Teodoro Monticelli e l'Economia delle acque nel Mezzogiorno moderno. Storiografia, Scienze...

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Indice

Presentazione del Presidente delk prouincia di Salerno

Presentazione de llAssessore prouinciale ailAm biente cle lla prou incia diSa/erno

lttnoduzione

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Ecologia e storia

l. Un quadro storiografco

2. La questione ecologica e l'Europa

3. Un antesígnano: Teodoro Monticelli

Teodoro Monticelli: u, ,nrrtlrrroale tra politica e scienza

1. Il prof 1o biograf co

2. 7ia Genouesi e i giacobini napolètani

3. L'esilio a Fauignana

i. Tra Roma e Napoli

5. NellAccademia delle Scienze

Il contributo di Tèodoro utorltfril; alla scienzadel territorioe alla cultura pre-ambientalista napoletana

-!{l'auanguardia nel sao tempo

i,i \femoria sull'economia delle acque: dal 'mito', greco all'incuriartci sttoi giorni

LIn cait{-'or::o o.'! ed:zioni u 119

T. \f ": ." ,. S:,,t'econantia delle acque da ristabilirsi ne/ Regno di

--i.,.:.,:. ,'.'.'ti''',r;,i- tedizione del 1820) ' 124

t69

177

Introduzione

Le idee eretiche (o che si percepivano come tali) relative ad un sostanziale:11-nsamento del rapporto tra l'uomo e I'ambiente, messe in campo negli anni:..santa-Settanta del secolo scorso da una cultura decisamente alternativa ma:'. in quel momenro srorico non occupava posizioni di rilievo nel dibattito:r:opeo, sranno oramai dilagando in ltalia e nel vecchio continente. pur tra-..istenze e posizioni discordanti, infatti, la cultura ambientalista, e, meglior ì.ora, ecologista, ne-ha fatta di strada negli ultimi quaranr'anni, per cui oggi.- .cgistra una più diffusa consapevolezza collettiva, una maggiore sensibiúià-,-:ruzionale, un più inrenso coinvolgimento del singolo cittadino. una parte.,:::rhcariva della civiltà informatica del web si nurre cosranremente di questi.:ri e dimostra di avere adeguate cognizioni e di essere, in molte occasioni,

=::::e più avanti rispeto ai tempi e alle decisioni della politica.Ii processo di diffusione del sapere ecologico sembra così destinato a fare

:-::-rre nuovi proseliti e a propagarsi, diventando una sorta di patrimonio:-:::ine e obbligando rrasversalmente rurti i soggetti politici della società ad:-iDarsene. uNon c'è, si può dire, discorso politico, da quello del capo dello

-i:-:.- iìno al sindaco del più minuto e sperduto paese, che non aggìunga il:-:-r,rno all'ambiente come componente corrente del proprio armamentario:.- :ico". ha scritto, con sottile verve ironicà, Piero Bevilacqual. In questo-::::c ',-a osservaro come persino taluni settori del sistema imprenditoriale ri-:-:::Ì:lo oramai che la 'variabile ambientale' debba essere tenuta nella massima: -::,.irerazione, per rendere più efficiente e competitivo il mondo produttivo= ,:.: atlrontare le plurime sfide dei mercati. Insomma, per richiamare ancora3.""'rir;qua, uil processo di produzione della ricchezza non awiene soltanto::'-1. Jla combinazione di lavoro e capitale. c'è un tertium, a lungo negletto,:-:::,-ìso. che si chiama natura, risorseo2.

