Osservazioni preliminari sulla flora e sulla vegetazione dell'isola egea di Skyros (Sporadi...

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47 Cristina Cattaneo - Mauro Grano Osservazioni preliminari sulla flora e sulla vegetazione dell'isola egea di Skyros (Sporadi settentrionali, Grecia) Riassunto: La presente nota riferisce di studi floristici condotti nell’isola egea di Skyros, Sporadi settentrionali, nel mese di agosto 2011. Sono state rinvenute 167 specie, delle quali molte erano già state segnalate in letteratura, alcune considerate ormai estinte e altre apparentemente inedite. La particolare conformazione geologica di Skyros comporta una singolare distribuzione vegetale: foreste di Pinus halepensis e Juniperus phoenicea nella parte settentrionale e una frigana composta prevalentemente da Sarcopoterium spinosum, Anthyllis hermanniae e Thymus capitatus in quella meridionale. Ha suscitato inoltre note- vole interesse il rilevamento, in particolari stazioni, di una frigana composta essenzialmen- te da Centaurea spinosa, specie molto antica dal punto di vista paleobotanico e paleobio- geografico. Abstract: Preliminary observations on the flora and vegetation of the Skyros island (northern Sporades, Greece). This note refers to floristic researches carried out in the Aegean island of Skyros, northern Sporades, in August 2011. 167 species have been found, many of those had already been reported in the literature, some considered extinct and others not previously reported for the island. The particular geological conformation of Skyros involves an unusual distribution of vegetation: forests of Pinus halepensis and Juniperus phoenicea in the north and a phrygana vegetation mainly comprised of Sarcopoterium spinosum, Anthyllis hermanniae and Thymus capitatus in the south. The detection in specific stations of a phrygana essentially consisted of Centaurea spinosa has aroused great interest too; the last one is an ancient species from a paleobotanical and paleobiogeographical point of view. Introduzione Skyros fa parte dell’arcipelago delle Sporadi settentrionali di cui è l’isola più estesa (con un’area pari a 209 km²) e più meridionale. Si trova ad una distanza pari a 20 miglia nautiche da Kymi, porto situato sulla costa orientale di Evia, un tem- po importante crocevia tra le popolazioni asiatiche ed elleniche. Anche Skyros ha rappresentato nel passato una tappa importante per il commercio dei prodotti pro- venienti dalle altre isole egee. La linea di costa di Skyros è lunga circa 130 km e si presenta molto variegata tra ripide scogliere e spiagge sabbiose. Diverse grotte ma- Bollettino Soc. Naturalisti “Silvia Zenari”, Pordenone 36/2012 pp. 47-74 ISSN 1720-0245

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Cristina Cattaneo - Mauro Grano

Osservazioni preliminari sulla flora e sulla vegetazionedell'isola egea di Skyros (Sporadi settentrionali, Grecia)

Riassunto: La presente nota riferisce di studi floristici condotti nell’isola egea di Skyros, Sporadi settentrionali, nel mese di agosto 2011. Sono state rinvenute 167 specie, delle quali molte erano già state segnalate in letteratura, alcune considerate ormai estinte e altre apparentemente inedite. La particolare conformazione geologica di Skyros comporta una singolare distribuzione vegetale: foreste di Pinus halepensis e Juniperus phoenicea nella parte settentrionale e una frigana composta prevalentemente da Sarcopoterium spinosum, Anthyllis hermanniae e Thymus capitatus in quella meridionale. Ha suscitato inoltre note-vole interesse il rilevamento, in particolari stazioni, di una frigana composta essenzialmen-te da Centaurea spinosa, specie molto antica dal punto di vista paleobotanico e paleobio-geografico.

Abstract: Preliminary observations on the fl ora and vegetation of the Skyros island (northern Sporades, Greece).This note refers to fl oristic researches carried out in the Aegean island of Skyros, northern Sporades, in August 2011. 167 species have been found, many of those had already been reported in the literature, some considered extinct and others not previously reported for the island. The particular geological conformation of Skyros involves an unusual distribution of vegetation: forests of Pinus halepensis and Juniperus phoenicea in the north and a phrygana vegetation mainly comprised of Sarcopoterium spinosum, Anthyllis hermanniae and Thymus capitatus in the south. The detection in specifi c stations of a phrygana essentially consisted of Centaurea spinosa has aroused great interest too; the last one is an ancient species from a paleobotanical and paleobiogeographical point of view.

Introduzione Skyros fa parte dell’arcipelago delle Sporadi settentrionali di cui è l’isola più

estesa (con un’area pari a 209 km²) e più meridionale. Si trova ad una distanza pari a 20 miglia nautiche da Kymi, porto situato sulla costa orientale di Evia, un tem-po importante crocevia tra le popolazioni asiatiche ed elleniche. Anche Skyros ha rappresentato nel passato una tappa importante per il commercio dei prodotti pro-venienti dalle altre isole egee. La linea di costa di Skyros è lunga circa 130 km e si presenta molto variegata tra ripide scogliere e spiagge sabbiose. Diverse grotte ma-

Bollettino Soc. Naturalisti “Silvia Zenari”, Pordenone 36/2012 pp. 47-74 ISSN 1720-0245

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rine, soprattutto nella parte sud, ospitano la foca monaca, Monachus monachus, a prova di un habitat idoneo e non ancora troppo disturbato dalla presenza umana.

Il particolare e variegato substrato pedologico dell’isola rivela una storia geolo-gica molto interessante. Probabilmente Skyros è il frutto dell’unione di due isole, ipotesi effettivamente suffragata dall’evidente divergenza pedologica e vegetale tra la parte nord e la parte sud dell’isola, unite da una fascia trasversale costituita prevalentemente da arenaria, lunga circa 4 km, che si estende dalla baia di Achili (versante est) alla baia di Kalamitsa (versante ovest) (Fig. 1). La parte settentriona-le dell’isola si presenta fertile e ricca di vegetazione, tanto che è chiamata “Meroe” (dolce). Questa zona è, infatti, il risultato dell’unione tra pianure coltivate (settore nord-est), quali Trachy, Kambos, Achili, Aspous, e colline ricoperte da foreste a Pinus halepensis e a Juniperus phoenicea (settore nord-ovest). Al contrario la parte meridionale è chiamata “Vounò” (montagna), poiché è montuosa, rocciosa, arida, con vegetazione scarsa ed essenzialmente xerofi la. Questa zona è disabitata ed è sfruttata a pascolo caprino.

