ΔAlexavndreia – Alessandria
Rivista di glottologia
Comitato scientifico
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Comitato redazionale
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I Soci dell’Associazione Culturale ‘Alessandria’ riceveranno la rivista in omaggio.
Registrato presso il Tribunale di Alessandria al nr. 646 (27 luglio 2010)Direttore responsabile: Lorenzo Massobrio
Si ringraziano:la Fondazione Cassa di Risparmio di Torinoil Lions Club Villanova d’Asti
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ISBN 978-88-6274-440-9
Nell’autunno del 2006 Gianni Abbate, Mario Enrietti, Renato Gendre, MarioNegri hanno costituito l’Associazione Culturale ‘Alessandria’, con sede presso ilLiceo Classico ‘Balbo’ di Casale Monferrato (AL).La pubblicazione di questa rivista è uno degli scopi statutari dell’Associazione
FILOIN
Scritti in onore diMario Enrietti e Renato Gendre
Comitato Scientifico
Mario Capaldo, Patrizia Lendinara, Mario Negri
A cura di
Marta Muscariello
La linguistica slava di Mario Enrietti
Pubblicazioni di Mario Enrietti
Renato Gendre
Pubblicazioni di Renato Gendre
Per Mario e Renato, amicis
Quegli accademici che sanno coinvolgere anche i liceali
Tabula gratulatoria
Saggi
Francesco Aspesi Sacro vino
Ljiljana Banjanin Orizzonti europei e dimensionenazionale: note sul Romantici-smo serbo e croato
Raffaella Bombi Ci sono anglicismi da salvare?Per una riflessione sugli inter-venti puristici nell’interferenza
Sandra Bosco Coletsos Concreto e astratto
Mario Capaldo Le chiavi tematiche bibliche del-lo Slovo o polku Igoreve. Genesidi un miraggio
Rita Caprini Ancora sul nome del padre in al-
p. VII
XIX
XXVII
XXXIII
LXXIX
LXXXIIII
XCI
3
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628 INDICE
cune lingue indoeuropee
Nadia Caprioglio Fëdor Tjutčev e Osip Mandel’š-tam: poesia come silenzio e mu-sica
Antonio Civardi Convergenze e divergenze in te-sti agiografici: un’analisi lessi-cometrica. I Cet’i-Minei di Di-mitrij Rostovskij e gli ŻywotyŚwiętych di Skarga
Lia Raffaella Cresci Antitesi e complementarietà tralatte e vino in testi letterari greciantichi e tardo-antichi
Franco Crevatin Stromata 12-15
Pier Luigi Crovetto La tierra de Jauja. Penurie reali,ricchezze immaginarie
Maria Amalia D’Aronco La redazione medio inglese delglossario Alphita e il suo debitoverso Dioscoride
Elena Di Venosa Scelte lessicali e fonosimboli-smo nel Weinschwelg
Vittoria Dolcetti Corazza Got. midjasweipains - gr. κατα -κλυσμός
Carla Falluomini Le glosse gotiche del ms. Mila-no, Biblioteca Ambrosiana, S 36sup.