::L B."L,{ceuA, L'Economia conosce la Natura? Articoloder 4 gennaio 2006, inhrtp:lI

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1l

Intoduziane

Inques:eparole.deltuttocondivisibili'nonemerge'invero'lafermapole-mica de.i'ai,::ore ve fso f inspiegabile disinteresse di molti segmenti dell'economia

rei coi:::Lrnri dell'ecologi, i.1l'"rnbiente, indifferenza che 1o ha spinto' in

nLr j., j€iìza dubbio provocatorio, a proporre I'abolizione del Nobel per l'eco-

.Lo:r-a rer ie gravi responsabilità che questa disciplina avrebbe avuto, a suo

:r:-r-. :l.Ì ,r"rfor-"r. il pi""tta in territorio di saccheggio'

'- s_.,. iarci rrascinar. oit..-odo nella querelle, ci preme constarare come la

r.'r.::rica. il confìonto anche serrato, non siano modalità sporadiche nel mare

;,;,;,,,;; j.i;;;.r; ambientalista. Questo perché parlare.di ecologia e di

,.."ìqtir. .,,'Èi..,t"li significa "ff'o"t"" in maniera inevitabile temi scomodi'

lnlt.,.arir.i e anche contócorrente, che mettono sovente sul banco degli imputati

:rL.;] solo specifici interessi economici, consolidati atteggiamenti predatori di

.orbie e multinazionali, quanto una precisa visione del mondo, dell'economia,

lclla .uLtura, della politiàa, sbilanciata sul versante del mercato, della compe-

:izione piu agguerrita, delf interesse affaristico'

IpiuottimistiSonodelparerecheoccorrasemplicementefestituirebuo.ne reqole al sistema capitalistico, mancando una chiara alternativa ad esso'

pr.r."'r,do maggiore atànzione ad una gestione piìi equilibrata del rapporto

con\quadriambientali.Quantiperseguonounanettainversionedirottanelsistema economico e poliù.o in*rrr"rion"le ritengono, invece, che la deriva

del capitalismo ,ia or"*"i iniziata(a partire dalla finanza internazionale) e che

1'ecologia sarà il suo decisivo banco ii pro,r" o gli assesteràr il fatidico colpo di

gr^ri".-er.rti ultimi ro.ro i.r.o."ggiati àa recenti analisi storiche, politologiche

ed economiche, che vedono peri-Jnalità del calibro di Joseph Stiglitz, J9rem1

Rifkin e Naomi Klein3, tantà per citare i piir rappresentativi, parlare di crisi

del sistema capitalistico e della globalizzarione a-causa delle nuove e gravi di-

suguaglianze sociali che ne sarebbero derivate'

Come che sia, t" ntrot "

percezione del rapporto tra l'uomo e il suo ambiente

è una storia che si sta ,.'it'e"do ancora " f"iit'' ma che ci appare dawero ine-

luttabile, perché densa di ragioni fondate e del tutto appropriate in relazione

ai mutamenti che si ,.gi"'"io proprio nell'ambiente' nonostante vi sia chi si

o sti n i a co glierne .on,Éddi'io"ì, p"gi"di'i politici' malafede' .faziositìr'

bana-

iizzando il grido d'"ùlr','. r,rllo ,t"toài salute del pianeta che viene lanciato da

--ai

".a"rro, J. Srrcr-irz, La globalizzazione e i suoi oppo^sitori,Torino, Einaudi' 2002

::.j i:. ,li G/obalizati;;';;;;'1;;'o*ln"t'W'w' Nonón & Companv' 2002);l' RtrrtN'

. " , -:, :', 'í:i!.o.\{il^;; M;;J"d*t, t005 (trad' it' di The European Dream) ; N' KrEtu'

,' ,,, :'. ",:,',', L't,rri',/)l 'apitalismo

dei disastri' Milano' Rjzzoli'2007'

Inîroduzione

qru parti e con sempre piir puntuali argomentazionia. per alcuni di questi aurori,EÌr ambientalisti passano per 'profeti della sventurd e sarebbero-responsabili dir.rlsi allarmismi a proposito delle risorse naturali, del rapporto uomo-ambiente,;elìo sviluppo demografico e persino dell'inquina-.nió, provando a riscrivere'l quadro ecologico del pianeta rifiutando qualsivoglia catastrofismo. Tir6avia,:ur portando avanti questa crociata antiecologista, anch'essi non hanno potu--o iàr a meno di considerare che I'ecologismo'stia udiventando ,.-pr.liù il,isrema che governa le relazioni internazionali, a cominciare dalla vita internaieìl'Lrnione Europear5.

