Cy TWOMBLY Paradise 2015

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Transcript of Cy TWOMBLY Paradise 2015

C y T w o m b l y P A R A D I S E

C y T w o m b l y P A R A D I S E

m o S T R A A C u R A D I J u l I E S y l v E S T E R E P h I l I P l A R R A T T- S m I T h

C A T A l o g o A C u R A D I J u l I E S y l v E S T E R

S A g g I o D I P h I l I P l A R R A T T- S m I T h

D E S I g n D I T A k A A k I m A T S u m o T o

C y T w o m b l y F o u n D A T I o n

D A m I A n I

E D I z I o n I m A T S u m o T o

S o m m A R I o

6 Prefazione – Gabriella Belli

9 Prestatori delle opere

13 Antichità psichedelica – Philip Larratt-Smith

35 Tavole

154 Elenco delle opere

158 note biografiche

166 mostre personali

171 Ringraziamenti

P R E F A z I o n E

g A b R I E l l A b E l l I

D I R E T T o R E F o n D A z I o n E m u S E I C I v I C I D I v E n E z I A

Cy Twombly torna a venezia nelle sale monumentali di Ca’ Pesaro a distanza di quattordici anni dalla sua

ultima presenza alla biennale del 2001, nuova tappa di un percorso che l’ha visto partecipare ben cinque volte

alla Mostra internazionale d’arte, a iniziare da quel lontano 1964, quando il suo già emblematico dipinto La

caduta di Iperione1 curiosamente non fu esposto nel padiglione curato da Alan Solomon per gli Stati uniti,

dove conquistarono la loro prima vetrina europea Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Claes oldenburg, Frank

Stella e altri artisti americani, bensì nella sezione Arte d’oggi nei musei, scelto da Palma bucarelli tra le opere

più rappresentative del panorama internazionale del momento, e sicuramente individuato per una sua possibile

collocazione museale, in un periodo in cui, come ricorda la stessa bucarelli in catalogo, solo da pochi anni si

era ripreso a incrementare il patrimonio pubblico sulla scia di mostre importanti, ma anche – dobbiamo pur

dire – grazie alla sua straordinaria intuizione critica.

una mostra, quella del 1964, che riuniva veri talenti, all’epoca non tutti noti al grande pubblico, ma

certamente già maturi protagonisti di una delle più intense stagioni della ricerca contemporanea. Stagione di

sperimentazione e di cambiamenti, dove al gesto perentorio di lucio Fontana, alla pittura informale di Emilio

vedova e alla cruda, drammatica manipolazione dei materiali di Alberto burri, Palma bucarelli accostava, tra

gli altri, il segno convulso e germinale di Twombly, una scoperta vera per la critica italiana e per un pubblico

selezionatissimo, che vi intravide subito la sua immaginifica vocazione classica, sensibile tanto alle luci del

mediterraneo quanto alle narrazioni della storia antica, tradotte dalla sua scrittura in una perfetta sintesi di

segno e significato.

ora la splendida mostra Paradise, resa possibile grazie al supporto della Cy Twombly Foundation di new

york, approda dunque a venezia come un cammeo prezioso, inedita testimonianza di un lavoro che si rigenera a

ogni sua apparizione in un continuum emozionale che non finisce di stupire “per la sua straordinaria intelligenza

visiva e la sua acuta sensibilità verso tutte le forme della bellezza, fisica, naturale e artistica”, come scrive Philip

larratt-Smith in catalogo. Paradise è, in definitiva, un percorso iniziatico che attraversa sessant’anni del lavoro di

Twombly e della sua indefessa creatività, e che ritrova proprio a venezia, in un contesto culturale che mantiene

sempre altissima l’attenzione del pubblico verso i grandi maestri, una rinnovata capacità narrativa, con un’apertura

a inedite incursioni nel mondo misterioso della vita, dei segni, delle parole e dell’immaginario.

Il ringraziamento più sincero della Fondazione musei Civici di venezia va a quanti hanno sostenuto il

progetto e permesso al museo di accogliere questa straordinaria mostra. un grazie particolare va a nicola Del

Roscio e al board della Cy Twombly Foundation. un sentito ringraziamento ai curatori della mostra Julie

Sylvester che ha curato anche il catalogo e a Philip larratt-Smith, il cui saggio in catalogo offre un contributo

critico alla lettura del lungo percorso artistico di Twombly. un grato apprezzamento anche a larry gagosian che

con Pepi marchetti Franchi ha supportato con entusiasmo il progetto, al graphic designer Takaaki matsumoto e

all’editore Damiani i quali hanno realizzato un volume che rimarrà un importante contributo nella bibliografia

italiana dedicata all’artista.

1. l’opera è presumibilmente da riconoscere nel Second Voyage to Italy, del 1962. Cfr. heiner bastian, Cy Twombly. Catalogue Raisonné of the Paintings, vol. II, 1961-1965, monaco, 1993, n. 71.

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P R E S T A T o R I D E l l E o P E R E

Cy Twombly Foundation, Roma-new york

larry gagosian

gagosian gallery

Collezioni private

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A n T I C h I T à P S I C h E D E l I C A

P h I l I P l A R R A T T- S m I T h

last night I found obscenities

Scrawled across my wall

I swear I can’t repeat

The filthy words that I recall

And then the most immoral

Damned insulting thing of all

As I read each line I noticed

his handwriting was identical

with mine.1

I.

Scrivere sui misteri e sulle rivelazioni dell’arte di Cy Twombly equivale a incontrare le stesse difficoltà che w.h.

Auden espone nella sua introduzione all’opera completa delle poesie di konstantinos kavafis. Come la poesia

di kavafis l’opera di Twombly ruota intorno ai grandi temi universali di amore, arte, bellezza e morte, tuttavia

la peculiarità della sua visione artistica, la sua prospettiva del mondo, rendono la sua opera straordinariamente

originale. Il registro artistico di Twombly, come il “tono di voce unico” di kavafis celebrato da Auden, “non si

può descrivere; può solo essere imitato o, meglio, parodiato o citato”.2

gli artisti appartenenti a questa tipologia tendono a non essere progressisti, a non inaugurare un nuovo

movimento o a rappresentare un’innovazione tecnica rispetto allo status quo. Si pensi a baudelaire, il quale

possedeva una sensibilità poetica rivoluzionaria ma nella metrica si esprimeva rispettando i vincoli della

poesia classica francese. Solitamente il lavoro di tali artisti non rappresenta un taglio netto con il passato,

tuttavia stranamente non può essere facilmente inquadrato o collocato in una delle categorie standardizzate

della storia dell’arte.

Solitamente la sessualità è la componente predominante dell’opera (ma non l’unica), e sembra giacere

accanto al cuore della sua patologica peculiarità. C’è il senso persistente che una singola esperienza vissuta – che

si manifesta sotto forma di intensa sensualità – formi il nocciolo della loro produzione artistica, dove viene

patologizzata (Antonin Artaud), rimessa in scena come grand guignol (Francis bacon), detta e ridetta

compulsivamente (louise bourgeois), o elaborata in un mito (Joseph beuys). la loro arte testimonia un’intelligenza

concreta: la mente non può separarsi dal corpo, e la vita della carne viene valorizzata come sistema di conoscenza.

È a questa tipologia di artisti sui generis che appartiene Twombly.

Tipicamente, le vite di questi artisti tendono a dare un’interpretazione del significato del loro lavoro e della

natura del loro processo creativo, per il quale gli artisti stessi spesso forniscono dei riferimenti.i Tuttavia non è il

caso di Twombly, che rifiutò in larga parte (forse sarebbe più esatto dire che rifiutò educatamente) di

parlare del suo lavoro, dicendo che il suo universo creativo era “privato”.3 A parte una manciata di

laconiche affermazioni e qualche intervista, Twombly ha lasciato questo mondo con un minimo

di commenti sulla sua arte, la maggior parte dei quali di natura evasiva – come se l’esegesi del

proprio lavoro da parte di un maestro fosse supererogatoria, o immodesta, o entrambe le cose.ii

Dunque non si conosce quasi nulla delle esperienze emotive e degli impulsi psicologici alla base

di tale o talaltro dipinto. Per questa ragione la stragrande maggioranza della letteratura esistente

si riduce a parlare del “cosa” e del “come” di questa arte, ma non del “perché”.

Twombly possedeva una straordinaria intelligenza visiva e una sensibilità acuta verso tutte

le forme di bellezza – fisica, naturale, artistica – stimolata non solo dalla pittura e dalla poesia,

ma anche dal mare, dalla luce dell’Italia, dall’architettura e dalla vita quotidiana. Dalle sue

opere appare chiaro che Twombly sublimava la sua arte e la sua vita in un’esistenza estetica;

che era inebriato dal passato (la storia e la mitologia greca e romana, l’arte egizia, la scultura

primitiva), sebbene egualmente in linea con il presente; che sentiva affinità elettive con Rilke,

goethe, Eliot e altri poeti, e che provava un debole per le superfici belle e un gusto per lo

splendore decrepito.iii ma non ha mai spiegato pienamente perché fosse attratto da queste

cose, né ha chiarito il ruolo che giocavano nella sua coscienza. l’elevato grado di astrazione

del suo lavoro serve solo a renderne le origini ancora più inaccessibili ed enigmatiche.iv

ii. Interrogato sul motivo per cui fosse sempre stato tanto reticente riguardo al suo lavoro, Twombly rispose: “È come parlare di sé – è indulgente”. (nicolas Serota, History Behind the Thought, in Cy Twombly: Cycles and Seasons, new york, D.A.P., 2008, p. 53).

i. Abbiamo le lettere di vincent van gogh al fratello Theo, le opere letterarie e la corrispondenza di Artaud, le interviste a bacon di David Sylvester, i diari e gli scritti psicoanalitici di bourgeois e le registrazioni di beuys. Per Twombly non esiste un archivio equivalente.

iv. Diversamente da Artaud, bacon, bourgeois e beuys, il cui lavoro è largamente figurativo.

iii. “Cercando affettuosamente un modo metaforico per descrivere il mix speciale di raffinatezza culturale e apprezzamento per gli aspetti più semplici della vita, una volta un amico disse che la casa ideale di Twombly poteva essere ‘un palazzo’, poi fece una pausa e aggiunse: ‘ma in un brutto quartiere’”. (varnedoe, p. 36).

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II.

nel 2010-11 Twombly ha dipinto tredici tele di cerchi gestuali barocchi in giallo, rosso e

arancione su un fondo verde brillante (metà margarita, metà key lime). Srotolandosi da sinistra

a destra, l’eccentrica pennellata circolare è uno dei motivi chiave dell’artista (vedi Untitled,

1967). Rannicchiate strette in alcuni punti, più ampie e libere in altri, queste vaste pennellate

liquide generano una sensazione di energia radiante e di frenesia controllata. I suoi segni

caratteristici, elidenti intenzionalmente dipinti, disegni e scritte, coesistono con gocce, spruzzi

e sbavature occasionali lasciate colare sulla superficie, rivelandone il processo creativo.v Per i

primi cinque dipinti della serie, realizzati alla fine del 2010, Twombly scelse il titolo di Camino

Real, ispirandosi alla commedia del 1953 di Tennessee williams,vi una fantasia trans-storica

popolata da un variegato cast di famosi personaggi letterari che si può anche leggere come

un’opaca allegoria e accende la paura del declino e della morte. Queste cinque tele sono state

seguite dalle restanti otto all’inizio del 2011, quando l’artista era al limite fisico della vecchiaia,

prima della morte.vii Realizzate poche settimane e addirittura pochi giorni prima della sua

scomparsa, queste superfici lucide e ipnotiche sarebbero state le ultime dipinte da Twombly.

È strano che il capitolo finale dell’espressionismo astratto si sia palesato in una serie di

dipinti psichedelici eseguiti accanto allo stesso mare mediterraneo di Archiloco e virgilio.

Dal momento che gli espressionisti astratti originari volevano forgiare uno stile di pittura

autenticamente americano e nutrivano un forte disprezzo verso la tradizione europea, è ironico

che l’ultimo grande pittore a sviluppare il loro retaggio sia stato un meridionale della virginia

emigrato in Italia proprio per immergersi nell’antichità classica e nell’arte del Rinascimento.

nel saggio del 1948 The Sublime Is Now, uno degli scritti più autorevoli sugli intenti e gli

atteggiamenti della scuola di new york, barnett newman postulò un fallimento del contenuto

nel modernismo europeo, che avrebbe portato a un cul-de-sac di “pura retorica di relazioni matematiche

astratte” alla mondrian, o alle rotture calcolate dei principi organizzativi del piano dell’immagine alla Picasso e

braque. Per contrasto lui e i suoi colleghi di new york stavano “creando una nuova immagine sublime” liberata

dagli “strumenti della pittura europea occidentale”. le loro immagini erano “reali e concrete” poiché realizzate

“attingendo a noi stessi e ai nostri stessi sentimenti”, e senza tempo in quanto sgombre del “peso della cultura

europea”. Fu esattamente il peso di cui Twombly si caricò. mentre essi traevano il loro lavoro dalla “tensione dei

[loro] miti”,4 Twombly si rivolgeva ai miti dell’antichità preesistenti come modo indiretto di gettare un occhio

sulla sua situazione attuale. mentre essi si preoccupavano di ripulire l’arte da tutte le impurità (in particolare

dai postumi del cubismo e del surrealismo), Twombly accoglieva l’impurità – di linguaggio, riferimento,

rappresentazione – e le possibilità che essa concedeva per ibridare gli assensi e le proibizioni

dell’espressionismo astratto con le tradizioni dell’alta pittura europea.viii

Tentare di chiarire le radici di Twombly nell’espressionismo astratto è un’impresa complessa, vista l’estrema

eterogeneità degli artisti classificati come espressionisti astratti, senza contare che ogni fase successiva della sua

carriera ricalibrò tale relazione. In senso lato si potrebbe dire che egli abbia congiunto le due rotture centrali

rappresentate da willem de kooning e Jackson Pollock, i quali stavano elaborando il retaggio delle innovazioni

formali del cubismo e la tendenza verso l’inconscio sposata dai surrealisti. Twombly assorbì l’uso di de kooning

di immagini biomorfe (sia di figura che di paesaggio), la sua passione per i pentimenti e le cancellazioni

v. “Anche la sua decisione di legare i pennelli che usava a stecche di legno potrebbe essere motivata dal fatto che gli era diventato sempre più difficile usare scale e impalcature… visto il dinamismo delle ampie pennellate, si ha quasi l’impressione che Twombly volesse trovare un modo per sopperire al corpo che stava invecchiando, volendogli dare – come attraverso una protesi – un raggio d’azione più ampio”. (Achim hochdörfer, How to Hold the Tension, in The Last Paintings, new york, gagosian gallery, 2012, p. 11).

vi. Il fantastico mondo del teatro poetico di williams fu un punto di partenza per la drammaturgia. I personaggi immaginari che scelse di includere nella commedia – baron de Charlus, Don Chisciotte, Casanova, lord byron, marguerite della Dame aux camélias – sono tutti protagonisti attraversati da passioni violente, come le figure mitiche cui Twombly allude nella sua arte. la commedia ricorda da vicino la stravagante short story dello scrittore satirico max beerbohm, Savonarola Brown, al centro della quale vi è un diffidente commediografo edoardiano il cui magnum opus incompiuto racchiude un mix di figure eminenti del Rinascimento italiano.

vii. “Twombly non attribuì [ai suoi ultimi dipinti] un titolo, ma ne parlò contestualmente ai cinque pannelli di Camino Real realizzati qualche mese prima”. (hochdörfer, pp. 9-10).

viii. Come anche con le più ampie istanze socio-politiche della sua epoca.

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(che coincidevano con il “senso profondamente estetico delle superfici erose o antiche” di

Twombly).5 E il colore sontuoso del suo periodo di mezzo. Da Pollock prese e adattò l’uso

di gesti ritmici emanati direttamente dal corpo, il movimento del braccio che riassumeva la

scrittura automatica del surrealismo sulla tela come fosse un’arena. la mancanza di ordine di

Pollock diede forma allo sviluppo del tratto segnico di Twombly, che si originò sotto forma

di graffiature, ma ben presto si sviluppò prendendo la forma di linee, cerchi, segni, lettere,

parole, nomi e infine frammenti di poesie – una fusione di aspetti naturali e personali e

insieme di cultura e storia.ix nel frattempo, sebbene i gesti violenti nelle donne picassiane di

de kooning potessero apparentemente “eguagliare un atto sessuale”,6 l’evocazione del corpo

di Twombly è molto più esplicita e idiosincratica. non è semplicemente l’iconografia di seni,

peni e orifizi che inizia a emergere nel 1959, ma è il trattamento della pittura stessa – le sue

coagulazioni, i grumi secchi, le sbavature, le sovrapposizioni, le macchie, le emulsioni – a

trasmettere un intenso erotismo.

III.

lungi dall’idealizzare la carne che Twombly ammirava nell’antichità classica, Artaud – poeta, artista e pazzoide

borderline – scrisse che “nulla mi tocca, nulla mi interessa eccetto ciò che si rivolge direttamente alla mia

carne”.7 Per Artaud il corpo non era un ideale estetizzato né una fonte di piacere sensuale, ma un intrico di

nervi e sinapsi con una “capacità elettrica per l’intelligenza e il dolore”.8 nelle opere teatrali egli si propose di

sostituire il linguaggio comune con un idioma cacofonico di sua invenzione. borbottii, urla, strilli, gemiti e

suoni onomatopeici sono gli elementi verbali che accompagnano il linguaggio del corpo attraverso cui sperava

di soppiantare il teatro fitto di testo della tradizione europea. Se, come sosteneva Artaud, “qualsiasi lingua vera

è incomprensibile”,9 allora qualsiasi discorso intelligibile è falso, è parte della grande menzogna del linguaggio

rappresentativo che intende descrivere fedelmente mentre invece falsa la realtà. la sua decisione di rinunciare a

un copione scritto per le sue opere teatrali significava che ogni rappresentazione, sebbene non priva di obiettivo,

dovesse essere spontanea e non provata. “Se non credo né al bene né al male, se provo un’inclinazione tanto forte

a distruggere, se non vi è nulla nell’ordine dei principi cui io possa ragionevolmente accedere, la ragione ultima

è nella mia carne.”10

In uno dei suoi manifesti per il “teatro della crudeltà” del 1932 Artaud chiarì che il suo progetto metteva

“lo spettatore davanti alle vere sedimentazioni dei sogni, in cui il suo gusto per il crimine, le sue ossessioni

erotiche, la sua barbarie, le sue fantasie, il suo senso utopico della vita e delle cose, persino il suo cannibalismo,

si rivelano a un livello che non è simulato e illusorio ma interno… Il teatro, come i sogni, è sanguinoso e

inumano”.11 la convinzione di Artaud dell’inadeguatezza del linguaggio comune e del bisogno di penetrare

oltre l’esperienza quotidiana inizialmente produsse un’infatuazione per André breton e il surrealismo, con la

sua enfasi sul caso, l’assurdo, l’irrazionale, il primitivo, il mondo dei sogni, l’arte della follia e l’emancipazione

dell’inconscio. già negli anni dieci breton aveva sviluppato “esperimenti di automatismo nella scrittura e nel

disegno” e un “metodo per indurre allucinazioni eccitando l’emotività”.12 Per un breve periodo Artaud fece

parte del gruppo surrealista di breton, ma, troppo ribelle per far parte di qualsiasi movimento, si ritrovò presto

ix. l’evoluzione dell’arte di Twombly rivela molte altre affinità, oltre a de kooning e Pollock. le tele in bianco e nero del primo periodo sopravvissute fino a noi evocano le emblematiche forme nere di Robert motherwell, e nel periodo successivo l’incorporazione dei miti dell’antichità richiama il tema epico di motherwell, per esempio in Elegies to the Spanish Republic. Twombly apprezzava le forme biomorfe di Arshile gorky, che aveva la sensibilità più europea tra gli artisti della scuola di new york. Il trasferimento in Italia di Twombly alla fine degli anni cinquanta fu l’equivalente del trasferimento di gorky in America (dove si stabilì in virginia), per quanto gorky fosse un esule e Twombly un espatriato. le fotografie in bianco e nero semiastratte di Aaron Siskind di muri coperti da graffiti offrono un altro parallelo suggestivo. Twombly avrebbe visto queste immagini nel 1951-52, quando, per suggerimento di Robert Rauschenberg, frequentò per due semestri il black mountain College, dove poté conoscere le tendenze contemporanee nei campi della poesia, della pittura e della cultura, da Siskind a motherwell, a Charles olson, John Cage e ben Shahn.

