Guido Biagi: biblioteche e biblioteconomia nella visione moderna di un precursore

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Rossano De laurentns $y.?f "?if"",i,'í%1?IRî'o, E -BIBLIOTECONOMIA UN PRECURSORE 'A chaltenge ,,, ,n" l:l:l1l.y^,,i.books, macle in a speech br r,rorentine librarian ancl.scholar Guiclo Biigi ,,À ,9oS.At one point in ,T ì'1i""," il,ili?fi ::i:: " u .'"'' " *." l^i,i,l r, :Ìncl writin8.,.r <s' ancl trti' *'rìJ.ffiIil:Î:":'HTfil,î; .",, il"l"".lJtilf,""^3::ftolineare non ranro l merito di una prorezia azzec- t*T'.l:Tih:r:*iixffi f iiii,;;z:li;ilr**,"lf J:r to piuttostola circosran za di unrrrrrrror"l.lÎ^"nte mentre si detta ur. ,"rtol qunn- merre a cirare un co,ega,",,""", i"ri" r"::Xi'::::il..fflj:ff;,Tffi,.fiJ la celebre conferenza2 al s, i.rirì"irqon, cluranre un congresso inrernazio_ RossANo DE LAURENT'''.tsiblioteca cli Scienze tecnologiche, università clegri stucricli Firenze. ,i:''l#,mfi#:'*i*i*i"t:';ì:i+$;i:ritiru'f j?#;ìì:r:; ':::,::'::;:ZUn',,:;::i:;#i;,jii:ii"il;:i;$;i:;1'*;,-?] 1 Scorr Coxlom (reference librarian), ,U:.,,r.!,:orr?:.u;bo reaclsrs_/o.s/, ,,t)ublic lilrra_ H;3J3?Jil;i;,î 1o-15' ancrre-;;iil"' ; tr;È;$,#:tffiffi #filfffi *I'*f .:H;trW u,,,,io',ir'i;);j:Hî:[ j*1,,'i,,'"ìll*ù,,,,, xui*r*rt*n*hii;.;'l'413fffi #T:ffi tÍ: jilllÌii';Ji2ií,,:':*^::^,;i5Tl#]ifi ,ililrt|;';; j,;i:í'.,?!,::i Jiagi diede spesso il megìio, "fo. .f,"ììn- 128

Transcript of Guido Biagi: biblioteche e biblioteconomia nella visione moderna di un precursore

Rossano De laurentns

$y.?f "?if"",i,'í%1?IRî'o,E -BIBLIOTECONOMIAUN PRECURSORE

'A chal tenge , , , ,n" l : l : l1 l .y^, , i .books, macle in a speech brr,rorentine l ibrarian ancl.scholar Guiclo Biigi ,,À ,9oS.At one point in,T ì'1i""," i l,ili?fi ::i:: " u .'"'' " *." l^i,i,l r,

:Ìncl writin8.,.r <s' ancl trti' *'rìJ.ffiIil:Î:":'HTfil,î;

.",, il"l"".lJtilf,""^3::ftolineare non ranro l merito di una prorezia azzec-

t*T'.l:Tih:r:*iixffi f iiii,;;z:li;ilr**,"lf J:rto piuttostola circosran za di unrrrrrrror"l.lÎ^"nte

mentre si detta ur. ,"rtol qunn-merre a cirare un co,ega,",,""", i"ri" r"::Xi'::::il..fflj:ff;,Tffi,.fiJla celebre conferenza2 al s, i.rirì"irqon, cluranre un congresso inrernazio_

RossANo DE LAURENT'''.tsiblioteca cli Scienze tecnologiche, università clegri stucri cli Firenze.

,i:''l#,mfi#:'*i*i*i"t:';ì:i+$;i:ritiru'ffi j?#;ìì:r:;':::,::'::;:ZUn',,:;::i:;#i;,jii:ii"il;:i;$;i:;1'*;,-?]::j'frTnÍii,J,:*jx:1 Scorr Coxlom (reference librarian), ,U:.,,r.!,:orr?:.u;bo reaclsrs_/o.s/, ,,t)ublic

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Jiagi diede spesso i l megìio, "fo.

. f ," ì ìn-

128

nale d i b ib l io tecar i , a consolante r iscat to

dail 'abituale sudditanza verso gli atttericani

insorta in epoca recente in fatto di lettera-

tura sulia l ibrary science,

Il personaggio

La foto - la più nota e forse unica in

circolazione finora - è tratta dall 'Almanac-

co deí bibliotecari italiani:3 ci mostra l" 'ar-

guto sorriso sul faccione raso da imperato-

re romano".a Biagi o l t re a " l ibrar ian and

scholar" fu diverse altre cose in una proli-

f ica carriera intellettuale e di poligrafo.

Ricordiamo infatti un Biagi giornalista

negli anni universitari con i l foglio "l nuo-

vi goliardi" e poi, una volta a Roma, nella

redazione del "Fanfu l la del ia donenica" ,

sotto la direzione di un altro toscano Ferdi-

nando Martini (1841-1928), autore teatrale

stra storica.5Biagi talent-scout letterario, nel senso che si prese cura di giovani autori

emergenti che avevano bisogno di essere incoraggiati e rassicurati sulle loro pri-

me prove letterarie: si veda il carteggio con il l iceale D'Annunzio al Cicognini

dare una "società promotrice di pubbliche letture" a Firenze, chiamate poi, clal la sede do-

ve si svolsero, "Conferenze dlPalazzo Ginori"; le letture furono poi raccolte nel volume

Gli albori clella uita italiana: conferenze tenute d Firenze nel 1890, Milano, Treves, 1U91.

Giovanni Genti le r icorcla Biagi come l" 'anima clel le conferenze del la Vita i tal iana", cfr. G.

Gentile, Gitrc Capponi e la cultura toscana nel secolo XIX, Fltenze, Sansoni, 1973 (I ecl.