-\ monte di questa posizione anti vi è la percezione, dal loro punto di vista,--:ìe i'allarme lanciato dagli ambienta.listi nasconda altri obiettivi; ,rc,è un minimo-:Ì:run denominatore negli opposti allarmismi che ci martellano da oltre trenta-rni: la richiesta urgenre di limitare le attività umane o, per essere più precisi,::rirare al massimo lapresenza umdnAsia quantitativa che qualitativa. È q,r.rto-::ne il fondamento su cui poggia il concetto di sviluppo sostenibiler..

\on è questa la sede per contesrare o suppoftare tale posizione, ma mette-rnio osservare come nel novero di una disciplina che sta conoscendo una:,-, :siderazione planetaria vi sia una frangia di oppositori che, in totale con-:::tendenza, arriva a disconoscere il valore di talune asserzioni scientifiche.siiendone altre, di segno completamente opposto) e confuta la necessità di-r-r"enti radicali e non più differibili.

cerro, basterebbe scoprire qualche lembo di lenzuola del passato, anche:::r'rio. per comprendere quali improlvidi muramenri abbiano subito i qua--: :-arurali per via della tenace e persistente azione dell'uomo. Nella civiltà

- - : ie-'-ale, ad esempio, e soprarrurro dopo il X secolo, jl ' ceto boighese' italiano: " '" : a\-uro un atteggiamenro moho disinvolto verso gli spazi in cui si rrovava. ', -' -ie . modificando con incisività" l'ambiente cittadino e rurale e provocando--^,::- profbndi squilibri ecologici. Fumagalli ha parlato .rpr.rr"-.r,te di pro-: - , . , ii a.ntroptzzazione dell'ambiente, ma ha anche riconosciuto, invero, che: ,:', -sse avuto dei limiti, uche noi ancora mal conosciamo, verificabili nella::r-!:-:rza da parte di tutti i ceti, pur se in misura diversa, ad abbattere alberi,: - '::ri. ioresre, a prosciugare paludi, per sostituirli con più redditizi campi- : -:,-" -;i"-, dando così forma all'idea embrionale di uno 'sviluppo sostenibile' (io

-:.. :ra eli altri, R. cascrou-A. Gaslenr, Le bugie degli ambientalisti. Ifatsi allarmi tlet'::,:;: :;ologisti, Asti, Piemme, 2006.":'

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,-:. '.. F'-'lircrtrt, L'uomo e I'ambiente nel Medioeuo, Roma_Bari, Laterza,

l9

1999, p. IX

lntodu:iane

sresso ir!:..Jrf,rnenr- rimosso o messo in discussione da taluni antiambientalisti)'

o\f i:Lì ;or:ratibile .o,tl" ,t",t"a' che avrebbe accompagnato l'uomo nella sua

azron: ii ir:er, -t-tro ,nl ..rrito.io. In qualunque temPo ed in qualunque luogo'

I Lr l:a ;:-1 :IL Lì aggiunqere'

F:nc,.raFumagalli,Perrimanereinambitostorico'hainsistitosulfatto-:r- i:' :r-g;ia d..ir"-"Jt. l'assenza di un feelingcon la natura da parte della

;-'. 1,1; ;g'rntaai,-r" -.di.t'ale, che invece' l'at"bbt rispettata e finanche amata

::-rrri,r :L quanto convinta di essere altro da lei e che ll distacco dalla natura

:::-Df- r-!-\.enuro qr.,"'-'do l'uomo aveva finito per privilegiare ed esasperare la

.,ìiÌriLì:Ì-nte razionale del suo essere8' Processo iniziato già d"till: il Medioevo

-;i::a.,,rebberroYatonell'alveoillurninistalasuapienaecompiutaafferma-;-rìn-. -\-remo modo di 'ito"t""

su quest'ultima riflessione che nel pensiero

-;c-ogista occupa uno spazio ragguardevole'