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Antonin Artaud (1896-1948), Le soldat au fusil (Il soldato col fucile), 1945. matita

e gesso colorato su carta, 62,6 x 47,8 cm. musée national d’Art moderne, Centre

georges Pompidou, Parigi. © musée du louvre, Dist. Rmn - grand Palais / Foto

Christian bahier / Phillipe migeat / Art Resource, ny © 2014 Artists Rights

Society (ARS), new york / ADAgP, Parigi

Antonin Artaud (1896-1948), La maladresse sexuelle de dieu (La goffaggine sessuale

di dio), 1946. matita e gesso su carta, 63 x 49 cm. musée national d’Art moderne,

Centre georges Pompidou, Parigi. © musée du louvre, Dist. Rmn - grand Palais /

Foto Adam Rzepka / Art Resource, ny © 2014 Artists Rights Society (ARS),

new york / ADAgP, Parigi

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Antonin Artaud (1896-1948), Ritratto di Yves Thévenin, 1947. matita e gesso su

carta, 64 x 48 cm. musée national d’Art moderne, Centre georges Pompidou,

Parigi. © musée du louvre, Dist. Rmn - grand Palais / Foto Phillipe migeat /

Art Resource, ny © 2014 Artists Rights Society (ARS), new york / ADAgP, Parigi

Antonin Artaud (1896-1948), Ritratto di Jany du Ruy, 1947. gesso e matita su carta,

65 x 50 cm. musée national d’Art moderne, Centre georges Pompidou, Parigi.

© musée du louvre, Dist. Rmn - grand Palais / Foto Christian bahier / Phillipe

migeat / Art Resource, ny © 2014 Artists Rights Society (ARS), new york /

ADAgP, Parigi

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scomunicato.x l’idioma autoeliminante, alienato, incantatorio che sviluppò rappresenta un

rifiuto della nozione surrealista di perdita di controllo e d’intenti.

l’astrazione gestuale di Twombly potrebbe essere letta come un parallelo dell’antilinguag-

gio di Artaud, in quanto anch’essa cerca di comunicare i fatti incomunicabili della vita congiunta

di mente e corpo. Per Twombly ogni linea è l’“esperienza corrente con la sua storia innata…

la sensazione della propria realizzazione”.13 Questa esperienza è un evento che proviene

direttamente dal corpo: “non come se tu stessi dipingendo un oggetto o qualcosa di particolare,

ma come se attraversassi il sistema nervoso centrale… non si descrive. Accade. la linea è il

sentimento”.14 Per arrivare a ciò Twombly sperimentò fin dall’inizio con il caso e la fortuna:

da principio realizzò disegni al buio, e in seguito dipinse con la mano sinistra, come strategia

cosciente per disimparare la sua formazione artistica e perdere il controllo. E negli ultimi dipinti aumentò

l’ampiezza di lavoro del pennello fissandolo a lunghe stecche. Di conseguenza “le linee non potevano più essere

attentamente controllate, ma erano lasciate a loro stesse e si sviluppavano secondo i loro capricci”.15

Questa dequalificazione deliberata mostra affinità con la specificità patologica dei disegni di Artaud, la

cui linea è uno strumento estremamente sensibile in grado di catturare anche i minimi spasmi, palpitazioni e

alterazioni della sua coscienza, gli strappi e i tremori del suo sistema nervoso. nei disegni realizzati nella clinica

di Rodez (1945-46) il segno di Artaud si fece ancora più violento: la superficie della carta divenne una pelle da

bruciare, forare, invecchiare, lacerare, macchiare e mutilare. “l’aria è piena di tratti di matita, tratti di matita

come tagli di coltello, come graffi di unghie magiche.”16 Come un corpo surrogato, o l’immagine proiettata del

proprio corpo, la carta fornisce la corrispondenza fisica del suo tormento mentale. Il corpo viene afferrato come

fonte di intenso dolore e sofferenza, e deve essere esteriorizzato per essere attaccato, smembrato e ricostituito.

Allo stesso tempo qualsiasi concezione di realtà separata dalla vita del corpo (quell’“inintelligibile ‘tumulo

di carne’”)17 viene considerata un inganno. un’iconografia di corpi eviscerati e di anatomie fratturate appare

come brutalmente trascinata attraverso il suo sensorio brutalizzato ed esploso sulla pagina. la prevalenza

di organi sessuali e di parti-oggetti sottolinea l’assenza, o forse il trauma, del sesso. Questi, assieme ad altri

pittogrammi, galleggiano in uno spazio pittorico piatto; talvolta sono esposti come in un inventario. Anti-

forma e anti-capacità, Artaud non si sforzava di migliorare le proprie abilità per paura che i suoi disegni

venissero contaminati da uno stile compiuto. Dipendente dall’eroina e dall’oppio per gran parte della sua vita,

e sottoposto alla terapia dell’elettroshock durante gli anni passati a Rodez, Artaud lavorava in una sorta di

euforia mentale e spesso, mentre disegnava, declamava poesie. “Sono colui che, per poter essere, deve sferzare

la sua natura più intima.”18

la sofferenza e il dolore onnipresenti che permeano l’opera di Artaud non trovano un equivalente in

Twombly. Se nella sua arte c’è una “sensibilità del fustigato”,19 essa proviene dalla violenza scatenata dalla

passione e dal desiderio, dal “carattere della volontà cieca e distruttiva”,20 dove la disciplina è distrutta dalla

lusinga della bellezza”.21 una sessualità esuberante filtra in ogni cosa, insieme a un esagerato senso di gioia,

estasi e fascino, oltre alla malinconia e alla consapevolezza della morte. l’abbandono orgiastico e l’esplosione

di segni corporei nell’opera Ferragosto sottolineano la disintegrazione e l’oblio che si accompagnano agli eccessi

dei sensi: “Sulle superfici dei suoi dipinti romani apparivano così tanti cazzi e fighe, così tante lacerazioni e

raschiature, così tanti brandelli gettati sulla superficie dell’opera, la cui sensualità erotica è che il suo corpo

non verrà mai più ricostituito nel suo insieme”.22 Twombly rifiuta un surplus di piacere; Artaud allevia un

x. breton disprezzava il teatro come un mezzo incorreggibilmente borghese, mentre Artaud vedeva la vicinanza di breton al marxismo come opportunistica, e il marxismo stesso come l’ennesima dottrina utopica fallita, “l’ultimo frutto marcio della mentalità occidentale”. È anche probabile che breton temesse la crescente influenza di Artaud all’interno del movimento surrealista. vedi Stephen barber, Antonin Artaud: Blows and Bombs, londra, Faber and Faber, 1993, pp. 28-30.

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fardello di dispiacere. Se Artaud non vede l’ora di raggiungere quel momento futuro in cui sarà liberato dalle

sue sofferenze, Twombly guarda a un passato arcadico in cui corpo e mente erano armoniosamente unificati.

Con alcune eccezioni del periodo iniziale, le parole e le frasi presenti nelle opere di Twombly sono di

poeti. l’atto di scrivere le parole di qualcun altro con la propria mano è un modo di appropriarsene e

di farle passare attraverso la propria anatomia. È sia un’appropriazione che un’interpretazione. le sue

citazioni appartengono al lato più apollineo della sua arte, insieme ad annotazioni, griglie, grafici, quadrati

e numeri che si fanno strada alla fine degli anni sessanta, ad esempio nei suoi dipinti del ciclo Bolsena o nei

“dipinti-lavagne”. Questi segni cerebrali contrastano con l’iconografia dirompente e le “metafore altamente

astratte”23 del periodo romano con una fredda intelligenza analitica, riflettendo la sua assimilazione delle

austerità di minimalismo, arte povera e arte concettuale. la varietà di riferimenti letterari di Twombly è

sorprendente, e ancora una volta ricorda Artaud, il quale ugualmente si riferiva con regolarità agli artisti

che per lui rappresentavano una pietra di paragone: Edgar Allan Poe, gérard de nerval, Charles baudelaire

e soprattutto vincent van gogh, l’eccentrico e incompreso artista “suicidato dalla società” con cui Artaud

si identificava profondamente. un’identificazione similexi si riscontra nel suo romanzo apocalittico Eliogabalo

o l’anarchico incoronato: “Se intorno al cadavere di Eliogabalo, morto senza tomba,

e sgozzato dalla sua polizia nelle latrine del proprio palazzo, vi è un’intensa circolazione

di sangue e di escrementi, intorno alla sua culla vi è un’intensa circolazione di sperma”.24

Come nelle sofisticate allusioni di Twombly, le invocazioni di Artaud di spiriti affini sono

“simultaneamente arte e riflessioni sull’arte”.25

Per Twombly una semplice parola o frase è sufficiente ad aprire un disegno o un dipinto su regni immaginari.

gioca con le qualità formali e visive delle parole che scrive, sottolineando il loro status di elementi grafici nella

composizione complessiva; spesso la distinzione tra disegno e scrittura scompare totalmente. ha una sensibilità

di poeta per il peso della parola nella bocca, come un volume ritmico di respiro emesso dal corpo nell’aria.

A volte sceglie una parola per le associazioni che evoca, altre volte solamente sulla base del suono: “Il suono

di ‘Asia minor’ equivale a un impeto per me”.26 una parola poteva essere un elemento inebriante di curiosità

esotiche per Twombly, uno stimolo a raggiungere lo stato di esaltazione, necessario preludio alla fase creativa.

Come scrive Artaud, “a volte tutto ciò di cui ho bisogno è un’unica parola, una semplice parolina di nessuna

importanza, per essere grande, per parlare con la voce dei profeti: una parola di testimonianza, una parola

precisa, una parola delicata, una parola ben radicata nel mio midollo, uscita da me per sostare al limite esterno

del mio essere”.27

Il linguaggio in Twombly è sempre frammentario. Il frammento – che si tratti di un pezzo di una scultura

rotta o di una frase tratta da un poeta amato – invita lo spettatore (o l’artista) a entrare e completare l’opera con

l’immaginazione. l’antichità è una fonte d’ispirazione per Twombly in quanto è accessibile solo frammentaria-

mente, e perciò non può mai perdere il suo mistero e la sua estraneità. l’organizzazione compositiva e sequenziale

del suo universo immaginario è più vicina alla poesia che alla prosa, secondo una logica intuitiva che sfida le

spiegazioni razionali. In Fifty Days at Ilium (1977), ad esempio, il movimento narrativo dell’Iliade è compresso,

il registro emotivo distillato in una sequenza ellittica di episodi lirici. Twombly estetizza l’incompletezza, mentre

Artaud, talvolta in segno di sfida, lascia la sua opera incompleta per garantirne l’inassimilabilità alla storia

della rappresentazione e all’ordine sociale.

xi. “Artaud sedeva alla Coupole snocciolando poesia, parlando di magia: ‘Sono Eliogabalo, l’imperatore romano pazzo’, poiché diviene tutto ciò di cui scrive…” (Anaïs nin, cit. in barber, p. 61).

21

Questo è ciò che penso del pensiero:

l’ISPIRAzIonE ESISTE PER CERTo.

E c’è un punto fosforescente ove tutta la realtà riprende senso, ma

cambiata, trasformata – e da che cosa?? un punto di utilizzazione magica delle

cose. Io credo nei meteoriti mentali, nelle cosmogonie private.”28

IV.

la funzione catartica dell’arte come incantesimo o esorcismo per alleviare le pressioni psichiche e scacciare paure

e ansia è centrale nei Personages di louise bourgeois, che iniziò a creare a metà degli anni quaranta. Esposti a

new york nel 1949, poco prima della visita di Twombly in Africa settentrionale nel 1952, i Personages mostrano

una parentela con la scultura che egli avrebbe prodotto al suo ritorno. nella sua richiesta di sovvenzione nel 1952

Twombly separò le connessioni tra arte primitiva e arte classica: “Sono attratto dal primitivo, dagli elementi

feticisti e rituali, dall’ordine plastico simmetrico (stranamente, elemento base sia del concetto classico che di

quello primitivo, per cui relativo a entrambi)”.29 I disegni di Twombly ispirati al museo etnografico realizzati

a Roma l’anno successivo, che formarono la base della sua mostra di dipinti presso la Stable gallery, erano

permeati delle stesse caratteristiche primitive feticiste e sessuali dei monoliti verticali di bourgeois.xii Come in

tutta l’arte primitiva, la sessualità permea la scultura di entrambi gli artisti: nelle forme falliche

e negli orifizi e rigonfiamenti che indicano rispettivamente il sesso maschile e femminile nel

lavoro di bourgeois, come nella simmetria delle forme botaniche di Twombly. Questi diversi

corpus di opere condividono anche una qualità antropomorfa, fondendo architettura e corpo

umano, sebbene molti dei Personages siano altamente figurativi, mentre le sculture di Twombly

mantengono le loro qualità di oggetti e sono sensibilmente astratte. Come totem primitivi i Personages sono

intagliati nel legno o assemblati e poi dipinti di nero o di bianco con tocchi di colore. Rigidi come tavole ed

essenzialmente frontali, si assottigliano, incapaci di stare in piedi da soli. bourgeois portava in giro con sé questi

surrogati (“presenze” di coloro che le mancavano). A differenza delle basi pronunciate delle sculture di Twombly,

i Personages non hanno piedistalli. Quando vennero esposti per la prima volta bourgeois li fissò al pavimento per

un’installazione ambientale. “Era una specie di incontro”, ebbe a dichiarare: un incontro definito da Rosalind

krauss come “una sorta di proiezione dell’Inconscio nello spazio del reale”.30

Da Dubuffet a brancusi e giacometti la scultura di Twombly sintetizza una gamma di fonti in un corpus di

opere originale e idiosincratico.xiii le associazioni vagamente ieratiche di alcune sue sculture più tarde evocano il

sublime talmudico di newman e Rothko. la configurazione archetipa, statica e frontale delle

forme di Twombly e l’uso di basi prominenti le rende simili a oggetti funerari o altari votivi

di una civiltà antica, effetto rafforzato dalla pittura bianca che conferisce una patina antica ed è un inno al

marmo dell’antichità. Twombly le dipinse di bianco per unificare gli oggetti di recupero più diversi di cui erano

originalmente composte e quindi per attenuarne le qualità materiche in favore dei loro attributi formali. usando

parole sue, “il biancore può essere lo stato classico dell’intelletto, o un’area neoromantica del ricordo – o come il

biancore simbolico di mallarmé”.31 Rispecchiando il passaggio nella scultura di bourgeois dal legno e dal gesso

al marmo e agli oggetti di recupero (ampiamente usati nella serie teatrale Cells), la scultura di Twombly, come

xii. Ciò che scrisse motherwell dei suoi primi dipinti (che Twombly chiamava “quelle cose voodoo”) potrebbe valere anche per la sua scultura: “Il carattere sessuale del feticcio [risiede] mezzo sepolto nella sua superficie violenta”. (Serota, pp. 16, 30).

xiii. Inclusa la scultura greca ed egizia.

22

louise bourgeois (1911-2010), Untitled, 1947. bronzo dipinto di bianco,

146,1 x 30,5 x 30,5 cm. Collezione The Easton Foundation. Foto Christopher

burke © The Easton Foundation / licensed by vAgA

23

Joseph beuys (1921-1986), Crucifixion, 1962-63. legno, bottiglie, cavo elettrico,

filo di ferro, carta, olio, gesso, chiodi, aghi, 42,5 x 19 x 15 cm. Courtesy

Staatsgalerie Stuttgart. Foto Staatsgalerie Stuttgart © 2014 Artists Rights

Society (ARS), new york / vg bild-kunst, bonn

24

la sua pittura, subisce una trasformazione dal primitivo e dal classico al barocco, culminando nella tavolozza

sorbetto di Turkish Delight e Untitled del 2000 e nel dipinto Ceiling del 2010 per la Salle des bronzes del louvre

che, nella migliore tradizione della pittura barocca, apre uno spazio architettonico verso il cielo.

le prime sculture di Twombly rivelano le sue doti di abile bricoleur e potrebbero essere collegate alla corrente

contemporanea dell’arte d’assemblaggio radicata nel lavoro di marcel Duchamp e kurt Schwitters e in seguito

associata a Robert Rauschenbergxiv e a Joseph beuys. ma l’intrigante parallelo con l’arte di

beuys va oltre le pure affinità formali. I materiali grezzi usati da beuys per le sue sculture

diventano cimeli magici prodotti da una trasformazione alchemica: oggetti di recupero come

pane, feltro, grasso, coperte, torce e slitte vengono integrati come elementi portanti del mito

delle sue origini artistiche e dotati di proprietà spirituali. Il loro status di vestigia di performance

e azioni radicali coincide con le ramificazioni utopiche del suo concetto di scultura sociale. le

opere su carta di beuys spesso mescolano frasi poetiche (The Impact of the Full Moon on the

Sower’s Head del 1972, ad esempio) con immagini di cervi, rane, lepri e animali appartenenti

a un lontano reame mitologico. I suoi disegni su lavagne, mutuati dai disegni a gesso su carta

nera realizzati da Rudolf Steiner tra il 1919 e il 1924, uniscono forme diagrammatiche a

linguaggi pedagogici e somigliano lontanamente all’eliminazione degli orpelli e alla severa

riduzione dei mezzi formali nei dipinti-lavagne di Twombly. Come Artaud, che voleva riportare

in auge i miti ctoni e si recò in messico per assistere a un antico rituale peyote a Tamahumara,

beuys era attratto dall’idea di un ritorno a uno stato primigenio di innocenza e genuinità.xv

Artaud e bourgeois cercavano di curarsi attraverso la loro arte, ma beuys credeva che l’arte

potesse curare la società (in particolare il malessere spirituale della germania postbellica). la

sua salvezza dopo un incidente aereo quasi fatale avrebbe fornito le basi per la rigenerazione

di una civiltà malata, per la cura di quelle ferite psichiche collettive. Con quell’obiettivo egli

assunse il ruolo di sciamano e guaritore che poteva porre in atto la cura attraverso un progetto

utopico rivoluzionario basato sulla poetica di una mitologia privata. Il rapporto con la natura permette a beuys

e a Twombly di trovare la bellezza già presente in loro. ma solo l’arte li aiuta – così come Artaud e bourgeois –

a recuperare ciò che hanno perduto.32

V.

Per Twombly i miti dell’antichità sono sogni e specchi. I personaggi mitici sono archetipi, e la sequenza degli

eventi segue una logica onirica intuitivamente convincente anche quando è incomprensibile alla ragione.

