Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo. Una riconsiderazione delle fonti, “Studi...

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Il presente studio nasce con l’idea di sistematizzare un dossier di fonti tardoantiche che tuttavia presuppongono, in maniera per così dire diacronica, il ricorso a testimonianze di epoca arcaica o repubbli- cana, con lo scopo di far luce su una questione particolarmente singo- lare, recentemente riportata all’attenzione della critica 1 . Le posizioni di scetticismo assunte al riguardo o, in ogni caso, l’impossibilità di giungere a conclusioni certe e tantomeno di conoscere il nome arcano di Roma, che pure riteniamo in larga parte condivisibili, non inficiano l’interesse della questione, rafforzato, peraltro, da qualche dato sinora rimasto in ombra. In un passo dei Saturnalia di Macrobio (3,9) il verso virgiliano di Aen. 2,351 Excessere omnes adytis arisque relictis / Di quibus impe- rium hoc steterat, pronunziato da Enea, che incita i suoi a combattere, nonostante ogni speranza sia ormai vana e persino gli dèi abbiano ab- bandonato la città di Troia, offre lo spunto per narrare una tradizione riguardante un antichissimo costume romano e rituali segretissimi (Ma- crobio introduce la sua esegesi con i due superlativi, vetustissimus mos e occultissima sacra) 2 : 1 Facciamo riferimento alle due monografie assai accurate e per alcuni aspetti so- vrapponibili, originatesi da una tesi di Dottorato discussa all’Università di Roma Tor Vergata, di Giorgio Ferri (FERRI, Tutela segreta; ID., Tutela Urbis), e a quella, di taglio differente, con concessioni ad interpretazioni più speculative, ma nondimeno stimolan- ti, di Marcello De Martino (DE MARTINO, L’identità). Tra gli studi più brevi si vedano anche MURPHY, Privileged Knowledge; CAIRNS, Rome. Questo contributo è stato ori- ginariamente presentato nel corso dell’incontro tenutosi a Pisa il 3 e 4 ottobre 2012, “Madre de i popoli / Che desti il tuo spirito al mondo. Representations and transfor- mations of Rome”, organizzato dalla scrivente e da Karla Pollmann a conclusione del programma di Cooperazione internazionale “Roma Aeterna. L’antica Roma come città emblematica: costruzione, eredità, significati”, che ha visto coinvolta l’Università di Pisa e quella di St. Andrews (UK). Desidero in questa sede ringraziare l’Università di Pisa per il generoso supporto e quanti a vario titolo ne hanno permesso la riuscita otti- male. Di alcune indicazioni e spunti sono debitrice a Domitilla Campanile e Giovanni Casadio, che ringrazio per la disponibilità e la lettura. 2 Testo citato, qui e oltre, secondo J. WILLIS (Stutgardiae et Lipsiae 1994 2 ). CHIARA O. TOMMASI IL NOME SEGRETO DI ROMA TRA ANTIQUARIA ED ESOTERISMO. UNA RICONSIDERAZIONE DELLE FONTI SCO 60 (2014), 187-219 · DOI 10.12871/97888674149949

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Il presente studio nasce con lrsquoidea di sistematizzare un dossier di fonti tardoantiche che tuttavia presuppongono in maniera per cosigrave dire diacronica il ricorso a testimonianze di epoca arcaica o repubbli-cana con lo scopo di far luce su una questione particolarmente singo-lare recentemente riportata allrsquoattenzione della critica1 Le posizioni di scetticismo assunte al riguardo o in ogni caso lrsquoimpossibilitagrave di giungere a conclusioni certe e tantomeno di conoscere il nome arcano di Roma che pure riteniamo in larga parte condivisibili non inficiano lrsquointeresse della questione rafforzato peraltro da qualche dato sinora rimasto in ombra

In un passo dei Saturnalia di Macrobio (39) il verso virgiliano di Aen 2351 Excessere omnes adytis arisque relictis Di quibus impe-rium hoc steterat pronunziato da Enea che incita i suoi a combattere nonostante ogni speranza sia ormai vana e persino gli degravei abbiano ab-bandonato la cittagrave di Troia offre lo spunto per narrare una tradizione riguardante un antichissimo costume romano e rituali segretissimi (Ma-crobio introduce la sua esegesi con i due superlativi vetustissimus mos e occultissima sacra)2

1 Facciamo riferimento alle due monografie assai accurate e per alcuni aspetti so-vrapponibili originatesi da una tesi di Dottorato discussa allrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata di Giorgio Ferri (Ferri Tutela segreta id Tutela Urbis) e a quella di taglio differente con concessioni ad interpretazioni piugrave speculative ma nondimeno stimolan-ti di Marcello De Martino (de Martino Lrsquoidentitagrave) Tra gli studi piugrave brevi si vedano anche Murphy Privileged Knowledge Cairns Rome Questo contributo egrave stato ori-ginariamente presentato nel corso dellrsquoincontro tenutosi a Pisa il 3 e 4 ottobre 2012 ldquoMadre de i popoli Che desti il tuo spirito al mondo Representations and transfor-mations of Romerdquo organizzato dalla scrivente e da Karla Pollmann a conclusione del programma di Cooperazione internazionale ldquoRoma Aeterna Lrsquoantica Roma come cittagrave emblematica costruzione ereditagrave significatirdquo che ha visto coinvolta lrsquoUniversitagrave di Pisa e quella di St Andrews (UK) Desidero in questa sede ringraziare lrsquoUniversitagrave di Pisa per il generoso supporto e quanti a vario titolo ne hanno permesso la riuscita otti-male Di alcune indicazioni e spunti sono debitrice a Domitilla Campanile e Giovanni Casadio che ringrazio per la disponibilitagrave e la lettura

2 Testo citato qui e oltre secondo J Willis (Stutgardiae et Lipsiae 19942)

Chiara o toMMasi

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIAED ESoTERISMo

UnA RIConSIDERAzIonE DELLE FonTI

SCo 60 (2014) 187-219 middot DoI 101287197888674149949

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Et de vetustissimo Romanorum more et de occultissimis sacris vox ista pro-lata est Constat enim omnes urbes in alicuius dei esse tutela moremque Ro-manorum arcanum et multis ignotum fuisse ut cum obsiderent urbem hostium eamque iam capi posse confiderent certo carmine evocarent tutelares deos quod aut aliter urbem capi posse non crederent aut etiam si posset nefas aestimarent deos habere captivoshellip nam repperi in libro quinto Rerum recon-ditarum Sammonici Sereni utrumque carmen quod ille se in cuiusdam Furii vetustissimo libro repperisse professus est Est autem carmen huius modi quo di evocantur cum oppugnatione civitas cingitur

Apprendiamo infatti che ogni cittagrave era collocata sotto la protezione di una qualche divinitagrave (in alicuius dei esse tutela) e che era prassi segreta e ignota a molti (moremque Romanorum arcanum et multis ignotum fu-isse) il fatto che durante gli assedi delle cittagrave nemiche affincheacute queste potessero cadere in mano romana si evocassero i loro degravei tutelari con un carmen ben preciso3 sia percheacute si riteneva altrimenti impossibile impadronirsi della cittagrave sia percheacute era considerato sacrilego prenderne prigionieri gli degravei

Era questo il rito detto della evocatio con il quale appunto si lsquochia-mavano fuorirsquo gli degravei tutelari della cittagrave nemica poco prima che venisse sferrato lrsquoattacco finale percheacute abbandonassero la cittagrave da loro protetta e si trasferissero (trasferendo anche la loro protezione) a Roma ove sareb-bero stati loro garantiti templi e culti appropriati4 Questo rito giagrave oggetto alla metagrave del secolo scorso di studi tuttora basilari come quelli di Vse-volod Basanoff e Angelo Brelich volti ad indagarne la complessa facies dalle poche fonti a nostra disposizione5 nasce dallo scrupolo religioso ro-

3 Ritengo che vada inteso in questo modo carmine certo piuttosto che laquocon una de-terminata formularaquo come rende Marinone (Torino 1987) e che sembra attenuare il valo-re puntuale e specifico del nesso (se mai laquocon una formula ben determinataraquo cfr anche laquoprescribed formularaquo nella versione inglese di PV Davies new York-London 1969) Ferri Tutela segreta 33 giagrave nel solo termine carmen riprende il significato offerto dal Lexicon del Forcellini ossia formula composta di certe parole per un certo scopo (cfr anche ThLL sv 463 segnatamente alla rubrica antiquissima ad cultum deorum perti-nentia) Per i valori assunti dal vocabolo in generale si rimanda a Guittard Carmen

4 Per i casi correlati ma opposti di divinitagrave raffigurate in catene (o prive di ali) affincheacute non potessero sfuggire ovvero percheacute ritenute troppo potenti e pericolose cfr Ferri Tutela segreta 41 che parimenti mette in risalto alcuni aspetti lsquopsicologicirsquo inerenti al rito quali ad esempio il fatto che instillasse coraggio nei soldati in procinto di sferrare lrsquoattacco decisivo

5 BasanoFF Evocatio BreliCh Die geheime (per la ricostruzione delle circostanze in cui maturograve lo studio e una sua discussione cfr le considerazioni di Ferri Tutela segreta 161-203 restano tuttavia valide alcune obiezioni formulate da WeinstoCk Re-view) cfr inoltre GustaFsson Evocatio Guittard Toleacuterance Eventuali paralleli con rituali assimilabili a questo e in particolare con il talliyawar ittita furono prospettati

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mano di mantenere sempre lrsquoequilibrio garantito dalla pax deorum come si vede nella implicita distinzione tra la cittagrave nemica da conquistare con la forza militare e le divinitagrave nemiche da persuadere a passare dalla parte ro-mana Tralasciamo per brevitagrave una lettura piugrave ampia del fenomeno che implicherebbe la riconsiderazione dellrsquoinclusivismo costantemente pre-sente nel sistema religioso romano e sarebbe tangibile dimostrazione di come i peregrina sacra ossia i culti stranieri importati costituirono uno dei punti di forza della politica universalistica perseguita dai Romani6

nel seguito del suo testo Macrobio riporta una di queste formule di evocatio che dichiara di aver tratto da unrsquoopera (perduta) di Quinto Se-reno Sammonico e che fa riferimento alla presa di Cartagine al termine della terza guerra punica (a sua volta Sammonico la avrebbe derivata da uno scritto di un certo Furio forse Furio Filo altri pensano di correg-gere Furio in Verrio intendendo quindi lrsquoerudito di etagrave augustea Verrio Flacco menzionato come si vedragrave da Plinio in un contesto analogo)7

giagrave da Basanoff ma soprattutto da duMeacutezil Rituels La questione egrave stata ripresa da Ferri Tutela segreta 71-100 ove si possono leggere anche i testi ittiti di riferimento

6 Cfr BloCh Interpretatio CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion ando Impe-rial (soprattutto sul periodo piugrave tardo) Si veda anche Ferri Tutela segreta 42-53 (e si-milmente Tutela urbis 33-49) con la necessaria precisazione per cui in tempo di pace come contraltare allrsquoevocatio la condizione per lrsquoaccoglimento di divinitagrave straniere a Roma era la consultazione dei Libri Sibyllini ibid 64-69 per le connessioni con un concetto quale quello di interpretatio Romana Janssen Some Unexplored 378 osserva (a proposito della devotio su cui cfr infra n 13) laquoThe conception of the devotio De-ciana was undoubtedly favoured by the extremely exceptional circumstances the battle was supervised by the same gods who could only to a certain degree bestow victory on the Romans a total defeat of the Latins was impossible since the gods figured as their patrons too therefore they decided to share out their favours among both parties Probably the Roman consuls had correctly valued the chances of divine assistance and they had got a lucid idea during their sleep it was a typically Roman solution a refined product of a shrewd casuistically trained mindraquo (motivo che sembra richiamare la pole-mica di Ambrogio e Simmaco sullrsquoaltare della Vittoria segnatamente Ambr Ep 186 verum quid negem sacrorum ritus militasse Romanis Sed etiam Hannibal eosdem deos colebathellip si in Romanis vicerunt sacra in Carthaginiensibus ergo superata sunt si in Carthaginiensibus triumphata nec Romanis utique profuerunt)

7 Ferri Tutela segreta 31 per Furio Filo cos 136 aC (con ulteriori indicazioni) A quanto mi consta il primo a formulare tale identificazione generalmente accettata dagli studiosi egrave hertz Anzeige 54 seguito anche da BreMer Iurisprudentiae 29 Su questo punto cfr anche linderski The Libri 234 (che si concentra su Sammonico fonte di Macrobio e probabile collettore del diritto pontificale) raWson Scipio in part 169 ss La studiosa discute inoltre (mantenendosi su posizioni scettiche) i problemi dellrsquoevocatio della dea tutelare di Cartagine anche alla luce di allusioni contenute in Virgilio ovvero Orazio Plausibile pensare che vi sia una linea Furio Filo rarr Verrio Flacco rarr Plinio de Martino Lrsquoidentitagrave 38 avanza lrsquoipotesi di una corruttela nel testo e propone quindi di emendare in Verri In generale sulle fonti di Macrobio e sulla costruzione letteraria dei Saturnalia si rimanda a Goldlust Rheacutetorique

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Si deus si dea est cui populus civitasque Carthaginiensis est in tutela teque maxime ille qui urbis huius populique tutelam recepisti precor venerorque ve-niamque a vobis peto ut vos populum civitatemque Carthaginiensem deseratis loca templa sacra urbemque eorum relinquatis absque his abeatis eique populo ci-vitati metum formidinem oblivionem iniciatis proditique Romam ad me meosque veniatis nostraque vobis loca templa sacra urbs acceptior probatiorque sit mihique populoque Romano militibusque meis praepositi sitis ut sciamus intellegamusque Si ita feceritis voveo vobis templa ludosque facturum8

Insieme a quello di Veio (del 396 aC ricordato da Liv 521 ss)9 il caso di Cartagine egrave il secondo degli esempi attestati di cittagrave nei confronti delle quali i Romani esercitarono il rito dellrsquoevocatio il che non esclude tuttavia che tale rito fosse stato praticato anche in altre circostanze pro-babilmente in seguito a tentativi di conquista lunghi e faticosi10 ad esso

8 Per alcuni aspetti della lingua cfr norden Dio Ignoto 262-263 Versnel Two Types 385 ss Guittard Carmen Ferri Tutela urbis 98-105 Significativi sono anche alcuni paralleli con la preghiera di Scipione a Lilibeo (Liv 29272 ss) che tuttavia inizia con Dii deaeque omnes Interessante egrave inoltre notare certe asperitagrave sintattiche (non solo il passaggio dal singolare al plurale ma la relativa ille qui da riferirsi a te) egrave forse da ipotizzare che la formula avesse subito una serie di adattamenti nel tempo e che essi si siano per cosigrave dire lsquostratificatirsquo Un caso analogo (Verg Aen 4625 exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor) egrave discusso da tiMpanaro Il lapsus cap 1 Fraenkel Orazio 326 osserva che laquoille indica naturalmente uno spazio bianco provvisorio nella formula destinato ad essere riempito dal nome analogamente noi useremmo ldquoXrdquoraquo A questo stesso studio si rimanda per la discussione di alcune lezioni e correzioni (civita-tique accolta al posto di civitati sulla base della citazione di un frammento del medesi-mo carmen ricordato da Serv in Aen 2244 propitiique in luogo di proditique propitii sitis in luogo di praepositi sitis dopo questo nesso Fraenkel inserisce punto fermo e opera una trasposizione di quanto segue in modo da leggere si lthaecgt ita feceritis ut sciamus intelligamusque voveo vobis templa ludosque facturum Lo studioso giustifica tale trasposizione con il parallelo della preghiera di devotio riportata poco oltre si haec ita faxitis ut ego sciam sentiam intellegamque etc nessuna di queste proposte (alcune delle quali anteriori a Fraenkel) egrave riportata nellrsquoapparato di Willis

9 Cfr Ferri Tutela urbis 58-90 con bibliografia oltre naturalmente a oGilVie A Commentary 674 ss

10 Per un certo scetticismo da alcuni storici mostrato nei confronti dellrsquoevocatio di Cartagine cfr la discussione riassunta in Ferri Tutela segreta 32 che nelle pagine successive esamina e discute anche tutti gli altri aspetti del rito le sue modalitagrave (tra cui anche le peculiaritagrave del culto riservato una volta a Roma a queste divinitagrave) e il suo carattere di eccezionalitagrave (probabilmente dovuta allrsquoimportanza della cittagrave da conqui-stare) Importante egrave ricordare due testimonianze antiche su questo episodio conclusivo della terza guerra punica ossia Serv in Aen 12841 e probabilmente Hor Carm 2125 Iuno et deorum quisquis amicior Afris inulta cesserat impotens (alle considera-zioni di Fraenkel Orazio 326-328 si puograve aggiungere la presenza del nesso lsquoindefinitorsquo deorum quisquis parimenti presente nel contesto dellrsquoevocatio ndash cfr infra n 19) Tra gli altri esempi si possono citare lrsquoevocatio delle divinitagrave tutelari di Isaura Vetus nel 75

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legato (e forse non molto dissimile) doveva essere il rito della devotio hostium della cui conoscenza siamo debitori sempre a Macrobio ossia una sorta di consacrazione agli degravei inferi della cittagrave da conquistare essa avveniva stando a quanto si legge nei Saturnalia dopo lrsquoevocatio e solo ai generali o comunque a coloro investiti di suprema autoritagrave era per-messo pronunziare la formula di devotio che Macrobio espone subito dopo11 Il nesso tra i due riti egrave stato postulato in virtugrave dei contesti simili in cui essi si svolgevano e soprattutto percheacute Macrobio li presenta in stretta successione come sembra evincersi tanto da iam numinibus evocatis di 399 e dalla ripresa dellrsquoesegesi virgiliana ai sectsect 14-16 con la sequenza evocatio (e discessio numinum) numi tutelari devotio Accanto alla for-mula specifica sono elencate inoltre una lista di cittagrave che furono devotae tra queste Cartagine e Corinto ma anche Fregelle Gabii Veio Fidene12 molte altre sono passate sotto silenzio giaccheacute di esse parlano le antiche fonti annalistiche (et multos exercitus oppidaque hostium Gallorum Hi-spanorum Afrorum Maurorum aliarumque gentium quas prisci locuntur annales)13

Lungi dallrsquoessere pura curiositagrave antiquaria un simile rituale giudica-to tra le trouvailles piugrave raffinate della casistica pontificale14 prospetta

aC e forse quello di Iuno Caprotina a Fidene (426 aC) di VortumnusVoltumna a Volsinii (265 aC) e di Iuno Curitis a Falerii (241 aC) nello studio su Tutela Urbis Giorgio Ferri discute lungamente questi casi di evocatio in particolare quello di Veio mettendo al tempo stesso in evidenza come nella maggior parte di questi casi la divi-nitagrave sia Giunone (cfr giagrave BloCh Interpretatio) sordi Il sacrificio interrotto suppone che anche nel caso dellrsquoassedio di Perugia del 40 aC si sia trattato dellrsquoevocazione di Iuno Perusina (per il motivo del lsquosacrificio interrottorsquo di cui parla Suet Aug 1 e che verisimilmente riecheggia casi presenti in Livio cfr Janssen Some Unexplored 377)

11 Urbes vero exercitusque sic devoventur iam numinibus evocatis sed dictatores imperatoresque soli possunt devovere his verbis

12 La lezione Stonios prima dellrsquoelenco che comprende Fregellas Gavios Veios Fidenas egrave da ritenersi locus desperatus palMer The Archaic Community 181 pensa o a un centro vicino Roma oppure a Solonios (luogo menzionato da Dion Hal 2372)

13 Per i problemi insiti in questo atto a cominciare dalla distinzione tra la devotio ducis (il caso piugrave noto consistente nel sacrificio volontario del comandante per propi-ziarsi le sorti della battaglia) e la devotio hostium (questrsquoultima quella cui si riferisce Macrobio letta spesso come una particolare forma di consecratio) si rimanda agli studi di Versnel Two Types Janssen Some Unexplored (che si interessa soprattutto del pre-fisso de- per la menzione in Macrobio 359 e 377) Guittard Aspects eacutepiques saCCo Devotio Per i rapporti tra la devotio di una cittagrave e lrsquoevocatio utile anche se non sempre persuasivo BloMart Religion (e giagrave id Die evocatio) koumlVes-zulauF Reden 87 ss distingue nella evocatio un aspetto religioso nella devotio uno magico e nelle questioni legate al nome segreto un aspetto di proibizione Ulteriori precisazioni fornisce Ferri Tutela segreta 56 ss Tutela urbis 44 ss

14 Ferri Tutela segreta 21 con riferimento alla definizione offerta da A Boucheacute-Leclercq per la voce Evocatio da lui redatta per il Dictionnaire di Daremberg e Saglio