Ii passato è dietro l',ngolo t ipt"o' come visto' ci indica le strade percorse

. c'-:eÌìe da percorrere, le "eredit)L d" to't'""'"re e quelle da rimettere in gioco'

l-ìJ-.;i;*'".,ti ,-r.l rempo storico in cui sono state elaborate ma anche la loro

,febolezza se raffronrate con i nuovi e piìr attuali criteri di giudizio' sociali' cultu-

.Ji. p.1i,i.i . fi'r",r.h. etoriografici. Al.rrn. delle nozioni in materia di gestione

.ìei rerritorio e di rapporto ó" l" natura' elaborate in età moderna' possono

apparirci bislacche o'fàrr. semplicernenre superare, eppure, erano aiquanto dif-

ruse, consolidate da,rr-r".orr."rione cuituralà, politi.". religiosa che metteva al

cenrro dell'interesse solo e soltanto l'uomo. L" n"trr," non era che un appendice'

un corollario secondario e quasi soio scenografico posto al suo compieto servizio

. po.o si sfuggiva a questa imperante catesoria concettuale'

Anche "ll,irrt"rrro-di

,.h.-i culturali ih. l" scienza e I'intellettuaiità laica

Stannoancoraoggicontinuandoascardinareearimuovere'nonsonomancatevoci che, pur senza -."t" in forse ii modo di pensare del loro tempo' hanno

nanifestato .,n i".*.,,. .d .,.'" sensibilitir differenti, o hanno posto le condi-

zioni per,-,n",ifl.,,io,'. -.,1o unilaterale. Ci riferiamo in particolare a studiosi

delsettecentoedelsirccessivosecolo'periqualil'r-lomoavrebbedovutoavereun aneggiam.rrro -.ro ostile nei .orrfron,ì della natura, accettare ie lezioni

dr sobrietà . d,i risfetto del paesaggio propri della. civiltàr contadina' piegare

ìa natura al volere ].li;";-; -^ ilrrrid.r"rdor. le sue capacità di reazione

- J.ì der',rstazione), e, dunque' provando avivere in sinergia con essa' con un

a:::gsianento piìr oculato e rispettoso'

\ 1: c.è un altro *p.ri" metoiologico che la moderna concezione ecologista

:. \l

Introduzione

sra provando ad affermare nell'accostarsi al passaro: sviluppare .la capacità dirjcensarlo anche con le nuove problematicità che ri ,t".r.roàl anni affermando- Ledere ne/ passato cose che il passato non ha uisto. IJn non facile esercìzio di:nalisi e di interpretazione del fatto storico, che si espone all,evidente rischiodi una non appropriata storicizzaziane..h. pr.r.rppone il recupero d.i una:imensione ecologica della storia politica, economica e culturale, nonché la:apacirà di porsi nuovi interrogativi sulie lacune e sulle lungimiranze d.el passato.f :ò diventa praticabile se si utilizza come approccio al proúlema I'interrel azionejùrno-rìatura, e, dunque, la visione olisticae, . .rnn l" infruttuosa dicotomia:ia l'uomo e la natura.

. Inr.'ero, quesra rivisitazione critica del passato sembra piii praticabile a--.orrere dalla rivoluzione industriale, un evento che ha ",r,rio -t1,. ricadute':nbientali'

e che può essere analizzato tenendo conto di tutte tre trasformazioni.:r- esso ha prodotto sotto il profilo sociale, economico, politico e culturale.' ..rra'ia, I'ampliamento del punro di vista potrebbe

".-"rir" per tutti quei::-'cessi storici (anche di prevalente narura politica) che hanno

"rruro ur," fàrt.

'::ersecazione con problematiche collegate al territorio, al paesaggio, all'agricol-- -:a' all'economial0. oper:e pubbliche e nuove infrastruttur., .o"riruriorre di vie:- ;on-runjcazione, gestione delle risorse (idriche e boschir.e), maggiore pressione'.roqrafica, rrasformazioni agricole, per fare degli esempi, ,oriJ tutte'azioni,-:= merirano una lettura sistemica per l'eviden,è i-p"r* sul territorio, e ciò' :ic anche per il dibattito e per le scelte politiche a monte di tali interventi.

tndare alle origini di quelle che oggi definiamo scienze ambientali e,cukura:-- - -oqista' è uno degli obiettivi di questo libro.

