Hernando Baraya. Omaggio al sole, Colombia

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pressoché perpendicolarmente all’asse del solstizio d’inverno), destinata alle ca- mere da letto, tre nel piano terreno e una camera principale con studio al secondo livello, definite da un tracciato ortodosso di linee rette. Una particolarità è data da- gli ingressi ribassati alle stanze dei bam- bini,immaginate come un mondo di fol- letti e fate, per sottolineare una dimen- sione fantastica facilmente accessibile solo dai piccoli abitanti della casa e non dagli adulti che devono inchinarsi per entrare. L’emisfero destro, l’intuitivo, l’ir- razionale, il creativo, il ludico, è rappre- sentato nell’ala sinistra della costruzione orientata lungo l’asse solstiziale invernale, corrispondente alla zona della cucina, della sala da pranzo e della zona di servi- zio con la lavanderia rivestita in piastrelle rotte alla maniera di Gaudí, caratterizzata da pareti curvilinee e forme organiche.A tal proposito, l’architetto racconta che la soluzione finale di questa parte della casa, ad opera già in costruzione,sopraggiunse dopo diversi disegni non convincenti utilizzando una tecnica insegnatagli dallo sciamano cileno Suryavan Solar, fonda- tore dell’organizzazione Cóndor Blanco, alla quale attualmente Baraya appartiene come istruttore e terapeuta, la quale sug- gerisce, allorché la propria ispirazione sia inefficace, di disegnare o scrivere con la mano sinistra per collegarsi con l’emi- sfero destro del cervello,quello della crea- tività. La sala da pranzo ha una pianta ellittica con copertura a volta ribassata in cemento e laterizio, tagliata da una sug- gestiva ampia apertura a forma di occhio protetta da un aggetto a mo’ di visiera d’elmo. Costruttivamente, è stato dap- prima realizzato il tavolato interno in laterizi appositamente sagomati per un migliore aggrappaggio, come cassaforma a vista, del getto successivo di conglome- rato. Infine, la cupola è stata rivestita esternamente di tavelle, sempre in lateri- zio, secondo un disegno di cerchi con- centrici. In posizione baricentrica alle due ali si trova la parte che evoca il divi- no o l’assoluto, corrispondente alla sala ottagonale coronata da una cupola. “Osservai che presso molte tribù aborigene, in molti luoghi della terra, per entrare nei templi sacri o nella casa, le persone si inchinano, sia che la porta sia piccola o gli architravi bassi”. Così l’ar- chitetto spiega la scelta di realizzare l’in- gresso principale alla casa, varcata la porta a ogiva e un piccolo vestibolo,come uno stretto passaggio fra due sedili curvi e sotto un arco ribassato, con un’altezza di appena 2,03 m che permette l’accesso di una sola persona per volta ma è suffi- ciente a far entrare il Chi , l’energia vitale della tradizione orientale”. Già nel misu- rato percorso di introduzione alla casa che induce una certa riverenza verso il luogo e a “ricordare l’umiltà alle per- sone”, si intuisce un approccio proget- tuale, inusuale nei tempi attuali, che si ispira ad antiche sensibilità ed attenzioni. Visitando le architetture Inca e Maya, Hernando Baraya,architetto colombiano già allievo di Herbert Baresch (1) , ap- prende l’importanza dell’orientamento solare e della forma delle costruzioni. Decide allora di progettare la casa, dal suggestivo appellativo “El Re-enquentro”, secondo gli assi dei solstizi e degli equi- nozi, dopo aver localizzato mediante un GPS la latitudine del punto in cui si sa- rebbero riuniti i tre assi e averne ottenuto l’azimut presso l’Osservatorio Astrono- mico dell’Università Nazionale di Bo- gotà.Tali assi definiscono la direzione e la posizione delle diverse aree funzionali della casa e rappresentano i tre aspetti che convivono nell’essere umano: il razio- nale, l’intuitivo e il divino. I primi due corrispondono agli emisferi del cervello. Quello sinistro, la parte razionale, si ri- flette nell’ala destra della casa (orientata 24 CIL 107 Claudio Renato Fantone hernando baraya Omaggio al Sole nella savana di Bogotà, Colombia Progetti FOTOGRAFIE Yarum Particolare della cupola della sala.

