Camerota Mille Anni Fa

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CAMEROTA MILLE ANNI FA CAMEROTA COME PAESE È NATA CON L'IMPRONTA STORICA LONGOBARDA E (ITALO-)GRECA ITALIA ALL'INIZIO DEL XI SECOLO: 1000-1025 Adatto dall'Muir's Historical Atlas: (1911) Dai Fonti per la Storia del Medioevo: www.fordham.edu/halsall/sbookmap.html Questa carta, tratta da un'atlante storica autorevole, è particolare perché ammette che non sappiamo ben individuare la frontiera meridionale del Principato Longobardo di Salerno (bianco) e le provincie dell'Impero costantinopolitano (rosa), Puglia e Calabria, attorno all'anno mille. Ogni altra frontiera è qui ben chiara ma non attorno a

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CAMEROTA MILLE ANNI FA

CAMEROTA COME PAESE È NATA CON L'IMPRONTA STORICALONGOBARDA E (ITALO-)GRECA

ITALIA ALL'INIZIO DEL XI SECOLO: 1000-1025Adatto dall'Muir's Historical Atlas: (1911)

Dai Fonti per la Storia del Medioevo:www.fordham.edu/halsall/sbookmap.html

Questa carta, tratta da un'atlante storicaautorevole, è particolare perché ammette che nonsappiamo ben individuare la frontiera meridionaledel Principato Longobardo di Salerno (bianco) e leprovincie dell'Impero costantinopolitano (rosa),Puglia e Calabria, attorno all'anno mille. Ognialtra frontiera è qui ben chiara ma non attorno a

Policastro.

Alla metà del XI secolo, il territorio di Camerotadiventò una contestata frontiera meridionale delPrincipato Longobardo di Salerno. Nell'anno mille,però, i rapporti fra Salerno e l'impero eranoamichevoli e molti Calabresi e Siciliani Italo-greci immigravano nel Principato. Fondarono,o. a. i monasteri di San Cono a Camerota e SanPietro a Licusati.La carta riportata sotto è del tipo più diffusonegli Atlanti storici che mettono la frontiera aMaratea o Scalea. Altri scelgono il Mingardo opersino Velia, ma sappiamo che il territorio diVelia era, invece, amministrato giuridicamente econtrollato militarmente da Salerno longobardo.Però, anche vicino a Velia arrivavano immigrantiItalo-greci. La Badia di Santa Maria a Pattano èil monastero italo-greco più integralmenteconservato del Mezzogiorno con magnifici affreschidal X e XI secolo. Il contatto commerciale eculturale con l'Impero costantinopolitano e ilCilento nel periodo è indubitabile, come anche ilcontatto diplomatico e commerciale con la SiciliaIslamita.

'E LEMMETE RÈ GRECHE (confini dei greci) è il nomedi un luogo sopra Licusati. Non sarà dunquevicino al Monte Bulgheria la frontiera?

Convenzionale carta del Mezzogiorno al 1000 d. C.Fra l'anno 1000 e 1025 la dominazione politica,militare e culturale dell'Imperocostantinopolitano nel Mezzogiorno era al suoapice. Ma il sogno dei principati longobardi dimantenere la massima indipendenza e libertàrimaneva forte. I Longobardi resistevanoall'assorbimento sia dall'Imperocostantinopolitano sia dal suo rivale, l'Imperofranco-tedesco al nord di Roma. Fra il PrincipatoLongobardo di Benevento e la contigua provinciaimperiale c'erano conflitti e rafforzamenti lungo

la frontiera con l'impero. Perciò conosciamo beneil luogo di quella frontiera. La frontiera fra ilPrincipato di Salerno e l'impero, invece, erafluida e aperta. Il fatto che nel Cilento nonc'erano incursioni degli Islamiti dalla Sicilia,come nella Calabria, spingeva tanta gente amigrare al nord verso la regione quasi spopolatadel basso Cilento dove c'era pace con l'Emirato diSicilia. Non solo i monaci migravano ma ancheartigiani e altra gente colta. Si chiama questoprocesso la seconda colonizzazione greca del Mezzogiorno.Questa immigrazione greca cristiana investiva ilbasso Cilento.

