Analisi delle condizioni di miglior soddisfacimento dei crediti

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Analisi delle condizioni di miglior soddisfacimento dei crediti 1

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Analisi delle condizioni di miglior soddisfacimento dei crediti

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Condizione del miglior soddisfacimento dei crediti

Art. 186 bis L.F. II comma:a) il piano di cui all'articolo 161, secondo comma, letterae), deve contenere anche un'analitica indicazione deicosti e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell'attivitàd'impresa prevista dal piano di concordato, delle risorsefinanziarie necessarie e delle relative modalità dicopertura;

b) la relazione del professionista di cui all'articolo 161, terzo comma, deve attestare che la prosecuzione dell'attività d'impresa prevista dal piano di concordato è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori;

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Analisi dei dati economico-finanziari

• Nel 2007 il risultato operativo (€ 200.000)viene eroso dagli oneri finanziari (€ 150.000)

• Negli anni successivi si rileva una progressivaerosione del volume dei ricavi (dai 3 milionidel 2007 a 1,5 mln del 2010)

• Tendenziale stabilità del margine dicontribuzione

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Cause della crisi

• Sensibile riduzione del volume di affari, tale da condurre il fatturato al di sotto del cd. Punto di utile zero

• Composizione delle fonti di finanziamento non equilibrata ed onerosa, con eccessivo ricorso all’indebitamento bancario a breve termine

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Possibilità di risanamento

• Nonostante le carenze finanziaria, inversione nel 2012 del trend negativo con il fatturato che è cresciuto fino a ca. € 1.500, con crescita del 28% rispetto al valore di € 1.170 del 2011

• Nei primi tre mesi del 2013, crescita dei ricavi del 33%

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Relazione sulla situazione patrimoniale

• Crediti verso clienti, adeguamento al valore di presumibile realizzazione(se non già effettuato)

• Immobilizzazioni materiali: svalutazioni per i minori valori di realizzo• Immobilizzazioni immateriali: eliminazione oneri pluriennali immateriali e

dei beni immateriali non cedibili (licenze software)• Rimanenze: adeguamenti al valore di realizzo. Eliminazione risconti attivi.• Crediti per imposte anticipate: eliminazione per mancata esistenza della

“ragionevole certezza” di recupero futuro• Debiti per finanziamento soci: eliminazione in quanto postergati• Debiti per spese afferenti alla procedura: da iscrivere (si veda OIC 6).

Comprendono servizi di consulenza per l’ammissione alla procedura diconcordato e spese di procedura.

• Fondo rischi. Da considerare anche il rischio generico.

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I risultati attesi dalla prosecuzione dell’attività

• Ai sensi dell’art. 186-bis comma 2 lett. a) ilpiano deve prevedere “un’analitica indicazionedei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzionedell’attività d’impresa prevista dal piano diconcordato, delle risorse finanziari necessariee delle relative modalità di copertura”.

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Capacità di rimborso: determinazione del soddisfacimento dei crediti e del

margine residuo

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Convenienza della prosecuzione attività

• L’alternativa liquidatoria non avrebbe consentito alcun soddisfacimento dei creditori chirografari

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Quale condizione per dimostrare la capacità di soddisfare al meglio i

creditori?

• Flusso finanziario previsto durante la procedura > Spese di procedura

• Quale flusso finanziario?

Free cash flow

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Free cash flow

Cash flow gestione reddituale (corrente)

- Investimenti di sostituzione (+ disinvestimenti)

= Free cash flow

Flusso da attività di finanziamento

Flusso con soci

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Cash flow gestione reddituale (corrente)

Reddito netto di esercizio

+ Costi non monetari (amm.ti, acc.ti, svalutazioni)

- Ricavi non monetari (sopravvenienze per chiusure fondi)

Flusso di capitale circolante gestione reddituale

- Incremento/ + decremento rimanenze

- Incremento/ + decremento crediti operativi

+ Incremento/ - decremento debiti operativi

Flusso di cassa gestione reddituale (corrente)

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Migliore soddisfacimento dei creditori sociali se …

E’ prevista una perdita di esercizio nel periodo diattuazione del piano, ma essa è dovuta solamente all’effetto degli ammortamenti?