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naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

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Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

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ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

188 CHIARA o ToMMASI

Et de vetustissimo Romanorum more et de occultissimis sacris vox ista pro-lata est Constat enim omnes urbes in alicuius dei esse tutela moremque Ro-manorum arcanum et multis ignotum fuisse ut cum obsiderent urbem hostium eamque iam capi posse confiderent certo carmine evocarent tutelares deos quod aut aliter urbem capi posse non crederent aut etiam si posset nefas aestimarent deos habere captivoshellip nam repperi in libro quinto Rerum recon-ditarum Sammonici Sereni utrumque carmen quod ille se in cuiusdam Furii vetustissimo libro repperisse professus est Est autem carmen huius modi quo di evocantur cum oppugnatione civitas cingitur

Apprendiamo infatti che ogni cittagrave era collocata sotto la protezione di una qualche divinitagrave (in alicuius dei esse tutela) e che era prassi segreta e ignota a molti (moremque Romanorum arcanum et multis ignotum fu-isse) il fatto che durante gli assedi delle cittagrave nemiche affincheacute queste potessero cadere in mano romana si evocassero i loro degravei tutelari con un carmen ben preciso3 sia percheacute si riteneva altrimenti impossibile impadronirsi della cittagrave sia percheacute era considerato sacrilego prenderne prigionieri gli degravei

Era questo il rito detto della evocatio con il quale appunto si lsquochia-mavano fuorirsquo gli degravei tutelari della cittagrave nemica poco prima che venisse sferrato lrsquoattacco finale percheacute abbandonassero la cittagrave da loro protetta e si trasferissero (trasferendo anche la loro protezione) a Roma ove sareb-bero stati loro garantiti templi e culti appropriati4 Questo rito giagrave oggetto alla metagrave del secolo scorso di studi tuttora basilari come quelli di Vse-volod Basanoff e Angelo Brelich volti ad indagarne la complessa facies dalle poche fonti a nostra disposizione5 nasce dallo scrupolo religioso ro-

3 Ritengo che vada inteso in questo modo carmine certo piuttosto che laquocon una de-terminata formularaquo come rende Marinone (Torino 1987) e che sembra attenuare il valo-re puntuale e specifico del nesso (se mai laquocon una formula ben determinataraquo cfr anche laquoprescribed formularaquo nella versione inglese di PV Davies new York-London 1969) Ferri Tutela segreta 33 giagrave nel solo termine carmen riprende il significato offerto dal Lexicon del Forcellini ossia formula composta di certe parole per un certo scopo (cfr anche ThLL sv 463 segnatamente alla rubrica antiquissima ad cultum deorum perti-nentia) Per i valori assunti dal vocabolo in generale si rimanda a Guittard Carmen

4 Per i casi correlati ma opposti di divinitagrave raffigurate in catene (o prive di ali) affincheacute non potessero sfuggire ovvero percheacute ritenute troppo potenti e pericolose cfr Ferri Tutela segreta 41 che parimenti mette in risalto alcuni aspetti lsquopsicologicirsquo inerenti al rito quali ad esempio il fatto che instillasse coraggio nei soldati in procinto di sferrare lrsquoattacco decisivo

5 BasanoFF Evocatio BreliCh Die geheime (per la ricostruzione delle circostanze in cui maturograve lo studio e una sua discussione cfr le considerazioni di Ferri Tutela segreta 161-203 restano tuttavia valide alcune obiezioni formulate da WeinstoCk Re-view) cfr inoltre GustaFsson Evocatio Guittard Toleacuterance Eventuali paralleli con rituali assimilabili a questo e in particolare con il talliyawar ittita furono prospettati

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mano di mantenere sempre lrsquoequilibrio garantito dalla pax deorum come si vede nella implicita distinzione tra la cittagrave nemica da conquistare con la forza militare e le divinitagrave nemiche da persuadere a passare dalla parte ro-mana Tralasciamo per brevitagrave una lettura piugrave ampia del fenomeno che implicherebbe la riconsiderazione dellrsquoinclusivismo costantemente pre-sente nel sistema religioso romano e sarebbe tangibile dimostrazione di come i peregrina sacra ossia i culti stranieri importati costituirono uno dei punti di forza della politica universalistica perseguita dai Romani6

nel seguito del suo testo Macrobio riporta una di queste formule di evocatio che dichiara di aver tratto da unrsquoopera (perduta) di Quinto Se-reno Sammonico e che fa riferimento alla presa di Cartagine al termine della terza guerra punica (a sua volta Sammonico la avrebbe derivata da uno scritto di un certo Furio forse Furio Filo altri pensano di correg-gere Furio in Verrio intendendo quindi lrsquoerudito di etagrave augustea Verrio Flacco menzionato come si vedragrave da Plinio in un contesto analogo)7

giagrave da Basanoff ma soprattutto da duMeacutezil Rituels La questione egrave stata ripresa da Ferri Tutela segreta 71-100 ove si possono leggere anche i testi ittiti di riferimento

6 Cfr BloCh Interpretatio CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion ando Impe-rial (soprattutto sul periodo piugrave tardo) Si veda anche Ferri Tutela segreta 42-53 (e si-milmente Tutela urbis 33-49) con la necessaria precisazione per cui in tempo di pace come contraltare allrsquoevocatio la condizione per lrsquoaccoglimento di divinitagrave straniere a Roma era la consultazione dei Libri Sibyllini ibid 64-69 per le connessioni con un concetto quale quello di interpretatio Romana Janssen Some Unexplored 378 osserva (a proposito della devotio su cui cfr infra n 13) laquoThe conception of the devotio De-ciana was undoubtedly favoured by the extremely exceptional circumstances the battle was supervised by the same gods who could only to a certain degree bestow victory on the Romans a total defeat of the Latins was impossible since the gods figured as their patrons too therefore they decided to share out their favours among both parties Probably the Roman consuls had correctly valued the chances of divine assistance and they had got a lucid idea during their sleep it was a typically Roman solution a refined product of a shrewd casuistically trained mindraquo (motivo che sembra richiamare la pole-mica di Ambrogio e Simmaco sullrsquoaltare della Vittoria segnatamente Ambr Ep 186 verum quid negem sacrorum ritus militasse Romanis Sed etiam Hannibal eosdem deos colebathellip si in Romanis vicerunt sacra in Carthaginiensibus ergo superata sunt si in Carthaginiensibus triumphata nec Romanis utique profuerunt)

7 Ferri Tutela segreta 31 per Furio Filo cos 136 aC (con ulteriori indicazioni) A quanto mi consta il primo a formulare tale identificazione generalmente accettata dagli studiosi egrave hertz Anzeige 54 seguito anche da BreMer Iurisprudentiae 29 Su questo punto cfr anche linderski The Libri 234 (che si concentra su Sammonico fonte di Macrobio e probabile collettore del diritto pontificale) raWson Scipio in part 169 ss La studiosa discute inoltre (mantenendosi su posizioni scettiche) i problemi dellrsquoevocatio della dea tutelare di Cartagine anche alla luce di allusioni contenute in Virgilio ovvero Orazio Plausibile pensare che vi sia una linea Furio Filo rarr Verrio Flacco rarr Plinio de Martino Lrsquoidentitagrave 38 avanza lrsquoipotesi di una corruttela nel testo e propone quindi di emendare in Verri In generale sulle fonti di Macrobio e sulla costruzione letteraria dei Saturnalia si rimanda a Goldlust Rheacutetorique

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Si deus si dea est cui populus civitasque Carthaginiensis est in tutela teque maxime ille qui urbis huius populique tutelam recepisti precor venerorque ve-niamque a vobis peto ut vos populum civitatemque Carthaginiensem deseratis loca templa sacra urbemque eorum relinquatis absque his abeatis eique populo ci-vitati metum formidinem oblivionem iniciatis proditique Romam ad me meosque veniatis nostraque vobis loca templa sacra urbs acceptior probatiorque sit mihique populoque Romano militibusque meis praepositi sitis ut sciamus intellegamusque Si ita feceritis voveo vobis templa ludosque facturum8

Insieme a quello di Veio (del 396 aC ricordato da Liv 521 ss)9 il caso di Cartagine egrave il secondo degli esempi attestati di cittagrave nei confronti delle quali i Romani esercitarono il rito dellrsquoevocatio il che non esclude tuttavia che tale rito fosse stato praticato anche in altre circostanze pro-babilmente in seguito a tentativi di conquista lunghi e faticosi10 ad esso

8 Per alcuni aspetti della lingua cfr norden Dio Ignoto 262-263 Versnel Two Types 385 ss Guittard Carmen Ferri Tutela urbis 98-105 Significativi sono anche alcuni paralleli con la preghiera di Scipione a Lilibeo (Liv 29272 ss) che tuttavia inizia con Dii deaeque omnes Interessante egrave inoltre notare certe asperitagrave sintattiche (non solo il passaggio dal singolare al plurale ma la relativa ille qui da riferirsi a te) egrave forse da ipotizzare che la formula avesse subito una serie di adattamenti nel tempo e che essi si siano per cosigrave dire lsquostratificatirsquo Un caso analogo (Verg Aen 4625 exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor) egrave discusso da tiMpanaro Il lapsus cap 1 Fraenkel Orazio 326 osserva che laquoille indica naturalmente uno spazio bianco provvisorio nella formula destinato ad essere riempito dal nome analogamente noi useremmo ldquoXrdquoraquo A questo stesso studio si rimanda per la discussione di alcune lezioni e correzioni (civita-tique accolta al posto di civitati sulla base della citazione di un frammento del medesi-mo carmen ricordato da Serv in Aen 2244 propitiique in luogo di proditique propitii sitis in luogo di praepositi sitis dopo questo nesso Fraenkel inserisce punto fermo e opera una trasposizione di quanto segue in modo da leggere si lthaecgt ita feceritis ut sciamus intelligamusque voveo vobis templa ludosque facturum Lo studioso giustifica tale trasposizione con il parallelo della preghiera di devotio riportata poco oltre si haec ita faxitis ut ego sciam sentiam intellegamque etc nessuna di queste proposte (alcune delle quali anteriori a Fraenkel) egrave riportata nellrsquoapparato di Willis

9 Cfr Ferri Tutela urbis 58-90 con bibliografia oltre naturalmente a oGilVie A Commentary 674 ss

10 Per un certo scetticismo da alcuni storici mostrato nei confronti dellrsquoevocatio di Cartagine cfr la discussione riassunta in Ferri Tutela segreta 32 che nelle pagine successive esamina e discute anche tutti gli altri aspetti del rito le sue modalitagrave (tra cui anche le peculiaritagrave del culto riservato una volta a Roma a queste divinitagrave) e il suo carattere di eccezionalitagrave (probabilmente dovuta allrsquoimportanza della cittagrave da conqui-stare) Importante egrave ricordare due testimonianze antiche su questo episodio conclusivo della terza guerra punica ossia Serv in Aen 12841 e probabilmente Hor Carm 2125 Iuno et deorum quisquis amicior Afris inulta cesserat impotens (alle considera-zioni di Fraenkel Orazio 326-328 si puograve aggiungere la presenza del nesso lsquoindefinitorsquo deorum quisquis parimenti presente nel contesto dellrsquoevocatio ndash cfr infra n 19) Tra gli altri esempi si possono citare lrsquoevocatio delle divinitagrave tutelari di Isaura Vetus nel 75

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legato (e forse non molto dissimile) doveva essere il rito della devotio hostium della cui conoscenza siamo debitori sempre a Macrobio ossia una sorta di consacrazione agli degravei inferi della cittagrave da conquistare essa avveniva stando a quanto si legge nei Saturnalia dopo lrsquoevocatio e solo ai generali o comunque a coloro investiti di suprema autoritagrave era per-messo pronunziare la formula di devotio che Macrobio espone subito dopo11 Il nesso tra i due riti egrave stato postulato in virtugrave dei contesti simili in cui essi si svolgevano e soprattutto percheacute Macrobio li presenta in stretta successione come sembra evincersi tanto da iam numinibus evocatis di 399 e dalla ripresa dellrsquoesegesi virgiliana ai sectsect 14-16 con la sequenza evocatio (e discessio numinum) numi tutelari devotio Accanto alla for-mula specifica sono elencate inoltre una lista di cittagrave che furono devotae tra queste Cartagine e Corinto ma anche Fregelle Gabii Veio Fidene12 molte altre sono passate sotto silenzio giaccheacute di esse parlano le antiche fonti annalistiche (et multos exercitus oppidaque hostium Gallorum Hi-spanorum Afrorum Maurorum aliarumque gentium quas prisci locuntur annales)13

Lungi dallrsquoessere pura curiositagrave antiquaria un simile rituale giudica-to tra le trouvailles piugrave raffinate della casistica pontificale14 prospetta

aC e forse quello di Iuno Caprotina a Fidene (426 aC) di VortumnusVoltumna a Volsinii (265 aC) e di Iuno Curitis a Falerii (241 aC) nello studio su Tutela Urbis Giorgio Ferri discute lungamente questi casi di evocatio in particolare quello di Veio mettendo al tempo stesso in evidenza come nella maggior parte di questi casi la divi-nitagrave sia Giunone (cfr giagrave BloCh Interpretatio) sordi Il sacrificio interrotto suppone che anche nel caso dellrsquoassedio di Perugia del 40 aC si sia trattato dellrsquoevocazione di Iuno Perusina (per il motivo del lsquosacrificio interrottorsquo di cui parla Suet Aug 1 e che verisimilmente riecheggia casi presenti in Livio cfr Janssen Some Unexplored 377)

11 Urbes vero exercitusque sic devoventur iam numinibus evocatis sed dictatores imperatoresque soli possunt devovere his verbis

12 La lezione Stonios prima dellrsquoelenco che comprende Fregellas Gavios Veios Fidenas egrave da ritenersi locus desperatus palMer The Archaic Community 181 pensa o a un centro vicino Roma oppure a Solonios (luogo menzionato da Dion Hal 2372)

13 Per i problemi insiti in questo atto a cominciare dalla distinzione tra la devotio ducis (il caso piugrave noto consistente nel sacrificio volontario del comandante per propi-ziarsi le sorti della battaglia) e la devotio hostium (questrsquoultima quella cui si riferisce Macrobio letta spesso come una particolare forma di consecratio) si rimanda agli studi di Versnel Two Types Janssen Some Unexplored (che si interessa soprattutto del pre-fisso de- per la menzione in Macrobio 359 e 377) Guittard Aspects eacutepiques saCCo Devotio Per i rapporti tra la devotio di una cittagrave e lrsquoevocatio utile anche se non sempre persuasivo BloMart Religion (e giagrave id Die evocatio) koumlVes-zulauF Reden 87 ss distingue nella evocatio un aspetto religioso nella devotio uno magico e nelle questioni legate al nome segreto un aspetto di proibizione Ulteriori precisazioni fornisce Ferri Tutela segreta 56 ss Tutela urbis 44 ss

14 Ferri Tutela segreta 21 con riferimento alla definizione offerta da A Boucheacute-Leclercq per la voce Evocatio da lui redatta per il Dictionnaire di Daremberg e Saglio

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naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

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Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

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ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

208 CHIARA o ToMMASI

Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

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assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

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Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

norden Dio Ignoto = E norden Dio Ignoto Ricerche sulla storia della for-ma del discorso religioso ed it a cura di Cho toMMasi Brescia 2002 (= Agnostos Theos Untersuchungen zur Formengeschichte religioumlser Rede Leipzig-Berlin 1913)

oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 189

mano di mantenere sempre lrsquoequilibrio garantito dalla pax deorum come si vede nella implicita distinzione tra la cittagrave nemica da conquistare con la forza militare e le divinitagrave nemiche da persuadere a passare dalla parte ro-mana Tralasciamo per brevitagrave una lettura piugrave ampia del fenomeno che implicherebbe la riconsiderazione dellrsquoinclusivismo costantemente pre-sente nel sistema religioso romano e sarebbe tangibile dimostrazione di come i peregrina sacra ossia i culti stranieri importati costituirono uno dei punti di forza della politica universalistica perseguita dai Romani6

nel seguito del suo testo Macrobio riporta una di queste formule di evocatio che dichiara di aver tratto da unrsquoopera (perduta) di Quinto Se-reno Sammonico e che fa riferimento alla presa di Cartagine al termine della terza guerra punica (a sua volta Sammonico la avrebbe derivata da uno scritto di un certo Furio forse Furio Filo altri pensano di correg-gere Furio in Verrio intendendo quindi lrsquoerudito di etagrave augustea Verrio Flacco menzionato come si vedragrave da Plinio in un contesto analogo)7

giagrave da Basanoff ma soprattutto da duMeacutezil Rituels La questione egrave stata ripresa da Ferri Tutela segreta 71-100 ove si possono leggere anche i testi ittiti di riferimento

6 Cfr BloCh Interpretatio CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion ando Impe-rial (soprattutto sul periodo piugrave tardo) Si veda anche Ferri Tutela segreta 42-53 (e si-milmente Tutela urbis 33-49) con la necessaria precisazione per cui in tempo di pace come contraltare allrsquoevocatio la condizione per lrsquoaccoglimento di divinitagrave straniere a Roma era la consultazione dei Libri Sibyllini ibid 64-69 per le connessioni con un concetto quale quello di interpretatio Romana Janssen Some Unexplored 378 osserva (a proposito della devotio su cui cfr infra n 13) laquoThe conception of the devotio De-ciana was undoubtedly favoured by the extremely exceptional circumstances the battle was supervised by the same gods who could only to a certain degree bestow victory on the Romans a total defeat of the Latins was impossible since the gods figured as their patrons too therefore they decided to share out their favours among both parties Probably the Roman consuls had correctly valued the chances of divine assistance and they had got a lucid idea during their sleep it was a typically Roman solution a refined product of a shrewd casuistically trained mindraquo (motivo che sembra richiamare la pole-mica di Ambrogio e Simmaco sullrsquoaltare della Vittoria segnatamente Ambr Ep 186 verum quid negem sacrorum ritus militasse Romanis Sed etiam Hannibal eosdem deos colebathellip si in Romanis vicerunt sacra in Carthaginiensibus ergo superata sunt si in Carthaginiensibus triumphata nec Romanis utique profuerunt)

7 Ferri Tutela segreta 31 per Furio Filo cos 136 aC (con ulteriori indicazioni) A quanto mi consta il primo a formulare tale identificazione generalmente accettata dagli studiosi egrave hertz Anzeige 54 seguito anche da BreMer Iurisprudentiae 29 Su questo punto cfr anche linderski The Libri 234 (che si concentra su Sammonico fonte di Macrobio e probabile collettore del diritto pontificale) raWson Scipio in part 169 ss La studiosa discute inoltre (mantenendosi su posizioni scettiche) i problemi dellrsquoevocatio della dea tutelare di Cartagine anche alla luce di allusioni contenute in Virgilio ovvero Orazio Plausibile pensare che vi sia una linea Furio Filo rarr Verrio Flacco rarr Plinio de Martino Lrsquoidentitagrave 38 avanza lrsquoipotesi di una corruttela nel testo e propone quindi di emendare in Verri In generale sulle fonti di Macrobio e sulla costruzione letteraria dei Saturnalia si rimanda a Goldlust Rheacutetorique

190 CHIARA o ToMMASI

Si deus si dea est cui populus civitasque Carthaginiensis est in tutela teque maxime ille qui urbis huius populique tutelam recepisti precor venerorque ve-niamque a vobis peto ut vos populum civitatemque Carthaginiensem deseratis loca templa sacra urbemque eorum relinquatis absque his abeatis eique populo ci-vitati metum formidinem oblivionem iniciatis proditique Romam ad me meosque veniatis nostraque vobis loca templa sacra urbs acceptior probatiorque sit mihique populoque Romano militibusque meis praepositi sitis ut sciamus intellegamusque Si ita feceritis voveo vobis templa ludosque facturum8

Insieme a quello di Veio (del 396 aC ricordato da Liv 521 ss)9 il caso di Cartagine egrave il secondo degli esempi attestati di cittagrave nei confronti delle quali i Romani esercitarono il rito dellrsquoevocatio il che non esclude tuttavia che tale rito fosse stato praticato anche in altre circostanze pro-babilmente in seguito a tentativi di conquista lunghi e faticosi10 ad esso

