2-[Eva Fedi]-Formazione “Aree Comuni” Operatori Sportivi [Eva Fedi]
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Formazione “Aree Comuni”
Operatori Sportivi
Castellina M.ma 15 Novembre 2014
Corso OpS
Area Giochi-Tiro con l’Arco
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Le Slide sono strumenti,
ascoltatemi e non “dannatevi” a copiarle!
Ve le daremo in formato PDF.
Ora possiamo cominciare...
Gli argomenti che tratteremo oggi
Sociologia dello Sport
Educazione e Didattica
Metodologia:
• la Proposta Educativa UISP
• L’Educatore UISP
• Le Modalità di Conduzione
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
I dati statistici e gli
indicatori sociali da
tempo ci disegnano una
mutazione
profonda della domanda
di pratica
sportiva e motoria.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Le mutazioni in atto possono restringersi in questi
ambiti:
Distribuzione
Motivazione
Funzione
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Distribuzione.
E’ invalsa una diversa geografia della pratica motoria e sportiva; c’è un
cambiamento forte della gerarchia disciplinare e dell’anagrafe nella pratica
sportiva e motoria della popolazione italiana. Ci sono terreni in contrazione,
altri in espansione:
aumenta complessivamente la pratica motoria e sportiva,
aumenta la pratica al femminile,
si polarizza nella prima infanzia e nell’età adulta,
si indebolisce ulteriormente nella fascia adolescenziale,
aumenta la analfabetizzazione motoria e l’abbandono precoce,
per la prima volta al primo posto troviamo quel blocco di discipline che
vanno sotto il nome di ginnastiche aerobiche, fitness …
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Motivazione. Si rafforzano gli elementi relazionali ed emozionali.
Non basta più che lo sport faccia bene alla salute e ci permetta di evadere.
Deve darci emozioni, anche forti – basta pensare al successo degli sport
cosiddetti di avventura, sino a quelli estremi – e non deve chiudersi nel
solipsismo, nel “ghetto” della competizione, ma deve essere occasione di
interazione con gli ambienti, di conoscenza e di relazione con gli altri.
È una pratica che vuole sconfinare decisamente nella società civile, non
rimanerne un corpo separato.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Funzione.
Da “corpo macchina” a “corpo espressivo”,
dall’oggettività alla soggettività.
L’uso del corpo deve avere un significato, anzi più
significati. Se è sofferenza deve essere ben ripagata. Lo
sport concorre a valorizzare una dimensione edonistica,
donare benessere e piacere. Deve permettere di
esprimersi a 360 gradi, in maniera plurisensoriale,
scoprire e liberare le potenzialità, valorizzare le abilità,
realizzare le aspirazioni, essere flessibile e divertente.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Una parte dello
sport, quindi,
si “democratizza”,
si pluralizza,
si personalizza.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Diminuisce la monosportività e
aumenta lo zapping
disciplinare:
la domanda, sempre più
spesso, mette al centro non più
la disciplina sportiva vera e
propria ma aspetti che
possono apparire di contesto,
come ambienti e sensazioni. Le
discipline stesse si ibridano e si
combinano
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Cambiano i luoghi dello
sport che si
“delocalizzano”.
C’è uno sconfinamento
rispetto ai luoghi
canonici, vengono invasi
gli ambienti naturali e
quelli urbani.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
La tecnologia assume un ruolo
sempre più importante, non solo
per la prestazione agonistica.
Interviene per amplificare le
emozioni e la pluralità
dell’evasione.
Basta guardare a quegli sport che
sovvertono le leggi della gravità,
come gli sport della glisse e ai loro
principi guida: destabilizzazione,
istintività, azione vissuta.
Sburocratizzando la prestazione,
valorizzando la sensibilità artistica,
contrapponendo l’estetica del
gesto alla tecnica fine a se stessa.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Le tendenze dello Sport
Il passaggio da
un luogo, un tempo, un
modo
a
dovunque, sempre, come
vuoi
costituisce una prospettiva
rivoluzionaria che emancipa
dal cerchio dell'attività data e
consente l’accesso al
movimento davvero a tutti.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Educazione
…è un processo di integrazione e di
trasmissione culturale, mediante il
quale, nell’ambito di concrete situazioni
storiche, ambientali e familiari, si
struttura la personalità umana.
