Il sermone su san Francesco “Surrexit Helyas, propheta quasi ignis” di Gilberto di Tournai, in...

Collectanea Franciscana 78 (2008) 525-552

ALEKSANDER HOROWSKI OFMCAP.

IL SERMONE SU SAN FRANCESCO «SURREXIT HELYAS, PROPHETA QUASI IGNIS»

DI GILBERTO DI TOURNAI Gilberto di Tournai († 1284)1, teologo francescano contemporaneo di san

Bonaventura e maestro reggente dello Studium generale dei minori a Parigi negli anni 1257-1261, si fece conoscere anche come celebre predicatore, talmente sti-mato che una copia della sua collezione dei sermoni De dominicis et de sanctis, com-posta nel 1255, fu richiesta personalmente dal papa Alessandro IV2. Di questa richiesta Gilberto fa menzione nell’introduzione alla raccolta dei cosiddetti Ser-mones ad status, inclusa nella sua opera maggiore, intitolata Rudimentum doctrinae3.

––––––––––––– 1 Sulla sua vita e dottrina si veda soprattutto: Baudouin d’Amsterdam [Distelbrink],

Guibert de Tournai, frère mineur, in Dictionaire de Spiritualité, t. VI, Paris 1967, coll. 1139-1146; L. Sileo, Maestri francescani, secolari e agostiniani, in Storia della teologia nel medioevo, III: La teologia delle scuole, direzione di G. D’Onofrio, Casale Monferrato 1996, 11-12 e 131-132 (bibliografia).

Nel presente articolo, oltre alle usuali abbreviazioni e sigle, useremo le seguenti: Bougerol, MFBT = J.-G. Bougerol, Les Manuscrits franciscains de la Bibliothèque de Troyes, (Spici-legium Bonaventurianum, 23), Grottaferrata 1982 ; Repertorium LSM = J.B. Schneyer, Reperto-rium der Lateinischen Sermones des Mittelalters für die Zeit von 1150-1350, (Beiträge zur Geschichte der Philosophie und Theologie des Mittelalters, Band XLIII, Heft 1-11), Münster Westfalen 1969-1990.

2 “Alexander episcopus, servus servorum Dei, dilecto filio, fratri Guiberto ordinis fratrum minorum, Parisius commoranti, salutem et apostolicam benedictionem. Accepimus satis gaudentes, quod quandam sermonum de novo non modicum utilem compilationem fecisti. Cuius experientiam cupientes ad nostrum profectum et edificationem fidelium ani-marum volumus et devotionem tuam tenore presentium rogamus attente quam celerius compilationem eandem dilecto filio, fratri Mansueto, cui super hoc scribimus, integram et bene correctam tradere nostro nomine et assignare mittendam nobis sue diligentie studio non postponas. Datum Ananie, VIII idus augusti, pontificatus nostri anno primo”, in Auxerre, Bibl. Munic., ms. 41, f. 1rb-1va. La data corrisponde al 6 agosto 1255.

3 “…de dominicalibus et sanctorum festivitatibus ad piae memoriae Papam Alexan-drum quartum scribentes eius imperio et praecepto nos expedivimus…”, cf. E. Bonifacio, Introduzione, in Gilberto di Tournai, De modo addiscendi, introduzione e testo inedito a cura di E. Bonifacio, Torino 1953, 27.

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I sermoni De dominicis et de sanctis furono pubblicati a stampa una volta sola a Parigi nel 15184, ma, visto che Leonardo Sileo nella bibliografia relativa al no-stro autore aggiunge due altre presunte edizioni di quest’opera (Napoli 1870-71 e Mondovì 1872)5, ai lettori si deve un breve chiarimento sull’origine di questa informazione inesatta.

Si tratta in realtà di due edizioni parziali di alcuni sermoni contenuti nel ms. BAV Vat. Lat. 812 (rispettivamente a cura di P.A. Uccelli e di G.T. Ghilardi), indicate da A. Pelzer nella descrizione del manoscritto vaticano6. Il bibliotecario della BAV, sulla base del confronto fatto con il ms. 823 della Biblioteca Muni-cipale di Troyes (ff. 1ra-181vb), riteneva che la collezione dei sermoni Abiciamus opera tenebrarum, Rom 13. Scriptum est ad hebr. 4…, che nel Vat. Lat. 812 era attribuita a san Tommaso d’Aquino, fosse di Gilberto di Tournai. Il codice 823 di Troyes7, infatti, contiene anche la raccolta dei sermoni De sanctis di Gilberto (ff. 182ra-317vb), ma – particolare sconosciuto al Pelzer – il volume consta di due parti, scritte da mani diverse, e rilegate insieme ancora nel medioevo nell’ab-bazia di Clairvaux, e la prima collezione di questo codice, ossia la Abiciamus opera tenebrarum…, in realtà uscì dalla penna di un domenicano, Tommaso de Lisle, conosciuto anche come Thomas de Insula, Brito, oppure Anglicus8.

Inoltre, è opportuno segnalare che, sulla scia del Pelzer, gli stessi sermoni di Tommaso de Lisle furono attribuiti a Gilberto anche in due altri manoscritti della BAV (Borghesiano 769 e Vat. Lat. 1152410) nonché nel ms. 549 scaff.

––––––––––––– 4 Cf. Histoire littéraire de la France, t. XIX: Suite du treizième siècle. Années 1256-1285, Paris

1838, 139. Non sono riuscito a consultare questo volume, ma sembra che si tratti di un’edi-zione rarissima, poiché già nel 1931 A. Pelzer, bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana lamentava di non aver potuto ritrovarla. Cf. Codices Vaticani Latini, tomus II, pars prior: Codices 679-1134, recensuit Augustus Pelzer, Civitas Vaticana 1931, 153.

5 Cf. L. Sileo, Maestri francescani, secolari e agostiniani, 132. 6 Cf. Codices Vaticani Latini, tomus II, pars prior: Codices 679-1134, 153-162. 7 Cf. Bougerol, MFBT, 78-85. 8 Cf. Repertorium LSM, Heft 5, 631-670 (ms. Vat. Lat. 812 contiene i sermoni n. 1-117).

Su Tommaso de Lisle si veda anche la voce in T. Kaeppeli – E. Panella, Scriptores Ordinis Praedicatorum Medii Aevi, vol. IV: T-Z, Roma 1993, 369-370.

9 Cf. Codices Burghesiani Bibliothecae Vaticanae, recensuit A. Maier (Studi e testi, 170), Città del Vaticano 1952, 94-95.

10 Cf. Codices Vaticani Latini: Codices 11414-11709, schedis Henrici Carusi adhibitis recensuit J. Ruysschaert, Civitas Vaticana 1959, 233-254. Nel manoscritto questa raccolta viene definita dallo scriba come: Sermones Britonis.

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XXII della Biblioteca Antoniana di Padova11. Essi vanno perciò cancellati dall’elenco dei codici proposto dallo Schneyer nella voce relativa a Gilberto12.

Nella collezione De sanctis Gilberto dedica a san Francesco d’Assisi almeno quattro sermoni, che hanno come themata le seguenti citazioni bibliche:

1. Surrexit Helias, propheta quasi ignis (Eccli. 48, 1); 2. Vidi alterum angelum ascendentem (Apoc. 7, 2); 3. Inflammatum est cor meum (Ps. 72, 21); 4. Veni, columba mea (Cant. 2, 10). Gilberto compose questi sermoni per due ricorrenze distinte13. Il primo e

secondo thema si riferiscono alla festa di san Francesco celebrata nell’anniversa-rio del suo transito (4 ottobre), mentre i due rimanenti sono legati alla celebra-zione della traslazione del corpo del Poverello (25 maggio 1230). In alcuni codi-ci, destinati ai non-francescani, i sermoni per la traslazione sono stati omessi, perché la festa si celebrava solo nell’Ordine dei Minori14. Notiamo inoltre, che da alcune descrizioni risulta l’esistenza di due prediche sul tema Vidi alterum an-gelum15, e due sul tema Inflammatum est cor meum16, ma in questi casi si tratta forse di un sermone mattutino (tenuto durante la messa), accompagnato da una col-–––––––––––––

11 Cf. G. Abate – G. Luisetto, Codici e manoscritti della biblioteca Antoniana, Vicenza 1975, 561-565.

12 Repertorium LSM, Heft 2, 297-298. Questo elenco indica circa 100 manoscritti disper-si in tutta Europa, senza però precisare, se essi contengano entrambe le parti della colle-zione, o solo una (De dominicis oppure De sanctis). È da escludere il ms. Angers, Bibl. Municip. 250 che di Gilberto contiene solo la raccolta Ad status. Lo stesso si dica del ms. F.57.sup. della Bibl. Ambrosiana di Milano, ma si potrebbe aggiungere in compenso il ms. L.17.sup. della stessa biblioteca. Si devono correggere poi anche le segnature della Bibl. Royale de Belgique (Bruxelles), che sono: II.1125 (cat. 1891) e II.1408 (cat. 1892).

13 J.B. Schneyer, nel suo primo studio dedicato ai sermoni per le feste dell’Ordine Mi-noritico (Lateinische Sermones-Initien des Hochmittelalters für die Heiligenfeste des Franziskanerordens, in Archivum Franciscanum Historicum 61 [1968] 3-78, in particolare: 21), indica solo i themata 1, 2 e 4, ritenendo che i sermoni fossero tenuti in occasione della festa di san Francesco.

14 È il caso del ms. Leipzig, UB 728, che descriviamo in seguito. 15 Esso viene indicato come un singolo sermone dallo Schneyer sia nella raccolta di

Erlangen, UB 291 (Repertorium LSM, Heft 2, 294, Gilbertus Tornacensis, n. 151), sia in quella di Leipzig, UB 496 (Repertorium LSM, Heft 2, 309, Gilbertus T., n. 319), mentre nelle raccolte di Troyes sempre come doppio lo registra Bougerol, MFBT, 50 (n. 775d e 775e), 78 (n. 823g e 823h) e 226 (1778f e 1778g).

16 Lo Schneyer, sulla base del ms. Erlangen, UB 291, lo registra come un unico sermo-ne (cf. Repertorium LSM, Heft 2, 297, Gilbertus T., n. 186), mentre basandosi sul ms. BAV, Vat.Lat. 11444, come diviso in due, (Repertorium LSM, Heft 2, 313, Gilbertus T., n. 371 e 372). Nei sermonari della Bibl. Municip. di Troyes esso è diviso in due nel caso del ms. 1778, invece come unito si conserva nei ms. 775 e 823, cf. Bougerol, MFBT, 55; 83; 229.


latio, recitata nel pomeriggio, dopo il vespro17. Nel caso del Vidi alterum angelum, infatti, tale ipotesi viene confermata dalla tabula sermonum del ms. Auxerre 4118.

Descrizione dei codici manoscritti Nel presente studio ci accingiamo a pubblicare criticamente il primo dei

quattro sermoni su san Francesco19, basandoci sui codici manoscritti che descri-viamo di seguito:

1. Assisi, Biblioteca de Sacro Convento, Fondo Antico Comunale, ms. 508 (nell’edizione segnato con la sigla: C). Codice membranaceo, fine del XIII seco-lo, 175 x 125 mm, 368 ff., numerazione dei fogli moderna20. Nel possesso della Biblioteca del Sacro Convento è attestato dall’Inventario di Giovanni da Ioli (1381), che numerò 34 fascicoli (quaternatura assisiensis), ma il terzo fascicolo possiede la numerazione errata: III all’inizio (f. 23r) e IIII alla fine (f. 34v).

