23 dic | Federottica

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anno 62 - 2020|n. 735 il magazine della federottica Bertani: Federottica è ogni singolo associato Revelli: Ecoo per la crescita professionale in Europa Indagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI. Numero chiuso per la pubblicazione 23 dicembre 2020. Ottica Italiana n. 735. Sede via A. Raimondi 10, 20156 Milano.

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anno 62 - 2020|n. 735

il magazinedella federottica

Bertani: Federottica è ogni singolo associato

Bertani: Federottica è ogni singolo associatoRevelli: Ecoo per la crescita professionale in EuropaIndagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid

Revelli: Ecoo per la crescita professionale in Europa Indagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid

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Comitato di redazione Stefano Bertani, Domenico Brigida, Paolo Noli, Barbara Venturi

In redazione Massimiliano Lanzafame [email protected]

Valentino Maiorano

Segreteria di Redazione [email protected] Via A. Raimondi, 10 - 20156 Milano tel. 02.3491708

Grafica e impaginazione Simone Cesco Cancian

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Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 – Optoservice SrlSi informano tutti i clienti inserzionisti, gli associati a Federottica e all’Albo degli Ottici Optometristi e gli operatori del settore, che hanno rapporti diretti con Optoservice Srl, che il Titolare del trattamento dei dati personali è Optoservice Srl, con sede legale in via A. Raimondi, 10 20156 Milano. Per qualsiasi necessità in materia di trattamento dei dati personali lei potrà contattare via e-mail il rappresentante legale all’indirizzo PEC [email protected]. I dati sono trattati anche con strumenti informatici da personale autorizzato dal Titolare esclu-sivamente per gestire e rispondere alle varie richieste pervenute (trattamento necessario all’esecuzione di misure precontrattuali adottate su richiesta dell’interessato), non saranno comunicati a terzi e saranno conservati per il tempo necessario a tale gestione. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679 in materia di rettifica, cancellazione, blocco, portabilità dei dati. Le informative, per ogni tipologia di trattamento, sono riportate per la consultazione sul sito www.optoservice.info/privacy.

Rivista mensile organo ufficiale della Federottica - anno 62 - numero 735Milano, numero chiuso per la pubblicazione il 23 dicembre 2020

Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione n. 32449 del 21/12/2018 - Registrazione presso il tribunale di Milano n. 378 del 22/10/1970

anno 62 - 2020|n. 735

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Bertani: Federottica è ogni singolo associato

Bertani: Federottica è ogni singolo associatoRevelli: Ecoo per la crescita professionale in EuropaIndagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid

Revelli: Ecoo per la crescita professionale in Europa Indagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid

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73523 dicembre 2020

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Indagine Federottica: centro ottico in tempo di Covid

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Sommario

FATTI DELLA PROFESSIONE

editoriale13 Un evento per ripercorrere con orgoglio le tappe

della nostra storia

14 Diario Mese per mese, cosa fa la tua associazione

18 Speciale Adoo Events Indagine: il centro ottico al tempo del Covid

24 Intervista Bertani: Federottica è ogni singolo associato

30 Attualità Approvato il “Bonus Vista” proposto da Commissione Difesa Vista

34 Professione Revelli: «Il nostro impegno per la crescita della professione in Europa»

52 Vita delle associazioni Federottica Milano Acofis: un brindisi virtuale per Santa Lucia

60 Formazione Nuovi laureati “a distanza” in Ottica e Optometria

BERTANI: FEDEROTTICA È OGNI SINGOLO ASSOCIATO

numero 735

18 IL CENTRO OTTICO AL TEMPO DEL COVID

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LE NOSTRE RUBRICHE32 Le affinità visive La città dell’occhio: Venezia/1

48 Caleidoscopio Santa Lucia 2020, un giorno d’incontri speciali guardando al futuro insieme

64 Previdenza 2021, neo papà a casa: una settimana più un giorno

APPROFONDIMENTI40 Attualità Digital transformation: dal Mise 100

milioni di euro per le Pmi

44 Intervista Carrieri: vita nuova per Occhio x Occhio

54 Personaggi Beppe Modenese: l’innovatore delle grandi sfilate di moda

58 Attualità Confindustria Moda: mancano 29 miliardi di fatturato nel 2020

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“Non si vede che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”Antoine de Saint-Exupéry -Il piccolo principe-

news

pagine di servizio

ADVERTORIAL

68 Zeiss MyBusiness: crescono i servizi digitali al centro ottico

69 3Momi: “Così nascono le sfumature che vestono le nostre montature”

70 Rinnovato il contratto ai lavoratori del settore occhialeria

72 CooperVision Italia, Cristiano Campana gestirà il team Professional

73 Hoya: “Con noi l’ottico diventa protagonista dell’innovazione”

74 Premio Pagni 2020, premiati innovazione e creatività

78 Più immediato e “mobile friendly” il rinnovato portale di Transitions

79 Opti: appuntamento al 2022

80 L’irriverenza di Sfera Ebbasta per la campagna di Tommy Jeans Eyewear

82 Strumenti: nasce la partnership tra Bbgr Italia e Topcon Italia

83 Design e tecnologia si incontrano nella collezione Oliver Peoples

84 Ogs Italia e Usa si uniscono in un’unica forza

86 Fondazione De Rigo Heart: borse di studio ai figli dei propri dipendenti

87 Mei presenta la 4Racer Tba Swift, arricchita di nuove funzioni

88 Vision Group e Netcity: nasce la Community digitale

94 Gli Annunci del mese

89 Convenzioni assicurative RC Professionale

91 Tutti i vantaggi della convenzione “Incendio e Furto”

95 Federottica contatti

96 Gli inserzionisti di questo numero

76 Optox Optox: abbiamo eliminato i conservanti

35INTERVISTA A

MASSIMO REVELLI PRESIDENTE ECOO

BONUS VISTA NELLA LEGGE BILANCIO

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11

NON VORRAI MICA PERDERLO!

NEW EVENT

Un evento per ripercorrere con orgoglio le tappe della nostra storia

Un evento per ripercorrere con orgoglio le tappe della nostra storia

Tutti abbiamo bisogno della memoria. Tiene il lupo dell’insignificanza fuori dalla porta.

Saul Bellow

Se qualcuno di noi, nati negli anni ’60, raccontasse ad un giovane collega di quando

le lenti a contatto morbide duravano anni e venivano bollite per “sterilizzarle”, proba-

bilmente non sarebbe preso sul serio. Eppure è vero. Le lenti corneali in Hema 38 ve-

nivano inserite nei bollitori, alla sera, dopo il normale utilizzo. Ed è altrettanto vero che

le lenti oftalmiche in resina avevano tutte indice di rifrazione non superiore a n. 1.50,

oppure che quasi esclusivamente grazie allo Javal venivano misurati i raggi di curva-

tura corneali nell’applicazione di lenti a contatto, rigorosamente in PMMA nella versio-

ne rigida. Tanto che, quando negli anni ‘70 si cominciò ad utilizzare come polimero il

modestissimo CAB (DK 4), acetato butirrato di cellulosa, si gridò quasi al miracolo. Lo

stesso “miracolo” tecnologico delle prime lenti asferiche, sia nelle versioni oftalmiche

che in contattologia. Sembra Medioevo eppure è storia, se non di ieri, dell’altro ieri.

Allo stesso modo, chi si affaccia oggi alla nostra professione ed utilizza come se fos-

sero banali in realtà sofisticati prodotti tecnologici, non può comprendere quanto

il moderno grado di complessità derivi da decenni di sperimentazione e lavoro sul

campo. Sperimentazione e lavoro che ci appartengono, che sono a tutti gli effetti

“nostri”. L’ottica oftalmica è nostra, la contattologia nasce da noi: non è poco per una

categoria che, ancora oggi, viene formalmente definita come arte ausiliaria e che

non contempla l’optometria.

Per mantenere viva la memoria o per trasmetterla ai più giovani, per celebrare il lungo

percorso intrapreso, quindi per dare il giusto riscontro, con orgoglio di appartenenza, a

questo cammino di crescita professionale e tecnologica, abbiamo deciso di dedicare

alla nostra storia una giornata di celebrazioni il prossimo 28 febbraio, una domenica.

Da remoto, come in epoca Covid si conviene, ma ora armati della consapevolezza di sa-

perlo fare dopo il successo di “Adoo Events” dello scorso novembre, in diretta streaming

racconteremo, mostreremo, celebreremo la nostra storia recente e le nostre conquiste

sul fronte più propriamente tecnologico. Occhialeria, ottica oftalmica, strumentazione

e contattologia saranno narrate come mai sono state narrate, risvegliando ricordi sopiti

nei più anziani e sviluppando la necessaria conoscenza storica ai più giovani.

Siete tutti invitati!

Editorialedi andrea afragoli

28 febbraio 2021

NON VORRAI MICA PERDERLO!

NEW EVENT

Diario Mese per mese, cosa fa la tua associazione

Diario

A cura di Stefano Bertani

segretario generale Federottica

Per tutti gli approfondimenti

e informazioni visita il sito

www.federottica.org

14

Mese per mese cosa fa la tua associazione

Dicembre è stato un mese di assestamento: il susseguirsi di decreti e ordinanze ci hanno accompagnato durante quest’ultimo periodo, nella speranza di arrivare al termine di questa disastrosa epidemia. Non siamo ancora certi che questo possa succedere a breve, resta però la necessità di riorganizzarci ulteriormente per far fronte alle eventuali ulteriori difficoltà che potrebbero sommarsi a quelle già esistenti e purtroppo consolidate. Magari sfruttando il “distanziamento sociale” e le attività “ridotte” che ci lasciano del tempo per cercare di migliorare alcuni servizi e trovare nuove modalità per fare informazione e formazione di settore. E continuare a fare sindacato.

Dai primi di dicembre “Adoo Events” è on-de-

mand sul canale online dedicato Ottica Italiana

Tv. Chiunque si fosse perso la diretta svoltasi nei

giorni 8 e 9 novembre, può oggi assistere ad una

selezione dei principali momenti della trasmissio-

ne realizzata in collaborazione con Federottica e

con l’Albo degli ottici optometristi. Nel frattempo,

sia come Federottica, sia come Adoo, sia anche

come Ottica Italiana stiamo predisponendo il

programma delle iniziative per il 2021. Certa-

mente i primi mesi del prossimo anno non sa-

ranno all’insegna del ritorno delle manifestazioni

“in presenza”: la macchina organizzativa è impo-

nente e necessita di certezze. Nel frattempo, il

28 febbraio è già una data da annotarsi sul ca-

lendario in quanto scelta per un secondo evento

televisivo targato Ottica Italiana Tv, dedicato alla

nostra storia e alla nostra professione. In attesa

dell’ufficializzazione della data del prossimo Con-

gresso Adoo, saranno certamente organizzati già

da gennaio incontri “online” con le varie rappre-

sentanze territoriali di Federottica.

Fortunatamente siamo riusciti ad organizzare, pri-

ma della seconda ondata, l’Assemblea nazionale

Federottica in presenza: contiamo di riuscire a ri-

organizzarla nelle solite tempistiche anche il pros-

simo anno, volendo significare di avere evitato un

nuovo ritorno del virus. Incrociamo le dita.

Con il nuovo anno ci saranno novità anche per i

nostri strumenti online: la nostra Redazione e la

nostra Segreteria avranno a disposizione nuovi

strumenti avanzati per gestire ancora al meglio le

attività di comunicazione verso gli associati e, per

quanto riguarda Ottica Italiana, verso tutti gli ope-

ratori del settore. Stiamo finalizzando le procedu-

re e contiamo a gennaio di partire. Come diciamo

ultimamente: stay tuned.

A livello normativo, torniamo nuovamente a ci-

tare i “famigerati” decreti: parliamo del Decre-

to-Legge 2 dicembre 2020 n.158 che affronta i

limiti degli spostamenti a livello nazionale nel pe-

riodo intercorrente dal 21 dicembre al 6 gennaio

2021, e il Dpcm 3 dicembre 2020, in validità dal

4 dicembre 2020 fino al 15 gennaio 2021, che di

fatto non cambia quanto già previsto per i nostri

centri ottici, cioè l’inserimento degli stessi tra le

attività di primaria necessità, ma che conferma la

chiusura degli stessi nei giorni festivi e prefestivi

nei centri commerciali.

Si conferma anche per il 2021 il divieto di emis-

sione della fattura elettronica per le cessioni di

beni e le prestazioni sanitarie rese nei confronti

di persone fisiche i cui dati sono da comunicare

al Sistema Tessera Sanitaria. Pertanto nel 2021,

come accaduto per il 2019 e il 2020, ai soggetti

tenuti all’invio dei dati per le spese sanitarie viene

imposto di non emettere la fattura elettronica per

le spese sostenute da persone fisiche che sono

da comunicare al Sistema TS. Il divieto opera an-

che in presenza di opposizione all’invio dei dati al

Sistema tessera sanitaria.

Dopo l’annuncio dell’avvio della lotteria degli

scontrini, previsto il 1° gennaio 2021 (sul sito Fe-

derottica.org la guida dell’AdE), il ministero dell’E-

conomia e delle Finanze ha dato avvio alla fase

sperimentale del Programma Cashback, in vigore

dal giorno 8 al 31 dicembre, per passare poi a re-

gime dall’inizio del 2021.Per entrambe le iniziati-

ve è possibile trovare maggiori indicazioni nel box

accanto e sul sito www.federottica.org.

Per concludere, in questi giorni è in discussione la

Legge di Bilancio 2021 per la quale è stato presen-

tato da rappresentanti di maggioranza e opposizio-

ne un emendamento per l’istituzione del “Bonus

vista”, che è stato approvato dalla Commissione Bi-

lancio e incluso nella legge (vedi art. a p. 30).

Liquidi per lenti a contatto detraibili fin dal lontano 1996

A seguito di un quesito apparso su Facebook dal quale è scaturito il relativo “dibattito”, si comunica che

i liquidi, venduti con Iva al 22%, sono detraibili dal 1996 come da circolare n.108 del 3 maggio 1996

Ministero delle Finanze, quesito n.2.4.5, a seguito di interpello della Federottica stessa.

Infatti si legge: “La spesa relativa all’acquisto del liquido per le lenti a contatto rientra fra le spese me-

diche per le quali la detrazione spetta sull’intero importo in quanto detto liquido è indispensabile per

l’utilizzazione delle lenti stesse”.

Si suggerisce agli associati di inviare tranquillamente i quesiti alla nostra segreteria, evitando di seguire

indicazioni non sempre verificate e spesso infondate che “viaggiano” su canali web e che possono oltre-

tutto arrecare danno oltre che totale disinformazione.

numero 735   15

Lotteria degli scontrini e programma Cashback

In tema di lotteria degli scontrini e cashback, queste

sono le linee guida generali da seguire:

Lotteria degli scontrini

Si fa riferimento alla tipologia di scontrino emesso: se

parlante (con codice fiscale che viene inviato al sistema

TS) il consumatore non partecipa alla lotteria. Se viene

rimosso il codice fiscale e inserito a sua volta il codice

lotteria presentato del consumatore, l’invio dello stesso

all’Agenzia delle Entrate fa scattare la partecipazione

alla lotteria. L’esercente, nel nostro caso il titolare del

centro ottico, non deve fare nulla se non inserire il co-

dice fiscale o il codice lotteria su richiesta del proprio

cliente. Nel caso contattare il fornitore del proprio re-

gistratore telematico per avere indicazioni sulla proce-

dura specifica da adottare e se necessario provvedere

con l’aggiornamento software. Tutte le restanti norme e modalità operative di tipo contabile e fiscale già in essere

rimangano invariate. Alla lotteria, in vigore dal primo gennaio 2021, si partecipa presumibilmente pagando con

sola moneta elettronica (come previsto dall’articolo n.179 inserito nella bozza della legge di bilancio 2021 non

ancora approvata al momento della chiusura di questo numero di Ottica Italiana, ndr). Maggiori dettagli operativi

sono riportati sul sito www.federottica.org.

Programma Cashback

Si fa riferimento alla modalità di pagamento indipendentemente dal documento fiscale emesso e da parte dei

centri ottici, come per tutti gli esercenti; non è necessaria l’adozione di ulteriori apparecchiature rispetto ai dispo-

sitivi di accettazione già utilizzati. Per dispositivo di accettazione si intende il dispositivo fisico, come il terminale

Pos, che consente il pagamento degli acquisti tramite strumenti di pagamento elettronici. Si consiglia, unicamen-

te e solo se interessati, di chiedere conferma al proprio fornitore di questi dispositivi la sua adesione al Program-

ma Cashback. Sono difatti gli operatori che forniscono tali dispositivi (cioè gli “acquirer” convenzionati) deputati a

verificare la partecipazione o meno di un consumatore al programma e inviano i dati al sistema Cashback gestito

da PagoPA, filtrando le informazioni acquisite dai propri sistemi tecnologici durante un’operazione di pagamento.

Il titolare del centro ottico non deve fare nulla se non contattare il proprio fornitore del dispositivo di pagamento

elettronico e verificare la sua abilitazione e, nel caso, avvisare la propria clientela. Anche in questo caso, come per

la lotteria, il consumatore dovrà registrarsi sull’apposita app per poter partecipare al programma.

Sottolineiamo che l’obbligo per i professionisti di adottare un dispositivo di accettazione di pagamenti elettronici

vige dal 1° luglio 2020 (Decreto-Legge n.124 del 26 ottobre 2019) ed è sanzionabile il rifiuto, nel caso di richiesta

di pagamento tramite sistema elettronico.

Ricordiamo infine ai titolari di rivolgersi sempre al proprio commercialista per l’organizzazione contabile e fiscale

del proprio centro ottico: Federottica è a disposizione per fornire informazioni di carattere generale, ma non può

sostituirsi al professionista che segue un’impresa e conosce tutte le specificità del proprio cliente.

Federottica, Adoo, Optoservice: gli uffici sono operativi in modalità home working

A seguito dei provvedimenti adottati dal Governo italiano e delle ordinanze emanate dalla Regione Lombardia, si

comunica che gli uffici di Federottica, Albo degli ottici optometristi e Optoservice da mercoledì 28 ottobre prose-

guono le loro attività in modalità “home working”, in attesa di un miglioramento del quadro sanitario.

Per questo motivo chiediamo di contattare i nostri uffici, come avvenuto durate la cosiddetta Fase 1, utilizzando

l’indirizzo mail: [email protected].

16   Diario

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Speciale Adoo Events Indagine: il centro ottico al tempo del Covid

Speciale Adoo Eventsdi Beatrice Zannarini

Indagine: il centro ottico al tempo del Covid

Ci sono cambiamenti epocali che modificano ra-

dicalmente le nostre esistenze e abitudini, ci si

ritrova improvvisamente a vivere una realtà to-

talmente nuova: fino a un anno fa vivevamo in un

mondo globalizzato e connesso dove persone,

merci e denaro viaggiavano con la stessa facilità

e velocità delle connessioni e delle informazioni

via internet. Era un mondo frenetico, sempre in

movimento il cui slogan era “chi si ferma è perdu-

to”; infatti veniva considerato quasi un reato fer-

marsi ad interrogarsi e riflettere sui modelli della

nostra società e su quello che abbiamo costruito,

come individui e collettività. Quel mondo come lo

conoscevamo è stato messo momentaneamen-

te in ibernazione dalla pandemia da Covid-19.

L’emergenza Coronavirus ha avuto e sta avendo

pesanti ricadute sulla salute dei cittadini, non solo

è uno shock violento per l’economia europea e

mondiale, in particolar modo per quella italiana.

Anche i centri ottici italiani hanno dovuto fare i

conti con il lockdown e con i protocolli sanitari.

Come ha reagito il settore a questa situazione?

Per rispondere a questa domanda, Federottica ha

creato un questionario, inviato a tutti gli associati,

con cui ha voluto analizzare come hanno reagito

i centri ottici alle disposizioni che hanno caratte-

rizzato la fase 1 e la fase 2 dell’emergenza che ha

coinvolto il Belpaese. In particolar modo, come

La ricerca condotta da Federottica presso i centri ottici associati, presentata ad Adoo Events, fotografa la situazione del settore da marzo a fine ottobre. Nonostante le difficoltà della prima fase (a marzo –60% per più della metà degli intervistati), i centri ottici hanno retto e recuperato, con un rimbalzo positivo nel periodo estivo. Nel mese di ottobre nuovi rallentamenti.

numero 735   19

hanno reagito dal punto di vista gestionale ed

economico-finanziario toccando tre macroaree:

organizzazione, magazzino e fatturato.

Prima di entrare nel dettaglio, occorre sottoline-

are qual è stata la tendenza registrata in questi

mesi e raccolta nella ricerca. In particolare, l’analisi

dei dati relativi al confronto dei fatturati di luglio,

agosto e settembre, comparati con gli stessi mesi

del 2019, sono sicuramente interessanti perché

fotografano in maniera chiarissima gli andamen-

ti nella fase di lockdown della primavera scorsa,

nella primissima fase successiva al post lockdown

fino ad arrivare alla fine di ottobre. Se nei mesi di

marzo e aprile ci sono riduzioni di fatturato anche

superiori al 60% per una percentuale importante

di ottici, a maggio si è vista una lieve inversione

di tendenza, una lenta risalita che è andata cre-

scendo a giugno, luglio e settembre. Agosto è un

mese a parte, particolare e con dinamiche tutte

sue. Tutto il periodo estivo, quindi, è stato caratte-

rizzato da un rimbalzo positivo che ha portato più

del 50% dei colleghi ad avere fatturati paragona-

bili a quelli degli anni precedenti o, addirittura per

il 35%, ad avere fatturati superiori a quelli dello

scorso anno, mentre a ottobre c’è stato un rallen-

tamento di questa tendenza.

Queste dinamiche indicano che i centri ottici ita-

liani hanno superato di slancio il primo lockdown,

anche se con qualche sofferenza, tant’è che alla

ripartenza estiva il risultato è stato estremamente

positivo. Come sono state affrontate queste di-

verse fasi dai centri ottici?

L’inevitabile frenata della Fase 1 (marzo-aprile)

Il mercato dell’ottica è stato più fortunato di altri

settori in quanto considerato essenziale e, per-

tanto, non soggetto alle chiusure a cui sono state

sottoposte le altre attività. Nonostante tale assun-

to, la maggior parte dei centri ottici ha comunque

tenuto la saracinesca alzata, riorganizzandosi

in base alle limitazioni di mobilità delle persone

previste dal lockdown, quindi anche con orario

ridotto oppure su chiamata. Si sono dimostrati

flessibili, adattabili, insomma resilienti, rispetto

alla situazione anomala, e mai vissuta prima d’ora,

dalle nostre generazioni tanto da venire incontro

alle esigenze della clientela attivandosi organiz-

zando consegne a domicilio e consulenze telefo-

niche. Altri non hanno modificato per nulla i loro

processi sempre nei limiti della sicurezza propria

e della loro clientela.

In questa fase, Federottica ha consigliato cautela-

tivamente agli ottici optometristi di interrompere

le attività professionali, suggerimento raccolto dal

54% dei partecipanti alla ricerca, mentre il 44% si

è limitato a svolgerla solo in caso di stretta neces-

sità.

L’attività di Federottica, e il ruolo che ha svolto in

questo periodo, così difficile e delicato per i suoi

associati, ha avuto un riscontro positivo. Dalle

risposte è emerso che l’associazione si è dimo-

strata sia un punto di riferimento come fonte di

notizie sulla situazione che si stava vivendo, in

particolare con il sito Federottica.org e con la sua

newsletter, sia come punto cardine per prendere

le decisioni sulla gestione delle proprie attività a

tutto tondo, compresa l’interruzione completa

dell’attività professionale.

L’impatto della pandemia sul fatturato dei centri ottici

Nel confronto tra i mesi di marzo e aprile 2020 e

i corrispondenti del 2019, è emerso che a marzo

2020 più della metà degli ottici ha avuto un calo

del fatturato superiore al 60%, percentuale peg-

giorata nel mese di aprile. Infatti, oltre il 64% degli

ottici ha visto un crollo del proprio fatturato rispet-

to allo stesso periodo dell’anno precedente.

