greenline-70-dicembre-2015.pdf - Green Retail

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TRADE MAGAZINE DEL GARDENING ITALIANO GRUPPO EDITORIALE COLLINS SRL Collins Srl www.netcollins.com www.mondopratico.it FILIALE DI MILANO - 1,55 _Interviste Blumen fa shopping di top brand _Interviste 40 anni di Vigorplant _Analisi GAME spiega l’andamento del mercato nel 2014-15 _Retail Flordenny: quando il verde va online _Analisi La rete distributiva del gardening in Italia Anno IX _N° 70/2015 _novembre/dicembre Tutti a Minoprio! Il 14 e 15 gennaio il mercato del gardening si incontra alla Fondazione Minoprio per il quarto congresso nazionale di Aicg. Ne parliamo con i protagonisti.

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T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O

GRUPPO EDITORIALE COLLINS SRL

Collins Srlwww.netcollins.comwww.mondopratico.it

FILIALE DI MILANO - € 1,55

_IntervisteBlumen fa shopping

di top brand

_Interviste40 anni di Vigorplant

_AnalisiGAME spiega l’andamento

del mercato nel 2014-15

_RetailFlordenny:

quando il verde va online

_AnalisiLa rete distributiva

del gardening in Italia

Anno IX _N° 70/2015 _novembre/dicembre

Tuttia Minoprio!

Il 14 e 15 gennaio il mercato

del gardening si incontra alla

Fondazione Minoprio

per il quarto congresso

nazionale di Aicg.

Ne parliamo con i

protagonisti.

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FERTIL s.r.l. - Via Ninola, 34 - 24050 CALCINATE (BG) - Tel. 035 442.32.99 r.a. - Fax 035 442.33.02 - [email protected] - www.fertil.it

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Non potevamo che pensare a loro: ai futuri giardinieri.Un’esigenza che avvertivamo forte: dar vita ad un prodotto interamente dedicato all’infanzia con finalità ludiche ed educative. Un gioco per avvicinare i bimbi al gardening ed ai valori ambientali della raccolta differenziata. L’opportunità per il moderno garden center di incontrare il mondo dell’infanzia.Coltiva oggi il business del domani.

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in questo numero_novembre/dicembre 2015

7 OpinioniIl mercato inizia a fare sistema?di Paolo Milani

La resistenza al cambiamentodi Paolo Montagnini

13 In primo piano> Brico Io e Bricolife fanno Sistema> Nasce il marchio VivaiFiori:

le piante made in Italy hanno una certificazione> I motori Briggs & Stratton premiati negli Usa> Benedetto Paolino nuovo direttore di Bricolarge> Hitachi compra Metabo> Emak lancia l’e-commerce coinvolgendo i rivenditori> 5 anni di Amazon in Italia> Lidl è per la terza volta Insegna dell’Anno in Italia> Assosementi promuove i prati naturali> Agro-farmaci: il Ministero rinvia ancora> Biolchim all’avanguardia nei prodotti sostenibili> Natale 2015: gli italiani spenderanno di più per la famiglia > Amazon apre una libreria “fisica”

26 Ambiente

28 Innovazione

Collins s.r.l.Via G. Pezzotti, 4 - 20141 [email protected]

Direttore ResponsabileDavid Giardino

Direzione CommercialeNatascia Giardino: [email protected]

Direttore editorialePaolo Milani: [email protected]

Coordinamento redazionaleMartina Speciani: [email protected]

Traffico impiantiCarlo Sangalli: [email protected]

La redazione Marco Ugliano, Anna Tonet, Manuela Lai.

CollaboratoriEnrico Bassignana, Valentina Bonadeo (Studio Montagnini), LorenzoLuchetta, Marc Mignon (Meravigliosamente), Paolo Montagnini (StudioMontagnini), Andrea Pironi, Paolo Ricotti (Planet Life Foundation),Severino Sandrini (Mc Sinergie), John Stanley.

Consulenti tecniciAntonio D’Ambrosio (Rabensteiner), Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova), Fabio Torrini (Florinfo), Elisabetta Ferrari (Dettagli), Roberta Casartelli (Dettagli), Paolo Notaristefano (AIPSA).

Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins Srl - Via G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897-8375628 - fax 02/[email protected] - www.netcollins.com

Ufficio Commerciale: Elena De Franceschi, Marialuisa [email protected] - tel. 02/8372897 - fax 02/58103891

Ufficio Abbonamenti: Carlo [email protected] copia: € 1,55Abbonamento triennale + contributo spese postali: Italia: € 45,00Abb. annuale Paesi Europei UE: € 130,00 Abb. annuale Paesi Extraeuropei: € 170,00

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Cover story8

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AICG: Tutti a Minoprio!

Il 14 e 15 gennaio l’Associazione Italiana CentriGiardinaggio organizza il suo quarto congresso,chiamando a rapporto tutti i garden center italiani. Ce neparlano in anteprima i “vertici” di Aicg, Silvano Girelli,Martina Schullian e Bartolomeo Dichio.

di Paolo Milani

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Tools

30 GAME/Il gotha del gardening si è incontrato a GAMEa cura della Redazione

32 GAME/Segnali di ripresa nel gardeningdi Paolo Milani

38 Blumen/Blumen fa incetta di marchidi Paolo Milani

42 Flormercati/Il verde “fa sistema” al Porte Aperte di Flormercatia cura della Redazione

46 Vigorplant/1975-2015: i primi 40 anni di Vigorplantdi Paolo Milani

48 Buyer Point International/Il mercato italiano in mostra a Bucarestdi Carlo Sangalli

Trade marketing

52 strategie/Svizzera… Soluzioni innovative per il 2016di John Stanley

54 Marketing & Telematica/Chi vende gardening in Italia?di Paolo Milani

60 tendenze pet/Innovazione nel pet shopa cura della Redazione

Retail

64 Flordenny/L’e-commerce secondo Flordennydi Paolo Milani

66 Ottimax/Ottimax, non solo ediliziadi Marco Ugliano

68 Nuove aperture

Category

74 Newline

77 Bigline Nicoli/Verso un 2016 di colorate novità

79 Bigline Camaflor/IdeAmo: un’idea da amare

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“Agire con metodo, seguendo regole eschemi predisposti e con il concorsocoordinato di tutte le energie e le risorsedisponibili”: questo è il significato delneologismo “fare sistema” secondo l’Istitutodella Enciclopedia Italiana Treccani.Un approccio, quello di collaborare per

crescere insieme, ampiamente disatteso nel nostro Paeseperché – è noto – per natura gli italiani sono individualisti e pocodisposti a condividere esperienze, informazioni e successi congli altri, tantomeno con i diretti competitor. Nel mondoglobalizzato odierno è un errore enorme. È sufficiente analizzareil mercato dei prodotti alimentari e del turismo (due “perle” concui l’Italia potrebbe vivere), per capire come l’individualismoabbia prodotto soltanto danni: con la mancata difesa delletipicità alimentari italiane (scopiazzate in tutto il mondo senzagrandi problemi) e con l’abbandono a sé stessi dei turistiinternazionali che inevitabilmente prediligono altre mete.Nonostante l’Italia abbia il maggior patrimonio artisticomondiale, siamo soltanto settimi nella classifica internazionale,preceduti da Usa, Spagna, Francia, Cina, Macao e Regno Unito(fonte World Tourism Barometer 2015).Anche nel mercato del giardinaggio e del florovivaismo le cosenon cambiano e, personalmente, confesso di non aver mai capitomolto bene perché esistano una miriade di associazioniflorovivaistiche territoriali, ma manchi un’associazione nazionale(magari con direzioni regionali per i rapporti local) che sarebbeinevitabilmente più forte, più ricca e quindi più incisiva persupportare i produttori italiani a livello nazionale e internazionale.

In questi ultimi mesi del 2015 mi hanno colpito due notizie che,in qualche modo, mi inducono a pensare che forse anche nelnostro settore stiamo iniziando a ”fare sistema”.La prima è la rete d’impresa costituita da Brico Io e daBricolife, che guarda caso si chiama Sistema: due gruppidistributivi concorrenti fino a ieri, che hanno deciso di faresquadra per crescere insieme. Un accordo che viene qualchemese dopo quello tra Brico Io e Brico Point/Abc e che fapensare alla nascita di una “super centrale italiana” del brico-garden. D’altronde il mercato si sta globalizzando e i grandigruppi internazionali controllano le vendite del mercato italiano:che senso ha, oggi, avere decine di piccole catene italiane,inevitabilmente lacunose per mancanza di risorse, quando sipuò collaborare?La seconda notizia è l’iniziativa promossa da AssofloroLombardia con il documento “Il verde che fa bene al Paese”, cheavanza tre proposte al governo, tra cui la defiscalizzazione delleopere verdi, e ha saputo aggregare molte associazione delsettore: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato,Associazione Florovivaisti Veneti, Associazione Vivaisti Pistoiesi,Florveneto, Associazione Giardinieri Reggio Emilia e Modena,Aiapp, Aicg, Assoiride, Associazione Parchi e Giardini d'Italia,Asproflor, Consorzio Fiori Tipici Lago Maggiore, ConsorzioFlorovivaistico Ambientale Jonico, Flora Toscana, DistrettoRurale Vivaistico Ornamentale Pistoia, Distretto Altolombardo,Distretto Plantaregina, Distretto Floricolo Ligure, AssociazioneFlorovivaisti Bresciani e Anve.Chissà che questi due esempi insegnino anche al nostromercato a “fare sistema” per davvero.

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opinioni

Il mercato inizia a fare sistema?

<<

di Paolo Milani

Come iniziare l’anno che verrà? Secondodiversi opinionisti non pensando allacongiuntura, ma considerando quello che èpossibile fare per cambiare in meglio lepossibilità di crescere.In una recente riunione con deicommercialisti, che si occupano (anche) diaziende che nel nostro settore vendono aldettaglio, è emerso il concetto che la

resistenza al cambiamento sia l’elemento del settore che piùfrena la costruzione di una realistica visione del futuro. Ilriferimento non era ai modelli finanziari, fiscali e al deficitlegislativo, che sarebbero gli argomenti pertinenti allacategoria, ma in senso più lato alla volontà che si registra nelcontinuare a intraprendere le strade note. Nella speranza chequalcosa ritorni come ai bei tempi. L’eccessiva lentezza se nonil rifiuto a trasformarsi. Ma giudicare questa reazione come un semplice freno allosviluppo è un errore e occorre guardare meglio dentro aquesto tema. Jeffrey Ford della Ohio State University eLaurie Ford di Critical Path Consultants hanno scritto,qualche anno fa, un interessante articolo su HarvardBusiness Review, “decodificare la resistenza alcambiamento”, sostenendo che: “Quando una proposta alcambiamento non viene percepita, una prima reazionespontanea può essere quella di incolpare tutti coloro che nonsi sono lasciati coinvolgere”. Gli autori evidenziano comequesto tipo di reazione non solo sia inutile, produce anzielementi peggiorativi e non funzionale a qualsiasitrasformazione. Qualsiasi forma di resistenza andrebbe vistacome una risposta e non una mancata reazione e quindi

forniscono cinque temi su come usare questo feedback perattuare un cambiamento più efficace, superando laresistenza.1. Aumentare il livello di consapevolezza. Occorre stabilire non

solo che cosa ma anche perché cambiare e la visione èspesso nebbiosa.

2. Focalizzarsi bene sugli obiettivi iniziali. Tutti devonocomprendere che cosa cambierà e perché la nuovasituazione sarà migliore.

3. Modificare il cambiamento. Solitamente chi frena è anchecolui che più tiene al buon funzionamento. Spesso hanecessità di migliorare il progetto di cambiamento.

4. Stimolare partecipazione e impegno. Tutti i feedback sonoimportanti, il cambiamento deve appartenere a tutti.

5. Correggere gli errori del passato. Lasciti di cambiamenticondotti male riducono la portata di qualsiasi innovazione.

Appurato come governare il processo occorre ora avere unavisione sul da farsi. Quello che emerge come urgenza e comearea di miglioramento prioritaria riguarda non una attivitàspecifica ma l’approccio imprenditoriale, che dovrebbe farconvergere gli obiettivi di industria e dettaglianti: “lafocalizzazione delle strategie sulle esigenze e sulcomportamento di acquisto del consumatore”. Il consumatore dimenticato è un problema reale, occorresuperare la logica dello sconto, dei prezzi bassi, di unaqualità che risponde alle esigenze di chi produce e di chivende ma che poco considera che cosa piacerebbe a chientra nei punti vendita. Oggi si vende come si vendeva diecianni fa ed è proprio questo che occorre cambiare. Ma ancorapeggio è ritenere che si possa andare avanti così per tantotempo ancora.

La resistenza al cambiamentodi Paolo Montagnini

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Il 14 e 15 gennaiol’AssociazioneItaliana CentriGiardinaggioorganizza il suoquarto congresso,chiamando a rapportotutti i garden centeritaliani. Ce ne parlano inanteprima i “vertici”di Aicg, SilvanoGirelli, MartinaSchullian eBartolomeo Dichio.

Il 2016 si apre con unappuntamento impor-tante per i garden centeritaliani: il 14 e 15 gennaio si terrà il4° Congresso Nazionale dell’Asso-ciazione Italiana Centri Giardinag-gio (Aicg), che riunisce 110 gardencenter e 50 aziende sostenitrici eche ha soprattutto lavorato in questianni per dare una “identità” alle pa-role “Centri Giardinaggio”. Infatti accanto ai tanti progetti forma-tivi e comunicazionali, la rappresen-tanza dei centri giardinaggio in sedeministeriale è forse l’aspetto più na-scosto ma più significativo del lavorodi Aicg: oggi il garden center è un at-tore riconosciuto nella filiera, con unruolo specifico e non di secondo pia-no, visto che i centri di giardinaggiorappresentano sempre di più il luogod’incontro, dove il consumatore si re-ca per ricevere consigli e acquisiresoluzioni tecniche sul verde.

Aicg rappresenta anche l’Italia nell’In-ternational Garden Center Associa-tion (Igca), che riunisce le associazio-ni dei centri giardinaggio di 18 paesi.Tradizionalmente il Congresso Aicgsi svolge su due giornate, nelle qua-li, oltre a riunirsi l’assemblea dei so-ci, viene organizzato un convegnoaperto a tutti con personaggi di spic-co del mondo del gardening interna-zionale, con visita guidata ad alcunipunti vendita significativi. Due giornisicuramente utili per informarsi sul-le ultime tendenze, ascoltando leparole dei protagonisti del cambia-mento e per confrontarsi e con tanticolleghi. Io ci sono sempre andato emi sono sempre divertito!Per saperne di più abbiamo incon-trato i vertici di Aicg, cioè SilvanoGirelli, Martina Schullian e Bartolo-meo Dichio, rispettivamente presi-dente, vicepresidente e segretariodell’Associazione.

di Paolo Milani

coverstory>>AICG

Tuttia Minoprio!

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Aicg: come nasce un’Asso-ciazione

Greenline: L’esperienza di Aicg Italianasce dalla partecipazione di Silvano eMartina al Congresso internazionale diIgca in Giappone nell’ottobre 2010, da cuiè nata l’idea di organizzarlo l’anno suc-cessivo in Italia. Vi eravate immaginati, inquei giorni in Giappone, tutto quello chesarebbe successo fino alla nascita di Aicg?Martina Schullian: No, non mi aspet-tavo la nascita dell’Associazione ita-liana e dell’entusiasmo che ha ac-compagnato l’Associazione in questianni. Sinceramente io vedevo i bene-fit di questa associazione internazio-nale e mi piaceva tantissimo l’idea diavere la possibilità di potermi con-frontare e misurarmi con altri colle-ghi, con i migliori del settore: vederee analizzare come viene fatta la for-mazione all’estero. Ci siamo detti:dobbiamo farlo vedere anche ai no-stri colleghi. E così è nata l’idea di or-ganizzare il convegno Igca in Italia.

Greenline: …e da lì l’idea di fondare unaAssociazione che potesse rappresentare icentri giardinaggio italiani nell’Associazioneinternazionale. Eppure si dice che gli italia-ni sono poco “associativi”…Martina Schullian: In effetti in In-ghilterra hanno iniziato 30 anni fa.

Ma quando c’è l’interesse e la pas-sione: abbiamo dedicato tanto delnostro tempo e impegno, ma se cisono persone appassionate tuttofunziona per il meglio.Silvano Girelli: In Italia c’è il proble-ma di identificare cosa è il centrogiardinaggio e penso che questamancanza abbia stimolato la cresci-ta di Aicg. Comunque confermo ladifficoltà italiana: oggi siamo 100soci in rappresentanza di 110 centrigiardinaggio, tra i più importanti a li-vello nazionale. Sicuramente possia-mo ancora crescere in termine diadesioni e partecipazione agli impor-tantissimi eventi che organizziamo.Inoltre stiamo spingendo sul con-fronto internazionale come momen-to di crescita, anche se la partecipa-zione ai congressi internazionali èancora limitata da parte dell’Italia.Comunque già fatto un piccolo mira-colo per il panorama italiano: i moti-vi di soddisfazione ci sono tutti, maanche a fronte di un grande lavoro.Bartolomeo Dichio: Probabilmente ilsuccesso di Aicg è legato al fatto cheparte da un gruppo di imprenditoriche hanno avuto successo in quelloche hanno fatto. Persone che pensa-no che la crescita venga anche dallacondivisione. La credibilità delle per-sone che sono in pista: questo pen-

so abbia fatto la differenza. E poi c’èsicuramente la necessità di aggre-garsi perché il “centro giardinaggio”è una disciplina molto nuova e com-plessa – anzi è una trans-disciplinaperché abbraccia diverse competen-ze – e c’è bisogno di condividerla eparlarne tra colleghi.

Anteprime sul Convegno

Greenline: Tra i tanti interventi previsti,mi sembra interessante il progettoInspection, che prevede l’analisi dei cen-tri giardinaggio attraverso un’attività diconfronto di vari parametri. Un’attivitàgià avviata all’estero e state portandoanche in Italia…Martina Schullian: A Minoprio SueAllen ci parlerà di Inspection, cheabbiamo iniziato quest’anno e pro-seguiremo l’anno prossimo. Un pro-getto molto interessante, secondome, per migliorare.Si tratta di uno strumento di analisidei punti vendita, attraverso una seriedi domande riunite in un questionario.Quest’anno abbiamo già visitato 25punti vendita italiani: avevamo più ri-chieste ma non potevamo fare di più. L’Inspection prevede un incontro dipiù di un’ora con i titolari dei negozi

14-15 Gennaio 2016

4° Convegno Nazionale AICG

Il verde al centro… di giardinaggio.

