TRENTiNoMESE HA SElEZioNATo PER Voi LE ... - EVO-K

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p. LUGLIO 2012 N. 245 ANNO XX appuntamenti, incontri e attualità trentina euro 2,00 www.trentinomese.it 771724 550829 9 07012 ISSN 1724-5508 TRENTINOMESE HA SELEZIONATO PER VOI LE LOCALITÀ, LE ATTIVITÀ, I LUOGHI E I LOCALI IMPERDIBILI PER LUGLIO E AGOSTO AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO I CAVALIERI DELL’IMPERATORE: TORNEI, BATTAGLIE E CASTELLI LAUREA HONORIS CAUSA A CESARE MAESTRI IN REGALO CON TRENTINOMESE il libro di Tiziana Bergamo “Volevo diventare mamma”

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trentinocommenti

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StriSce di plaStica per i noStri “paesaggi della paura”

la Conferenza Provinciale per il Turismo ha come finalità principale quella di operare un confronto interno al sistema del turismo trentino che consenta

di individuare i nodi strategici e di elaborare elementi utili ad effettuare le future scelte di politica turistica, costituendo le basi per la stesura delle Linee Guida della Politica Turistica Provinciale.la provincia autonoma di trento, nelle sue svariate funzioni e nei suoi organismi, teorizza da anni un turismo “intelligente” e “ambientalista”. però, oltre alle grandi teorizzazioni e spettacolarizzazioni, la qualità del paesaggio e dell’ambiente si vede nelle piccole cose, in quei frammenti di vita quotidiana e di sguardi indiscreti che i nostri occhi e la nostra mente cercano continuamente. l’estetica della geografia, l’architettura del paesaggio, la storia della natura e di chi ci vive, uomini e animali, sono percepiti dalla popolazione e dall’ospite che si sofferma per un periodo nel territorio, in un modo diverso. ognuno ha un’idea del carattere del paesaggio ben precisa, che nasce dalla funzione, dallo svago, dal romantico approccio, ecc. in poche parole c’è una dimensione “soggettiva”, cioè una percezione personale derivata dalla frequentazione di un luogo, e una dimensione “oggettiva”, fatta di cose, di fenomeni presenti nello spazio geografico. in questa seconda scenografia stiamo assistendo da qualche anno ad un imbarbarimento del territorio, ad una sorta

di Fiorenzo degasperi

scempi ed esempi

di stato abbandonico e precario. l’ospite, rincorrendo una romantica visione della terra, cerca di correggere queste fratture tra la storia e la cronaca, di richiamare l’attenzione sulla realtà che sempre più corrode la romantica idea di un “invisible landscape” antropologico sano, pulito, decoroso, “selvaggio”. l’abitante, viceversa, sembra quasi che sia entrato in uno stato di assuefazione catatonica, assai pericolosa perché porta, come tutte le droghe, ad un’apatia totale, a non riconoscere più ciò che distrugge la propria terra – e i conseguenti valori che sono insiti in questa – da ciò che invece potrebbe essere funzionale ad uno sviluppo coerente, organico, armonico.parliamo di “plastica”, di quelle maledette strisce bianche e rosse o arancioni che un tempo erano la prerogativa degli spazi cittadini e che contraddistingueva l’urbano dal non urbano. i cantieri stradali e non ne vengono circondati, l’impatto visivo è di quelli inclementi e tristi. Soltanto che da qualche anno queste lunghe strisce le troviamo anche nei paesi, nei villaggi, perfino nei boschi. plastiche che, con le intemperie e il vento, si spezzano disperdendosi come polline malefico ovunque. perfino le guardie forestali si sono fatte complici di questo “insozzamento” secolare – ci vogliono moltissimi anni affinché questa materia non dico si distrugga, ma almeno sbiadisca verso l’informe –, utilizzandola per segnare i bocconi per le volpi contenenti il siero per l’antirabbia. Molti giardini alpestri sono circondati non più da steccati di legno come facevano i nostri vecchi – e come continuano a fare i vicini cugini sudtirolesi –, segnando in tal modo la continuità e l’armonia tra il paesaggio umano e quello naturale, ma da palizzate di plastica arancione. Si vedono da chilometri di distanza, si intuisce che ormai c’è una stretta connessione tra l’oggetto plastica che inquina, deturpa e rovina e la mente plastica che si strappa, si corrode, si staglia nel paesaggio come un bubbone che ne intacca la sacralità.a cosa servono allora tutte le tavole rotonde possibili e immaginabili, le goliardiche consulenze di esperti e specialisti, gli spot pubblicitari messi in campo dalla nostra amata provincia quando, nel piccolo, nel quotidiano, le persone, finora una minima parte per fortuna, remano contro la storia e la memoria stessa del paesaggio trentino?ogni giorno di più stiamo entrando in quelli che il grande storico Vito Fumagalli, scomparso recentemente, aveva chiamato i “paesaggi della paura”. Soltanto che il termine lo aveva coniato per il medioevo, non per l’oggi.noi, ovviamente impotenti contro le massime teorizzazioni e le minime intelligenze quotidiane, non possiamo far altro che auspicare quello che hanno raccontato Kit pedler e Gerry davis in un famoso romanzo di fantascienza dei primi anni Settanta, Mutant 59. the plastic eater, ovvero l’invasione della terra di una sorta di lebbra antiplastica, che tutto corrode, corrompe, ingoia e macina.non sarebbe più semplice cercare di richiudere la forbice tra immagine e realtà della terra trentina?

Abbiamo tutti 5 sensi.

Chi è buonesempio per i più piccoli

ne ha uno in più.

Se hai senso civico,6 una forza per tutta la società.

Più senso civico, più comunità.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

STUDIO BI QUATTRO

10tmluglio

trentinocommenti

la “battaGlia”di segonzano

Gentile direttore,la ringrazio per la possibilità che mi è stata offerta di poter esprimere un chiarimento in merito

all’articolo pubblicato su trentinomese n. 243 di maggio 2012 a firma di alberto Folgheraiter.