Iì oersonaggio centrale scelto per questa prima sfida, , artre ne seguiranno- - iabate Trodoro Monticelli, uno srudioso dal voito bonario, ..rì".o-. .i-::rre nell'iconografia in nosrro possesso, un intellettuale garbato e caparbio-1. non salda certo il suo nome al dibattito sull'ambientè che afferisce alla

:::a arrr-raiità, ma che va considerato, con tutte le precauzioni del caso, un::::ursore. un pioniere di tematiche ch.e, pur con i limiti personali e le acqui-, -- -- r:i e conoscenze proprie del contesto culturale e politico in cui ha .p..",o,

Il;oncetto di ecosistemaproprio dellavisione olistica si è sviluppato dal 1935 e fu.''r d:r sir Arthur Tansley. Ésso è diventato. parre integrante d.11a'J.i.nz" ..oloji... .-:-- :anto l'ambiente 6sico quanto le specie biologiche?h. .o-porgorro il ,i.r.fr".

Cir. iia i tanti lavori che si possonà citar.e A.È SABA, Dat )aesíggio alt,impresd. La' ':'. ;'i:oìentale Jia strumento enciclopec/ico e scienza olistica, in**,*.."dff,rr.e.ri..,r/drpa..r'-. -:-.nr i 8 14l5 1/ I /hec00-07.pc1f.

t1

Innoduzione

in un mome nto preciso delia sua esistenza e in uno spazio temporale di breve

ma inrensa durara. haaccarezzato l'idea, trasfofmatasiinunaMemoriadatapiìtr-olre alie srampe (ma non aggiornata nei suoi contenuti concettuali e nelle sue

acquisizie',ni . di portare un contributo alla risoluzione di una serie di problemi

che .-.lgg, pLrssiamo considerare tipici dell'ecologia, dell'ambientalismo' della

s.ienzì. deì territorio.EEìi à stato, come detto, espressione del suo tempo, cifra di un rapporto da

i:ìu.iarore dell'uomo nei confronti del suo habitat naturale e soprattutto' uno

dei :anli emblemi deila cultura scientifica e razionaiista che ha ridisegnato il

iatDoito uomo-ambiente secondo una visione meccanicista che ha agevolato,

ir oennltir a, taie percezione. lJn determinismo elementare fatto di attenzione

r€: i'uomo, ma volto anche a individuare Iefotze naturali, ricercando semplici

;...osramenri tra cause naturali ed effetti umani e privilegiando taluni fattori

ambientali considerati come determinanti delle varie condizioni umane.

\ella sua interpretazione deterministica egli considerava I'uomo la forma

r-ir-e nte prù evoluta ma non certo libera nei comportamenti e nelle azioni, e la

sua azione, tenace e continLla, capace di domare la natura, era in buona parte

morivata con il ricorso ai particolari'doni'che la natura stessa gli concedeva'

Inrerpretazione, questa, che richiama alla mente il titoio e i contenuti della mag-

giore opera di Carlo Afan de Rivera, vera autorità del'pensiero pre-ambientalista

a,ro...r..r.o ,le Considerazioni sui mezzi dd restituire il ualore proprio ai doni

che ha la natura largamente cuncedutl al Regno delle Due Sicilie. ul-a natura che

alle nostre .ottr"d. è stata tanto benefica e ad esse in particolare ha mostrato la

sua predilezione, - scriveva de Rivera - , ci of1ie vantaggi così grandi e speciosi

che in breve tempo possiamo raggiungere e sorpassare i progressi che le altre

nazioni han fatto mercé perseveranti sforzi e sommo stento)i1. Si tratta di un

passo emblematico .h. ^on

sintetizza solo il pensiero di Monticelli e dello

,r.rro d. Rivera, ma di un'intera generazione di studiosi e di un'epoca storica

che poneva 1'esigenza di ragionare in termini di sviluppo sociale ed economico

del i4errogiorno, che aveva già accumulato pesanti ritardi rispetto ad altre

aree italiane ed europee, in un quadro concettuale che non metteva certo in

discussione il rapporto dicotomico tra l'uomo e la natura'