Twombly vede le proprie passioni riflettersi nei modelli esterni dei miti; l’effetto specchiante tra esperienza

estetica e risposta psichica è profondo e rigenerativo. le sue opere non sono mai rappresentazioni letterarie o

nuovi racconti di un mito, benché il mito possa suggestivamente aprire le opere alla narrazione. Il mito permette

un’espressività emotiva senza mettere a nudo le origini biografiche e, per contrasto, fornisce un correlativo

oggettivo alla sfera della sessualità e della fantasia. Come scrive Thomas mann, l’uomo dell’antichità “cercava

il passato come un modello in cui potersi infilare come in una campana da immersione, e il fatto di essere così

nascosto e protetto lo avrebbe allontanato dai suoi problemi attuali. Perciò la sua vita era in un certo senso una

xv. la performance di beuys I Love America and America Loves Me (1974) metteva in scena l’incontro tra l’artista e un coyote (talvolta interpretato come rappresentazione della civiltà precolombiana delle Americhe), dove i due apprendono gradualmente ad abitare lo stesso spazio ristretto.

xiv. Spesso menzionato assieme a Rauschenberg e a Jasper Johns, in realtà Twombly ha ben poco a che fare con loro, sebbene tutti e tre gli artisti siano emersi nello stesso periodo e abbiano reagito contro la tendenza dominante dell’espressionismo astratto. Twombly condivide con Rauschenberg e Johns (come pure con John Cage e marcel Duchamp) un senso dell’arte come di elevata giocosità. In un certo qual modo condivide anche l’ambizione espressa da Rauschenberg di agire nel solco tra arte e vita (calcato sulla definizione di harold Rosenberg della pittura espressionista astratta come un’arena in cui agire). Spesso oscurato da Rauschenberg e Johns, Twombly cominciò a ricevere il giusto riconoscimento solamente con la retrospettiva del momA del 1994.

25

rianimazione, un atteggiamento arcaizzante. ma è proprio questa vita come rianimazione a essere la vita del

mito”.33 Per l’uomo dell’antichità, solamente vivendo all’interno delle coordinate stabilite dal mito e dalla storia

la vita avrebbe potuto assumere significati individuali. l’uso del mito di Twombly, dunque, somiglia al suo uso

del linguaggio e lo integra, poiché entrambi sono dispositivi che servono per trasferire le emozioni personali in

una struttura impersonale.

la concezione del mito di Twombly come principio organizzativo per l’espressione di istanze private allinea

l’artista ai poeti modernisti T.S. Eliot ed Ezra Pound. la regola che Eliot prescrive in Tradition and the Individual

Talent, secondo cui “più perfetto è l’artista, più in lui saranno completamente separati l’uomo che soffre e la

mente che crea”,34 descrive perfettamente il genio dell’osservazione di Twombly. Per Eliot il successo del lavoro si

fonda sulla capacità dell’esecutore di mantenere una certa distanza dal materiale con cui plasma la propria arte:

si tratta di mantenere una neutralità perfettamente ricettiva verso ogni esperienza, indipendentemente dal livello

di affettività. la traduzione di Eliot dell’Anabasi di Saint-John-Perse presenta numerosi punti di contatto con

l’opera di Twombly. Tanto per cominciare, il titolo: come Eliot specifica nella sua prefazione, “anabasi non ha un

riferimento specifico a Senofonte o alla spedizione dei diecimila, né ha una relazione particolare con l’Asia minore”

e “non si potrebbe disegnare una mappa di quella migrazione”.35 Al contrario, Perse usa la parola nel senso letterale

di un viaggio interiore. la poesia non contiene un’azione, storica o di altro genere, ma piuttosto una musica

suggestiva che presenta un accumulo di fantasie densamente ammassate sotto gli angoli della guerra, dei rituali, dei

saturnali, della violenza. Il particolare idioma verbale di Eliot trasforma inevitabilmente l’originale di Perse (in sé

già una notevole riconcezione di un passato non più esistente o accessibile) in un’opera che somiglia molto alle sue

poesie di quello stesso periodo (in particolare Ash Wednesday e Ariel Poems). Si tratta di una doppia dislocazione.

Twombly adorava i Cantos di Pound, e l’arco drammatico della vita del poeta doveva sembrar-

gli un racconto moraleggiante contemporaneo.xvi Si potrebbe dire che l’opera di Twombly segni

un ritorno a quella concezione più antica e ricca del “‘sublime’ nel senso antico” ironicamente

commemorato nei versi cesellati dell’Hugh Selwyn Mauberleyxvii di Pound. Indubbiamente

mostra affinità con la forza concentrata delle immagini di Pound, con la sua gamma eclettica

di riferimenti, la sua passione per la cultura passata e presente, la sua immersione nell’antichità

classica. ma è con la teoria dei personaggi di Pound che l’opera di Twombly mostra la massima

affinità. Il termine latino personae si riferisce alle maschere indossate dagli attori nel teatro

romano. Invece di parlare direttamente con la propria voce, il poeta modernista calza la

maschera di determinati predecessori, imitando, traducendo o appropriandosi direttamente

delle loro parole per riflettere indirettamente sul presente.

l’Homage to Sextus Propertius di Pound è il massimo esempio di questa pratica. In esso Pound

ha creato un testo che è contemporaneamente una traduzione non convenzionale del poeta elegiaco

romano e un originale poema modernista in lingua inglese. Tema centrale delle odi di Properzio

sono le vicissitudini della storia d’amore del poeta con una donna alla quale egli attribuisce lo

pseudonimo poetico di Cinzia, ma i suoi versi riflettono anche il contesto più ampio della poesia,

della cultura e dei costumi di quel periodo in cui Roma entrava nella fase più palesemente imperiale

sotto Augusto. Ritornando agli schemi proposti da Properzio, Pound giunge a una posizione

da cui “correre incontro al problema attuale”, poco dopo che la prima guerra mondiale abbia

distrutto i compiacimenti della belle époque e Pound si trovi sempre più tagliato fuori dalla scena

xvii. Il protagonista del poema, composto nel 1920, alter ego di Pound, è una figura decisamente twomblyana: “Per tre anni, fuori dal coro rispetto al suo tempo, / tentò di resuscitare l’arte defunta / della poesia: per preservare ‘il sublime’ / nell’accezione antica. Errata fin dal principio…” e anche: “Pescava tra isole ostinate; / osservava l’eleganza della chioma di Circe / e non le massime sulle meridiane”. (Ezra Pound, Hugh Selwyn Mauberley, in Diptych Rome-London, new york, new Directions Press, 1996, p. 38).

xvi. Secondo nicola Del Roscio, Twombly pensava che Pound rappresentasse il disastro che accade quando uno scrittore si immischia troppo profondamente in politica, e sentiva che era un gran peccato che l’uomo che aveva curato i versi di w.b. yeats e inventato la poesia modernista in inglese avesse commesso quei terribili errori. Del Roscio racconta che “una volta Twombly venne invitato al Festival di Spoleto da giancarlo menotti e fu fatto accomodare nello stesso palco dove sedevano in silenzio Pound e olga Rudge. verosimilmente Twombly e Pound non si scambiarono nemmeno una parola (come autopunizione Pound si rifiutava di parlare con chiunque tranne che con olga, e solo sussurrando)”. (Conversazione con l’autore, 3 febbraio 2014).

26

letteraria londinese. la maschera del poeta funge da meccanismo distanziatore, celando la personalità dell’autore

dietro i toni ironici, eruditi, annoiati del mondo del poeta romano. la stessa scelta del personaggio è un’indicazione

indiretta delle sue intenzioni e un’affermazione della sua sensibilità – come la scelta della citazione di Twombly è in

sé indicativa per il significato complesso di una data opera. le sue trascrizioni di frasi sono sia segni originali sia un

omaggio genuino – e anch’esse possono essere intese come una conversione o traduzione.

VI.

bacon, che Twombly considerava “l’ultimo grande pittore europeo”,36 era affascinato dagli aspetti animaleschi

della condizione umana, gli istinti animaleschi di lussuria e violenza, delitti passionali, masochismo e nudità

psicologica. Così anche Twombly, come testimoniano due suoi titoli: A Murder of Passion e Crimes of Passion II

(entrambi del 1960), il secondo in origine dedicato al marchese de Sade.37 bacon trova la paura della morte – il

mattatoio – in ogni immagine. nei suoi Studies for the Base of a Crucifixion (1944 circa), come nei suoi amanti

accoppiati e nei suoi papi urlanti, l’aspetto erotico della morte e l’aspetto delittuoso del sesso sono combinati

nella mise en scène operistica di un’architettura esistenziale. le sue esuberanti figure pittoriche rimangono

in tensione con i suoi backgrounds minimali. l’attrazione per gli elementi più crudi dell’esistenza (secondo

Eliot “la nascita, la copulazione e la morte”)38 e un profondo senso della storia avvicinano i due artisti, anche

se Twombly guardava all’antichità e a Poussin, mentre bacon studiava velázquez e Rembrandt. Anche bacon

insisteva sull’attualità dei miti greci – Edipo e la Sfinge, ad esempio – come una forza che “semplificava” le sue

preoccupazioni “nella realtà”.39

la violenza delle immagini si abbina alla violenza della tecnica. Deformando o distorcendo le fattezze dei

propri soggetti o torcendone i corpi fino a sfigurarli, bacon li fa percepire in modo più diretto e potente sulla

retina e nel sistema nervoso e li dota di una realtà fantastica. l’intensa fisicità della sua pennellata ricorda i circuiti

interni del corpo umano: apparato digerente e intestino, vene e arterie, nervi e ossa. la sua resa dell’interno della

bocca (che potrebbe rappresentare uno spostamento della fissazione sull’ano) ha una forte componente sessuale.

“vorrei che le mie immagini apparissero come se un essere umano le avesse percorse come una lumaca, lasciando

una traccia della presenza umana e un ricordo degli eventi passati, come la lumaca lascia la sua bava.”40

nella creazione dell’immaginario di bacon il destino e il caso vengono lasciati liberi di agire; i colori, come

“espressione fisica di una realtà psichica”,41 hanno una vita propria. gettando i colori sulla tela o sfregando l’immagine

con un panno bacon percorre “una sorta di cammino su una fune tra quella che viene chiamata pittura figurativa

e l’astrazione. uscirà dall’astrazione senza averci realmente nulla a che fare. È un tentativo di portare il livello

figurativo al sistema nervoso in modo più violento e incisivo”.42 Paradossalmente, è esattamente

una resa alla “fortuna del caso”, la remissione al fato, a produrre un senso di inevitabilità nell’opera.

Tanto per bacon quanto per Twombly la pittura è una scommessa che mette in gioco

l’integrità psichica del pittore e dipende dalla sospensione delle decisioni consapevoli a favore

della libertà istintiva. la perdita di controllo è legata al piacere – non solo per l’emissione

orgasmica del segno pittorico, ma anche per la sensazione voluttuosa di porsi sotto l’influenza di

forze irrazionali e sotterranee.xviii Come scriveva la Rochefoucauld, “l’uomo crede di condursi,

quando invece è condotto”.43

xviii. Del Roscio racconta che, mentre eseguiva i suoi ultimi dipinti, Twombly incontrò “una difficoltà dovuta a un forte desiderio angosciato di realizzare qualcosa prima che fosse troppo tardi. Si può leggere una certa furia in ciò, e una percezione del tempo. Soffrì molto realizzandoli a causa della mancanza di fiato, ma allo stesso tempo, come per uno strano fenomeno, sembrava quasi levitare, per poi crollare di colpo dopo poche pennellate”. (Conversazione con l’autore, 3 febbraio 2014).

27

Francis bacon (1909-1992), Lying Figure, 1969. olio su tela, 198 x 147,5 cm. Foto

Peter Schibli, basilea. Courtesy Fondation beyeler © The Estate of Francis bacon.

All rights reserved / DACS, londra / ARS, new york 2014

Francis bacon (1909-1992), Oedipus and the Sphinx after Ingres, 1983. olio su tela,

198 x 147,5 cm. museu Colecao berardo. Foto DmF © The Estate of Francis bacon.

All rights reserved / DACS, londra / ARS, new york 2014

28

VII.

una delle short stories preferite da Twombly era The Rocking-Horse Winner di D.h. lawrence, in cui un ragazzo

che cresce in una famiglia caduta in disgrazia trova un modo segreto per migliorare la propria esistenza e

guadagnare denaro alle corse dei cavalli per i genitori dalle mani bucate. In piena notte, di nascosto dalla

sua famiglia, galoppa selvaggiamente su un cavallo a dondolo che ormai gli va stretto. Questa azione fisica

fortemente ripetitiva induce uno stato medianico di insolita lucidità, al cui apice talvolta gli appare il nome del

cavallo vincente, anche se spesso ciò non accade. Fidandosi totalmente dell’informazione ottenuta, il ragazzo

va a scommettere all’ippodromo con l’aiuto di un adulto. Tuttavia arrangiarsi così da solo richiede un prezzo

da pagare, e persino la madre assai poco premurosa inizia a notare che il ragazzo non è più lo stesso. una sera,

tornata a casa presto da una festa, scopre il ragazzo che sta cavalcando sul cavallo a dondolo in preda a un raptus

nel tentativo disperato di superare un momento sfavorevole che non gli ha fruttato nulla. Finalmente il nome

gli arriva e fa una grossa vincita alla corsa successiva, ma ha tirato troppo la corda della fortuna: colpito da un

collasso nervoso, muore.44

Parlando di un “tipo specifico di … dipinti più estremi”45 Twombly ebbe a dire: “lavoro molto rapidamente.

mi siedo per due o tre ore e poi in quindici minuti posso realizzare un dipinto… un paio d’ore di concentrazione

accende la scintilla per cinque o sei minuti. ma non mi riesce sempre”.46 Come il ragazzo della short story,

Twombly deve entrare in una sorta di trance, una condizione alterata di attenzione e concentrazione, per

poter creare. lavora spinto dall’euforia indotta dalle sensazioni che lo stimolano, nonché dalla loro complessa

interazione con l’esperienza, la memoria e il desiderio. Dipendendo interamente dalla condizione attuale della

sua ispirazione, il suo metodo di lavoro procede a scatti, con lunghi periodi di osservazione e assorbimento

precedenti l’eruzione dell’atto creativo.xix ma non tutte le sue opere vennero prodotte in

questo modo; si pensi ai “semplici e rigorosi esercizi”47 dei suoi dipinti-lavagne, dove il segno

del corpo è ridotto a una ripetizione scrittoria quasi meccanica. ma è questo impeto lucido

il responsabile delle sue opere maggiori – quando i dati raccolti attraverso la riflessione e l’analisi vengono

eruttati, e quando la fase contemplativa predominante lascia spazio a un improvviso spasmo di attività. Si tratta

di un’euforia controllata, un’esaltazione in cui mente e corpo agiscono all’unisono e si sollevano alle regioni più

elevate della creatività.

Twombly fu l’unico artista a naturalizzare l’astrazione gestuale americana in Europa – come i poeti elegiaci

romani che “portarono le orge greche in Italia, / e le danze in Italia”.48 la sua impresa è qualcosa di anomalo

e mai visto prima. la pura originalità della sua opera tardò a lungo prima di ottenere il pieno riconoscimento

della sua importanza. la sua inimitabilità ha circoscritto la sua influenza su altri artisti. nessun altro pittore

nella storia dell’arte è riuscito a esprimere una tale specificità emotiva e psicologica nel linguaggio astratto.

È toccato a un ex crittografo dell’esercito americano, rimproverato per la sua imprecisione, di scoprire il codice

per fondere le due cose.

Con l’incredibile intelligenza additiva che trova il suo equivalente visivo nelle superfici accrescitive

dell’artista, Twombly ha fuso i vari rami delle sue eclettiche influenze con la sua estrema sensibilità alla bellezza

e le specificità delle sue emozioni private in uno strumento perfetto. Sue sono alcune delle opere più sensuali

mai dipinte. le qualità espressive della pittura sono state da lui esplicitate per evocare la vita del corpo. la vita

erotica dell’uomo è l’aspetto più peculiare del suo essere, dove il passato viene rigiocato a ogni nuovo incontro.

la fedeltà di Twombly all’astrazione dovrebbe essere intesa come un metodo per esprimere emozioni che “non

xix. l’idea stessa della pittura come “carriera” era un anatema per Twombly. Ci furono anni di produttività stupefacente e anni in cui non produsse nemmeno un dipinto.

29

possono essere prodotte da concetti o rappresentazioni derivate dal mondo empirico”.49 Questo erotismo è una

modalità che satura ogni parte della sua opera, ravvivandola delle particolari sensazioni che esprimono

“una dimensione diversa del suo essere”.50

l’antichità di Twombly non è quel dimesso, sobrio bianco e nero degli studiosi germanici del XIX secolo,

per i quali semplicità, grazia e armonia erano la regola, ma la crudezza, la violenza e l’inebriante intensità del

technicolor. È meno winkelmann che Fellini. Il suo interesse per il passato non è la ricerca disinteressata

dell’antiquario, ma il coinvolgimento passionale del sensualista che vive decisamente nel regno dei sensi. Ci

restituisce il mondo antico nudo e crudo, con scritte da latrina in distici lapidari, scimmie nell’agorà, psicopatici

che indossano il viola imperiale, statue con occhi e abiti dipinti addosso, in intensi colori psichedelici.

l’etimologia insegna che la cultura è un giardino, e Twombly ha coltivato elusivamente e nobilmente il proprio

appezzamento di terra a distanza dai principali centri e movimenti dell’arte del secondo dopoguerra. I dipinti

di fiori del periodo più tardo hanno spesso un che di funereo, come se commemorassero dei morti o fossero

offerti come un memento mori. In The Rose (IV) del 2008, ad esempio, tre boccioli rigogliosi e troppo maturi

sono adorni di tasche e pieghe nere apparentemente cariche di intimazioni di mortalità. Tuttavia il mood delle

opere tarde di Twombly non è uniformemente elegiaco, e mai funesto. Spesso vi si si avverte una recrudescenza

della carnalità e dell’eccitazione dei suoi dipinti romani, come nell’estate indiana del ciclo Bacchus; o una furia

maestosa per l’evanescenza delle cose, come nei colori sovraccarichi degli ultimi dipinti;xx o il

delirio zuccheroso della sua scultura più tarda, tutta marzapane e glassa bianca.

I fiori di Twombly sono esemplificazioni dell’“empirea rosa” che Dante, alla fine del suo Paradiso, situa oltre

l’universo fisico, dove l’amore umano e l’amore divino sono avviluppati come i petali di un fiore. un’ultima

visione eccelsa si apre alla mente del poeta in un crescendo di epifanie che si erge a una percezione sconcertante

del piano divino. A mano a mano che lo sguardo del poeta si fa più estatico e penetra più profondamente nella

luce, la visione lo risucchia, purificandolo in un processo dialettico, sollevando saldamente il suo “ardor del

desiderio”,51 finché viene infine colpito dalla luce della rivelazione. Qui, come scrive Dante, la forza non ha

eguagliato la fantasia: il suo linguaggio, il suo potere di rappresentazione poetica, ha esaurito i limiti del dicibile.

E tuttavia “a l’alta fantasia qui mancò possa / ma già volgeva il mio disio e ’l velle, / sì come rota ch’igualmente

è mossa, / l’amor che move il sole e l’altre stelle”.52

l’arte è salvezza dall’incompiutezza, l’oblio e la morte, il paradiso terrestre dove esperienze ed emozioni

del passato vengono recuperate e trasfigurate nel presente. Per Twombly, come per Proust, “ogni paradiso è

un paradiso perduto che contiene al suo interno gioie che non possono essere provate se non dalla memoria”.53

l’amore in tutte le sue manifestazioni – erotico, intellettuale, platonico, romantico, amore della cultura, amore

della vita – è il principio vitale che sta dietro l’arte di Cy Twombly. È l’unione misteriosa e perfetta di sogno e

realtà, passato irrecuperabile e presente sensuale, ardore intellettuale e facoltà di amare – un paradiso ritrovato.

xx. Secondo la leggenda, le ultime parole di goethe sul letto di morte furono: “mehr licht!” (Più luce!).