1922), p. 473.r lrer genti le concessione del la casa ecl i tr ice Fratel l i 1'alombi ci i Roma, già nel Di-

zionario bio-bitiografico dei bíbliotecari italiani del XX secolo, <http:/,/www.aib.it/ail>/edi

t(tria/dbbi2}/dbbi2o.htm>, a cura di Simonetta tsuttò.i Uco Olnrrr, Iettere tt. Biagi, in Id. (Tantalo'), Cose uiste, 1921-194J,Fitenze, Sansoni,

1960, p. 604,10. Un'altra cÀÍatferizzàzione lisiognomica ce la regala Pietro Pancrazi: "Veniva

su piano, elegante. conversevole, con quella sua att icciata f igura di ceppo toscano, ma fat-

ta più genti le dal le bel le maniere e cla un monocolo disinvolto e pesante c1i vecchio ingle-

se", Quel che rJobbiamo a Guido Blagi, "Resto clel Carlino", 9 gennaro I92>.5 Secondo un autorevole giucl izio potrebbe essere stato lui, e non Massimo D'Azeglio,

a fornrulare i l celebre motto "Fatta l ' I tal ia, bisogna fare gl i i tal iani", cft . Fare gl i i tal iani:

scuola e ctrltura nell'Italia contemporaned, a c:uÍa di S. Soldani e G. Turi, Bologna, Il Mulino,

1993, vol. I , p. 17. Certo è che quello che fece per le bibl ioteche e la lettura degl i i tal iani

con i suoi giornal i e art icol i fu conseguente al l 'assunto.

Guido Biagi

e deputato alla Camera per la sini-

r29

di Prato 6 Mentre sul finire clel 188rr cc)l'c caporccrattore crer ,,Giornare per i barn-bini" si vide recapitare "un ,nrJu.'.i, crrreilc. intitorate ra storia di un burat_tino,,: gtiele inviava Carlo Lorenzini alias C,,.tr a;jì;;,ìi lrU,rno), noto opi_nronlsta polirico

î_,.,y,T.rr",,ch.e a partrrc.clal lg_5,qrrrj. r, accinge a rradurrele favole di perrault) si era dedicaio a'a re-rrerarura o*lì.r"rria.r Biagi reneva

:i"fiiJ:ff:,fH." . ru .nrru f". ipngo,n"n,i _ cosa che gli succeclerà spes_

si cimentò nelra bibiiografia con r'incricizzazione ciel Mare Magnum e ilprezioso lavoro di sistemazicne bibliografica e dipro_;;:" svorro su Dante.8Divenne accaclemico .lelln C.rrfaincrorecrueriedizionidelo,',"rirÀ")!f,i,',7;:""il;,21i;l:i;#ni:i:ll:spettivamente per le.scuole e per le famiglie.r

E promorore culrurale _ fàrr. tf .itere d i à b ii " t",, i iore cr i ra pp or,, ;;,.ì ùìr.l r, i : :i*H:lI.îH; I i""if il:-me "aracne infaticab'e', tó rrcoraa oàirr, o*i"to.ilì^;;;r" ro fu se and,ia_mo a scorrere tra i-nomi dei soci fonclatori cli cenacori ed associazioni, che tan_to lusrro diedero ar'Atene d,ttariai;;';;" e Novecenro.,, si .i.o.onno fra re prin_cipali la Socierà danresca italiana (1BBg),. con le .a"o.r; Onn'r,, ( 1g99); l,as_sociazione "Leonardo da vinci" , tgóar, l ' Inst i tut f .* ; inonto nel 7g07. i l

6 D'Annunzio a

il:ii*11!;lji[tr;i#ii;T:r'#*lilTitL'*ffi r.'î'Í;:r.Tffi ::,r:c<lme il ct.tirlini, ,t.i-.op,run, come il c...tu..li

dà d^e fruteÌli.maggiori corne lei, clei paclri

i:"**ffi :Í;:;'m.*Sihfu i:i:fri;lì;l:*li':Tnxl.:#iJl#ffi i:ltcit., p. 609.

Lvrr'q.ru come un vecchio amico", cfi. Ugo Oi"ttr, torufr ;;r;;;,

?:::;&T;li:,'iiiT#,T?,i-*ffi :gii:. :'1 1. p"1"; ma, se,a srampi, pagame,a::T:.;i':" c cotto,ti, inra, po,,zi;;;:;.;;;:,"JÍ;:.TÌ;i::r"iìf,liifllíW

6 Si rìcorclano le Gítntte e cr:neziott[ inedBatines,,Firenze, sansoni, iB8B (tsibliore * ur;::,:!!:-,B"ibliografiu dutttesca cli cotontb de

#::::'#," i;; :' p rep a ra t o i n s i e m e' r .' ir " s, ;Îl :; H ;,; fi ff.l:jî]

". ;: "îi(;:,,:':';,,r" oil!,"TZZTr::;:*::::':ic.1, r'ic/.uz.1or11e íntegrazíorte del rlizionarro detla /ingua ítalía_Dizíonario ;";;,;;,;;;;:',i,;il';:',::;:ffif,1, rorino, ur:,f ,1óíe'K,ccc,rò rommase.,cuidl

!1aqi, Trrrino, I-]-TET , 1916-1922. e ammodernato ad uso aelfe tamigfi; cl;

i \ c l r i r r a r ro f i r n ra to Koc lak , i n , , i lN fa rzocco , . , g (19 ( )4 ) ,2 ,p ,2_3 , , ,Eg ì i t esse f i a l ea l_rumrnazioni cler quattrocento e i venerabiri fr i, i" i."u continlra e sotti l issinvarie imprese PrLrLtrr Lrlra contlnlla e sottilissima trama clelle pitì

**",',,,t!,uffu,;,]',^il;,ti fír:;í:,'rir,:;írtia associazioni ctt cuttr*a a Fírenze net prímo

1 3 0

Bri t ish Inst i tute fondato nel 191-. la Brigata clegl i "arnici dei monumenti" l2 del

1908; tutte queste iniziatir.'e ebbero in un tuoclo o nell'altro l'assistenza e la be-

nedizione cli Biagi.