Georg Holzer Zur Akzentuierung „tememati-scher“ Lehn wörter im Urslavi-schen. MorphophonologischeUntersuchungen
Krystyna Jaworska Il vino del poeta. Un percorso te-matico
87
95
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237
629INDICE
Karolina Specyfika badania dwujęzycz-Kowalcze-Franiuk ności polsko-włoskiej w para-
dygmacie kulturowym – zarysproblemu
Romano Lazzeroni Divagazioni sul comparativo in-doeuropeo
Patrizia Lendinara Ælfric e il vino delle nozze diCana
Marcello Meli Il seno dell’Aurora
Marija Mitrović I monumenti e la memoria nellacultura serba
Enrico Morano Una pagina da un libro sogdianomanicheo di storielle, parabole eaforismi
Elda Morlicchio Trincare. Dal gotico drincan al-l’inglese to drink
Marta Muscariello Un gruppo di ‘gaudenti’ a Ver-cellae: note onomastiche sullalex Tappula
Aleksander Naumow Alcuni problemi dell’interpreta-zione della Vita Methodii. L’An-tico Testamento nella Vita diMetodio
Mario Negri L’orologio di Malacoda – crono-grafia della discesa all’Inferno
Viviana Nosilia, Bere nella Rus’Gianfranco Giraudo
Erika Notti Minoan Mason’s Marks: StatusQuaestionis and Further Re-marks
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630 INDICE
Vincenzo Orioles Moduli metalinguistici nell’ope-ra di Vittore Pisani
Giuseppe Pagliarulo Perifrasi e verbi causativi in go-tico
Diego Poli Sentieri transitati, sentieri inter-rotti: Freud e Rilke, Heidegger eCelan
Aldo L. Prosdocimi, Su *eghero- ‘Landsee’ nell’idro-Anna Marinetti nimia: il fiume Zero
Anton M. Raffo Del più recente dizionario eti-mologico polacco
Giovanna Rocca Clusia Topia
Dionigi Roggero L’istituzione napoleonica del«Lycée impérial» di CasaleMonferrato tra libertà di inse-gnamento e controllo della scuo-la negli anni del Regno d’Italia(1805-1814)
Maria Elena Ruggerini Gli heiti per ‘serpente’ nelle þu-lur: un’indagine intorno all’e-nigmatico gargan
Giulia Sarullo Latinius e Germanius: note ono-mastiche dall’Alessandrino
Lucia Sinisi Antroponimia germanica in Pu-glia nel Medioevo: studi ed edi-zioni
Lilia Skomorochova I misteri del russo e le curiositàdei lubok
Francesco Soldani Tracce di morfologia indoeuro-pea nella lingua eteocipriota?
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631INDICE
Paola Spazzali Exemplum, meditazione, con-templazione: la lode del corpo diMaria nell’area del tedesco su-periore, dalle Vitae Fratrum alms. St. Peter pap. 8
Giovanna Spendel КаролинаПавлова:наберегудвухкультуррусскойинемец-кой
597
611
I Manichei dell’Asia Centrale fecero largo uso di parabole e aforismiper accompagnare l’esposizione del punto teoretico-dogmatico della dot-trina,1 e dai testi iranici e uiguri trovati nell’area di Turfan, ma anche daitesti copti dell’Egitto, ci sono giunti diversi esempi, più o meno completi.
Il manoscritto qui edito e commentato (M127) era già stato pubblicatoin una mia raccolta di frammenti sogdiani in scrittura manichea di storiel-le, parabole e aforismi (MORANO 2009, pp. 175-178), ma la scoperta,durante il lavoro preparatorio per un catalogo ragionato dei testi sogdianiin scrittura manichea del fondo berlinese di Turfan,2 di un piccolo fram-mento inedito dello stesso manoscritto (M1088) che viene a completareun angolo superiore mancante del foglio, ha prodotto in me il desiderio diripubblicare il frammento con le nuove integrazioni.
La pagina così ricomposta3 misura 10,9 cm. in altezza e 14,3 cm. inlarghezza, presenta un ampio margine esterno (cm. 3,4) e un margineinterno di 1 cm. La distanza tra le linee del foglio, scritto in un’elegantegrafia corsiva “tarda”, (14 le linee pervenute) è di circa 0,5 cm.; per unabreve descrizione dei 2 frammenti si veda BOYCE 1960, p. 11 (M127) e p.65 (M1088) e MORANO 2007, pp. 243 e 253. Una foto di M127 è pubbli-cata in WEBER 2000, p. 30.
I brevi racconti, parabole e aforismi sono, eccetto la parabola dei tre
Enrico Morano
UNA PAGINA DA UN LIBRO SOGDIANO MANICHEO DI STORIELLE, PARABOLE E AFORISMI
1 Per un’ottima introduzione alle parabole manichee, una esauriente e aggiornatabibliografia (cui si aggiunga MORANO 2009 e RECK 2009) e una traduzione italianacommentata dei principali testi iranici pubblicati si veda PROVASI 2008, pp. 111 ss.