30

note1. Dory Previn, Doppelganger, cit. in gary Indiana, Three Month Fever, new york, harper Perennial, 1999, s.p.2. w.h. Auden, Introduction (1961), in The Complete Poems of Cavafy, trad. di Rae Dalven, new york, harcourt, Inc., 1989, pp. xvi-xvii.3. kirk varnedoe, Inscriptions in Arcadia, in Cy Twombly: A Retrospective, new york, museum of modern Art, 1994, p. 28.4. barnett newman, The Sublime Is Now (1948), in Art in Theory 1900-2000. An Anthology of Changing Ideas, a cura di Charles harrison e Paul wood, londra,

blackwell Publishing, 2003, pp. 581-582. 5. varnedoe, p. 14. 6. Sidney geist, cit. in David Joselit, American Art since 1945, londra, Thames & hudson, 2003, p. 15. Citazione completa: “In un gesto che eguaglia un atto

sessuale, Dekooning [sic] si è sfogato con violenza sulla tela che rappresenta il corpo di quella donna”. 7. Cit. in Susan Sontag, Artaud, in Antonin Artaud: Selected Writings, a cura di Susan Sontag, berkeley, university of California Press, 1988, p. xlviii.8. Sontag, Artaud, p. xlviii. Citazione completa: “Il corpo è sempre un problema. Artaud non definisce mai il corpo in termini di capacità di piacere sensuale,

ma sempre in termini di capacità elettrica di intelligenza e dolore”.9. Cit. in Sontag, Artaud, p. liii.10. Manifesto in Clear Language, in Artaud, p. 108.11. margit Rowell, Images of Cruelty, in Antonin Artaud: Works on Paper, a cura di margit Rowell, new york, museum of modern Art, 1997, p. 11.12. herschel b. Chipp, Theories of Modern Art: A Source Book by Artists and Critics, berkeley - los Angeles, university of California Press, 1968, p. 372.13. varnedoe, p. 27.14. Twombly, statement (2000) in David Sylvester, Interviews with American Artists, londra, Chatto & windus, 2001, pp. 178-179; cit. in Richard Shiff,

Charm, in Serota, p. 14.15. hochdörfer, p. 10.16. Description of a Physical State, in Artaud, p. 66.17. marthe Robert, “I am the body’s insurgent…”, in Rowell, p. 29.18. Cit. in Sontag, Artaud, p. xix.19. Excerpts from notebooks and private papers, in Artaud, p. 353.20. Philip kitcher, Death in Venice: The Cases of Gustav von Aschenbach, new york, Columbia university Press, 2013, p. 34.21. Ibid., p. 96.22. Rosalind E. krauss, The Optical Unconscious, Cambridge, mass., mIT Press, 1993, p. 266; cit. in nicolas Cullinan, Insinuating Elegance: The Anxiety

of Influence, in Serota, p. 85. 23. varnedoe, p. 38. 24. Antonin Artaud, Eliogabalo o l’anarchico incoronato, milano, Adelphi, 1969 , incipit.25. Sontag, Artaud, p. xxv.26. Twombly, in Sylvester 2001, p. 176; cit. in Serota, p. 31, n. 48.27. From “The Nerve Meter”, in Artaud, p. 81.28. Ibid., 82.29. Serota, p. 57.30. Rosalind E. krauss, Magician’s Game: Decades of Transformation 1930-1950, in 200 Years of American Sculpture, new york, David godine, 1976, p. 168.31. varnedoe, p. 27.32. Parafrasando Donald meltzer e meg harris williams, The Role of Aesthetic Conflict in Development, Art, and Violence, londra, karnac books, 1988, p. 225. 33. Thomas mann, Freud and the Future (1936), in Death in Venice, Tonio Kroger, and Other Writings, trad. di helen Tracey lowe-Porter, new york, Continuum,

1999, p. 292.34. T.S. Eliot, Tradition and the Individual Talent (1919), in Selected Prose of T.S. Eliot, londra, Faber and Faber, 1975, p. 47.35. T.S. Eliot, Preface (1930), in Saint-John-Perse, Anabasis, trad. di T.S. Eliot, new york, harcourt brace Jovanovich, 1949, p. 9.36. varnedoe, p. 37.37. Serota, p. 84.38. T.S. Eliot, Sweeney Agonistes: Fragment of an Agon, in Collected Poems 1909-1962, londra, Faber and Faber, 1963, p. 131.39. David Sylvester, Interviews with Francis Bacon, londra, Thames and hudson, 1995, p. 176. Citazione completa: “Con tutti i mezzi meccanici per ritrarre

l’apparenza, un pittore, se vuole tentare di registrare la vita, deve farlo in modo molto più intenso e conciso. Deve avere l’intensità di … possiamo chiamarla: semplicità sofisticata. E non intendo quel tipo di semplicità della scultura cicladica, che si semplifica in banalità, ma quella della scultura egizia, che si semplifica nella realtà. bisogna ridurre nell’intensità”.

40. bacon, cit. in The New Decade: 22 European Painters and Sculptors, a cura di Andrew C. Ritchie, new york, museum of modern Art, 1955; cit. in Chipp, p. 621. la citazione continua: “Penso che il processo di questo tipo di forma ellittica dipenda dall’esecuzione del dettaglio e da come le forme siano ricreate o sfocate leggermente per riportare tracce di memoria”.

41. David Joselit, American Art since 1945, londra, Thames & hudson, 2003, p. 10.42. Sylvester, p. 12.43. la Rochefoucauld, Maxims (1678), trad. di Stuart D. warner e Stephane Douard, South bend, Indiana, St. Augustine’s Press, 2009, p. 11. la frase citata è la

prima metà della massima 43, che così prosegue: “e mentre la sua mente tende verso un fine, il suo cuore insensibilmente lo attira verso un altro”. originale francese: “l’homme croit souvent se conduire lorsqu’il est conduit; et pendent que par son esprit il tend à un but, son cœur l’entraîne insensiblement à un autre”.

44. vedi D.h. lawrence, The Rocking-Horse Winner (1926), in Selected Stories, new york, Penguin books, 2007. Sono grato ad Angela westwater per avere portato questa storia alla mia attenzione. Secondo westwater, lei e Twombly un giorno si recarono da books and Company, una libreria dell’upper East Side di manhattan accanto al whitney museum. Twombly prese una copia delle short stories di lawrence e parlò a westwater di The Rocking-Horse Winner.

45. Serota, p. 51. 46. Ibid., p. 51.47. Robert Pincus-witten, Learning to Write (1968), in Writings on Cy Twombly, a cura di nicola Del Roscio, monaco di baviera, Schirmer/mosel, 2002, p. 60.48. Ezra Pound, Homage to Sextus Propertius (1917), in Diptych Rome-London, new york, new Directions Press, 1996, p. 8.49. Irving Singer, The Nature of Love in The Modern World, Chicago, university of Chicago Press, 1987, p. 164. Singer usa queste parole per descrivere il concetto

di amore di henri rispetto a quello di marcel Proust. 50. Ibid., p. 164. 51. Dante Alighieri, Divina Commedia - Paradiso, canto XXXIII: “l’ardor del desiderio in me finii”.52. Ibid.53. Singer, p. 208. Qui l’autore parla di Proust, della memoria e della soggettività dell’amore.

31

Landscape, 1951. Pittura murale, olio e collage su legno, 27,9 x 53,3 cm

35

Untitled, 1951. Pittura murale su tela, 101,6 x 121,9 cm

36

Untitled (New York City), 1955. Pittura murale e matita su tela, 109,9 x 128,9 cm

39

Panorama, 1955. matita su carta, 55,8 x 76,5 cm

42

The Castle, 1958. Pittura murale e matita su tela, 121,9 x 153 cm

45

Untitled, 1959. Collage, matita e penna a sfera su carta, 36,7 x 30,4 cm

46

Untitled, 1959. Collage, matita e penna a sfera su carta, 36,7 x 30,4 cm

47

Untitled, 1960-63. olio, pastello a cera, matita colorata e matita su carta, 85,5 x 115 cm

49

Untitled (Roma), 1961. Pastello a cera, matita e olio su tela, 96,5 x 126,4 cm

52

First Part of the Return from Parnassus, 1961. olio, pastello a cera e matita su carta montata su tela, 69,8 x 100 cm

55

Untitled, 1961. matita e pastello a cera su carta, 58,4 x 68,6 cm

56

Notes from a Tower, 1961. gesso colorato e matita su carta, 33,8 x 36 cm

59

Ilium (One Morning Ten Years Later), 1964-2000. olio, matita e pastello a cera su tela, 200 x 678 cm totale

60

Untitled (Greetings from Gorgo), 1966. matita e pastello a cera su carta, 41,8 x 34 cm

63

Untitled (Greetings from Gorgo), 1966. matita e pastello a cera su carta, 41,8 x 34 cm

64

Untitled (Greetings from Gorgo), 1966. matita e pastello a cera su carta, 41,8 x 34 cm

65

Untitled (New York City), 1968. Pittura murale e pastello a cera su tela, 172,7 x 215,9 cm

67

Untitled, 1968. olio, pittura murale e pastello a cera su tela, 202 x 262,9 cm

68

Untitled, 1969. matita e pastello a cera su carta, 70,3 x 99,8 cm

70

Untitled, 1969. matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta, 70,3 x 100 cm

71

Untitled, 1969. matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta, 70,3 x 100 cm

72

Untitled, 1969. matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta, 70,3 x 100 cm

73

Untitled, 1971. olio, pastello a cera e matita su carta, 70,3 x 100,1 cm

76

Untitled, 1971. olio, pastello a cera e matita su carta, 70,3 x 100,1 cm

79

Nini’s Painting (Rome), 1971. Pittura murale, pastello a cera e matita su tela, 239 x 300,4 cm

80

Gladings (Love’s Infinite Causes), 1973. Collage, olio, inchiostro, pastello a cera e matita su carta, 100,2 x 80,7 cm

83

Orpheus (Napoli), Sweep to Oblivion, 1975. olio e matita su carta, 140 x 100 cm

84

Untitled, 1978. bronzo. 44 x 225,5 x 18 cm

87

Leda and the Swan, 1980. olio e acrilico su carta, sei parti, 252,5 x 187,2 cm totale

88

Untitled, 1983/1988. bronzo, 185,7 x 160 x 34,9 cm

91

Paesaggio, 1986. olio e acrilico su legno, 175,5 x 128,3 cm

94

Paesaggio, 1986. olio e acrilico su legno, 175,5 x 128,3 cm

97

Gaeta Set VIII, 1986. Acrilico su carta, sette parti, circa 25,3 x 28 cm cad.

98

Untitled (Odalisca), 1988. Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta, 220 x 150 cm

104

Untitled (Odalisca), 1988. Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta, 220 x 150 cm

105

Untitled (Toilet of Venere), 1988. Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta, 220 x 150 cm

106

Untitled (Toilet of Venere), 1988. Collage, acrilico, pittura murale, matita e pennarello su carta, 220 x 150 cm

107

Untitled, 1989. Collage, acrilico e pastello a cera su carta, 104 x 74,5 cm

108

Untitled, 1989. Collage, acrilico e pastello a cera su carta, 104 x 74,5 cm

109

Untitled (A Rose), 1989. Acrilico e pastello a cera su carta, sette parti, circa 58 x 44 cm cad.

110

Untitled (Gaeta), 1989. Acrilico e tempera su carta montata su legno, 203,2 x 148,9 cm

115

Untitled, 1992. Acrilico, oil stick, matita colorata e matita su legno, 235 x 172,2 cm

118

Untitled, 1992. Tempera, acrilico, oil stick, pastello a cera e matita su legno, 234 x 172,2 cm

119

Lepanto I, 1996. monotipo, 99,1 x 62,9 cm

121

Lepanto II, 1996. monotipo, 99,1 x 62,9 cm

122

Lepanto III, 1996. monotipo, 99,1 x 62,9 cm

123

A Time to Remain, A Time to Go Away, 1998. Compensato, legno, acrilico, matita e filo di ferro, 280 x 70 x 94 cm

125

Untitled, 2000. legno, gesso, acrilico, carta, metallo e punti metallici, 59 x 37,5 x 28 cm

126

Turkish Delight, 2000. legno, gesso, acrilico e ottone, 115,6 x 45,7 x 41,9 cm

131

Untitled, 2002. gesso, compensato, legno e acrilico, 64,3 x 24,2 x 43 cm

132

Untitled, 2005. Acrilico su carta, 57 x 39 cm

136

Untitled, 2005. Acrilico su carta, 57 x 39 cm

137

Untitled, 2005. Acrilico su carta, 57 x 39 cm

138

Untitled, 2005. Acrilico su carta, 57 x 39 cm

139

The Rose (IV), 2008. Acrilico su legno, quattro pannelli, 252 x 740 cm totale, 252 x 185 cm cad.

140

Untitled (Camino Real II), 2011. Acrilico su legno, 252,5 x 187,2 cm

144

Untitled (Camino Real V), 2011. Acrilico su legno, 252,5 x 187,2 cm

147

Untitled (Camino Real VI), 2011. Acrilico su legno, 252,5 x 187,2 cm

148

Untitled (Camino Real VIII), 2011. Acrilico su legno, 252,5 x 187,2 cm

151

elenco delle opere Pagina 35Landscape, 1951Pittura murale, olio e collage su legno 27,9 x 53,3 cm Collezione privata

Pagina 36Untitled, 1951Pittura murale su tela101,6 x 121,9 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 39Untitled (New York City)*, 1955Pittura murale e matita su tela109,9 x 128,9 cmThe Eli and Edythe l. broad Collection, los Angeles

Pagina 42; particolare pagine 40-41Panorama, 1955matita su carta55,8 x 76,5 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 45The Castle*, 1958Pittura murale e matita su tela 121,9 x 153 cm © Cy Twombly Foundation, courtesy David zwirner, new york-londra

Pagina 46Untitled, 1959Collage, matita e penna a sfera su carta 36,7 x 30,4 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 47Untitled, 1959Collage, matita e penna a sfera su carta36,7 x 30,4 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 49Untitled*, 1960-63olio, pastello a cera, matita colorata e matita su carta 85,5 x 115 cmla Coleccion Jumex

Pagina 52; particolare pagine 50-51Untitled (Roma) *, 1961Pastello a cera, matita e olio su tela96,5 x 126,4 cm la Coleccion Jumex

Pagina 55First Part of the Return from Parnassus*, 1961olio, pastello a cera e matita su carta montata su tela69,8 x 100 cm la Coleccion Jumex

Pagina 56Untitled*, 1961matita e pastello a cera su carta 58,4 x 68,6 cmla Coleccion Jumex

* Opere non esposte

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Pagina 59Notes from a Tower*, 1961gesso colorato e matita su carta 33,8 x 36 cm la Coleccion Jumex

Pagine 60-61Ilium (One Morning Ten Years Later), 1964-2000olio, matita e pastello a cera su telaTre parti, 200 x 678 cm totale; a) 200 x 203,2 cm; b) 199,1 x 288,6 cm; c) 199,4 x 186,1 cmCollezione privata, courtesy gagosian gallery

Pagina 63Untitled (Greetings from Gorgo), 1966 matita e pastello a cera su carta 41,8 x 34 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 64Untitled (Greetings from Gorgo), 1966 matita e pastello a cera su carta 41,8 x 34 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 65Untitled (Greetings from Gorgo), 1966 matita e pastello a cera su carta 41,8 x 34 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 67Untitled (New York City), 1968Pittura murale e pastello a cera su tela 172,7 x 215,9 cmCollezione privata, courtesy gagosian gallery

Pagina 68Untitled*, 1968olio, pittura murale e pastello a cera su tela 202 x 262,9 cmThe menil Collection, houston

Pagina 70Untitled, 1969matita e pastello a cera su carta 70,3 x 99,8 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 71Untitled, 1969matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta70,3 x 100 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 72Untitled, 1969matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta70,3 x 100 cm © Cy Twombly Foundation

Pagina 73Untitled, 1969matita colorata, pastello a cera, pennarello e matita su carta70,3 x 100 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 76; particolare pagine 74-75 Untitled, 1971olio, pastello a cera e matita su carta70,3 x 100,1 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 79Untitled, 1971olio, pastello a cera e matita su carta 70,3 x 100,1 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 80Nini’s Painting (Rome)*, 1971Pittura murale, pastello a cera e matita su tela239 x 300,4 cm The menil Collection, houston

Pagina 83Gladings (Love’s Infinite Causes), 1973Collage, olio, inchiostro, pastello a cera e matita su carta 100,2 x 80,7 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 84Orpheus (Napoli), Sweep to Oblivion*, 1975 olio e matita su carta140 x 100 cm Collezione privata

Pagine 86-87Untitled*, 1978bronzo44 x 225,5 x 18 cm The menil Collection, houston

Pagine 88-89Leda and the Swan, 1980olio e acrilico su carta Sei parti, 252,5 x 187,2 cm totale; a) 121,4 x 75 cm; b) 121,2 x 75 cm; c) 64,7 x 50,3 cm; d) 45,2 x 48,4 cm; e) 43,5 x 34,4 cm; f ) 35,8 x 33,5 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 90Untitled*, 1983/1988bronzo185,7 x 160 x 34,9 cmwhitney museum of American Art, gift of The American Contemporary Art Foundation, Inc., leonard A. lauder, President

Pagina 94; particolare pagine 92-93 Paesaggio, 1986olio e acrilico su legno175,5 x 128,3 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 97Paesaggio, 1986olio e acrilico su legno175,5 x 128,3 cm© Cy Twombly Foundation

Pagine 99-102Gaeta Set VIII, 1986Acrilico su cartaSette parti: a) 25,5 x 28,4 cm; b) 26,5 x 28,3 cm; c) 26,5 x 29,2 cm; d) 24,5 x 28 cm; e) 25,3 x 28 cm; f) 25 x 28 cm; g) 27 x 29,7 cmCollezione privata

155

Pagina 104Untitled (Odalisca), 1988Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta220 x 150 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 105Untitled (Odalisca), 1988Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta220 x 150 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 106Untitled (Toilet of Venere), 1988Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta220 x 150 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 107Untitled (Toilet of Venere), 1988Collage, acrilico, pittura murale, pastello a cera e pennarello su carta220 x 150 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 108Untitled, 1989Collage, acrilico e pastello a cera su carta 104 x 74,5 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 109Untitled, 1989Collage, acrilico e pastello a cera su carta 104 x 74,5 cm© Cy Twombly Foundation

Pagine 110-113Untitled (A Rose), 1989Acrilico e pastello a cera su cartaSette parti: a) 58,5 x 44 cm; b) 56,7 x 43,5 cm; c) 59 x 44 cm; d) 58,2 x 44 cm; e) 57,2 x 44 cm; f) 58 x 45 cm; g) 58,1 x 44,9 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 115Untitled (Gaeta)*, 1989Acrilico e tempera su carta montata su legno203,2 x 148,9 cmCollezione larry gagosian© Cy Twombly Foundation

Pagina 118; particolare pagine 116-117Untitled, 1992Acrilico, oil stick, matita colorata e matita su legno 235 x 172,2 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 119Untitled, 1992Tempera, acrilico, oil stick, pastello a cera e matita su legno234 x 172,2 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 121Lepanto I, 1996monotipo99,1 x 62,9 cmCollezione privata

Pagina 122Lepanto II, 1996monotipo99,1 x 62,9 cmCollezione privata

Pagina 123Lepanto III, 1996monotipo99,1 x 62,9 cmCollezione privata

Pagina 124A Time to Remain, A Time to Go Away, 1998 Compensato, legno, acrilico, matita e filo di ferro280 x 70 x 94 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 127Untitled, 2000legno, gesso, acrilico, carta, metallo e punti metallici 59 x 37,5 x 28 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 130; particolare pagine 128-129Turkish Delight, 2000legno, gesso, acrilico e ottone 115,6 x 45,7 x 41,9 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 133Untitled, 2002gesso, compensato, legno e acrilico 64,3 x 24,2 x 43 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 136; particolare pagine 134-135 Untitled, 2005Acrilico su carta57 x 39 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 137Untitled, 2005Acrilico su carta57 x 39 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 138Untitled, 2005Acrilico su carta57 x 39 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 139Untitled, 2005Acrilico su carta57 x 39 cm © Cy Twombly Foundation

Pagine 140-141The Rose (IV), 2008Acrilico su legnoQuattro pannelli, 252 x 740 cm totale, 252 x 185 cm cad.Collezione larry gagosian© Cy Twombly Foundation

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Pagina 144; particolare pagine 142-143 Untitled (Camino Real II), 2011 Acrilico su legno252,5 x 187,2 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 147Untitled (Camino Real V), 2011 Acrilico su legno252,5 x 187,2 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 148Untitled (Camino Real VI), 2011 Acrilico su legno252,5 x 187,2 cm© Cy Twombly Foundation

Pagina 151Untitled (Camino Real VIII), 2011 Acrilico su legno252,5 x 187,2 cm© Cy Twombly Foundation

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noTe BIoGrAFIcHe 1928Edwin Parker Twombly nasce a lexington, in virginia, il 25 aprile. Il padre, Edwin Parker Twombly Sr., era originario di groveland, nel massachusetts; la madre, mary welma Richardson, era nata a bar harbor, nel maine. Edwin Twombly Sr. era un giocatore di baseball professionista, ingaggiato come lanciatore anche dai Chicago white Sox nell’American league. In seguito divenne istruttore di educazione fisica presso la washington and lee university di lexington. l’artista erediterà il soprannome del padre “Cy”, ispirato al giocatore di baseball Denton True “Cy” young.

