a \ o ! ta t h e c; A m e r i o f i i n r e l tfi d; ^ ' . l t i i ' . ' t e i n nit !>i*l- i i i .ma — Oliier! — the "'•' <• ri:i-ou> it <>•.'» :\\ \\- -\- " « • . T v m u ' i •

<-t iS-;mo -; , ' ( .« w i d- p ' , t /b] . f .»

in It-i'.ia A H i . l w . i > " d pu-ic-( i >:. i i film car*; i ! i < h< a M:

SCHERMB E R1BALT

le prime Teatro

Lc memorie di un pazzo

t ' n a tntt r<-?*ar.te « r idu/ -&ne t<a!.-a'e > ri; I I) ~<rio 'it :••: ;•,'.;-;n di (ici^o! — li r a t c u n t o | ir t \«. ^crit'.o a P.etrub'irgci e pi isn ' . -c a t o d a . i ' a u t o r c r.tl iR"ii. in ; e-rr.e enn a ' . r e OTK-TC »• v a n -<o:-i c r i t . c . in fine \o!; .mi ''.. Ar'i br=chi — abb ian io >: a J.\.:'.' CH c.i-.nr.'- ri- vtiii-rla r i - a l / / . r a rial Te . i t ro > -iid:o rii loTii.i luii l . r . t e r p r e ' a / er.e «en- .b : 'e >i-Rober to Deil.i Ca»^ << fr i ' ( > i -'a del Yi dicenibrt- i^^.». S i b a t o ,-i.orso al « Beat 7J ». I) -m : t n Tarr .aro\ (un i . o v a n e a t -to re -.v. i t t i co che ha ^o^J.or-na to molt: rir.ni .n I*r. incia ' h i r.;>ro;>o--to a l l ' a t t t n7ior :e del p jbn l i co qu"~T<> !<•«•:<') -timol.in-te dei ia ' t t l e r a t u r a rus-ia «• *o Mf t ica . un te*to a l iora incom-pre-=rt. TT.1 d.i B -flin«k! i(n-:-

der.-sto ac.itrtir.tr.te corr.c ; < sprv«-sio^e tip'Ca di qu-1 trap-is-'» d ia le t t ico dal « romantsc i smo > al < rea l i -mo c r m c o » che in-forma ti.tta Tor-era I r t t e r a n a riell'aiitore l l e ! > Anime •ncrr'.c.

\'.i lir.ter, 'jretrfZ.ore di Uimi-tri Tamarov s t r n b r a p r e s c i n l t r e ti :.t men te riall ' intui/ iMie r r . t . c a di B e l m - k i : il * t r j \ e l t<>> A. Gocol (che r tpr i r r .e il cor.tra s to t r a le ' f -cre te «-.ie a^pira z.oni di v .n .m. i della mscchin . t Iv i rocra t .ca . <• il c r ; 2 o r c del!.1! vi ta quoUdiana . da cui il « paz­zo > ter.ta d.^pcratarr . rr i te d ' r \ s riore con i n i e / / i dt 11a sua umr.-i.a i m t . a c . n . i / n r . e i si t r a - f i v m a r o m a n t . c a n v r . t c r,e!l' i m m a c r.r c^:cr.u.•.ta c jz ra t ' i .n in i:n « naz-

7o fjri ' i^o » \ . - t o ;>ro,ir.o <i\ ". i ' .vi-- ' i I.i t . p . i a ft non »n-jlo-C.a ccnipdr' .ir" • r,*..«".:c«i. i . i i : a -i;<d.n U\ it-1 t r n - o l o r . i r t ..it l.a « |)ii;i'.,i > r.t-l.a < normal".'.*! > — e la Tfci'.'i q..o'.i '. .iii.i cr.e e a,!'.i.ir.ari't » s! rni-t.!:c.i co>. r t . * i<) c o r . ' r a n o . rr . tnt . 'e t^t t i ; <• cr. tu*-.".. v*)'.!l"i.o «•>•.'-'. r.zia.s pc rdono la loro prt Jr.-.r.tt ca r.c.i ,deo!fi?.ca

vice Cinema

Xon tirate il diavolo

per la coda A . i ' m z . o •r,.e'...i con.rr.f-dM t -

r.e;n.!*o^r.it.ca TI FYi.lip;)- I>i B.-oca. , \ W r ^ r c v '.' dmrolo ;•>,/• li C'*:^, . contt .:. .n n.rfn.t:..-l / t n ^ o ' . e si Aii'd d unti-r. i \» r l.i MjiT'.'ti alia r ct rc.i tr.i o n -t.n.i-a. del ^oo pM' . e p r t f ' - r . to . I ' . I I r a rd . . I.'i ".ecc.'ia d - t e l l a r . : dec ide ,! mcr«:r.t r . tare l a t t i i . t . i del s K) <o..tar;o a'&••.-•: i c t io nn-rnerso nel ve rne del -.,tri *>-sro f r ance^e : un trraiyi^ a l K T ^ o \.,-\< i-iill'air.iire !'i -.sornr.no . \ n u -l:a e la c . o \ a r e rr.oahe M.\r ,r-7Mta» del c o r / e a i r . t r . i t ter t re .til o*u.ti. i qr.A.i 1...T ^er.mr.O a frt / . te. do}x"» i C ia - t i non ac-c o e r . t a l i del le loro a.i 'orr.oh/.i. Tra Cli o c c a s i o n a l cl.en'.i ' .n « a w e n t i i n c r o » . un a~n;.;rr che «i spaccia p< r T il ha rone C e s a r e >. ma in rea l t a si t r a i t s di ^ ' \ e s Montand che off re a una c o p r i ' h i / i o n e <iiio-,ita t a ' a -' r a n c r ^ o ,'e n^o r se del •••io hu-r-.r,:.r. Dopo lc . r .e \ .Mh:h < «chcr

wa .'• .ii.ivro-t >. ,a ca-.t- l.ar.a — ;H-r - ;t_e.-:.T.ento -:»-.!»• N . . i a : e r . i j I / / I - — dt-cidi' (l imi>o-,-• ( •«ar^ : d- l rx-."Tio ri'1: niri-U r. m* con •••cmca m.V.ie-'.ra .. 1 *.n.i'e. f h< i.on ri\.< 't r111.• >. !".i ' . -tm ra/ : . t . i ' t . i ' i t r.te. ir.a i.n tar. : .no t a l a n . r . i ' s i •.»-}<! ; d be. i -« ' j i tT7.t del ia mv-^^a a-(<»ltati \« r i l i i iv r* »». s : T . v ' n : : n , i in r icca b o . k - H - a a r T a n - ' . c a : ii m a i . c r o a--'...:r.-" i <i-;x".o di un (i-'.'i / / " • • ; t ; ' c . t T . t i - - > ! r r . < )

I. tor.o --.il n c o o. i',.i c,r:e com n.<-d a - . n ' c m r e ' i t a . ' r a l 'a ' -•ro da M.ir.a Sche'.l. J . .-.n P.o-i h ' f o r t . -lean P e r r e . M ir .e! i v ' . ' a i ' l e i n o K«r . a . i — <• Ii i- .e . »;n*»o ' ccr . ' . t to . con a t ; t tia-, » . :r-T.tre a \o.;- p'lr.V^-^.a i; •< ^-.j 'o ri^'.rapfi'.f'CO r .r- inia e I ' a m a r e / z a di 'in - .mp.i t icn d i m :« ;:!o-.,fu de.' ,~o ,n a r r o ' e che \o~z> hii'- ' a r . to che t ;'. '" cr.icl t r>-; rr.i>'fi-~> > sa . ' a>»e ;r. . i r i s .

vice

E' morta I'attrice Caserini Gasperini

M I I . W ' O 15 }'.' ntorta <t.imo:t:na ?i M. ' ano

, l / . t t n c e dc\ c.nt rr.a r r . i /o Mar .a j C*iM-r:ni C>a-rxr.ni. che i bbe an

r : d: n o ' o r u : a t ra il J{*'7 e l! K«1V

A Roma e a Miiano I 'a t t r : ce . cr.e r i i e ; e t t e r.t .merosi pre-mi l r . t e rna / ionah . ebU" una c a r rif ra rap id . ss ma e r* r il ma-r . to Mario f a - t r i m m t e r p r e t o . tra 1'alrro A ' T C V . " ' ? . G:rrmir.n<i \r. pr,z;a. L':.\'r,r\n dcpli Su.nrt.

I.ino o a R o m a t r o \ a i u > le .->«il«' Mi i i iMio te . si a p u r e du ' - an t e !e f e i l e n a t a l i / i e . I p i e m i O s c a r . in q u e s t o s e n s o . M tor i tes t<mo d a M)li. S o n o r icmio- ie inient i M | i i i< i t amen te e o m i n e i c u t l i o s t 'Oiptp p it sp\'S<<t i(Kv;mii a p r m l u / i o m c h e . l o m m e i v i a l n i p n t c , d i co i io |XH"O. a lni i no fuor i deg l i St.Ui C n i t i ; a n n o doj)o a n n o , si a p p r o l ' o n d i s c c il *-olco c h e d i ' i d e il e int m a i i i )U\ \vot)diano da i o n M i n i i i to r i del r e s t o de l m o n d o .

( j u a n t o ai du«- p r e i m a^st g n a t i a R o m e o »• G iu l i r l f n . a ' di I.i de l l a sodili.-da/i ' icie * t ee n i c a » c h e po^>-ono n u r n . u e D t ' S a n t i s o O o n a t i . e ' e ii.» d i r e clip s e F O - c a r e un t r a g u a r d o c h e p u o e - ^ e i v lieniv ••imo t a g g i n n t o da l c i n e m a i t , i l l .mo, p r c i H c u p a il f a t to e l k ' / e l l i r e l l i a b b a gi.'t di i h i . u a t o c h e i n t t n i l e f a r <-«-n t i o r . m n o p r o s s i m o eon \\ r>:u<i,-td su S a n F r a n c e s c o cut si a c c i n g e r a ( | i i an to p r i m a K c io p o r c h r ()Ue--'.a lint ,i c o m p o r t a f . i t a l m c n ' e un im b . i s t . i r d i m c n t o dc i l a p r o d u / i o i n " e gia l.i n i a g g i o r . i n / , i dei no^ t r i film e g i r a t . t in m g l e s e g i a i n o s t r i t e c n i e i v i n o s t n a r t i s t j s o n o p a g a t i in do l la r ! . g i a le p r o d u / i o n i piu tM^toM-Minn r e a l i / z a t e con l ' o v h i o fi'-^o a l m e r c a t o a n i e r i c . i n o .

Guerra e [Mice p i i n e c e U-ci to t r i c t i f a n l p da l .os An g e l e s - ( v i s s i a m o es i i l t . i rc D<T q u e s t o . o p p u r e p r e n c e u p a r n p . r r . i \ \ e n i r e del e m e n i a "-1" i i e t i o c h e . o u a n d o e r a \ t -r . i m e n t e g r a r u l p turn « r a t u p puj'p p-< -i) itt < 'ori- i i lpr . i / ione nel!.i p i t t o t e< , ;i (. infant'.!*^ e o r - a ngl j O-HMI"? S p e i i a m o c h e la \ i t t o i " n al Mii'-ic C e n t e r non M.I di iw;; icolo ni n a o . i imie'-'cii < 'mematogr ; \ f ie i < l ie non m a n c a n o n e p p u r p nel !e l o n t a n e r ep t ibb l i i he so \ ie t i . h e . i - i a f i e h c e c h e non bl'H" ( h i !.i p r o d u / i o n e ne l l e t r a d i / ' on . i l i c a p i t a h i n d u s t r i a l ! d e ! p ie«e

K" i n l e r p s s a n t e il f a t t o c h e la m i o \ a ^ te l la R a r b r a S t r e i -^-.I'ld a b b , a dovt i to d i v i d e r e I ' . i l lor.i c m K . i t h o r i n r Flop b u m . la v e c c h i a l oonessa p r e -m i a t a p e r la t c r z a vo l i a . c 1 > T la sccoorl . i consfHui t iva . ^ e b h e n e uli evr t raniz/a tor i «a pp.s=ero. (in d a l l'JIW. c h e la b r a v a a t t r i c o n o n n v r e h b e in rH'.^-Jiin i a = o p a r t o - i p a l o a l i a c e r m o m a I ' n r i ^ e r h o c h e , t u t t o s o m m a t o . c i p i a c e .

Le proposte della

Fipresci per i festival

M . ' G W O . 1-1 S: e con. - ' l-..! a Lugano 1'a-.

se inblea del .a F ip resc i ' F e d o r a -/ n:,i> n t e r i i i / oua le del la s tami ta c.riem.i'oj'-.i.'i, a ) . .Vol COT^O del­la r n .n ' io e «-t l 'o ncon fe rma ' . o iieli'.rn a n c o di s e g r e l a n o ge r.e.-.iV .)<*!! i Ftsi . -raz.one \ ' n : c ; o Rere t ta {1 b ir,..ia del la Fipres.- i ris 'ilt .i i ^T ' .m 'o co-i fom(*i-.:n: Ro!ei.:.r. M x n a l e k . Poloma ip r e ^ . d ^ n ' e i . L ' m MiccKho . I t a ' n '••.ce pre-, l e u ' e i ; Nils I ' t t e f S i'lditri-.i v . e / . : i i\ux' pre-.--' ie. ' i tei; V.'i e.<) Be re t t a . S"../ 7*'T.\ i>ojr t" ' . i r . ) J e n e r a l e ) .

A co'i "j.is «>:•,• dell 'as-vt-nb'e ; — C.I' hi ' . 'Vi p t r tee ipat t i i :n (.:..'r: c :i i i: cr : t :c i c i n e m a to^.-iti.-. : i r.i:>;i-e<entan/a l*'. !,-» i--- • - . 1 / nm ' i : crit ici e a or :i i l l s ' : ,-:-ir"i!-!'.»Jr.ifi~: d: !;j't<» .! m i . io — •• --'a'-i a d o t t . i t a • • !<••• : - .:i.- : r o :f n, :. i!e de i ! < ?'.-:•••". 17 <y e ':•!.•» : : • • / . i i T "4- v i . « -C f t ' C t e ' e - . - J If . ' i t ' ; > " - > ^ K ^ ' »

;i--r r.->.'".' "• la s ' . - .^ i d e i '•• .-:.\a\ »:

1) ( i - 1 '• ' ". a! (• Z\l o - J a n : "•" Call . •>•;•; • • • : ' ! t re i r ' lar . ' i ' ! ' l i e r i j . s . - e > r a^^.cirjTC rjel r).!1'-'' ia p u 1 "» •" i e i> : a n ; > i n r -C'>.*7- >'• <:•• ti . in presf-riVat:: f , .T • . . - . - • . . a.-(-->rJ: s ^ c»: i !••• - • • C a : d '-':> i 7 . o n e (s .>pra' ' . " . . ) i S t a t u ' , S.a C o l l i V c

i . e i . > - ^ .

'2' .•',•: !a _e>'-•..>'!..• CJ l t u r a ' e • :••! f*«'- .al ' i n p a r t . c o l a r ni5'Jo ; t r c .'j ch--" r . ^ i ' . r d i ! i o ru :.T.-»IN* iz ()!,>•. : : -v-lez or. > dei Mm a ;.-.e.'<i r . a / o r . a l e « : e . e n t.i i .n .Ti 'e . i :i»-> goiz .or .e .Jo; _• . . rat . e : ;>r.n;.r>. deli'atir.r>".i 7..iro i prt-m:i s a ' i - m i m i - i a merr.').-, ; : a ' : " ' ; \ i ' ; del le o t . ' i Ti.7./<i7..<>r.. ft- : c r . t . c ; . .:*; c nea~".

.'<• c.ne le pr > 'i:on: dei fe v .•,.-»; i r , . ) tp--rte -d p . b b l i c i n--.lt ;> i i^^.'a m . ^ i r a p^sc .b . l e .

4 crio le p'o-.V. on; d e . n :n ,.n~T.»rr.o:."t" v . e l - dalle comm..-v . n . d x ' . e / ,>:.e r«t-. <..ir»i s : b->-i rvi'.e 3i a l cuna forrria d. cen <..:.!-.

"n i r.o i p rom: r>>n «;:; ' .j p; . c o v o p - t j c o n e c o l o u r s : ;»jb b .c.Utrt. .i>a ai c o i t r a r . o c >T.-^ ar. ms .emo '•• rr.c/zi pra t ic i itti a fa .o.- . re la d.ff'iVtino de : film:

C) cr.- i -. n i t t i t i rfo.'.e Cuir •• i . a n j c.»n-..iT.iV. come a n i ' i s . a r ' - t i r i " e c i l tu . -a l i dei I ' m pro.^or.'.ati e -v.arvo pwrlanto p j b b' . . . •

li che. m con*et?jer.za, o>tni forma c.i i n ' o r . e n ' o . p-t'.osc o-i occul to . di .T) to res si d.pl«»ma;:c; o vOrr.rr.rretail d e b b i ess . ' re r. Ci>ro-.a;)ien'«- esc lu^o; p-^r cto che r . : i a r . l » itJ.-st';j ' .t.mo pan t.i n p \ r t i c o l a r e il con-.cen-") c i i d i T i i c a t o ^ o r t c a m e n v !e :n-CtTirn?'- d.'ila FI \ P F (Fedora -t on lnterp.T.ionalo des assoc ia -Lo-w »5es p.'<Kljc'.t-.i.-s oVs films). avv> i.i/orn* l c i : m ' e r v s s i sono :n cor."*av'o e n .zli obiot t iv: c .It . iral. ^ e . forLual .

All' Opera Aida alle ore 20,30

A l ie 2D.:ll» i i r e e i s e I si pjofc'.i f a n - a i t e n z i o i i e a l l 'm a r m ) , in al i i ) , a l l e s e e o i i i l f s . - i a l i . i t ' p h -e a i l l « A i d . i u <ll V e n l i I r a p p i n i.;'i. e n i H i ' i l a l a e i l i i i l l a i lal t n . i f - l i II .Inlin l ias b i i n P i i i n -I t ' i p i e t . l t a d a ( ; \ \ \ n i ' t ! i - ' . m e - . h l o i i n / . i t"o---( i l to. Hi . u i l i a m o Ct'i e l i e l f . A i i t i i i i m l ) n \ f i . 1 \ <> \ ' l i i e u . M a r i o Hi i i . iu i ln I ) . i m a m a l l e 2'-. in .itil) a l l e t p i a i l e ^ t -I U l i . I t ' p l u ' i l l l e l 1 M . l f l l f t l l ' . i l . i e i l n i l a l I I I . I I s t u i H i i i i i o H . n -l o l i t t l e m i l l p l e l . l t n i l . l l e \ l . l l . i i i i i i . M a i m ' / . . i n t - i . V i e n / o Ci i i - f l la to l . a i n l u i l i . C o l o C.i-\ a I'ei .u l i 'Hi i ' a l l e n u m i - r o s . I tt-liii'Sit- t ie! p u t i t i l l i o t a l e - p e t -t . ieul i ' v I-I i a I e p l u ' . i t n ( u e : I a l i l i m i . i m c n l " . <ab.Hn '.'> a l l e o r e m l t . i | ! l l . i n d o n li'"1 >

Incontro col cinema

polacco l.e m a m l p i ' . a / i o m de l i ' . In

con t ro fill g i i n a n e c inema |>o l a i v o t. o r g a n i / z a U ' tlall"A->-o c i a / i o n e ai ivei >i. i F'.'.nui'.ti oa t e il.lll' \--«K".i/itiiie ita'.ia na per l r a p p a r t t c ' l l f . eah eon la Piiloir.a, -•. -o:\o ape : to A Roma co! -e i tuente p i o ^ r a n i m a : p to -e i iM/ ionc di • Mar i ' e i . i » di .1. S",olim«m-ki 11.") apv. leF. « \'i!,i di Mat too * di U'. I .**.-/« -/ \ : i -Ui i Hi a p n l e ) •< 1! .v.ib mijiiilino » ill .1 Maje \ \ -k : ilT a p : l ie). l.e p io io / .om haniio !tio»!t> alle Die 11 p r i - - o il - !•" Im.-tiiil o 7(1 .. \ I.I Orti di ALbei t 1-c.