La vetta più alta di Skyros è quella del monte Kochylas (parte meridionale) di 790 m s.l.m., seguita da quella del monte Olymbos (parte settentrionale) di 403 m s.l.m. Per ciò che concerne l’idrografi a di Skyros, gli unici corsi d’acqua si tro-vano nella parte settentrionale, in località Pefkos, Karefl ou, Hora. Il fi ume più importante dell’isola è il Kiphissios, che nasce dalla sorgente di Anavalsa e riforni-sce di acqua Hora. Vi sono diverse zone umide con andamento stagionale, come Palamari, Karefl ou e Kalamitsa e diverse sorgenti a Nyphi, Flea, Loutro ed Agios Mamas, tutte situate nella fascia centrale dell’isola su di un’unica ipotetica direttri-ce (Kalemis, 2007).

A detta di Esichio il nome Skyros deriverebbe dal terreno molto roccioso, secondo Eustazio e Dionigi il Periegete invece nell’isola vi erano miniere di una roccia chiamata “skyria” (da cui il nome dell'isola), probabilmente un tipo di mar-mo colorato molto abbondante con cui i romani decoravano le loro case patrizie (Sapouna Sakellaraki, 1998). Anche Sofocle (Filottete I, 459) usa il termine “pe-traia” (pietrosa) per riferirsi a Skyros. L’isola, infatti, risulta molto rocciosa, con predominanza di rocce calcaree e scisti in particolar modo nella parte meridionale. La zona centrale e il tratto costiero nord-occidentale, che va dalla baia di Palamari fi no alla baia di Achili, sono costituiti prevalentemente da arenaria. In quest'ultimo caso questo tipo di roccia si estende per diversi chilometri nell’entroterra assu-mendo anche l'aspetto di vere e proprie dune piuttosto estese. Ciò ha comportato ovviamente una netta diversifi cazione del paesaggio vegetale.

La fl ora di Skyros è stata già oggetto di studio nel passato. I primi dati fl oristici appartengono a Dumont d’Urville, che nell’aprile del 1819 raccolse a Skyros 5 specie: Acer sempervirens, Artemisia arborescens, Capparis spinosa subsp. rupestris, Cionura erecta e Phlomis fruticosa. Nel giugno del 1908 B. Tuntas trovò 34 spe-cie e la lista degli esemplari raccolti fu pubblicata da Halácsy (1910, 1912) e da

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Rechinger (1943). In seguito, nel maggio del 1917, R. Maire si fermò nella parte sud di Skyros per sole due ore e raccolse ben 150 specie. La raccolta più signifi cativa fu però quella del Rechinger (1943), che soggiornò nell’isola per una settimana, dal 29 aprile al 6 maggio del 1917. Nell’aprile del 1972 E. Stamatiadou visitò Skyros e la sua raccolta di specie botaniche si trova nell’Herbarium del Museo di Storia Naturale di Goulandris, Kifi ssia (Atene). Infi ne, Browicz ha condotto nell'isola studi fl oristici dal 4 al 29 maggio del 1998. Quest’ultimo autore afferma di non aver potuto confermare alcune delle specie che erano state segnalate da Tuntas, Maire e Rechinger, come Crataegus monogyna, Hedera helix, Paliurus spina-chri-

Figura 1. Isola egea di Skyros (Sporadi setten-trionali, Grecia): località citate nel testo.1 = Ghyrismata; 2 = Kareflou; 3 = Trachy; 4 = Kambos; 5 = Tsoukovouno; 6 = Pyrgiona; 7 = Agios Myronas; 8 = Agios Nikolaos; 9 = Pefkos; 10 = Petra; 11 = Loutro; 12 = Flea; 13 = Nyphi; 14 = Agios Mamas, 15 = Agios Panteleimon.

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sti, Ptilostemon chamaepeuce, Quercus ilex e Thymelaea tartonraira, ipotizzando l’estinzione di tali taxa nel corso dei 70-90 anni precedenti alla sua visita, a causa di un impoverimento della vegetazione a causa dell’eccessivo pascolo ovi-caprino.

La presente nota è il risultato di osservazioni fatte durante la permanenza nell’isola dall’1 al 18 agosto 2011. Gli autori hanno potuto confermare molte spe-cie già segnalate precedentemente, ne hanno rinvenuto delle nuove e hanno riscon-trato la presenza di alcuni taxa considerati ormai estinti, quali Crataegus monogyna e Thymelaea tartonraira, seppur rappresentati da pochissimi esemplari. Inoltre si è potuto rilevare un cambiamento climatico dell’isola verso una maggiore aridità, in quanto molte piante igrofi le segnalate da Rechinger (1943) non sono state rin-venute.

Materiali e metodi Per l’identifi cazione delle piante sono state consultate soprattutto le opere dei

seguenti autori: Rechinger (1943), Polunin (1974), Pignatti (1982), Lafranchis e Sfi kas (2009), Tutin et al. (2010).

Abbreviazioni: la lettera F equivale a “specie riscontrata frequentemente”, la lettera R a “specie riscontrata raramente” e la lettera L a “specie localizzata”. Ove non fi guri alcuna lettera, ci si riferisce a specie che sono sfuggite ad una classifi ca-zione di frequenza.

Flora di Skyros riscontrataLe ricerche condotte sull’isola di Skyros hanno permesso di censire 167 specie

di piante vascolari (appartenenti a 67 famiglie botaniche).

PTERIDOPHYTAEQUISETACEAEEquisetum ramosissimum Desf. - LE’ una specie che si trova per lo più su terreni umidi e argillosi. A Skyros è risultata molto localizzata, in quanto osservata solo a Molos, in un campo che presentava le suddette condizioni, in prossimità della spiaggia.

ADIANTACEAEAdiantum capillus-veneris L. - LTipica delle rocce umide ed ombrose, è stata osservata a Hora, all’interno di una fonte postbizantina.

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GYMNOSPERMAEPINACEAEPinus halepensis L. - FIl paesaggio fl oristico di tutta la zona nord-occidentale e di parte di quella centrale, ove il terreno è prevalentemente calcareo, è caratterizzato dalla stretta associa-zione tra Pinus halepensis e Juniperus phoenicea. Purtroppo una vasta zona, che si estende da Atsitsa fi no a Petra, è stata distrutta da un devastante incendio nel 2007. Attualmente le specie che sono riuscite più velocemente a riprendere la loro attività vegetativa sono Arbutus unedo e Pistacia lentiscus (grazie alla loro capacità pollonifera), mentre gli individui di Pinus halepensis di nuova generazione non superano i 50 cm di altezza.Pinus pinea L. - LGli unici esemplari sono stati rinvenuti ad Agios Mamas lungo la costa.