Desta attenzione, però, che una piccolissima per-

centuale di ottici, ad aprile, in pieno lockdown,

ha registrato un fatturato vicino ai livelli di aprile

dell’anno precedente. Sicuramente hanno subito

una contrazione quei centri ottici che annovera-

no tra la loro clientela, principalmente, coloro che

abitano in centri/quartieri diversi dalla propria

sede di lavoro e che, quindi, con l’obbligo del-

lo smartworking si sono trovati impossibilitati a

rifornirsi dal proprio ottico di fiducia, tranne nei

casi di dispositivi ottici già prenotati in tempi non

sospetti ed eventualmente consegnati a domici-

lio ove possibile. Questi soggetti o hanno preferi-

to aspettare la riapertura della libera circolazione

oppure si sono rivolti all’ottico sotto casa, questo

20   Speciale Adoo Events

potrebbe spiegare il motivo per cui in pieno lock-

down alcuni hanno riportato il fatturato ai livelli di

aprile 2019.

L’analisi ha interessato anche il magazzino. Se ci

soffermiamo sulle categorie merceologiche di cui

è composto, notiamo che le vendite di occhiali

completi da vista hanno subito una decisa contra-

zione, seguita dagli occhiali da sole e dalle lenti

a contatto insieme ai relativi liquidi. Questo dato

è significativo dello stato d’animo del cliente, ma

non è allarmante dal momento che la vista è di im-

portanza primaria, pertanto l’acquisto dei disposi-

tivi sarà comunque effettuato: il cliente può solo

decidere di posticiparlo e/o di acquistare un oc-

chiale inferiore rispetto al precedente. Per quanto

concerne le lenti a contatto, probabilmente ha

inciso il fatto di non avere certezze sulla possibi-

lità che le stesse non potessero essere veicolo di

infezione Covid e, quindi, i portatori possano aver

preferito l’uso degli occhiali.

Dal punto di vista organizzativo, non tutti i centri

ottici usufruiscono di collaboratori, a volte la figu-

ra dell’ottico lavoratore coincide con la proprietà,

e per costoro il lockdown non ha avuto alcun

impatto. Il rimanente ha usufruito della cassa in-

tegrazione (34% totale, 19% parziale), solo una

minima parte non ha variato il rapporto di lavoro

e ha fatto “consumare” le ferie.

La fase 1 è stata caratterizzata dall’incertezza nei

confronti del futuro, sia a breve, sia a medio/lun-

go termine. Questo aspetto è dimostrato da un

dato: ben il 71,1% dei partecipanti alla domanda

“Avete bloccato gli ordini già effettuati dei prodot-

ti non consegnati?” ha risposto affermativamen-

te. Solo il 28,9% ha dimostrato un atteggiamento

positivo essenzialmente per due ragioni: o perché

ha ritenuto che, a breve, la situazione si sarebbe

normalizzata e il fatturato sarebbe ritornato a li-

velli normali, oppure perché il materiale era loro

necessario per evadere ordini ricevuti prima del

lockdown.

Qualche difficoltà si è vista, in qualche caso, con

alcuni fornitori nella concessione di dilazioni o po-

sticipi di pagamenti in questa prima fase. Questi

ostacoli, a marzo, non hanno comunque impedi-

to agli ottici di far fronte puntualmente ai propri

impegni, anche se in alcuni casi con qualche dif-

ficoltà, percentuale che si è leggermente ridotta

ad aprile.

I primi segnali positivi in Fase 2 (maggio/giugno)

A maggio ossia a fine lockdown, la situazione è

migliorata sensibilmente, con una tendenza alla

normalità e a un aumento significativo rispetto ai

mesi precedenti. Una crescita dapprima lieve ma

che, da giugno in poi, è andata aumentando fino

a diventare un vero e proprio rimbalzo con numeri

importanti, in termine di recupero, sul fatturato. In

questa seconda fase, tra i vari dati, va evidenziato

come l’81% dei centri ottici che ha fatto richiesta

degli aiuti messi a disposizione dello Stato, ma

meno della metà ha dichiarato che intende di usu-

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www.federottica.org

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fruire di ulteriori prestiti a tasso agevolato oppure

a fondo perduto, garantiti dallo Stato, segno que-

sto che l’ottico ha fiducia nel futuro e che i clienti

ritorneranno.

La ripartenza (luglio/ottobre)

Nella fase tra luglio e settembre, la maggior parte

dei centri ottici ha ripreso la propria normale at-

tività, tanto che il rapporto fatturato/spese di ge-

stione è tornato nella norma. In molti, però, hanno

continuato a usufruire della cassa integrazione,

passando da quella totale a quella parziale, men-

tre solo una piccola percentuale (13%) ha ripreso

la consueta gestione dei collaboratori. Non hanno

attivato particolari servizi a favore della clientela,

ma alcuni hanno continuato con la consegna a

domicilio e i consulti telefonici. È cresciuta anche

la percentuale degli ottici in grado di rispettare

senza problemi le scadenze. Anche per quanto

concerne i costi di gestione (affitto spese, bollet-

te, tasse, oneri vai e collaborazioni), la maggior

parte degli ottici è riuscita a far fronte tranquilla-

mente ai propri oneri. Questi dati, però, aprono

diversi scenari: è possibile che gli ottici abbiamo

potuto coprire le scadenze dei propri fornitori,

soprattutto dei mesi aprile maggio, posticipando

il pagamento ad esempio dell’affitto, di qualche

bolletta o collaboratore? E viceversa: abbiamo

preferito pagare l’affitto piuttosto che un fornito-

re non strategico per la loro attività? Come potete

vedere il dato, così proposto, non è esaustivo e

meriterebbe un ulteriore approfondimento.

In termini di fatturato, nel confronto tra luglio e

agosto con lo stesso periodo del 2019, notiamo

che la riduzione del fatturato dall’1 al 20% che si

è manifestata in diversi centri ottici è probabil-

mente imputabile a uno slittamento delle ferie dei

clienti. Nello stesso periodo, infatti, altri hanno ri-

scontrato un incremento.

A settembre le persone sono ritornate ad avere

più fiducia nel futuro e hanno deciso di investire

nel proprio benessere visivo determinando, per

almeno il 35% dei centri ottici, un incremento del

fatturato rispetto all’anno precedente, fortunata-

mente solo l’8% ha subito una riduzione di oltre

il 20%. Ad ottobre la situazione si stabilizza ulte-

riormente: aumentano i centri ottici il cui fatturato

uguaglia quello dell’anno precedente, si riduce la

percentuale di coloro che hanno un incremento di

fatturato, ma rispetto a settembre aumenta la per-

centuale dei centri che riscontrano una riduzione

del fatturato dall’1% a oltre il 20%. Confrontando

la Fase 2 con la Fase 1 notiamo un aumento del-

la fiducia della clientela, in seguito al passaggio

da cassa integrazione totale a parziale o ripresa

a tempio pieno del proprio lavoro, che si traduce

per i centri ottici in un recupero del decremento

da più 60% ad un valore compreso tra l’1% al

20%, quindi si registra sempre un decremento

ma molto più contenuto.

numero 735   23

Nonostante ciò, e contando che quasi il 60% dei

partecipanti abbia dichiarato di non aver ottenuto

da tutti i loro fornitori una dilazione o posticipo dei

pagamenti, come per la Fase 1, la quasi totalità è

riuscita a far fronte ai loro impegni con loro, stessa

cosa per le spese di gestione. Di fronte a questo

dato non possiamo fare altro che riproporre la ri-

flessione fatta sopra per la Fase 1: i prodotti che

continuano ad essere in sofferenza sono sempre

gli occhiali da vista completi e gli occhiali da sole

anche se rispetto alla fase 1 si nota una ripresa, in

ripresa anche le vendite di LaC e liquidi.

Federottica si riconferma, anche in questa fase,

la fonte principale di informazione sia per l’emer-

genza sanitaria, sia per i protocolli di sicurezza,

sempre attraverso il sito e la newsletter, le forme

più usate.

Riflessioni finali

Il ricorso forzato a modalità di acquisto fisico al-

terate, ossia l’accesso contingentato ai punti

vendita, ordine telefonico e successivo ritiro della

merce senza possibilità di scelta, e le ridotte inte-

razioni sociali che stiamo sperimentando fanno

percepire e risaltare gli aspetti positivi che il com-

mercio in store presenta. In pratica, ci accorgiamo

del valore di qualcosa nel momento in cui ci viene

a mancare.

Ci saranno conseguenze, ma è difficile dire di

quale segno, in quanto preferenze, comporta-

menti e reazioni al cambiamento da parte dei

consumatori non si manifestano in modo univo-

co, ma molto più probabilmente differenziato. Ciò

che forse può valere per tutte le imprese della di-

stribuzione, ciascuna con riferimento alla propria

specifica realtà, è sfruttare l’opportunità offerta

dalla situazione in atto per riflettere sul proprio

modello di business e per capire come migliorare

la propria offerta anche una volta che la tempesta

sarà passata.

Questo sarà oggetto della nostra prossima analisi.

Nota: su Ottica Italiana TV, accessibile da Youtube

o da www.federottica.org, è disponibile la presen-

tazione video di Andrea Afragoli e Beatrice Zan-

narini

Intervista Bertani: Federottica è ogni singolo associato

Bertani: Federottica è ogni singolo associato

Esperto di marketing operativo, organizzazione e

innovazione tecnologica, dopo una collaborazione

decennale con l’area media della nostra associa-

zione, a partire dal 2013 ne è diventato segretario

generale, compito che svolge con grande passio-

ne, competenza e professionalità. Nel corso dell’in-

tervista Stefano Bertani ci accompagna dentro

la “macchina associativa” per farci comprendere

quanto lavoro, competenze ed esperienze siano

messe a disposizione degli associati.

Intervistadi M. Lanzafame e v. maiorano

A partire da questo numero cerchiamo di farvi conoscere più da vicino Federottica e la sua organizzazione attraverso le parole di chi ci lavora quotidianamente e mette a disposizione la propria professionalità. Dall’incontro col segretario generale, Stefano Bertani, emerge la fotografia delle tante attività dell’associazione.

Siamo a dicembre, vogliamo fare un resocon-

to di quest’anno così difficile?

«Innanzitutto abbiamo affrontato delle situazioni

che mai avremmo immaginato di vivere e pertan-

to nessuno aveva effettivamente una specifica

esperienza a riguardo. Devo, però, dire che Fe-

derottica ha creato un team in tempi record che,

con competenza, è riuscito a dare un contributo

notevole alla categoria. E di questo ne sono og-

gettivamente fiero».

Vogliamo ricordare i giorni in cui è esplosa la

pandemia: c’era una sensazione diffusa di in-

certezza e di abbandono dalle Istituzioni.

«In effetti, durante i primi giorni della prima fase,

abbiamo provato a chiedere a gran voce un con-

fronto interpellando a tutti i livelli i vari uffici gover-

nativi. Siamo riusciti a rientrare, come centri ottici,

tra le attività di prima necessità, ma oltre a questo

non abbiamo ottenuto alcun riscontro sui proto-

colli da seguire. Per questo motivo abbiamo mes-

so in campo, come dicevo, tutta la nostra com-

petenza e abbiamo stilato dei protocolli capaci di

permettere al settore di operare con delle regole.

Credo che questo sia stato un grandissimo lavoro

tecnico, ma anche una grande responsabilità».

Un grande impegno che ti ha visto

protagonista e che è stato di grande

aiuto ai centri ottici.

«Grazie all’impegno di tanti. Faccio parte di un’or-

ganizzazione complessa che per muoversi e

operare necessita della partecipazione di tutti.

Devo ringraziare, oltre ovviamente al Presidente

e ai nostri organi direttivi nazionali, anche chi, con

competenza e spirito di abnegazione, supporta

quotidianamente l’associazione, e tutti i direttivi

provinciali e i loro presidenti. Federottica, come

spesso ho detto e scritto, non è un ente etereo,

misterioso, ma l’insieme delle competenze e del

tempo che i soci mettono a disposizione gratui-

tamente - e ripeto gratuitamente - per i propri

colleghi. Certo, assistiti dai nostri uffici e dai no-

stri preparati consulenti, a partire dal ragionier

commercialista Piazzolla e dall’avvocato Noli, che

lavorano nel nostro settore da decenni, i quali

hanno dovuto mettere in campo tutta la loro com-

petenza per venire a capo di tante questioni che

altrimenti sarebbero rimaste ingessate.

Nel mio piccolo coordino i lavori della segreteria

nazionale. Mi occupo nel dettaglio delle formalità,

cercando di portare il mio contributo provando ad

interpretare, quando possibile, i temi partendo da

un punto di osservazione diverso, con gli occhi

di chi, non essendo un operatore direttamente

coinvolto, può avere una visione più distaccata e

meno condizionata dagli eventi».

Sono arrivati riscontri positivi dopo

l’intenso impegno dimostrato nella prima

fase dell’emergenza Covid?

«Certamente! Innanzitutto sono state tante le te-

stimonianze di vicinanza e di gratitudine pervenu-

te via email o tramite telefono. In quei giorni erava-

mo tutti rinchiusi nelle nostre abitazioni e, quindi,

attestati di questo tipo hanno sicuramente scal-

dato i nostri cuori e dato una marcia in più. Non vi

racconto le ansie per interpretare correttamente

norme generali stilate per un intero Paese, ma da

applicare al nostro specifico settore e la frenesia

nel pubblicarle il prima possibile per permettere ai

centri ottici di attivarsi rapidamente. Tra l’altro – e

vorrei sottolinearlo – interpretazioni risultate sem-

pre corrette. Abbiamo oltretutto visto impennarsi

gli accessi al nostro sito web e alle nostre pagine

social, con punte impressionanti, a dimostrazione

che stavamo facendo un buono e utile lavoro».

Federottica è stata un punto di riferimento

in questo periodo per gli associati?

«Non solo: abbiamo ricevuto tantissimi quesiti da

parte di non associati e durante il periodo emer-

genziale abbiamo cercato di dare supporto a tutti.

Questo ci fa pensare che siamo utili a prescindere

da un’idea politico-sindacale. Ricordo il periodo

di introduzione del Sistema Tessera Sanitaria, o

quando il tema era l’iscrizione al registro ITCA o

la gestione dei “timbri” sui diplomi: in questi casi il

nostro centralino si sostituisce a quello delle pub-

bliche amministrazioni. In effetti trovo curioso non

versare una quota rinunciando ad avere questo

tipo di consulenza. Mi spiego: la quota permette

ad un titolare di centro ottico di avere un telefo-

no o una email da contattare per trovare risposte

su tematiche specifiche del nostro settore. Oggi

è impensabile non avere un referente qualificato

quando si opera in un settore tanto complesso

come il nostro. Invece noto come i social siano di-

numero 735   25

ventati fonte d’informazione, molto spesso però

non precisa o addirittura errata. Credo sia un ri-

schio troppo grosso aggiornarsi in questo modo».

Un’associazione oggi può avere

la forza di cambiare le cose?

«Almeno ci può provare. Certo, nessuno oggi può

pretendere qualcosa o avere certezze. Osservia-

mo quotidianamente altre categorie martoriate

quando anche solo il buonsenso della classe

politica le avrebbe potute salvare. Ma certamen-

te un sindacato di categoria può e deve lottare,

combattere. Poi non sempre si può vincere, ma

provare è comunque un obbligo. Certo, ad essere

in tanti sarebbe più facile».

È un’accusa a chi non si associa?

«Assolutamente no, ognuno è libero di fare ciò

che vuole. Però una cosa la vorrei dire: Federot-

tica è un’organizzazione privata. Posso preten-

dere un servizio e dei risultati se di base non ho

rapporto alcuno? Mi spiego meglio: criticare ed

esigere servizi senza dare nulla in cambio è para-

gonabile a pretendere di vedere i canali televisivi

di Sky senza pagare l’abbonamento. Federottica,

come Sky, è un soggetto privato, non un ente

pubblico. È, comunque, tutto quello che di buo-

no riesce a fare va a vantaggio di tutti. Federottica

chiede solamente il versamento di una piccola

quota economica, perché oggi nessuno è esente

dagli obblighi di bilancio e le quote permettono

di determinare diritti e doveri, anche a garanzia di

serietà di un’organizzazione come la nostra. Ma

soprattutto chiede partecipazione. Un sindacato

può raggiungere i risultati se un direttivo provin-

ciale o nazionale viene supportato da una base

ampia, solida e coesa. Altrimenti di cosa stiamo

parlando?».

Ciò significa che la Federottica è ogni singolo

associato?

«Perché non è così? Intanto il direttivo è compo-

sto da colleghi che hanno gli stessi problemi, le

stesse frustrazioni e le stesse speranze di ogni

altro ottico o ottico optometrista operante sul ter-

ritorio italiano. Inoltre, ogni attività sindacale trova

molto spesso motivo di partenza, e anche spesso

risoluzione, proprio dall’interessamento di un sin-

golo volenteroso associato. Degli esempi banali:

il contatto con l’istituzione locale che può aprire

un dialogo altrimenti spento, un’informazione da

fare arrivare alle autorità capillarmente sul terri-

torio, la segnalazione di un’evidenza locale che

ci permette di intervenire tempestivamente tutti

insieme. Vogliamo poi parlare del numero degli

associati rappresentati che permette anche solo

di dimostrare ai nostri interlocutori politici che sia-

mo tanti e magari arrabbiati?».

Come interpreti allora certi post

critici sui social?

«Leggere certi post non fa male alla Federottica na-

zionale o alle associazione provinciali, ma creano

danno a tutto il movimento e anche a chi quei post

li scrive. Faccio io una domanda: che senso ha? A

volte rileggo certi post dove si critica a prescinde-

re, dimenticandosi, per esempio, che è proprio per

merito di Federottica se ancora oggi resiste l’ob-

bligo di presenza di un professionista abilitato nel

centro ottico per la fornitura di un dispositivo me-

dico su misura. Un passaggio fondamentale per

garantire la qualità di un servizio e la tutela degli

utenti. Una presenza che ci permette oltretutto di

arginare certe pratiche ritenute scorrette come la

vendita itinerante effettuata da soggetti non abili-

tati o, come accaduto recentemente, il “centro otti-

co viaggiante” nelle farmacie, problematica gestita

proprio dalla Federottica. Come è stato merito di

Federottica avere lottato per il mantenimento dello

status di fabbricante, dando così valore all’attività

professionale con tutti i vantaggi del caso. Oppu-

re per il lavoro svolto a tutela della categoria nella

fase di ingresso nel sistema Tessera Sanitaria, che

oltretutto ci ha nettamente differenziato da altri

“operatori” e il lavoro che si sta facendo in vista

dell’entrata in vigore del prossimo Regolamento

sui dispositivi medici. Anni fa un’interpretazione

ministeriale allargò gli “orizzonti” per i premontati:

certamente fu uno choc ma fu, onestamente, una

delle nefaste conseguenze di fare parte dell’Euro-

pa unita. Come fu per le LaC, a seguito di una sen-

tenza della Corte europea che aprì la vendita delle

stesse anche online».

Cosa ne pensi delle vendite online,

argomento molto dibattuto anche sul web?

«Tema molto delicato. Con la scusa della pande-

mia il Governo ha aperto molto le maglie, tanto

26   Intervista

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che oggi le strategie (leggi Programma Cashback)

cercano di riportare i consumatori nei negozi fisi-

ci. Bisogna tenere anche conto che l’innovazione

trova nella Rete un grande facilitatore. In Europa,

specialmente nel nord, le vendite online sono

viste come una specifica necessità. Non voglio

entrare nel legale e su cosa dice la normativa che

conosciamo tutti e che lascio al nostro avvocato.

Vorrei però provare a rispondere, visto anche il

mio ruolo, con un diverso approccio: ritengo che

vendere online dispositivi medici su misura sia al-

quanto pericoloso sia per il fabbricante, sia per il

consumatore. Se è vero che ancora oggi chi li im-

mette sul mercato è il fabbricante, è pur vero che

quest’ultimo si prende una grande responsabilità

civile, ma anche penale, certificata attraverso la

dichiarazione di conformità. Operando in presen-

za, oggi, l’operatore abilitato nel centro ottico con-

trolla questo rischio, lo gestisce e di conseguenza

garantisce la sicurezza al consumatore, offrendo

pertanto un servizio completo, professionale e

puntuale. Accorgimenti molto difficili da adottare

a distanza. Per questo, per quanto possa valere,

non approverei le vendite online nel nostro set-

tore, invece molto utili per i consumatori in altri

comparti e contesti».

Guardando avanti, quali sono le novità

per il prossimo anno?

«Domanda più difficile delle precedenti. Purtrop-

po non sappiamo ancora quando finirà questa

pandemia, pertanto non possiamo ancora pro-

grammare eventi sul territorio con date certe.

Abbiamo iniziato un nuovo percorso che vede

l’organizzazione di eventi “televisivi” online per

dare l’opportunità a tutti di conoscere dalla viva

voce dei diretti protagonisti cosa sta accadendo

nel nostro settore. L’edizione di ottobre di “Adoo

Events”, seguita da un grandissimo numero di

spettatori, ha confermato che siamo sulla strada

giusta. Inoltre, ha permesso al presidente Afra-

goli di parlare di un argomento molto delicato

come quello del nuovo Regolamento europeo

sui dispositivi medici, utile ma anche potenzial-

mente pericoloso. Pericolo che, ancora una vol-

ta, giunge dall’Europa».

Immagini un congresso virtuale nel 2021

visti i tanti argomenti sul piatto?

«Non credo che i congressi si possano organiz-

zare in modalità a distanza. Anzi ne sono sicuro.

Innanzitutto un congresso deve essere vissuto:

dal vivo si parla, si discute, ci si confronta ma so-

prattutto si sta insieme. Dal dialogo diretto nasco-

no strategie, accordi, idee, percorsi da svolgere e

nuovi obiettivi da affrontare. Le nostre iniziative

online sono state pensate invece come trasmis-

sioni di divulgazione. Pronti a tornare in presenza

il prima possibile. Il 28 febbraio, salvo stravolgi-

menti, ci sarà un nostro secondo evento televisi-

vo del quale daremo informazioni già nei prossimi

giorni. Questo in attesa di programmare un pros-

simo congresso in presenza».

La pandemia ha accelerato la digitalizzazione,

come si sta muovendo l’associazione?

«Stiamo portando a termine un grandissimo lavo-

ro per arrivare alla digitalizzazione completa della

Federottica. Questo permetterà di fornire servizi

sempre più personalizzati e rafforzare le modali-

tà di relazione con i nostri uffici. Del resto è vero

che gli associati sul territorio hanno come riferi-

mento le loro associazioni territoriali, ma è anche

vero che le problematiche di oggi sono sempre

più personali, tanto che oramai in tanti chiama-

no il nostro numero unico di Milano. È un piacere

ma è difficile dare risposte in tempo reale. Oggi

registriamo numeri altissimi di accesso al nostro

portale, un incremento costante degli iscritti alle

pagine social e alla nostra newsletter, una diffu-

sione di Ottica Italiana sempre notevole – ricor-

do 12 numeri all’anno inviati gratuitamente – e i

nuovi prodotti editoriali, che stanno piano piano

crescendo, come il magazine Brand’s e il nuovo

28   Intervista

portale della Rio (Riopto.org). Purtroppo il Covid

ha rallentato lo sviluppo ma ci stiamo arrivando.

Se aggiungessimo anche la nascita di Ottica

Italiana TV e le trasmissioni che prossimamente

metteremo in onda, senza dimenticare le intervi-

ste video svolte dalla nostra redazione, possiamo

sicuramente dire che l’offerta è ampia e di carne

sul fuoco ne abbiamo veramente tanta. Tutti pro-

dotti e servizi fatti in casa con il nostro team e con

l’aiuto di fidati professionisti».

Come spieghi questo successo viste

le critiche di cui si accennava prima?

«Perché le nostre attività di comunicazione sono

pensate come fossero un servizio. Federottica

non opera per fare utili e dividendi, ma investe

quello che ha per iniziative a supporto della ca-

tegoria che siano utili e concrete. E le persone

apprezzano, magari non lo raccontano ma ne

usufruiscono. Siamo già assaliti da tantissime in-

formazioni di tutti i tipi che provengono dai me-

dia, dalla carta stampata, passando per Internet

fino alle tv generaliste. Noi cerchiamo di dare solo

quelle informazioni che sono, nel nostro intento,

capaci di risolvere un problema oppure utili per

programmare le attività nel proprio centro ottico.

Non a caso durante il Covid abbiamo raggiunto,

come detto, uno share altissimo».

Cosa consiglierebbe a chi è indeciso

se associarsi alla Federottica?