La biografía

Esponente della società cittadina l iberale, di quel notabilato urbano che

rappresentava la classe clir igente di allora, sposò Albertina Piroli, f iglia di un

funzlonario clella corte dei conti, esponente della burocrazia piemontese che

aveva se54uito la capitale a Firenze nel 1865, Un'altra figlia Piroli era andata in

sposa a òiulio Cesare Sansoni, uno degli editori più attivi della città,

si spiega perciò la stretta collaborazione tra Biagi e Sansoni, tafîorzata dal

legame ài parénteta acquisita. Per i t ipi cl i Sansoni esce nel 1880 la sua tesi dí

la.,rea in fi lologia, sotto la guida di Adolfo Bartoli, esponente della scuola del

metodo storico al Regio Istituto cli studi superiori, con un lavoro sul Novell ino,

all, inrerno di una coliezione all idata al solo Biagi.13 Da qui i l ruolo di direttore

editoriale nella casa editrice che si ricorda per la celebre "Biblioteca scolastica

di classici italiani", diretta da Carducci, ma con Biagi a fare i l lavoro oscuro di

coorclinamento tra curatori e autori da proporre'

Cursus honorum

Nello stesso anno inizia i l ruolo c1i Biagi ali ' , interno delle biblioteche pub-

bl iche governat ive, in fat t i v iene chiamato, ins ieme a Desider io Chi lov i - b i -

12 Le "tsrigate toscane c1eg1i amici ciei monumenti" fappresentano rrna costola clella,,Leonarclo" su base regionale; quelle c1i Firenze si riunirono nell aprile de1 1908' ne dà no-

tizia "Il Marzocco" clel 12 aprilé. Nella prima riunione tsiagi, nrlminato "Presidente onora-

rio',, clelinea un'associazione cli "quanti reputano carità di patfia mantener t ' iva la tradizio-

ne c1i ciò cl-re fummo, per avere più precisa nozione cli ciò che dovremo essere in aweni-

re',. cfr. Ro'ERro tsALZANr, per te antichità e le belle arti: la legge n 364 del 20 giugtto 1909

e I'Italia giolittitum, Bologna, il Mulino, 2003'1. Le rtouelle anticbò clei codici partciatichiano-palatino 1j8 e,laurenziano-gaddia-

tto 193, con una rntrocluzione sulla storia esterna clel testo clel Novellino per Guiclo Biagi'

Firenze, G. C. Sansoni, 1880 (Raccolta c1i opere ineclite o rare cli ogni secolo c1e1la lettera-

tura italiana). Al rapporto misto cli timore e fascino verso gli autorevoli maestri de11a scuo-

la storica rimancla qllesto fugace mornento ricofdato cla tsiagi: "Quando gli altri miei com-

fagni raccoglievanó libri e quaclerni per serrarl i con le tavolette e la cigna, mi feci corag-

gìo e mi awicìnai alla catteclia presenianclo alprofessore unvolume con la copertina color

cli rosa, su cui f igurava anche ii mio nome, 11 Del Lungo, meno burbero del solito, prese i l

l i b ro , l ogua rc lò ,m i r í ng raz iòemic l i ssequa l chebuonapa ro la ' ' ,G .B iag i , I lm iop r imouo-lume, in It primo porrz. Nor, autobiogra.ficbe cti lvxi), raccolte per cura cli Ferdinandcr

Mar t i n i eGu ic loB iag i ,F i renze ,G .C .Sanson iEc l i t o re . Í 1922 ] ,p ' 3 ] -44 .

r31.

bliotecario già affermato, di r-enri anni più anziano -, al riordino dell 'organiz-zazione della neonata Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II (1876) di Roma.che era incorsa in probleni di sen'izio ed cra stata nel fratternpo commissaria-ta. uno dei lavor i cu i at tese Biagì nei ures i d i lavoro presso la , ,v i t tor io

Emanuele" fu di trovare i riscontri alie nunrerose denunce di smarrimento di vo-lumi che erano emerse dagli atti dell ' inchiesta, lavoro condotto insieme al col-lega Emidio Martini (1852-1940).1"

Nel 1881 rientra a Firenze, assegnato alla Biblioteca nazionale di Firenzecome vicebibliotecario (conseruatore di manoscritt i), vista la sua preparazionein materia di codici e l ibri antichi.

Ma Roma torna presto ad essere una meta ambìta sia per la carriera nellebiblioteche che per f incarico alla Minerva (sede del dicasrero delf istruzione) ri-cevuto dall 'amico Ferdinando Martini, segretario generale, che lo chiama con-rccapogabinetto nel 1884; e insieme - sotto i l minisiero coppino (marzo 1gg4-feb-braio 1888) - produrranno il Regolamenro del 1885, che rappresentò per diverscrtempo lo stato nornativo più avanzato per le biblioteche governative.15

Il ritorno a Firenze questa volta 1o vede assegn ato alla Marucellian a, da po-co lasciata da chilovi alla dtezione, a cui succede dal 1886, perioclo nel qualesi dedica alla compilazione delle voci di soggetto con l'Indice clel Mare Magnuntcli Francesco Marucelli,l6 alla organizzazione del "servizio clelle continuazioni .e alla sezione speciale della "Biblioteca industriale" (dal 1887) con raccolte perle arti inclustriali e l 'artigianato, scelta che in una città intrisa di umanesimo r.i-sultò assai meritoria.

Dal 1BB9 inizia un periodo di doppia funzione presso la Biblioteca MediceaLaurenziana, dove viene definitivamente assegnato in base a decisioni del mini-stero e diventa prefetto nel 1891, ruolo che rivestirà fino al collocamento a rlDo-

' ' Emidio Martini e Guiclo Biagi al commissarict Cremona, T marzo 18g1, resocontoconservato presso l 'archivict della Vittorio Emanuele; cfr. VrnctNre CaurNr DetNorrr, L(tBiblioteca nazionale vittorio Emanuele al collegio romano, Firenze, olschki, 1956 eoo3: ).p. 178-79, nota 295.

r5 Con questo Regolamento veniva stabil ita la pubblicazione clel "Bollettino clelle ope-re ricevute per diritto cli stampa clalla tsNCF', odierna BNI; del "tsollettino delle opere nro-clerne straniere" (BOMS) a cura clella tsNCR: due importanti novità che consentivano il con-trollo bibliografico nazionale. Inoltre l 'uscita prinra come prova per un concorso cli biblio-grafia banclito clal Regolamento Coppino, poi in pubblicazione nella collana sansgniana ciitsiagi, clel lavoro di Fumagalli, Cataloght di bibliotecbe e inclici bibtiografici (1fìtì7), fecercrsì che i l 1885 venisse definito annus mirabil is alf interno di una "primavera fortunata" pcrle sorti della biblioteconomia italiana.