Una opportunità per il nostro paese

Giovedì 14

• 14,30-19,30 prima parte del

Convegno

• 20,00 cena in un ristorante tipico

locale

Venerdì 15

• 9,00-13,00 seconda parte del

Convegno

• 13,30 pranzo presso Viridea di Rho

• 15,00 visita ad alcuni garden center

Fondazione Minoprio

Viale Raimondi, 51

22070 Vertemate con Minoprio (CO)

www.fondazioneminoprio.it

Per maggiori informazioni

e prenotazioni: www.aicg.it

Il programma

Oggi anno l’Associazione internazionale Igca organizza un Congresso aperto a tutte le associazioni nazionali, che prevede ancheun programma di visite a una serie di centri giardinaggio selezionati e attrazioni locali. Nel 2016 si terrà dal 21 al 26 agostoin Svizzera. Per maggiori informazioni: www.igcc2016.ch.

10 greenline

coverstory

e abbiamo riscontrato molto interes-se e disponibilità.

Greenline: In Inghilterra c’è da trent’an-ni e ogni anno c’è la gara per arrivarenelle prime tre posizioni…Martina Schullian: Noi non lo ab-biamo previsto. Il nostro obiettivo èavere uno strumento di analisi peraiutarci a migliorare. Il questiona-rio analizza in modo analitico ognispazio del negozio, dal parcheggioall’ingresso ed emergono delle in-dicazioni interessanti, spessomancanze di cui non ti rendi nean-che conto. Gli analisti guardano ilnegozio dal punto di vista del clien-te ed è importante, per noi, capirecome un cliente entra nel nostrocentro giardinaggio, cosa osservae cosa ritiene importante.

Greenline: Gli altri Congressi erano orga-nizzati in hotel. Come mai avete scelto laScuola di Minoprio?Silvano Girelli: Abbiamo scelto laScuola di Minoprio perché con lorovorremmo organizzare qualche cor-so di formazione dedicato alle pian-te, che stiamo ancora definendocon la presidenza. Ci sembra impor-tante puntare sulla formazione: ilcentro giardinaggio si propone co-me un multi-specializzato ed è im-portante migliorare la formazionedei nostri collaboratori. Inoltre molti dei nostri soci si sonoformati a Minoprio: è anche un mo-do per ritornare a quello che è un

po’ il polo della formazione in Italianel florovivaismo.

Il centro giardinaggio trovaun’identità

Greenline: Una delle attività forse meno“appariscenti” di Aicg è la partecipazio-ne al Tavolo Verde del Ministero dell’agri-coltura. Invece mi sembra l’attività piùimportante, perché finalmente i gardencenter hanno una riconoscibilità a livelloistituzionale, che fino a pochi anni fa nonavevano…Bartolomeo Dichio: Hai perfetta-mente ragione e per raggiungere que-sto obiettivo abbiamo lavorato tantis-simo. Nel Piano Florovivaistico Na-zionale oggi si parla dei centri giardi-naggio in 4-5 passaggi ed è un risul-tato di grande significato. Abbiamo

occupato uno spazio all’interno delTavolo Verde e ci siamo riusciti moltobene, perché oggi Aicg è presa inconsiderazione in tutte le attività. Ab-biamo raccontato molto bene al Ta-volo del Florovivaismo del Ministerol’importanza della funzione dei centridi giardinaggio come megafono e co-me termometro di ciò che il cliente fi-nale vuole: il garden center è il postomigliore per raccontare al cliente lastoria e la cultura di una pianta.

Greenline: Siete stati coinvolti anche nelprogetto Vivai Fiori?Bartolomeo Dichio: Sì, Aicg è inte-ressata a questo progetto così co-me gli altri che promuovono i pro-dotti florovivaistici italiani. Per duemotivi sostanzialmente: in primoluogo molti degli associati sono an-

Aicg ha promosso una campagna a favore dell’AssociazioneItaliana Ricerca sul Cancro (Airc): i punti vendita associatihanno già raccolto fondi per un borsa di studio e lacollaborazione con Airc proseguirà anche nel 2016.

Il 14 e 15 gennaio interverranno al Congresso di Aicg:

• Raffaele Catteneo, presidente del Consiglio Regionale della Lombardia

• Giovanni Fava, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia

• Valeria Fedeli, vice Presidente del Senato

• Sue Allen, past president dell’Associazione internazionale (IGCA) e

dell’Associazione inglese (GCA) e titolare di tre garden center. Sue Allen

illustrerà il progetto Inspection.

• Rachel Doyle, presidente dell’Associazione Internazionale dei Garden Centre

(IGCA) e vincitrice del premio come migliore "Retail shop of the year" in Irlanda.

Il suo intervento sarà incentrato sulla fidelizzazione del cliente.

• Giacomo Brusa, titolare di Agricola

Spazio anche alle blogger e trendsetter del

verde, con la partecipazione di Judith

Baehner e Tiziana Sanna.

Mentre la formazione è stata affidata a

Paolo Ferioli, fondatore di Open Minds, e

Massimo Folador di Askesis Srl.

Il convegno: gli interventi

che produttori, quindi giudichiamopositivo dar loro l’opportunità diavere un regolamento e una disci-plina che permetta una certificazio-ne di processo. Inoltre vogliamocontribuire alla difesa del prodottomade in Italy e quindi pubblicizzaree dare un contributo al processo disviluppo del florovivaismo italiano.Ci impegniamo nel racconto dellaproduzione italiana.

Greenline: Aver inserito i centri giardinag-gio nel Piano Floricolo Nazionale, significache in ogni Regione ora gli imprenditoridel settore hanno la possibilità di svilup-pare azioni: perché a livello nazionale eministeriale siete riconosciuti. Mi sbaglio?Bartolomeo Dichio: Dopo aver appro-vato il Piano Floricolo Nazionale, oraogni Regione potrà attivare dei Grup-pi Operativi, nelle modalità che ritie-ne più opportune. In ogni Regione gliimprenditori possono creare deiGruppi Operativi dedicati al florovivai-smo, all’interno dei quali affrontarele criticità del settore e dimostrare

come l’agricoltura si sta evolvendonel nostro settore. I Gruppi Operativinon hanno solo la funzione di segna-lare i problemi, ma anche di interfac-cia con l’amministrazione locale.Se in Lombardia, in Veneto, in Emilia,in Puglia e in altre Regioni nascesse-ro dei Gruppi Operativi sul florovivai-smo, potremmo costruire una rete

nazionale per dialogare con più facili-tà con le amministrazioni e anchecon l’Europa. Come vedi, oggi siamoriconosciuti come un attore impor-tante della filiera del nostro mercato.

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Brico Io e Bricolife fanno SistemaVenerdì 27 novembre è na-ta ufficialmente Sistema,Rete Imprese Bricolage:alla sua base, le due azien-de italiane Bricolife e Mar-keting Trend (proprietariadel marchio Brico Io).Con 200 punti vendita e unfatturato annuo lordo di ol-

tre 600 milioni, le due aziende insieme rappresentano la più granderete italiana di bricolage operante su tutto il territorio nazionale.

Scopo di Sistema è creare una forte collaborazione nella politicadegli acquisti delle due aziende, al fine di massimizzare le siner-gie economiche e gestionali che consentano di migliorare il servi-zio ai propri clienti. Lo strumento individuato è la Rete d’impresache ben si adatta per modernità, semplicità e duttilità allo scopoprefissato. La prima riunione dell'assemblea prevista per metà di-cembre provvederà alla nomina del presidente, nonché a definiregli indirizzi operativi, affinché Sistema sia in grado di operare dalprimo gennaio 2016.

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NASCE IL MARCHIO VIVAIFIORI: LE PIANTE MADE IN ITALY HANNO UNA CERTIFICAZIONE

Il 19 ottobre è stato

presentato a Milano,

nell’ambito di Expo, il nuovo marchio

VivaiFiori, promosso dal Ministero

dell’agricoltura con l’obiettivo di

valorizzare la qualità dei prodotti

florovivaistici italiani e migliorarne la

riconoscibilità. Il progetto, finanziato dal

Ministero e attuato da Ismea, ha istituito

una Certificazione del Prodotto

Florovivaistico Nazionale, con l’obiettivo di

ottenere il mutuo riconoscimento da parte

di altri marchi internazionali (Global, Mps,

Ffp, ecc.), per permettere ai produttori

italiani di avere un unico iter certificativo

utile anche a livello internazionale. Tutto

nasce nel 2011, su richiesta del Tavolo di

filiera nazionale del florovivaismo

coordinato da Alberto Manzo, quando è

iniziato un iter per verificare l’applicabilità

dei requisiti richiesto dalla standard

VivaiFiori. In particolare il marchio

VivaiFiori garantirà al consumatore tre

fattori principali: l’italianità (cioè la

tracciabilità del prodotto sino al sito

agricolo dove è stato coltivato), la

sostenibilità ambientale (rispetto delle

risorse naturali, utilizzo fitofarmaci e

fertilizzanti, fino alla gestione del suolo,

dei rifiuti, delle emissioni in atmosfera,

ecc.) e la sostenibilità sociale (rispetto dei

contratti collettivi e della sicurezza del

lavoro). VivaiFiori sarà gestito dalle stesse

imprese del settore e in particolare dalla

nuova Associazione Nazionale di Tutela del

Marchio VivaiFiori, che oggi è partecipata

da un pool di associazioni di categoria, ma

che è aperta anche ad altre realtà che

desiderassero aderire in futuro. I promotori

sono: Anve, Consorzio Fiori Tipici del Lago

Maggiore, Consorzio Florovivaistico

Campano, Cooperativa Riviera dei Fiori,

Distretto Florovivaistico Altolombardo,

Florveneto, Milazzo Flora e Piante e Fiori

d’Italia. Il 13 ottobre è stato eletto il primo

Consiglio Direttivo della nuova

Associazione, che per tre anni sarà guidato

da Catello Cafiero (presidente), Marco

Cappellini (vice), Roberto Magni (vice) e

Marco Capelli (tesoriere).

Ú www.vivaifiori.it

Ú www.politicheagricole.it

Importante riconoscimento per i motori Vanguard V-Twin EFI di Briggs & Stratton che hanno otte-nuto il prestigioso Power Equipment Trade Dealers Choice Award assegnato durante la fiera GIE -Expo 2015, il più grande evento dedicato alle attrezzature del giardinaggio al mondo. La nuova gam-ma è stata presentata in anteprima negli Stati Uniti (arriverà in Europa a partire dai prossimi mesi)e ha conquistato gli oltre 600 dealers che facevano parte della giuria tecnica deputata a decidereil vincitore del premio.Per ora in Italia è disponibile il motore 810cc EFI ad albero verticale per rider: "I nostri nuovi moto-ri Vanguard EFI utilizzano il sistema ad iniezione elettronica EFI a ciclo chiuso per maggiorare le pre-stazioni delle applicazioni sulle quali sono montati - spiega Araldo Da Pozzo, sales manager southEurope di Briggs & Stratton -. Siamo orgogliosi che questa tecnologia innovativa abbia ricevuto uncosì importante riconoscimento, che conferma la straordinaria efficienza di questi prodotti".

Ú www.briggsandstratton.com/eu/it

I motori Briggs & Stratton premiati negli Usa

13greenline

in primo piano>>

Hitachi ha annunciato il 13 novembre scorso di aver acquisito il controllo della tede-sca Metabo, marchio affermato nel mercato europeo per l'elevata qualità dei suoielettroutensili.

L'acquisto avverrà tramite l'acquisizio-ne di Power Tool Invest, società con se-de in Olanda che detiene l'80% delleazioni, e di tutte le quote degli azionistidi minoranza, di proprietà della famigliafondatrice (10%) e dei dirigenti e dipen-denti Metabo (10%).Lo scopo di Hitachi è puntare al raffor-zamento del business nel settore e al-l'espansione della propria quota merca-to, offrendo nuovi e aggiuntivi prodotti,altrettanto innovativi, per formanti e dialta qualità.

Ú www.hitachi-powertools.it

Ú www.metabo.it

BENEDETTO PAOLINO NUOVODIRETTORE DI BRICOLARGE

Da lunedì 16 novembre il consorzio

Bricolarge ha un nuovo direttore

commerciale: si tratta di Benedetto

Paolino, manager con una lunga

esperienza in grande distribuzione,

dove lavora fin dal 1987 in realtà di

primo piano come Standa, Obi,

Panorama (Gruppo Pam) e Bricofer.

"Sono orgoglioso dell'incarico

affidatomi dal Consorzio - ci ha

dichiarato Benedetto Paolino -:

conosco bene la realtà di Bricolarge e

ho ottimi rapporti personali sia con

Gianfranco Orlandi, sia con il mio

predecessore Carlo Basciani. Il mio

obiettivo è proseguire proprio nel

lavoro svolto fin qui ottimamente da

Carlo, per continuare a sviluppare il

marchio sul territorio, lavorare su

servizi e assortimento e valutare

nuovi potenziali affiliati".

Ú www.bricolarge.com

Hitachi compra Metabo

H O M I M I L A N O . C O M

D’ATMOSFERA PAD. 5

29 GENNAIO - 1 FEBBRAIO 2016IL SALONE DEGLI STILI DI VITA

Emak ha lanciato lo scorso novem-bre due piattaforme per realizzarevendite online (www.oleomac.it ewww.efco.it) davvero innovative: levendite infatti vengono realizzate di-rettamente dai rivenditori Emak e ilcliente potrà scegliere la consegna adomicilio o il ritiro nel punto vendita.“Il nuovo portale di e-commerce por-ta importanti vantaggi sia ai nostriclienti sia ai rivenditori specializzatiche hanno scelto di aderire al proget-to – ha spiegato Giovanni Masini,marketing manager di Emak–.L’utente sui nostri siti può trovaretutte le informazioni dettagliate sullagamma dei prodotti e confrontarli,prima di procedere con l’acquistodella macchina che risponde al me-glio alle proprie esigenze. Inoltre suinostri portali inseriamo periodica-mente delle offerte stagionali. Il por-tale oltre a tutelare la nostra rete dirivenditori, offre loro gratuitamenteun ulteriore canale di vendita, dispo-nibile h24 e sette giorni su sette, cheporta a generare anche traffico spon-taneo sul punto vendita.”

Ú www.oleomac.it Ú www.efco.it

Emak lancia l’e-commercecoinvolgendo i rivenditori

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5 ANNI DI AMAZON IN ITALIA

Amazon ha festeggiato i suoi primi 5 anni in Italia, dopo che il 23 novembre 2010 ha aperto una sede nel nostro paese con 6 categorie

di prodotti: libri, cd, dvd, elettronica, orologi e giocattoli.

In 5 anni ha investito 400 milioni di euro e ora conta su 830 dipendenti nel centro di distribuzione a Castel San Giovanni (PC), 250 nel

servizio clienti di Cagliari e 270 nella sede milanese, che gestiscono oltre 20 categorie di prodotto.

Mentre nel 2011 le maggiori vendite erano nella categoria Libri, nel 2015 troviamo al primo posto i Pc, seguiti dall’Elettronica di

consumo; i Libri sono al terzo posto, seguiti dalla Cucina e dai Giocattoli.

Ú www.amazon.it

www.erbasrl.it

GREEN IS THE NEW BLACK

Il 4 novembre a Milano è avve-nuta la cerimonia di premiazio-ne dell’edizione italiana di Inse-gna dell’Anno 2015-2016. Sitratta dell’unico award interna-zionale che vede protagonistele insegne della distribuzione,premiate dagli stessi consuma-tori. Il premio Retail of the Year

è nato nel 2003 nei Paesi Bassi su iniziativa della società di con-sulenza Q&A Research & Consultancy e ha avuto subito un re-spiro internazionale, con edizioni in Belgio Germania, Francia,Spagna, Svizzera, Austria, Lussemburgo e dal 2017 anche laRussia. In Italia è organizzato in collaborazione con Seic-StudioOrlandini e la prima edizione è stata realizzata nel 2007; dall’an-no scorso ha preso il nome Insegna dell’Anno, sicuramente piùcomprensibile per i consumatori italiani.Per l’edizione 2015-2016 sono state raccolte oltre 179.900 vo-tazioni di consumatori, che hanno indicato 375 insegne da cuisono state selezionate le 113 nomination, che si sono conteseil titolo assoluto e quello delle 27 categorie merceologiche. Que-st’anno è stato introdotto anche il Premio Negozio Web (in 19categorie) e il Premio Cross Canalità.Il titolo di Insegna dell’Anno 2016 è andato per la terza voltaconsecutiva a Lidl (nella foto Luca Boselli e Massimiliano Silve-stri mentre ritirano il premio), mentre il Premio Negozio Web èandato ad Amazon e il Premio Cross Canalità a Kiabi Italia.Nelle categoria più affini al nostro mercato, segnaliamo il nuovosuccesso nel Bricolage di Leroy Merlin, che ha preceduto le al-tre nomination di Bricocenter, Brico Ok e Obi. Nella categoriaProdotti per Animali ha vinto Isola dei Tesori, che ha prevalso suArcaplanet, Maxi Zoo e Zoo Planet.Infine nel mercato della casa ha fatto man bassa Ikea, che haconquistato le categorie Arredamento e Articoli per la casa, da-vanti a Coin, Kasanova, Maisons du Monde, Mondo Convenien-za e Zara Home.

Ú www.retail.insegnadellanno.it

Lidl è per la terza voltaInsegna dell’Anno in Italia

Un campo da calcio in erba naturale cattura 12 tonnellate di CO2 in unanno, così come un tappeto erboso di un ettaro può rilasciare

nell’atmosfera 20.000 litri d’acqua. Una superficiedi gioco realizzata in erba naturale riduce leemissioni di carbonio, produce ossigeno e limita lapolverosità: è quanto è emerso nel primo Forum diAssosementi dedicato alla sostenibilità dei tappetierbosi nello spor t, tenutosi il 3 novembre aCastenaso (BO). “L’evento nasce con l’obiettivo dirilanciare la diffusione dei prati naturali, oggetto diuna forte concorrenza da parte dei tappeti sintetici- ha spiegato Mauro Frigo, coordinatore del gruppidi lavoro sui tappeti erbosi di Assosementi -. Grazieai progressi compiuti dalla ricerca in ambito

sementiero è oggi possibile avere a disposizione varietà specifiche pertappeti erbosi sempre più per formanti e resistenti, adatti per usiusuranti e sport quali il calcio, il rugby e le attività ippiche”. Nell’ambitodel Focus è stato presentato il libro bianco “Un prato naturale: la sceltapiù sostenibile e sicura” disponibile nel sito dell’Associazione.