1! IS a p n l e . a l le o e J! P't"--i» l.t Biblio'.ei'.i tlt'l e n e m a I ' . B u r b a r o . Cor so V i t t o n o K m a n a e i e IH7. Iia luogo urui pah bho.i l .nuLi l o t o n l a ap . ' t t a *\<\ R n ' i - a \ \ Micb.ilek. I ' l o - i don t e «ie!la FII'RK-SCI, e co:i !a p a n e c p a / . o n e di Robe r to Mem.inn • M.llti \:ile:\tle'. 'l. Cl.Ut.ilt) Ran tii. F l o a r d o Kruno. (Ir.iho (I. Ca- tc ' lo . F.ino-tt) (1 1-iiu.i. I . n o Miecu'lie C m b e i t o S i l \ a . R: ano To"! i. I ' ao ' o W i l m a r e n a

CONCERTI .UX AIIIIMIA l ' l i . . \ i i . M O N I C A

KOAIANA D n i n i r u a l i i - n : e ;„':.!3 t i a t i o ( M i m p . e i t e . i tn -4 ' . ' In i l e l i -i K--l i l l - I I l e 7 / . > s-«l|li . i l l t i M i l l l e v \ e i i e t t H a u l 23) I n p i H-L t i . i i u m a m u - i i ' l i e d i I f a e i u l i l . H t . i l m i s . M i l h a m ) U i ^ l i c l t i i n \ e n i t i t . i a l i a K i l a i m o i i i i a i . i l^ . i tK))

A S S . M l S I C A I , i : H O M A N A ( O r a t o r i o de l ( a r u x i t a ) t. Ke.--liv.il l i n e i i i . t / i in ia l t - d e l f l . iVit e m h . i l n P o i i i e i i i e a a l l e •JJ.'.IO H a f . n l I ' n e a t i a l l ' o l u m -h la I M i i - i e l i c C i u i p e r l l i . H:i-

A S S O t l . A M I C I D I < ^ \ S I I ; I . s . \ N ( ; i ; L ( » D . i m c l i l r . i a l l e 17..1" c o n e e M i ' i l l n i u - l r a l i i i e a a r a ; .1 ( l e l l a pi "if - i M l " DiKiui i i u n la p.ll t e e i p . i / n u u - (lejjll a i t l - l l Mipi am* l ' l . , i \ . i i u . ^t H o i ^ a -l" . t e n u r e C l a h e r . i t . i r i . !>a-I l l d l l O ( 1 . ( ' . . t i l l . I l . l - M l A Ki . i t t l i l l l ' I o f . - a C'e.-.u u n al

A l I t r i ' D K I f ) D I VIA DKI. l .V C O N C H , l A ' / . I O N K AIli ' t?I.lS ruiH'i ' i l ' t ( l n e i i . i d a J u i i j S m i n i i o v Iti p i n « i i i n -in.i m i i s n l ie ill H e i l i i i / . S r i -tli in . Cla ik ie .v . -k l e H i a l i m . -

C O U O I ' O I . I F O M C O \ A I . L I -C K I . I . I A N O ( V i a X X I V a l a g p i o . 9 ) I ) ' imeni i . ' i a l l e I'l m u s i e l i e p e r f la i to o o n z . i m i i- !< ipp.i e .1 I li k l l e l ' M ' l - U l l l ' e-» l i l l l t e O i l e o i i ) p ' l l i f o m c o \ a i l i i e l -l i . i m i ( I n . I* I o l a / 7 U

TEATRI A l t . U l O

A I li- J l . ' O .i i n l i n - t a t . p i n In i l l • J a m e s I O M C • i l l M H i , e l

ALL. \ K I M . I I I M U A ( V i a d e ' R i a r i , XI)

A I L - 21 .1 .1 - II M l p i i n l . i - r l o . i > i l l A l l i . d . l a 11;\ N < . \ i t a i n n H i i - v o - t . . * i . < i i e l i e / . H e i n . i l n i . t \ u n i i H i > u n o . I o n . i n . I - ' - I I , M . i l ­i a H ' K i a F i . O I C I M o l e .

B K A T 12 A l l e 1'1.4."I D u m l M I ' . n i u i n v in • I.i' n i r n i u r l c ill u n p . u -711 • ( l l Cii 'U'l l

i iOKCiO S -.IMItl K ) S . i h . i t o e ( l i m i t :i;t a a l l e J I . . . » I l a t" :a [) '<J[ i t f h i - I ' . i i n . l p n --t n ' a - N t l i m m i ( Ic l l t - l e u c ­i n e • 11 t> t t . p l m '•- ' t : . u l r i d i I".till I . e h . - i . n i T i - z / i f . m i ­l l . , - i

CAIJ It" A i l e -'-' . .0 K i . " n / i t n o . : , t m i ; » ' . - . i [ . ' i • I In- in- p i ' i i - a t c d . - l t.~i- . e i l - . e . ! . l i . i i i t . i ' t • •>:. I . (•:..• II .'.: 1. .<• . • : . . ' I ) ( . . . 1 -l(i» 11 • 1. . e i . i t i o i i n e - i h i

C . l l . M K A I . i : I i : . i m i i i t i l e I r . i i n o S ; i n ; ti. 11; e Kit II I M O l - n . i n - l . i l l n c U - n a s r . i n ; n i r i u t , i • Oi C'l.i . -il '> t'.-i: i . i n i •- (' .itfi < . j : . . t -T r.II <•: H» i t ' . i A ' a i r e a C ' . o i n l -t ' T I

C l i I MSA S . M A R I A DKLI-.A C O V S O L A Z J O N K ( F o r o Ro­m a n o ) ( I I I . 6K4C54) All'- - : . : i <-' la I c . i t : o (1 \ : t e ill Hon: . . p r ' - « n t . i • S I r a n -C f i f i i - l . l f i i p n n r (la l i n l t • r n n < '• M . ' M j m v i r '>. O M . i c . • T.i .M !• ti ; . « i . i . I . ft..I hi H . g : ; . fl M i e s ' . a

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Nuovo balleffo di Roland Petit

O I T \'.V \ 1 '•> In <• ca ; '.or< <;..-!l" :r .a, .- ira

7.cr.e >:el r . - o o T» a t r o ..!>;*. ra (i. OttJA.1 « ).".i ? e - r.'at . ^n r.j-y.o r,a.:-."M .'.: Ro!ar , i V-1 t. Kmr-./'T;. - j ni.i-'C.i del ._om ;y,- . :o-e ^ . ' t - o X'on.iki-. F'tt . t .r.'.or/de r • •. » 'a-e, con la riaua. ,'e far. i: • r . to 'a'l.ar.o

T • • * • » • • - e c c e t l o a a i * • • • • • • — o t t l m o • • • • • •" b u o n * • > • • » d l s c r e t * ^ 9 • — M r d l o c n t ^ _ V M 16 - Y l r t a t o a | ml ^ • n n r i <R 16 a n n l w

• • • • • • • • • • • • • •

Diii.i.i: ARTI A l l e ttl.l.t C la l V p p m n He Ki l i j ipn in - Cl in ic l lni D o n I I - I 0 i i i a i i i p i It i i i ipimli i . p i m i a i a p p i t'.-i i i l . i / i o n i ' p e r I ' l l . i l l .

1)1.1.1.11 .MUSK A l l e 1M..UI n l t in t . i i ee i t .1 ' • I ' .niKirc e la jj i ierra » - p e l t l i ' i l t . l t e e . ' . . l i t . l t d (1.1 M i l l \ e A e t i i U e M i U u l ) i r K i l i p p o C i i v t ' l l i

i n . M R v i \ ' e n c i i l l a l l e I ' l . ta ( " l a i l i r e t -ta d a Kr. i i icn A m l n o ^ l i n l e u n • I. I i i i | i n i l J l i / a ill p a r l a r t i ­ne M- . s e l l e r / i t d i Co i i i l o A i n -n n r . u a N o v t t A a i s o l u t a K c -Kia S t e f a n o A l t l o i i

D I O M S O C L I H A l l e t-M IO • 1)4 z e r o pi-r N • M i l i u m a di ( i i a n e a t l o O i l i p r e p a i . i t . i d a >mic>ne (Mit'll.-i e > n H o l i e r t o D e A n g e l i * I n -I t l l ' ^ . i I l l l t ' IO

111 I S t l O A l l e Jl ! > - IMa/.i S u i t e - ( I ' n a p p . i l t a l i i e i i t ' i a l l ' l l i i t e l I ' l . 1 / . I I i e l l H i ' l l i . i l n \ a l l l . K l - . l A l l i . m i H: t t l . l I ' . l l l l l l ' l I'll M / 7 0

1 ' l l . M s H U K ) :ii | Via O r t t t l 'Al i l ior t l c ) A l l e ' " ttl It 1 K a - - e u n 1 .1 ,1 K ' l o i a n e c i n e m a p u l a e e o « \ l -t.l ( l i M . l l t l ' H - l l ' l t ' i l t l i l l 1 .1^7-e / \ 11.-U1

F O L K S K I M O A l l e - - K o l k s t i i i l i n il. 1 Ki.'-vat i i e n n K t . n u ' i - K u t p e r s . l .n t lwiK. Ci is e . i l t l l

I I . N O C C I O I . O D o m a i n . i l ie 1'J e . i n e . ' i n i t o ­tal 1.1 l i a s - l e a H i ' i i i o I)" \ n i a -110. a i n e i u .01 fo lk i i n i - i e . - . t i ­t a n ( o n - - i i i i n

LA u.in. A l l e L'I.:;D la ("l. i t 11 M i n / n t p u ' S c t i t a « K e c l t a r c • d i D a -e i a M n i a l n l e o n S A I I C O . V. i n f. o. 1! Si 'el n i l , . . 1, Y a l . i 1. 11 \ a l i i i n t 111. I ' C'i \ 11.1

T A R I O L I A l l e 'Ji.'.i « It slv;ii!irf \ a n f J i i i a • ill (1 K e \ ( l e m enn (',. Cei \ 1. M M a l f a t t i . P ( ' . n l m i . M M e r l m i . HoJ i . i M a r i o t .an i l i .

I ' U F F A l l e 2^:111 • I.a » n r c i l r l la ense i t ' l l / . i » e o n I. b t n i l i n . K K i n . II l . i e a r \ . 1 S a i o a K a t a l 'e - t i D e lt<>>M. D i t n e i i e . fJli i-n ' l l i . M u s u m i ' i i . r e r e s

Q l ' l K l N O A l l e J l . l . i T e a t i n S t a l n l i - (li T u r i n . ' | i i i ' S e n t a . I lc i l i l . l <;a-l i lcr » d i It><en e o n Howe l l . 1 K.ilk e e o n K tar a - c i c , C" l i i n l l i e . l", 1. .177.iron, ( i (I111-l e i e n Hi'Xia C i o i K i n D o I .ul-ln S c e n e c e o s t n i n l V I.. H17ZI

III DO n o I l l J S H O A l l e 17..10 la I' 1.1 di p i o y a d l r A l l l o HnrKln s e t>re -enta la n o v i t a • I t r i - e i i l i i in . ii'Hia A l l l o H o r g l i e « e .

R O S S I M A l l e J I . I 5 il T e . U i o S t a b i l e di ("Meecii o A n i t a D m a n t e , I 1 l la I i n e r t c o n • A l l . u r -i l i t a i a i n . i l c i l i ' l i a . t! a t t i d i V i t ^ i l i n K a m i Hef!i . i C. Il>ti-1 a n t e .

S A I I H I ( T o l . 5K5:{52) A l l e 21.tm -J - e t t C 1.1 Di M a r ­i n e f i l i a l i m . l . . s / / . i rcM' l i i . .Vi l l i . HerH-.si . Flircci. e o n - M c t t l 1111 I111I.1I11 - u i h l n . i -rl • d i S i l v a n o Ai i i l i tn) ! i H e -Jfla J . i c o p o M a r e e l h

S I S l ' I N A A l l e '.M.'.:, f . imi l Kin 1. o M. i -I I . I S . i l e r i i n , A l u e •• KlIt n K< s = lcr n e l l a f i i n i i i ' i l i a m n -s i e a l e d i f ' . ar ine i e ( J i o v . m -n i n i c e r i 1 t a e o n M.IKV.I - V i o ­la \I11II11.1 c \ inl.i i lMniurr • i n i - i i h e C o i f I:.I S t ,-;,.> e i '1 - tnt i i i C o t u ll.n'.'i O i ' i o ; r ("h 11 m u l t

VAI.I.I'l ( T e l . «.V».7!ll) H:p..^->

Cantanti americani

per Mantova NF.V. Y( /RK. l.->

Q. ia t t ro c m t . i n t i amoric . i rn «rvio - t a ' ; soe.ti fr.i lftl Candi­da', i per c an t . i r e il p r o ^ ' i m o o t tobro a l l 'Ocvra « : M a n t o v a . I q u a t t r o , c h e in to rp ro to ranoo Mcidama Butterfly, .vino il so­p r a n o di or ig ino cutvana Ana R.or. i . il n>'7/(rs07>*aoo l iwynn r o m c . ' l . :! t opo ' o M.chao! Co.i-^iIts c ii ba.-.tor.o I^s l io (• i.r.n

VARIETA' A M R R A J O V I M 1 L I . I ( T i l e f o -

n o 7 : « I . H : U « ) f i i n t T i i i i . i i . ' i M 11 : ,• - *. » il 1 . . : ' ii r p i 11 .n nil» *i: : .'• :.-! .

CINEMA Prime visioni

A D K I A N O ( l i l . U».i.l.".;o ( • l l l l l l i i i 1 J h l l l , .•,,;• .1 I . ,- .- , -\ - ' i - I V M n m i •

A L I I I 1 K I ( I t l . i ' J H . ^ 1 ) U l i i i n i K 1 a l o l l ( i . n 1 i ' . - , « i -\ • !• - 1 V M I t l ) H *.

A.MI1KICA ( l o l . ..Sii.lwt) ( . I l i n i l K ( J l l l l l . 1 , . ; , .! I . ! > - , , -V t - t i - t V . M l t l t i l t *.

A N T X R H S I I r l . StM)J17) | c - j l.i m a n it r r. r o n H C .r-: , . ; ich:-.m (\'.M 1^1 l)K *

A I ' I ' I O ( I e l . 77!l.li2X) S « l t e v u l i c * r t t r . e o n (1 M o -• i l u n s \ + 4

ARC I I 1 M H D K ( l t l . K75J)67) H i f . . ^ . .

A R I . - > I O \ ( T e l r»:i .^ji i) M c t t l . u n a - e r a a ( en . i rfir. V V. >U .;. 'V.V. t J ) I)K • •

A K I . K C t M I N ( » \ I r l . XSX.Kjl) I ) n \ c i c . i i i u l c a i j i n l c . (-,.-. H V • '. M : » ' \ 4

A T L \ N r i ( . ( I d . 7fi.Kl.ti5>>) K l t i - c i r a n n o i n o s t r i r r n i ."• (.•:. A S. . : ( i i I- 4

A V \ N \ I T f l . 5 U 5 . 1 D 5 ) s a t . i m k . c< n M K ^ . t i o t k . .

*' • A V I 1 N T I N O ( T e l . 5 7 2 . I H 7 )

Hiira B o r a , c o n I" r . . r . i 'V.'.r : > s 4

B \ I . I ) I T N \ ( T e l . 3 I 7 . V 1 . ' ) II m e d i r o rirll.i m u t t i a . c ^ " A .--ord! s \ 4

I H R I i K R I M ( T e l . 4 7 1 . 7 0 7 1 I a p i - r i n * . e n n \ D e ' . - .

' V M ' .U I>K 4 K O I . « H ; N \ ( T e l . 4-'fi.7lM))

I n r n l i n v u l U r i t t a , t o C h l o c i m l i n 4

R K A N C A C C I O ( T e l . 7^i.J.V5) l i m a IJora. cori C I'.'i:-.i

' V M '"I S 4 C A r i T O L ( T e l . IWIUXO)

I a p u l r r n c H ' o r f r r h i n e o n K H a r r i s o n "* \ 4

C . A r R . \ N I C \ ( T e l . K7t!.4&.S) B i n f m i n ' i l ( A h \ . i c n M M K a r r . i w ( \ ' M 14' I)R 4 4

C A I ' R X M C H K T T X | T . 6 7 > . I f i 5 ) I,« s t r a n c « l J t « r r ill II<i\ton ei-e, 7 C ' I M K i\. . \ ! t i l C; 4 4

C I N F . S T A R ( T r l . 7 S 9 . 2 1 2 ) I a rjn. \J7A n>n ta pi%tol.\ c o n M V i t t i * \ •

C O L A D I R I F N Z O ( T - T 5 0 5 X 4 ) l l o r a n n r a . c o n C P . . m

i V M t.s) S 4 C O R S O ( T e l . 6 7 1 . W H )

n u l l l t l . 1-1:1 S Nte Q ; - . :. O 4 DI 11 AI .LORI ( T e l . 273.207)

Ilor.i U n f a i n n (" i'.it.i ( \ M H I > 4

KDKN ( T e l . 380.188) -I t l i i s i l ranni i i no^t r l i-rol ..? enn A S n u l i C 4

K M U A S S t ( l e i . 870.245) l n lnUK\ i iun i i i i \o iul i tc . i o n <•• l . t i l lnt ir iKii la (V.M '. » 1 S 4

KMP1KK ( T o l . 85J.»i22) l 'H l \ l ' l t t \ llaiiR llatiK, eon 1) Van D y k e SA 4 4

K l ' K C I S E ( l ' i a z z u I t a l i a 6 l lUK . T e l . J!»l.U:i8(i) Un-ii'iiiarv'» ll.iliv. con Mia K a i i o u | \ . \ : ! 1) I) It 4 4

111 KOI'A ( T e l . K65.7ati) I - r ) del la gr.mrte r u p i n j . con J HIOIAII tVM l l ' « 4 4

I IA.M.MA ( T e l . 471.UK)) I ' l i m u CJirl. cm; li Sti e l -ani l

M 4 4 I l A M M H T I A (To l . 47U.4B1)

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I..1 ) ' l l B . l 7 / . \ Cul l 1.1 ] ) l i t ' l l . l . I Ojl M V H t l v \ 4

( i A H D F N ( T o l . 5S2.81S) Mora l l o r a , ron C I 'atn

( V M lit . S 4 ( . l A K D I N O ( T o l . S i l l . y i l i )

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C O L D K N ( T e l . 7 5 5 . 0 0 2 ) HI V i T i l u c n . c o n ,1 Hi o w n

I V M H I \ 4 H O L I D A Y (L;ir j ;o l l em- i l e t t o

•Marcello . T o l . 858..T2(i) M c t t l , 1111.1 - e r a a r r n a . e n n K H o l k a n i V M I s i 1)11 4 4

I . M I ' K I U A L C I M I N . 1 ( T e l e ro iu i (J8G.745) I. u l t r a f a c e a ilel | i f i i ' . i | i i