1942 Dai 14 ai 18 anni Twombly frequenta le lezioni di pittura di Pierre Daura, un artista spagnolo che si era rifugiato a Parigi durante la guerra civile spagnola, poi aveva sposato una donna della virginia e si era trasferito a lexington. le sue lezioni teoriche e pratiche vertevano principalmente sull’arte contemporanea europea e sulla sua storia.

1946 Dopo il diploma alla lexington high School Twombly frequenta la Darlington School for boys di Rome, in georgia.

1947Trascorre l’estate a ogunquit, una colonia artistica del maine, e a groveland, nel massachusetts. In autunno si iscrive alla boston museum School, dove l’influenza maggiore proviene dall’espressionismo tedesco. Suo nonno vive a boston. Twombly è fortemente attratto dal movimento dadaista, dal surrealismo e dall’arte di kurt Schwitters, Chaim Soutine e lovis Corinth. Anche le opere di Alberto giacometti e Jean Dubuffet lo interessano molto. visita la Frick Collection a new york per studiare i maestri dell’antichità.

1948Continua gli studi a boston.

1949Si iscrive all’appena costituito dipartimento d’arte della washington and lee university di lexington. una sua insegnante, marion Junkin, riconosce immediatamente il suo talento e lo incoraggia a chiedere una borsa di studio presso l’Art Students league di new york, dove ha studiato anche lei. Riceve una sovvenzione di mille dollari dal virginia museum of Fine Arts di Richmond.

1950grazie a una borsa di studio prosegue la sua formazione all’Art Students league di new york. Tra i suoi insegnanti ci sono will barnet, morris kantor e vaclav vytlacil. Durante il secondo semestre incontra un altro giovane artista, Robert Rauschenberg, con il quale condivide gli stessi interessi intellettuali e gli obiettivi artistici. A new york frequenta le mostre d’avanguardia di Jackson Pollock, mark Rothko, barnett newman, Clyfford Still e Robert motherwell alla betty Parsons e alla kootz gallery, e vede le opere di willem de kooning e Franz kline alla Charles Egan gallery.

1951 Frequenta il semestre estivo e quello invernale presso il black mountain College nel north Carolina, dove sono artisti residenti ben Shahn, Robert motherwell e il poeta Charles olson. Attira l’attenzione di Shahn, divenendo il suo alunno preferito. motherwell non apprezza molto il lavoro del giovane Twombly, al quale peraltro non ha nulla da insegnare. Twombly studia anche fotografia con hazel-Frieda larsen assieme ai compagni di studi Robert Rauschenberg e Dorothea Rockburne, e scatta fotografie con uno stenoscopio.

A novembre Twombly tiene la sua prima mostra personale alla Seven Stairs gallery di Chicago, organizzata dal fotografo Aaron Siskind e dal critico noah goldowsky, ed espone dipinti realizzati nell’estate precedente al black mountain College. Alla fine dell’anno Robert motherwell scrive un testo entusiastico per la brochure della mostra

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e introduce la prima esposizione di Twombly a new york presso la kootz gallery, in coppia con gandy brodie.

1952 Twombly viaggia negli Stati meridionali degli uSA, a Charleston, new orleans, key west, e da key west passa a Cuba. Durante l’estate lavora in virginia, facendo visita al black mountain College, dove risiedono Franz kline, Robert Rauschenberg, Jack Tworkov e John Cage. Si dedica alla fotografia con uno stenoscopio e fotografa Franz kline e John Cage.

In autunno riceve una borsa di studio di 1800 dollari dal virginia museum of Fine Arts e salpa da new york assieme a Robert Rauschenberg per il suo primo viaggio in Europa e nord Africa. Sbarca a Palermo, visita napoli e ai primi di settembre giunge a Roma. Poi, nello stesso mese, si reca a Firenze, Siena, Assisi e venezia. A ottobre parte da Roma diretto in marocco per l’inverno, visitando Casablanca, marrakech, le montagne dell’Atlante e Tangeri. va a trovare Paul bowles a Tétouan e passa il mese di dicembre visitando i villaggi dei dintorni in sua compagnia.

1953 Ritornando a Roma in treno visita la Spagna. A febbraio Twombly tiene la sua prima mostra in Italia alla galleria di via della Croce 71. Il 14 marzo espone arazzi realizzati a Tangeri e Tétouan alla galleria d’Arte Contemporanea di Firenze.

nella tarda primavera torna negli Stati uniti per lavorare a dipinti, sculture e monoprints, usando l’atelier newyorkese di Robert Rauschenberg al 61 di Fulton Street.

A settembre espone in una collettiva alla Stable gallery, fondata da Eleanor ward.

A ottobre espone alla little gallery di Princeton, nel new Jersey, di proprietà di larom munson, e secondo Thomas wilber espone dipinti del 1949 con piccoli collages e sculture. Chiamato alle armi dall’esercito americano, completa la formazione di base a Camp gordon, vicino ad Augusta, in georgia, e viene destinato a washington come crittologo. nei fine settimana affitta una stanza d’albergo ad Augusta per poter eseguire dipinti nel buio della notte, in modo da obliterare qualsiasi forma di modello grafico appreso. Queste opere saranno esposte nella sua prima personale alla Stable gallery nel 1955, oltre a segnare una nuova direzione nel suo lavoro da quel momento in poi.

1954 Twombly è sempre di stanza a washington, assegnato al reparto di crittografia militare. Si reca spesso a new york nei periodi di permesso, lavorando ai dipinti che saranno esposti alla Stable gallery l’anno seguente.

In agosto viene congedato dall’esercito. Affitta un piccolo appartamento al 263 di william Street a manhattan. Inizia a lavorare a un gruppo di sei o otto dipinti a sfondo grigio, come è documentato da fotografie scattate presso l’atelier di Rauschenberg in Fulton Street, dove li esegue. Inizia a lavorare a Panorama. Realizza anche sculture in gesso sulla sabbia di Staten Island, tutte andate perdute.

1955 Twombly tiene la sua prima personale a new york presso la Stable gallery.

A febbraio accetta un incarico di insegnamento al dipartimento d’arte del Southern Seminary and Junior College di buena vista, in virginia, per la metà dell’anno rimanente e per un semestre del 1956.

Presso la Catholic university di washington si tiene una mostra di sue opere giovanili associate a sculture africane. la rassegna, organizzata da padre Alexis Robertson, comprende otto dipinti (Tiznit, A-Oe, Solon I, Solon II, Quaday, La-La, Volubilius, Marrakech) e quattro disegni.

Ad aprile Eleanor ward della Stable gallery cerca di aiutare Twombly a ottenere un’altra sovvenzione dal virginia museum of Fine Arts. Eleanor ward, Thomas b. hess, executive editor di “Art news”, e Conrad marca-Relli scrivono lettere di presentazione a suo favore.

In autunno torna nel suo appartamento di new york al 263 di william Street, dove realizza Criticism, Free Wheeler, Academy, The Geeks e altri dipinti e sculture.

non ottenendo sovvenzioni dal virginia museum of Fine Arts, accetta di rinnovare l’incarico di insegnamento al Southern Seminary fino al semestre di primavera del 1956.

1956 Seconda personale alla Stable gallery a gennaio.

Trascorre il mese di febbraio a lexington, in virginia.

Twombly cerca nuovamente di ottenere una borsa di studio dal virginia museum per visitare Parigi, l’Egitto, Atene, Creta e mykonos. Anche questa volta la richiesta non ha esito positivo, per cui torna nel suo appartamento di william Street a new york dove rimane per il resto dell’anno. Twombly visita i suoi amici e colleghi artisti Conrad marca-Relli e Joseph Cornell a long Island.

1957 A gennaio tiene la sua terza personale alla Stable gallery, dove espone Panorama insieme a sei o sette altri dipinti e a sei disegni.

A febbraio lascia new york per trascorrere un po’ di tempo in Italia dietro suggerimento del pittore italiano Toti Scialoja. Esegue disegni stando due mesi a grottaferrata, vicino a Roma, in casa di un amico. In estate prende una casa sull’isola di Procida, nel golfo di napoli, e continua a lavorare a disegni, che poi distruggerà più avanti lo stesso anno.

Affitta un appartamento a Roma con vista sul Colosseo, dove dipinge Olympia, Arcadia, Blue Room e Sunset. legge Stéphane mallarmé, che influenzerà i suoi disegni più tardi. Ad autunno avanzato lavora nell’atelier di Salvatore Scarpitta in via margutta a Roma.

1958 lavora in una casa vuota in via Appia Pignatelli a Roma. Tiene la sua prima mostra a Roma alla galleria la Tartaruga di Plinio De martiis, esponendo una selezione di dipinti. Resta in Italia, e la mostra della galleria la Tartaruga si trasferisce alla galleria del Cavallino di venezia e alla galleria del naviglio di milano. Alla fine di novembre l’artista ritorna a new york, come programmato. A new york è ora rappresentato dalla leo Castelli gallery.

1959 Il 20 aprile sposa luisa Tatiana Franchetti a new york.

lavora in un atelier di lexington a dieci grandi dipinti per una mostra alla leo Castelli gallery, dove però quelle opere non verranno esposte.

Dopo un secondo viaggio a Cuba, appena dopo la rivoluzione, visita lo yucatán, in messico, e torna a Roma in giugno.

Affitta un appartamento per l’estate a Sperlonga, un piccolo villaggio di pescatori con le case imbiancate a calce sul Tirreno, tra Roma e napoli. Qui Twombly realizza i Poems to the Sea, influenzato dalle poesie di mallarmé.

Il 18 dicembre nasce a Roma il figlio Cyrus Alessandro.

Twombly vive a Roma in via belsiana, vicino a piazza di Spagna, dove realizza varie sculture. Dopo aver completato tre sculture entro l’anno, smette di lavorare con questa tecnica fino al 1976. la sera di San Silvestro dipinge The Age of Alexander in via di monserrato.

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1960 Twombly si trasferisce con la famiglia in via di monserrato, dove dipinge To Leonardo, Crimes of Passion I e II, Odeion, Sunset Series, Garden of Sudden Delight to Hieronymus Bosch, School of Fontainebleau, Sahara e Herodiade. Intorno a quel periodo parte per un viaggio di un mese nel deserto del Sahara.

Alla fine di aprile tiene una seconda mostra alla galleria la Tartaruga.

A luglio lavora a un gruppo di disegni a Sant’Angelo, sull’isola di Ischia, poi si reca in grecia ad agosto e a Castel gardena sulle Dolomiti a settembre.

A ottobre si tiene la sua prima personale alla leo Castelli gallery.

1961 Per i cinque anni successivi Twombly lavora in un atelier preso in affitto a piazza del biscione a Roma, vicino a Campo de’ Fiori, dove all’epoca è possibile trovare un grande spazio a un prezzo ragionevole per un artista. lo stesso anno, tra altre opere, dipinge Triumph of Galatea, Empire of Flora e Bay of Naples. lavora a un ciclo di cinque dipinti intitolati Ferragosto nella casa di via di monserrato, dove dipinge anche School of Athens.

Trascorre giugno e luglio nell’isola greca di mykonos lavorando a un consistente gruppo di dipinti intitolati Delian Odes; alcuni di essi vengono distrutti dai bambini del vicinato entrati in sua assenza nell’atelier per curiosare. Torna in Italia e trascorre settembre a Castel gardena.

la galleria la Tartaruga pubblica un primo catalogo esaustivo del lavoro di Twombly contenente una selezione di lavori dal 1954 al 1960. mostre personali si tengono in ottobre alla galerie Rudolf zwirner di Essen, in germania, e in novembre alla galerie J di Parigi. Il catalogo della mostra di Parigi include un saggio di Pierre Restany.

1962 A gennaio e febbraio va in crociera sul nilo spingendosi fino a wadi halfa, in Sudan. Trascorre l’estate veleggiando tra le isole greche di Samos, Patmos e Rodi, visitando anche Efeso e Didim sulla costa turca.

nell’atelier di piazza del biscione dipinge Birth of Venus, due versioni di Leda and the Swan, Hero and Leander, Hyperion (to Keats), Second Voyage to Italy e Dutch Interior.

1963 Tra gennaio e febbraio visita la Sicilia soggiornando a menfi e Selinunte, sulla costa sud-occidentale della Sicilia. Da marzo a maggio rimane a Roma lavorando a disegni. Trascorre l’estate a Sperlonga, sempre disegnando. Partecipa a un rally automobilistico che lo porta a Roma, Parigi e londra; durante una sosta a Parigi esegue alcuni disegni. Tornato a Roma, continua a disegnare. A dicembre realizza un ciclo di dipinti in nove parti, intitolato Discourse on Commodus, nell’atelier di piazza del biscione.

1964 A marzo, alla leo Castelli gallery di new york, Twombly espone Discourse on Commodus, il ciclo che si riferisce alle vicende della vita e della morte dell’imperatore Commodo.

In primavera compie un altro viaggio in grecia.

nei mesi di luglio e agosto lavora a una serie di disegni intitolati Notes from a Tower a Castel gardena, dipinge Ilium (One Morning Ten Years Later), la seconda versione di School of Athens e Il Parnasso a Roma.

In autunno va a monaco per preparare una mostra alla galerie Friedrich & Dahlem. uno dei proprietari della galleria è heiner Friedrich, che in seguito avrà una grossa influenza nella creazione della Dia Art

Foundation e della Cy Twombly gallery alla menil Collection di houston. Intitola la serie di dipinti esposti a monaco The Artist in the Northern Climate.

1965 Al museum haus lange di krefeld si inaugura la prima grande mostra museale delle opere di Twombly, trasferita poi al Palais des beaux-Arts di bruxelles e allo Stedelijk museum di Amsterdam.

Trascorre l’estate viaggiando tra mykonos, Delos, Patmos, Samos e la costa turca.

A novembre lavora a new york in un atelier sulla 52a Strada, dove esegue una serie di disegni.

1966 Tornando a new york da una visita a lexington, Twombly espone alla leo Castelli gallery alcuni disegni realizzati per lo più a new york l’anno precedente.

In primavera torna a Roma in nave e inizia a lavorare ai quadri grigi, iconografia che connoterà il lavoro degli anni seguenti.

Dopo aver trascorso l’estate a Castel gardena e a Sant’Angelo d’Ischia, in autunno torna a new york dove lavora nell’atelier della 52a Strada.

1967 A gennaio Twombly usa il loft di David whitney in Canal Street a new york per lavorare a una seconda serie di quadri grigi. la galleria notizie di Torino espone il primo gruppo di quadri grigi portati a termine a Roma l’anno precedente.

Torna in Italia per trascorrere i mesi estivi a Castel gardena. In ottobre la leo Castelli gallery espone i nuovi quadri grigi, presentati per la prima volta negli Stati uniti. Twombly passa ottobre e novembre lavorando a new york e lexington, oltre a eseguire una serie di acqueforti con Tatyana grosman di universal limited Art Editions a long Island. Riparte per l’Italia in nave il 24 novembre.

1968 A gennaio il milwaukee Art Center presenta la prima grande mostra museale dedicata a Twombly negli Stati uniti: “Cy Twombly. Paintings and Drawings”, che offre una selezione completa delle sue opere dal 1956 fino a quella data. I suoi lavori più recenti ricevono risposte positive dalla critica.

A maggio Twombly prende un atelier al 356 della bowery a new york, che terrà per diversi anni. Qui dipinge il ciclo di tre quadri Orion, oltre a Synopsis of a Battle, Veil of Orpheus e Treatise on the Veil.

Trascorre agosto a Castel gardena, tornando a new york in autunno per lavorare nell’atelier sulla bowery.

A novembre trascorre un breve periodo a Captiva Island, in Florida, a casa di Robert Rauschenberg, e lavora a una serie di collages con motivi tratti dagli studi sull’anatomia e le variazioni atmosferiche di leonardo da vinci.

A dicembre la nicholas wilder gallery di los Angeles espone i quadri grigi realizzati nello studio sulla bowery e per l’occasione Twombly si reca in quella città.

Da los Angeles si reca in messico, visitando vari siti archeologici e fermandosi in un piccolo villaggio, yelapa, nella giungla lungo la costa del Pacifico.

1969 Tornando dal messico a new york, Twombly va sull’isola caraibica di St. martin, trascorrendo parte di gennaio e febbraio nel villaggio

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di grand Case. Qui esegue una serie di disegni le cui immagini svilupperà poi nei quadri del ciclo Bolsena.

l’estate successiva affitta un appartamento a Palazzo del Drago sul lago di bolsena, a nord di Roma, dove esegue i quattordici grandi dipinti del ciclo Bolsena.

1970 lavora a new york nell’atelier sulla bowery, visita lexington e trascorre il mese di marzo a Captiva Island. A maggio esegue una serie di disegni Untitled (Study for Treatise on the Veil) a Roma. Tra giugno e luglio vive ad Anacapri, sempre disegnando.

In estate visita l’Irlanda, poi ritorna a Roma, dove esegue la seconda versione di Treatise on the Veil in via di monserrato. 1971 A febbraio la galleria Sperone di Torino espone le nuove opere di Twombly, il quale tiene anche una mostra a Parigi alla galerie yvon lambert presentando dipinti e gouaches.

Trascorre l’estate ad Anacapri a villa orlando, lavorando a disegni e collages.

In autunno lavora a Roma a un gruppo di cinque quadri dedicati a ninì come reazione alla tragica morte di ninì Pirandello, moglie del suo primo gallerista a Roma, Plinio De martiis.

A novembre Twombly torna a new york e trascorre il resto dell’anno a Captiva Island realizzando una serie di litografie per untitled Press.

1972 A gennaio tre grandi quadri senza titolo vengono esposti alla leo Castelli gallery.

Al suo ritorno a Roma, in primavera, Twombly inizia a lavorare a una tela molto grande intitolata Anatomy of Melancholy, con riferimento al libro di Robert burton scritto nel XvII secolo. Terminerà il quadro ventidue anni dopo, nel 1994, a lexington, ribattezzandolo Untitled (Say Goodbye, Catullus, to the Shores of Asia Minor).