Ú www.sementi.it

Assosementi promuove i prati naturali AGRO-FARMACI: IL MINISTERO RINVIA ANCORA

NATALE 2015: GLI ITALIANI SPENDERANNO DI PIÙ PER LA FAMIGLIA

L’atteso Decreto del Ministero della salute, che in teoria doveva

essere realizzato nel novembre 2013 in vista dell’entrata in vigore il

26 novembre 2015 del Piano di Azione Nazionale (Pan), non è

arrivato. In sua vece il Ministero della salute ha inviato una nota il

26 novembre scorso, nella quale si precisa che – per i prodotti a uso

non professionale - la vendita con patentino è necessaria per i

fitosanitari classificati come molto tossici, tossici e nocivi, mentre

gli altri – per ora – continueranno a essere di libera vendita.

Per quanto riguarda l’attività di vendita al consumatore privato,

rimane il problema di capire quale sia il confine tra prodotti

destinati a un uso professionale e a un uso hobbistico: nella nota

del 26 novembre lo stesso Ministero scrive “escludendo in tal modo

da tale ambito i prodotti destinati all’utilizzo non professionale che,

comunque, ai sensi dell’art 10 comma 4 del dlgs 150/2012, saranno

individuati con il decreto del Ministero della salute, d’intesa con il

Ministero delle politiche agricole e con il Ministero dell’ambiente, il

cui iter è in fase di definizione”.

I Ppo, cioè i Prodotti per le Piante Ornamentali, continuano a essere

di libera vendita.

La nota del 26 novembre 2015 è scaricabile a questo link:

http://goo.gl/HQJpOL.

22 greenline

in primo piano>>

Biolchim, società bolognese che da quaran-t’anni opera nel settore dei fertilizzanti perl’agricoltura professionale e che nel 2014 haacquisito Cifo, si sta muovendo in prima li-nea per lo sviluppo di prodotti sostenibili. Do-po aver sponsorizzato il secondo congressomondiale sui biostimolanti in agricoltura, te-nutosi dal 16 al 19 novembre a Firenze, hainaugurato il 20 novembre il primo evento in-ternazionale Wordwide Innovation Network(Win): si tratta di una piattaforma, partecipa-ta da un network internazionale di istituti diricerca indipendenti, per condividere i risulta-ti dell’estensivo lavoro di sperimentazionesui biostimolanti condotto a livello globale.

Nato quattro anni fa, il network Win sta svi-luppando più di 30 progetti di ricerca, focaliz-zati sulla caratterizzazione di nuove materieprime di origine vegetale.“I risultati di queste sperimentazioni – haspiegato Leonardo Valenti, presidente diBiolchim – dimostrano come sia ormai trac-ciata la strada verso l’affermazione su lar-ga scala di un’agricoltura sostenibile, inten-dendo per tale quella che consente aglioperatori di poter ottenere maggiore rendi-mento con prodotti superiori per qualità equantità che non impattano sull’ambiente esulla salute dell’uomo. I biostimolanti sonoinfatti formulati che agiscono sulle piante o

sui terreni regolandone i processi fisiologi-ci e garantendo maggiore assimilazione deinutrienti e resistenza agli stress”.

Ú www.biolchim.it

Biolchim all’avanguardia nei prodotti sostenibili

Nel 2015 gli italiani spenderanno circa la stessa cifra del 2014 (195 euro a testa),

però con un incremento importante a favore della famiglia, con al primo posto i

figli e il partner. È quanto emerge da una ricerca condotta da eBay Italia in

collaborazione con Tns NCompass su oltre 2.000 consumatori italiani.

“Come sempre i figli sono al primo posto – ha spiegato Iryna Pavlova, responsabile

comunicazione di eBay Italia -. Anche quest’anno è a loro che si riservano le

attenzioni maggiori con una spesa media di 133 euro. Interessante è soffermarsi

sul rilevante incremento che è stato registrato da un anno all’altro non solo per i

bambini, ma anche per i partner. Per i figli, gli italiani hanno in programma di

spendere il 21% in più rispetto al 2014; ai partner, invece, saranno destinati

mediamente 110€, ben il 26% in più rispetto all’anno scorso”.

I dati non sono omogenei a livello nazionale: in Liguria si spenderà di più (+20%

rispetto alla media nazionale) mentre in Sicilia le previsioni per le spese natalizie

sono in contrazione (-28%).

Ú www.ebay.it

in primo piano>>

Le librerie di Seattle nonsaranno contente: dopo averpatito la concorrenza diAmazon online, ora dovrannoconfrontarsi anche con la suaprima libreria “fisica”. Ilcolosso del commercio Usaha infatti aper to il primoAmazon Books, una libreria di500 mq che si propone comeun’estensione dellapiattaforma online.Molte le innovazioni. Anzituttoi libri sono esposti con lacoper tina visibile, come

succede nel sito, senzaobbligare i clienti a torcere latesta di 90° per leggere i titolisulla costa. I circa 5.000 titolisono stati scelti in base allaclassifica di giudizio degliutenti sul sito (4 e 5 stelle) esotto ogni libro ci sono lerecensioni dei lettori, i datidelle vendite e il gradimentodel pubblico. I prezzi delnegozio sono uguali a quellidel sito, per permettere aiclienti di interagire in modototale con la piattaforma

anche all’interno della libreriafisica: per esempio per leggerealtre recensioni dei lettori oper la consegna a domicilio.Ovviamente all’interno delpunto vendita, sono messi adisposizione dei clienti i nuoviprodotti di Amazon, comeKindle, Echo, Fire Tv e FireTablet.

I negozi “fisici” cercano divendere online, mentre i bigdell’e-commerce iniziano adaprire punti vendita: tutto si“fonde” ma è indubbio che il“negozio fisico” continua aconservare il suo valore.

Ú www.amazon.com

Amazon apre una libreria “fisica”

IL VERDE RENDE LE NOSTRE CITTÀ PIÙ SICURE

Un recente studio condotto su un

campione di circa 2.000 persone

ha messo in evidenza come

trascorrere del tempo a contatto

con la natura, oltre che influire

positivamente sulla salute, porti a

una riduzione del tasso di

criminalità. Ai partecipanti,

provenienti da diverse comunità,

è stato chiesto di riferire sul loro

tipo di contatto con la natura, la

quantità di tempo trascorso negli

spazi all’aperto e quanto verde

hanno intorno alle loro case. I

risultati hanno rivelato che il

contatto con la natura sembra

avere un effetto significativo

sulla promozione dei legami

comunitari e sulla riduzione della

violenza e degli atti criminali.

Secondo Netta Weinstein,

psicologa dell'Università di

Cardiff e membro del team di

ricercatori che ha condotto lo

studio, lo spazio verde favorisce

infatti l’interazione sociale e la

supervisione da parte della

comunità degli spazi pubblici.

Visto il successo ottenuto neglianni passati, il 16 Novembreha avuto inizio la quarta edizio-ne di Raccogli la plastica, se-mina il futuro, un progetto edu-cativo itinerante promosso daNestlè Vera, marchio del grup-po Sanpellegrino. L’iniziativa èdiretta ai bambini delle scuoleprimarie di Napoli, Roma e, perla prima volta quest’anno, Pa-lermo, forte anche del patroci-nio del Ministero dell’ambientee della tutela del territorio e delmare, oltre che di quello dei ri-spettivi comuni. L’obiettivo del progetto è quellodi trasmettere ai bambini l’im-portanza del riciclo, rendendolicosì parte della “R-Genera-

tion”, e sensibilizzarli a una cor-retta gestione della raccolta dif-ferenziata del Pet (polietilenetereftalato). Tale materiale, rici-clabile al 100%, è fondamenta-le per la distribuzione dell’ac-qua minerale poiché la mantie-ne pura, dopo essere stata im-bottigliata nel luogo d’originecome previsto dalla legge.Gli alunni delle scuole coinvoltedovranno raccogliere il maggiornumero di bottiglie e contenito-ri in Pet negli appositi bidonifornitigli in dotazione e potran-no realizzare on line un “diariodi classe R-Generation”, conimmagini e riflessioni legate al-l’iniziativa. Due i premi in palio:l’istituto che in ogni città avrà

raccolto il maggior numero disacchi in Pet, in rapporto al nu-mero degli studenti, riceverà unkit da palestra realizzato in R-Pet, il Pet riciclato. La classeche avrà realizzato il diario piùaccurato e creativo, invece, sa-rà premiata con zainetti e ac-cessori per la scuola, semprerealizzati in R-Pet.

Ú www.sanpellegrino.com

Il Wwf ha recentemente annunciato di aver presentatoricorso al Tar del Lazio nei confronti del provvedimento

Silletti, che per debellare la Xylella in Salento imponel’abbattimento degli ulivi sani presenti nel raggio di 100 me-

tri da quelli malati. Secondo il presidente del Wwf Donatella Bian-chi, infatti, l’estirpamento delle piante non affette da Xylella è av-ventato e precipitoso, in quanto non è ancora stato appurato cheesso sia effettivamente utile al contenimento del batterio. Man-cando tale sicurezza, l’atteggiamento drastico previsto dal decre-to nei confronti degli ulivi in salute appare all’associazione incau-

to ed affrettato. Il Wwf sostiene che si debbano attendere ulterio-ri risultati delle ricerche in corso e, se possibile, trovare soluzionialternative e a minor impatto ambientale, cercando di salvaguar-dare ad ogni costo gli equilibri naturali della zona. Il ricorso al Tarsi basa anche sul fatto che la direttiva della Commissione Euro-pea riguardo la Xylella aveva ordinato di abbattere solo gli ulivi in-fetti, non menzionando le piante sane. Il provvedimento Silletti,quindi, secondo il Wwf andrebbe anche a scavalcare una delibe-razione comunitaria.

Ú www.wwf.it

26 greenline

ambientecommercio eco-consapevole

>>

Il Wwf si schiera a difesa degli ulivi salentini

SANPELLEGRINO PER LA SENSIBILIZZAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI

Lo scorso 26 ottobre è stata installata a Brescia,all’interno del punto vendita di Leroy Merlin di viaGenova, la prima EcoIsola lombarda per la rac-colta differenziata dei piccoli Raee (rifiuti da ap-parecchiature elettriche ed elettroniche). L’inizia-tiva è stata realizzata da Ecolight, uno dei mag-giori consorzi nazionali per la gestione di questotipo di smaltimento, che ha trovato in Leroy Mer-lin un partner altamente sensibile alle problema-

tiche dell’ecososte-nibilità.Questo “cassonet-to intelligente” per-mette ai cittadini digettare gratuita-mente cellulari, pic-coli elettrodomesti-ci, elettronica diconsumo e lampa-

dine a risparmio energetico non più funzionanti,senza la necessità di recarsi alla piattaformaecologica. Si riesce così a dare una risposta con-creta agli obblighi imposti dalla nuova normativaRaee, in particolare a quello diretto alla grandedistribuzione di ritirare i piccoli Raee gratuita-mente da chiunque, non solo dai clienti del pun-to vendita.L’utilizzo dell’EcoIsola è molto semplice: è suffi-ciente identificarsi tramite la tessera sanitaria eselezionare il tipo di prodotto da smaltire, azio-nando così l’apertura automatica dell’appositosportello. Questo sistema consente inoltre ditracciare i rifiuti raccolti, dal momento del confe-rimento fino al trattamento e al recupero, nell’in-tento di prevenire il traffico illegale dei Raee.

Ú www.leroymerlin.it

Ú www.ecolight.it

Leroy Merlin ed Ecolight inaugurano la prima EcoIsola lombarda

di Martina Speciani

28 greenline

innovazionericerca e sviluppo

di Martina Speciani

il verde che non ti aspetti

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tools>>GAME Gardening Meeting

30 greenline

Sono stati più di 400 i manager che il 4novembre hanno assistito a GAME GardeningMeeting: una giornata di convegni e spunti diriflessione, per fare il punto sull’andamentodel mercato del giardinaggio in Italia,organizzata da Greenline.

Analizzare l’andamentodei consumi di prodotti peril giardinaggio hobbisticoin Italia non è un compito semplice.Per una serie di motivi. Anzitutto non è semplice identificareun netto “confine” tra consumi hobbi-stici e professionali: non è raro infattiche un giardiniere professionista alleprese con la manutenzione di piccoligiardini utilizzi dei prodotti hobbistici,per esempio sacchi di terriccio da 50litri; così come non è da escludereche gli hobbisti più “evoluti” ricorranoa forbici per la potatura concepite perun uso professionale, anche solo peril gusto di utilizzare degli attrezzi di al-ta qualità. Un secondo ostacolo è lastruttura non omogenea della rete di-stributiva italiana, che vede in alcuneRegioni una forte presenza di gardencenter (Lombardia, Veneto ed Emiliain primis), mentre in altre (per esem-pio nel centro-sud) prevalgono netta-mente le rivendite agrarie, le ferra-menta e i centri bricolage, che giova-no della pressoché assenza dei cen-tri giardinaggio.Non va poi dimenticato che il “merca-to del giardinaggio” non è 1 solo mer-cato, ma è la somma di tanti compar-ti (piante, concimi, terricci, vasi, at-

trezzi, ecc.), ognuno con dinamicheevolutive differenti e reti distributivespesso molto diverse fra loro.A tutto ciò va aggiunta la cronica man-canza di analisi di mercato affidabili,capaci di fotografare l’andamentodelle vendite di tutti i mercati e i ca-nali coinvolti, in modo da ottenere unquadro generale dell’evoluzione deiconsumi degli articoli per il giardinag-gio nel nostro Paese. GfK analizza ilsell out dei centri bricolage: ma gli al-tri canali quanto fatturano?In questa “oscurità”, è normale chealla fine di ogni anno tutti gli operato-ri della distribuzione si domandino:“ma come è andato il mercato delgiardinaggio quest’anno? Le venditesono cresciute o diminuite? E qualisono i comparti che sono andati me-glio o peggio?”. È per rispondere aqueste domande che Greenline ha or-

ganizzato il 4 novembre il convegnoGAME (acronimo di Gardening Mee-ting) a Milano. Una giornata di incon-tri e speech formativi, dedicata ai ma-nager della distribuzione italiana coin-volti nel mercato del giardinaggio.

Come cambia il modo di vendere giardinaggio

Un obiettivo che ha colto l’interesse dimolti, visto che sono stati più di 400 i

a cura della redazione

COME È ANDATO IL MERCATO DELGIARDINAGGIO QUEST’ANNO? LEVENDITE SONO CRESCIUTE ODIMINUITE? E QUALI SONO ICOMPARTI CHE SONO ANDATI MEGLIOO PEGGIO?

Il gotha del gardeningsi è incontrato a GAME

manager che hanno partecipato a GA-ME, grazie anche al patrocinio di Pro-mogiardinaggio, l’Associazione noprofit che riunisce le principali impre-se del settore gardening (della produ-zione e della distribuzione) e che hal’obiettivo di promuovere i consumi digiardinaggio in Italia facendo sistema(www.promogiardinaggio.org).La parte iniziale di GAME è stata de-dicata all’analisi dell’andamento dellevendite nel mercato italiano del giardi-naggio italiano nel 2014 e 2015, gra-zie alle testimonianze dei più impor-tanti gruppi distributivi in rappresen-tanza dei differenti canali presenti sulmercato: dai centri bricolage ai gar-den center, dalle agrarie ai grossisti diferramenta, fino all’e-commerce.Accanto alle testimonianze dei prota-gonisti della distribuzione, hanno of-ferto molti spunti di riflessione gli in-terventi di vari esperti ed analisti: Lo-renzo Faregna, direttore di Agrofar-ma, ha spiegato gli effetti per la distri-buzione dell'imminente nuovo decre-to sull'uso degli agro-farmaci a uso

non professionale, Paolo Montagniniha soffermato l'attenzione sulle mi-crorelazioni nel punto vendita, men-tre Ivano Garavaglia di GfK ha pre-sentato in anteprima uno studio inter-nazionale dedicato al gardening.Molto apprezzati i due ospiti interna-zionali che hanno sicuramente offer-to alla platea più di uno spunto di ri-flessione: John Stanley, il ricono-sciuto guru mondiale dei centri giar-dinaggio e collaboratore storico diGreenline, ha focalizzato l’attenzio-ne sulle risposte che dovrà dare ilcentro specializzato del futuro, men-tre Sanjay Sauldie, direttore dell’Eu-ropean Internet Marketing Institu-tes e uno dei più importanti espertidi internet, ha analizzato l'influenzadelle nuove tecnologie nel processod'acquisto dei prodotti per il giardi-naggio, fornendo al pubblico moltesuggestioni utili per affrontare consuccesso la sfida del “commercio fi-sico” nell’era digitale.Le slide degli interventi sono dispo-nibili nel sito www.gamexpo.it.

Nella foto: un momento dello speech di John Stanley, il gurudel centro giardinaggio e uno dei più importanti influencerdel mercato internazionale.

Direttore dell'European Internet Marketing Institutes e docentedi matematica all’Università di Colonia, Sanjay Sauldie è unodei più importanti esperti di internet e ha fornito moltispunti di riflessione alla platea.

tools>>GAME Gardening Meeting

32 greenline

I responsabili della distribuzione hanno raccontato a GAME un 2014in crescita rispetto al pessimo 2013. E anche i primi nove mesi del2015 segnano globalmente un segno positivo.

La mattina di GAME Gar-dening Meeting è statadedicata all’analisi del-l’andamento delle vendite di giardi-naggio in Italia nel 2014-2015, gra-zie alle testimonianze di alcuni im-portanti retailer, in rappresentanzadei tanti canali distributivi che ani-mano il mercato del gardening na-zionale. In particolare i centri giar-dinaggio, i diy store, le agrarie (oagri-garden se preferite), le ferra-menta e l’e-commerce. Testimo-nianze che ovviamente non avevanola pretesa di rappresentare il pano-rama nazionale, ma sono state sicu-

ramente utili per capire le tendenzee gli andamenti di realtà così diffe-renti fra loro.Sono state così molto seguite le rela-zioni di Dario Bavicchi, responsabilecomunicazione di Giardinia, Massi-mo Polato, direttore acquisti giardi-naggio ed edilizia di Leroy Merlin Ita-lia, Paolo Di Giulio, category mana-ger giardinaggio di Self, WolfgangHofer, procuratore di Tuttogiardino,Paolo Valassi, strategic account de-velopment manager di eBay Italia eultimo, ma non per importanza, An-drea Lenotti, presidente nazionaledella Sezione Ferramenta di Assofer-met, che ha illustrato l’importanteruolo delle ferramenta nel panoramadistributivo nazionale del verde.