8 Per alcuni aspetti della lingua cfr norden Dio Ignoto 262-263 Versnel Two Types 385 ss Guittard Carmen Ferri Tutela urbis 98-105 Significativi sono anche alcuni paralleli con la preghiera di Scipione a Lilibeo (Liv 29272 ss) che tuttavia inizia con Dii deaeque omnes Interessante egrave inoltre notare certe asperitagrave sintattiche (non solo il passaggio dal singolare al plurale ma la relativa ille qui da riferirsi a te) egrave forse da ipotizzare che la formula avesse subito una serie di adattamenti nel tempo e che essi si siano per cosigrave dire lsquostratificatirsquo Un caso analogo (Verg Aen 4625 exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor) egrave discusso da tiMpanaro Il lapsus cap 1 Fraenkel Orazio 326 osserva che laquoille indica naturalmente uno spazio bianco provvisorio nella formula destinato ad essere riempito dal nome analogamente noi useremmo ldquoXrdquoraquo A questo stesso studio si rimanda per la discussione di alcune lezioni e correzioni (civita-tique accolta al posto di civitati sulla base della citazione di un frammento del medesi-mo carmen ricordato da Serv in Aen 2244 propitiique in luogo di proditique propitii sitis in luogo di praepositi sitis dopo questo nesso Fraenkel inserisce punto fermo e opera una trasposizione di quanto segue in modo da leggere si lthaecgt ita feceritis ut sciamus intelligamusque voveo vobis templa ludosque facturum Lo studioso giustifica tale trasposizione con il parallelo della preghiera di devotio riportata poco oltre si haec ita faxitis ut ego sciam sentiam intellegamque etc nessuna di queste proposte (alcune delle quali anteriori a Fraenkel) egrave riportata nellrsquoapparato di Willis

9 Cfr Ferri Tutela urbis 58-90 con bibliografia oltre naturalmente a oGilVie A Commentary 674 ss

10 Per un certo scetticismo da alcuni storici mostrato nei confronti dellrsquoevocatio di Cartagine cfr la discussione riassunta in Ferri Tutela segreta 32 che nelle pagine successive esamina e discute anche tutti gli altri aspetti del rito le sue modalitagrave (tra cui anche le peculiaritagrave del culto riservato una volta a Roma a queste divinitagrave) e il suo carattere di eccezionalitagrave (probabilmente dovuta allrsquoimportanza della cittagrave da conqui-stare) Importante egrave ricordare due testimonianze antiche su questo episodio conclusivo della terza guerra punica ossia Serv in Aen 12841 e probabilmente Hor Carm 2125 Iuno et deorum quisquis amicior Afris inulta cesserat impotens (alle considera-zioni di Fraenkel Orazio 326-328 si puograve aggiungere la presenza del nesso lsquoindefinitorsquo deorum quisquis parimenti presente nel contesto dellrsquoevocatio ndash cfr infra n 19) Tra gli altri esempi si possono citare lrsquoevocatio delle divinitagrave tutelari di Isaura Vetus nel 75

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 191

legato (e forse non molto dissimile) doveva essere il rito della devotio hostium della cui conoscenza siamo debitori sempre a Macrobio ossia una sorta di consacrazione agli degravei inferi della cittagrave da conquistare essa avveniva stando a quanto si legge nei Saturnalia dopo lrsquoevocatio e solo ai generali o comunque a coloro investiti di suprema autoritagrave era per-messo pronunziare la formula di devotio che Macrobio espone subito dopo11 Il nesso tra i due riti egrave stato postulato in virtugrave dei contesti simili in cui essi si svolgevano e soprattutto percheacute Macrobio li presenta in stretta successione come sembra evincersi tanto da iam numinibus evocatis di 399 e dalla ripresa dellrsquoesegesi virgiliana ai sectsect 14-16 con la sequenza evocatio (e discessio numinum) numi tutelari devotio Accanto alla for-mula specifica sono elencate inoltre una lista di cittagrave che furono devotae tra queste Cartagine e Corinto ma anche Fregelle Gabii Veio Fidene12 molte altre sono passate sotto silenzio giaccheacute di esse parlano le antiche fonti annalistiche (et multos exercitus oppidaque hostium Gallorum Hi-spanorum Afrorum Maurorum aliarumque gentium quas prisci locuntur annales)13

Lungi dallrsquoessere pura curiositagrave antiquaria un simile rituale giudica-to tra le trouvailles piugrave raffinate della casistica pontificale14 prospetta

aC e forse quello di Iuno Caprotina a Fidene (426 aC) di VortumnusVoltumna a Volsinii (265 aC) e di Iuno Curitis a Falerii (241 aC) nello studio su Tutela Urbis Giorgio Ferri discute lungamente questi casi di evocatio in particolare quello di Veio mettendo al tempo stesso in evidenza come nella maggior parte di questi casi la divi-nitagrave sia Giunone (cfr giagrave BloCh Interpretatio) sordi Il sacrificio interrotto suppone che anche nel caso dellrsquoassedio di Perugia del 40 aC si sia trattato dellrsquoevocazione di Iuno Perusina (per il motivo del lsquosacrificio interrottorsquo di cui parla Suet Aug 1 e che verisimilmente riecheggia casi presenti in Livio cfr Janssen Some Unexplored 377)

11 Urbes vero exercitusque sic devoventur iam numinibus evocatis sed dictatores imperatoresque soli possunt devovere his verbis

12 La lezione Stonios prima dellrsquoelenco che comprende Fregellas Gavios Veios Fidenas egrave da ritenersi locus desperatus palMer The Archaic Community 181 pensa o a un centro vicino Roma oppure a Solonios (luogo menzionato da Dion Hal 2372)

13 Per i problemi insiti in questo atto a cominciare dalla distinzione tra la devotio ducis (il caso piugrave noto consistente nel sacrificio volontario del comandante per propi-ziarsi le sorti della battaglia) e la devotio hostium (questrsquoultima quella cui si riferisce Macrobio letta spesso come una particolare forma di consecratio) si rimanda agli studi di Versnel Two Types Janssen Some Unexplored (che si interessa soprattutto del pre-fisso de- per la menzione in Macrobio 359 e 377) Guittard Aspects eacutepiques saCCo Devotio Per i rapporti tra la devotio di una cittagrave e lrsquoevocatio utile anche se non sempre persuasivo BloMart Religion (e giagrave id Die evocatio) koumlVes-zulauF Reden 87 ss distingue nella evocatio un aspetto religioso nella devotio uno magico e nelle questioni legate al nome segreto un aspetto di proibizione Ulteriori precisazioni fornisce Ferri Tutela segreta 56 ss Tutela urbis 44 ss

14 Ferri Tutela segreta 21 con riferimento alla definizione offerta da A Boucheacute-Leclercq per la voce Evocatio da lui redatta per il Dictionnaire di Daremberg e Saglio

192 CHIARA o ToMMASI

naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 193

Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

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ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

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alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

190 CHIARA o ToMMASI

Si deus si dea est cui populus civitasque Carthaginiensis est in tutela teque maxime ille qui urbis huius populique tutelam recepisti precor venerorque ve-niamque a vobis peto ut vos populum civitatemque Carthaginiensem deseratis loca templa sacra urbemque eorum relinquatis absque his abeatis eique populo ci-vitati metum formidinem oblivionem iniciatis proditique Romam ad me meosque veniatis nostraque vobis loca templa sacra urbs acceptior probatiorque sit mihique populoque Romano militibusque meis praepositi sitis ut sciamus intellegamusque Si ita feceritis voveo vobis templa ludosque facturum8

Insieme a quello di Veio (del 396 aC ricordato da Liv 521 ss)9 il caso di Cartagine egrave il secondo degli esempi attestati di cittagrave nei confronti delle quali i Romani esercitarono il rito dellrsquoevocatio il che non esclude tuttavia che tale rito fosse stato praticato anche in altre circostanze pro-babilmente in seguito a tentativi di conquista lunghi e faticosi10 ad esso

8 Per alcuni aspetti della lingua cfr norden Dio Ignoto 262-263 Versnel Two Types 385 ss Guittard Carmen Ferri Tutela urbis 98-105 Significativi sono anche alcuni paralleli con la preghiera di Scipione a Lilibeo (Liv 29272 ss) che tuttavia inizia con Dii deaeque omnes Interessante egrave inoltre notare certe asperitagrave sintattiche (non solo il passaggio dal singolare al plurale ma la relativa ille qui da riferirsi a te) egrave forse da ipotizzare che la formula avesse subito una serie di adattamenti nel tempo e che essi si siano per cosigrave dire lsquostratificatirsquo Un caso analogo (Verg Aen 4625 exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor) egrave discusso da tiMpanaro Il lapsus cap 1 Fraenkel Orazio 326 osserva che laquoille indica naturalmente uno spazio bianco provvisorio nella formula destinato ad essere riempito dal nome analogamente noi useremmo ldquoXrdquoraquo A questo stesso studio si rimanda per la discussione di alcune lezioni e correzioni (civita-tique accolta al posto di civitati sulla base della citazione di un frammento del medesi-mo carmen ricordato da Serv in Aen 2244 propitiique in luogo di proditique propitii sitis in luogo di praepositi sitis dopo questo nesso Fraenkel inserisce punto fermo e opera una trasposizione di quanto segue in modo da leggere si lthaecgt ita feceritis ut sciamus intelligamusque voveo vobis templa ludosque facturum Lo studioso giustifica tale trasposizione con il parallelo della preghiera di devotio riportata poco oltre si haec ita faxitis ut ego sciam sentiam intellegamque etc nessuna di queste proposte (alcune delle quali anteriori a Fraenkel) egrave riportata nellrsquoapparato di Willis

9 Cfr Ferri Tutela urbis 58-90 con bibliografia oltre naturalmente a oGilVie A Commentary 674 ss

10 Per un certo scetticismo da alcuni storici mostrato nei confronti dellrsquoevocatio di Cartagine cfr la discussione riassunta in Ferri Tutela segreta 32 che nelle pagine successive esamina e discute anche tutti gli altri aspetti del rito le sue modalitagrave (tra cui anche le peculiaritagrave del culto riservato una volta a Roma a queste divinitagrave) e il suo carattere di eccezionalitagrave (probabilmente dovuta allrsquoimportanza della cittagrave da conqui-stare) Importante egrave ricordare due testimonianze antiche su questo episodio conclusivo della terza guerra punica ossia Serv in Aen 12841 e probabilmente Hor Carm 2125 Iuno et deorum quisquis amicior Afris inulta cesserat impotens (alle considera-zioni di Fraenkel Orazio 326-328 si puograve aggiungere la presenza del nesso lsquoindefinitorsquo deorum quisquis parimenti presente nel contesto dellrsquoevocatio ndash cfr infra n 19) Tra gli altri esempi si possono citare lrsquoevocatio delle divinitagrave tutelari di Isaura Vetus nel 75

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 191

legato (e forse non molto dissimile) doveva essere il rito della devotio hostium della cui conoscenza siamo debitori sempre a Macrobio ossia una sorta di consacrazione agli degravei inferi della cittagrave da conquistare essa avveniva stando a quanto si legge nei Saturnalia dopo lrsquoevocatio e solo ai generali o comunque a coloro investiti di suprema autoritagrave era per-messo pronunziare la formula di devotio che Macrobio espone subito dopo11 Il nesso tra i due riti egrave stato postulato in virtugrave dei contesti simili in cui essi si svolgevano e soprattutto percheacute Macrobio li presenta in stretta successione come sembra evincersi tanto da iam numinibus evocatis di 399 e dalla ripresa dellrsquoesegesi virgiliana ai sectsect 14-16 con la sequenza evocatio (e discessio numinum) numi tutelari devotio Accanto alla for-mula specifica sono elencate inoltre una lista di cittagrave che furono devotae tra queste Cartagine e Corinto ma anche Fregelle Gabii Veio Fidene12 molte altre sono passate sotto silenzio giaccheacute di esse parlano le antiche fonti annalistiche (et multos exercitus oppidaque hostium Gallorum Hi-spanorum Afrorum Maurorum aliarumque gentium quas prisci locuntur annales)13

Lungi dallrsquoessere pura curiositagrave antiquaria un simile rituale giudica-to tra le trouvailles piugrave raffinate della casistica pontificale14 prospetta

aC e forse quello di Iuno Caprotina a Fidene (426 aC) di VortumnusVoltumna a Volsinii (265 aC) e di Iuno Curitis a Falerii (241 aC) nello studio su Tutela Urbis Giorgio Ferri discute lungamente questi casi di evocatio in particolare quello di Veio mettendo al tempo stesso in evidenza come nella maggior parte di questi casi la divi-nitagrave sia Giunone (cfr giagrave BloCh Interpretatio) sordi Il sacrificio interrotto suppone che anche nel caso dellrsquoassedio di Perugia del 40 aC si sia trattato dellrsquoevocazione di Iuno Perusina (per il motivo del lsquosacrificio interrottorsquo di cui parla Suet Aug 1 e che verisimilmente riecheggia casi presenti in Livio cfr Janssen Some Unexplored 377)

11 Urbes vero exercitusque sic devoventur iam numinibus evocatis sed dictatores imperatoresque soli possunt devovere his verbis

12 La lezione Stonios prima dellrsquoelenco che comprende Fregellas Gavios Veios Fidenas egrave da ritenersi locus desperatus palMer The Archaic Community 181 pensa o a un centro vicino Roma oppure a Solonios (luogo menzionato da Dion Hal 2372)

13 Per i problemi insiti in questo atto a cominciare dalla distinzione tra la devotio ducis (il caso piugrave noto consistente nel sacrificio volontario del comandante per propi-ziarsi le sorti della battaglia) e la devotio hostium (questrsquoultima quella cui si riferisce Macrobio letta spesso come una particolare forma di consecratio) si rimanda agli studi di Versnel Two Types Janssen Some Unexplored (che si interessa soprattutto del pre-fisso de- per la menzione in Macrobio 359 e 377) Guittard Aspects eacutepiques saCCo Devotio Per i rapporti tra la devotio di una cittagrave e lrsquoevocatio utile anche se non sempre persuasivo BloMart Religion (e giagrave id Die evocatio) koumlVes-zulauF Reden 87 ss distingue nella evocatio un aspetto religioso nella devotio uno magico e nelle questioni legate al nome segreto un aspetto di proibizione Ulteriori precisazioni fornisce Ferri Tutela segreta 56 ss Tutela urbis 44 ss

14 Ferri Tutela segreta 21 con riferimento alla definizione offerta da A Boucheacute-Leclercq per la voce Evocatio da lui redatta per il Dictionnaire di Daremberg e Saglio

192 CHIARA o ToMMASI

naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 193

Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

194 CHIARA o ToMMASI

ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 195

comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

196 CHIARA o ToMMASI

superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 197

chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 199

re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 201

gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 203

hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

204 CHIARA o ToMMASI

ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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legato (e forse non molto dissimile) doveva essere il rito della devotio hostium della cui conoscenza siamo debitori sempre a Macrobio ossia una sorta di consacrazione agli degravei inferi della cittagrave da conquistare essa avveniva stando a quanto si legge nei Saturnalia dopo lrsquoevocatio e solo ai generali o comunque a coloro investiti di suprema autoritagrave era per-messo pronunziare la formula di devotio che Macrobio espone subito dopo11 Il nesso tra i due riti egrave stato postulato in virtugrave dei contesti simili in cui essi si svolgevano e soprattutto percheacute Macrobio li presenta in stretta successione come sembra evincersi tanto da iam numinibus evocatis di 399 e dalla ripresa dellrsquoesegesi virgiliana ai sectsect 14-16 con la sequenza evocatio (e discessio numinum) numi tutelari devotio Accanto alla for-mula specifica sono elencate inoltre una lista di cittagrave che furono devotae tra queste Cartagine e Corinto ma anche Fregelle Gabii Veio Fidene12 molte altre sono passate sotto silenzio giaccheacute di esse parlano le antiche fonti annalistiche (et multos exercitus oppidaque hostium Gallorum Hi-spanorum Afrorum Maurorum aliarumque gentium quas prisci locuntur annales)13

Lungi dallrsquoessere pura curiositagrave antiquaria un simile rituale giudica-to tra le trouvailles piugrave raffinate della casistica pontificale14 prospetta

aC e forse quello di Iuno Caprotina a Fidene (426 aC) di VortumnusVoltumna a Volsinii (265 aC) e di Iuno Curitis a Falerii (241 aC) nello studio su Tutela Urbis Giorgio Ferri discute lungamente questi casi di evocatio in particolare quello di Veio mettendo al tempo stesso in evidenza come nella maggior parte di questi casi la divi-nitagrave sia Giunone (cfr giagrave BloCh Interpretatio) sordi Il sacrificio interrotto suppone che anche nel caso dellrsquoassedio di Perugia del 40 aC si sia trattato dellrsquoevocazione di Iuno Perusina (per il motivo del lsquosacrificio interrottorsquo di cui parla Suet Aug 1 e che verisimilmente riecheggia casi presenti in Livio cfr Janssen Some Unexplored 377)

11 Urbes vero exercitusque sic devoventur iam numinibus evocatis sed dictatores imperatoresque soli possunt devovere his verbis

12 La lezione Stonios prima dellrsquoelenco che comprende Fregellas Gavios Veios Fidenas egrave da ritenersi locus desperatus palMer The Archaic Community 181 pensa o a un centro vicino Roma oppure a Solonios (luogo menzionato da Dion Hal 2372)

13 Per i problemi insiti in questo atto a cominciare dalla distinzione tra la devotio ducis (il caso piugrave noto consistente nel sacrificio volontario del comandante per propi-ziarsi le sorti della battaglia) e la devotio hostium (questrsquoultima quella cui si riferisce Macrobio letta spesso come una particolare forma di consecratio) si rimanda agli studi di Versnel Two Types Janssen Some Unexplored (che si interessa soprattutto del pre-fisso de- per la menzione in Macrobio 359 e 377) Guittard Aspects eacutepiques saCCo Devotio Per i rapporti tra la devotio di una cittagrave e lrsquoevocatio utile anche se non sempre persuasivo BloMart Religion (e giagrave id Die evocatio) koumlVes-zulauF Reden 87 ss distingue nella evocatio un aspetto religioso nella devotio uno magico e nelle questioni legate al nome segreto un aspetto di proibizione Ulteriori precisazioni fornisce Ferri Tutela segreta 56 ss Tutela urbis 44 ss

14 Ferri Tutela segreta 21 con riferimento alla definizione offerta da A Boucheacute-Leclercq per la voce Evocatio da lui redatta per il Dictionnaire di Daremberg e Saglio

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naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

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Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

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ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

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per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

192 CHIARA o ToMMASI

naturalmente la ripresa di un motivo ben noto agli storici delle religio-ni non solo antiche ossia lrsquoimportanza del nome in quanto esso egrave ciograve che rende possente colui che lo porta e ne costituisce lrsquoessenza ne egrave esempio un noto testo religioso egizio15 giagrave discusso da Eduard norden in Agnostos Theos ove Iside costringe con uno stratagemma lrsquoormai vecchio Ra dio del sole e signore del mondo a palesare il suo nome che egli prima di allora ha tenuto celato a tutti come simbolo e quintes-senza del suo potere a chi conoscesse questo nome egli consegnerebbe la sua forza magica Rivelare il nome segreto dunque arreca un peri-colo per il suo portatore una volta che tale nome sia conosciuto questi perde il suo potere (norden sulla scorta di Eduard Meyer egrave incline a leggere in questo senso anche la nota affermazione dellrsquoEsodo ἐγώ εἰμι ὁ ὤν laquoil senso della risposta egrave che Dio mentre apparentemente palesa il suo nome di fatto elude la domandahellip alla base naturalmente crsquoegrave lrsquoantichissima credenza nel potere magico del nome segreto della divinitagraveraquo e il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave secondo una prospettiva che sarebbe stata fatta propria anche da Ernst Cassirer)16 Egrave lo stesso tipo di procedimento osserviamo per inciso presente in molte tabellae de-fixionum che recano inciso solo il nome di colui contro il quale viene scagliato il malefizio Non sembra casuale peraltro che la formula di evocatio inizi con la formula sive deus sive dea in quanto insiste sul carattere non ben preciso di tali divinitagrave da evocare privilegiando piut-tosto la loro specifica funzione per tacere del fatto che si tratti di una formula generalizzante e onnicomprensiva17

15 Il testo egrave datato al nuovo Regno per la traduzione italiana cfr BresCiani Testi religiosi 66-69

16 norden Dio ignoto 332-334 Cassirer Sprache Si vedano anche saVaGe Remo-tum 162 ss klinGhardt Prayer 43 (con riferimenti al sincretismo religioso del secondo Ellenismo e la menzione di testi ermetici o papiri magici) giagrave koumlVes-zulauF Reden 92 ss discute (sulla scia di norden) di eventuali origini orientali per un tema che appare comunque tardo (II-I sec aC) a 98 lo studioso ricorda un motivo analogo quello del nome-totem in altre culture (con rimando a Frazer The Golden Bough 7 2 224) Per altri esempi e implicazioni sociali e giuridiche cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 16-17 Ferri Tutela Urbis 211-215 Tutela segreta 101-103 che alla fine del capitolo cita il riferi-mento quasi obbligato per la cultura italiana allrsquoaria di Calaf (non a caso indicato come il lsquoPrincipe Ignotorsquo nel libretto di G adaMi e r siMoni) della Turandot di Giacomo Puccini

