MITOGONIA DI HERMES di Giacomo Maria Prati del 19 11 2012

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H e r m e s m i t o g o n ì a Giacomo Maria Prati Considera tutte le opere dell’Altissimo: stanno tutte due a due, una di fronte all’altra Siracide 33, 15 I cuori dei forti si possono guarire Iliade 13, 115 Pochi hanno colto l’essenza di Hermes. Il suo nome latino sembra efficacemente definire la natura ambigua e sfuggente della propria identità: il mercurio, un mobile semimetallo. Ma della sua essenza esiste comunque un predicato comune: il suo carattere igneo. Hermes sotto mascheratura algida manifesta il Fuoco, sia fisso che volatile, sia celeste che aereo. Hermes sta a Efesto come Estìa stà a Teti. Il Fuoco quale medium universale e fra gli universali. Molti altri numi esprimono essenze ignee: Zeus, Dioniso, Apollo, Helios, Iperione, Hestia, i ciclopi, ma solo Hermes è l’essenza unica, comune, piena, intima del Fuoco. Il Fuoco sottile, il Fuoco per eccellenza, il Fuoco cosmico e multiforme, il Fuoco che lega e scioglie, unisce e divide, sibila nel ceppo e saetta nella scintilla e nel fulmine, scambia e annuncia. Fra i suoi animali simbolici il gallo e la tartaruga, cioè il fuoco e la pietra. Cosmica. Fluido e sfuggente, inesorabile e suadente, veloce e insistente, astuto e profetico, passaggio e porta, celeste, pastorale, infero, Hermes è antico e sempre giovane, barbuto e bambino. Hermes è l’amico, lega con tutti! Non ha veri nemici, è alieno dall’odio. È il nume della trasformazione, la forma formante e mutante! Natura naturans. Quando calava il silenzio fra persone raccolte si diceva che fosse entrato Hermes. Maia, la madrea, è ninfa dalle trecce stupende, onesta e schiva. Si incontra con Zeus di notte in una grotta, ombrosa per le frasche di giorno. E concepiscono Hermes nel più totale segreto, nel silenzio, mentre Hera dorme. Hera che non perseguiterà mai Hermes, caso unico. Hermes é prezioso per tutti! Più che Zeus sembra decisiva la sua filiazione materna. Hermes ondeggia fra patriarcato e matriarcato. Androgino spirituale in quanto lo Spirito non si lascia legare dal dualismo fisico. Maia è la più illustre Pleiade, la maggiore fra le sette figlie del titanide Atlante, figlio di Giapeto, equivalente a Jafet figlio di Noè, e

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H e r m e s m i t o g o n ì a

Giacomo Maria Prati

Considera tutte le opere dell’Altissimo: stanno tutte due a due, una di fronte all’altraSiracide 33, 15

I cuori dei forti si possono guarireIliade 13, 115

Pochi hanno colto l’essenza di Hermes. Il suo nome latino sembraefficacemente definire la natura ambigua e sfuggente della propriaidentità: il mercurio, un mobile semimetallo. Ma della sua essenzaesiste comunque un predicato comune: il suo carattere igneo.Hermes sotto mascheratura algida manifesta il Fuoco, sia fisso chevolatile, sia celeste che aereo. Hermes sta a Efesto come Estìastà a Teti. Il Fuoco quale medium universale e fra gli universali.Molti altri numi esprimono essenze ignee: Zeus, Dioniso, Apollo,Helios, Iperione, Hestia, i ciclopi, ma solo Hermes è l’essenzaunica, comune, piena, intima del Fuoco. Il Fuoco sottile, il Fuocoper eccellenza, il Fuoco cosmico e multiforme, il Fuoco che lega escioglie, unisce e divide, sibila nel ceppo e saetta nellascintilla e nel fulmine, scambia e annuncia. Fra i suoi animalisimbolici il gallo e la tartaruga, cioè il fuoco e la pietra.Cosmica. Fluido e sfuggente, inesorabile e suadente, veloce einsistente, astuto e profetico, passaggio e porta, celeste,pastorale, infero, Hermes è antico e sempre giovane, barbuto ebambino. Hermes è l’amico, lega con tutti! Non ha veri nemici, èalieno dall’odio. È il nume della trasformazione, la formaformante e mutante! Natura naturans. Quando calava il silenzio frapersone raccolte si diceva che fosse entrato Hermes. Maia, lamadrea, è ninfa dalle trecce stupende, onesta e schiva. Siincontra con Zeus di notte in una grotta, ombrosa per le fraschedi giorno. E concepiscono Hermes nel più totale segreto, nelsilenzio, mentre Hera dorme. Hera che non perseguiterà mai Hermes,caso unico. Hermes é prezioso per tutti! Più che Zeus sembradecisiva la sua filiazione materna. Hermes ondeggia frapatriarcato e matriarcato. Androgino spirituale in quanto loSpirito non si lascia legare dal dualismo fisico. Maia è la piùillustre Pleiade, la maggiore fra le sette figlie del titanideAtlante, figlio di Giapeto, equivalente a Jafet figlio di Noè, e

di Climene, anch’essa titanide, figlia di Oceano e di Teti. Tuttii Titani sono i primi eroi divinizzati, i più antichi, figli diUrano e di Gea. Maia sorella di Calipso, amica di Persefone,potenza di rinascita primaverile, levatrice dei frutti e dellepiante, dalla quale deriva il nome dell’affascinante mese dimaggio. Maia venerata anche dai Latini che la ricordano qualepotenza a cui sacrifica lo stesso Vulcano, offrendo una scrofagravida. Maia dall’antro fumoso, odoroso, umido di acque,ombreggiato, posto sul Cillene arcade. Maia ricca di oro eargento, tripodi, ancelle, miele, porpora. La descrizione omericadell’antro di Maia ricorda l’antro delle ninfe dell’Odissea comepure il santuario di Delfi e la sua grotta della Pizia. NeppureMaia riesce a controllare Hermes in quanto l’ambiguo numeappartiene a Mnemosyne, prima Musa e madre delle nove Muse. Nonpoteva essere altrimenti in quanto il figlio di Maia presiede alcanto, alla poesia e alla musica pastorale. Senza Mmemosyne non viè arte dell’anima, come aveva intuito Aby Warburg. Ma forse Hermesprecede lo stesso Zeus in quanto, una volta formata la lira dallatartaruga, canta la propria nascita, e di fronte ad Apolloinfuriato, canta la nascita di Apollo e di tutti gli Olimpici. Chicanta la nascita si rivela superiore a chi è oggetto del propriocanto. Hermes padre di Pan, coetaneo di Cronos, maestro di arteprofetica per Apollo. Hermes che ritrova Rea trasformata in caned’oro, posto a guardia della grotta dell’Ida, smascherando iltitanico Sisifo. Hermes inseparabile da Ecate, figlia dei titaniPerse e Asteria, e gemello di Hestia, la primogenita di Cronos.Molte tracce alludono ad antichità sconfinate. Hermes reca sullespalle l’ariete del sacrificio, principio di ogni culto, e ilberretto conico, simile all’agadir di Delfi. Molto prima di ApolloHermes presiede all’oracolo di Pito nel Parnaso, terra delle ninfee delle Cariti, di cui è amico e compagno danzante, come la Pieriadove compie la sua prima impresa sfidando il violento figlioprediletto di Zeus. Pito è l’ultimo nome di Tifone o Ofione, oTelfusa o Delfine. Hermes salva Zeus da Tifone addormentandolo erecuperando il possesso dei suoi tendini nascosti in una sacca dipelle di orsa custodita da Delfine. Il Mito non racconta come ilfiglio di Maia abbia vinto Delfine perché Delfine è lo stessoTifone, androgino, dal sesso indistinto come tutti gli insonni emostruosi draghi, addormentato, come il potente Argo, dallaparola, dal canto e dalla musica di Hermes. Il cono della pietradi Cronos e l’ombelico di Delfi corrispondono al berretto diHermes Cadmon, il Cabiro più importante dei quattro reggitori deiMisteri di Samotracia, e al recipiente sacro pieno di vino della

dionisiaca Festa delle Brocche in Atene, il più antico carnevale,dove Hermes presiede all’uscita degli spiriti dall’Ade e al lororitorno tramite il recipiente mezzo interrato da cui esalava ilvino stordente. Il berretto conico lo ritroviamo al centro delpetaso o del copricapo alato di Hermes, talvolta simile alberretto dei goliardi medioevali. Indossato anche da Cadmo mentrecombatte con il drago di Ares e da Odisseo folle e sapientearatore che sparge il sale nella terra. I primi altari sono cumulidi pietre, piccoli menhir, sassi boschivi. Non si elevano ancoraTempli. C’è un nome che unisce tutto ciò, il primitivo senza nome:erme. Hermes presiede i sacrifici e la loro correttezza, indica lastrada giusta, vigila sui crocicchi e sulle pericolose e fatidichestrade. Hermes ama la pietra. Con una pietra stordisce Argo, dopoaverlo addormentato con il canto e la musica; poi lo finisce conla spada ricurva, orientale, lunare, simile all’aggraziato efulvo David contro il gigante Golìa. In pietra trasforma ilmandriano che rivela il suo passaggio furtivo ad Apollo in cercadelle sue 50 vacche scomparse. Concepito e nato in una grottaprofonda, nella grotta allevato, come Zeus e Dioniso, grottasimile ad un santuario oracolare, amico della rocciosa tartaruga,in cui trasmuta Chelone, invitato indifferente alle nozze di Zeused Hera, regna sulla montuosa Arcadia, ricca di orsi, leoni ecinghiali. E' al mondo solo da poche ore e già gli viene una dellesue geniali idee: sull'uscio della grotta trova una tartaruga, lauccide, la vuota, la copre di pelle di bue, aggiunge due braccifatti con corna d'ariete, tende su tutto delle corde fatte dibudella di pecore ed ecco inventata la lyra. Suoi attributi sono:la coppa (come il bagatto) con la quale versava nettare e ambrosiaprima di Ganimede di cui diventa educatore, il caduceo, i sandalialati, il petaso, il copricapo alato (come Thor), il mantello cheindossa a metà, il sacchetto delle ricchezze, la lira, lo zufolo.La lira quale segno cosmico, la zampogna e lo zufolo quale pietradi paragone della verità sulla verginità della donna. Come leacque dello Stige così lo strumento musicale di Pan nella grottanella storia di Leucippe raccontata da Achille Tazio. Il bastoneda messaggero tipico della cultura orientale – o il Caduceoattorno al quale sono intrecciati due serpenti, il "Kerykeion" ,sopra al quale si trova un simbolo simile a quello a quello usatoin astrologia per il segno del toro. Il caduceo quale emblemaermetico per eccellenza, compendio zodiacale e alchemico. Ibastoni/scettri di Hermes sono tre perché Hermes è ternario,domina sui tre stati: psiche, anima, astri e corpi. Hermes portal’ariete e da ciò il senso del suo nome. Chi in effetti reca la

vittima sacrificale è un mistagogo, uno ierofante che compie attirituali: annuncia, cammina, canta formule incantatorie, diintercessione, e di lode alle potenze divine, e ha diritto a partedell’offerta. Potenza multiforme e polilinguistica. Lo si apprezzacon evidenza anche nei suoi molteplici epiteti. Hermes lopsithyristés, il sussurratore. Il Discorso viene da Hermes. Sermo=ermaSull’Ermon salivano i profeti a invocare l’Altissimo. Dall’Ermonscende il Giordano fino al Mar Morto, simile alle acque delloStige a cui è connesso Hermes come vedremo più avanti. Colui chespiega, che esplica, che apre e dissigilla. Ma colui che sciogliesa anche sancire. Stipulare, siglare. Hermes propylaios quando la suaimmagine si trova davanti a un tempio, mediando il mondo degli dèicon quello degli uomini, mentre è pylios, "quello della porta", estrophaîos, connesso al cardine, al centro di gravità e di moto cheregge l'ingresso. Ma pure Tetelesménos, il perfetto. Numerus quadratusipsi Cyllenio deputatur. Il suo numero è anche il 4: equilibrio epersistenza. Hermes che porta i sogni, ed Hermes generativo: ilfallo di pietra, pietra eretta, pietra scartata dalla strada ecumulata, pietra focaia e segnaletica. Hermes kriophoros, con unariete sulle spalle, rito che rimase in tempi storici con un belgiovane che doveva camminare attorno alla città con un arietesulle spalle per propiziarne la fortuna. Non è anche Gesù ritrattocosì nella prima arte paleocristiana? Non ricorda tutto ciò ancheil rito che fece cadere Gerico con le sue trombe di corno diariete? Spirito fecondo, Hermes polymelos, dal molto gregge, "ottimonell'accrescere il bestiame" come ricorda la Teogonia di Esiodo.Con Apollo condivide l'appellativo di nomios, dio del pascolodelle greggi. Hermes dall'animo lieto, charidótes, dispensatore digioia. Il fuoco, il gioco dell’amore, il colpo di fulmine cherimescola tutto. La sua attività viene designata col termineantitoréo, "forare", "entrare da un buco"; egli attraversa le porte epenetra elusivamente come una nebbia attraverso le serrature. Viaccenna l’Inno omerico. Il molto esperto, scaltro, versato neltravestimento. A Hermes più che ad ogni altro immortale è graditoaccompagnarsi agli uomini (Il., XXIV, 334), è il più benevoloamico e 'dispensatore di doni', come tutti gli dèi vengono chiamati, malui in particolare. Ma Hermes è anche eroe: Argeiphóntes, uccisoredi Argo posto a guardia di Io, vicenda che inizia il percorso delMito, come insegna Calasso. Hermes euskópos, dalla vista acuta, chegli serve però per i fini mascalzoni della sua dolíe téchne.Veloce inviato e coppiere di Zeus; dio degli schiavi, dei liberidi modeste possibilità, il suo culto è diffuso presso i ceti piùumili. Prometeo lo schernisce come servo degli dèi, ma siamo già

in tempi letterari che hanno già perso parte del senso della primae più nobile spiritualità di Hermes. Hermes tamías psychôn, ministrodelle anime, e "spanditore di anime"; alcune raffigurazioni vascolariattiche lo mostrano, barbuto e itifallico, mentre alcune sue goccedi sperma si tramutano in farfalla, cioé in psyché; mitos, sperma,nome del primo uomo nei misteri cabirici di Samotracia. Il doppiosignificato della parola psyché in greco è confermata dal nomesimile della phállaina, femminile di phallós, latino phallaena,italiano falena. Un'immagine dalla ceramica antica ci mostraHermes col caduceo alzato dinanzi all'apertura di un immensorecipiente conficcato nel suolo, dal quale fuoriesce uno sciame dianime alate; nella festa delle anime, ultimo giorno delleAntesterie, si sacrificava a Hermes infero, chthonios. Hermes logios,retore, incantatore e sofista, versione che ebbe grande successoHermes nell’ellenismo e nel neoplatonismo, klepsíphronos che cela eruba il pensiero. Mite ma inflessibile, seducente e sconcertante,pórimos e incantatore, rappresenta per l’appunto la quarta potenzadopo la triade Demetra, Persefone, Dioniso (venerati in formacabirica come Axieros, Axiokersa, Axiokersos) Il quarto cabiro,Kasmilos, latino Camillus, servitore degli dèi sia superni siainferi, è identificabile per Schelling in Hermes. Si tratta delnume sottoforma di servo, ma ancor più di mediatore e messaggero,di araldo demonico - il vero concetto di Hermes è individuatoproprio nel mediare tra dèi 'di sopra' e 'di sotto'. Il nomeKasmilos significa infatti "colui che procede dal dio". E’ ilprotettore dai pericoli, alexíkakos. La cledonomanzia è arte da sempreposta nel dominio di Hermes e lo connette al Caso/Fato dei piùantichi numi come Nemesi e Tiche, primo “bagatto” ! Nell’Adone diGian Battista Marino Hermes racconta ad Adone le storie diNarciso, Ganimede, Ila, Ciparisso, Attide. Lo forma, cerca diprevenire i rischi che gli altri amanti subirono. Si canta l’amoredi Ares e Afrodite. Hermes accompagna Adone e Afrodite in unviaggio cosmico e paradisiaco. Il figlio di Maia quindi svolge unruolo di educatore, di iniziatore, di mistagogo e accompagnatore.Sugli oracoli Hermes domina su Delfi, dove portò la pietra diCrono, Agadir, da cui il berretto cabiro assunto dallo stessoHermes. E vince anche Delfine, compagna di Pito, sottraendole laborsa di pelle d’orso dove sono nascosti i tendini di Zeus feritocon il falcetto di Crono da Tifone. Hermes conserva la borsa el’affida alle ninfe stigie, dalle quali la riavrà attraversoPerseo, dopo chela testa della Medusa sarà posta sull’egida diZeus. Ma domina anche sui Misteri messeni di Attide. Lo indica latamerice presso la quale è sepolto il tesoro di Lico, il mirto

infero e il tasso, cioè Smilace che rese androgino Ermafrodito. Esenza Hermes non c’è Eleusi perchè è Hermes che riconducePersefone dall’Ade e la fa incontrare nuovamente con la madreDemetra. Hermes, amico della nera notte ne è lo spirito stesso,adombrato dal suo mantello, esploratore notturno senza fissadimora, e d'improvviso s'accompagna al solitario come il Cristoverso Emmaus. Il caduceo svolge la stesa funzione dellacornucopia. Ma con esso colpisce a morte anche i giganti nellagigantomachia, simile al tirso di Dioniso. Hermes nume dell’unioneamorosa e nuziale. Detto anche epitalemite, cioè Hermes sul e deltalamo. Porta Afrodite da Anchise. Porta Protesilao dalla moglie,come un fantasma , per tre ore. Hermes nell’inno omerico spergiuradavanti a Zeus, garante della parola, cioè in pratica lo sfida enon viene punito! E’ nume più antico! Viene prima dei patti edella parola, prima delle convenzioni che lui stesso è chiamatopoi a consacrare e sigillare! Il Silenzio germinativo. La stessaAtena sorride gioiosa delle parole mendaci ed ermetiche di Odisseosulla spiaggia: Hermes porta il sorriso a tutti, persino ad Atenala furente. Hermes moltiplica il bestiame, come Ecate. E’ laFortuna e il Genio, lo Spirito della Lampada, il daimon di Socrate.Non appaiono alati e barbuti gli spiriti dipinti nei vasi, inEllade come in Persia? Dona e rapisce, regala e toglie, fa spariree accresce. Hermes veste di verde ancora in illustrazioni di duesecoli fa. Come Maia e Afrodite. Hermes, più di Zeus, apparesuperiore sia agli Achei che ai figli di Ilio. Pur aiutandomaggiormente gli Achei, non si lascia coinvolgere come Zeus, chesoffre per i Teucri e per il decreto del Fato. Hermes è miglioreesecutore di Zeus delle decisioni delle Moire e di Nemesi. Ancoracon Dolone, a cui è dedicato il X Canto, l’ombra di Hermes siallunga sull’Iliade. Vestito di pelle di lupo dal manto brizzolatoe con copricapo di donnola anch’egli si rivela figura di Hermesche spia ed esplora di notte. Come l’airone che s’alza in volovisto da Odisseo è segno propizio di Hermes che aiuta l’audacespedizione notturna del laerziade e di Diomede, vestiti con pellidi fulvo leone e copricapi di pelle di toro scornato e cuoio edenti di cinghiale. Uomini selvaggi. Totemici. Il corpo di Doloneviene lasciato da Odisseo, dal cuore costante, presso unatamerice, pianta di Hermes. Hermes dona sonno pesante ai Traci eabilità ai due eroi affinché Diomede e Odisseo ne uccidano dodici,e Dolone è il sacro 13° nel racconto di Odisseo. Senza i cavallidi Reso, re dei Traci, in mano agli Achei, Ilio non sarebbecaduta. Come Hermes Odissee si pone sempre nel mezzo. Come le suenavi fra quelle di Aiace e di Achille. Medio tutissimus ibis, raccomandò