'u G. BIAGI, Irtclice del Mare Magnttm cli Francesco Marucelli, Roma, presso i prinei-pali librai, 1888 (Indici e cataloghi, 9), la serie che fu voluta dal Ministero clell,istruzione cor.ri l Regolamento del i885. Si veda anche il sito <http:,//u.ww.maru.firenze.sbn.it lMarrMagnum/>: "Le classi con gli elenchi degli articoli contenuti e i l loro indice alfabetico se-no stati pubblicati cla Guiclo tsiagi [...] e si trovano qui digitalizzati".

r32

so nel 1923. Anche qui i l "magnifico bibliotecario della Laurenziana"' corne lo

chiamò con f'acile gioco onourìstico ecloifo On'ieto, lasciò il segno di una gestio-

ne lungimirante e arrenta alle rinnovate esigenze clegli aspetti architettonici del

,,monumento laurenziano" e clell'org an\zzai'ione clegli spazi (Sala D'Elci trasfof-

mata in uno spazio espositivo permanente c1i codici e cimeli bibliografici da valo-

rizzare) e delle ,.u..olt" (riproàuzioni fac-similari con fototipia delle lllustrazioni

di Giovanni straclano alla Diuina commedia e di altre edizioni pregiate)'17

Come prefetto della Lauren ziana si prese una pausa di qualche mese (dal

maggio 1892 aldicembre 1893) per aiutare ancofa i l Martini ' questa volta mini-

stro, per cefcafe di istituire una "clivisione bibliotecaria" all ' interno dell 'orga-

ntzzazioneministertale,ls e inoltre svolgere le funzioni di Ispettore ministeriale

sui vari comparti dell ' istruzione, tra cui le stesse biblioteche' Ma fu una stagio-

ne breve che si concluse col ritorno cli Biagi in Laurenziana, nel frattempo affi-

data a Bartolomeo Podestà come reggente'

Dal 1898 allaLaurenziana viene unita per la gestione amministrativa la vi-

cina Biblioteca Riccarcliana. È del 1903 il r i iordo di Biagi: "Noi tutti, capi di bi-

blioteche, ci vecliamo di tanto in tanto, clirò così, arrivare degli ospiti inaspet-

tati, [...] Un bel giorno mi si pregò cli accogliere nella Riccardiana un valoroso

poera. I poerl non sono -ottà nÀi.t clella ùibllograîia. ora io trovai i l modo di

f a r s ì chepoes iaeb ib l i og ra f i aandasse roc l ' acco rdo ,epossod i r l oam iasodd i -s faz ioneeasodc l i s faz ionede lm ioamicoeco l l ega , l ab ib l i og ra f i anonènemrca c ie l la poesia corne s i crede" ' r "

In nouazior t i ne l la b ib l io leconomia

In occasione di IFLA 2009

contr ibuto di Guido Biagi al laa Milano, Anna Maria Tammaro ha ricordato i l

cooDerazione lnternazionale tra biblioteche'

Ì7 ,,La nostra centenaria biblioteca, dove fortunatamente penrenner() come acl un sal-

v. rífugio alcune reliqui" rttr'tiiÀgt.rl.he [. . vuole] continuare quella serie c1i pubblicazioni

a facsimile oncle tanro "iuto

ui"ri" agli stucli, ora che i perfezionati_Îlo::t.t foto-meccanici

consentono cl'avere ,r.giiu;.[.ttpi iltr celebrati una copia sicura, che ac1 una data certa ne

arresta il cleperimenro fr;;i;. F;'q.,àt.n" secolo queste.iiproctuzioni,avranno un pregio ine-

s t imab i le ,perché. , .u .u . ' , ' nu ,upp, . , " , - , tu rec l i c lgn icod icep iùprez iosounosta tonecessa-riamente migliore cti quello in iui clovra venire a trovarsi 1'òriginale; saranno 1'effigie cli un

vecchio che con il proceder clegli anni sarà cliv.enuto clecrepito;, Gl BIA'I' Lo Zíbalclone boc-

cctccesco clel la Meclicea Laureiziana, "La tsibl iof i l \a",I7 0915-10,2-3'p' 45-13'

rs Ma rimasta tn f latus zrocis se ancola nel 1908 tsiagi si auflurava " l ' ist i tuzione nei

minisrero c1i un ufficio ;;;i;1. che si occupi soltanto clelle bibliueche e c1el libro"' G Bnct'

I l ibr i clei soppressi conuenti , "RdBA", 19 (1908)' 2' p' 28-37'

1e c. BrAcr, la vt iiu"n'iotte bibtiografica Giienze, 20-24 ottobre 19Oj). La Società bi-

bliografica italiana ,.,"tt" s.r" ,ir.,.rioni annJali pr-rbblicava poi gli atti sulla rivista di Biagi' che

n". i t" certo periodo fu così 1'organo clel l associrzione

133

quando puntualmente partiva pe r i conrrcssi oltreoceano e oltrenìanica (Lonclra1897,Par ig i 1900, s t Louis 1g0+t . a r ìppresenrare r ' I ta l ia e i l suo i r r ipet ib i lepatrimonio bibliografico, ambasciatore clei beni cultr-rrali auant la lettre.20

In veste di decano dei bibliotecari iraliani presieclette la commissione in-caricata di redigere ia prima versione r-rfficiare delle Regote pn, ta compirazionedel catalogo alfabetico cre|7921, metrenclo fine alr,assà za'd,r vncoclice stabiree accettato cla tutti gli istituti.2runa codificazione che seppe tenere conto delle tracJiztonicatalografiche

anglo-americana, ra great tradition che criscencre da vanizii, lewett e cutter, econtinentale con la traduzione criDziatzko nel catarogo Sansàni.22Fu testimone clelra partecipazione italiana ar proietto utopico di ,,contror_

lo bibliografico unìversale" nei confronto con otlet e La Fontaine, creatori aBruxelles dell"'Istituto internazionaLe cli bibliog rafia,,, "

poi :.ti crocumentazio_ne", di cui fece una relaztone deila conferenza clel 190g al ministro.2r

2r) ANNA Menra Tal'tir'mrro, A pioneer of ínternatíoltal líbrariartship; Gtticlo Biagi an.clhis uision of ribraries cooperatiott (200D, si trov:r ^onrine sul sito <http://crspace-unipr.cilea itlbitstream/1889/11u8 /7/Tammaro0dzórytdolozozo0g.pclf>, c e,ooil Ir 2o congresso in-ternazionale clei bil'tliotecari' relctziotte a s.e. íl mínistro detta pubblica istruzione,,,RclBA.,,8 (1897), 6-8, p. 81-94.