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l V.M tbl l)l( 4 M A K S I O S O ( T o l . 7«(i.0K(i)

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M A / . / . I M ( T o l . 1151.912) II i l i . irl i i M i i r e i n ill 1111.1 i n l -i i i irc i i io ' . c o n Ci D ' O i s a v

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M O U M K N O KAI.KTTA (Te l e -r» i i» Jlj'0.285) I.a li.inilinlinia. eon I ' t 'o-U l l a / 7 1 I V M t i l l S \ 4 4

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O L I M I M C O ( T o l . 1U12.(»H5) S e t t e v o l t e - c i t e , c o n (1 M n -- e l n n S \ ^^

P A L A ' / Z O ( T o l . 49.5B.G1U) S i r a l l n n . c « n A l*e l e i i t a n o

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Ser. l l imi . enn A C'eleti" illo (\.'M 111 SA 4

IVXSOITVO ( T e l . 5011622) R e f l e r t l ( » i « In :« f i ' i l i lrr! K i e I in o r i c i n a l e i

I ' L A / A ( T e l . 6X1.193) I.;i invite i lpU'acKiialo. con O Peek l i l t 4

U U A T T K O F O N T A N K ( T e l e f o -n o IKO.ll'l) T o p Si ' i isat lun. con M. d e Hel le toel ie (VM tKl l)lt 4 4

Q C I K I N A I . F . ( T e l . 41i2.«5H) Mi-s imic co i i ip lu ta s top l la -ciiiiii Mal t Helm, con D Mar ­t in SA 4

<JLTH!.\T-;rTA (ToL K70.012) \ j / a r l n . con F- H.'.lial

l ) l { 4 4 4 4 KAIMO C I T Y ( T e l . Ifil.lOS)

l'i 111I11I11111. c o n <• I ' e p p a r d <"• •

K K A L K ( T o l . 5 8 0 ^ 3 4 ) Setal l iu i . con A C e l e n t a n o

(VM \A) SA 4 K F X (Te l KM.IfiS)

II lilirn i l r l la c l u n ^ l a I) \ 4 K I I V . ( T e l . 8.(7.481)

III Ver i lugo. con J H r e u n (VM 'A\ \ 4

I U V O L 1 ( T o L 4B0.8X11) Nun If r a l e il rili\nlo per la cuda . eun Y .Voniaml

(VM 14 1 SA 4 4 ROL'C.K F T N O I l t I T . 6X4:105)

<JM OiKicraliill. c..n J l"a.<sa-i t ' t i ' s (VM n » n u 4

H O Y A L (ToL 770349) K r a k a t o a est ill Ciiava. con M Schelt \ 4

K O X Y (To) . 870.504) S t r p h a i i c , eun S A n d r a n

iVM I D l)K 4 4 S A V O I A ( T e l . 8K5.03.1J

f ' r r a una vo l ta il West , con t ' I ' a r d i n a l e A 4

S M F . H A t . l l O ( T e l . -.i31^81> I 7 -rii7.i c ln r i a . con M C a m e

n i t 4 s i I ' I : I U : I \ T : M A ( T o l . 4.H5.4M)

I sei d r l l a q r a n d e r a p m . i . (-nn .1 Ht'i'.trt (\'.M t i 1 ti 4 4

T I F F A N Y ( V i a A. Do P r e t i s • Tel. uvr.vm) N'nil.i - " ( t u l.i p r l l e . ci>" T.T F . i l l l i i . i l l i V M t.-ii S 4

T H F . M ( T o l . fix!).!.!!)) I r o i l . 01 D i i k i u r . c o n S K r -.< .',1 UK 4 4

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M C . N \ C I . \ K \ ( T e l . T»0.XV»l D i a r i o di nn. i - ( • | i i / i > ( r r n i r J (-..-1 r; D"i).-«.iv D I I 4 4

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n i u r i r r d a r r m . c e : . K l-l.i^-t O ' .e \ 4

U l t o M . N r i n r t n i t r i - . u u n i I H i ' v i p i t l a 111.1 n m r t r . n - 1 .1 ( . . i f h c 1 \ M ! -11 \ 4

\ I . \ N K \ : l ) n r m i h l ill i;In.«r-1 1.1. t 0:1 1 . - : . ' I ; - , ' \ 4

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M Of-: II c r a n i l r i n i j i n i i i i i r r • - T : \ ' f 'r:e . ( \ M - ! III! 4

A l « W ) M . l)ii>- . m o rii p i u m h » \ M I J \ s t I \ T O i : i I r il.•!(<-//•-

<t'-l p n ( af". t i e . r r .• il .1. • \ M :? \ 4

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m o r i r e d a r r o l , c o n 0. l i o r -e : . i ! . e \ 4

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FILMSTUDIO 70 Via degli Orti d 'Al iber t . I t (V. de l l s L u n g a r a ) - (el. 650464

Ore 19-21 ( In col labora7ione con l'As soc ia / ione Itnlia - Po loma e Ai-ot. i<i7itne Atiuci (li Fil-

1 n t l C i D

LA VITA DI MATTEO di Wltold Lewcynski (1968)

Ore 23

LA VITA DI MATTEO e DADASCOPE (1956)

di Hans Rlchter

C l i r K I . I . n : I e ea lde hambo le dl Hone KoriK

( I.(>l)l(>: l a K^lta da<ll a r t l -s l i d 'o ro . con D ( i j u h c r t

a • ( O R A I . l . O : I n n u c h e t t i e r l d e l

t o . eot i V H u . u g A 4 I ' l l l S T \ l . | O: l a v l a dpi W f s t ,

eo.'i K D o i v l a - A 4 4 1)1.1. V A M ' K I . I . O i L e kplr v e n -

jjiiiin i lal c l r l n . c o n R. V j u i j h n C •

DI \ M W r i t : l a R a t i a d a g l l » r -t u l i d ' o r o . c o n D G a u h e r t

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e o n K N 'a lhan . i e l M l h l A M I S S ( i a m l t l t . e o n S

-Mc I.ai ne S A 4 4 i s IM. ltl \ : l l l i i t c l r a i i n o I u o -

s l r l fr i i i . . '.' c<<n A >ord i C 4 K S I ' K R O : ( ' i n t e r II r l b e l l e . c o n

\V M.'iiiiiifi't A 4 F X U M t S K : / n r r o c n i i t r o M l -

e l s i e . e o n P H u i e o SM 4 F O C . I . I A N O : II r o l l r z l u n ' i i a .

e o n 11. t V l l l o l l ( V M Idl S 4 c l i l i n ( i s \ u i : 1 J t a l d t

prcd . i , c o n .1 F o n d a ( V M H i I )R 4

H A H I . I . M : UipoMi H O I . I A W O O D : N u n tl i c o r d s r

d i m e I M I ' K I I O : P e r u n p u g i i o d i e t o l

c o n II F r a n k A 4 I N D l ' N O : Moi l J i n o u r m o i t

a m o u r , c o n J I. T r i n t i e n i n t ( V M H ) S 4

J O I . I . V ; N i c k ina i in f r e d d a . c o n P N e w m a n

I V M I D I)H 4 4 * J O N T O : II l i a i i d i l n n r r o , e n n

.t I . n i d \ 4 l . K H I . O N : K . x e c u t l o n . e n n J

H i e l i a r d s o n \ 4 l . c - ' O l t : 1.3 \ t i n l e lut lo v t to l e

trl M A . I S O N : C i n q u f s r t t ' m a n r

tn p a l l n n r . c o n H B u r t o n A 4 4 e I ' ara ta d l W a l t 1)1-t i t f i

M X S S I M O : S l l v r s t r o e f i n n j s -l e s sflila a l l n l t l n n i p r l n O A 4

M t V V l i A : I <iR.-inii d r l M r d l -terranei ) , con D. I.anc is t r r

V 4 N I \ C . . \ l l - V . I n t r l R " .» M o n t r -

c a r l o , c o n R. W a a n e r A 4 X I ' O V O : S e t l e « p » r f h e r a r o -

; n r N l ' o v o O I . I M I ' I . M l .a d o p p l a

\ i ( : l cli l lnt i ("rati:. C<W A F i n n c \ ' \ ' M t-^l l )R •• • *

P \ I . I . M ' l l ' M : Q u a n d o I 'a lha »1 11nir-* d i r o s s o , c o n A F r . i n -e i t i s a A 4

1 » 1 . \ N I ' . T . \ U 1 0 : C i c l o f r a n c c e II l l l i l t r t

P R F N I t S T I t : l . f« a r a i n l i . e o n .1 M o r e a u ( V M IJ ) S 4 4

P R I M A P O R T A : It Ruhtio dl PariKl

P R I N C I P E : RltlRO d r l N r -l i r a s r a

I l E N O : V l v e r e d a v l R l l a c c h l m n r l r e d a r r o l . e n n E V,m~ Knine A •

R I M . T O : n ; i « P R n . i .1 M o r e a u D i a r i n di u n a c a n i r r l e r a . r o n J M i r e : i n (V.M 181 I)R 4 4 4

R I T I I V O : M a \ e r l i n c c o n O Sit ir i f OR 4

S P L E N D I I ) : T r r p a s s l n r l d r -l l r l o . e o n T S t a m p l i l t 4 * 4

T I R R E N O : El - C h e • C u r v a r a c o n F R a b a l UK 4 *

T R I A N O N : I s r l v a s R l . c o n P F o n d a ( V M IS) I lR 4

T f i t O l O : II R o h b o ill P a r U l I ' l . l S S E : I n t r l c . i a M o n t r c a r t n

c o n R W a g i i f r ^ 4 V F K I I W O : l a s i e n n r a net c r -

m e n t u e n n F . S i n a t r a V O I . T t ' R N O : II Riro d r l m o n d o

in 80 Kinrni . e n n D . N i v e n A • •

Tcrze visioni ( " O l . O S S E O : IS l o r c h r p r r u n

a - * a - s i n o . c o n C Hi l l A 4 n i l I ' u r n i . r . Kiposi . I l l . l . l E M I M O S E : Hl l '0«0 H E M E RON'IMNT: l .a I i a l f a -

Klia s n l l a sp la t ; i ; ia l n s a n ^ u i -n a l a . c o n A M u r p h y UK 4

I I . D O I t \ D O G u r r r a r i n f r r n o al p a r a l l r l i i \

F A R O : Q u a n d o I ' a l h a i t i l n j e i l i r u s s o . c u i A Frar . c io s . i

A 4 F O I . G O R E : R i p o o N O V O C 1 N E : L i r a dl D i o . cnr.

M F o u l i V M I D A 4 O D E O N : 15 l u r c h e p r r u n a«-

%.i-%iiin O R I E N T E : O u a t t r o s p i r l o t t o

il lt'Hn c o n L- \ er.t ira ' \"M t l i s \ 4 4

P I . N T I N O : S r t t r * p o s r p r r ' I r J t r l l l . en:: .' P o ' . i . t l M ^^

P R I M W E R X : Hipr,-.> P I T C I N I : It c r a n d r ^ p r r o n r .

e n J U . , t . " . . \ 4 S \ l . \ I M H I R T O : l a m o n r

}\t l . t t to I 'UIIVII . e.-r. I". L">1-in!i:i»;:(i.i i V M H i I)R 4 4

Sale parrocchiali ( OI . I M i l l S C . i l o r a d o J r n .

i T-. C" I'or.n . -* \ 4 ( R I S O « ; o N O . V r n i o i n f u n c a i o

d r l T r \ a -IIKI t .E P R O V I N C I E - I ' u o m n

r h r - J p r \ a t r o p p o . t e n J. > : < - A .'. V M ' \ \ G 4 4

I 1 ( 1 I D E : I t i l t r ti \ a ; a b o n d o U . \ 4 4

G I t > \ T R \ « i T E V E R E : \ H o » h I u.'in.i r h r i r n i v a dat N o r d

M O N T E O P P I O : K i n ? K n n < II Cir jr .rr d r l l j f o r e s t a . c-^n R K' .i-.-:i A 4

M l l M I / I T I t O : n t t a d i n o d r l -In spj/ttt -.1:1 .7 M.irr.i-.i \ 4

O R I O N E : l o <rrriflf> t r n z i - t r i l l

P W T I I . O : I "i-ola rtn d r l n n i M u 1-' ": C X-\\r \ 4 4

< S X T I R N T N O : II t r a n d r 1 i r r o

TU I s r O N T I N \ ' L ' i S i r f G o -- h r n k n . c - - M Ct . f t O 4

( I M M \ C H E r O N C E n O N O O G G I I. \ R I D l / . I O N E \ R C I . I V M , \ G I * : \ r T ! ^ i « . - : l ! e r l V d r i a r i n r A l r i r a . Mftrrt Rr>-l ' i ( n j ("ri-F-illn. D e l l e T r r r i r -ir. Y i i c l n l r . F a r o , l u m m r t i a . I m p r r i j l r i n r n 1 r n I , I f -M u n M o n d i a l . N u . n o O l i m p l a O r i o n r , P a » Q u : n o . p l a n r i a r : o . P i a / a . P r i m a P o r t a . K l a l t o . R o m a . S p l r n d i d S u t t a r . o . T I T -r r n o . T r a i a n o dt E i u m i c i n n . T i i t r o l o I ' h - . r \ r r b a n o T E \ -T R I : F i i - r o . t i m r i n o P r r »tl a l t r l l r r r l a m r i n f i i r m a j i o n i r r i d u n o r . t at \ a r l b o t i r c h i n l .

• I I I I M I I I I I M I I I I I I M I I I I I I t l i l l l l l l O

AVV1S1 SAN1TAR1

ENDOCRINE MU.II11 r G^O.c.fItti .V!«r-Jico p«r n dUgnosi • crura de l le * to ie • d o t fun i lon l • d e h o l r n e * r u u a l i J) n i t a r a nervosa, patchfea ep.tfo-r r t n e ( n e u r a s t r n i e . dertoienje **•-iua l l ) C o r u u l t a i l o n l e cu r* ra­pids pre - p o a i m n r i m u n l a l l

Don. PIETRO MONACO ROMA: V U del Vttnlnal* JS l»u t ( S i a t l o o e T e r m i n i ) o r« 9-13 • 15-19: feaUvt: 10-lt - Tel «t .»i . ia . (Non al curmno r e B c r e c . pell*. 4 tc . )

B\t* A T T t i A t t P A R A T S A. C o m Rom« V90'9 del M - U - 5 J

PAG. 8 / c u l t u r a I ' U n i t d / mercoledi 16 oprile 1969

® Scuola

Come affrontare il problema del diritto alio studio

La lotta studentesca non e solo lotta per la scuola

MILANO. aprile.

La rabbia studentesca lia dcstato pruriti gollibti tra i benpensanti e riservc, per*

; plessita. divisioni tra le sini-, stre e anche uH'intcrno delle

stesse for/e e organiz/a/ioni che si richianiano al socia­lismo.

. I giovani hanno il diritto ; di suscitare simili tcnsioni ? , Abbiamo rivolto la domanda

a un professore di uii noto li-ceo cittadino.

< La loro lotta — rispondc — rapprescnta effettivamcnto una sovversionc del principio

\ della rappresentan/a democra-' t ica. ma qucsto antagonismo non possiamo naseondercelo, trova la sua ragione e giusti-fienzione nello svuotamcnto e nclla voluta inefficienza del-lc asscmbloe elettive e nolle prevaricazioni dcH'i'st-cutivo.

. Ai posti di responsabilita, pub blici e privati. nei luoglii do­ve effettivamente si decide non e'e gente eletta. Jntendo dire che, al foudo dell'estre-

; mismo giovanile. vi sono an­che le ambiguita e le irre-solutezze di forze ehe pur si richianiano alia Costituzionc. alia Hesistcnza e al sociali-smo mentre il Paese si or-ganizza secondo i disegni di

' un capitalism*) spavaldo cd of-ficiento.. L'obbiettivo dclla lot­ta studentesca, il dirillo alio studio nella sua aecezione piu vasta, rifletle tutti i pro-blemi e gli squilibri del Pae­se. e questa e a mio avviso la vera matrice dclle tensioni suscitate c non questo o quel-l'episodio. Non lasciamoci sug gestionare e teniamo bene a mente che la stessa stampa che oggi dilania gli studenti, ieri chiamava i ben pensan-ti al linciaggio dei eapelloni e ieri 1'altro degli zingari ».

«La generalizzazione del salario a tutti gli studenti a partire dalle medic quale re-tribuzione del Javoro che essi svolgono qualificandosi cultu-ralmente e professionalmentc — dice lo studente Janicki Cingoli — 6 un momento essenziale della lotta per il di ritto alio studio; 1'altro mo­menta e la lotta contro i con-tenuti culturali dell'apprendi-mento che sono funzionali. falti a misura delle necessita del monopolio e doi grappi militaristici. Dobbiamo sosti-tuire a quella cultura e a quella ricerca una cultura e una ricerca funzionale alle esigenze della classe operaia e dei suoi alleati. II pro­blema fondanientale diventa quindi il legame con il nio-vimento operaio; noi studenti. cioe. possiamo dare un con­tribute determinante alia co-struzione di un nuovo blocco di forze chc i-orti avanti la lotta per il socialismo».

Ma come realizzare un rin-novamento cosi radicalc. un salto qualitativn tanto avan-sato suiia via del socialismo?

La lotta degli studenti ha aperto in modo fragoroso e irreversibile una crisi pro-fonda. distrutto saggi equili-bri. Ci sono migliaia di gio-vani che hanno nccumulato decine di denunce e rischiano anni e anni di galera c-m una abnegazione e una risolutezza ai limiti dell'azzardo e della temerarieta. I loro documenti hanno inondato il Paese. la loro iniziativa si e spinta in tutte le dirczioni possibili. nelle fabbriche. nelle chic.se. negli ospedali, nei rioni. Nes suna azione possibile e stata rimandata solo di un'ora, qua-lunque fosse il prczzo richic-8to. Ma alia loro spinta cor-risponde una forza politic,! capace di operare uno SIKKXO ne.I senso di una nuova ci-vilta?

* II PCI. nei suo progetto di riforma, ha posto i! pr\»-blema in termini rivoluzio-nari: generalizzazione del pre-salario per rompere la discri-minazione tlassista — dice un assistente della Statale — e diritto ag!i studenti a auto-determinarsj politicamente e culturalmente. Lontano da me il proposito di premiere a rim balzo una palla pri'einica. ma la questiooe cosi post a inve ste la societa nei suo assie-me ».

< Insomma il PCI rontesta globalim-ntc; alia scuola clas-sista. alia scuola come orsJa-nizzazione del consensu. oppo-ne una radicalc al ternated. non contrattabile ne travasa-bile ncl progetto govcrnativo. Quelle comuniste sono propo ste che il sistema non puo accogliere, ne idcologicamente ne finanziariamc-nte. senza sui-cidarsi. Allora il PCI o esce dalla mistica del parlamcnta-rismo e del legalitarismo oppure tutto si riduce a un eiploit velleitark) c opportu-nistico >.