Helios a Fetonte. Atena è violenta. E’ la valchiria, l’amazzone.Odisseo la invoca appena ucciso Dolone, ricordo di sacrificiumani, e se ne porta il corpo morto nella sua tenda per compiereriti segreti. Atena urla e sparge furia bellicosa fra le navi diOdisseo, Aiace e Achille all’alba della seconda battagliadell’Iliade. Lo scudo di Agamennone si mostra serpentino, comeAtena: testa di Gorgone al centro e un serpente a tre teste nelbalteo. Hermes pacifico e pio. Atena è la predatrice. Preda, neltempo, anche gli attributi di Hermes, i sandali aurei ad esempio.Ma sempre, con Hermes, c’è il contatto, la comunicazione, lacircolazione. I draghi che ornano l’armatura di Agamennone, vicinoal collo, a gruppi di tre, sono paragonati da Omeroall’arcobaleno. Questo porta ad Hermes Arghifonte, splendore cheappare, dominatore del Drago insonne, del Cane infero, i cui moltiocchi diventano le macchie iridescenti del pavone di Hera. L’elmodi Agamennone reca quattro ali. Gli Achei sono simboleggiati dalserpente vermiglio tenuto fra gli artigli e poi lasciatodall’aquila di Zeus, nel segno che ricevette Ettore vicino al murodella spiaggia. Atena e Zeus, così distanti nell’Iliade, appaionogià uniti in Hermes. Con Hera glorifica Argo, l’eroe e ilguardiano, il cui nome corrisponde anche al nome di uno dei treCiclopi e significa “splendore”, come poi faranno con Heracle,gloria della serpentina Hera. Per riflettere sulla natura diHermes dobbiamo meditare sulle cosmogonìe e sulle allegoriemitiche della Natura. Hermes si cela nella Notte, Nyx, la primapotenza generatrice, implicita nel suo mantello mezzo indossato,ma resta alluso anche nel Vento, altra potenza delle origini e nelserpente Ofione e nel suo Uovo. Non reca Hermes l’Uovo deiDioscuri e di Helena a Lacedemone, come la gru, e il suo segno èl’Ibis, reca l’Uovo nel limo in Egitto da cui sorgono Iside eOsiride, come Gea e Urano? E il Chaos non è l’Uovo rotto espalancato, la prima epifania, la prima maieutica, da cui ilberretto conico dei Kabiri e le pietre degli onphalos? Il Mitodella Natura, Phisis, assume nomi che tutti si possonoriconnettere ad Hermes: Afrodite, Eros, Rhea, Cybele, Ananke,Tyche, Selene, Dike, fino a Circe la mescolatrice. La suaambivalenza è l’ambivalenza di Hermes e del suo caduceo: notte eluce. Come Cronos e come Hera Hermes regge i serpenti che tendonoal cerchio e al nodo. Hermes non ambisce ai fulmini, come Apollo,Atena, Salmoneo, quindi non è un pericolo per la divina Phisis, dicui anzi è il primo e più fedele servitore e campione! Anche lefigure mitiche connesse ad Hermes rivelano sensi mistericitessendo come una stirpe della sapienza! Prometeo ad esempio è

figura ermetica e esoterica. E’ un Kabiro come Hermes, e comeHermes condivide la natura titanica, lunare, e ignea. Come HermesPrometeo è astuto, sapiente, profeta. La loro titanica sapienza dauna parte appare affine a quella ctonia, misterica e ignea diHefesto, figlio della serpentina Hera e padre del serpentinoEretteo, e dall’altra deriva da Oceano e dalle sue figlie, madrisacre come Climene, Maia, Temi. Prometeo o Efesto con l’asciabipenne apre la testa di Zeus facendo scaturire Atena, figlia diMetis. Prometeo compie un rito maieutico come Hermes levatore eallevatore di eroi e divinità. Prometeo è antichissimo: sorgeprima della sapiente Metis, è prototipo dell’Uomo universale,primo Adamo androgino, come Hermes, a cui segue il successivoEpimeteo, l’Adamo dimezzato e non più edenico, compagno diPandora/Eva. Come Hermes profetizza con i dadi, le ossa, i sassi,il miele, come le Trie o bianche Graie, Donna-cigno triforme, cosìPrometeo conosce i disegni delle tre Moire, partecipa al Fato cheprecede e oltrepassa lo stesso Zeus. Le api nella grotta dell’Idaconnettono Hermes guardiano con Hermes primo divinatore che usa ilmiele e le ossa. Le api con la loro cera sostanziavano il primotempio di Delfi e il miele comapre nella grotta delle ninfe diItaca, oltre ad essere il cibo delle Trìe, cibandosi del qualeprofetizzano il vero. Apollo si fa donare l’arte profetica da Panprima di conquistare Delfi. Herme presiede Delfi prima di ognialtro. Hermes è esecutore dell’imperscrutabile Fato, come apparenel segno dell’elmo alato che dona invisibilità, e della frustacon cui punisce Atamante e guida le mandrie immortali, e comeappare nell’impresa di Perseo, suo doppio, dalla sacca delle ninfedello Stige, con la quale si mescolavano gli oggetti divinatori esi custodisce la testa della Gorgone. Hermes e Prometeo fondanol’uso sacro del fuoco e il sacrificio degli animali, abolendo isacrifici umani. Hermes consacra il rito di offerta dei profumi aidodici dell’Olimpo, mentre Prometeo separa le parti attribuendoagli uomini il pasto sacro della carne e delle interiora dellevittime. L’unica differenza con i Titani consiste nel fatto che iTitani si cibano di carne cruda, anche umana, e sacrificano lavittima divorandola direttamente, mentre gli uomini di Prometeo sicibano di carne animale dopo il rito, cotta, dopo l’offerta ainumi. Zeus vorrebbe punire gli uomini relegandoli ai riti deglisconfitti titani, costringendoli a tornare alla carne cruda,mentre Prometeo connette il mondo divino al mondo degli uominifacendo dipendere il benessere olimpico dai fumi odorosi deisacrifici compiuti dagli uomini. Ecco la sua colpa: indebolireZeus e l’Olimpo e divinizzare gli uomini. Hermes presiede alla

divinizzazione degli uomini tramite le imprese eroiche e media frala sapienza dei titani, basata sui riti notturni, e la nuovafondazione dell’ordine del diurno Olimpo. La più celebre impresadi Hermes è un impresa titanica: conquistare le ignee mandrieimmortali. L’impresa corrisponde al sottrarre il fuoco celeste. Inquesto Hermes si dimostra violento: sparge il sangue di tori chegià erano un sacrificio, ma pacifico e vivente. Hermes non vienepunito perchè non se ne ciba ma rivolge a tutto all’Olimpo, e a sestesso, il vantaggio del nuovo sacrificio, tramite il quale siautoinclude, quale dodicesimo, nella corte celeste e immortale. InPrometeo invece la colpa è il cibarsi delle vittime sacre. AnchePrometeo incatenato è figura ermetica. Il titano appare fissato,da Hefesto, ad una colonna posta su di una roccia altissima esolitaria, aerea, legato da catene di ferro e con uno stilettometallico infisso nel petto. La scena appare ermetica emetallurgica. Hefesto lega, come legò Ares e Afrodite, come Hermeslega e pietrifica. All’alba, sull’orientale Caucaso, giunge ognigiorno la solare aquila a rodere il fegato, che di notte ricresce.Il fegato è la notte stellata, il luogo del sangue raggrumato edella divinazione, la luna rossa, la riserva del coraggio, ilsegno dei riti notturni, come una nuova vagina che periodicamentesanguina. Il fegato è legato al ferro, cioè al metallo cadutodalla stelle, come Prometeo, e richiama la nuova età, del ferro,in cui Zeus cadrà, profetizzata dal titano incatenato. L’unicotitano punito sulla terra, e una terra vicina al cielo, e non nelTartaro. Se gli uomini possono cibarsi delle interiora deisacrifici grazie a Prometeo il contrappasso è perfetto in Zeusche, tramite la sua aquila, si ciba delle interiora di Prometeo,il quale diventa sacrifico vivente, cruento di giorno, e incruentodi notte. Anche Zeus desiderava la carne, come Hermes e i titani,e la sua ira deriva dall’esserne privato da Prometeo? O forse temeche lo stesso Prometeo possa diventare il suo successore? Chivisita Prometeo incatenato? Oceano, la cui sede è intersecatadalle vie di Hermes verso l’Ade, Io, la Donna sacra prediletta diHermes e da Hermes custodita, a cui Prometeo profetizza l’Egitto,Kratos e Bios, figli della ninfa Stige, a cui è vicino Hermes, elo stesso figlio di Maia, apparente messaggero di Zeus ma inrealtà compartecipe della sapienza fatidica di Prometeo. Hermes,come Oceano, cerca la mediazione e la risoluzione pacifica dellevicenda di Prometeo, che scuote il cosmo e rende incerto l’Olimpoe il predominio di Zeus. La presenza sollecita di Hermes e Oceanopresso Prometeo allude ad un loro interessamento al futuro delcosmo, comportamento ambivalente: desiderio di rifondazione o

preparazione ad una successione? Al compimento del Tre, deltriplice immenso tempo, l’eroe di Hermes, Heracle, uccidel’aquila, o avvoltoio, e questa impresa, insieme al sacrifico diChirone, a cui Hermes affidò Achille, figlio della titanica eoceanina Teti che Zeus non sposò su suggerimento profetico diPrometeo, salvando così il suo predominio, inducono Zeus adecretare la liberazione del titano sapiente. Prometeo liberatoporta i segni dell’iniziato, cioè del rinato, del nuovo re/eroedei Misteri: la corona di salice, pianta con cui Hermes vinceApollo e la mandria divina, e pianta di Hera, e l’anello di ferrocon incastonata una pietra, forse un meteorite. Il salice qualepianta di guarigione, che sarà di Asclepio. Finita l’epocatitanica resta la guarigione quale via eroica. L’anello gli vienedonato da Kastor, il Dioscuro e Kabiro alla cui nascita dall’Uovopresiede il kabiro Hermes. Heracle si cinge invece di olivo, altrapianta di Hermes, prima che di Atena. Hefesto lega e Hermesscioglie. Da Io a Heracle passano 13 generazioni, numero fatidicodella stirpe sacra ed ermetica di Argo. Prometeo è liberato:Hermes ha vinto e il crollo di Zeus è solo rinviato! Le imprese diHermes sono imprese di trasformazione, di passaggio. Nondimentichiamo il ruolo centrale che gioca nell’epopea del Velloaureo, segno alchemico. E’ Hermes infatti che reca l’aureo vellodi enigmatica origine a Nefele, immagine vivente di Hera e daquesto gesto deriva tutta l’epopea di Argo e di Diomede dettoGiasone. E il vello da dove proviene? E’ la pelle del mostro Egis,ucciso da Zeus egioco? Oppure è la pelle della capra serpentinadell’Ida o dell’equivalente ninfa cretese Amaltea che nutre Zeusinfante? L’egida e il palladio si confondono con l’aureo vello. Inogni caso è Hermes che lo reca perché è Hermes che fonda ilsacrificio dell’ariete e ancora in epoca storica resta il rito delportare l’ariete sulle spalle e attorno alla città da parte di ungiovane bello che deve rappresenta appunto il nume del caduceo.Non dimentichiamo i suoi interventi con Pelope e la sualiberazione di Ares dal vaso bronzeo, alchemico, in cui fùimprigionato per 13 mesi dai giganti Aloidi, né le sue mutazionimagiche su Dafni e Chelone. Il suo discepolo Heracle non fùneppure lui alieno dalle trasformazioni simboliche come rammentanole vicende di Heracle vestito da donna presso la regina di LidiaOnfale a cui lo conduce, vendendolo ritualmente, lo stesso Hermes.Le due imprese più significative di Hermes sono il furto dellamandria sacra custodita da Apollo, ma in realtà cosmica,appartenente all’Olimpo, e l’uccisione di Argo e la conseguenteliberazione e custodia di Io. Iniziamo ad approfondire la prima.

Apollo, il figlio prediletto di Zeus, è svuotato di poteri daHermes. Apollo è costretto a fare giurare Hermes sullo Stige, ilpiù sacro e terribile dei giuramenti, l’unico efficace verso glidei, affinché non lo derubi dell’arco e della cetra appenadonata. Gli dona le mandrie degli immortali, la sferza lucente eil bellissimo bastone aureo dalle tre punte, e lo conduce all’artedivinatoria delle Trìe. La musica di Hermes, sconosciuta adApollo, lo seduce, lo vince. La tartaruga davanti alla grotta: èscreziata come la volta celeste, come la galassia delle Pleiadi eil manto del leopardo di Dioniso. Hermes scopre il tesoro:intuisce la grandezza della tartaruga, la vede come danzatrice,anche se lenta. E ogni moto celeste reca una musica una risonanza.Unisce al suo guscio gli elementi: la pelle di bue, i midolli dipecora, i giunchi, corna di capra. Hermes è velocissimo ad attuarele intuizioni e visioni e a comprendere i tempi e la sapienza delcosmo. Ha fame come i titani, è scuoiatore, ma non se ne nutre.Riparte solo la vittima e le brucia la testa e i piedi. Si nutredei fumi e dei profumi. Da allora lo farà tutto l’Olimpo. LaPieria è a nord dell’Olimpo. E’ la regione, alle pendici orientalidell’Olimpo, dove nacquero le nove Muse, concepite da Zeus inMemnosine, figlia di Gea e Urano. Urania pone il suo piede sopral’ermetica testuggine. Le vacche mangiano loto e cipero. Alla lucedella luna elude quattro cani inferi dagli occhi ardenti e untoro. Porta la nuova mandria su riva sabbiosa di mare. Riveste glizoccoli di mirto giunco e tamerici. E li punta verso nord, versoil prato degli asfodeli, verso i mondi invisibili. All’alba salela luna spendente. Selene figlia del titano Pallante. Quandoarriva Apollo furioso si nasconde con la cetra nella culla, comebrace sotto la cenere, e ciò sembra alludere al fuoco ermetico,nascosto. Hermes prospetta a Maia il saccheggio di Pito, comeazione a lui possibile, legittima. Apollo racconta a Zeus comeHermes abbia lasciato orme indecifrabili, come abbia rivoltato glizoccoli. Tutta la scena spande echi misterici, allusivi. Sembraparlare di altri significati, occulti. A Pilo si erge una stallaaltissima, cosmica. Apollo, ritrovata la mandria, gli lega le manicon giunchi, ma questi vengono fatti crescere velocissimi daHermes e avviluppano Apollo e tutta la mandria. Hermes combatte evince con la Natura, come Dioniso con la nave dei pirati e inIndia secondo l’epopea di Nonno di Panopoli. Vinci nella sua Odisseanel baltico propone l’interessante interpretazione climatica del furtoermetico: le 50 vacche solari trafugate indicano l’avanzare dellanotte e del freddo artico verso sud, sconfiggendo i regni diApollo. Possibile lettura ma resta complementare alla trama

esoterica che intesse tutte le vicende di Hermes. Il numero 50ritornerà nella vicenda delle Manaidi e nella stessa Odissea.Entrambe narrazioni dove svolge un essenziale ruolo il nostronume. Dalle Trìe del Parnaso, le prime Muse, si fa insegnare, suindicazione di Apollo, la più antica forma di divinazione, tramitei sassolini e l’acqua. Questa mantica rimane fino ad epocastorica, nella forma delle rune. Hermes è quindi anche profeta.Anzi inventa una nuova arte divinatoria utilizzando gli astragali.Andrea Alciato nel suo trattato iconologico sugli emblemi ci aiuta apenetrare i sensi misterici del Liuto, forma più recentedell’ermetica lira. La forma ovoidale, le sette corde, il bracciopiegato ad angolo retto, ci parlano di un segno cosmico disapienza. Il liuto appare posto su letti, divani, baldacchinisalomonici. La lira è pesce, conchiglia, mantice, vaso ermetico.La siringa posta in una grotta dedicata da Pan ad Afrodite Urania,diventa pietra di paragone ordalica per le vergini, uniche ammessenella ninfica e salutare grotta d’immortalità. Così Achille Tazionelle storie di Leucippe. In un emblema di Achille Bocchi Hermes vieneraffigurato quale Arpocrate, con l’indice destro iniziatico sullelabbra e con la Menorah settuplice nella mano sinistra. Hermesquale mediatore, quale cristico buon pastore che zufola sedutosotto un dolce albero mentre le spirituali mandrie pascolanofelici. Così lo si raffigura. Unire Caduceo e cornucopia,ricordare le doppie ali sia al vertice che alla base dell’ermeticobastone, o bacchetta che sia, si mostra operazione acuta esapiente. Hermes non muta, ma fa mutare. E volatile sia in cieloche in terra, come pure sa esser paziente e nascosto. Reca fortunae abbondanza, scambi e novità. Amico delle capre e dei corni.Conduce anche la misteriosa Amaltea, capra e serpente. Hermesconduce e protegge Io. Secondo una versione l’accoglie in Egitto,quale Re di quella sacra terra. Da Io discende Epafo e una nuovadinastia regale esecra che domina sull’Egitto e da cui usciràanche la stirpe che farà la Grecia. Non c’è scena dell’epos in cuinon entri Hermes. L’arte lo racconta, più ancora dei testisuperstiti. In un ciclo di ydrie toscane (ceretane) si celebral’istituzione del sacrificio da parte di Hermes e l’abolizione deisacrifici umani continuata da Eracle negli episodi di Alcioneo eBusiride. Nella ceramica attica Hermes introduce Eraclenell’Olimpo. Nelle ceramiche attiche di Gela incontriamo Teseo eil Toro fra Atena e Hermes, che compare anche nello scontro fraApollo ed Eracle per il tripode di Delfi. Ma Hermes segue Eracleanche nell’impresa delle Esperidi. Hermes compare poi sul cocchiocon Atena nell’apoteosi di Heracle ed Hermes veglia su Eracle