21 "onde le nostre biblioteche proceclerono, clascuna per proprio conto, alla catalo-gazione delle nuove e vecchie .u..óIt", aclottanclo u. qu"ri. ' ni qì.i l ., .r", sisremi cli cuiavessero notizia, con Lrn empirismo e una libertà clei quàli rr uia"rà--ifàco rocle'.li effetti.[ ] sal'o in alcune biblioteche, tr .atutoguri,rne procecleva con sistemi arbitrari, e senzalegge' renclendo per tal 19crg lmlossibil" 'àr;i;"que la'or. collerriv.; e spesso fiusrrand'le ricerche clegli stucliosi. [...] coiesta r"r."l n".-l"rrità cl 'una caralogazione uniforme, fu ri-conosciura come Lrn caposaldr clella bibli.grafìa da quanti J;;;;r!ì,.r,, ,ruu,probremiclell 'orclinamento clelle bìblioteche e clella'catalogazione dei l ibri. È dawero singolare i l cl i-sdegno che gli stessi stucliosj_crel ribr. I.,"n,.,n f"..tr l i lavori, p", qu"rr, crottrina che purmira acl agevolare le loro incragini, acr av'icinarà acl essi ir lib;;, , ;;;;;r" più facile l,uscra tutti", crana prefctziorze al testo creue Regore, R'ma, Narcrec chia, 1g22.22 cHeRLns coFFlNJEVErr , Della compila.zione clei catalogbi per biblíotecbe, 1ggg, a cr-r-ra di G. Biagi; CHARLES A, CrrrrER, aego/e pe, u.r,t catulogo a aiioiario(rol,, ,,.,.,.,n.irtu, ,r.,,non pubblicato); un vlloto a cui ha riirecliato la casa eclitrice Le Lettere, ò. a. currnn, Regoleper un catalogo dizionario, tracluzione c1i Maria Letizia Fabbrini, a cura cli carlo Ghil l i eMauro Guerrini (pinakes), Firenze, 2011. KARL DztAT.zKo, Regoreper rr catarogo atlabeticoa scbede della Reale biblioteca unluercitarict tli Breslauia, tsÉ2, a'.u.n ,.1, Angelo Bruschi.t""t ,,tj:t1^";ì:tjl

:-"1,1 collana "tsiblioreca cti bibliografia e paleografial,

-- Lx crocumentazione è a parer mio I'estensione clelia bibÌiografia a un più vast, clo-minio, che non comprende soltanio il libro. ma che abbraccia qurru',!u" i-ma cli clocumentcrgrafico [ ] Essa è l'eruclizione messa alla portata cli tlrtti e non riserbata ai srli cultori clellascienza o risrrerra ai sori faui c|imporranza scienrif ica. t...r ra bibri.g;;i j ;; rn.nr" ra genea_logia, mentre la crocumentazione è ra clemografia cri qualunque..,-.?;.ìbbia forma grafi_

:i,1'.rlT' si,occupava soltanto clel fatto leirerarioo scientifico, quesr,altra si occupa cl,ogniIatto Lrmano, cl'ogni manifèstazione clella vita cl.re abbia lasciato .íi ie un ii.u.ao grafìco: q,el-la serviva solamente agli scienziati e ai letterati, questa vuol essere uti le a tuttÌ", G, tsrecr,

134

Mentre in ambito nazionale. a Irirenze. sell lpre con Riagi tra i soci fonda-

tori, si realizzava più moclestanlente r,rna Societa bil l l iografica italiana" (1396-

1915) che sarebbe clurata fino a quanclo 1o sbilanciall lento sul lato della storia

clel i ibro e della pura eruclizione non ne decretò ia fine c1i esperimento di "as-

sociazione professionale" a causa c1i una compagine troppo composita di iscrit-

t i con interessi molto diversif icati.2' Rimandancl0 così la nascita dell 'AIB al 7930'

Da-,-vero si puÒ seguire i l consolidarsi clelle discipline biblioteconomiche

e bibliografiche attraveiso i l percorso professionale e teofico di Biagi' quando

fra i priÀl si offrì di insegnare come libero docente nelle scuole del l ibro, no-

nosr;nte vigesse l ' incompatibil i tà tra l ' impiego in biblioteca e l ' insegnamento

universitario deila materia, superata con la legge Rava del 1908'

I beni l ibrari e culturali

La legge Rosadi del 1909, che per la pr ima vol ta contemplava espressa-

mente i "beni l ibrari" tra la suppelletti le da tutelare, fu i l r isultato di un ampio

movimento di opinione attraverso organi di stampa e associazioni culturali che

diedero una incisiva spinta per 1'approvazione del pror'vedimento; e anche qui

Biagi fu tra gli intelleituali mil itanti che fecero pressione a favore della rifor-

-". urrn cultura della tutela sempre più riconosciuta e consapevole che avreb-

be portato alla istituzione delle soprintendenze bibliografiche nel 1919, inizial-

n "nt"

a capo dei direttori delle principali biblioteche governative: Biagi come

prefetto cleìla Laurenziana fu incaricato cli soprintendere al patrimonio biblio-

grafico di Umbria e Marche.25

Con Benedetto Croce nel ruolo di ministro dell ' istruzione, vengono ema-

nate le Regole di catalogazione clel 1927, che Biagi ricorderà come "crociane"2r'

legandole con nostalgii al nome del ministro che lascerà i l suo nome anche al-

corlèrenza intenMztonctle cti bihtiografia e rlocumentazione: relazione a s'e' il Ministro del'

la ptrbblíca istrt 'zione, "RdtsA', rq'clsogl, 7-8, p. 105-16. Come non vedere un richiamo

all utopia oclierna c1i un web-semantico ne1la riflèssione fatta cla Biagi su bibliografia e c1o-

cumentazione seconckr otlet, viste come "letteratura scientif ica" vs "letteratura grigia"; cfr '

MTCHELE SANrorìo, Giganti fin cle siècle, Meluil Deu)e)' e Paul Otlet .fra Otto e Nouecettto' n

