Relazione pecha kucha Valentina Benigno 1

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Relazione pecha kucha Valentina Benigno Fase di stallo durante la fase di collaborazione necessaria allo svolgimento dei compiti assegnati in laboratorio, una delle difficoltà che il nostro gruppo ha dovuto affrontare è stata determinata dalla dipartita del nostro collega. L’abbandono del trono da parte dell’ ex leader del nostro gruppo, il quale, per motivi personali, non ha potuto presenziare, e partecipare in maniera attiva alla progressione dell’elaborato, ha palesato l’impellente necessità di trovare qualcuno che fosse in grado di assolvere al suddetto incarico. Necessità di trovare un nuovo leader dopo una serie di confronti e innumerevoli considerazioni, il gruppo 2 ha nominato come nuovo leader la sottoscritta, Benigno Valentina. Dalle discussioni tenute durante i 3 incontri, è emerso che, chiunque avesse assunto questa carica, doveva avere alcuni prerequisiti essenziali: in primo luogo doveva avere ottime capacità comunicative; inoltre doveva essere in grado di fungere da mediatore nei casi in cui si fossero 1

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Relazione pecha kucha Valentina Benigno

Fase di stallo durante lafase di collaborazionenecessaria allo svolgimento deicompiti assegnati inlaboratorio, una delledifficoltà che il nostro gruppoha dovuto affrontare è statadeterminata dalla dipartita delnostro collega. L’abbandono deltrono da parte dell’ ex leaderdel nostro gruppo, il quale, permotivi personali, non ha potutopresenziare, e partecipare inmaniera attiva alla progressionedell’elaborato, ha palesato

l’impellente necessità di trovare qualcuno che fosse in grado diassolvere al suddetto incarico.

Necessità di trovare un nuovo leader dopo una serie di confronti e innumerevoliconsiderazioni, il gruppo 2 ha nominatocome nuovo leader la sottoscritta, BenignoValentina. Dalle discussioni tenutedurante i 3 incontri, è emerso che,chiunque avesse assunto questa carica,doveva avere alcuni prerequisitiessenziali: in primo luogo doveva avereottime capacità comunicative; inoltredoveva essere in grado di fungere damediatore nei casi in cui si fossero

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manifestate delle divergenze di opinione tra i membri del grupporiguardo la metodologia e la strategia da seguire. La scelta èstata inoltre determinata dalla comune volontà di trovare qualcunoche avesse la maggiore disponibilità in termini di tempo, dadedicare al progetto.

.Stesura della prima relazione dopo una serie innumerevole diincontri, tenutesi tra la metàfebbraio e maggio, il gruppo èriuscito a formulare un primoelaborato parziale del lavoro fino adallora sostenuto. I vari sottogruppi, hanno sottoposto al vaglio idocumenti prodotti, nel tentativo dimettere al corrente ciascun membro,dei rispettivi elaborati. Andrea haesposto il suo elaborato relativoalla regione, Federica si è occupatadegli sponsor, Stefania della

Fondazione Bergamasca, Chiara della provincia e infine Chiara e lasottoscritta si sono occupate della Cariplo. La difficoltàprincipale che abbiamo incontrato è stata quella di legare i varielaborati da un filo logico invisibile, in modo da averne unavisione di insieme.

Regione una primaelaborazione dei dati ci hapermesso di constatare ilnumero dei progettipresentati da ciascuna cittàalla regione Lombardia.Attraverso una comparazionedei dati è balzato subitoagli occhi un dato

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importante: su un totale di 261 progetti presentati dalle diverseprovincie, la città di Bergamo ne ha presentati 23, un numero aldi sopra della media pari a 21,8 progetti per città. Bergamoinfatti si colloca al 3° posto per numero di progetti presentatidopo Milano, che detiene il record con i suoi 111 progetti , eBrescia con i suoi 35 . Il numero dei progetti presentati daqueste 3 città, unite a Varese, Como e Pavia, rispettivamente con20, 18 e 14 progetti, è molto elevato rispetto a quelli presentatida altre provincie, la cui media si attesta intorno al 6, 6 .Ultima in classifica è Cremona, che ha presentato solo 3 progetti.