contro il leone nemeo. Pure appare con Teseo che lascia Arianna.In un anfora della necropoli capuana dei Quattro santi Hermescompare con Ade, Poseidone, Persefone,, Pan, Eos, ed Eros, in unatheoria teologica vicaria di Zeus. Questo dimostra come Hermes nonsia un nume minore, e che possieda qualità identiche a Zeus,congiunte ad una persistenza che supera e attraversa ognigenerazione mitica. In questa successione infera Hermes domina.Poseidone regge gli abissi marini, regno anch’esso di morte e diinvisibilità, anticamera di Ade. Compare anche con Apollocitaredo, Artemide e Latona, Ariadne. Hermes figura con Maia conun ariete mentre Peleo consegna Achille a Chirone, segno chel’iniziazione degli eroi è anche l’offerta sacrificale della lorovita alle Parche. Trittolemo viene dipinto sul carro alatopreceduto da Hermes. Zeus viene raffigurato con Atena bambina inbraccio accolta da Hermes, colui che favorisce le nascite e che èinfatti colui che presiede l’apertura del capo di Zeus con lascure cretese. Nume intermedio, omnipervasivo che assorbe in se dauna posizione centrale tutte le proprietà degli altri Olimpici,mentre non accade il contrario. Con Zeus ha in comune l’amore peri patti e la parola data, la luce meridiana, foriera diilluminazioni, sonno e sogni, l’ariete, le ali veloci. Il caduceosimile alla bilancia di Zeus. Hermes infante spergiura davanti aZeus, garante della parola data, per questo è più antico di Zeus,libero della legge del giuramento e dei doni fatti da Zeus allaninfa Stige che l’aiutò contro i titani, legge su cui presiedeZeus. Il re dell’Olimpo e Hermes sono viandanti presso il poveroapicoltore Irieo. Gli dicono come fare e nasce senza donna Urione,cioè Orione, l’inseguitore delle Pleiadi, zie di Hermes. Ilfiglio di Maia conversa amabilmente con Zeus come ricordal’episodio di Filemone e Bauci e le stesse statue di Zeus e diHermes poste vicine nel trono di Apollo ad Amicle presso Sparta.Hermes poi è intimo del destino di Zeus perché riceve da Prometeoil segreto sulla fine di Zeus se si fosse unito a Teti e quindi losvelamento dell’arcano da parte di Hermes produce conseguenzedecisive: le nozze di Peleo con Teti, e quindi l’antefatto dellaguerra contro Ilio, e la liberazione di Prometeo, graziato per laconfessione del segreto che ritarda la caduta di Zeus secondo laprofezia di Gea. Ma pure c’è l’ombra di Hermes nel primo fataleinnamoramento di Zeus per Io: l’invincibile e misteriosa ninfa Inxche induce magicamente l’innamoramento è figlia di Eco e di Pan,figlio di Hermes. Se Zeus è infatuato di Io e la possiede inrealtà è Io che appare fin dall’inizio ben più grande e importantedi una sacerdotessa di Hera. Io in primo luogo è libera:

attraversa tutte le terre orientali,appare libera e sovrana e nonha più rapporti con Zeus ma si mostra associata stabilmente conHermes fino al nuovo regale equilibrio che tutti ritrovano inEgitto. Con Teti Hermes ha in comune la nebbia abissale e lafedeltà a Zeus. Teti in Egitto è Maat, la giustizia e la misura,allusi dal caduceo. Con Apollo condivide il gallo solare, glioracoli ambigui, la medicina di Asclepio, lo splendore improvviso,la razzia e il pascolo, il bronzo lucente, lega di rame e stagno,la musica e i monti e la divinazione. Con Hestìa divide il fuocodella casa. Con le Moire e Nemesi reca il caduceo variabile,meditazione profonda, l’esecuzione del destino imprevedibile agliuomini, e talvolta anche agli Olimpici. Come Atena muove gli amativenti, guida i naviganti, porta distrazioni e intuizioni, astuziee saggezza, innalza città e fonda arti, e cari gli sono serpenti epietre. Entrambi hanno commerciato con la sapiente Gorgone. ComeAfrodite ama l’armonia e la pace, il colore verde del rame e dellosmeraldo, è amabile e dolce. Come Ecate moltiplica o decresce gliarmenti, reca luce di fuoco nella notte e ama la frusta, la ruota,il colore bianco e i trivi. Come Ecate si rivela triplice epossiede acuta vista. Simile gli sembra Dioniso, bello edeffeminato, amante della danza e delle arti, flessuoso e sottile,amico di ninfe e grotte montane, propiziatore di crescite vegetalimirabili e come lui serpentino. Come Rea domina sui leoni montanie difende Zeus. Insieme a Demetra gli è caro l’Egitto e iMisteri. Come Artemide domina sui cinghiali e ama i boschi e iluoghi solitari, domina sulle strade e sulle gare incoronando adOlimpia o ovunque vincano gli atleti di iperboreo oleastro, guizzaveloce ed è imprendibile e mentre Artemide presiede alla nascitedei mortali, animali e umane, così parallelamente Hermes presiedeall’iniziazione degli eroi in quanto è Hermes che porta a ChironeAristeo, Asclepio, Achille, Enea, come similmente accompagna incielo Heracle e Dioniso e riporta alla luce Kore, altro nome dellamadre di Dioniso. Hermes riceve sull’Olimpo i trofei di caccia diArtemide e ne custodisce le armi, lui che è il tesorieredell’Olimpo e fa nascere Arcade, figlio di Licaone da Callista laninfa orsa di Artemide. Come Ares è volubile e gli spetta laspada, che dona ad Eracle per le sue 12 fatiche, e con la qualerecapita il drago Argo. Mentre infatti la lancia è di Atena, laspada è di Ares. Come Poseidone reca un bastone a tre punte, e loaccomuna il dominio intermedio fra terra, abisso e acqua. ComeHera presiede all’atletica, ama Sparta, dona fecondità e vittoriaagli uomini, gloria e fama agli eroi. Hermes ed Hera: uniti dallaglorificazione di Argo. Hera dagli occhi bovini ed Ermes amico

delle mandrie, mai da Hera perseguitato e da Hera prende conastuzia il suo prezioso latte, come farà poi il suo protettoHeracle. Come Ganimede versa il nettare e l’ambrosia. Come Ebe èsempre giovane, come Iris reca messaggi. Con Ade condivide i regniinvisibili e la sorte dei trapassati. Di tutto l’Olimpo è caricodi doni e facoltà, titoli e proprietà. Unisce in sé ogni aspettodel divino, unisce i tempi. Custodisce i tesori e le armi deglidei nell’Olimpo. Fa da paciere fra Perseo e Dioniso e fra Apollo eHeracle quando lottano per il tripode. Hermes anticipa persinoMithra. Entrambi di origine artica, Hermes per l’Occidente e Mitraper l’oriente. Hermes più antico, perché non si insozza con ilsangue. Gli basta accendere il fuoco, toccare con la bacchetta.Sia Hermes che Mitra mandriani e amici degli uomini, uccisori ditori. A entrambi sono care le pietre e il fulmine, di cui ilcaduceo è la versione più mite e più lenta, guizzante nel pugnaletauroctono. Recano mantelli e copricapi rituali, numi eroici esacerdotali. Segni dell’equilibrio, della medianità dinamica fralontane polarità. Come il figlio di Maia anche Mitra sigilla ipatti e l’amicizia, lega. A tutti e due sono cari anche i serpenti.Mithra petrogenito e Mithra Fanes, caduceo vivente. Il persianoMithra doppio di Perseo. Hermes reca il sette delle Pleiadi, ilsegno dell’amoroso e piovoso Toro fecondatore, figlio appuntodella Luce notturna, di Zeus galassia che di notte avvolge lastella Maia. Mitra reca i sette gradini della sua iniziazione. AlToro sono vicine la quindicesima runa, folgore e caduceo, sopracome sotto, ascia bipenne e bastone da rabdomante, l’erba delcigno iperboreo, psicopompo, bianco come le Graie, il numeroquattro che squarta il cosmo primordiale unito all’asta/folgoreche si infigge a terra. Al Toro è vicina anche la sedicesima runa,che guida i naviganti, guizzo e Ruota del Sole. Hermes influenzaanche i Gemelli (i polmoni), Scorpione e Vergine. Non è estraneo aEuropa sul Toro, ai Dioscuri e gli appartiene la putrefactio dellepaludi nordiche, segno terreno del crepuscolo celeste edell’amalgama degli elementi. In forma di ariete, segno del piùantico Hermes, Zeus si mostra ad Ammon a Eracle, alunno di Hermes,presi i pomi aurei delle sorelle dello Stige. Arieti essi stessidiventano Odisseo e i compagni, che erano 13, per uscire dallacaverna e salvarsi dal sacrificio umano. Odisseo il riccotrafficante, signore dei petrosi cefalleni, discepolo e imitatoredi Hermes. Hermes è il regista occulto e l’ago della bilanciadella guerra di Troia, guerra anche spirituale e rituale frapotenze e mondi religiosi e magici che segna il passaggio dall’etàdegli eroi e del Mito all’età del ferro. La guerra contro l’Impero

di Ilio è confusa. I tempi sono confusi. Il freddo e la tempestacala dal nord. La vittoria dei Principi delle Isole è una vittoriadi Pirro, il crepuscolo avanza con la nebbia e il ghiaccio. Lafuria delle tempeste, Zeus, e la furia del mare, il fratelloantipatico: Poseidone. Vince chi sa navigare, sostare per salvarsie rinascere, con la saggezza di Hermes, nocchiero delle anime.Hermes amico degli uomini segue Odisseo con la sua nebbia,protezione e visione, mantello e custodia, incanto e attenzione.Così a Ogigia lontana dai mortali, come nelle Isole delle capre edelle pietre dove i Ciclopi, dimentichi dell’arte del fuoco,languono inselvatichiti. Hermes lucente e sfuggente, il nebbioso,ogni plaga lambisce: Itaca, Ilio, l’Isola di Pelope. Hermes apparein Troade per accompagnare Hera, Afrodite, ed Atena dal Re pastoreParide, abitante del monte Ida di Zeus, amato dalla sapiente ninfaEunoe. Lo ricordiamo in Licia mentre cattura la desiderataApemosine, nipote di Sarpedone, Re della Licia, terra luminosa delLupo e della Luna. Profanare una sacerdotessa significava rovinareun centro di culto, indebolire spiritualmente un’intera regione,alleata di Ilio. Prima prova a corrompere la sorella con metalloprezioso, altro suo attributo, tattica bizantina di dominio.Scornato la insegue e la prende, scivolata su lisce pelli poste inagguato dal nume. Hermes, Ganimede e Paride sembrano lo stessoessere, amabile e aggraziato, sapiente e luminoso di bellezza earmonia. Su versante acheo Dardano si rivela iniziato ai cultisegreti di Samotracia, di cui Hermes è il cabiro più importante,nel mezzo fra Demetra, Persefone e Dioniso, da lui riportatodall’Ade alla luce con la madre Semele, come già fece con Orfeo.Gli Achei delle Isole vincono contro Ilio anche perché Afroditepassa la sua preziosa magica fascia ad Hera che seduce eaddormenta Zeus. Hermes gli dona lungo e tranquillo sonno. Hermesil nume della collaborazione, regista dei culti femminili. Teti laproteiforme, come Hermes, reca ricche mandrie in dote a Peleo,colui che prende la mela della discordia. Nelle nozze Teti e Temisi sovrappongono e Zeus si piega. Protagonisti sono le più anticheninfe e gli eroi, attraverso i quali gli Olimpici servono il Fato.Senza Eaco non sarebbe caduta Ilio. La parte ignea delle sue muraHermes la può attraversare. Da Eaco dell’Isola della Capra, figuraanaloga ad Elìa, discende Peleo e Telamone di Salamina, l’isoladel serpente, amica di Samotracia. Serpente e capra, egida ecaduceo, Chimera di Bellerofonte, cioè Perseo, cioè Hermes di e inLicia. Da Zeus /Capra e dal serpente Ladone la forza dell’Ellade.Hermes li unisce. Hermes unisce tutti. Un’armatura aurea perPeleo. Le 50 Nereidi contro i 50 figli di Priamo. I 50 figli di

Priamo come le 50 vacche di Apollo. Teti sa pietrificare il Lupo,operazione di Hermes, con smorfia di Gorgonie ! I Lici possonoessere sconfitti! Licaone, figlio di Priamo può essere ucciso.Discende il ghiaccio sulla troade; Zeus la perde perché vi regnaora Ade/Hermes. La morte di Mirtilo, auriga divinizzato e figliodi Hermes, è vendicata ! Hermes, più di Zeus, appare superiore siaagli Achei che ai figli di Ilio. Pur aiutando maggiormente gliAchei, non si lascia coinvolgere come Zeus, che soffre per iTeucri e il decreto del Fato. Hermes migliore esecutore di Zeusdelle decisioni delle Moire e di Nemesi. L’epos di Ilio si aprecon un immagine. Un bastone d’oro ricoperto di bianche bendeportato dal sacerdote di Apollo Crise che giunge dagli Achei perriscattare la figlia Criseide, la fanciulla Oro. Il canto su Iliosi apre con Hermes, con i suoi segni che tutelano la sacralitàdelle ambasciate. Hermes infante che salì da Zeus precedendoApollo e recando le sue bianche bende di lino sulle spalle èl’archetipo di Crise. La colpa di Agamennone che scatena l’ira diAchille e causa le gravi perdite agli Achei, è quella di averinsultato, offeso minacciato il sacerdote, nonostante i sacrisegni. Apollo scende come la notte recando l’arco lunare. SembraHermes. Odisseo và come ambasciatore per restituire Criseide ecompiere il sacrificio riparatore, e andrà ancora, comeambasciatore, da Achille per tentare di convincerlo a tornare allaguerra. Achille rispetta gli ambasciatori che gli portano viaBriseide. Teti, fedelissima a Zeus, come Hermes, sale dall’abissoe da un mare bianco e nebbioso per ascendere a Zeus e convincerloa far pesare sugli Achei la colpa di Agamennone. L’epos di Ilio siapre e ruota attorno alla persuasione e alle ambasciate, terra diHermes. Odisseo parla con la testa inclinata in basso, come Hermese come Nemesi. Il Sogno ingannatore inviato da Zeus ad Agamennoneè scherzo di Trìe, manufatto ermetico. Il celebre, incorruttibilee luminoso scettro di Agamennone, prodigio di Efesto, vieneimpugnato da Odisseo per riportare silenzio e ordine fra gli Acheisconvolti. Come ambasciatore di Agamennone Odisseo, brandendo,anche quale arma punitiva, lo scettro che Hermes Arghifonteconsegnò a Pelope, e così giunse all’atride, convince tutti i capia ritornare all’assemblea a e sferrare l’attacco a Ilio. Ogninave, dal catalogo, portava eroi dell’Arcadia, feudo di Hermes, acui addirittura Agamennone regalò navi. L’ombra e il silenzio diHermes avvolgono efficaci, motore sottile, le vicende della guerracontro Ilio. Odisseo è il distruttore di rocche, distruttore comePerseo, figura di Hermes ctonio. Paride appare nella primabattaglia con una pelle di leopardo sulle spalle, come Giasone,

come Dioniso. Il leopardo indica la galassia delle Pleiadi. Elenacerca con lo sguardo i Dioscuri, ma non si sono. Nel catalogo sicita il Titaresio, braccio di Stige. L’ombra di Hermes seguecomplice e benigna gli Achei. Le cavalle di Eumelo vengono dalladivina Pieria. I cavalli di Achille pascolano di loto e sedano dipalude. Gli Achei attaccano come grù e nebbia silente, come cigni,segni di Hermes e di Apollo, e come gru che migrano sull’Oceano eattaccano i pigmei così attaccano i figli d’Ilio. La grù che conla vista ottima e il lungo becco cattura i fecondi pesci dellepaludi, immagine ermetica. Anticipano gli spiriti volatili, leChere, le vie versi Campi Elisi, valchirie animali. Paride godedei doni di Afrodite, come l’ermetica cetra. Ettore invia duearaldi, come Agamennone, per portare un agnello bianco per laTerra e uno nero per il Sole. Ideo porta vino in un otre di capra.Sono Hermes che reca l’offerta sacrificale. Agamennone invoca Zeusdell’Ida, il monte sacro di Ilio. Priamo stesso, pari ai numi,paragona Odisseo ad un ariete furente. Mentre Paride indossal’armatura del fratello Licaone e Atena inganna il figlio diLicaone istigandolo a scoccare freccia da arco di corna di ariete,come quello di Odisseo, contro Menelao. Lupo e Capra sicontendono. La furia nera e lunare di Apollo contro la Caprameridiana di Hermes. Zeus fa scendere rugiada di sanguedall’etere. Nella battaglia presso il muro Ettore reca un masso dalanciare e lo reca con leggerezza, come fosse una pelle di ariete.Eccessivo salto ontologico fra roccia e pelle di ariete, ma sirisolve se vista come allusione ad Hermes, a cui son cari i sassie gli arieti, e lo scuoiamento. Ascalafo figlio d’Ares (stessonome del giardiniere di Ade) chiamato in aiuto da Idomeneo (nipotedi Minosse) per difendersi da Enea. I Teucri come mare dalla terrae i Danai come roccia aiutati da Poseidone, e prossimi al mare(inversione degli elementi). Poseidone urla come 9000. Hera si faimprestare da Afrodite la fascia variopinta che seduce gli spiritiinnamora i cuori, e inganna con Hermes la stessa Afroditefacendole credere che la fascia serve per riconciliare Teti eOceano. Questi allevarono Hera affidata ad essi da Rea, una voltaspodestato Crono da Zeus. Teti e Oceano origine degli Olimpici.Presso di loro le case di Ade, le grotte delle ninfe Medea, Circe,Calipso, le bocche di Stige, vie conosciute e frequentate daHermes. Ipno è figura recente, tarda. Hermes è signore del sonno edei sogni, come Pan della siesta e degli incubi. Hera giura sulloStige toccando terra e mare e nominando tutti i divini, compresi iTitani. Hera giura di dargli in sposa la Carite Pasitea. Hermes

amico e compagno di danze e canti delle tre Cariti, da cuiderivano le Grazie. Anche nelle identità e genealogìe dei personaggi ritorna forte lapresenza di Hermes nell’Iliade. Ilionèo, ricco di greggi, valorosofiglio di Forbante, figlio di Priamo. Forbante era amato da Hermesfra i Teucri, a lui diede ricchezza. Fù ucciso da Peneleo. La suatesta decapitata infissa nell’asta che lo colpì nel petto, come unpapavero. Nell' Eneide due coppie di giovani guerrieri troianisubiranno la stessa sorte di Ilioneo; i fratelli Amico e Dioreuccisi per mano di Turno, che dopo aver tagliato le teste aicadaveri le appende al loro carro, rubandolo; e i due amiciEurialo e Niso, che dopo essere stati uccisi dai Rutuli diVolcente, avranno le teste recise e issate su lance. Lo splendidoEudoro (buon dono) rapido a correre, altro segno di Hermes,.secondo capo dei Mirmidoni, era figlio di Hermes benigno, forteArghifonte, e di Polimela (molti canti), bella e danzante, amicadi Artemide, del suo seguito. Hermes si innamorò di Polimelaquando la vide danzare. Ma Artemide non lo odiò né lo combattè perla dissacrazione della sua ninfa, altro caso unico! Ma gliintrecci simbolici o geneaologici fra Hermes i personaggi omericisono innumerevoli. Ne ricordiamo ancora due: Epeo e Idomeneo. Epeofiglio di Panopeo, vince nel pugilato, vince Eurìalo. Epeo èscultore, costruttore del cavallo di Troia. Figura di Hermes:forte e abile. Fù nel cavallo lui stesso, perché solo lui sapevafar aprire la botola. La meta della corsa dei carri: un troncosecco spezzato e dei sassi bianchi. L’Iliade si apre e si chiudecon gli araldi, tutte le sue vicende si muovo all’ombra di Hermesil cui caduceo è chiave di Oro, più stabile della variabilebilancia di Zeus. Idomeneo Re di Creta, coreggente con Agamennonedella spedizione contro Ilio, reca nel suo sangue l’eco di Hermes.E’ nipote di Minosse, figlio di Zeus ed Europa. La mamma diAgenore di Tiro, padre di Europa, era Libia, figlia di Epafo, Red’Egitto, cioè Hermes. L’ermetico Epafo, figlio di Io, liberata daArgo da Hermes, influenzò il destino e le vicende di tutti iDanai e di tutti i cretesi. I più importanti capi, re e principiche mossero contro Ilio provengono da Hermes egiziano. Eracle è il13° discendente di Epafo. “Solo a noi sciogliesse i sacri veliIlio” auspica Achille a Patroclo. Ilio quale Donna sacra e velata,quale Tempio e Tesoro. Ilio equivale ad Afrodite. Hermes è ilsolutore, il di svelatore, il seduttore di Afrodite. Lo scudo diAchille mostra i mondi di Hermes: le Pleiadi e Orione, suofiglio, la mietitura e l’aratura, i pastori con flauti e le spiedi guerra, il ragazzo con la cetra, canti di nozze, gli araldi