CUPRESSACEAECupressus sempervirens L. - LPochi esemplari osservati in prossimità della sorgente di Agios Mamas.Juniperus phoenicea L. - F (Fig. 2)

Figura 2. Tratto a Juniperus phoenicea L. con portamento arboreo (Agios Panteleimon).

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Si è già precedentemente detto come Juniperus phoenicea, in associazione con Pinus halepensis, caratterizzi il paesaggio fl oristico della zona nord-ovest e, par-zialmente, di quella centrale di Skyros. Crea delle vere e proprie macchie ai mar-gini delle pinete di Pinus halepensis, estendendosi sino a livello del mare. Rispetto all’isola di Alonissos (Sporadi settentrionali), risulta essere più in forma arborea che arbustiva (Cattaneo e Grano, 2012).

EPHEDRACEAEEphedra foemina Forskal - L Pianta tipica di siti rupestri e aperti di natura calcarea. È stata rinvenuta unicamen-te a Hora, sulle rocce perimetrali dell’abitato.

ANGIOSPERMAEDICOTYLEDONESSALICACEAESalix triandra L. - ROsservato un unico esemplare in un campo nella vallata percorsa dal fi ume Kiphissios, in prossimità di Hora.Populus alba L. - LSpecie riscontrata prevalentemente in località Molos, al margine di coltivi piutto-sto umidi.Populus nigra L. - LÈ risultato avere ecologia simile a Populus alba.

FAGACEAEQuercus coccifera L. - FSpecie adattata a climi aridi, è stata riscontrata soprattutto nella parte meridionale di Skyros, in associazione con Olea europaea subsp. oleaster. Entrambi i taxa si presentano in forma arbustiva e con foglie ridottissime, fatto provocato dall’azione dell’intenso pascolamento caprino. In località Agios Mamas sono stati osservati de-gli esemplari che sembrano appartenere al morfotipo "Quercus calliprinos Webb" (Fig. 3): portamento arboreo e frutti meno allungati. Quercus macrolepis Kotschy Non è una specie molto frequente e sembra trovarsi soprattutto ai margini di col-tivi e in ambienti aridi.

ULMACEAEUlmus glabra Hudson - LOsservato un unico esemplare sulle sponde del fi ume Kiphissios, presso Hora.

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MORACEAEFicus carica L. - FEssendo una specie molto adattabile, è stata rinvenuta su substrati sassosi, rupestri, aridi e in fessure di vecchi muri a secco.Morus alba L. - F Riscontrato prevalentemente in contesti antropici.Morus nigra L. - F Specie rinvenuta frequentemente allo stato selvatico, in particolar modo in incolti dal substrato sabbioso in prossimità del mare.

URTICACEAEUrtica pilulifera L. - FMolto frequente soprattutto in rudereti e macereti.

SANTALACEAEOsyris alba L. - ROsservata prevalentemente, seppur raramente, in situazioni di gariga e di macchia rada.

ARISTOLOCHIACEAEAristolochia clematitis L. - RLa sua presenza è stata rilevata unicamente lungo i margini stradali tra Molos e Magazia.

Figura 3. Quercus coccifera morfotipo calliprinos Webb (Agios Mamas)

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CHENOPODIACEAEAtriplex halimus L. - L Specie dalle caratteristiche alo-nitrofi le, è stata rinvenuta essenzialmente su suoli sabbiosi in prossimità della costa.Chenopodium bonus-henricus L. - LRiscontrato esclusivamente lungo le sponde del fi ume Kiphissios, presso Hora, e nella zona umida di Kalamitsa, in associazione a Sarcocornia fruticosa e Limonium vulgare.Salsola kali L. Salsola kali fa parte del gruppo delle specie pioniere che si insediano sulla fascia litoranea immediatamente seguente quella afi toica. È stata osservata soprattutto nelle spiagge di Molos e Magazia.Sarcocornia fruticosa L. - LSpecie che vegeta in luoghi salsi costieri e paludi salse periodicamente sommersi ad alta marea con salinità poco differente da quella marina (Pignatti, 1982). È componente della vegetazione delle praterie iperalofi le. È stata riscontrata nella depressione salmastra retrodunale di Kalamitsa, ove probabilmente si ha una me-scolanza di acque dolci e salmastre. La fi tocenosi di questi ambienti è caratterizzata da specie alofi le (ad esempio Limonium vulgare) altamente specializzate capaci di resistere in un habitat molto severo.

PHYTOLACCACEAEPhytolacca americana L. - FÈ stata rinvenuta frequentemente in terreni incolti, campi ed ambienti ruderali.

AIZOACEAECarpobrotus edulis L. - FOsservata frequentemente su terreni subsalsi in prossimità del mare.Aptenia cordifolia L.Meno frequente del Carpobrotus edulis, è stata riscontrata in rudereti in contesti abitativi.

RANUNCULACEAEClematis fl ammula L. - FClematis vitalba L. - FConsolida ajacis L. - RL’unico esemplare di questa specie è stato rinvenuto su una sponda del fi ume Kiphissios, presso Hora.Delphinium balcanicum Pawl. - RSono stati osservati pochissimi esemplari in incolti abbastanza umidi.

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PAPAVERACEAEGlaucium fl avum Crantz - FSpecie essenzialmente nitrofi la, è stata rilevata su spiagge, ruderi, scarpate.

CAPPARACEAECapparis spinosa subsp. rupestris Nyman - FCaratteristica delle rupi calcaree litoranee, a Skyros è risultata piuttosto frequente.

CRUCIFERAECakile maritima Scop. - FPresenta ecologia simile a quella di Salsola kali. Entrambe sono specie pioniere che si insediano sulla fascia litoranea immediatamente seguente quella afi toica.Eruca vesicaria L. - ROsservato un unico esemplare in località Lino, lungo la costa, su un terrapieno sabbioso.Lepidium draba L. - LRiscontrata esclusivamente in rudereti lungo le rive del fi ume Kiphissios.Matthiola sinuata L. - FSpecie tipica dei substrati sabbiosi e salmastri, è stata rinvenuta frequentemente su litorali con queste caratteristiche pedologiche.

CRASSULACEAESedum sediforme (Jacq.) Pau - LSpecie tipica di ambienti rupestri, è stata rinvenuta fra ruderi, nelle garighe, sem-pre su substrati rocciosi

PLATANACEAEPlatanus orientalis L. - FOsservato esclusivamente lungo le sponde del fi ume Kiphissios, presso Hora.