Fino al 1018 l'imperatore Basilio II,soprannominato 'il massacratore dei Bulgari', acausa della conquista di Bulgaria e l'integrazionedi quello stato nell'impero, concentrava le suerisorse in quella guerra. Dopo 1018 potevadedicare maggiore risorse all'espansionedell'impero nel Mezzogiorno. Organizzava pertantodiverse deportazioni forzate di Bulgari versoposti sotto-popolati dell'impero. Perché no, anchevicina a Policastro e Camerota? Sarebbe unaspiegazione per il nome di Monte Bulgheria.

Le spiegazioni dei sogni di Nabucodonosor da partedel profeta Daniele nel libro del VecchioTestamento erano ritenuti la legittimazione divinaper l'autorità del imperatore greco-romano apreparare il mondo per la Seconda Venuta di Gesùalla fine dei tempi. La fondazione di una chiesadedicata a San Daniele Profeta di rito greco a

Camerota verso l'anno mille fa pensare alladiffusione di propaganda imperiale greco nelterritorio di Camerota in quel momento storico. Imonasteri italo-greci e un eventuale guarnigioneLongobardo a Camerota spiegherebbero l'origine diun paese qui.

A San Giovanni a Piro il monastero erasufficientemente sviluppato e ricco da produrre uncodice monumentale nel greco con decorazioni cosiraffinate da attirare particolare attenzione daglispecialisti della storia d'arte. Anche gli altrimonasteri avrebbero prodotto libri liturgici etesti dei Padri della Chiesa in greco.Giurisdizione imperiale o meno, il territorio diCamerota godeva di stretti rapporti culturali conl'Impero greco.

L'Arcangelo Michele che sottomette i diavoli

Miniatura greca fatto a Costantinopoli circa l'anno milleper l'imperatore Basilio II

CAMEROTA COME PAESE È NATA CON L'IMPRONTA STORICALONGOBARDA E (ITALO-)GRECA.

QUESTA CONCLUSIONE DELLA STORIOGRAFIA SCIENTIFICA MODERNA RECUPERA ILPATRIMONIO CULTURALE MEDITERRANEO DEI CAMEROTANI, SCARTATO DAI BORBONI, EINVESTE CON UNA NUOVA DIGNITÀ LA INSISTENZA POPOLARE CHE ALL' ORIGINE DELPAESE QUALCOSA DEL 'GRECO' C'ERA DAVVERO:

CI PERMETTE ANCHE DI CAPIRE BENE IL CONTESTO STORICO-CULTURALE PER LADEDICAZIONE DELLA PIÙ VECCHIA CHIESA DEL PAESE A SAN DANIELE PROFETA:

CI PERMETTE DI COLLOCARE IL NOME DATO A MONTE BULGHERIA NEL CONTESTODELLA REALTÀ STORICA MEDITERRANEA DEL PAESE, E SPIEGA ANCHE ILSIGNIFICATO DEL LUOGO CHIAMATO 'E LEMMETE RÈ GRECHE' (CONFINE DEI GRECI)SOPRA LICUSATI:

CI PERMETTE DI APPREZZARE IL SIGNIFICATO CULTURALE DELLA PRESENZA LOCALEDI 'CASE EDITRICI' DELL'ANNO MILLE PUBLICANDO LIBRI MONUMENTALI IN GRECOCOPIATI DAGLI AMMANUENSI MONASTICI, UNO DEI QUALI È GELOSAMENTECONSERVATO NELLA BIBLIOTECA LAURENZIANA DI FIRENZE:

CI PERMETTE DI CONOSCERE LE STRUTTURE ECCLESIASTICHE ED ECONOMICHEREGIONALI PRE-ESSISTENTI QUANDO IL PRIMO VESCOVO EFFETIVO, ARNALDO,RISTAURAVAVA LA DIOCESI DI POLICASTRO E QUANDO LA FAMIGLIA DI FLORIO DICAMEROTA ERA PREMINENTE NEL RUOLO MILITARE E GIURIDICONELL'AMMINISTRAZIONE DEL TERRITORIO NEL PERIODO SUCCESSIVO DEL XIISECOLO.(***info: M. Shano, 0974920029, [email protected])