Utilizzando i dati in nostropossesso, ed effettuandoun’ulteriore comparazione deglistessi, abbiamo messo inrelazione il quantitativo deiprogetti presentati da ciascunacittà alla regione, e il tassodi vittoria relativoall’approvazione degli stessi. Èemerso che, dei 23 progettipresentati da Bergamo, iprogetti vincitori sono stati 3,

i quali, rispetto al totale dei progetti ammessi dalle provincielombarde, che sono 50, rappresentano il 6 % , un risultatodecisamente elevato, rispetto a quello di molte altre provincie,che si attestano intorno al 2%, come Pavia, Lecco, Lodi, Cremonama nettamente inferiore rispetto al valore raggiungo da Milano laquale da sola raggiunge quota 56%, con i suoi 28 progetti ammessisu un totale presentato di 111. Per evidenziare al meglio questidati abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti e, sulla basedella griglia, strumento primario per la visione degli stessi,abbiamo sviluppato un grafico a torta tridimensionale, la qualecattura l’occhio dell’osservatore.

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Tuttavia abbiamo notato come, lastessa Cremona, la cuipercentuale dei progetti ammessirispetto al totale è del 2%,detiene invece una percentualerecord se si prende inconsiderazione in numero deiprogetti vincitori rispetto aquelli totali presentati dallacittà. Ecco quindi che leclassifiche si ribaltano:Cremona, con i suoi 3 progettipresentati, di cui solo 1

vincitore, detiene una percentuale di vittoria del 33,3% ,sorpassata solo da Mantova la quale con i suoi 3 progettiapprovati su un totale di 11, ha una percentuale di approvazionepari al 37,5%. Sotto questa nuova luce, Milano slitta al 3° postocon 28 progetti approvati su un totale di 111. Da questa ulterioreanalisi possiamo trarre la conclusione che gli stessi dati,codificati con chiavi di lettura differenti, possono darerisultati molto diversi, se non diametralmente opposti.

In base alleconsiderazioni sopraesposte, possiamo dedurreche, i dati, non sonoelementi oggettivi in se, masono passibili diinterpretazione e quindi,come tali, soggettivi. Ciòci induce ad affermare che,un bravo ricercatore, primadi iniziare la fase dielaborazione ed

interpretazione dei dati, deve decidere di quali combinazioniavvalersi per ottenere una lettura degli stessi quanto piùpossibile obiettiva e coerente con l’obiettivo prefissato dellaricerca. Un bravo ricercatore deve quindi stabilire chiaramente,

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prima di procedere nel proprio lavoro, gli obiettivi daraggiungere e la strategia da utilizzare per l’elaborazione deidati.

Regione il gruppo hainoltre voluto calcolare lepercentuali relative allasomme ricevute da ciascunacittà rispetto alla sommatotale stanziata dallaregione Lombardia. Bergamo ,con i suoi 3 progettivincitori, di cui 3 nellasola cittadina e 1 inprovincia, ha ottenuto unfinanziamento pari a euro40.000 ripartiti in questamaniera: 10. 000 alla

provincia e 30.000 euro a Bergamo. Questi soldi rappresentano, inpercentuale, l’8% su un totale di 500.000 euro stanziati dallaregione Lombardia. La percentuale di sovvenzionamento è secondasolo a quella di altre due provincie già note: Brescia, con i suoi58.000 euro, pari al 11,6% del totale finanziato, e il capoluogo,con 269.000 euro, corrispondente al 53,8%. Questa mole di dati, ,aveva reso la lettura, un procedimento abbastanza complicato, ma

è bastato effettuare una giustaintegrazione dei dati perrisolvere il problema.