La fascicolazione si presenta così: Primus quaternus (1r-10v); II (11r-22v); III/IIII (23r-34v); V (35r-46v); VI (47r-60v); VII (61r-72v); VIII (73r-84v); IX (85r-96v); X (97r-108v); XI (109r-120v); XII (121r-132v); XIII (133r-144v); XIIII (145r-155v); XV (156r-165v); XVI (166r-177v); XVII (178r-189v); XVIII (190r-201v); XIX (202r-213v); XX (214r-220v); XXI (221r-232v); XXII (233r-244v); XXIII (245r-256v); XXIIII (257r-268v); XXV (269r-280v); XXVI (281r-292v); XXVII (293r-302v); XXVIII (303r-314v); XXIX (315r-326v); XXX (327r-338v); XXXI (339r-350v); XXXII (351r-362v); XXXIII (363r-374v); XXXIIII (375r-386v). Il codice è mutilo; mancano i due ultimi fascicoli.

Il testo è disposto in due colonne (38 righe per colonna), tranne i ff. 219r-220r, che rimangono bianchi, e il f. 220v (una colonna), dove una mano di poco posteriore ha aggiunto una nota (Fons ortorum puteus aquarum… …secundum b. –––––––––––––

17 Cf. S. Clasen, Collectanea zum Studien- und Buchwesen des Mittelalters, in Archiv für Ge-schichte der Philosophie 42 (1960) 172-173.

18 “De sancto Francisco. Surrexit Helyas. Item. Vidi alterum angelum. De eodem. Vidi alterum angelum. De eodem collatio”, Auxerre, Bibl. Municip., ms. 41, f. 3v. Similmente nel ms. Assisi, Sacro Convento, Fondo Antico Comunale 508, f. 1va: “Sancti Francisci. Surrexit Helyas. Item, Vidi alterum angelum etc. Item, collatio de eodem, Vidi alterum…”. Il tema “Inflammatum est cor meum”, invece, in entrambi i codici qui menzionati viene registrato una volta soltanto.

19 Alcuni estratti di questo sermone sono stati pubblicati da N. Bériou nell’articolo: Saint François, premier prophète de son ordre, dans les sermons du XIIIe siècle, in Modern questions about medieval sermons. Essays on Marriage, Death, History and Sanctity, by N. Bériou and D.L. D’Avray, (Biblioteca di Medioevo Latino, 11), Spoleto 1994, 285-308 (edizione degli estratti: 304-308).

20 La numerazione originale, sul recto del foglio, parte dal f. 2 (1a-100a; 1b-100b; 1c-100c; 1d-85d). Essa è stata utilizzata nella composizione della tabula sermonum ai ff. 1ra-2rb.


Dyonisium). Le iniziali sono rosse e blu; le rubriche rosse. Il codice è stato rile-gato in pelle ad Assisi nel XIX secolo21.

Contenuto:

f. 1r [marg. sup., scirttura moderna]: Sermones Fr. Gilberti Tornacensis Ord. Min. f. 1ra-2rb – tavola dei sermoni con i titoli in rosso e gli incipit in nero, corredati dal

numero del foglio (secondo la numerazione originale): Dominica prima post Pen-tecosten sermo, Fili recordare… …In exaltatione sancte Crucis, Virga tua amen. Amen.

f. 2r [marg. inf., scritto a matita]: Fra Silberti de Tornace (!) Ord. Min~. f. 2rb [Rubrica]: In festo angelorum. [Incipit]: Stelle manentes in ordine… f. 215va-218rb [ultimo sermone]: In exaltatione Sancte Crucis. Virga tua et baculus

tuus ipsa me consolata sunt. Deflens David casum… …ex visione nubum consola-tionem recipiunt. Sic et nos in visione Dei et gustu dulcedinis eius quod nobis etc.

f. 218vb [altra mano]: Expliciunt sermones fratris Gyberti de sanctis per anni circulum etc. [il resto della colonna, circa 20 righe, rimane bianco]

f. 219r-220r: bianco f. 220v [una colonna, scritto da una mano posteriore]: Fons ortorum puteus aquarum…

…secundum b. Dyonisium [testo mutilo]. f. 221ra: Dominica prima post Pentecosten. Fili, recordare, quia recipisti bona in

vita tua et Lazarus similiter mala; nunc autem hic consolatur, tu vero cruciaris. Quoniam exempla magis quam verba…

f. 384vb-386vb [Dominica III post Pascha]: Modicum et non videbitis me, Ioanniis XVI. Dominus nocte qua tradendus erat… …perspicua. De hac ergo visione Danielis visio… [mutilo].

Il codice contiene quindi la collezione De sanctis (f. 2rb-218va) e quella De dominicis (f. 221ra-386vb), ma mutila. Le due collezioni sono state trascritte da un unico copista. Esse, divise dall’explicit, scritto da una mano posteriore, sono corredate di una tabula rerum comune, trascritta dallo stesso scriba già da un codice apografo22.

Il sermone Surrexit Helyas si trova ai ff. 7va-11va:

Sancti Francisci. Surrexit Helyas, propheta quasi ignis, Ecclesiastici XLVIII. Com-mendatur beatus Franciscus a quatuor… …diu tectus fit cupiditate regnante inter partes divisio. Et sic patet totum. Rogemus ergo etc. –––––––––––––

21 Cf. L. Alessandri – G. Mazzatinti, Inventario dei manoscritti della Biblioteca del Convento di S. Francesco di Assisi, Forlì 1894, 83; C. Cenci, Bibliotheca manuscripta ad Sacrum Conventum Assi-siensem, I, Assisi 1981, 95 (n. 40).

22 Nel Fondo Antico Comunale si trova ancora un altro codice dei Sermones de sanctis et de dominicis di Gilberto, ossia il ms. 436, che è acefalo e reca al primo fascicolo il numero III (f. 1r). Questo codice non è stato usato per la presente edizione, perché il primo sermone in esso contentuto è quello per la festa di Ognissanti (mutilo). Cf. C. Cenci, Bibliotheca manu-scripta ad Sacrum Conventum Assisiensem, I, 147-148 (n. 138).


2. Auxerre, Bibliothèque Municipale, ms. 41 (sigla: A). Membranaceo, XIII

sec., 135 x 188 mm, 324 ff. (+ 76 bis). Due colonne (ff. 3r-4v – una colonna – tabula sermonum), 43 righe23. Rubricato, iniziali rosse e blu, prolungate con delle aste e motivi floreali. Le iniziali miniate si trovano ai f. 1ra (R – Gilberto in atto di scrivere) e 5ra (S – Cristo Pantocratore).

Contenuto:

f. 1ra-1rb: De festis prologus. Rogatus pluries, ut sermones quosdam, quos ad cle-rum… …in prosecutione promittentis verbum non reddiret divina gratia concomitante.

f. 1rb-1va: [Epistola pp. Alexandri IV ad Gilbertum]. Alexander episcopus, servus servorum Dei, dilecto filio, fratri Guiberto… Accepimus satis gaudentes, quod quandam sermonum de novo… …Datum Ananie, VIII idus augusti, pontificatus nostri anno primo.

[Epistola II pp. Alexandri IV ad Gilbertum]: Alexander episcopus, servus servo-rum Dei, dilecto filio fratri Guiberto… De sinceritate tua plena in Domino fiduciam optinentes… …Datum Ananie, kalendis octobris, pontificatus nostri anno primo.

f. 1va-2vb: [Epistola Gilberti ad pp. Alexandrum IV] Sanctissimo patri ac Domino, reverentissimo Dei gratia summo pontifici Alexandro, frater quidam modicus, inter minores minimus, immo christifidelium pauperissimus, dictus Guibertus de Tornaco… …audivit forte vestra paternitas, credidit vestra caritas, scripsit humilitas, obsecundavit parvitas et facultas. [Metà della colonna rimane bianca].

f. 3r-4v [Una colonna, Indice dei Sermoni]: Dominica prima post pentecosten. Fili recordare… …In exaltatione sancte Crucis. Virga tua. [Nota di possesso]: LIBER PONTIGNIACI.

f. 5ra: Sermo de angelis. Stelle manentes in ordine suo et cursu suo adversus Sysaram pugnaverunt. Verba hec exponi possunt de angelis…

Il sermone Surrexit Helyas si trova ai ff. 9ra-12ra:

Sermo de sancto Francisco. Surrexit Helyas, propheta quasi ignis, Ecclesiastici XLVIII. Commendatur beatus Franciscus a quatuor… …diu tectus fit cupiditate regnante inter partes divisio. Et sic patet totum. Rogemus ergo etc.

3. Leipzig, Universitätsbibliothek, Hs. 728 (sigla: L)24. Membranaceo, 165 x 110 mm, 405 ff. Il testo è disposto in due colonne, 36 righe per colonna (tranne f. 224r – una colonna). Rilegato in assi di legno e cuoio. All’esterno l’etichetta: SERM. 23; all’interno del piatto un’altra segnatura: 228. Scritto da tre mani: la –––––––––––––

23 Cf. Catalogue général des manuscrits des bibliothèques publiques de France. Départements, t. VI: Auxerre – Tonnerre – Avallon…, Paris 1887, ms. 41. Ho visionato il codice nelle microfiches eseguite dall’Insititut de Recherche et d’Histoire des Textes di Parigi.

24 Il catalogo a stampa dell’Universitätsbibliothek di Leipzig arriva per ora fino al ms. 625. Descrivo il ms. 728 sulla base del microfilm.


mano A trascrisse il corpo dei sermoni (ff. 12ra-216va; 225ra-405vb); la mano B – gli indici dei sermoni (ff. 1ra-5rb; 10rb-11v; 217ra-221rb); la mano C – sermo-ni aggiunti fuori del corpus e alcune note.

La numerazione dei fogli è moderna; a partire dal f. 222 viene corretta la numerazione precedente (dopo il f. 221 si vede il frammento di un foglio strap-pato). Sul verso dei fogli (marg. sup.) esiste la numerazione originale in numeri romani: nella prima parte dal I al CCIIII (odierni ff. 12-216); nella seconda dal I al CLXXXI (oggi ff. 225-405). A volte si vedono i verba reclamantia alla fine dei fascicoli.

Contenuto:

f. 1ra-5rb: Indice de sermoni De tempore (De dominicis). f. 5va: note; f. 5vb: bianco f. 6ra-7ra: <I>nflammatum est cor meum etc. Sub metaphora ignis flammantis

recitat beatus Franciscus statum sue conversionis, conversationis et consummationis. Ignis enim ligna inflammat… …eternitatis meditationem, Psalmus: substantia mea tam-quam nihil ante te25.

f. 7ra-9ra: <C>um videritis etc., Matth XXIIII. Interrogatus Dominus de consum-matione seculi, inter cetera hec intulit… …separari diffinitivam sententiam et furorem extremi iudicii considerat cum malis dicetur: Ite maledicti; sed bonis: venite26.

9rb-9vb: <C>ognita Iesus nequitia eorum. Nota: nequitia phariseorum figurat ne-quitiam prelatorum… …diversa dona tribuit diversos donorum effectus27.

f. 10ra: bianco f. 10rb-11ra: indice alfabetico f. 11 (solo 1/3 della larghezza) (11v-bianco) [Gilbertus Tornacensis, Sermones de dominicis]: f. 12ra-15vb: Dominica I in Adventu. Benedictus qui venit in nomine Domini,

Matth. XXI. Verba hec exponuntur de adventu Christi in quibus tria nota: advenientis benignitas, adventus utilitas, et recipientium qualitas… …qui dedit David filium sapien-tissimum super hunc populum plurimum. Et sic patet totum.

––––––––––––– 25 È la seconda parte (collatio) del sermone In translatione s. Francisci. Questa festa manca

nel corpo dei Sermones de sanctis del ms. Leipzig UB 728. Cf. Repertorium LSM, Heft 2, 313 (Gilbertus Tornacensis, n. 371) [BAV, Vat.Lat. 11444, f. 107v-109v]; Bougerol, MFBT, 229 (n. 1778bx).

26 Sono due sermoni di Gilberto, dedicati alla XXIV Domenica dopo Pasqua, qui riuniti insieme; cf. Repertorium LSM, Heft 2, 289 (Gilbertus T., n. 79-80).