2 Colgo l’occasione per ringraziare la Staatsbibliothek zu Berlin-PreußischerKulturbesitz e la Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften per il per-messo accordatomi di studiare e pubblicare i manoscritti della loro collezione. Uncaloroso ringraziamento in particolare al direttore del progetto Turfanforschung dellasuddetta Accademia, DESMOND DURKIN-MEISTERERNST e alla collega CHRISTIANE
RECK per l’aiuto e l’accoglienza che sempre mi riservano.3 Si veda il fotomontaggio qui sotto, figg. 1 (recto) e 2 (verso).
328 ENRICO MORANO
pesci, vedi sotto, di origine sconosciuta. Quasi tutte le storie presentanoanimali parlanti, tra di loro o con gli umani. A volte, come nella brevestoriella, quasi un indovinello, della lepre catturata da un uomo, l’animalemanifesta una saggezza e un potere quasi sovrannaturale di conoscere ilfuturo.4
M127+M1088Si veda Fig. 1 (recto) e Fig. 2 (verso). Il testo sottolineato appartiene
al frammento congiunto M1088.
/R/{manca qualche riga}/R/1/ [ ○○ ○○ ](I mr)[tyy ..](.)nw k(y)y m(s)[ 12-13 ]/R/2/ (s)[.....](δy)y (w)[ʾnw ]wγtwδʾ(r)t kt (t)γw (cn c)ywyδδ (m)[rty]/R/3/ n[ʾ pcqwyr ](ky)y twʾ zywyδδ p(ʾ)rt(yy) cyw(yδ)δ mrtyyẖ/R/4/ pc(qw)yr kyy (t)wʾ wyn ʾty (srw) nʾwδ(ʾrt ○)○ ○○/R/5/ I rwpsyy ʾʾp (p)rʾwy(j)[....](c/k/x)[.. ○ ](wʾnw) š(m)ʾrʾskwn/R/6/ kt xwβnyy xcyy cw [ wyn](ʾmsk)[w](n) ○○) ○○ I mrtyy xryy/R/7/ pʾnyš (ʾtyšy pr) n(ym)yy kwcʾ wʾβ kt (xw)tʾk ms/R/8/ nβ(ʾ)[nd 7-8 ] (○○) ○○ I mzyx (ʾʾwzy)y wmʾt/R/9/ ʾ(t)yy wδyy (c)[y](n)d(r III) k(p)[yš](t) [w]mʾt(ʾnd) I kpyyš ʿyw/R/10/ šmʾrʾyy ○○ δβtyk (kp)[yy] C šmʾryy ○ ʾty štyq/R/11/ kpyy zʾr (š)mʾrynyy wmʾt ○○ ʾrtyy wšpʾt kpnyʾsy/R/12/ wʾyw(k) [pr](ʾγ)t ʾty δʾmʾ pšʾtδʾrt ○○ ʾtyy xwnyy δwʾ/R/13/ γrf šmʾrynyt kpyšty(y) nyʾtδʾrt ○ ʾty xwnyy ʿyw/R/14/ šmʾryy kpyy nyy nyʾtδ(ʾrt) ○○ ○○ γwwr kštycy{fine pagina}
/V/{manca qualche riga}/V/1/ [ 14-15 ](.k/x)[.......](sk)wn[…](pt)[…](cʾf.)[……]yy/V/2/ ʾ(st)yy ○(○) ○○ I mwškyc [m]rγy(y s)[ʾr wʾ]nw/V/3/ wγtwδʾrt (kt) (ʾ)ys ʾtyy mnʾ (δ)[βʾmpn wβʾ ….]
4 Nella mia prima edizione del testo (MORANO 2009, p. 177, n.1) proponevo unconfronto con la storia-paradosso del coccodrillo e della madre del bambino catturatodallo stesso citata da Diogene Laerzio.