Transcript of Hernando Baraya. Omaggio al sole, Colombia

pressoché perpendicolarmente all’assedel solstizio d’inverno), destinata alle ca-mere da letto, tre nel piano terreno e unacamera principale con studio al secondolivello, definite da un tracciato ortodossodi linee rette.Una particolarità è data da-gli ingressi ribassati alle stanze dei bam-bini,immaginate come un mondo di fol-letti e fate, per sottolineare una dimen-sione fantastica facilmente accessibilesolo dai piccoli abitanti della casa e nondagli adulti che devono inchinarsi perentrare. L’emisfero destro, l’intuitivo, l’ir-razionale, il creativo, il ludico, è rappre-sentato nell’ala sinistra della costruzioneorientata lungo l’asse solstiziale invernale,corrispondente alla zona della cucina,della sala da pranzo e della zona di servi-zio con la lavanderia rivestita in piastrellerotte alla maniera di Gaudí,caratterizzatada pareti curvilinee e forme organiche.Atal proposito, l’architetto racconta che lasoluzione finale di questa parte della casa,ad opera già in costruzione,sopraggiunsedopo diversi disegni non convincentiutilizzando una tecnica insegnatagli dallosciamano cileno Suryavan Solar, fonda-tore dell’organizzazione Cóndor Blanco,alla quale attualmente Baraya appartienecome istruttore e terapeuta, la quale sug-gerisce, allorché la propria ispirazione siainefficace, di disegnare o scrivere con lamano sinistra per collegarsi con l’emi-sfero destro del cervello,quello della crea-tività.La sala da pranzo ha una pianta ellitticacon copertura a volta ribassata incemento e laterizio, tagliata da una sug-gestiva ampia apertura a forma di occhioprotetta da un aggetto a mo’ di visierad’elmo. Costruttivamente, è stato dap-prima realizzato il tavolato interno inlaterizi appositamente sagomati per unmigliore aggrappaggio, come cassaformaa vista,del getto successivo di conglome-rato. Infine, la cupola è stata rivestitaesternamente di tavelle, sempre in lateri-zio, secondo un disegno di cerchi con-centrici. In posizione baricentrica alledue ali si trova la parte che evoca il divi-no o l’assoluto, corrispondente alla salaottagonale coronata da una cupola.

“Osservai che presso molte tribùaborigene, in molti luoghi della terra,perentrare nei templi sacri o nella casa, lepersone si inchinano, sia che la porta siapiccola o gli architravi bassi”. Così l’ar-chitetto spiega la scelta di realizzare l’in-gresso principale alla casa,varcata la portaa ogiva e un piccolo vestibolo,come unostretto passaggio fra due sedili curvi esotto un arco ribassato, con un’altezza diappena 2,03 m che permette l’accesso diuna sola persona per volta ma è suffi-ciente a far entrare il Chi, l’energia vitaledella tradizione orientale”.Già nel misu-rato percorso di introduzione alla casache induce una certa riverenza verso il

luogo e a “ricordare l’umiltà alle per-sone”, si intuisce un approccio proget-tuale, inusuale nei tempi attuali, che siispira ad antiche sensibilità ed attenzioni.Visitando le architetture Inca e Maya,Hernando Baraya,architetto colombianogià allievo di Herbert Baresch(1), ap-prende l’importanza dell’orientamentosolare e della forma delle costruzioni.Decide allora di progettare la casa, dalsuggestivo appellativo “El Re-enquentro”,secondo gli assi dei solstizi e degli equi-nozi, dopo aver localizzato mediante unGPS la latitudine del punto in cui si sa-rebbero riuniti i tre assi e averne ottenutol’azimut presso l’Osservatorio Astrono-mico dell’Università Nazionale di Bo-gotà.Tali assi definiscono la direzione e laposizione delle diverse aree funzionalidella casa e rappresentano i tre aspetti checonvivono nell’essere umano: il razio-nale, l’intuitivo e il divino. I primi duecorrispondono agli emisferi del cervello.Quello sinistro, la parte razionale, si ri-flette nell’ala destra della casa (orientata

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Claudio Renato Fantone

hernando baraya

Omaggio al Solenella savana diBogotà, Colombia

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FOTOGRAFIE Yarum

Particolare della cupola della sala.

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Pianta del piano terra.

Legenda:1. ingresso2. soggiorno3. atrio

4. sala da pranzo5. cucina6. forno7. lavanderia8. dispensa9. bagno

10. camere bambini11. studio12. spogliatoio13. specchio d’acqua14. fontana15. giardino internoPlanimetria generale del lotto con indagine geobiologica.