del processo che trattenevano il popolo e gli anziani con ibastoni d’araldi, la lite ereditaria, i pastori con le mandrie e icani lungo i giunchi del fiume. Achille è di piede veloce e ancheOdisseo che vince la gara di corsa nei giochi funebri di Patroclo.Qualità di Hermes dai piedi alati. Gli Olimpici incitanol’Argheifonte, dalla buona vista, a sottrarre il corpo di Hermes,al 12° giorno, dalle sevizie di Achille. Hermes guida Priamo daAchille a riprendere il corpo di Ettore. Hermes dai sandali aurei,ambrosii. Hermes che vola su terra e mare, come il soffio delvento. Hermes il potente con la cui verga incanta gli occhi degliuomini e sveglia chi dorme e muta le sembianze. Apparve comegiovane principe. Così incontra Priamo e Ideo. Priamo lo esaltaquale viandante di buon augurio e di aspetto virtuoso. Si presentacome il settimo figlio del mirmidone Polictore. Sembrano iracconti inventati di Odisseo ad Itaca. “Ti farò da guida anchefino all’inclita Argo” promette il figlio di Maia a Priamo. Hermesaddormenta le guardie e scioglie i chiavistelli alle porte. Lanumerologia dell’Iliade si rivela analoga a quella dell’Odissea:domina il 7, il nove e il dieci, numeri anche di Hermes, comenove le spire dello Stige e sette le corde della lira e le cannedella Siringa. Hermes di notte non dorme ma scegli il tempo giustoper far uscire Priamo dal campo acheo. Torna in cielo e salel’aurora peplo di croco, fiore di Persefone e di Hermes. Hermesama e terre estreme, prossime all’Ade e all’Oceano. L’isola delletitanide Circe e dell’atlantide Calipso. Le stesse terre, porteverso l’Ade, vicine allo Stige, che percorre Odisseo. Hermesprende il terzo occhio dalle tre Graie, i bianchi cigni iperborei,la sommità del caduceo, Occhio del Sole. Solo le Graie sanno dovestanno le ninfe dello Stige. Il sacco in mano contiene metallo,via all’Ade e scambio terrestre, sacro nei templi, ma reca in séanche la testa e il sangue della Gorgone Medusa. La sconfitta diTroia è la sconfitta di Zeus. La partita si gioca fra Atena eHermes da una parte e Apollo e Afrodite dall’altra. Zeus ed Heraintervengono ma appaiono emarginati, impalliditi, depotenziati.Per questo cercano di protrarre il più possibile la guerra e iritorni. Perché la fine dell’epopea segnerà l’inizio del lorotramonto. Odisseo è eroe di Hermes, ricco delle sue qualità. Lastessa posizione tipica di Odisseo quanto medita, con il caporeclinato sul petto, compare in Hermes raffigurato in un ydria,segno anche di Nemesi, come ricorda pure l’immagine immortalatadal celebre vaso che raffigura Hermes che sostiene, unico, losguardo della sfinge. Odisseo che si finge folle di fronte adAgamennone, Menelao e Palamede, rivela invece i segni misterici

della sua sapienza ermetica: reca il cappello dei Cabiri, chericorda l’Uovo di Nemesi/Leda, ara ritualmente, come Giasone,conduce una coppia di bue e asino, Zeus e Crono, e gettando ilsale indietro, purificando la terra. Si ferma di fronte a Telemaco,la fine, il vertice della battaglia, l’anagogia, cioè Hermes. Ilritorno di Odisseo serpeggia nel travaglio all’ombra di Hermes.Tutte le terre visitate e provate dall’eroe si rivelano terreestreme, case di Ade, tappe di una catabasi che sembra non averefine e tocca tutti i quattro punti cardinali, il numero delle Ermequadrangolari. Dal Lete dei fiori masticati, color zafferano, comeil croco che germina dal sangue di Prometeo e preserva dal fuocotaurino Giasone, fiore di Hermes, al nord dei Lestrigoni e delprato di Persefone, dall’oriente ultimo di Circe, casadell’Aurora, all’occidente sommo di Calipso, lambita dall’Oceano,dalla centrale Roccia fonte dei venti al sud dell’Isola delleinfuocate mandrie del titano Iperione. Eppure sembrano tutte terrecontigue, separate sempre da sette o nove giorni di tempesta,naufragio, navigazione pericolosa e nebbiosa, tutte vicine alserpente Ofione che confonde gli elementi, alle bocche di Stige.Anche i sapienti e occulti Feaci rinviano al figlio di Maia,perché Re e Regina vi appaiono uniti, come un signore solo, e sulloro magico regno dalle nere e veloci navi, come il manto dellopsicopompo, pende il destino di Atlantide, pietrificata esommersa. Con Odisseo si chiuse l’accesso antico ai regnidell’Eden. Minacciati da Poseidone e con la nave di ritornotramutata in pietra, operazione di Hermes e di Medusa, scema lasacra ospitalità. Non dimentichiamo Nausicaa. Da Circe Odisseo eracon 22 compagni, le lettere dell’alfabeto, da Calipso e daNausicaa entra solo e nudo. Non vuole accettare altri regni, devetornare alla sua sacra regina Penelope, l’anatra striata di rosso,la feconda rete, la figlia del potente Icario. Da Calipso escono iquattro fiumi e fioriscono i bianchi pioppi e i cipressi. NonApollo ma Iperione; Hermes è di sangue titanico. Ha già vintoApollo, ora Hermes divora anche la Luce primordiale. Le mandriesono come fiamme accese, offerte spirituali, sacrifici viventi,intoccabili. Come Ganimede. Per questo Odisseo non può checibarsene, profanarle. Perché si affermi la sovranità del Fuoco diHermes, avido di sacrifici, dominatore di mandrie, amico dellanotte, ostile al sacrificio incruento che già Ilio afferma con iculti erotici e le mandrie intatte e ludiche di Paride. Settemandrie di 50 capi. Ancora il 50. Come i figli di Priamo. Un annodi Sole. Un giorno di luce e di calore in meno, perchè il ghiaccioavanza dal Nord. Il serpente stringe le spire e la terra delle

aquile diventa la terra dell’orso, colui che allevò Paride, leonedi Rea montana. L’eroe Laomendonte pecca di ybris perchè vuoleelevare le mura, in mezzo a popoli navigatori, ricchi di prodi chefanno del combattimento individuale l’onore più alto. Il Palladioè il vero tesoro che attrae i principi delle isole, lo scopo dellaconquista di Ilio. Il Palladio che Elettra diede a Dardano,iniziato ai Misteri di Samotracia. Il Palladio che Atena scagliòdal cielo su Ilio perché Elettra, presa da Zeus, lo toccòprofanandolo. Profanato, non vi fù più posto in cielo ma restòsacro per la terra. Attorno al Palladio si danza armati, comePallas con Atena danzava vorticando lancia e scudo, come i Curetidanzavano sbattendo le spade sugli scudi attorno a Zeus infantedella grotta ninfica dell’Ida, Zeus sostituito da una pietra daRea. Il Palladio che fù rivestito dal Vello aureo, segnodell’ariete ermetico e oggetto sacro recato da Hermes.. IlPalladio che essuda, come vivo, fuoco spirituale invincibile. Ilsuo nome ricorda pure titano Pallante, marito dell’antichissimaninfa Stige. Il Palladio è il vero tesoro, insieme al controllo dei cultimisterici femminili (Samotracia e monte Ida), che attrae iPrincipi delle isole (i cosiddetti “Greci”), in altre parole loscopo della conquista di Ilio. Il Palladio che Elettra diede aDardano, iniziato ai Misteri di Samotracia. Il Palladio che Atenascagliò dal cielo su Ilio perché Elettra, presa da Zeus, lo toccòprofanandolo. Profanato, non vi fù più posto in cielo ma restòsacro per la terra. Attorno al Palladio si danza armati, comePallas con Atena danzava vorticando lancia e scudo, come i Curetidanzavano sbattendo le spade sugli scudi attorno a Zeus infantedella grotta ninfica dell’Ida, Zeus sostituito da una pietra daRea. Il Palladio che fù rivestito dal Vello aureo, segnodell’ariete ermetico e oggetto sacro recato da Hermes. Il Palladioche essuda, come vivo, fuoco spirituale invincibile. Il suo nomericorda pure titano Pallante, marito dell’antichissima ninfaStige. Non solo nelle vicende dell’Iliade e dell’Odissea ma intutto il Mito Hermes appare quale potenza che conduce gli eroialla divinizzazione. Prometeo, Pelope, Heracle, Teseo, Giasone.Dalla decima alla dodicesima fatica si percepisce più palesementela presenza di Hermes. La figlia del solare e ctonio Gerione,Erizia, cioè Isola rossa, dove sorgeva il bosco delle Gorgoni, oEritrea, si unisce ad Hermes e genera Norace, il colonizzatoredella Sardegna. Gerione è figlio di Callinoe figlia di Oceano,quindi ha sangue di Titano e la sua terra lambisce l’Ade, i regniinvisibili. Suo padre è il saturnino Crisaore, armato di falce

aurea, uscito dal sangue della testa di Medusa, decapitata daPerseo/Hermes. Dal corpo di Gerione sorgerà un albero chefruttifica quando si alzano le Pleiadi, una delle quali è Maia, lamadre di Hermes. Il Cane, Argo, di Gerione equivale a Cerbero. Ildrago delle Esperidi, parenti di Stige, ricorda Ofione, lo stessoOceano. Eracle nella ceramiche dipinto mentre cattura Cerbero allapresenza di Hermes. Le vicende di Heracle richiamano i mondidell’Ade. Eracle e Hermes insieme restaurano la Sfinge. Entrambiegiziani e solari, entrambi iniziati e discesi nell’Ade, Hermesreca le ali di Zeus cosmico orfico e la serpentinità della Sfingequale antica ninfa e sirena, mentre Eracle reca il Leone dellacanicola e il Toro ucciso e dominato. Hermes presiedesilenziosamente quale testimone, mistagogo, gerofante, ad ogniimpresa di Heracle. Difende l’eroe da Hera e lo guida nei passaggipiù cruciali: l’educazione da giovane, Gerione, le Esperidi,l’Ade, Onfale. Eracle che strozza i due serpenti rappresenta uncaduceo vivente. E non a caso la purificazione ritualedell’uccisione dei cerulei serpenti di Hera appare laboriosa erichiama la Sfinge. In quella purificazione c’è già l’apoteosi diEracle. Inizio e fine si rincorrono, come in Hermes. Un altradimensione essenziale del Mito si ritrova infatti nel passaggioall’Ade (in opposta prospettiva: la sorgente della generazione) enella congiunzione fra i regni e i livelli del cosmo; scenario chevede protagonista e regista ancora una volta il figlio di Maia. LoStige è crocevia fra morte e vita, cielo, acque e terra, setaccioe bilancia delle anime. Lo Stige come il crogiolo che separa,schiumando, la parte ignea o fumosa delle anime dalle scorieplumbee delle passioni, della concupiscenza e dell’ira, glispiriti dei 7 metalli. Lo Stige mescola e separa, Circe ed Hermes.Per i neoplatonici Hermes reca il ramoscello d’oro, come la vited’oro che reca a Troo in cambio di Ganimede, con il quale imprimel’anima nei corpi o la fa uscire, la libera dalle acque, dallecatene dei tempi e delle forme. Hermes archetipo delle discese edascensioni nei mondi invisibili, apre la strada a Odisseo, Enea,Dante. Le acque stigee sono freddissime, coagulano i visceri,conducono nell’Ade. Le sue acque spezzano ogni recipiente, sia diterra o vetro o metallo. Le sue acque decompongono persino l’oro.Eppure Teti vi immerse il corpo di Achille bambino, tranne iltallone con il quale lo teneva rovesciato. Lo Stige uccide e rendeinvicibili, fa dimenticare e rinascere, dissolve e divinizza. LoStige quale solutio corporis, solvente universale, acido che intacca efa schiumare. Le sue acque sono maschie, non donano vita aglialberi della terra, ma fecondano le anime. La loro melanconia è

quella di Crono, di chi ricorda ancora il suo regno aureo perso,mentre ora è eunuco. Lo Stige ride dei moti terrestri: in novegiri avvolge le sfere, dall’Olimpo alla terra, distanza di unincudine che cade per nove giorni. Circonda e delimita l’Ade pergiungere fino al Tartaro, distanza di altri novi giorni dicontinua caduta, per fissare alle loro pene i titani ribelli.Hermes consacra i patti, i contratti, le alleanze e sulle sueacque, in recipiente aureo, giurano gli Olimpici, e chi vìola ilgiuramento perde i suoi poteri divini, langue paralizzano in untorpido sonno senza sogni, incanto di Hermes, e per 9 anni non puòtornare nutrirsi di ambrosia e nettare, soffre in agonia, in coma,lontano dall’Olimpo. La Parola regge il cosmo. Stige più forte deititani. Lo Stige trasforma, come Hermes, dona nuova vita ai morti,fresco oblìo dal duro ricordo della dura vita. Hermes e lo Stigesi incontrano anche nelle statue indiane di cui racconta Porfirio,site in grotte ricche di acque. Simulacri androgini, simili allastatua cosmica di Zeus ad Olimpia, fatta di avorio indiano, doveogni busto di Olimpico vi era fregiato, tranne Hermes e Nike,figlia di Stige, scolpiti, solo loro, a figura intera. Essundanticome il Palladio. Putrefactio et precipitatio. Lo Stige discende, comeHermes, e palpita fra i monti e le terre delle Ninfe e delle Muse,l’Olimpo e l’Ade. Decima parte di Oceano, che serpeggia attornoall’orbe terracqueo, decima sacra, parente di ambrosia, caduceocosmico e vivente. Stige la più antica figlia di Oceano e Teti, laprima ad accorrere in aiuto di Zeus attaccato dai titani e daigiganti, più illustre di Destino. Con Pallante genera Vittoria eViolenza, Forza e Zelos, quattro energie primordiali. Come Stigeprova la verità della parola degli Olimpici così la grotta che Panha dedicato a Afrodite Urania prova, con la sua siringa appesa, laverginità delle donne che vi entrano. Ce lo ricorda Achille Tazio.Se i tre fratelli, Zeus, Poseidone e Ade, vittoriosi su Crono, sisono divisi il cosmo fra Cielo, Mare e Invisibile, ebbene Stigetutti li circonda e separa, li delimita e serra. Roccia e acqua,soglia di bronzo e colonne d’argento, porte splendenti, a cui siaccede con il metallo sotto la lingua, ricettacolo di Pluto, ilricco. Ad ogni sfera delle nove Stige dona la sostanza vitale,l’elixir di vita che alimenta gli elementi. Così Hermes, conduttoredi anime, guida cocchi e regge i cerchi serpentini, che ereditò daCrono. L’acqua lacrimosa dell’Acheronte e il fuoco delPiriflegetonte. Gli opposti compendia e avvicina come il figlio diMaia. Anche nella sua discendenza Hermes imprime il suo sigillo.Hermes genera cacciatori, amici di rugiada. Genera Cefalo eOdisseo regna sui Cefalleni, i pietrosi. Ad Hermes appartiene la

pietra, per questo è amico di Rea e delle grotte e precede lostesso Zeus. La maieutica viene da Maia come da Hermes ilSignificato, il Valore, la Decisione. Pelope il cronio eleva ilprimo tempio a Hermes, in Arcadia. E a lui Hermes porta lo scettroa forma di lancia che gli dona Zeus. Il Palladio è fatto con leossa di Pelope. Eros, figlio di Hermes, coppia frequente nellesculture ellenistiche di influsso neoplatonico, è Ker, ildispetto, il colpo di fulmine, la puntura dell’ape, la razzìa deldestino. Ker è anche la sfinge e le sirene, il ratto suadente einvincibile che fa felice il derubato, come Hermes con Apollo. Ciòche Hermes dona non perde, ma conserva e accumula, ricchezza suricchezza come Odisseo. Chi serve mutua l’aura di chi è servito.Nel rito di Aristeo/Sansone per generare nuovi sciami ritornaHermes nel capro nero, nei papaveri del sonno, e nel numero 4 deitori e delle giovenche. Ma Aristeo, sapiente artista della Natura,è epiteto arcade sia di Hermes che di Zeus. Aristeo ricorda Hermesnelle abilità, nella buona riuscito di ogni sua impresa, nellasintesi, come in Melampo, di Apollineo e Dionisiaco. Hermes regnain Egitto quando vi giunge l’estrosa Io, inizio del Mito qualeincontro fra Olimpici e ninfe. Oreste invoca Hermes, non Zeus,quale patrono della paternità per la vendetta contro Egisto, cosìcome l’invoca Elettra, nome anche della Pleiade sorella di suamadre Maia, affinché interceda presso al Madre Terra e le potenzeinfere. Uno dei figli più significativi di Ermes appare Autolico,il razziatore di mandrie. Autolico è il nonno di Odisseo, perparte di madre. Anticlea, figlia di Autolico fu sedotta da Sisifoe gli generò Odisseo. Sisifo aveva sposato una Pleiade, Merope,sorella di Maia, la madre di Hermes. Già Sisifo, eroe solare eoracolare, simile a Prometeo e Tantalo, possiede doti ermetiche diastuzia e famigliarità con l’Ade. Odisseo è quindi abile, astuto,ingegnoso, multiforme, meditativo, campione nella corsa, in quantodiscendente di Hermes. Autolico lo investe ritualmente, primadell’inizio delle sue gesta, facendolo partecipare, sul Parnaso,dove risiedeva, terra delle Muse e cara ad Hermes, ad una cacciasacra sui monti, dove rimase ferito alla coscia, come Giacobbe eEracle. Fù Autolico a battezzare il figlio di Laerte Odisseo,l’irato, il rosso, famigliare con l’Ade, il morto rinato. Autolicoiniziatore di Odisseo, colui che ne fa un eroe e un capo. Autolicostesso ricorda l’astuto Giacobbe con Labano, abile nel trasmutaree moltiplicare miracolosamente le mandrie, cambiandone colore.Addirittura Autolico ne fa crescere o scomparire le corna. Questasua razzia delle vacche di Sisifo produce la nascita di Odisseo, asua volta razziatore, in Trinacria, nel viaggio di ritorno a