17 Di queste formule presenti soprattutto nel mondo latino dovute al fatto che i Romani contrariamente ai Greci non avevano una idea ben definita della forma divina che privava in parte alcuni degravei di identitagrave personale conferendo invece indeterminatez-za e li connetteva piuttosto ad una loro specifica funzione discute con un gran numero di occorrenze alVar Mateacuteriaux esse acquisterebbero alfine anche un certo valore auto-nomo Alcuni esempi giagrave in Catone Agr 139 Gellio 222-3 o nei cippi (cfr Degrassi ILLRP 1291-93) e nelle iscrizioni (ad es CIL 6110 111 143572) Cfr anche le nostre considerazioni in norden Dio ignoto 40 e 74 cui si aggiunga ora Guittard Sive deus

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 193

Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

194 CHIARA o ToMMASI

ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

208 CHIARA o ToMMASI

Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

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assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

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Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 193

Viceversa proprio per la ragione or ora evidenziata ossia per evitare che i nemici potessero impossessarsene i Romani non vollero mai rive-lare neacute la divinitagrave tutelare dellrsquoUrbs neacute il nome latino della medesima cittagrave Scrive ancora Macrobio18 Nam propterea ipsi Romani et deum in cuius tutela urbs Roma est et ipsius urbis Latinum nomen ignotum esse voluerunt

Egrave interessante che Servio nel commentare i medesimi versi virgilia-ni si esprima in maniera pressocheacute analoga aggiungendo un dettaglio circa lo scudo dedicato al Genius Urbis ove comparirebbe la formula indeterminata che giagrave si egrave evidenziata e che viene paragonata ad espres-sioni simili19

EXCESSERE quia ante expugnationem evocabantur ab hostibus numina propter vitanda sacrilegia inde est quod Romani celatum esse voluerunt in cuius dei tutela urbs Roma sit et iure pontificum cautum est ne suis nominibus dii Romani appellarentur ne exaugurari possint et in Capitolio fuit clipeus consecratus cui inscriptum erat lsquogenio urbis Romae sive mas sive feminarsquo et pontifices ita precabantur lsquoIuppiter optime maxime sive quo alio nomine te appellari voluerisrsquo nam et ipse ait ltIV 576gt lsquosequimur te sancte deorum quisquis esrsquo

Appare dunque evidente che Roma aveva una divinitagrave tutelare ri-masta segreta il Genius Urbis Romae20 e un nome alternativo (qui

Utile anche Ferri Tutela Urbis 163-187 che opportunamente fa riferimento anche al fatto che la religione romana conosceva una serie di figure divine indeterminate p es gli indigetes per i quali vale la definizione di Paul Fest 94 L indigetes dii quorum nomina vulgari non licet (ma sul loro ruolo e funzione permangono notevoli incertezze tra gli studiosi cfr GoldMan Di Novensides) Cfr anche saVaGe Remotum

18 Sat 393 ss questa sezione costituisce la parte da noi omessa nella citazione di apertura

19 Per i problemi inerenti alla cronologia serviana e macrobiana cfr toMMasi The Bee-Orchid 29-30 Il testo di Servio qui e oltre segue G Thilo - H Hagen (Lipsiae 1884-1887) Si puograve supporre che qui come altrove i due attingessero al commento di Donato linderski The libri 220 per casi analoghi che fanno riferimento al diritto pontificale Va inoltre notato che in alcuni punti (ad es in questo) le notazioni sono parte del Servius auctus e sono pertanto da considerarsi aggiunte successive norden Dio Ignoto 261 ss egrave ancora fondamentale per le considerazioni sul nesso quisquis es e sive alio nomine

20 Sulla natura indeterminata del genius (secondo Cens 31 genius est deus cuius in tutela ut quisque natus est vivit ove si noti la medesima formula utilizzata da Macro-bio per il dio protettore della cittagrave e cfr anche Varrone apud Aug Civ Dei 713) nella religione romana cfr sChillinG Genius duMeacutezil Encore genius originariamente rite-nuto legato ad un singolo individuo che protegge e della cui personalitagrave egrave depositario tanto che de Martino Lrsquoidentitagrave 6 evoca il parallelo moderno del Doppelgaumlnger la

194 CHIARA o ToMMASI

ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

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Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

194 CHIARA o ToMMASI

ricordato come lsquolatinorsquo) a sua volta segreto Questrsquoultimo legato in-scindibilmente al pomerium rappresentava uno dei simboli piugrave elevati che Roma continuava a mantenere come garanzia e suggello della sua potenza e non di rado egrave stato posto in relazione ai pignora imperii21

Poicheacute le fonti antiche menzionano il nome segreto e la divinitagrave tu-telare (anchrsquoessa segreta) secondo alcuni interpreti i due possono so-vrapporsi o essere coincidenti22 da Macrobio apprendiamo tuttavia che mentre gli eruditi antichi avevano talora tentato lrsquoidentificazione del Genius Urbis con Iuppiter Luna Angerona ops Consivia (questrsquoulti-ma preferita dallo scrittore)23 il nome alternativo segreto della cittagrave era rimasto sconosciuto Ipsius vero urbis nomen etiam doctissimis ignora-tum est caventibus Romanis ne quod saepe adversus urbes hostium fecisse se noverant idem ipsi quoque hostili evocatione paterentur si tutelae suae nomen divulgaretur24 Ciograve farebbe presupporre che nome segreto e divinitagrave segreta siano da riferirsi a entitagrave distinte La confu-sione tra genius e nomen ambedue avvolti da una sorta di Redetabu egrave

sua nozione giagrave in etagrave imperiale e tardoantica si connette a quella di daimon fino a so-vrapporsi con quella cristiana dellrsquoangelus Si deve tuttavia rammentare che Marziano Capella 2153 parla di un genius angelus riprendendo la nozione forse da Cornelio Labeone (cfr Aug Civ 918) Per ulteriori considerazioni al riguardo cfr toMMasi The Bee-Orchid 128 e MaCCorMaCk Roma 135 ss La medesima nozione si estende poi ad indicare lrsquoessere soprannaturale che protegge un territorio il genius loci donde verisimilmente deriva il genius urbis ed egrave anche possibile che il carattere non sempre ben definito di questi genii ne avesse fatta una sorta di di incerti (su cui cfr Aug Civ Dei 717) In Marziano Capella egrave presente anche una categoria di degravei minori che tute-lano la civitas chiamati dii publici ed esemplati probabilmente su Fortuna publica Libertas publica Genius publicus etc (toMMasi The Bee-Orchid 103 e 108)

21 Cfr Serv in Aen 7188 septem fuerunt pignora quae imperium Romanum tenent daggeraius matris deum quadriga fictilis Veientanorum cineres Orestis sceptrum Priami velum Ilionae palladium ancilia con le considerazioni di Ferri Tutela urbis 203 ss e di CaMeron The Last Pagans 613

22 Ci riferiamo ad una corrente piugrave antica di studi (BasanoFF Evocatio 92 Bre-liCh Die geheime 9 soprattutto koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες) Contrari sembrano Ferri Tutela Urbis e de Martino Lrsquoidentitagrave

23 Ibid 394 Sed dei quidem nomen nonnullis antiquorum licet inter se dissiden-tium libris insitum et ideo vetusta persequentibus quicquid de hoc putatur innotuit Alii enim Iovem crediderunt alii Lunam sunt qui Angeronam quae digito ad os admo-to silentium denuntiat alii autem quorum fides mihi videtur firmior Opem Consiviam esse dixerunt Per altre identificazioni moderne con Iuppiter Vesta Valentia Pales Tutilina Venere cfr de Martino Lrsquoidentitagrave 7-8 Piugrave diffusamente cfr Ferri Tutela urbis 189-197

24 Il passo prosegue sed videndum ne quod nonnulli male aestimaverunt nos quo-que confundat opinantes uno carmine et evocari ex urbe aliqua deos et ipsam devotam fieri civitatem dal che si deduce la distinzione tra evocatio e devotio Tra le ipotesi formulate circa il nome segreto Pales Iuppiter Valentia Quirium Palatium (koumlVes-zulauF Reden 92)

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comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

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superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

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chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

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Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 201

gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

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216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 195

comunque spesso presente nelle fonti antiche e come tale si ripercuote anche nellrsquoesegesi moderna25 Egrave probabile io credo che lrsquoestensione del concetto di genius anche ai luoghi (genius loci) unita alla compo-nente di lsquodoppiezzarsquo in esso insita abbia portato talora alla sovrapposi-zione delle due nozioni e che talora in maniera anche inconsapevole le fonti antiche confondano il nome del genius con il nome alternativo di Roma In ogni caso neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro potevano essere conosciuti e se conosciuti pronunziati pacificamente

Tale infatti era il pericolo rappresentato nel divulgare il nome segreto di Roma che era proibito addirittura esserne a conoscenza come scrivo-no Servio (ad Georg 1498)26 e prima ancora Plinio che in Naturalis Historia 2818 offre una spiegazione analoga ndash anche nel lessico con la perifrasi deus in cuius tutela etc ndash a quella di Macrobio osservando come secondo Verrio Flacco la disciplina pontificale tenesse celato il nome della divinitagrave tutelare romana proprio per scongiurare lrsquoevocatio da parte dei nemici (che suona simile al nesso di Servio iure pontificum cautum est)

Verrius Flaccus auctores ponit quibus credat in obpugnationibus ante om-nia solitum a Romanis sacerdotibus evocari deum cuius in tutela id oppidum esset promittique illi eundem aut ampliorem apud Romanos cultum et durat in pontificum disciplina id sacrum constatque ideo occultatum in cuius dei tutela Roma esset ne qui hostium simili modo agerent

nella stessa opera pliniana (365) invece una elencazione puramen-te erudita di colonie e cittagrave dellrsquoItalia si interrompe per lasciare spazio ad una digressione (implicitamente laudativa stante il rilievo datole e la posizione allrsquointerno del passo) su Roma27 la cittagrave avrebbe un alte-rum nomen nome che egrave sacrilegio (nefas) rivelare per la segretezza che avvolge il cerimoniale28

25 Cfr tuttavia klinGhardt Prayer 44 laquothe ancient authors did not confuse dif-ferent concepts erroneously instead the underlying concept of the divine nomen and its power is all the sameraquo

26 Nam verum nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Sulla figura di questo tribuno della plebe sacrilego cfr infra

27 Per tutto lrsquoinsieme cfr zehnaCker La description che fa riferimento anche al passo di Lido citato infra n 65 Enfatizza lrsquoaspetto dellrsquoelogio connettendolo allrsquoinizio della sezione (339-43) e al tema delle laudes Italiae seGenni Roma

28 Appare superflua lrsquointegrazione proposta da Mommsen (CIL 1 p 409 = 12 p 337) nomen alterum dicere ltnisigt arcanis caerimoniarum nefas habetur come osser-va zehnacker (Pline lrsquoAncien Histoire naturelle l III Paris 1998 ad loc) che inter-preta arcanis come ablativo di causa Inoltre la lettura nisi arcanis offrirebbe un senso

196 CHIARA o ToMMASI

superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 197

chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 201

gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 203

hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

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216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

196 CHIARA o ToMMASI

superque Roma ipsa cuius nomen alterum dicere arcanis caerimoniarum nefas habetur optimaque et salutari fide abolitum enuntiavit Valerius Soranus luitque mox poenas non alienum videtur inserere hoc loco exemplum religio-nis antiquae ob hoc maxime silentium institutae namque diva Angerona cui sacrificatur a d XII kal Ian ore obligato obsignatoque simulacrum habet

Plinio non soltanto sembra legare il culto di una altrimenti poco nota dea Angerona29 al tema del nome arcano ma rammenta la figura di Va-lerio Sorano che pagograve con la vita il sacrilegio di aver rivelato il nome segreto della cittagrave La stessa notizia ricorre in Servio che aggiunge al-cuni dettagli sul modo in cui si consumograve la fine di Sorano30

urbis enim illius verum nomen nemo vel in sacris enuntiat Denique tribu-nus plebei quidam Valerius Soranus ut ait Varro et multi alii hoc nomen ausus enuntiare ut quidam dicunt raptus a senatu et in crucem levatus est ut alii metu supplicii fugit et in Sicilia comprehensus a praetore praecepto senatus occisus est Hoc autem urbis nomen ne Hyginus quidem cum de situ urbis loqueretur expressit

La notizia pliniana sembra ripresa (talora ad verbum) in Solino il quale aggiunge vari dettagli circa lrsquoorigine del nome Roma nel cap 11 ss Solino scrive infatti che il nome Roma fu dato alla cittagrave da Evan-dro il quale ribattezzograve con questo nome greco un sito prima chiamato Valentia ndash notizia che altri fanno risalire ad Ateio Capitone31 e che egrave

nettamente opposto al passo di Servio (nemo vel in sacris enuntiat) e contraddirebbe anche Solino che da Plinio dipende La testimonianza di Lyd Mens 473 (su cui cfr infra) adombra invece la possibilitagrave che il nome potesse essere conosciuto dai sacerdoti

29 Scarsa egrave la documentazione su questa divinitagrave spesso considerata sposa di Gia-no in quanto la sua festa veniva celebrata il 21 dicembre e (forse) assimilata anche a ops la cui festa cadeva invece il 19 dicembre per i passi di autori antichi e la bibliogra-fia moderna cfr toMMasi The Bee-Orchid 89 cui si aggiunga anche innoCenti pro-sdoCiMi Summanus Importante perograve egrave osservare in questa sede la raffigurazione che la vuole nellrsquoatto di intimare il silenzio forse un monito a non divulgare il nome segreto di Roma Per il tema del silenzio e i legami con Venere cfr giagrave duMeacutezil Rituels 60 per il passo pliniano koumlVes-zulauF Reden 102 Lo studio di letta Due nuove dediche offre ulteriori spunti di discussione per quanto riguarda le connessioni tra Angerona e la divinitagrave marsa Angitia (identificazione giagrave presente allrsquooscuro Teodonzio che Boc-caccio annovera tra le fonti delle Genealogiae e su cui cfr ora Funaioli Teodonzio) Particolarmente rilevante il tema del rispetto del segreto e del silenzio (come anche di certe dottrine trasmesse esclusivamente in forma orale nei collegi sacerdotali) su cui cfr saVaGe Remotum 160

30 Serv in Aen 1277 e per la notizia della crocifissione si veda anche il passo del commento alle Georgiche (infra n 36)

31 Cosigrave Serv in Aen 1273

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 197

chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

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re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 201

gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 197

chiaramente ispirata dal gioco di parole con il termine greco ῥώμη32 (la tradizione sui vari nomi di Roma senza che ad essi sia necessariamente legato il tabu dellrsquoimpronunziabilitagrave egrave peraltro presente anche in altri scrittori oltre al giagrave ricordato Valentia si possono anche citare Satur-nia33 e Roma Quadrata34)

Sunt qui videri velint Romae vocabulum ab Evandro primum datum cum oppidum ibi offendisset quod extructum antea Valentiam dixerat iuventus Lati-na servataque significatione inpositi prius nominis Romam Graece Valentiam nominatamhellip Heraclidi placet Troia capta quosdam ex Achivis in ea loca ubi nunc Roma est devenisse per Tiberim deinde suadente Rome nobilissima capti-varum quae his comes erat incensis navibus posuisse sedes struxisse moenia et oppidum ab ea Romen vocavisse35

Segue poi la menzione congiunta di Sorano e del sacello di Angerona

Traditur etiam proprium Romae nomen verum tamen vetitum publicari quoniam quidem quo minus enuntiaretur caerimoniarum arcana sanxerunt ut hoc pacto notitiam eius aboleret fides placitae taciturnitatis Valerium denique Soranum quod contra interdictum eloqui id ausus foret ob meritum profanae vocis neci datum Inter antiquissimas sane religiones sacellum colitur Ange-ronae cui sacrificatur ante diem XII k Ian quae diva praesul silentii ipsius praenexo obsignatoque ore simulacrum habet

Analogamente si esprime Plutarco (Quaest Rom 61) anche se per lui come per Servio in un altro passo rispetto a quello del commento allrsquoEneide or ora citato Sorano rivelograve il nome non dellrsquoUrbe ma della sua divinitagrave tutelare36

32 Secondo un motivo assai diffuso cui si allude tra lrsquoaltro anche in Lycophr Alex 1233 Plut Romul 11 e nel commento con cui Stobeo introduce lrsquoinno a Roma della poetessa forse del I sec aC Melinno Liv 4619 Verg Aen 6771 Sen Nat Quaest 7322 Tac Ann 13542 Origo gentis Romanae 214 Fest 326 L Amm 31711 Prud c Symm 2640 Interessante osservare cursoriamente che il Fabricius Bibl Graec 11 p 679 traduce erroneamente encomium virtutis Per le etimologie di Roma cfr MaltBy A Lexicon sv Per Roma-Valentia cfr anche letta La tradizione

33 Varr Ling Lat 542 ov Fast 63134 Verg Aen 835735 Secondo unrsquoaltra tradizione rammentata dallo stesso Solino Rome non sarebbe

stata una prigioniera ma la nipote di Enea36 In Georg 1498 DII PATRII patri dii sunt qui praesunt singulis civitatibus ut

Minerva Athenis Iuno Karthagini INDIGETES indigetes proprie sunt dii ex hominibus facti quasi in diis agentes abusive omnes generaliter quasi nullius rei egentes VE-STAMQUE MATER QUAE TUSCUM TIBERIM ET ROMANA PS poetice nam verum

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 199

re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 201

gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

204 CHIARA o ToMMASI

ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

208 CHIARA o ToMMASI

Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

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Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

198 CHIARA o ToMMASI

Διὰ τί τὸν θεὸν ἐκεῖνον ᾧ μάλιστα τὴν Ῥώμην σῴζειν προσήκει καὶ φυλάττειν εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια καὶ λέγειν ἀπείρηται καὶ ζητεῖν καὶ ὀνομάζειν ταύτην δὲ τὴν ἀπόρρησιν ἐξάπτουσι δεισιδαιμονίας ἱστοροῦντες Οὐαλέριον Σωρανὸν ἀπολέσθαι κακῶς διὰ τὸ ἐξειπεῖν πότερον ὡς τῶν Ῥωμαϊκῶν τινες ἱστορήκασιν ἐκκλήσεις εἰσὶ καὶ γοητεῖαι θεῶν αἷς νομίζοντες καὶ αὐτοὶ θεούς τινας ἐκκεκλῆσθαι παρὰ τῶν πολεμίων καὶ μετῳκηκέναι πρὸς αὑτοὺς ἐφοβοῦντο τὸ αὐτὸ παθεῖν ὑφrsquo ἑτέρων ὥσπερ οὖν Τύριοι δεσμοὺς ἀγάλμασι λέγονται περιβαλεῖν ἕτεροι δrsquo αἰτεῖν ἐγγυητὰς ἐπὶ λουτρὸν ἢ καθαρμόν τινα προπέμποντες οὕτως ᾤοντο Ῥωμαῖοι τὸ ἄρρητον καὶ τὸ ἄγνωστον ἀσφαλεστάτην εἶναι θεοῦ καὶ βεβαιο-τάτην φρουράν ἢ καθάπερ Ὁμήρῳ πεποίηται τὸ lsquoγαῖα δrsquo ἐστὶ ξυνὴ πάντωνrsquo ὅπως οἱ ἄνθρωποι τοὺς θεοὺς πάντας σέβωνται καὶ τι-μῶσι τὴν γῆν κοινῶς ἔχοντας οὕτως ἀπεκρύψαντο τὸν κύριον τῆς σωτηρίας οἱ παλαιοὶ Ῥωμαῖοι βουλόμενοι μὴ μόνον τοῦτον ἀλλὰ πάντας ὑπὸ τῶν πολιτῶν τοὺς θεοὺς τιμᾶσθαι

In ogni caso appare interessante notare che Plutarco utilizza qui la formula εἴτrsquo ἐστὶν ἄρρην εἴτε θήλεια che corrisponde a sive deus sive dea e sembra fare menzione dellrsquoevocatio (resa in greco con il termine plurale ἐκκλήσεις) e della paura che i Romani avevano che un tale rito venisse ritorto contro di loro nel passo plutarcheo sembra altresigrave interessante e riconducibile alla sua formazione filosofica se-gnatamente platonica il riferimento a tale divinitagrave creduta dai Romani inconoscibile e ineffabile37 Parimenti meritevoli di attenzione sono an-che il motivo degli degravei incatenati38 e quello della terra madre comune impreziosito dalla citazione omerica39