Donata Fabbri
…è un passaggio di valori attraverso
dinamiche relazionali
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
• dal punto di vista etimologico significa
“PORTARE FUORI”
• è orientata epistemologicamente
• è irreversibile
• diventa patrimonio del soggetto
• non è mai neutra
• ha obiettivi che diventano unità operative
attraverso l’azione della didattica
• è sempre condizionante
Educazione
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Spontaneo
• …fuori dalla scuola
• …non è intenzionalmente organizzato
• …senza un organico progetto, piano o
responsabilità educativa
• …non vi sono regole predefinite; le regole
sono soggette a variabili dipendenti dalle
situazioni
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Spontaneo
L’attività motoria presente nel modello
educativo spontaneo è fine a se stessa;
….finalizzata al divertimento, alla
scoperta, alla contrattazione delle regole
e a molto altro.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Intenzionale
• È sempre riferito ad un qualcosa o ad un
qualcuno di cui si ha consapevolezza
• In quanto sintesi di un processo mentale,
richiede la coscienza di poter “agire
intenzionalmente” e quindi la consapevolezza
di essere “coscienti di essere coscienti”
• Si svolge in setting intenzionalmente
educativi: scuola,famiglia, società sportive,
associazioni del tempo libero
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Intenzionale
“L’attività motoria proposta nel modello
educativo intenzionale non è mai fine a se
stessa, ma a progetti educativi che
utilizzano il movimento come elemento di
analisi delle capacità; consapevoli che il
movimento stesso è centro di esperienza
comunicativa e relazionale, nel processo di
personalizzazione di un individuo
protagonista della propria evoluzione.”
Davi/Borgogni
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Intenzionale
Gli obiettivi della azione educativa
intenzionale diventano unità operative
attraverso la didattica
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Didattica
• etimologicamente deriva dal greco:
DIDASKALIA-DIDASKEIN-DIDAKTICOS
• si è sempre occupata delle modalità
dell’insegnamento
• ha una sua epistemologia
• avviene sempre in situazione
• se l’allievo viene considerato un soggetto, si
occupa della relazione fra insegnamento ed
apprendimento
• … partendo dal presupposto che non tutto
quello che si insegna si impara
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
L’Azione della Didattica
insegnamento
docente discente
apprendimento
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
L’Azione della Didattica
sapere
insegnamento
docente discente
apprendimento
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
L’Azione della Didattica
sapere
insegnamento
docente discente
apprendimento
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
L’Azione della Didattica
insegnamento/apprendimento
processo
statico (cosa) dinamico (come)
“magister” regia
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Metodologie
La Metodologia è la scienza
che studia il metodo
…particolare struttura logica
e mentale con cui un
problema viene risolto.
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Formatrice Nazionale UISP
•l’ascolto dei bisogni;
• l'orientamento esplorativo;
• l'iniziativa motoria;
• la curiosità sensoriale;
• la consapevolezza di sé;
• la partecipazione;
• la socialità;
La Proposta Educativa UISP
Obiettivi
• Funzionali
• Cognitivi
• Relazionali
Fonda le sue basi su:
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Formatrice Nazionale UISP
La Proposta Educativa UISP
Il percorso educativo e gli stili di
insegnamento fanno leva:
• Sul rispetto delle regole;
• Sul gioco;
• Sull’obliquità della proposta;
• Sulle situazioni;
• Sul tempo e sullo spazio;
• Sulle competenze di tutti;
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
“Scopri più su di una persona in un'ora di
gioco che in un anno di conversazione"
(Platone)
• Il Gioco
Come mezzo educativo, consente
l’organizzazione di attività in contesti
interattivi adatti a realizzare le mete
educative proposte.
Metodologia
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
• Il Gioco è educativo
tutti giochi sono educativi perché
comportano intelligenza abilità e
competenze; predispongono agli
apprendimenti.
• Il Gioco è didattico
nel gioco didattico le progettazioni ludiche
sono orientate ad uno specifico obbiettivo il
cui perseguimento continua anche a gioco
finito
Metodologia
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Un atto motorio mette in gioco l’affettività e le fantasie
del soggetto che gioca, tocca piani coscienti e non.
Il corpo che gioca si trova all’incrocio fra educazione
del corpo, degli affetti e della mente; nel tempo stesso
utilizza una forma originale ed unica di
comunicazione.
L’azione nel gioco ha una sua significativa
comunicativa ed un suo specifico linguaggio.