27 Il thema è quello del sermone per la Domenica XXIII dopo Pasqua di Gilberto, ma l’incipit è diverso, non registrato neanche altrove nel Repertorium. Cf. Repertorium LSM, Heft 2, 288-289 (Gilbertus T., n. 78).


f. 213rb-216va: Dominica XXIII [post Pentecosten]. Magister, scimus, quia verax es et viam Dei in veritate doces, Matth. XXII. Magna laus, ut dicit quidam, est ab hosti laudari, quod impletur in hoc verbo… …sicut Iannes et Mambres restiterunt Moysi, quorum insipientia manifesta erit omnibus, sicut istorum fuit. Rogemus.

f. 217ra-221rb: Indice dei sermoni De sanctis. f. 221va-vb: una nota. f. 222ra-223rb: <P>lenitudo legis est dilectio, Rom. XIII, qui diligit leges implet.

Ubi enim est karitas, quidquid possit deesse… …ut multum habeat alium heredem et ideo amittit primogenita sua28.

f. 223va-224va: <T>erribilis est locus iste. Triplicem locum inhabitat Christus: templum, animam, celum… …et in animabus. De quartis taceamus29.

[Gilbertus Tornacensis, Sermones de sanctis]: f. 225ra-228ra: De sancto Andrea. Suspendium elegit anima mea et mortem ossa

mea, Iob VII. Hec verba exposita de beato Andrea duo nobis insinuant de ipso: electionem gratuite passionis et mortificationem corporee delectationis… …adhesit os meum. Dyabolus autem sicut luctator libentius comedit carnem prope ossa. Esca enim electa, ut dicitur Michee III: Tollitis carnem eorum desuper ossibus eorum.

f. 405rb-405vb: De sancta Katherina. Gaudeamus et exultemus et demus gloriam Deo, quia venerunt nuptie Agni et uxor eius preparavit se, Apo. XIX. Non sunt bone nuptie etiam convertuntur in luctum et vox musicorum ipsorum in lamentum… …quia in sanguine suo confirmavit Ecclesiam. Et ideo oculus non vidit nec auris audivit, nec in cor hominis ascendit, quod preparavit ei Deus, quod nobis etc.

Non ci sono informazioni sulla provenienza del codice, ma visto che ven-gono omessi i sermoni per la traslazione di san Francesco, si può supporre che esso sia stato eseguito fuori dell’ambiente minoritico.

Il sermone Surrexit Helyas si trova ai ff. 381ra-385rb:

Sermo de sancto Francisco. Surrexit Helyas, propheta quasi ignis, Eccli. XLVIII. Commendatur beatus Franciscus a quatuor: a puritate conversionis… …diu tectus fit cupiditate regnante inter partes divisio. Et sic patet totum.

4. Troyes, Bibl. Municipale, ms. 823 (sigla: T). Membranaceo, XIII sec., 262 x 175 mm, 317 ff., due colonne. Il volume è composto da due parti, inizial-mente distinte, scritte da due copisti diversi (ff. 1-181 e ff. 182-317). La seconda

––––––––––––– 28 Tale sermone esiste come anonimo nella raccolta del ms. Napoli, Bibl. Nazionale,

VIII.A.18, n. 42 (XIV sec.), cf. Repertorium LSM, Heft 8, 802. 29 Questo sermone, probabilmente per la dedicazione di una chiesa, non possiede un

riscontro nel Repertorium dello Schneyer, anche se ne esistono alcuni con lo stesso thema (magari si tratta di un frammento di un sermone più lungo), due dei quali sono di un france-scano coevo a Gilberto, di nome Bertholdus de Regensburg († 1272). cf. Repertorium LSM, Heft 1, 492 (n. 269 e 270).


parte possiede infatti una propria numerazione dei fogli sul verso (da 1 a 135). Rubricato. Le iniziali rosse e blu30.

Contenuto:

f. 1ra-180vb [Thomas de Lisle, OP, Sermones de tempore]: Abiciamus opera tene-brarum, Rom. 13. Scriptum est ad Hebr. 4… …de quo dicitur hic. Mortuus est dives etc. Rogemus Dominum etc.

f. 181ra-181vb [Tabula sermonum praecedentium]: I. Abiciamus opera tenebrarum… …Mortuus est dives et sepultus in inferno. CXIX.

f. 182r [marg. sup.]: Incipiunt sermones de sanctis fratris Guiberti de ordine fratrum minorum.

f. 182ra-rb: Rogatus pluries ut sermones quosdam, quos ad clerum parisiensem… …in prosecutione promittentis verbum non reddiret divina gratia comitante.

f. 182rb: Alexander episcopus, servus servorum Dei, dilecto filio, fratri Guiber-to… Accepimus satis gaudentes, quod quandam sermonum de novo… …Datum Ananie, VIII idus augusti, pontificatus nostri anno primo.

Alexander episcopus, servus servorum Dei, dilecto filio fratri Guiberto… De sin-ceritate tua plena in Domino fiduciam optinentes… …Datum Ananie, kalendis octo-bris, pontificatus nostri anno primo.

f. 182rb-182vb: Sanctissimo patri ac Domino, reverentissimo Dei gratia summo pontifici Alexandro, frater quidam modicus, inter minores minimus, immo christifide-lium pauperissimus, dictus Guibertus de Tornaco… …audivit forte vestra paternitas, credidit vestra caritas, scripsit humilitas, obsecundavit parvitas et facultas.

f. 183ra-183va [una colonna]: Tituli sermonum. Dominica prima post pentecosten. Fili recordare… …In exaltatione sancte Crucis. Virga tua.

f. 183vb- 317vb: Sermo de angelis. Stelle manentes in ordine suo et cursu suo adversus Sysaram pugnaverunt, Iudicum V. Verba hec exponi possunt… …et gustu dulcedinis eius.

f. 317v [mani più tardive]: Guibertus de Tornaco circa 1290. Expliciunt sermones fratris Guiberti de sanctis per anni circulum. Amen. Dominicus Westfalus. Qui hoc scribebat, Gerardus nomen habebat. Amen. Benedicatur Virgo Maria. Iste liber est fratris Renaudi de Castro Villano, monachi Clarevallis. Amen.

Nonostante la tabula sermonum contenga i titoli di tutti i sermoni domenicali di Gilberto, nel codice in realtà si trovano solo quelli della sua prima parte, ossia De sanctis.

Il sermone Surrexit Helyas si trova ai ff. 186rb-188ra:

Sermo de sancto Francisco. Surrexit Helyas, propheta quasi ignis, Ecclesiastici XLVIII. Commendatur beatus Franciscus a quatuor… …diu tectus fit cupiditate regnante inter partes divisio. Et sic patet totum. Rogemus ergo etc.

––––––––––––– 30 Cf. Bougerol, MFBT, 78-85.


Fonti agiografiche utilizzate da Gilberto31 Nel sermone Surrexit Helyas Gilberto fa molti riferimenti alla persona di san

Francesco. Sono ben 16 i paragrafi della presente edizione, dove se ne parla in modo esplicito o implicito, citando le fonti biografiche. Il sermone prova che Gilberto conosceva e adoperava quattro opere: le tre biografie uscite dalla pen-na di Tommaso da Celano, ossia: Vita b. Francisci (= VitaFr.), Legenda ad usum chori (= LegUCh.), e il Memoriale (= Mem.); nonché la Vita s. Francisci, scritta da Giuliano da Spira (= ISVitaFr.).

In molti casi, a causa dei parallelismi tra i racconti agiografici, è difficile indicare con precisione la fonte degli episodi, ai quali Gilberto si riferisce, ma in alcuni passi la provenienza è univoca. Ho individuato le seguenti citazioni:

– nel n. 2: …fere usque ad vigesimum quintum annum… – dalla VitaFr., n. 2 (uguale al passo contenuto nella LegUCh., n. 2); – nel n. 6: …substantie dissipator, cautus negotiator, sed vanissimus dispensator… – dalla VitaFr., n. 2; – nel n. 16: …necessitati satisfacere et voluptati non obedire… – da Giuliano da Spira, ISVitaFr., n. 32. Esistono poi altri passi dove, anche se non si tratta di una citazione diretta,

tuttavia si può individuare la fonte in modo univoco: – n. 7: …reiectis omnibus, que habebat, nec etiam retentis femoralibus, de mundo nu-dus exivit… – proviene sicuramente dal Memoriale, n. 214-215, perché le altre vite non menzionano affatto la spogliazione di Francesco al momento della morte. – n. 15: …ad beatum Franciscum fugiebant animalia silvestria, nec volebant recedere, nisi post benedictionem eius habitam – benché del rapporto speciale degli anima-li selvatici con Francesco, che cercavano da lui rifugio, si parli in diversi passi32, tuttavia la benedizione in questo contesto viene raccontata solo nel Mem., n. 167. – n. 18: …beatus Franciscus visus est a fratribus circumvectus super currum igneum et reliquit successorem suum beatum Antonium quantum ad sanctitatem vite et revela-tionem sapientie… – anche se del carro di fuoco, che rende Francesco simile

––––––––––––– 31 Tutte le fonti biografico-agiografiche relative a san Francesco verranno citate con il

riferimento al numero e alla pagina (tra parentesi) dell’edizione critica di Quaracchi: Analecta Franciscana sive chronica aliaque varia documenta ad historiam Fratrum Minorum spectantia, tomus X: Legendae s. Francisci Assisiensis saeculis XIII et XIV conscriptae, Quaracchi-Firenze 1926-1941.

32 Cf. VitaFr., n. 60 (46); LegUCh., n. 7 (121-122); ISVitaFr., n. 39 (354).


ad Elia, parla pure Tommaso da Celano33, tuttavia il legame diretto tra questo evento e sant’Antonio, visto come successore di Francesco, si ritro-va solo nel racconto di Giuliano da Spira (ISVitaFr., n. 29-30). – n. 21 – si riferisce al fatto che Francesco, finché visse, tenne lontana la fame dal mondo, il che fa eco al Mem., n. 52-53. – n. 27 – del sogno in cui Francesco vide i frati provenienti da molte nazioni parla solo il Celanese (VitaFr., n. 47). – n. 29 – della conoscenza dei misteri della Bibbia da parte di Francesco, nonostante questi non avesse studiato teologia, si racconta solo nel Memo-riale, n. 102-103. – n. 39 – il racconto della stigmatizzazione si ispira sicuramente all’opera di Giuliano da Spira (ISVitaFr., n. 60-61), perché solo lui mette in evidenza il legame tra questo evento e la meditazione della passione di Cristo e solo lui parla dei sentimenti contrastanti che nascevano di fronte alla visione del Serafino Crocifisso (timor e gaudium; pulchritudo e horror) che stanno alla base dell’espressione di Gilberto: …terribilem et nichilominus diligibilem.

La struttura del sermone «Surrexit Helyas» Il sermone è quadripartito. Gilberto, infatti, individua quattro elementi che

paragonano Francesco alla figura di Elia presentata nel versetto primo del cap. 48 del libro dell’Ecclesiastico. Si tratta della purezza della conversione, della san-tità del comportamento, della limpidezza della conoscenza e del fervore della carità. Secondo il predicatore francescano questi quattro elementi sono così relazionati tra di loro che si susseguono, prendendo l’origine dal precedente:

Eccli 48, 1 Franciscus pars sermonis Surrexit puritas conversionis n. 3-13 Helyas sanctitas conversationis n. 14-24 propheta limpiditas cognitionis n. 25-34 quasi ignis fervor dilectionis n. 35-47

Ciascuna di queste quattro parti principali del sermone viene suddivisa a

sua volta in quattro, ma agli aspetti positivi (virtù o atteggiamenti di Francesco) Gilberto contrappone sempre quattro elementi negativi (vizi o peccati) che ca-ratterizzano la vita di Parigi al tempo del predicatore. Queste lamentele vengo-no sempre introdotte dall’esclamazione: Sed proh dolor!

––––––––––––– 33 Cf. VitaFr., n. 47 (37); LegUCh., n. 7 (121-122).