A queste tesi paradossali f2nno da pendant pokmico (e in qualche modo finiscono per eliderle) altre posizioni emer­gent! da alcune tra le eompo nenti del Movimento studenti-sco della L'niversita Statale. che rappresentano l'interpre tazione. errata r settoriale. di ritardi. situazioni e contrad-dltioni reali. I-o studente co-munista Ix>dovico Festa cc le

elenca. Si tratta delle note af fennazioni sulla raggiuugi-bilita dell 'obbiett ivo e quindi sulla sua « integrabil i ta * (in molti Stati capital ist ici la g ran p a r t e dei giovani gode di un alto livello di is t ruzione): sul masche ramen to , con l 'apertu-ra delle univers i ta , della cri­si del eapi ta l i smo (l 'a l ta sco-larizza/.ione contiene le file dclTeserci to dei d i soccupa t i ) ; l ' a g g r a v a m e n t o della genera­lizzazione del pre sa lar io sulle condizioni di vita dei lavora-tori (come maggiori produt-tori del rerldito si sobbarche-ranno le spese ) ; il sostegno obbiet t ivo alio sviluppo capi­talistic^* (la « fornitura ». c ioe. dei tecnici neces sa r i ) : l"im-possibilita di unire su questo obbiett ivo le lotte s tudente sche e operaio (perehe (jue-st 'u l t ime non vivono di re t ta mente tale contraddizione) .

i Sapp iamo come si sono espress i sul dir i t to alio studio i var i Gui. Scaglia . Sullo; si t r a t t a di comprende re stori-c a m e n t e le mediazioni e in f rangerne i punti piu deboli

— dice Fes t a . — Al contrar io le tesi che ho eleneato, con divise da alcune delle com ponenti del Movimento. inuo vono sostcinzialmente dalla sfiducia nella capaci ta e \ o lonta di lotta della classe ope

ra ia e dei suoi al leati . lo ri-tengo che la lotta per il diri t to alio studio possa e dehba esse re unita a tu t te le al t re lotte e prospective per reiidere irre­versibile il processo di costru zione di una societa r innovata che nasca dallo scontro e dal­la gestione dei movimenti che da questo emergono.

« La bat tagl ia . e acquisito. non si limitn all ' i iniversita ma si estende a tutto l 'arco del 1'istruzione. Un ter reno assai

vas to che deve essere subito investito dalla presenza e dal-

I'iniziativa comunista a) fine di unire le richieste operaic e contadine di scuole mater-ne. e lementar i . medie . di aule e professori. a quelle degli studenti medi e univers i tar i per il sa lar io generali/ .zato e per r.-iutodeterminazione cultn ra le e politica. a quelle dei

laurea t i per il dir i t to alia qua lificazione professionale.

i Avanzando in questa logi-ca si r iconferma il va lore a t tua le e il significato della Costituzione. e la legitt imita di bat ters i ancora den t ro le sue prospett ive. La Costituzio­ne par la di meri to — prose-gue F e s t a . riferendosi indiret t amen te alle [>arole dello stu­dente Molteni — di cui si e d i t t o nei precedente art ico-lo — circa la s t rahi l iante in terpretazione borghese e go vernat iva del l 'ar t . -\\. che . a loro avviso. li assolverebbe dalla discriminazioiie sempre a t tua ta — cioe riconosce il me­rito e non la provenienza di classe come discr iminante per il proseguimento degli s tudi : questo cri terio politico a l t ro non c che la del'inizione della priinn fase del socialismo: a ciascuuo secondo le sue ca­pacita ».

Wladimiro Greco

(// prerpficnte nrliculn r sta­in pubblicato il W aprilp 'f,0).

Riviste

Malelingue e dabbenuomini

K' detta » delle malelingue >: rivista delle malelingue, cioe I.n spettatiirc mu.sicalc (croiia che mensili) che. dalli e dalli. e giunto al uuarto anno di vita. L'appellativo forse non dispia-ce a chi ne e insiRniti>, ma in realta csso nasconde. presso clii lo somministra. tm'inten-zione turn tanto scherzosa. (liianto solidamentc mirantc a limitare la portata di certe frecciatine. Come a dire: t Va la. d i e sei una nialalingua! ». K con un huITetto sulla guan-cia, si lascia capire chc. spar-lino pure le malelingue. si sa che non contano niente.

Puo clarsi d i e . soprattulto agli inizi della sua puhblicazio ne. I.n sppttatorc musical? ab-bia esso stesso incoraggiato lo accostaniento della sua azione a quella d'una maldicenza fri-vola o pettefiola. Senonche. in scguitu. la forza stessa delle cose e nndata sempre di pin togliendo alia rivista la patina malalinRuistica. E' venuto fuo-ri . infatti. che Rli ostacoli mag-Kiori a una vera azione di svi­luppo e di rinnovamento della cultura musicale in Italia, non vengono aJTatto (o non soltan-to) da cer te persone assai snesso bersafiliate dallo Spctta-tore musicale (la rimbeccata a un certo critico. la bottarella a qucH'altro). ma proprio da quel le altre < lie avevano magari in­coraggiato il dircrlissemenf | maldiccnte.

Tutln questa preniessa — le nuto conto di iiuanto e successo (anzi. di quiiiito non t- succes­so). in Italia, ni l eauipo della contestazione alle burocratiche strutture musicali — vuole por-ta re I'attenzione su poclie righe, pubblicate dallo Siwttatore mu­sicale. le quali danno la confer-ma di quel che dicevamo. Cioe, chc la faccenda della maldicen­za e falsa e da respingere. e che — al coutrario — e ina-tura. ormai. l'esigenza di af­frontare divcrsamente eerie scottanti questioni che non so no. noi. soltanto musicali. Ec-co. dunquc. t re Icttcrine. np parse sullo SftcUatarc musicale. chc vanno segnalate e medi­ta te .

IJ> prima e di GofTredo Pe trassj il quale, dopo un certo baccano che si e fatto. deside-ra chiarire la portata della sua consulcnza artistica presso il Tealro alia Scala. Com'e noto. al nuovo direttore artistico del la Scala. maestro Luciano Chail-ly. era stata affiancata una tria-«ie di consulenti artistici (Mas­simo Mila, GofTredo Petrassi . Francesco Siciliani). Scrive ora Petrassi d i e * in realta tali con sulenti. pur approvali all'una-nimita dal Consiglio di ammi-nistrazione e dai rappresentan ti dell'orchestra e del corn.... benche interpellati untciosamen-te per l'accettazione preventiva. non sono mai stati u^iriolmrn-tc nominati... Inoltre, la consu-

Conferenze

La citta e Parte

Pi-r * 1 marled! Ii-tierari ». al Teatro Kh.-eo. n.ri .-~<.-ra !o .--to r:oo dell 'arte (iiuho C.irlt> Ar-g.in hii pjr lato >;i! tejna « Ar­te. scuola. citta ».

Sin dalle j>rm,e battute la conferenza e .stata un mter-vx-nto mol'.o es.it«o e appassit)-nato su jiCime que.stioni chia-\ e della c t t a c«Kitfmp»>ranea e del dare forma artisl-.ca nella socit'ta d'oggi. QuaNiasi cos.i l"iK>mo faocia — ha di t to l'Ar-gasi — fa la cilia. Do\-emlo <la rt' una detin:zio:ie tti ar te M p>trebt)C dirt.- che l'arte e la Cilia. Perehe luoroo ha «i.ito sto.-ieamen'.e e tende a dart-urui sistvmaz:«>nc estoti»a al'.»> s,>.iz.o dell.i sua osisten/a. ind:-vjduale o cx)i:rttiva; perehe e in rap;><»rto di eentri <k'l-a so i it-la e d'!e Ii».-o fun/.:txn ne!!.i Ct-rarthia .<4Vid!e che l'arte h.» e!.itx>rat«» nunielli di oiitftt! e nxxielh <l; co:nix>n.inx-rrto uti'.i a'.'.e stnit tore <iel s.-tema.

II t-iwi-i-ttt) di citta v.» mte.so in M-:WI ur tx inis t io nid anche co-no p.-iVt-tto dello v,x)zio pn-\ a t o O^.^i r«>i ci trovianii> di fronte a -.ina cri^i della citta e a una t n s i (it-il'drte (s; avanza-no rool'.c ii»te^i d: nx>rte del­l 'arte). Q.iOsM crisi e rKXKidii c;bik- alia crisi della stonciUi. de'.Id orfianizzazione stonoa del-rosistenza. s<x-ono\> la quale lo ih>nw linora crit:cavd il [xi.ssato e lo pro'ettava ;n on futuro concrete. E' la tecnologia che. j q:iasi >ftigt;endo a! ct>ntr.»;io :i-m,<rtt>. hd IIK'SM) in cn<: la sto-r:c.ia. 1.1 cu ta e l'arte i»nH' le corKViCiamo.

IJI c:tt<i o.^iti e nn immen*i> luoijo di con.siimi <h o.:>Mti. un luorfo o \ne s atno bomh.irddti It-JteraiuH-r.te d.t'.le wfornuzioiii che vengono date e Tiianir>t>;ato dd! r">t«-re in mi>io ! a > the ai rnoux-nto del recep.aK-nto <k--»

inft»nndzione di un fatto non si pun piu d.ire und storiciia a! falto stesso.

I,a citta e sempre piu on hurio inabitdbi'.e. In und situa 7.:one ct>me questa l'artLsta o si mserisee nella pwird inn iaz i^ ne degli oggetti o improwisa lesisten/d d.ivanti ai fdtti usiin «K> gli o,igetti p-.-r una funz:iv ne diver>.i d.i q.ie!!d p^T la qo.t-!e sono stall concepiti. e co-i Idx^ra l'u:nano d: sc stesso e della colietiivita.

H:x-)^nerebtx." msegruirv. p<>ter insi>.n.ire agli ih>m;ni a hberar-si. inseinare d fare ia citta. a essere urKinivti. No! pds-.i!t> it'.i artisti ebbero lo loro strut tare, i mecenati. i e»v!ez:onisti. i! merc.ito. O^g: 1'drti-t,) n«>:i hd .-«:rii:t;i-e ;HT msegn.ire -< fare !.» i .n.i . E !d sx-uola d! ;> into lvis-~,i ;ri on: e sprofen-ddtd. ti;rrh>^:r.i t h e :! p>vtere rh*n viit)!e t he si ;n»egn: a fare !.i citta. An/i Id ut t . i .-i ti.strug go ogn. g:<>rrHi.

LT di*truz:ono de'.Id storvita dell.t c;tta e iin pn:i><> pds^i \vr-*> un fut.iro dss.ti i lramnu-t:co e oscuro — h.i c<vxl.i-o (iml.o Carlo Arg.m.

S»> la ntistra interpret.!/.one rsKi \ a oltre il sen-o tie!!.* eon feren/.i deH't>r.itorr. piu t he contestare g!i oggetti ora sia n » gr.inti di panto oho s. dove contestare ;! pot ere. ro\esc:are i rap;>"»ni di c'.is^e e. in un prixv.s-o nvo!uz:on.ino. dare stonc:ta alia teeno!t>gi.i e tldre anche faco'ta <!i progetto della citta dl nuggior numero th ix» mini jx>&>:bi!e. M.\ eon les.it (,> sen^o stor.eo cho altre. nis> \ e stermin.ite mass,-. ;i:n.\no si anprc ' tdno. o.tre gli anierioani < iili e ;:o;vi. a f.t:e Id t.tid. e cosi a fare I ar te .

da. m i .

lenza progettata non e stata mai riehiesta: non abhianio avu-la nesMina riunione eollegiale. nun siamo quindi miniinainente responsabili della conduzione ar­tistica ne del presente. ne per il futuro.. .». E conclude, spe-rando che la c precisazionc val-ga a calmare le ansie dei dab­benuomini pensosi dclle sorti musicali del nostro paese >.

Certo chc siamo pensosi. ma allora. chi ha piu la responsa-bilila artistica di quel teatro? II solo Chailly (che da solo non (Miteva funzionare). o nemmeno lui e quindi, nessuno? E come si mette la faccenda, adesso che saltano fuori ben quattro miliardi di deficit (quattromila milioni. mica scherz.i) accumu-lati. appuntn. dal Teatro alia Scala? O e tin'invenzionc delle malelingue?

L i seeonda lettcrina e di Al­berto Pironti. il quale la indi-rizza ai colleghi rcdatton dello Spettatorc musicale.

Dice." t Concludeiido il suo re-soconto del dibattito avutosi a Piren/e sulle " Strutture e isti-tuzioni musicali in Italia " . il critico musicale della Kazione. Leonardo Piozauti. ha scritto che " la virtu di molti nostri intellettuali non e quella della pazienza: forse nella convinzio-ne. del resto nlibastanza ben riimsta. della pazienza degli ai-iri ". Chi sono questi altri? Ghi-ringlielli. il generale De I^orcn-70. la Pubhliea Sicurezza. Pin-za ut i? E che succederebbe — domanda Pironti — se gli altri perdessero la pazienza? Si co stituiretiliero delle squadre tli azione per picchiare coltiro cm. ad esempio. non piacesse il car-tellone della Scala ti del Snn Carln? Si sottoporrelibcro a tortura cotoro che non amano la C/ifermr.'CJra di Pizzetti o la Vassione di Penderecki? Si chuulerebbero in eampo di con-centramento coloro t h e giudi-cano Mnrgherita Wallmann una ridicnla regista? Bnitli gionu. ahime. si preparano per i cri-tici musicali non integrati >.

Cosi conclude il Pironti il quale, a proposito. e un < pre-cursore > della contestazione musicale e un antesignano tra quanti hanno pagato di persona non tanto. diremmo. I'inclina-zione alia maldicenza. quanto — al contrario — un consapo-vole altegginniento contestati-vn. Tant 'e . il Pironti. segreta-rio dell'Accademia filarmonica. fu su due piedi esonerato dal l'incarico. quando azzardo — anni fa — qualche riserva su un concerto voluto dall'Acca-demia.

I a letterina di Pironti & tan­to piu r i \ e la tnoe della gra\i td d'una situazione. se ad cs-~a si acciunce Id tcr /a . apparsa sull'uitimo numoro del!o Sprl tatorr riusicalc <le ahre d.:e sor.o nrl penultmit^. E' di C.'.dn-franoo Z.iccaro (raramer.te ci e capitata un.i sud prosd cosi chi.iral. il quale fa sapere che .i\er».i.> roe-ens.to conv nvr-.ta-v.i urui reg.d dell.i Wallmann. egli e st.tto esor.erato ddll'iv-eup.irsi piu di mi:«ioa presso il ciornale che a\eva ospitato a>:ella reoensior.e. Conclude lo Z.ioo.iro: t Forse questo e «o!o un primo awer t imento : forse. alia prossim.i stroncatura della sicnora Wallman. s.iro picohi.ito da squadre d'azione e. all'ooca-s:onr suorrs<i\a. sar.i nnohiu-so in un eampo di concentra-mento ».

Conie si \ede . le cose sono anddte ben o'.tre I'amhito delie md?el:ngi:e. dii ^'fri. orm.ii. perdono la pazienza. Ma co-raggio Nolle tre lottenr.e ci sono lemi (musicali e di eostu mol che. suhinnati . d.Xnno un pnvi -o quadro d'una situazior.e musicale che sarebbe troppti comodo Ia«eiar rmihalz.ire in i:n g!«vo tra mdlolir.gue e ddh ncnunrr.'.nt.

Erasmo Vafente

Rai- Tv

Controcanale NIENTE 1)1 SPKCIAI.E - Do-V'» aver vislo la prima jmntata di Speciale per vol aveiama affermato cite questo prof/ram-mu nveva dinanzi a se un'al-tvrnaliva: quella di uiovarsi delta presenza dei qiovani nel­la studio per iutissere, in uc-cordo eon ql\ ospiti o a loro costo. un iliscor.-.a rapido c po lemico su cilcuni u.spedi dclla realta e del costume di oi/qi; oppure quella di utili;:are ra-qazzi e raqazze soltanto per conferire un taqlio put disin-volto del solilo e un sapore vaoamente articoiiformista <• un normalissimo spettacola mu­sicale. A dire il vera, non e che credessimo molto nella pri­ma po.ssimlit'i: il dialoqo con (ireqorctl't e talune ohbiezioni masse ai cantanti. peril, ci acerano spinta a frenare il no­stra scetlicismu. Ma qui nella secanda puntata. aspite (luida Crepax. le spcranze s'erano di molto assottifiliate. K adesso. dopo la giiartn pinitnla. ci SCIII-bra di poter tranquillamente abbandonare ooni residua dul>-bio: questo Speciale per voi non ha propria niente di si>e-ciale. se si eccettua la misura particolarmrnte ri'lotta di qual­che minui'inna (trappa poco perehe si possa parlare di an-ticoiiformismo, ormai).

In questa pi-ntata, e stata sola il quarantenne Luciano Salce, ospite di turno, a ten-tare la * provecazione t: c il s«o discarso sui rapporti tra cecchi e qiorani non era certo un qiaiello ili oriqinalitd. Co-munque, i ruqazzt presenti si vmn ben quardati dal racca-dliere in qualche modo I'otjer-la, e tutto e finilo, come si dice, in coda di pesce. lienzo Arbore. da parte sua. non ha nemmeno saputn sjruttare It spunto nffertoqli da quel ra-tiazzo chc ha parlatn del hallo come di uno * sjoqo *. poncn-

do implicitamente il problema •telle inibizioni cui i qiovani si seiitoiio sottoposli net corso della loro normale esistenza.

Si dird che se la trasmissio-ne non si xtacca dalla solita routine, In culpa non e solo (lei qiovani cite vi partecipana e non trovano nulla di interes-sdiitc da dire, ma anche di quelli che. avewlo qualcosa da • esprimere. non l i partecipam*. Ora, innanzi tutto. bisoqnereb-lie andare a r<dere come e dove veiKiono scelti i raqazzi da tnntare. Comuiupte. forse hanno anche raqione quelli che. muqari inritati. decidono di occtq.are dhersamente il loro tempo. In fnndo. andare in uno studio telcvisivo a dire un paw di battute. sia pure « provocatorie », per finire da cantor no t oriqinale * a un paio di cantanti. nun vale dav-vera la candela.

• • •

CAPELI.ONI E NAZISTI - In-tercssante soprattulto come in-dicazionc il documentario L'au-tunno dei ca|ielloni qiralo da I'eter Fteischmann per la TV havarese. Qua-ii tutto in preset diretta. dimosltava come si possa indaqare can la macchi-na da presa tra la qente e per le strode di una citta: cosa cite, puriroppo. nelle inchieste televisive tfu/iaite avviene mol­to raramente. Quanta al tenia del documentario. esso era or­mai abbaslanza scontato: i ea­pelloni. in una certa misura. sono stati da tempo x diqeriti » e. comunquc, non rappresenta-no piii il pnnto di rottura phi ara iua to tra i oiorani. II me­rito maqgiore dell'inchiesia era quella di mettere in luce quanta radicata sia ancora, nei i cittadino media t> della Gcr-mania occidentale, la inenfa-(iffi nazista.

g. c.

Programmi

Televisione 1* 12.30 SAI'KKK

Corso dl franrr.sp

n .00 TANTO KKA TANTO ANTICO

n . m TKi.i:oioitNAi.K

17,00 (ilOCAUIO-

17,30 TEI.KGIOUNAI.E

17.15 i . \ T V nr . i n . x o A z z i « II t.runc dl San Marco »: tcrzo episodin del l 'orUinalp di Ti to Ilt-nfatto e Gianni Pol lnne

18.45 LE MERAVIGL1F. DELLA N'ATl'RA I.' lnscitu t igre

19,15 S A P E R E « Mode p still drl nnstro secolo », a rura dl Emillo Oar-roni ( I ' in intaia)

19,15 TELEGIORNAI.E SPORT. Not lz ie del lavoro. Cronachc Ital iane. OfiRl al Parlanu-ntn

20,30 TEI.EGIORNALE

21,00 LA PACE PF.RI1VTA E' la trr /a puntaia dclla r icvoc. i / iu iw curaia da llonilirrt Il ianchl su inalorialc drl la H11C. Qualr s ia la sorir ia drlla tntprprciaziont- rhc Il ianchl oltre dcsl l avvpnimcnt l i jp-vorat l tutti hanno pntuto toiist.uarli) Staspra si parlrra IIPIIP dHflcolla clip si nascondevano iliotro la prosppra fae -c l a i a dpgll anni 20 e t h p sliocraronti n r i u crisi del "29.

