Mezzadri a San Polo. Seconda parte
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Il calendario contadino• Una vita regolata dalle festività e dal sole
• Non esisteva la concezione di “tempo” come abbiamo noi oggi
• Tutto ruotava attorno alle figure più importanti del paese: paròn, fatòr, dotòr e prete.
Agosto • A miodì pan e inguria
• Mese de San Rocco e dee sagre
• Ai conti del paròn l’è mejo tirarghe un sfriso
Setembre • 8 setembre gran festa
• Maturano i frutti dei campi, dalle bietole all’uva
• Fòrmento bonora, poenta tardi
• San Micèl se vestisse e brute e anca e bee
Novembro • Nòt dee strie• Morti e fave• San Martin- conti- il cavallo bianco- maridamenti- onoranze al dotòr e al prete- l’istà de San Martìn
E la vita quotidiana?• Rese pessime dei campi• Assenza di concimi naturali (letame)
• Politiche agrarie incompetenti di Venezia
• Impoverimento terreni• Una bella gatta da pelare per gli Austriaci
L’Ottocento• 1839 legge austriaca che obbliga i comuni a vendere terreni comunali incolti (137.000 ettari)
• I contadini li chiedevano gratis non avendo i soldi per comprarli
• Rivolte in tutto il Veneto e Friuli
• Interviene l’esercito
Il padrone veneto• Le terre erano in mano ai ricchi nobili veneziani
• Con la caduta di Venezia (1797) cacciano dai lotti i mezzadri
• Molti mezzadri si arruolano nell’esercito napoleonico e vedono nei Francesi la salvezza
• Napoleone sconfitto, Restaurazione del 1815
Da tiranni a benefattori• Ora che il governo francese non esiste più, per gli ex mezzadri nasce un problema: che fare?
• La sopravvivenza li porta ad accettare di tornare sotto i vecchi padroni a condizioni disumane
• I padroni diventano così benefattori… comandi siòr paròn!
• Altra soluzione non c’era
Ai padroni poco importa• Comincia la crisi agraria negli anni ’40 dell’Ottocento
• I padroni sfrattano e trasformano i campi in risaie. Rendono di più
• Trevisàn tera de peòci e repetini• Proteste e rivolte contadine violente: le boje della bassa: “la boje, la boje, la boje fin che la và fòra, la boje, la boje, la boje fin che la và fòra!”