Il mercato torna a crescere

Dopo la caduta delle vendite del2013, nel 2014 è stato registratoun andamento generalmente positi-vo e anche i primi nove mesi del2015 stanno confermando una cre-scita tendenziale.I garden center appartenenti algruppo Giardinia hanno registratocrescite comprese tra il 3% e il 10%nel 2014, a seconda dei punti ven-dita e dei bacini d’utenza, confer-mate nel 2015 con un trend com-

preso tra il 4% e il 13%. Le venditedella catena Tuttogiardino sonoaumentate dell’8% nel 2014 e laprevisione per il 2015 è di un ulte-riore +9%. Nei primi nove mesi del2015 le vendite sono cresciute inmodo omogeneo tutti mesi, con leeccezioni negative del mese di ago-sto (-1%) e positive di luglio (+12%)e gennaio (+13%).Sul fronte dei centri bricolage, LeroyMerlin Italia ha registrato un au-mento del 4% nel 2014, con 19,7milioni di prodotti venduti a 6,3 mi-lioni di clienti (+2%). I primi nove me-si del 2015 segnano un +0,3%, maè interessante rilevare che nel 2014il reparto giardinaggio valeva circa il12,4% del fatturato totale di LeroyMerlin Italia, mentre nei primi tre tri-mestri del 2015 il suo “peso” è sa-lito al 13%.Le vendite di Leroy Merlin Italia attra-verso la nuova piattaforma di e-com-merce, lanciata quest’anno, valgonogià l’1% del fatturato del reparto.A proposito di e-commerce, hannodestato stupore i dati di crescita dieBay Italia: nella categoria Arreda-mento da esterni e giardinaggio levendite sono cresciute del 36% nel2014, con un’offerta di oltre104.000 prodotti e una vendita ogni4 minuti. La sezione Giardinaggio e

di Paolo Milani

Segnali di ripresa nel

gardening

IL GIARDINAGGIO PER LEROY MERLIN NEL 2015

(trend % di alcuni reparti nel periodo gen-set2015rispetto allo stesso periodo del 2014)

Piscine

Agro-farmaci

Irrigazione

Gazebi

Grigliati

Anti zanzare

Casette

2015

40%

10%

9%

9%

7%

6%

1%

2014

-13%

24%

-7%

0,50%

-2,50%

-10%

-0,50%

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Leroy Merlin Italia

34 greenline

bonsai, che comprende piante e at-trezzature, è cresciuta del 15% nelprimo semestre 2015, con un’offer-ta di 160.000 prodotti e una vendi-ta ogni 67 secondi.

Quali settori stanno crescendo?

Riguardo la catena di centri bricola-ge Self, per cui il settore giardino èlegato ai valori core aziendali, per-ché è importante per i clienti targeted è uno dei reparti a maggior valo-re aggiunto per l’insegna, nel 2014 iprodotti che hanno maggiormenteaumentato le vendite sono stati le pi-scine, le piante, le sementi, i terriccie i concimi. Sempre nel 2014, Giar-dinia conferma crescite nei settoribarbecue, arredo esterno, decor everde vivo; un risultato, quest’ulti-mo, in parte dovuto al “ritorno alpassato” - cioè le piante - di moltigarden center dopo la crisi del 2013.L’arredamento per esterni è stato unbest seller anche per eBay Italia: iprimi 3 prodotti più venduti del 2014sono gli ombrelloni, le sedie e i tavo-li da giardino. Singolare anche la per-formance delle amache con 3.000pezzi venduti.Anche il Natale sembra essere an-dato bene nel 2014: segnalano cre-scite sia Giardinia, sia Self (dove lu-ci e addobbi segnano +25% e+45%).Nelle 17.189 ferramenta analizza-te da Assofermet in collaborazionecon Fox & Partner, l’11% tratta ar-ticoli per il giardinaggio e hanno re-gistrato crescite nelle vendite di at-trezzi per il giardino (+1,7%) e di

sementi (+0,4%).In generale possiamo dire che nel2014 sono andate male soltanto levendite di prodotti per l’irrigazione,il comparto che ovviamente ha mag-giormente sofferto per l’estate piùpiovosa degli ultimi anni. E non è uncaso che nel 2015 l’irrigazione siatornata a crescere: nei primi novemesi da Leroy Merlin ha segnato un+9% (dopo il -7% del 2014) e sueBay il +6%.Confermato invece anche nel 2015l’aumento delle vendite di piscine,barbecue e arredamento per ester-no. Crescono in Giardinia, in LeroyMerlin (+40% le piscine) e in Self (an-che qui le piscine superano il 35% dicrescita). Interessante a questo pro-posito la prestazione di Leroy MerlinItalia nell’e-commerce, dove ai primitre posti dei best seller troviamo i ga-

zebi (+63%), le casette per giardino(+82%) e i barbecue (+28%). Per quanto riguarda i prodotti piùtecnici, eBay segnala un aumentodelle vendite di sementi del 33%.Per Tuttogiardino i settori che sonocresciuti di più nei primi nove mesidel 2015 sono le piante (+10% erappresentano l’8,8% del fatturatototale), il pet (+5% con peso del9,8% sul totale) e la motocoltura(+5,5%). È bene precisare che i ne-gozi di Tuttogiardino rappresentanoun’evoluzione delle classiche riven-dite agrarie e sono punti vendita par-ticolari: salvo alcune eccezioni han-no metrature limitate (250-400 mq)e spesso affiancano alla vendita alpubblico delle attività rivolte al mer-cato professionale (per esempio lavendita di concimi e agro farmaci).Hanno il grande vantaggio di essere

TUTTOGIARDINO NEL 2015(trend % mensile - confronto primi 9 mesi del 2015 e 2014)

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Ifs Tuttogiardino

LA CATEGORIA "ARREDAMENTO PER ESTERNI" SU E-BAY

Fonte: elaborazione di Greenline su dati di eBay Italia

fortemente radicati nel territorio, diservire zone periferiche talvolta ir-raggiungibili dai negozi di grandi di-mensioni e di avere una credibilitàspesso storica nel fabbisogno di ba-se dei prodotti per il giardinaggio, glianimali e l’agricoltura. Nell’ambitodi GAME Gardening Meeting, Tutto-giardino ha sottolineato due aspettiinteressanti relativi allo sviluppodella sua offerta: l’aumento dei vo-

lumi d’acquisto da fornitori italiani(+15% nel 2015), con l’adesione alprogetto Fai per promuovere la ven-dita di piante prodotte nel nostroPaese, e l’incremento delle privatelabel, cioè i prodotti con marchioTuttogiardino. Dopo il pellet (nel2011), i terricci (2013) e le semen-ti (2014), nel 2015 svilupperanno li-nee a marca privata per le sementida prato, i concimi e il cibo per cani.

IL MERCATO DEL BRICOLAGE IN ITALIA

69%

22%

GDA

Normal trade

9%

GDS

Fonte: Assofermet, Fox & Partner, Agenzia Entrate, GfK

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QUANTO PESANO LE VENDITE ONLINE?(analisi dell'incidenza delle vendite online e confronto tra quattro paesi)

Fonte: elaborazione di Greenline su dati GfK

Nota: è indicata l'incidenza delle "vendite online" sui Technical Consumer Goods; cioè prodotti "fisici" (quindi nientebiglietti, assicurazioni o scomesse), come elettronica, telefonia, information technology, grandi e piccoli elettrodomestici, ecc.

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tools>>Blumen

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Dopo aver conquistato Crescita Miracolosa,Blumen ha arricchito la propria offertaanche con i brand Fito, Dueci, Get Off e Vape, diventando una delle impreseitaliane con il catalogo più interessante delmercato del gardening. Ce ne parla RaffaeleFalangi, direttore commerciale di Blumen.

Blumenfa incetta di marchi

Lo scorso ottobre Blu-men, produttore storicodi sementi per il giardi-naggio, ha annunciato l’acquisizionedei brand della Divisione Plant Caredi Guaber, entrati nel portafoglio diHenkel dopo l’acquisizione del giu-gno 2014 del gruppo Spotless, dicui Guaber faceva parte. In partico-lare si tratta di marchi molto noti aiconsumatori, come Fito (e la suaGreen Revolution), Dueci e Get Off.Non contenti, a novembre Blumenha trovato anche un accordo conHenkel per la distribuzione in esclu-siva dei prodotti a marchio Vape neicanali specializzati.Dopo aver ampliato in questi anni ilproprio catalogo con Crescita Mira-colosa (nel 2010), oggi Blumen com-pie un altro importante passo inavanti, inserendo anche i quattrobrand gestiti da Guaber fino a pochianni fa e diventando una delle impre-se del settore gardening con l’offer-ta più completa.

di Paolo Milani

“LA NOSTRA INTENZIONEÈ QUELLA DI ESSEREAL FIANCO DEI RIVENDITORIITALIANI CON PRODOTTIITALIANI, PER OFFRIRE TUTTII SERVIZI NECESSARI PERESSERE CONSIDERATIVERAMENTE PARTNER”.Raffaele Falangi, direttore commerciale diBlumen

Per saperne di più abbiamo incon-trato Raffaele Falangi, direttorecommerciale di Blumen, che fra l’al-tro ha avuto un importante passatoin Guaber e dunque conosce benequesti brand.

Dalle sementi alla scelta multimerceologica

Greenline: Come nascequesto accordo conHenkel?Raffaele Falangi: L’ideanasce dal lontano2007, anno in cui so-no uscito dall’alloraGuaber per entrare afar parte del GruppoBlumen e ha avuto ilsuo coronamentoquest’anno. Possoquindi affermare chesi è trattato di un lun-go corteggiamento,

che ha subìto un’accelerata la scor-sa primavera per concretizzarsi loscorso ottobre.

Greenline: Quali saranno le conseguenzeper i rivenditori?Raffaele Falangi: I rivenditori potran-no contare oltre che su un piano disviluppo brand triennale, che ci porte-rà a presentare sul mercato prodottiinnovativi, in linea con le nostre lineeguida principali come qualità, innova-zione e cura del packaging, anche suuna nuova campagna media già in fa-se di realizzazione in grado di soste-nere il sell out dei nostri prodotti.

Avranno inoltre la possibilità di acce-dere a un unico catalogo, che gli per-metterà di sfruttare tutte le sinergiederivanti da un’operazione di questogenere: quali, per esempio, un’unicafatturazione, unica consegna, unicominimo d’ordine, semplificando difatto la loro operatività quotidiana.

Greenline: Queste acquisizioni fanno segui-to a quella di Crescita Miracolosa e eviden-ziano l’intenzione di Blumen di proporsicome partner multi-offerta e non solocome leader delle sementi. Mi sbaglio?Raffaele Falangi: La nostra intenzio-ne è quella di essere al fianco dei ri-

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venditori italiani con prodotti italia-ni, per offrire tutti i servizi necessa-ri per essere considerati veramentepartner. I nostri agenti saranno formati perpoter presidiare più reparti, in primissementi poi fertilizzanti quindi insectcontrol, per garantire ai rivenditoriquel supporto necessario per unosviluppo corale del business. Offri-ranno lay out o soluzioni espositiveper qualsiasi tipologia di punto vendi-ta, oltre a sostenere i rivenditori congiornate promozionali dedicate.

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tools>>Flormercati

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Le più importanti associazioni di categoriadel “verde” hanno sottoscritto

un documento congiunto con tre proposteal Governo. Sede dell’incontro è stato

il tradizionale “Porte Aperte” diFlormercati, l’ultimo con la direzione di

Enrico Delucchi che ha annunciato il suoaddio alla cooperativa.

Il verde “fa sistema”

al Porte Apertedi Flormercati

Il 20 novembre i sinda-cati e le più importantiassociazioni del settorehanno deciso di fare sistema ehanno sottoscritto il documento “Ilverde che fa bene al Paese”: cioè

un invito congiunto al Governo contre proposte. Promotore dell’incontro è stata As-sofloro Lombardia e gli altri firmata-ri sono: Cia, Coldiretti, Confagricol-tura, Confartigianato, AssociazioneFlorovivaisti Veneti, Associazione Vi-vaisti Pistoiesi, Florveneto, Associa-zione Giardinieri Reggio Emilia e Mo-dena, AIAPP (Associazione Italianadi Architettura del Paesaggio), Aicg(Associazione Italiana Centri Giardi-naggio), Assoiride, AssociazioneParchi e Giardini d'Italia, Asproflor,Consorzio Fiori Tipici Lago Maggioree Biellese, Consorzio FlorovivaisticoAmbientale Jonico, Flora Toscana,Distretto Rurale Vivaistico Ornamen-tale Pistoia, Distretto Altolombardo,Distretto Plantaregina, Distretto Flo-ricolo Ligure, Associazione Florovi-

vaisti Bresciani e Anve (Associazio-ne Nazionale Vivaisti Esportatori).Le tre proposte puntano a una defi-scalizzazione delle opere verdi, almiglioramento delle azioni da partedella dirigenza del servizio fitosani-tario nazionale con adeguamentoagli standard europei e alla correzio-ne dell’art 24 del decreto SbloccaItalia, che consente ai Comuni di im-piegare personale volontario ancheper i lavori di manutenzione del ver-de pubblico, con ricadute negativesul settore e sulla qualità del verdeaffidato a personale non qualificato.

La “Cernobbio” del verde

L’incontro è stato organizzato nel-l’ambito del tradizionale PorteAperte annuale della cooperativaFlormercati di Montichiari (BS),che spesso si è contraddistinto inquesti anni per l’alta qualità deisuoi convegni.“Quest’anno è stato secondo mepiù interessante del solito – spiegaEnrico Delucchi, direttore di Flor-mercati – e siamo ancora più soddi-sfatti perché lo abbiamo organizzatoda soli. L’incontro del mattino conPaolo Montagnini è stato molto se-guito e voluto dalla cooperativa,mentre nel pomeriggio abbiamo ac-colto la richiesta di Assofloro Lom-Enrico Delucchi direttore di Flormercati.

a cura della redazione

bardia e abbiamo ospitato volentierila tavola rotonda: c’erano i massimidirigenti della floricoltura italiana eanche Flormercati ha registrato unrisultato positivo, con un incremen-to di ordini del 20-25% rispetto al-l’anno scorso”.

Delucchi lascia Flormercati

Nel corso del Porte Aperte del 20novembre è stata annunciata an-che l’interruzione della collabora-zione fra Flormercati e Enrico De-lucchi, il suo direttore negli ultimi26 anni. Lo abbiamo incontrato persaperne di più.

Greenline: Come mai questa novità?Enrico Delucchi: È un percorso con-cordato con la cooperativa e vado viacon molta serenità e in assoluta ar-monia. Abbiamo concordato conFlormercati un percorso d’uscita equest’anno ho aiutato la crescita ditre professionalità per i vari settori,amministrativo, logistica e commer-ciale. In Flormercati stanno cam-biando tante cose in modo positivo eci stiamo concentrando sul core bu-siness. Molte novità si vedranno giànel 2016. Ma per portare avanti nuo-ve idee e per riacquistare la compe-titività nel miglior modo possibile, civogliono anche ragazzi che hanno la

grinta che avevo io quando sono en-trato in Flormercati 26 anni fa.

Greenline: In realtà la tua esperienza nelsettore inizia ancora prima…Enrico Delucchi: Nel febbraio 1979fui assunto dalla Perfumo Floricol-tura dopo 3 colloqui che sgrossaro-no 120 candidati fino ad assumerne2. I Perfumo erano imprenditori flo-ricoli genovesi trasferitisi a Sarzana(SP) come altri colleghi per lavorarein terreni pianeggianti; avevano 30dipendenti ed erano allora l’aziendaleader nella produzione di Bromelia-cee, Dieffembachie, Croton, ecc. Il nome Perfumo ai più dirà ben po-co ma coloro che hanno i capelli gri-gi ricorderanno certamente che fu-rono i principali artefici del progettoAmiata, ovvero un progetto di ricon-versione industriale per creare occu-pazione alle migliaia di dipendenti li-cenziati a causa della chiusura delleminiere di mercurio del Monte Amia-ta. Considerando che la zona avevamolti siti geotermici, pensando disfruttare il calore del sottosuolo perriscaldare le serre di produzione,sul finire degli anni Settanta su spin-ta dei Perfumo vide appunto la luceil progetto Floramiata, allora la piùgrande struttura serricola in ferro-vetro in Italia e a corpo unico anchela più grande d’Europa.

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Greenline: Da lì il tuo passaggio inFloramiata?Enrico Delucchi: Visti i buoni risultatida me ottenuti a Sarzana, nei primianni Ottanta mi fu proposto di lavora-re nella nascente struttura. Vi entraicome capo-area Italia e alcuni annidopo divenni responsabile vendite. Le produzioni crescevano in manie-ra esponenziale e contestualmentecresceva la rete vendita e la capaci-tà di penetrazione con i nostri pro-dotti nel panorama floricolo italiano,fino ad arrivare a fatturati annui co-stantemente oltre i 25 miliardi di li-re e consolidando un’immagine diuna realtà solida, con pochi articolima prodotti in grandi numeri e sem-pre di buona qualità.

Greenline: Come arrivi in Flormercati?Enrico Delucchi: Complice il miomatrimonio con Mariella e il fattoche entrambi eravamo di origine par-mense, sul finire del 1988 comin-ciai a guardarmi intorno per trovareuna attività in una zona più vicina al-le nostre famiglie d’origine. Fu cosìche, tramite diversi colloqui con Gi-no Trolese e Giuseppe Dester, stori-ci presidenti che si sono susseguitiin cooperativa, la mia strada si in-crociò con quella della Flormercati.La struttura era nata nel novembredel 1986 e aveva pertanto solo dueanni di piena attività, svolta sotto ladirezione di Renato Santi che io so-stituii appunto il 16 marzo 1989. Ci volle tutto il mio coraggio e l’adre-nalina del neosposo per passare dauna realtà forte e consolidata comeera allora Floramiata a una piccolacooperativa, appena nata, su cui nes-suno avrebbe scommesso! Invece,scorrendo l’elenco soci, mi resi contoche questi erano tutte persone serie,buoni produttori e con buone possibi-lità di crescita: così accettai l’offerta!Non mi sono mai pentito della scelta

fatta. Gli anni iniziali furono un’esal-tante avventura: i fatturati cresceva-no ogni anno, quasi sempre a due ci-fre, i Soci aumentavano le produzioniper andare incontro al crescente bi-sogno di prodotto della cooperativae, per far questo, aumentavano i mqdestinati alla produzione, ristruttu-rando le serre e spesso duplicando otriplicando quelle originali!La floricoltura nazionale e quella in-ternazionale cominciò a parlaresempre più spesso di questa nuovarealtà e a chiedersi il segreto di unacrescita così tumultuosa.

Greenline: Allora Flormercati era un casoisolato nel panorama italiano…Enrico Delucchi: Per tutti sono statianni ricchi di soddisfazioni economi-che, imprenditoriali e personali. Anniin cui fioccavano riconoscimenti siaper la struttura sia per le persone: ci-to solamente il Garofano d’Argentoe il Premio Fabio Rizzi per il Profes-sionista del Verde per quanto riguar-da il sottoscritto e non posso non ci-tare la visita ricevuta dalla nostrastruttura di tutti i componenti delCda del mercato olandese di Aal-smeer che ci vollero poi nella loro se-de come Cda di Flormercati, trattan-doci in un modo che definire regale èdir poco. Forse per comprendere co-me una così piccola realtà poteva te-nergli testa, non certo nei numeri masicuramente nei prezzi di tutti prodot-ti concomitanti, lasciando marginiben maggiori ai nostri produttori diquanto loro riuscissero a fare.