«Qualsiasi operatore di qualsiasi settore dovreb-

be avere un “consulente”, come penso sia oggi

“Federottica”. Per qualsiasi problema riguar-

dante l’attività il socio può contattarci e riceve-

re risposte competenti e documentabili. Pensi

che ci chiamano spessissimo anche i commer-

cialisti e gli avvocati dei nostri associati e non

vi dico quando capitano problemi seri come in

occasione di visite degli organi di controllo nei

centri ottici o nel caso di sinistri o altro. Inoltre,

è impensabile non avere oggi un’assicurazione e

Federottica con solo 60 euro permette di attivar-

ne ben tre. Senza dimenticare la polizza Incendio

& furto a costi e coperture eccellenti e le varie

convenzioni che è possibile trovare sul nostro

sito ufficiale. E ancora, le informazioni sulla fattu-

razione elettronica dei dispositivi medici o come

fare per aprire un centro ottico. Se rimani da solo

in un mercato globalizzato, dove i confini sono

completamente saltati, sei troppo piccolo per re-

sistere al cambiamento. Se avessi un’attività non

ci penserei due volte ad iscrivermi ad un’associa-

zione del mio settore di appartenenza.

Come fa Federottica, del resto, che per molte pro-

blematiche chiede supporto a Confcommercio».

In conclusione, c’è un messaggio

che ti piacerebbe dare?

«Faccio un augurio per un sereno 2021 nella spe-

ranza di tornare finalmente alla normalità. Vorrei

però ringraziare anche il mio staff. Si dice che per

svolgere un buon lavoro un “capo” debba avere al

suo fianco uno staff valido. Posso dirlo? Sono fe-

lice di fare parte di una grande squadra. Non fac-

cio differenza tra Federottica, Adoo e Optoservice

srl: tutti i nostri collaboratori sono parte integran-

te della nostra squadra e vorrei ringraziarli tutti. È

stato un anno veramente duro e difficile. Ma non

solo: fanno parte della nostra squadra anche i

consulenti e i professionisti che lavorano con noi,

alcuni già da prima che arrivassi in Federottica ol-

tre 16 anni fa. Anche a loro va la mia gratitudine

per il lavoro svolto. Certo, tutti dobbiamo sempre

e ancora migliorare, ma credetemi, non sono frasi

di circostanza: dico veramente grazie!».

numero 735   29

Attualità Approvato il “Bonus Vista” proposto da Commissione Difesa Vista

Attualitàa cura della Redazione

Entra in legge di Bilancio il voucher del valore di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto per le fasce di reddito meno abbienti, promosso dalla onlus di cui fa parte Federottica. Il provvedimento varrà per i prossimi tre anni, fino al 2023.

Nella notte di domenica 20 dicembre, durante

l’esame del Ddl Bilancio 2021, la Commissione

Bilancio ha approvato l’emendamento istituti-

vo del “Bonus Vista” per l’acquisto di occhiali

da vista e lenti a contatto per le fasce di red-

dito meno abbienti proposto da Commissione

difesa vista onlus. L’emendamento, a prima

firma dell’onorevole Paolo Russo (FI), prevede

uno stanziamento di 5 milioni l’anno, dal 2021

al 2023, per l’erogazione di un voucher di 50

euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a

contatto a favore dei membri dei nuclei familiari

in una condizione economica corrispondente

ad un valore Isee non superiore a 10.000 euro.

L’approvazione rappresenta un ottimo risultato

e un importante primo segnale per il settore

dell’ottica e occhialeria. La riformulazione dell’e-

mendamento, infatti, ha trasformato il caratte-

re emergenziale della proposta in strutturale,

rendendo il bonus disponibile per un triennio,

grazie alla costituzione di un fondo specifico

denominato “fondo tutela vista”. Il risultato ot-

tenuto è frutto della costruzione di un dialogo

strutturato e costante con i referenti parlamen-

tari, grazie al quale sono state portate avanti le

proposte per la ripresa economica del settore,

tra cui il Bonus Vista.

Nella fase di implementazione la misura sarà di-

Approvato

il “Bonus Vista” proposto da Commissione Difesa Vista

sciplinata da un decreto attuativo del Ministero

della Salute di concerto con il Ministro dell’Eco-

nomia e delle Finanze e verranno definite le mo-

dalità e i termini per l’erogazione del beneficio.

Commissione difesa vista onlus, di cui fan-

no parte tutte le associazioni rappresentative

degli attori che operano nella filiera della vi-

sione, tra cui ottici optometristi, medici ocu-

listi e produttori di occhiali, lenti oftalmiche e

lenti a contatto (Anfao, Assogruppi Ottica,

Assottica, Federottica e Goal) esprime pro-

fonda soddisfazione per l’approvazione dell’e-

mendamento istitutivo del “Bonus Vista”, in

questo drammatico momento di emergenza

sanitaria ed economica, in cui molti cittadi-

ni sono costretti a ridimensionare i consu-

mi e a trascurare alcuni aspetti della salute.

«Oggi è un giorno molto importante per Cdv

e per tutti i cittadini. Sono molto felice che la

Commissione Bilancio abbia accolto lo spirito

con cui abbiamo lavorato a questa richiesta –

afferma il Cav. del lavoro Vittorio Tabacchi,

presidente di Commissione difesa vista –

e capito la bontà dell’emendamento dell’on.

Russo, che ringrazio personalmente per la te-

nacia e la determinazione con cui l’ha portato

avanti. Si tratta di un importante passo che

riconosce l’importanza del benessere visivo

e la tutela del bene vista, che in un momento

difficile come questo rischia di essere trascu-

rata soprattutto nelle fasce più deboli della po-

polazione. Allo stesso modo ringrazio gli altri

parlamentari (trasversalmente di maggioranza

e opposizione) che avevano accolto la nostra

istanza e presentato analoghi emendamenti».

Tutta la filiera rappresentata da Cdv esprime

soddisfazione per questo traguardo che ga-

rantisce da un lato i cittadini meno abbienti

assicurando loro l’accesso a un contributo per

l’acquisto di strumenti correttivi per la vista e,

dall’altro, consente anche ai centri ottici del

territorio, messi a dura prova dall’emergen-

za sanitaria, una maggiore vicinanza ai propri

consumatori.

numero 735   31

Le affinità visive La città dell’occhio: Venezia/1

La città dell’occhio: Venezia/1

Se l’abbagliamento è un offuscamento della vista provocato da una luce improvvisa, può l’impatto repentino con una quantità incredibile di bellezza provocare una sorta di accecamento? Secondo Tiziano Scarpa, poeta e drammaturgo, nonché autore della guida Venezia è un pesce (Feltrinelli, 2004), evidentemente sì.

“Indossa occhiali da sole molto scuri: proteggiti.

Venezia può essere letale” (Tiziano Scarpa)

Il viaggiatore che giunge a Venezia, e lascia die-

tro di sé i binari della stazione Santa Lucia per

guadagnare il piazzale sul Canal Grande, rischia

di essere investito da talmente tanta “radioatti-

vità estetica” da dover essere costretto a indos-

sare una protezione: un paio d’occhiali da sole

molto scuri che proteggano la vista dal bagliore

grondante dalle facciate delle chiese, dei palaz-

zi, un bagliore subdolo, perché nascosto anche

nelle calli senza monumenti, tra i ponticelli sui rii

senza monumenti.

Quella veneziana è una bellezza violenta, che si

scaglia brutalmente contro il viso: “le facciate dei

palazzi sono colpi di faccia, come le pedate sono

colpi di piede”, e così passeggiare tra le calli equi-

vale a schivare i colpi, assoggettandosi al rischio

continuo di essere malmenati. “Andrea Palladio

ti atterra. Baldassarre Longhena ti stende. Mauro

Codussi e Jacopo Sansovino ti atterranno”. È la

vertigine, il capogiro: è la sindrome di Stendhal.

E i poveri veneziani, sottoposti quotidianamente a

tale disumana tortura? Il “radium pulchritudinis”, la

radioattività estetica, “li fiacca, smorza ogni slan-

cio vitale, li intorpidisce, li deprime.” E aggiunge

Scarpa, che tale è il motivo per cui i veneziani si

sono sempre chiamati “Serenissimi”: perché tale

dolorosa forma di abbagliamento li debilita al

punto da renderli incredibilmente calmi, sonnam-

buli per overdose di bellezza.

Fortunatamente la città lagunare ha escogitato

anche infallibili metodi per garantire ai cittadini

veneziani di sopravvivere a tale strazio: le impal-

cature dei restauri che foderano i palazzi, miman-

do le più ambiziose opere di Land art del recen-

temente scomparso artista bulgaro-newyorkese

32

Le affinità visive

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Christo, sono un valido antidoto. Impacchettano

- seppur temporaneamente - la bellezza esplosiva

delle “facciate nucleari”, contenendone l’energia

devastante e sottraendola allo sguardo bulimico

del turista e a quello assuefatto del veneziano.

Allo stesso modo le brutture di alcune recenti ar-

chitetture controbilanciano proficuamente e dan-

no “tregua alle pupille”, sventando di fatto il peri-

colo maggiore: che l’eccesso di luminosa bellezza

provochi permanenti danni retinici.

La devozione di Venezia al culto della meraviglia

spiega un’altra fondamentale devozione e un al-

tro radicato culto: quello per Santa Lucia, patrona

della vista. Scrive Tiziano Scarpa: “Ogni anno, il

tredici dicembre, si va nella chiesa di San Gere-

mia, dietro l’altare, ci si mette in fila lungo la bara

di cristallo, si prega accanto alla mummia della

santa. Fino agli anni Sessanta si poteva fissare

Lucia direttamente nelle orbite cave. I veneziani

e la santa si scambiavano uno sguardo salutare:

occhi eccessivi, traboccanti per la commozione,

erano messi di fronte a occhi manchevoli, estirpa-

ti dal martirio”. E procede a descrivere una sorta

di oculare scambio catartico, purificatore, con le

palpebre dei veneziani che si spalancano di fronte

alle occhiaie vuote di Lucia, i cristallini che inumi-

dendosi lavano via l’offuscamento provocato dal-

la bellezza e le “retine peccatrici [che] si purificano

dalle scorie estetiche radioattive immagazzinate

durante l’anno in città”.

Gli occhi cavi, vuoti, della Santa, simili a buchi neri,

attirano le impurità dello sguardo dei veneziani,

chiarificandolo e rigenerandolo. Dal buio nasce

la luce, la stessa luce che sfugge alle ombre degli

angoli reconditi dei sottoportici, si insinua tra le

calli, tra i rami e le rughe e, attraversando i ponti,

deflagra nei campi e nella piazza, l’unica, piazza

San Marco. La medesima luce con la quale i ve-

neziani hanno sempre avuto molta dimestichez-

za: lavorando i caleidoscopici vetri di Murano che

filtrano i raggi, rifrangendoli in una miriade di co-

lori e, dal sacro al profano, inventando le tende a

stecche orizzontali che “affettano la luce” (le vene-

ziane, appunto).

La luce che si infrange sui ricami che ornano le

facciate dei palazzi è materia prima, sostanza

luminosa che il popolo della Serenissima ha sa-

puto addomesticare, manipolare, trasformare in

bellezza, perché come scriverà un “veneziano d’a-

dozione”, il poeta russo naturalizzato statunitense

Iosif Brodskij, “questa è la città dell’occhio: le altre

facoltà vengono in seconda linea, e molto distan-

ziate”. Venezia è la città dell’occhio “se non altro

perché lo scopo comune di tutte le cose, qui, è

sempre lo stesso: farsi vedere”.

Tiziano Scarpa, veneziano classe 1963, è roman-

ziere, poeta, drammaturgo. Nel 2009 vince il Pre-

mio Strega con il romanzo Stabat Mater (Einaudi,

2008), mentre altri suoi romanzi, come “Occhi sul-

la graticola” (Einaudi, 1996), sono tra gli emblemi

del pulp italiano degli anni Novanta.

Aforisma del mese

“Non puoi dipendere dai tuoi occhi quando la tua immaginazione è fuori fuoco”.

(Mark Twain)

Carrier Pigeon

Arti, culture e visione

[email protected]

numero 735   33

Professione Revelli: «Il nostro impegno per la crescita della professione in Europa»

Revelli: «Il nostro impegno per la crescita della professione in Europa»

Al vertice Ecoo per i prossimi due anni, il presidente eletto Massimo Revelli racconta quali sono i punti chiave su cui lavora Ecoo per rendere più centrale e importante la figura professionale e per sviluppare l’ottica e optometria in ambito europeo, cercando di risolvere dei nodi normativi nelle variegate posizioni dei diversi Paesi.

Torinese di nascita e fiorentino

di adozione, Massimo Revelli è

al vertice della Ecoo (Europe-

an council of optometry and

optics), il massimo organismo

europeo di ottica e optometria,

che rappresenta 75 mila ottici

e optometristi di 25 Paesi. È il

presidente esecutivo Ecoo per

i prossimi due anni, a cui segui-

ranno altri due anni in qualità di

past president. Professionista

stimato non solo nel settore

dell’ottica, con esperienze pre-

gresse e ruoli di responsabilità

in aziende del calibro di Nuovo

Pignone e Alcatel Italia, Revelli è

anche delegato Federottica per

i rapporti internazionali.

«L’elezione vera e propria, con

cui sono entrato nel board Ecoo

– spiega a Ottica Italiana Mas-

simo Revelli – è avvenuta nel

2018, quando sono stato nomi-

nato president elect. Terminati i

primi due anni di “affiancamen-

to” al presidente in carica, l’in-

glese Cindy Tromans, a ottobre

c’è stato il mio passaggio a pre-

sidente esecutivo con l’ingresso

del nuovo president elect, lo slo-

veno Matjaž Mihelčič, mentre la

collega Tromans è divenuta past

president. È un meccanismo

intelligente per dare maggiore

continuità all’associazione e non

disperdere le competenze ed

esperienze acquisite.

Nelle mie funzioni di presidente,

mi avvalgo della preziosa colla-

borazione di Fabienne Eckert,

segretaria generale, e delle indi-

cazioni dell’Executive committee,

che determina quali sono gli ar-

gomenti rilevanti, mentre le de-

cisioni più importanti, che coin-

volgono l’intera Ecoo, vengono

prese dalla General assembly».

Professionedi Massimiliano Lanzafame

Entrando più nel merito, qua-

li sono i principali temi che

Ecoo sta seguendo a livello

europeo?

«La principale attività dell’Ecoo

è quella di interagire e confron-

tarsi con le commissioni Ue che

affrontano tutta una serie di

problematiche che riguardano

il nostro settore. Ci sono diver-

si argomenti che ci troviamo a

discutere nelle riunioni a Bruxel-

les, che in periodo di pandemia

avvengono spesso in remoto.

Tra questi vorrei ricordare il

tema della Digital Health, che

comprende sia la E-Health, ov-

vero tutta la salute che gira sul

web, e la I-Health, la salute che

adotta l’intelligenza artificiale.

Questi punti sono molto impor-

tanti, in particolare per i Paesi

nordici, perché utilizzano mag-

giormente queste nuove tecno-

logie avendone più necessità.

Penso, ad esempio, a un lappo-

ne, che si trova d’inverno a 400

km dall’optometrista più vicino

e ha bisogno di un controllo visi-

vo. La Rete da una parte e l’intel-

ligenza artificiale dall’altra pos-

sono supplire e porre rimedio a

queste necessità. È un proble-

ma che dovremo affrontare tutti

e dovremo essere bravi a caval-

carlo e non a subirlo. Nel primo

caso daremo all’ottico optome-

trista l’opportunità di utilizzare

questi nuovi canali e le tecnolo-

gie dove e quando necessario;

nel secondo, invece, rischiamo

di avere una miriade di entità

che proveranno a sostituirsi al

professionista della visione».

In ambito Ue assistiamo

spesso a contrapposizioni tra

gruppi di Paesi di diversa pro-

venienza. Anche all’interno di

Ecoo vi trovate a dover me-

diare tra differenti posizioni?

«Per i diversi argomenti esisto-

no posizioni diverse e si tenta

sempre di mediare, ma non

sempre è possibile. Sul digita-

le, per il momento, non ci sono

grosse divisioni. C’è, poi, un

altro tema da affrontare, quel-

lo del linguaggio e del signi-

ficato delle parole nelle varie

lingue. Su questo dobbiamo

confrontarci con Esco, l’ente

che si occupa delle traduzioni

nell’ambito della Commissio-

ne europea. Può sembrare un

problema banale, ma non lo è

affatto. Ad esempio, la nostra

segretaria generale Eckert ha

scoperto che “Ophtalmic Op-

tician”, che letteralmente vuol

dire ottico oftalmico, è stato tra-

dotto in italiano “oftalmologo”.

Un altro esempio di difformità

è “Dispenser Optician”, che in

italiano viene trascritto come

“ottico”: in Italia, però, l’ottico ha

un ruolo diverso rispetto all’otti-

co dispensatore inglese, perché

il collega britannico appronta

l’occhiale e lo vende, ma che

non partecipa alla fase refrattiva

e al controllo. Nelle traduzioni

fatte a Bruxelles si possono cre-

are grosse incomprensioni».

Un argomento di cui si parla

in ambito Ecoo è la visione

alla guida: cosa può dirci a

riguardo?

«Sul tema “Vision and Driving”

Ecoo è attiva da diverso tem-

Il presidente Massimo Revelli parla durante la riunione Ecoo a Roma nel 2019

numero 735   35

po per cercare di superare le

difformità, perché in Europa

abbiamo scoperto esserci le

situazioni più disparate relativa-

mente ai test per la patente di

guida. Anche nelle nazioni più

avanzate assistiamo a controlli

visivi fatti in maniera ridicola,

senza una distanza prestabilita,

basta che si riesca a vedere una

targa e si può essere abilitati alla

guida… incredibile!

In Italia, almeno a livello di leg-

ge, la situazione è migliore per-

ché abbiamo recepito le norma-

tive europee. Poi, purtroppo,

bisogna aggiungere che le si

bypassa con l’autocertificazio-

ne dal momento che ci si rivolge

a una scuola guida. Le istitu-

zioni europee hanno emesso

dei questionari per verificare lo

stato dell’arte, a cui peraltro do-

vremmo rispondere tutti (ottici

e optometristi di tutta Europa).

Per l’Italia in collaborazione con

Federottica, Sopti e Aloeo, ci

stiamo organizzando per far ri-

spondere gli associati, dopodi-

ché, sulla base dei dati raccolti,

faremo le valutazioni del caso».

Tema caldo per la categoria è

l’acquisizione di Grandvision

da parte di Essilux.

«È un argomento molto impor-

tante, in cui Ecoo è stata coin-

volta dalla Ue attraverso dei

questionari informativi, per cui,

a nostra volta, abbiamo coin-

volto le associazioni aderenti e

i loro associati – per l’Italia Fe-

derottica, Sopti e Aloeo – nel

rispondere. Un modo per ren-

dere più chiara alla Commissio-

ne europea quali sono le per-

plessità del mondo dell’ottica e

dell’optometria relativamente a

questa fusione, che dà vita a un

unico mega gruppo mondiale.

Non entro nel merito della que-

stione, ancora in discussione,

ma credo ci vorrà del tempo pri-

ma che si arrivi a una decisione

finale, ma ne seguiremo l’evo-

luzione dandone prontamente

informazione agli associati».

In Italia, grazie anche all’allar-

me lanciato dal presidente di

Federottica, si inizia a parlare

del Nuovo regolamento euro-

peo sui Medical Device.

Qual è la situazione?

«È il punto che più mi sta a cuo-

re, su cui siamo impegnati e che

vede posizioni differenti all’in-

terno di Ecoo. Come categoria

siamo interessati direttamente

per la fornitura e applicazione

di lenti a contatto e per la for-

nitura e l’approntamento degli

occhiali da vista. Per quanto

riguarda le LaC, col nuovo re-

golamento il discorso potreb-

be diventare più complesso,

si dovrà porre particolare at-

tenzione nei casi in cui queste

lenti subiscano modifiche da

parte dell’ottico optometrista.

Per l’occhiale da vista il discor-

so si fa ancora più complicato,

in quanto ci sono due posizioni

differenti: una, quella appoggia-

ta dall’Italia, che vede la defini-

zione di occhiale da vista come

dispositivo “su misura”, mentre

l’altra, portata avanti in seno

alla Commissione Ue, con il so-

stegno di una buona fetta dei

nostri colleghi del centro e nord

Europa, è più incline a parlare

di dispositivi medici “adattati”.

Su questa ultima definizione

esiste una riserva presentata

da Ecoo alla Commissione, in

quanto i dispositivi non sono

per ora stati definiti in maniera

completa e seria nell’ambito del

nuovo regolamento ed esiste il

rischio che diventino un ogget-

to qualunque: vorrebbe dire, ad

esempio, che l’occhiale da vista

di una persona potrebbe essere

adattabile anche a un’altra. Il di-

spositivo “su misura”, invece, è

già definito, ma a livello europeo

comporterebbe degli ulteriori

aggravi di documentazione ed

è questo l’aspetto che spaven-

ta in particolare i Paesi nordici,

compresa la Germania».

La recente pubblicazione di

Ecoo “Blue Book 2020”, di cui

abbiamo parlato in Ottica Ita-

liana, ha messo in evidenza il

ruolo sempre più importante

per l’ottico optometrista, so-

prattutto in periodo di Covid.

«Questa è la 4° edizione ed è

un rapporto sulla situazione del

nostro settore: riporta dati re-

lativi a oltre 31 paesi, non solo

europei, ma vicini, come Russia

e Turchia, che non fanno parte

di Ecoo. Lo studio fotografa la

situazione dei professionisti

che lavorano nel campo dell’ot-

tica e dell’optometria, ma non

solo, perché abbiamo dati sul

numero degli oftalmologi in Eu-

ropa. Lo scopo ultimo è quello

di aiutare i politici a capire qual

è la situazione europea, serve

anche per capire quali siano

le peculiarità dell’ottico, ottico

optometrista o optometrista

nei vari paesi.

Non dimentichiamoci che, oggi,

tutti si lamentano delle lunghe

liste d’attesa per fare una sem-

plice refrazione, non solo in Ita-

lia ma in tutta Europa. In alcuni

paesi gli ottici optometristi – e

qui lascio la visione generica

del termine perché a seconda

36   Professione

ALCON_IVCopOtticaItaliana_207x285_ese.indd 1ALCON_IVCopOtticaItaliana_207x285_ese.indd 1 18/02/20 10:2218/02/20 10:22

della peculiarità del paese pos-

sono essere ottici optometristi

o semplicemente optometristi

– iniziano a essere utilizzati per

cercare di ridurre le liste d’at-

tesa, qualora vengano richiesti

esami che non comportano

necessariamente l’utilizzo di

un oftalmologo. In periodo di

Covid-19, è stato riconosciuto

che gli ottici optometristi po-

trebbero contribuire a ridurre

la pressione sui sistemi sanitari

riducendo l’onere della disabili-

tà visiva, in quanto gli ospedali

sono stati chiusi e devono af-

frontare un arretrato di casi».

C’è anche una parte dedicata

all’Italia nel Blue Book, cosa

emerge?

«I dati sull’Italia nel Blue Book

mostrano che ci sono 3,64 op-

tometristi ogni 10 mila abitanti,

rispetto alla media europea di

1,51 optometristi ogni 10 mila

abitanti. Emerge che nel no-

stro Paese abbiamo un numero

crescente di ottici optometristi,

con una presenza capillare sul

territorio. Ricordiamoci che per

la prima volta, onde cercare di

accorpare le situazioni varie e

variegate presenti in Europa,

abbiamo deciso di seguire la

classificazione del Wco (World

council of optometry) che clas-

sifica gli ottici e optometristi in

4 livelli. L’ottico optometrista

italiano viene classificato a li-

vello 2, questo è considerato

il primo livello di optometria in

quanto esegue anche la refra-

zione. Detto ciò, è chiaro che

gli ottici optometristi italiani

potrebbero essere in grado di

dare una mano a sfoltire que-

ste lunghe liste d’attesa. So che

questo è un discorso non gradi-

to ad alcune professionalità, ma

i politici dovrebbero prenderlo

in considerazione. Non si vuole

entrare nelle competenze di al-

tri professionisti, bensì limitarci

alle nostre per dare un contri-

buto di servizio».

In conclusione, quali obiettivi

spera di raggiungere al termi-

ne di questa esperienza alla

guida di Ecoo?