Regione durante l'arco diotto mesi, tempo durante ilquale il gruppo ha effettuatol'analisi dei dati, si è potutoconstatare con i propri occhidurante la fase di raccolta e

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lettura delle fonti, la complessità con cui vengono redatti ibandi. A nostro avviso, i bandi, essendo pubblici, dovrebberoessere di semplice lettura e comprensione, non solo per gliaddetti ai lavori ma per tutti coloro che vogliano avereinformazioni circa le modalità di approvazione e sovvenzionamentodei singoli progetti presentati dalle diverse cittadine.

provincia per quanto riguardala provincia il gruppo ha notatocome, dei 21 progettiapprovati, 13 sono stati vintidalla provincia di Bergamo e 8dalla città. Dai dati in nostropossesso abbiamo potutocalcolare la percentualecorrispondente alle sommeerogate per il sovvenzionamentodei progetti presentati. Dei99.870.525 euro stanziati, sono

andati alla provincia 54.750.525, e alla città 45.120.000,corrispondenti rispettivamente al 54,8% contro il 45,2%.

A nostro avviso, la provinciadovrebbe lavorare in modo piùtrasparente. Il sottogruppoche si è occupato delreperimento delle fontirelative alla provincia, haincontrato innumerevoli

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55%45%

CONTRIBUTI ELARGITI DALLA

PROVINCIASOMMA EROGATA ALLA PROVINCIA = 54,8%SOMMA EROGATA ALLA CITTA'= 45,2%

difficoltà, prima fra tutte, per l’appunto il reperimento dei datirelativi alla provincia. Ecco perché, noi proponiamo come modellodi riferimento la Cariplo, in quanto i dati da essa prodotti sulrelativo sito di riferimento sono di facile reperibilità e disemplice comprensione. La regione e soprattutto la provincia,hanno rappresentato per il gruppo, i punti più difficili dacomprendere. È stato come dare da leggere a dei bambini un librouniversitario, ecco il perché di questa immagine.

Secondo il gruppo,all’interno dellaboratorio sarebbe statoproficuo un incontro conun attore della scenaturistica, a livelloregionale, provinciale olocale, in modo da potercomprendere, livellooperativo, la modalità digestione degli eventi daparte del settore pubblicoe la modalità diinclusione o esclusionedei dati sui relativi sitidi cada ente. Questa è unasemplice annotazione.

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Per quanto riguardala Cariplo, i24.226 progettiapprovati hannoricevuto uncontributo pari aeuro 2.074.535.784.Di questi progetti,quelli dedicati adarte cultura sonostati in totale8670 e hannoricevuto uncontributo totale

pari a euro 705.531, 601. Dalle informazioni in nostro possessosalta subito all'occhio un dato molto importante: sono moltonumerosi progetti di arte e cultura rispetto a quelli relativi adaltri ambiti, quali ricerca scientifica e cui progetti presentatisono stati 1199, o per l'ambiente il cui totale è di 1068. Unulteriore grafico, fornito dalla stessa Cariplo, mette in mostrail numero di progetti presentati da ogni singola regione la sommatotale erogata da questo ente privato. Come è prevedibile sulpodio troviamo Milano la quale con i suoi 9244 progetti presentatiha ricevuto una sovvenzionamento pari a euro 999.053.462.

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Sempre riguardo a Cariploconfrontando i dati relativi altotale del numero di progetti,e la somma erogata, notiamoche: dal 2008 al 2010, ilnumero totale dei progettipresentati per l'area arte ecultura sono staticaratterizzati da unaprogressiva diminuzione: essisono infatti passati da 512 nel2008 al 504 del 2010. Unandamento simile è registratoanche in altre aree quali laricerca, che è passata da 149

progetti presentati nel 2008 ai 105 nel 2010, o l'area dedicata aiservizi alla persona è passata da 330 progetti a 263 nel giro didue anni. La media triennale per quanto riguarda il settore diarte e cultura è di 501 progetti, mentre la media delle sommeerogate, in miliardi di euro, è pari a 60,6 miliardi di euro . Perquanto riguarda questo settore, l'aumento di sovvenzioni haregistrato un andamento costante nei due anni presi inconsiderazione, passando da 55,5 miliardi di euro a 65,8 miliardidi euro nel 2010.

