Componente sociale

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Professionalità del dirigente Scolastico -Componenti dei processi educativi- Arre di intervento e azione dirigenziale. Componente psicologica Componente metodologico- didattica Componente epistemologico -disciplinare Componente sociologica Dirigenza Scolastica Conoscenze Competenze gestionali organizzative relazionali Funzionamento e Qualità del Servizio Scolastico Ottimizzazione risorse interne ed esterne La gestione unitaria Coordinamento delle risorse e Gestione dei conflitti Progettazione Offerta Formativa Valutazione del Servizio offerto Innovazione e progettualità Richieste utenza Sviluppo della scuola

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Professionalità del dirigente Scolastico -Componenti dei processi educativi- Arre di intervento e azione dirigenziale.

Componente psicologica

Componente metodologico-

didattica

Componente epistemologico

-disciplinareComponente sociologica

Dirigenza Scolastica

Conoscenze

Competenze gestionali organizzative relazionali

Funzionamento e Qualità del Servizio

Scolastico

Ottimizzazione risorse

interne ed esterne

La gestione unitariaCoordinamento delle risorse e

Gestione dei conflitti

ProgettazioneOfferta

Formativa

Valutazione del Servizio offerto

Innovazione e progettualità

Richieste utenza Sviluppo della

scuola

La componente sociale dei processi educativi

FamigliaTerritorio di appartenenza

Territorio nazionaleContesto europeo

Contesto mondiale o globale

Fattore Risorsa Prodotto

Famiglia

Diritto-dovere all’istruzione e all’educazione dei figli(art.30 C)Sinergia funzionale durante l’intero percorso scolastico (fasi)

Azioni del Dirigente Scolastico

Orientare le richieste delle famiglie (utenza)Raccordare i percorsi Informare e chiedere informazioni

Norme di tutelaL.241/1990 trasparenza e accessoOO.CC. partecipazioneCarta dei Servizi Contratto formativo (dpcm 7.6.1995)

Unitarietà di intentie di interventi

per il successo formativo

Territorio

Rapporto Faure (1972), L.477/1973 e dd 416/1974 il territorio entra nel sistema organizzativo scolastico

Progettazione e realizzazione di percorsi in interazione con il territorio per la promozione del territorio attraverso la promozione del successo formativo del singolo

Norme di riferimentoDecentramento art.5 CostituzioneTrattato di Maastricht 1992 : principio di sussidairietàDlgs112/1998 principio di sussidiarietà orizzontale per una concreta sinergia interistituzionaleL.Cost. 3/2001 legislazione esclusiva (alternanza scuola-lavoro, IP e FP) alle Regioni (standard e indicazioni nazionali ) allo Stato e concorrente (curricoli) alle Regioni.Autonomia funzionale dpr 275/1999, art.7 scuola=sistema organizzativo complesso in raccordo verticale con i livelli dell’Istruzione e orizzontale con famiglie, territorio e altre scuole

Territorio

Azioni del Dirigente Scolastico

Promuove la progettazione dell’Offerta Formativa in interazione con il territorio attraverso accordi interistituzionali condivisi tra soggetti pubblici e tra soggetti pubblici e privati

Norme di riferimentoDPR 275/1999; Dlgs 59/1998 L.662/1996 art.2, co.203; L.142/1990; DPR 233/1998; CM 367/1991

Accordi di programma (art 27L.142/1990) fra EE.LL. Amministrazioni Statali ed Enti Pubblici)

(Accordi fra Scuola ed E.L.ASL…)(Accordi di rete tra scuole (Convenzioni fra Scuola ed Università

Accordi di Progetti condivisi (soggetti pubblici e privati)Programmazione negoziataIntesa di programmaAccordo di programma quadroPatto territorialeContratto di programma

Tipologie di accordi frequenti

Accordo di rete fra Scuolee Accordi di Programma

Intese di Programma o Protocolli di Intesa

Convenzioni con Università, Enti Locali, ASL, Associazioni volontariato, Agenzie del territorio

Territorio Sinergia interistituzionale :

Accordo di rete tra scuole : attività didattiche, di ricerca sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione, scambio docenza, orientamento…stipula convenzioni con Università ed Enti, associazioni e agenzie, percorsi integrati di alternanza scuola-lavoro.