nelle pagine dell’attualità è stato dato ampio spazio ad un un servizio di alberto Folgheraiter sulle piramidi di Segonzano. colgo l’occasione per ringraziare il giornalista, originario proprio di questo paese della Valle di cembra, per aver descritto, con lo stile inconfondibile che lo caratterizza e con il suo linguaggio sempre stimolante, il fenomeno naturale che affascina i numerosi visitatori che giungono ogni anno da gran parte d’europa. tuttavia, nel box a p. 47 nel quale specifica le modalità di accesso dei visitatori al sito, ha sollevato alcuni dubbi circa l’istituzione da parte del comune di Segonzano del ticket d’ingresso al sentiero. in particolare ha scritto che: “tale contributo dovrebbe servire per i lavori di mantenimento del sentiero anche se taluni ritengono sarà più oneroso pagare l’addetto alla riscossione di quanto incamerato dalle pubbliche casse”. a parte il fatto che gli addetti alla riscossione sono due e non uno, per dissipare il dubbio mi preme qui fornire alcuni dati oggettivi, riferiti all’anno 2011, circa il costo di tale personale e le entrate effettive derivanti dal pagamento del ticket cosicchè, anche i “taluni” di cui parla Folgheraiter, possano essere correttamente informati di quanto effettivamente “incamerato dalle pubbliche casse”.al comune sono stati assegnati dal Servizio conservazione della natura e Valorizzazione ambientale (l.p 32/90 deliberazione della Giunta provinciale n.254/05 e ss.mm.) due lavoratori che prestano servizio all’area da circa metà maggio a fine settembre. l’attività è finanziata dalla provincia con affidamento al consorzio lavoro ambiente. il comune corrisponde, direttamente al consorzio lavoro ambiente e sulla base di una convenzione, una quota di compartecipazione alla spesa in misura percentuale sul costo totale di ciascun lavoratore assegnato. la quota dovuta è determinata in un importo fisso suddiviso in quote mensili.tale importo è di 244,00 euro mensili per il primo addetto e di 488,00 euro mensili per il secondo. Sommandoli e moltiplicando entrambi per circa 5 mesi, risultano a carico del comune 3.660,00 euro + iva. le entrate derivanti dal pagamento del ticket sono state invece di 37.034,00 euro.penso che i conti, e quindi le relative considerazioni, siano presto fatti.i proventi, oltre a pagare il personale, vengono poi reinvestiti per la valorizzazione e la gestione di tutta l’area i cui costi, non indifferenti, sono a carico del comune.i tempi del gratis e del tutto dovuto sono finiti…almeno a Segonzano.

Mi preme comunque evidenziare che le cifre che ho prodotto sono tutte a bilancio e che quindi i dati, essendo pubblici, sono sempre consultabili presso i nostri uffici. invito pertanto il dott. Folgheraiter, ogni qualvolta vorrà entrare in possesso di dati amministrativi, a rivolgersi direttamente al personale del comune che sarà sempre disponibile a fornirgli le informazioni richieste e, vista la professionalità e l’etica che da sempre lo contraddistinguono come scrittore e giornalista, a non dar adito solo alle chiacchiere di quei “taluni”, che penso lui conosca.

il Sindaco di Segonzanogiorgio Mattevi

prendo atto con piacere della sua precisazione che serve anche a tacitare le “chiacchiere di quei taluni” che dovrei conoscere. so solo che ho raccolto tali “chiacchiere” nell’area del ponte sul rio regnana da “talune” persone non proprio felici nel dover pagare un ticket per salire tra le piramidi. non siamo in egitto ed è gratis persino la visita al British Museum di londra… Quanto al prezzo del biglietto e ai benefici li ho rilevati con una puntuale telefonata in municipio. evidentemente, hanno dimenticato di dirmi che la maggior parte del costo è a carico della provincia anche se, in verità, cambia poco. restano due posti di lavoro e, in tempi di magra, sono già grasso che cola.

alberto Folgheraiter

letterelettere

49tmmaggio

trentinoattualità

DAL ponte SuL rio A QUoTA 875 metriUna visita completa alle piramidi di Segonzano dura circa 2 ore e 45 minu-

ti. Da qualche tempo, per utilizzare il sentiero attrezzato, si deve pagare

un ticket istituito dal comune di Segonzano (3 euro per adulti, 1 euro per gio-

vani e scolaresche, gratuito per bambini fino a sei anni e per i residenti). Tale

contributo dovrebbe servire per i lavori di mantenimento del sentiero anche

se taluni ritengono sarà più oneroso pagare l’addetto alla riscossione di quan-

to incamerato dalle pubbliche casse... Ad ogni buon conto, si parte dal pon-

te sul rio Regnana, a 604 m di quota per raggiungere gli 875 m, con un disli-

vello complessivo di 271 m. Escursioni guidate su prenotazione: Associazione

accompagnatori di territorio del Trentino: [email protected] -

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it e Comune di Segonzano tel.0461 686103 e sito www.comune.segonzano.tn.itterra che hanno sulla sommità un cappel-lo formato proprio da una pietra. Spesso si tratta di un masso “sulle ventitré”, vale a dire piegato e con la parte infe-riore a spigolo.Insomma un cappello che ha mantenuto

“vive” e conservato per secoli le pirami-di. Infatti, quei pinnacoli che, malaugu-ratamente, hanno perduto il “cappello”, in pochi decenni si sono ridotti a lame di terra sghembe, via via sempre più sottili e destinate alla scomparsa.Accadde durante la prima guerra mon-

diale, quando la zona delle piramidi di-venne poligono di tiro al bersaglio da parte dei militari austriaci che erano stati dislocati in Val di Cembra.In precedenza c’erano state le alluvioni

(1882, 1885, 1912), che avevano scon-volto valli, devastato le montagne e che alle piramidi di terra non avevano certo fatto un gran bene.Proprio negli anni seguiti alla “brentàna”

del 1882, il Capitanato di Trento aveva chiesto al comune di Segonzano di “con-correre al mantenimento delle opere

di riparazione delle piramidi”. Era il 5 marzo 1893 e l’amministrazione comu-nale aveva respinto la richiesta “visto il nessun vantaggio che ne ridonda al paese dall’esistenza di quelle piramidi”.C’erano ben altri problemi, infatti, in quel periodo: la crisi dell’agricoltura, la moria del baco da seta, la filossera della vite. Tutti fenomeni che, sommati alla deva-stazione operata dall’alluvione, avevano avviato verso l’emigrazione decine di uomini anche di queste contrade.Pochi eruditi erano a conoscenza del fat-to che proprio quel fenomeno geologico nella valle del Regnana aveva attirato l’attenzione di un illustre viaggiatore del tardo medioevo. Il massimo pittore del rinascimento tedesco, albrecht dürer pennellò un cenno di piramide nell’ac-quarello “Monti italiani”, fissato nel suo viaggio a Venezia del 1495. Anche l’i-gnoto pittore di un celebre ex voto della “battaglia di Segonzano” del 2 novembre 1796 tra napoleonici e tirolesi, fissò sulla tela il profilo delle piramidi. Sul finire dell’ottocento, con lo sviluppo