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Vista dell’ingresso principale.

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“Quando tu entri in uno spazio che haotto lati uguali la vibrazione del tuocorpo cambia e ti fa sentire bene, nonchiedermi perché”, riferisce l’architetto.Recuperando antichi saperi, peraltrorivalutati dall’odierna fisica quantistica,che riconoscevano nelle forme la capa-cità intrinseca di emettere una particola-re vibrazione, le onde di forma, Barayaintende plasmare questo importante spa-zio della casa, destinato a soggiorno, inmodo che subendo l’influenza della cor-rente magnetica terrestre emetta vibra-zioni energetiche positive. Solo dopoaver misurato, con la collaborazione diun ingegnere esperto di radioestesia, leonde di forma che emanavano dalla som-mità delle pareti dell’ottagono della sala,

alte 3,5 metri,venne determinata l’altez-za della cupola ad un livello complessivodi 9,5 m dal terreno. Anche in questasottile struttura di 5 cm di conglomera-to armato, con rete metallica elettrosal-data, il laterizio viene diversamente uti-lizzato nel rivestimento interno ed ester-no. Internamente, i mattoni, nelle inter-sezioni d’angolo della sala ottagonale,sono disposti a cerniera in modo dacreare un gioco chiaroscurale, mentreesternamente la tessitura bicromatica dilaterizi disposti in verticale rimarca lafunzione di rivestimento. Alla cupola siaffianca il condotto del camino – orien-tato secondo l’asse del solstizio invernale– rivestito in pezzi di ceramica ricom-posti raffiguranti figure del regno anima-

le:un condor bianco,un delfino,un uni-corno, un falcone, una volpe, un gufo,farfalle e colibrì. La sala, con la sua eleva-ta cupola, manifesta il suo caratteremistico. Otto lucernai in forma di petalievocano un fiore che viene proiettatosulle pareti o sul pavimento seguendo ilpercorso del sole.Lo spazio si raccoglie esi espande fra masse murarie opache estrette o ampie vetrate, che offronovisuali vicine e lontane del giardino edella natura circostante. Si accede allasala, ottagono perfetto di circa 7,50metri di larghezza, tramite una aperturaa forma di ferro di cavallo che ricordaquelle tipiche della tradizione cinese,orientata parallelamente all’asse del sol-stizio estivo. In omaggio alle antiche cul-ture del Sole, Incas, Mayas, Egizie ecc,l’entrata principale guarda ad oriente,esattamente lungo l’asse dell’equinozio,affinché i raggi solari del mattino rag-giungano l’altezza del cuore riempien-dolo di energia per il resto della giorna-ta. Una variazione spaziale e luminosacontraddistingue il cammino lungo l’as-se equinoziale dall’esterno all’internodella casa: oltrepassato l’oscuro passaggiod’ingresso, questo si conclude nel chia-rore dell’atrio dalla copertura vetrata,ovel’energia si spande e una fonte d’acqua,già visibile riquadrata nell’apertura cir-colare che sovrasta l’accesso, conferma lasacralità del luogo diffondendo il suoipnotico gorgoglio in quasi tutti gliangoli della casa. Ai lati della fonte, la

Particolaredell’ingresso.

Vista dell’atrio con la fontana. Atrio. Vista verso la sala.

Nella pagina a fianco:vista dell’internodella sala.

visuale si prolunga verso il giardinoesterno. La geobiologia è lo studio del-l’influenza degli irraggiamenti di originetellurica sugli esseri viventi e indica lemodalità di neutralizzazione dei feno-meni perturbatori. Per applicarla corret-tamente, un architetto deve tenere inconto dell’eventuale presenza nei sitiprescelti per l’edificazione di correntid’acqua sotterranee - che creano ano-malie del campo magnetico terrestre,con aumento della carica elettrica dell’a-

ria e del suolo, diminuzione dell’irrag-giamento infrarosso lungo, ecc. - e difaglie o fratture geologiche generatrici digrandi quantità di raggi gamma e dell’af-fioramento localizzato di gas naturali.Frale prime operazioni determinanti delprogetto di Baraya furono gli studi geo-biologici del sito, con l’individuazionedelle linee di Hartman (che si trovarono,semplici, doppie e perfino triple con lar-ghezza di 70 cm), neutralizzate permezzo di reticoli di rame.