Belle le contrade della memoria: stucli su clc.tctLmettti e libri in onore di Maria Gioia Tauoni'

acu r : r c l i Fec le r i caRoss i ,Pao loT in t i 'Bo logna ,Pà t ron ,2009 ,p329 -338 ,,, CARLA cruNCHEt)r - ELrsA GurcN,tNt, La Società bibtiogralica italíana (1896-1915):

note storicbe e irtuentarirt clelle carte cc)nseruate presso la Biblioteca Braidertse' Firenze'

Olschki, 1992t.2t Grazie al contributo finanziario cli una fonclazione bancaria è in corso di pubblica-

zione un "Dizionario clei soprintenclenti bibliografici", coorclinatrl da simonetta tsuttò e

Anclrea Paoli.2i G. Btacr, Dopo trentd e píù anrti, "Rivista ctelle biblioteche e clegli archivi"' 33' n s

1(.192r,1-2, p. l-4,3t "te regòle che chiameremo Crociane' non sono che l 'adattamento

ài'q.*ità .nn-'pilut" c1'accor<lò clalle Ass.ciazirtni cleì bibliotecari inglesi ecl americane '

13i

la legge d i tu te la dei beni paesaggist ic i i l92( l anno d i presentazione, poi ap_provata come 778/ 1922).

Ma Biagi ebbe modo di rasciare i l segno anche in aspetti cri più aperta pe_dagogia in senso bibliotecario (.inJòrrnatiott literacy), che iunoggi risultano mol-to attuali e seguiti dall 'opinione pubblica. II i r iferisco all 'eclucazione alla lettu-ra' una missione destinata ai giovani scolari, ma anche agli aclult i in età post_scolare, considerata un tramite per l ' inserimento sociale e la crescita culturale.come Biagi verif icò nel funzionamento d.ella pubtic l ibrary in città già multiet-niche come NewYork agli tnizi del secolo scorso.27

Cahier de doléances

Biagi ebbe tuttavia chiaro anche lo scenario cliff ici le che caratterizzava lebiblioteche e dai quale non sarebbe stato facile uscire, quando addirittura nonsi rischiava anche il peggiorarnento. E sulla fondat ezza degli allarmi lanciati r i-petutamente e in modo ora accorato ora disil luso da Biagi, come cla suoi colle_ghi' tutti possiamo oggi constatare amaramente la persisìenza degii stessi mali:le biblioteche come cenerentola clell 'agencla polit ica e amministr ativa (Habentsuafata l ibell i , usava citare Biagi). Per mantenersi a monte della consid erazto-ne dei problemi si può ricordare la mancanza cli una legge organica che regoliun sistema bibliotecario nazionale.2s

come non es.sere d'accordo sulia chiara diagnosi fornita da Biagi nel 190g:"La conselazione del i ibro non dev'essere più l 'unico fine della biblioteca mo-derna, essa deve metterl i in circolazione, farl i fruttare, renderli uti l i a tutti; e co-testa circolazione deve farsi in due direzioni diverse, quella degli stuclî scienti-f ici e letterari e l 'altra della ciivulgazione. Le biblioteche popoiari debbono ser-vire a quest'ult imo scopo, mentre la Biblioteca nazjonale deve rimanere comeil cuore o i l cervello del grande organismo, entro i l quale i l ibri circolano e siscambiano, e deve considerarsi proprietà indivisa delia collettività nazionale.

Tutti argomenti che si possono riassumere con slogan oclierni cli successo, e chehanno un'origine lontana: "Nati per leggere", tifelong tearniig, multi- e inter-culturalità nel-le biblioteche pubbliche. G. tsr,q.cr, re bibtiotòcbe ò i toro biiogni più urgenti,.RclBA,,, 18(1907),5-6, p.84-91: "Ben vengano clunque anche fra noi te sc.roie per le biblioteche, semercé di loro i nostri maestri elementari potranno riuscire più sollecit i clella pubblica col-tura, e i nostri ragazzi, quando alcuni cli loro clivengano cleputati o ministrr, imparino a te-nere in maggior conto i l ibri e i loro negletti custocli, ' .28 G. Brecr, peruna legge sulle hiblioteche,,,Nuova antologia,., 126 (16 nov. 1906), n.838, p. 207-16, in l inea su due siri: <hrrp:,//$'u-w.aib.it,/aiblstorTiesii/blagil.hrm>, <http://dante di.unipi it/ricerca/html/BiagilSB.html>. A cui fa eco qualche clecennio clopo Fri-ruceAlìDtrINI, Troppi regolamenti, rtessttna legge: clalla storía cletla legislazione bibliotecaría l,as-senza di un organico pr-ogetto di sistemd nazionale,,,Biblioteche oggi,,, 5 (19iì7) , 4, p. 2J_41.

r36

posta a disposizione clei più iclone i a sen'irsene' r ' ' ' futtora i corni del proble-

ma restano gli stessi, owiàmente 'ggio'n'u'"n"ntto conto cli lnternet e dei do-

cument i c l ig i ta l í to"po"to legale ì ì t lU" to accesso' b ib l io teche nazional i vs

G o o g l e b o o k s ) . _ . ^ , _ - _ ^ + t ^ A i a ' t q u e s t o c o n v e -

L' edrlizia bibl iote caria - o g getto d i a pp o sito ttt':tt::]:^ ::

g n o - S e o g g i s i d e c l i n a t f a . . m o n u m " n , o " r r r a c c h l n a , ' , a i t e m p i d i B i a g i s i a r t i -

colava tra "monumento e seruizio"' ma sempl'e con un occhio alla funzione es-

senziale clella rnediazione in biblioteca: ']* 'ot . i-r" pure nel Cinquecento e nel

Seicenro demmo g,. ';;;; ipiù splenclidi di edifizicostruit i ad uso di bibliote-

.n", a, molti anni ' q""'iu i'"*:.:l^:1X5[if::,i[?ifi.'ffiT':':''.'Jun tnalinteso spirito di economia veccnl

stosa manutenzione' [ "] na da lqueste splenclide t:::ttl itÎl nulla ha da ap-

prenclere la biblioteconomia"'30 un ammoninento valido anche oggi se pensla-

no al gigantrsmo clella Biblio teca nazio-n"i" a, Francia o della Bibiioteca di

Alessandria.fllfil"; di capitani d'industria' che in

i1"j:t"1ci ha lasciato stori-

che raccolre .o*" tJ à"-""t" itfrraries, l'ritorgnn Library & Museum' 1o Sterling

and Francine clark Art Institute, è ancofa lontÀo clall'affermarsi in Italia' sia per

i lminorvolumeclelcapital ismo-i tal iano.n"p" 'unainsuff ic ienteincenttvazio-ne di legge sugli strumenti fiscali; manca insomma una mentalità'3r