Itaca, delle mandrie del titano solare Iperone. Sisifo scopreAutolico facendo incidere sugli zoccoli un segno doppio: SS,ricordo del caduceo e delle fasce bianche di Hermes. Analogol’Autolico argonauta, eroe totemico del Lupo, scintilla di luceguizzante. Autolico che segue Eracle nella spedizione contro leAmazzoni. Ricordiamo poi il medesimo Autolico che segue Eracle:gli insegna il pugilato da giovane e in seguito lo ritroviamomandriano astuto e prodigioso che genera gli antefattidell’uccisione di Ifito, ospite, da parte di Eracle. Autolicoinfatti sottrae 12 giumente e 12 mule dall’Eubea (analogamente adHermes con le 50 vacche di Apollo) e le rivende, mutate l’aspetto,ad Eracle, rinnovazione del Sole. La disputa sulla sparizioneporta Eracle a uccidere Ifito e così dovrà essere venduto in Asiada Hermes e servire Onfale per un anno. Un nipote di Autolico, ecugino di Odisseo, Sinone, si distingue nella guerra di Troia,divenendo decisivo nel convincere, dote di Hermes, quale fintosupplice, Priamo e i troiani ad accogliere il cavallo di legno,una nave, nella rocca di Troia. Sinone poi accese il fuocosegnaletico per chiamare l’attacco finale dell’esercito greco.Troia cade grazie ad Hermes che ne dissigilla le porte con ilcaduceo. Eaco lo permette, amico di Hermes ctonio, giudice inferoe, sulla terra, profeta del fuoco e dell’acqua, della carestia edella salita al monte più alto, il monte Panelleno, come Elìasull’Oreb. Eaco che costruì le mura di Ilio insieme a Poseidone ealla musica di Apollo, che viene da Hermes. Eaco propiziatore dipiogge come Hermes figlio di Zeus Pico, Pietra ermetica che fecevomitare Crono il piovoso. Solo Atena è il motore spirituale, conHermes, delle forze dei Principi delle Isole contro l’Impero diIlio. Ma Atena ruba poteri da Hermes, come l’industriosità el’androginìa. Il figlio di Maia primo Adamo, Adam cadmon, Uomodolce e aggraziato, l’Uomo di rossa argilla, e Atena virago, Donnamascolina. Si contendono la saggezza, ma Hermes precede Zeus eAtena, anche libica, e non emanazione di Zeus, è solo l’anticonume dei venti e dei cavalli. Ridotta a civetta che strideconfondendo le menti, permettendo a Odisseo di far strage deiPrincipi pretendenti. Hermes il regista occulto dell’impresacontro Ilio, sottilmente più forte di Zeus e Apollo, Poseidone eAfrodite, l’unico esecutore efficace e sapiente, spassionato,degli invisibili decreti delle sue amiche Moire o Graie, o diNemesi, con la quale condivide il capo che si piega sul petto ameditare. Chi persuade le menti e addormenta gli spiriti, chicommercia i poteri e i travestimenti, chi indica le vie e consumale offerte, chi illumina le notti e annebbia i giorni, ovunque

giunge, tutto penetra e muove. Giungiamo al termine ragionandosul suo simbolo più fascinoso: il caduceo. Sole e Luna, Umido eSecco, Uomo e Donna, Giorno e Notte, il Caduceo riunisce il ritmodi tutto il cosmo. Il vertice del bastone è l’Occhio del Sole.Clessidra e distillatore, occhio riverso verso l’alto, alberodella vita e spada infissa nel drago. Il caduceo è la bilancia chepesa le anime e indica i venti. Nello stessa figura di Hermestroviamo tutta la Tavola di Smeraldo. Il Vento fecondatore e laScintilla creativa riassumono la spiritualità di Hermes. Tutte leinnumerevoli raffigurazioni del Genio, speculare maschile dellaNike stefanofora, giovinetto leggiadro e alato che reca unafiaccola di vittoria, derivano da Hermes. Nel caduceo c’è l’Y delbastone del rabdomante.La figura di Hermes rinvia alla figura diMosè, come rinvia a Cristo. Mosè rabbinico ed Hermes patriarchidella sapienza e depositari di conoscenze antiche e riservate.Mosè ed Hermes quali unici a vivere misticamente e operativamentein rapporto diretto e fedele con Dio Padre, Dio degli dei.Entrambi connessi con l’Egitto e trasposti egizianamente inconcordanza con Thot. Entrambi connessi alla Parola e alla Legge.Hermes riporta pace ed equilibrio fra gli dei e fra gli uomini,loro mediatore, Mosè parla con Dio faccia a faccia e parla agliuomini quale araldo e ambasciatore di Dio. Hermes invental’alfabeto e Mosè consegna ad Israele le Tavole della Legge, ilnuovo alfabeto di Dio. Hermes sancisce i patti, i contratti e lealleanze. Mosè veicola e media l’Alleanza eterna fra Dio eIsraele. Mosè sposa Dio al popolo ed Hermes è nume nuziale. Mosèconverte il suo sacro bastone in serpente, divorante i serpentidel Faraone, e il serpente in bastone ed Hermes reca il caduceo:bastone con i serpenti intrecciati, simili anche all’asta dibronzo con il serpente innalzato che eleva Mosè nel deserto ascopo salvifico. Mosè ed Hermes messi in una cesta alla nascita.Hermes è colui che sà rendersi invisibile, mutare aspetto,muoversi, scomparire e riapparire. Mosè è dato per morto moltevolte, anche quando salì sull’Oreb per 40 giorni, ma ritorna informa nuova. Da bimbo ebreo abbandonato a principe egiziano, dapastore nel deserto a profeta e capo del suo popolo, da asceta sulmonte santo a legislatore per conto di Dio. Mosè ed Hermes sitrovano a porsi quali mediatori di trasformazioni: Mosè con leacque del Nilo commutate in sangue al tocco del suo bastone enell’episodio dell’acqua dalla roccia nel deserto, ed Hermes inpiù episodi quali, fra i molti, Dioniso trasformato in capra,Dafni in pietra e fonte, Chelone in tartaruga. Hermes presiedeall’oro, all’argento, e ai metalli, scioglie e lega. Mosè porta

via l’oro dall’Egitto, riduce in polvere il vitello d’oro e lo fabere ai ribelli. Hermes maestro delle arti e Mosè istruttore delsuo popolo nell’arte sacra con cui si eleva la Tenda dellatestimonianza con i suoi arredi sacri.Mosè reca il Tabernacolo, il primo santuario fatto a immagine delTempio celeste, l’altare perfetto, matrice di tutti i futurialtari, parimenti Hermes reca l’ariete aureo, archetipo di tutti isacrifici greci, sostituzione dei precedenti sacrifici umani epelagici e arcadi. Hermes nella cesta come Mosè e come Perseo,doppio di Hermes. Hermes pasce le mandrie e Mosè guidò Israelecome un pastore guida il gregge. Mosè si muove con la colonna dinube di giorno e la colonna di fuoco di notte. Hermes presiede alfuoco notturno e alle nebbie diurne del sonno, dei sogni, dellevisioni e del passaggio all’Ade. Hermes e Mosè guardiani di Dio,veglianti sia di notte che di giorno, con il capo che riflette laluce celeste. Hermes evoca anche la figura dell’Archetipo eterno evivente: Melchisedek. Come il sacerdote perenne, fondatore diGerusalemme, benedicente Abramo, il cui status è confermato dallostesso Cristo, così Hermes è il nume del quadrato, cioè delleedificazioni, ed è segno di pace e di equilibrio, icona di Ordineiniziatico. Come Melchisedek è Principio e Immagine, Potenza aAttuazione, Modello e sua incarnazione. Lo dimostrano due fatti:Hermes canta e suona per addormentare Hera affinchè Zeus loconcepisca in Maia, ed Hermes ritrova il Cane aureo di Rea edEfesto che Tantalo aveva sottratto, guardiano posto a difesa diZeus infante nella grotta dell’Ida. Questo significa che Hermesprecede Zeus, Hermes appare più antico delle sue stessemanifestazioni e immagini. Hermes usa Zeus per entrare nellastoria. Hermes il nume ancestrale, la potenza invisibile, presentesulla terra da quando l’uomo compie sacrifici a Dio, da quandoimmola arieti e capre all’Assoluto, all’Altissimo. Hermesinventore dei riti più antichi da cui discendono i Cureti, iDattili, i Cabri, i Sali e i Luperci, cioè dei riti di danza ecorsa armata a difesa della Pietra celeste, della Pietra chefulmina, dell’Ascia bipenne, della Fucina dei metalli, del Fuocoperenne, della Meteora, del Vello sacro, della Luce che sfidagiorno e notte. Da chi o da che cosa si difende Zeus? Dai Titanidivoratori e ribelli. Hermes salva Zeus, infante e inchiodato daTifone, come salva Dioniso, Eracle, Odisseo, si mostra cioè comenume di salvezza e di restaurazione dell’Equilibrio. Hermesvincitore dei Titani, dei Mostri, dei Giganti, addomesticatore didraghi e serpenti. Hermes figlio della titanide Maia, una delle 7Pleiadi, connesse al Toro, a Orione, a Venere, ad Arturo. La

pelle di leopardo di Dioniso indica la galassia delle Pleiadi.Hermes pacifico: sparge il sangue animale solo per i sacrifici neiquali ne accende il fuoco. Ma prima di sacrificarlo l’animale vàcatturato. Arcaicamente caccia e sacrifici sono connessi, perquesto Hermes genera cacciatori come Cefalo e Orione e propizia lacaccia in Pan. Ad Hermes il compito del banditore edell’esploratore: stanare la preda con suoni e voci, avvistarla.Non cacciarla, ma sacrificarla. Inizio e fine. Ma Hermes rinviaintimamente anche al Cuore di Cristo e al Cristo viandantedell’umanità e ospite dell’anima. Come non assaporare concommozione e intimo raccoglimento il parallelismo fra Hermes e ilCristo di Emmaus? Cristo cammina con i discepoli non riconosciutoe spiega loro la Parola con la sua Parola. Scioglie le Scrittureinsieme ai cuori. Dissigilla la Sapienza e aiuta a capire i tempi.Si pone come messo di Dio e come ospite nella loro casa.Analogamente Hermes presiede alla parola, alla persuasione,all’incanto, alla divinizzazione, alla saggezza,all’interpretazione, e in due occasioni viene descritto qualeospite non riconosciuto: con Filemone e Bauci e con Irieo. SanPaolo fù scambiato a Listri per Hermes dalla folla entusiasta perla sua divina eloquenza e perché era il primo a parlare(Atti, 14,8-18). Hermes amico degli uomini, la potenza divina più vicinaalla vita quotidiana umana, prefigurazione di Cristo. Come Hermessi muove fra l’Olimpo e le case e le vie gli uomini così Cristoresta sempre Dio e Uomo. Hermes e Cristo raffigurati in veste dipacifici pastori che suonano lo zufolo vicino all’albero, mentre igreggi pascolano. Cristo e Hermes persuasori dell’anima,iniziatori alla Sapienza e conduttori dalla morte alla vera Vita.Entrambi nati in una grotta pastorale, allietata da nuovameravigliosa armonia. Hermes cresce in 6 giorni, settimana dellaGenesi. Cristo invoca l’accensione del Fuoco che ha portato sullaterra, e Hermes accende i focolari delle erme e dei bivacchi.Fuoco sottile e celeste, sacro e interiore, invisibile e perenne,viscerale e abissale, discendente e ascendente, cardiaco esapienziale, mobile e fisso, stabile e volatile, velocissimo eduraturo. Bisognoso del legname umano per irradiare la sua realepresenza. Hermes è colui che serve, come Cristo. Serve i Cieli come gliuomini. Come Cristo entra attraverso le porte e può non esserericonosciuto come il Cristo giardiniere. Colui che sembra debole èil Forte. Eracle e Hermes insieme restaurano la Sfinge. Entrambiegiziani e solari, entrambi iniziati e discesi nell’Ade, Hermesreca le ali di Zeus cosmico orfico e la serpentinità della Sfingequale antica ninfa e sirena, mentre Eracle reca il Leone della

canicola e il Toro ucciso e dominato. Hermes presiedesilenziosamente quale testimone, mistagogo, gerofante, ad ogniimpresa di Heracle. Difende l’eroe da Hera e lo guida nei passaggipiù cruciali: l’educazione da giovane, Gerione, le Esperidi,l’Ade, Onfale. Eracle che strozza i due serpenti rappresenta uncaduceo vivente. E non a caso la purificazione ritualedell’uccisione dei cerulei serpenti di Hera appare laboriosa erichiama la Sfinge. In quella purificazione c’è già l’apoteosi diEracle. Inizio e fine si rincorrono, come in Hermes. Gli antefattidella guerra di Troia evocano ancora una volta l’ombra luminosa diHermes. Strettamente connesso sia con Sparta che con Troia, Hermessilenziosamente attraversa tutte le vicende che porta allo scontrofinale che chiuderà il tempo dei eroi e dei semidei del Mito.Dal punto di vista di una simmetria raziocinante Ilio ha ragione.I Greci non hanno restituito Esione, sorella di Priamo, rapita daTelamone, madre del grande Aiace. Anzi hanno sbeffeggiato Anchiseambasciatore. Ma chi è Esione? Perché appare così cruciale? Esione,ci segnala Graves, è un epiteto di Astarte quale Regina dell’Asia.Lo stesso titolo che Hera promise a Paride nel caso l’avessepremiata migliore fra i tre aspetti della Luna. Eracle e Telamonesottraggono la più regale delle sacerdotesse troiane, comeindebolendo la sovranità spirituale dell’Impero dardanico. Perquesto Priamo non può perdonare, ma deve continuare ad insistere.Per questo Paride sottrae Elena: per donare a Troia una nuovasacerdotessa della Luna, una nuova mediatrice dei culti femminilidi Samotracia. Ma perché la rapirono? Perché Laomedonte, Re dellaIlio preomerica, la penultima del Mito, fù infedele e disonestocon Eracle. L’eroe aveva liberato Esione, novella Andromeda, dalmostro marino, esposta per calmare il mostro inviato da Poseidone,irato con il Re perchè non lo aveva compensato,come promesso, dopola costruzione delle poderose mura della città. Poseidone fùaiutato da Apollo e da Eaco, cioè Elìa. Eracle vegetò tre giorninel ventre del mostro, come Giona, ma alla fine emerse vincitore,e calvo. Leomedonte fù anche questa volta disonesto e non consegnòle due cavalle immortali a Eracle. Erano le cavalle che Zeus donòin cambio di Ganimede. Per via di queste cavalle ci sfiora l’ombradi Hermes. Il nume donò il cavallo a Polluce, il celeste pugileguardiano di Sparta, come a bilanciare il suo ruolo rispetto algemello domatore di cavalli, Castore. Ganimede prese il posto diHermes come coppiere dell’ambrosia e del nettare divino. Fù questala prima colpa di Ilio? L’eccessiva bellezza del figlio di Ilo oTroo? Una vittima tale da far scomodare Zeus nella sua formamassima: l’Aquila fiammante. Da allora la sorte terribile ma

fascinosa della Fenice seguì Troia. La Fenice che muore e rinascenel Fuoco divino, quel Fuoco imperiale che ancora affascina ilDante del Purgatorio e del Paradiso terrestre. Non bastò ladistruzione di Troia compiuta da Eracle e Telamone? Una cosa ècerta: Hermes plasma i fili delle vicende più cruciali e si muovein un arabesco di affinità elettive e corrispondenze palpitanti.Hermes sembra avviare Eracle sulla via che porta alla guerra diTroia. L’averlo condotto dalla frigia Onfale, sembra quasi unapreparazione dell’Ellade a carpire i segreti misterici di Troia.Dopo il suo ritorno infatti organizza con Talamone la spedizionecontro Troia. E da Esione viene il grande Aiace, decisivo per lafutura seconda, e fatidica, guerra di Troia. Come se l’Impero diIlio potesse essere sconfitto solo con le sue armi, solo usando ilsangue di Ilio. Troia è unita, a sé bastante. L’Ellade si uniscesolo nella grandi imprese: Argo, la Caccia calidonia (scozzese perVinci?), la guerra contro Troia. In tutte e tre si muove l’ombradi Hermes. La linfa di Troia sono i misteri di Samotracia,anch’essi raggiunti da Hermes. Eracle sconfigge Troia perchéiniziato ad Eleusi, sceso nell’Ade, e Argonauta, navigatore inferodel Cane, in rotta verso Sirio, cioè grazie ad Hermes. Ma essivengono da Dardano e ai figli di Dardano devono tornare. L’Elladeteme l’autosufficienza spirituale di Troia. L’Ellade vuoleriportare a sé ogni culto residuo del Divino femminile,controllarlo, monopolizzarlo. Hermes amico di Eracle, Hermesfratello di Dardano, Hermes arcade e protettore dei Dioscuri,sangue di Odisseo e ierofante dello Stige che fa invicibileAchille. Hermes deve riportare tutto ad unità. Il Fuoco di Ilo edi Ida non può ardere senza la figliolanza di Zeus, non puòrestare libero e indipendente nelle sue grotte afroditiche, neisuoi boschi ninfici ignari di folgori, asce e pietre innalzate eunte. Elena a Ilo frega due pietre e ne esce sangue, operazione diHermes! Troia ragiona ancestralmente. Per Priamo Esione o Elenasono equivalenti. Dov’è l’offesa? E’ sempre la grande Madre, laDea bianca e rossa, Afrodite, Astarte, Luna, Ecate, Persefone.Onfale e Cassandra, Merope e Esaco: la troade terra di profezie eoracoli, riti misterici segreti. Basta a loro il selvaggio Apolloe la nuda Afrodite. Eppure il sottile Hermes non appare estraneoalle forze spirituale di Ilio. Paride sembra un giovane Hermes:atleta, pastore, pacifico, amabile. Nella tempesta di Giorgione ilgiovane vigilante è Hermes e la donna che allatta il bimbo è laninfa Eunoe, guaritrice e profetessa, che allatta Paride, o Io cheallatta Epafo. La nave di Paride reca Eros in braccio ad Afroditequale polena. Poteva esserci un segno più gradito ad Hermes?

