Senso comune e sociologia
La parola istituzione attiva discorsi che
attingono a vocabolari diversi e campi semantici
differenti
Definizione di istituzione
Modelli di comportamento dotati di cogenza normativa
Insieme di valori, norme, consuetudini che regolano:
1. Rapporti e comportamenti reciproci
2. Rapporti e comportamenti di terzi
Un esempio: l’istituzione matrimonio
Da un lato, definisce e regola i rapporti tra i due coniugi e il comportamento dell’uno verso l’altro (per es. l’obbligo di fedeltà e assistenza…)
Dall’altro, definisce i rapporti e i comportamenti che tutti gli altri soggetti debbono tenere rispetto alle coppie unite in matrimonio, ogni volta che abbiano a che fare con esse
Caratteristiche fondamentaliAggregati sovra-individuali (“corpi intermedi” tra individuo e società)
Il perdurare nel tempo (stabilità e regolarità)
Prevedibilità delle azioniStrutturazione delle azioni
Ovvero:Attribuiscono dei ruoli sociali
Hanno forza normativaEsistono indipendentemente dai singoli individui
Incorporano potere
Tipologia1. Insieme di azioni sociali e ruoli istituzionalizzati
2. Insieme di modelli di comportamento dotati di potere normativo (matrimonio, proprietà..etc)
3. Istituzioni totali (quelle che assorbono e determinano l’intera esperienza di vita degli individui che ne fanno parte; per es. il carcere, i manicomi, i monasteri, le case per anziani…)
La nascita della istituzione Quando l’azione (o la relazione sociale), ripetendosi nel tempo e/o tipizzandosi, diventa oggettiva… ovvero quando ha valore indipendentemente da chi la compie..diventa istituzione
Un continuum graduale di istituzionalizzazione
Un esempio In un villaggio primitivo un individuo anziano è particolarmente saggio..
Tutti si rivolgono a lui per dei consigli..
Ma l’individuo muore.. L’usanza continua sottoforma di comportamento tipizzato: “si deve chiedere consiglio all’anziano del villaggio”…
La funzione di guida dell’anziano per la comunità si è istituzionalizzata…e si chiederà consiglio all’anziano di turno indipendentemente da chi è…
Ricapitolando…
ISTITUZIONE=
Comportamento oggettivato
Oggettivazione in strutture visibili Oggettivazione in strutture simboliche
organizzazioni Gruppi primari(la famiglia)
Contenuti culturali Condivisi
(l’inno nazionale)
Rituali(i riti religiosi)
Linguaggio(la lingua italiana)
Pubbliche(la scuola)
Private(l’impresa)
Come cambiano le istituzioni?
Mancanza di una risposta univoca Cambiamenti lenti Adattamenti continui Ma anche inaspettati collassi
Cambiamenti intenzionali/non intenzionali
Le istituzioni totali: 5 tipi
1. Incapaci non pericolosi (cechi, anziani, orfani)
2. Incapaci involontariamente pericolosi (lebbrosi, malattie mentali)
3. Individui pericolosi (prigioni, campi di concentramento)
4. Istituzioni di tipo strumentale (navi, caserme, campi di lavoro)
5. Organizzazioni “staccate dal mondo” (monasteri, abbazie)
Caratteristiche delle istituzioni totali (valide per i primi 3 tipi) Raggruppamento di individui Divisione tra “Staff” ed “Internati”
Situazione di dominio Spersonalizzazione Da tanti ruoli ad uno solo (internato)
Da soggetti ad oggetti Socialità coatta Scansione del tempo imposta
La cesura con la vita quotidianaLe istituzioni totali eliminano le barriere tra le tre sfere della vita quotidiana:
1. Dormire2. Divertirsi3. Lavorare
L’ammissione può essere volontaria/coatta
La divisione staff/internati
Stereotipi reciproci ed ostili
Autopercezione Lo staff (superiori, sempre ragione etc.)
Gli internati (inferiori, colpevoli etc.)
Il mondo dell’internato
Le trasformazioni del sé
La definizione del sé all’ingresso
Umiliazioni, degradazioni, profanazioni
Mortificazioni del Sé
Mutamenti radicali della propria “carriera morale”
La spersonalizzazionePrivazione degli oggettiPrivazione del nomeUniformità di alcune carat-teristiche dell’aspetto fisico
Uniformità nel vestire
Forme di adattamento Ritiro dalla situazione (isolamento) Adottare una “linea intransigente” (non cooperazione con l’istituzione)
La “colonizzazione” (l’internato preferisce l’istituzione alla realtà esterna)
La “conversione” (adesione ai ruoli ed alle norme dell’istituzione)
Più spesso: una combinazione delle 4 forme
L’uscita dall’istituzione totale
Grande attesa Momenti di ansia Volontà di prolungare la permanenza
Una volta fuori: impossibilità di tornare ad essere ciò che si era prima
Stigma (l’etichetta)
Il Panopticon
Struttura architettonica che dà forma alle relazioni sociali:I sorvegliati sono sempre visibili
La presenza del sorvegliante non è accertabile
Il potere del Panopticon
Il potere è permanente nei suoi effetti, anche quando non è esercitato
È indipendente dal soggetto che lo esercita, che può essere chiunque
È, in definitiva, incorporato in una macchina o meglio in una architettura che come tale produce assoggettamento
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