Accordi di programma tra istituzioni scolastiche e gli Enti del territorio per la gestione di attività formative secondo le rispettive competenze per evitare sovrapposizioni

Protocolli di intesa interistituzionali o Intese di Programma per l’utilizzo delle risorse del territorio con Enti Locali, programmazione servizi per gli allievi in situazione di handicap(con E.L.,ASL,privato sociale), per l’utilizzo da parte di terzi di risorse della scuola.(sono propedeutici alla convenzione es.convenzione in materia di funzioni miste con gli EntiLocali)

Convenzioni con Università , Enti, Associazioni, Agenzie per regolamentare l’erogazione di attività e servizi.

La società : nodi problematici

•Tratti più evidenti della società complessa

•Globalizzazione (cittadinanza planetaria, plurilinguismo,multiculralismo) e difesa dei localismi (glocalismo) •Omologazione culturale•Sviluppo tecnologico che modifica continuamentei sistemi produttivi e occupazionali(società industriale-società post industriale)•Interdipendenza fra gruppi etnici differenti e interculturalità•Crescente domanda di soggettività, di qualità della vita, di maggiori spazi di autonomia decisionale e di flessibilità•Aumento del tempo libero e dell’età media Incertezza Capacità di adattamento flessibilità formazione continua Cultura e professionalità non specifica (competenze base)

Ricerca sociologica Appelli

Provvedimenti normativi

Contesto europeo e MondialeONU 1945,UNESCO (1945-1946),Consiglio d’Europa (1949),Comunità –Economica- Europea (1951-1957) poi confluita nell’UE 1992 con ilTrattato di Maastricht che ha ampliato la politica comune introducendo il settore istruzione.OCSE Organizzazione di cooperazione per lo sviluppo economico (1960)Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa(1975)

Documenti e appelli

Dichiarazione universale diritti dell’uomo 1948 Dichiarazione dei diritti del fanciullo 1959 e Convenzione 1989“Vertice sulla Terra” 1992 diritti ambientaliDichiarazione per il Millennio 2000 (i diritti ricondotti ai valori fondanti : libertà, eguaglianza, solidarietà, tolleranza, rispetto per la natura, responsabilità condivisa)Libro Bianco Delors 1993 su crescita, competitività, occupazione.

Adeguamento sistemi di istruzione e fprmazione professionali.Libro Bianco Cresson –Flynn 1995 “Insegnare ed apprendere. Verso una società conoscitiva” Libro Verde 1996 “Istruzione, formazione e ricerca : gli ostacoli alla mobilità”

1996:Rapporto Jacques Delors 1996 “Nell’educazione un tesoro”

Componente sociale 5

Contesto europeo e MondialeMaastricht 1992 e l’UE

Libro Bianco Delors 1993 su crescita, competitività, occupazione. Adeguamento sistemi di istruzione e fp.istruzione e formazione per la soluzione dei problemi di competitività delle imprese, della crisi occupazionale, dell’emarginazione socialeInnovazione tecnologica e mutamenti di mercato-cambiamenti professionali anche 5 volte nella vitaAttitudine ad apprendere, a comunicare, a lavorare in gruppo ad autovalutare la propria posizioneFlessibilità dei segmenti sistemi dell’insegnamento e decentramentoDella gestione dei sistemi

Componente sociale 5Contesto europeo e Mondiale

Libro Bianco Cresson –Flynn 1995 “Insegnare ed apprendere. Verso una società conoscitiva” attuazione del Libro bianco DelorsContesto economico e sociale --- “la società conoscitiva” apprendere ad apprendere e in cui ogni individuo può costruirsi la propria qualificazione, Strumenti: la società dell’informazione, sviluppo cultura tecnologica e scientifica mondializzazione economiaCarte personali di competenzeFlessibilità decentramento autonomia per adattarsi ai novi bisogni formativiRete di cooperazione per sostenere l’individuo in formazione Partenariati e sussidiarietà5 obiettivi per la costruzione di una società cognitiva:Nuove conoscenze Scuola e impresaLotta all’esclusione-scuola della seconda opportunitàTre lingue comunitarieInvestire su formazione come su materialeLibro verde sulla mobilità 1996 per gli scambi e gli spostamenti di ricercatori, studenti, insegnanti, lavoratori o disoccupati in formazione-mancanza di idonee modalità di attestazione della formazione nella mobilità

Contesto europeo e MondialeRapporto Delors 1996 “Nell’educazione un tesoro”

Tensioni tra polarità opposte (globale-locale, universale-individuale,tradizione-modernità, considerazioni a lungo termine e a breve termine, competizione-eguaglianza, espansione delle conoscenze-capacità di assimilazione, spirituale e materiale) 4 pilastri dell’educazione: apprendere a conoscere, apprendere a fare, apprendere ad essere, apprendere a vivere insiemeAsse del sistema educativo: educazione permanente

Contesto europeo e MondialeOCSE Organizzazione di cooperazione per lo sviluppo economicoAnalisi dei sistemi educativi dei Paesi membri dell’Onu1998 Studio sull’Italia (Sui cicli scolastici)1998 Progetto PISA progetto internazionale per la valutazione degli studenti, 15 anni scolarizzati (reading literacy , mathematical literacy , scientific literacy)1996 Lifelong learning “Apprendere a tutte le età : le politiche educative e formative per il XXI sec.