ROSACEAECrataegus monogyna Jacq. - RBrowicz sostiene che questa specie sia ormai estinta a Skyros, dal momento che gli unici esemplari segnalati furono osservati da Rechinger (1943) sui monti Notos e Kochylas (Browicz, 2000: 336). Da noi è stato rinvenuto comunque un esemplare ad Agios Mamas, sulla sponda di un corso d’acqua asciutto.Pyrus spinosa Forskal. - FSpecie tipica della macchia e della frigana, è risultata piuttosto frequente.Prunus dulcis Miller - FSarcopoterium spinosum L. - F (Fig. 4)Elemento peculiare della frigana greca, Sarcopoterium spinosum caratterizza il pa-

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esaggio vegetale di diverse zone dell’isola, come ad esempio del monte Kochylas (ove è stato trovato in consociazione a suffrutici quali Anthyllis hermanniae e Thymus capitatus) e della zona retrostante Hora, ove le colline sono letteralmente ricoperte senza soluzione di continuità dalla specie in questione, senza lasciar spa-zio ad altri elementi vegetali (Sarcopoterietum spinosi).Rosa sempervirens L. - LÈ risultata piuttosto localizzata, infatti, è stata osservata con frequenza esclusiva-mente lungo le sponde di un fi ume asciutto in località Karefl ou.Rubus caesius L. - F

LEGUMINOSAEAnagyris foetida L. Anthyllis hermanniae L. - FAnthyllis hermanniae è componente importante della frigana di Skyros, la quale copre soprattutto substrati rocciosi ed aridi. È stata riscontrata per lo più sul mon-te Kochylas e sull’arida costa occidentale dell’isola, in località Linaria. Bituminaria bituminosa L. - FCalicotome villosa Poiret - LCalicotome villosa è risultata piuttosto localizzata. È stata osservata essenzialmente nel territorio compreso tra Linaria e Kalamitsa, ove domina una frigana diversa per composizione da quella osservata altrove. Il terreno acido della zona, dovuto probabilmente ad incendi pregressi, ha indotto la formazione di un'associazione vegetale in cui gli elementi predominanti risultano essere: Sarcopoterium spinosum, Cistus sp., Anthyllis hermanniae, Erica manipulifl ora, Calicotome villosa, Thymus capitatus. Ceratonia siliqua L. - R

Figura 4. Sarcopoterietum spinosi (dintorni di Hora).

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Riscontrati due soli esemplari in prossimità di Hora.Genista acanthoclada DC. - LRinvenuta solo lungo il tratto costiero tra Hora ed Aspous.Lotus alophilus Boiss e Sprun - LOsservato lungo il fi ume Kiphissios, nelle adiacenze di Hora.Medicago arborea L. - LSpecie molto localizzata, è stata osservata in località Molos al margine di coltivi.Medicago sativa L. - LCome la precedente, anche questa Leguminosa è risultata molto localizzata. Rinvenuta lungo i margini stradali tra Molos e Hora.Ononis spinosa L. - ROsservati pochissimi esemplari unicamente nei pressi di Loutrò.Robinia pseudacacia L.Spartium junceum L.

ZYGOPHYLLACEAETribulus terrestris L. - FQuesta specie, tipica degli incolti sabbiosi, è stata rilevata lungo il tratto costiero che si estende da Molos a Magazia, ove il terreno è costituito prevalentemente da arenaria.

EUPHORBIACEAEEuphorbia dendroides L. - FSpecie tipica dei substrati calcarei litoranei, è stata riscontrata più frequentemente lungo il tratto costiero tra Hora e Lino e in località Agios Mamas.Euphorbia peplis L. - LPianta che vegeta normalmente su dune sabbiose e litorali, è stata osservata su una spiaggia in località Molos. Mercurialis annua L. - FSpecie molto frequente in coltivi, orti e suoli abbandonatiRicinus communis L. - LÈ stato riscontrato un unico esemplare ai margini di un campo coltivato nelle vici-nanze di Hora.

SIMAROUBACEAEAilanthus altissima Miller

MELIACEAEMelia azedarach L.

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ANACARDIACEAEPistacia lentiscus L. - FPistacia lentiscus è una delle specie vegetali più comuni a Skyros. È elemento co-stitutivo delle macchie mediterranee sempreverdi. È stato riscontrato soprattutto nelle zone meno aride, come, ad esempio, lungo le sponde del fi ume Kiphissios, in associazione ad altre specie tipiche della macchia, quali Myrtus communis, Nerium oleander, Thymus capitatus, Cistus creticus, Sarcopoterium spinosum, Phlomis fruti-cosa, Anthyllis hermanniae, Osyris alba. Nell’isola è anche componente essenziale del sottobosco delle pinete a Pinus halepensis. Maire (1921) che visitò l’isola di Skyros il 18 maggio del 1917, non rilevò traccia di Pistacia lentiscus, adducendo come motivazione della sua apparente mancanza il carattere settentrionale dell’iso-la. Tuttavia egli si fermò per sole due ore a Skyros, facendo scalo nel porto naturale di Tristomon, a sud dell’isola, ove Pistacia lentiscus probabilmente non è presente, forse per l’eccessiva aridità. È quindi plausibile ritenere che la visita troppo breve non gli abbia consentito di verifi carne la presenza. Ipotesi ancor più avvalorata dal fatto che Rechinger, dopo ca. 25 anni, al contrario segnala la presenza a Skyros di suddetta specie (Rechinger, 1943, 1951).Pistacia terebinthus L. - R (Fig. 5)

Figura 5. Pistacia terebinthus L. (Linaria).

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È stato rinvenuto un unico esemplare lungo i margini di una strada sterrata nei pressi di Hora.Anche Browicz parla del rinvenimento di soli due esemplari ( Browicz, 2000: 327).

ACERACEAEAcer sempervirens L. - LAcer sempervirens vegeta su suoli calcarei e rocciosi. A Skyros è risultato piuttosto localizzato e i pochissimi esemplari sono stati osservati esclusivamente sul monte Kochylas e lungo il fi ume Kiphissios. Risultava già poco frequente nel 1998 anno in cui Browicz condusse i suoi studi fl oristici sull’isola (Browicz, 2000: 327).

RHAMNACEAERhamnus alaternus L. - ROsservati pochissimi individui in garighe e su pendii collinari calcarei (Browicz, 2000: 334).Rhamnus lycioides L. - LQuesto piccolo arbusto spinoso vegeta essenzialmente su pendii aridi e rocciosi e preferenzialmente su terrapieni a ridosso di margini stradali.Ziziphus lotus L. - RZiziphus lotus, rispetto a Z. jujuba, ha un andamento cespuglioso e reptante. Si trova soprattutto su rupi e pietraie aridissime, pochissimi infatti gli esemplari os-servati nei pressi di Hora, su muretti a secco, al margine di terreni inariditi.