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dell’arte fotografica, giovanni Batti-sta Unterveger e g. Pavanello di Cles non mancarono di riprendere su lastra di vetro quella singolare “eruzione cu-tanea” sulla “pelle” della valle laterale dell’Avisio. Da quelle immagini si evince che la zona delle piramidi era ampia e punteggiata da mille torri.L’ultimo secolo ha visto il ridimensiona-

mento dell’area, il rimboschimento di alcune vallette e la riduzione a quattro gruppi principali. Il primo, nella parte meridionale, è dominato da una lama a forma di anfiteatro; il secondo gruppo è detto delle “canne d’organo” e si sviluppa lungo una valletta in gran parte coperta di pini e di larici. Il terzo gruppo, verso l’alta valle del rio Regnana, è il più imponente. Infine, il quarto gruppo, presenta una serie di pinnacoli in via di formazione.oltre che dal basso (un sentiero attrez-

zato parte dal ponte sulla provinciale Fersina-Avisio, poco prima dell’abitato di Scancio di Segonzano), le piramidi si possono osservare agevolmente da due punti di osservazione ricavati lungo la strada comunale che da Luch conduce a Quaràs. Il percorso asfaltato, tagliando il ripido costone del Dosso di Segonza-no (1542 m), forma una sorta di linea di confine tra il bosco e le sottostanti formazioni geologiche.Ai bambini di Segonzano, un tempo, rac-

contavano la favola che le piramidi erano abitate dagli gnomi e che, all’interno di quella foresta di funghi pietrificati vi-veva un orco spaventoso. In effetti c’è ancora la “tana del Blemo”, una piccola caverna nella quale trovò rifugio, durante la prima guerra mondiale, un militare boemo. Il disertore è morto e i bambini di Segonzano sono diventati adulti. Quelli sì, “òmeni de Segonzan”. ■

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tmmaggio

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trentinoattualità

trentinoattualità

trentinoattualità

A Segonzano ne vanno orgogliosi

ma, quasi per pudore, evitano di

menarne vanto.

Eppure, le piramidi di terra che svetta-

no nella valle del rio Regnana, affluente

di sinistra nella media valle dell’Avisio,

rappresentano un fenomeno geologi-

co davvero singolare. Non unico, certo,

anche perché sull’altipiano di Renon, a

Bolzano, analoga erosione vanta ancor

oggi gruppi di pinnacoli ben più consi-

stenti di quelli segonzanesi. Tuttavia, in

Trentino, quelli che un tempo (non gli

abitanti della zona) chiamavano “i òmeni

de Segonzan” costituiscono da molti

anni un richiamo per geologi e visitatori.

L’altipiano di Piné, dalla cui sommità si

possono (in parte) osservare le piramidi

di terra, ne mena vanto come fosse ter-

ritorio proprio. In tempi passati, la Val di

Cembra, tranne sporadiche manifesta-

zioni di attenzione, ha dato l’impressione

di non curarsene troppo.

Solo in anni recenti, e con il contributo

provinciale, l’amministrazione comunale

di Segonzano ha provveduto a un ripri-

stino del sentiero di accesso ad alcuni

punti osservazione privilegiati. Il percor-

so, tracciato negli anni Settanta del

secolo scorso, fu lasciato pian piano fra-

nare nel disinteresse generale.

Forse perché già prima le piramidi era-

no, in parte, franate. A metà del XIX

secolo, infatti, l’intera sponda destra del

Regnana, dall’abitato di Luch al villaggio

di Quaràs, era ricoperta di pinnacoli. Poi

le alluvioni, il tiro al bersaglio durante

la prima guerra mondiale, per finire col

terremoto del Friuli del 6 maggio 1976

(che qui fu avvertito come del quinto

grado della scala Mercalli), contribuirono

a ridurre in quattro gruppi una vasta area

che si estendeva lungo tutta la parte me-

diana del fianco meridionale del Dosso

di Segonzano.

La mancata pulizia del bosco, con la

crescita incontrollata di cespugli e lati-

foglie (in particolare la robinia) e di aghi-

foglie (il pino silvestre), ha fatto il resto.

Eppure, quei pinnacoli, in perenne pre-

trentinoattualità cario equilibrio sul ripido costone della

montagna, sono l’impronta geologica

più interessante della val di Cembra, pe-

raltro caratterizzata dallo sfruttamento

intensivo (ora in “cassa integrazione”)

del porfido.

Tutto cominciò molto, ma molto, tem-

po fa.

In principio fu il ghiaccio. Copriva la val

di Cembra e l’intero bacino dell’Avisio

(Fiemme e Fassa). Una coltre immensa

di ghiaccio che, in taluni punti, raggiun-

geva i mille metri di altezza.

Dieci-dodicimila anni fa, la glaciazio-

ne Würmiana (che era cominciata da

75mila anni e raggiunse il suo apice cin-

quantamila anni dopo) lasciò il posto a

temperature più miti, i ghiacciai comin-

ciarono a ritirarsi. Trascinarono a valle

detriti rocciosi che si accumularono sui

fianchi dei monti. Questi detriti s

ono

detti “morene”. Ebbene, tali depositi

di terra (argilla, sabbia, limo e ciottoli)

frammisti a massi anche di proporzio-

ni gigantesche, dopo lo scioglimento e

lo scivolamento dei ghiacciai verso la

pianura padana, cominciarono a esse-

re “intaccati” dalle acque piovane. Nel

corso dei secoli, la sponda destra del

rio Regnana, che scende dalla valle di

Piné ed è affluente di sinistra dell’Avisio,

cominciò a essere interessata da questo

particolare fenomeno di dilavamento

da parte dell’acqua.

Una piramide non si forma dall’oggi al

domani.

Sul pendio della morena, l’acqua piova-

na scava un ruscelletto, gira attorno a

un masso che, a sua volta, comprime il

deposito sottostante. Poi il vento, la ne-

ve, il ghiaccio, tutto concorre a scavare,

modellare, affilare quei piccoli funghi di

SEMBRANo gnomi e foLLetti, FUNghI

ChIoDINI E FIABE ChE LA NATURA hA

RACCoNTATo AgLI UoMINI NEL CoRSo

DEI MILLENNI. Sono eroSioni moreniche,

NoN UNIChE MA DI SICURo RIChIAMo

TURISTICo. SoRgoNo NELLA VALLE

DEL REgNANA SuLLe erte pendici

meridionaLi deL doSSo di Segonzano

Quei pinnacoLi

MILLENARI NELLA TERRA

DI Segonzanodi alberto folgheraiter

DoVE SoNo Le (aLtre) piramidi

Le piramidi di terra sono un fenomeno diffuso in tutta la regione. oltre a

Segonzano (una è in formazione nella valle del rio gaggio, tra Segonzano

e Sover), in Alto Adige sono celebri le piramidi di renon (Monte di Mezzo,

Soprabolzano, Auna di Sotto). Sorgono nella valle del rio Rivellone e nella val-

letta del rio Fosco che separa gli abitati di Longomoso e Monte di Mezzo. Le

piramidi di auna di Sotto costellano l’incisione formata dal rio di Castero.