Nella prima parte, quindi, Gilberto presenta la purezza della conversione di Francesco, individuandone quattro tappe successive. Esse sono dei gradi, attra-verso i quali l’anima peccatrice si eleva mediante la grazia verso Dio. Possono però essere vanificati dagli ostacoli che il predicatore indica agli uditori:

Franciscus surrexit ad: peccatores non surgunt propter: n. 5 explorandam conscientiam cecitatem anime n. 10 n. 6 implorandam misericordiam pulverem vanitatis n. 11 n. 7 contempnendam opulentiam pondus cupiditatis n. 12 n. 8 agendam penitentiam paralisim voluptatis n. 13

La santità del comportamento si manifesta in Francesco attraverso quattro

virtù che corrispondono ai quattro significati del nome di Elia. L’eccellenza di queste virtù trova antitesi nei vizi dei peccatori:

sanctitas conversationis in Francisco: vitia in peccatoribus: n. 15 obedientia respicit statum innocentie contumacia n. 21 n. 16 abstinentia reformat lapsum culpe crapula et lascivia n. 22 n. 17 constantia fidei declarat statum gratie pusillanimitas et perfidia n. 23 n. 18 ymaginaria gloria manuducit ad statum patrie fetor exempli et ignominia n. 24

La terza parte del sermone è dedicata alla limpidezza della conoscenza, posseduta da Francesco, che nasce dalla somma unione con Dio mediante l’affetto che conduce all’illuminazione. Gilberto attribuisce a Francesco la cono-scenza profetica nello specchio dell’eternità, che gli permette di vedere tutte le cose. Al contrario il clero dell’epoca, che d’ufficio dovrebbe svolgere la funzio-ne profetica, ossia profetare e vedere, non è capace di farlo e il predicatore indica i principali ostacoli e peccati nella vita dei sacerdoti secolari:

Clerici Franciscus vidit:

deberent videre:

sed non vident, quia:

n. 26 remissionem peccatorum suorum

in se gratiam per exercitium virtutum

querunt similitudinem virtutis et non veritatem

n. 31

n. 27 – archanas cordium fratrum – futurum profectum religionis

iuxta se profectum animarum fidelium

impediunt profectum claudentes ora predicatorum

n. 32

n. 28 abdicationem temporalium sub se contemptum temporalium

conferunt dolose beneficia ecclesiastica nepotibus

n. 33

n. 29 pregustationem eternorum supra se appetitum spiritualium

nesciunt legere Christum crucifixum, librum signatum

n. 34


La quarta parte del sermone parla del fervore della carità, raffigurato dal fuoco. Gilberto distingue quattro tipi di questo fuoco (o – per meglio dire – attri-buisce ad esso una quadruplice natura: purificativa, rinnovativa, elevativa e uni-tiva) e, rispettivamente, quattro modi della sua manifestazione nella vita di Francesco. In molti rappresentanti del clero francese, invece, in luogo del fuoco della carità Gilberto vede il fuoco della cupidigia. Esso possiede pure una qua-druplice natura, contraria alla natura della carità, e la sua azione si manifesta in quattro modi distinti.

Ignis caritatis in Francisco Ignis cupiditatis in clericis habet naturam: que manifestat se: habet naturam: que manifestat se:

n. 36 purgativam in perpessione tribulationum

infectivam in vita infructuosa n. 44

n. 37 renovativam in inchoatione nove religionis

putrefactivam in tollendo proximi compassionem et Dei devotionem

n. 45

n. 38 resilitivam superius

in laude Dei in creaturis

pascitivam inferius

in apparenti sanctitate ypocritarum

n. 46

n. 39- -42

unitivam in meditatione passionis Christi et stigmatizatione

divisivam in divisione que oritur in capitulo post mortem prelati

n. 47

Alcune osservazioni sul contenuto del sermone Gilberto non è il primo a parlare di Francesco come nuovo Elia. Egli

infatti fu preceduto dai due primi agiografi del Poverello, Tommaso da Celano e Giuliano da Spira, i quali raccontano l’episodio del carro di fuoco, apparso una notte ai frati, mentre il Santo stava in preghiera. Come risulta dalla meticolosa ricerca di J.-G.Bougerol, il tema Surrexit Helyas… viene applicato alla figura di Francesco anche da altri predicatori medievali, in gran parte anonimi34. Gilberto, però, si inscrive in questa corrente in maniera molto più incisiva.

Il parallelismo tra Elia e Francesco, indicato con chiarezza in questo ser-mone, fa pensare alla visione escatologizzante della storia di impronta gioacchi-mita che si stava diffondendo nell’Ordine minoritico35. Siamo infatti nel pe-

––––––––––––– 34 J.-G. Bougerol, Initia latinorum sermonum ad laudem s. Francisci, in Antonianum 57 (1982)

706-790, in particolare: 771-772 (n. 417-426); cf. N. Bériou, Saint François, premier prophète de son ordre…, 289-290.

35 Notiamo che J.B. Schneyer prima di Gilberto non registra nessun sermone su san Francesco che abbia come thema una citazione relativa alla figura di Elia. Cf. Lateinische Sermones-Initien des Hochmittelalters für die Heiligenfeste des Franziskanerordens, in Archivum Franci-


riodo in cui Gerardo di Borgo San Donnino divulga il suo Liber introductorius36. A Francesco viene applicata anche l’immagine dell’alter angelus, l’angelo, appun-to, che aveva il sigillo del Dio vivente. A questa figura, che nel 1273 ispirerà san Bonaventura nelle sue Collationes in Hexaëmeron37, Gilberto dedica (già nel 1255) un intero sermone.

Occorre sottolineare la prova della spiegazione – o meglio: della giustifica-zione – psicologico-teologica della stimmatizzazione, proposta nei numeri 39-42 del sermone Surrexit Helyas…. Gilberto, richiamando l’autorità di Avicenna, Girolamo, Agostino e Ugo di San Vittore, indica tre elementi che, riuniti insie-me, avevano la forza di imprimere le stimmate nel corpo di Francesco: la forza dell’immaginazione, quella dell’ammirazione e quella dell’amore.

Il sermone si rivela anche una testimonianza vivace della vita nella Parigi medievale. Gilberto infatti dipinge in modo suggestivo il mondo dell’epoca: rimprovera l’uso delle armi sofisticate da parte degli scolari (n. 31); denuncia il clima di vanitosa ricerca del prestigio mondano all’interno dell’Università (n. 31); condanna il nepotismo degli ecclesiastici (n. 33), senza mezzi termini, forse perché si sente forte della protezione da parte del re (fu infatti precettore dei figli di Luigi IX); si sdegna contro le fazioni in seno ai capitoli che devono eleggere nuovi vescovi (n. 47).

Ci soffermiamo in particolare su un passo in cui rieccheggia la tensione tra i frati e il clero secolare: “…hodie quidam prelati impediunt profectum anima-rum, per suas synodales constitutiones claudentes ora predicatorum, impo-nentes eis, quod pueri et ignorantes sint” (n. 32). A Parigi, infatti, i mendicanti dovevano affrontare gli attacchi di Guglielmo di Saint-Amour e di Gerardo d’Abbeville che negavano ai nuovi ordini religiosi la giurisdizione, il diritto di amministrare i sacramenti ai fedeli e anche di possedere le cattedre universi-

––––––––––––– scanum Historicum 61 (1968) 3-78. Il cistercense austriaco Leone (Bougerol, Initia latinorum sermonum…, n. 421), attivo all’inizio del XIV secolo, chiaramente dipende da Gilberto. Cf. Repertorium LSM, Heft 4, Leo OCist., n. 307.

36 Cf. C. Vaiani, Il gioachimismo di Giovanni da Parma, in Giovanni da Parma e la grande spe-ranza. Atti del III Convegno storico di Greccio. Greccio, 3-4 dicembre 2004, a cura di A. Cacciotti e M. Melli, (Biblioteca di Frate Francesco, 5), Milano 2008, 61-99, in particolare 76-80. Nella teologia di Pietro di Giovanni Olivi la figura di Elia sarà legata alla conversione degli ebrei e alla preparazione dell’unico ovile, che precede immediatamente alla contemplazione della verità nella gloria beatificante. Cf. Petrus Ioannis Olivi, De causis Scripturae, n. 18, in Peter of John Olivi on the Bible: Principia quinque in Sacram Scripturam, edited by D. Flood and G. Gál, (Franciscan Institute Publications. Text series, 18), St. Bonaventure 1997, 49.

37 Si veda su questo tema la monografia di Stanislao da Campagnola, L’Angelo del sesto sigillo e l’Alter Christus. Genesi e sviluppo dei due temi francescani nei secoli XIII-XIV, Roma 1971.


tarie38. Gilberto, però, allude espressamente alle decisioni di qualche sinodo, svoltosi probabilmente in Francia. Si tratta forse del sinodo di Cognac, svoltosi intorno al 1255 (la data non è certa), che nelle sue costituzioni mette al primo posto le norme sulla predicazione nei giorni festivi e nelle domeniche, vietando di ricevere nelle chiese i fedeli delle altre parrocchie39.

Il sinodo di Cognac non fa alcun accenno alla bolla Etsi animarum di Inno-cenzo IV, anche se in gran parte è consono al tenore delle ordinanze papali40, che però sono molto più restrittive e dettagliate. Nel decreto pontificio colpisce il divieto totale di predicare nella stessa città nel giorno in cui lo facesse il vesco-vo diocesano (o qualche suo sostituto nel duomo), perché “la salubre dottrina della predicazione, generando dalla frequente ripetizione quasi noia, non venga disprezzata”. Di conseguenza a Parigi i frati non avrebbero potuto predicare se non nei giorni feriali.

––––––––––––– 38 A questo proposito si veda il classico saggio di Y. Congar, pubblicato di recente

anche in italiano: Insegnare e predicare. Aspetti ecclesiologici della disputa tra Ordini mendicanti e maestri secolari nella seconda metà del secolo XIII e l’inizio del XIV, Padova, 2007; nonché lo studio di Luigi Pellegrini, L’incontro tra due “invenzioni” medievali: Università e Ordini Mendicanti, Napoli 2003, 139-161.

39 “Statuimus et praecipimus et sub poena excommunicationis cui inoboedientes supponimus, ne in ecclesiis suis diebus Dominicis et festivis parochianos recipiant alienos, qui proprias dimittunt ecclesias: praesertim illis diebus, quibus debent suas ecclesias visitare. Idem dicimus et statuimus de illis, qui propriis dimissis ecclesiis, praedictis diebus ad eos accedant, cum ipsis diebus praecipue, a proprio capellano vel cuius sit sui praetoris vultus agnoscendus”. Constitutiones in concilio de Copriniaco per G.[eraldum] archiepiscopum [Burdegalensem], cap. I, in Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio…, [a cura di I.D. Mansi], t. 23: Ab anno MCCXXV usque ad annum MCCLXVIII, Venetiis 1779, coll. 867.

40 “Et ne parrochialibus ecclesiis devotio debita subtrahatur, ante missarum solempnia, ad quae audienda parrochiani prima diei parte in suis consueverunt et debent ecclesiis con-venire, parrochianis alienis nequaquam in vestris ecclesiis praedicetis nec hora ipsa solem-pnes in eis faciates sermones, ne propter hos audiendos ad vos populus confluens parro-chiales ecclesias derelinquat. Sed nec ad praedicandum solempniter ad alienas parrochias accedatis, nisi a sacerdote parrochiarum ipsarum fueritis invitati vel saltem nisi ad id humi-liter petieritis et obtinueritis vos admitti. Et ut debitus honor episcopis deferatur, eadem die, qua diocesanus episcopus vel alius loco eius solempniter praedicat, maxime in ecclesia cathe-drali, nullus vestrum in eadem civitate vel loco praedicare praesumat, ne salubris praedica-tionis doctrina ex frequenti inculcatione huiusmodi quasi taedium generans contempnatur”. Innocenzo IV, bolla Etsi animarum, Napoli, 21 novembre 1254, in Bullarii Franciscani Epitome sive summa bullarum in eiusdem bullarii quattuor prioribus tomis relatum addito supplemento…, a C. Eubel redacta, Quaracchi 1908, n. XXVIII, 260. Già il 22 dicembre 1254 Alessandro IV con la Nec insolitum revocava la bolla del predecessore. Cf. Bullarii Franciscani Epitome…, n. XXX, 261-262.