Infine un u'titot'" àel 1908 di Biagi a'f *.,f" Tasse sull' 'uso dei libri delle

bibliotecbe?i'ustra un problem a,an:ot^ u,iuut", îar pagare i prestiti in biblio-

teca, tassar" tu t.tirrru, igg"t,o di direttiva comunitaria parziaimente recepita

clall,Italia, .r'" qr,r'[i" i"',ioo ru nu i.raotlìl ,,'ouin'"nio cli resistenzafrabi-

bliotecari e lettori "Non pago cli leggere"'32

29G'BIAGI ,Cot t |è renza in te r | laz iona le 'd íb ib t iogru f ic te t loc t tmentaz ione,c i t . , l90 tJ .30 c. BrAcr, Delt,edif,izio clelle biblio.tecor, ̂ .ír'.i. l,.cupa le p. 370-32 del Manuale

clel bibliotecarlo cli Giulió i)etzhol<lt, traclotto sulla 3. ed teclesca con un'appenclìce origt-

nale cli note illustratir",'.li-.rorro" legislative e. amministrative e con unelenco delle puo-

brìche bibrioteche fialiane ;;;;;;;;"r cura di àrti,r'iii"gt e Giuseppe Fumagaili' Milano'

,,.. pr,, 1 8e 4 ; i,,:: i: tf;:.T ;;U:^#l ll* :íl ifniil$.,.'", ,í"'l'ilÎ:'-;*lrîleîza persona; la cltat

pa anastatica .ut p'""nì-"Ltte Ai Marielisa nt'*i lil"tona' vecchia'relli' 1999']'

31 Fanno perc,n .',r'i"ifi.'po.r1" ..."rur.,i .o." qu.tt, ,.."ntt tt"lf imprenditore Diego

DellaValle che si è offeito c1i finanz\arep", l''t"'o*iì-t""tuu'u cle1 Colosseo Cfr' G tst'tct' rri

munificenza ant,ig'oìioi';iiîìlî*'ia".','.!:;?';,i:;,,';1ît; /l'i1313ì"iJ"'I1"0'o''j2 Cfr' sul slto di Bibl'aria: aria tltloL'tt tn

r la/>, iOo.u.t"t i sul la campagna di opposizione'

r l /

Quanto serue oggi I'esentpio cli tnt Bttr,gi.,

La domanda vuore essere retor ica perché s i sa che dar passato c,è sem_pre da imparare: "Lo storico è un profeta che guarcla ail, inciietro,, (Friecrrichschil ler)' In particolare Guiclo Biagi ri-s,lta essere co're bibliotecario fbrse me-no noto e r icordato^;11. a l t r r co l reghi p i r ì faurosi ec l 0recchiat i : GiuseppeFumagali i, Desiderio chirovi, arbano sortell i , carlo Frati, Enrico Rostagno; for_se a causa della sua attività cii uomo cri curtura versati le "

J, porigrnfo instan_cabiie' grazie all 'ott ima scrittura che lo rencle intellettuale tipicamente otto,cenresco, 1'urtimo dei grandi erudiri, prima a"iln ,p..iniiàrìo.r" aett" cono_scenze dell 'epoca moclerna.Nello scenario odierno ie sue iniziative per far crescere ra profèssione bi_bliotecaria sono ancora da prendere a esempio. Infatti con re imprese crera"Rivisra delle biblioteche e degli archivi ', j j e la corlana ,,Bibrioteca

cri bibliogra_fia e paleografia", entra.mbe pèr i tipi di sansoni (tipografia carnesecchi), creòun legame con i colleghi corrisponàenti delle omologhe riviste straniere, fèceconoscere importanti manuaii stranieri con le traduzioni dall, inglese e dal tecle-sco, col risultato di una crescita di competenze del ,,bibriotecaìiato,, nazionare.con un attivo ruolo di aggiornamento attraverso re rubriche, gli approfbncrimenti.i dibattit i , le rassegne.3o.Tractantfabrit iafabrifu i l motto |í^rinnoche conrras_segnò le due imprese cri letteratura professionare in casa Sansoni,

Biagi poi fu anche uomo cli cultura, cattedratico, con rapporti di consu_lenza tecnica cor min is tero: un ruoro d i cu i ancorasi sente i r b isogno, crarmolrento che troppe poche volte i tecnici clella cultura hanno rivestito i l ruo-lo d i min is t ro nel la s tor ia c i ' I ta l ia (Spaclo l in | 1971, Ronchey 1992, paolucci199r , oggi mol to meno che in passaio (De Sanct is 1g61, Bongh i IgT4,Croce1920).

JJ cfr' Fruq'ucESCA PIZzEI*rl, Irtdici, "il Bibliotecario. Rivista semestrale cli stucli biblio-grafici", 1'1, n s 2 (1ggr, p; 133-2g7. orri, p.".t""ozione cri tsiagi, Ai rettori, sulprimo nu-meto: "La Rit'ista delle Bihliotecbeha d.a essere quicla util" "

neJess.rlo',-,on soltant. a co_lor' che ai lavori cli biblioteca attenclono ;;; .io""." di ufficio; -o un.h. a r.tri gri amaro-

:'.X:l:Jffiiilr::*::" clelle pazienti -i"u'i" a"il, bibliografia. 1',.ì p",in.rr.o nosrro,

prorirrevoli p". gri ,tuarf-nrlJ#:i3?íri.t:Hjssim' di comunrcazione per annunzi cli libri

3i Basta che ognuno cl i noi faccia me.rt" lo.ul" su quanto è stato ut i le avere .n pe-riodico professionale per stucli cli preparazione a c.oncorsi, per aggìornarnenro e per inse_gnare agli altri, colleghi e utenri, cito cire norni: .,Bollerrino aie,,, ,,rjìLri.i".rr.

oÉrgi,.. Lo stes_so si può dire per alcune col lane cl i cataloghi come olscl.rki e veccuareit i , o cl i case ecl i t ' -