Altro aspetto importante del progetto èstata la scelta di costruire la casa in adobee mattoni. L’uso dell’adobe è uno deglielementi che Baraya apprese dall’operadi Herbert Baresch, suo maestro nellaFacoltà di Architettura dell’UniversitàJaveriana, il quale sosteneva che l’adobe sipoteva fabbricare nello stesso lotto dicostruzione.Venne interpellato un con-tadino di 84 anni per giudicare se il ter-reno era valido per la fabbricazione degliadobes. La risposta fu positiva e nel lotto

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Vista dell’accesso alla zona delle camere da letto. Vista esterna della sala da pranzo.

si aprì un cratere nel suolo per mescolar-vi gli ingredienti della ricetta che avevaappreso dal suo maestro: concime ditoro, loppa di grano,terra,sabbia e acqua.Due tori camminarono costantementesopra l’impasto fino ad ottenere la giustaconsistenza per formare i blocchi.Si fab-bricarono nel corso di un anno 40.000adobes, in gran parte nella dimensionetradizionale di 20x40x10 cm, ma ancheblocchi rotondi e di dimensione conve-niente ad arricchire il dettaglio architet-

tonico. Nonostante una certa libertà diprogetto, in quanto le facciate si compo-sero in opera facendo modelli in scala 1a 1 e ascoltando le opinioni dei lavorato-ri, tutta la casa, rivela Baraya, è disegnatain base alla proporzione aurea (anchequella dell’adobe) ed al modulo derivan-te dall’unione dell’adobe e del laterizio,pari a una misura di 1,25 m. L’influenzadi Herbert Baresch, sottolineata dallostesso Baraya, si apprezza anche nellacomposizione di volumi a terrazza o a

falda con coperture trasparenti. Questeultime contraddistinguono gli spaziinterni di circolazione nei quali si hal’impressione di trovarsi all’aperto, con lapossibilità di godere la vista del cielonotturno stellato, agevolata da una illu-minazione vicina al pavimento. Unaserie di accorgimenti sono stati presi perottenere ottimali condizioni di comfortinterno.Le facciate delle camere da lettosono esposte al sole della mattina e delpomeriggio, mentre le testate dei letti

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Vista della facciata posteriore.

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Particolare esternodella cucina con il forno.

Nella pagina a fianco:particolare esterno della cupola e del camino.

sono orientate a nord in accordo con icanoni della geobiologia. Per assicuraretemperature interne confortevoli, lepareti a oriente e occidente hanno unospessore di 20 cm per meglio irradiare ilcalore; i tetti delle camere da letto sonomassivi, per rilasciare il calore di notte, erealizzati in calcestruzzo di 15 cm inter-namente rivestito in mattoni faccia avista che caratterizzano l’intradosso deisoffitti. Le finestre del primo piano e legrandi superfici trasparenti delle coper-ture sono in vetro doppio con lastre di4,5 e 6 mm. Il controllo igrometricodelle pareti dall’umidità ascendente èrisolto mediante profili di rame a ‘U’disposti a cingere le fondazioni, collegati

a terra con una barra di rame interratanel piano con sale e carbone. I pavimen-ti delle camere, in listoni di legno, sonoisolati dal solaio di calcestruzzo permezzo di dormienti di 5x5 cm. “El Re-enquentro” rappresenta una casa progetta-ta e costruita secondo i principi dellaNuova Era, con l’apporto di esperti divarie discipline, applicando conoscenzeantiche, la geobiologia e il Feng-Shui,ricercando la bellezza delle proporzioniauree e impiegando materiali naturali.Un’ultima notazione. Il giorno e l’ora diinizio dell’opera, le 5,33 di mattina, furo-no stabiliti da un astrologo in base alladata di nascita dell’architetto. Ciò creòuna prima difficoltà pratica,quella di tro-

vare un muratore che avrebbe accettatodi iniziare la sua giornata a questa insoli-ta ora. Lo fece Juan Suarez, maestro d’o-pera prediletto da Baresch, e ciò si rivelòdi buon auspicio, giacché la casa apparepervasa da una magica energia. ¶

Nota1. Alcune opere dell’architetto colombiano dinotevole talento,Herbert Baresh, prematuramen-te scomparso all’età di 37 anni, sono state illustra-te nel numero 95 di “Costruire in Laterizio”.Baresh si era distinto nell’ambito architettonicodel suo Paese per aver dato scala di ‘dignità’ allearchitetture in adobe realizzando in cinque anni 17grandi residenze con questo materiale.