Trascorre l’estate a Capri e l’inverno a Captiva Island, lavorando a vari disegni.

1973 Ad aprile si tiene una retrospettiva presso la kunsthalle di berna che passerà poi al lenbachhaus di monaco. nello stesso periodo il kunstmuseum di basilea organizza una mostra esaustiva di disegni dei vent’anni precedenti.

Durante l’estate, a Castel gardena, completa i disegni intitolati 24 Short Pieces.

A novembre viaggia in India settentrionale e centrale.

1974 A febbraio soggiorna a Captiva Island, poi torna a Roma e lavora a un portfolio di dodici stampe intitolate Natural History Part I - Mushrooms.

Sue mostre si tengono in gallerie private a monaco, Torino, bruxelles, Parigi e napoli.

1975 Durante l’inverno lavora nell’attico dell’hotel Excelsior a napoli preparando una mostra per la galleria di lucio Amelio. Trascorre i mesi invernali a Captiva Island.

Acquista una casa del Xv secolo a bassano in Teverina, a nord di Roma, vicino a bomarzo, e ne inizia il restauro, trasformandola nel suo atelier estivo per gli anni successivi.

A marzo un gruppo rappresentativo di suoi quadri, disegni e sculture viene esposto all’Institute of Contemporary Art di Philadelphia. la mostra passa poi al San Francisco museum of Art. una volta tornato a Roma, in primavera l’artista visita la Tunisia. A fine maggio è di nuovo a Roma, dove lavora a due collages di grandi dimensioni intitolati Mars and the Artist e Apollo and the Artist.

1976 A fine febbraio Twombly si reca a Captiva Island dove lavora ad alcuni disegni.

In estate una sua retrospettiva di disegni, “Cy Twombly. Dessins 1954-1976”, si tiene al museé d’Art moderne de la ville de Paris, ARC 2. Completa un portfolio di stampe intitolate Natural History Part II - Some Trees of Italy, esposto alla galerie Schellmann & kluser di monaco a settembre. Sempre a settembre la leo Castelli gallery espone un gruppo di acquerelli che Twombly aveva dipinto a new york in maggio.

Trascorre i mesi estivi a Roma e a bassano in Teverina.

A novembre la galleria Sperone espone le opere su carta di grandi dimensioni Leda and the Swan, Idilli (I am Thyrsis of Etna with a tuneful voice) e Narcissus.

Twombly torna a occuparsi di scultura.

1977 Durante l’estate, nell’atelier di bassano in Teverina, finisce un grande trittico intitolato Thyrsis. la lettura della traduzione di Alexander Pope dell’Iliade lo ispira a lavorare a Fifty Days at Iliam, un monumentale ciclo di dieci dipinti.

1978 A maggio riceve la Skowhegan medal for Drawing dalla Skowhegan School for Sculpture and Painting del maine. Durante l’estate, a bassano in Teverina, completa il ciclo di dieci dipinti Fifty Days at Iliam. I quadri vengono esposti in novembre a new york presso la lone Star Foundation in una mostra organizzata da heiner Friedrich.

la stessa estate realizza Goethe in Italy e lavora a varie sculture a Roma e a bassano in Teverina.

In autunno heiner bastian pubblica la prima monografia sui dipinti di Twombly, Cy Twombly. Bilder Paintings 1952-1976, per Propylaen verlag.

1979 In marzo e aprile rimane a new york per l’inaugurazione di una retrospettiva al whitney museum of American Art composta da opere create tra il 1954 e il 1977. Roland barthes scrive l’introduzione del catalogo.

A maggio la galleria lucio Amelio di napoli organizza la prima mostra di sculture di Twombly con una selezione di undici opere create negli anni precedenti.

A maggio Twombly viaggia da new york a Parigi, dove incontra Roland barthes. yvon lambert pubblica il primo volume (vI) dell’opera completa dei disegni di Twombly con un nuovo saggio di barthes.

A giugno e luglio lavora a bassano e in autunno visita la Russia, l’Asia centrale e l’Afghanistan. Trascorre i mesi di dicembre e gennaio 1980 nelle isole caraibiche delle Saintes e ad Antigua lavorando ad acquerelli.

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una mostra di suoi quadri viene organizzata a Colonia dalla galerie karsten greve.

1980 Partecipa alla 39a biennale di venezia con un ciclo di disegni realizzati a Roma in primavera, intitolati Five Days Wait at Jiayuguan. gabriele Stocchi pubblica una monografia sulla serie. Twombly lavora a varie sculture in luglio e agosto nell’atelier di bassano e a Roma, poi a settembre visita la grecia.

1981 nella tarda primavera esegue disegni e sculture in un atelier affittato a Formia, nel golfo di gaeta. In estate a bassano prepara una mostra di lavori su carta che avrà luogo l’anno seguente presso Sperone westwater Fischer a new york. A settembre inizia a lavorare a Hero and Leandro, un dipinto in quattro parti.

la prima mostra museale delle sue sculture, composta da ventitré opere realizzate dal 1958 al 1981, si apre al museum haus lange di krefeld; in catalogo, un saggio di marianne Stockebrand.

una mostra di lavori su carta eseguiti dal 1954 al 1976 viene organizzata al newport harbor Art museum di newport beach, in California, trasferita poi l’anno successivo all’Elvehjem museum of Art di madison, nel wisconsin, al virginia museum of Fine Arts di Richmond e all’Art gallery of ontario di Toronto.

A settembre si reca nell’isola greca di Samos, poi torna a Roma dove dipinge le tre grandi opere intitolate Bacchus.

1982 Trascorre un periodo a new york e a lexington, dove lavora a un ciclo di gouaches dal titolo Notes from Silverwood.

lavora a bassano, iniziando i disegni Naxos, Suma, Lycian e Nymphidia.

Da giugno a settembre espone alcuni dipinti e quattro nuove sculture a Documenta 7 di kassel.

1983 va a key west, dove lavora a disegni come Pseudo Protea. Torna a Roma passando per new york a marzo inoltrato. In primavera lavora a gaeta.

A giugno compie un viaggio nello yemen con il figlio Alessandro e ad agosto lavora al ciclo Anabasis a bassano in Teverina.

Si dedica alla scultura nell’atelier di via di monserrato a Roma.

1984 Durante l’inverno a key west completa una serie di disegni intitolati Proteus. A gennaio la galerie karsten greve di Colonia organizza una sua mostra che poi proseguirà alla mayor gallery di londra e alla galerie ulysses di vienna in primavera.

A maggio il CAPC musée d’Art Contemporain di bordeaux inaugura una mostra di lavori su carta di Twombly, che tuttavia rimane a gaeta e continua a dedicarsi alla scultura.

nei mesi estivi porta avanti a bassano il dipinto in quattro parti Hero and Leandro.

A settembre la Staatliche kunsthalle di baden-baden presenta una grande retrospettiva di suoi dipinti e disegni organizzata da katharina Schmidt e incentrata sui temi mitologici. In quell’occasione Twombly riceve dal governo locale l’Internationaler Preis fur bildende kunst des landes baden-wurttemberg.

A ottobre si inaugura a Roma una mostra di sue sculture alla galleria Sperone.

1985 Twombly trascorre i mesi invernali a luxor, in Egitto. In primavera rimane a gaeta, dedicandosi alla scultura, e in estate lavora a bassano, dove realizza una seconda versione di Hero and Leandro (to Christopher Marlowe). Anche il grande ciclo intitolato Analysis of the Rose as Sentimental Despair viene eseguito qui: si tratta di un dipinto in cinque parti basato su frammenti di poesie di Rilke, Rumi e leopardi.

Passa il resto dell’anno a gaeta, usando la casa di un amico per lavorare alle sculture, e acquista una casa sulla collina rivolta verso il porto di gaeta che ristruttura, amplia e userà come atelier negli anni successivi.

1986 Trascorre i mesi primaverili e invernali nella sua nuova casa di gaeta. A febbraio, presso la gagosian gallery, si inaugura la retrospettiva “Cy Twombly. Drawings, Collages and Paintings on Paper 1955-1985”.

l’artista lavora a bassano a un ciclo di “paintings in two parts” e a una serie di quattro dipinti di paesaggio senza titolo. Progetta e supervisiona la realizzazione del sipario dell’opéra bastille a Parigi.

Durante l’autunno e l’inverno vive a ginevra, supervisionando il restauro di una casa e la creazione di un limoneto, ideato come una serie di stanze.

1987 harald Szeemann organizza una grande retrospettiva dell’opera di Twombly, comprendente dipinti, sculture e disegni, al kunsthaus di zurigo. la mostra passa poi al Palacio de velázquez e al Palacio de Cristal di madrid, alla whitechapel Art gallery di londra, alla Stadtische kunsthalle di Dusseldorf e al Centre Pompidou di Parigi.

una mostra di lavori su carta, organizzata da katharina Schmidt, si inaugura allo Stadtisches kunstmuseum di bonn a giugno e si sposta poi al Centre Cultural de la Fundacio Caixa de Pensions di barcellona a novembre.

Durante l’estate Twombly si dedica alla scultura a bassano, in particolare all’opera su commissione Victory per una piazza di Parigi, progetto mai portato a termine.

viene eletto membro della American Academy of Arts and letters di new york, e la città di Siegen, in germania, gli assegna il Rubens Preis in occasione di una mostra alla Stadtische galerie haus Seel.

A settembre-ottobre la Anthony d’offay gallery di londra tiene una sua mostra di dipinti e opere su carta, tra cui Untitled (North African Sketchbook), disegnato nel 1953 durante il viaggio in nord Africa.

Twombly trascorre l’autunno e l’inverno a gaeta dedicandosi alla scultura.

1988 In primavera lavora a gaeta a due grandi dipinti su carta intitolati Venere sopra Gaeta, uno dei quali tuttora sopravvissuto in due frammenti.

In maggio-giugno la Dia Art Foundation di bridgehampton, new york, espone Poems to the Sea.

l’artista lavora a sculture a gaeta e a Roma e a un ciclo di nove dipinti verdi concepiti per essere esposti assieme in una sala. Il ciclo verrà in seguito presentato alla 43a biennale di venezia e attualmente è esposto in permanenza presso la Cy Twombly gallery della menil Collection di houston.

Twombly riceve dal governo francese il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des lettres”.

Trascorre l’autunno negli Stati uniti e l’inverno a gaeta.

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1989 A febbraio Sperone westwater tiene a new york una mostra di dipinti e sculture giovanili che Twombly ha creato tra il 1951 e il 1953.

A settembre la menil Collection di houston inaugura una grande mostra di dipinti, disegni e sculture poi trasferita al Des moines Art Center nell’aprile successivo.

A ottobre il grande ciclo di dieci dipinti Fifty Days at Iliam viene acquisito e installato in una sala particolare del Philadelphia museum of Art. Twombly trascorre il mese di ottobre alle Seychelles.

A dicembre la gagosian gallery di new york tiene una mostra con otto dei quattordici dipinti del ciclo Bolsena (1969), esponendoli assieme per la prima volta.

A natale Twombly va a Istanbul.

1990 Torna alle Seychelles per trascorrervi gennaio e febbraio, prima sull’isola di la Digue, poi a D’Arros Island, dove lavora a una serie di disegni.

Passa la primavera a gaeta lavorando ad alcuni disegni. In estate a zurigo, alla Thomas Ammann Fine Art Ag, due serie di disegni vengono esposte insieme a carte del 1989 e a una selezione di sculture. Alla fine del 1992 verrà pubblicato il volume Souvenirs of d’Arros and Gaeta, edito da Thomas Ammann.

A marzo Twombly va a zurigo, Parigi e madrid. Ad aprile riceve la 44th Annual Skowhegan medal for Painting. A gaeta dipinge opere intitolate Summer Madness, terminandole in agosto a bassano. In primavera e autunno lavora a sculture in entrambe le località.

Trascorre dicembre a Sorrento.

1991 A gaeta lavora a sculture come Thermopylae, esposta a Parigi alla galerie Pièce unique a fine autunno. Durante l’estate ripercorre l’itinerario del poeta lord byron in grecia fino all’Epiro, arrivando poi all’isola di Syros. In luglio inizia a lavorare a bassano ai due cicli delle Quattro Stagioni.

Il volume vII dell’opera completa dei disegni dal 1977 al 1982 viene pubblicato da yvon lambert con un saggio di Philip Sollers.

In autunno l’artista si dedica alla scultura a gaeta. la kunsthaus di zurigo riserva uno spazio all’esposizione permanente di dieci sue sculture.

1992 Trascorre l’inizio dell’anno a Jupiter Island, in Florida, dove lavora a sedici sculture. In estate torna a gaeta per completare un dipinto in tre pannelli che ha come soggetto il mare e le barche, tema che diventerà ricorrente nel suo lavoro.

In autunno esce il primo volume del catalogo completo dei dipinti di Twombly, a cura di heiner bastian. negli anni seguenti verranno pubblicati ulteriori volumi del catalogo completo comprendenti l’intera produzione di dipinti, sempre con saggi di heiner bastian.

1993 Twombly trascorre l’inizio dell’anno a Jupiter Island. In primavera, provando nostalgia per la città natale, prende una casa a lexington, dove trascorrerà regolarmente la primavera e l’autunno degli anni successivi.

Durante l’estate lavora a gaeta portando a termine Autunno e Inverno del primo ciclo delle Quattro Stagioni.

In ottobre si inaugura a new york la sua prima mostra fotografica alla matthew marks gallery.

In autunno riceve la laurea ad honorem dalla washington and lee university di lexington.

1994 D’inverno risiede a lexington e in primavera ed estate a gaeta, dove completa il primo ciclo delle Quattro Stagioni e alcune sculture.

Tornato a lexington in autunno, affitta un magazzino vuoto dove termina il grande dipinto iniziato a Roma ventidue anni prima: Untitled (Say Goodbye, Catullus, to the Shores of Asia Minor). A settembre la gagosian gallery di new york espone per la prima volta l’opera in tre pannelli, ora ribattezzata Untitled Painting.

Sempre a settembre una grande retrospettiva di dipinti, disegni e sculture di Twombly, curata da kirk varnedoe, viene inaugurata a new york al museum of modern Art. la mostra passa poi alla menil Collection di houston, al museum of Contemporary Art di los Angeles e alla neue nationalgalerie di berlino.

Tornato in Italia, ai primi di novembre Twombly si reca a monaco, berlino, Praga e Parigi. Completa la seconda versione delle Quattro Stagioni a gaeta.

1995 Untitled (Say Goodbye, Catullus, to the Shores of Asia Minor) viene esposto al museum of Fine Arts di houston. A febbraio Twombly va a houston per l’inaugurazione della seconda tappa della retrospettiva al museum of modern Art e per l’inaugurazione della Cy Twombly gallery, un museo finanziato dalla famiglia menil, sostenuto da Philippa e heiner Friedrich e a cura di Paul winkler. Renzo Piano concepisce il museo sulla base di progetti elaborati assieme a Twombly. Il museo consiste in una installazione permanente di dipinti, sculture e opere su carta eseguite dal 1954 a questa data. Contemporaneamente una mostra di fotografie di Twombly e una di disegni si tengono in due diverse gallerie di houston.

Twombly trascorre la primavera a lexington e l’estate a gaeta, dove apporta il tocco finale alla seconda versione del ciclo delle Quattro Stagioni senza cambiare la data di esecuzione. Riceve il premio kaiserring dalla città di goslar, in germania.

Ad agosto Twombly si reca a berlino per l’ultima tappa della sua retrospettiva, visita San Pietroburgo, quindi torna in Italia.

1996 Dopo aver trascorso l’inverno a lexington, in giugno Twombly va a Parigi.

A maggio è incluso nella mostra “l’informe: mode d’emploi”, organizzata da yve-Alain bois e Rosalind krauss al Centre Pompidou di Parigi, improntata alle teorie di georges bataille. lo stesso mese, alla gagosian gallery di los Angeles, si inaugura “Cy Twombly. Photographs”.

Durante l’estate, a gaeta, l’artista lavora ad alcune sculture e a tre serie di monoprints, creando per la prima volta soggetti ispirati alla battaglia di lepanto, esposti a dicembre a new york al whitney museum of American Art.

In ottobre si reca in giappone per ricevere il Praemium Imperiale. Trascorre l’inverno a lexington e a St. barthélemy, ai Caraibi.

1997 Trascorre i mesi invernali a St. barthélemy, la primavera a lexington e l’estate a gaeta. una sua personale si tiene alla galerie karsten greve di Colonia.

A novembre si apre la sua prima personale di scultura negli Stati uniti, “Cy Twombly. Ten Sculptures”, alla gagosian gallery di new york, in occasione della pubblicazione del catalogo completo delle sculture a cura di nicola Del Roscio.

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1998 l’artista trascorre l’inverno a lexington, dove si dedica alla scultura.

In maggio espone otto sculture all’American Academy di Roma.

1999 A maggio compie un viaggio in Iran e soggiorna a Isfahan.

A gaeta dipinge l’opera in tre parti Study from the Temeraire, ora nella collezione dell’Art gallery of new South wales di Sydney, in Australia: si tratta di una reinterpretazione di The Fighting Temeraire di Turner, realizzata per la collettiva “Encounters. new Art from old”, organizzata dalla national gallery di londra per il 2000.

Ad agosto Twombly lavora ad alcune sculture a bassano in Teverina e a gaeta, e trascorre i mesi autunnali e invernali a lexington. In dicembre è a St. barthélemy.

2000 A marzo Twombly torna a gaeta passando per basilea, dove in aprile presso il kunstmuseum si inaugura una retrospettiva di sessantasei sculture realizzate tra il 1948 e il 1998, “Cy Twombly. The Sculpture”. la mostra, a cura di katharina Schmidt in collaborazione con Paul winkler, l’anno successivo passerà alla menil Collection di houston e alla national gallery di washington.

Durante l’estate Study from the Temeraire viene esposto assieme al quadro originale di Turner alla national gallery di londra.

Il ciclo Coronation of Sesostris viene esposto alla gagosian gallery di new york da novembre a gennaio 2001. l’opera si ispira al leggendario re dell’antico Egitto e al mito di Ra, dio del Sole.

2001 Twombly trascorre i mesi invernali ai Caraibi e la primavera a lexington, dove lavora in un piccolo atelier a sculture, fotografie e al ciclo di dipinti Lepanto, presentati poi alla 49a biennale di venezia, dove gli verrà assegnato il leone d’oro. Per mancanza di spazio lavora su un pannello e inchioda un altro pannello su quello appena terminato. la serie è ispirata alla battaglia navale combattuta dalla lega Santa contro l’Impero ottomano nello stretto di lepanto.

Sempre in estate dieci dipinti e sculture senza titolo sono esposti alla Thomas Ammann Fine Art Ag di zurigo.

Durante l’estate e l’autunno Twombly lavora a quadri, sculture e fotografie.

2002 In inverno riceve il Premio Costantino nivola per la scultura. A gennaio la gagosian gallery di new york espone i quadri del ciclo Lepanto, riproposti poi a monaco in autunno.

Twombly torna a lexington, dove si dedica principalmente alla scultura e alla fotografia. Si reca poi a valencia, in Spagna, per ricevere il Premio Julio gonzález con una laudatio tenuta da katharina Schmidt.

In maggio a zurigo si inaugura la mostra “Audible Silence. Cy Twombly at Daros” con sculture e disegni della collezione Daros. In estate Twombly lavora a nuovi dipinti e sculture.

una personale di lavori su carta tiene in agosto al Royal botanic garden - Inverleith house di Edimburgo, dove Twombly riceve il bank of Scotland herald Angels 2002 Award.

In autunno esce il primo catalogo esaustivo delle sue opere fotografiche, Cy Twombly. Photographs 1951-1999, a cura di nicola Del Roscio.