Le scarne notizie che si possiedono sulla vita di Sorano40 e gli ancora piugrave scarni frammenti che ci sono giunti della sua opera non permettono una ricostruzione piugrave precisa di tutto lrsquoaffaire Le posizioni della cri-tica oscillano tra coloro che minimizzano o giungono persino a nega-

nomen eius numinis quod urbi Romae praeest sciri sacrorum lege prohibetur quod ausus quidam tribunus plebis enuntiare in crucem levatus est Interessante anche il fatto che nella nota si menzionino poco prima i di indigetes su cui cfr n 17

37 Tra i numerosi studi cfr almeno Whittaker AΡΡΗΤΟΣ Ferri Tutela urbis 220 non esclude reminiscenze dallrsquoaltare al lsquoDio Ignotorsquo dellrsquoAreopago di Atene

38 Cfr quanto anticipato alla n 4 ma soprattutto Versnel Transition 14239 Ο 19340 Talora identificato con lrsquoaltro poeta neoterico Valerio Edituo (a partire da CiCho-

rius Zur Lebensgeschichte status quaestionis e bibliografia in alFonsi Lrsquoimportanza piugrave recentemente Ferri Valerio Sorano) Courtney The Fragmentary in mancanza di dati certi preferisce invece mantenere distinte le due figure

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 199

re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 199

re la portata del nefas perpetrato da Sorano considerandolo viceversa vittima di giochi politici in seguito alle sue posizioni filomariane e quanti invece tentano di ricostruire il contenuto e lrsquoargomento dei suoi Ἐποπτίδων libri (titolo ricordato da Plinio) giungendo persino a ri-tenere che sotto il nome di ἐπόπτιδες si debbano riconoscere varie divinitagrave tutelari e che quindi lrsquoopera rappresentasse un contesto adatto per la presunta divulgazione del segreto (crimine che si poteva configu-rare come una perduellio)41 Restano comunque vari problemi insoluti a cominciare dal fatto che le fonti ora lo considerino colpevole di aver rivelato il nome del Genius Urbis42 ora quello della cittagrave e che una di esse Servio si contraddica apertamente43 Plutarco inoltre sembra forse alludere a Sorano anche in un passo della Vita di Pompeo (104) senza perograve menzionare il suo presunto crimine e anzi offrendo una variante alternativa circa la sua morte Ancora la notizia sulla croci-fissione supplizio di norma inferto solo agli schiavi mal si concilia con il fatto che Sorano fosse tribuno della plebe infine le stesse fonti ricordano come la conoscenza del nome fosse riservata solo ai pontefi-ci il che rende difficile appurare non solo come Sorano avesse potuto venirne a conoscenza e divulgarlo ndash a meno di non supporre o che avesse avuto una investitura sacerdotale44 o piugrave plausibilmente con De Martino che la sua profonda dottrina in materia religiosa45 avesse naturaliter condotto Sorano a cogliere il mistero ineffabile del Genius Urbis Romae Si egrave quindi supposto che Sorano rimanesse vittima delle proscrizioni sillane (la sua morte va collocata nellrsquo82 lo stesso anno in cui egrave attestato il suo tribunato la nascita verisimilmente nel 140) e che proprio la sua erudizione antiquaria avesse portato le fonti a nobilitare con il pretesto religioso una morte puramente politica46

41 Basilare al riguardo lo studio di koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες cui si ag-giunga ora de Martino Lrsquoidentitagrave segreta Per i differenti significati da attribuire a ἐπόπτις cfr anche Ferri Valerio Sorano 284-286 con lrsquointeressante raffronto con le parole πάντων αἴτιος καὶ ἐπόπτης riferite a Zeus nel compendio di teologia di Anneo Cornuto (9 p 920 Lang) espressione che sembra riecheggiata nel frammento poetico di Sorano sulla onnipotenza di Iuppiter Si noti anche che nel cap 34 (p 72 14) della medesima opera egrave presente la variante ἐπόπτις alFonsi Lrsquoimportanza 85 pensa invece a una enunciazione nel corso di una cerimonia pubblica

42 Le ritrascriviamo qui per comoditagrave Plut Quaest Rom 61 Serv in Georg 1498

43 Plin NH 365 Solin 11 Serv in Aen 1227 Lyd Mens 47344 alFonsi Lrsquoimportanza 8645 Testimoniata giagrave nellrsquoantichitagrave ad es da Cic de Orat 31143 Brut 4616946 Due infatti sono le tradizioni sulla morte quella piugrave nota lo vuole condannato

a morte per il nefas di aver rivelato il nome della divinitagrave o il nome segreto di Roma unrsquoaltra (riferita sempre da Servio in Aen 2227 e cfr anche Plut Pomp 10 se questo

200 CHIARA o ToMMASI

In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

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per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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In realtagrave la motivazione politica non sembra necessaria per esclu-dere a priori la tradizione che unanime e abbastanza antica in quanto risalente a Varrone accusa Sorano di aver divulgato il segreto forse per anticipare la decisione (nei fatti ineluttabile e di ligrave a poco attuatasi) di concedere la cittadinanza agli Italici laquoAs an Italian who lived at the time when the Social War was waged to assest the rights of the Italians in the Roman State he will have made this disclosure as an attempt to break down Roman exclusivity and make their arcanum imperii available to all Italiansraquo47 Di un certo rilievo sembra perograve il legame Sorano-Angerona che i due passi (Plinio e Solino) mettono in luce o si vuole alludere al fatto che la sua menzione rafforzasse la necessitagrave del silenzio ovvero che proprio Angerona fosse la divinitagrave tutelare di Roma in questrsquoultimo caso come ha supposto Cesare Letta48 laquoil va-lore filoitalico del gesto di Valerio Sorano risulterebbe molto piugrave netto e piugrave chiaro se si supponesse che egli oltre ad indicare in Angerona la dea protettrice di Roma segnalasse anche la sua identitagrave con lrsquoitalica Angitia divinitagrave nazionale di quei Marsi da cui era partita la Guerra Sociale o Bellum Marsicumraquo Lrsquoimportanza della rivelazione soranea resterebbe in ogni caso valida anche solo considerando Angerona la dea che ammonisce al silenzio (come sono portata a ritenere) e non necessariamente la dea tutelare essendo comunque stabiliti i legami con il segreto maggiore

Plinio comunque sembra approvare il gesto di Sorano autore a cui altrove e in un contesto particolarmente significativo quale la praefatio dedicatoria a Tito dichiara di ispirarsi49 Infatti le sue laudes Italiae si-

personaggio fatto uccidere crudelmente da Pompeo egrave come credo da identificarsi con Sorano) lo vuole ucciso dai sicari di Pompeo in Sicilia dove si era rifugiato metu supplicii non sembra da escludere che le due motivazioni siano in parte legate tra loro

47 Cosigrave Courtney The Fragmentary 65 Lrsquoenunciazione piugrave netta di questa tesi si deve in ogni caso ad alFonsi Lrsquoimportanza A puro titolo di curiositagrave rammentiamo che in Fortunersquos Favourites romanzo storico scritto nel 1993 dalla popolare autrice statunitense Collen McCullough Sorano grida a gran voce questo nome arcano con il preciso intento di far venir meno la protezione divina da Roma da lui considerata cittagrave corrotta e indegna

48 letta Due dediche 2049 Nat Hist Praef 33 (ricorda Sorano per aver lsquoinventatorsquo un sistema di indiciz-

zazione) A tal riguardo inoltre non condivido lo scetticismo mostrato da Ferri Tutela segreta 105 nei confronti della proposta chiaramente ipotetica di Brizzi Il nomen 247 per cui Plinio avrebbe (nella sua perduta opera storica) potuto riprendere da Sora-no anche certi contenuti lsquoteosoficirsquo o comunque dalla forte valenza sacrale Inoltre se si dovesse accogliere la tesi per cui Sorano ha compiuto un atto lsquoilluminatorsquo favorendo il processo di integrazione degli Italici anche tramite questo gesto eclatante verrebbero a cadere anche eventuali perplessitagrave circa il problema di conciliare un personaggio con-siderato traditore dello Stato e messo a morte (sia pure in un contesto ed in un periodo

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

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una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

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nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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gnificativamente mettono in luce il risultato finale e di fatto compiutosi con Vespasiano di un lungo processo di romanizzazione culminato con la cittadinanza data agli Italici Il passo pliniano puograve essere perograve posto in connessione sia pure senza possederne la stessa complessitagrave (e senza che abbia avuto la stessa fortuna) con il celeberrimo luogo tacitiano sul disvelamento dellrsquoarcanum imperii di Hist 1450 Va detto peraltro che lrsquoespressione arcana caerimoniarum sembra essere strutturalmente assai vicina a quella di Tacito ove si intenderebbe che sia segreto non giagrave lrsquoimperium ma il modo il metodo per arrivare ad esso51

Un esame dellrsquouso di arcanus in Tacito ha permesso inoltre di osser-vare come lo storico utilizzi il termine (talora in connessione con sacra come in Germ 82 o tacenda) in senso religioso e piugrave spesso politico spesso con un significato analogo a ignotus sempre vi egrave perograve sottintesa lrsquoidea che si tratti di laquosomething whose power depends upon being limi-ted in scope ndash the more widely known the less effective in resulthellip All mean the same thing basically the secret powers and knowledge upon which autocracy restsraquo52 Come risulta dallo studio pionieristico di Pietro de Francisci53 il nesso tipicamente tacitiano nella sua scarna laconicitagrave andograve gradualmente assumendo il senso di segreto di stato e come tale fu ben presente ai teorici della politica di etagrave tardorinascimentale e barocca Senza arrivare a sostenere che Tacito desse giagrave questa interpretazione ad arcanum imperii egrave tuttavia possibile ipotizzare che lrsquoespressione faces-se leva su un qualcosa di cruciale per gli assetti del potere del resto in generale gli arcana assicuravano la possibilitagrave e lrsquoefficacia del perdurare dei culti a Roma grazie anche al vigile interessamento dei sacerdoti e ad una tradizione salda54 Inoltre se la digressione di Plinio su Sorano e lrsquoevolgato imperii arcano di Tacito possono essere posti in relazione tra loro non sembra peregrino supporre che il richiamo a Sorano alluda a

assai differenti) quale Sorano con una dedica ufficiale Secondo i fautori della posizione piugrave scettica che ritengono Sorano innocente dalla colpa di aver rivelato il nome segreto di Roma (o del suo Genius) nella medesima impasse si sarebbe dovuto trovare Cicero-ne che pure traccia a piugrave riprese un quadro elogiativo di Sorano

50 Hist 14 finis Neronis ut laetus primo gaudentium impetu fuerat ita varios motus animorum non modo in urbe apud patres aut populum aut urbanum militem sed omnis legiones ducesque conciverat evolgato imperii arcano posse principem alibi quam Romae fieri e cfr anche Ann 236 592 Hist 276 516 Arcana inania egrave lrsquoef-ficace giuntura con cui in Hist 59 vengono descritte le conseguenze della spoliazione del Tempio di Gerusalemme

51 koumlVes-zulauF Reden 9952 Benario Arcanus 359-36053 de FranCisCi Arcana Imperii Cfr anche kantoroWiCz Mysteries 68 ss e re-

centemente orestano Gli lsquoarcanarsquo Catanzariti New Arcana54 saVaGe Remotum 157

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

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hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 207

in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

208 CHIARA o ToMMASI

Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

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assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

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Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

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pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

202 CHIARA o ToMMASI

una circostanza che lrsquoautore delle Historiae drammaticamente sottolinea ossia la responsabilitagrave della smilitarizzazione dellrsquoItalia col prevalere dei comandi periferici e lrsquoaccentramento del potere personale55

Interessante egrave infine notare come il tema dellrsquoarcanum imperii si ri-presenti in etagrave tardoantica in un passo la cui interpretazione egrave pure con-troversa forte anche dellrsquoallusiva densitagrave ellittica della giuntura inten-diamo riferirci allrsquoinvettiva contro Stilicone contenuta ai versi 41 ss del secondo libro del poema di Rutilio namaziano Rutilio che introduce la digressione accennando alla dottrina stoica della provvidenzialitagrave divi-na in virtugrave della quale il mondo egrave stato creato (si factum certa mundum ratione fatemur consiliumque dei machina tanta fuit)56 si concentra sul fatto che gli degravei ebbero a cuore Roma (sollicitosque habuit Roma futura deos) dunque tanto piugrave grave fu il delitto compiuto da Stilicone accusato di aver tradito Roma e di essere sceso a patti con i barbari57

Quo magis est facinus diri Stilichonis acerbum proditor arcani quod fuit imperiiRomano generi dum nititur esse superstes crudelis summis miscuit ima furordumque timet quidquid se fecerat ipse timeri immisit Latiae barbara tela neciVisceribus nudis armatum condidit hostem illatae cladis liberiore doloIpsa satellitibus pellitis Roma patebat et captiva prius quam caperetur eratnec tantum Geticis grassatus proditor armis ante Sibyllinae fata cremavit opisodimus Althaeam consumpti funere torris Nisaeum crinem flere putantur avesat Stilicho aeterni fatalia pignora regni et plenas voluit praecipitare colosomnia Tartarei cessent tormenta neronis consumat Stygias tristior umbra faces

55 Brizzi Il nomen 241 con Mazzarino Il pensiero v 3 27556 Particolarmente degno di nota credo il richiamo alle dottrine stoiche motivo che

egrave presente anche nel concettoso proemio al primo libro dellrsquoin Rufinum di Claudiano e che naturalmente risale a un luogo ben conosciuto del Bellum Civile lucaneo 27 ss

57 Mi pare possibile leggere questo accenno provvidenzialistico (che Rutilio condi-vide con la maggior parte della poesia incentrata su Roma e sul suo imperium sine fine cfr toMMasi Imperium) come antifrastico rispetto alla nota sententia tacitiana (Hist 13) non esse curae deis securitatem nostram esse ultionem Su questo passo cfr anche BroCCa Il proditor

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 203

hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

204 CHIARA o ToMMASI

ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 203

hic immortalem mortalem perculit ille hic mundi matrem perculit ille suamDel passo in questione intessuto di reminiscenze claudianee e sa-

pientemente stilizzato con una serie di elementi tesi ad accentuare lrsquoele-mento del tradimento quali la raffinata allusione mitologica alla madre di Meleagro che uccide il figlio bruciandone il tizzone che lo legava alla vita e a Scilla che taglia il capello fatato a suo padre Niso fino a giungere alla pointe paradossale per cui il delitto compiuto da Stilicone egrave peggiore persino del matricidio di Nerone giaccheacute questi si limitograve a uccidere la sua propria madre mentre Stilicone uccise Roma la madre immortale del mondo del passo in questione dicevo ci interessa la giuntura proditor arcani quod fuit imperii

Per questo nesso egrave stato proposto un parallelo con Claudiano58 che di Rutilio egrave anche altrove immediato referente poetico59 ma a mio parere vi egrave sotteso senzrsquoaltro anche il passo tacitiano ove la nozione del prode-re presenta una sfumatura aggravante rispetto a evolgare (in quanto im-plica la nozione del tradire non semplicemente quella del diffondere)60 Egrave possibile che con questa espressione Rutilio abbia voluto alludere al fatto che Stilicone abbia divulgato il nome arcano di Roma61 oltre ad aver fatto bruciare un altro dei pignora imperii ossia i Libri Sibillini che secondo la leggenda costituivano fin dallrsquoetagrave regia uno dei fonda-menti del diritto sacrale romano62 Chiaramente non abbiamo basi suf-

58 Bell Get 100 et arcanum tanti deprendere regni con stanley Rome 24159 Per esempio nella prosopopea di Roma su cui cfr toMMasi Imperium con di-

scussione e bibliografia60 Stilicone egrave semibarbarus proditor anche per Hier Ep 12317 Sul tema cfr

Vaacuterady Stilicho Corsaro Studi Rutiliani 95 ss61 Per primo a quanto mi consta fu Boano Sul de Reditu 71 ss a connettere il

passo di Rutilio alla trattazione di Macrobio sullrsquoevocatio Lrsquointero articolo del resto tende ad evidenziare in maniera piuttosto interessante i riferimenti di Rutilio alla cul-tura filosofica del suo tempo anche se talvolta corre il rischio di essere incline a sugge-stioni speculative piugrave che poggiare su Realien Difficile egrave rendere esattamente il nesso che spesso egrave stato inteso (in ultimo da Eacute Wolff in Rutilius namatianus Sur son retour Paris 2007 ad loc con bibliografia anteriore) come laquole coeur (cacheacute) de lrsquoempireraquo ovvero come laquoles parties vitales de lrsquoempireraquo (CourCelle Histoire 44) e ove non sem-brano mancare neppure allusioni alla leggenda di Troia espugnata con lrsquoinganno dal suo interno pasChoud Roma Aeterna 162 ss riprende e discute la questione acco-gliendo la tesi di Boano e osservando come a rafforzare questa proposta concorrano la menzione congiunta dei libri Sibillini e lrsquoinsistenza in Rutilio sul tema della eternitagrave di Roma Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον legge lrsquoespressione di Syn Ep 109 τὸ θρυλούμενον ἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας (a sua volta modellato su Demosth Olynth 21) come un riferimento al 408 e alla morte di Stilicone mi pare tuttavia poco plausibile intendere ἀπόρρητον = arcanum

62 Su cui cfr MonaCa La Sibilla Sul Palladio lrsquoaltro importante simbolo stretta-mente legato a Roma e sul suo trasferimento a Costantinopoli (episodio tuttavia non

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ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

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testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

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BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

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CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

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216 CHIARA o ToMMASI

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CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

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in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

204 CHIARA o ToMMASI

ficienti per suffragare questa interpretazione che deve restare a livello di ipotesi neacute naturalmente sappiamo se Stilicone generalmente ritenu-to colpevole di adfectatio regni compigrave effettivamente questo crimine Tuttavia ritengo che il caso eclatante del facinus compiuto da Sorano potesse esser presente alla mente di Rutilio e che una eventuale allu-sione ad esso e un implicito accostamento Sorano-Stilicone ambedue colpevoli di aver violato un tabu per velleitagrave di guadagno personale e provocando la rovina di Roma e aprendo le porte agli invasori nemici non sia fuori luogo Il parallelo tra i due personaggi istituito da Rutilio sembra peraltro rafforzare lrsquoipotesi di un Sorano consapevole divulga-tore di un arcanum allo scopo di rendere partecipi gli Italici del segre-to della respublica Romana Evidentemente lrsquoepisodio doveva essere persistente nella memoria degli ultimi pagani strenui difensori della tradizione antiquaria romana soprattutto in un momento di particolare crisi come gli anni successivi al sacco alariciano del 410 in cui era ricorrente lrsquoaccusa di aver abbandonato gli antichi degravei e aver causato in tal modo la rovina dellrsquoUrbs aeterna Non sembra casuale neacute che Ago-stino citi a piugrave riprese nei primi dieci libri del De Civitate Dei i versi virgiliani sugli degravei che abbandonano Troia (excessere omnes adytis) neacute che Servio in unrsquoopera composta verisimilmente nella stessa epoca alluda due volte al nefas di Sorano63

Lrsquoantiquaria paganeggiante tardoantica del resto presenta unrsquoultima

esente da dubbi e incertezze) che sembra incarnare in concreto lrsquoidea di translatio imperii cfr CraCCo ruGGini Costantino FrasChetti La conversione ando The Pal-ladium (incentrati sui rituali di fondazione di Costantinopoli nuova Roma) laGioia Lrsquoepifania (che muovendo da un passo dei Panegyrici Latini concernente Giuliano discute poi le valenze del Palladio a Costantinopoli) Baudou Le vol BorGoGnoni Capitals Sul Palladio come simbolo propagandistico (in etagrave repubblicana e augustea) si veda assenMaker Pignus salutis id La place mentre Ferri Tutela segreta 45 ri-tiene lrsquoepisodio del ratto del Palladio da Troia da parte di Ulisse e Diomede un modello mitico dellrsquoevocatio rituale

63 CaMeron The last Pagans 611 ss piuttosto scettico e contro le ipotesi di ando The Palladium sostiene che lrsquointeresse di Macrobio sia puramente antiquario e che le uniche note sullrsquoevocatio presenti in Servio appartengano al Servius auctus se ciograve egrave vero per Aen 2244 2351 diverso egrave il caso dei due passi su Sorano Georg 1498 e Aen 1277 che almeno in parte sono giagrave nel testo serviano originario come pure lrsquoallusione a Cartagine in Aen 12841 Per una contestualizzazione dei passi ago-stiniani in relazione con lrsquoevocatio cfr MaCCorMaCk The Shadows 164 ss Per delle persistenze sotto traccia dellrsquoevocatio in etagrave tarda cfr le connessioni evidenziate da lenski Evoking a proposito dellrsquoiscrizione celebrativa sullrsquoarco trionfale di Costantino Ferri Tutela segreta 59 cita Amm 2320 in cui Giuliano arringando i suoi soldati nei pressi di Cercusio farebbe riferimento ad alcuni dei momenti piugrave difficili attraver-sati dallrsquoesercito romano nei tempi antichi e citerebbe una serie di cittagrave che subirono la devotio (e forse furono oggetto anche di unrsquoevocatio)