Greenline: Poi è arrivata la crisi?Enrico Delucchi: Dal 2003 al 2008furono anni di consolidamento e diuna gestione sempre attenta matranquilla. Poi arrivarono gli anni dal2009 ai giorni nostri, quelli della cri-si economica generale, che per i set-tori considerati “non primari” come il

nostro è stata ancor più pesante cheper altri. Nonostante questo Flormer-cati è riuscita a stare sul mercato epur in presenza di fatturati non più increscita bensì in calo, a remunerarei soci con prezzi che lasciano almenouna minima marginalità.Questo nonostante la concorrenzanazionale e internazionale, magariper necessità, continui da tempo apraticare politiche commerciali ag-gressive: politiche che però nonhanno potuto e non potranno cheavere conseguenze negative in pri-mis per chi le pratica.Oltre a rimanere ben presente sulmercato, in questi anni Flormercaticompie un processo di ristruttura-zione che arriverà al massimo com-pimento nel 2016: processo di cuila mia uscita alla fine del dicembredel 2015 è parte.Una uscita che, come ho detto, av-viene dopo aver assistito alla cresci-ta e alla assunzione di responsabili-tà di personale interno, cui ho cer-cato di trasmettere anche le mieesperienze con un processo duratomesi e che sono certo porterà a mi-glioramenti tangibili nella produttivi-tà, sfruttando al meglio anche nuo-ve sinergie con attori diversi della fi-liera floricola. Con la consapevolezza di lasciareuna struttura in grado di affrontarele sfide importanti e decisive che ilmondo floricolo ha davanti, non miresta che ringraziare Flormercatiper tutto quanto abbiamo fatto in-sieme e per l’autonomia e il rispet-to di cui mi sono sentito sempre cir-condato. Ringrazio il presidente at-tuale Giulio Beschi, il Cda, tutti i so-ci e fornitori e un grazie particolarea tutti i dipendenti della cooperativacon cui ho condiviso i problemi e legioie di ogni giornata lavorativa.

Greenline: Sei ancora giovane, non midirai che vai in pensione…Enrico Delucchi: Grazie alla leggeFornero mi restano molti anni primadi godere della pensione! Vorrà direche ne trarrà giovamento la mia fa-miglia e certamente meno i “funga-ioli” della Val Taro cui cercherò disottrarre sempre più prodotto!

Ú www.flormercati.itÚ www.assoflorolombardia.com

Enrico Delucchi all’inizio della sua carriera, quando collaborava con Floramiata.

tools>>Vigorplant

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Il 19 ottobre a Varese, presso la FondazioneMuseo dell’Aeronautica Volandia, più di 300invitati hanno partecipato alla festa per il40esimo anniversario di Vigorplant, l’aziendafondata nel 1975 e che ha “inventato” ilmercato dei terricci in Italia. Ce ne parla ilsuo fondatore, Gian Luigi Petranca.

1975-2015: i primi 40 anni

di VigorplantSe non conoscete GianLuigi Petranca, vi sietepersi qualcosa: non soloper l’attività imprenditoriale, di cuiora parleremo, ma soprattutto per lasua inarrestabile vitalità che – oltrea una famiglia e quattro figli – lo haspinto a vincere corse di autocross,creare team ciclistici e portarli allavittoria di ben 3 mondiali, nel 1992in Grecia, nel 1993 in Australia e nel1995 a San Marino nella categoriaJuniores, fondare la società navaleCompagnia del Po in omaggio allasua grande passione per le barchee, ultimamente, dedicarsi agli aerei.Il tutto in una sola vita. Di cui granparte dedicata allo sviluppo del suosogno industriale.Vigorplant nasce nel 1975, ma giàda qualche anno Petranca insiemea tre amici produceva sacchi di ter-riccio (circa 500 sacchi alla setti-mana), venduti nel piacentino e nellodigiano con la sigla FFFF: FamFüm Fred Fastidi (fame, fumo, fred-do, fastidio), cioè le condizioni incui lavoravano i quattro amici ven-tenni. Eppure in quei primi esperi-menti giovanili, stava nascendo unnuovo prodotto che dieci anni piùtardi sarebbe entrato nelle case ditutti gli hobbisti italiani.

La difficile partenza dei pionieri

Greenline: Come ti è venuta l’idea diVigorplant?Gian Luigi Petranca: Per caso. Dopoil militare per qualche mese ho fatto ilrappresentante per Cifo e ho notatoche i fioristi chiedevano i sacchi di ter-riccio, ma spesso gli ordini non veni-

vano evasi. Per l’azienda allora era unprodotto secondario, avevamo solo ilsacco da 3 litri e con costi di spedizio-ne molto alti. Eravamo all’inizio deglianni Settanta, nel boom del consumi-smo, e ho pensato che un prodotto“povero” come il terriccio, se benconfezionato, potesse entrare a farparte dei beni di consumo di massa.Solo che avevo 25 anni e non avevoidea di come si facesse e non c’era-no molti esempi da seguire allora.

Greenline: Oltre ai primi sacchi di terric-cio che arrivavano dall’estero, c’eranoaltre imprese italiane nel 1975?Gian Luigi Petranca: Qualcosac’era, anche perché nell’arco di po-

chi anni sono nate alcune attività. Ol-tre ad alcune ditte estere, mi ricordodi due produttori a Isola della Scalae in Toscana che oggi non sono piùsul mercato. Diciamo che sono statouno dei primi, forse non il primo.

Greenline: Non sarà stato semplice con-vincere i consumatori ad acquistare unsacco di terra, che allora molti raccoglie-vano tranquillamente nei boschi…Gian Luigi Petranca: Ho soffertomolto nella parte iniziale dell’attività,facendo sacrifici immani: lavoravosempre, senza mai un giorno di ferie,anche quando ero malato, anche ladomenica. Ma poi ho raccolto i fruttie recuperato il tempo perduto.

Luca, Gian Luigi e Marco Petranca durante la convention alla Fondazione Museo dell'Aeronautica Volandia.

di Paolo Milani

Greenline: Cosa è cambiato rispetto al1975?Gian Luigi Petranca: La burocraziache ormai limita l’imprenditoria: nel1975 ci ho messo mezz’ora a diven-tare artigiano e ti posso assicurareche non mi hanno neanche chiestodove lo facessi; adesso per asfalta-re un piazzale abbiamo dovuto por-tare un pacco di carte così. Noi ita-liani ci siamo inventati di tutto permetterci i bastoni fra le ruote da so-li: è un continuo rincorrere le norme. Una volta mi dovevo scervellare perinventare nuovi prodotti, oggi mi de-vo scervellare per cautelarmi pernon andare in galera, perché se c’èun incidente io sono il responsabile.

Un cambio generazionaleriuscito

Greenline: Lavorano con te i tuoi figli Lucae Marco affiancati da un team di manager,cui avete dato giustamente spazio allafesta per l’anniversario. Rispetto a ven-t’anni fa, oggi Vigorplant non è piùun’azienda “padronale”, in cui decidevitutto tu, ma “manageriale”. Mi sbaglio?Gian Luigi Petranca: Dopo averavuto la soddisfazione di aver crea-to un’azienda dal nulla, oggi ho laseconda soddisfazione di aver rea-lizzato il passaggio generazionalecon Luca e Marco nel migliore deimodi. Perché fare il passaggio ge-nerazionale è come fare una secon-da impresa!

Greenline: In che senso?Gian Luigi Petranca: È molto difficileperché devi permettere ai tuoi figli difare i propri errori. E per me, non èsempre stato facile trattenermi:quando vedo un errore mi vien subitoda dire “io lo avrei fatto diversamen-te” e trattandosi dei miei figli pensodi aiutarli. Oggi però sono molto con-tento: prima facevo dalla A alla Z, oradalla A alla B e Vigorplant vivrà an-che dopo di me. Ho avuto anche for-tuna, perché ho due ragazzi fantasti-ci che amano la nostra azienda.

Ú www.vigorplant.it

“DOPO AVER AVUTO LASODDISFAZIONE DI AVER CREATOUN’AZIENDA DAL NULLA, OGGI HOLA SECONDA SODDISFAZIONE DIAVER REALIZZATO IL PASSAGGIOGENERAZIONALE CON LUCA EMARCO NEL MIGLIORE DEI MODI.PERCHÉ FARE IL PASSAGGIOGENERAZIONALE È COME FAREUNA SECONDA IMPRESA!”.Gian Luigi Petranca, fondatore di Vigorplant

1975 – Il 25enne Gian Luigi Petranca

fonda Vigorplant, ditta artigiana, a San

Rocco al Porto in provincia di Lodi.

1990 – Vigorplant diventa un’industria e

costruisce l’attuale sede di Fombio.

Nasce uno dei primi laboratori di

ricerca interni dedicati al substrato

per coltivazione.

2008 – Inaugurazione del nuovo

stabilimento destinato alla

produzione di terricci professionali.

L'area produttiva di Vigorplant si

attesta sui 270.000 mq.

2011 – Grande debutto televisivo sulle

principali reti Rai, Mediaset e La7.

2015 – Vigorplant festeggia il suo 40°

anniversario con la partecipazione alla

manifestazione universale

ExpoMilano2015 e con il lancio del suo

primo concime.

La crescita di Vigorplant

47greenline

Lo staff di Vigorplant in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni di attività.

tools>>Buyer Point International

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Si è svolta lo scorso 24 novembre la primaedizione di Buyer Point International, cheha portato 47 aziende italiane ad incontrareoltre 70 buyer rumeni, in rappresentanzadelle principali insegne.

Il mercato italiano in mostra

a Bucarest

Il 24 novembre all’HotelIntercontinental di Bu-carest si è tenuta la pri-ma edizione di Buyer Point Interna-tional, una trasposizione del formatitaliano sul mercato rumeno che hapermesso alle 47 aziende presentidi incontrare i buyer delle principalirealtà operanti in Romania.Organizzato da Collins, il nostro grup-po editoriale, in collaborazione con ilsito specializzato rumeno Bricore-tail.ro, Buyer Point International èstato il primo esempio di iniziativadel mondo del brico-home-garden

che ha messo in contatto la produzio-ne con i principali compratori di unmercato estero. La capacità di far se-dere allo stesso tavolo gli interlocuto-ri deputati a condurre una trattativaha garantito una resa molto alta degliappuntamenti sviluppati, dando lapossibilità a tutti gli espositori di ac-cumulare in un unico giorno un patri-monio di contatti e informazioni cherichiederebbe diversi mesi di lavoro.Buyer Point International ha avuto ilpatrocinio di Ice e l’onore di esserestato inaugurato dall’ambasciatoreitaliano a Bucarest, dott. Diego Bra-

sioli, che ha sottolineato come sia im-portante che le aziende italiane veda-no la Romania come un mercato in cuipoter vendere e non solo come unPaese utile ai fini della delocalizzazio-ne della produzione. Luca Gentile, di-rettore generale di Ice, ha invece indi-cato i numerosi servizi che il suo isti-tuto può offrire per agevolare le azien-de nelle proprie attività commerciali,servizi indispensabili per comprende-re il mercato in cui si va ad operare.Il mercato rumeno ha reagito benissi-mo alla “chiamata”, garantendo lapresenza di oltre 70 buyer che hanno

di Carlo Sangalli

visitato con molto interesse le posta-zioni dei clienti. Il mix di aziende nuo-ve e consolidate sul mercato rumenoha reso la manifestazione particolar-mente proficua sia per i fornitori siaper i compratori, dando vita a un nu-mero davvero elevato di incontri oneto one. Oltre 30 le insegne presenti:da Carrefour a Auchan, da Arabe-sque a eMag, da Mobexpert a Prak-tiker. Nomi di primissimo piano chehanno sicuramente conferito presti-gio all'evento: da segnalare inoltre la

presenza di Leroy Merlin, presentenel Paese dal 2011, che per la primavolta ha partecipato a un evento delmondo brico in Romania.In generale l’impressione riscontratadalle aziende presenti è stata quelladi avere incontrato interlocutori seria-mente interessati a conoscere i loroprodotti e ad approfondire le condizio-ni commerciali per instaurare una col-laborazione. D’altro canto chi avevapartecipato al tour dei punti venditadel giorno precedente all’evento ave-

va potuto verificare personalmentecome l’offerta brico fosse estrema-mente variegata e diffusa anche aconcept diversi dal classico centrobrico. Realtà come Carrefour, Domoe Media Galaxy che rientrano nelmondo dell’eldom, o Mobexpert, si-mile al concetto di store rappresenta-to in Italia da Maison du Monde, of-frono comunque prodotti afferenti almondo brico-garden. Questo allarga-mento dei punti vendita “potenziali” èfavorito probabilmente da due fattori:

Da destra, David Giardino, AD del Gruppo Editoriale Collins,con il direttore generale di Confindustria Romania Rocco Ferri.

il primo è la ridotta diffusione del mercato dei negozi tradi-zionali, che quindi libera fette di mercato anche per riven-ditori che non sono per natura focalizzati al mondo brico. Ilsecondo è dato dal contesto di un’edilizia in forte espan-sione, soprattutto per quanto concerne la ristrutturazionedel parco edifici, che rende i prodotti per la casa una mer-ceologia fortemente acquistata in Romania.Un’ultima notazione riguarda il mondo dei rivenditori onli-ne, un canale che in Romania ha numeri e dinamiche mol-to diverse rispetto all’Italia. I principali player dell’e-com-merce rumeno sono aziende locali che si sono affermatenel corso degli anni favorite dall’assenza dei grandi opera-tori internazionali (per esempio non esiste Amazon.ro) eda una situazione infrastrutturale capovolta rispetto a mol-te nazioni, Italia in primis. In Romania infatti le connessio-ni sono molto veloci, capillari ed economiche, mentre lestrade in molti casi versano in condizioni difficili: questo fasì che per la maggior parte degli utenti risulti molto piùsemplice reperire un prodotto online e farselo consegnarea casa, visto il tempo e il disagio che dovrebbero metterein conto per arrivare al più vicino punto vendita.

Ú www.buyerpoint.it

Alessi

Alubox

Apex

Archman

Blumen

Brand

Cam International

Cav. Mario Valsecchi

Cefla

Cie Italia

Claber

Corderie Vitale

Diadora Utility

Eliplast

Epoca

Euroequipe

Euro3Plast

Ferraboli

Garsport

Giò Style

Globalfar

Go at top line

Graf

Italconsortium

Jilong Europe

Kaercher Romania

Kollant

Lavorwash

Maspe

MBM

Mustad

Neri

Palazzetti Group

Romeo Maestri

Rollplast

Saniplast

Sarom

Sodifer

Soragni

Toros

Telcom

Trioplast

Ungaro

Vivai Sandro Bruschi

VMD

Wiva Group

Ringraziamo le aziende presenti:

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Il mio mystery tour includeva una vi-sita da Migros, il supermercato lea-der in Svizzera, un luogo che traboc-ca letteralmente di idee.G. e A. Duttweiler hanno avviato laloro attività nel 1925 e sin da allorasi sono rivelati degli innovatori. Han-no sviluppato il proprio business at-traverso negozi pop up, prima anco-ra che il nome fosse inventato, por-tando dei supermercati itineranti di-rettamente dal consumatore; hannoproseguito sviluppando i primi nego-

La Svizzera avrà anchesolo 8 milioni di abitanti,ma questo piccolo Paesesenza sbocco sul mare ha quattro lin-gue ufficiali, tedesco, francese, ita-liano e romancio, oltre a una fiorenteindustria nel settore dell’orticultura.Di primo acchito sembrerebbe trattar-si di una società DIFM (Do It For Me),piuttosto che di una società DIY, con-siderato che i paesaggisti sembranosuperare di gran lunga i rivenditori diprodotti per il giardinaggio.A fine novembre sono stato in Sviz-zera su invito del Jardin Suisse, l’As-sociazione nazionale degli imprendi-tori giardinieri, per fare un interven-to all’interno di una conferenza e ac-compagnare un gruppo di negozian-ti in un mystery tour presso i princi-pali rivenditori del Paese.In Svizzera i retailer del settore sistanno preparando per il CongressoInternazionale di Igca (InternationalGarden Center Association) che siterrà nell’agosto 2016.

trade mktg>>strategie

Lo scorso novembre John Stanley si è recato in Svizzera e ne ha approfittatoper visitare alcuni rivenditori del paese, tra GDO e garden center. Ecco quali sono secondo lui i punti di forzadei nostri vicini d’oltralpe.

Svizzera... Soluzioni innovative per il 2016

di John Stanley

zi self service del paese, mentre og-gi l’attività di Migros si concentra sunuovi punti vendita dedicati ai mil-lennial, tramite il programma “Gene-razione M”. Secondo la dichiarazio-ne contenuta nel loro sito, Genera-zione M è quanto segue: "La pro-messa di Generazione M alle gene-razioni di domani. Migros si assu-me le proprie responsabilità,impegnandosi con promesse con-crete a favore del futuro che noitutti desideriamo”.

Migros

53greenline

Nel punto vendita questa filosofia ètestimoniata dai progetti ad alto valo-re aggiunto applicati dalla cooperati-va ai prodotti locali tradizionali, il tut-to unito a soluzioni grafiche per la de-corazione dello store, di qualità ec-cellente. Si tratta di un negozio che siconcentra sui valori in cui il consuma-tore crede e che sa come implemen-tare progetti basati su di essi.

Ma che dire dei garden center?La Svizzera, come molti altri paesi,sta assistendo allo spostamentodella popolazione, con sempre piùconsumatori che si trasferiscononelle aree metropolitane, facendodel giardiniere urbano uno dei nuovitarget di consumatori. Nel settorespecifico, questo spostamento stadeterminando dei cambiamenti a ca-rico dell’offerta dei prodotti e deiluoghi di commercializzazione.Il garden center urbano rappresentadunque uno dei modelli per il futuroe la Svizzera offre alcuni ottimiesempi su come questo possa fun-zionare. Il garden center Raschle èincorporato all’interno di un centrocommerciale di Wädenswil, non èmolto grande ma dispone di un ec-cellente assortimento di prodottiper soddisfare le esigenze del giar-diniere urbano. Gode anche del van-taggio di trovarsi in un centro com-

tatori anche attraverso l'installazio-ne di una pista di pattinaggio nel belmezzo del punto vendita. È uno spa-zio disponibile, quindi perché nonutilizzarlo per arricchire le attività adisposizione del pubblico? In Svizzera i garden center maggiorisi trovano ad affrontare alcune del-le sfide comuni a quelle di altri pae-si, che si tratti della giusta dimen-sione per massimizzare le venditeper metro quadrato nel futuro, o dialtri possibili sviluppi per ottimizzarel'utilizzo dello spazio. Un’altra tecnica adottata da Zulauf èstata quella di costruire al suo inter-no un villaggio di Natale con tanto di"piazza", nella quale vengono con-cessi degli spazi ad artisti locali peresporre e vendere i loro prodotti; gliartisti si alternano tutte le settimanein modo da garantire che nella piaz-za ci siano sempre nuove idee cheincoraggino il cliente a ritornare.Igca ci offrirà l'opportunità di vederela Svizzera al meglio di sé il prossi-mo agosto, quando saranno innu-merevoli le idee da portare a casa eda implementare nel proprio puntovendita.