A differenza delle altre, che sono rossastre per via delle crete, queste ultime

formazioni sono di colore grigio-cenere.

In Val Pusteria sorgono piramidi di terra a terento e plata. Nel Tirolo orientale

a iselsberg-Stronach.

11tmluglio

trentinocommenti

per tiziana

Se avete acquistato trentinomese in edicola, con la rivista avete trovato allegato gratuitamente il libro di tiziana bergamo “Volevo diventare mamma”.È un piccolo regalo ai nostri lettori per un doveroso e sentito omaggio della nostra casa editrice a ricordo di tiziana bergamo, autrice del libro, scomparsa il 14 giugno scorso.Vogliamo così ricordare, con commozione ed affetto, questa scrittrice per caso, che ha trovato conforto e forza nel trasferire su fogli di carta la sua storia, la sua lotta, felice, per diventare mamma, e la sua lotta, impari, con un male che non le ha lasciato scampo.il figlio lorenzo, il suo piccolo lorenzo per cui ha tanto lottato e sofferto, è, rimane e sarà la testimonianza della determinazione e incrollabile volontà con cui tiziana, con il marito Willi, ha voluto lasciare testimonianza di sè.

“Volevo diventare mamma” è il racconto di un percorso di dolore e felicità, di tristezza e gioia, di speranza e rassegnazione.trovate la voglia, il coraggio di leggerlo: non badate alla forma, respirate la sostanza.Quando, nel 2009, l’amico denis bertolini mi aveva telefonato pregandomi di considerare il manoscritto di tiziana, che peraltro lei aveva inutilmente sottoposto ad altre case editrici, ho invitato tiziana a trento per incontrarla, conoscerla e valutare la possibile edizione del suo lavoro.timorosa ma determinata, tiziana ci ha così affidato la sua storia, scritta come scrive chi non ha mai scritto, ma che abbiamo voluto, proprio per questo, semplicemente impaginare, mantenendone finanche la genuina ingenuità letteraria.“Volevo diventare mamma” ha visto due edizioni, rapidamente esaurite, e questa è la terza. tiziana non la vedrà, ma la vedranno Willi e soprattutto lorenzo, il frutto di tanto amore e speranza che tiziana ha voluto sopra ogni cosa.

Paolo Curcu

I gentili abbonati che volessero una copia del libro di Tiziana Bergamo

possono ritirarlo presso la nostra redazione di Trento.

il ricordoil ricordo

il liBro

“Una vita normale, come tante: studio,

lavoro, innamoramen-to, matrimonio e il de-siderio di un figlio. Un figlio che non riuscivo ad avere e per questo ho lottato sette anni. al compimento del pri-mo anno di vita del mio bambino, quando mi sentivo al massimo della felicità, mi sono accorta

di avere un nodulo al seno, che si è rivelato un cancro. Su consiglio di una volontaria dell’ieo (istituto euro-peo oncologico del dott Veronesi) e il mio bisogno di buttare fuori le mie ansie mi ha portata a mettere su carta le mie emozioni. Facevo la chemioterapia che mi inchiodava al divano per due giorni; per passare il tempo scrivevo. Ho arricchito il mio scritto con emozioni forti che ho provato lungo questi anni. da una vita normale ne è uscita una persona molto forte che nonostante la malattia si sente più completa e felice di quando era giovane e spensierata.”

volevo diventare

mamma

tiziana Bergamo

Una storia vera

Curcu & Genovese

13tmluglio

trentinocommenti

e Se coMinciaSSiMoa coMbattere Gli errori di stoMpa?

lo sappiamo. È minore, è questione decisamente minore, fors’anche secondaria, per molti ininfluente. Ma non ci va, all’indomani dei

comunque emozionanti europei di calcio, partecipare al pur comprensibile tiro al bersaglio per le vergognose telecronache della rai (si è salvato solo l’altoatesino bizzotto, in odore teutonico, dagli strali che, specie via internet, hanno bersagliato i commentatori, il disastroso collovati su tutti). né ci pare produttivo ribadire quel che anche è affiorato alle pur riuscitissime Feste Vigiliane. da una parte il trionfo, sul versante costume & abbigliamento, del “modello olgettina”, con molte gentil signore e signorine a girare per trento (s)vestite come fossero in un club privé e dall’altra battaglioni di ragazzi & ragazze a tutta bottiglia. birra, vino & vodka quale unico orizzonte culturale, con inevitabile corollario di ubriacature seriali e ricoveri ospedalieri. no. oggi vogliamo segnalare alla non distratta attenzione di chi ancora intuisce l’importanza delle piccole cose – ne fossero rimasti solo 21 in tutto il trentino, non importa, a loro ci si deve rivolgere – la centralità della questione ortografica. pochi giorni fa, in un ristorante del lagorai, il libro degli ospiti ci ha rivelato i messaggi lasciati da una scolaresca in gita. Una grafia incerta aveva scritto: “complimenti allo scief”. ragazzi, rivedibili e perdonabili. Ma altrove l’errore imperversa, sembra coccolato, dilaga. la a con o senza acca è un dettaglio, gli apostrofi vanno a casaccio, qual è (esatto) lo trovate scritto nove volte su dieci qual’è (sbagliato). Gli strafalcioni li trovate nei menù, nei cartelli affissi nei negozi, in talune pubblicità, per non dire degli avvisi lasciati nelle bacheche, a partire da quelle delle

università per finire, purtroppo – e con preoccupante tendenza all’aumento

– sui giornali, locali o nazionali non importa. la grammatica è diventata una opinione, vinta dalla fretta, dall’ignoranza, dal pressapochismo. direte: è questione di poco conto. no.

l’errore come regola non fa bene, diciamolo. Mettere un freno agli

errori di stompa, alla scrittura scritta malo, dovrebbe essere

impegno di tutti... anche di chi firma queste righe.