Di qui p.o.ri.tl. anche io stretto cordone ombelicale tra economia ed eco-

.ogia. che ha segnato, come vedremo, la storiografia italiana'

,\..ir Dr Rrvln-A., Considerazioni sui rnezzi da restituiîe il ua/ore proprio a.i doni che

.i.,.<iiilente conceduto a/ Regno delle Due Sici/ie,Napa\e. dalla stamperia e cartiera

i:1. roÌ, l. p. i9.

Introduzione

Partendo dai presupposri cuhurali sinora esposti, Monticelli ha avuto il-eriro di essere stato tra coloro, e non sono stati pochi, che hanno saputo-ogliere taiune contraddizioni nel rapporto tra l'uomo e la natura e di essersirrcCuparo di una delle risorse pirÌ importanti, l,acqua.

È abbastanza evidente .h. l" utori" delle risorse si leghi a doppio mandatoila sroria delle sensibilità e delle culture ambientali ., ,rjl" fattispecie, a quellarubblicistica italiana e meridionale che fra Sertecenro ed età napoleonica, oc-:rpandosi dei boschi, aveva dato corso ad un vivace dibattito sullutilizzazione,. .,-incoli normativi e la funzione delle aree forestali12.

È probabilmenre vero che non si possa parlare per questi scrittori di una vera. lropria cultura ambientalista, come sostiene vecchio, (e, difatti, noi abbiamo::etèrito parlare di pre e proto-ambientalismo), ma ci pare che possano cadere:i une resistenze in proposito, a patto che si compr.ndàno le novità sostanziali:i; questi intellettuali proposero alla cultura d"l loro rempo. In tal senso, vaf-:o merito ad una recente storiografia di aver saputo osservare come, nel pur::e"-alente quadro deterministico, quesri studiosi abbiano saputo cogliere i:;ssi sistemici tra }e risorse, quelli che collegano i boschi ad altii fenomeni na-:*:a1i. in particolare, il legame tra diboscamenro e inondazioni (e, quindi, con., iissesro idrogeologico)13 e quelli che saldano in una rrama unica le diverse-::e di un rerrirorio, il litorale, la pianura e la montagna, ai fini dello sviluppo:.,-a società. e delle attività umane.

\ f erito anche, come suggerito da Galasso, di quelra dimensione 'sociologica:.e-i illuministi e post-illuministi napoletani, chè si sforzavano di nindividuare.-.menti generali e strutturali del comporramento umano come fondamenti, :aiegorie del loro discorso politico-socialeol4, aprendo, pir) o meno consape-, --::renre, il campo ottico della loro interprerazione anche alla complessià e:- :::'-nicità dei fenomeni socio-ambientali.

Quesro libro riannoda tali tesi e prova a svilupparre partendo da Monticelli,:.: -- quaie ha certamente giocato un ruolo importante la formazione culturale,:.-:::inca e matemarica, nonché una certa conoscenza delia fisica di cui dà prova:-:-i E.0nomia cle lle acque. Quest'ultima disciplina era l'espressione piii dirett"

tl:: in proposito, B. Vnccuto, Il bosco negli snittori ita/iani del Settecento e dell'età:::,.: ?::;!1. Torino, Einaudi, 1974; G. Foscanl Dall'arte Aalh professione: gli ingegneri:-:::: t:';jj ra sette e ottocento, Napoli, EsI, 1995, rol.t Il patrimonio boschiio nel cilento':' .;--' . in .,{nnali

Cilentani", 2, 1990, pp.25_38.-:r. \f . Arr'ueRo-S. B'q*c.t', storia derl'ambiente, Firenze, carocci, 20a4, p. 176.