2003 l’artista trascorre parte dell’inverno a St. barthélemy, tornando a lexington in primavera per dipingere il ciclo A Gathering of Time, esposto alla gagosian gallery di new york a maggio.

A luglio si reca a San Pietroburgo dove, in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione della città, l’hermitage organizza “Cy Twombly at the hermitage: Fifty years of works on Paper”, a cura di Julie Sylvester. la mostra passa poi alla Staatliche graphische Sammlung, Pinakothek der moderne, di monaco in ottobre.

Twombly trascorre gran parte dell’estate e dell’autunno a gaeta, dedicandosi alla scultura, e l’inverno alle Seychelles.

2004 “Cy Twombly at the hermitage: Fifty years of works on Paper” viene riproposta al Centre Pompidou di Parigi in gennaio e alla Serpentine gallery di londra in aprile, e Twombly è presente in entrambe le occasioni.

Tornato a gaeta, lavora a dieci quadri che saranno esposti a londra in occasione dell’apertura della nuova gagosian gallery in maggio. A giugno altre opere sono in mostra alla Thomas Ammann Fine Art Ag di zurigo.

Trascorre l’autunno a lexington, dedicandosi alla fotografia.

2005 Durante l’inverno lavora a gaeta al ciclo di dipinti Bacchus, esposti a novembre alla gagosian gallery di new york. la retrospettiva “Cy Twombly at the hermitage: Fifty years of works on Paper” passa al whitney museum of American Art di new york a gennaio e alla menil Collection di houston a maggio, mentre il ciclo Lepanto viene allestito al museum of Fine Arts di houston.

Durante la primavera, a Roma, nicola Del Roscio si occupa dell’archiviazione dei disegni.

Twombly rimane a lexington, dedicandosi alla scultura per il resto dell’anno.

2006 l’artista trascorre gennaio, febbraio e marzo sull’isola di la Digue, alle Seychelles, poi i mesi primaverili a gaeta, dove si dedica principalmente alla scultura.

Ad aprile una mostra di sculture realizzate a lexington negli anni precedenti viene inaugurata alla Alte Pinakothek di monaco.

A maggio Twombly riceve la mckim medal dall’American Academy di Roma.

Trascorre l’estate a Syros, in grecia, e in autunno lavora a un nuovo gruppo di dipinti e fotografie a lexington. A fine novembre torna a gaeta, dove inizia un nuovo ciclo di quadri, Blooming. A Scattering of Blossoms and Other Things, ispirati ad haiku giapponesi dedicati alla peonia.

2007 Trascorre la prima parte dell’anno a lexington e a boston dedicandosi alla fotografia.

Tornato poi a gaeta, termina il ciclo Blooming, esposto in giugno alla Collection lambert Avignon, musée d’Art Contemporain. Sempre a giugno espone un gruppo di opere, realizzate a lexington nell’autunno del 2006, alla Thomas Ammann Fine Art Ag di zurigo in occasione del trentesimo anniversario dall’apertura.

164

Trascorre luglio e agosto in Abruzzo e a gaeta dedicandosi alla fotografia, poi si reca a Parigi per preparare il progetto di un affresco sul soffitto della Salle des bronzes del louvre. va quindi a lexington, dove rimane fino a novembre, quindi torna a gaeta.

A novembre il ciclo Blooming viene esposto alla gagosian gallery di new york. E a dicembre la gagosian gallery inaugura un nuovo spazio a Roma con una mostra dedicata all’opera Three Notes from Salalah, eseguita dall’artista a lexington.

2008 A marzo si reca a maastricht e St. moritz, poi a Parigi per continuare a lavorare al progetto del soffitto del louvre.

A giugno, alla Tate modern di londra, si apre la retrospettiva “Cy Twombly. Cycles and Seasons” che passa poi al guggenheim museum di bilbao e alla galleria nazionale d’Arte moderna di Roma. l’artista va a londra per l’inaugurazione, poi a madrid dove inaugura una mostra del ciclo Lepanto al museo nacional del Prado.

A luglio l’artista trascorre il tempo tra gaeta e l’Abruzzo, dove scatta fotografie.

la sua prima personale museale di fotografia si tiene a settembre presso la huis marseille ad Amsterdam. In ottobre Twombly si reca a bilbao, al guggenheim museum, per l’inaugurazione della seconda tappa della retrospettiva della Tate modern. A novembre, tornato a gaeta, l’artista lavora ai dipinti Rose per il museum brandhorst di monaco.

2009 A fine inverno si dedica alla fotografia e alla scultura a lexington. Inaugura l’ultima tappa della retrospettiva della Tate modern alla galleria nazionale d’Arte moderna di Roma, quindi torna a lexington e inizia a lavorare al gruppo di dipinti Leaving Paphos Ringed with Waves.

va poi a Chicago per la mostra “Cy Twombly. The natural world. Selected works 2000-2007” in occasione dell’inaugurazione dell’ala d’arte moderna dell’Art Institute, progettata da Renzo Piano. Si reca quindi a monaco per l’inaugurazione del museum brandhorst passando per new york, dove il ciclo Lepanto è esposto permanentemente al whitney museum. A giugno va a vienna per l’inaugurazione della mostra “Sensation of the moment” al museum moderner kunst Stiftung ludwig.

Trascorre agosto tra l’Abruzzo e gaeta e alla fine di settembre va ad Atene per la mostra del ciclo Paphos nella nuova gagosian gallery. Da Atene va a lexington.

A fine ottobre si inaugura “Cy Twombly. Treatise on the veil” alla menil Collection di houston.

2010 A marzo riceve la Skowhegan medal for Sculpture. va quindi a Parigi per completare il soffitto del louvre. In primavera si dedica alla fotografia a monaco, dove in estate si apre una mostra presso lo showroom Schirmer/mosel.

È presente all’inaugurazione del soffitto della Salle des bronzes al louvre e riceve la légion d’honneur.

Trascorre il mese di luglio in Abruzzo. Termina un gruppo di cinque quadri intitolati Camino Real, esposti all’inaugurazione della gagosian gallery di Parigi in ottobre. Passa l’inverno tra lexington, St. barthélemy e gaeta dedicandosi alla fotografia.

2011 In marzo lavora a otto quadri del ciclo Untitled (Camino Real).

Ad aprile il museum brandhorst di monaco dedica una mostra particolare alle sue opere fotografiche, trasferita poi al museum fur gegenwartskunst di Siegen e infine al bozAR - Centre for Fine Arts di bruxelles nel febbraio 2012.

A giugno una mostra dedicata a Twombly e a Poussin si apre alla Dulwich Picture gallery di londra.

Cy Twombly muore a Roma il 5 luglio.

numerose mostre programmate assieme all’artista si tengono dopo la sua scomparsa.

“Turner, monet, Twombly” si inaugura a Stoccolma nel moderna museet a ottobre, spostandosi poi nel 2012 alla Staatsgalerie di Stoccarda e alla Tate di liverpool.

la Collection lambert Avignon, musée d’Art Contemporain, organizza una mostra di sue fotografie in agosto.

la gagosian gallery di los Angeles espone i suoi ultimi otto dipinti. la mostra si inaugura ad aprile 2012 e passa poi a hong kong, londra e new york.

Ad aprile 2012 il Philadelphia museum of Art gli dedica una mostra di sculture.

165

MoSTre perSonAlI 1951Chicago, The Seven Stairs gallery, “Cy Twombly”, 2-30 novembre.

1953Roma, galleria di via della Croce 71 - Int. 2, “Arazzi di Cy Twombly”,

7 marzo.Princeton, new Jersey, little gallery, “Cy Twombly. Drawings, Paintings,

Sculpture”, 25 ottobre - 7 novembre.

1955new york, Stable gallery, “Cy Twombly”, 10-29 gennaio.

1956new york, Stable gallery, “Cy Twombly”, 2-19 gennaio.

1957new york, Stable gallery, “Cy Twombly”, febbraio.

1958Roma, galleria la Tartaruga, “Cy Twombly”, inaugurazione 17 maggio.venezia, galleria del Cavallino, “Cy Twombly”, 18-27 agosto.milano, galleria del naviglio, “Cy Twombly”, 1-10 novembre.

1960Roma, galleria la Tartaruga, “Cy Twombly”, inaugurazione 26 aprile.new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly”, 18 ottobre - 5 novembre.

1961milano, galleria del naviglio, “Cy Twombly”, 29 marzo - 7 aprile.Essen, galerie Rudolf zwirner at Folkwang museum, “Cy Twombly”,

3 ottobre.Parigi, galerie J., “Cy Twombly. la révolution du signe”, inaugurazione

15 novembre.

1962bruxelles, galerie Aujourd’hui, “Cy Twombly”, 27 gennaio - 10 febbraio.venezia, galleria del leone (in collaborazione con la galleria la

Tartaruga, Roma), “Cy Twombly”, inaugurazione 11 giugno.

1963Roma, galleria la Tartaruga, “Twombly”, inaugurazione 5 marzo.Colonia, galerie Rudolf zwirner, “Cy Twombly”, inaugurazione 4 aprile.Colonia, galerie Anne Abels, “Cy Twombly”, 20 aprile - 15 maggio.Torino, galleria notizie, “Dipinti di Cy Twombly”, 14 maggio -

15 giugno.ginevra, galerie D. benador, “Cy Twombly. Peintures, dessins”,

inaugurazione 6 dicembre.

1964losanna, galerie bonnier, “Cy Twombly. Peintures récentes”, gennaio-

febbraio; trasferita poi a basilea, galerie handschin, 13 marzo - 30 aprile.

new york, leo Castelli gallery, “nine Discourses on Commodus by Cy Twombly”, 14 marzo - 9 aprile.

monaco, galerie Friedrich & Dahlem, “Cy Twombly. notes from a Tower. The Artist in the northern Climate”, 7 novembre - 15 dicembre.

1965bruxelles, galerie Aujourd’hui, “Cy Twombly”, 20 febbraio - 6 marzo.krefeld, museum haus lange, “Cy Twombly”, 3 ottobre - 21 novembre;

trasferita poi a bruxelles, Palais des beaux-Arts, 2-26 dicembre; Amsterdam, Stedelijk museum, 14 gennaio - 27 febbraio 1966; Friburgo, kunstverein Freiburg, 19 marzo - 17 aprile 1966.

Torino, galleria notizie, “Cy Twombly”, inaugurazione 5 ottobre.

166

1966new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly. Drawings”, 12 febbraio -

2 marzo.

1967Torino, galleria notizie, “opere di Cy Twombly”, inaugurazione

15 febbraio.Roma, galleria la Tartaruga, “Cy Twombly”, inaugurazione 3 aprile.new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly”, 7 - 26 ottobre.

1968milwaukee, milwaukee Art Center, “Cy Twombly. Paintings and

Drawings”, 19 gennaio - 18 febbraio.Roma, galleria la Tartaruga, “Disegni e collages di Cy Twombly dal

1954 al 1968”, inaugurazione 26 febbraio.Colonia, galerie hake, “Cy Twombly. zeichnungen”, 27 novembre -

14 dicembre.new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly. Paintings”, 30 novembre

- 21 dicembre.los Angeles, nicholas wilder gallery, “Cy Twombly. Recent Paintings”.

1969Colonia, galerie Rudolf zwirner, “Cy Twombly”, gennaio-febbraio.

1970Roma, galleria la Tartaruga, “Cy Twombly, una mostra di opere

recenti”, inaugurazione 28 febbraio.Stoccolma, Svensk-Franska konstgalleriet, “Cy Twombly. Paintings”,

1 marzo - 10 aprile.Colonia, galerie neuendorf, “Cy Twombly. ‘Roman notes’. 24 neue

Arbeiten”, 22 aprile - 20 maggio.Francoforte, galerie ursula lichter, “Cy Twombly”, 27 maggio -

20 giugno.ginevra, galerie bonnier, “Cy Twombly. Peintures, dessins,

lithographies”, 4-30 giugno.

1971Torino, galleria Sperone, “Cy Twombly”, inaugurazione 22 febbraio.Colonia, galerie möllenhoff, “Cy Twombly. bilder, zeichnungen”,

3-24 maggio.Parigi, galerie yvon lambert, “Cy Twombly”, inaugurazione 10 giugno.Dusseldorf, galerie Denise René / hans mayer, kunstmarkt fur grafik

und objekte, “Cy Twombly. 8 gouachen aus dem Jahr 1971”, inaugurazione 3 settembre.

berlino, galerie Folker Skulima, “Cy Twombly. 8 gouachen 1971”, settembre.

milano, galleria dell’Ariete, “Cy Twombly”, inaugurazione 7 ottobre.

1972new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly”, 15 gennaio - 5 febbraio.milano, galleria dell’Ariete, “Cy Twombly”, aprile.Toronto, Dunkelman gallery, “Cy Twombly. Paintings and works on

Paper”.Dallas, Janie C. lee gallery, “Cy Twombly”, inaugurazione 22 aprile.Roma, galleria dell’oca, “Disegni di Cy Twombly dal 1960 al 1965”,

inaugurazione 26 maggio.napoli, galleria lucio Amelio - modern Art Agency, “Cy Twombly.

Ramifications”, inaugurazione 18 novembre.minneapolis, locksley-Shea gallery, “Cy Twombly”, inaugurazione

2 dicembre.

1973Torino, galleria Sperone, “Cy Twombly”, 8-29 gennaio.new york, visual Arts museum, “Cy Twombly. Drawings”, 11 gennaio -

6 febbraio.zurigo, galerie Art in Progress, “Cy Twombly. bilder, zeichnungen,

grafiken”, 23 febbraio - 22 marzo.

berna, kunsthalle bern, “Cy Twombly. bilder 1953-1972”, 28 aprile - 3 giugno; trasferita poi a monaco, Stadtische galerie im lenbachhaus, 10 luglio - 12 agosto.

basilea, kunstmuseum basel, “Cy Twombly. zeichnungen 1953-1973”, 5 maggio - 24 giugno.

londra, The mayor gallery, “Cy Twombly”, 16 maggio - 9 giugno.

1974monaco, galerie heiner Friedrich, “Cy Twombly. Roman notes.

gouachen 1970”, 7 marzo - 7 aprile.Torino, galleria Sperone, “Cy Twombly”, 12 marzo - 7 aprile.bruxelles, galerie oppenheim, “Cy Twombly”, 2-27 aprile.Parigi, galerie yvon lambert, “Cy Twombly”, 18 aprile - 14 maggio.napoli, galleria lucio Amelio - modern Art Agency, “Cy Twombly,

Portfolio tecnica mista, collage, disegno, natural history, Part I”, 13 dicembre - 10 gennaio 1975.

1975berlino, galerie georg nothelfer, “Cy Twombly. graphic works”,

17 gennaio - 27 febbraio.ginevra, galerie Jacques benador, “Cy Twombly. Dessins”, febbraio.napoli, galleria lucio Amelio - modern Art Agency, “Cy Twombly.

Allusions (bay of naples)”, 21 febbraio - 21 marzo.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly. bilder und zeichnungen,”

1 marzo - 15 aprile.monaco, galerie Art in Progress, “Cy Twombly. graue bilder und

gouachen”, 6 marzo - 14 aprile.Philadelphia, Institute of Contemporary Art, university of Pennsylvania,

“Cy Twombly. Paintings, Drawings, Constructions 1951-1974”, 15 marzo - 27 aprile; trasferita poi a San Francisco, San Francisco museum of Art, 9 maggio - 22 giugno.

monaco, galerie Schellmann & kluser, “Cy Twombly. graphische zyklen”, 2-30 ottobre.

1976Dusseldorf, galerie Art in Progress, “Cy Twombly. bilder und gouachen”,

30 gennaio - 4 marzo.hannover, kestnergesellschaft, “Cy Twombly”, 7 maggio - 20 giugno.Parigi, galerie Jacques bosser, “Cy Twombly. Editions récentes”, 22 giugno -

30 settembre.Parigi, musée d’Art moderne de la ville de Paris, ARC 2, “Cy Twombly.

Dessins 1954-1976”, 24 giugno - 6 settembre.monaco, galerie Schellmann & kluser, “Cy Twombly. Six latin writers

and Poets. Some Trees of Italy”, 1-30 settembre.new york, leo Castelli gallery, “Cy Twombly. watercolors”, 25 settembre -

16 ottobre.Roma, galleria Sperone, “Cy Twombly”, 23 novembre - 17 dicembre.

1977karlsruhe, galerie haus 11, “Cy Twombly”, 21 gennaio - 5 marzo.new york, visual Arts museum, “Cy Twombly. Paintings”, 8-30 marzo.Parigi, galerie yvon lambert, “Cy Twombly. Three Dialogues”, 17 maggio -

15 giugno.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly. bilder und zeichnungen”,

20 maggio - 15 luglio.

1978l’Aia, Artline, “Cy Twombly”, 1 gennaio - 6 febbraio.monaco, galerie klewan, “Cy Twombly. bilder, Collagen, zeichnungen”,

2-31 marzo.new york, The lone Star Foundation at heiner Friedrich, Inc., “Cy

Twombly. 50 Days at Iliam”, 1 novembre - 20 gennaio 1979.

1979new york, whitney museum of American Art, “Cy Twombly. Paintings

and Drawings 1954-1977”, 10 aprile - 10 giugno.

167

napoli, galleria lucio Amelio - modern Art Agency, “Cy Twombly. 11 sculture”, inaugurazione 25 maggio.

lund, galleriet, “12 lithografier av Cy Twombly”, 29 settembre - 24 ottobre.

Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly. bilder 1957-1968”, 6 novembre - 20 gennaio 1980.

1980Dallas, The university gallery, meadows School of the Arts, Southern

methodist university, “Cy Twombly. Paintings and Drawings”, 15 gennaio - 26 febbraio.

londra, The mayor gallery, “Cy Twombly. Paintings and Drawings 1959-1976”, 18 marzo - 19 aprile.

Spoleto, Palazzo Ancaiani, 23° Festival dei Due mondi, “Cy Twombly. Disegni 1955-1975”, 26 giugno - 13 luglio.

Seattle, Richard hines gallery, “Cy Twombly. Paintings & Drawings 1956-1975”, 24 luglio - 30 agosto.

milano, Padiglione d’Arte Contemporanea, “Cy Twombly. 50 disegni 1953-1980”, ottobre-novembre.

Amburgo, galerie munro, “Cy Twombly. malerei-zeichnung-grafik”, 9 ottobre - 20 dicembre.

Parigi, galerie yvon lambert, “Cy Twombly”, 18 ottobre - 20 novembre.madrid, galeria heinrich Ehrhardt, “Cy Twombly. Dibujos”,

15 dicembre - 15 febbraio 1981.

1981new york, Castelli graphics, “Cy Twombly. natural history. Part I:

Some Trees of Italy. Part II: mushrooms”, 6-27 giugno.krefeld, museum haus lange, “Cy Twombly. Skulpturen. 23 Arbeiten

aus den Jahren 1955 bis 1981”, 27 settembre - 15 novembre.newport beach, California, newport harbor Art museum, “Cy

Twombly. works on Paper 1954-1976”, 2 ottobre - 29 novembre; trasferita poi a madison, wisconsin, Elvehjem museum of Art, 24 gennaio - 18 marzo 1982; Richmond, virginia museum of Fine Arts, 15 giugno - 18 luglio 1982; Toronto, Art gallery of ontario, 4 settembre - 17 ottobre 1982.

lund, galleriet, “Cy Twombly. natural history. Part I: Some Trees of Italy. Part II: mushrooms”, 31 ottobre - 25 novembre.