;tff::Ìt|?,:"'.î.:T:,ff,T; cleclite alle ai.iifri-'. clel libro come eclrtrirc tsibri,grarica e re

1 3 8

La specializzazione

Nel la seconda metà c le l l 'Ot tocento vengono poste in tut t i i paesi d i gran-

c1e tradizione bibliotecaria le prerlesse per la concezione della "bibliotecono-

mia come scienza", per riprenclere un titolo di Serrai. Nla mentre allora i trat-

tati cl i biblioteconomia si potevano intestare a un singolo autofe: Panizz\,

Dewey, Cut ter in quanto padr i fondator i del la d isc ip l ina, oggi i progressl -

come in tutte le scienze - in biblioteconomia (princìpi di catalogazione, nuo-

ve regole, codici) sono realizzati in gruppi di lavoro (commissioni permanen-

t t , r eu ieu ,g rc lup )c l i p i ùpe fsone ,Eccoa l l o ra i l r i co rsoe f f i cacea l l ' immag ined i.nani sullà spalle dei giganti", rispolverata da Umberto Eco proprio a Milano,

qualche anno fa.l5

Se nel terzo millennio affrontiamo le nuove sfide de11'era digitale con gli

strumenti della biblioteconomia otto-novecentesca, oppoftunamente rinnovatt

e aggiornati, vuol dire che I 'eredità de1la generazione dei primi bibliotecari pro-

fessionisti resta imprescinclibile. Ancora oggi la classificazione Dewey è la più

usata al monclo; le RICA d,e| 1979 nella Relazione introduttiva riprendevano un

passo clella Prefazione del 1927;36Ia BNI è a cura della BNCF corne stabii ito

nel Regolamento Coppino del 1885; anche rI Soggettario deI 7956 nasceva sot-

to gli ìuspicidel MarleMagnum:la prefatrice Anita Mondolfo riporta le parole

di fsacco Disrael i , g ià rammentate da Guido Biagi "nel la bel la prefaz ione

all, Indice del Mare Magnum che pubblicava nel 1888": "Io per me venero co-

lu i che ha inventato gì ' lnd i . i , e non so a chi s i debba dare la palma, se ad

Ippocrate che per i l piimo notomizzò i l corpo umano' o a quelf ignoto operaio

i"l p"rrrl"ro ch", pri-o, mise a nudo i nervi e le arterie d'un l ibro".37 E ugual-

mente da Biagi viene un impulso alla metoclologia della storia del l ibro e della

lettura, fatta di manufatti e di ricezione, tutte piste epistemologiche che hanno

avuto successo f ino ad oggi . r*

15 Agli incontri letterari clella "Milanesiana" clel 2001 Eco cita un lilosofo clel medioevo'

Bernarclo-cli Chartres (XII secolo) come autore dell'immagine metaforica'jó Ministero per i beni culturali e ambientali, Regole italiane di catalogazione per au-

torl, Roma, ICCU, 1979, p. XVIII: "Né I'adozione,anzl l ' imposizione c1i queste regolenelle

biblioteche, cleve disanimafe o Spaventafe. Non Si tratta che d'iniziare con eSSe' acl una

certa c1ata, i l lavoro orclinario, cóntentan.lcrsi cli coorclinare ad esse, un po' per volta, la

parte antica, Noi consrgliamo che le regole. officiali governino la scheclatura clei l ibri nuo-

vi, e ac1 esse s'informl [uanclo che sia quella ciei libri catalogati con g1i antichi sistemi" ci-

tato dalla Prefazione clel 1921jr A. Nlourorro nella prefazione.al soggettdrio per i cataloghi clelle bibliotecbe italia-

ne, a c\te della BNCF, 1956, P XIII '18 ,,A un'udien za'àPitt i clella Società f)antesca. la regina Margherita, cui fu presentata

\a vita Nuouct, domanclò se la Vita Nuoua ert ai suoi tempi un'opera popolare. Augustrr

Franchetti, allora segretario clella Dantesca. si scl-rerrnì rispondenclo che clal numero dei ma-

noscfitt i fegistrati si sarebbe pottlto argLlire cl-re popolare non fosse E Isidoro Del Lungo

r39

L,azione oclierna clel Centro pcr i l l i ll t ' : gtdivulgare l r ibro

"l ; ' ì ; ;r ' ; ' ; ; i ] i :e la lertura (cepell), che "ha i l co'r-

lffi [:ii; fI: ff ,, n a z o n a r i ] ;i,:r,,1.,1:.1 ; Ll:,,1T:;:ì#1,:,[:;l.i ; T:,;antte esperie i. àir"^TJl"ffiJ.#rro'ato in Biagi ,r' u,iro aposroro, che

ministeriaie, giornalisra e scrirrore, ,i."na11,".,"^1ti?it"l", bibliotecario, ispemore

cuperare in questa materia.l{r leva conto da vicino a"t t"..""o au .._

per concludere, se ,,scommettere,, situr valore at .rt rori r""r . rì.r.;;;, :f:'ji:1'"che.."impegna.re" una posra.

che è shto Guiclo eiagi, e ra ;;;;;;l::'^':::: -pY'tn|".sulla rigura di bibriotàca-r-io-

lii..î1,",'t p,ò ",,",sJ';"tli:ÍÎlX?:di

pensiero biuri.t".Jiolrico che ha rap-cne un cer to nrodo d.

;li:'H.'",",.",;;:*:líi':H,",,::,a[jit1"":j;;:,i:"ji":l:::'f:tsurtati.,.,,',iuilà;IJ."Jiljn:;ffi ;J::::,*,Tfiî:"ff;f l*'T*il:

urr#;*:4T:ll*;;#'iÈi?*T,.*..#i;::i:i:,;:,i7,,:;r::i;;,:,u,,',;ì*':iì:rni:"ffi ,yi{ír:Tffii,,,ffi?!,ì*Í;l;:u;"uj;f !;ff;iry ; " #T T?;i. "'o,'''., fi Jl ií#. " - " a p p u n, ò,,,,,, J,. ri rffi jffr:rtaÌrani', Y::, ::;::î 1,ol//'7,isi,,"

e ctetl,utficd'{"*lnl;;ifu *;lf:l;'ffi**',*ní:#*ti.3:" o u r:':'."0, ;; ;; ;,;i:{,:i: li ""JftT

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