MALVACEAEAlcea rosea L. - FMalva pusilla Sm. - FMalva sylvestris L. - F

THYMELAEACEAEThymelaea hirsuta L. - R Specie vegetante su suoli sassosi, arenosi e molto aridi, è risultata molto localizzata a Skyros; è stata rinvenuta, infatti, solamente lungo il tratto costiero tra Hora e Aspous, su terrapieni sabbiosi ai margini della strada asfaltata. Browicz (2000: 338) la rinvenne nella stessa zona nel 1998.Thymelaea tartonraira L. - R (Fig. 6)L’ultima segnalazione di questa specie per Skyros risale a Tuntas (Halácsy, 1910). L’ecologia della Thymelaea tartonraira è risultata molto simile a quella della specie precedente. Sono stati vegetanti su substrato arenoso in prossimità del mare.

ELEAGNACEAEElaeagnus angustifolia L. - F

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Specie asiatica coltivata per ornamento, è stata rinvenuta frequentemente allo stato spontaneo su terreni sabbiosi in prossimità della costa (Magazia e Molos).

CISTACEAECistus incanus subsp. creticus L. - FTipico tanto dei suoli calcarei quanto di quelli silicei, è elemento di spicco sia della macchia che della frigana.Cistus salviifolius L. - FPresenta ecologia e distribuzione simili a quelle di Cistus incanus.Fumana thymifolia L. - R I pochi esemplari di questo modesto suffrutice sono stati osservati su terreno cal-careo in associazione ad altre specie tipiche della gariga.

TAMARICACEAETamarix (smirnensis?)Browicz (2000) riporta per Skyros due specie di Tamarix: Tamarix ramosissima e Tamarix tetranda. Non è stato possibile determinare con precisione la specie da noi osservata in quanto sfi orita.

CUCURBITACEAEEcballium elaterium L. - F

Figura 6. Thymelaea tartonraira L. (Kareflou).

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MYRTACEAEEucalyptus camaldulensis L. Myrtus communis L. - LGli unici esemplari sono stati riscontrati lungo il fi ume Kiphissios, nei pressi di Hora.

PUNICACEAEPunica granatum L.

UMBELLIFERAECrithmum maritimum L. - LAvvistato frequentemente su scogliere e rupi marine.Foeniculum vulgare Mill. - FEryngium maritimum L. - LQuesta specie, essenzialmente alofi la, insieme a Cakile maritima, Salsola kali e a Chrysantemum coronarium subsp. discolor, crea un’associazione vegetale tipica della fascia litoranea immediatamente precedente quella afi toica, più prossima alla battigia. È stata osservata soprattutto lungo il tratto costiero tra Magazia e Ghyrismata.ERICACEAEErica manipulifl ora Salisb. - LL’Erica manipulifl ora è specie che vegeta essenzialmente su terreni recentemente incendiati e quindi lisciviosi (Economidou, 1975) e inaciditi. Difatti è stata osser-vata essenzialmente nel territorio compreso tra Linaria e Kalamitsa, che fu proba-bilmente sede di incendi in tempi passati. Per alcuni aspetti della sua ecologia vale ciò che si è detto per Calicotome villosa.Arbutus unedo L. - RQuesta specie può essere considerata rara a Skyros, in quanto è stata rinvenuta solo nella parte centro-occidentale dell’isola, nel tratto compreso tra Tsoukovouno e Pyrgiona, come elemento del sottobosco in foreste a Pinus halepensis. Arbutus unedo, come Erica manipulifl ora, vegeta normalmente su terreni recentemente in-cendiati e quindi lisciviosi (Economidou, 1975), perciò è da supporre che in questa zona il suolo si presenti con un certo grado di acidità a causa di presunti, pregressi incendi (cfr. Browicz, 2000: 330).

PRIMULACEAEAnagallis arvensis L. - FSamolus valerandi L. - LSpecie vegetante normalmente su fanghi, muri umidi e zone paludose, è stata os-servata lungo le rive del fi ume Kiphissios.

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PLUMBAGINACEAELimonium vulgare Miller - LCresce su suoli argillosi periodicamente inondati dal mare e in paludi salse (Pignatti, 1982). Infatti, è stato riscontrato nella depressione salmastra parallela alla costa di Kalamitsa, in associazione con Sarcocornia fruticosa. Limonium sinuatum L. Questa specie di Limonium, a differenza della precedente, vegeta soprattutto in stazioni aride subsalse. Difatti è stata rinvenuta essenzialmente lungo il tratto co-stiero tra Hora e Aspous.

OLEACEAEPhillyrea latifolia L. - RÈ risultata molto rara e localizzata. Gli unici esemplari sono stati osservati in una pineta a Pinus halepensis tra Aghios Myronas e Aghios Nikolaos e, in situazioni similari, anche ad Aghios Panteleimon. È degno di nota il fatto che a Skyros le fo-glie di questa Phillyrea risultino essere molto divergenti rispetto a quelle descritte per la specie. Infatti il Rechinger (1943) segnala per Skyros Phillyrea media, come se si trattasse di un altro taxon, diverso da P. latifolia. Tuttavia, in base agli ultimi aggiornamenti tassonomici (Tutin et al., 2010), P. media non può essere accettata come un taxon distinto, dal momento che rappresenta la fase fogliare adulta di Phillyrea latifolia. Pignatti (1982) afferma, infatti, che le foglie di Phillyrea latifolia sono caratterizzate da un forte dimorfi smo: nello stadio giovanile sono ovato-lan-ceolate con base tronca o cordata, in seguito si allungano e diventano lanceolate o più spesso ellittiche con base attenuata (corrispondenti cioè a "Phillyrea media").Olea europaea L. - FOlea europaea subsp. oleaster L. - FQuesta specie è stata rinvenuta in stazioni essenzialmente calde e siccitose, come, ad esempio, sul Monte Kochylas, ove domina una frigana costituita prevalente-mente da Sarcopoterium spinosum, Thymus capitatus ed Anthyllis hermanniae. In detta frigana Olea europaea subsp. oleaster e Quercus coccifera rappresentano gli unici elementi arborei, pur mostrandosi in forma arbustiva per probabile adatta-mento sia all’elevata siccità che all’alinità dell’aria, dovute ai forti venti. La loro conformazione potrebbe rappresentare inoltre l'esito di un pascolo molto intenso.

GENTIANACEAECentaurium erythraea Rafn. - LCentaurium spicatum L. - LSpecie vegetante in zone costiere umide, è stata rinvenuta nella depressione salma-stra di Kalamitsa.