«Prima di tutto mi auguro che

si arrivi al più presto a chiudere

questa triste e difficile pagina

del Covid. L’auspicio è che molti

dei punti di cui ho parlato ver-

ranno risolti in questi due anni

e, poi, mi piacerebbe vedere un

maggiore coinvolgimento degli

ottici optometristi in ambito di

Ssn, in quanto ritengo che sa-

rebbe di estremo aiuto a coloro

che hanno problemi visivi. Non

dimentichiamoci che in Europa

abbiamo una quantità enorme

di persone che hanno proble-

matiche di vista che potrebbero

essere semplicemente superate

con l’utilizzo di una corretta cor-

rezione. Questo potrebbe esse-

re fatto con molta più facilità se

gli ottici optometristi venissero

impiegati per fare ciò di loro per-

tinenza, questo senza andare a

“rubare” il lavoro a nessun altro».

Da sinistra: Jesus Garcia Poyatos, Fabienne Eckert, Pavel Šebek, Sylwia Kropacz-Sobkowiak, Massimo Revelli, Cindy Tro-mans, Bob Chappell, Per Michael Larsen, Ann Blackmore, Peter Gumpelmayer

38   Professione

Attualità Digital transformation: dal Mise 100 milioni di euro per le Pmi

Digital transformation: dal Mise 100 milioni di euro per le Pmi

AttualitàDi dario andriolo

Via libera, a partire dal 15 dicembre, alle domande per accedere alle agevolazioni previste dal bando Digital Transformation, finalizzato a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese.

Favorire la trasformazione tecnologica e digitale

dei processi produttivi delle micro, piccole e me-

die imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie

avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di

quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di fi-

liera. È l’obiettivo della misura, prevista dal Decreto

Crescita per il sostegno della “digital transforma-

tion” nelle Pmi, con lo stanziamento di 100 milioni

di euro, e che dal 15 dicembre si concretizza con il

via libera alle domande per accedere alle agevola-

zioni previste dalla normativa.

Il provvedimento si rivolge al sostegno della tra-

sformazione digitale delle Pmi nel settore mani-

fatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese,

nel settore turistico per le imprese impegnate nel-

la digitalizzazione della fruizione dei beni culturali

e nel settore del commercio, «contribuendo così

– specifica il Mise in una nota – agli obiettivi di in-

novazione e di crescita di competitività dell’intero

tessuto produttivo del Paese».

Le risorse stanziate ammontano a 100 milioni di

euro, «con una riserva del 25% per i progetti pre-

sentati da micro e piccole imprese e per i progetti

congiunti, nonché del 5% per le Pmi che alla data

di presentazione della domanda sono in posses-

so del rating di legalità».

Chi può accedere

Le agevolazioni sono rivolte alle micro, piccole e

medie imprese con un volume di ricavi, risultante

dall’ultimo esercizio chiuso, pari ad almeno 100mila

euro e che dispongono di almeno due bilanci ap-

provati e depositati. Le imprese devono operare

prevalentemente nel settore del commercio, del

turismo, in quello manifatturiero e dei servizi diretti

alle imprese manifatturiere, «svolgendo le attività

economiche presenti nell’allegato 1 del decreto. Si

precisa che sono ricomprese interamente la divi-

sione “G” del Commercio e i codici 55 (alloggi) e 79

(agenzie viaggio, tour operator, ecc.) del Turismo».

Le Pmi possono presentare progetti congiunta-

mente, «purché in numero non superiore a dieci,

attraverso l’adesione ad un contratto di rete o ad

altre forme contrattuali di collaborazione come

il consorzio e l’accordo di partnership. In caso di

progetto congiunto, il requisito dei 100.000 euro

di ricavi dovrà essere calcolato sommando i ricavi

delle vendite e delle prestazioni realizzati da tutti i

soggetti partecipanti».

Le imprese partecipanti all’aggregazione «devo-

no obbligatoriamente prevedere quale soggetto

promotore capofila un DIH-digital innovation hub

o un Edi-Ecosistema digitale per l’innovazione

(nel quale rientrano gli Edi Confcommercio) di

cui al Piano nazionale Impresa 4.0, che assume il

ruolo di referente e rappresentante nei confronti

del Ministero dello Sviluppo Economico, sia per la

corretta esecuzione del progetto, sia per l’eroga-

zione delle agevolazioni».

Finalità dei progetti

Per essere ammissibili alle agevolazioni, i progetti

devono essere diretti alla trasformazione tecno-

logica e digitale dei processi produttivi mediante

l’implementazione di: tecnologie abilitanti indivi-

duate dal Piano nazionale impresa 4.0 (advanced

manufacturing solutions, addittive manufacturing,

realtà aumentata, simulation, integrazione orizzon-

tale e verticale, industrial internet, cloud, cyberse-

curity, big data e analytics). Tecnologie relative a

soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate

all’ottimizzazione della gestione della catena di

distribuzione e della gestione delle relazioni con i

diversi attori; al software; alle piattaforme e appli-

cazioni digitali per la gestione e il coordinamento

della logistica con elevate caratteristiche di integra-

zione delle attività di servizio; ad altre tecnologie,

quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento

mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per

lo scambio di dati (electronic data interchange-E-

di), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store cu-

stomer experience, system integration applicata

all’automazione dei processi, blockchain, intelli-

genza artificiale, Internet of things).

I progetti devono rientrare in una delle seguenti

tipologie di attività: innovazione nell’organizza-

zione: applicazione di nuovi metodi organizzativi

nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione

del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di

un’impresa.

Spese ammissibili

Per quanto riguarda i progetti di Innovazione di

processo e di innovazione nell’organizzazione,

«sono ammissibili i costi per:

a. il personale dipendente del soggetto propo-

nente o in rapporto di collaborazione o di som-

ministrazione lavoro, ovvero titolare di specifico

numero 735   41

assegno di ricerca. Sono escluse le spese del

personale con mansioni amministrative, contabili

e commerciali;

b. gli strumenti e le attrezzature di nuova

fabbricazione;

c. i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati

per la realizzazione del progetto, inclusa l’acqui-

sizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di

ricerca, dei brevetti e del know-how;

d. le spese generali supplementari e altri costi di

esercizio, compresi i costi dei materiali, delle for-

niture e di prodotti analoghi, direttamente impu-

tabili al progetto».

Relativamente ai progetti d’investimento sono

ammissibili i costi di: «immobilizzazioni materiali,

quali macchinari, impianti e attrezzature tecnolo-

gicamente avanzate ovvero tecnico-scientifiche,

purché coerenti con le finalità di trasformazio-

ne tecnologica e digitale dei processi produttivi

dell’impresa; immobilizzazioni immateriali neces-

sarie alle finalità del progetto agevolato; costi per

servizi di consulenza specialistica strettamente

funzionali alla realizzazione del progetto, nella

misura massima del 10% dei costi complessivi

ammissibili; costi sostenuti a titolo di canone per

l’utilizzo, mediante soluzioni cloud computing, dei

programmi informatici ovvero per la fruizione di

servizi di connettività a banda larga o ultra larga;

costi per i servizi resi alle Pmi beneficiarie dal sog-

getto promotore capofila per la gestione delle ini-

ziative (progetti congiunti), nella misura massima

del 2% dei costi complessivi ammissibili».

Agevolazioni

Nella nota si specifica che i progetti «devono ave-

re un importo di spesa non inferiore a 50.000 euro

e non superiore a 500.000 euro, essere avviati in

data successiva alla presentazione della doman-

da agevolativa ed essere ultimati entro 18 mesi

dalla data del decreto di concessione delle age-

volazioni. In caso di progetti congiunti, ciascuna

impresa deve sostenere almeno il 10% dei costi

complessivi ammissibili. L’agevolazione concessa

è pari al 50% dei costi ammissibili, di cui il 10%

con contributo a fondo perduto e il 40% come

finanziamento agevolato da restituire, senza inte-

ressi, in un massimo di 7 anni.

Procedura

Le domande di accesso alle agevolazioni dovran-

no essere presentate tramite procedura informa-

tica sul sito del Mise o attraverso il portale ufficiale

di Invitalia. Ulteriori informazioni si trovano nel de-

creto direttoriale Mise del 1° ottobre 2020.

42   Attualità

Intervista Carrieri: vita nuova per Occhio x Occhio

Intervistadi Valentino Maiorano

Carrieri: vita nuova per Occhio x Occhio

Un anno “sospeso” che non ha fermato l’azienda di Ferrara, pronta ad affrontare il 2021 con nuove sfide e progetti e una “vision” rinnovata, grazie anche a nuove partnership e a un’ampia offerta di prodotti e brand.

All’inizio del 2020, Occhio x Occhio era pronta a

ripresentarsi sul mercato con una rinnovata stra-

tegia e nuovi accordi: una svolta nella propria

azione, in seguito alla fine del rapporto con Meni-

con, che l’emergenza sanitaria ha solo rinviato di

un anno, ma non ha fermato. La convinzione gra-

nitica della strada giusta guida le parole di Mau-

ro Carrieri, presidente e Ceo di Occhio x Occhio,

a Ottica Italiana in una conversazione in cui anti-

cipa le linee portanti dell’azienda per il 2021, a

partire da una precisazione. «Purtroppo, per vin-

coli contrattuali, non abbiamo potuto informare

alcuni nostri clienti ottici – spiega – della fine del

rapporto con Menicon, attenendoci a clausole

di riservatezza. Conoscendo la situazione in an-

ticipo ci siamo mossi per organizzarci al meglio

per prepararci, con l’arrivo delle prime novità,

che per i sopracitati vincoli non potevamo es-

sere divulgati prima del 1° febbraio 2020. Mido

doveva essere la vetrina per presentare le ultime

novità e sarebbe stato il primo anno di presenza

in fiera con il nostro marchio Occhio x Occhio. Il

lockdown ha bloccato tutto, con le conseguenze

che tutti sappiamo».

Cosa è cambiato in quest’anno?

«Ci siamo mossi e organizzati, abbiamo ricomin-

ciato a parlare con la stampa di settore, abbiamo

in corso una campagna social molto forte. In que-

sto quadro, abbiamo scelto di non sovrapporre

webinar su webinar, ma di concentrarci su altri

progetti come, ad esempio, l’iniziativa umanitaria

dello scorso marzo, in collaborazione con Seed,

che per noi è l’azienda base per il disposable, con

cui abbiamo deciso di donare LaC al personale

sanitario. Questo ci ha permesso inoltre di strin-

gere maggiormente i rapporti con Seed e abbia-

mo scoperto la forza e la volontà di lavorare insie-

me, anche in altri ambiti. Per esempio, l’azienda

ci affianca nella sponsorizzazione di due atlete

di Ferrara, della squadra nazionale di canoa, che

parteciperanno alle Olimpiadi di Tokio (rinviate al

2021 causa Covid, ndr).

Un rapporto totalmente nuovo è, invece, nato con

la divisione specialistica Sec di Coopervision, con

cui abbiamo stipulato un contratto di distribuzio-

ne esclusiva, attraverso l’olandese Procornea, e a

Coopervision Israele, nota in Italia come Soflex,

aziende da loro acquisite. Questi accordi ci hanno

permesso di mantenere uno standard di quali-

tà con le lenti, mantenendo la nostra offerta alla

clientela e allargandola.

Abbiamo costruito tante cose, ora inizieremo a

comunicarlo. A partire già da gennaio quando

sono diverse le novità in arrivo su più fronti, sia

come ampliamento di gamma con i nostri brand,

sia in una maggiore apertura e visibilità verso il

pubblico. Posso anticipare, per esempio, come

il lancio di una seconda linea innovativa di Seed:

lenti Edof giornaliere, brevetto del Brien Holden

Vision Institute».

In questa fase di cambiamenti, è rimasta

forte la vocazione di Occhio x Occhio

alla lente specialistica?

«Certamente, il nostro focus si rivolge a tutto ciò

che è valorizzante professionalmente, innovativo

e che richiede un’assistenza tecnica di valore. An-

che con Seed, abbiamo la possibilità di offrire ai

nostri clienti una gamma più ampia: dalle dispo-

sable alle specialistiche. Abbiamo scelto un’azien-

da che, a livello internazionale, ha uno standard

elevato di prodotti e produzioni, con una forte

vocazione tecnica».

C’è però un cambio di marcia? Se prima l’a-

zienda era percepita di nicchia, ora cambiano

le prospettive?

«Sì, le prospettive e la visione sono cambiate e si

sono ampliate. Un esempio è la sponsorizzazio-

ne, insieme a Seed, della Kleb Basket Ferrara, che

milita in Serie A2. Siamo sponsor tecnico per la

qualità della visione, tutti i giocatori sono già pas-

sati dal nostro training center e ne abbiamo tre

che usano lenti a contatto Seed e abbiamo sco-

perto anche che due giocatori della squadra han-

no il cheratocono. Siamo anche sponsor jersey,

con il nostro nome sulla maglia da gara, sul retro,

proprio sopra al nome e al numero del giocato-

re. Con iniziative come questa, Occhio x Occhio

ha fatto scelte che portano maggiore visibilità al

pubblico, anche attraverso un uso importante dei

social media».

Come sono i rapporti con le vostre

altre aziende partner?

«Abbiamo mantenuto rapporti molto stretti con

tutte e li abbiamo rafforzati. Un esempio viene

da SynergEyes – azienda leader nelle lenti ibride

Niccolò Filoni, ala della Kleb Basket Ferrara con la nuova casacca del team sponsorizzata Occhio x Occhio

numero 735   45

che ha scelto la nostra Maria Giulia Muzzi, techni-

cal support manager e FAOO da un anno, come

loro referente e key opinion leader in Europa. Da

due anni, inoltre, la nostra azienda viene premia-

ta come primo distributore al mondo in termini

di volume d’affari con le loro lenti ibride. Ci sono

rapporti strettissimi anche sulle nuove tecnologie

e sui prodotti che arriveranno sul mercato».

L’emergenza di questi mesi ha imposto anche

di ripensare l’organizzazione del servizio al

centro ottico. Come vi siete strutturati?

«Abbiamo rivisto l’organizzazione interna e la tec-

nologia, investendo molto nel programma gestio-

nale, dalla logistica ai fornitori. Dal punto di vista

del rapporto con gli ottici, stiamo potenziando il

personale nell’area dell’assistenza alla clientela – il

telesell attivo – che è un servizio mirato ai nostri

clienti di base. Abbiamo incrementato anche l’a-

rea tecnica con l’arrivo di una nuova persona. È

stato un potenziamento strutturale slegato dall’e-

mergenza. Il rapporto diretto con gli ottici invece

cambia: più contatti in videoconferenza e meno

rapporti in presenza, ma più mirati. I protocolli

Covid impongono un cambiamento nel rapporto

con l’ottico, occorrerà potenziare il sistema degli

appuntamenti».

La pandemia ha cambiato per sempre le abitu-

dini di organizzazione del lavoro?

«I nostri investimenti, strutturali, sono mirati in

visione di una forte flessibilità perché, oltre al

programma gestionale, che si chiama “Business

intelligence”, che gestisce i dati in maniera sem-

plice e veloce, l’altro aspetto è la gestione della

forza vendite, che deve muoversi avendo con sé

tutti i dati necessari e il collegamento online con

l’azienda. Quindi, un approccio molto moderno

che avevamo già previsto prima che arrivasse la

pandemia.

Personalmente penso che questa situazione tra-

sformerà il modo di lavorare, sarà difficile tornare

indietro: l’agente, nella nostra visione, dovrà es-

sere sempre più un consulente professionale. Lo

stesso smartworking per certi versi sta cambian-

do la pubblica amministrazione. Nel nostro setto-

re è più difficile, ma è possibile attuarlo in alcuni

ambiti. La cosa che manca è l’aspetto umano: ve-

dersi, bersi un bicchiere di vino insieme e parlare

guardandosi negli occhi. Aspetti che nascono dai

rapporti personali».

La formazione tecnica e scientifica è stata

sempre un punto di forza di Occhio x Occhio.

È una priorità da riprendere?

«Assolutamente. La faremo sia in presenza, in

strutture adeguate a garantire la sicurezza, sia da

remoto. Non penso faremo più i grandi congressi,

ma probabilmente torneremo all’antico, con tanti

piccoli meeting in cui ci si ritrova con un numero

ristretto di ottici (20-25) a fare formazione. Biso-

gna solo vedere quando potremo finalmente tor-

nare a fare queste iniziative».

La pandemia può portare dei vantaggi alla

contattologia, in termini di tendenza?

«Potrebbe cambiare. Secondo me va trasmesso il

lavoro che si sta facendo in certe aree, ad esem-

pio la presbiopia al mondo della contattologia

può dare una grande mano. L’attacco alla miopia

sarà la pandemia del nostro settore, l’Oms ne

parla ormai da tempo e le aziende se ne stanno

accorgendo. Questi sono spazi in cui vedo una

crescita che può diventare importante. Sono le

due necessità visive più forti in questo momento.

Si può tornare a crescere nella contattologia, ma

occorre fare tanta formazione e informazione».

46   Intervista

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Santa Lucia 2020, un giorno d’incontri speciali guardando al futuro insieme

Abbiamo festeggiato incontrandoci online, il solo mezzo possibile in questi giorni. È stato bello, è stato sincero e molto umano. Ciascuno dal suo angolo di comfort, casa o studio, a viso aperto. Persone spogliate dai ruoli istituzionali, esseri umani alla ricerca di punti di forza e coraggio.

Per celebrare la Santa patrona degli occhi sono

stata felice partecipe di due eventi, uno la mattina

e l’altro la sera. Fra un incontro e l’altro ho fatto una

passeggiata nel bosco, ho raccolto agrumi splen-

didi e cachi maturi, in una meravigliosa giornata di

sole. Una giornata speciale, domenica 13 dicem-

bre. Mi hanno arricchita molto gli incontri che ho

condiviso, non convenzionali, umani, amichevoli.

Alla mattina: “Il futuro sarà ciò che ne faremo

Words for future”

Con Alessandro Spiezia ci sentiamo spesso, ab-

biamo idee e progetti in corso, una sincera amici-

zia. Una sera, un paio di settimane fa, l’ho sentito

demoralizzato, lui che ha sempre uno spirito vitale

potente. Mi è dispiaciuto, in un attimo si è mani-

festata un’idea! Ogni anno, in questo periodo,

Alessandro organizza lo straordinario incontro del

Santo Padre con il mondo dell’ottica e quest’anno

non sarebbe stato possibile. Perché non fare un

incontro online con gli amici che Alessandro ave-

va accompagnato da Papa Francesco?

Alessandro si è rigenerato immediatamente, ha

subito fatto il giro delle telefonate, abbiamo co-

struito il tema e gli inviti, le persone si sono lascia-

te subito coinvolgere: in pochi giorni di grande

lavoro abbiamo organizzato tutto. Questi sono i

tempi attuali: creatività e reattività veloce sono la

chiave per uscire dal buio. Il nostro intento è sta-

to quello di creare un’opportunità di dialogo, di

scambio, con pensieri e parole positivi per guar-

dare al prossimo futuro alimentati da un’attitudi-

ne, propositiva e creativa appunto, nello spirito

che Francesco, il nostro Papa ci trasmette. Da

ognuno dei partecipanti parole bellissime, ottimi-

smo e sensibilità umana particolare.

In ordine d’intervento, ha aperto la giornalista

Tiziana Lupi, che ci ha raccontato la grande

umanità che Bergoglio le ha trasmesso nei loro

numerosi incontri.

Caleidoscopio

48

Caleidoscopio Santa Lucia 2020, un giorno d’incontri speciali guardando al futuro insieme

Vittorio Tabacchi ha portato parole molto sag-

ge e giovani, con ottimismo, pensando di uscire

da questo periodo di cambiamento con un’a-

pertura verso le immense risorse dell’innovazio-

ne tecnologica.

Amelie Morel si è focalizzata sull’essenzialità del

contatto umano dicendo che il futuro si costruirà

tutti insieme, insieme siamo più forti.

Siamo stati tutti coinvolti nell’ascoltare emoziona-

ti le parole di Cirillo Marcolin, che si è presentato

non solo nei suoi abiti di grandissime responsa-

bilità, ma anche nel suo aspetto più umano, tra-

smettendoci il senso del rispetto verso le perso-

ne, l’importanza di essere creativi per innovare, il

bisogno di stare insieme e condividere per rende-

re il mondo più sostenibile.

Con spirito vitale indomito e propositivo, Giovan-

ni Vitaloni ha rilevato quanto la pandemia ci aiuti

a maturare, ad apprezzare la collaborazione, la

condivisione, nel bisogno che abbiamo gli uni de-

gli altri, tutti col bisogno di essere ascoltati. Quindi

un impegno sentito a fare meglio di prima. Elai-

ne Grisdale ha parlato di speranza, fiducia, della

pace e della nostra necessità di immaginare.

Le responsabilità di un uomo verso i collaboratori

sono state il tema di Gianni Vetrini, che, con giu-

sta passione, ha segnalato quanto sia importante

che le persone abbiano competenza, non si può

più agire con approssimazione, in ogni compito

e ruolo, soprattutto nelle responsabilità verso gli

altri, occorre la serietà dell’impegno, l’umiltà del

mettersi a disposizione incondizionatamente.

L’arguzia puntuale di Andrea Afragoli ha espres-

so una riflessione sul ruolo che l’ottico optome-

trista riveste ancor più in questo grave periodo

e l’importanza di essere coesi nel concepire e

numero 735   49

realizzare progetti che sostengano la professione

stessa. Per Patrizia Ferrandi la parola chiave è

“insieme”, costruire insieme, imparare ad ascolta-

re l’altra persona, ad ascoltarci, e quindi accettare

la collaborazione, desiderare l’amicizia.

Gérard Martin ha evidenziato i valori della pros-

simità, della vicinanza fra gli esseri umani, per ge-

nerare un’economia più equa e solidale, in modo

da lasciare un mondo migliore per le generazioni

future. Riflessioni teoriche sul periodo che stiamo

vivendo sono venute da Simona Finessi, con

considerazioni di carattere generale che leggono

il presente secondo i dati dell’economia.

Il ruolo del capo d’azienda richiede cultura e impe-

gno e questo ci ha testimoniato Michele Villotti, so-

stenendo la speranza di un nuovo mondo migliore,

secondo un’etica che passi dall’individuo al sociale e

i valori si fondino sulla semplicità, sull’essenziale, su

una maggiore equità per tutti. Simone Santacatteri-

na ha donato una parola d’incoraggiamento, incitan-

do tutti a rimanere sognatori e a non arrendersi mai.

Ho chiesto al nostro giornalista Massimiliano Lan-

zafame di essere alla fine e infatti ha colto, con la

consueta lucidità di pensiero, lo spirito di questo in-

contro, nella sintesi del pensiero che ci ha tutti acco-

munati: guardare al futuro con ottimismo, insieme.

Massimiliano ha, inoltre, sottolineato il valore dell’a-

micizia, come qualità della vita e della professione.

Franco, il mio compagno è medico e vive in prima

linea questo caotico periodo, con cuore e passio-

ne. Ha evidenziato quanto sia importante pensare

all’umanità e quanto sia importante mettere a di-

sposizione generosamente le migliori risorse per

aiutare, per sostenere, per curare le persone, tutti

siamo una stessa fragile e resiliente umanità.

È stato un incontro intenso, filosofico e inconsue-

to, dove ciascuno ha donato il meglio di sé, condi-

videndo senza maschere le emozioni più sincere.

È anche questo un segno di un modo diverso di

stare al mondo e insieme agli altri, con più natura-

lezza, chiarezza, affetto. Grazie!

Alla sera – un brindisi online

Con la rete insieme più di prima, per guardare

avanti. Questo è stato lo slogan che ha introdotto

il momento di condivisione organizzato dal fortis-

simo gruppo di Federottica Milano Acofis.

È stata una simpatica riunione, nello spirito di

questi colleghi che si distinguono sempre per

le vivaci e originali attività e che in tutto questo

complesso periodo non hanno mai smesso di

utilizzare la tecnologia per stare insieme e dialo-

gare attivamente.

Li apprezzo molto e sono felice quando mi coin-

volgono, con un rapporto di amicizia e stima. Ol-

tre l’intervento del consulente fiscale Giuseppe

Piazzolla per brevi notizie di aggiornamento, e il

saluto del presidente Afragoli, la serata ha pre-

sentato una simpatica interpretazione teatrale

della professione dell’optometrista, recitata e

musicata da artisti di teatro con molto talento.