Eppure il nume non agisce questa volta da semplice araldo masembra l’esecutore di una volontà superiore, anonima e acefala,non tanto di un Zeus al tramonto, ma di un Fato di Moire o Nemesi.Una Volontà imperscrutabile, e, per questo, inviolabile einarrestabile. Hermes fa di Eracle un androgino, un caduceovivente. Hermes porta sia i greci che i troiani a violarespudoratamente ogni regola di ospitalità e di galateo diplomatico.I greci sbeffeggiano Anchise che richiede Esione e l’ambasciatoreParide sottrae Elena. Hermes si burla del suo ruolo? La guerra diTroia quale vendetta di Hermes che induce i due popoli adautodistruggersi? Ma prima di Paride è Menelao che giunge a Troia,in una sorta di tattica di esplorazione magica. La guerra di Troiainizia con l’elevazione delle sue mura. La guerra di Troia vienecombattuta prima spiritualmente e ritualmente e solo alla fine,manifestazione di giochi celesti già compiuti, compaiono le flottee le battaglie. Menelao a Ilio per pregare e sacrificare sulletombe di Lico e Chimero ricorda Giasone in Colchide che chiede dipregare sulla tomba di Issione. Lico è un iniziato. Fuggì da Cretae divenne Re della Licia. Tornò poi in Grecia quale capospirituale. Lico sciamano del Lupo, conoscitore dei Misteri diDemetra e Persefone, analoghi a quelli di Eleusi e Samotracia.Menelao cerca di attingere ad una Sapienza più antica, al di là dioriente ed occidente, capace di vincere le potenze spirituali sucui può contare Priamo. Una strategia esoterica di tipoomeopatico. Zeus è anche Zeus Liceo, arcade come Hermes. Licofonda un Atene e un Attide misterica ed esoterica autonoma daEleusi, ad essa indipendente. A questo mira Menelao. E’ Hermes cheunisce tutti i greci: da Menelao a Odisseo, da Achille ad Elena,il cui Uovo Hermes portò ad incubare fra le cosce di Leda. Ilguardiano di Sparta è il serpente lacustre che dà il nome aiLacedemoni. Hermes spartano, come l’Afrodite armata. Strategiamatrimoniale per accattivarsi i suoi favori. Hermes dona una spadaa Eracle, l’unico, con Apollo, che dona un arma offensivaall’eroe, alla sua partenza per le 12 fatiche. Lo scudo cosmico edermetico di Eracle mostra un lapislazzulo e 12 serpenti. Hermesuccide con spada ricurva (la luna che oscura le stelle) Argo chenon dorme, tutt’occhi: cioè Sirio e Lucifero: la stella sempreaccesa che cambia nome fra notte e giorno, dioscuro siderale.Hermes: per metà lunare (psicopompo - Ecate/Luna/Persefone/Cabiro- e ruba le vacche di Apollo) e per metà solare (pietra, fuoco, ecaduceo quale ascia bipenne): il fuoco cosmico perenne, lascintilla che viaggia per l’universo, l’Unità che regge le dualitàmediando fra gli opposti. Non a caso Hermes non viene perseguitato

da Hera: la contiene già in sé stesso! La più antica divinità,insieme ad Hestia, il cui fuoco circolare è implicitamentepresente e alluso nel caduceo e nella tartaruga. Mentre Hestia èil mundus circolare, il focolare della casa e della fondazionedelle città, Hermes è la torcia dei crocicchi e delle porte, delleprocessioni e degli altari. Nume del quadrato come Hestia lo è delcircolo. Hermes è più forte di Hestia e di Circe, la primadeclassata dall’Olimpo, la seconda vinta da Odisseo aiutato dalnostro nume. Hermes sintesi della mascolinità e della femminilitàspirituale, sacra e rituale. Hermes accompagna Eracle anche dopola sua apoteosi: su ordine di Zeus porta Alcmena defunta nelleIsole felici e sostituisce con una pietra il suo cadavere nellabara mentre la stanno trasportando gli Eraclidi. La pietra vieneonorata in un bosco e Alcmena divinizzata anche sulla terra. NeiCampi Elisi, il Paradiso terrestre dei Greci, Alcmena, rinata,sposa Radamanto. Fra gli Argonauti, la nave di Cerbero, viaggioiniziatico nell’Ade, c’è Echione, l’araldo, figlio di Ermete.Hermes porta in salvo Dioniso fanciullo, e lo trasforma in uncapretto o ariete, e lo consegna alle ninfe del monte Nisa inElicona (costellazione delle Iadi). Hermes favorisce l’accordo dipace fra Dioniso e Perseo/Hermes in Argo. L’unica volta cheDioniso viene fermato, e conclusione dei viaggi e delle imprese diDioniso. Hermes all’inizio (infanzia) e alla fine delle gesta diDioniso. Dioniso Zagreo: un astragalo, gioco divinatorio diHermes, fra i doni dei Titani. Graves: Zagreo come Zeus avvolto inpelle di capra: trasformazione indotta da Hermes.in Dioniso, perscamparlo dalla vendetta di Heta. L’ombra di Hermes nelle storiadi Orfeo (lira, Aristeo e Euridice, accompagnamento di Euridice,decapitazione di Orfeo, come di Argo) Analogie fra Dioniso eHermes: musica, allegria, barba e giovinezza, efebicità,polifunzionalità e polimorfismo. Hermes trasforma e Dioniso sitrasforma e viene trasformato. Hermes governa le trasformazioni,restandone distaccato, Dioniso si immedesima nella trasformazione.I due bronzini: il caduceo doppio, l’elmo di Ade, il sacchetto condue punte, (dentro c’è la testa della Gorgone) il fisico atletico,il sorriso ermetico, la nudità e il clamide su metà corpo. Il saleè il corpo, lo zolfo è lo spirito, il Mercurio l’anima. Queste tresostanze compongono tutte le cose.Una sostanza è ridotta al suosale durante la Calcinazione. Il simbolo del sale è un cubo, equesta fase è rappresentata da un cranio (come Medusa divinità).Il Sale è l'inizio e la fine di alchimia. Esso rappresenta lamateria imperfetta che è poi sciolta e raffinata finché la suaessenza non è ricostituita in una forma più perfetta . Il Sale è

visto come il figlio del matrimonio alchemico tra il Re (zolfo) eRegina (Mercurio), il sole e la luna. Medusa rappresenta un primopotere di trasformazione che, se non controllata lascerà a noisenza vita, come una pietra - un pilastro del Sale, senzal'infuocata anima di zolfo, o l'animato spirito di Mercurio.Perseo, infatti nella sua ricerca,è stato aiutato da Atena, Ermes(Mercurio), e Ade (regna gli inferi,Zolfo).Abbandonato il vaso cidirigiamo verso un solitario ariete che riposa nel bel mezzo delparco.L'ariete nella mitologia è legato alla leggenda del vellod'oro. Cos'era? Un vello di ariete che Ermes donò a Nefele e chefu, in seguito, rubato da Giasone. Nefele fu ripudiata dal maritoe sposò in seguito Ino. Ino odiava Elle e Frisso i figli cheAtamante aveva avuto da Nefele, e cercò di ucciderli perpermettere a suo figlio di salire al trono.Venuta a conoscenza deipiani di Ino, Nefele chiese dunque aiuto ad Ermes, che le inviò unariete dal vello d'oro. Esso caricò in groppa i due e litrasportò, volando, in Colchide. Ma Elle cadde in mare durante ilvolo ed annegò. Frisso invece arrivò a destinazione, dove venneospitato da Eete. Frisso dunque sacrificò l'animale agli dei,donando ad Eete il vello, che lo nascose in un bosco, ponendovi undrago di guardia.Il vello venne successivamente rubato da Giasonee dai suoi compagni, gli Argonauti, con l'aiuto di Medea figlia diEete. Da notare che tuttora nelle zone montuose della Colchide edelle zone limitrofe, vivono pastori-cercatori d'oro seminomadiche utilizzano un setaccio ricavato principalmente dal vello diariete tra le cui fibre si incastrano le pagliuzze d'oro.L'arieteè lo zolfo allo stato puro,l'emblema di Ermete. Nell'antico Egittorappresentava la forza e la fecondità del dio Amon ed era anchel'animale sacro a Knum, il dio vasaio che modello la creazione ericerca la saggezza. L'Ariete Zodiacale presenta una simbologiacollegata con il fuoco originario, perchè corrispondeall'equinozio di primavera, quando la natura si risveglia dalsonno invernale, inondando la terra di vita ed energia. Eccoperchè è posto in prossimità del vaso-Atanor, il "fornofilosofico", modello del mondo e dell'universo.Inoltre in qualeepoca dell'anno l'alchimista raccoglierà la materia sulla qualedover lavorare? Proprio in primavera, quando il Sole è in Ariete ela Luna in Toro. Questi simboli astrologici sono infatti riportatinel Mutus liber. Hermes frusta Atamante per la sua ybris e, pervenire in aiuto alla richiesta di soccorso di Nefele, il fantasmadi nuvola di Hera, come sarà per Elena, reca il vello aureod’ariete a Issione. La frusta è segno di sovranità antica, propriodei Faraoni, ma pure di Nemesi, Ecate, Pan, e dell’emblema

ermetico dell’Abraxas, che unisce gallo a serpente, segni diHermes. Ancora i Luperci romani usavano ritualmente la frusta dipelli di capra, correndo mezzi nudi per propiziare le messi, lepiogge e i parti. Non a caso l’Arcadia, terra di Hermes, terrapastorale, è anche terra di Zeus Liceo, Zeus Lupo, e il segnototemico indica lo sfolgorare della luce divina che divoral’anima. Hermes quale archetipo del corridore sacro, colui cheincita e dirige i sacerdoti frustanti. Hermes padre di prototipisilvani quali Orione e Cefalo, modelli dell’Homo selvatico, comel’Eracle boschivo. Il nome di Hermes ne svela il ruolo: colui chereca l’ariete sacrificale così restaurando il culto dell’ariete diZeus, il più antico, rito montano, nordico, sciamanico emisterico. Per vie imprevedibili Hermes agisce quale mediatore eporta il risultato della rappacificazione di Hera con Zeus.Durante la guerra di Troia, conclusione del Mito, e appenasuccessiva a Giasone, Hera e Zeus non appaiono infatticontrapposti, ma come distaccati e neutrali, già emarginati,rassegnati al Fato che li sovrasta e decreta la fine del tempo deisemidei e degli eroi, cioè del tempo del Mito, del loro stessoapparire. Ancora una volta, con la vicenda di Nefele, Hermesappare al centro delle vicende più significative e fatidiche delMito, premessa dell’impresa degli Argonauti, i viaggiatori nelletenebre dell’Ade. La stessa nave Argo segue la scia di Hermespsicopompo; è la nave del Cane infernale, la nave di Sirio chetramonta. Come il Cane di Ade e di Gerione vigila sui passaggi neiregni invisibili, così Hermes presiede ai passaggi fra luce etenebra, nume dell’eclisse e dei solstizi, della dualità artica edelle comete. Riguardo all’ariete ricordiamo come le erme sianoraffigurate, dall’antichità classica fino al rinascimento,decorate con fregi rappresentanti teschi di ariete, il sacrificioper eccellenza. Non a caso gli altari del Tempio di Israele sonoraffigurati con due corna di ariete infisse sulla pira e i suoiprofeti conservavano nel corno d’ariete l’olio santo, usato ancheper la consacrazione dei Re. Hermes veicola il pegno sacrale, iltesoro divino, il modello perfetto del sacrificio a Dio, l’anticaforma di sintesi dell’armonia fra divino e umano. Il dominio diZeus inizia con una capra, Amaltea, il cui latte lo nutrì in unagrotta del monte Ida, e raggiunge il suo vertice e la suaconclusione con l’ultima grande impresa che unisce i greci e glidei: il viaggio degli Argonauti, il viaggio verso il Capricorno,la Capra perfetta e celeste. Nell’ariete aureo e volante icristiani medioevali leggevano una prefigurazionedell’incarnazione, morte e resurrezione di Cristo: la vittima che

salva, celeste e terrestre, la vittima che si sostituisce agliuomini condannati. Lo scambio di vittime. Lo scambio fra divino eumano. L’ariete aureo salva Frisso, condanna i sacrifici umani econduce al trionfo degli eroi, alleati alle potenze dell’Olimpo,sull’antico drago titanico. Le vicende del Vello segnano la finestorica dei sacrifici umani e la conciliazione fra divinitàpatriarcali e divinità matriarcali. Ma il Vello dell’estremooriente corrisponde anche ai pomi aurei dell’estremo occidente, aOgigia, Aiaia, Erizia. Entrambi luoghi vicini al Sole eall’Oceano, custoditi da ninfe incantatrici, tesori difesi daserpenti antichi. Nell’Ordine del Toson d’Oro, e all’origine dellastessa Arcadia e delle accademie seicentesche, il mito del Velloaureo diventa il mito dell’Eden e di Saturno, dell’Oro filosofico,purissimo, archetipale. Il caduceo è lo scettro dei Faraoni unitoal loro copricapo solare, congiungente il disco luminoso, l’occhiodi Ra, il pomello alato e aureo del caduceo, con i due serpentidell’Ureo, vento solare, ricerca dei due figli del Sole, fiammadel serpente/drago, come sullo scudo di Eracle. Il caduceo criptasensi misterici ed iniziatici analoghi a quelli celatidall’Abraxas. Il caduceo è ternario. Risolve la duplicità nellatrinitarietà, come i numeri dell’indovinello della Sfinge di Tebe.Dalla quadrilateralità dell’erma alla duplicità dei serpenti finoalla triplicità del caduceo, ecco il percorso iniziatico,inclusivo del 7 delle Pleiadi e del 9 delle spire dello Stige,della festa di Menelao a Paride, e dei titani zodiacali, oltre idue astri non nominati (Sisifo e Tantalo?) Zolla ha intuitoacutamente il senso bipolare, androgino e misterico del Caduceo:sole e luna, bianco e rosso, freddo e caldo, le due narici. I dueserpenti di Merlino, che si assalgono e intrecciano equivalendosi.Artù e Mordred. Mercurio e Zolfo. E il bastone è il Sale, laFiamma, il roveto ardente dell’Oreb. Non a caso negli emblemirinascimentali il bastone alato di Hermes appare infisso nellaterra, in collinette simboliche o sul guscio della tartaruga, comeil piede della Musa Urania, Afrodite celeste a cui fu devoto Pan ealla quale dedicò una grotta a la sua siringa. Il bastone è anchela pietra conica ed eretta che è Hermes, elevata e unta sull’onfalosdi Delfi, e su ogni ombelico del mondo. Dalla coppa del Cantico deicantici al lapis niger dei Fori, dal Fuoco delle Vestali al Betel cheeresse Giacobbe in Galaad, da Stonenge alla Chiesa del Sepolcro.Eracle come Giacobbe, Meleagro come Romolo. Il Fuoco che emergedalla terra. Il Fuoco che non fa male, governato, amico. Apolloinvece esprime il fuoco selvaggio e improvviso: l’incendio,l’insolazione, la febbre, l’accecamento. Hestia è il fuoco nel

cerchio, Hermes il fuoco nel quadrato, purificazione deglielementi, sacrificio, elevazione. Hermes la pietra unta edessudante, come la statua indiana di Porfirio, come il Palladio.Se il bastone analogo di Asclepio dà vita e guarigione, come ilserpente e l’asta di Mosè nel deserto, ancor più il caduceo,sintesi del cosmo e dell’equilibrio delle potenze. La Tavola diSmeraldo è sintetizzata nel caduceo. In un emblema di AndreaAlciato il petaso alato è posto in cima al bastone sacro di Hermesattorno al quale i due serpi appaiono leggermente differenziati:uno liscio e uno squamato, come i capitelli del cortile di PalazzoBesta e i pesci del portale della Chiesa di San Eufemia di Teglio.Simmetricamente due cornucopie, più esterne, seguono le anseincrociate dei serpi. Verso la base del bastone, infisso a terra,compaiono due ali, più piccole e rivolte verso in basso, contrariealle ali del petaso. Il corpo centrale del petaso, cappelloermetico, appare gonfiato, globulare, gemma e occhio, seme ecuore. Anche nelle erbe connesse alle vicende mitiche di Hermesriposa una sapienza. L’olivo selvatico innanzi tutto, sostanzaignea. Odisseo parla con Atena e medita vicino ad un olivo,all’ingresso del sacro antro delle ninfe. Heracle lo introduce adOlimpia e lo reca sempre con sé in forma di clava. Un giorno,vicino a Trezene, appoggia la clava vicino ad una statua di Hermese subito prodigiosamente germina e cresce divenendo ben presto unmaestoso albero. Ma anche il fico, il caprifoglio. Ade trascinaCore negli inferi ad Eleusi, luogo di Hermes, in una localitàchiamata Epineòn, luogo del fico selvatico. E dall’Ade Hermes lariaccompagnerà alla luce, da Demetra. A Roma i Luperci sembranoimitare Pan, figlio di Hermes, folle e frustante, propiziatorio,allusione alla caprificazione, operazione sacra. Dai Messeni ilfico è chiamato tragos, come la capra dionisiaca. La pianta èconnessa con Rea, e nel Mito di Roma riemerge la coppiaHermes/Hestìa nella veste, più aggressiva, di Mercurio/Vesta. Ilpino pure appare condiviso da Hermes con Dioniso nel tirso. Mentreil salice, la tamerice, pianta sacra e profetica, usata anche daAbramo e diffusa nella tundra, insieme al mirto compaiononell’episodio della conquista della mandria sacra olimpica. Mirtoviene evocato da Mirtilo, diletto figlio di Hermes, sacra aurigacatasterizzato. Mentre la viola mammola viene fatta sorgere daZeus per nutrire Io mutata in vacca, e poi liberata da Hermes investe di pastore. Anche il Giacinto si rivela vicino ad Hermes.Prova ne risulta la statua di Hermes nel santuario di Giacinto diAmicle. All’episodio di Giacinto appare poi molto simile lavicenda di Croco, amato alla ninfa Smilax, la salsapariglia,

ucciso per fatalità da un Hermes che giocava al lancio del disco.Croco, lo zafferano, appare importante per numerosi indici esegni. L’alba nell’Iliade appare del colore del croco e il croco,fiore nuziale come funereo, è uno dei fiori che coglie Core appenaprima di essere catturata da Ade. Ad Eleusi operavano i Krokònidai,specie di sacerdoti che bendavano i mysti, e le bende sonoattributo di Hermes bambino e di Hermes psicopompo, oltre cheabbinate al bastone sacro aureo ancor prima dell’iconografiaserpentina del caduceo. Demetra e Core si mostrano incoronate dicroco e narciso. Più simbolicamente possiamo accennare alla menta,nel suo parallelismo con la vicenda ermetica e infera di Giasone,e con la suia analogìa con Iynx. Il giunco palustre appartiene adHermes attraverso Pan e la vicenda di Siringa, avvenuta sulle rivepaludose del Lacedemone e del Ladone. Nell’Odissea poi oltre alprezzemolo dell’ermetica Calipso lo stesso Hermes dona ad Odisseoun misterioso fiore dalla radice nera e dai petali bianchi qualerimedio magico per restare indenne dalle commutazioni di Circe.Forse si tratta dell’elleboro o rosa di natale. Altra sua erba èla Tamerice: pianta da palude. Hermes nume delle paludi (e delcrepuscolo, delle aurore boreali, delle eclissi e delle comete)nume dell’etere e dell’amalgama, dei tempi mutevoli e ibridi, deiprodigi celesti, della nebbia umida, degli spruzzi, della lunaartica, del giorno breve, delle piccole luci, dei fuochi fatui.Nume pacifico che divina con sassi e astragali, rune e bastoncini.Una curiosa caratteristica delle Tamerici osservata sulle piantein riva al mare in Corsica ed in Grecia è la "sudorazione" sottoforma di gocce di liquido chiaro ed estremamente salato chedurante il giorno ed in assenza di vento(che ne favoriscel'evaporazione) genera una vera pioggia che colpisce chi si trovasotto la sua chioma. Fecondo è il nume nella figliolanza. Pan,nume della natura, dei pastori e delle greggi dall’aspetto di unsatiro, era considerato figlio di Hermes e della ninfa Driope.Ermafrodito, Priapo, raffigurato con un coltello da potatore,amico degli orti.Eros, Tύχη, Abdero fu un figlio di Hermes che finì divorato dallecavalle di Diomede quando accompagnò Eracle, Autolico, ilprincipe dei ladri, era figlio di Hermes e fu il nonno di Odisseo.Templi dedicati ad Hermes erano diffusi in tutta la Grecia, ma ilcentro più importante dove veniva praticato il suo culto era Feneoin Arcadia dove si tenevano le celebrazioni in suo onore chiamate“Hermoea”. Vi era praticata la cledomanzia che pratica ancheOdisseo appena prima di sconfiggere i Proci quando trae presagifavorevoli dall’ascolto apparentemente casuale della conversazione

delle lavandaie presso il mulino, segno del Fato. Fra gliArgonauti (la nave di Cerbero, viaggio iniziatico nell’Ade)Echione, l’araldo, figlio di Ermete. Dioniso Zagreo fù catturatodai Titani con un astragalo, gioco divinatorio di Hermes. L’ombradi Hermes sfiora la storia di Orfeo e Aristeo. Odisseo poi chiincontra nella visione dei prati asfodeli? Tiro,figlia diSalmoneo, Antiope,Alcmena,Megare,Epicaste, Clori, Leda, Idimeda,Fedra, Procri, Ariane, Maira, Climene, Erigile, cioè tutte figureconnesse con Hermes, come lo sono molti eroi: Orione, suo figlio,Minosse, Tizio, Tantalo, Sisifo. Il porcaro Eumeo vive presso laRoccia del Corvo e la fonte Aretusa, nome di una delle Esperidi,perchè il corvo minoico sosta sull’ascia bipenne del sacrificiodel toro. Eumeo sacrifica alle ninfe e ad Hermes prima che a tuttigli altri numi e le invoca affinché torni Odisseo. Il filo rossodelle narrazioni fittizie di Odisseo è infatti Creta, l’isola diRea, della divina Capra e delle ninfe che allevarono e crebberoZeus, l’Isola delle sacerdotesse serpentine. Appena sbarcato adAtena, mascherata da ermetico pastorello, Odisseo narra di essereun cretese assassino di Orsìloco, figlio del Re di Creta Idomeneo,nipote di Minosse, e discendente di Egitto, cioè di Hermes. Lastessa Odissea inizia con il racconto del furto dei buoi deltitano Iperone, simile all’impresa di Hermes verso Apollo. Chi osaimitare Hermes uccidendo offerte incruente, e il loro sacrificio èdato appunto dall’essere lasciate vive, perde i propri giornisotto il sole, diventando sacrificio umano. Contrappasso perfetto.