329UNA PAGINA DA UN LIBRO SOGDIANO MANICHEO
/V/4/ m(rγ)yy wʾ[nw] (pʾtcγ)nyy kwnd(ʾ) kt (ʾz)w c(n t)wʾ c(šmʾ)/V/5/ ʾʾjwyrʾʾ(k)c wʾnw γ(r)βʾm sk(w)[n] (kt) kyy (tw)ʾ δβʾ(m)p(n)/V/6/ wβʾt γyyr nyy jwtkʾ(m ○○) [○○] (I) mrtyy (I) xrγwšyy/V/7/ nyʾtδʾrt (ʾty) xrγwšyy wnyy m(rt)yy (sʾr) wʾ(nw) wγt(wδʾrt)/V/8/ kt mnʾ (δʾ)r(yy) x(wt)yy m(y)ryykʾ[m] kt [mnʾ ](.)[…..](xʾ)nyy/V/9/ δβʾmpn myrtykʾm ○ ʾtm(yy kδʾ) ptxwʾyy zʾtyp (myrt)[y]/V/10/ kʾm ○○ ○○ I mrty pr I (ʾš)tpʾδδ xwštryyẖ/V/11/ βjγstyy wmʾt ○ ʾty nʾ(ft) psʾtδʾrʾnd kt (k)ww/V/12/ šwyskwn ○ wʾnw pʾtcγnyy kδʾrt kt ʾwsʾ šwʾm/V/13/ skwn kww ʾtmyy βʾrycyk škrʾt ○○ (○○ ʾ)ty ky/V/14/ kʾsyy δwm δʾryy δrtyc s[p]nyy sʾr škrtyy ○○ ○○{fine pagina}
Traduzione/R//1/ […] un uom[o …] che […] /2/ […] c[osì] disse: “n[on aver paura]
di quell’uomo /3/ che ti minacciava, ma temi l’uomo /4/ che ti ha visto eha scosso la testa. /5/ L’acqua sommerse una volpe […] così pensava:/6/ “È un sogno quel che [ve]do”. Un uomo /7/ perse il suo asino e amezza(?) bocca gli disse: pure il cucciolo /8/ […] insieme […]. C’era ungrande lago /9/ e in esso c’erano tre pesci. Il primo pesce era Un-Pensiero/10/, il secondo pesce era Cento-Pensieri, e il terzo /11/ pesce era Mille-Pensieri. Ad un certo momento arrivò un pescatore /12/ e lanciò la suarete. Prese /13/ quei due pesci dai molti pensieri, quello /14/ Un-Pensieronon lo catturò. Un asino selvatico [… in] un campo coltivato
/V/[…] /1/ […] /2/ è [..]. Un gatto selvatico […] un uccello […] /3/ disse:
“vieni e [sii …] mia [moglie]”; /4/ l’uccello così rispose: “Io dal tuosguardo /5/ così capisco la cattiva intenzione, che chiunque sia tua moglie/6/ non vivrà più a lungo”. Un uomo catturò una lepre /7/ e la lepre cosìdisse all’uomo: /8/ se mi trattieni, morirai tu stesso; se [mi porti? a ]casa,/9/ (tua) moglie morirà; e se mi uccidi, anche (tuo) figlio morirà. /10/ Unuomo era in sella ad un cammello con [otto (?)] zampe. /11/ Quando lagente (gli) chiedeva: “Dove /12/ stai andando?” così rispondeva: “Vadolà, /13/ dove l’animale mi porta”. Chi /14/ tiene la coda del maiale,viene condotto nel sudiciume.
Commento/R/1/ Purtroppo l’inizio della prima parabola del foglio è frammenta-
rio, e risulta difficile capirne il contesto./R/2-3/ (cn c)ywyδδ (m)[rty] n[ʾ pcqwyr ](ky)y: ‘n[on aver paura] di
330 ENRICO MORANO
questo uomo che’: per questo emendamento sono grato a NICHOLAS
SIMS-WILLIAMS — twʾ zywyδδ ‘ti minacciava’, v. SIMS-WILLIAMS &DURKIN-MEISTERERNST 2012, p. 234 s.v. zwyδ.