Sì. Si potrebbe avere un cash flow operativo di segnopositivo, anche in presenza di perdite di esercizio, pereffetto dei costi non monetari (amm.ti, svalutazioni, ecc).

La convenienza del piano dipende anche dall’entità degliinvestimenti di sostituzione previsti. Occorre confrontarequesti ultimi con l’ammontare del cash flow operativorealizzato

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Reddito netto - 1.118.415

+ costi non monetari (amm.ti e svalutazioni) 1.562.084

I. flusso di circolante 443.669

- incremento (+ decremento) rimanenze - 360.537

- incremento (+ decremento) crediti caratteristici 244.543

+ incremento (-decremento) debiti caratteristici 362.183

II. totale variazioni del capitale circolante netto

caratteristico 246.189

Cash flow corrente (I + II) 689.858

Esempio 1

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Esempio 22014 2015 2016 2017 2018

TOTALE 5 ANNI

Reddito netto -300 -150 -100 50 150 -350

+ costi non monetari

(amm.ti e svalutazioni) 250 250 250 250 250 1250

I. flusso di circolante -50 100 150 300 400 900

- incremento (+

decremento) rimanenze -20 -20 -20 -20 -20 -100

- incremento (+

decremento) crediti

caratteristici -10 -10 -10 -10 -10 -50

+ incremento (-decremento)

debiti caratteristici 5 5 5 5 5 25

II. totale variazioni del

capitale circolante netto

caratteristico -25 -25 -25 -25 -25 -125

Cash flow corrente (I + II) -75 75 125 275 375 775

Investimenti di sostituzione 0 0 -500 0 -500 -1000

Free cash flow -22521

Attenzione agli investimenti di sostituzione …

• L'ottica di breve/medio periodo può portare adare meno importanza al free cash flowrispetto al cash flow corrente (od operativo).Tuttavia, se vengono evitati (non previsti)investimenti sostituzione di routine si puòcreare un delta negativo nel valore asset, oltreche potenziali riflessi negativi anche sullarealizzabilità cash flow operativo.

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Migliore soddisfacimento dei creditori sociali se …

Si subiscono perdite, ma la continuazione dell’azienda evita il dissolvimento (e consente la valorizzazione) di asset aziendali preziosi, specie immateriali (marchi e brevetti)?

Dipende dal confronto tra:

Free cash flow complessivo e valore di realizzo asset (compresi immateriali)

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2014 2015 2016 2017 2018TOTALE 5 ANNI

Reddito netto -300 -150 -100 50 150 -350

+ costi non monetari (amm.ti

e svalutazioni) 250 250 250 250 250 1250

I. flusso di circolante -50 100 150 300 400 900

- incremento (+ decremento)

rimanenze -20 -20 -20 -20 -20 -100

- incremento (+ decremento)

crediti caratteristici -10 -10 -10 -10 -10 -50

+ incremento (-decremento)

debiti caratteristici 5 5 5 5 5 25

II. totale variazioni del

capitale circolante netto

caratteristico -25 -25 -25 -25 -25 -125

Cash flow corrente (I + II) -75 75 125 275 375 775

Investimenti di sostituzione asset materiali 0 -500 -500 0 -1000

Free cash flow -75 -425 -375 275 375 -225

Disinvestimento ramo d'azienda/marchio 1200 1200

Free cash flow post disinvestimento -75 -425 -375 275 1575 975

Conclusioni

• Le variabili da monitorare sono:– cash flow corrente

– Investimenti sostituzione

– Realizzo azienda/ramo d’azienda/intangibili

– Spese di procedura

• Enfasi sulla generazione di cassa (anziché sul reddito) per giudicare la capacità di soddisfare i creditori

• Rilevanza dinamica intangibili

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