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

206 CHIARA o ToMMASI

Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

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Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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216 CHIARA o ToMMASI

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Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 205

testimonianza dalla quale si puograve evincere come il motivo del nome se-greto continuasse ad attrarre e rivestisse anche una discreta valenza po-litica per esempio nella rivalitagrave con la capitale drsquooriente Costantino-poli Lrsquoerudito di etagrave giustinianea Giovanni Lido autore che meritereb-be attenzione maggiore di quanta sinora non abbia avuto da parte della critica64 nel discutere di Romolo e dei rituali di fondazione della cittagrave attesta e rivela (de Mens 473) quelli che a suo dire sono i tre nomi di Roma uno politico con cui egrave conosciuta a livello ufficiale Roma uno sacro Flora e uno iniziatico Eros che derivava dallrsquoamore che i citta-dini nutrivano per essa e che Lido connette anche al nome di Amarilli chiara allusione al personaggio della prima ecloga di Virgilio65

ὀνόματα δὲ τῇ πόλει τρία τελεστικὸν ἱερατικὸν πολιτικόν τελεστικὸν μὲν οἱονεὶ Ἔρως ὥστε πάντας ἔρωτι θείῳ περὶ τὴν πόλιν κατέχεσθαι διὸ καὶ Ἀμαρυλλίδα τὴν πόλιν ὁ ποιητὴς αἰνιγματωδῶς βουκολιάζων καλεῖ ἱερατικὸν δὲ Φλῶρα οἱονεὶ ἄνθουσα ὅθεν κατὰ ταύτην ἡ τῶν Ἀνθεστηρίων ἑορτή πολιτικὸν δὲ Ῥῶμα καὶ τὸ μὲν ἱερατικὸν πᾶσιν ἦν δῆλον καὶ ἀδεῶς ἐξεφέρετο τὸ δὲ τελεστικὸν μόνοις τοῖς ἀρχιερεῦσιν ἐξάγειν ἐπὶ τῶν ἱερῶν ἐπετέτραπτο καὶ λόγος ποινὰς ὑποσχεῖν τινα τῶν ἐν τέλει ποτέ ἀνθrsquo ὧν ἐπὶ τοῦ πλήθους τὸ τελεστικὸν ὄνομα τῆς πόλεως ἀναφανδὸν ἐθάρρησεν ἐξειπεῖν

Lido precisa poi che mentre il nome sacro era noto a tutti solo i sommi sacerdoti durante le cerimonie66 potevano pronunziare quello iniziatico e allude nella conclusione al fio pagato da colui che osograve rivelarlo apertamente (ossia ancora una volta Sorano) La tradizione dellrsquoaudacia (o dellrsquoimportanza) di quel gesto egrave evidentemente ben pre-sente in etagrave tarda

64 Non sarei cosigrave sicura nel definirlo tout court lsquocristianorsquo come fa Murphy Privi-leged Knowledge 131 cheacute Lido ebbe verisimilmente una educazione cristiana ma di-mostra allo stesso tempo una profonda conoscenza di dottrine filosofiche neoplatoniche (e soprattutto di un autore anticristiano come Proclo) Sulla biografia di Lido cfr ora le considerazioni di J Schamp in Jean le Lydien Des magistratures de lrsquoeacutetat romain tome 1 introduction geacuteneacuterale Paris 2006 xiii ss

65 Da Servio in Buc 15 et melius est ut simpliciter intellegamus male enim quidam allegoriam volunt tu carmen de urbe Roma componis celebrandum omnibus gentibus si deduce lrsquoesistenza di alcuni che interpretavano Amarillide come la cittagrave di Roma (cfr anche il commento dello stesso Servio al v 29 ove la rivalitagrave tra Galatea e Amarillide egrave intesa come lrsquoabbandono di Mantova e il successivo trasferimento a Roma del poeta) Mi chiedo inoltre se Lido non si sia lasciato in qualche modo suggestionare anche da una paretimologia tra Amarillide e amare

66 Ritorna qui la questione che giagrave si era posta a proposito del passo pliniano (cfr supra n 28)

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

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ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

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assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

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Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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216 CHIARA o ToMMASI

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romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

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vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

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Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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Il passo presenta piugrave problemi che soluzioni e nonostante lrsquoindubbio interesse rappresentato da tale testimonianza egrave perograve poco verisimile che lrsquoerudito bizantino sia il depositario della tradizione sul nome segreto di Roma destinato a restare tale il nome sacro Flora sebbene sia stato letto in connessione alle dee della fertilitagrave e in parte alla stessa Venere che progenitrice del mitico fondatore di Roma a partire dallrsquoetagrave cesaria-na sarebbe inoltre stata strettamente legata alla casata Giulia67 sembra tuttavia modellato sullrsquoepiteto Ἄνθουσα che stando allo stesso Lido caratterizzograve la cittagrave di Costantinopoli al momento della sua fondazione Ῥώμη Φλῶρα καὶ ἡ Κωνσταντίνου πόλις ἤγουν Ἄνθουσα non egrave chiaro se il presunto nome sacro Flora debba considerarsi una inven-zione tarda modellata su Ἄνθουσα o viceversa se questrsquoultimo nome venne attribuito a Costantinopoli per enfatizzare ulteriormente la sua ca-ratteristica di seconda Roma68 Infine il nome iniziatico di Eros sembra piugrave basarsi su una serie di giochi eo calembours che traggono spunto dal palindromo Romaamor variamente attestato anche e soprattutto in contesti non sacri a partire dalla tarda antichitagrave e soprattutto nel Medioe-vo69 anche se proprio lrsquoidea che Amor fosse il nome segreto di Roma ha goduto di una certa fortuna come osserveremo in conclusione

Il legame con Flora e i nessi con Venere permettono tuttavia una ulteriore digressione a proposito del Genius Urbis Romae divinitagrave per la quale si egrave talora proposto il nome di Venere soprattutto conside-rando il suo tempio sulla Velia dedicato da Adriano nel 128 che era costituito da due templi gemelli giustapposti con le statue di Roma e della stessa dea Venere70 Merita anche di essere brevemente discussa

67 WeinstoCk Divus Iulius 84 ss68 Sulla cerimonia di fondazione e i riti del 330 cfr CraCCo ruGGini Costantino Ca-

Meron The Last Pagans 612 ss (anche in questo caso piuttosto scettico teso soprattutto a mettere in luce alcune incongruenze come la presenza di Pretestato che allrsquoepoca era troppo giovane per potervi prender parte) Lo studioso egrave propenso a intendere Ἄνθουσα laquoa pure Constantinopolitan inventionraquo come un aggettivo encomiastico quasi fosse Urbs florentissima Va tuttavia osservato al riguardo che se si fosse trattato di un aggettivo o di un participio la forma sarebbe stata ἀνθοῦσα e che almeno in un caso abbiamo unrsquoaltra testimonianza di Ἄνθουσα come nome proprio nella Vita di S Ticone di Giovanni il Misericordioso (7 sec) ove egrave cosigrave chiamata una ancella del tempio di Afrodite

69 Importante la discussione e la raccolta di passi a cura di stanley Rome Tra questi testi cfr Sidon Ep 9144 oltre al noto graffito pompeiano (CIL 4 Suppl pt 31 8297) con lrsquoacrostico RoMA oIIM MIIo AMoR skulsky Invitus 450 ritrova in Aen 4437 hic amor haec patria est il primo esempio di questo gioco di parole (anche se tale proposta non riesce a convincermi fino in fondo)

70 Su cui vedi anche Ferri Tutela segreta 118 ss con bibliografia tra cui cfr particolarmente turCan La fondation e stanley Rome Interessante egrave osservare come da Varr Ling Lat 633 e Macr Sat 1122 si dice che Venere era invocata senza che si ricordasse il suo vero nome e che Angerona aveva la statua conservata nel tempio di

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

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BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

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216 CHIARA o ToMMASI

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CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

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Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

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MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

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preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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in questa sede la proposta di Marcello De Martino per il quale si aveva a che fare con un tipo particolare di Venere ossia la Afrodite barbuta dai tratti spiccatamente androgini (altrove chiamata Venus Calva o For-tuna Barbata) di cui peraltro parla Macrobio in un passo molto vicino a quello da cui abbiamo preso le mosse Sat 381 ss riferendo anche un verso di Levio Venerem igitur almum adorans si femina sive mas est71 A questo riguardo non vanno nemmeno dimenticati i celebri versi di Sorano trasmessici da Agostino che presentano la nozione dei due sessi di dio secondo la dottrina orfica e stoica Iuppiter omnipotens re-gum rerumque deumque Progenitor genetrixque deum deus unus et omnes72 Interpretare la divinitagrave tutelare di Roma come bisessuata per-metterebbe nellrsquoottica totalizzante della coincidentia oppositorum di rafforzare il senso di onnipotenza che da questa derivava infine mentre egrave certo verisimile ipotizzare che il genius non avesse caratteri sessuali definiti con certezza (e a ciograve sembrano indirizzare le formule come si deus si dea ricordate da Plutarco e Servio) a rigore non credo che que-sto aspetto debba essere necessariamente posto in relazione con lrsquoeven-tuale bisessualitagrave di Venere o che alluda a questo elemento specifico le medesime formule indeterminate presentano altresigrave lrsquoidea di cautelarsi dal rischio di offendere la divinitagrave se non invocata correttamente73

Secondo quanti tendono a identificare genius urbis e nomen arcanum Venere sarebbe dunque anche il nome segreto della cittagrave si dovrebbe pertanto scorgere il binomio dei due mitici genitori di Roma Marte e Venere cui si alluderebbe rispettivamente nel nome palese (RomaVa-lentia) e in quello segreto (VenusAmor) anche se questa ipotesi sem-bra essere piugrave ricca di suggestione che di certezze74

Volupia divinitagrave pure legata a Flora71 Frg 26 Buumlchn e Mor Sulla Venere barbuta cfr anche Serv in Aen 2633 In

generale per il culto di Venere a Roma le origini e gli sviluppi cfr sChillinG La religion72 Valer Soran ap Aug de Civ Dei 79 = frg 2 Buumlchn (= 4 Morel) su cui cfr

preacuteaux Lrsquohymne non sembra peraltro casuale che il passo di Sorano presenti notevoli affinitagrave con lrsquoinno allrsquoOmnipotens di Tiberiano per la questione delle divinitagrave androgi-ne e i suoi significati cfr toMMasi Deus

73 BreliCh Die geheime de Martino Lrsquoidentitagrave 61 ss Ferri Tutela urbis 226 ss dopo aver ipotizzato la natura impersonale del genius urbis valorizzando le formule lsquoindefinitersquo egrave portato a credere che la dea Roma il cui culto iniziograve a diffondersi relati-vamente tardi in seguito a contatti con il mondo ellenistico (cfr Mellor The Goddess) abbia progressivamente assunto le caratteristiche di divinitagrave tutelare della cittagrave Interes-sante anche la ricognizione iconografica condotta nelle pagine conclusive dello studio

74 A tale duplice parentela accenna per esempio Rutilio nellrsquoincipit della sua fa-mosa sezione innografica su Roma (a sua volta ricalcata sullrsquoancor piugrave celebre proemio lucreziano) vv 67-68 auctores generis Venerem Martemque fatemur Aeneadum ma-trem Romulidumque patrem anche se non credo come prospetta sia pure con cautela Ferri Tutela segreta 120 che il proemio lucreziano con la simultanea presenza delle

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Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

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o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

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i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

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Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

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entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

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ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

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hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

208 CHIARA o ToMMASI

Egrave tuttavia grazie a Lido la cui testimonianza viene ripresa e ampliata anche dal patriarca e letterato bizantino Fozio75 che la tradizione erudita sul nome segreto di Roma si egrave diffusa nel corso dei secoli Fozio infatti sembra esplicitare le osservazioni di Lido e ad esse salda lrsquoaspetto lette-rario del palindromo RomaAmor Entrambi i passi saranno presenti agli studi di antiquaria primo fra tutti lrsquoopera di Gregorovius su Roma nel Medioevo che sembra essere la base per una fortuna del tema tra fine ottocento e primi del novecento Prima di concludere puograve essere quindi di un certo interesse notare come detta tradizione abbia goduto di una for-tuna inaspettata non solo presso letterati e poeti ma anche in un ambiente piugrave di nicchia ossia i circoli tradizionalisti ed esoterici ove non di rado si unisce a suggestioni neopagane non mancano neppure adesso con-venticole che si rifanno a tali tradizioni e anzi nel solco di un filone che sembra attingere al motivo della paradosis allrsquointerno delle famiglie pa-gane nellrsquoimpero ormai cristianizzato del quinto secolo sostengono che il nome segreto di Roma si sia tramandato oralmente fino ai nostri giorni Il motivo della cittagrave eterna destinata a non crollare mai si salda dunque a quello piugrave arcano di un nome misterioso che le permette perenne vigore76

Restiamo perograve agli aspetti piugrave letterari e scientifici tralasciando il pur fertile filone di interpretazioni e fantasie esoteriche che fanno ta-lora del nome segreto di Roma il perno del cosiddetto lsquomovimento tra-dizionalista romanorsquo come in Guido de Giorgio (per il quale il doppio volto di Giano rappresenta il binomio MarteVenere e il nome di Roma sarebbe presente in forma anagrammatica in Mavors ove pure si leggo-no lrsquoiniziale e la finale del nome Venus)77 Esse sono talora sublimate in forma piugrave scientifica come in Pietro De Angelis78

due forze contrapposte di Venere e Marte alludesse direttamente a Roma75 Cfr la testimonianza offerta in Amphil 1341 ss (= ep 257 1 ss p 200 Laourdas

- Westerink) ἡ ὅσα καὶ ὅρια γῆς τὸ δόρυ παρατείνασα Ῥώμη καὶ τὸ κράτος δείξασα τῆς οἰκουμένης μέτρον ὥσπερ τρισὶν ὀνόμασιν ἀγάλλεσθαι χαίρει οὕτω καὶ τρεῖς ἀρχὰς τῷ ἐνιαυσιαίῳ χρόνῳ χαρίζεται ὀνόματα μὲν οὖν ἐστιν αὐτῇ τελεστικὸν καὶ ἱερατικὸν τελεστικὸν μὲν ῎Αμωρ ὃ σημαίνει ἔρως ἱερατικὸν δὲ Φλώρα (ἀνθοῦσα δὲ τοῦτο παραδηλοῖ) πολιτικὸν δὲ Ῥώμα ὅπερ ἀντιστρεφόμενον εἰς τὴν τελεστικὴν σχηματίζεται λέξιν ἐξῆν μὲν οὖν τὸ ἱερατικὸν καὶ τῷ πλήθει κοινοῦσθαι τὸ δὲ τελεστικὸν ὁ κοινώσας τῶν ἱερέων ἐσχάτην ποινὴν εἰσεπράττετο

76 Le informazioni sulle conventicole esoteriche sono derivate principalmente da de Martino Lrsquoidentitagrave App 3 Per questi ambienti cfr anche de turris Esoterismo rossi Neopaganesimo Personali invece sono i riferimenti a Pascoli e Carducci e la rilettura di Rumograven

77 Egrave evidente in tutto questo lo sprezzo della linguistica che si nota anche nel tentati-vo di etimologizzare Mavors come derivato da mortem avertere drsquoaltra parte non manca chi interpreta RomaAmor come a- privativo + mors (de Martino Lrsquoidentitagrave 203 ss)

78 de anGelis Le origini horstMann Der geheime Casalino Il nome segreto

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 209

Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

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Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

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alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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Ad un primo sondaggio che non ha pretese di completezza ho po-tuto ritrovare nella letteratura italiana tra la fine del diciannovesimo e glrsquoinizi del ventesimo secolo tre esempi che mi paiono abbastanza interessanti e degni di essere presentati in questa sede nellrsquoode dai toni oraziani intitolata Nellrsquoannuale della fondazione di Roma (1877) Giosue Carducci si ispira ad una serie di movenze che ricordano lrsquoinno a Roma contenuto nel de Reditu suo di Rutilio namaziano ad esempio quando osserva come tu di libere genti facesti nome uno ma per il no-stro discorso merita qui di essere ricordato lrsquoincipit Te redimito di fior purpurei april te vide su rsquol colle emergere da rsquol solco di Romolo torva riguardante su i selvaggi piani te dopo tanta forza di secoli aprile irraggia sublime massima e il sole e lrsquoItalia saluta te Flora di no-stra gente o Roma in cui lrsquoepiteto Flora egrave quello attestato giagrave in Lido

Piugrave diffusamente Pascoli sviluppa il tema nel suo lungo Inno a Roma (1911) di cui fornigrave sia una versione latina che una italiana79 se il tema dei tre nomi egrave apertamente ricordato nel primo carme (Il nome misterio-so vv 1-12) va perograve aggiunto che tra le sezioni conclusive (vv 336-385 dellrsquooriginale latino) vi sono due poesie intitolate Il nome celeste e A Flora che pure fanno riferimento a tale tradizione senza che perograve contengano elementi significativi ai fini del nostro discorso Il tema dellrsquoequivalenza tra Flora e Roma era giagrave stato adombrato nel verso 131 del poema Post Occasum Urbis (1907)80

o ndash quo nunc memorent Itali te nomine Sanctum nunc efferre licet sollemni tempore nomen E tribus effari decet inviolabile tandem illud quod secum mysteria sola canebant5 cum novus attonitae sol illucesceret umbrae nocturnumque darent circum cava cymbala plausum ndash o Amor o vere ndash dicant ndash invictehellip

GlrsquoItali non mutato dal tempo di Romolo il nome Roma ti serbano Roma era nersquo secoli ed egrave

79 Per le vicende della composizione (presentata per un certamen romano dove malgrado gli apprezzamenti non fu comunque premiata suscitando lo sdegno di DrsquoAn-nunzio) cfr il lavoro di A Russo in questo stesso numero Il passo pascoliano egrave ram-mentato anche da Ferri Tutela segreta 118

80 Audierat quae divino dea nomine Flora nelle sue annotazioni Pascoli stesso ri-manda a Lido e Fozio il cui testo riprende da Gregorovius (Storia della cittagrave di Roma nel Medio Evo 1 tr it p 453 [ma soprattutto la nota 26 di p 458]) e da Arturo Graf (Roma nella Memoria e nelle Immaginazioni del Medio Evo 1 Torino 1882 13) non sembra peregrino ipotizzare forse anche colloqui con suoi colleghi storici o archeologi

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

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BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

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Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

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216 CHIARA o ToMMASI

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romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

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sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

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Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

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innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

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koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

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218 CHIARA o ToMMASI

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

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Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

210 CHIARA o ToMMASI

o ndash ma qual nome ora dersquo tuoi tre nomi diragrave lrsquoItalia Il nome arcano egrave tempo che si riveli poi chrsquoegrave il tempo sacro Risuoni il nome che nessun profano5 sapea qual fosse e solo nei misteri segretamente srsquoinalzograve tra glrsquoinni mentre sullrsquoombra attonita una strana alba appariva un miro sole e i cavi cembali intorno si scotean bombendo ndash10 Amor oh lrsquoinvincibile in battaglia

Oltrepassa infine il livello della semplice curiositagrave erudita la menzio-ne di un dramma originariamente scritto nel 1914 per esortare gli italiani ad entrare in guerra dal nobile siciliano Roggero Musmeci Ferrari Bravo con lo pseudonimo Ignis Rumon Sacrae Romae Origines81 Esponente della corrente tradizionalista e neopagana Musmeci Ferrari Bravo fu in contatto con altri esponenti di spicco dellrsquoesoterismo pagano di quegli anni tra cui il kremmerziano Alberto Russo Frattasi il neopitagorico Evelino Leonardi ma soprattutto Giovanni Antonio Colonna di Cesarograve ministro delle poste nel governo Mussolini (poi aventiniano e sospettato quale mandante di un attentato al Duce) ma soprattutto esponente della societagrave teosofica italiana e adepto del Gruppo di Ur Sia detto per inciso nel 1938 Colonna di Cesarograve pubblicograve un opuscoletto su Il mistero delle origini di Roma in cui discutendo la questione del nome arcano riget-tograve il lidiano RomaAmor per proporre come nome alternativo una forma imparentata con il sanscrito amrta (ambrosia) che alludesse allrsquoimmorta-litagrave di Roma e suggestionato dalla scuola teosofica interpretograve Romolo e Remo come raffigurazione della opposta polaritagrave sessuale dellrsquoandrogino primordiale82

La prima rappresentazione di Rumon fu resa possibile una decina drsquoanni dopo la stesura originaria grazie agli sforzi dellrsquoambiente paga-no e tradizionalista di alcuni intellettuali che tentavano di far rivivere