1982new york, Sperone westwater Fischer, “Cy Twombly. XI Recent works”,

1 aprile - 8 maggio.Roma, galleria Il Ponte, “Cy Twombly. opere su carta”, inaugurazione

22 aprile.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly. Arbeiten auf Papier”,

4 giugno - 31 luglio.londra, The mayor gallery, “Cy Twombly. An Exhibition of Paintings”,

28 settembre - 6 novembre.Parigi, galerie yvon lambert, “Cy Twombly”, 16 ottobre - 18 novembre.vancouver, The vancouver Art gallery, “Cy Twombly. Prints”,

11 dicembre - 30 gennaio 1983.

1983new york, Stephen mazoh & Co., “Cy Twombly. Paintings”, 19 aprile -

27 maggio.

1984Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly”, 28 gennaio - 25 marzo;

trasferita poi a londra, The mayor gallery, 2 aprile - 4 maggio; vienna, galerie ulysses, 24 maggio - 23 giugno.

napoli, galleria lucio Amelio - modern Art Agency, “Cy Twombly”, inaugurazione 8 febbraio.

bordeaux, CAPC - musée d’Art Contemporain de bordeaux, “Cy Twombly. Œuvres de 1973-1983”, 19 maggio - 9 settembre.

baden-baden, Staatliche kunsthalle baden-baden, “Cy Twombly”, 23 settembre - 11 novembre.

new york, hirschl & Adler modern, “Cy Twombly. Paintings and Drawings 1952-1984”, 11 ottobre - 3 novembre.

Roma, galleria Sperone, “Cy Twombly. Sculture”, inaugurazione 25 ottobre.

1985new york, Dia Art Foundation, “Cy Twombly. Paintings and Drawings”,

31 ottobre - 15 marzo 1986.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly”, 16 novembre -

8 gennaio 1986.zurigo, galerie & Edition Stahli, “Cy Twombly. Drawings and Prints”,

23 novembre - 18 gennaio 1986.

1986Parigi, opéra bastille, Sipario per il teatro.new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. Drawings, Collages

and Paintings on Paper 1955-1985”, 22 febbraio - 5 aprile.new york, hirschl & Adler modern, “Cy Twombly”, 12 aprile -

7 maggio.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly”, 29 agosto - 16 ottobre.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly. Paintings”, 2 settembre -

6 novembre.

1987zurigo, kunsthaus zurich, “Cy Twombly. bilder, Arbeiten auf Papier,

Skulpturen”, 18 febbraio - 29 marzo; trasferita poi a madrid, Palacio de velázquez e Palacio de Cristal, 22 aprile - 30 luglio; londra, whitechapel Art gallery, 25 settembre - 15 novembre; Dusseldorf, Stadtische kunsthalle Dusseldorf, 11 dicembre - 31 gennaio 1988; Parigi, musée national d’Art moderne, galeries Contemporaines, Centre georges Pompidou, 16 febbraio - 17 aprile 1988.

genova, galleria la Polena, “Cy Twombly. natural history, Part II, Trees,” inaugurazione 26 febbraio.

bonn, Stadtisches kunstmuseum bonn, “Cy Twombly. Serien auf Papier 1957-1987”, 2 giugno - 9 agosto; trasferita poi a barcellona, Centre Cultural de la Fundacio Caixa de Pensions, 30 novembre - 17 gennaio 1988.

Siegen, Stadtische galerie haus Seel, “Cy Twombly”, 28 giugno - 2 agosto.

londra, Anthony d’offay gallery, “Cy Twombly. Paintings and works on Paper and the north African Sketchbook 1953”, 26 settembre - 31 ottobre.

1988new york, Pace gallery, “Cy Twombly. works on Paper”, 8-30 gennaio.monaco, galerie klewan, “Cy Twombly. grafik der Siebzigerjahre”,

4 febbraio - 31 marzo.bridgehampton, Dia Art Foundation, “Cy Twombly. Poems to the Sea”,

28 maggio - 30 giugno.new york, vrej baghoomian gallery, “Cy Twombly”, 24 settembre -

22 ottobre.St. louis, The greenberg gallery, “Cy Twombly. works on Paper”,

7 ottobre - 12 novembre.

1989new york, Sperone westwater, “Cy Twombly. Paintings and Sculptures

1951 and 1953”, 1-28 febbraio.Colonia, galerie karsten greve, “Paintings of Cy Twombly”, primavera.houston, The menil Collection, “Cy Twombly”, 8 settembre - 4 marzo

1990; trasferita poi a Des moines, Iowa, Des moines Art Center, 28 aprile - 17 giugno 1990.

Parigi, galerie Di meo, “Twombly”, 29 settembre - 23 dicembre.new york, Susan Sheehan gallery, “American Prints from the Sixties”,

novembre-dicembre.new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. bolsena Paintings”,

12 dicembre - 20 gennaio 1990.

1990zurigo, Thomas Ammann Fine Art Ag, “Cy Twombly. Drawings and

8 Sculptures”, 11 giugno - 1 settembre.Parigi, Ameliobrachot Pièce unique, “Cy Twombly. Summer madness”,

23 ottobre - 24 novembre.

168

1991Parigi, Ameliobrachot Pièce unique, “Cy Twombly. Thermopylae”,

2 ottobre - 20 dicembre.new york, hirschl & Adler modern, “Cy Twombly. Prints

1952-1983”, 21 novembre - 4 gennaio 1992.

1992Parigi, galerie vidal-Saint Phalle, “Cy Twombly. Œuvres gravées”,

12 settembre - 4 novembre.

1993Parigi, galerie karsten greve, “Cy Twombly. Peintures, Œuvres sur

papier et Sculptures”, 29 maggio - 20 ottobre.Parigi, Pièce unique, “Cy Twombly”, 2 ottobre - 30 novembre.new york, matthew marks gallery, “Cy Twombly. Photographs”,

15 ottobre - 4 dicembre.bonn, kunstmuseum bonn, “Cy Twombly - octavio Paz”,

5 novembre - 9 gennaio 1994.

1994milano, galleria karsten greve, “Cy Twombly”, 9 aprile - 25 maggio.zurigo, Thomas Ammann Fine Art Ag, “Cy Twombly”, 15 giugno -

15 settembre.new york, museum of modern Art, “Cy Twombly. A Retrospective”,

21 settembre - 10 gennaio 1995; trasferita poi a houston, menil Collection, 12 febbraio - 19 marzo 1995; los Angeles, museum of Contemporary Art, 9 aprile - 11 giugno 1995; berlino, neue nationalgalerie, 31 agosto - 19 novembre 1995.

new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. untitled Painting”, 24 settembre - 17 dicembre.

new york, C&m Arts (in collaborazione con la galerie karsten greve, Colonia-Parigi-milano), “Cy Twombly”, 27 settembre - 12 novembre.

1995houston, museum of Fine Arts, “Cy Twombly. untitled Painting, ‘Say

goodbye Catullus to the Shores of Asia minor’,” 4-19 febbraio.houston, Texas gallery, “Cy Twombly. Photographs”, 8 febbraio -

25 marzo.houston, mcClain gallery, “Cy Twombly. works on Paper from

Four Decades”, 9 febbraio - 11 marzo.goslar, mönchehaus museum fur moderne kunst, “Cy Twombly.

Prints”, 11 maggio - 29 giugno.berlino, galerie max hetzler, “Cy Twombly. Skulptur”, 3 giugno -

22 luglio.

1996Seoul, gukje kallery, “Cy Twombly. 1960s”, 19 aprile - 19 maggio.new york, Peder bonnier gallery (in collaborazione con leonard

Rosenberg Fine Art Inc., Piqua, ohio), “Cy Twombly”, 2 maggio - 1 giugno.

los Angeles, gagosian gallery, “Cy Twombly. Photographs”, 11 maggio - 15 giugno.

Salisburgo, museum der moderne, Rupertinum, “Cy Twombly. Drawings and lithos”, 18 maggio - 7 luglio.

new york, whitney museum of American Art, “Cy Twombly. lepanto (Three Cardboard Plate Engravings Printed as monoprints)”, inaugurazione 2 dicembre.

1997Roma, galleria SAlES, “Cy Twombly. Photographs”, 5 giugno -

15 luglio.Colonia, galerie karsten greve, “Cy Twombly”, 25 giugno - settembre.bruxelles, Xavier hufkens, “Cy Twombly”, 4 settembre - 4 ottobre.new york, Cheim & Read, “Cy Twombly”, 18 ottobre - 15 novembre.new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. Ten Sculptures”,

5 novembre - 20 dicembre.

1998Aspen, baldwin gallery, “Cy Twombly. Eight Drawings Plus one large

Painting”, 1-30 agosto.Roma, American Academy in Rome, “Cy Twombly. Eight Sculptures”,

28 settembre - 15 novembre.

1999new york, hirschl & Adler modern, “Cy Twombly. Selected Prints

and Drawings”, 24 aprile - 12 giugno.

2000basilea, kunstmuseum basel, “Cy Twombly. Die Skulpture”, 15 aprile -

30 luglio; trasferita poi a houston, menil Collection, 20 settembre - 7 gennaio 2001; washington, national gallery of Art, 6 maggio - 29 luglio 2001.

Schleswig, Stiftung Schleswig-holsteinische landesmuseen Schloss gottorf, “Cy Twombly. Idilli. vier graphikzyklen und eine Collage aus der Sammlung Reiner Speck, köln”, 2 luglio - 3 settembre.

houston, brazos Projects, “Cy Twombly. Photographs”, 18 settembre - 25 novembre.

new york, gagosian gallery, “Coronation of Sesostris”, 11 novembre - 27 gennaio 2001.

2001zurigo, Thomas Ammann Fine Art Ag, “Cy Twombly”, 11 giugno -

28 settembre.

2002new york, gagosian gallery, “lepanto”, 19 gennaio - 23 febbraio.Passau, museum moderner kunst - Stiftung wörlen, “Cy Twombly.

Acht graphikzyklen und vier Papierarbeiten aus der Sammlung grosshaus”, 20 aprile - 9 giugno.

zurigo, The Daros Collection, “Audible Silence. Cy Twombly at Daros”, 3 maggio - 7 settembre.

Edimburgo, Royal botanic garden - Inverleith house, “Cy Twombly”, 9 agosto - 27 ottobre.

monaco, Alte Pinakothek, “Cy Twombly. lepanto”, 4 settembre - 24 novembre.

monaco, Showroom Schirmer/mosel, “Cy Twombly. Photographs 2002”, 5 settembre - 22 ottobre.

Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà, “Cy Twombly. Sculture”, 6 novembre - 8 dicembre.

new york, zwirner & wirth, “Cy Twombly. letter of Resignation,” 8 novembre - 4 gennaio 2003.

2003new york, gagosian gallery, “A gathering of Time”, 12 maggio -

21 luglio.San Pietroburgo, hermitage, “Cy Twombly at the hermitage: Fifty

years of works on Paper”, 8 luglio - 21 settembre; trasferita poi a monaco, Staatliche graphische Sammlung munchen, Pinakothek der moderne, 7 ottobre - 21 novembre; Parigi, Centre georges Pompidou, 21 gennaio - 29 marzo 2004; londra, Serpentine gallery, 17 aprile - 13 giugno 2004; new york, whitney museum of American Art, 27 gennaio - 8 maggio 2005; houston, menil Collection, 27 maggio - 4 settembre 2005.

2004londra, gagosian gallery, “Twombly. Ten Paintings and a Sculpture”,

27 maggio - 31 luglio.zurigo, Thomas Ammann Fine Art Ag, “Cy Twombly”, 14 giugno -

30 settembre.lussemburgo, muDAm - musée d’Art moderne grand-Duc Jean, “Cy

Twombly. natural history Part II: Some Trees of Italy, 1975-1976”, 30 giugno - 12 settembre.

2005houston, museum of Fine Arts, “Cy Twombly. lepanto”, 27 maggio -

11 settembre.

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new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. bacchus”, 2 novembre - 21 gennaio 2006.

2006monaco, Alte Pinakothek, “Cy Twombly. Sculptures 1992-2005”,

5 aprile - 30 luglio.

2007new york, l&m Arts, “Cy Twombly. Selected works”, 11 aprile -

2 giugno.zurigo, Thomas Ammann Fine Art Ag, “Cy Twombly”, 1 giugno -

28 settembre.Avignone, Collection lambert Avignon, musée d’Art Contemporain,

“Cy Twombly. blooming. A Scattering of blossoms and other Things”, 5 giugno - 14 ottobre.

monaco, Showroom Schirmer/mosel, “Cy Twombly. Photographs II”, 14 settembre - 22 novembre.

new york, gagosian gallery, “Cy Twombly. blooming. A Scattering of blossoms and other Things”, 8 novembre - 22 dicembre.

Roma, gagosian gallery, “Cy Twombly. Three notes from Salalah”, 15 dicembre - 16 febbraio 2008.

2008monaco, Showroom Schirmer/mosel, “Cy Twombly. Photograph III”,

3 aprile - 25 maggio.londra, Tate modern, “Cy Twombly. Cycles and Seasons”, 19 giugno -

14 settembre; trasferita poi a bilbao, guggenheim museum, 28 ottobre - 15 febbraio 2009; Roma, galleria nazionale d’Arte moderna, 4 marzo - 24 maggio 2009.

madrid, museo nacional del Prado, “Cy Twombly. lepanto”, 26 giugno - 28 settembre.

Amsterdam, huis marseille museum voor Fotographie, “Cy Twombly. Photographs 1951-2007”, 6 settembre - 23 novembre.

2009londra, gagosian gallery, “The Rose”, 12 febbraio - 9 aprile.Chicago, Art Institute of Chicago, “Cy Twombly. The natural world.

Selected works 2000-2007”, 14 maggio - 11 ottobre.vienna, museum moderner kunst Stiftung ludwig, “Cy Twombly.

Sensations of the moment”, 3 giugno - 11 ottobre.new york, gagosian gallery, “Eight Sculptures”, 15 settembre -

23 dicembre.Atene, gagosian gallery, “leaving Paphos Ringed with waves”,

25 settembre - 19 dicembre.houston, menil Collection, “Cy Twombly. Treatise on the veil”,

30 ottobre - 14 gennaio 2010.

2010Portland, oregon, Portland Art museum, “Cy Twombly”, 6 febbraio -

16 maggio.Parigi, musée du louvre, Salle des bronzes, inaugurazione del soffitto

affrescato (opera permanente), 25 marzo.monaco, Showroom Schirmer/mosel, “Cy Twombly. Tulips. Fifteen

Photographs”, 8 giugno - 31 agosto.Parigi, gagosian gallery, “Camino Real”, 20 ottobre - 23 dicembre.

2011Avignone, Collection lambert Avignon, musée d’Art Contemporain,

“le temps retrouvé. Cy Twombly photographe et artistes invités”, 21 giugno - 20 novembre.

londra, Dulwich Picture gallery, “Twombly and Poussin. Arcadian Painters”, 29 giugno - 25 settembre.

monaco, museum brandhorst, bayerische Staatsgemaldesammlungen, “Cy Twombly. Photographien 1951-2010”, 7 aprile - 10 luglio; trasferita poi a Siegen, museum fur gegenwartskunst Siegen, 17 luglio - 30 ottobre; bruxelles, bozAR - Centre for Fine Arts, 31 gennaio - 29 aprile 2012.

2012londra, Eykyn maclean, “Cy Twombly. works from the Sonnabend

Collection”, 7 febbraio - 17 marzo; trasferita poi a new york, Eykyn maclean, lP, 5 aprile - 19 maggio.

los Angeles, gagosian gallery, “Cy Twombly. The last Paintings. Cy Twombly. Photograph”, 27 aprile - 9 giugno; trasferita poi a hong kong, gagosian gallery, 28 giugno - 11 agosto; londra, gagosian gallery, 6-29 settembre; new york, gagosian gallery, 1 novembre - 22 dicembre. (la mostra fotografica non si è trasferita).

Philadelphia, Philadelphia museum of Art, “Cy Twombly: Sculptures”, inaugurazione 30 aprile.

londra, gagosian gallery, “A Survey of Photographs 1954-2011”, 6-29 settembre; trasferita poi a new york, gagosian gallery, 1 novembre - 22 dicembre.

berlino, galerie bastian, “Cy Twombly. A mediterranean world”, 8 settembre - 10 novembre.

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R I n g R A z I A m E n T I

Si ringraziano mirta d’Argenzio, gabriella belli e larry gagosian; Chloe barter, henry blackshaw, Cristina

Colomar, Pepi marchetti Franchi e mark Francis della gagosian gallery; i collezionisti che con i loro generosi

prestiti hanno reso possibile questa mostra.

la Cy Twombly Foundation tiene inoltre a ringraziare karline moeller e Amy wilkins per la loro bravura nel

gestire ogni elemento del catalogo.

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Questo libro è pubblicato in occasione della mostraCy Twombly ParadiseFondazione musei Civici di veneziaCa’ Pesaro, galleria Internazionale d’Arte modernaSanta Croce 2076 - 30135 venezia6 maggio - 13 settembre 2015

A cura di Julie Sylvester e Philip larratt-Smith

Edito daCy Twombly Foundation [email protected]

Damiani srl, [email protected]

matsumoto [email protected]

Seconda edizione© 2015 Cy Twombly Foundation e Damiani srl“Antichità psichedelica” © 2015 Philip larratt-SmithAll rights reserved.nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o in qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e degli editori.È stato fatto ogni tentativo per identificare i proprietari di eventuali diritti d’autore. Errori o omissioni saranno corretti nelle edizioni successive.

Curatore: Julie SylvesterDirettore creativo: Takaaki matsumoto, matsumoto Incorporated, new yorkAssistente alla direzione creativa: Robin brunelle, matsumoto Incorporated, new yorkDirettore di produzione: Amy wilkins, matsumoto Incorporated, new yorkTraduzione dall’inglese: lucian Comoy mA mICl-words of Art, ltd.Redazione: Domenico Pertocoli, matilde marozzi

Composto in Adobe garamond ProStampato su carta Phoenix motion Xantur 170 grFotolito e stampa: grafiche Damiani, Italy

In copertina: Untitled (particolare), 1989. Collage, acrilico e pastello a cera su carta, 194 x 74,5 cm Risguardi iniziali: Untitled (particolare), 1959. Collage, matita e penna a sfera su carta, 36,7 x 30,4 cm Frontespizio: Cy Twombly sulla spiaggia di gaeta, 1997Pagine 10-11: Untitled (particolare), 1989. Collage, acrilico e pastello a cera su carta, 104 x 74,5 cm Pagine 32-33, 152-53: Untitled (particolari), 1989. Collage, acrilico e pastello a cera su carta, 104 x 74,5 cm Risguardi finali: Untitled (particolare), 1959. Collage, matita e penna a sfera su carta, 36,7 x 30,4 cm

Crediti fotograficigiorgio benni, courtesy Cy Twombly Foundation: 42, 104-107, 136-139; mike bruce, courtesy gagosian gallery: 140-144, 147-148, 151; mimmo Capone, courtesy Cy Twombly Foundation: 46-47, 110-113; nicola Del Roscio: frontespizio; courtesy gagosian gallery: 67; courtesy galerie karsten greve: 99-102; Paul hester: 80; hickey-Robertson: 68, 86-87; Francisco kochen: 50-52, 55-56, 59; Sebastiano luciano, courtesy Cy Twombly Foundation: risguardi iniziali, 40-41, risguardi finali; belisario manicone, courtesy Cy Twombly Foundation: 70-73, 76, 79, 127, 133; Rob mckeever, courtesy gagosian gallery: 60-61, 115; Prudence Cuming Associates limited, courtesy gagosian gallery: 108-109; Friedrich Rosenstiel: 45; Squidds & nunns: 67; Stefan Altenburger Photography, zurich: copertina, 10-11, 32-33, 63-65, 74-75, 83, 92-93, 116-119, 128-130, 134-135, 152-153; nic Tenwiggenhorn: 84; Digital Images © whitney museum of American Art: 121-123

ISbn 978-88-6208-432-1