Nell’Iliade invece nel V canto di narra la morte di Orsiloco,figlio del Re di Fere, ad opera di Enea. A Penelope racconta diessere Etòne, figlio di Deucalione e fratello di Idomeneo Re diCreta. Etone era uno dei cavalli sputafuoco di Eolo, figlio diHelios. L’eroe affabulatore racconta di sé come approdato a Cretapresso l’antro di Ilizia, la dea cretese del parto, una delleimmagini della Grande Madre, figlia di Zeus ed Hera, raffiguratavelata e con un fiaccola in mano. Velata come si velò Penelopequando Odisseo la rapì a Sparta. Gli antri sembrano essere illuogo più congeniale per Odisseo! Ilizia fu emissaria di Heracontro la nascita di Eracle e un suo tempio viene citato sullacollina di Crono nel mito eracleo della conquista dell’Elide. ALaerte invece Odisseo inventa l’identità di Eperito, figlio diAfìdante. Afìdante era un Re di Atene, figlio di Arcade, fattonascere da Callista da Hermes. Anche nel racconto falso quindiresta forte il legame con Creta e con una religione arcaica edermetica. Non solo Odisseo cita anche quale sponsor

dell’autenticità della voce del ritorno un Re dei Tesproti:Fidone. Ebbene nella terra dei Tesproti scorreva l’acheronte esecondo Pausania e Plutarco Adoneo, vera origine del nome e delmito di Ade, era Re dei Tresproti. Un altro indizio sul nesso fraPenelope e il culto di Persefone e sulla peregrinatio di Odisseoquale ritualità di morte iniziatica. Il finto nostos che Odisseonarra ci porta direttamente in Egitto, origine delle stirpi realidi Argo, Tirinto e Micene, come dei Cadmei. Si aggiunge alracconto egiziano di Menelao e agli accenni di Elena. La fine delMito deve cantare gli inizi della stirpe argiva. Nel viaggio diNearco si narra di un isola non coltivata sacra a Hermes eAfrodite, Catea, nella quale i vicini popoli portano pecore ecapre, che con il tempo diventano selvatiche offerte viventi,intoccabili, come le capre dell’isola davanti ai Ciclopi.(Arriano di Nicomedia)Il canto del ritorno di Odisseo inizia con il furto dei buoi diIperione, impresa di Hermes verso Apollo, il più recente nome delSole, punita dalla giustizia divina con il divoramento dei giornidi vita dei colpevoli. Se viene offesa l’offerta incruenta, seviene profanato il sacrificio pacifico allora ritorna ilsacrificio umano. La ninfa sacra Calipso, la nascosta, lotrattiene in antri umidi e profondi, simile alla sorella Maia,incantatrice, figlia di Atlante, che regge le colonne su cuipoggiamo cielo e terra, nascosto in Ogigia ricca di boschi eacque, da cui escono 4 fiumi, ombelico del mare immenso, Pitoisolana. Poseidone, come Zeus, và dagli Etiopi, popoli estremi,come i Dioscuri, devoti di ecatombi, figli del Sole che nasce edel Sole che muore. Zeus racconta che inviò Hermes da Egisto peravvisarlo di non uccidere Agamennone, ne sarebbe venuta vendettadi Oreste. Atena và da Telemaco calzando i sandali aurei e ambrosidi Hermes. Telemaco fa cantare dall’aedo Femio con la cetra legesta degli eroi. Penelope racconta che la gloria di Odisseo è nelcuore di Argo. (I, 344) All’assemblea parla per primo l’anzianoEgizio, padre di Antifo, compagno di Odisseo. Secondo AntinooPenelope è più astuta di Tiro, Alcmena e Micene. Aliterse, figliodi Mestoro interpreta il segno delle due aquile che irrompononell’assemblea di Itaca. Atena versa sonno sui pretendenti, segnodi Hermes. Telemaco sbarcato a Pilo sabbiosa è incerto sul comeparlare a Nestore ma Atena lo rincuora dicendogli che un nume loaiuterà: è Hermes, così sacro da non venir menzionatoespressamente. Nella reggia di Menelao ammira oro e argento,elettro e avorio. Elena appare, come Artemide. Si evoca Argo,cuore dei Danai, la prima delle città, nutrice di cavalli. Elena

possiede un paniere d’argento dono di Alcandre, sposa di Polibo diTebe egizia, oltre a duna conocchia aurea con lana viola.Polidamna egizia, sposa di Tone, stirpe di Peone, donò ad Elenafarmaci per scacciare la tristezza e lei lo versa nel vino. Elenaracconta l’avventura di Odisseo che entra, travestito, in Ilio.Lacedemone e non Sparta è chiamata. Menelao ricorda invecel’impresa di Filomelide, l’amico delle ninfe delle mele, leEsperidi, che Odisseo vinse nella lotta, aprendo le porte ad Ilio.Menelao racconta l’incontro con Proteo egizio, simile ad Hermes: èpastore (di foche), muta il suo aspetto, come Teti con Peleo, inacqua e fuoco, leone, serpente e pantera, cinghiale, albero, vivein grotte, e la sua ora è il mezzogiorno di Pan, è profeta, induceil travestimento, che Menelao e tre compagni si vestono con pellidi foca. Lo aiuta la figlia di Proteo, Eidotea, la dea dell’eidos,come Nausicaa. Menelao è in Egitto e c’è bonaccia. Deve compiereecatombe in riva al Nilo, il fiume caduto dal Cielo. (Nilo=Osiride). Proteo profetizza a Menelao che non finirà i suoi giorniin Argo ma nei Campi Elisi, presso il Radamanto, come Alcmena.Menelao dona a Telemaco cratere aureoargenteo di Fedimo sidonio.L’araldo Medonte svela a Penelope i piani omicidi dei pretendendicontro Telemaco. Penelope: Odisseo è gloria di Argo. Giunge ilfantasma della sorella Iftime, figlia di Icario, sposa di Eumelo.Hermes da Calipso: dall’Olimpo alla Pieria e poi vola sul marecome il vento. Con la verga che sveglia i dormienti e incanta gliocchi. L’antro di Calipso odora di tuia, cedro, ontano, pioppo,cipresso. Telaio aureo. Cornacchie marine. Odisseo viene fattosedere sul trono, da Calipso, da dove si era alzato Hermes. Pratidi viole e sedano. Ghiandaie, vite. Controvoglia và Hermes daCalipso: non ci sono uomini. Per 4 giorni corstuisce la zattera eal 5° parte. Fatta di ontano e pioppo, pino e salice. Parte conbisacce con vesti e cibi (Hermes) Da Calipso ritorna su zatteraseguendo el Pleiadi, e l’Orsa. Tempesta dei 4 venti. Lo salva InoLeucotea, la figlia di Cadmo, ora nume. Hermes condusse lamandria con Zeus toro da Europa. S’accascia nella riva dei Feaci,fra giunchi e cespugli di oleastro (Eracle). Le ancelle diNausicaa sembrano Cariti (amiche di Hermes). Sonno sposerà unaCarite, promessa da Hera quando andò da Zeus. Odisseo si cela comebrace sotto la cenere, al bordo del campo. Nausicaa reca otre dicapra con vino e ampolla d’oro con olio. La meravigliosa ninfaNausicaa è detta tre volte beata, come Hermes è ternaria. I Feacisono altra terra beata e terribile, contradditoria come Hermes. Leloro navi sono veloci come il pensiero e fasciata di nebbia enuvole, ricordano la velocità e la sapienza del figlio di Maia.

Atena riveste Odisseo di bellezza, la sua chioma come il giacinto.La terra dei superbi, diffidenti e titanici Feaci è Atlantide,destinata alla rovina per terremoto e maremoto. Nella reggia diAlcino i 12 Re e i principi libano alla sera ad Hermes datore delbuon sonno e la sala regale rivela statue magiche di cani aurei eargentei, opere di Efesto, come la reggia di Eeta e come l’Ade el’Isola di Lemno. Cinquanta sono le ancelle che filano e lavirtuosa Arete reca un fuso purpureo, come le ninfe di Itaca, comeLe Parche, Elena, Penelope e Kore che intessono incessantemente latrama del cielo e i sudari per gli eroi. I telai gocciano olio,come l’ambrosia di Hermes. E’ un Eden: le piante continuano afruttificare. Atena gira per la città dei Feaci sotto le apparenzedi araldo di Alcinoo. Ancora una volta gli ermetici araldiappaiono decisivi. In Omero gli araldi sono essenziali per ibanchetti e per i sacrifici. Servono le mense e gli altari,uccidono le vittime con l’ascia bipenne, tagliano la carne,mescolano e versano il vino, recano i doni. Sono figure che siconfondono con i coppieri e i consiglieri. Alcino ricorda chel’isola dei Feaci è prossima agli Olimpici dei come i ciclopi e igiganti. Che canto canta l’aedo Demodoco alla corte di Alcinoo?Gli amori di Afrodite e Ares, la scoperta di Helios, la retemagica di Efesto. Il racconto rinvia ad Alectrione che Arestrasformò in gallo per essersi addormentato mentre doveva vigilareaffinché nessuno vedesse i loro incontri. E rinvia ad Hermes chedecanta in pubblico la bellezza di Afrodite catturata, muovendotutti gli Olimpici al riso e alla risoluzione del dramma.L’incontro fra Hermes che loda una Afrodite prigioniera di unarete, legata come una sua statua in Sparta, ostaggio cioè deltessuto delle Parche, trova una ripetizione mortale in Paridesimile ad Hermes che incontra Elena sacerdotessa di Afrodite. Ilgallo sacro ad Hermes, l’inizio del fecondo amore fra Ares eAfrodite e antefatto del futuro incontro fra Hermes e Afroditestessa, rappresenta una delle polarità ermetiche di cui l’altra èla tartaruga sul cui cosmico guscio appoggia il piede l’Afroditeurania. Il canto dell’unione del veloce e del lento, del lento ezoppo Efesto, come tartaruga, e del veloce Ares, come gallo, gliestremi della terra di Hermes. Da Ares e Afrodite nasce Armonia acui Hermes dona una cetra aurea, sposa di Cadmo, discendente diHermes, e Kadmo stesso, aratore sacro come Giasone e Osiride fra iTauri secondo Erotodo, è doppio di Hermes, come Perseo e Giasone,figure egizie e ctonie. Alla corte di Alcinoo, il tredicesimo, sidanza con una palla vermiglia egiziana, dono di Polibo, colui cherecò doni ad Elena. L’ermetico Sonno vince Polifemo. I suoi

montoni color viola ricordano il viola di Calipso e di Circe, ilviola dei capelli di Io e delle Muse, amiche di Hermes, il violadi Oceano. La terra di Polifemo è terra di Kronos, tutto si cogliesenza agricoltura. E’ terra di capre e pioppi, umida e ricca digrotte. Polifemo divora come Kronos. La sua grotta è all’ombra deilauri. Odisseo reca un otre caprino con vino dono di Marone,sacerdote di Apollo, che gli donò 7 pesi aurei, cratere argenteo e12 anfore. La numerologia cosmica, tipica di Maia e di Hermes,persiste. Vi arrivano con il buio totale, altro velo di Hermes.

Un'altra dimensione dove domina Hermes sono le origini delle cittàpiù nobili dell’Ellade e le loro dinastie regali. Hermes appareassociato ad Argo, la più antica e nobile città dell’Ellade nomemisterico che ritorna spesso nel mito: la nave Argo, il ciclopeArgo, il cane di Odisseo, figure che possiedono le vie cheaccedono all’Ade, habitat famigliare ad Hermes. Ad Argo il primore fù Api, devoto alla dea, il primo che unificò l’Isola, cioè ilPeloponneso, re che già nel nome ricorda la radice egizia del mitogreco su cui concorda il razionalista Diodoro come il romanticoErodoto. Api l’aratore sacro come Osiride, Giasone, Kadmo eOdisseo. Hermes favorisce l’accordo di pace fra Dioniso e Perseoin Argo. L’unica volta che Dioniso viene fermato, a conclusionedei suoi viaggi e sue delle imprese. Hermes è presente allanascita di Dioniso e alla fine delle sue gesta. Anche con DionisoZagreo appare un segno di Hermes: un astragalo, gioco divinatorio,fra i doni astuti dei Titani. Zagreo è come uno Zeus avvolto inpelle di capra, trasformazione indotta da Hermes.in Dioniso, perscamparlo dalla vendetta di Hera ed Hermes riceve dalle Trie laconoscenza divinatoria degli astragali. Anche a Sparta Hermes è dicasa e ancora in età storica sappiamo da Pausania che la suastatua dominava l’agorà. Hermes agoraios, il nume dello scambio edella parola. E a Sparta era conosciuto anche Hermes che reca inbraccio Dioniso infante. E’ Hermes che porta l’uovo di Nemesi daRamnunte alla palude dell’Eurota e fra le cosce di Leda. Umidiluoghi di germinazione per l’ultima stirpe divina: Elena ePolideuce. L’egizio e cosmico uovo, tipico della cosmogonìapelasgica, la palude del kaos originario, Zeus che si occultanell’iperboreo cigno e Afrodite che diventa aquila, aggressivacome l’Afrodite di Sparta che brandisce la lancia e danza suisepolcri. Hermes scorta l’ignea Elena in Egitto, per incontrareProteo, quale nuova e ultima Io, a chiusura del ciclo eroico delMito.

Sulle rive dell’Eurota Pan figlio di Hermes coglie i giunchi concui confeziona la prima siringa dalla sua amata ninfa e il fiumeLadone si confonde simbolicamente con l’Eurota. Come incrociano lastoria di Sparta due pupilli di Hermes: Odisseo che sposa Penelopee Heracle che eleva a Sparta l’unico tempio che si conoscadedicato ad Hera divoratrice di capre. Heracle che impone qualenuovo re Tindaro rispetto ai suoi fratelli. Non solo tramite ladecisiva vicenda di Leda ma anche nella vita di Penelope Hermesritorna secondo la versione del mito secondo cui Penelope generada Hermes Pan. Il figlio di Maia suggella lo spirito laconico,fatto di un parlare sobrio e celebre per i detti concisi esibillini. Non a caso Sparta è fedelissima all’oracolo di Delphi eama molto anche le gare di Olimpia, dove è Hermes che incorona dioleastro gli atleti vincitori. Alle stesse origini di Sparta nonappare lontano il figlio di Maia in quanto il primo re della terralaconica è appunto Lacedemone, figlio di Zeus e della pleiadeTaigete, come figlio di Zeus e della pleiade Maia è Hermes. Laserpentinità di Hermes trova buona accoglienza a Lacedemone il cuinome evoca un essere serpentino ritenuto abitare le paludidell’esondante fiume Eurota. Il nume tutelare di Sparta quindicondivide con Hermes l’occulta serpentinità. Ladone è il demonedell’Eurota, che ne fa esondare le acque. L’essere dalle moltevoci e dai molti nomi, come Elena. Ladone è figlio di Oceano e diTeti, come di Forchis e Ceto o Echidna e Tifone. E’ il dragoOfione, il serpente dell’albero edenico delle Esperidi, il fiumedi Lacedemone, il mostro che anima il lago di Sparta, della stirpenata dai denti di drago. L’Oceano è il confine e l’origine, illuogo delle case di Hermes: la roccia bianca, le colonned’argento, la soglia di bronzo, le porte del Sole, le grotte diCalipso, di Circe, l’isola delle capre di Catea, la terra deiCilclopi, il regno dei Feaci, l’antro di Itaca. Forchis risiedevaad Itaca, e generò tutti i mostri sapienti: Ladone, Echidna, leGorgoni e le Graie. E’ fratello dei Telchini, di Nereo, Taumante,e Euribia, che sposò il titano Crio e generò Perse, Pallante,sposo di Stige, e Astreo. Perse generò con Asteria, figlia dititani Ceo e Febe, Ecate, amica di Hermes con i lquale condividele fiaccole e la famigliarità con l’Ade. Asteria dà il nome adOrtigia, l’Isola delle quaglie, cioè a Delo dove partorì lasorella Latona. Sia Hermes che Ecate sono titanici. Ladone rinviaai serpenti del caduceo. Altra nobile città su cui Hermes stende la propria ombra è Tebe inquanto Kadmo appare figura ctonia, egizia, fenicia, in altreparole un doppio di Hermes come Perseo e Giasone. La vicinanza con