81 Scarse sono le informazioni biografiche sul suo autore che ricaviamo dalla in-troduzione (a firma di un non meglio precisato H Caelicus) allrsquoedizione anastatica di Rumon (Roma 1999) e dal sito httpwwwartiminervaliitgli-articoli-di-arti-minervali (settembre 2013) Cfr anche de turris Esoterismo 173 ss (contributo di S Arcella) rossi Neopaganesimo 601 ss ricostruisce la vicenda della rappresentazione dinanzi a Mussolini notando come il teatro per Ignis fosse il mezzo necessario a ricreare un evento epifanico A questi testi facciamo riferimento per le notizie circa la rappresenta-zione del 1923 e altri dettagli

82 Cfr de turris Esoterismo 237 ss (M Beraldo) de Martino Lrsquoidentitagrave 204 ss Al di lagrave dellrsquoaspetto di curiositagrave e ancora una volta di incongruenza linguistica egrave interessante sottolineare la ripresa del tema della bisessualitagrave

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

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Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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216 CHIARA o ToMMASI

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Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 211

i fasti della religione romana arcaica e speravano in un appoggio del fascismo allora agli albori Caldeggiata da una figura come Ardengo Soffici e dai meno noti Arturo Reghini e dallrsquoarcheologo e ideatore di riti neopagani Giacomo Boni che ne realizzograve i manifesti83 il terzo carme di Rumon venne messo in scena alla presenza di Mussolini nel maggio 1923 riscuotendo grande apprezzamento (originariamente la rappresentazione era stata prevista per il giorno 21 aprile anniversario del natale di Roma) Di un testo per molti altri aspetti rilevante e degno di maggior approfondimento a cominciare dalla lingua arcaizzante e dallrsquoinsistenza sugli aspetti ritmici e prosodici sono interessanti per il nostro discorso le scene del Carme terzo nelle cui battute di apertura peraltro il lettore colto non faticheragrave a riconoscere la ripresa del Car-men Arvale Ivi Romo (= Romolo con recupero di una tradizione eru-dita che fa capo a Festo) in una lunga cerimonia nella quale si adombra il suo contrasto con Remo destinato a sfociare in tragedia battezza la nuova cittagrave Il rito che si svolge nel giorno delle Palilie sacro a Pale e Palatua come ricorda Faustolo nella prima battuta da lui pronunziata inizia dopo lrsquoinvocazione a una serie di divinitagrave minori pronunziata da Remo nelle sue vesti di sacerdote84

Grandi Dei Superi ed Inferihellip tutti invocatinel quadrar de la Cittagravehellip e TeTugravetuno Mugravetuno supplichiamo Fascino immanetutte Tu feconde ne renda le pure che volte a Teassideremo in su le Tue ginocchiaE Voi con lrsquoincendio atterrite cagne rosse del granosfrenate Lua Robigravego e voi Pavogravere Pallogravere Begraverbere Voi tutti Spiriti del maleficiosiate Maschi siate Femine

Secondo le istruzioni dellrsquoAugure e del Pontefice il lsquobattesimorsquo della cittagrave Pontefice prevede che si lsquooffranorsquo quattro nomi occulti e da ulti-mo un quinto palese questrsquoultimo ad opera di Romo

Romolo A la sua vita tutta ordinata surge lrsquoURBE da lrsquoimminente nomehellip nominarla saragrave lsquol sublime rito [hellip]

83 de turris Esoterismo 183 ss (S Consolato) nellrsquoambito di un interesse per la lsquoromanitagrave redentarsquo si devono citare anche composizioni musicali come quelle di Respi-ghi sui Pini di Roma o le Feste Romane su cui cfr BarroW Guilt

84 Citiamo dallrsquoedizione pubblicata a Roma nel 1999 98 108-111

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

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BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

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216 CHIARA o ToMMASI

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CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

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romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

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laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

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Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

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innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

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klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

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218 CHIARA o ToMMASI

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preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

212 CHIARA o ToMMASI

Augure Vi prego percheacute ascender possa libero al cielo pieno il gaudio dei sensi vostri permettete a noi compiere ndash in religiosa solitudine ndash lrsquoultimo rito sacro santissimo Ai pontefici confidar gli occulti Nomi evocandi Dei sacrificii solo nel mistero con immobili labbra Dir ndash palese ndash il nome della gran Madre nostra [hellip] offri tu Patragraveto primo dei Feciali e tu dei sacrifici Pontefice i Nomi incidi nellrsquooro e con lrsquooro li occulterai in fra lamine di men nobili metalli [hellip]

Ciascuno dei nomi viene pronunziato e inciso su delle lamine me-talliche triangolari la cui descrizione egrave minuziosamente svolta nella didascalia (in generale si deve notare lrsquoaccuratezza delle didascalie e delle lsquonote di regiarsquo)

Augure offrihellip PatratoPatrato offero MartiaAugure MartiaPontefice Martia Inciso

Il rito si ripete ad ogni nome In successione vengono pronunziati quindi Martia Flora Saturnia85 Tocca poi al capo dei Salii

Salio offero AgravemorRomo Agravemor Hai dettoAugure Incidi Pontefice Agravemor Ultimo a te Romo il nome palesePontefice Agravemor incisoRomo offerto ha il primo dei Salii il nome a me vaticinato AgravemorhellipAugure Intendere non hai saputo il vaticinioRomo Relitto son io forse dal PadreAugure Leggere saprai rsquol vaticinato nome Con inversi segni per te lo segnerogravehellip sul fuoco dellrsquoara In tra le fiammehellip vedrai compenetrarsi il nome occulto nel palese Esto palesemente porteragrave in su la Terra e su rsquol Mare e nei Cieli a trionfo

85 Per Martia e Saturnia cfr Plin Nat Hist 368 Min Fel 22

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

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MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

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Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

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IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

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skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 213

entro seacute lrsquoocculto offri oh Re Pontefice incidi

Romo A tehellip a Te ndash Padre Gradivo ndash a Te oh Sole Ai Consenti Agli Iddii tutti e alle Iddiehellip agli Eroi offerohellip Al Mondo offeroRoMA Agravemor degli Dei e nostro AmorePontefice ROMA Inciso [hellip]Augure Manifesto egrave dunque Amor essere RoMA Se tutto move e incede le create cosehellip legge si egrave ndash Agravemor ndash dellrsquouniversa vitahellip cosigrave un tanto nome a noi pregravedice dono di regno e potestagrave sovra ogni terra e dello spirito e drsquoimperio Confirmato sigrave egrave per te prodigioso il vaticinio non pronunciati mai piugrave sien i nomi occultihellip su la Cittagrave terribili chiamerebbero Fortunehellip Li trasmettano oralmente i Pontefici ai Pontefici [hellip] Di significati cinque egravehellip rsquol nome palese latore con lrsquoocculto Chiama la cittagrave Valentiahellip Rograveburehellip Virtugrave E ancor Madrehellip Mammahellip Alma nutrice Vostra ndash nei nomi vostri ndash oh Re suoi fondatorihellip Come del grande Rumon URBE la Cittagrave del Fiume Mirate Se gli Dei saputo abbiano addensare in cosigrave breve Verbo sigrave pienihellip tanti arcani

La drammatizzazione dellrsquoepisodio della fondazione della nuova cit-tagrave e dellrsquoimposizione dei nomi (che trae lo spunto dal brano di Lido citato in precedenza) enfatizza e per cosigrave dire sacralizza il motivo del palindromo caricandolo di significati conferendogli come spesso si tende a fare in questi circoli esoterici un valore piugrave profondo Il con-testo in cui maturograve lrsquoopera di Ignis e la documentazione di alcune vi-cende legate alla sua rappresentazione (come la consegna di un fascio littorio a Mussolini da parte dei circoli della Tradizione Romana pochi giorni dopo la rappresentazione di Rumon) offre una prova tangibile di quanto abbiamo cercato di dimostrare esaminando le diverse fonti cittagrave emblematica del mondo antico che assume i tratti di icona culturale nei secoli successivi la cui ideologia diviene necessaria come matrice

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

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orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

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sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

214 CHIARA o ToMMASI

per creare ovvero riconfermare valori identitari ma anche culturali e morali Roma si pone in etagrave classica e tardoantica come modello della lsquoeternitagraversquo in questo mondo secondo un clicheacute di cui resta traccia fino ai nostri giorni86 Questo si riverbera anche nel tema affascinante al pari che oscuro del nome segreto e della divinitagrave che la protegge nel quale allo stesso tempo si puograve leggere una dialettica tra insiders e outsiders circa le dinamiche e le modalitagrave della trasmissione degli arcana in ma-teria di religione87

Opere citatealFonsi Lrsquoimportanza = l alFonsi Lrsquoimportanza politico-religiosa della

enunciazione di Valerio Sorano (a proposito di CIL Isup2 337) laquoEpigraphicaraquo 10 (1948) 81-89

alVar Mateacuteriaux = J alVar Mateacuteriaux pour lrsquoeacutetude de la formule sive deus sive dea laquonumenraquo 32 (1985) 236-273

ando Imperial Ideology = C ando Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire Berkeley 2000

ando The Palladium = C ando The Palladium and the Pentateuch towards a sacred topography of the later Roman empire laquoPhoenixraquo 55 (2001) 369-410

assenMaker La place = P assenMaker La place du Palladium dans lrsquoideacuteo-logie augusteacuteenne entre mythologie religion et politique in i BaGlioni (ed) Storia delle religioni e archeologia Discipline a confronto Roma 2010 35-64

assenMaker Pignus = P assenMaker ldquoPignus salutis atque imperiirdquo Lrsquoen-jeu du Palladium dans les luttes politiques de la fin de la Reacutepublique laquoLes Eacutetudes Classiquesraquo 75 (2007) 381-412

BarroW Guilt = lG BarroW Guilt by Association The Effect of Attitudes to-ward Fascism on the Critical Assessment of the Music of Ottorino Respighi laquoInternational Review of the Aesthetics and Sociology of Musicraquo 42 (2011) 79-95

BasanoFF Evocatio = V BasanoFF Evocatio Eacutetude drsquoun rituel militaire ro-main Paris 1947

Baudou Le vol = A Baudou Le vol du Palladium Servius et les eacuteveacutenements du IVe siegravecle apregraves J-C laquoLatomusraquo 68 (2009) 981-996

Benario Arcanus = HW Benario Arcanus in Tacitus laquoRheinisches Mu-seumraquo 106 (1963) 356-362

86 Si diffondono su questo tema le pagine introduttive di pollMann hariCh sChWarzBauer Rom (e piugrave in generale si veda lrsquointero volume) Sullo specifico tema del culto di Roma del suo genio e dellrsquoaeternitas cfr MaCCorMaCk Roma

87 Cosigrave giagrave Murphy Privileged Knowledge

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

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MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

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oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 215

Birt De Romae urbis nomine = th Birt De Romae urbis nomine sive de robore Romano Marpurgi 1887

BloCh Interpretatio = R BloCh Interpretatio - Hannibal et les dieux de Rome in id (ed) Recherches sur les religions de lrsquoItalie antique Genegraveve 1976 32-44

BloMart Die evocatio = a BloMart Die evocatio und der Transfer fremder Goumltter von der Peripherie nach Rom in H CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997 99-111

BloMart Religion = a BloMart Religion ou magie Les textes oublieacutes sur lrsquoevocatio et la devotio romaines in e suaacuterez de la torre a peacuterez JiMeacute-nez (ed) Mito y magiacutea en Grecia y Roma zaragoza 2013 283-298

Boano Sul lsquode reditursquo = G Boano Sul lsquode reditu suorsquo di Rutilio Namaziano laquoRivista di Filologia e Istruzione Classicaraquo 76 (1948) 54-87

BorGoGnoni Capitals = r BorGoGnoni Capitals at War Images of Rome and Constantinople from the Age of Justinian in M Vinzent (ed) Studia Pa-tristica 62 Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011 Leuven-Paris-Walpole 2013 455-480

BreliCh Die geheime = A BreliCh Die geheime Schutzgottheit von Rom zuuml-rich 1949

BreMer Iurisprudentiae = FP BreMer Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt Pars prior Lipsiae 1896

BresCiani Testi religiosi = E BresCiani Testi religiosi dellrsquoantico Egitto Mi-lano 2001

Brizzi Il nomen = G Brizzi Il nomen segreto di Roma e lrsquoarcanum imperii in Plinio in Plinio il Vecchio sotto il profilo storico e letterario Atti del Con-vegno di Como 5-7 ottobre 1979 Atti della Tavola Rotonda nella ricorrenza centenaria della morte di Plinio il Vecchio Bologna 16 dicembre 1979 Como 1982 237-251

BroCCa Il proditor = n BroCCa Il proditor Stilicho e la distruzione dei libri Sibyllini laquoQuaderni di Acmeraquo 73 (2005) 170-184

Cairns Roma = F Cairns Roma and her Tutelary Deity Names and Associ-ations in CS kraus J MarinCola C pellinG (ed) Ancient Historiog-raphy and its Contexts Studies in Honour of AJ Woodman oxford 2010 245-266

CaMeron The last Pagans = A CaMeron The last Pagans of Rome oxford 2011

CanCik ruumlpke Roumlmische Reichsreligion = h CanCik J ruumlpke (ed) Rouml-mische Reichsreligion und Provinzialreligion Tuumlbingen 1997

Casalino Il nome segreto = G Casalino Il nome segreto di Roma metafisica della romanitagrave Roma 2003

Cassirer Sprache = E Cassirer Sprache und Mythos ein Beitrag zum Pro-blem der Goumltternamen Leipzig-Berlin 1925

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

linderski The Libri = J linderski The Libri Reconditi laquoHarvard Studies in Classical Philologyraquo 89 (1985) 207-234

MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

norden Dio Ignoto = E norden Dio Ignoto Ricerche sulla storia della for-ma del discorso religioso ed it a cura di Cho toMMasi Brescia 2002 (= Agnostos Theos Untersuchungen zur Formengeschichte religioumlser Rede Leipzig-Berlin 1913)

oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

216 CHIARA o ToMMASI

Catanzariti New arcana = MV Catanzariti New Arcana Imperii laquoJSPCenter for the Study of Law and Society Faculty Working Papers Center for the Study of Law and Society Jurisprudence and Social Policy Program UC Berkeleyraquo (2010) httpwwwescholarshiporgucitem81g0030z

CiChorius Zur Lebensgeschichte = C CiChorius Zur Lebensgeschichte des Valerius Soranus laquoHermesraquo 41 (1906) 59-68

Corsaro Studi = F Corsaro Studi Rutiliani Bologna 1981CourCelle Histoire = p CourCelle Histoire litteacuteraire des grandes invasions

germaniques Paris 1966Courtney The Fragmentary = e Courtney The Fragmentary Latin Poets

oxford 1993CraCCo ruGGini Costantino = L CraCCo ruGGini Costantino e il Palladio

in Roma Costantinopoli Mosca (Da Roma alla Terza Roma) napoli 1983 241-251

de anGelis Le origini = p de anGelis Le origini di Roma e il suo nome se-greto Roma 1937

de FranCisCi Arcana Imperii = P de FranCisCi Arcana Imperii Roma 1948de Martino Lrsquoidentitagrave = M de Martino Lrsquoidentitagrave segreta della divinitagrave

tutelare di Roma Un riesame dellrsquoaffaire Sorano Roma 2011de turris Esoterismo = G de turris (ed) Esoterismo e Fascismo Roma

2006duMeacutezil Genius = G duMeacutezil Encore genius in h zehnaCker G henz

(ed) Hommages agrave R Schilling Paris 1983 85-92duMeacutezil Rituels = G duMeacutezil Rituels Indo-Europeacuteens agrave Rome Paris 1954Ferri Tutela segreta = G Ferri Tutela segreta ed evocatio nel politeismo

romano Roma 2010Ferri Tutela urbis = G Ferri Tutela urbis Il significato e la concezione della

divinitagrave tutelare cittadina nella religione romana Stuttgart 2010Ferri Valerio Sorano = G Ferri Valerio Sorano e il nome segreto di Roma

laquoStudi e materiali di storia delle religioniraquo 31 (2007) 271-303FrasChetti La conversione = A FrasChetti La conversione da Roma pa-

gana a Roma cristiana Roma-Bari 1999Frazer The Golden Bough = J Frazer The Golden Bough A Study in Magic

and Religion London 1912Funaioli Teodonzio = MP Funaioli Teodonzio storia e filologia di un per-

sonaggio laquoIntersezioniraquo 2 (2011) 207-218Goldlust Rheacutetorique = B Goldlust Rheacutetorique et poeacutetique de Macrobe

dans les Saturnales Turnhout 2011GoldMan Di Novensides = E GoldMan Di Novensides and Di Indigetes

laquoClassical Quarterlyraquo 36 (1942) 43-53Guittard Aspects eacutepiques = Ch Guittard Aspects eacutepiques de la premiegravere

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

linderski The Libri = J linderski The Libri Reconditi laquoHarvard Studies in Classical Philologyraquo 89 (1985) 207-234

MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

norden Dio Ignoto = E norden Dio Ignoto Ricerche sulla storia della for-ma del discorso religioso ed it a cura di Cho toMMasi Brescia 2002 (= Agnostos Theos Untersuchungen zur Formengeschichte religioumlser Rede Leipzig-Berlin 1913)

oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 217

deacutecade de Tite-Live Le rituel de la devotio in Lrsquoeacutepopeacutee greacuteco-latine Actes du Colloque sur lrsquoeacutepopeacutee latine laquoCaesarodunumraquo 16 bis Paris 1981 33-44

Guittard Carmen = Ch Guittard Carmen et propheacutetie agrave Rome Turnhout 2007Guittard Sive deus = Ch Guittard Sive deus sive dea les Romains pou-

vaient-ils ignorer la nature de leur diviniteacutes laquoRevue des Eacutetudes Latinesraquo 80 (2002) 25-54

Guittard Toleacuterance = Ch Guittard Toleacuterance et intoleacuterance dans le monde romain lrsquoexemple du rituel de lrsquoevocatio in Ecirctre Romain Hommages in memoriam Charles-Marie Ternes Remshalden 2007 475-483

GustaFsson Evocatio = G GustaFsson Evocatio deorum Historical and Mythical Interpretations of Ritualised Conquests in the Expansion of An-cient Rome Uppsala 2000

hertz Anzeige = M hertz Anzeige v PE husChke Iurisprudentiae an-teiustinianae quae supersunt Lipsiae 1861 laquoJahrbuumlcher fuumlr Philologie und Paumldagogikraquo (= Fleckeisens Jahrbuch) 85 (1862) 40-56

HorstMann Der geheime = E horstMann Der geheime Name der Stadt Rom Beitraumlge zur roumlmischen Mysteriengeschichte Stuttgart 1979

innoCenti prosdoCiMi Summanus = E innoCenti a prosdoCiMi Summanus e Angerona una solidarietagrave strutturale nel calendario romano in Eacutetrennes de septantaine travaux de linguistique et de grammaire compareacutee offerts agrave M Lejeune par un groupe de ses eacutelegraveves Paris 1978 200-207

Janssen Some Unexplored = lF Janssen Some Unexplored Aspects of the devotio Deciana laquoMnemosyneraquo 34 (1981) 357-381

kantoroWiCz Mysteries = EH kantoroWiCz Mysteries of State An Absolut-ist Concept and Its Late Mediaeval Origins laquoHarvard Theological Reviewraquo 48 (1955) 65-91

klinGhardt Prayer = M klinGhardt Prayer Formularies for Public Recita-tion Their Use and Function in Ancient Religion laquonumenraquo 46 (1999) 1-52

koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες = th koumlVes-zulauF Die Ἐπόπτιδες des Valerius Soranus laquoRheinisches Museumraquo 113 (1979) 323-358

koumlVes-zulauF Reden = th koumlVes-zulauF Reden und Schweigen roumlmische Religion bei Plinius Maior Muumlnchen 1972

laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo = A laGioia Lrsquoldquoepifaniardquo di Giuliano in Illiria e il Palladio (Paneg 11 6 4) laquoInvigilata Lucernisraquo 26 (2004) 123-137

lenski Evoking = N lenski Evoking the Pagan Past Instinctu Divinitatis and Constantinersquos Capture of Rome laquoJournal of Late Antiquityraquo 1 (2008) 204-257

letta Due nuove dediche = C letta Due nuove dediche latine dal Lucus Angitiae e il problema del peligno an(a)c(e)ta cer(r)ia laquoEpigraphicaraquo 61 (1999) 9-26

letta La tradizione = C letta La tradizione storiografica sullrsquoetagrave regia origine e valore in E CaMpanile (ed) Alle origini di Roma Atti del col-loquio (Pisa 18-19 settembre 1987) Pisa 1988 61-75