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APOCYNACEAENerium oleander L. - LOsservato sulle sponde del fi ume Kiphissios nei pressi di Hora e in analoga situa-zione nella vallata di Karefl ou.

ASCLEPIADACEAECynanchum acutum L. - LRiscontrato principalmente lungo i margini stradali.

RUBIACEAERubia peregrina L. - FGalium murale (L.) All. - FSpecie rilevata su muretti a secco e rudereti in genere.

CONVOLVULACEAECalystegia soldanella L. Convolvulus althaeoides subsp. tenuissimus (Sibth. e Sm.) StaceConvolvulus arvensis L. Convolvulus betonicifolius Miller

BORAGINACEAEHeliotropium europaeum L. - FEchium italicum L. Riscontrato in incolti e pascoli aridi.

VERBENACEAEVitex agnus-castus L. - LPresenta ecologia molto simile a quella di Nerium oleander ed è risultato molto localizzato, contrariamente a quanto afferma Browicz (2000), che defi nisce la spe-cie comune nella parte orientale e centrale dell’isola. Ciò denota un’evoluzione nell’ultimo decennio delle condizioni climatiche di Skyros verso un maggior ina-ridimento.

LABIATAEAjuga chamaepitys L. - LQuesta specie è stata osservata unicamente in località Karefl ou, su terreno sabbio-so in prossimità della costa.Ballota acetabulosa (L.) Bentham - FBallota nigra L.Mentha microphylla C. KochMentha pulegium L.

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Mentha spicata L.Origanum heracleoticum L. - RSono stati osservati pochissimi esemplari solo in località Aspous.Phlomis fruticosa L. - FNell’ambito della famiglia delle Labiatae, Phlomis fruticosa, insieme a Thymus ca-pitatus, è una delle specie più diffuse a Skyros, essendo entrambe specie vegetanti essenzialmente su litosuoli (su suoli calcarei in particolare).Satureja thymbra L. - LÈ stata osservata, in associazione a Thymus capitatus, esclusivamente in località Karefl ou. Completamente diversa è la situazione rilevata da Browicz (2000: 332) che defi nisce invece Satureja thymbra comune in tutta l’isola.Rosmarinus offi cinalis L. - LRosmarinus offi cinalis è risultato molto localizzato, in quanto rinvenuto, come ele-mento subspontaneizzato della frigana, unicamente nei pressi di Hora. Salvia pratensis L.Salvia triloba L. - FSpecie molto diffusa; è una delle componenti vegetali aromatiche più importanti della fl ora dell’isola.Teucrium polium subsp. capitatum (L.) ArcangeliThymus capitatus (L.) Hoffmanns - F (Fig. 7)

Figura 7. Thymus capitatus (L.) Hoffmanns, suffrutici dicroici appaiati (Kareflou).

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Thymus capitatus, specie essenzialmente calcicola, è componente fondamentale della fl ora di Skyros. È presente in notevole quantità sul monte Kochylas, in as-sociazione a Sarcopoterium spinosum ed Anthyllis hermanniae. Sono stati osservati esemplari a fi ori bianchi della specie in questione in località Karefl ou.

SOLANACEAEHyoscyamus albus L. - LOsservato esclusivamente alla base di muretti a secco e in rudereti in contesti abi-tativi.Solanum elaeagnifolium Cav. - LSpecie nativa del Sud America, risulta ormai naturalizzata nel bacino mediterra-neo. Vegeta in particolar modo su terreni aridi e sabbiosi prospicienti la costa. Lycium europaeum L. - LPer Browicz (2000: 338) risulta essere una specie molto comune nella parte orien-tale dell’isola, in particolar modo tra Magazia e Aspous e all’interno di Hora. Da noi è stata rinvenuta unicamente su muretti a secco e lungo i margini stradali nelle immediate vicinanze di Hora. Secondo Pignatti (1982) il Lycium europaeum, così come gli altri componenti del genere Lycium, è specie alloctona di provenienza asiatica, coltivata per siepi e inselvatichita su ruderi, macerie e greti.

SCROPHULARIACEAEScrophularia heterophylla subsp. laciniata (Waldst. e Kit.) Maire e Petitmengin Veronica anagallis-aquatica L. - LSpecie vegetante in fossi e lungo i corsi d’acqua, è stata da noi osservata sulle spon-de del fi ume Kiphissios.

ACANTHACEAEAcanthus spinosus L. - F

OROBANCHACEAEOrobanche ramosa L.?

PLANTAGINACEAEPlantago major L. - F

CAPRIFOLIACEAELonicera xylosteum L. - LRinvenuta esclusivamente nella baia di Achili come componente di una siepe su margine stradale.Lonicera implexa Aiton - RSambucus ebulus L. - F

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È risultato piuttosto diffuso lungo le sponde del fi ume Kiphissios, al margine di coltivi.

VALERIANACEAEValeriana dioscoridis Sibth. e Sm. - LOsservata solamente lungo i bordi stradali.

COMPOSITAEArtemisia arborescens L. - FSpecie xerofi la tipicamente mediterranea, è stata osservata con frequenza su litorali rocciosi e rupi calcaree.Carlina corymbosa L. - FComposita molto diffusa ovunque, in particolar modo su terreni piuttosto aridi.Centaurea solstitialis L.Centaurea spinosa L. - L (Fig. 8)La Centaurea spinosa è una pianta legnosa a portamento pulvinato, molto ramifi -cata, spinosa, glauchescente, alta più di 20 cm. La pianta mostra un polimorfi smo fogliare in quanto le foglie inferiori sono pennate o pennato-partite e con lacinie trasformate in spine; quelle superiori sono più o meno semplici e irregolarmente pennato-partite con lacinie spinescenti, bianco-tomentose. I capolini fi orali sono solitari, rivestiti da brattee mucronate. I fi ori sono poco appariscenti, rosati all’api-ce e bianchi nel resto della lunghezza. Questo tipo di habitus rivela un adattamento alle estreme condizioni ecologiche nelle quali la specie vive.

La Centaurea spinosa richiede condizioni ecologiche simili a quelle della Centaurea horrida (Sardegna) e della Centaurea balearica (Baleari), anche se da un punto di vista tassonomico risulta piuttosto isolata, appartenendo alla sezione Dumulosae (Hayek) Dostàl (Nimis, 1981). Rinvenuta soprattutto lungo il versante costiero centro-orientale dell’isola, su suolo essenzialmente sabbioso, si presenta con un aspetto molto singolare, in quanto la pianta forma un pulvino mammello-nare dalla ramifi cazione molto fi tta e spinescente.