La consegna dei Salvini d’argento per onorare i

35 anni di professione ha arricchito la celebrazio-

ne di Santa Lucia, come pure i brindisi finali che

hanno coinvolto i tantissimi partecipanti nel mes-

saggio augurale più amichevole, presentato dalla

presidente di Acofis, Michela Salerno, con molta

grazia e spontaneità. Anche a Voi tutti il più since-

ro Grazie di cuore.

Luisa Redaelli

Architetto della comunicazione

[email protected]

“Vedere è per principio vedere di piùdi quanto si veda”

M. Merleau-Ponty, filosofo fenomenologico ed esi-stenzialista francese (1908 – 1961).La frase compare sul calendario 2021 del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore.

50   Caleidoscopio

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Federottica Milano Acofis: un brindisi virtuale per Santa Lucia

La volontà di festeggiare la san-

ta Patrona è stata più forte delle

limitazioni in era Covid, così l’as-

sociazione provinciale milanese

di Federottica ha scelto di darsi

appuntamento, il 13 dicembre,

per un brindisi “digitale“ a San-

ta Lucia. Una serata virtuale

condotta da  Michela Salerno,

presidente di Federottica Mi-

lano Acofis. «Volevamo dare

seguito al nostro rituale – spie-

ga – di fare una festa insieme,

senza essere bloccati dal Covid,

sentire e vedere i nostri colle-

ghi e questo era l’unico modo,

quest’anno. Abbiamo sfruttato

la Rete, in modo che ci venis-

se in aiuto com’è accaduto in

questo periodo, perché non ci

siamo mai fermati e soprattutto

durante il lockdown, ci siamo vi-

sti ancor di più in Rete di quanto

si possa fare durante l’anno».

Nella serata si sono alternati, tra

gli altri, il presidente nazionale

di Federottica, Andrea Afrago-

li, che ha anche consegnato,

sempre virtualmente il Salvino

d’argento per i 35 anni di attivi-

tà ai colleghi Dario Di Lorenzo

e Sabino Pisani, Giuseppe Piaz-

zolla, ragioniere commerciali-

sta e consulente fiscale, che ha

offerto un quadro delle novità

in campo fiscale per il 2021, e

Renzo Zannardi, presidente di

Federottica Lombardia, per un

saluto ai partecipanti collegati.

Il brindisi finale è stato lancia-

to da Luisa Redaelli, architetto

della comunicazione.

«La nostra Santa Lucia è stata

proprio questo, volevamo ve-

derci e sentirci lo stesso. Ovvia-

mente non è la stessa cosa del

ritrovarsi in presenza, vedersi,

abbracciarsi e fare un brindisi

vero, ma ci siamo riusciti comun-

que a farlo. È stato bravissimo

Andrea Afragoli che riesce a

dare il suo contributo con le pa-

role giuste al momento giusto.

Come anche Giuseppe Piazzolla

con il suo breve intervento sugli

adempimenti fiscali, cui daremo

seguito con un incontro “ufficia-

le” sulle nuove procedure fiscali.

Alla fine, quando siamo rimasti

una ventina, ci siamo “scaldati”

e il clima è diventato ancor più

amichevole. Ho ricevuto diversi

messaggi di partecipanti che mi

hanno detto che è stato emo-

zionante, soprattutto nel finale

quando ci siamo sbottonati un

po’ di più. C’è stato anche chi si

è commosso e ha pianto.

Auspichiamo che si possa torna-

re a festeggiare Santa Lucia tutti

insieme, perché la nostra festa è

pensata per vedere i colleghi e

scambiare quattro chiacchiere

tra noi, sempre inserendo nel

programma argomenti di cultura

o di aggiornamento professio-

nale da associare al momento lu-

dico… questa è la vera bellezza».

Vita delle associazioni Federottica Milano Acofis: un brindisi virtuale per Santa Lucia

Vita delle associazioni

Da sinistra, in senso orario, Michela Salerno, Andrea Afragoli, Giuseppe Piazzolla e Renzo Zannardi

a cura della redazione

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Personaggi Beppe Modenese: l’innovatore delle grandi sfilate di moda

Beppe Modenese: l’innovatore delle grandi sfilate di moda

Ero un giovane studente universitario quando, ne-

gli anni ’90, per la prima volta conobbi Beppe Mo-

denese. Mi accolse nel suo studio a Milano, in via

Concordia, per dare una piccola mano nei periodi

di grande fermento ed entusiasmo per l’organiz-

zazione delle sfilate di Milano Collezioni. Lo rividi

a distanza di anni, nel 2009, quando da giornalista

di Ottica Italiana, ho raccolto alcuni dei suoi ricordi

e pensieri in una intervista sulla sua lunga e incre-

dibile vita professionale che l’ha fatto ribattezzare

il “Primo ministro della Moda italiana”, di cui qui

riportiamo un estratto.

Personaggidi Massimiliano Lanzafame

Se n’è andato all’età di 91 anni uno dei grandi artefici del made in Italy nel mondo, la sua storia è legata a doppio filo a quella della moda. Geniale la sua intuizione di far sfilare gli stilisti insieme a Fiera Milano. Lo ricordiamo con l’estratto di una intervista a Ottica Italiana.

Beppe Modenese, photo credits SGP

Quando osservavo quel suo modo impeccabi-

le di vestire (completo grigio con l’immancabile

vezzo dei calzini rossi in onore del pittore Balthus

che gliene regalò i primi), la maniera pacata ed

elegante di esprimersi, che metteva a suo agio

l’interlocutore, avevo l’impressione di trovarmi di

fronte a un galantuomo d’altri tempi, che aveva af-

fascinato e coinvolto, con garbo e competenza, i

più illustri stilisti e personaggi che ruotano intorno

al variegato mondo della moda.

«La mia passione per la moda – raccontava Mode-

nese – è cominciata molto presto: negli anni ‘50. Io

sono piemontese di Alba e frequentavo l’Universi-

tà di Economia e Commercio a Torino, ma ho capi-

to che non sarebbe stato il mio mondo e mi sono

trasferito a Milano, dove ho cominciato a dirigere

una galleria d’arte. Nel frattempo ho conosciuto

le persone che cominciavano a fare televisione,

che mi hanno offerto di tenere una rubrica di an-

tiquariato e arredamento: “Vetrine” (era il 1952 e

durerà 10 anni, ndr). Successivamente mi è stato

chiesto di fare pure trasmissioni di moda, dato

che conoscevo gli stilisti di allora e quel mondo,

soprattutto dal punto di vista mondano. Era una tv

da pionieri perché tutti noi ci inventavamo, come

per tutte le cose che nascevano in quegli anni».

Modenese, però, da piemontese aveva un senso

del dovere molto marcato e non si accontentava

dell’improvvisazione, così ha cominciato a dedi-

carsi di più alla moda.

«Ho fatto degli incontri – proseguiva nei suoi ri-

cordi – che sono un po’ il corso della mia vita di

lavoro. Ho cominciato ad andare a mie spese a

Parigi, per conoscere da vicino tutti i sarti fran-

cesi. Ciò, unito alla conoscenza di quelli italiani,

mi ha permesso di formarmi anche culturalmen-

te. Dopo di che ho lavorato per società stranie-

re come Coco Chanel e Du Pont de Nemours

(1960-1977). Questo mi ha aiutato a sprovincia-

lizzarmi in un mondo dove, in fondo, eravamo

tutti un po’ provinciali. Per Du Pont, tra l’altro, fa-

cevo delle conferenze per la moda italiana all’e-

stero, per cui periodicamente andavo negli Stati

Uniti, come pure in Norvegia, Svezia e Germania.

Ciò mi ha permesso di esser conosciuto».

La sua grande intuizione è stata quella di creare

una unica passerella per far sfilare insieme gli sti-

listi, che avrebbero fatto grande il Made in Italy, in

un unico posto, a Fiera Milano, riuscendo a con-

vincere tanti diversi talenti, caratteri differenti e

tra loro in competizione, a creare di fatto un polo

di attrazione internazionale.

«Quando ho cominciato le varie sfilate milanesi –

spiegava – ho potuto contare sulle mie conoscen-

ze e invitare la stampa e i buyer di tutto il mondo

a Milano. È stata un’avventura esaltante, infondo

era tutto nuovo.

La cosa determinante è stata l’intuizione di fare tut-

to in fiera. Ho convinto gli stilisti, che prima sfilavano

nei loro atelier o, al massimo, negli alberghi in giro

per la città, a venire in fiera. Fiera Milano ha messo

a disposizione spazi interessanti, che io stesso ho

disegnato per farli diventare sale sfilate, insieme col

geometra Germano, una persona squisita.

I primi a sfilare, nell’ottobre del ’78 nel nuovo Cen-

tro Sfilate, sono stati Ken Scott, Walter Albini, Lau-

ra Biagiotti, Mario Valentino, Claudio La Viola Enri-

ca Massei. È stato un successo. L’anno seguente

si sono aggiunti Krizia, Ferré, Versace, Armani ed

è stato un trionfo.

La manifestazione nel tempo ha man mano ac-

quisito più credibilità e un carattere ben preciso: è

diventata il prét-à-portér leader nel mondo».

Milano è diventata, così, un grande palcosce-

nico per la moda, come l’ombelico del mondo

nei giorni delle sfilate arrivavano ospiti interna-

numero 735   55

zionali e un po’ tutta la città si riversava in fiera.

«Fiera Milano era a quattro passi dal centro

– continuava nel ripercorrere la sua storia – si

arrivava con i mezzi e taxi in pochi minuti. Quel-

lo che tratteneva un po’ le persone dall’andare

a esporre era la paura un po’ di banalizzare e

un po’ di essere tutti uniformati con un cliché

uguale troppo commerciale. Così ho pensato

a delle cose che differenziassero i vari espo-

sitori, introducendo dei servizi che prima non

esistevano nelle fiere: come il ristorante (Saint

Andrew’s, il migliore dell’epoca), la pasticceria,

i parrucchieri truccatori, la galleria d’arte (Car-

dazzo), la libreria (Einaudi), la gioielleria (Luisa

De Gresy), e perfino il cinema dove si proiet-

tavano spezzoni di film celebri sulla moda. Ho

voluto creare un’atmosfera che prima non c’era:

dare l’impressione ai visitatori che rimanevano

come dentro la città».

Le intuizioni che stavano alla base dei suoi lavori non

erano l’unico segreto dei successi delle tante mani-

festazioni ed eventi di successo da lui organizzati.

«Intanto bisogna avere delle idee alla base e sa-

perle applicare. Poi occorre avere dei validi col-

laboratori, ma non troppi, che siano sulla stessa

corrente di pensiero, ma non completamente. Un

esempio è Carla Ling, la mia più vicina collabora-

trice, con cui lavoro da sempre, che non è mai sta-

ta una “yes woman”. Poi, occorre l’umiltà di capire

e di informarsi. Bisogna avere molte conoscenze,

dalle persone ai luoghi, capaci di gestire e ospi-

tare l’evento. Ma soprattutto è necessaria molta

creatività e questa non si impara, per fortuna!».

La nostra chiacchierata si è spostata, poi, sul

mondo degli accessori e sulla sua grande consi-

derazione per il prodotto occhiale.

«Gli occhiali, come tutti gli accessori, sono par-

titi da un elemento di uso vitale, dedicato però

a poche persone che ne avevano bisogno per

correggere la vista, per poi passare a un com-

ponente aggiuntivo di eleganza, che prima non

avevano. In molti casi è un elemento determi-

nante nel complesso delle collezioni di moda,

sia femminili sia maschili.

L’occhiale oggi ha sfatato la leggenda che l’oc-

chiale invecchiava e imbruttiva. Adesso le donne

e gli uomini portano gli occhiali quasi come una

civetteria. Secondo me questo è il grande merito

dei nuovi fabbricanti e stilisti di occhiali».

E, infine, ci ha lasciati con la sua definizione di

eleganza e stile: «È qualcosa che uno ha dentro.

La maturazione di una educazione, che non deve

essere mai ostentata».

56   Personaggi

La prima certificazione

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Attualità Confindustria Moda: mancano 29 miliardi di fatturato nel 2020

AttualitàA cura della redazione

Confindustria Moda: mancano 29 miliardi di fatturato nel 2020

È quanto emerge dai dati contenuti nel terzo report relativo all’impatto del Covid-19 sulle imprese del settore, secondo cui il comparto chiuderà il terzo trimestre a -27,5% rispetto al 2019, con l’export che segna -26,4% nei primi sette mesi.

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impat-

to tremendo su tessile, moda e accessorio. A

confermarlo sono i dati della “Terza indagine

relativa all’impatto del Covid-19 sulle imprese

del settore”, a cura del centro studi di Confin-

dustria Moda. La situazione che emerge dal

report è a dire poco preoccupante: «Nel terzo

trimestre del 2020 – si legge in una nota – le

aziende del settore registrano un calo del fat-

turato in media del -27,5% rispetto al 2019, in

netta decelerazione rispetto al -36,2% del pri-

mo trimestre e al -39,0% del secondo, ma in si-

gnificativa diminuzione rispetto all’andamento

generale dell’economia italiana che ha visto il

Pil rimbalzare del +16,1%».

Vediamo i dati nel dettaglio. Secondo le stime

aggiornate, «la contrazione del fatturato com-

plessivo per il 2020 si attesta a -29,7%, contro

il -32,5% previsto a luglio, per una perdita totale

stimata in 29 miliardi. Allo stesso modo, la rac-

colta ordini del terzo trimestre segna un -24,7%,

contro il -37,3% registrato nell’arco di tempo

aprile-giugno. Circa l’86% delle aziende del pa-

nel prevede perdite nel fatturato annuo superiori

al 10%, nettamente peggiori rispetto alle previ-

sioni che vedono il Pil italiano calare del -8%».

Quadro a tinte fosche

Secondo i dati, il 29% delle aziende interpellate

vedrà un calo del fatturato compreso tra il -35%

e il -50%, un ulteriore 15% del campione arre-

trerà di oltre il -50%. Nel terzo trimestre 2020,

«la quota di aziende che ha fatto ricorso agli

ammortizzatori sociali si attesta al 74%, in calo

rispetto al 90% emerso nelle rilevazioni prece-

denti». Al contempo, scende al 33% la quota

delle aziende con oltre l’80% dei dipendenti

interessati dalla Cig e nel 19% dei casi, rispetto

al 6% del II trimestre, gli addetti coinvolti non

superano il 20% del totale.

Le aziende con personale in smart working ri-

sultano pari al 21% del campione: «Il 64% di

queste – continua la nota – ha in tale modali-

tà meno del 10% dei dipendenti totali, solo il

6% più del 50%». Per quanto riguarda i merca-

ti esteri, alla data della rilevazione, per il 62%

delle aziende italiane nessun mercato risulta

ripartito, e solo un imprenditore su tre segna-

la un certo dinamismo da parte di alcuni Pae-

si strategici ovvero Germania su tutti, quindi

Francia e Cina. Per quanto riguarda l’export,

infatti, nei primi sette mesi dall’anno l’anda-

mento dell’export dei settori rappresentati da

Confindustria Moda ha ceduto il -26,4%, con-

tro il -14,0% del settore manifatturiero nel suo

complesso.

«È sempre più grave la crisi del settore del Tes-

sile, Moda e Accessorio, oramai impotente di

fronte a questa seconda ondata pandemica –

commenta in una nota Cirillo Marcolin, da luglio

presidente di Confindustria Moda –. Le aziende

che compongono le nostre filiere sono general-

mente piccole e medie imprese ed è quindi na-

turale che vengano più colpite rispetto alla me-

dia. Anche l’andamento del fatturato nel terzo

trimestre conferma una debolezza più marcata

rispetto ad altri settori, dovuta da una parte alla

diminuzione del mercato domestico, e dall’altra

alle grandi difficoltà nell’export, attività che sto-

ricamente ha aiutato tutto il Made in Italy. Ne è

prova il massiccio utilizzo della cassa integrazio-

ne che per 1 azienda su 2 riguarda oltre il 60%

dei dipendenti».

numero 735   59

Formazione Nuovi laureati “a distanza” in Ottica e Optometria

Formazionea cura della Redazione

Nuovi laureati “a distanza”

in Ottica e Optometria

Una nuova sessione “online” per gli studenti che hanno tagliato il traguardo della laurea in ottica e optometria a Milano Bicocca.

Sono proseguite anche a luglio

le sessioni di laurea in modalità

telematica, dovute all’emergen-

za da Covid-19. Così, lo scor-

so 16 luglio, Naomi Barucca,

Cristina Clemente, Francesca

Delponte, Rosa Di Grassi, Giu-

lia Ghilotti, Elena Goffi, Fabio

Lanza, Chiara Masini, e Vania

Zini, hanno presentato le loro

tesi davanti alla commissione

presieduta da Antonio Papagni

e composta da Adele Sassella,

Silvia Tavazzi, Maurizio Acciarri,

e Fabio Pezzoli.

Naomi Barucca ha presentato

la tesi dal titolo “La scelta della

montatura in età pediatrica”,

con relatore Antonio Papagni

e correlatori Rossella Fonte e

Marco Mazza.

Cristina Clemente ha discusso

un lavoro dal titolo “Ortochera-

tologia notturna: studio compa-

rativo del quadro aberrometrico

pre e post trattamento in sog-

getti miopi”, con relatore Mauri-

zio Acciarri e correlatori, Andrea

Pirotta ed Emanuele Vincenzo

Maggiolo.

Francesca Delponte ha pre-

sentato la tesi dal titolo “Elabo-

razione di un prototipo per la

valutazione di arn e arp nello

spazio libero”, con relatore Mau-

rizio Acciarri e correlatore Ric-

cardo Cervio.

Rosa Di Grassi ha discusso un

lavoro dal titolo “Confronto tra

due metodi di analisi morfome-

trica del mosaico endoteliale

corneale”, con relatore Silvia Ta-

vazzi e correlatore Fabrizio Zeri.

Giulia Ghilotti ha presentato la

tesi dal titolo “Studio delle flut-

tuazioni nei dati previsionali per

i test di accomodazione effet-

tuati sulla popolazione contem-

poranea”, con relatore Maurizio

Acciarri e correlatori Silvia Ta-

vazzi e Chiara Braga.

Elena Goffi ha discusso un la-

voro dal titolo “Valutazione della

lente lacrimale tramite aberro-

metria oculare con diverse lenti

a contatto rigide gas permeabi-

li”, con relatore Fabio Pezzoli e

correlatore Stefano Giovanza-

na.

Fabio Lanza ha presentato la

tesi dal titolo “Caratterizzazione

aberrometrica di lenti a contatto

morbide”, con relatore Silvia Ta-

vazzi e correlatore Alessandro

Borghesi.

Chiara Masini ha discusso un

lavoro dal titolo “Valutazione

delle abilità visive mediante l’uti-

lizzo di lenti a contatto a suppor-

to accomodativo”, con relatore

Antonio Papagni e correlatori

Luca Benzoni e Marta Farioli.

Vania Zini ha presentato la tesi

dal titolo “Studio comparativo di

non inferiorità tra due lenti intra-

oculari glistenings-free di ultima

generazione impiantate in pa-

zienti sottoposti ad intervento

di cataratta: Clareon vs Envista”,

con relatore Silvia Tavazzi e cor-

relatore Mariangela Gari.

numero 735   61

2021, neo papà a casa: una settimana più un giorno

Anche per l’anno nuovo, resta il congedo di paternità pari a sette giorni. Anzi, secondo una direttiva europea, il nostro Parlamento dovrebbe approvare nel 2022 una nuova legge per riconoscere fino a dieci giorni.

I sette giorni, al momento, sono previsti dal di-

segno di legge di bilancio 2021 presentato dal

Governo. Ai sette giorni si può aggiungere un

ulteriore giorno da fruire in sostituzione a quello

spettante alla madre, ovviamente con accordo

scritto tra i due genitori. Eccole regole principali.

 

Legge istitutiva

Il congedo obbligatorio per il padre lavoratore di-

pendente era stato introdotto in via sperimentale

dall’art. 4 della Legge 92/2012. Negli anni succes-

sivi è stato sempre prorogato.

 

Durata

Il congedo deve essere goduto entro i cinque

mesi dalla nascita del figlio e può essere spezzet-

tato in varie giornate secondo le esigenze familia-

ri. La legge di bilancio, in corso di approvazione,

rinnova l’attuale misura riconoscendo al padre

lavoratore dipendente anche nel 2021 (al pari di

quanto previsto nel 2020) un periodo massimo di

otto giorni di congedo.

 

A chi spetta

Questo congedo è attualmente operativo soltan-

to per i dipendenti privati. Manca, infatti, un prov-

vedimento attuativo del Ministro per la Pubblica

amministrazione per i dipendenti pubblici.

 

La direttiva europea

Le leggi italiane hanno attuato parzialmente la di-

rettiva (Ue) 2019/1158 del Parlamento europeo

sull’equilibrio tra attività professionale e vita fami-

liare per i genitori. Questa direttiva prevede infatti

Previdenza

64

Previdenza 2021, neo papà a casa: una settimana più un giorno

64   Previdenza

un minimo di 10 giorni di congedo di paternità

dopo la nascita di un figlio, da retribuirsi secondo

la misura del congedo per malattia.

 

Quanto spetta

Il padre dipendente ha diritto, per i giorni di con-

gedo obbligatorio e facoltativo, a un’indennità

giornaliera a carico dell’Inps pari al 100% della

retribuzione.

 

Condizione indispensabile

Il padre deve essere titolare di un rapporto di lavo-

ro dipendente.

Il preavviso

Il padre deve comunicare al proprio datore di la-

voro le date in cui intende usufruire del congedo

almeno 15 giorni prima. Se richiesto in concomi-

tanza dell’evento nascita, il preavviso si calcola

sulla data presunta del parto.

La domanda

In quasi tutti i contratti, il pagamento è a congua-

glio, cioè viene anticipato dal datore di lavoro che

poi ne richiede all’Inps il rimborso. Comunque,

per poterne usufruire, il padre deve comunicare

in forma scritta al proprio datore di lavoro indi-

cando le date di fruizione. Nei casi di pagamento

diretto da parte dell’Inps, la domanda si presenta

online all’Ente attraverso il servizio dedicato.

Visita medica Inps: come indicare il nuovo indirizzo

La battaglia dell’Inps contro la carta continua.

Anche per comunicare un cambio di indirizzo, im-

portante in caso di malattia, si può entrare soltan-

to attraverso uno speciale sportello online. Ecco

come.

 

L’obbligo

Per legge, il dipendente assicurato all’Inps deve

sempre mettere l’istituto in grado di svolgere una

visita medica di controllo quando è assente dal

lavoro per malattia.

Il database dell’Inps

L’istituto conosce tutti gli indirizzi degli assicura-

ti, perché i dati vengono comunicati dai datori di

lavoro e comunque possono essere anche repe-

riti attraverso il collegamento telematico dell’Inps

con tutte le anagrafi comunali.

Indirizzo temporaneo

Può capitare che il paziente si trovi momentanea-

mente in altra dimora, rispetto al domicilio legale.

Il caso più frequente si verifica quando si è in ferie,

oppure se per diversi motivi ci si fa curare in un

altro Comune.

La vecchia procedura cartacea

La comunicazione via mail o con fax o con rac-

comandata A/R è di fatto abolita e non si ritiene

quindi valida se non nei casi residuali di malfun-

zionamento del sistema informatico.

Il nuovo sistema

Da settembre scorso, l’Inps ha messo in funzione,

sul proprio sito ufficiale www.inps.it, il cosiddet-

to «Sportello al cittadino per le visite mediche di

controllo», accessibile tra i servizi informatici.

numero 735   65

La sezione “Indirizzo reperibilità ai fini delle

visite mediche di controllo”

Nel campo «Comunica indirizzo reperibilità», si in-

serisce il nuovo indirizzo (quello temporaneo du-

rante la malattia). Il nuovo indirizzo inserito viene

considerato valido a partire dal giorno successivo.

 

Trasferimenti successivi

Ogni nuova comunicazione di reperibilità sosti-

tuisce e annulla la precedente. Comunque, tutti

gli indirizzi comunicati restano in memoria, con-

sultabili dall’utente che li ha inseriti, alla sezione

“Indirizzi comunicati”, in modo da non perderne

traccia.