di carlo Martinelli

alla carlona

ringring

il tUriSMo trentino dei priVileGiati e la crociata antisHopping

il bello del trentino è che ti stupisce sempre. talvolta in positivo, forse un po’ più spesso in negativo. prendi ad esempio la questione della liberalizzazione delle

aperture dei negozi e dei relativi orari, in seguito alle nuove disposizioni del governo Monti. Un coro di no si è alzato all’unisono e c’è stato chi è arrivato a dire, addirittura, che le aperture dalle 6 alle 22 e la domenica sarebbero controproducenti, fino a provocare delle perdite. Mi sono chiesta spesso se fosse davvero giusto avere negozi aperti 7 giorni su 7. È vero, si può andare al supermercato anche il sabato, invece che la domenica, sempre che non si sia una parrucchiera (tanto per citare una professione) e quel giorno si lavori più di altri. lo shopping? Vorrai mica andarlo a fare a ora di pranzo? o la sera finito il lavoro? Quantomeno a trento, no di certo, visto che a mezzogiorno i negozi con orario continuato sono solo catene come intimissimi e tezenis, e sfido chiunque a riuscire a passare più di un paio di negozi se si timbra il cartellino a fine giornata alle 18 e le saracinesche degli esercizi commerciali si abbassano inesorabilmente alle 19, incuranti del fatto che tu stia spendendo mezzo stipendio con i loro abiti. comunque, non deve essere davvero poi tanto controproducente essere aperti qualche domenica e qualche ora in più: per fare un esempio su tutti, il famoso centro commerciale orio center, alle porte di bergamo, non chiude praticamente mai e non c’è orario in cui non sia pieno zeppo di gente carica di sacchetti in mano. c’è chi dice che in trentino non c’è ancora fame, che c’è ancora troppo benessere. probabilmente è così, se penso anche a un recente dibattito sul turismo enogastronomico a cui ho assistito qualche giorno fa. era presente un folto gruppo di operatori del mondo del vino e tra i temi sollevati c’era l’apertura delle loro cantine il sabato e la domenica: impossibile, dicevano i più, mica vorrai che ci mettiamo ad accogliere i pullman di beoni… Solo un paio hanno ricordato che il turismo enogastronomico si svolge soprattutto nei fine settimana, tant’è che spesso anch’io ricevo telefonate di amici wine lover che si trovano dalle nostre parti per visitare qualche vignaiolo e, stupiti, si trovano davanti a tutte le porte delle cantine chiuse. È il trentino, bellezza! patria di un turismo – fatto di ristoranti, negozi, bar, cantine – per privilegiati: per quelli, cioè, che si possono permettere di prendere ferie e visitare le nostre cose belle e buone soprattutto nei giorni infrasettimanali e negli orari prestabiliti. Gli altri (categoria in cui rientro anch’io), sono solo popolo bue. e pure beone.

di Francesca negri

colpo di tacco

14tmluglio

trentinocommenti

ringring

QUando il laVoro annulla la Vita sociale e FaMiliare

tra le varie patologie psicologiche che possono colpire la nostra povera razza umana ce n’è una che è stata segnalata anche in trentino. È la

“sindrome da dipendenza dal lavoro” o “sindrome di workaholism”, uno tra i cosiddetti disturbi ossessivo-compulsivi. Si tratta di un comportamento patologico che colpisce le persone dedite troppo appassionatamente al lavoro e che tende a porre in secondo piano la propria vita sociale e familiare, fino a causare danni a se stessa, al coniuge, ai figli. ci sono degli indicatori acuti di “lavorodipendenza”: persistente e ripetuto abuso lavorativo con dedizione

abituale superiore alle otto ore quotidiane, spesso anche nei fine settimana o nei periodi di vacanza; tendenza a non assentarsi mai dal lavoro, né per necessità né per malattia; crisi di astinenza, con sensazione di vuoto, angoscia o irritazione quando si è lontani dal lavoro,

come succede nei periodi festivi; manifestazioni o vissuti di paura di perdere il lavoro; preoccupazioni ricorrenti riferite a temi lavorativi; pensieri e fantasie costanti su nuovi modi di risolvere i problemi sul lavoro o di ottenere successi in questo campo; incapacità di staccare, con rarefazione degli svaghi e degli hobby; tendenza a occupare i week-end e i momenti liberi con l’aggiornamento o con letture e piccoli lavori; disprezzo nell’osservare gli altri divertirsi e dedicarsi ad attività di svago abituali; incubi relativi a errori o insuccessi sul lavoro. come dicevamo, anche in trentino ci sono dei casi di dipendenza, tanto che esiste un centro dove vengono curate le persone che trascurano ogni altra cosa che non sia il proprio lavoro. la cura, oltre a degli incontri con degli specialisti, prevede anche delle terapie d’urto. la più efficace, finora, sembra essere quella di affiancare il malato ad alcuni “dipendenti tipo” di alcune grosse aziende (pubbliche?) dove pare si sia immuni da questo tipo di scompenso psicologico.

di paolo chiesa

civiltà trentina

la lUnGa eState calda dei coMpiti delle Vacanze

la scuola è finita. Gli zaini dei figli sono parcheggiati, ancora intatti, sul corridoio di casa. lanciati come enormi palle da bowling subito dopo il suono

dell’ultimo liberatorio campanello, giacciono là, come giganti addormentati. da genitore scolasticamente stressato, sono finalmente tranquilla. l’incubo dei compiti quotidiani è finito. Ma si tratta di un’illusione passeggera… dopo qualche giorno di assoluto far niente, emerge una nota stonata che rovina la festa, che fa tremare rispettivamente alunni a riposo e genitori: il testo scolastico per le vacanze. con calma e lucidità mi sforzo di pensare che questi libretti avranno pur dei lati positivi – quali evitare il totale azzeramento dei concetti scolastici appresi, rinfrescare i percorsi di studio, rinforzare eventuali lacune – ma quelli negativi, chissà perché, assumono una connotazione da stridore di denti … innanzitutto, sono difficilmente reperibili se non introvabili. certo, perché la caccia al libro estivo era già cominciata prima della fine della scuola! per i fortunati e previdenti possessori di libro delle vacanze, comincia il calvario. che tradotto brutalmente, significa quando costringere i figli a farli e con quali tempi e ritmi; il buonsenso di educatore inviterebbe ad uno svolgimento graduale, diluito per tutto l’arco del lungo (lunghissimo) periodo estivo. la realtà è che la stragrande maggioranza del popolo studentesco ha qualche breve (brevissimo) slancio a giugno, salvo poi rimandare il tutto ai primi di settembre, proprio lì, agli sgoccioli, all’ultimo dannatissimo minuto. con una ricaduta pesante sul benessere psicofisico di chi li fa (studenti) e di chi li subisce (genitori). Una corsa finale che suona come totalmente improduttiva, snervante e senza alcun significato. ogni anno provo a stilare un calendario di svolgimento, che puntualmente non viene rispettato. ed allora cominciano le inevitabili prediche da genitore palloso: “dai, che poi non ce la fai!” “Se non fai qualche pagina non vai in piscina!” “Studia!” allora lo studente estivo, minacciato e alle corde, si reca finalmente in libreria a ritirare il libro ordinato. Sull’immenso bancone dedicato al genere, scorro curiosa anche i titoli degli altri testi in esposizione: bUone VacanZe, ViVa le VacanZe, tUtti al Mare, bUona eState, eVViVa le VacanZe, SplaSH! … e mio figlio, quasi leggendomi nel pensiero, lancia lapidario la sua opinione: “Mamma, ti dicono bUona eState e ti fanno fare i compiti!” beh, effettivamente non mi sento di dargli torto…Usciamo dal negozio. Un caldo feroce. inizia la lunga estate calda dei compiti delle vacanze.