218 CHIARA o ToMMASI

linderski The Libri = J linderski The Libri Reconditi laquoHarvard Studies in Classical Philologyraquo 89 (1985) 207-234

MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

norden Dio Ignoto = E norden Dio Ignoto Ricerche sulla storia della for-ma del discorso religioso ed it a cura di Cho toMMasi Brescia 2002 (= Agnostos Theos Untersuchungen zur Formengeschichte religioumlser Rede Leipzig-Berlin 1913)

oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

ABSTRACTS 415

nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

218 CHIARA o ToMMASI

linderski The Libri = J linderski The Libri Reconditi laquoHarvard Studies in Classical Philologyraquo 89 (1985) 207-234

MaCCorMaCk Roma = S MaCCorMaCk Roma Constantinopolis the emper-or and his genius laquoClassical Quarterlyraquo 25 (1975) 131-150

MaCCorMaCk The Shadows = S MaCCorMaCk The Shadows of Poetry Vergil in the Mind of Augustine Berkeley 1998

MaltBy Lexicon = R MaltBy A Lexicon of Ancient Latin Etymologies Leeds 1991

Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον = M Manzati laVezzari Lrsquoἀπόρρητον ἀπὸ τῆς ἑσπήρας in Sinesio di Cirene e lrsquoarcanum imperii in Rutilio Namaziano laquoRendiconti Istituto Lombardoraquo 107 (1973) 428-436

Mazzarino Il pensiero = S Mazzarino Il pensiero storico classico Roma-Bari 1966

Mellor The Goddess = r Mellor The Goddes Roma in ANRW II 172 Berlinnew York 1981 951-1030

MonaCa La Sibilla = M MonaCa La Sibilla a Roma Cosenza 2005Murphy Privileged Knowledge = T Murphy Privileged Knowledge Valerius

Soranus and the Secret Name of Rome in a BarChiesi J ruumlpke s ste-phens (ed) Rituals in Ink A Conference on Religion and Literary Produc-tion in Ancient Rome Stuttgart 2004 127-137

norden Dio Ignoto = E norden Dio Ignoto Ricerche sulla storia della for-ma del discorso religioso ed it a cura di Cho toMMasi Brescia 2002 (= Agnostos Theos Untersuchungen zur Formengeschichte religioumlser Rede Leipzig-Berlin 1913)

oGilVie A Commentary = RM oGilVie A Commentary on Livy Books 1-5 oxford 1965

orestano Gli lsquoarcanarsquo = r orestano Gli lsquoarcanarsquo nel mondo romano in Edificazione del giuridico Bologna 1989 11-67

palMer The Archaic Community = re palMer The Archaic Community of the Romans Cambridge 1970

pasChoud Roma Aeterna = F pasChoud Roma Aeterna Eacutetudes sur le patriotisme romain dans lrsquoOccident latin agrave lrsquoeacutepoque des grandes invasions Rome 1967

pollMann hariCh sChWarzBauer Rom = k pollMann h hariCh sChWarz-Bauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wieder-auferstehungen Berlin 2013

preacuteaux Lrsquohymne = J preacuteaux Lrsquohymne agrave Jupiter de Valeacuterius de Sora in Hom-mages agrave M Delcourt Bruxelles 1970 182-195

raWson Scipio = E raWson Scipio Laelius Furius and the ancestral reli-gion laquoJournal of Roman Studiesraquo 63 (1973) 161-174

rossi Neopaganesimo = M rossi Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista in GM CazzaniGa (ed) Storia drsquoItalia-Annali 25 Esoterismo Torino 2010 599-627

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

414 ABSTRACTS

alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

IL noME SEGRETo DI RoMA TRA AnTIQUARIA ED ESoTERISMo 219

saCCo Devotio = L saCCo Devotio Aspetti storico-religiosi di un rito mili-tare romano Roma 2011

saVaGe Remotum = s saVaGe Remotum a Notitia Vulgari laquoTransactions and Proceedings of the American Philological Associationraquo 76 (1945) 157-165

sChillinG Genius = R sChillinG Genius et Ange in Rites cultes dieux de Rome Paris 1979 415-443

sChillinG La religion = R sChillinG La religion romaine de Veacutenus depuis les origines jusqursquoau temps drsquoAuguste Paris 1982

seGenni Roma = S seGenni Roma e le laudes Italiae in Plinio (Plin NH III 65-68 39-42) laquoAcmeraquo 53 (2000) 273-277

skulsky Invitus = S skulsky Invitus Reginahellip Aeneas and the Love of Rome laquoAmerican Journal of Philologyraquo 106 (1985) 447-455

stanley Rome = K stanley Rome Ἔρως and the Versus Romae laquoGreek Roman and Byzantine Studiesraquo 4 (1963) 237-249

tiMpanaro Il lapsus = s tiMpanaro Il lapsus freudiano Psicanalisi e critica testuale Torino 20022

toMMasi Deus = ChO toMMasi Deus utraque sexus fecunditate plenissimus divinitagrave androgine nel mondo classico e cristiano Alcune note laquoAtti e Memorie della Accademia Toscana di Scienze e Lettere - La Colombariaraquo 46 (2001) 9-25

toMMasi Imperium = ChO toMMasi Imperium sine fine after 410 The At-tempt at an Impossible Accomplishment in some Poetical Latin Sources in k pollMann h hariCh sChWarzBauer (ed) Rom als Emblematische Stadt der Fall von 410 und Wiederauferstehungen Berlin 2013 265-291

toMMasi The Bee-Orchid = Cho toMMasi The Bee-Orchid Religione e cul-tura in Marziano Capella napoli 2012

turCan La fondation = R turCan La lsquofondationrsquo du temple de Veacutenus et de Rome laquoLatomusraquo 23 (1964) 42-55

Vaacuterady Stilicho proditor = L Vaacuterady Stilicho proditor arcani imperii laquoActa Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricaeraquo 16 (1968) 413-432

Versnel Transition = hs Versnel Transition and reversal in myth and ri-tual Leiden 1994

WeinstoCk Divus Iulius = S WeinstoCk Divus Iulius oxford 1971WeinstoCk Review = S WeinstoCk Review of BreliCh Die Geheime laquoJour-

nal of Roman Studiesraquo 40 (1950) 149-150Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ = J Whittaker ΑΡΡΗΤΟΣ ΚΑΙ ΑΚΑΤΟΜΑΣΤΟΣ in

hd BluMe F Mann (ed) Platonismus und Christentum Festschrift fuumlr H Doumlrrie Muumlnster 1983 303-306

zehnaCker La description = H zehnaCker La description de Rome dans le livre 3 de la NH in J piGeaud J oroz (eacuted) Pline lrsquoAncien teacutemoin de son temps Salamanca-nantes 1987 307-320

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

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SCO 60 (2014) 413-420

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alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

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DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

Manuela Baretta Filone il De vita Mosis e le sue fonti (pp 73-97)Philo De vita Mosis and its sourcesThis paper focuses on Philo of Alexandriarsquos De vita Mosis one of the most controversial works of the prolific philosopher In particular the research is centred on the sources from which Philo derives his knowledge and which the author himself specifies in the introduction and conclusion that is the written ones and especially the Scrip-tures and the oral ones While the connections with the Bible are quite easy to identify the same cannot be said about the oral sources about which little is known However the influence of the Greek tra-dition both in the choice of the sources and in the way the episodes are introduced is undeniable in addition there is a degree of original contribution from Philo who went beyond the mere quoting of the pre-existing literaturemanuelabarettayahooit

Vincenzo Bellino Lrsquoesercito di Ducezio Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia (pp 53-71)Ducetiusrsquo army War and cultural influences in the age of the synteleiaThis article is an attempt to reconstruct the armament the tactics and the strategies used by the army of the Sicel leader Ducetius between 460 and 450 B C Following the path of other tribal leaders Ducetius transformed the Sicel guerrillas in a real regular army able to fight in pitched battles The study of the creation of the Sicel army allows us to observe the deep and mutual cultural influences active in Sicily dur-ing the fifth century which especially in military context pushed the Sicels and the Greeks to tactical choices that even if based on Hellenic models were original in many aspects and specific of the historical and cultural context in which they operatedvincenzobellinointerfreeit

ABSTRACTS

SCO 60 (2014) 413-420

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alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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alBerto Borghini Dante Inf III 113-114 Un ulteriore modello virgi-liano (pp 411-412)Dante Inf III 113-114 a further vergilian modelIn this Dantersquos passage the leaves comparison echoes not only Verg Aen VI 309 ff but also Aen IV 448-449d001806politoit

DoMitilla caMpanile Una tragedia drsquoantico regime The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) (pp 235-274)An lsquoancien reacutegimersquo tragedy The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990)This contribution aims at analysing the film The Kingrsquos Whore (Axel Corti 1990) Firstly the author discusses the quantity and the variety of films set in the early modern period afterwards she devotes atten-tion to the plot of The Kingrsquos Whore and to the existence of different versions of this film The author investigates also the actual story in the Duchy of Savoy at the end of the XVII century Specific attention is dedicated to the scenic and pictorial values of the movie particularly to the baroque setting and to the symbolic message of one painting Some choices are very successful in enhancing the plot such as the disquieting masquerade ball the peculiar function of the mirrors and the special role attributed to the courtiers However it is the dramatic switch of the narrative which elevates this movie and deserves con-sideration and a careful analysis in particular from classical scholars Credit has to be given to the screenwriter Frederic Raphael for a clever use of the Greek tragedy as a powerful tool to resolve and conclude the storymdomitillacampaniletiscaliit

Marcella chelotti La proprietagrave imperiale nella Calabria della regio secunda augustea alcune considerazioni (pp 295-305)The imperial property in the Calabria of the second Augustan regio some considerationsIn this paper the Author proposes some reflections on the origin of the Imperial properties in the Roman Calabria on the basis of epigraphical and literary evidence The result of this analysis shows that an unit of these properties is likely to have had origin from Mark Antonyrsquos estates inherited by his son Iullus Antonius and daughters Antonia maior and Antonia minor as Dio reports From the properties of Antonia maior the estates of Domitia Lepida might also derive as Tacitus tells in An-

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

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DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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nales 12 65 Subsequently these land properties for various reasons passed to the imperial patrimony as epigraphical documents of impe-rial liberti and servi provemarcellachelottiunibait

alessanDro costantini Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI sec dC) corredi ed epigrafi (pp 99-161)Late antique burials in Tuscany (III-VI cent AD) objects and inscrip-tionsThis paper deals with the evidence relating to the funerary world in Tuscany in Late Antiquity (especially between 3rd and 6th century AD) focusing on grave goods and inscriptions that accompany the dead These elements allow us to assess the profound changes occurred in the practices which relate to the funerary sphere between the Imperial period and the Early Middle Ages and which reflect broader changes in the social and cultural fieldacostantini2virgilioit

alBerto Dalla rosa Prolegomeni allo studio della proprietagrave imperiale in Asia Minore la questione dellrsquoimperatore come acquirente (pp 329-348)Prolegomena to the study of imperial property in Asia Minor the Em-peror as a buyerThe first part of this paper takes inspiration from Fergus Millarrsquos judge-ment about the impossibility of writing a history of the property of the Roman Emperor in order to assess the progresses of research in this im-portant field Except for the recent monograph of Marco Maiuro very few studies of general character have been dedicated to the issue in over a century Despite that significant advancements in our knowledge of the ancient economy as well as the growing number of epigraphic and papyrologic sources can now provide the historian of the required means to reverse Millarrsquos pessimism The second section of the paper tries to verify the hypothesis that the Roman Emperor (ie the fiscus) never acted as buyer of landed estates on the free market As a mat-ter of fact the present evidence shows that the owners were always compelled to sell and that the purchased goods were used for public purposes (ie donated to temples given as gifts to others) and not kept for the rulerrsquos sake The Emperor acted like any other senator probably only in the acquisition of luxury itemsalbertodallarosagmailcom

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DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

418 ABSTRACTS

a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

ABSTRACTS 419

imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

420 ABSTRACTS

Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

416 ABSTRACTS

DaViDe Faoro Osservazioni sugli inizi della proprietagrave imperiale nelle province del Nord (pp 381-401)Some observations on the beginnings of imperial property in the North-ern provincesThe discovery of Plumbum Germanicum has offered in recent years a new picture on the beginnings of Res Caesaris In particular it is the short life of the provincia Germania (7 BC - 9 AD) which helps us to understand the forms and the rapidity of the incorporation of the mines into the patrimonium of Augustus Livia and amici principis This mod-el can be effectively extended to Raetia Noricum and the Alpine prov-inces in general so as to conclude that imperial property in the northern provinces of Augustan conquest is since the beginning a structural part of the provincial perspectivefaorodavidegmailcom

Marco Maiuro Regionalismo del Patrimonio del fisco e sue implica-zioni teoriche e pratiche (pp 279-293)Regionalism of landed properties of the imperial fiscus and its theoreti-cal and practical implicationsIn this article I review the recent trends in the study of ancient econ-omy With regard to the role of the imperial financial administration I argue that a highly promising field of application of modern economic theories such as the lsquoNew Institutional Econonomicsrsquo is indeed the study of the economic role of the imperial landed properties By taking as case studies the creation of local offices for the financial manage-ment of imperial domains and the refusal of the Flavian Emperors to encroach upon the economic interests of the propertied classes of Italy I have tried to prove the case that the imperial fiscus managed its landed properties proactively we may indeed speak of an lsquoimperial economic policyrsquo with reference to the imperial domainsmm3397columbiaedu

giuseppe Marcellino Lo studio delle antichitagrave romane e la propagan-da antiturca nella Roma triumphans di Flavio Biondo (pp 163-186)The study of Roman antiquities and anti-turkish propaganda in Flavio Biondorsquos Roma triumphansRoma triumphans the last great work of the Italian humanist Flavio Biondo was composed after the Fall of Constantinople at the hands of Mahomet II (1453) and was completed during the Congress of Mantua

ABSTRACTS 417

convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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convoked by Pope Pius II in order to set up a crusade against the Turks In some passages of Roma triumphans which is actually a thematic en-cyclopedia of Roman antiquities Biondo focuses on the problem of the Turkish threat The aim of this paper is to analyze both these passages within the discussion of Roman antiquities as well Biondorsquos propagan-dist intent which is particularly present in the latter part of the workgiuseppemarcellinosnsit

eManuela pariBeni siMonetta segenni Le cave di Carrara e la pro-prietagrave imperiale (pp 307-328)The Marble Quarries of Carrara and the Imperial PropertyThe A examine the development of the marble quarries of Carrara (Luni) In the first part of the paper the history of the use and exploitation of the marble quarries located in Luna territory is reconstructed The A under-line the questions raised by the examination of the archaeological and epi-graphical material from the quarries Particularly important are the notae lapicidinarum which is subject of a research project In the second part the paper deals with the problem of the acquisition of the quarries by the Emperor examined within the framework of the quarry management by the colonia of Luna and of the active presence of private entrepreneurshipemanuelaparibenibeniculturaliit simonettasegenniunimiit

luDoVico portuese Alcune ipotesi sulla lsquostele del banchettorsquo di Assur-nasirpal II (pp 9-20)Some hypothesis on the lsquoBanquet Stelersquo of Ashurnasirpal IIThis article offers a new iconographic and textual perspective about the Banquet Stele one of the most famous and peculiar Neo-Assyrian monu-ments erected by King Ashurnasirpal II Through a synoptic and com-parative study of the iconography and of the text of this stele it is possible to put forward a new interpretation the long sceptrerod represented on the monument was used by the king in situations of non-belligerency to promote his own image of pacific sovereign and lsquomarvellous shepherdrsquoludovicoportueseyahooit

siMone renDina La lsquomalattia sacrarsquo di Cambise una diagnosi erodo-tea (pp 21-51)Cambysersquos lsquosacred diseasersquo a herodotean diagnosisThe author analyses Herodotusrsquo choice of his sources in order to lsquostrike

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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a balancersquo between two recent publications which define Herodotusrsquo text as almost exclusively lsquoreligiousrsquo or lsquoscientificrsquo The case study is the description of the figure of Cambyses in the third book of the Histories There are historical grounds for the narrative of Cambysesrsquo infamous deeds in Egypt The traditional thesis of the deprivation of economic privileges for the Egyptian temples by Cambyses as the only cause of his negative fame in ancient historiography should be rejected It is likely that at least the first part of Cambysesrsquo reign in Egypt was marked by violent and dramatic changes ndash which anyway do not in-clude Cambysesrsquo alleged murder of the bull-god Apis The influence of Hippocratic medicine on Herodotusrsquo depiction of Cambysesrsquo madness should not be overestimated Although Herodotus is familiar with some ideas and notions shared by contemporary physicians his narrative of Cambysesrsquo actions is not strongly conditioned by them and certainly has no connection with the main thesis of the author of the Hippocratic work named On the sacred disease The sources and opinions collected by Herodotus do not aim at a lsquoscientificrsquo narrative of a madmanrsquos deeds but rather at a moral vision of a Persian monarchic powersimonerendinasnsit

alessanDro russo Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma (pp 221-234)Latin Pascoli and Rome before RomeIn two of his Latin poems (Sosii fratres bibliopolae and Ultima linea) set respectively in 29 and 8 BC Giovanni Pascoli establishes a contrast between the new monumental Rome which was growing in those years under the urge of Octavian and the early Rome made of bare and sim-ple huts In Pascolirsquos representation the great monuments of imperial Rome are not the symbol of a glorious progress but the symbol of a social and moral degenerationIn this respect on the one hand Pascoli follows an older literary tra-dition (in particular the description of the kingdom of Evander in the eighth book of Virgilrsquos Aeneid ndash the lsquoRome before Romersquo according to Pascolirsquos definition) that nostalgically recalled the peaceful simple early Rome on the other hand Pascoli refuses (although not without inconsistencies) a later literary tradition (also represented by his teacher G Carducci) which exhibited the monumental remains of Rome as an evidence of the greatness of Roman civilizationIn his representation of monumental Rome however Pascoli not only reworked such a twofold literary tradition but he also expressed all the concerns of the modern age related to the overwhelming growth of the

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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imperialist metropolises in the late nineteenth centuryarussoflclunipiitsteFano struFFolino Proprietagrave imperiali in Cirenaica Alcune consi-derazioni (pp 349-380)Imperial domains in Cyrenaica Some considerationsAcknowledging the existence of imperial domains in Cyrenaica means first of all coming to terms with the lack of historical evidence at our disposal and with the fact that our evidence is all dating back to the Severan period This has led to the hypothesis that the procurators men-tioned in the documents acted as governors rather than as administra-tors of the princepsrsquo assets Nevertheless a survey of the vicissitudes of the land in Cyrenaica with support from other sources suggests the beginning of a process of transformation of the χώρα βασιλική into ager publicus This process followed the usual methods of land dispos-al the entrusting to the publicans of the management of the finances cadastral revision and revaluation resulting in the simultaneous pres-ence of parcels of land with a different legal status Most probably part of this land gradually formed the first properties of the princeps administered by members of the familia Caesaris At the same time the increasing interference of the fiscal authority meant that state land must have been gradually taken away from the Roman populus (and the incomes from the aerarium) and slowly incorporated into the patri-monium fisci It is very likely that a crucial change took place after the Jewish Revolt with the renewed interest of the emperors in this region from Hadrian onwards The imperial interest reached its climax when the Libyan Septimius Severus entrusted his procurators from the eques-trian order with the administrative and financial management of the lands acquired which he included in the newly established res privata Documents dating back to Late Antiquity seem to confirm this picturestefanostruffolinoguestunimiit

chiara oMBretta toMMasi Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo Una riconsiderazione delle fonti (pp 187-219)The secret name of Rome between antiquarianism and exoterismusStarting from a well known passage in the Saturnalia (39) where Mac-robius describes the ancient and probably cognate rituals of evocatio and devotio hostium this paper scrutinizes some other Greco-Roman sources that deal either with the notion of a secret name or with a tutelary deity of Rome whose knowledge and utterance was strictly prohibited in order to forestall the danger of an enemyrsquos evocatio

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit

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Besides an obviously implied Redetabu it is possible to argue for a po-litical use of this motif ndash namely in the famous episode of Valerius Sora-nus allegedly accused to have divulged the secret during the Social War or later of Stilicho proditor arcani imperii Finally the discussion of Lydusrsquo De Mensibus 473 which apparently reveals the sacred and the mysteric names of Rome (stating that the city was also called Flora and Amor) allows us to examine in detail some more esoteric interpretations concerning the probably bisexual nature of the tutelary deity and offers a hint to present a little known Italian theatrical text about the Sacred Origins of Rome Originally written in 1914 by a Sicilian nobleman the representation of this work was made possible ten years later thanks to some neopagan and traditionalist intellectuals in an attempt at reviving Roman traditions under the newly established Fascist regimetommasiflclunipiit