/R/5-6/ (p)rʾwy(j), impf. 3 sing da prʾwyj-, sogd. budd. prʾwyz- ‘inon-dare, sommergere, annegare’, cotanese parauys-, v. SIMS-WILLIAMS
1985, p. 149./R/7/ (ʾtyšy pr) n(ym)yy è lettura incerta, e non risulta chiara l’espres-
sione ‘a mezza bocca’, forse ‘tra sé e sé’? — su xwtʾk ‘cucciolo (d’asino)’si veda SIMS-WILLIAMS & DURKIN-MEISTERERNST 2012, p. 223.
/R/8-14/ Come rilevato dal suo primo editore (HENNING 1945, p. 471),la favola ha origini indiane, e, delle due versioni che appaiono nelPañcatantra, la versione sogdiana, comunque molto concisa, è più vicinaalla seconda. Si veda anche la traduzione italiana in PROVASI 2008, pp.120-121.
/V/1/ La parte finale della storia nelle prime righe del verso del foglioè troppo frammentaria per capire qualcosa del contenuto.
/V/2/ La seconda storia, di stampo esopico, appartiene probabilmenteal genere “invito ingannevole”, su cui si veda, ad es., GIBBS 2002,“Fables about deceptive invitations”, nn. 95-103. Un gatto selvatico invi-ta un uccello nella sua casa a diventare sua moglie (?), ma la risposta del-l’uccello non lascia dubbi sulle cattive intenzioni del gatto.
/V/6-10/ Una versione più ampia della stessa storiella potrebbe trovar-si nel verso del manoscritto sogdiano in scrittura sogdiana Ch/U 7115,pubblicato in RECK 2009, pp. 219 ss. Purtroppo solo l’inizio della storia5
è tramandata nel manoscritto: un cacciatore catturò una lepre che potevaparlare, e così disse … — /9/ zʾtyp: contrariamente a quanto pubblicato inMORANO 2009, p. 176 - zʾty p(myrt)[y], che introdurrebbe un hapaxpmyr-, composto con un preverbio dal significato oscuro e comunquediverso dai due verbi semplici, m(y)ryykʾ[m] e myrtykʾm delle frasi prece-denti - penso ora, anche per ragioni grafiche (il -p risulta chiaramenteenclitico, separato dalla parola seguente da una lunga linea), che si debbaleggere zʾtyp, cioè zʾty ‘figlio’ + la particella enfatica -p, su cui si vedaHENNING 1940, p. 30, HENNING 1958, p. 70 n. 3 e MORANO 1987, p. 978[36]. Forse si potrebbe vedere lo stesso -p enfatico nella misteriosa parolawšṯyyp (wšṯyy+p) in M3611+M1134 /V/4/ (MORANO 2009, p. 187).
/V/10/ pr I (ʾš)tpʾδδ xwštryyẖ: purtroppo la parte iniziale della parolache qualifica l’animale è di difficile lettura. La parola, finendo in -pʾδδ,
5 La pagina porta il titolo ʾʾγʾštxrγwšʾyʾʾzʾnt ‘inizia la parabola della lepre’.
331UNA PAGINA DA UN LIBRO SOGDIANO MANICHEO
chiaramente indica lo stato o il numero delle gambe dell’animale. Se indi-ca il numero, potrebbe trattarsi del mitico animale chiamato in sanscritoŚarabha, e definito come aṣṭapād ‘a otto zampe’, v. MONIER-WILLIAMS
1899, p. 116. Si veda anche Sleipnir, la mitica cavalcatura a otto zampe diOdino nella mitologia norrena, v. LINDOW 2002, pp. 274 ss. Se invece laparte iniziale del composto non indica il numero, ma lo stato delle gambedell’animale, si potrebbe forse pensare a (bs)tpʾδδ ‘con le gambe legate’.