Non è questo il luogo per stabilire la cronologia e le dipendenze tra i due documenti. Senza alcun dubbio entrambi testimoniano l’offensiva che l’episco-pato mosse contro gli ordini mendicanti e illustrano bene il clima in cui fu pro-nunciato il sermone su san Francesco; perciò si capisce meglio perché nel nu-mero 28 Gilberto abbia sottolineato con tanta forza il fatto che il Patriarca dei Minori “officium docendi suscepturus erat tam per se quam per alios fratres suos ex mandato Domini Pape”. Con l’espressione officium docendi egli rivendica forse, allo stesso tempo, anche il diritto dei frati ad essere titolari delle cattedre di teologia in seno all’Università.

SUMMARIUM: Offertur lectoribus editio critica sermonis de s. Francisco Surrexit

Helyas… fratris minoris Guiberti Tornacensis († 1284), ad fidem quattuor codicum manu scriptorum. Sermo hic forsitan primum testimonium praebet de usu figurae Heliae prophetae ad personam s. Francisci Assisiensis quasi per typum illustrandam.

In introductione agitur de fontibus hagiographicis ad s. Franciscum spectantibus, in sermone a praedicatore adhibitis, scilicet de Vita Francisci, Legenda ad usum chori et Memoriale Thomae de Celano, necnon de Vita Francisci a Iuliano de Spira conscripta.

Indicatur deinde structura sermonis, qui in quattuor suis partibus primo virtutes Francisci et postea opposita illis peccata ac vitia christifidelium clericorumque demon-strat et damnat.

Agitur etiam breviter de contextu historico sermonis pronuntiandi, id est de conflictu inter mendicantes et clerum saecularem, particulariter de prohibitionibus praedicandi in diebus festivis et dominicalibus ad parochianos alienos, sicut testimo-nium praebent constitutiones synodales de Copriniaco et bulla Innocentii IV Etsi animarum. Ad hoc respondet Guibertus quod Franciscus “officium docendi suscepturus erat tam per se quam per alios fratres suos ex mandato Domini Papae”, alludens forsitan etiam ad licentiam docendi et cathedras in Universitate possidendi.

541SERMO DE S. FRANCISCO: «SURREXIT HELYAS»

Assisi, Sacro Convento, Fondo Antico Comunale, ms. 508 (= C), f. 7va-11va.Auxerre, Bibl. Municip., ms. 41 (= A), f. 9ra-12ra.Leipzig, UB, ms. 728 (= L), f. 381ra-385rb.Troyes, Bibl. Municip., ms. 823 (= T), f. 186rb-188ra.

<Guiberti Tornacensis> 5

Sermo de sancto Francisco

1. Surrexit Helyas propheta quasi ignis, Ecclesiastici XLVIII, <1>.2. Commendatur beatus Franciscus a quatuor: a puritate conversionis, cum

dicitur: surrexit; a sanctitate conversationis, cum dicitur: Helyas; a limpiditatecognitionis, cum dicitur: propheta, quia I Regum IX, <9>: Qui hodie propheta dici- 10

A 9rb tur, olim appellabatur | videns; a fervore dilectionis, cum dicitur: quasi ignis. Et hecse habent consequenter, ut post peccatum sequatur conversio, post conversio-nem probetur conversatio; ex conversatione proficiat cognitio; in cognitioneferveat dilectio. Conversio commendat divinam gratiam; conversatio informatvim operativam; cognitio intellectivam; dilectio affectivam. 15

3. Dicit ergo, quantum ad primum: Surrexit, in quo notatur conversio perdivinam gratiam. Anima enim peccatrix per seipsam surgere non potest, nisiDominus ei per gratiam porrigat manum; Marci V, <41>: Tenens Iesus manumpuelle, ait illi: Tabita cum, quod est interpretatum: Puella, tibi dico, surge. Sic beatusFranciscus fere usque ad vigesimum quintum annum primeve iuventutis florem 20

C 7vb super omnes coetaneos suos expendit inanius, | ut vel sic daretur peccatoribusfiducia in gratiam respirandi, donec ei Dominus porrigens manum ait illud LuceVII, <14>: Adolescens, tibi dico: Surge.

L 381rb 4. Surrexit igitur ad explorandam | conscientiam; ad implorandam misericor-diam; ad contempnendam temporalem opulentiam; ad faciendam penitentiam. 25

Que quatuor requiruntur ad puritatem conversionis.5. De primo, Canticorum III, <2-4>: Surgam et circumibo civitatem; queram quem

diligit anima mea; invenerunt me vigiles etc. Paululum cum pertransissem eos, inveni, quemdiligit anima mea. Anima peccatrix surgit per gratiam, circuit civitatem exploran-

6 Sermo…Francisco] Sancti Francisci C 9 limpiditate] lympiditate L T 12 consequenter] convenienterL 13 ex] in L; post T, sed cor. supra lineam 15 vim] ipsam L | dilectio affectivam] om. A et add. in marg.16 quantum…primum] om. L | per] quantum ad T 18 porrigat manum] transp. L 19 Tabita] ThabitaL | Tabita cum] Talita cumi Vulgata | cum] om. A C T | Sic] sed L 20 vigesimum quintum] XXVIIIm

T | primeve…florem] florem iuventutis sue L 21 coetaneos suos] transp. A L 22 ei] illi L | illud] om.L 24 explorandam] explorandum A | implorandam] implorandum A | misericordiam] gratiam sive

20 fere…annum: VitaFr., n. 2 (6); LegUCh., n. 2 (119) – ad verbum; cf. ISVitaFr., n. 1 (336).

542 GUIBERTUS TORNACENSIS

do conscientiam. Occurrunt vigiles, qui custodiunt civitatem, id est turba fanta-smatum et ymaginationum, que per sensus ingesta sunt et ideo foribus assident,sicut vigiles civitatis. Sed, cum pertanseuntur, tunc dilectus invenitur. Hoc estquando turba fantasmatum non inquietat mentis secretum. Unde in libro Decollationibus patrum noverit unusquisque necdum se peccatis pristinis absolutum,5

quamdiu sibi satisfactioni et gemitibus incumbati vel illorum, que egit, velsimilium criminum ante oculos ymago preluserit, eorumque non dicamoblectatio, sed vel recordatio infestaverit mentis archanum. Et ideo beatus

C 8raFranciscus in exordio sue conversionis criptam intrabat, | ubi suam con-scientiam explorabat.10

6. Secundo surrexit ad implorandam misericordiam, Luce XV, <18-20> dixitA 9vafilius prodigus: Surgam et ibo ad patrem meum | et dicam ei: Pater, peccavi in celum etL 381vacoram te; iam non | sum dignus vocari filius tuus. Fac me sicut unum ex mercedariis tuis. Et

surrexit et venit ad patrem suum. Sic beatus Franciscus, qui fuerat filius prodigus,T 186vasubstantie dissipator, cautus negotiator, sed vanissimus dispensator, | confitetur15

offensam, petit veniam, accipit indulgentiam. Nam sicut optimi medici ad eos,qui diu languidi et afflicti fuerant, temperant medicine rigorem; sic Dominuspiissime se habet erga peccatores, quos videt peccatis vehementius esse corrup-tos, quando convertuntur ad ipsum.

7. Tertio surrexit ad contempnendam temporalem opulentiam, quia reiectis20

omnibus, que habebat, nec etiam retentis femoralibus, de mundo nudus exivit,signatus per Mattheum, eiusdem IX, <9>: Vidit Dominus hominem sedentem in the-loneo, Mattheum nomine, et ait illi: Sequere me. Et surgens secutus est eum. Et ActuumIX, <8>: Surgens Paulus de terra, apertisque oculis, nichil videbat. Surgit de terra, quimentis affectibus conculcat terrena. Apertos habet oculos, qui tota mentis25

intentione contemplatur celestia. Nichil videt, qui nichil habet, neque haberevult vel in proprio vel in communi. Sunt enim quidam, qui sic afficiuntur adtemporalia, quod pro ipsis optinendis vel retinendis transgrediuntur Dei manda-

C 8rbta. Sunt alii, qui sic non affi|ciuntur ad ea, ut inde transgrediantur mortaliter,

misericordiam L 25 contempnendam] contempnandam A | opulentiam] obedientiam T 29 peccatrix]om. A C T1 id est] om. A C T 3 tunc] om. L 5 collationibus] consolationibus C 6 sibi] om. T | satisfactioni] sa-tisfactione L T 7 eorumque] eorum quia A 8 sed] om. L | infestaverit] infestavit C L | mentis archa-num] om. L | ideo] om. A C T 9 intrabat] intravit L 10 explorabat] exploravit L 12 et1] om. C 13 iam]item A | me sicut] om. A 14 fuerat] fuit A 16 medici] attendentes add. L 17 fuerant] fuerunt C; suntL 18 erga] era C 20 reiectis] relictis L; retentis C 21 de mundo] rep. C 24 apertisque] apertis C Tapertisque…terra2] om. A et add. in marg. | Surgit] Surgat L 27 ad] circa L 28 vel retinendis] om. L

9 Franciscus…10 explorabat: Cf. VitaFr., n. 6 (9-10); ISVitaFr., n. 4 (337). 15 substantie…dispensator:VitaFr., n. 2 (7) – ad verbum; cf. ISVitaFr., n. 1 (336). 20 reiectis…21 exivit: Cf. Mem., n. 214-215(253-254).


L 381vb tamen non possident sine amore, nec perdunt | sine dolore; in quibus tamenurit dolor, si amittantur quantum habet amor, si possideatur. Sunt alii, qui sineamore possident, sine dolore perdunt, tamen potestatem possidendi a se nonabiecerunt. Sunt alii, qui supra hec addunt possidere nolle et possidere non pos-se, sed quidam sic quod in proprio possidere nec volunt nec possunt, tamen in 5

communi possidere possunt. Sunt alii, qui ultra omnem hanc perfectionemaddunt nichil posse possidere nec in proprio, nec in communi, et isti maximesurrexerunt de terra et apertos habentes oculos nichil vident, quia nichil esse,quod terrenum est, reputant. Qualis fuit beatus Franciscus et eius veri imitato-

A 9vb res, licet quidam, qui hanc | puritatem habent, videre non possunt; auferri pos- 10

se non credunt; obloquantur et detrahunt. Sed non est culpa in sole, cum nonposses claritatem solis videre, immo purgandus esset oculus crassus assuetussuis tenebris, et tunc illuminari posset acies intuentis.

8. Quarto surrexit ad agendam penitentiam. Ione III, <6>: Surrexit rex Ninivede solio suo et abiecit vestimenta a se et indutus est sacco, quod est vestimentum vilissi- 15

mum, pauperrimum et asperrimum, contra honores, divitias et delitias. Et se-quitur: Et sedit in cinere per recordationem mortalitatis sue.

9. Sed, proh dolor! Quidam non surgunt ad explorandam conscientiam, quiC 8va per oblivionem sui iacent cum Petro | in carcere cecitatis. Non surgunt ad

L 382ra implorandam misericordiam, qui quodammodo cum Iob dormiunt in | pulvere 20

vanitatis. Non surgunt ad contemptnendam temporalem opulentiam, qui cumilla muliere ewangelica corruuntur ad terram pondere cupiditatis. Non surguntad agendam penitentiam, qui cum paralitico iacent in grabato voluptatis.