Ú www.johnstanley.com.au

merciale e di potere presentare isuoi prodotti nella parte centrale delmall durante la stagione, esponen-do così un maggior numero di con-sumatori ai piaceri del giardino.Quella di proporre il prodotto al con-sumatore là dove è garantito il mas-simo traffico commerciale, è unastrategia chiave per l’azienda, chein questo modo incoraggia gli acqui-renti del centro a fare visita al gar-den center. I piccoli centri per il giardinaggio ur-bani necessitano di una rotazione dimagazzino più veloce rispetto aquelli più grandi ubicati fuori città,dato che il rendimento per metroquadrato deve essere più elevato.Ciò significa anche che devono es-sere in grado di aggiungere valore alprodotto per aumentare la mediadelle vendite, cosa che Raschle safare molto bene.

Idee natalizie per i gardencenterLa Svizzera dispone anche di grandigarden center fuori città, alcuni deiquali riconosciuti come leader a li-vello mondiale, tra cui Bacher Gar-dencenter, Gardencenter Meier eZulauf Gartencenter, tutti in gradodi fornire idee per il retail implemen-tabili nel proprio punto di vendita aldettaglio. Trovandomi in Svizzera inoccasione del black friday, ho assi-stito all’avvio della stagione delle fe-stività natalizie: la merce in esposi-zione toglieva letteralmente il fiato.Natale è un periodo in cui i negozian-ti possono davvero creare degli alle-stimenti scenografici nel loro puntovendita e questo è ciò in cui gli Sviz-zeri sono maestri. Zulauf attira visi-

Garden center Raschle

Garden center Zulauf

Chi vende

gardeningin Italia?

trade mktg>>Marketing & Telematica

È disponibile la nuova edizione delCensimento MMAS dedicato all’analisi delsistema distributivo dei prodotti per ilgiardinaggio. Uno scenario in cui sonoprotagonisti molti canali diversi, con fortidifferenze geografiche. Ecco i primi dati in anteprima.

Chi vende articoli per ilgiardinaggio in Italia?Dove sono ubicati i puntivendita? Quanto sono grandi e cosavendono esattamente? A queste edaltre domande sta cercando di darerisposta Marketing & Telematica,che dal 2013 ha avviato un’attività dianalisi del sistema distributivo italia-no dei prodotti per il giardinaggio: sitratta del Censimento MMAS (MicroMarketing Analysis System) che –prendendo in esame più di 6.800punti vendita – rappresenta oggil’unico strumento di analisi del retaildel gardening nel nostro Paese.Vale la pena di ricordare che Marke-ting & Telematica è un istituto di ri-cerca milanese, specializzato da 25anni nella realizzazione di censimentisulla distribuzione, come quello sulleferramenta italiane, ormai uno stru-mento consolidato in quel mercato.Grazie alla collaborazione instauratacon Marketing & Telematica, abbia-mo la possibilità di presentarvi inesclusiva i primi dati “macro” dellanuova edizione del CensimentoMMAS Giardinaggio Normal Trade.

La diversità dei canali e delle aree geograficheL’analisi dell’attività dei 6.300 negoziintervistati mette subito in evidenzala complessità del sistema distributi-

vo italiano dei prodotti per il giardinag-gio, con la presenza di numerosi ca-nali coinvolti, ben differenziati fra loroe geograficamente non omogenei.La maggioranza è costituita dalleagrarie (tra rivendite e consorzi supe-rano il 43% del campione del censi-

mento), seguiti dai garden center (cir-ca 30% con matrice più o meno floro-vivaistica) e dai “motoristi” (17%).L’analisi delle metrature espositivecoperte ed esterne, riflette le diffe-renze sostanziali dei vari attori in sce-na: dalle agrarie, spesso caratterizza-

di Paolo Milani

54 greenline

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tualmente piante, fiori e sementi(77,2%), terricci (56,1%), vasi(52,1%), concimi e agro-farmaci(51,9%). Questa è l’offerta “base”che caratterizza un negozio di giardi-naggio italiano, spesso affiancata damacchine (45,9%), elettroutensili(44,3%) e utensili manuali (40%).Guardando la classifica dal basso,spiccano il pet, trattato solo dal 15%dei punti vendita intervistati, l’arredogiardino (13%) e i barbecue (10%).Personalmente mi stupisce ancheche solo il 28% abbia dichiarato divendere prodotti per irrigazione.Tra i negozi che trattano verde vivo,le piante più diffuse sono le aroma-tiche, insieme alle perenni, ai gera-ni e alle rose. Rispetto all’elenco dipiante proposte nel censimento,ben il 62% degli intervistati ha rispo-ste “tutte”, indice di un’estrema va-rietà dell’offerta dei negozi italiani.Per capire le potenzialità del Cen-simento MMAS di Marketing & Te-lematica, è interessante sapereche vengono raccolte moltissimeinformazioni, tra le quali i brandtrattati o informazioni specifichesui prodotti. Per esempio possia-mo sapere che tra i negozi che trat-tano il pet food, il 23,2% lo propo-ne anche sfuso.

Ú www.metmi.it

te da piccole-medie metrature e ubi-cate nei centri urbani, ai garden cen-ter, di grandi metrature, specialmenteesterne, di solito periferici.La maggioranza dei punti vendita(62,8%) ha un superficie espositivacoperta inferiore a 500 mq e sco-perta di 1.000 mq (60,1%), cui fada contraltare una significativa per-centuale di negozi di grandi dimen-sioni: il 22% ha un superficie ester-na di oltre 3.000 mq e il 13,5% di-chiara una superficie coperta supe-riore ai 1.500 mq.Nel 70% dei casi si tratta di puntivendita con almeno tre addetti allevendite e solo il 5% ha più di dieci di-pendenti. Questa è la media naziona-le, ma analizzando i dati su base geo-grafica emergono delle grandi diffe-renze tra nord e sud del Paese: nelnord il 66% dei negozi ha meno diquattro addetti e il 5-6% ne ha più didieci, mentre nel sud e nelle isole lepercentuali passano a 77% e 4%.

L’offerta merceologicaFatte salve le tipicità regionali, l’of-ferta merceologica appare invecepiù omogenea a livello nazionale el’offerta di un’agraria lombarda nondifferisce poi tanto da quella del col-lega lucano. La maggioranza dei punti vendita in-tervistati ha dichiarato di offrire abi-

Nota: Il totale non è 100% perché alcune voci (indicate con *)erano abbinate come seconda classificazione.

LA RETE DISTRIBUTIVA ITALIANA DEL VERDE (split % del tipo di negozio, analizzati

da MMAS garden)

LE SUPERFICI ESPOSITIVE

AREE COPERTE AREE SCOPERTEConsorzio agrario

Florovivaista - con vendita al dettaglio

Negozio spec. macchinine e attrezzi da giardino

Garden Center

Rivendita agraria

Florovivaista - senza vendita al dettaglio*

In catene/franchising (DO)

Servizi di giardinaggio*

Grossisti di articoli giardinaggio*

Bazar*

Altro pertinente

33,6%

18,9%

16,9%

11,5%

10,4%

6,5%

3,5%

3,3%

0,5%

0,3%

3,7%

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica

LE DIFFERENZE FRA NORD E SUDSONO EVIDENZIATE DAI NUMERI. NELNORD IL 66% DEI NEGOZI HAMENO DI QUATTRO ADDETTI, MENTRENEL SUD SALIAMO AL 77,5%. NELNORD IL 5,5% DEI PUNTI VENDITAHA PIÙ DIECI DIPENDENTI, NEL SUDSOLO IL 3,5%.

10,1

25,5

13,5

4,9

13,3

8,724

11,2

12,4

22

11

6,7

36,7

Fino 100 mq Fino 250 mq

Da 101 a250 mq

Da 101 a250 mq

Oltre i 1.500 mq Oltre i 3.000 mq

Da 1.001 a1.500 mq

Da 751 a1.000 mq

Da 501 a750 mq

Da 251 a 500 mqDa 251 a 500 mqDa 501 a

1.000 mq

Da 1.001 a2.000 mq

QUALI PIANTE? (% di presenza delle piante - campione:solo chi ha dichiarato di vendere verde

vivo - risposte multiple)

Aromatiche

Perenni

Gerani

Rose

Begonie

Viole

Stelle di Natale

Annuali

Petunie

Primule

Tutte

Altro tipo di pianta

39,8%

38,5%

35,2%

32,3%

30,7%

27,5%

25,2%

22,2%

14,2%

14,2%

62,1%

12,5%

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica

Marketing & Telematica è una società specializzata in interventi di trade intelligence e in servizi di marketing

e customer satisfaction, basati sui più avanzati strumenti informatici e su una puntuale conoscenza degli

operatori dei canali distributivi, censiti con i database georeferenziati MMAS-Micro Marketing Analysis System.

Fiera Milano Rho | 24-26 Febbraio 2016

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LA FIERA PROFESSIONALEDEL FLOROVIVAISMO E DEL GARDEN

In viola le percentuali inferiori alla media nazionale.

1-2 addetti 3 addetti 4-5 addetti 6-8 addetti 9-10 addetti oltre 11 addetti

Nord ovest 44% 22% 17% 8% 3% 6%

Nord est 43% 24% 17% 7% 4% 5%

Centro 46% 27% 13% 7% 3% 4%

Sud e isole 53% 24% 12% 4% 3% 4%

Media Italia 46% 24% 15% 7% 3% 5%

QUANTI ADDETTI?(nr degli addetti alle vendita sul totale dei negozi analizzati)

VENDE PET FOOD SFUSO?(% dei negozi che vendono pet food sfuso,

sul totale dei negozi che hanno dichiarato diavere in assortimento il pet food)

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica

76,8

23,2SI

NO

COSA VENDONO? (% di penetrazione dei prodotti sul totale dei negozi analizzati - risposte multiple)

Semi, piante, fiori

Terricci, torbe

Vasi, sottovasi

Fertilizzanti, agro-farmaci, diserbanti, ecc.

Macchine da giardino

Elettroutensili

Utensili manuali

Antiparassitari per ambiente (topicidi, insetticidi, ecc.)

Irrigazione

Idropulitrici

Fai da te, bricolage

Cibo e articoli per pet

Arredo giardino da esterni

Reti

Barbecue, caminetti, forni da giardino

Festività (Natale, Pasqua, Halloween)

77,2%

56,1%

52,1%

51,9%

45,9%

44,3%

40,0%

37,7%

28,2%

24,2%

17,7%

15,0%

13,6%

12,7%

10,2%

9,6%

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica

Fonte: elaborazione di Greenline su dati Marketing & Telematica

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le, il cui valore viene immediatamen-te percepito. La struttura è stata pro-gettata dall’architetto Gian MatteoRomegialli e promossa dai fratelliPaolo e Emanuele De Bernardi, im-prenditori del settore. Il category ma-nagement, ossia la disposizione egestione del prodotto, sono state se-guite da Studio Montagnini.

L’innovazione inizia dal-la struttura stessa, apartire dalle forme e daimateriali impiegati dal progettista,che con grande rigore ha dettato le li-nee guida e inserito armoniosamen-te l’edificio nel territorio. La “vetrinain continuo” caratterizza e dà una vi-sibilità profonda all’area commercia-

trade mktg>>tendenze pet

In un mercato semprepiù competitivol’allineamento

dell’offerta rispetto al canale di

destinazione diventaun fattore

fondamentale per il successo.

La strategia diNewPharm si fonda

su assortimento,competenze del team

interno e su unambiente

coinvolgente,innovativo per ilconsumatore ed

efficace nelle vendite.

Innovazione nelPet Shop

Uno degli obiettivi iniziali: rendere ilnegozio differente rispetto agli stan-dard e dai competitor, presente nelterritorio, garantire una qualità perce-pita più elevata dell’area di vendita.Lavorare con colori e forme di comu-nicazione innovativi garantendo unnegozio facile da girare, facile dacomprendere. Seduttivo ma commer-ciale e in grado di enfatizzare il valo-re della proposta merceologica. Adat-to al libero servizio, con categorie diprodotti facili da individuare e corret-tamente segmentate per famiglia,ma allo stesso tempo esperienzialee con un team affiatato e capace diuna consulenza professionale.Trattandosi di un negozio di prossimi-tà, offerta e servizi sono stati model-lati con particolare attenzione al ter-ritorio e alla domanda locale. Questoapproccio rende NewPharm vincenterispetto agli standard offerti da alcu-ne catene dove la personalizzazionenon può essere così accentuata.

a cura della redazione

62 greenline

La struttura

La dimensione è di circa 250 mq, acui si aggiungono anche una tolet-tatura e un dog wash raggiungibilidal disimpegno che funge da in-gresso comune, e questa sinergiasi sta rivelando importante. L’of-fer ta comprende anche una attrez-zata farmacia veterinaria. Il layoutgenerale è stato studiato comeuno “shop in the shop”, con nego-zi tematici dedicati ai diversi ani-mali; ogni singolo negozio è statoquindi segmentato in relazione alposizionamento dei vari marchi, inmodo che il prodotto premium go-da di una posizione privilegiata.

un fuori banco. Questa soluzioneconsente di dare un tocco di espe-rienzialità e allo stesso tempo faci-lita la gestione delle promozioni edella stagionalità. Le aree fuoribanco, in legno/metallo a due livel-li oppure in pedana, sempre in le-gno, permettono anche la gestionedelle referenze voluminose ed altorotanti che nello spazio limitato delbanco potrebbero incorrere in rot-ture di stock. L’associazione complementare frabanco e fuori banco è prevista pertutte le principali categorie prodotto.La leggibilità della gamma, la fruibi-lità complessiva e quindi una facilecomprensione dell’offerta sono ga-rantite dai negozi tematici e le refe-renze, novità oppure in lancio, sonoinserite nelle testate di gondola. Iprodotti soggetti a una vendita con-sultiva sono stati invece inseriti inprossimità del banco cassa. La capacità del team interno nel ge-stire la consulenza al cliente finalecostituisce un altro rilevante fattoree una componente essenziale nellarelazione consumatore/prodotto. Èun elemento fidelizzante in grado digenerare cultura di prodotto e, diconseguenza, un potenziale incre-mento della spesa.I risultati hanno dato ragione alle so-luzioni adottate e, seppure in presen-za di nuovi e agguerriti concorrenti, ilnuovo negozio di NewPharm, che so-stituisce il precedente, cresce in ma-niera soddisfacente.

Ú www.newpharm.biz

Matteo Romegialli ha studiato conparticolare attenzione la comunica-zione, che si caratterizza per delle“alberature” che esaltano e rivesto-no lateralmente le testate di gondo-la, a cui si aggiungono dei supportiverdi a soffitto. Nel complesso que-sti elementi danno un’immagine“naturale” del punto vendita e dona-no una caratterizzazione realmente“bucolica”, che rende il processo diacquisto più disteso e piacevole. Ilrisultato è esteticamente divertenteed efficace, ma soprattutto apprez-zato dai consumatori. La qualità complessiva dell’immagi-ne e dell’area di vendita sono eleva-te, e da subito questi fattori sonostati individuati come ambiti di inve-stimento focalizzato al benesseredel cliente.

Obiettivi: visibilità dei pro-dotti e facilità di circolazione

Ogni punto vendita, però, come diceil nome, deve far uscire e ruotare lamerce e a Studio Montagnini è sta-to affidato il compito di garantire:circolazione, visibilità della gamma,gestione delle aree tematiche, sta-gionali e promo. L’occupazione dellospazio a terra non è elevata: piutto-sto che la densità di prodotto permq, il riferimento e l’obiettivo del-l’organizzazione dello spazio sonostati la facilità di circolazione, la ra-pida individuazione delle famiglieprodotto, la velocità di spesa. Il progetto ha quindi definito la ge-stione di ogni categoria merceologi-ca, che integra al banco ordinario

64 greenline

>> retailFlordenny

L’e-commerce secondo

FlordennyDopo aver aperto il garden center nel 2000,nel 2007 apriva uno store su eBay. Oggi con2.000 inserzioni e una crescita del 20% nellascorsa primavera, Flordenny si accinge adaprire il suo nuovo e-shop. Ne abbiamo parlatocon Floriano Gelsi, uno dei co-fondatori.

di Paolo Milani

Flordenny di Granarolodell’Emilia, in provincia diBologna, ha inauguratolo scorso autunno il suo nuovo e-shop, ma va detto che l’e-commerceha accompagnato da sempre l’attivi-tà di questo garden center.Fondato nel 2000 da Floriano Gelsie Daniela Capelli, forti di un’espe-rienza decennale nella produzionedi piante e fiori in vaso, Flordennyoggi si sviluppa su un’area di 6.000

mq e, come tutti i centri giardinag-gio moderni, affianca alla propriaproduzione florovivaistica l’offertadi altri produttori e una gamma diprodotti complementari per vivereal meglio il verde.Una particolarità di Flordenny èche dal 2007 opera online, primacon l’apertura di uno dei primi sto-re dedicati al giardinaggio su eBaye oggi con l’apertura di un e-shoppersonale.

Per saperne di più abbiamo incon-trato Floriano Gelsi, contitolare diFlordenny.

Prima il marketplace,poi l’e-shop

Greenline: Siete stati tra i primi nel set-tore a intuire le potenzialità dell’e-com-merce. Come è nata nel 2007 l’idea?Floriano Gelsi: Inizialmente cercava-mo la possibilità di far conoscere i

SIAMO ABITUATI A RAGIONARE CONI COSTI DEL GARDEN CENTER,MENTRE FARE E-COMMERCE È UNLAVORO COMPLETAMENTE DIVERSO.CON IL SENNO DI POI,BISOGNEREBBE PROPRIO STACCARLODAL PUNTO VENDITA E AFFIDARLOA UN ALTRO GRUPPO DI PERSONEDEDICATE.

Floriano Gelsi di Flordenny.

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nostri prodotti un po’ in tutta Italia,che altrimenti sarebbero stati rele-gati soltanto nella nostra provincia.Facevamo importazione di Tillan-dsie, allora eravamo in pochissimiin Italia, e l’e-commerce ci sembra-va l’unico sistema per distribuirle intutto il Paese.