Per quanto riguarda la città diBergamo i contributi deliberatinell'anno 2010 sono stati pari aeuro 1.275.000 . Il contributomedio a progetto è stato di €

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159.375,00 così suddivisi: al consorzio Parco regionale delleOrobie bergamasche sono stati dati € 900.000 , al Pandemoniumteatro € 155.000, all'associazione per la galleria d'arte modernae contemporanea di Bergamo ONLUS € 50.000, alla fondazioneDonizetti € 40.000, all'università degli studi di Bergamo €44.500, all'associazione Giovanni secco sguardo € 45.000, alcomune di sotto il Monte Giovanni XXIII € 26.000 e infine allacomunità montana di Valle sabbia € 14.500.

Analizzando la fondazionebergamasca, abbiamo trovatoalcuni dati interessanti. Primofra tutti abbiamo visto che ilnumero dei progetti totaleapprovati sono stati 56 unnumero molto elevato, di cui 42a livello provinciale e 14 alivello comunale. Il sottogruppoche si è occupato di analizzarela fondazione bergamasca èriuscita inoltre, attraversol'analisi dei dati, a calcolarela somma ricevuta da Bergamo eprovincia in migliaia di europari a 458.800, ed è inoltreriuscita a calcolare la

suddivisione di tale somma tra la provincia a cui sono andati €303.800, è la città di Bergamo che ha preso in totale € 155.000.

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Confrontando il numero totale deiprogetti e le somme erogate, inmigliaia di euro, tra i diversienti presi in considerazione ossiaCariplo, regione, provincia,fondazione bergamasca, possiamoconcludere che: innanzitutto ilmaggior numero di progettiapprovati appartiene allafondazione bergamasca cheprimeggia con i suoi 56 progettitotali di cui, come abbiamo detto

prima 42 provinciali e 14 a livello comunale. In seconda posizionetroviamo la regione con i suoi 50 progetti, in terza posizione laprovincia con i suoi 21 progetti e in ultimo la Cariplo con i suoiotto progetti totali .Per quanto riguarda le somme elargite, intesta troviamo la provincia che ha elargito una somma totale paria euro 99.870.525,00, seguita poi da la Cariplo, successivamentedalla fondazione bergamasca e in ultima dalla regione.

A nostro avviso, unapianificazione efficacedovrebbe essere come una tortaa più strati: avere obiettivichiari, un elevato grado diconsenso sugli stessi, unaconoscenza non più frammentariadelle condizioni della localitàin cui gli enti operano: questaè una condizioneimprescindibile per avviareprogetti di sviluppo turistico,

oltre all'esigenza di un monitoraggio continuo e di unavalutazione integrata riguardo gli effetti prodotti dagli eventi.Tutte queste condizioni, per quanto abbiamo potuto osservare nel

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raggio di questi otto mesi, sono state presenti solo in manieraparziale.

Uno dei compiti assegnati adentrambi i gruppi che hannopartecipato a questolaboratorio, era quello dicreare un pecha kucha.Nonostante alcuni di noiabbiano fatto fatica atrovare immagini calzantiall'argomento che stavanotrattando, la difficoltàmaggiore, è stata quella diriuscire a mettere insieme idiversi pecha kucharealizzati da ogni membro

del gruppo affinché potessero avere nel loro insieme un filologico e una certa omogeneità. È stato quindi necessario apportarecontinue e costanti modifiche a tutti gli elaborati in modo che ,in primo luogo venissero toccati tutti temi fondamentali trattatinegli otto mesi di lavoro, e in secondo luogo, non venisseroripetuti gli stessi argomenti da persone diverse: tutto questoovviamente seguendo un filo logico. Quello che abbiamo cercato di

fare è stato quindi creareuna micro storia relativa allavoro effettuato illaboratorio.

La fase conclusiva, che harichiesto notevole impegno daparte del gruppo, è stata

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quella della creazione di una relazione finale di tuttol'elaborato svolto. Non è stato infatti facile riuscire a mettereinsieme i diversi dati in nostro possesso relativi ai diversiattori che abbiamo analizzato. Abbiamo quindi cercato di fare unbreve riassunto correlato da grafici e griglie , e attraversol'uso dei colori abbiamo cercato di evidenziare le informazioni anostro avviso più importanti in modo che potessero balzaredirettamente agli occhi. Il tutto è stato concepito in modo daessere il più chiaro e semplice possibile per coloro che non hannopartecipato a questo lavoro.

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