Hermes propria di Kadmo, il cui nome forse tradisce unaderivazione ebraica, riemerge nell’associazione al serpenteKastalia, che è anche una sorgente e una ninfa. Tebe viene fondataai piedi del Parnaso, il monte delle Muse, delle Kariti, delleninfe, compagne di danze e di musica di Hermes e Kadmo segue unagiovenca per trovare il luogo di fondazione, rievocando Hermesmandriano di Io. Il numero sette unisce la cosmica rocca cadmeadalle sette porte con il sette della lira di Hermes e non a casoil battaglione sacro tebano ricorda molto gli opliti spartiati.Anche nel gesto ancestrale con cui Kadmo uccide Kastalia ritornail gesto di Hermes che alza la pietra e colpisce Argo, mostro epastore ambiguo nell’assenza di una definita forma tanto quantoKastalia. L’intera Arcadia, terra di lupi e di picchi, apparesotto il carisma di Hermes quale mandriano pastorale e silvanomusico, oltre ad includere il monte Cillene dove Maia loconcepisce nella sua occulta e umida grotta. Ad Hermes è connessoil figlio di Licaone e in Arcadia vi è un suo antico tempio, aFeneo, il cui limitrofo mercato è sede della divinazione ermeticatramite l’ascolto casuale delle parole. E in Arcadia si muovonodue figli Hermes: Cefalo e Orione, sacri cacciatori.Per quanto riguarda Atene Hermes interviene sposando Erse figliadi Cecrope, primo re di Atene e dell’Attica, figlio di Gea, primadel Diluvio. Già il capostipite si assimila ad Hermes per la suaduplice natura, umana e serpentina. Da Erse nasce Cefalo, ilgrande cacciatore amato da Eos, come il troiano Titone, e daProcri, la bisnonna di Odisseo. E nel lato oscuro ed esoterico diAtene, Eleusi, Hermes è presente nel suo figlio Kelix, l’araldodei misteri e nell’opera stessa di Hermes di accompagnamento delritorno alla luce di Kore. Erse, cioè goccia di rugiada, era unaglauride cioè dimoratrice con il serpente, figlia di Cecrope. Di Erse siinnamorò mentre vide le tre sorelle salire verso l’Acropoli conuna cesta in testa ciascuna. Aglauro accettò dell’oro da Hermesper farlo passare nella dimora di Erse, sita in mezzo quella delledue sorelle, ma, invidiosa, non collaborò. Con un colpo dellaverga Hermes tramutò Aglauro in una statua. Hermes scioglie ecoagula, le due funzioni del caduceo. Da Erse e da Hermes nasce ilcacciatore Cefalo (e Odisseo regna sui Cefalleni), il rugiadosoamato dall’Aurora, e il primo araldo, Cerice, da cui i Cerici, gliaraldi dei Misteri di Eleusi. Hermes presiede un rito essenzialedelle dionisiache Antesterie: il sorvegliare il bacile mezzointerrato, vestito con il petaso, l’egizia barbetta a punta e lasua magica bacchetta, attraverso il quale gli spiriti una voltal’anno escono e ritornano nell’Ade. Hermes quale guardiano della

soglia fra vita e morte nella festa che rappresenta l’origine delcarnevale, dove la maschera serviva a confondere gli spiritievitando invisibili vendette. Ancora una volta Hermes qualeregolatore fra luce e tenebra e quale amico degli uomini. Unafunzione uguale e contraria all’uso della maschera che feceArtemide e le sue ninfe per evitare la brama violenta di Orione.Hermes interviene nella stirpe di Odisseo con Autolico, figurasimile a Sisifo, e, con il Perseo, interviene nella stirpe diHeracle e di Penelope.Anche Ilio infine cede al fluido incedere dell’Argifonte. Ganimedee Paride, figure emblematiche e fatali per Troia e per tutta laGrecia, appaiono ermetiche sia per la bellezza efebica edaggraziata che per l’armonia sapiente della loro gestualità e delloro carisma. Paride viene raffigurato mentre suona una cetra,strumento di Hermes, e ne condivide l’aurea pastoralità. Paride èamante di Eunoe, protetta da Rea, come Hermes di Mnemosyne e dellealtre ninfe. Hermes accompagna le tre dee da Paride e portaAfrodite da Anchise. Paride giunge a Sparta per incontrare lasacerdotessa Elena e appare come Hermes quando vede Afrodite nellarete di Hefesto con Ares, che qui è Menelao. Elena è la nuovaAfrodite che regna su Sparta come su Ilio e su Creta esull’Egitto, nuova Io. Non a caso fù desiderata da Idomeneo,perché in entrambi i tre sacri luoghi si venera Afrodite nel suobosco sacro e nel suo monte. Ganimede figlio di Troo, devoto a Pana cui sacrifica in una grotta, è un altro Hermes e viene dalfiglio di Maia educato quale nuovo coppiere di Zeus ed Hermesporta a Troo un tralcio d’oro in cambio del figlio come reca aLaomedonte i cavalli immortali in un'altra versione del racconto.Hermes associa Ganimede al proprio ruolo. Il figlio di Maiacompare presso Ilio in un altro frangente decisivo: mentre Eaco,Poseidone e Apollo elevano le nuove mura di Troia lui pizzica lacetra e osserva l’opera, come un sapiente ed enigmatico guardiano,un celeste ruolo fra il testimone e il regista, custodendo così ilsegreto della caduta di Troia. Sugli oracoli Hermes domina: suDelfi, dove portò la pietra di Crono, Agadir, da cui il berrettocabiro assunto dallo stesso Hermes. Delphi che infante giàminaccia di conquistare parlando con la madre Maia il cui antro èassai simile a quello della Pizia. Ed Hermes vince anche Delfine,compagna di Pito, sottraendole la borsa di pelle d’orso dove sononascosti i tendini di Zeus ferito con il falcetto di Crono daTifone. Hermes conserva la borsa e l’affida alle ninfe stigie,dalle quali la riavrà attraverso Perseo, dopo chela testa dellaMedusa sarà posta sull’egida di Zeus. Ma domina anche sui Misteri

messeni di Attide. Lo indica la tamerice presso la quale è sepoltoil tesoro di Lico, il mirto infero e il tasso, cioè Smilace cherese androgino Ermafrodito. Piante che appartengono al figlio diMaia. L’unico fallimento di Hermes lo troviamo quando non riesce aconvincere Egisto a non uccidere Agamennone, Egisto che nel nomericorda il mostro Egis ucciso da Zeus, ma forse non è una verasconfitta, perché la morte di Agamennone porta a compimento lavendetta di Hermes sulla stirpe dei discendenti di Pelope per lacolpa dell’uccisione di Mirtilo, figlio di Hermes, il cui saltorituale dalla scogliera, tipico di Sparta, di Imero e di Penelope,fù rovinato dall’empietà di Pelope, portando così alla morte ilfiglio di Hermes. Non a caso Hermes viene invocato da Oreste e daElettra sulla tomba di Agamennone per favorire la vendetta, comeuna potenza ctonia, infera. Hermes come Artemide sono infallibilie algidi nella loro vendetta ed entrambi dominano i regni diPsiche avendo ormai sostituito Zeus ed Hera.

Si tramanda che il loro capo sia Ermete, significando che bisogna compiere atti graditicon raziocinio, e non a caso, bensì verso quanti ne sono degni; infatti, chi sia stato trattatocon ingratitudine diviene più restio a compiere benefici. Ora si dà il caso che Ermete sia illógos, che gli dèi inviarono a noi dal cielo, facendo della razionalità una prerogativaesclusiva degli uomini, tra le creature che vivono sulla terra, il che essi ritennero di granlunga il che essi ritennero di gran lunga eminente su tutto il resto. E ha preso nomedell'occuparsi di parlare (mésthain ereîn) ossia di dire légein, oppure del fatto di esserenostro presidio (éryma) e, per così dire, nostra fortezza, insegna Lucio AnneoCornuto.

Hermes presiede agli scambi e quindi anche al passaggio nell’altravita come presiede agli incontri e alle separazioni. Il figlio diMaia è presente quando Teseo lascia Arianna, come è presente nellaguerra per Ilio ogni volta che il corpo di un eroe è a terra,conteso nella mischia dei guerrieri. Hermes dal petaso e dalcalzari. Hermes l’imbalsamatore. Hermes il manipolatore dei divininettare ed ambrosia. Il corpo di Dolone viene lasciato da Odisseo,dal cuore costante, presso una tamerice, pianta di Hermes. Idraghi che ornano l’armatura di Agamennone, vicino al collo, agruppi di tre, sono paragonati da Omero all’arcobaleno. Questoporta ad Hermes Arghifonte, splendore che appare, dominatore delDrago insonne, del Cane infero, i cui molti occhi diventano lemacchie iridescenti del pavone di Hera. L’elmo di Agamennone reca4 ali. Gli Achei sono simboleggiati dal serpente vermiglio tenuto

fra gli artigli e poi lasciato dall’aquila di Zeus, nel segno chericevette Ettore vicino al muro della spiaggia. Atena e Zeus, cosìdistanti nell’Iliade, appaiono già uniti in Hermes.

Che Hermes sia notturno lo indica la sua culla che in vaso grecoantico mostra delle lune ai piedi delle gambe della culla stessa,ad indicare le quattro lunazioni.

Il tre, il quattro e il sette sono i numeri di Hermes. Tre perchétre sono i suoi bastoni: quello aureo e trilobato del mandrianosacro, il caduceo e il bastone degli araldi con le fasce, che siporta sulle spalle da bambino. Tre i fuochi di Hermes: quellonaturale, per il sacrificio dell’ariete, acceso con salice ealloro, quello antinaturale rappresentato dalle vacche fulveimmortali che camminano al contrario verso la spiaggia marina eguardano vero i nordici ed inferi Prati di asfodeli di Persefone eil fuoco sottile o occulto indicato da Zeus presente di nottenella grotta di Maia, da Hermes infante nella culla mentre siavvicina Apollo, descritto nascosto come la brace coperta dalcarbone, e alluso anche dai fuochi domestici che anneriscono lesue statue, per cui Hermes faccia di pece sostituisce i Ciclopi nellospaventare di notte gli infanti. Il tre è anche della prima formadi lira con tre corde che indicano l’inverno nel suono grave, laprimavera nel suono intermedio e l’estate nel suono acuto, a cuicorrispondono anche le tre fasi nel primo giorno di Hermes:l’aurora, il mezzogiorno e la sera. Il quattro è di Hermes perchésono quadrilatere le erme, i primi altari boschivi.

Hermes e Roma.

Il Mercurio romano mostra di derivare interamente da Hermes. Nonsolo in analogia e simmetria ma anche nella leggenda della nascitadi Roma. A Pompei un dipinto raffigura Mercurio con il caduceo cheindica la Lupa che allatta i Gemelli, Romolo e Remo, i nuoviDioscuri, segno zodiacale posto sotto l’influsso di Hermes.Evandro, fondatore di Alba, è arcade, terra di Hermes e sposaCarmenta, ninfa che presiede il canto e l’incanto e rinvia quindiall’arte di Hermes e delle sue amiche Muse. Roma si fonda sulculto afroditico del fuoco, territorio di Hermes igneo. Vulcanosacrifica a Maia una scrofa gravida. Nel mese del Toro vienefondata Roma, al volo di 12 avvoltoi, uccelli apprezzati daHeracle in quanto non toccano i viventi ma solo i cadaveri edHermes è il 12° dell’Olimpo. Heracle, l’eroe di Hermes, visita il

Palatino sconfiggendo il gigante Caco e scoperchiando la suagrotta infera. Roma quadrata richiama il numero di Hermes. ReaSilva richiama la grande Madre che Hermes serve e aiuta. Il Luporichiama i Misteri di Lico, a cui non è alieno Hermes come rivelala presenza del tasso e del mirto e i segni metallici delle laminee dell’urna. Autolycos, il Lupo solitario del Parnaso, è figlio diHermes. Il nome Italia deriva dal Toro, vitulus, che sfugge, aReggio, dalla mandria di Gerione guidata da Heracle ed Hermesverso Argo. Sull’Italia e sul Lazio, la terra nascosta, dominaSaturno cioè Cronos che Hermes guida in Italia, dopo che fùevirato con il falcetto di Urano ceh Hemres impresta a Zeus e dopoaverlo incantato con miele e dolce sonno. Il cuore di Roma è ilForo: dove si sacrifica, si giudica, si commercia, si parla, sigiura e si decide. Il Foro è quindi luogo di Hermes, e il lapisniger è l’erma infera posta al centro dell’onphalos, il fallofecondo di Hermes. Giano deriva da Hermes: giovane e barbuto,nudo e vestito, pacifico e bellicoso, inizio e fine, cambio ditempi, Hermes che cammina con la testa rivolta indietro.

Prometeo è figura ermetica e misterica. E’ un Kabiro come Hermes,e come Hermes condivide la natura titanica, lunare, e ignea. ComeHermes Prometeo è astuto, sapiente, profeta. La loro titanicasapienza da una parte appare affine a quella ctonia, misterica eignea di Hefesto, figlio della serpentina Hera e padre delserpentino Eretteo, e dall’altra deriva da Oceano e dalle suefiglie, madri sacre come Climene, Maia, Temi. Prometeo o Efestocon l’ascia bipenne apre la testa di Zeus facendo scaturire Atena,figlia di Metis. Prometeo compie un rito maieutico come Hermeslevatore e allevatore di eroi e divinità. Prometeo è antichissimo:sorge prima della sapiente Metis, è prototipo dell’Uomouniversale, primo Adamo androgino, come Hermes, a cui segue ilsuccessivo Epimeteo, l’Adamo dimezzato e non più edenico, compagnodi Pandora/Eva. Come Hermes profetizza con i dadi, le ossa, isassi, il miele, come le Trie o bianche Graie, Donna-cignotriforme, così Prometeo conosce i disegni delle tre Moire,partecipa al Fato che precede e oltrepassa lo stesso Zeus. Hermesprima di essere messaggero di Zeus è esecutoredell’imperscrutabile Fato, come appare nel segno dell’elmo alatoche dona invisibilità, e della frusta con cui punisce Atamante eguida le mandrie immortali, e come appare nell’impresa di Perseo,suo doppio, dalla sacca delle ninfe dello Stige, con la quale simescolavano gli oggetti divinatori e si custodisce la testa della

Gorgone. Hermes e Prometeo fondano l’uso sacro del fuoco e ilsacrificio degli animali, abolendo i sacrifici umani. Hermesconsacra il rito di offerta dei profumi ai 12 dell’Olimpo, mentrePrometeo separa le parti attribuendo agli uomini il pasto sacrodella carne e delle interiora delle vittime. L’unica differenzacon i Titani consiste nel fatto che i Titani si cibano di carnecruda, anche umana, e sacrificano la vittima divorandoladirettamente, mentre gli uomini di Prometeo si cibano di carneanimale dopo il rito, cotta, dopo l’offerta ai numi. Zeus vorrebbepunire gli uomini relegandoli ai riti degli sconfitti titani,costringendoli a tornare alla carne cruda, mentre Prometeoconnette il mondo divino al mondo degli uomini facendo dipendereil benessere olimpico dai fumi odorosi dei sacrifici compiutidagli uomini. Ecco la sua colpa: indebolire Zeus e l’Olimpo edivinizzare gli uomini. Hermes presiede alla divinizzazione degliuomini tramite le imprese eroiche e media fra la sapienza deititani, basata sui riti notturni, e la nuova fondazionedell’ordine del diurno Olimpo. La più celebre impresa di Hermes èun impresa titanica: conquistare le ignee mandrie immortali.L’impresa corrisponde al sottrarre il fuoco celeste. In questoHermes si dimostra violento: sparge il sangue di tori che giàerano un sacrificio, ma pacifico e vivente. Hermes non vienepunito perchè non se ne ciba ma rivolge a tutto all’Olimpo, e a sestesso, il vantaggio del nuovo sacrificio, tramite il quale suiautoinclude, quale dodicesimo, nella corte celeste e immortale. InPrometeo invece la colpa è il cibarsi delle vittime sacre. AnchePrometeo incatenato è figura ermetica. Il titano appare fissato,da Hefesto, ad una colonna posta su di una roccia altissima esolitaria, aerea, legato da catene di ferro e con uno stilettometallico infisso nel petto. La scena appare ermetica emetallurgica. Hefesto lega, come legò Ares e Afrodite, come Hermeslega e pietrifica. All’alba, sull’orientale Caucaso, giunge ognigiorno la solare aquila a rodere il fegato, che di notte ricresce.Il fegato è la notte stellata, il luogo del sangue raggrumato edella divinazione, la luna rossa, la riserva del coraggio, ilsegno dei riti notturni, come una nuova vagina che periodicamentesanguina. Il fegato è legato al ferro, cioè al metallo cadutodalla stelle, come Prometeo, e richiama la nuova età, del ferro,in cui Zeus cadrà, profetizzata dal titano incatenato. L’unicotitano punito sulla terra, e una terra vicina al cielo, e non nelTartaro. Se gli uomini possono cibarsi delle interiora deisacrifici grazie a Prometeo il contrappasso è perfetto in Zeusche, tramite la sua aquila, si ciba delle interiora di Prometeo,

il quale diventa sacrifico vivente, cruento di giorno, e incruentodi notte. Anche Zeus desiderava la carne, come Hermes e i titani,e la sua ira deriva dall’esserne privato da Prometeo? O forse temeche lo stesso Prometeo possa diventare il suo successore? Chivisita Prometeo incatenato? Oceano, la cui sede è intersecatadalle vie di Hermes verso l’Ade, Io, la Donna sacra prediletta diHermes e da Hermes custodita, a cui Prometeo profetizza l’Egitto,Kratos e Bios, figli della ninfa Stige, a cui è vicino Hermes, elo stesso figlio di Maia, apparente messaggero di Zeus ma inrealtà compartecipe della sapienza fatidica di Prometeo. Hermes,come Oceano, cerca la mediazione e la risoluzione pacifica dellevicenda di Prometeo, che scuote il cosmo e rende incerto l’Olimpoe il predominio di Zeus. La presenza sollecita di Hermes e Oceanopresso Prometeo allude ad un loro interessamento al futuro delcosmo, comportamento ambivalente: desiderio di rifondazione opreparazione ad una successione? Al compimento del Tre, deltriplice immenso tempo, l’eroe di Hermes, Heracle, uccidel’aquila, o avvoltoio, e questa impresa, insieme al sacrifico diChirone, a cui Hermes affidò Achille, figlio della titanica eoceanina Teti che Zeus non sposò su suggerimento profetico diPrometeo, salvando così il suo predominio, inducono Zeus adecretare la liberazione del titano sapiente. Prometeo liberatoporta i segni dell’iniziato, cioè del rinato, del nuovo re/eroedei Misteri: la corona di salice, pianta con cui Hermes vinceApollo e la mandria divina, e pianta di Hera, e l’anello di ferrocon incastonata una pietra, forse un meteorite. L?anello gli vienedonato da Kastor, il Dioscuro e Kabiro alla cui nascita dall’Uovopresiede il kabiro Hermes. Heracle si cinge invece di olivo, altrapianta di Hermes, prima che di Atena. Hefesto lega e Hermesscioglie. Da Io a Heracle passano 13 generazioni, numero fatidicodella stirpe sacra ed ermetica di Argo. Prometeo è liberato:Hermes ha vinto e il crollo di Zeus è solo rinviato!

Per riflettere sulla natura di Hermes dobbiamo meditare sullecosmogonie e sulle allegoria mitiche della Natura. Hermes si celanella Notte, Nyx, la prima potenza generatrice, implicita nel suomantello mezzo indossato, ma resta alluso anche nel Vento, altrapotenza delle origini e nel serpente Ofione e nel suo Uovo. Nonreca Hermes l’Uovo dei Dioscuri e di Helena a Lacedemone, come lagru, e il suo segno è l’Ibis, reca l’Uovo nel limo in Egitto dacui sorgono Iside e Osiride, come Gea e Urano? E il Chaos non èl’Uovo rotto e spalancato, la prima epifania, la prima maieutica,

da cui il berretto conico dei Kabiri e le pietre degli onphalos?Il Mito della Natura, Phisis, assume nomi che tutti si possonoriconnettere ad Hermes: Afrodite, Eros, Rhea, Cybele, Ananke,Tyche, Selene, Dike, fino a Circe la mescolatrice. La suaambivalenza è l’ambivalenza di Hermes e del suo caduceo: notte eluce. Come Cronos e come Hera Hermes regge i serpenti che tendonoal cerchio e al nodo. Hermes non ambisce ai fulmini, come Apollo,Atena, Salmoneo, quindi non è un pericolo per la divina Phisis, dicui anzi è il primo e più fedele servitore e campione!