di tiziana tomasini

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SoMMario luglio2012

diretto da: paolo curcu [ [email protected] ]

in redazione: pino loperfido, cristina pocher

Hanno collaborato a questo numero:alessia acampora, paolo chiesa, lara deflorian, Fabio de santi, alberto Folgheraiter, renzo Francescotti, gianfranco gramola,carlo Martinelli, Francesca negri, tiziana tomasini

Grafica: Fabio Monauni

redazione:Via Ghiaie 15 38122 trento tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

editrice: curcu & genovese associati s.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 trento tel. 0461.362122 Fax 0461.362150

concessionaria pubblicità:Südtiroler Studio S.r.l.trento - Via Ghiaie 15tel. 0461.934494 Fax [email protected] pubblicità: rosario genovese

bolZano - Via bari, 15tel. 0471.914776 Fax 0471.930743direzione pubblicità: giuseppe genovese

Stampa: alcione - trento

registrazione tribunale di trenton. 536 - 4 aprile 1987

coMe aBBonarsi: (un anno, 12 numeri a euro 20,00)bollettino poStale c/c n. 11492386 curcu & Genovese associati - tM Via Ghiaie, 15 - 38122 trentoboniFico bancario caSSa rUrale di trentoiban it15 e083 0401 8040 0000 3080 485carta di credito telefonando allo 0461.362122direttaMente preSSo l’UFFicio abbonaMenti Via Ghiaie 15 - trento tel. [email protected]

i Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbona-mento; il conferimento dei dati è necessario per perse-guire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. lei potrà rivolgersi (anche telefonicamen-te) al Servizio privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del d.lgs 196/03. titolare del trattamento dei dati è la cUrcU & GenoVe-Se aSSociati S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 trento - tel 0461.362122

aVViSo ai lettorila scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. la redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate. www.trentinomese.it

[email protected]

Ring6 coMMenti

Attualità16 TRENTiNo ESTATE 2012

24 dottor ceSare MaeStri26 renZo FranceScotti30 anneGati per Un Giorno32 SFaSciando Si GUadaGna34 andreW baSSo

39 REiNA MoNCAdA41 il SoUnd di eVoK42 Gianni tUrella44 da predoi a MonteneVe48 cinQUe terre, Un paradiSo

Panorama52 i SUoni delle doloMiti54 il Gioco deGli SpeccHi56 trento SUMMer FeStiVal56 MoStra al bUonconSiGlio58 Un’eState da GriGliare62 drodeSera66 ancora “più piano”68 MiSS italia69 il deSerto dei tartari70 itinerari FolK

giorno per giorno80 MoStre84 appUntaMenti del MeSe

Scoop&news94 i MatriMoni del MeSe98 FeSta al riFUGio potZMaUer101 la nUoVa Facoltà di lettere104 “trentino booK FeStiVal”106 Una nUoVa Sede per la baUer

Rubriche110 libri e librerie 111 FotoroManZo 112 enoGaStronoMia

trentinoattualità

18tmluglio

trentinoattualità

di Francesca negri

trentinoMeSe

Ha SeleZionato

per Voi le località,

le attiVità, i lUoGHi

e i locali iMperdiBili

per il Vostro luglio

e agosto in trentino

Lago di Garda

trentinoattualità

19tmluglio

tanto lago, tanta montagna, mille sport e anche divertimento. Sono questi gli ingredienti dell’estate

2012 in trentino, dove non mancano le novità. ecco una guida su tutto il meglio da fare a luglio e agosto dal lago di Gar-da alle dolomiti di brenta.

in città: piscina, parcHi e aperitiVi con Musica sotto le stellele piscine cittadine e i tanti parchi re-galano il refrigerio e la tintarella per tra-scorrere una giornata fuori dalle mura di casa, rimanendo in città. dalle piscine Fogazzaro a quelle di Gardolo, serve solo mettere in borsa asciugamano e costu-me da bagno e concedersi qualche ora di sole, fino all’ora dell’aperitivo. a tren-to, in alternativa allo Spritz, il cocktail dell’estate 2012 sarà l’Hugo, intrigante mix di sciroppo di sambuco, menta, ghiaccio tritato e trentodoc. l’origine di questa piacevolissima bevanda da aperitivo è altoatesina, ma lo spuman-te di casa nostra gli regala quel quid in più che lo rende ancora più seducente. dove berlo? trento – bisogna ammetter-lo - non offre un gran che come locali

trendy da un punto di vista estetico o della qualità del servizio, al bando locali chic o easy chic, atmosfere eleganti o qualsivoglia “tono”. Gli aperitivi in città si fanno in bar abbastanza comuni, spesso con la musica troppo alta, spesso con camerieri frettolosi e distratti. e talvolta anche un po’ scortesi. Ma tant’è. e così, i trentenni e oltre si rifugiano in una man-ciata di locali, da anni sempre gli stessi. il bar carducci di largo carducci è un must per tutti i modaioli che qui si ri-trovano per l’aperitivo che con 5 euro offre anche un po’ di buffet. poi c’è il randrè, a due passi da lì, la cui clien-tela tipo è rappresentata da giovani imprenditori (dai 26 ai 40 anni circa), che qui approdano spesso sempre di rientro da un viaggio di lavoro – Milano, new York, barcellona, Johannesburg -, con i vestiti senza una piega e i capelli sempre perfetti. nonostante questo, il randrè a loro non offre, a mio avviso, un aperitivo all’altezza: 4 euro per un bicchiere (hugo, bollicine, vino fermo, etc.) e niente buffet, solo qualche pa-tatina confezionata. c’è di tutto un po’, invece, al caffè città, sotto i portici di piazza cesare battisti: ragazzi e adulti,