Contesto europeo e MondialeConsiglio di Europa (1949) –Conferenza dei Ministri“Raccomandazione del Consiglio su Insegnamento e apprendimento dei diritti dell’uomo nelle scuole” (1985) “Dichiarazione contro razzismo, xenofobia, antisemitismo e intolleranza” 1993 e Piano di azione2000 Consiglio di Lisbona “Economia basata sulla conoscenza, più competitiva”2001 Raccomandazioni sull’insegnamento della storia in Europa ,Sull’apprendimento di una lingua straniera :Livello soglia e portfolio europeo delle lingue (PEL). Sul’educazione ambientale e sull’educazione alla salute. Quadro di riferimento per programmi, valutazione indicatori…

Contesto europeoIl Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000)“Divenire l’economia basata sulla conoscenza”

Obiettivi per gli Stati membri:Aumento annuale degli investimenti pro-capite in

risorse umane

1. Dimezzamento, entro il 2010, dei giovani 18-24 che hanno conseguito solo primo ciclo studi secondari e non continuano né studi né altro tipo di professione e buona conoscenza 2^ e 3^ lingua al termine dellas cuola dell’obbligo

2. Centri locali di apprendimento plurifunzionali accessibili a tutti

3. Competenze di base lungo tutto l’arco della vita (lingue,tecnologia,imprenditorialità e competenze sociali)

4. Mobilità5. Modello europeo di curriculum vitae per favorire la

mobilità

Contesto europeoIl Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000)

2002 :Programma di lavoro dettagliato e obiettivi comuni per il 2010

• Miglioramento qualità dei sistemi di istruzione e formazione

1,1 Migliorare istruzione e formazione docenti1,2 Sviluppare competenze per la società della

conoscenza1,3 Garantire a tutti accesso alle tic1,4 Incoraggiare a intraprendere studi

scientifici e tecnici1,5 Sfruttare al meglio le risorse

Contesto europeoIl Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000)

2002 :Programma di lavoro dettagliato e obiettivi comuni per il 2010

2. Aprire i sistemi di istruzione e di formazione al resto del mondo

2,1 Creare un ambiente aperto per l’apprendimento

2,2 Accrescere attrattiva per lo studio2,3 Sostenere la cittadinanza attiva, le

pari opportunità e la coesione sociale

Contesto europeoIl Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000)

2002 :Programma di lavoro dettagliato e obiettivi comuni per il 2010

3. Aprire i sistemi di istruzione e formazione al resto del mondo

3,1 Rapporti con mondo del lavoro, ricerca, società

3,2 Sviluppare lo spirito imprenditoriale3,3 Favorire lo studio delle lingue3,4 Aumentare mobilità e scambi3,5 Rafforzare cooperazione europea

Dibattito internazionale : quale scuola oggi?

Una scuola che torna a svolgere la sua funzione sociale, a garantire la necessaria formazione a tutti, a preparare alla vita professionale,a formare cittadini liberi e responsabili, che dà a tutti secondo i bisogni di ognuno. Una scuola pedagogica che dà senso e motiva (Legrand)

Dibattito internazionale : quale scuola oggi?(Edgar Morin) Le sfide epocali: convivenza, interdipendenza fra

le economie, politiche, religioni e conoscenze di tutte le società umane

Riforma dell’insegnamento e dell’educazione--------riforma dell’organizzazione dei saperi secondo un sistema complesso

E’ meglio una testa ben fatta che una testa piena I 7 saperi7 saperi1. Conoscere che cosa è conoscere (gli errori e le illusioni)2. Affrontare i problemi contestualizzandoli (mutue relazioni

ed interdipendenze fra le parti e il tutto in un mondo complesso)

3. Insegnare la condizione umana4. Insegnare l’identità terrestre 5. Affrontare le incertezze, i rischi, l’inatteso6. Insegnare la comprensione e le incomprensioni

(radici,modalità, effetti)7. L’etica del genere umano (individuo/specie/società)