Greenline: Oggi però l’offerta è piùampia…Floriano Gelsi: È stata un’esigenza:perché non erano sufficienti i volumidi vendita rispetto all’impegno chel’e-commerce richiede. D’altronde ag-giungere un prodotto allo shop onlineè un’opportunità di vendita in più. Ogni giorno cerchiamo di inserire arti-coli nuovi: tutto quello che aggiungi,sia con il drop-shipping sia quello chehai fisicamente in casa, è un’oppor-tunità di vendita. Quindi: perché no?

Greenline: Avete aperto lo store su eBaynel 2007, ma solo oggi avete aperto ilvostro e-shop. Conosco molti che hannofatto il processo inverso. Qual è stata lavostra esperienza?Floriano Gelsi: Forse siamo partititroppo presto e confesso che abbia-mo “realizzato il tiro” un paio d’annifa: in passato abbiamo anche valuta-to di abbandonare le vendite online. Poi sappiamo tutti quello cosa è suc-cesso, le vendite online sono esplo-se negli ultimi due anni, e ora so cheabbiamo fatto bene a rimanere.Abbiamo aperto ora il nostro e-shoppersonale ed è un’attività molto diver-sa rispetto al lavoro su eBay: alludo atutta la parte di posizionamento neimotori di ricerca e gli investimenti cheeBay fa giornalmente per essere neiprimi posti di Google.

Quali prezzi?

Greenline: In che modo gestite la politi-ca dei prezzi tra il garden center e l’e-commerce?Floriano Gelsi: Se abbiamo fatto er-rori in passato, era perché ragiona-vamo con la logica del garden cen-ter. Per esempio sui ricarichi. Men-tre lo shop online richiede ragiona-

menti completamente differenti equesto ci ha escluso per molto tem-po dal mercato. La verità è che oggi per essere com-petitivo sul mercato online, dovrestiuscire con prezzi più bassi del 20-30% rispetto a quelli del garden cen-ter. Noi invece abbiamo sempre rite-nuto scorretto nei confronti del clien-te, avere un prezzo online inferiore.Però è anche vero che una venditaonline ha certi costi e un gardencenter ne ha notevolmente di più.Questa differenza dovrebbe esserecomprensibile anche per il cliente.

Greenline: E quindi qual è la soluzione?Floriano Gelsi: Siamo abituati a ra-gionare con i costi del garden, men-tre fare e-commerce è un lavoro com-pletamente diverso. Con il senno dipoi, bisognerebbe proprio staccarlodal punto vendita e affidarlo a un al-tro gruppo di persone dedicate.Noi per esempio lavoriamo in due sul-l’e-commerce e gli altri dipendentifanno fatica a comprendere cosa c’èdietro. Perché lavorando nel negozionon sono abituati a vedere cosa c’èin giro: in rete vediamo di tutto, tutti igiorni. Vediamo dei prezzi che arriva-no a essere fino alla metà di quelliche vendiamo noi al pubblico. Ovvia-mente parliamo di un ufficio di 2 mq,con un pc connesso e una personache organizza l’eventuale presa in ca-rico di prodotti che non ha in magaz-zino: è ovvio che i costi di gestionesono completamente differenti.Detto questo, noi non facciamo labattaglia del prezzo e la politica azien-dale predilige la garanzia di un ottimoservizio. Su eBay abbiamo il 100% difeed back con più di 5.000 segnala-zioni che, per le norme di eBay, cipermette di apparire in prima pagina.

Greenline: Ho visto che non vendetepiante. Come mai?Floriano Gelsi: Nessuna logistica siassume la responsabilità e il verdevivo si danneggia. Vendiamo le Til-landsie online, ma per le piantepronto effetto è troppo problemati-ca la spedizione.

Greenline: Offrite il servizio click & col-lect, cioè la prenotazione online e il riti-ro nel punto vendita?Floriano Gelsi: Sì ed è gratuito esenza costi accessori. Ma sono po-chi i clienti che lo utilizzano. Anchechi abita nel bolognese per 6 euro dispedizione non si muove e preferi-sce la consegna a domicilio.

“Marketplace? Un passaggioobbligato”

Greenline: Come giudicate il supportodei marketplace, come eBay? Li consiglie-rebbe a un suo collega?Floriano Gelsi: È un ottimo primo ap-proccio all’e-commerce e mi sembraun passaggio indispensabile perchiunque voglia affacciarsi sul mer-cato online. Anche dal punto di vistadell’impegno e della correttezza neiconfronti del cliente.Io mi lamento, ma sono un devoto dieBay! Inoltre per aprire uno shop onlineservono circa 10.000 euro, una cer-ta preparazione e un progetto impor-tante. Su eBay, io faccio le inserzio-ni e inizio oggi la mia attività. Ovviamente tutti gli investimenti cheeBay fa per campagne di posiziona-mento e pubblicità, vengono chiesticome commissioni. Se la pubblicità dieBay funziona, noi vendiamo e guada-gniamo tutti, ma se la pubblicità nonfunziona, noi non spendiamo un euro.Quando invece devi gestire unoshop online personale devi affronta-re da solo investimenti importanti.

Ú www.shop.flordenny.itÚ www.flordenny.it

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>> retailOttimax

non solo ediliziaIl secondo punto vendita di Ottimax ha aperto il 10 ottobre scorsoad Afragola (NA): 11mila metri quadri (2mila di area esterna)destinati principalmente all’artigiano ma anche all’hobbista. Ce ne parla il direttore del negozio, Raffaele Massa.

di Marco Ugliano

Ottimax,

È stato inaugurato il 10ottobre scorso nel parcocommerciale Le Porte diNapoli, il secondo punto vendita diOttimax dopo quello aperto lo scor-so giugno a Olbia. A circa un mese dall’apertura, ab-biamo visitato il negozio con unaguida d’eccezione: Raffaele Mas-sa, direttore del punto vendita diAfragola, ci ha fatto da “Cicerone”all’interno del punto vendita, che sisviluppa su una superficie di11.000 mq di cui 2.000 mq di areaesterna dedicata all’edilizia e allacorte edile.

Greenline: Siete attivi da circa un mesesul territorio napoletano: chi è il clientetipo che entra nel vostro negozio?Raffaele Massa: Ci proponiamo co-me punto di riferimento per l’artigia-no, ma cerchiamo di abbracciareuna clientela più ampia fatta non so-lo dal professionista, ma anche dal-l’hobbista, grazie a un’offerta am-pia e profonda capace di soddisfarequalsiasi tipologia di cliente, arri-vando fino al privato.

Greenline: Qual è la vera forza di Ottimax?Raffaele Massa: La nostra forza è,senza dubbi, la capacità di poter di-Raffaele Massa, direttore del punto vendita di Afragola.

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sporre dello stock sempre presentein negozio in quantità elevata: perfare degli esempi pratici, siamo ingrado di garantire una fornitura mol-to importante di articoli, come portee caldaie, che l’artigiano difficilmen-te potrà trovare in altri format di ne-gozi diversi dal nostro.

Greenline: L’artigiano comincia a conside-rare Ottimax come un punto di ritrovodove iniziare la giornata di lavoro?Raffaele Massa: Ovviamente siamoancora lontani dall’immediata e tota-le riconoscibilità del marchio da partedei clienti e dei potenziali, anche per-ché siamo sul mercato da poco più diun anno, ma qualcosa si sta muoven-do. Sono già tanti gli artigiani che al-le 7 del mattino raggiungono col fur-gone il nostro negozio e, dopo averconsumato la colazione che offriamoloro gratuitamente, cominciano la“spesa quotidiana” per recarsi poisul cantiere. È esattamente questol’obiettivo che vogliamo raggiungere,quello di diventare il punto di riferi-mento, e perché no, di ritrovo, per iprofessionisti che ci riconoscono co-me gli specialisti dei settori: edilizia,elettricità, termoidraulica, vernici, fa-legnameria, ferramenta.

Greenline: Anche perché immagino chel’altro vostro punto di forza, oltre allaprofondità di gamma, sia anche la com-petenza del vostro personale…Raffaele Massa: Assolutamente sì,

hai centrato l’altro punto fondamen-tale che ci distingue da qualsiasi al-tro player della GD: la competenza ela formazione dei collaboratori. Sonotutti ragazzi svegli, dinamici e, soprat-tutto, molto preparati nei loro settoridi competenza. Abbiamo fatto un im-portante lavoro di recruiting predili-gendo quei profili alti capaci di garan-tire una professionalità che, nel no-stro comparto, è assolutamente ne-cessaria. Lo staff è composto da pro-fessionisti, abbiamo fatto uno sforzoper trovare persone che potesseroparlare la stessa lingua dell’artigia-no, che riuscissero a reggere un dia-logo con il professionista e non delu-derlo: idraulici, termoidraulici, elettri-cisti, serramentisti, piastrellisti.Se sbagliamo l’approccio rischiamodi perdere credibilità nei confrontidella nostra clientela: ciò va assolu-tamente evitato. I miei collaboratorihanno tutti una competenza e cono-scenza del prodotto che è fondamen-tale, perché in questo mestiere cosìtecnico e professionale che voglia-mo fare, è necessaria la formazione.

Greenline: Il cliente quindi da Ottimaxtrova il prodotto giusto, la competenzadel personale e si sente anche “coccola-to”: non può chiedere di meglio…Raffaele Massa: È esattamentequesto il nostro obiettivo. Dobbia-

mo riconoscere il cliente per nome etrattarlo in maniera dedicata.Greenline: Hai citato il prezzo: l’ennesimosforzo di Ottimax nei confronti dellaclientela è quello di offrire alla propriaclientela un prezzo molto competitivo,ma senza rinunciare alla qualità…Raffaele Massa: Il prezzo da noi èchiaro, trasparente e, soprattuttoassai competitivo: permettiamo atutti di capire qual è il prezzo finaledel prodotto. Ciò viaggia di pari pas-so anche con la qualità del prodot-to stesso, testimoniata dagli impor-tanti fornitori che hanno sposato ilprogetto Ottimax. Quando ci rivol-giamo all’artigiano è giusto farglisapere che abbiamo un partner va-lido sinonimo di garanzia. La nostraforza è mettere il miglior prodottosul mercato al miglior prezzo. Lascelta della visibilità del marchio dàsubito fiducia al cliente. Puntiamoanche sul localismo. All’artigiano dedichiamo inoltrel’OX Work, una card che dà la pos-sibilità ai possessori di otteneresconti personalizzati, possibilità dipagamento agevolato e comunica-zioni in anteprima: sempre conl’obiettivo primario di soddisfare almeglio le esigenze del cliente.

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Pur essendo focalizzato

sull’edilizia, nel negozio di Napoli

di Ottimax non manca un ampio

reparto dedicato al giardinaggio,

anche con piante vive.

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nuove apertureVuoi essere informato tempestivamente sulle nuove aperture?Iscriviti alla newsletter settimanale di www.mondopratico.it

Continua l’ampliamento della presenzadei punti vendita CFadda in Sardegnacon l’apertura dall’8 ottobredell’undicesimo store a TempioPausania, che si aggiunge a quelli diCagliari, Carbonia, Macomer, Nuoro,Olbia, Porto Torres, Senorbì, Sestu,Tortolì e Villacidro.CFadda Tempio è situato lungo laStrada Statale 127, che collega ilcapoluogo a Calangianus, e si articolain un’area vendita di oltre 1.500 mq.Un ampio parcheggio si estende invecelungo tutto il perimetro del negozio.Lo stabile coniuga alla perfezione latradizione del format del punto venditaCFadda, con i classici e riconoscibilicolori verde e blu lungo tutte le paretiesterne, e la sua innovazione, grazie auna struttura dalle forme geometriche,dotata di ampie vetrate, che ospital’accesso allo spazio espositivo internoe ne garantisce la luminosità.Il format CFadda, confermato con ilrestyling di alcuni storici punti venditae con l’inaugurazione a Senorbì del2014, è stato mantenuto ancheall’interno del punto vendita di Tempio:grande attenzione alla comunicazioneinterna, al design e alla funzionalitàdegli ambienti, nonché ai serviziofferti ai propri clienti: realizzazione di

cornici su misura, tintometro per lacreazione del colore della pitturadesiderata, duplicazione chiavi, tagliolegno, area ristoro e wi-fi gratuitoaccessibile in qualsiasi punto delnegozio. A ciò si unisce la più ampiaofferta di prodotti per abbellire emigliorare la propria casa:arredamento, vernici, riscaldamento,casalinghi, illuminazione, falegnameria,idraulica, giardinaggio, ferramenta,elettricità, accessori auto e pet,presentati in ampie aree espositive.Il nuovo punto vendita si inserisce apieno regime all’interno della catenaCFadda, portando a Tempio tutte lecaratteristiche che da semprecontraddistinguono l’azienda e il suopersonale specializzato. Da subito èstato anche attivo il servizio “Scegli eritira”, che permette di effettuare gliacquisti sul sito cfadda.com e di

ritirare il prodotto direttamente innegozio, avendo così la certezza ditrovare ciò che si cerca prima dispostarsi da casa, evitando file,velocizzando le procedure erealizzando la propria spesadirettamente dal computer o dallosmartphone.

Cfadda: undicesimo punto vendita

Venerdì 30 ottobreBrico Io ha riaperto alpubblico lo storicopunto vendita di Fornacidi Barga, in provincia diLucca. Già nel lontano2001 il negozio operavacome centro bricolage(era gestito inaffiliazione), ma nelfebbraio del 2013 fudistrutto da unincendio. L’edificiooriginario è stato oracompletamenteristrutturato erinnovato. Il punto vendita sisviluppa su unasuperficie netta di1.495 mq circa, adottail nuovo format dellacatena già applicato inaltri 18 punti vendita a

gestione diretta e affiliati e porta il numero dei negozi BricoIo a un totale di 111 unità, delle quali 61 a gestione direttae 50 affiliate.Propone un assortimento di circa 25.000 referenze,suddivise fra i 15 reparti: accessori auto, arredo bagno,casa, complementi d’arredo, decorazione, edilizia,elettricità, ferramenta, giardinaggio, idraulica, illuminazione,legno, scaffali, utensileria elettrica e manuale e vernici ecolle, cui si aggiungono i tre shop in shop L’Outlet delKasalingo, Bolle Blu, dedicato alla detergenza casa eall’igiene della persona, e L’Isola dei Tesori, con gli articoliper la cura e l’alimentazione degli animali d’affezione.Il nuovo Brico Io è dotato di tre casse, è gestito da unasquadra di 16 persone, compreso il caponegozio, puòavvalersi di un ampio parcheggio con oltre 40 posti auto.Variegata la gamma dei servizi offerti alla clientela: tagliolegno; taglio corde, reti e cavi elettrici; taglio tovagliati;tintometro; duplicazione chiavi, telecomandi e realizzazionetarghe; vendita a catalogo, preventivi gratuiti; ritiro acquistieffettuati sullo shop online www.bricoio.it; consegna merci adomicilio con piccolo contributo spese. Assicurati anche i“servizi cortesia”: accettazione carte di credito e bancomat,finanziamenti per acquisti rateali, parcheggio gratuito eaccesso per disabili.

Riapre il Brico Io di Fornaci di Barga (LU)

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News

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Brico Io ha aperto il suo decimonegozio in Sardegna: il punto vendita,inaugurato il 5 novembre scorso,subentra a PerFare, il primo centro delfai da te aperto a Cagliari e sull’isolaoltre 30 anni fa.A rilevare l’attività dalla famiglia Poddaè stato il Gruppo Kepos, storicoaffiliato di Marketing Trend, cui giàfanno capo gli altri nove Brico Io sardi(Quartu Sant’Elena, Capoterra,Carbonia, Iglesias, Sanluri, SantaGiusta, Macomer, Nuoro e TempioPausania). La rete Brico io raggiungecosì i 112 punti vendita, dei quali 61 agestione diretta e 51 in affiliazione.“Sono ben quattro i punti vendita BricoIo aperti in Sardegna in meno di dueanni”, dichiara Mario Aspesi,consigliere delegato di MarketingTrend. «Il merito è certamente diFabrizio Piras, che è sempre pronto anuove sfide. Questo Brico Io,completamente nuovo nell’offerta enell’insegna, è la continuità nelrinnovamento del negozio PerFaredella famiglia Podda, nato come ilprimo ipermercato del bricolage aCagliari. In questo caso abbiamodovuto dimostrare una grande capacitàd’adattamento dell’offerta in uncontesto urbano e competitivo moltoavanzato. Sono certo che la squadracui Piras ha affidato il nuovo Brico Iosaprà soddisfare i gusti e le attesedegli abitanti di Cagliari, dove

finalmente è arrivato Brico Io!».Il negozio si sviluppa su una superficiedi vendita di circa 1.500 mq e adotta ilnuovo format della catena, giàapplicato in altri 19 punti vendita sia agestione diretta sia affiliati.Propone un assortimento di circa20.000 referenze, suddivise fra i 17reparti: accessori auto, arredo bagno,arredo giardino, casa, complementid’arredo, decorazione, mobili, piccolaedilizia, elettricità, ferramenta,giardinaggio, idraulica, illuminazione,legno, scaffali, utensileria elettrica emanuale e vernici e colle, cui siaggiunge lo shop in shop L’Outlet delKasalingo.Il nuovo Brico Io di Cagliari è dotato didue casse, è gestito da una squadra di11 persone, compreso il caponegozio,

può avvalersi di un parcheggiospazioso. Ampia la gamma dei serviziofferti alla clientela: taglio legno;taglio corde, reti e cavi elettrici; tagliotovagliati; tintometro; vendita acatalogo, preventivi gratuiti; consegnamerci a domicilio con piccolocontributo spese. Assicurati anche i«servizi cortesia»: accettazione cartedi credito e bancomat, finanziamentiper acquisti rateali, parcheggio gratuitoe accesso per disabili.