20tmluglio

trentinoattualità

imprenditori e nonni, non c’è distinzio-ne e tra uno Spritz e un Ugo c’è anche il tempo di gustare i due tramezzini e croissant salati che vengono offerti in abbinato. l’alternativa, a cinque metri da qui, è il Marchiodi, altra meta chic dei trentini, con dehors estivo e terraz-zino. in piazza duomo, invece, il posto più di moda resta sempre lo scrigno del duomo, che oltre alla ristorazione, offre anche aperitivi: qui ci si va per be-re un vino al bicchiere, accompagnato da qualche focaccia farcita e un po’ di salumi e formaggi nostrani. Spesso il servizio è un po’ confuso e non sem-pre sorridente, ma certo l’ambiente è il più elegante della città e piazza duomo regala un contesto di grande charme. allo Scrigno ci trovate stranieri, uomini d’affari – trentini o di passaggio – qual-che coppia di amici, un po’ di negozianti del centro che, una volta abbassate le saracinesche, fanno un salto prima di ritirarsi a casa. novità in città è il plan, aperto da poco sempre in largo carduc-ci: buoni vini a 4 euro, qualche tortina e un piccolo buffet al banco offerti a una clientela variegata che va dai 25 ai 45 anni. altra new entry dell’ultimo minuto sono gli aperitivi alle albere, ripristinati per l’estate 2012 non senza polemiche. l’appuntamento è il mercoledì dalle 21 in poi, con aperitivo e musica sul prato soprastante il nuovo sottovaso, con vista cantiere di renzo piano..

Valsugana: la MoVida più cool del trentinoil lago di caldonazzo e quello di levico sono gli ombelichi del mondo di aperitivi glamour, cene con musica e dj-set. al lido di levico ci si può andare fin dalle prime ore del mattino: la spiaggia attrez-zata con tanto di scivolo d’acqua, anima-zione per i bambini, corsi di yoga, tornei di beach volley, balli latino-americani e animazione per bambini, è infatti aperta

dalle 9 fino alle 23. Ma il posto cult è l’annesso Sunset bar buena onda, pieno zeppo di gente a cui piace salutare il tra-monto dai gazebo balinesi degustando cocktail e spuntini dal sapore esotico (a partire dalle 18), al ritmo della musica più attuale del momento. Sempre a le-vico, ma al parco belvedere, c’è anche il nuovo ristorante prime rose, che per quest’estate offre serate a tema focaliz-zate sulle grigliate e sulla musica fino a tarda notte, con fiumi di trentodoc alte-masi a rinfrescare dalla calura. Sul lago di caldonazzo, invece, la parte da leone la fa il lido di san cristoforo: di giorno stabilimento balneare, di sera (venerdì e sabato) discoteca frequentatissima e battuta anche da dj-star. poco più in là c’è una delle new entry dell’estate 2012. Si tratta del prato del Valcanover, dove tutti i giovedì dalle 18 si fa l’aperitivo e poi si prosegue fino a tarda sera, bal-lando. poi, poco distante, c’è il ciolda, che è sicuramente una delle mete più gettonate, specie la domenica sera: il futuristico cubo di vetro regala un bello scenario dove sorseggiare un aperitivo a partire da 3 euro con la possibilità di cenare, visto che il ricco buffet abbinato all’aperitivo prevede pasta, risotto, piz-zette e molto di più. il venerdì e il sabato sera c’è sempre musica dal vivo e in qui giorni il ciolda è il locale pre-serata per tutti quelli che frequentano le serate over del lido di San cristoforo. per gli amanti della musica, un altro indirizzo è il Bistrot di pergine Valsugana, che il martedì offre intrattenimenti live di rock band e affini e il giovedì pianobar. il locale è diviso tra la zona bar e quel-

la ristorante, con un piccolo dehors: la clientela è mista, dai 25 ai 50 anni e i prezzi per un bicchiere molto friendly (2 euro una birra, 2,50 euro uno Spritz).

andalo e MolVeno: tra speccHi Blu e ice racing Kartil lago di Molveno è il più grande lago alpino di origine naturale situato in ter-ritorio italiano ad una quota superiore agli 800 metri, uno specchio turchese incastonato fra le dolomiti di brenta pre-miato con le 5 Vele blu di legambien-te. le rive del lago di Molveno sono caratterizzate nella parte settentrionale da una bellissima spiaggia a prato ingle-se e da un’attrezzata zona sportiva che offre piscine, campi da tennis, bocce, campi da basket e pallavolo, beach vol-ley, parco giochi per i bimbi e noleggio barche a motore o a remi.la parte est della spiaggia è aperta anche ai cani, che devono comunque essere tenuti al guinzaglio (per maggiori informazio-ni, contattare il comune di Molveno al nr 0461/586936 o visitare il sito www.comune.molveno.tn.it ).il perimetro del lago di Molveno è com-pletamente percorribile a piedi, in bi-cicletta o a cavallo lungo un sentiero denominato circumlacuale lungo circa 12 chilometri. Ma non solo, nelle acque azzurre e profonde del lago trovano la loro ideale dimora i rappresentanti del mondo ittico delle acque dolci: il persico reale, la trota marmorata, il salmerino, la carpa, la tinca, il barbo, il cavedone, e via via le specie minori. in queste condizioni la pratica della pesca sportiva rappre-senta una attrazione irresistibile per gli

Albere

Sunset bar Buena Onda

21tmluglio

trentinoattualità

appassionati. per chi vuole, invece, rilas-sarsi e prendere un po’ di sole, il lido di Molveno mette a disposizione dieci ettari di prati e parco attrezzati con strut-ture sportive e giochi per bambini: non mancano nemmeno campi da tennis, da calcio, da basket e pallavolo, piscina olimpionica scoperta e piscina ludica, palestre di arrampicata naturale o artifi-ciale, campo da bocce, minigolf, nonché la possibilità di partecipare a escursioni in mountain-bike con noleggio in loco, oppure di affittare barche e canoe. Gli impianti di risalita verso le guglie delle dolomiti di brenta consentono inoltre di intraprendere facili escursioni verso i rifugi o per un allenamento sportivo al parco avventura Forest park, dotato an-che di fattoria didattica (a Malga tovere). lasciandoti andare come un bambino, si potrà provare provare quel senso di libertà che le mille responsabilità del quotidiano fanno perdere. poi, c’è l’ice racing Kart. cos’è? Go kart elettrici, di media grandezza, alimentati da batterie elettriche, utilizzate su fondo ghiacciato naturale o sintetico: l’ice racing Kart è un’idea innovativa che coniuga il diverti-mento legato alla guida dei classici kart a motore con i vantaggi derivanti dall’uti-lizzo di veicoli alimentati ad energia elet-trica. Uno sport divertente, innovativo, sicuro, e soprattutto ecologico, visto che non viene prodotta alcuna emissio-ne inquinante. il tutto all’insegna di un divertimento sicuro (i kart elettrici sono tra i più avanzati rispetto ai veicoli di pari