22.00 MERCOLKDI' SPORT

2J.00 TEI .EGIORNALE

Televisione 2* 10.00 FILM (per Mi lano c zone col lrgatPi

19,00 S A P E R E Corso di liiRltse

21.00 TELEGIORNALE \

21,15 I O M I N I S U L FON'IIO Fi lm Rrgia di Fram-psco U P RobprtK. Prrspniazitinc dl Fprnaldo Ili G i a m m a t l r o . E- 11 pr imo f i lm dl tin ciclti rifdi-cato al . f i l m dpi marc • (t> mrgl in riplla cucrra sui marl ) . L'oppra c del 19-11 c narra la v lrrnda «1PI marinai di un sot tomar ino inras l ia tn sul fondo drl m i t f . E", forse. il migl ior Aim del ciclo per II suo laRiln documpntaris t ico Comunquc. q iralo sni to il fasc ismo c In pirna currra fasrlsta. csso non pntpva darp e non da atcuna antcnt ica v i s ionc critica drl niondo dPila Marina c dclla sneicta dal la quale I marinai provcn lvano .

22.15 L A P P R O D O Siaspra dup srrvlz l : uno sul le tassp appllcahil i alle operp d a r t c c s p o n a i p a U i n i c r n o del MFC. r a l t m su un s a g s i o di i l inni e s a p r s n o sulla iPttcratura rcglonalr.

Radio N A Z I O N A L E

GIORNAI.E RADIO: ore 7. 8. 10. 12. 13. 15. 17. 20. 23

fi.10 Curso dl l ingua Icdcsca 7.10 Musira stop 8 to l.r c i n / o n i dpi m a i i i n o 9.06 Colonna mus ica le

1005 La Radio per le Sruolr 10.15 Le «>rp dcl la mus ica ll.Oti I j nostra sa lute II.OS I n disco per r e s t a t e II 10 Soprano Mafalda F a \ c r o 1205 Conirappunto 13 15 I n disco per Testate 11.04) I rasmis s lon l rp.(ionali 11.15 Zibaldnne i ta l iano 15.35 II .ciornale dl bnrdo 15.15 Paraia di succcssi lfi.00 F i n ( i i m m ) per i pircoti l«..!0 Folklore in sa lot to 17.05 Per \ o i e iovani 19.13 - l a Pasqua di I v a n » dl

I.pone TnlMoi 19.10 I.una-p.irk 20 15 • II cro^so Frnpstone -.

Trp Mt\ dl Giov. Giiaita 22 00 Cunrcrto sinftinico

SECONDO

C l O R W I . t : RADIO: ore 7.30. 8.30. 9.30 1030. 11.10. 12 15. 1.1.30. 14 30. 15.30 1*.30. 17.30. 18.30. 19 30. 22. 21

K.OO S\r-i: .»ti e canta 7.10 I n divco per Testate 7.11 Itl l iardino a tempo dt mu­

s i c * 8.10 I n disco per Testate 9.10 Interludin

10,00 I meravts l ios l anni \ c n t i 10.10 Chlamatc Roma 3131 12.20 Trasmissinnl reclonal l 13 00 \ | \Ostro s c r \ i z i o 13.35 Le nccaslonl dl Romolo

Valll II 00 . l i ike-hnv II 15 II portadi<chl 15.00 Motlvl sccltl ppr vol

15.IS S a s s i <li d l l ie \ i del r o n -ser \a tor i italiani per U > no scolast iro 1967-'fi8

lfi.oo I / in terrut iore 16 35 La l l i scnteva drl Radio-

corriere 17.10 Pomeridiana 17.35 Classe I'nira 18.00 Aperi t ivo in musica 19.00 ( a n / o n l a due tempi 19.50 Punto p virgola 20.01 Notturno di prlmavrra •0.15 I n disco per Testate 21.00 Walla che l a \ o r a 21.10 II mondo dcll'opera 22.10 Le occasionl

TF.RZO 8 10 nrnveni i to in Italia 9.30 I I l la>dn

Irt 00 Concerto di apprtur.i 10.15 t)ii.irtplti c quir.tett i di

I inci l lnrrhcrini 11.15 Polifonia 11.10 \ r r h i \ i o dpi disco 12.05 L'mformatorp ptnumusi-

co los ico 12.20 Mnsichp parallple 12.50 D . rimaros.% It 00 Intcrmp/ro 13.10 11 \ iolonccll ista Mrtis lav

Rostropo\ ic 11,10 Mrlodramma in *ime>i:

« Madama U m i c r l U • 15.30 Ritratto di autore: Carl

Maria \ o n 5\>ber lfi.30 Musirhe ital ianc d'ocj i 17.00 Le npinioni degli altri 17.20 Corso dj l iniu. i tedesra 17.15 C Debussy 18,00 N o t i / i e del T e r / o 18.15 Quadrante eronomico 18 30 Musica IcRcera 18.13 Piccolo pianeta 19.15 Concerto di osnl sera 20 30 Psirolos ia e p»ican*Iisl 21.00 Celehraiinni rossini.ine 22.00 | | Ginrn^lr del Tcr7o 22.30 Inrnntri con la n. trratna 23.00 MusichP dl I K o m i \ c s

VI 1KGNALIAMO: « II aro i io F r n r s t o n e - . commedia dl Gioxannt Gual t* ( R i d i o . I" ore 20.IJ) - R e j i a dl J U S M I H O Srashone Tra (l i la terpret l : Franco Alpentre e .Giovanni Morettl. F/ U i tor ia dl due amlct , dal tempi del f w c t i m o al « boom » del dopojuerra .

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TORINO. 15 aprilo. Vener«li 18 aprilo si aprira a

Tor.iw Ia prim.i rajsogna nxT-cato dell'alta novi!a per I'abbi-giiamento di lusso — Moda .-o !eziixie — c»xi in^i presentaz:-*^ tie g!oba!o di m.>iei;i autunno / n m w I%9 70 d-alle co!!ez:m: esibite dai prod.ittori presenti.

•i Moda se'.ezione -» si prwpone di valorizzare quei produttori che h.inno spiccate caratteristiche at t:i.ili di moda colmando il vuo'o es;-:onte tra i d'.je grandi pro-tag«>i:s!i doU'abbig'iamonio. !*i i-iiifezttTne e l'alta n » i a . q.ia^: fo;-e JO mercato dove l':nc«ti t ro tr.i nr«>iuz:one e cre.3z<T>e s:;:n,>:: ].\ prima .3d os.iltare i: r>ro:>r:i> nv>:ntn:<-> creativo e !.i sfr.Tfvi-3 a pro.Lirre TI term n colore*:.

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Un classico della divulgazione ccientitica - Non e mai stato scritto nulla di piu preciso. semplice e aliascinante sull'argomento • (II Giorno)

1'Unit£t / mercoledi 16 oprilo 1969 PAG. 9 / s p o r t

La corso dell'Unita, il tradizionale «mondiale» di primavera per i dilettanti

IL 25 APRILE IL G. P. DELLA LIBERAZIONE

II profilo alll-melrico d e I G. P. delta Li­berazione. Co­me s i vede II percorso dl km. US e rlc-co di dislivel-II: il t tetlo » della corsa e la sallta dl Baccano (30v melri) valevo-le per il Gran Premio della

Montagna km.parz. I0j 18.5 26 54 0 10 20 30 40

49 5356 61 50 60 70

79 85 80 90

97 101 100

/// 110

1P6150134 l14715f 120 130 140 150

158 166 160

' $ •

II profilo della corsa, come si vede nel gra-flco a destr.i, dopo Prima Porta si snoda come un gl-gantesco « 8 ». L'arrivo e la partenza av-verr a n n o In due punti di-versl dl Tor

de' Schlavi

Di scena le nazionali sotto i 23 anni

FRANCIA - ITALIA 0GGI A GRENOBLE Pure oggi, a Udine

La «Under 21» in campo contro

la Romania UDINE. 15

Una splendida g iorna ta di Bole ha sa lu ta to s t a m a n e gli « azzurr i > < Under 21 > ospiti d a ieri s e r a di un a lbergo di Tr ices imo. a pochi chilome-tr i da Udine dove domani alle 16 giocheranno una par t i t a amichevole cont ro i coetanei del la Roman ia .

L 'a tmosfera nella comit iva i ta l iana e t ranqui l la e ca r a t -ter izzata da notevole fiducia c i rca le possibilita di una af-fermazione sui temibili riva-li . alia luce anche della posi-t iva par t i ta di B a n . giocata poco piu di una se t t imana fa cont ro la Svi?zera e vinta per t r e reti a zero. AHora. piu che il r i sul ta to . impress iono il gioco piacevole e tecnica-m e n t e pregevole messo in mo-s t r a dai giovani di ques ta mini-nazionale i ta l iana . Ma la Romania si p resen ta come un avve r sa r io assa i piu temibile por gli azzurr ini c h e hanno comunque conquis ta to la Rim-pat ia genera te .

Cnrdialita e m a s s i m a seni-pL'cita costi luiscono infafti !e doti di fondo che ca ra t t e r i z zano questi diciotto giovani. piunti improvv i samen te alle *ocli> della magl ia t a zzu r r aa .

Gli azzurr i hanno sostenuto s t a m a n e un b r e v e allervamen-to . lavorando sulla pal la ed effe t tuando quindi e s r re ; z i pinnici . sul t e r r eno del Mo-ret t i che li vedra dnmnni im pesna t i contro la Romania I.n Rl 'enatore Vicini ha alia fine a i n u n c i a t n la ro<=a rieeli und :

c: d i e probabi lmento scende-r a n n o in campo- Vecchi : Sa-hndini . R imbano : Cuccured d u . Spinosi. Zaniboni . Novel l ;r,i. Scala . B o n d . Marche t t i . P n V r i .

N'el pomeriggio e s t a t a con-voca ta anche la mezz 'a la udi-ne=p Franzot . il che fa j u p -p o r r e 1'intendimento di Vicini r!: ave re il valido 21'ocatore a por ta ta di m a n o per una sua even tua le . e non i m p o s s i b l e . «tili77a7;opo in squad ra (•" n~piti cor,o fiiunti in c : t t a i - v vrnient i dn l l ' ae ropor to T»= se ra di Venezia. rnn M" r>-T ffi r ifardo c i t a to in t empo r ^ r c ==c-ro rirovuti in r o n n i r f da l le autor ' ta r i t t ad ine <-> *rr>r t-'ve

F o r - e =.i!o re l la t a r d a naMi n s t a di dnmani sa ra m o b i l e c o - w e e r e la f o n n ' . r ^ i e rhe \ d r ic rn t i rnmcr i f a r a n r o • r e n d t r r in camp* .

Tennis: le teste

di serie per il

forneo di Roma II Comitato organizzatore dei

26.mi campionati internazionali d'ltalia ha stabilito il seguente ordine d'iscrizione delle teste di serie nel tabellone del singo lare maschile: 1) Roche: 2) Newcornbe: 3) Ashe; 4) Okker: 5) Santana: 6) Riessen; 7) Mul­ligan: 8) Drysdale 9) Pasarel l : 10) Pihc: U) Mctreveli: 12) Ral ston: 13) T i n a c : 14) Taylor: 15) Richey: 16) N'astase. Queste le teste di serie del singolare femminile: 1) Moffitt King: 2) Bow rev Turner; 3) Haydon Jones: 4) Wade.

Gli azzurri rafforzati da Boninsegna de-vono riscatlare la recente sconfitta subita a Genova

VALCAREGGI E FIDUCIOSO

I I « viola > C H I A R U G I che e in gran forma e una delle mag-giori speranze azzurre

A confronto diretto gli avversari degli azzurri

La RDT a Dresda contro il Galles

Nost

La « Salvarani» al Giro di Romagna

La Salvarani ha a p o n o j a se Tie del.'e iscnzioru del 45esimo Giro della Romagna. Gran Pre rc*.o Supermangimi P t t r .m. che u correra il pnmo ma^gio or gamzzato dalla « Francesco Ba racca » di Lugo. La formazione diretta da Luciano Pe2zi sara pre?ente al gran completo alia cla^Mca luchese' Felice Gimon d; niorna a Lugo con !a magha di carr.piore d'ltalia che con quistd lo scorso anno ne) Giro di Rorriaina Con Gimondi sa ran no a! « via » l ev campionc del mondo Rud> Mtic. D;no Z^ndcgu. Franco Balmamion. Franco Bodrero. Lino Carletto. Cipnano Chemelln. Luciano Dal la Bona, Tommavo De Pra . G:?.rcar!o Ferrrt t i . Pietro Gtur fe . Wlad'ro.ro Panizza. Wilfr.cd P»ffgcn e Roberto Pc£g:a!i.

ro servizio B E R U N O :3

L' lncontro R D.T.-Gallca di domani a Dresda puo dec idere le sort i del t erzo gruppo per la qual i f i caz lone at c a m p i o n a -Ii mondial l di C i t t i del M t s -sico spec ie nel caso di un p a -reggio perche un pari tra K D.T e d a l l e s a u m f n i p r e b b e il valore dei l ' ipoteca messa da* gli azzurri Ma sia 1 gal lesi che 1 tedt-schi scenderanno in c a m p o decisi a \ i n r e r e . non hanno f a n o m i s i e r o del le loro intenzioni 1 tede^chl dr l la R D T con ia buona prova of-f e n a con I Italia hanno m o -s ira to d: aver flnalmente i ro-vaxo la ch iave g ius ia P I T por -tare anchc il caloio su l lvel l i no icvo l i p e r c l o ?e supereran-nn il C;allrs non sara certo un caso f o r t u n e ma il corona-rr.enio di un crescendo tecn ico e t a n l c o Com se v inceranno . a p a n e la clas<ufira del g irone etie li vedra al i c c o a d n po~to d i e i r e I Italia, i raga77i di See -ger potranno vamar«i di aver ^uperato le d iverse e nveefsa­n e (asi del rodrtggio rt-50 r.i--cr*«ario dal r i n n o v a m e m o e n n g i o v a n i m i ' n i o del ia ^quadra C « il p e n c o l o c h e Questa f i­ducia si tra.'formi in ecee<i=o di s icurerza un p e n c o l o cui Seeger ha pensa to • porre n -paro d icrndo al suol ragazzi « A n c h e dopo Ia partita con 1 Italia, dove a b b t a m o sflorato il succes«o. non e g lus to pren-derc a.la leggrra gli m c o n t n internazicinali e tanto m e n o queil i validi p^r la quai i f i ca -zione al campionat i mondia l l •

Per lui II Gal les e un av -v e r s a n o da t e m e r e anche d o ­po la sconfltta di Cardiff, con I'ltalia e dopo tl pareggio ne l -1 ^mlchevo le con la C e r m a -nia oves t Oltre a Incltare i «unl ragazzi a non cadere net tranel lo dell erceas ivo o t t i m i -*rr.o Seeger e»ige un c o n t i n u o rr..6llorarr.' ,nto detla tecntca. i.n • • iperamento dei puntl mor-tl e dei rnomenti dl indec i s io -ne. Cosl pr .ma di recar«t in all^narr.ento a Dre*da t c o m ­ponent! drlla n j z i o n a l e del ia R D T hanno r iv is to il te le-fi'm della partita contro I'lta­lia. facendo t e g u l r e la proie-zlone da un franco d lbat t i to autocri t ico Ha parlato per pri-i r i II capi tano I'rbanczyk per d re- » Vogel r Krri«che h^n-r.r> «\..;-> il Inrii trih :to rll ap-pla.:si dal p .hbheo . come un

po' tult i nol Ma ora la sc ian i ) <ln parte gli applausi e d i°cu-t i a m o inveee deg l i e r r o n <• de l l e occasfonl mancate .

La seconda rete di Riva. ad e s e m p l o . non era diff ici le lm-p<'dirla »e la d i fesa fo«?e s ta­s ia piu at tenta » Frenzol poi ha a m m e n o che d o v e v a :.n-dare piu spesso s o t t o porta <• Krrierhe ti 6 cr l t i ca to per cc-ccs s ivo ind lv ldua l i rmo M i t<>r-n i a m o alia partita di dnrn.ini Al 4-H-2 del Cal les gli undici del la na ' l ona le delta R D T m-tendono contrapporrf <:n E I ^ -co so«tenuto. che non «i cliff. -ren7tera mol to da q u e l l o vl f to contro I Italia a B e r l m o s i prevede che il Gal l f s al l 'attac-co puntrrA sopratut to SM un g ioco preva l en tement f in'livn-duale p*r cul 1 tedc^chl «i appre<tano a r ispondere m m -tenendo alto il n t m n del gio­co . Ma sul Galle« non e f ^ n > farsi una ooin lon^

Ai m o m r n t o attuale nrin.Tar-ri sul g ioco dei fj^lles in b j -se all u l t imo incontro con la Germania ovest sarrbbe p n v > di vahdi ta e cio per d :» rr,o-tivi 1) perche a Frar.cifort-I brttanmci non erar.o in cer-ca di puntl 2) p T f h f la r . T -mania ovest £ (n n - t t o dfchnr. Inoltre a Dresda II Galle« r.o:, potra far scendere in c i ir .po n-Sprake e r .emmeno P n » c ! l , al p n m o e s u b e n i r a i o il pnrtierr del Peterbourgh. . \ y ihng:on . mentr" Powel l * rjua.*! certo che \ r r r a r i m p a r ? a t o da R e ' -

ce Bow 1 n 1 al ienatorc del Gal­les. ha d e u o che a Dr. -da s: atte-nde una R D 1 rr.olt.i tor-te. ma fpera uguaui . enn' in una v i t t o n a Ha agg iunto ch<-la 'ua ^quadra na lu«ogr,o di punti rnolto piu de l la H< -pubbllra democrat i ca tedesca * Anche se non sono in gr.ido dl dare un g iud izm pr«-ci«(. sulla nazlonal*- del la RDT — h;. pro*eguito — io e I miei ragaz-7l •> lpp iamo dl avere dl fronte un avvprcario con una diffs.i ber.i- or2ani7rata e con un s t -tarco a=«ai p.itfr.te Pero . rl-peto. «prro in una vi t toria an­che perrhf l u l t imo nostra nf-ff-rnarione contro una ' q u a ­dra n< n hrltannica ri«a!e al lJ'"-v 1 n surcesso nel r o n t m n -te non ci d l « p i - c e r ' b b e •

V«-(lrf-rr..i co«a t." p<n«frar,r.o d.^m..r.l ell ' lrdiri del'.a R D T l.f frj-rn •zioni ->iu p-ohabi! i che «cenderar.rio in c a m p o a'-lo fiiadio H- n z - . - l f y t v

R D T : Croy . Fr-ir*«d->rf Sofhai . s >»e n. n.rar.<ch. l"r-VanC7*. k Ko* rr.T I.Of*A^ F 'T i -7el. Noldr.' r Vog.'l R:sfrve-Graper.Tin. Fp.irws««»r. Ha-m «r.r. Hock

GALLES .\!;!'ir.*'r,-i: H<- d RiC.:ei Er gland H. . ce (P.>-wel l ) Tohx Thr>ma«. U«r.r.e«-s»v. Hole . B. Jr,n"^. To^hack U v r . d a \ ; e « Le prohahili n - r r -v»- del Gi l :r<- D r r n . D :rba-.