Chi può usare lo sportello telematico

Possono accedere al servizio online tutti i dipen-

denti, privati o pubblici. Tutti devono comunque

rispettare gli obblighi di comunicazione ai propri

datori di lavoro, in genere previsti dai contratti

di lavoro. Quindi, pur usando lo sportello online

dell’Inps, si deve avvertire il datore di lavoro.

Meglio prima di spostarsi

L’Inps raccomanda di comunicare il proprio indi-

rizzo nuovo con la massima diligenza e tempesti-

vità possibili, e comunque sempre prima di effet-

tuare lo spostamento.

Infatti, se risulta impossibile eseguire la visita me-

dica di controllo per indirizzo errato del lavoratore

si perde il diritto all’indennità economica di malat-

tia. Naturalmente l’indirizzo deve essere corretto

e completo di indicazioni (scala e interno dell’ap-

partamento). È bene anche accertarsi del funzio-

namento del citofono.

Luigi Tomasso

giornalista esperto di previdenza

[email protected]

I grandi numeri della previdenza sociale

L’Inps non si occupa soltanto di pensioni. Gestisce infatti una larga fascia di prestazioni. Questi i dati forniti dall’Istituto relativi all’anno 2020. In pratica, tra impegni ordinari e impegni straordinari Covid, l’Inps ha avuto rapporti quasi con l’intera popolazione italiana, più molte centinaia di migliaia di residenti all’estero.

Attività correnti per circa 43 milioni di utenti

Lavoratori assicuratiImpreseDatori lavoro domestico Pensioni e pensionatiBeneficiari di indennità di disoccupazioneAssegni al nucleo familiareReddito di cittadinanza

25,5 milioni1,8 milioni (comprese agricole)oltre 900 mila20,8 e 15,5 milionioltre 3 milionicirca 4 milioni1,1 milioni di nuclei familiari

Impegno straordinario anno 2020 (Covid)

Beneficiari bonus CovidDomande bonus domesticiRichiedenti congedo Covid e bonus babysitting Beneficiari Cassa integrazione guadagniNuclei familiari richiedenti Reddito di emergenza Nuclei familiari beneficiari di Reddito o Pensione di Cittadinanza

oltre 4 milioni 275 mila1,1 milioni6,5 milioni600 mila1,4 milioni (oltre 3,1 milioni di individui) 

66   Previdenza

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Zeiss MyBusiness: crescono i servizi digitali al centro ottico

Zeiss MyBusiness: crescono i servizi digitali al centro ottico

Prosegue l’impegno di Zeiss con l’evoluzione dei servizi digitali rivolti all’ottico opto-

metrista partner con MyBusiness, la rinnovata sezione del portale “Area ottici”, prima

denominata WebTracking: è una piattaforma attraverso la quale tenersi in contatto

per la gestione delle attività quotidiane, come per esempio l’inserimento degli ordini

online o l’accesso alla formazione di Zeiss Academy.

«Proprio all’interno di questo innovativo contenitore digitale – si legge in una nota

dell’azienda – si inserisce la sezione MyBusiness che si rinnova con l’obiettivo di forni-

re all’ottico uno strumento in grado di gestire in maniera ancora più completa, intuitiva

e innovativa la relazione con l’azienda».

Zeiss ha intrapreso, da diversi anni, iniziative per accompagnare gli ottici optometristi

partner nel percorso di digitalizzazione, cambiando e a migliorando costantemente

il proprio modo di comunicare con il centro ottico. «Il rinnovamento della sezione

WebTracking – prosegue la nota – va proprio in questa direzione. La necessità era in-

fatti quella di creare un ambiente moderno e accessibile che fosse in grado di ospi-

tare le funzionalità evolute che Zeiss andrà sistematicamente a integrare per venire

incontro alle esigenze quotidiane dell’ottico. Proprio con questo focus, Zeiss ha, ad

esempio, identificato alcuni flussi che prima erano analogici trasformandoli in digitale,

mettendo così il cliente ottico nelle condizioni di poter scegliere tra differenti approcci

in base alle proprie necessità. Inoltre, in MyBusiness, le diverse funzionalità verran-

no presentate in linea con il profilo specifico, ovvero – conclude l’azienda – in base

a come l’ottico stesso si relaziona all’azienda per andare nella direzione di massima

personalizzazione e risposta alle singole esigenze».

68   news

3Momi: “Così nascono le sfumature che vestono le nostre montature”

“Il colore è un potere che influenza direttamente

l’anima”, diceva Kandinsky, celebre pittore che

già all’inizio del secolo scorso studiava l’effetto

dei colori sulla mente. La colorazione è la fase del

processo di lavorazione dove spicca tutto il know-

how e la conoscenza di 3Momi, storica azienda di

Segusino in provincia di Treviso, nata nel 1978 su

intuizione di Girolamo Coppe, proprio come labo-

ratorio di verniciatura per montature in iniettato.

È in questa particolare fase di lavorazione che le montature 3momi prendono vita, «ed

è il colore a conferire loro carattere e personalità», sottolineano dall’azienda i figli Va-

leria, Fabio e Roberto. «Esperienza e professionalità sono due caratteristiche impre-

scindibili per i nostri collaboratori, infatti la verniciatura viene effettuata a spruzzo, e la

manualità e precisione sono gli elementi che permettono ad ogni nostra montatura di

essere curata sin nei minimi dettagli».

È proprio il lavoro manuale che rende unico ogni modello, «e come un artista che non

può riprodurre per due volte la stessa opera, la verniciatura trasforma i nostri occhiali

in pezzi unici, frutto del lavoro artigianale fatto a mano».

Grande importanza riveste la scelta dei colori, compito affidato a Roberto, “il creati-

vo” dei tre fratelli. «È lui, che proprio come un pittore, gioca con i colori e con le loro

combinazioni fino a ottenere la sfumatura perfetta per vestire le nostre montature.

L’ispirazione arriva dal mondo della moda ma anche da quello della natura, dai colori

che ci circondano uniti ad un pizzico di creatività».

L’azienda, da sempre considera la fase del processo di colorazione di fondamentale

importanza, motivo per cui non è stata mai affidata a terzi. «Questa scelta ci permette

di essere più flessibili e andare incontro alle esigenze del cliente ma non solo, anche di

poter esprimere a pieno la creatività e il design di 3Momi – sottolineano i tre fratelli –.

Creare nuovi colori, infatti, non è sempre un processo immediato. A volte può richie-

dere giorni di prove e combinazioni fino a raggiungere la “nuance” desiderata e che

rappresenta il design e lo stile di un occhiale made in Italy».

3Momi: “Così nascono le sfumature che vestono le nostre montature”

numero 735   69

Rinnovato il contratto ai lavoratori del settore occhialeria

Nonostante la crisi derivante dall’emergenza Covid-19 che ha colpito il settore, lo

scorso 4 dicembre Anfao e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria hanno

raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro del settore dell’oc-

chialeria, scaduto il 31 dicembre 2018 e applicato a circa 18.000 addetti su tutto il ter-

ritorio nazionale. La trattativa, iniziata lo scorso anno e lungamente interrotta a causa

dell’emergenza sanitaria, è ora giunta a conclusione con un accordo che decorre dal

1° gennaio 2019 e avrà durata quadriennale fino al 31 dicembre 2022.

L’accordo, secondo quanto si legge in una nota di Anfao, prevede per la parte norma-

tiva alcune innovazioni che riguardano, in particolare: «il rinnovato impegno delle parti

a dare attuazione alle iniziative comuni in materia di relazioni industriali e sindacali ed

enti bilaterali, l’ampliamento della flessibilità in entrata, con l’aumento delle quote con-

trattuali per la stipula di contratti a termine e in somministrazione, l’ampliamento del

diritto allo studio, in particolare per gli studenti universitari, l’impegno delle aziende

nel riconoscimento della professionalità, il potenziamento del welfare contrattuale,

sia per la previdenza complementare che per l’assistenza sanitaria integrativa».

Per ciò che riguarda la parte economica, «l’accordo fissa un aumento dei minimi con-

trattuali a regime di 70 euro lordi medi, con una prima tranche di 30 euro da luglio

2021 e una seconda tranche di 40 euro da gennaio 2022». In considerazione della

crisi del settore in atto, non sono stati previsti incrementi economici, e quindi costi per

le imprese, per due anni e mezzo, dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno 2021.

«Si tratta di un accordo raggiunto in un momento di gravissima crisi del settore do-

vuta alle conseguenze, su scala globale, dell’emergenza sanitaria Covid-19 – affer-

ma Giovanni Vitaloni, presidente Anfao, insieme a Lorraine Berton, presidente del-

la Commissione sindacale –. Tale crisi, che ha segnato tutto il corrente anno 2020

e che prevedibilmente avrà ancora pesanti riflessi almeno sul prossimo anno 2021,

presenta gravi preoccupazioni per la stessa tenuta del settore e conseguentemente

per l’occupazione. Ma la responsabilità, pur in momento così difficile, ha prevalso e ha

permesso di raggiungere un accordo che definirei appunto di responsabilità».

Rinnovato il contratto ai lavoratori del settore occhialeria

70   news

TOPOGRAFIA, REFRAZIONE E CHERATOMETRIA IN MENO DI 3 SECONDI

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CooperVision Italia, Cristiano Campana gestirà il team Professional

CooperVision Italia, Cristiano Campana gestirà il team Professional

Passaggio di testimone all’interno della nota azien-

da produttrice di lenti a contatto: dalle mani di Fabio

Carta a Cristiano Campana, nominato nuovo head

professional services per la gestione del team Pro-

fessional. Ottico diplomato all’Istituto Fratelli Calvi di

Bergamo, 50 anni, Campana vanta un’ampia espe-

rienza nel mondo dell’ottica iniziata come imprendi-

tore nel centro ottico di famiglia, per poi sviluppare,

dal 2001 in avanti la propria professionalità e il pro-

prio know-how, occupando diversi ruoli – dallo store

manager al training coordinator – in diverse insegne

della grande distribuzione.

«Ho sempre apprezzato la filosofia aziendale e la

gamma dei prodotti CooperVision. È stato molto

gratificante e stimolante essere stato selezionato

per farne parte con una carica così prestigiosa e

sono pronto a cimentarmi con questa nuova sfida –

dichiara Cristiano Campana –. Sono particolarmen-

te grato a Fabio che mi ha preceduto per aver creato

e strutturato il team Professional odierno».

L’azienda, forte di 6 stabilimenti e 12mila dipenden-

ti nel mondo, si sta preparando alle sfide del 2021

con nuove attività, tra cui un dipartimento Marketing e Professional composto da 10

persone e con numerosi strumenti, prodotti e opportunità commerciali da proporre

ai propri clienti. «Sono orgoglioso di poter coordinare il team Professional formato

dai field manager e dai consulenti esterni – continua –. Con il lavoro sinergico di tutto

il team così composto, ho l’ambizione di proseguire il lavoro svolto per migliorare le

relazioni con i nostri clienti, al fine di supportarli in modo sempre più strutturato e pro-

ficuo. CooperVision si conferma ancora una volta focalizzata su programmi formativi

erogati su diversi temi e con diversi format».

Cri

stia

no

Cam

pan

a

72   news

Hoya: “Con noi l’ottico diventa protagonista dell’innovazione”

Hoya: “Con noi l’ottico diventa protagonista dell’innovazione”

La multinazionale oftalmica si prepara alle sfide del nuo-

vo anno puntando sull’innovazione con il nuovo pro-

gramma Hoya Center 2021, rivolto ai centri ottici partner,

dal titolo “Sei tu il protagonista dell’innovazione”, capace

di intercettare i nuovi trend per la crescita del centro ot-

tico. Oggi, gli utenti finali sono più esigenti, informati e

anche disposti a investire su prodotti di qualità migliore,

se ben argomentati. Il nuovo programma Hoya Center

per il 2021, «si ispira a una strategia di comunicazione

che fa leva sull’alto tasso di innovazione dei prodotti e

sull’efficacia delle soluzioni per far nascere il bisogno e

conquistare nuovi clienti», sottolinea in una nota Anna

Maria Nicolini, direttrice marketing di Hoya.

Grazie al programma Hoya Center, i partner hanno a

disposizione per un anno un piano strutturato di inizia-

tive e servizi, arricchito da attività speciali per parlare al

target giusto, differenziandosi e creando valore con suc-

cesso. Il grande investimento sulle principali emittenti

Tv, la promozione “Proteggi la tua famiglia”, la visibilità

del centro ottico sul “dealer locator”, attività di up-selling:

sono alcune tra le iniziative che fanno la differenza.

«Continueremo a fare leva sulla proposta di soluzioni visive top per offrire maggiore

soddisfazione ai clienti finali, sempre più alla ricerca di soluzioni visive e protettive

per il mondo digitale. Le abitudini visive moderne, come l’utilizzo smodato dei dispo-

sitivi digitali e il minor tempo passato all’aria aperta, secondo gli studi, porteranno

lentamente a un aumento esponenziale della miopia. Lenti MiyoSmart con tecnologia

D.I.M.S. per la gestione della progressione miopica rispondono a un problema di sa-

lute visiva che ha un impatto sulla vista di bambini di oggi e degli adulti di domani».

I centri ottici che aderiscono al programma Hoya Center «hanno a disposizione inoltre

Hoya4You, lo speciale servizio che permette loro di minimizzare il tempo e il denaro

dedicato ai social, aumentando così il focus a servizi diversi verso i clienti finali».

La direttrice marketing di Hoya sottolinea come l’emergenza sanitaria da Covid-19,

che ha segnato il 2020, ha insegnato che “nessuno si salva da solo”: «Gli Hoya Cen-

ter possono da sempre contare sul supporto quotidiano di un partner, Hoya, sempre

in ascolto delle loro esigenze, che investe nella formazione, nella digitalizzazione e

in attività vincenti per il centro ottico. L’obiettivo – conclude Nicolini – è rendere più

semplice il lavoro dei propri partner ottici, per fare in modo che loro si concentrino per

offrire al meglio il dono della visione».

An

na

Mar

ia N

ico

lini

numero 735   73

Premio Pagni 2020, premiati innovazione e creatività

Premio Pagni 2020, premiati innovazione e creatività

Lo scorso 10 dicembre è stata trasmessa su YouTube e Facebook la finale del concor-

so internazionale Graziella Pagni Eyewear Award 2020. Il contest ha l’obiettivo di dare

visibilità ai marchi più innovativi e creativi del nostro panorama. Quello dei brand indi-

pendenti, infatti, è un fenomeno relativamente giovane in Italia, ma molto più diffuso

in nord Europa, Stati Uniti e Giappone. Oggi, nella nostra penisola sono centinaia le

realtà operanti in questo business, prevalentemente aziende commerciali e in piccola

parte produttive.

Istituito nel 2008 come premio alle aziende

dell’occhialeria distintesi nell’ambito della co-

municazione, dal 2016 il contest premia gli

occhiali più innovativi e originali del mercato

con un evento molto atteso a Palazzo Bor-

ghese, nel centro storico di Firenze. Dal 2018

ci sono 3 distinte categorie: Fashion, Innova-

zione e Design. Causa pandemia, l’edizione

di quest’anno ha adottato un format ibrido,

con la prima giuria formata da ottici italiani,

progettisti e interior designer, che ha selezio-

nato le montature, mentre la decisione finale

è spettata alla giuria online composta da ottici provenienti da tutta Italia. Altra novità

di quest’anno è stata la premiazione, trasmessa in diretta da Villa Valmarana ai Nani,

una dimora seicentesca situata alle porte di Vicenza e celebre per il ciclo di affreschi

di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico.

I vincitori

Il primo premio, il Marzocco d’argento,

quest’anno è andato per la categoria In-

novation a Pinoptik con la collezione Emo-

zione, seguito da Jacques Durand Occhiali

con la collezione Jacques Durand, e Omas

con le omonime linee.

La categoria Design ha visto al primo

posto Bayria Eyewear con la collezione

Bayria-To Lucio Fontana, al secondo posto

Lio con la collezione Io-Fil di Ferro e in terza

posizione Vava Eyewear con la linea Vava.

Last but not least, la categoria Fashion,

Pinoptik, vincitore della categoria Innovation

Bayria, vincitore della categoria Design

74   news

dove ha trionfato Original Vintage Sunglas-

ses con Magma, seguita da Ma.Be. Italian

Jewel con Four Seasons e Lara D’ con Lara

D’ Diamond. Infine, il riconoscimento del

Gran Premio della Giuria è stato assegnato

a G.Z. con la collezione Gazusa.

Original Vintage Sunglasses, vincitore della categoria Fashion

G. Z. di Gazusa, vincitore del Gran Premio della Giuria.

numero 735   75

<Nome azienda> Optox: abbiamo eliminato i conservantiOptox Optox: abbiamo eliminato i conservanti

Optox: abbiamo eliminato i conservanti

Da sempre, i conservanti presenti nella maggior parte delle lacrime artificiali mul-tidose, hanno la funzione di prevenire la contaminazione batterica e fungina e quin-di di ridurre il rischio di infezioni cornea-li anche gravi. Il loro utilizzo nei prodotti oftalmici si è rapidamente diffuso a partire dalla metà degli anni ‘40. I derivati mer-curiali, inizialmente utilizzati, sono stati progressivamente sostituiti dai sali di am-monio quaternario; tra questi, un ruolo di primo piano spetta indubbiamente al ben-zalconio cloruro (BAK), presente in gran parte delle formulazioni oftalmiche.Numerosi studi clinici presentati al Con-gresso Internazionale TFOS Tear Film & Ocular Surface, hanno dimostrato che anche il BAK può portare a sofferenze a carico delle cellule epiteliali corneali e con-

giuntivali. In alcuni casi, possono danneg-giare anche gli strati più interni della cor-nea, ritardarne la guarigione, interferire con la stabilità del film lacrimale e causare la perdita delle cellule caliciformi.Nel corso degli anni è emerso con chia-rezza sempre maggiore che i conservanti presenti nelle soluzioni oftalmiche pos-sono provocare effetti indesiderati. La tossicità dei conservanti è stata a lungo sottovalutata, e ancora oggi non tutti la prendono nella dovuta considerazione, probabilmente perché le eventuali rea-zioni oculari immediate sono solitamente modeste e vengono considerate trascu-rabili in confronto all’efficacia del trat-tamento; le più temibili reazioni avverse compaiono dopo somministrazioni ripe-tute e per periodi prolungati, come nel caso del trattamento dell’occhio secco.L’occhio secco è una malattia multifatto-riale della superficie oculare che determi-na discomfort (bruciore, arrossamenti e sensazione di corpo estraneo), riduzione dell’acuità visiva (difficoltà a mettere a fuoco da vicino o da lontano), instabilità del film lacrimale (secchezza o eccessiva lacrimazione) difficoltà nel porto di lenti a contatto, fino ad arrivare a danni corneali più importanti.L’utilizzo di lacrime artificiali per regola-mentare l’occhio secco è ampiamente rico-nosciuto ed adottato.

Pubbliredazionale

Optox, tel. 02.36635882, [email protected], www.optox.it

Nello studio multicentrico osservazionale, pubblicato quest’anno e condotto su più di 1000 pazienti dalla Dott.ssa Linda Nasser, Oftalmologa presso Instituto de oftalmo-logia Fundacion Conde de Valenciana, ha voluto analizzare se il passaggio da una lacrima artificiale con conservanti ad una senza, può determinare un miglioramento dell’occhio secco. Tutti i pazienti sono stati sottoposti agli stessi esami di valutazione (oggettiva e soggettiva) dell’occhio secco sia durante la prima fase del trattamento, che ha previsto l’applicazione di lacrime artificiali con conservanti, sia nella seconda fase, con il passaggio all’utilizzo di lacrime artificiali senza conservanti.I risultati ottenuti sono inequivocabili: un miglioramento dei sintomi nel 97% dei pazienti dopo il passaggio all’uso della la-crima artificiale senza conservanti. Inoltre, dallo studio è emerso un miglioramen-to dei segni corneali che si sono ridotti del 26%. Lo studio, infine, evidenzia che qualsiasi tipo di conservante inserito nelle lacrime artificiali, anche quelli detti “soft”, causa danni alla superficie oculare, anche quando utilizzati per brevi periodi.Per questo OPTOX ha deciso di elimi-nare i conservanti per rendere i suoi prodotti ancora più tollerabili e si-curi. Infatti dal mese di Novembre tutti i flaconi Multidose OPTOX, sono senza conservanti. Questo è stato possibile in

quanto è stata estesa a tutta la gamma, l’utilizzo dei nuovi flaconi con lo speciale dosatore che sfrutta la tecnologia OSD (Ophtalmic Squeeze Dispenser), che ga-rantisce la sterilità della soluzione fino alla data di scadenza effettiva stampata sulla confezione e senza che mai nessun agente contaminante possa entrare a contattato con la soluzione stessa.Da sempre OPTOX si distingue per l’In-novazione nelle soluzioni per il Benessere degli Occhi e lavora al fianco degli Ottici Optometristi per elevare le proprie cono-scenze e competenze nell’ambito della in-tegrazione lacrimale.

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Più immediato e “mobile friendly” il rinnovato portale di Transitions

Il supporto al centro ottico partner di Transitions è ancor più efficace,

grazie al restyling del proprio portale trade Mytransitions.it, ancor

più “mobile friendly” e di maggiore prossimità del brand all’ottico in

termini di fruizione dei materiali di comunicazione, aggiornamen-

to e formazione professionale, grazie a un rapido accesso a news,

materiali con download diretto e informazioni sui prodotti e sul

mondo Transitions.

Un banner in evidenza invita gli ottici a visionare contenuti social

e i materiali ideati dal team marketing Transitions, utili per attirare

pubblico invitandolo a provare le novità di prodotto attraverso i

contenuti studiati per le pagine social dei centri ottici per dare

maggior visibilità alla propria attività.

Il portale prevede anche alcune sezioni dedicate, come il

“Learning Center”, in cui poter accrescere la propria expertise

con numerose risorse in continuo aggiornamento come, per esempio,

con i “Flash Training Transitions”, brevi video della durata di 4 minuti ciascuno che invitano tutti

i professionisti – ottici, profili tecnici o commerciali – ad approfondire le proprie conoscenze e

iniziare un percorso per diventare “Esperto nella gestione della luce”.

«Veri e propri “concentrati di formazione” – si legge in una nota –, dotati di una modalità grafica

attraente e uno speaker professionale, fruibili in qualunque momento della giornata e da qualsi-

asi supporto incluso pc, smartphone o tablet. In quest’area è possibile anche visionare materiali

di approfondimento tecnico – white paper e folder di prodotto – e commerciale per rendere ogni

appuntamento una vera consulenza di benessere visivo. Tutti i materiali si

possono consultare direttamente dal sito, oppure scaricare comodamente

sul proprio pc».

Sul portale, inoltre, i centri ottici partner possono iscriversi al “Light

Expert”, il programma esclusivo di crescita professionale e formazione

continua che offre una consulenza dedicata con il supporto di un brand

ambassador Transitions.

Infine, un’altra funzionalità interessante per i centri ottici è l’iscrizione

automatica al sistema di localizzazione “Trova le tue Transitions” sul sito

www.transitions.it ed è in arrivo la possibilità di ordinare i dimostratori

lenti e i materiali 3D per l’animazione dello store direttamente dal sito.

«Con il portale mytransitions.it, abbiamo ridisegnato – dichiara Ales-

sandra Barzaghi, country director Transitions Italia – un nuovo modo

di lavorare al fianco dell’ottico. Un approccio più “smart” con una for-

mazione di qualità al servizio dei nostri partner».

Più immediato e “mobile friendly” il rinnovato portale di Transitions

78   news

Opti: appuntamento al 2022

Opti: appuntamento al 2022

«La decisione è legata all’aumento dei tassi di infezione da coronavirus e dai provvedimenti

emanati dalle autorità competenti in materia di viaggi e dai feedback provenienti dall’in-

dustria ottica». Così, si legge in una nota di Opti, è maturata la decisione di cancellare l’e-

dizione 2021, che doveva svolgersi a Stoccarda, per passare direttamente al 2022 nella

consueta sede di Monaco di Baviera, dal 14 al 16 gennaio.