10. De primo, Actuum XII, <5> Petrus quidem servabatur in carcere. Et sequitur<7>: Ecce angelus Domini astitit et lumen refulsit in habitaculo. Percussoque latere Petri, 25

excitavit eum dicens: Surge velociter. Excitat enim Dominus tales per immissionesinfirmitatum et necessitatum frequenter, ut surgant velociter. Sed ipsi excitatialiquando cum tanta procrastinatione faciunt, quod bonum propositum exequi

29 Sunt…transgrediantur] om. L | ad] temporalia, quod pro ipsis optinendis vel retinendis transgrediun-tur add. C | mortaliter] peccando add. L2 habet] vel urit add. L | possideatur] possideantur C 4 abiecerunt] abiiciunt L | Sunt] sicut CSunt…6 possunt] om. L 5 quod] non C 8 surrexerunt] surrexunt L | nichil vident] transp. L | esse…9est] est quod terrenorum L 9 eius] sui L 10 hanc] om. L | habent] om. C T 11 credunt] credant A;credent C | cum] si A C 12 posses] possis L | esset] est C T | crassus] grossus vel crassus L | assue-tus…13 tenebris] tenebris assuetis L 13 et] ut L | posset] possit L 14 Ione] Levitici L | Ninive] Ny-nive L 15 de] a L | vilissimum] et add. L 17 Et] om. A C T | per recordationem] ad recordantiam L18 Quidam] om. A C T 23 paralitico] paralytico L 27 Sed] ut C 28 cum] pro A | exequi] exsequi L

20 cum…21 vanitatis: Cf. Iob 7, 21. 21 cum…22 cupiditatis: Forsitan alludit ad Samaritanam pluresviros habentem (Ioan. 4, 17-18) vel ad peccatricem in domo pharisaei (Lc. 7, 37-39).


non possunt vel ipsum perdunt. Canticorum V, <5.6>: Surrexi, ut aperirem dilectomeo; et sequitur: At ille declinaverat atque transierat.

11. De secundo, Genesis XXXV, <1>: Surge, Iacob et ascende Bethel et habita ibi.T 186vbIacob: supplantator; Bethel: domus Dei; quasi diceret: Si | tu perdidisti pueri-

tiam adolescentiam, non perdas saltem iuventutem aut senectutem, immo si5

dyabolus decepit te a parte priori, supplanta eum a parte posteriori. Domusautem Dei specialiter religio illa est, que solum habet Dominum provisorem.

A 10ra12. De tertio, Ecclesiastici XXXI, <25>: Si co|actus fueris in edendo multum, surgeL 382rbe medio et vome et refrigerabit te et non adduces corpori tuo infirmitatem, hoc est: si habu|

eris de bonis temporalibus ultra tuam necessitatem, reice et sedabis cupiditatem.10

C 8vbSicut enim reiectio, que fit per vomitum sto|machum purgat et coleram minuit,sic vera paupertas animam purgat et sitim cupiditatis extinguit. Sicut ergofalluntur, qui per intromissionem lignorum ignem extinguere querunt, et nonpotius per subtractionem, ita qui per acquisitionem beneficiorum sue cupiditatisatisfacere volunt et non potius per abrenuntiationem.15

13. De quarto, Marci II, <10-11>: Ait Iesus paralitico: Tibi dico: Surge, tolle graba-tum tuum et vade in domum tuam. Sic enim mortificare debemus corpus nostrum,ut non impediatur spiritus ab exercitio spiritualium sive contemplatione cele-stium, quod est ire in propriam domum. Et sic patet de primo, scilicet de puri-tate conversionis.20

14. Secundo notatur sanctitas conversationis, cum dicitur: Helyas. In Helyaconsidero perfectam obedientiam, que respicit statum innocentie; perfectamabstinentiam, que reformat lapsum culpe; perfectam fidei constantiam, que de-clarat statum gratie; ymaginariam gloriam, que manuducit ad statum patrie. Quequatuor in beato Francisco proportionaliter fuerunt et sanctitatem conversa-25

tionis eius declaraverunt.15. Igitur perfecta obedientia fuit in Helya, in cuius signum paverunt eum

volatilia silvestria, III Regum XVII, <4> dixit Dominus ad Helyam: Corvis preci-pi, ut pascant te. Quia enim obediebat superiori suo, ideo inferiora obediebant ei.

3 XXXV] XXV A L | ascende] in add. L 4 Bethel] Betel C 7 religio illa] transp. L | provisorem] su-pervisorem L 8 XXXI] XXX L 9 e] de C; in L | refrigerabit te] refregerabis A C T 11 sto…purgat]transp. L 12 Sicut ergo] et sicut L 14 acquisitionem beneficiorum] transp. L | beneficiorum] bonorumT 16 paralitico] paralytico L 17 vade…tuam] ambula L 18 ut non] om. C | spiritualium…celestium]exteriorum et possit contemplare celestia L | contemplatione] contemplationem A 19 propriam do-mum] transp. L | scilicet…20 conversionis] om. A 22 considero] consideratio A, sed cor.: considera23 fidei] Dei L 26 eius] om. L 27 Helya] Elya C | eum] om. L 28 XVII] XVI L | Dominus] Deus A29 obediebat] obediebant L | superiori suo] transp. L

4 Iacob supplantator: Hieronymus, De interpretatione nominum hebraicorum, De Genesi, PL 23, 825 (CCL72, 67); cf. Idem, Liber hebraicarum quaestionum in Genesim, cap. 27, vers. 36, PL 23, 980. | Bethel…Dei:Hieronymus, De interpretatione nominum hebraicorum, De Genesi, PL 23, 819a (CCL 72, 62).


L 382va Sic ad beatum Franciscum fugie|bant animalia silvestria, nec volebant recedere,C 9ra nisi post benedictionem eius habitam, in quo figuratur, quod quodammodo |

redierat ad innocentiam. Unde Dominus: Si vultis scire, ipse est Helyas.16. In Helya similiter fuit perfecta abstinentia. Unde panem subcinericium

comedebat et aquam bibebat, III Regum XIX, <6>: Ecce ad caput Helye subcineri- 5

cius panis et vas aque. Beatus autem Franciscus panem et aquam ad sufficientiamA 10rb non edebat. Impossibile enim aiebat | necessitati satisfacere et voluptati non

obedire; Matthei XVII, <12>: Helyas iam venit et non cognoverunt eum.17. In Helya similiter fuit constantia fidei, quando Achab regem perfidum

non erubuit, quin ei panderet veritatem. Sic beatus Franciscus Miramolinum, 10

quin ei predicaret fidem; Luce I, <17>: Ipse preibit ante illum in spiritu et virtuteHelye, parare viam Domino etc.

18. In Helya similiter apparuit gloria, IIII Regum II, <11> ascendit Helyas perturbinem in celum et reliquit Helyseum, successorem suum, cui datus est spiritusprophetie. Sic beatus Franciscus visus est a fratribus circumvectus super currum 15

igneum et reliquit successorem suum beatum Antonium quantum ad sanctita-tem vite et revelationem sapientie, Ecclesiastici XLVIII, <13>: Helyas, qui inturbine est tectus, et in Helyseo completus est spiritus eius; in diebus suis non pertimuitprincipem.

19. Istis quatuor excellentiis respondent quatuor interpretationes Helye. In- 20

L 382vb terpretatur enim: «Dei donatio», quantum ad primam; «dominator», | quantumad secundam; «robustus Deus meus», quantum ad tertiam; «ascendens Domi-nus», quoad quartam.

T 187ra 20. Sed, proh dolor! Violatur sanctitas nostre conversationis, | quia loco obe-dientie succedit contumacia; loco abstinentie crapula et lascivia; loco constantie 25

C 9rb fidei pusillanimitas et perfidia; loco glo|rie nostre fetor exempli et ignominia.

2 figuratur] figurabatur L 5 comedebat] comedit L 7 aiebat] agebat T 8 XVII] XVIII L 10 Miramo-linum] Soldanum L 11 Luce] III C | virtute] veritate C 12 viam Domino] om. L 13 II] I L C; om. T15 est] om. A 16 suum] scilicet L 18 est1] om. A C T | eius] om. L 21 Dei] om. L | quantum2…22 ro-bustus] robustus quantum ad secundam L 23 quoad] quantum ad L 25 constantie] et add. A 26 fidei]om. L | exempli] om. L

1 ad…2 habitam: Cf. Mem., n. 167 (227-228) et Mem., n. 170 (228-229). Cf. etiam VitaFr., n. 60 (46);LegUCh., n. 7 (121-122) et ISVitaFr., n. 39 (354), ubi agitur de animalibus ad Franciscum confugien-tibus, sed non habetur de benedictione. 6 Beatus…8 obedire: ISVitaFr., n. 32 (350), ultima verba adlitteram; cf. etiam VitaFr., n. 51 (40). 10 Franciscus…11 fidem: Cf. VitaFr., n. 56-57 (43); LegUCh., n.8 (122); ISVitaFr., n. 34-35 (351-352). 15 Franciscus…16 igneum: Cf. VitaFr., n. 47 (37); LegUCh., n. 7(121-122); ISVitaFr., n. 29 (348-349). 16 reliquit…17 sapientie: Cf. ISVitaFr., n. 30 (349). 21 Dei do-natio: “Elia – Dei Domini”. Hieronymus, De interpretatione nominum hebraicorum, IV Regum, PL 23, 826(CCL 72, 115). | dominator: Non inveni apud Hieronymum. 22 robustus…meus: “Helias – DeusDominus aut fortis Dominus”. Hieronymus, De interpretatione nominum hebraicorum, Ad Romanos, PL 23,851 (CCL 72, 152). | ascendens Dominus: Non inveni.


21. De primo patet. Si enim obediremus Deo sicut debemus, celi nobis servi-rent et clades hominum et morbos corporum et caristias temporum nostris ora-tionibus averteremus. Iacobi V, <17-18>: Helyas homo erat similis nobis passibilis etoratione oravit, ut non plueret super terram, et non pluit annos tres et menses sex; et rursumoravit et celum dedit pluviam et terra dedit fructum suum.5

22. De secundo patet. Impugnati sunt; impregnati melius dixisse debueram.Sic enim videntur exterius amplificati et dilatati. Et vos dicitis: Adest Helyas, IIIRegum <18, 8. 11. 14>. Non sic amplificatus est Helyas in mirabilibus suis, Ecclesia-

A 10vastici XLVIII, <4>, sed | venit quasi non manducans aut bibens, homo marcidus etegens recuperatione.10

23. De tertio patet. Iam non appetitur martirium propter fidem, sed fugiturpropter pusillanimitatem, quod forte figuravit Helyas, III Regum XIX, <1-4>,fugiens a facie Iesabel.

24. De quarto patet, quomodo vita malorum clericorum fetet in Ecclesia Dei,ut si queratur ab eis: Helyas es tu?, veraciter respondent: Non sum.15

L 383ra25. Tertio post sanctitatem | conversationis notatur lympiditas cognitionis,cum dicitur: Propheta. Ieremie I, <5>: Sanctificavi te et prophetam in gentibus dedi te.Ex summa enim intentione affectus in Deum anima summe unitur Deo et inilla unione illuminatur propter irradiationem fluentem a primo lumine; in quairradiatione aufertur velamen vel corpulentia intellectus, et videt propheta res20

suo modo in speculo eternitatis. Ibi beatus Franciscus habuit cognitionemeorum, que in se erant, quantum ad remissionem peccatorum suorum; et

C 9vaeorum, que erant iuxta se, quantum conscientias fratrum et religionis scilicet |profectum; et eorum, que sub se erant, quantum ad abdicationem temporalium;et eorum, que super se erant, quantum ad pregustationem eternorum.25

26. De primo patet quomodo in oratione recepit revelationem de peccatorumsuorum perfecta remissione facta in ipso, quadam subita mutatione, I Regum X,<6>: Insiliet in te spiritus Domini et prophetabis et mutaberis in virum alterum.