ARHITRO G e l : k <Relg.O)

n. g.

GRKNOBI.E. 15. Pioggia e freddo hanno ac-

colto la e o m i t n a della nazio-nale « Under 2'A 1 al silo a r rivo a Grenoble. II sole, che ha accompagna to il viagnio degli azzurri fino alia Iron t iera . ha lasciato posto al di la del tunnel de! F re jus . al maltempti A Modane addirit-tu ra novicavn. jxii aequa a cat inel le fino a Grenoble d<t ve gli ay/.urri bono giunti in autobus \ ' . ' M J le 12.30. drp<i aver I.istiato Ia ferrovia a Chambery .

L"ntte5.« [x r la par t i ta di domani sera 6 v iva: ed i france.si non nascondono le loro speranze di rep l icare il

1 iiicccs'-u Kilto a l u nova il lfi ottobre i m r ^ o . che d a r e b be ai^li t esfxiirs * t ransa lp i ni non poche possibilita di co gl iere ia vittoria nella Ci»p pa Latina ( t u i . come e nolo. ol t re a cjuclla dell ' I tal ia e ilel'.i F ianc i t p. ir tecipa an che la n.i/i.»ii,i:e ni ' ivanile <iella hpagti.i. che finor.i non ha giocato alcuna p a r t i t a ) .

L"allenatore f rancese \icni logne. pur riconoscendo t h e r i inptpt i . i si pnnpett,-! molto ti-.rfK'ile (1 .Sono o r r e r s o r i so­licit c smalmatt nell'arte di difenrirr.u — ha dct to fra I'al-tro parl .mdo degli i tahani — e nel ct:.'cmi>o tnoUn nbih nel portare Tclnci ctmtraltnr-chi 1) ii.i r-prr-,-,0 un c i r t o ottimi-i:ii>> * \lu cmtpleUt fi-duaa 'jci v.iei rauazzi — ha afTermat'* UiKLogne — e non dubito i ' ie "ii daranno ra-gvine S\erti veramenle che essi s.ifjiiian'j npelere \l li-vello drill pre^Xaztone dt Ge-nova, c «!• v i ro dnrrcro rosi 1/ rtsuivilv. itahcim permetten-do. r.'in diVTcUhe rnnnrore . \r<~iuui iln miei unmim tia Fubi'u iifortwii di QJOCO nel­la ult'nu 'iir.rnntn di campio-Tinto. r tr.rr, quiidi m qrnd'i <U sch.t ."j 'c centra I'ltalia la ilessa j'jf.-iazione che ha rc-rer.'e-.c'.'c ooTfufo il Heal Madrr; ».

La **.f>->.i fo=a noa pu6 di re i r u i c r \ . i ! ' a n C 2 i . il rjua-'.c pr'->--.- •!( rn. fuca ^cor-.i si e (ii-,!i*i ras«< ^'nare a f.i-r«- a rr.-'-.o M' K-po=.ito e <ii R. if — t.'i *:t'ilar« s:curo <d :.'i ."litro proodbile — u-citi .r.T.irr.hi rnalc-r-ci dalli ri-*\r t'.'.t- p i r t i ' e 'i; c.impin-i ito e c o ^ ; n : ' i rj'::ndi a r . r . s n n a re a!!a t - v f e r t a . s:cfh»- \ 'al-r a r r^ ' j i h.i do\-; ;o «tiramar« le cc:r,\-*c?? rr] cupp'erm rt.i ri r ipn r i i a r , : ; ^abi t . r . i (Samp doria) •• Ginbertoni CP.dcr n~.o).

M.i e ionv.o- 'ar . te V'alcarcg-i Hi rr,n h.i pv:r5o !a =i;a fid.i

c ia : int.uito pt>rcho dnjx) la sconfitta enn l«i F ranc ia . la na-/iotmle « I 'nder 2H > si e su bito rifatta ai dnnni dell 'Ir-l anda . d imos t iando di ave r raggiunto in breve un mini-mo di afTiatamento F. poi st a veil a ci sara in pi 11 Bo ninsegna che sara con Chia-rugi una delle magcior i spo raii?e azzurre .

La squadra i tal iana obietti-vamente non d isp lace : in di­fesa Superehi & un port iere in g ran forma, il cui nnmc e ra stato fatto anche per la na / iona le niageiore . dinanzi a lui sono ter / in i grintosi co me Paset t i e Roversi . men t re la mediana si presenta egua!mente forte con Scala to Madde) Nirolai e Santa rini.

L ' a t t ac fo infine oi tre a Bo ninsepn.i e Chianmi eompren-de Gori in fun/ione di al.i d r s t r a <> l 'accoppiata Vieri Merlo che tia ouni jffidnmen to per quanto rit;uarda la co-pc r tu ra del ccntro campo.

Quindi una bella prova de gli a / zu r i i nun e nffatto im-probahile . anche p<. r quanto r iguarda il r isultato- sebbene Valcaresgi cmt inu i a tlire che il r isultato g!i interes":;! fino ad un cer to punto. gli interes-^ar.n di piii mvrco le prove dei «i'igoIi in l i^ta f'i una !o ro futuia uti'i77a7ione nella na7ir.n.i'e macc io r r .

La partita in TV (registrafa alle 22)

O J J - SJ pro-'ramrr.a rMz;one TV a-> ore 12. nc'. corso di < Merco edi =->on * andr i in on da da GrfyVj.e la telecronaca ree^t-rau deJ'.ncontro di calc-.o F rancn lla'. a < Under 23 ». Te> lc-croi:-M ." co'.o Ca ros:o

Civita aCastellana

Bivid Monterosi

Baccano

^jlMLParteiiza viStefanitli \pr($)y

jAJTiM v.Torde'Schiavi

Tutti i migliori saranno al «via»!

La XXIV edizione della corsa si profila del massimo interesse • II (Ibro d'oro delle precedent! edizioni - l| generoso sfancio dei sostenltori

P e r i ciclisti dilettanti si avvicina il giorno del piu im-por tan te appuntamento di pri-m a v e r a . La loro t classicissi-ma > — il XXIV Gran Pre-mio della Liberazione — alia qua le anche ques t ' anno . co me e nella t radi / ione, pa r t e c iperanno a g ^ u e r n t e r app re senta i i ie s t runiere . 6 gia pronta . La CTS della « Feder-c ichsmo > ha approvato il IKTCorso t- la gar.t si svolge-r.i. come sernpre. il 2 j aj>ri le. g iornata di celcbrazione della piu bella e gloriosa pa-gina della storia d ' l ta l ia .

Nel r icordo della Libcrazio ne d ' l ta l ia d.il nazismo s t ra niero e dal nefasto fascismo casal ingo. da vent iquat t ro an-ni. per I ' impegno del no^tro g iorna 'e . c- teso nelle s t r ade di Roma un t raguardo sjxirti vo per i dilettanti del c ich smo Nelle venti tre edizioni che gia .si sono disputa te han­no vinto. a pa r t i r e dai IWC. Guglielmett i . Rosati . Fossa. Benfenati , Piazza. Zucconelli. Maunz i . V'enturini. Maule. Ceppi . Ce^ tan . Morucci. T.i-magni . \ en tu re l l i . B:anc_hi. Cerbella. Toniolo (nel '62 e nel '63. umco a r eahzza re la doppie t ta ) . Storai . .\Iar17a. il cecos lo tacco Kvapil. Gallazzi e Ro 'a .

Se il hb ro d 'oro e ma p:»--no di nomi d i e wim -t.iti im portanti per il ciclismo nazio-nale . i ' t k n e o d t i p iaz/a t i ri p roporrebbe cnmplrto I 'e lepto

JAuto: il 25 aprile 1

Altre tre partite per i «mondiall»

Oltre a R D T - G a l l e j , che ln-teressa da vicino gli azzurr i , altre tre partite per il girone finale del mondial) sono in programrna oggi.

Sono Portogallo-Svizzera a Lisbon*, Grecia-Romania ad Atene, Scozia-Germania Ovest m Glasgow.

Sia a Lisbona che a Gla­sgow sono favori t i I padroni di casa, per la loro migliore condizione dl forma oltre che per usufruire dei favor i del fal lore campo. Ad Atene In­veee I maggiori favori vanno alia Romania .

1 Dei tre match il piu infe-ressante e quello di Glasgow perche dopo due vittorie su Austria e Cipro, Scozla e Germania Ovest sono alia pa­r i : e s»ra dunque il duplice confronto diretto a stabilire quale delle due andra nel Messico.

/ prototipi nella 1000

a Monza chilometri

\IIL\NO. :: S i ! c . r c . ' . i (•sr.p.v'.o d, MOD

7.\ i km I'JITO ;; i-.o.i;-"ra. u 13 a->- > r>''j-' T.O. M c K»"'0 c!i. '•>rit'". <i. \'.-r,I3 j - j l i ' t . l p-ov3 • •• '. •-••'eo r*.---r.^7 ,1-ia.p m i r c h c rK-r r>'->'<i'..r>. ' t o a 3 l:".n e *;>>:: f f o .1 a ..'r:. Is- oaraf.e r.=:.che o-.-.i ci,r-.i sc>no ita:e il ! j-'.rri'c. r.el a ^••:^ de'.'.'\J'OTIO-h. 1 C. i"> d. M . ir.-i AV. pre^-. A^r -.' .i-- !.l f'>TTl:5*:or •» =>•>'*.. vi . M-r'<».'«n: I .J j i r a *• s\o. gera * i 1 f>;0 c*:'lorre:-i c/t"- c I c-f.:o z •• <>•- c.rc i :<> coTir>e'<> co-np_£ndffi"'- :i c . rc i . 'o i'.ra-.la .'e a i *-r»\kt c: a.rj ve.oc.ia Tra I n--f. v. p .j «,:ere;>an:i vi 6 ;l c-r,fror.'o '.-J ! p-o'o'..?. Ire ; t.-i de!!e m.ir:he « Ferrari > « Pv>"!che » * Mj 'ra •<> t A.rine > e c G i.I .M..-.i^t»».

CoTie rr.o'./.o agj?..r.'.o e .1 cu i co .-so d?. p:v. p:u q ia l . f . c j : . del miThio oro. tr i-r . t ] »:a da Trofeo r:e.-D3Z cna.e marche. coo dei.e ?are dei pro-otip:. s o dai c.iT.p.on.Uo mcr»-i;a.e corvljt-tor;. Tra qjes'.i si notarvo vnci '.on Hi psiiJate el.z.ix;i s:a del \A < li»K) ch.loT.c:ri • ! M.nta » « a -!<\> a!:re j i r e de! tr.ife-t *r.e.-r.az,o.nale marche con* D»ti-

*.<na. S^hrt . ; \j? Mjn^, N'jb-ir < r r j . eeo

\>:..a c.a'.e^ona 5 p.-*:*. doWa. c.a»«- da 16V) .a _'o<0 S>L«IO i-cr.*. :t q w.tro « A.fa Romeo 3.J > o n i'.\ eq j pagg. Rojrjzo gn.e -Gos,p;»i. Zadra Del.j Torre. D: r,.-f N co » e Pn'O-Aiber::. a q i.ali var^io ag?<un:t i be.*i i?:.a sc.i-ie.-a t W D . S » ed L.TI \ fa R O T ^ O X\ d. 2V¥1 che s j r a

o lo'.ata da; be:?i P . > f a e S o •CT.akT \s\ t Ferrar: > sara pres»t,"t c m t i e T.acchr," r P 312 » i era e:j upapzi ?.z i-ano anrora d<?> ?r..a:i con qja'.tro t X > d ie de; qja.i po t reoV'o es.se.-e anche ^o-irett, e A-txin

Nella cati gor.a sport da 3 000 a 5 0O0 fijiurano qj«ttro « GT 40 » con .1ne equipa?gi <rva $>o'.\ e d je francesi. K" p j re iscr;!!a !a « Lola » cert tre eq n pag? : P.per-Hatwood. Trooera Ro.lh^-en e Nornder \\:diou.s D J C « Abarth » e una c TS » fl gj.-ano ne; prixotip: f-no a 1000 centimetn cubci .

II q jadro del.e iscriz.cni. com prendenti o!:re 70 macch r e . e co-npletato dVille pa.-.ec;paz.iin dell't Alp ne >. de!!.a « Chev.-oti » deL'a i R\!\V » e di\.a < TS > c- n i n pro'.o-t^xi frio a 1.000 cc.

dei campioni che hanno ono-rato il ciclismo nostrano del dopo « Bartali-Coppi » Sem pre . tutti gli anni . il flor Bo­re del di lct tant ismo s'6 da to appuntamento al Gran Premio della Liberazione facendo del­la cor->a organizzata dal no-s t ro giornale un impurtante punto di r iferimento per mi-s u r a r e I valori del nostro vi-vaio. Ad acc resce re il presti-gio della corsa hanno p<» con corso. con g rande meri to . i d ingent i deH'UISP che tanto si in teressarono perche la cor­sa divenisse appuntamento in ternazionale di pr ima impor-tanza per i ciclisti di tutta Fu ropa : una mano la diede anche la € Federcic l ismo », la quale , cos ta ta to I 'unpegno or-gantzza t i \o col quale si lavo rava per f a m e una c classi ca ». non lesino il suo pre ziosn aiuto e la fattiva colla-bora / ione d t i suoi dir igent i . II Commis=ario Tecnico Elio Kimedio diede inline 1'inve-st i tura di c pr imo impor tante appun tamento s tagionale > al­ia corsa . scegliendola per se-lezionare o col laudare squa d re azzur re in procinto di af-f rontare importanti impegni internazionali

Oggi la corsa e quello che 6. II nostro giornale. che I'or-sanizza- renile meri to a quan ti J'hanrio a iu ta ta a divfiit.i-re g rande . orgoglioso di a \ e r d.ito ar.che ai dilettanti una iriea'e Inro San remo Natural-mente fra quanti I 'hanno aiu­tata a d i \ ( n t a r e v.na g rande manifes tazione non po^^ono r ^ e r e dimenticat i Ottnrino P;n7uti (che fu il fond.ito-rc della co r sa ) o sportivi ( « m c Domenico Rmaldi fche I ha segui ta e cu ra ta come una sun e r e a t u r a ) Go.i co me quest 'anr .o -t.mno facen­do V'ittorini e Colombi. Sco'.ti e Ca.-<cone.

Nei prossimi gior-.i si pre-c i se ranno le adcsiom dei crup-pi sportivi i taliam c i e - t en . si potra avere COM un qua dro di quello che sani la cor-.NI e in i / i t ra '.A girandola d t i \o con«idt-razioni per c e r ca r e di indovinare chi j . i ra ad i - c n \ e r e il « J O nome nella vent iquat t res ima pagina tlcl « libro d o r o » Intanto voglia-mo e!e:!care i p n m i finanzia tori della corsa che. col loro apporto di amici del Gran Premio dvlia Liberazione. han­no consentito di poter stabili re ad oltre un milione i pre-mi dV s t i ra t i ai co rndo r i . ai direttori spor ' ivi e aKe loro societa

I,a r o m m o r c i o Petro!) (una delle piu important!" compagi ni del ciclismo la / ia le ) . Ser gio Colombi. Bruno N'asini. P ie t ro Chiappini. I'MICI Cac cia. hanr.o da to alia corsa Io ro t a ru ibd i contnbut i Par . i -colar iss ima ricanoscenza il « G r a n Premio della Libera zione > la deve a ' . l 'Awocato P:etro Bonedctti . Assessore alio «rKirt-tunsmo spettacolo de! Comune di Campagnar.o. da dove la corsa passera e

r ipassera in mezzo al « Gran Baccanale del Carciofo >.

II percorso sul qua le si sno-dcra s a r a il seguente : Via Stefanini (P ie t r a l a t a • Monti del Pecoraro) Via P i e t r a l a t a . Via Tiburt ina. Raccordo Anu-lare (par tenza efiet t iva) . SS F lamin ia . F 'nma Por t a . Sa crofano. Campagnano . Valle-lunga. Mazzano Romano. Cal-ca t a . Fa le r ia . SS Flaminia . Civi tacas te l lana . Nepi. bivio di Monterosi. SS Cass ia . Val-lelunga. Campagnano , salita per Baccano. SS Cassia . La Stor ta . Via della Giust iniana. P r ima Por ta . SS Flaminia . Raccordo Anulare. SS Salar ia . Dazio della Salar ia . Via Tor S. Giovanni. Via de!la Rufa lntta. Via Ca-a l Roccone. \'i.i N'omentana. Raccordo Anu!a re . Via Prenes t ina . Tor Sa pienza. Viale de!!a Rot.mica. Via del le Pa lme . Via Tor de" Schiavi, dove sar.i situato 1'ar rivo. Sa ranno IT'* km. molto impegnat ivi .

Eugenio Bomboni

La corsa per radio Siamo in grado di anlicipare

che le fas) principal! dalla corsa saranno Irasmcsse per radio In una edizione speciale di muslca e sport che compren-dera anche collegamenti per la Milano-Vignola, i campionati di tennis a Roma e la 1000 km. au-tomobilistlca di Monxa.

Merckx al

Giro d'ltalia M I U X O . 1%

II G S « F i f i i u . h« t n n u n -ciato i i f f lrulmrnte che l.ddir Merckx partertpera al pro<-*lmo Giro t l l ta l ia . I r n p o n u -hlll drl la F i t m j m n o ciunti a qur t ta decls lone dopo un at-rento esaine del p r o m m m l sportivi df l campione bel^a. II quale ha cond iv l io II pxrere di Ernesto r Paolo Valente tnlla I m p o r i a m a prepiindrrantr dr] Giro d Italia e quindi t u i r o p -portunit.t di disputarlo per l i Irrza \o I ia ad un anno dalla data del suo matr lor tuccewn Nella prnsprttiva del ;randt-imprtnu . spontanramentr e re-s p o n s j b l l m f n t r aj tunto . F.ddir Merckx. dopo un lncontro con il c tnrral manager del la '« Far-n u • Vinrenzo Glacotto h.» ,1e-nnito il proprlo pro;ramm.i p i imavrr l le fino al Giro d Ita­lia. Tale protramma prevede le srguentl prove: U lprite-\m<tel - Goldrace; Zi aprile : I . l e< l -na<tntne-Mr( l : 3« apri-lr: Tlrculto dl Scandlano: IT aprile • Heclonl F la inmlnche: I m. i s s io - Francoforte (Coppa del m o n d n ) ' Probabile: 4 mae-«lo camplonato d| Zuriro; 11 mJi<«if>. Mrnlrhrkr: 14 maf-tlo" Vljrorei:i: IS n . a s - l o - Giro d Italia

Dopo il eamplnnato dl Zurl-co. Merckx prcnderA parte art un raduiio ro l lrc ia le Intlrmr ai suol c o m p j i n l de*li;natl per 11 Giro e che *l <\o!^era a Bartto (l'otno>

PAG. 10 / ffatf i n e l m o n d o r U n i t d / mercoledi 16 aprile 1969

Domani si riunisce il Comitate centrale del PCC

Praga vive ore inquiete . / ___^ .

• • • • M H M M H i M B a H H H n H a a ^ H K a f l l ^ H a H B M I M a a H H a a a a i ^ H B K M M B M M a H i M H I ^ H B H B M B M O M M B a M M M i

II presidenle dei sindacati scrive che Dubcek e gli allri dirigenti«si Irovano soffo I in­fluenza delle piu diverse pressioni interne ed esferne»; bisogna trovare «una via ragionevoie e dignifosa»per I'affermazione del nuovo corso - Un articolo di Smrkovski

Dal nostro corrispondente Pit AG A. 15.