Dal momento che le formazioni litoranee del bacino del Mediterraneo costitui-te da cuscini spinosi “thorny-cushions” rappresentano una gariga primaria (Nimis, 1981) e prendendo in considerazione la particolare fi tocenosi di Centaurea horrida in alcune stazioni della Sardegna nordoccidentale [la quale insieme ad Astragalus terracianoi crea una gariga costiera primaria detta Centauretum horridae (Pisanu e Filigheddu, 2008)], è plausibile ritenere che Centaurea spinosa, vegetando a Skyros in condizioni ecologiche simili a quelle delle altre specie di Centaurea prima citate insieme a poche altre specie come Sarcopoterium spinosum e Anthyllis hermanniae, crei una gariga costiera primaria che potrebbe defi nirsi Centauretum spinosae. La gariga a Centaurea spinosa osservata a Skyros sembra avere pertanto la connota-zione di un vero e proprio climax, che si collocherebbe immediatamente dopo il

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Figura 8. Centaurea spinosa L. in formazione mammellonare che coinvolge parte del guard rail (Hora - Lino).

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Crithmo-limonietum. L’origine di queste fi tocenosi litoranee potrebbe aver avuto inizio nel Miocene.

Si ipotizza una migrazione di queste piante dall’oriente lungo il margine settentrio-nale e meridionale del bacino dell’Egeide, che rappresentava l’attuale bacino del Mediterraneo in formazione, migrazione favorita da un clima arido. Verso la fi ne del Miocene iniziò la separazione geografi ca tra le varie regioni e il Mediterraneo cominciò ad avvicinarsi al suo aspetto attuale, favorendo la differenzazione per isolamento e la conseguente formazione di nuove specie.

Nel Pliocene ebbe inizio un progressivo raffreddamento del clima che avrebbe limitato nel tempo questo tipo di vegetazione a poche stazioni relitte, caratteriz-zate dal persistere di un particolare microclima secco, dovuto all’azione del ven-to, soprattutto sulle coste rocciose e sulle vette dei monti. In queste stazioni, dal Pliocene le condizioni ecologiche favorevoli alla permanenza degli arbusti spinosi si sono mantenute. Queste stazioni sono dunque diventate un ambiente eminente-mente conservativo (Pignatti et al., 1980; Nimis, 1981).

Centaurea spinosa (Grecia, Egeo, Creta), Centaurea balearica (Baleari) e Centaurea horrida (Sardegna), gruppo relitto Steno-Mediterraneo-Nesicolo, han-no potuto quindi mantenersi grazie all’isolamento in stazioni nelle quali esse sono prive o quasi di concorrenza. Anche l’habitus così particolare di queste specie ri-manda ad un carattere di notevole antichità (Pignatti, 1982). In conclusione, l’esi-stenza attuale di questi relitti è da attribuirsi a particolari condizioni ambientali: l’isolamento determinato dalla geografi a e dalla geomorfologia delle stazioni di vegetazione, congiuntamente alle diffi cili condizioni pedoclimatiche, hanno fatto in modo che queste centauree abbiano benefi ciato dell’assenza di competizioni fl oristiche, così da non permetterne l’estinzione. Centaurea spinosa è presente an-che in due piccole isole gravitanti intorno a Skyros: Pontikonisia W, che si trova sul versante ovest di Skyros, di fronte a Linaria, costituita da scisti di varia durezza, e Vrikolakonisia, l’isolotto più grande, che si trova ad est di Skyros, di fronte a Molos, costituita prevalentemente di arenaria (Snogerup e Snogerup, 2004).Chrysanthemum coronarium L. - FCichorium intybus L. - FCirsium creticum (Lam.) D’Urv - LE’ stato osservato principalmente lungo il fi ume Kiphissios e in altre zone umide.Cirsium vulgare (Savi) Ten - LDittrichia viscosa (L.) W. Greuter - FHelichrysum stoechas (L.) Moench - FOtanthus maritimus (L.) Hoffmanns e Link - FOtanthus maritimus è pianta perenne e aromatica, frequente sui litorali mediterra-nei. Cresce generalmente sulle spiagge e sulle dune giovani, comportandosi come pianta colonizzatrice e fi ssatrice delle sabbie. A Skyros è stata rinvenuta nella fa-scia litoranea precedente la duna giovane, immediatamente dopo la zona afi toica

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più vicina alla battigia, ove si insedia la prima associazione vegetale piuttosto rada costituita da specie annue pioniere tipicamente alofi le e nitrofi le, quali Salsola kali, Cakile maritima, Euphorbia peplis.Pallenis spinosa (L.) Cass. - FSpecie osservata prevalentemente in incolti, pascoli aridi, margini di strade e ruderi.Phagnalon graecum Boiss. e Heldr. - FPiccolo suffrutice molto comune su litosuoli calcarei.Picnomon acarna (L.) Cass. Scolymus hispanicus L. - FSonchus oleraceus L. - FXanthium strumarium L. - LSpecie presente essenzialmente lungo corsi d’acqua e in altri luoghi umidi.

MONOCOTYLEDONESPOSIDONACEAEPosidonia oceanica (L.) Delile - F

LILIACEEAsphodelus sp.Asparagus acutifolius L.Smilax aspera L. - F

AMARYLLIDACEAEPancratium maritimum L. - F

Il Pancratium maritimum cresce sulle dune giovani, dove riesce a fi ssare il suolo sabbioso grazie al suo sviluppato apparato stolonifero. A Skyros, tuttavia, questa specie è stata osservata anche in incolti sabbiosi paralleli alla costa, quindi in una posizione piuttosto interna rispetto alla duna giovane.

JUNCACEAEJuncus acutus L. - FQuesta specie è stata rinvenuta principalmente nella depressione salmastra di Kalamitsa. Juncus acutus così come Juncus subulatus sono componenti della ve-getazione delle praterie alofi le, che continua verso l'interno la vegetazione a Sarcocornia, tipica delle praterie iperalofi le. Questa zona a giunchi prelude in ge-nere all’insediamento di specie ruderali o tipiche di coltivi, ben adattate ai terreni salsi.Juncus subulatus Forskal - FPresenta ecologia simile a quella di Juncus acutus.

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POACEAEArundo donax L. - FE’ stata osservata lungo il corso del fi ume Kiphissios e in altri punti umidi dell'isola.Avena sterilis L. - FLagurus ovatus L. - FMolto comune lungo le coste sabbiose in prossimità del mare.Polypogon monspeliensis (L.) Desf. Questa graminacea vegeta soprattutto su suoli umidi e subsalsi. E’ stata riscontrata in località Ghyrismata, per lo più in incolti sabbiosi umidi prossimi al mare.Sorghum halepense (L.) Pers.Presenta ecologia simile a quella di Polypogon monspeliensis.Vulpia ciliata Dumort. Specie tipica di garighe ed incolti, è stata osservata lungo i margini stradali in lo-calità Molos.