27. De secundo patet quomodo in sopore suo vidit dilatationem religionissue per mundum sub typo diversorum armatorum de multis nationibus concur-30

1 nobis servirent] transp. L 4 pluit] per add. T 6 impregnati] om. A 7 amplificati…dilatati] amplificaridilatari A | et dilatati] om. L 8 18…14] lacuna in L | Helyas] Elyas A C 9 aut] et L 11 Iam] Nam Afugitur] fuga C 12 propter] per C T 18 anima] anime A | Deo…19 illuminatur] om. L 20 vel] et L21 suo modo] om. L | Ibi] Sic L 23 iuxta] intra A C L T | et…24 profectum] om. L 24 sub…erant]erant sub se L 25 super…erant] erant supra se L | eternorum] om. C 26 quomodo] quoniam A | inoratione] om. L 27 perfecta] om. L | X] XI L 28 prophetabis et] om. L 30 typo] tipo C T; stipo A

1 celi…3 averteremus: Cf. Mem., n. 52-53 (162-164). 9 homo…10 recuperatione: Eccli 11, 12. 15 He-lyas…tu: Io 1, 21. 23 conscientias…24 profectum: Cf. Mem., n. 23 (144); Mem., n. 27-34 (147-151);Mem., n. 158 (222). 26 in…27 mutatione: Cf. VitaFr., n. 26 (22). 29 in…547,1 mysterium: Cf. VitaFr.,n. 27 (22-23).


rentium et intellexit mysterium; Numerorum XII, <6>: Si quis fuerit inter vospropheta Domini, in visione apparebo ei vel per sompnium loquar ad illum; immo ex ha-bundantia spiritus prophetici predicabat fratribus suis archanas cordium cogi-tationes; Ioannis IIII, <39. 19> videte hominem, qui dixit mihi omnia, quecumquefeci. Domine, ut video, propheta es tu. 5

L 383rb 28. De tertio patet. Sciebat enim quod tem|poralium appetitus enervat virtu-tem predicationis et doctrine. Et ideo quia officium docendi suscepturus erat

A 10vb tam | per se quam per alios fratres suos ex mandato Domini Pape, et tenoreregule precepit, ut nichil proprietatis Ordo haberet, nec in proprio, nec in com-muni; Ecclesiastici XLVI, <17-18> nonne in fide sua inventus est propheta et in ver- 10

bis suis inventus est fidelis, et sequitur: Pecunias et usque ad calciamenta non accepit abomni carne et non accusavit eum homo.

29. De quarto patet, cum sacram Scripturam non didicisset ab homine, tamenin sua predicatione quasi aliena legens exuberabat verbis plenis celesti dulcedine

C 9vb

T 187rb

et pingue|dine; Ecclesiastici XLVII, <1-2>: Surrexit Nathan | propheta quasi 15

adeps separatus a carne.30. Sed proh dolor! Nescio, si sit hodie propheta in Israel, quia clerici, quo-

rum esset officium prophetizare et videre, non vident in se gratiam per exerci-tium virtutum; nec iuxta se quantum ad aliorum profectum; nec sub se, percontemptum temporalium; nec supra se, per spiritualium appetitum. Et ideo a 20

prophetis Ierusalem egressa est pollutio super omnem terram, dicit Dominus.31. De primo, Ieremie XXIII, <14>: In prophetis Ierusalem vidi similitudinem

adulterium et iter mendacii et confortaverunt manus pessimorum, ut non convertereturunusquisque a malitia sua. Similitudinem dicit, quia non queritur hodie virtus, sedsimilitudo; non veritas, sed similitudo. Audiuntur enim facultates, ut nomen 25

L 383va magisterii habe|atur. Ovidius doctrine venerabile nomen prostat et in questupro meretrice sedet. Adulterium dicit, quia fere omnes iam scientie adulteriumpatiuntur, quia methaphisice disputant sophiste, legaliter canoniste, theologiphilosophice, phisici curant empirice. Iter mendacii dicit quantum ad falsitatem

1 mysterium] misterium A C; ministerium T 2 immo] primo L 3 suis] scilicet A C T 5 ut] om. Lvideo] in Deo A 7 predicationis] predicantis A L 8 alios] om. A C T | et] om. A 10 XLVI] XLV A;XLIIII C L T | nonne] none C; nam L | sua] om. L | in2…11 fidelis] inventus est fidelis in verbisscilicet L 13 Scripturam] doctrinam L 14 legens] loquens L 16 separatus] om. A sed add. in marg.17 hodie propheta] transp. L 18 prophetizare] prophetare A C; predicare L 21 Ierusalem] om. L 22 Deprimo] om. L 23 iter] rem L 24 malitia sua] transp. A C T 25 nomen magisterii] magisterium T26 doctrine…nomen] venerabili nomine L 27 quia] iam A L T | iam] om. A L T 29 phisici…empiri-ce] etc. L | Iter] Item C; Rem L

7 officium…10 communi: Cf. Mem., n. 16-17 (140-141). 11 Pecunias…12 homo: Eccli 46, 22. 13 sa-cram…15 dine: Cf. Mem., n. 102-103 (190-192). 17 hodie…Israel: cf. 1 Mach 9, 27. 20 a…21Dominus: Ier 23, 15.


vite. Confortant enim manus pessimorum, quia qui deberent villam purgare, repetunthomicidas, similes Iudeis, qui repetebant Barabam, qui propter seditionem et homi-cidium missus fuerat in carcerem, Matthei XXVII, <20>. Et ideo impletur quod

C 10rasequitur, quia non convertitur unusquisque a malitia sua. Militia | dixisse debuissem,cum iam incedant scolares armati, nec portant armas communia, gladios aut5

lanceas, sed subulas, sicas, frameas et arma excogitata, que fabrefacta levi motu egre-A 11radi possunt de vagina et per|cutere, sicut dicitur de gladio Ioab.

32. De secundo patet, quia hodie quidam prelati impediunt profectum anima-rum, per suas synodales constitutiones claudentes ora predicatorum, impo-nentes eis, quod pueri et ignorantes sint. Sed sicut dicitur Actuum <2, 15-17>:10

Non sicut putatis hii ebrii sunt etc., et sequitur: Sed hoc est quod dictum est per Ioelem:Effundam de spiritu meo super omnem carnem et prophetabunt filii vestri et senes vestri

L 383vbsompnia sompniabunt; in | hoc similes Iudeis, Marci XIIII, <65>: Ceperunt con-spuere Iesum et faciem eius velare et colaphis eum cedere, dicentes: Prophetiza nobis. Con-spuunt Iesum, qui sermonem Iesu in servis eius vilificant. Velant faciem eius,15

qui doctrinam servorum eius ex detractione adnichilant et occultant. Colaphi-zant eum, dum servos eius afflictionibus flagellant, non attendentes illud, Nu-merorum XI, <27-29>: Eldat et Meldat prophetizant in castris. Domine mi, Moyses,prohibe eos. Quid, inquit, emularis pro me? Quis tribuat, ut omnis populus prophetet et deteis Spiritum Sanctum suum.20

33. De tertio, Ezechielis XIII, <4>: Quasi vulpes in deserto prophete tui erant,Israel. Vulpes, animalia dolosa ad predam inhyantia, quidam prelati sunt, qui

C 10rbnepotulis | suis beneficia ecclesiastica conferunt et dolose pro eis redditus reci-piunt; aut, quando non audent dare aperte nepotulis suis, ne putentur carnales,conferunt nepotibus aliorum prelatorum, ut alii prelati similem eis in casu con-25

simili eis restituant. Et hoc est inire quasi tacite contractum permalum dolum;sicut solet dici: do, ut des; facio, ut facias. Et ideo Ieremie VIII, <10>: A mini-

1 repetunt] om. L 2 similes] sunt add. L 3 fuerat] fuit L T | XXVII] XXVIII L 4 convertitur] averti-tur C T | Militia] Malitia A C L | debuissem] debueram L 6 subulas sicas] sybilas sychas L | excogita-ta] coartata L 8 quidam prelati] transp. L | profectum] perfectionem L 9 claudentes] claudunt L10 et…sint] sint et ignorantes L 11 ebrii] hebrii A C | et sequitur] om. A L | Sed] om. T | Ioelem] Io-helem A L 12 et1] om. A C T 13 XIIII] XIII L | conspuere] in add. A C T 14 nobis] om. L 16 oc-cultant] conculcant L 18 Eldat…Meldat] Eldath et Medath L | Domine mi] domini T 19 populus]om. L | prophetet] prophetizet T 20 suum] om. L 22 inhyantia] inhientia A C T 23 redditus] reditusL T 25 consimili eis] om. L 26 tacite] tacitum L | dolum] doli L 27 VIII] V L; VI A C T

3 Matthei…20: rectius: Lucae 23, 19. 6 fabrefacta…7 cutere: 2 Regum 20, 8. 21 Quasi…22 Israel:Super hoc thema Gilbertus composuit appositum sermonem ad canonicos saeculares, qui habetur incollectione nuncupata Ad varios status., id est in septima parte secundi tractatus operis Rudimentumdoctrinae. Cf. Repertorium LSM, Heft 2, Gilbertus T., n. 224.


mo usque ad maximum omnes avaritie student; a propheta usque ad sacerdotem cuncti faciuntdolum.

L 384ra 34. De quarto patet, quia magis litterati sunt | frequenter circa spiritualiamagis excecati, Ysaie XXIX, <10-11>: Claudet oculos vestros; prophetas et principes,

T 187va qui vident visiones, | operiet. Et erit visio omnium sicut verba libri signati, quem, cum dede- 5

rint scienti litteras, dicent: Lege istum; et respondebunt: Nescio, non possum. Liber iste estChristus, qui fuit apertus in passione, rubricatus in clavorum confixione; ubi

A 11rb nesciunt legere illi litterati, qui no|lunt humilitatis eius vestigia sequi.35. Et quoniam si habuero prophetiam et omnem scientiam, caritatem autem non ha-

beam, nichil sum; ideo sequitur quarto fervor dilectionis, cum dicitur: quasi ignis. 10

De quo igne Luce XII, <49>: Ignem veni mittere in terram et quid volo, nisi ut accenda-tur. Levitici VI, <13>: Ignis iste est perpetuus, qui numquam deficiet, id est numquamdeficere debet vel numquam deficit, quia caritas numquam excidit. Habet autemiste ignis quadruplicem naturam: purgativam, renovativam, resilitivam, uni-tivam. 15

36. De primo. Purgativam habuit naturam in beato Francisco in tribulatio-C 10va num perpessione, quia | viginti annis perseveravit in tribulatione, ut posset di-

cere illud Psalmi <16, 3>: Probasti cor meum et visitasti nocte; igne me examinasti etc.Numerorum XXXI, <23>: Omne, quod potest transire per flammas, igne purgabitur;quidquid autem non poterit ignem sustinere, aqua expiationis sanctificabitur. Sicut enim 20

duo sunt elementa purgativa maioris mundi, aqua diluvii et ignis iudicii, sic duoL 384rb sunt purgativa minoris mundi, hominis scilicet, aqua baptismatis | et ignis peni-

tentialis; Psalmus <65, 12>: Transivimus per ignem et aquam etc.37. De secundo patet. Illa enim, que hyemali algore senuerunt, immo calore

igneo tepefacta renovantur et revivificant. Quod fuit in beato Francisco in nove 25

religionis inchoatione. Si enim sub sole vel sub celo nichil novum et nichil supracelum vetus, secundum Philosophum, quidem extra celum neque est tempus,

3 quia] quod C | magis litterati] transp. L 4 magis] om. C L; sunt add. A 5 operiet] aperiet L 6 Nescio]om. C L (nec habetur in Vulgata) | est] om. A C | est Christus] transp. L 8 nesciunt legere] transp. L T9 prophetiam] omnem add. C 12 Ignis iste] transp. L T | numquam1] deficit nec add. L 13 excidit] deci-dit L 14 iste ignis] transp. L; ille C 17 perpessione] propassione L | posset] possit L 18 nocte…etc]om. L 19 per] om. L | igne purgabitur] transp. L 20 ignem] om. L | Sicut] Sic L 21 sunt elementa]transp. L | purgativa] om. L | aqua…22 mundi] om. L T 22 hominis] huius C T 24 hyemali] yemali Ccalore] et add. L 26 enim] nichil add. L | nichil1] om. L 27 quidem] quia L

9 si…10 sum: 1 Cor 13, 2. 16 Francisco…17 tribulatione: De tempore 20 annum a conversione usquead mortem cf. VitaFr., n. 109 (84) et ISVitaFr., n. 73 (369). De tribulationibus cf. Mem., n. 115(198-199); Mem., n. 118 (200) et Mem., n. 213 (252-253). 27 Philosophum…550,1 vetus: Cf. Aristoteles,De coelo et mundo, liber I, cap. 10, n. 12 - cap. 11, n. 1, in Aristotelis, Opera omnia quae extant…, t. III,Parisiis 1886, 297; Les Auctoritates Aristotelis. Un florilège médieval. Etude historique et édition critique, ed. J.Hamesse, Louvain 1974, n. 3 (29), 161.


neque locus, neque vacuum; et quod illic est, non potest tempus facere vetus.Patet quod beatus Franciscus, cum vitam spiritualem et supercelestem as-sumpsit, relinquendo terrenam, quod naturam ignis sub virtute renovativamhabuit; Sophonie III, <, 8>: In igne zeli mei devorabitur terra.