«Nonostante le misure di sicurezza sviluppate insieme alle autorità tedesche – continua

la nota - e l’impegno di molti espositori, tra cui i leader di mercato che hanno portato

a numerose registrazioni, la partecipazione dell’intera filiera non è sufficiente a orga-

nizzare una manifestazione che garantisca il successo sperato e possa, quindi, essere

pienamente sostenuta dagli stessi organizzatori».

Ghm, che organizza l’evento, conferma la decisione di «offrire all’industria ottica una

piattaforma sicura per la sua attività, soprattutto in questi tempi difficili. Tuttavia – ha

affermato Dieter Dohr, presidente del consiglio di amministrazione di Ghm – il nostro

obiettivo è sempre stato quello di organizzare un’alternativa sicura e di successo per

tutti e che fosse supportata da una solida maggioranza del settore. Nelle ultime setti-

mane – continua Dohr - abbiamo osservato il mercato da vicino e abbiamo mantenuto

uno stretto contatto con i nostri espositori, ii quali continuano ad essere molto interes-

sati a presentare i loro nuovi prodotti ai propri clienti in presenza e sono chiaramente

impegnati a favore di Opti.

Gli sviluppi in corso confermano però le molte incertezze, soprattutto per ciò che riguar-

da le restrizioni ai viaggi nazionali. In queste condizioni – conclude Dohr nella nota - non

saremmo stati in grado di soddisfare le giustificate aspettative e gli obiettivi perseguiti

dagli espositori registrati. Quindi, a malincuore abbiamo deciso di prendere questa de-

cisione». Gli organizzatori sottolineano che i loro sforzi sono ora concentrati all’edizione

2022, «che fornirà ancora una volta un impulso positivo all’industria ottica».

numero 735   79

L’irriverenza di Sfera Ebbasta per la campagna di Tommy Jeans Eyewear

Tommy Hilfiger ha scelto il volto giovane e di sicuro impat-

to del cantante Sfera Ebbasta per la campagna Tommy

Jeans Eyewear, che celebra lo spirito youthful e lo spirito

irriverente del brand. Sfera Ebbasta porta il suo tocco uni-

co nella collezione di occhiali da sole e montature da vista,

mentre esplora la periferia di Milano, la città in cui è nato.

L’artista è noto per aver guidato la giovane scena del rap e

dell’hip-hop italiano, poi evoluta ulteriormente nel gene-

re “trap music”. Il suono e l’estetica internazionale di Sfe-

ra Ebbasta danno vita ad una colonna sonora versatile

e attuale, amata dalla cultura dei più giovani sia in Italia

che all’estero.

«Sono molto felice – ha detto il rapper milanese – di far

parte del progetto Tommy Jeans eyewear: l’occhiale per

me è, da sempre, un dettaglio fondamentale del mio look.

L’occhiale rappresenta chi sono e mio modo di essere».

L’ultima collezione di occhiali Tommy Jeans, guidata dal

programma globale “Make it possible” di Tommy Hilfiger,

è caratterizzata da occhiali da sole e montature da vista

realizzati con oltre il 40% di risorse organiche e rinnovabi-

li. La collezione segna anche la prima linea in cui il brand

propone quattro modelli realizzati in econyl, una plastica

a base di nylon che viene recuperata da almeno il 50% dei

rifiuti post-consumo, comprese le reti da pesca e i rifiuti in

plastica rimossi dal mare. La raccolta comprende anche

olio di ricino proveniente dall’India, coltivato in modo re-

sponsabile e rinnovabile.

L’irriverenza di Sfera Ebbasta per la campagna di Tommy Jeans Eyewear

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Strumenti: nasce la partnership tra Bbgr Italia e Topcon Italia

Strumenti: nasce la partnership tra Bbgr Italia e Topcon Italia

Si è attivata una sinergia importante tra le

due aziende, che prevede la distribuzione

nel canale ottico della strumentazione sul

territorio nazionale, che vuole «ampliare e

accrescere il portfolio della nostra offerta

– come spiega Andrea Cerea, operation e

instruments manager Bbgr – e aumentare

la competitività sul mercato. Il team com-

merciale Bbgr Italia oggi può offrire ai

propri clienti (Nikon e Galileo) tutti i pro-

dotti presenti nel catalogo Topcon Italia,

in particolare la strumentazione dedicata

all’ottica/optometria».

Grazie a quest’accordo, Bbgr Italia ha accesso all’intero catalogo Topcon Italia. Tra

questi sono una decina gli strumenti optometrici di maggior interesse, tra cui TRK-2P,

che integra auto-refrattometro/keratometro, tonometro a soffio e pachimetro (senza

contatto), CV-5000, un forottero computerizzato completo di lenti necessarie all’ana-

lisi visiva, incluse lenti accessorie e polarizzanti circolari e lineari, el’ottotipo digitale

CP-24, con il monitor Led full-HD, completo di tutti i test per un’analisi visiva avanzata,

comprese le abilità visive alla guida, i test per i bambini o per ipovisione, in una se-

quenza personalizzabile da ottico e optometrista.

«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione – prosegue Cerea – con un player

come Topcon così profilato e conosciuto. Questa partnership ci permette di affianca-

re all’attuale offerta di mole e video centratura, un ricco portfolio di apparecchiature

all’avanguardia per la sala refrazione. In ultimo ma non meno importante, accresce il

valore della nostra proposta grazie a Topcon, un brand d’eccellenza nel mondo della

strumentazione. A supporto di questo progetto ci siamo dotati internamente di una

struttura sempre più solida e articolata, che prevede una persona dedicata: Gianlu-

ca Vaccaro, instruments product specialist, come interfaccia diretta dei centri ottici e

della forza vendite».

La partnership con Topcon rientra nei progetti che Bbgr Italia sta mettendo in campo

«per continuare ad aumentare – conclude Cerea – la soddisfazione dei nostri partner

e a crescere nel mercato”.

Lo strumento CV-5000

82   news

Design e tecnologia si incontrano nella collezione Oliver Peoples

Design e tecnologia si incontrano nella collezione Oliver Peoples

Il famoso brand di Los Angeles

e l’azienda newyorchese di pro-

dotti audio Master & Dynamic

insieme per una collezione esclu-

siva. La linea è composta da tre

occhiali da sole OP-505 in edizio-

ne limitata, negli acetati ad hoc

firmati Mazzucchelli, e da due

prodotti di Master & Dynamic: le

cuffie wireless con sistema attivo

di eliminazione del rumore e gli

auricolari true wireless.

Con uno sguardo alla rispettiva

tradizione, i due brand hanno

concretizzato questa speciale

partnership declinando alcuni dei propri capisaldi in versioni esclusive e moderne.

Per Oliver Peoples non poteva che trattarsi del suo modello più iconico, l’OP-505, la

prima montatura presentata con la collezione Oliver Peoples d’esordio del 1987, da

cui è poi scaturito il trend degli occhiali vintage. Con aste e ponte filigranati, a ricorda-

re le lavorazioni artigianali del passato, il modello OP-505 viene rivisitato per questa

esclusiva collaborazione in tre acetati ad hoc, tra cui una versione placcata oro 18k,

tutti abbinati a lenti in vetro dai colori vividi ed eleganti dettagli in metallo.

«Le cuffie wireless con sistema attivo di eliminazione del rumore, note tanto per l’e-

stetica quanto per le caratteristiche innovative, sono realizzate in alluminio leggero

e pellami di pregio e, per la prima volta, presentano speciali dettagli in acetato – si

legge in una nota –. Le due modalità di eliminazione attiva del rumore consentono

di adattare l’audio alle specifiche condizioni dell’ambiente circostante per assicurare

un’esperienza d’ascolto bilanciata e cristallina, senza compromettere la qualità acu-

stica. Gli speciali driver in berillio da 40 mm offrono il suono caldo e ricco tipico di

Master & Dynamic, riproducendo con la massima definizione le registrazioni musicali

di elevata qualità».

Oltre a sfoggiare gli stessi dettagli in acetato delle cuffie, gli auricolari hanno in do-

tazione un’elegante custodia di ricarica in acciaio inox. «Offrono ben 40 ore di ripro-

duzione in totale (10 ore di durata batteria e altre 3 ricariche tramite custodia) e una

distanza di connessione bluetooth 5.0 di 30 metri. Inoltre, grazie alla riduzione del

rumore resa possibile dal doppio microfono in array di tipo beamforming e ai driver

in berillio da 10 mm, assicurano una qualità di comunicazione vocale e caratteristiche

audio complessive eccezionali».

numero 735   83

Ogs Italia e Usa si uniscono in un’unica forza

Una rafforzata sinergia lega da oggi  Optometry giving sight Italia  e  Optometry

giving sight Usa, che diventano un’unica entità. La decisione è stata pienamente

condivisa da entrambe le organizzazioni nell’ottica di aumentarne l’impatto, fare la dif-

ferenza e basata sul desiderio di garantire che Optometry giving sight possa ottenere

risultati più significativi e sostenibili a beneficio dei milioni di persone che soffrono di

cecità evitabile.

«È un onore – dichiara Daniela Manenti, presidente di Optometry giving sight Italia

– aver collaborato con Optometry giving sight Italia e desidero continuare a suppor-

tarne le attività. Ringrazio Francesco Cerasi per il lavoro svolto in Ogs in questi anni.

Questo rinnovamento garantirà una continuità di risultati e un servizio migliore alle

comunità bisognose ora e in futuro».

«Colgo anche io l’occasione – aggiunge Francesco Cerasi,  country officer Italia Ogs –

per ringraziare tutti i sostenitori italiani che in questi anni hanno contribuito alle attività

di Optometry giving sight Italia e vi invito a rimanere aggiornati e sostenerne i progetti

attraverso il sito www.givingsight.org».

Juan Carlos Aragon, presidente di Optometry giving sight Usa, ha voluto ringrazia-

re l’organizzazione per il lavoro svolto in questi anni. «Siamo grati – sottolinea – per

gli anni di sostegno che abbiamo ricevuto dai nostri donatori italiani. Hanno davvero

contribuito a portare eyecare accessibile e sostenibile a coloro che ne hanno bisogno

nei paesi in via di sviluppo. Il nostro lavoro continuerà e Ogs Italia è stata una parte

preziosa per renderlo possibile».

Ogs nasce nel 2003 come iniziativa congiunta del Consiglio mondiale di optometria,

dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e del Brien Holden Vision

Institute per affrontare il problema debilitante della disabilità visiva in tutto il mondo.

Con il supporto di aziende del settore ottico e optometrico, di professionisti della vi-

sione e di donatori individuali, Ogs finanzia programmi per fornire eyecare alle co-

munità svantaggiate, formare ottici professionisti in loco  e sviluppare infrastrutture

sostenibili nei paesi in via di sviluppo.

Dal 2003 a oggi, Optometry Giving Sight ha finanziato progetti con più di 23 milioni

di dollari, con risultati importanti: 7.6 milioni di persone e 40 paesi hanno usufruito di

servizi di base di eyecare, 4.000 ottici e optometristi formati nei paesi in via di svilup-

po, 133 centri per la visione fondati, con una media di 3000 persone servite all’anno

da ciascuno.

Ogs Italia e Usa si uniscono in un’unica forza

84   news

Fondazione De Rigo Heart: borse di studio ai figli dei propri dipendenti

Fondazione De Rigo Heart: borse di studio ai figli dei propri dipendenti

Una scelta meritoria che vuole dimostrare concretamente la vicinanza ai dipendenti

del Gruppo con un’azione concreta: la Fondazione De Rigo Heart, infatti, «in conside-

razione della particolare situazione economica, e in via del tutto eccezionale, la fami-

glia De Rigo – si legge in una nota – ha deciso di estendere i contributi per il supporto

allo studio a tutti i figli dei dipendenti De Rigo Vision e De Rigo Refrigeration».

Viene quindi ampliata la platea dei beneficiari del contributo agli studi, con un sostegno

diffuso a tutte le famiglie: «Quest’anno – prosegue il comunicato – a ciascun dipenden-

te verrà riconosciuto un contributo allo studio per ogni figlio iscritto alle scuole secon-

darie di II° grado e per chi è iscritto all’Università. Saranno ben 216 in totale gli studenti

che riceveranno il premio, di cui 161 iscritti alle scuole superiori e 55 all’Università».

La premiazione, quest’anno, si è svolta virtualmente, in un incontro live streaming che ha

visto la presenza della famiglia De Rigo e di tutti i dipendenti, anche di un’ospite speciale:

Leo Gassman, cantautore e vincitore del Festival di Sanremo 2020 nella categoria Nuo-

ve proposte. Dopo essersi esibito in un brano acustico, il giovane testimonial dell’house-

brand Sting ha raccontato molto di sé, dal proprio percorso scolastico e artistico, fino al

suo impegno nel sociale, in cui è protagonista in prima linea in importanti cause.

«Formazione, benessere e salute dei giovani: come famiglia De Rigo – ha commenta-

to Barbara De Rigo, presidente della Fondazione – abbiamo a cuore questi valori, e la

Fondazione De Rigo Heart ne rappresenta il nostro impegno concreto. Ecco perché, in

questo momento così difficile emotivamente e psicologicamente, abbiamo pensato di

sostenere il diritto allo studio dei figli di tutte le “nostre” famiglie. Un piccolo contributo,

che ci auguriamo possa rappresentare un grande incoraggiamento per i ragazzi a inse-

guire e realizzare i propri sogni, impegnandosi nello studio e nella formazione».

La famiglia De Rigo insieme a Leo Gassman, collegato in streaming

86   news

Mei presenta la 4Racer Tba Swift, arricchita di nuove funzioni

L’azienda italiana produttrice di macchine per il taglio lenti, presenta l’aggiornamento

del suo macchinario top di gamma, arricchito di funzioni innovative per essere sem-

pre all’avanguardia nel campo dell’ispezione e della sagomatura di lenti da vista. La

nuova 4RacerTBA Swift «offre funzionalità di ispezione automatica senza precedenti

e un processo di sagomatura automatico e veloce, utili ad incrementare la produttivi-

tà, mantenendo al tempo stesso il livello di accuratezza e di precisione che contraddi-

stingue tutti i prodotti Mei», si legge in una nota dell’azienda.

Grazie alla nuova unità di controllo e al nuovo programma di caricamento lenti, la mac-

china migliora ulteriormente la già ineguagliata produttività della versione preceden-

te, «riuscendo ora tagliare fino a 200 lenti all’ora, processando contemporaneamente

8 lenti con estrema qualità e precisione».

La macchina esegue tutte le attività di controllo-qualità necessarie, analizzando l’in-

tera produzione grazie al Mei Total quality control. «Prima della sagomatura, gli stru-

menti di ispezione incorporati (compreso un focometro multipunto Shack-Hartmann)

assicurano la misurazione precisa di tutti i parametri ottici. Dopo la sagomatura, grazie

al 4QC inspection system, è possibile verificare potenza, centratura, asse e dimensio-

ne, assicurando la perfetta resa della lente secondo le specifiche richieste del cliente

o della prescrizione».

Le nuove funzionalità della 4RacerTBA Swift includono il glide meter, «che analizza

in anticipo la scivolosità della lente consentendo di ottimizzare la velocità e la preci-

sione dell’operazione di taglio, e il silver polishing, un nuovo processo di lucidatura

che garantisce maggiore qualità e brillantezza – si legge ancora nella nota –. È dotata

anche di nuovo stabilizzatore di temperatura in grado di migliorare le prestazioni della

macchina anche in condizioni ambientali avverse. La macchina dispone ora di nuove

frese, con materiali e trattamenti innovativi per migliorare l’efficienza».

Mei presenta la 4Racer Tba Swift, arricchita di nuove funzioni

numero 735   87

Vision Group e Netcity: nasce la Community digitale

I due Gruppi hanno deciso di unire le proprie forze per raf-

forzare le posizioni di mercato e potenziare i servizi offerti

agli affiliati e al pubblico. Secondo quanto si legge in una

nota, l’integrazione operativa è prevista a partire da gen-

naio 2021. «Il management e gli staff aziendali continue-

ranno ad operare nelle due sedi di Milano e Prato per as-

sicurare agli imprenditori affiliati la continuità dei servizi in

essere e la progressiva implementazione dei nuovi servizi

condivisi».

A gennaio 2021 viene rilasciata la piattaforma volta alla

creazione della prima Community digitale dedicata agli

ottici italiani, «in grado di personalizzare campagne mar-

keting di successo, incrementare il “drive to store” mediante

l’utilizzo dei canali digitali e aumentare la fidelizzazione dei clienti finali». La scelta di

integrare la sinergia dei due Gruppi nasce dalla consapevolezza che in questo scena-

rio di emergenza sanitaria ed economica stanno avvenendo importanti cambiamenti

sociali e di consumo che richiedono nuovi investimenti tecnologici ed organizzativi,

per rispondere efficacemente alle esigenze dei clienti, coniugando professionalità e

servizio ad un’offerta commerciale attraente ed efficace», afferma Laurent Schmitt,

a.d. di Netcity. L’operazione ha una grande carica innovativa: «Grazie all’utilizzo della

tecnologia potremo migliorare la fruibilità dei servizi offerti dal Gruppo ed accelerare

il processo di modernizzazione e digitalizzazione dei centri ottici – sottolinea Marco

Procacciante, a.d. di Vision Group –, per offrire ai consumatori un’esperienza sempre

più interessante ed omnicanale».

Professionalità e servizi innovativi, sono gli elementi eviden-

ziati da Guido Belli, presidente di Vision Group: «Questa for-

mula permette agli ottici di mantenere la propria autonomia

imprenditoriale beneficiando allo stesso tempo di significa-

tive sinergie operative e dimensionali». Roberto Marlazzi,

presidente di Netcity, commenta come i due Gruppi condi-

vidano «la stessa visione del mercato e buona parte dei no-

stri affiliati sono colleghi e amici con i quali da sempre con-

dividiamo esperienze e idee, sarà piacevole e interessante

tornare a lavorare insieme ad un progetto comune».

Vision Group e Netcity: nasce la Community digitale

Una copertura assicurativa dedicata, che garanti-

sca al centro ottico la tranquillità di una protezione

assicurativa senza uguali, a 360 gradi, e a un costo

inarrivabile. Sono questi i tratti che caratterizzano

la trilogia assicurativa di Italiana Assicurazioni e Fe-

derottica. Mentre le varie categorie professionali si

stanno dotando dell’assicurazione obbligatoria per

responsabilità civile, Federottica può giustamente

vantare il fatto che con lungimiranza, già 25 anni fa,

aveva ideato insieme a Italiana Assicurazioni, la co-

pertura Rc Professionale per gli ottici optometristi.

Un vero e proprio fi ore all’occhiello tra i servizi

dell’associazione che permette di spendere una

cifra sensibilmente inferiore, rispetto alle polizze

stipulate singolarmente con altre compagnie sul

mercato, e che racchiude, in modo innovativo, l’as-

sicurazione della responsabilità civile professionale,

quella della responsabilità civile verso terzi e quella

della responsabilità civile verso i prestatori di lavoro.

L’ottico optometrista associato Federottica o Albo

degli Ottici Optometristi, infatti, può contare su una

copertura che garantisce massimali adeguati alle

necessità del centro ottico e che prevede un am-

pliamento delle coperture, fi no a ricomprendere il

rischio da “conduzione dell’attività”. Il tutto a fronte di

un costo altamente vantaggioso, ferme le condizioni

contrattuali la cui lettura resta cosa dovuta, avendo

a disposizione:

• Fino a un massimo di 700.000 euro all’anno per si-

nistro, a copertura del risarcimento dei danni even-

tualmente dovuti, che venissero involontariamente

cagionati ai propri clienti ametropi durante lo svolgi-

mento della prestazione professionale.

• Fino a un massimo di 1.600.000 euro all’anno per

sinistro, a copertura tutti i danni che possano essere

causati a terzi nell’esercizio dell’attività di ottico op-

tometrista.

Ad esempio quelli derivanti da partecipazione ad

esposizioni, fi ere, mostre, proprietà e conduzione di

fabbricati, danni a veicoli in sosta nell’ambito azien-

dale e per i titolari di attività di manutenzione/instal-

lazione presso terzi.

Oltre ad essere effi cace per responsabilità civile

personale di tutti i dipendenti, la garanzia concerne

anche le responsabilità previste dal D.Lgs 626/94 in

materia di sicurezza sul lavoro.

• Fino a un massimo di 1.600.000 euro all’anno per

sinistro a copertura dei danni che dovessero patire

tutti i dipendenti (Inail e non Inail) comprese le fi gu-

re “nuove” del panorama legislativo/previdenziale,

quali i lavoratori in affi tto e quelli parasubordinati.

La garanzia include sia le azioni di rivalsa esperibili

dell’Inail o dell’Inps, che le richieste di risarcimen-

to (per esempio per il danno biologico) esperibili

direttamente dai lavoratori infortunati o dai loro

aventi causa.

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www.federottica.org (sez.“Convenzioni”). I consulenti assicurativi, nonché agenti Italiana As-

sicurazioni, Osvaldo Badaracco e Maria Teresa Perini, dell’Agenzia Italiana Assicurazioni

di Piacenza “Romagnosi”, Piazza Cittadella n. 16 Piacenza, sono a disposizione di tutti gli

associati per chiarimenti.

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Convenzioni Assicurative

Marco Procacciante

Laurent Schmitt

88   news

Convenzioni assicurative RC Professionale

Una copertura assicurativa dedicata, che garanti-

sca al centro ottico la tranquillità di una protezione

assicurativa senza uguali, a 360 gradi, e a un costo

inarrivabile. Sono questi i tratti che caratterizzano

la trilogia assicurativa di Italiana Assicurazioni e Fe-

derottica. Mentre le varie categorie professionali si

stanno dotando dell’assicurazione obbligatoria per

responsabilità civile, Federottica può giustamente

vantare il fatto che con lungimiranza, già 25 anni fa,

aveva ideato insieme a Italiana Assicurazioni, la co-

pertura Rc Professionale per gli ottici optometristi.

Un vero e proprio fi ore all’occhiello tra i servizi

dell’associazione che permette di spendere una

cifra sensibilmente inferiore, rispetto alle polizze

stipulate singolarmente con altre compagnie sul

mercato, e che racchiude, in modo innovativo, l’as-

sicurazione della responsabilità civile professionale,

quella della responsabilità civile verso terzi e quella

della responsabilità civile verso i prestatori di lavoro.

L’ottico optometrista associato Federottica o Albo

degli Ottici Optometristi, infatti, può contare su una

copertura che garantisce massimali adeguati alle

necessità del centro ottico e che prevede un am-

pliamento delle coperture, fi no a ricomprendere il

rischio da “conduzione dell’attività”. Il tutto a fronte di

un costo altamente vantaggioso, ferme le condizioni

contrattuali la cui lettura resta cosa dovuta, avendo

a disposizione:

• Fino a un massimo di 700.000 euro all’anno per si-

nistro, a copertura del risarcimento dei danni even-

tualmente dovuti, che venissero involontariamente

cagionati ai propri clienti ametropi durante lo svolgi-

mento della prestazione professionale.

• Fino a un massimo di 1.600.000 euro all’anno per

sinistro, a copertura tutti i danni che possano essere

causati a terzi nell’esercizio dell’attività di ottico op-

tometrista.

Ad esempio quelli derivanti da partecipazione ad

esposizioni, fi ere, mostre, proprietà e conduzione di

fabbricati, danni a veicoli in sosta nell’ambito azien-

dale e per i titolari di attività di manutenzione/instal-

lazione presso terzi.

Oltre ad essere effi cace per responsabilità civile

personale di tutti i dipendenti, la garanzia concerne

anche le responsabilità previste dal D.Lgs 626/94 in

materia di sicurezza sul lavoro.

• Fino a un massimo di 1.600.000 euro all’anno per

sinistro a copertura dei danni che dovessero patire

tutti i dipendenti (Inail e non Inail) comprese le fi gu-

re “nuove” del panorama legislativo/previdenziale,

quali i lavoratori in affi tto e quelli parasubordinati.

La garanzia include sia le azioni di rivalsa esperibili

dell’Inail o dell’Inps, che le richieste di risarcimen-

to (per esempio per il danno biologico) esperibili

direttamente dai lavoratori infortunati o dai loro

aventi causa.

RC PROFESSIONALE E DA CONDUZIONE:LA PIÙ COMPLETA E VANTAGGIOSA.

SOLO PER GLI ASSOCIATI!

