Aggiornamento MMG: prevenire i comportamenti suicidari

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La prevenzione dei comportamenti suicidari Dr. Stefano Brunello CENTRO DI PSICOLOGIA CLINICA DIPARTIMENTO di SALUTE MENTALE - AZIENDA USL di MODENA

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La prevenzione dei

comportamenti suicidari

Dr. Stefano BrunelloCENTRO DI PSICOLOGIA CLINICA

DIPARTIMENTO di SALUTE MENTALE - AZIENDA USL di MODENA

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“Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del

suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere

vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia.”

Albert Camus, Il Mito di Sisifo, 1942

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“Vivo solo perché è in mio potere morire quando meglio mi sembrerà:

senza l'idea del suicidio, mi sarei ucciso subito.”

Emil Cioran, Sillogismi dell‘Amarezza, 1952

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“Uccidersi era una buona soluzione nelle epoche in cui il suicidio era

rispettato in quanto protesta o ammissione di sconfitta. Oggi non

significa niente. Ci si ammazza per disturbi nervosi o per difficoltà

finanziarie.”

Ennio Flaiano, Taccuino del Marziano, 1960

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ASPETTI DEL PENSIERO SUICIDARIO

Hopelessness:

�mancanza di apprezzamenti sul presente

�aspettative negative

�scarsa considerazione di sé

spesso rinforzate dal contesto sociale e da scarse relazioni interpersonali

Numerosi studi hanno confermato la presenza di hopelessness in pazienti non depressi e con un’alta intenzione suicidaria

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ASPETTI DEL PENSIERO SUICIDARIO

Helplessness

� La sofferenza interiore è intollerabile� Non c’è via di uscita dalla sofferenza

Quasi tutti i pazienti suicidari riferiscono la presenza delle idee di morte come continue e sempre ugualiPossono essere idee dalle quali risulta difficile staccarsi e distrarsi

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ASPETTI DEL PENSIERO SUICIDARIO

Rigidità cognitiva

Alcuni autori hanno individuato un tipo di pensiero dicotomico (in bianco e nero), assolutizzante, caratterizzato da rigidità e scarse abilità di “problem solving”.

Pressocchè l'intera loro ideazione è ancorata ad una ideazione pessimistica o alla possibilità di concretizzare il

loro proposito autosoppressivo.

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ASPETTI DEL PENSIERO SUICIDARIO

Lo scopo è trovare una soluzione che ponga fine al rimuginiosuicidario

Stato cognitivo di costrizione

Atteggiamento intimo di ambivalenza

Impulsività: il passaggio all’azione è vissuto come fuga

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DIVERSE FASI DEL SUICIDIO

0: Taedium vitae “La vita non ha senso: aah…se morissi!”1: Ideazione suicidaria Il soggetto pensa alla morte e inizia a pensare genericamente al suicidio2: Pianificazione Il soggetto inizia a pianificare mentalmente come fare per togliersi la vita3: Preparazione Il soggetto inizia a mettere concretamente in atto ciò che aveva pianificato

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Falsa credenza

“Le persone che commettono il suicidio raramente parlano delle loro intenzioni e del loro intento”

Numerosi studi hanno dimostrato che 2/3 delle persone decedute per suicidio avevano espresso la loro intenzione di togliersi la vita.

Spesso si riscontra una indecisione tra il vivere o il morire,una sorta di “scommessa” con la morte in cui si lascia agli altri il “compito di salvarli”.

� Quasi nessuno commette il suicidio senza lasciar sapere agli altri come si sente

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Riconoscere i segnali di allarme: indizi e segnali di contesto

� Parlare di suicidio o di morte � Segnali verbali:

“Magari fossi morto”…“Voglio farla finita”…“A che serve vivere?”…“Presto non dovrete più preoccuparvi di me”…“A chi importa se muoio?”

� Isolarsi da amici e famiglia� Esprimere la convinzione che la vita non abbia senso e non ci

sia speranza� Disfarsi di cose care� Adottare comportamenti a rischio� Miglioramento improvviso e inspiegabile dell’umore dopo un

periodo di depressione� Negligenza nella cura di sè

Come comunicare-Ascoltare attentamente, con calma-Comunicare accettazione e rispetto-Parlare onestamente e con semplicità-Esprimere la propria preoccupazione-Concentrarsi sui sentimenti della persona in crisi

Come non comunicare-Interrompere troppo spesso-Esprimere il proprio disagio-Dare l’impressione di essere occupato e frettoloso-Dare ordini-Fare affermazioni intrusive o poco chiare-Fare troppe domande

Che cosa non è utile-Ignorare o liquidare il problema-Mostrare imbarazzo -Sfidare, dibattere o rassicurare- Assumere atteggiamenti intrusivi o paternalistici

Che cosa è utile-Mostrare attenzione: “Mi preoccupi… Come ti senti?”-Fare la domanda in modo diretto ma accogliente, evitando il confronto: “Sta pensando al suicidio?”-Proporre aiuto ed agire: “Permettimi di aiutarti ...”

GentilezzaTrattare un estraneo come se appartenesse alla propria Gens

AccoglienzaDisponibilitàAscoltoTempoEmpatiaPresenzaAttivazione

Domande utili

� Si sente triste?� Pensa che nessuno si prenda cura di lei?� Ha difficoltà ad alzarsi ed affrontare le giornate?� Le è mai successo di pensare che la vita sia un peso, che non sia degna di essere vissuta?� Ci sono momenti in cui il futuro le appare senza speranza?� Le è mai successo di pensare di farsi del male o di togliersi la vita?

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Indagine sulla pervasività dei pensieriQuando ha iniziato a sperimentare questi pensieri?Può distrarsi da questi pensieri?Quanto interferiscono sulle sue attività?Quanto si è sentito vicino ad attuare questi pensieri?

Indagine sulla pianificazione del suicidioLe è capitato di fare piani per porre fine alla sua vita?Ha un’idea di come farlo?

Indagine su possibili metodi di suicidioPossiede farmaci, armi da fuoco?Sono facilmente accessibili e disponibili?

Indagine su un preciso lasso di tempoHa deciso quando porre fine alla sua vita?

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Alcune modalità

� Considerare col paziente i pro e i contro nel breve e nel lungo periodo di una scelta così drastica� Stipulare un “contratto di non – suicidio”� Esortare ad attendere un consulto specialistico� Attivare le risorse interpersonali� Consigliare l'invio al Centro di Salute Mentalespiegandone i motivi, chiarendo che ci si manterrà in contatto col paziente, contattare personalmente il Servizio� Accompagnare personalmente il paziente al Centro di Salute Mentale

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“Il suicida vuole la vita ed è solo malcontento delle condizioni che gli

sono toccate.”

Arthur Schopenhauer,

Il Mondo come Volontà e Rappresentazione,1818