'-a G: G]l1,,ro' La fksofa in soccorso de'goaerni. La curtura nopolrtnr,o'rrrl settecento..- J:ida. 1989, p.45.

')

I nr rnìuzione

del modello n-ricianicisrico newroniano dell'universo basato sulla distinzione tra

mareria e spazio tnoro anche come riduzionismo scientifico), secondo il quale

i'unirerso iarebb'e cosriruiro da oggetti separati che interagiscono urtandosi in

mani.ra piu o n're no fbrtett. La fisica concepiva la natura come una macchina

perrèira- ri cui tunzionamento si basava su pochi fondamentali principi, pri-

rro lìa tuni quello di causaiitàr. Tirttavia, essa conteneva in Txuce delle aperture

coi:e:ruali .-h. ar,rebbero messo in discussione, nella seconda metà del XiX

secolo. gli sressi presupposti del rneccanicismo e aperto la cultura scientifica

i- circ rih lorrunare intuizioni"

11 r'oiume si articola in tre capitoli e corre sul filo delle scienze ambientali,

ceija 'toriograÉa ecologista e deila ricostruzione dell'azione culturale e politica

i,ì Teodoro N'fonticelli.

La '/ît/a cui si faceva cenno prima è relativa all'idea di far dialogare storia e

.,rir,r." ecologica, di recuperare gli elementi anche solo abbozzati di un proto-

ambienralismo riconoscibile in qualsiasi epoca storica' di riprendere evalotizzarc

le idee e ie proposte di studiosialle prese con i problemi del loro tempo, che

a\-evano spesso un'evidente connotazione ambientale'

La strada che s'intende imboccare presuppone il superamento del dualismo

uomo/natura a beneficio di una lettura basata sui nessi e sulle interazioni,

seguendo la metodologia sistemica'*N.l p.i-o capitolo è emersa l'esigenza di fornire un quadro della storio-

g."fi" "Àbi.ntaiista,

almeno nelle sue diramazioni piii significative che hanno

i.r*."ao la cultura europea ed americana nell'ultimo mezzo secolo, anche se

nor, ,or-ro mancati alcuniìiferirnenri antecedenti. In particolare, si è cercato di

cogliere le connessioni tra storia ed ecoiogia, provando a riprendere e rilanciare

."li,rr. quesrioni che sono emerse anche nell'approfondimento su Teodoro

\{onticelli, e discutendo delle piir innovative metodologie proposle da fisici e

inreilettuali, nonché da taluni storici. Queste metodologie sollecitano anche

un ripensamento dei prevalenti canoni storiografici e plesuppÎngono la co-

,r.rrrio,-,. di nuovi paradigmi che richiedono, una volta di piii, la conoscenza

delle lungimiranze e delle deboiezze dei passato'

TratrÀdosi di interpretazioni.storiografiche, sembra quasi inutile sottoline-

are che le correnti ambientaliste esaminate (e gii scrittori trattati) rispondano

ala sensibilità soggettiva dell'autore e vengano presentate per stimolare un di-

I nt rod u<io ne

r:itiro, ma soprattutto per provare a riordinare quei segmenti della storiografia

-.ùiogisra che appaiono meritevoli di interesse storico.

\el ,econdo e nel rerzo capirolo si è entrati nel vivo della figura di questo

..r.ilettuale di origini brindisine. In particolare, nel secondo capitolo I'at-

:.:rione è stata dedicata alla ricostruzione della biografia di Monticelli, con

--:.rimenro alla sua passione e militanza politica, culminata neil'adesione al

-,,:lflesso ed eterogeneo mondo del giacobinismo napoletano, in cui, com'è

- ,r". ,i registravano pluralitit di posizioni che ora si ritraevano su alvei più

:r -rierari eliberali, ora propendevano per una collocazione più rivoluzionaria'

-:: r.stavano legate a prospettive di un democratismo giuridico'