A due tfiorni da l l ' apcr tura del plenum del CC del PCC — la cui portala viene con side rat a di s t raordinar ia im-portanza — la situazionc del pae.se continua a pcrmai iere pesante e complessa.

Le notizie soiio pachc, le voci moltc c purtroppo gravi e preoccupant i . Si par la con insistenza ad esempio delle conclusioni che talune forze vorrebbcro fossero t ra t te dal plenum. Secondo questc voci, Dubcek abbandonerebbe il posto di pr imo scgretar io e di-vorrebbe forse presidenle del par t i to , ment re Smrkovski — contro il quale continuano gli at tacchi — e altri dirigenti dovrebbero essere esclusi dai posti di responsabili ta. A cio. s e m p r e secondo notizie di ambienti giornalislici. si aggiungerebbe anche la deci-sinne di un largo r impasto go-vernal ivo .

Nulla si sa di certo, ma nel-l 'a t tuale situazionc non e pos­s i b l e s c a r t a r c a priori nes-suna ipotesi.

Qucsta vigilia d carat ter iz-zata da tutta una seric di ri-

soluzioni e dj ordini del gior-no approvat i dalle fabbriche e dalla b a s e in generate , di cui il Rude Pravo e gli al tr i giornali danno notizia, ripor-Uindone solamente alcuni pas-si. Nelle fabbriche si discu-tc, gli studenti si riuniscono ed espr imono il loro appoggio alia politica di dopo gennaio. Ma accanto a (|uesto appog­gio, vienc manifestata anche la preoccupazione per il pe-ricolo che si ritorni indiotro, a una situazionc simile a quel-la esistcntc prima di quel gen­naio 'G8 t h e t an te spcranze nveva acceso, e che aveva fatto nacqu i s t a r e al par t i to popolarita e (iducia.

F r a le tante risoluzioni e prese di posizione, vogliamo c i ta re quanto dichiarato ieri dal presidente dei sindacati ceki. Uudoir Pakovski , e che viene r ipor ta to s t amane dal Prace. PaUovski. consta-ta to che i membr i dei sinda­cati in questc risoluzioni ma-nifcslano il loro apjwggio al­ia politica inaugura ta dal PCC nel gennaio T>8. affer-m a che « i lavoratori osscr-vano che le misurc pre­se toccano non solo coloro che

hanno violato la leggc, ma hanno altresi ripercussioni ne­gative sull ' intera societa, con la limitazionc dei suoi dirit-ti basi lar) . I membri dei sin­dacat i , inoltre, — afferma Pakovski — ritcngono che non si possano accusa re i me/.zi di informazione, e chiedono che il compagno Smrkovski faccia conosccre la sua opi­nions sulle crit iche che gli sono s ta te mosse *.

«Nel le risoluzioni — conti­nua Pakovski — si espr ime anche la preoccupazione che i provvedimenti presi dal par­tito e dal governo ripor tino il paese ai vecehi e con-dannat i metodi di direzione. Comprendiamo quc.ste opinio-ni e preoccupazioni e solida-rizziamo con esse . Con al-cune risoluzioni, tu t tavia , non pos.siumo essere d 'accor-do. Consentire cioe con colo­ro i quali ritcngono che i provvedimenti presi costitui-scano gia un ritorno ai rap-porti esistenti pr ima del gen­naio 'fib1. Agli autori di simili risoluzioni vogliamo d i r e che nemmeno noi mai appoggere-

Continua nel Vietnam I'offensiva di primavera

Attaccate dal FNL. 20 basi americane

Nuova azione USA contro la zona smili tarizzata SAIGON. 15.

Nclla cinquantaduesima gior-nata dell'offensiva di primave­ra. le unita del FNL hanno at-taccato con razzi e mortal una vetitma di basi militan degJi a-mcricani e dei fantocci. In par-ticolare sono state attaccate le busi di Dong Tain (dove gli a-mericam ammettotio la penlita di nunierosi elicotteri e la distru-zione di van edifici della base), la grande base americana di Long Binh. sede del quartiere generale della fanteria USA. a 30 km. a nord di Saigon, il quartier generale della nona di-visione di fanteria americana nel Delta del Mekong, il quartiere generale delki settima divisione dei fantocci. a My Tho.

Unita del FNL hanno anche attaccato una base americana

apjKTKi costituita non lontano dal confine carnbogiano, amicti-tando un t posto di ;isco!to t e infliggendo per<lit<? alia guarni-gione. che dal canto suo affer­ma di avere ucciso 120 attac-canti (fatli saliro |K>i dal i>or-tavoce a 200).

Aeroi americani hanno attac­cato dal canto loro. di nuovo. la zona smilitarizzata del 17. parallelo. mentre i B-52 del co-mando strategics harmo effettua-to due bombardamenti a tappeto nelle provincie di Tay Ninh e di Binh Long.

Radio Hanoi ha oggi difftiso una dichiarazione urriciole del govemo della RDV. con la qua­le si smentisce che triipp? del-1'esercito vietnamitn siano di stanza in territorio laotinno. CO; me sostengono gli americani

per giustificarc i loro bombarda­menti delle zone litiere amniini-strate dal Neo Lao Haksat.

MOSCA. 15 II corrispondente della « Prav-

da » Nikolaiev scrive oggi da Hanoi che le autorita fantoc-cio di Saigon. sostenute dagli americani. hanno seatenato una nuova campagna di repre-sslo ne contro il movimento bjdd'.sta. che si batte per una so/jzione negozinta del conflitto rietna-mila. L'Ntittito o.iddi^ta di Sai­gon denuncia. in una dichiara­zione pubblicata nei giorni scor-si. la campagna rcpressiva del Roverno fantoccio. che ricorda gli attacchi militari condotti contro i buddisti nel 19C6, in eonnc.ssione con la farsa elet-torale.

Conferenza stampa dopo i colloqui con Maurer

Erlander: la Svezia vuole la conferenza pan-europea Rafforzata la cooperazione tra Stoccolma e Bucarest

Dal nostro corrispondente BUCAREST. 15.

II govemo svedese ha prcso in seria considerazionc la pro-posta avanzata a Budapest dai paesi del trattato di Varsavia I>cr una conferenza di tutti i paesi europei: lo ha dichiarato il primo mimstro Tage Krlandcr nel corso di una conferenza stampa. a conclusions della sua visita ufTiciale in Romania, com p.uta unitamente al mimstro de-gli esteri Nilsson.

Dopo aver nlevato che sul!e maggion questioni internazio nali 1c posizioni della Svezia e della Romania sono molio vi-cine e che la eollaborazione fra i due paesi e particolarmcntc attiva nel quadro dell'ONU e specialmentc nel dibattito sui problemi del disarmo. in corso a Ginevra. Erlander si e soffer-mato sulla preparaz:onc delta conferenza europea per la si-curezza che. a suo awiso . deve partire da incontri bilaterali c da riunioni di esperti per ccr care un accordo sui prob'.emi pohtici da affrontare: prepara-z:one accurata che tuttavia non deve durare tropjo a lunco.

II premier s\edese ha parlato della necessita di crcan- in Ku rona un'atmosfera di fidwcia nel l'esistcraa di ampie pos^ibihta di cooperazione fra !e nazioni. nlevando che ogni pacsc deve avere il diritto di riecidere da *o!o sui propno s\iluppo c che tutti gli Stati debono rispct-

L'URSS attends la risposta

cinese MOSCA. 15. •

RAd:o MOSCQ ha dichiarato c?gi chi rLTn:coe Sovjetica s:a ?riCoya aspcttando una risposta &l!a proposta fatta I 'll aprile scorso alia C:na per nprendere i negoziati dj confine.

Rad:o Mosca ha affermT.o che il govemo sovietico sta fJCt-ndo de! suo megiio per preienire as f.ird: scontri sangunosi al con fine crjO-5ov;elico. « sconrn che ra lkgrcrebbsro s.)!tanto i nemi-d della pace e del socialismo ».

< Stiamo aspc-ttando una ri-•po^.ta <i^ x^Ttfi c;nc=c> ha d t t to 1'emittcaU.

tare i principi della Carta del-10XU.

Erlander ha not osservalo che il riconoscimenlo della Repub-blica democratica del Vietnam da parte della Svezia, il primo dei paesi occidentali a stabilire norma Ii relazioni col governo di Hanoi, rappresenta uuo svilup-no di contatti non ufficiali che fra i due Stati intercorrevano da parecchio tempo e che ban-no contribuito alia preparazio ne dei collocui di Parigi.

Circa i rapporti romeno sve-desi, Krlander ne ha sottoli-neato lo sviluppo in vari campi e in particolare in quelli del-I' economia e del commercio.

II primo ministro svedese ha avuto colloqui col collega ro­meno. Maurer. presenti i mini stri degli esteri Nilsson e Ma ncscu, ed e stato ricevuto dal presidente del ConsiRlio di Stato. Nicolae Ceausescu.

Sergio Mugnai

Londra

Progetti anti-sciopero

di Wilson LONDRA. 15

II ministro delV- finan;e. Roy Jenkins, ha cotifermato oz^i. iilj>trando il l)ilancio alia t*a mera dei comnni. che il aover no \Vii>on ln'.ende sottoporre alia Canwra ste^-.^ p:ov\edi menti anti-sciopero. mesM a p.in'.o dopo !e u'.time a.^.ta-zjoni sindaca'.i.

In ba=e a tali provvedimc.-itl t s-.ndaoatt dovret>t>ero mdire vo-tazioni <e.^rete tra gli i^cxitu. prima di indire ur.o ^ciopero. e I lavoratori che pro^ejiiiissero uno viopero in modo *ncm ufti ciaJe». senza previa so^pen-sione di ventotto giomt. sareb-bero defenti alia magi-tratura 0 multati.

1^ richieste del go-.emo sono duramente av\ersa te dal sinda­cati e dalla MnKtra !al»,ir:vta. 1 sindacati chiedono la owvo-cazione di un consre***) straor-riinario e mo'.ti ^ndacati dl Ca-tegor.a chiedono uno sciopero na-zionale dirrKVtr.itivo di 24 ore il 1. masi io pro^vmo

Per far accettarr al Javora tori la riforma .5inia.-ale. Jen kin? ha annunciato una 5erie di conces<i:om. tra cui l"au-mento de'.le penvoni.

II m*iistro ha anche annua ciato che i! «deficit» della bilancia commercia'.e inglese 6 diminuito il me>e scorso di 12 milioni dl steriine. ma che le importazioni continuano nd es­sere molto so^tenu'e. C:o U-scia prevedere un prose^uimen-to della poUtica di < au^teriti >.

Budapest

Discussioni sulllntegrazione

economica BUDAPEST. 15.

(C. B 1. - II problem.! della inU'j:ra/ior.t' tvoiuimica fra i p.ifM soci.ilisti contiiiua ad es sere al centro del dibattito ihe si s\olt;e. in t'n.ehena. tra tlinctr.ti |X)l;titi ed ec»nomiMi. Oggi c la \olt.i del presidente delVl'lTicio n.izumale di pianifi-i azione, Inire Panli . che — in un articolo pubbheato sui < Nep7.it>.nl>;ii; — afTenna che la eollaborazione ecoiiontiea nello ambito i!el COMKCON ha fxir-tato al rai?giuni;imcnto di detcr-minati succes^i. ma che ora il p r iwr^o <ii perfrzionamcnto del sistema di eollaborazione non \ a al pasv» con i tempi. < «o-prattutto per quanto riguarda le forze prtxluttne >.

I'ardi nlcva che e necessa-n o un macgior coordmamento di tutta la politica economica per giuncere ad una miRhore elaborazione dei piani di pro spettiva dei duer^i paesi Tutto cio. comunque — avvrrte il pre­sidente deU'l'ITicio nazionalc di pianifica/iono — non significa che si debba attuare un si^te- ( ma di pianificazione so\Tana- | 7iona!e. perrhe la pianificazione na7iona!e rimane la forza mo trice delln sviluppo cconornico. Quindi Vintegrazione socialist.! deve rappresrntarc un collega-mento diretto fra i proccsfi produtti\i e una pin razionale ed cfTicaco utilizzazione delle nservc di cncrji*.

mo chicchessia che agisse contro la politica di gennaio. . . Noi pensiamo che le misure adot ta te non dovrebbero r a p presen ta re un motivo per ab-bandonare la fiducia nei no str i dirigenti e che gli autori delle risoluzioni dissenzicnti non valutano sufficientemen-te a lcune real ta ».

Pakovski rileva poi che inon solo jl compagno Dubcek ma anche altri compagni si tro vano sotto r influenza delle piii diverse pressioni inter tie cd es terne . ed e \KT (pie sto che uno sforzo onesto de­ve essere fatto da tutti per a iu t a r e i dirigenti del paese a t rovare una via ragionevo le e dignitosa che ci [wrti g radualmente alia piena vit-toria della rxjlitica di gen-naio».

Proprio oggi Smrkovski ha prcso la parola in un lungo articolo pubblicato dal Rude Pravo e dedicate aH'at tuale situazionc. Smrkovski scr ive di non avere mai avuto inten zione e di non ave rne nean che ora di « r ivedere il senso e la generale valutazione del la risoluzione di novembre ». e aggiunge che il maggior po ricolo per il socialismo sono le forze a questo ostili, « come ho detto piu di una volta pub-b l icamente» . Dopo a v e r e ri levato che alcune sue dichia razioni sono s ta te cr i t icate , il vicepresidente del parla mento federale scr ive che i qunndo si aveva una cer ta unita sulla base della risolu­zione di novembre. . . alcuni non avevano visto o surficien-temente valutato i pericoli delle forze se t ta r ie di sini­s t ra . . . Pa r t i co la rmcntc dopo la crisi provocata dalla t ragica mor te di J a n Pa lach e r a sta ta raggiunta una sensibile ca lma e le forze di destra e rano s ta te pa ra l i zza te» .

« Un grande aiuto in cio — prosegue Smrkovski — e ve nuto dai s indacat i . che non solo si battono per la realiz zazione della politica del par tito come formulaia nei docu menti del PCC. ma anche c-sprimor.o la piena fiducia nel part i to quale forza dir igentc della societa. qua le garanzia p e r la realizzazione della po­litica di dopo gennaio >. Smr­kovski aggiunge poi che in questi ultimi tempi le forze dogmaticlic hanno svolto una g rande at t ivi ta . diffuso mol ta s tampa illegale, tenuto riu­nioni c complicato cosi la si-tuazione per una positiva so luzione della r i forma econo mica, del l 'approvazione di leggi fondamentali . della ria-bilitazione del par t i to dal le deformazioni degli anni t in quan ta , della preparazione delle elezioni e del congresso del part i to come pure il mi glioramento delle relazioni ce co sovietiche.

Smrkovski denuncia gli at­tacchi e le provocazioni anti-sovietiche. e. r icordando che la direzione del par t i to c del lo Stato hanno dovuto prcn-d e r e misure concrete , affer­m a : t quello cecoslovacco non 6 solo un problema intcrno m a e veramente il problema di tutto il campo socialista, co­m e pure di tutto le forze pro­gress ive ». L'articolo cosi con­c lude : < Non svelo un segre to per il fatto che ar fe rmo che in qucsta situazionc vi e un momento crit ico nelle rela zioni t r a il popoln e il part i to. t ra la direzione dello Sta­to. il part i to e l 'opinione pub blica generale . Ma e un mo­mento in cui ci vuole essen zialmcnte sangue freddo. II potere s ta tale non pe rme t t e r.i un ritorno a pr ima di gen­naio . Le misure sono s ta te pre.«o contro chi ha violato la legge ».

Oggi I'Uflicio politico del par t i to per i Paesi cechi ha d i r ama to un comunica to tx-l fjuale critica cert i recent i or­dini del giorno che vorrebbc­ro costituirc « un 'azione coor dinata contro lo dichiarazioni del presidium d<l PCC »: la partocipaziiMie di c o n u n i s u a simili ini/iati\»- e in contra sto con lo :-!aUito del par t i to . so'.to'iiH-a il comunicatn). il quale aggiunge: < K' nece^sa rio opporsi r isolutamentf alia condotla irrcspon^abile di cxr-ti individuj c prendore prov­vedimenti contro di e>«i a norma dello statutn ».

La Prarda di Bra t i s lava da notizia di molte risoluzioni a p p r o ; a t e in Slovacchia e ri-p>>rta alcuni dati c i rca le ri-chiesto della ba^o: secondo il giornalo il 20 per cento dV%! Ie risoluzioni chiedo «riso'.u to ck'cisioni contro tutti i membr i del CC del PCC e del presidium che non si adogua-no alia linea politica del pre­sidium e non r ispet tano le de-cisioni del CC »: il 10 per cvn to delle risoluzioni. inoltre. cr i t ieano Smrkowskki, a pro p<isito del quale la Pravda af­ferma che la prossima riunio-\>o del presidium del CC do vrebbe va lu tarne I ' a t t i n t a qua le c dirigente delle forze di des t ra noi Paese >. racco-mandandone l 'esonero dagli incarichi di par t i to e s ta tal i .

Silvano Goruppi

Si ripete il caso della nave-spia Pueblo

AERE0SPIA USA ABBA TTUT0 SULLA

CORE A DEL NORD L'aereo era specialmente attrezzato per lo spionaggio elettronico e a tal fine portava un equipaggio di 31 persone - II Dipartimento della Difesa USA afferma che non avrebbe dovuto avvicinarsi alle coste nord- coreane

AVIERE DELEGATO COMUNISTA ; « « - • » • * j « aeronautlca tede-

sco-occldcntale Sepp Baumgarlner, 21 annl, ha partecipato come delegato al primo congresso del nuovo Partito comu-nista ledesco (DKP), ed ha preso la parola per denunciare i crescenti legami fra gli ufficiali e il parlilo neofascista PNO. Tomato in caserma, il caporale e stato colpito da mi­sure dtsciplinari. Nella foto: Beumgartner sorridente con la fake e il martello sull'uniforme.

PYONGYANG, 15 II governo della Repubbli-

ca democra t ica popolare di Corea ha comunica to oggi che una uni ta delle sue forze ae-ree ha abba t tu to , nel cielo nordcoreano , un aereo USA da ricognizione, do ta to di instal-lazioni moderne . L'aereo — di­ce il comunicato — aveva com-piuto « la grave provocazione di infiltrarsi p rofondamente nello spazio a e r e o » nord-co-reano.

L' infonnazione e s ta ta lndi-re t tamente confermata dal Di­pa r t imen to della Difesa degli S ta t i Uniti, il quale precisa che un aereo mil i tare da ri­cognizione del t ipo EC-12I, ri-sulfa mancan te nella zona in-dicata e che r icerche sono in corso . Anche il t empo coinci­de . Le fonti coreane dicono che l 'aereo e s t a to abba t tu to alle 13..10 o ra locale (5,30 ora i tal iana) e le fonti USA affer-inano che esso r isul ta man­can te al l ' incirca dalla s tessa ora . Le fonti USA precisano che l 'aereo aveva un equipag­gio di 31 persone, insolitamen-te numeroso in un aereo mili­t a re . ma necessar io per ma-novra re le complesse installa-zionl e le t t roniche .