38. De tertio patet. Habet enim ignis naturam resilitivam, quia inferius pasci-5

tur et sursum movetur, inferiora ardore apprehendens, sed ab hiis rursum levi-tate propria ad alta resiliens. Sic beatus Franciscus inferius pascebatur amplec-tens in Domino omnes creaturas quodam genere compassionis et dilectionis et

A 11vasursum resiliebat laudans Deum et creaturas invitans ad laudem Conditoris, |C 10vbApocalypsis X, <1>: Facies angeli erat ut sol et pedes eius tanquam | columpna ignis.10

Sol se communicat omni creature deorsum; columpna ignis tendit sursum; quidicitur angelus ille de Apocalypsi, qui habebat signum Dei vivi.

39. De quarto patet. Ignis insensibiliter se suggerit donec subiectam materiamL 384vatotam in se convertat; | donec non tam videatur ignita quam ignea, sicut patet

in ferro. Hanc unitivam naturam habuit beatus Franciscus meditando de Christi15

passione, quando ignis dilectionis, quem habebat in corde ex Christi passione,coalescens impressit ei corporaliter vulnera passionis Christi in latere et in mani-bus, et in pedibus. Proverbiorum VI, <27>: Numquid potest homo abscondere ignemin sinu suo, ut vestimenta illius non ardeant? Ex vehementia enim ymaginationis etadmirationis et dilectionis divina gratia expressit in eo signa dominice passionis.20

T 187vbYmaginabatur enim Seraphin cru|cifixum et admirans ex dilectione gaudebat.Et hec erat visio discurrens, splendor ignis et de igne fulgur egrediens, quiavidebat Seraph, id est illum ignitum spiritum et terribilem et nichilominusdiligibilem.

40. Quod autem ymaginatio virtutem habeat imprimendi probat philosophus25

Avicenna in libro De animalibus, exemplificans de gallina, que post galli

1 illic] bonum add. L 3 sub…4 habuit] habuit renovativum sub virtute L 4 III] I A C L T | In] om.L | terra] om. L 6 ardore] om. L | rursum] sursum L 7 inferius pascebatur] transp. L 8 in] a T | crea-turas] in add. T | dilectionis] discretionis C L 9 resiliebat] om. L | Conditoris] Creatoris A 11 co-lumpna ignis] transp. T 12 de] in L 13 donec] materiam add. A C T 14 totam] om. C | convertat] con-vertit A C 15 ferro] subere T | naturam habuit] transp. L | beatus Franciscus] om. L 17 manibus]latere T; pedibus A C 18 pedibus] manibus A C 19 illius] eius L 20 admirationis] ammirationis C Texpressit] impressit L 21 Seraphin] Seraph A; Serach T; Seralyt C | admirans] ammirans C T 22 et]om. A 23 Seraph] Serach L | illum ignitum] igneum L 25 virtutem habeat] transp. L

7 beatus…9 Conditoris: Cf. VitaFr., n. 80-81 (59-60); ISVitaFr., n. 44 (356); Mem., n. 165 (225-226).12 signum…vivi: Apoc 7, 2. 15 Franciscus…18 pedibus: Cf. ISVitaFr., n. 60-61 (363), ubi manifesta estconnexio inter meditationem passionis Christi et stigmatizationem. De devotione ad crucem cf. Mem.,n. 10-11 (136-137); Mem., n. 109 (195); Mem., n. 203 (246-247); de stigmatibus cf. VitaFr., n. 90 (69);VitaFr., n. 94-95 (72-73); LegUCh., n. 11 (123); ISVitaFr., n. 65 (365); Mem., n. 135-136 (208-209);Mem., n. 217a (256). 21 Seraphin…24 diligibilem: Cf. VitaFr., n. 94 (72); LegUCh., n. 11 (123); velpotius ISVitaFr., n. 61 (363), ubi expressius agitur de timore et gaudio, pulchtitudine et horrore.


victoriam ex ymaginatione habuit crestam et calcaria. Et hoc communitervidemus, quoniam ymaginata forma victoria facies rubescit; ymaginato verotimore pallescit.

41. Quod etiam admiratio habeat virtutem imprimendi probatur GenesisC 11ra XXX, <37-40> per virgas Iacob, sicut exponit Ieronymus | in Glossa et Augu- 5

stinus, maxime in libro Contra Iulianum.L 384vb 42. Quod etiam dilectio habeat vim | imprimendi patet per Hugonem de

Sancto Victore, dicentem in libro De ignibus: Sicut massa liquefacta per fistulamin monetam funditur et formam accipit, ita mens amoris igne soluta per radium

A 11vb contem|plationis usque in ymaginem divine similitudinis currit; immo quicquid 10

diligimus, ipsa vi dilectionis in eius similitudinem transformamur.43. Sed, proh dolor!, loco ignis caritatis successit ignis cupiditatis, qui num-

quam dicit: «sufficit», Proverbiorum <30, 16>. Habet autem iste ignis naturam in-fectivam, non purgativam; putrefactivam, non renovativam; pascitivam inferius,non resilitivam superius; divisivam, non unitivam. 15

44. De primo patet. Cupiditas enim est ignis sulphureus, qui vicina inficit;Psalmus <10, 7>: Pluet super peccatores laqueos, ignis, sulphur et spiritus procellarum.Laqueus – fraudolentia mundana; ignis – cupiditas effrenata; sulphur – vita fetidaet corrupta; spiritus procellarum – obloquentia ampullosa et fastuosa; que omniaex cupiditate habundant in Ecclesia; Iob XXII, <20>: Succisa est erectio eorum et 20

reliquias eorum comedit ignis. Succisa dicitur ad similitudinem arboris infructuose,que nichil relinquit aut generat, nisi quedam spuria vitulamina. Et hii mali prela-ti ex cupiditate quosdam spurios relinquunt in Ecclesia; Matthei VII, <19>:

C 11rb Omnis arbor, que non facit fructum bonum, excidetur | et in ignem mittetur. Quomodo

1 habuit crestam] transp. C T 2 quoniam] quomodo C 4 etiam] autem C L 6 in libro] om. A; in exem-plo T 7 etiam] autem L | habeat vim] virtutem habeat L 8 fistulam] fistolam L 10 usque] om. A C L11 diligimus] in add. L | vi] in C 12 successit] succedit A L 13 Proverbiorum] om. L | autem] enim L15 divisivam…unitivam] om. A et add. in marg. 17 Pluet] Pluit A L | et…procellarum] etc. L 18 La-queus…19 procellarum] om. L | fetida] fetidata C 19 obloquentia] eloquentia L; conloquentia Aampullosa] ampulosa A L 20 Succisa] Succida L | eorum] om. L 21 Succisa] Succida L 22 Et hii] SicL 23 ex cupiditate] om. L

26 Avicenna…animalibus: “…gallina, quando vincit gallum in pugna, erigit<ur> quasi esset gallus; etpercutit suis alis in sua luxuria, quasi esset gallus; et elevat caudam suam, sicut esset gallus. Et aliquandonascitur illi cornu in crure quasi gallo. Et in hoc percipi potest obedientia nature cogitationibus anime,quando propter suam cogitationem post pugnam nascebatur ei cornu in crure”. Avicenna, De naturaanimalium, liber VIII, cap. 7, in Avicenna, Opera philosophica, Venise 1508 [Réimpression en fac-similéagrandi, Louvain 1961], f. 40va.5 Ieronymus…Glossa: Hieronymus, Liber hebraicarum quaestionum in Genesim, cap. 30, vers. 32-33, PL 23,984-985. | Augustinus…6 Iulianum: Augustinus, Contra Iulianum, liber V, cap. 14, n. 51, PL 44,812-813; Nuova Biblioteca Agostiniana XVIII, 836. 8 Sicut…10 currit: Hugo de S. Victore (?),Miscellanea, liber I, titulus CLXXIII, De naturis ignis et speciebus, PL 177, 572.


autem posset facere fructum bonum arbor, que habet radicem terrene cupidita-L 385ratis, | stipitem superbe dignitatis, ramos luxuriose actionis, folia pompose locu-

tionis?45. De secundo patet. Sicut enim a calido circumstante educitur intrinsecum

calidum et sic putrefactio et arefactio secundum Philosophum, sic ex habun-5

dantia cupiditatis rerum extrinsecarum tollitur intrinsecus omnis proximi com-passio et omnis Dei devotio; Iacobi V, <1-3>: Agite nunc divites, plorate etc. divitievestre putrefacte sunt et vestimenta vestra a tineis comesta sunt; aurum et argentum vestrumeruginavit et erugo eorum in testimonium vobis erit et manducabit carnes vestras sicut ignis.

A 12ra46. De | tertio patet, quia per ypocrisim sunt inferius per apparentem opera-10

tionem, sed nesciunt resilire superius per bonam et elevatam intentionem. UndeApocalypsis XIII, <13> bestia, per quam signatur antichristus, faciebat signamagna et ignem descendere, quia in societate antichristi multa signa apparentis

T 188rasanctitatis | facient ypocrite.47. De quarto patet, quia sicut ignis dividit et segregat ab aliis ea, que sunt sui15

generis, sic videmus fieri per cupiditatem in aliquibus capitulis; Genesis XV,<17>: Cum occubuisset sol, facta est caligo tenebrosa et apparuit clibanus fumans et lampasignis transiens inter divisiones illas, quia cum moritur prelatus in Ecclesia, oritur con-

L 385rb

C 11va

fusio in capitulo, manifestatur | diu | occultata in cordibus aliquorum ambitio;sicut ignis, qui fuerat diu tectus, fit cupiditate regnante inter partes divisio. Et20

sic patet totum.48. Rogemus ergo etc.

1 autem] enim T | posset facere] transp. L 4 circumstante] circumstantie A | educitur] inducitur L6 tollitur] tollunt A C T | intrinsecus] om. L 8 et1…sunt2] om. A et add. in marg. | tineis] tyneis Tsunt2] et add. T 10 per ypocrisim] ypocrite L 13 magna] om. L | quia…14 ypocrite] sic socii eius, id estypocrite, faciunt signa apparentis sanctitatis L 15 ea…sunt] que sunt causa T 16 fieri] om. L 17 cliba-nus] clybanus L | fumans] fumicans L 18 cum] om. C T 19 aliquorum] om. L 22 Rogemus…etc] om.L

4 calido…5 Philosophum: Cf. Aristoteles, Meteorica, liber I, n. 1, in Aristoteles latine interpretibus variis, ed.Academia Regia Borussiana, Berolini 1831, 197.

Il sermone su san Francesco “Surrexit Helyas, propheta quasi ignis” di Gilberto di Tournai, in...

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