\el terzo ."pitolo sono state affrontate le specifiche questioni relative al

1.1,,-rricelli autore di un'opera, Sull'Economia delle dcque, pubbiicata in una

::rr:-ra edizione nel 1809 e più volte ristampata nell'Ottocento, esaminandone

. . ,,re.,r.rti. le aperture me.ntali e culturali e ie inevitabili tare'

\fonticelli, al pari di Grimaldi, Palmieri, Delfico, Longano, Cuoco, Carlo

:-r:: de Rivera e di tutti quegli intellettuali che tra Settecento e Ottocento av-

.ireìilrl processi di analisi che riguarclavano la gestion€ del territorio' le risorse

:.,::s-riche del tempo, la sinergia e i collegamenri tra spazi fisici in apparenza

._ ".,,i rra 1oro, non può appartenere, per così dire, alla bottega dell'usato come

- --pr.me o come vecchio arnese oramai dismesso e da attaccare nostalgicamente

: :::ro. F,gli è parte di un patrimonio da riconsiderare e da recuperare, da

: .: - f rire .iiu"l,rt"r., perché costituisce, entfo certi limiti, come sembra or''vio'

*:.: :ùrra di memoria storica delle modalità scientifiche con cui si affrontavano

::. r--mariche relative al territorio, che oggi consideriamo specifiche dell'am-

,- ,:r: . i ismo. È il .aso del paludismo e della malaria, e dunque degli allagarnenti e

:: _: Jiur.ioni che ne erano le cause primarie, della scarsa capacità di intervenire

-: - :rsini dei fiumi, degli effetti deile deforestazioni e dei dissodamenti dei

.l-,,.ì.11e bonifiche tentate e quelle rcalizzate, della macerazione del lino

: :_-.si dr acqua sragnante appositamente realizzati e gravemente nocivi, della

- : ,'i:zazion. d.ll. a.que piorrane, della siccità, dell'inquinamento determinato

_= :-.stieri in cui si triili-"u"no tinture per i manuiatti, dei residui dei vari

-: -.ssi di lar..orazione e del loro smaltimento, delle reti fognarie urbane con

-. .:- ' l sbocchi e della loro assenza' e via discorrendo'

!--;r-io lbrse poco abituati a considerare - è bene ribadirlo - che ogni epoca

,: :..: abbia dovuto fare i conti inevitabilmente con le fonti di energia, con*:r.:imento e 1o sfruttamento delle risorse naturali (su tutte, owiamente,

".-.r. . con un'iclea di sviluppo, con i costi e i benefici e con quella che oggi

:.:.:: ::mnro ia sostenibili,;à economicaed'ecalogica' del progresso del1a società'

ri

Intoduzione

Sono nozioni che nella nostra contemporaneità abbiamo senza alcun dubbio

sistemadzzaro, arricchiro, facendole di',r.rrt"r. elementi nodali di riflessioni

..orro-i.h., politiche, sociologiche, storiche' antropologiche' filosofiche' ma

che in iondo hanno f"i,o p"rriei crucci di tutti i popoli, a vario livello e con

dirersificazioni anche sostanziali'-

occupandosi di tali aspetti, Monticelli non ha esitato a chiamare sul banco

degli imputari, con roni moderati ma senza essere piir realista del re, quel go-

".lro.h. gli appariva meno illuminato di quanto egli stesso,potesse Pensare'

E non rolo"p.r.iré aveva avuto una solida infatuazione giacobina, - forse mai

*o;, .,.pi.rr. negli anni del moderatismo d'azione e nella lunga stagione

dedicata alla cultura e alla sua diffusione europea -' ma perché quel governo gii

sembrava dawero inetto ed ineffrcace rispetto ai problemi che egli denunciava:

i rerritori paludosi e la loro bonifica, la siccità, la decisiva conservazione del

f*i*o*à boschivo, il ruolo dello Stato nell'incoraggiare appropriati interventi

te.oi.i, la strerta e imprescindibile sinergia tra litorali, pianure e montagne' tra

scienza silvana e risorsa idrica'

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