L*EC-121 e in real ta un su­per Constellation modif icato, e ada t t a to a funzioni di spionag­gio median te apparecch ia tu re e le t t roniche pesant i o l t re sei tonnel la te . Le fonti america­ne non negano ques ta clrco-s tanza cosi come non la ne-garono l 'anno scorso nel caso del la nave Pueblo a cui il ca­so presente e p e r moltj aspet-ti analogo. II Dipar t imento del­la Difesa USA precisa tutta­via che l 'aereo, di base ad Atsugi, in Giappone, non avreb­be dovuto a w i c i n a r s i al terri­to r io n o r d c o r e a n o a meno di 50 miglia (85 ch i lomet r i ) . Co­m e si r icordera anche la Pue­blo non avrebbe dovuto awic i ­na rs i alia costa nord-coreana.

Le operazioni di r icerca si svolgono in una zona 153 chilo­me t r i a sud di Chongjin. Gli Sta t i Uniti h a n n o chies to la eollaborazione dei mezzi na-vali e aerei dell'TJRSS.

WASHINGTON. 15 II segretario di Stato William

Rogers ha convocato 1'amba-sciatore sovietico Anatoly Do-brynin per discutere la que-stione dell'aereo

Francoforte

Congresso della SDS: eletta la

presidenza Dal nostro corrispondente

BKRL1NO. 15. Per due giorni si e svoita a

Francoforte la conferenza dei delegati della SDS. l'orttaiiizza-zione dcKli studenti socialisti a cui faceva capo anche itudi liutschke-. ronehisasi (jut'sta not-te con la olezione delta nuo\a presidenza. In due giorni di vivace dibattito, i delegati della organizzazione studentesca piu a sinistra della (iermania fede­rale hanno discusso il problema dell'inserimcnto degli studenti delle scuole inedie superiori e delle universita nella battaglia |M)litica. e la eventuale possi-bilita di costituirc una organiz­zazione politicamento responsa-bile anche degli msegnanti. La conferenza si e anche occupata del lavoro per il prossimo sc-tnestre a livcllo federale.

Nel corso della notte. dopo lunghe e acce.se discussioni. e stata eletta la nuova presidenza federale composta da tre stu­denti. Nel corso della giornata la SDS ha diffuso per le strade di Francoforte un volantino che chiarna a sustenere il Comitato antiolimpionico per * mobilitare la rivolta della ginventu contro i giochi olimpionici t non tanto r>er impedirli quanto per mu-tarne il carattere.

Ad Amburgo si e invece svolto il congresso regionale dei gio-vani socialdemocratici che han­no votato alia unanimita un docurnento che contiene un ri-Ievante attacco al vice presiden­te del partito socialdemocratico. Helmut Schmidt. I) docurnento afferma che i giovani socialisti hanno preso coscienza «con grande indignazione e collera » del testo di una conferenza te-nuta da Schmidt davanti alia Presidenza e alia Commissione di controllo del partito sui tenia c Contro la violcnza. per le rifornie >. nel corso della quale 1'esponente socialdemocratico ha lasciato affiorare tendenze rea-zionarie e antidemocratiche. av-vicinandosi agli ambienti piu ra-dicali di destra.

a. sc.

Emergenza a Monserrat

LONDRA. 15 Si apprende che nell'isola di

Monserrat. un dominio britanni-co delle piccole Antille. a breve distanza dall'isola di Anguilla. la popolazione e insorta contro la polizia. e il governatore ha prociamato lo stato di emergen­za. Secondo notizie non confer-mate ufficialmente la fregata britannica « Minerva s. che si trovava ad Anguilla. sarebbe slata avviata a Monserrat.

Per il nono giorno consecutivo il cannone ha tuonato

Battaglia sui Canale di Suez su un fronte di 80 chilometri

Si e sparato con tutte le armi - I morti israe liani saliti a undici - Combattimenti sui Giorda­no a sud del lago Tiberiade • Attacchi guerriglieri e rappresaglie israeliane - Re Hussein: se

non ci sara una soluzione entro due o tre mesi « un'altra guerra sara inevitabile»

IL CAIRO 15 Per il nono giorno consecu­

tivo. eiiiziani e israeliam han­no *oitemito una violent a bat­taglia at traver-o il Canale di Sv.ez. lunso un tronte di !>0 Km., da El Kantara a S'.iez. Tutte le

PECHINO

II congresso del PC elegge

gli organi

dirigenti PECHIXO. 13

II IX Congresso del Pa r t i to comunistn cinese ha comincu-to oggi i lavori per le lcz iono del m u n o Comitato cen t ra le . che figura all 'ui t imo punto del suo ordine del giorno. Ci si a t tendo che cs-o si conrlud.i ent ro la fine dolla se t t imana . con un ' a l t r a riuniono plcnar ia .

Kntro lo stesso te rmine la s tampa dovrebbe pubbl icare 1 testi del discorso inaugura le di Mao Tse-dun. del rapixir to politico di Lin Pino e del nuo vo s ta tu to del par t i to . che gli organismi dir igenti del congresso s tanno p r o w e d e n d o ad emenda re secondo le in-dicazioni uscife dal dib.ittilo.

Ieri se ra , nuove manifesta zioni di massa si sono svolte a Pechino per fes tegciare la appro\ azione dei documenti jxilitici del congresso che n -flettono la linca deila < ri-voluzionc cul tura lc >. Cortet interminahili hanno percorso le vie della capi ta le c ines* li­no a notte .

ann i hanno sparato: cannoni. carr i armati. bazooka, razzi. mitragtiatnei. Si segnalano gra­vi danfii e feriti da ambo !e parti. Gh ejiziani hanno cer-cato di co'.pire anche le posi­zioni israeliane su! passo di Mitla. un Km. e mezzo a onente di Porto Taufik. Ieri gh israe­liam avevano amme>so la per-dita di due soJdati (con i quali saliva a undici il numero dei *«V.dati di Dayaa i>cc:<;i :.n ccm-battimento in aprile).

Si e combattuto anche su! Giordano, in due riprese. dalle 6..V) alle 7.25 e dalle 8.3.5 alle 9.05. ne'la zona fra il villa?-g:o arabo di Al Ada«iya e il kibbutz i^raeliano di Ash dot Yaakov. tre chilometri a ^id del La co Tiberiade. D i e so'd.v ti arabi ed uno israe'.iano =ono rirrw^ti fonti.

Gnerrislier: p.i!es'.ine<i. pro \cnixi: i (=econ-lo Te! Aviv) da! Lihano. hanno fat'o salt i re inn nv.na sji;.i =!r.iia che .:n:?ce \' <ibh.'.? di Vift.-ich a'.ra-.^.vtra-d i che corre h.mao il confir.e In.Vf-e. d ye b.->rr.\Y? =or.o sta 'e lar.ciate contro i n cam-on mi-H'are a H'%br.vi Radio Amman ha r.fento che nel!a 7m.t di HcbriXi cli i*raeJ:an: hanno ef-fettuato r.vtre!lartvr.:i. arre«tan-do nimero=.t jovar . ; arabi. m «ec.i.to ad una reverte '.mbo *cata. tesa dai partiz-ani ad n convorl o. irnhKi^cafa ne.Ia quale 14 so'dati israe'.iani sarehr>ero r;ma>ti ucc:>i.

Par'.ando a New York, re Ikis-e:n ha de:to d ie . se non s: sara ra.z^iunta una soluzione nei prit=5:m: d-je o tre mes:. t un'a.tra ijjerra sara me. . ta b.le > nel Medio Orjct.te. K. for i c per nspondere alle cnt iche mo-^egli dai gijcrri^lien e da alcixu g.r. emi arab: di s.ni-stra. ha soj^iunto: c Finche non s»»ranno pienamente ripnstmati i diritti del popolo pa lest inese. non ci sara mai una vera pace ». Ha p-ecisato pero che < n p n -stino dei diritti > significa (per hii> l'applicaziooe delle riso­luzioni dell'ONU di Z\ anni fa. sui r.tomo dei Drofushi, o su un adeguato LTdennlzzo per i beni pcrdjti.

Commenti sovietici sui

Mediterraneo e il Medio

Oriente Dalla nostra redazione

MOSCA. 15. \.c m.inovre navalt che si svol-

geracno nolle ucque del Medi-terranoo dal 20 aprile al 2 mag-2:o. cc«i la partecipaz:coo di ?es-santa na\ i e di troevtito acre: dech Stati L'n.ti. vk'U'lnahilter-ra. de'.'.'Itaha. della Turch.-.i e della Grecia. =<iv>. scrive L"iio. k.>; S.IILT Pravda -i: stama'.t na. t .xia ;>jlc=e proviK.iz.one >. E q :es".o (Km ^i'o percno esse so ix> aeooinp.i-i'i.ito ,>i _TI.I campa-j i a pr«>,>iiiml:st:cj ^ulla * nv.-riaccia : che -.vreh'tv rappre^Ai-;a:a per l pae;; <iel Med.terra t>M dalla pre-eoz-a d. navi so; .e tlche :n questo mare, o per il fatto che !e e^erctaz-oni avran-no !.:o^o assa: v :cno a: cenf•«: de; pies; *»v:al-<t:. ma soprat-

i tu'to. r . le;a la PivjmVj. perchv esse s^-,o st-ate decise nxtitre i p.iesi soc.a...-'; Cvn la r ; ;n er.e di B hia-.x'-st del Com.tato po'..l:-co o el Patto d: Yarsa; :a. :n; :-tavano tutti I paesi europei a se.iere al tavolo ik-lle t ra t ta t l ;e .

N.TI si puo po. d.menticare che !e n.io;e nwnovre navali harn.i lL»go nxnt re nel Med:o Onen­te Li tens'.roe s: 6 alter.o:rra<v !e .ik;i:ra\ata .n sog i:to alle gra­vi provocazuTu israeliane di q.ie-sn g.emi cdr.ro i popou arab:. A questo proposito le Jzvf'Ua scrivono sta*era che gh attac­chi lancxUi :n queste uluroe ore dalle forze di Tel Aviv c fanoo chiaramente parte di una ope-raz.-one procrammata da molto :empr.i c d.retta a rompere la l.rea d.fensiva degli egiziam S J ! cerule d; Suez e contemporanea-

DALLA 1 r isul tat i della discussione al­ia Camera , anche se non con-divido a lcune posizioni allar-mist iche (evidente il riferi-men to a Colombo - n .d . r . ) . Per cui , io s tesso, che nor-ma lmen te p ruden te non so­no, r i tengo che una u l te r iore dilatazione di tali oner i sa­rebbe impruden te . La spesa e s ta ta aumen ta t a in concre-to di 9S miliardi a car ico dello S ta to e di 736 mil iardi a car ico delle sest ioni previ-denziali in set te anni . In par­t icolare, l ' emendamento sui cumulo (su cui non concordo , e pe rche ha guasta to la coe-renza della legge, e pe rche as-sicura vantaggi a favore di ca-tegorie in ques to m o m e n t o privilegiate, pe r cui ausplco il r ipr is t ino al Sena to del te­sto or iginar io del governo) fissa un maggiore onere di 254 miliardi a carico delle gestlo-ni e di fi mil iardi a car ico dello S t a t o » , in se t te ann i .

Sugli altri emendament i ln-t rodot t i dalla Camera , Brodo-lini s'e det to consenziente e ha r iconosciuto, nel valutare precise richieste r ip ropos te a palazzo Madama dai sena­tor! comunis t i , l 'esistenza dl problemi generali e part lco-lari , che r ich iederanno « u n impegno concreto o polit ico », purche , pe ro , « n o n cornpor-tino immedia t i oner i finan-ziari ». Si t r a t t a di p roh lemi , lasciati irr isolt i alia Camera , e che mantengono in piedi gravi ingiust i / ie nei confron-ti dei bracciant i . degli art i-giani e degli al t r i lavorator i au tonomi . Questioni su cui sa ranno presenta t i emenda­ment i dalle s inis t re .

La commiss ione Lavoro tor-na a r iunirsi oggi pomeriggio . Sulle dichiarazioni di Brodo-lini e sull ' i i l teriore i ter dei lavori, il compagno Fermar ie l -lo ci ha dichiara to :

« La dichiarazione resa sta­mane dal min i s t ro Brodol ini alia Commiss ione Lavoro del Senato e assai grave. Egli, ln-fatti, ha imprevedib i lmente chiesto di r ipr i s t inare il tp-sto or ig inar io del disegno di legge del governo. modificato dalla Camera , per la pa r t e che r iguarda le possibili ty di cumulo t ra pensione di an-zianita e re t r ibuzione nella misu ra prevista per le pen-sioni di vecchiaia e invali-ditii.

« In pra t ica , quella che al­ia Camera , a conclusione del d iba t t i to , fu una minaccia del min i s t ro Colombo, o ra risul­ta come una posizione del go­verno di cen t ro s in is t ra . II nos t ro g r u p p o e ne t t amen te con t ra r io a tale o r i en t amen to e lo comba t t e r a accani tamen-te: in p r i m o luogo p e r ragio-ni di pr incipio , dal m o m e n t o che, ancora una volta, si p re tende di me t te re le ma-ni sui sa lar io differito di quei lavoratori che per 35 lunghi anni della loro vita hanno versato i cont r ibu t i previden-ziali; e poi perche si p r o p o n e di t o rna r e indiet ro r i spe t to ad una l ibera decisione della Camera che. con affermazio-ni inaccet tabi l i , si vuol con-s ide ra re casuale e appross i -mativa.

« P re t endendo di cancel lare un r isul ta to che da cent inaia di migliaia di lavoratori e r a r i t enu to gia acquis i to , il go­verno, in un m o m e n t o poli­tico t an to del icato, si a s s u m e una graviss ima responsabil i­ta . Non vi e dubb io che, in tale s i tuazione, l ' imprevedibi-le d ichiaraz ione del min i s t ro Brodol ini , o l t re a susc i t a re una legit t ima e ferma reazio-ne nelle fabbr iche, r i ap re comple tamen te il p r o b l e m a dei t empi e dei contenut i della d iscuss ione al Sena to . pe rche nessuno deve pensa-re che un fat to di tale gra-vita p o t r a essere impos to al Pa r l amen to e al Paese ».

i ixnte a man Lire all 'aria i !.fi tati ; i di trov.iro i.tia solu^.cne p-»l:t:ca alia crisi : .

11 Trad cocidinna da! canto su.) I'attegg'am.tiN! oltr-agsi.oso UTV.I'.O dai diri<4iiit: d; Tel Av.v tveu con front i dell'ONU e scrive che c evidentemente g!i estre-misti israeliam hanno dim.Titi-ca!o che lo stesso Stato di Isr.iele e stato voluto dalle Na­zioni L'n:te i.

Soviettkaia Rozsia e s a m n a xi-vece polemicamente, con un ar­ticolo del giomahsta Ghiorghi Dadianz. deiracenzia \orosf i . le ragiom che h.irmo sp'Tito va-rie forze s;nane a resp.ngere la risoluzione dell'ONU «ul Med:o Oriente de! novembre 1%< e re-gistra raspra lotta p.V.lt:c»i in corso t r j i so-:en;fori di i na pol.t:ca « fle.ss-.b;le » e aperta ad '.!<ia soluzifme p>l t:ca sull.i ba*e di quella r:so'..iz.i tie. e dall'al-tr\! p,ir*.e. i irupp; che no»i ve-dono nessuna alternativa alia lotta armata contro Is-aele. Chi afferma che t :I cemproTiesso con r::r.per.al:?-ro nr-ri r.=ol\era ness.xi prohlt-na » e sos-:tT!e lo s'.owi * iif sr WT'.I ne p.ice > p>?r resp.ncere l-i r,s.»l;;7.one del­l'ONU — M-r,\e D.id anz — ar.ita di fatto I>raele che da p>s;z:o-ne c d: de;t_-a > nun accetta la stess.i r.s<-)..;z ime de'.le N.iz.on; I 'n. 'e. L'oSnott/ .o d. creare 'jr.o t Stato deTkvr.it.co palest.rnve i r.c*i e seciTh.io lorticolista. rea-llzzab:!e. La s.tuaz;one nel Me-d.o Or.en'.e. ei'.i scr ; \e . r.ma­ne molto tesa e b^o jna fare ogni sforzo per trovare t»ia so-luz.cne pac.fic.i al confl.tto*.

c I paesi arabi — conclude il g:omale — sonfl prcnti ad ec-cettare di def.mre le knee d: im.i rxil.tica di collaboraz.one c m I^raele se q.K'st'ultima n-nxwera alle terre occupate. Una soluz:one po'-:*:ea al confhr.o r.on puo dunque essere basata che sui ritiro delle truppe non-che sulle pressioni dell'op.n:one pabblioa mond:a!e e delle qaat-tro po?en7e nei confronti di Isracle >.

Lanciafo Cosmos 279

MOSCA. 15 L'Unione Sovietica ha Ian-

ciato oggi i! c Cosm»s-279 >. satellite artificiale senza equi-paagio.

I parametri de! nuovo satel­lite sono: orbita iniziale con periodo di -S9.1 m:nuti. apogeo di 2?,0 chilometri. perigeo di 194 chilometri e ansolo orbitale rispetto aU'Equatore di 51.8 ar.idi.

A bordo del satellite tutto funz'ona normalmentc.

a. g.

Direttore GIAN CARLO PAJETTA

Condiretton MAURIZIO FERRARA

e SERGIO SEGRE Direttore respor.sabile

Alessandro Curzt

Iscntto a! n. 243 del Registro Stampa del Tnbunale di Ro­ma - L' UNITA' autoruzazio ne a giornale murale n. 4555

UIKtZIONK KKOAZIONE EU AMMINISTRAZIONE: OOlftS-Koma - Via d«*i l aur in i i s -1'eU-toni c«.-niralino: 4a50JSl 4a3atJ2 4V50353 -JL150355 4MJ1251 t^512.S2 4^512.S3 <'.ii!2J4 4y5:255

AIIIKINAMF.NTI UNITA (versamenio sui c / c p o n a l e a J/j.xil m l e i i a t o a: Ammi-nistrazione de I'L'nna. e ia le Kulvio l e s i l 75 - SoieO Mila-n o l . Abhdnamentu *r>steniicre lire 30 eeO - ~> n u m e n (con il luneai) .-rnnuo \i Ir-o. aeme-^trale 9 430. InmeSir . i le * «X> . « n u m e n annuo I5r« j . s e m e -sirale & :C0. i r imes ira le * 2O0 -i nuraerl (?vniA \1 tunedi «• •«enza la d o m e n l c a ) : annuo :.J.HO. seme«trale 6 730, tri-rncsirate 3 500 - Kst*ro: 7 o u -m e n . annuo 2v 7C<). st-mt^irale \b.25G • fi n u m e n : annuo 23 TOO femcstra le 13 150 - RI-N \ S C I T - \ : annuo ^ OOO. *ero^-»:raie 3 lOO - F_stero: annuo :0CO0 ?eme!'trjle 5 100 VIE M O V E : annuo 7 000. S*m 3 f00 . F.stern: a r n u o lOOiO. <em 5.100 - L I N I T A ' + VIE M O V E + RINASCITA: 7 nu­m e n annuo 2^ i-C<>. r. n u m e n annuo 27 200 - RINASCITA + TRITITA MARXISTA: annuo >»OO0- PUHHI.ICITA-: Concen-«ionarta e^clusiva S P I (So-e inA per la Puhnlicita in Iia-llal Roma Pia iza S Lorenzo in Lucina n 2fi e sue sue-cur?alt in Italia . Tel K33.M; 2 - 3 - * • 5 . Tariffe (mil -i imetro co ionna) Commercia­ls: Cinema L 250. Domer.l-c-ale L 300. Puhblicita Re-dazicnale o dl Cronaca- f e . rlall L 250: fe«llvt L 300. Necrologia : P a n e c l p a z i o n e I- 150 + 100. Dornenlcate L. 150 + 300: F inanzUria Ranche L SCO- Legall U 350

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