Riferimenti bibliografici
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GIBBS 2002 = L. GIBBS, Aesop’s Fables, Oxford, 2002.HENNING 1940 = W.B. HENNING, Sogdica, James G. Forlong Fund, 21,
The Royal Asiatic Society, London, 1940 (repr. HENNING 1977 II,pp. 1-68).
HENNING 1945 = W.B. HENNING, “Sogdian tales”, Bulletin of the Schoolof Oriental and African Studies, 11, 1945, pp. 465-487 (repr.HENNING 1977 II, pp. 169-191).
HENNING 1958 = W.B. HENNING, “Mitteliranisch”, in Handbuch derOrientalistik I/IV/1, Leiden-Cologne, 1958, pp. 20-130.
HENNING 1977 = W.B. HENNING, Selected Papers, I-II, M. BOYCE et al.eds., Acta Iranica, 2. sér, 14-15; Hommages et Opera Minora, V-VI, Téhéran-Liège, 1977.
LINDOW 2002 = J. LINDOW, Norse Mythology. A Guide to Gods, Heroes,Rituals, and Beliefs, Oxford, 2002.
MONIER-WILLIAMS 1899 = M. MONIER-WILLIAMS, A Sanskrit-Englishdictionary, etymologically and philologically arranged, with spe-cial reference to cognate Indo-European languages. New edition,greatly enlarged and improved, with the collaboration of E.Leumann, C. Cappeller and other scholars, Oxford, 1899.
MORANO 1987 = E. MORANO, “API in the *apištāka-”, OrientaliaIosephi Tucci Memoriae dicata, edenda curaverunt G. GNOLI et L.LANCIOTTI, Roma, 1987, pp. 943-994 [1-52].
MORANO 2007 = E. MORANO, “A Working Catalogue of the BerlinSogdian Fragments in Manichaean Script”, Iranian Languages andTexts from Iran and Turan. Ronald E. Emmerick Memorial Volume(ed. MARIA MACUCH, MAURO MAGGI, WERNER SUNDERMANN),Wiesbaden, 2007, pp. 239-70
MORANO 2009 = E. MORANO, “Sogdian Tales in Manichaean Script”, in
332 ENRICO MORANO
D. DURKIN-MEISTERERNST-CH. RECK-D. WEBER (eds),Literarische Stoffe und ihre Gestaltung in mitteliranischer Zeit.Kolloquium anlässlich des 70. Geburtstages von WernerSundermann, Beiträge zur Iranistik, 31, Wiesbaden, 2009, pp. 173-200 + Taf. II-VI.
PROVASI 2008 = E. PROVASI, “Testi iranici III (Parabole e testi dottrina-li)”, in G. GNOLI (a cura di), Il Manicheismo, Vol. III. Il mito e ladottrina, Fondazione Lorenzo Valla, Milano, 2008, pp. 109-225,374-478.
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SIMS-WILLIAMS 1985 = N. SIMS-WILLIAMS, The Christian SogdianManuscript C2, Berliner Turfantexte, 12, Berlin, 1985.
SIMS-WILLIAMS & DURKIN-MEISTERERNST 2012 = N. SIMS-WILLIAMS &D. DURKIN-MEISTERERNST, Dictionary of Manichaean Texts.Volume III, 2: Texts from Central Asia and China (Texts in Sogdianand Bactrian), Turnhout, 2012.
WEBER 2000 = D. WEBER, Iranian Manichaean Turfan texts in publicati-ons since 1934. Photo Edition, Corpus Inscriptionum IranicarumSupplementary Series, IV, Corpus Inscriptionum Iranicarum,London, 2000.
333UNA PAGINA DA UN LIBRO SOGDIANO MANICHEO
Fig. 1: Deposito della Berlin-Brandenburgische Akademie derWissenschaften nella Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer
Kulturbesitz-Orientabteilung (fotomontaggio: E.M.)
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