€60A SOLI

ALL’ANNO

Per maggiori informazioniLa proposta assicurativa completa e la scheda di adesione sono scaricabili dal portale

www.federottica.org (sez.“Convenzioni”). I consulenti assicurativi, nonché agenti Italiana As-

sicurazioni, Osvaldo Badaracco e Maria Teresa Perini, dell’Agenzia Italiana Assicurazioni

di Piacenza “Romagnosi”, Piazza Cittadella n. 16 Piacenza, sono a disposizione di tutti gli

associati per chiarimenti.

Tel. 0523.336619 e-mail: [email protected]

Convenzioni Assicurative89

A seguito dell’entrata in vigore del Decreto Ministeriale della Ragioneria Generale dello Stato del 16/09/2016, vengono portate in garanzia eventuali perdite patrimoniali arrecate al cliente, derivanti da omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati di cui all’articolo 3 del Decreto Legislativo 21 novembre 2014, n. 175.Tale estensione vale per le richieste di risarcimento presentate al professionista assicurato e da lui denunciate a Italiana Assicurazioni purché relative a comportamenti colposi posti in essere non antecedentemente al 24/09/2015, ed opera con un limite di 2.500 euro per sinistro e per anno assicurativo. Da questa estensione si intendono escluse, multe, ammende o sanzioni di natura fiscale.

CONVENZIONE Costo - € 60,00

RCP: Responsabilità Civile ProfessionaleRCT: Responsabilità Civile verso Terzi da conduzioneRCO: Responsabilità Civile verso prestatori di lavoro

Copertura per:RCP per un massimale di € 700.000,00 RCT e RCO per un massimale di € 1.600.000,00

ASSOCIATO FEDEROTTICA n.iscr. ................. ASSOCIATO ALBO DEGLI OTTICI OPTOMETRISTI n.iscr. .................

Cognome ......................................................................................................... Nome ...................................................................................................

Titolare Centro ottico ............................................................................................................................................................. P.IVA/C.f. ..................................................

Indirizzo .................................................................................................................................................. Cap ............. Città ............................................. Prov ...........

Tel. ( ) .................................................................................... E-mail* .................................................................................................................................*(obbligatorio da indicare per successive comunicazioni)

ADERISCO ALLA CONVENZIONE RC PROFESSIONALERC PROFESSIONALE + RC VERSO TERZI + RC VERSO PRESTATORI DI LAVORO

DATI ANAGRAFICI

FEDEROTTICA - ALBO DEGLI OTTICI OPTOMETRISTI - Via A.Raimondi 10, 20156 Milano - P.IVA 00925701005 - C.F. 00717330583

MODULO ADESIONE CONVENZIONE ASSICURATIVA RC PROFESSIONALE

Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento (UE) 2016/679Inviando il presente modulo Adesione convenzione assicurativa dichiaro di aver preso preventiva visione dell’Informativa Privacy relativa al trattamento dei dati personali ai sensi dell’Art.13 del Regolamento Europeo (EU) 2016/679 allegato alla presente. Il Titolare del trattamento è Federottica, con sede operativa in via A.Raimondi, 10 20156 Milano. Per qualsiasi necessità in materia di trattamento dei dati personali lei potrà contattare il Presidente pro tempore all’indirizzo PEC [email protected] trattamento dei suoi dati sarà effettuato da nostro personale interno autorizzato al trattamento e, per nostro conto, da soggetti esterni, formalmente nominati Responsabili del trattamento, di cui Lei potrà richiedere elenco. Inoltre lei potrà esercitare i diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679 in materia di rettifi ca, cancellazione, blocco, portabilità dei dati.L’informativa completa è liberamente consultabile anche sul sito www.federottica.org/privacy.

Data ....................................... Firma .......................................................................................

Si rammenta che le coperture assicurative sono riservate unicamente ai Centri ottici in regola con il pagamento delle quote di iscrizione a Federottica o all’Albo degli Ottici Optometristi al momento del verificarsi del sinistro. Questa è condizione necessaria per ottenere la liquidazione come previsto dalla polizza. È quindi compito ed onere dell’assicurato verificare che la propria iscrizione sia in regola e attiva, in quanto la nostra Segreteria non è in condizione di verificare le posizioni, specialmente nel caso di rinnovo automatico delle polizze stesse.

La copertura si intende per un singolo Centro ottico. La presente convenzione avrà decorrenza a partire dalle ore 00.00 del giorno 1 luglio 2019 fino alle ore 24.00 del giorno 30 giugno 2020.

MODALITA’ DI PAGAMENTO

ALLEGO COPIA DEL BONIFICO BANCARIO intestato a FEDEROTTICA - IBAN N. IT44A0623002848000036025856

Per garantire il corretto invio dell’ordine, è necessario compilare il modulo in ogni sua parte in stampatello e inviarlo alla segreteria via email all’indirizzo [email protected] o via fax al n.023491374, unitamente alla ricevuta di pagamento. La convenzione si perfezionerà al ricevimento del relativo pagamento. Per motivi organizzativi non sono accettati ordini telefonici e acconti. Le condizioni sono disponibili sul sito www.federottica.org.

Data ....................................... Firma .......................................................................................

QUESTIONARIO DI ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA

Così come disposto dal Regolamento ISVAP n° 5/2006 art. 52, il presente questionario ha lo scopo di acquisire, nel Suo interesse, le informazioni neces¬sarie a valutare l’adeguatezza del contratto che intende sottoscrivere rispetto alleSue esigenze, tenendo presente che la mancanza di queste informazioni potrebbe ostacolarne la valutazione.

1) Confermo di svolgere la mia attività professionale in qualità di ottico optometrista come definita dalla condizioni di assicurazione (Professionista che esamina il processo visivo nei suoi aspetti funzionale, comportamentale, cognitivo, con metodi oggettivi e soggettivi e con l’ausilio di ogni mezzo strumentale messo a sua disposizione dall’evoluzione tecnico scientifica. L’ottico optometrista si avvale delle leggi dell’ottica fisica, fisiologica, dell’optometria, allo scopo di indagare, determinare, realizzare, applicare, fornire qualsiasi compensazione ottica delle ametropie. Fanno parte dell’attività dell’ottico optometrista anche tutte le metodologie educative e rieducative necessarie al miglioramento dell’efficienza visiva). Sì No

2) Desidero tutelare il mio patrimonio per i danni provocati a terzi (a cose, a persone o puramente di natura pecuniaria) nello svolgimento delle prestazioni professionali da me eseguita. Sì No

3) Desidero tutelare il mio patrimonio dalle azioni conseguenti alla Responsabilità Civile verso prestatori di lavoro. Sì No

4) Desidero tutelare il mio patrimonio per i danni provocati a terzi (a cose o a persone) durante la quotidiana conduzione dei locali sede della mia attività. Sì No

N.B. Alcune garanzie prevedono franchigie/scoperti in caso di sinistro e limitazioni/esclusioni della prestazione. Le raccomandiamo di leggere attentamente le condizioni di assicurazione con specifico riguardo alle parti evidenziate in grassetto.Tenuto conto che l’evento dannoso può svilupparsi/manifestarsi su un arco temporale prolungato ed anche superiore alla durata della polizza, raccomandiamo l‘attenta lettura delle condizioni assicurative inerenti l’efficacia della garanzia nel tempo.

Nel caso di risposta negativa alle suddette domande oppure nel caso di mancata risposta ad una o più domande da parte del dichiarante, non sarà possibile procedere alla prestazione della copertura tramite adesione alla convenzione Federottica.

Servizi su misura, realmente utili e vantaggiosi

per i centri ottici associati. Sono queste le fi nali-

tà perseguite da Federottica quando stipula delle

convenzioni. Da questi presupposti è nata la con-

venzione assicurativa “Incendio e Furto”, studiata

appositamente per Federottica. Una copertura in-

novativa e più che mai attuale, considerando che

la crisi economica ha portato a un incremento di

furti e rapine. La convenzione, infatti, protegge il

valore dei prodotti, gli strumenti e l’arredo conte-

nuti nei negozi di ottica da possibili furti e incendi.

È molto vantaggiosa sia per le coperture prestate,

sia sul piano economico, con tariff e agevolate ri-

spetto ad altre possibili soluzioni assicurative sti-

pulate singolarmente ai centri ottici. Dato, questo,

facilmente verifi cabile con il consulente assicura-

tivo di fi ducia, raff rontando i premi e le coperture.

Vista l’esperienza maturata dalla convenzione In-

cendio e Furto, e verifi cate le esigenze degli asso-

ciati, per il periodo di copertura 1 luglio - 30 giugno

di ogni anno, Federottica è riuscita ad ottenere un

ampliamento delle coperture assicurative sia nei

massimali, che nelle garanzie off erte.

In totale sono quattro le formule tra le quali il

singolo aderente può scegliere, per permettere al

centro ottico associato di optare tra un ventaglio

di soluzioni capaci, così, di off rire delle coperture

perfettamente misurate sulla base delle proprie

esigenze e dimensioni. Accanto alle coperture

base, da 250 euro e 350 euro, si affi ancano le altre

due soluzioni da 500 euro e 700 euro, per meglio

rispondere alle richieste ed esigenze attuali.

La convenzione, misurata sullo storico dei sinistri

denunciati e liquidati, permette la giusta copertu-

ra, a partire dal piccolo centro ottico con una ve-

trina, fino al centro ottico più grande e strutturato.

Aderendo alla formula da 500 euro il massima-

le per furto/rapina a primo rischio assoluto è di

30.000 euro. Con la formula da 700 euro il massi-

male per furto/rapina a primo rischio assoluto è

di 50.000 euro.

Inoltre, ulteriori grandi novità, sono le copertu-

re anche per i cosiddetti “danni elettrici” e dei

“cristalli” (previsti per i soli pacchetti da 500 e

700 euro); opzioni molto richieste dagli stessi as-

sicurati. Un altro regalo, quindi, a dimostrazione

dell’attenzione di Federottica e di Italiana Assi-

curazioni verso gli associati assicurati in conven-

zione, che si va ad aggiungere alla copertura del

“furto con destrezza”.

INCENDIO E FURTO:PIÙ COPERTURE, PIÙ MASSIMALI, PIÙ GARANZIE

€250

A PARTIREDA

ALL’ANNO

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associati per chiarimenti.

Tel. 0523.336619 e-mail: [email protected]

Convenzioni Assicurative

Tutti i vantaggi della convenzione “Incendio e Furto”

Servizi su misura, realmente utili e vantaggiosi

per i centri ottici associati. Sono queste le fi nali-

tà perseguite da Federottica quando stipula delle

convenzioni. Da questi presupposti è nata la con-

venzione assicurativa “Incendio e Furto”, studiata

appositamente per Federottica. Una copertura in-

novativa e più che mai attuale, considerando che

la crisi economica ha portato a un incremento di

furti e rapine. La convenzione, infatti, protegge il

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nuti nei negozi di ottica da possibili furti e incendi.

È molto vantaggiosa sia per le coperture prestate,

sia sul piano economico, con tariff e agevolate ri-

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pulate singolarmente ai centri ottici. Dato, questo,

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tivo di fi ducia, raff rontando i premi e le coperture.

Vista l’esperienza maturata dalla convenzione In-

cendio e Furto, e verifi cate le esigenze degli asso-

ciati, per il periodo di copertura 1 luglio - 30 giugno

di ogni anno, Federottica è riuscita ad ottenere un

ampliamento delle coperture assicurative sia nei

massimali, che nelle garanzie off erte.

In totale sono quattro le formule tra le quali il

singolo aderente può scegliere, per permettere al

centro ottico associato di optare tra un ventaglio

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esigenze e dimensioni. Accanto alle coperture

base, da 250 euro e 350 euro, si affi ancano le altre

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rispondere alle richieste ed esigenze attuali.

La convenzione, misurata sullo storico dei sinistri

denunciati e liquidati, permette la giusta copertu-

ra, a partire dal piccolo centro ottico con una ve-

trina, fino al centro ottico più grande e strutturato.

Aderendo alla formula da 500 euro il massima-

le per furto/rapina a primo rischio assoluto è di

30.000 euro. Con la formula da 700 euro il massi-

male per furto/rapina a primo rischio assoluto è

di 50.000 euro.

Inoltre, ulteriori grandi novità, sono le copertu-

re anche per i cosiddetti “danni elettrici” e dei

“cristalli” (previsti per i soli pacchetti da 500 e

700 euro); opzioni molto richieste dagli stessi as-

sicurati. Un altro regalo, quindi, a dimostrazione

dell’attenzione di Federottica e di Italiana Assi-

curazioni verso gli associati assicurati in conven-

zione, che si va ad aggiungere alla copertura del

“furto con destrezza”.

INCENDIO E FURTO:PIÙ COPERTURE, PIÙ MASSIMALI, PIÙ GARANZIE

€250

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Per maggiori informazioniLa proposta assicurativa completa e la scheda di adesione sono scaricabili dal portale

www.federottica.org (sez.“Convenzioni”). I consulenti assicurativi, nonché agenti Italiana As-

sicurazioni, Osvaldo Badaracco e Maria Teresa Perini, dell’Agenzia Italiana Assicurazioni

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associati per chiarimenti.

Tel. 0523.336619 e-mail: [email protected]

Convenzioni Assicurative91

Per garantire il corretto invio dell’ordine, è necessario compilare il modulo in ogni sua parte in stampatello e inviarlo alla segreteria via email all’indirizzo [email protected] o via fax al n.023491374, unitamente alla ricevuta di pagamento. La convenzione si perfezionerà al ricevimento del relativo pagamento. Per motivi organizzativi non sono accettati ordini telefonici e acconti. Le condizioni sono disponibili sul sito www.federottica.org.

MODULO ADESIONE CONVENZIONE ASSICURATIVA INCENDIO E FURTO

ADERISCO ALLA CONVENZIONE INCENDIO/FURTO (Barrare la soluzione scelta A - B - C - D)

CONVENZIONE SCHEMA A Costo - € 250,00Incendio a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Fabbricato o Rischio Locativo € 50.000,00• Contenuto dell’esercizio € 50.000,00• Ricorso Terzi € 50.000,00Furto/Rapina a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Contenuto € 15.000,00• Guasti cagionati dai ladri € 1.500,00Furto con destrezza incluso

Franchigie:• scoperto del 5% col minimo di € 500,00 se è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.000,00 se non è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.000,00 nel caso in cui, nonostante sia presente l’im-

pianto di allarme, questi per un qualunque motivo non entrasse in funzione

CONVENZIONE SCHEMA C Costo - € 500,00Incendio a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Fabbricato o Rischio Locativo € 70.000,00 • Contenuto dell’esercizio € 70.000,00• Ricorso Terzi € 70.000,00Furto/Rapina a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Contenuto € 30.000,00• Guasti cagionati dai ladri € 3.000,00Furto con destrezza inclusoDanni con capitali garantiti:• Elettrici € 3.000,00• Cristalli € 3.000,00• Portavalori € 3.000,00

Franchigie:• scoperto del 5% col minimo di € 1.000,00 se è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 se non è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 nel caso in cui, nonostante sia presente l’im-

pianto di allarme, questi per un qualunque motivo non entrasse in funzione

CONVENZIONE SCHEMA D Costo - € 700,00Incendio a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Fabbricato o Rischio Locativo € 100.000,00• Contenuto dell’esercizio € 100.000,00• Ricorso Terzi € 100.000,00Furto/Rapina a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Contenuto € 50.000,00• Guasti cagionati dai ladri € 5.000,00Furto con destrezza incluso Danni con capitali garantiti• Elettrici € 3.000,00• Cristalli € 3.000,00• Portavalori € 5.000,00

Franchigie:• scoperto del 5% col minimo di € 1.000,00 se è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 se non è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 nel caso in cui, nonostante sia presente l’im-

pianto di allarme, questi per un qualunque motivo non entrasse in funzione

CONVENZIONE SCHEMA B Costo - € 350,00Incendio a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Fabbricato o Rischio Locativo € 50.000,00• Contenuto dell’esercizio € 50.000,00• Ricorso Terzi € 50.000,00Furto/Rapina a Primo Rischio Assoluto con capitali garantiti: • Contenuto € 25.000,00• Guasti cagionati dai ladri € 2.500,00Furto con destrezza incluso

Franchigie:• scoperto del 5% col minimo di € 1.000,00 se è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 se non è presente l’impianto di allarme• scoperto del 10% col minimo di € 1.500,00 nel caso in cui, nonostante sia presente l’im-

pianto di allarme, questi per un qualunque motivo non entrasse in funzione

Si rammenta che le coperture assicurative sono riservate unicamente ai Centri ottici in regola con il pagamento delle quote di iscrizione a Federottica o all’Albo degli Ottici Optometristi al momento del verificarsi del sinistro. Questa è condizione necessaria per ottenere la liquidazione come previsto dalla polizza. È quindi compito ed onere dell’assicurato verificare che la propria iscrizione sia in regola e attiva, in quanto la nostra Segreteria non è in condizione di verificare le posizioni, specialmente nel caso di rinnovo automatico delle polizze stesse.

La copertura si intende per un singolo Centro ottico. La presente convenzione avrà decorrenza a partire dalle ore 00.00 del giorno 1 luglio 2019 fino alle ore 24.00 del giorno 30 giugno 2020.

MODALITA’ DI PAGAMENTO

ASSOCIATO FEDEROTTICA n.iscr. ................. ASSOCIATO ALBO DEGLI OTTICI OPTOMETRISTI n.iscr. .................

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*(obbligatorio da indicare per successive comunicazioni)IMPIANTO DI ALLARME SI NO

DATI ANAGRAFICI

ALLEGO COPIA DEL BONIFICO BANCARIO intestato a FEDEROTTICA - IBAN N. IT44A0623002848000036025856

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FEDEROTTICA - ALBO DEGLI OTTICI OPTOMETRISTI - Via A.Raimondi 10, 20156 Milano - P.IVA 00925701005 - C.F. 00717330583

QUESTIONARIO DI ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA

Così come disposto dal Regolamento ISVAP n° 5/2006 art. 52, il presente questionario ha lo scopo di acquisire, nel Suo interesse, le informazioni necessarie a valutare l’adeguatezza del contratto che intende sottoscrivere rispetto alle Sue esigenze, tenendo presente che la mancanza di queste informazioni potrebbe ostacolarne la valutazione.

1) Confermo di svolgere la mia attività d’impresa in qualità di ottico optometrista e che l’azienda da me condotta si trova sul territorio italiano. Sì No

2) Desidero proteggere in caso di incendio (intendendo con esso anche gli altri eventi assimilati come il fulmine, l’esplosione, lo scoppio ed il fumo) il patrimonio dell’azienda, compresi i fabbricati ed il loro contenuto. Sì No

3) Desidera proteggere i beni dell’azienda, ricevendo un indennizzo in caso di furto. Sì No

4) Desidero una copertura qualora civilmente responsabile ai sensi di legge per danni materiali diretti cagionati alle cose di terzi a seguito di incendio. Sì No

N.B. Alcune garanzie prevedono franchigie/scoperti in caso di sinistro e limitazioni/esclusioni della prestazione. Le raccomandiamo di leggere attentamente le condizioni di assicurazione con specifico riguardo alle parti evidenziate in grassetto.Tenuto contoche l’evento dannoso può svilupparsi/manifestarsi su un arco temporale prolungato ed anche superiore alla durata della polizza, raccomandiamo l‘attenta lettura delle condizioni assicurative inerenti l’efficacia della garanzia nel tempo.

Nel caso di risposta negativa alle suddette domande oppure nel caso di mancata risposta ad una o più domande da parte del dichiarante, non sarà possibile procedere alla prestazione della copertura tramite adesione alla convenzione Federottica.

Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento (UE) 2016/679Inviando il presente modulo Adesione convenzione assicurativa dichiaro di aver preso preventiva visione dell’Informativa Privacy relativa al trattamento dei dati personali ai sensi dell’Art.13 del Regolamento Europeo (EU) 2016/679 allegato alla presente. Il Titolare del trattamento è Federottica, con sede operativa in via A.Raimondi, 10 20156 Milano. Per qualsiasi necessità in materia di trattamento dei dati personali lei potrà contattare il Presidente pro tempore all’indirizzo PEC [email protected] trattamento dei suoi dati sarà effettuato da nostro personale interno autorizzato al trattamento e, per nostro conto, da soggetti esterni, formalmente nominati Responsabili del trattamento, di cui Lei potrà richiedere elenco. Inoltre lei potrà esercitare i diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679 in materia di rettifi ca, cancellazione, blocco, portabilità dei dati.L’informativa completa è liberamente consultabile anche sul sito www.federottica.org/privacy.

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Ottica Italiana e gli annunci sono consultabili anche sul sitowww.federottica.org fino all’uscita del numero successivo

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Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 – Federottica/AdOOSi informano tutti gli associati, i clienti e gli operatori del settore, che hanno rapporti diretti con la Federottica e/o l’Albo degli Ottici Optometristi, che il Titolare del trattamento dei dati personali è Federottica, con sede operativa in via A. Raimondi, 10 20156 Milano. Per qualsiasi necessità in materia di trattamento dei dati personali lei potrà contattare via e-mail il Presidente pro tempore all’indirizzo PEC [email protected]. I dati sono trattati anche con strumenti informatici da personale autorizzato dal Titolare esclusivamente per gestire e rispondere alle varie richieste pervenute (trattamento necessario all’esecuzione di misure precontrattuali adottate su richiesta dell’interessato), non saranno comu-nicati a terzi e saranno conservati per il tempo necessario a tale gestione. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679 in materia di rettifica, cancellazione, blocco, portabilità dei dati. Le informative, per ogni tipologia di trattamento, sono riportate per la consultazione sul sito www.federottica.org/privacy.

La Federottica, Associazione Federativa Nazionale degli Ottici Optometristi italiani, è la più importante e rappresentativa organizzazione dei professionisti del settore ottico e optometrico che, senza fini di lucro, si occupa delle problematiche generali che riguardano i settori professionale, sindacale, organizzativo, di marketing, ecc, inerenti l’ottica e l’optometria. La segreteria di Federottica è a disposizione per rispondere a qualsiasi richiesta di informazioni sulle attività dell’associazione e sulle modalità per associarsi. Inoltre fornisce indicazione sui servizi erogati agli associati oltre ad occuparsi della gestione documentale.

Federottica struttura e caricheAndrea Afragoli (Presidente)

Domenico Brigida (Vice Presidente Sud Italia e Isole), Marco Lollini (Vice Presidente Centro Italia),

Marco Benedetti (Vice Presidente Nord Italia) Barbara Venturi (Amministratore),

Stefano Bertani (Segretario generale), Giuseppe Sicoli (Presidente AdOO),

Marco Barajon, Paolo Carelli, Bruno Maestrelli, Renzo Zannardi (Componenti di Giunta)

Numero Unico Federottica Nazionale: 02.3491708Lunedì al Venerdi - dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00

Attraverso un semplice menù è possibile scegliere quale ufficio contattare:

1 - Segreteria Federottica ([email protected])

2 - Segreteria dell’Albo degli Ottici Optometristi ([email protected])

3 - Redazione di Ottica Italiana ([email protected])

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5 - Ufficio commerciale ([email protected])

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Federottica Aderisce alle seguenti organizzazioni nazionali e internazionali

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Comunicazione importanteLa Redazione di Ottica Italiana si riserva la facoltà di selezionare il materiale pervenuto (comunicati, foto, campioni, supporti audiovideo, ecc.), di utilizzarlo, modificarlo e adat-tarlo alle esigenze editoriali e alle disposizioni di stampa, nel rispetto dei codici deontologici e di regolamentazione giornalistici. Il materiale pervenuto non viene restituito. È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto pubblicato nella rivista senza preventiva autorizzazione dell’editore Optoservice srl.

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I di copertina Omisan farmaceutici

II di copertina Omisan farmaceutici

III di copertina D&sign srl

IV di copertina Mido

Essilor rilegato 32A

Equipe Project allegato

Alcon 37

Assogruppi Ottica 57

Bludata Informatica 10

Carl Zeiss Vision 39

Cidi 49

Dai Optical 62, 63

Federottica 27, 75, 85

Frastema Ophtalmics 17

Italiana Assicurazioni 93

Ital-lenti 51

Kontakt Lens V.A.O. 43

Mark’ennovy 67

Omas 4

Omisan farmaceutici 53

Optiswiss 47

Optoservice 7, 12, 21, 94

Optox 5

Polyoftalmica 71

Seiko Optical Italia 3

Soleko 2

Tecnitalia 1

Vita Research 8

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96

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