Inaugurato a Cagliari il decimo Brico Io sardo

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Dal 15 ottobre è attivoil nuovo punto venditaBricofer aMariglianella, inprovincia di Napoli,quarto punto venditaBricofer gestito dalla A.Cangianiello diproprietà della famigliaCangianiello dopo quellidi Nola (NA), Pagani(SA) e Poggiomarino(NA), sempre inCampania.Su una superficie di5.500 mq più 500 mqdi area esterna, ilnuovo punto venditapropone circa 25.000referenze checompongono un’ampiaselezione di tutti i

prodotti del fai da te e del giardinaggio perfetti persoddisfare le richieste dei professionisti e degliappassionati del fai da te: legno, ferramenta, elettricità,illuminazione interna ed esterna, termoidraulica e arredobagno, sistemazione, autoaccessori, edilizia, elettroutensili,utensileria manuale, colle e sigillanti, vernici, edilizia,

pavimenti e rivestimenti, serramenti e garden.Anche il cliente più esigente trova un mondo di propostededicate alla decorazione della casa: tendaggi, tovagliato,accessori e arredo bagno, vernici per effetti decorativi,illuminazione fino all’ampia selezione di pavimenti,piastrelle e laminati.I settori tecnici dell’idraulica e termoidraulica, ferramenta,edilizia, elettricità propongono soluzioni in grado disoddisfare anche le richieste dei professionisti del settorecon una selezione di elettroutensili professionali pensati perchi ha esigenze particolari legate al proprio lavoro.Il nuovo punto vendita conta 45 addetti e 6 casse adisposizione dei clienti che possono avvalersi di numerosiservizi, tra cui: taglio legno, tintometro, duplicazione chiavi,sviluppo di progetti personalizzati, assistenza tecnica,finanziamenti.I clienti hanno la possibilità di richiedere la Premium Cardper aderire ai vantaggi del programma fedeltà di Bricofer ela Bricofer Professional Card, pensata per gli artigiani e iprofessionisti.“Con l’apertura di questo nuovo punto vendita oltre arafforzare la presenza di Bricofer in Campania, regionestrategicamente molto importante per noi, si consolida lacollaborazione con la famiglia Cangianiello, un partnerstorico del nostro Gruppo con cui condividiamo obiettivi,strategie e passioni grazie alle quali riusciamo a raggiungereinsieme traguardi cosi ambiziosi ed importanti” commentaMassimo Pulcinelli, presidente di Bricofer Italia.

A inizio novembre ci sono stati due festeggiamenti in casaBrico OK, in seguito alla doppia apertura a Ladispoli, inprovincia di Roma, e a Capoliveri, comune dell'Isola d'Elba.Il 3 novembre ha inaugurato il punto vendita romano: il citystore (misura “solo” 500mq), nonostante la superficieminima, è fornito di ogni merceologia Brico Ok Il Fai Da Te,disponendo di 10.000 referenze. Il punto vendita èstrutturato con all’ingresso uno spazio promozionaleseguito da idraulica e arredo bagno, si continua con ilreparto autoaccessori, ferramenta, giardinaggio, vernici elegno, fronte cassa corner illuminazione e elettricità. Solo2 giorni dopo ha aperto il punto vendita di Capoliveri (LI).

Gli elbani hanno accolto con entusiasmo l’apertura,presenziando numerosi all’inaugurazione e creando unafestosa atmosfera. Il negozio si sviluppa su circa 800 mq,dispone di 12.000 referenze e conta 6 collaboratori:all’ingresso è presente, come standard Brico OK, l’areapromozionale seguita dai reparti elettroutensili, ferramenta,autoaccessori, vernici, casalinghi e giardinaggio.Oltrepassando un’area esterna (coperta) dove i clientitrovano terricci, concimi corteccia ecc., si accede ad unostabile “gemello” dove è stata strutturata l’area legnocompleta di squadratrice per taglio a misura. A lato del boxinformazioni si sviluppa l’area illuminazione.

Doppia apertura per Brico OK

Ladispoli

Capoliveri

Aperto a Mariglianella (NA) un Bricofer da 5.500 mq

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WEBER

Il bbq salva spazioCon il modello di barbecue elettrico Q1400, Weber offre una possibilità di grigliareanche a chi vuole farlo in terrazzo o ha a disposizione un piccolo giardino.È pratico, leggero, dal design accattivante ed è anche facile da usare e da trasporta-re. I colori tra cui sceglierlo sono: dark grey, granite grey, teal blue, maroon.Le principali caratteristiche sono: dimensione griglia 43x32 cm; dimensioni prodotto62x66x49 cm; potenza 2,2 kW; braciere e coperchio in ghisa di alluminio; ampiamaniglia termoisolante; 2 griglie di cottura in ghisa di acciaio smaltata; manopola diregolazione della temperatura; vaschetta per la raccolta dei grassi; telaio in nylon rin-forzato con fibre di vetro; cavo elettrico 1,80 m.

BRIGGS & STRATTON

Un rasaerba al top per un verde perfettoPer un verde perfetto, anche le attrezzature da giardino devono essere in ottima forma. È perquesto che Briggs & Stratton ha ideato la nuova linea di prodotti Ultracare per la manuten-zione di tutte le attrezzature motorizzate da giardinaggio e da lavoro.La gamma comprende cinque innovativi prodotti: Bio Cleaning Spray, un detergente ad altacapacità pulente, ottimo per metallo, superfici verniciate e plastiche; Dirt Protector per man-tenere le parti metalliche, verniciate e plastiche, pulite e protette dagli eventi atmosferici;Carburettor Cleaner appositamente formulato per pulire e lubrificare le parti rimovibili nei car-buratori come spilli, valvole e getti; Heavy Duty Degreaser, una potente soluzione per una rapi-da pulizia e una facile rimozione di grasso e sporco dalla maggior parte delle superfici metal-liche; Hand Cleaner, un potente lavamani per rimuovere anche lo sporco più difficile.

A&G

La pala da nevePer arrivare con tutti gli strumenti giusti all’inizio dell’inverno,A&G propone questa pala da neve: semplice ma indispensa-bile aiuto in caso di piccole o grandi nevicate. Questa pala ècostruita in poliammide, il suo peso è di 850 g, mentre ledimensioni senza manico sono 34 cm (larghezza) e 40 cm(altezza).

Ú www.manici-legno-aeg.eu/

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GARDENA

Soffiatore a batteria leggero e comodoPer eliminare senza fatica foglie e residui che si depositano, il soffiatore èl’ideale. Gardena propone il modello a batteria AccuJet 18-Li, con una capa-cità di soffiaggio di 190 km/h.Questo soffiatore può essere utilizzato tranquillamente da chiunque, poichési distingue per leggerezza e praticità.Dotato di impugnatura ergonomica e munita di inserti in morbida plastica checonsentono un uso confortevole dello strumento in ogni situazione, AccuJet18-Li offre il grande vantaggio della libertà dai fili in ogni movimento.La potente batteria (BLi-18) ricaricabile agli ioni di litio garantisce un’ottimaautonomia di lavoro (può ripulire una superficie superiore a 250 mq) ed è for-nito un caricabatteria di serie.

Ú www.gardena.com

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THALIA FLOR

La nuova linea di aromi a impatto zero Eat me è il nuovo brand di piante aromatiche ecosostenibili, presentato ad Essen in occasionedi Ipm da Thalia Flor, in collaborazione con la sua azienda di produzione Agrithalia.Ponendo in primo piano il rispetto per l’ambiente, la ditta ligure propone la coltivazione in vasiVipot in lolla di riso, totalmente biodegradabili nel giro di 9/12 mesi. Oltre a permettere di rispar-miare energia in fase di produzione, tali vasi possono essere interrati direttamente con la pian-ta oppure smaltiti come rifiuti organici, risultando un ottimo contributo nei processi di produzio-ne di biogas. La crescita delle piante Eat me avviene in maniera totalmente naturale, senza espo-sizione a luci artificiali o a riscaldamento elevato, all’interno di contenitori porosi e permeabiliall’ossigeno, che rilasciano elementi nutritivi direttamente alle radici. Sono ben 35 le differentivarietà che compongono questa nuova linea, dagli aromi classici a quelli più ricercati, curiosi egolosi, disponibili 12 mesi l’anno per garantire al consumatore finale una reperibilità continua.

Ú www.www.thaliaflor.it

FISKARS

Attrezzi leggeri e maneggevoliPensata per chiunque ami prendersi cura del proprio orto o coltivare piante nel propriogiardino, la nuova linea Garden Light di Fiskars offre strumenti tra i più leggeri e maneg-gevoli presenti sul mercato. Questi nuovi prodotti puntano a gravare meno sulla schienadi chi li utilizza e, grazie proprio alla loro leggerezza, rappresentano un invito anche per ibambini a dedicarsi al verde di casa. Gli strumenti della linea Garden Light, inoltre, hannoun design elegante e di tendenza e sono stati progettati in tonalità chiare, coniugandoestetica e funzionalità. I manici degli attrezzi, dall’innovativa forma a “D”, sono legger-mente più piccoli rispetto a quelli normali, mentre le estremità sono realizzate in accia-io ad alta resistenza e durata. Il concetto di praticità viene messo in luce dalle prese digomma apportate alla struttura per fornire un migliore isolamento dal freddo, così comedalla forma dell’impugnatura progettata per scavare in profondità.

FERTIL

Terriccio in packaging riciclabileIl nuovo terriccio universale multiuso Iobio, immesso sul mercato da Fertil, punta sulla totale ecoso-stenibilità del suo packaging, riducendone a zero l’impatto ambientale. La confezione è completamen-te realizzata con cartone riciclato e contiene, a protezione del prodotto, un sacchetto in biopolimeroderivato dall’amido di mais, anch’esso biodegradabile e compostabile al 100%. Sostanze vegetali enaturali, come la cellulosa degli alberi coltivati per la produzione della carta o l’amido del grano turco,permettono la completa sostituzione della plastica (polietilene derivato dal petrolio), che tipicamentecompone i sacchetti dei terricci tradizionali. Terminato l’impiego del prodotto, la scatola potrà essereriutilizzata e infine gettata nell’apposito contenitore della raccolta differenziata. Il sacchetto in biopo-limero all’interno della scatola, invece, potrà essere gettato nel contenitore dell’umido o, in alternati-va, messo nel composter domestico, dove si trasformerà rapidamente in humus per il giardino.

Ú www.fertil.it

Ú www.fiskars.it

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COPYR

Da Copyr la nuova barriera naturale contro le lumacheLima Barrier di Copyr è un disabituante naturale di origine minerale, composto da sepiolite, unsilicato che si caratterizza per l’elevato potere assorbente. La particolare formulazione permet-te di asciugare l’acqua dal terreno, creando uno strato secco sgradevole alle lumache, limaccee chiocciole. Il prodotto ha un effetto repellente, in quanto entrando in contatto con la zona pro-tetta subiscono una rapida disidratazione che le costringe ad allontanarsi, senza restare ucci-se. Lima Barrier aiuta a migliorare la struttura del terreno ed è innocua per l’uomo e gli anima-li domestici. Il disabituante è ideale per proteggere le piante sia in campo sia in vaso e si con-siglia la distribuzione 1 volta al mese e, in caso di pioggia, ogni 2 settimane. Il prodotto è dispo-nibile sotto forma di granuli di colore bianco in un astuccio da 1 kg.

Ú www.copyrgiardinaggio.it

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big line <<

La stagione 2015 si è chiusa per Nicoli con unbilancio decisamente positivo, frutto dei notevolisforzi mirati ad ampliare la gamma di prodotti edessere sempre al passo con le ultime tendenze delvivere quotidiano.Credendo nel proprio progetto a lungo termine,l’azienda ha messo in campo anche per la stagione2016 notevoli risorse volte a un rinnovamento dellagamma prodotto, che continuerà anche per il 2017, ea ottimizzare i cicli produttivi per essere sempre piùperformanti e in linea con le esigenze di un mercato incontinuo mutamento.In particolare, il 2016 offrirà 283 nuove referenze nelcatalogo Garden e 94 in quello Florovivaismo, per untotale di 377 nuovi articoli. Le nuove linee Arkè e Arkè slim, dal designessenziale e disponibili in 5 misure e 7 colori, hannoavuto da subito grande successo, tanto che è già inprogramma un ampliamento della gamma in piùdirezioni.Linee già consolidate come Verve e Campana siarricchiscono con 8 misure di vasi aggiuntive, mentrel’offerta del Florovivaismo presenta 5 nuovi vasi confondi studiati per i moderni sistemi di coltivazione. Siè inoltre voluto dare il giusto valore alle lineeEvolution light ed Evolution diamond, creando peresse un catalogo separato in modo da veicolarle versoi canali distributivi più adatti.

Le novità riguardano anche i colori disponibili, conl’inserimento di 4 tonalità pastello di tendenza (cipria,salvia, crema, turchese), disponibili sia con finituralucida sia satinata, perfette per l’interno come perl’esterno. L’obiettivo è quello di armonizzare e ampliarele offerte di colori per le varie linee di prodotto, in mododa assicurare al consumatore la più ampia sceltapossibile e di venire incontro ai suoi gusti.Anche la linea Essential si colora così di nuove vivacitonalità (lampone e pistacchio), senza dimenticareche i tradizionali tortora, antracite, bianco e terracottanon devono mai mancare. Rimane quella di sempre, invece, la filosofia di Nicoli,che da 37 anni si impegna quotidianamente aprodurre il 100% in Italia, utilizzando materie primesicure e di qualità, privilegiando scelte produttive chetengono in considerazione la sostenibilità e il rispettodell’ambiente. Per quanto riguarda la presenza fieristica, l’azienda hagià confermato per il 2016 Myplant & Garden di Milano,Salon du Végétal di Angers e Spoga Gafa di Colonia,mentre altre sono ancora in fase di decisione.

Nicoli:verso un 2016 pieno di colorate novità

Per informazioni:Ú www.nicoli.com

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Nuovi colori moda ravvivano il giardinoDa anni presente sul mercato e leader nel settore dell’irrigazio-ne, Gf punta alla continua ricerca di prodotti di qualità.L’obiettivo è quello di rendere la cura del verde per i suoi clien-ti un momento di relax e di divertimento, fornendo loro strumen-ti sempre più pratici e performanti, ma non solo. L’ultima novi-tà di Gf consiste infatti in 4 nuove linee di colori moda (blu, fuc-sia, grigio e lime), che donano ai suoi articoli rinnovate vivacitàe brillantezza, valorizzandone il desgin. Queste nuove tonalitàcolorano l’intera gamma di prodotti per l’irrigazione: prese perrubinetto e raccordi, lance e pistole, irroratori, avvolgitubo emerchandising vario.

PIRCHER

La casetta-serra per riporre le pianteLa gamma di casette in legno di Pircher presentala casetta serra a pannelli, la struttura ideale perriporre le proprie piante nei periodi più freddi. Lacasetta è realizzata in pino impregnato di spesso-re 16mm ed è provvista di pavimento e piano dilavoro interno. Le dimensioni della casetta sono 1,5x2,1 metri.Per accedervi si utilizza la porta, dotata di fine-stre in plexiglass; su tutto il perimetro si trova-no sette finestre, per favorire l’ambiente e la

luminosità migliori.

Ú www.pircher.eu

Ú www.gfgarden.it

new line

BOSCH

Rasaerba a batteria, silenziosi e performantiPer avere un prato sempre curato con un minor consumo e un livello di rumorosità dimezzato,Bosch presenta due nuovi modelli di rasaerba a batteria da 36 Volt e 6,0 Ah: GRA 48Professional e GRA 53 Profes sional. Queste nuove macchine a batteria rappresentano una verae propria alternativa a quelle a scoppio, riducendo contemporaneamente le vibrazioni e i gas discarico emessi, ma assicurando il trattamento della stessa superficie a parità di tempo. Le bat-terie possono essere ricaricate in poco più di 40 minuti e il costo corrisponde circa a quello delfunzionamento di 3-4 lampadine da 60 watt accese per un'ora. Grazie alla velocità variabile, l’in-tensità di lavoro può essere adattata alle differenti condizioni del prato. L'altezza di taglio puòessere opportunamente regolata tra 20 e 70 millimetri grazie a una leva che si aziona con unasola mano e permette così rapidi aggiustamenti. La capacità del sacco di raccolta dell’erba è di69 litri per i rasaerba GRA 48 Professional e di 75 litri per i rasaerba GRA 53 Professional.

CHERUBIN

Staccionate robuste realizzate su misuraImpegnata da anni nel settore del legno, Cherubin è uno dei leader nella produzione di pali esistemi di recinzioni in questo materiale, oltre che di arredi per esterni, grazie a un investimen-to continuo nella ricerca. Una vasta gamma di paleria di vari diametri e lunghezze, abbinata aparticolari lavorazioni (sella, foratura), consente all’azienda di realizzare qualsiasi richiesta delcliente, essendo dotata di un modernissimo laboratorio in grado di eseguire lavori su misuracon grande accuratezza. I modelli vengono selezionati in base ai gusti personali, ma anche aseconda delle esigenze dell’ambiente nel quale andranno montati. In particolare, le staccio-nate vengono proposte in due essenze di legno: pino silvestre e larice. Il primo, impregnato inautoclave, è ideale per garantire la resistenza nel tempo grazie all’elevata protezione da agen-ti atmosferici e insetti, oltre che dall’insorgenza di funghi; il secondo è contraddistinto dallarobustezza e dalla resistenza alle intemperie.

Ú www.cherubin.it

Ú www.bosch.it

78 greenline

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Ú www.valagro.com

Ormai quasi conclusa la campagna Natale 2015, ètempo di tirare le prime somme sull’anno trascorso, e inCamaflor sono più che soddisfatti. La stagione iniziatacon un po’ di affanno si è conclusa, infatti, in mododecisamente positivo, grazie specialmente alla venditadelle collezioni natalizie. Le novità espresse sono statediverse, dal naturale all’elegante, e hanno riguardatovarie tipologie di oggettistica e arredo. Come semprel’azienda si distingue con la collezione di abeti nataliziartificiali, caratterizzati da un’impressionantesimilitudine con quelli naturali; due le novità presentatein questo campo e che, visto il forte interesse suscitato,saranno riproposte anche nella stagione 2016/17.L’anteprima della presentazione “Collezioni Natale2016” partirà dal 18 Febbraio 2016.Le novità introdotte dall’azienda durante l’annotrascorso non riguardano però solo le collezioniNatalizie, ma anche l’introduzione del nuovo brandIdeAmo. Il marchio si inserisce all’interno delladivisione verde vivo ed è stato presentato presso il polocommerciale di Casamassima nel mese di Ottobre. IdeAmo è nato per presentare un’immagine nuova,che potesse esprimere anche nel settore del verdevivo le caratteristiche di un prodotto esclusivo e diqualità. Con questo nuovo marchio – spiega LucreziaPagano, responsabile commerciale di Camaflor –l’azienda conta di essere maggiormente presente

presso garden center e fioristi che desiderano unalinea green di prodotti più ricercata.IdeAmo: un’idea da amare. E questo l’input da cui si epartiti per l’ideazione del nuovo brand, che identificauna gamma di prodotti di elevata qualità e di grandeeleganza. Lo slogan “IdeAmo il tuo mondo”rappresenta invece una promessa concreta adesclusivo vantaggio dei suoi acquirenti. Tutti i prodottiIdeAmo, infatti, grazie al fine design e all’elevataqualità che li contraddistingue, rispecchiano lacontinua tendenza di Camaflor alla ricerca del gusto edell’eleganza, per abbellire in maniera esclusiva edefficace il nostro mondo e l’ambiente in cui viviamo.

Per informazioni:Ú www.camaflor.it

CAMAflorpresenta IdeAmo:un’idea da amare

big line <<Camaflor

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