Un individuo che gioca attua dei comportamenti che si
riconducono a bisogni comunicativi ed a simboli
sociali. Pierre Parlebas
Metodologia
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Metodologia
Scoperta Guidata
Offrire spunti di esperienza semi libera,
dove ognuno possa esprimere se stesso e le
proprie esigenze, che tendano all’obbiettivo
prefissato dall’educatore; il quale verrà ad
assumere un ruolo di “regista”, ovvero non
“insegnerà a….”, ma guiderà verso
l’obbiettivo finale.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Metodologia
La ramificazione
Da un imput iniziale, si vaglia tutta
la produzione delle risposte, si parte
da queste per avviare nuovi imput
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Metolodogia
L’obliquità
Metodo a forte valenza inclusiva. Non si
aderisce ad un modello, ma si assolve ad un
compito o risolve un problema secondo la
propria capacità e competenza. Evita il
generarsi dell’ansia da prestazione e la
frustrazione del confronto, casomai permette
l’insorgere della curiosità e del mettersi alla
prova
Nella proposta Educativa UISP si privilegiano
modalità di conduzione basate sulla libera
esplorazione, sulla scoperta guidata, sulla risoluzione
dei problemi, al fine di offrire situazioni di
apprendimento oblique e stimolare produzioni
divergenti, sull’apprendimento cooperativo, partendo
dall’esperienza vissuta e stimolando una riflessione e
rielaborazione individuale o di gruppo.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Metodologia
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
L’Educatore
• Deve essere un facilitatore della comunicazione
• Deve padroneggiare l’aspetto tecnico oggettivo
• Deve padroneggiare l’aspetto creativo soggettivo.
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Formatrice Nazionale UISP
L’Educatore
• Essere una presenza attiva.
• Accogliere senza condizioni.
• Stare CON e non TRA.
• Dare il buon esempio.
• Empatia ed Ascolto Attivo.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Modalità di conduzione
Nella proposta Educativa UISP si privilegiano
modalità di conduzione basate sulla libera
esplorazione, sulla scoperta guidata, sulla risoluzione
dei problemi, al fine di offrire situazioni di
apprendimento oblique e stimolare produzioni
divergenti, sull’apprendimento cooperativo, partendo
dall’esperienza vissuta e stimolando una riflessione e
rielaborazione individuale o di gruppo.
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Non strutturata
I bambini esplorano, l’adulto osserva
Esplorazione e libera ricerca del bambino
Scelta di spazi e materiali da parte dell’adulto
Contesto di sicurezza materiale ed affettiva
Atteggiamento di attenzione e ascolto
dell’adulto
L’adulto entra nel gioco solo su esplicita
richiesta
Osservazione e registrazione dell’educatore
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Semistrutturata
L’adulto stimola, i bambini ricercano
Evoluzione sociale e cognitiva dell’esperienza
Proposta dell’adulto per socializzare
l’esperienza
Proposta del’adulto per una produzione
divergente
Scambio di informazioni e scoperte
Soluzioni individuali e di gruppo
Adulto coordinatore
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Strutturata
L’adulto dà delle consegne, i bambini
eseguono
Consolidamento e rielaborazione delle
scoperte
Correzione e valutazione
verifica
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Formatrice Nazionale UISP
Lo Sfondo Integratore
Lo sfondo integratore ha lo scopo di
favorire una percezione condivisa
della situazione e di facilitare,
attraverso l’elaborazione di
significati condivisi, i processi
comunicativi fra il gruppo dei
bambini e fra questi e gli adulti
Eva Fedi
Formatrice Nazionale UISP
Modalità di conduzione
IL GIOCO DEGLI ARCHITETTI:
a gruppi di 4, costruire le figure rappresentate sul cartellone e mantenerle per almeno
5’’.
FOGLINA la carta ballerina:
Foglina è …beh, innanzitutto è un foglio di carta A4…ma è anche una formidabile
insegnante di ballo. Eh si, è talmente brava che sa far fare ai bambini tutto quello
che vuole. Come nasce Foglina?
Si prende un foglio e lo si piega lungo il lato più lungo…una volta e poi ancora una
seconda volta. A questo punto si prende un pennarello: 2 occhi, una bocca, il naso
(perché se no non respira…), un bel tutu e oplà …Foglina eccola qua!
A questo punto, si mette su un po’ di musica e Foglina inizia a muoversi guidata dalle
mani di qualcuno (…l’insegnante? Un bambino?...dipende…)
Gli allievi-aspiranti ballerini non devono far altro che guardare Foglina e copiare
quello che fa… La cosa fondamentale è non dare troppe indicazioni per lasciare
libertà di interpretazioni… Tanto Foglina è una di quelle maestre che sanno
rispettare le diversità.