ARACEAEDracunculus vulgaris Schott

LEMNACEAESpirodela polyrhiza (L.) Schleiden - LSpecie vegetante in acque stagnanti, è stata osservata nella parte del fi ume Kiphissios che attraversa Hora, ove le acque risultano più ferme.

TYPHACEAETypha latifolia L. - LSpecie caratteristica di paludi, stagni e fossi, è stata riscontrata soprattutto lungo il fi ume Kiphissios.

Considerazioni conclusive L’indagine fl oristica condotta sull’isola di Skyros ha permesso di rilevare delle

caratteristiche proprie dell’isola. Le notevoli differenze pedologiche e pedoclima-tiche tra la parte settentrionale e quella meridionale hanno infl uito moltissimo sulla composizione qualitativa e quantitativa della fl ora, così come, ovviamente, l’isola-mento geografi co dell’isola. Gli aspetti che caratterizzano la vegetazione dell’isola sono da un lato le foreste a Pinus halepensis e dall’altro una frigana ora costituita prevalentemente da Sarcopoterium spinosum, ora da Centaurea spinosa.

La parte settentrionale, essendo più umida, mostra una ricca composizione fl o-ristica. Precisamente la fascia nordoccidentale e parte di quella centrale, caratte-rizzate da rocce calcaree e scisti, vedono la presenza di estese foreste a Pinus hale-pensis, Juniperus phoenicea e Pistacia lentiscus. Quella nordorientale, costituita in

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prevalenza da arenaria, è caratterizzata da una frigana con Sarcopoterium spinosum dominante (Sarcopoterietum spinosi), cui si associano specie cespugliose e arbusti-ve quali Thymus capitatus, Anthyllis hermanniae, Salvia triloba, Phlomis fruticosa, Pistacia lentiscus.

In alcuni tratti costieri, in particolar modo tra Linaria e Aspous, è stata riscon-trata una frigana costituita essenzialmente da Centaurea spinosa (Centauretum spi-nosae), che rappresenta una caratteristica formazione a cuscinetti spinosi. Si po-trebbe presumere, come si è detto anzitempo, che in tali stazioni la suddetta specie formi una gariga primaria, ossia un vero e proprio climax (fi tocenosi stabile).

La presenza di Centaurea spinosa, relitto Steno-Mediterraneo-Nesicolo, presen-ta una notevole arcaicità dal punto di vista evolutivo. Le stazioni di vegetazione di questa specie, così come delle congeneri (C. horrida per l’Italia e C. balearica per la Spagna), sono rappresentate da ristrette aree a microclima xerico per l’azione dei venti costanti. La specifi cità di queste aree ha permesso lo sviluppo delle specie in questione, grazie anche all’assenza o quasi di competizioni fl oristiche.

La parte meridionale si presenta molto rocciosa, arida e continuamente battu-ta dai venti. E’ quindi caratterizzata da una frigana costituita da pochissime spe-cie estremamente adattabili a condizioni ambientali estreme, quali Sarcopoterium spinosum, Anthyllis hermanniae, Thymus capitatus, Olea europaea subsp. oleaster, Quercus coccifera. Entrambe le ultime due specie si presentano in forma arbustiva, sia come adattamento all’elevata siccità e all’alinità dell’aria (dovute ai forti venti), sia come esito di un pascolo molto intenso (fi gura 9).

Figura 9. Monte Kochylas: dal basso in alto fascia a Sarcopoterium spinosum, fascia a Quercus coccifera e Olea europaea var. oleaster (piante degradate dal pascolo caprino) e fascia di macchia rada a Quercus coccifera.

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L’isolamento geografi co che caratterizza Skyros potrebbe aver contribuito all’affermazione di Centaurea spinosa ed allo sviluppo di particolari endemismi, sia in ambito botanico che faunistico. Ad esempio, tra i Rettili merita ricordare Podarcis gaigeae, la cui forma tipica è endemica dell’arcipelago di Skyros, e, tra i Serpenti, Elaphe quatuorlineata scyrensis e Natrix natrix, presente quest'ultima con una forma molto variabile.

Merita ricordare anche la presenza a Skyros di una forma nana di Equus ca-ballus (razza Skyrian). Cavalli con caratteristiche analoghe si trovano attualmente anche a Lesvos, Samos e Rodi, mentre nell'antichità vivevano anche in altre par-ti della Grecia, comprese alcune isole egee (Eubea, Skopelos, Naxos) (Masseti, 2008). La sua presenza attuale a Skyros è dovuta alle particolari e favorevoli con-dizioni ambientali dell’isola e alla cura e all’attenzione prestata dagli abitanti nella salvaguardia di questa razza (Kalemis, 2007).

A Skyros vi sono due specie di piante endemiche: Scorzonera scyria (Gustafsson e Snogerup, 1972) e Campanula merxmuelleri (Phitos, 1963); inoltre, sia Aethionema retsina (Phitos e Snogerup, 1973), endemica delle Sporadi, sia Aubretia scyria (Halácsy, 1910), endemismo greco, sono presenti sull’isola. Merita ricordare che il monte Kochylas, insieme alle isolette che gravitano intorno a Skyros, è incluso nel-la "Rete Natura 2000", in quanto Zona di Protezione Speciale (ZPS) per gli uccelli e Sito di Interesse Comunitario (SIC). Infatti è un importante sito di nidifi cazione del Falco eleonorae ed è tappa migratoria per diverse specie di uccelli. Tuttavia, purtroppo, tale ecosistema potrebbe essere fortemente a rischio a causa di un pro-getto di costruzione, sul suddetto monte, del più grande parco eolico d’Europa.

Ringraziamenti: Un sentito ringraziamento al Prof. Sandro Pignatti per la lettura critica del testo e per i preziosi consigli e suggerimenti e al Prof. Augusto Cattaneo per la sua insostituibile ed unica presenza. Desideriamo inoltre ringraziare il Prof. Quaia e il Prof. Zandigiacomo per il loro contributo alla realizzazione del presente lavoro.

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Indirizzi degli autori

Cristina Cattaneo, Via Eleonora d’Arborea 12, 00162 Roma, ItalyE-mail: [email protected]

Mauro Grano, Via Valcenischia 24, 00141 Roma, ItalyE-mail: [email protected]