dimensioni, ossia tripla cintura di sicu-rezza, dispositivo di sicurezza in caso di rovesciamento, disabilitazione automa-tica dell’acceleratore in caso di frenata, radio comando a distanza che consente lo spegnimento o il rallentamento del kart in caso di guida spericolata o inci-dente. info: www.iceracingkart.com).Se dopo tutta questa adrenalina vi rima-ne ancora un briciolo di energia, allora il posto giusto è lo Shuttle la Flaca, storica discoteca di andalo, dove divertirsi fino a notte inoltrata. Sempre ad andalo, c’è un altro posto da non perdere. Si chiama pa-radise club center, un po’ Spa, un po’ wellness center, un po’ palestra. in altre parole, il tempio di chi vuol stare in forma e ritemprarsi. aperto da luglio del 2004, è uno dei centri più grandi e rinomati del trentino e dell’altipiano della paganella, con oltre 1200 mq di ambienti arredati e curati in modo elegante e funzionale. circondato da ettari di prati ai piedi della paganella, in estate è disponibile il gran-de giardino per un relax completo con bagni di sole disintossicanti e pieni di energia, ma anche piscina, beauty farm, palestra, saune, solarium. inoltre, per i più attivi, vengono organizzati numerosi corsi di nuoto, di acqua fitness, di “body tonificazione”, di “water trekking”, pila-tes e postural training.

lago di cei: un Biotopo d’altri teMpiil biotopo “pra dell’albi - cei” è situato alla testata del rio di cimone, affluente

di destra del Fiume adige. l’area protet-ta è costituita da due ampie conche di forma vagamente ellittica, parallele tra di loro e alla sottostante Valle lagarina. la prima e maggiore conca è anche la più occidentale: accoglie due laghi, il lago di cei e quello più piccolo detto laga-bis, e, prolungandosi nella parte della valletta di cei che scende a nord verso cimone e aldeno, si trovano anche due zone torbose, una detta semplicemente “valletta di cei”, l’altra detta “prà del Moro”. la seconda conca è più piccola e più orientale, e ospita una palude-lago di grande interesse naturalistico, nota col nome di “prà dell’albi” o “lago di San Martino”. a piedi, in bicicletta o in moto, questo luogo ancora intatto vi regalerà momenti corroboranti a pieno contatto con la natura più vera.

torBole e riVa del garda: spiagge Mondane e notti loungea torbole, la spiaggia - bella, ampia e ben dotata di servizi - si stende tra la Sega e la Foce del Sarca. È stata co-struita qualche anno fa, con materiali di riporto, ed ha sostituito i vecchi stabi-limenti balneari con le cabine di legno su palafitte e l’immancabile trampolino. lungo la spiaggia si trova anche il par-co pavese, ricco di piante dalle grandi chiome ombrose, il porticciolo chiamato un tempo “dei pescatori”, bar, servizi e il grande prato di Villa cian con campo di pallavolo, al quale si può accedere

Molveno

22tmluglio

trentinoattualità

anche con l’automobile da Via Sarca Vecchio (possibilità di parcheggio). nei mesi estivi la spiaggia è molto affolla-ta, anche di surfisti, che però hanno a loro disposizione un’area, segnata, per le partenze e gli approdi con le tavole a vela. Ma la spiaggia più “calda” e cool dell’estate 2012 si chiama spiaggia olivi ed è a riva del Garda, restaurant lake club, stabilimento balneare e in-sieme luogo di incontri mondani che ai richiami liberty intreccia elementi più classici e mediterranei. Un locale polie-drico di 3500 mq (interno da 380 mq , terrazza da 600 mq, lake club da 2500 mq) che si trasforma durante tutto l’arco della giornata, con un’offerta ricettiva a 360 gradi: dalle colazioni artigianali all’e-cobrunch, dal caffè gastronomico alla gelateria ad impatto zero, dall’aperitivo alla dinner gourmet, sino al post din-ner all’insegna di cocktail e long drink e caratterizzato dalle serate live, dove si alternano artisti di fama internazionale. il tutto in un’atmosfera davvero mondana e internazionale, disegnata da Marco lucchi, già firma di locali prestigiosi quali club pineta di Milano Marittima, billio-naire di porto cervo e courmaclub di courmayer. in alternativa, si segnala il riva bar in largo Medaglie d’oro, locale top per gli aperitivi con dj-set.

arco: terMe e casinòGarda thermae, ad arco, è la nuova struttura termale che sfrutta la fonte linfano, situata nei terreni del parco circostante. l’acqua che vi sgorga pro-viene da una falda profonda, confinata e ben protetta, la cui ricarica avviene mediante un circuito che attraversa rocce calcaree e dolomitiche ed è clas-sificabile come oligominerale, fredda, bicarbonato-calcio-magnesiaca, ricca in fluoro. le peculiari caratteristiche chimico-fisiche e la purezza microbio-logica fanno di quest’acqua un mezzo terapeutico termale che viene impiegato sia per balneoterapia che per idropinote-rapia. poi, tre piscine (di cui una di acqua salata e una per i bimbi), un ampio ven-taglio di saune, frigidarium, argillarium, docce emozionali, percorso kneipp, area beauty, sala fitness e, all’esterno, un parco con biolago dove camminare e rilassarsi, un percorso ciclabile collegato ai circuiti dell’alto Garda e un’area gio-chi all’aperto per i bambini. per quanto riguarda l’intrattenimento serale, invece, i due locali giusti sono il noirlab caffè oppure il casinò, dove l’offerta va dal-la colazione alla cena fino alla movida

notturna: al calare della notte, infatti, si accendono le luci del caffè casinò e i dj propongono la migliore musica, mentre il piacere continua nell’after dinner con intriganti e coinvolgenti cocktail.

Valle di non: treKing, raFting e non solo Mele. ecco il giardino della rosa e la Funicolare più antica d’europala Val di non è una delle terre trentine più ricche di corsi d’acqua e di incante-voli laghi. i torrenti, che percorrono il territorio e ne segnano la fisionomia con profondi canyon e strette gole, si abban-donano dolcemente in placidi specchi d’acqua che abbelliscono il paesaggio: tra questi, alcuni rappresentano dei veri e propri gioielli naturalistici incastonati in cornici da sogno, come il lago di tovel immerso nel parco naturale adamel-lo Brenta, mentre altri, come il lago di Santa Giustina, sono invece importanti testimoni dell’attività dell’uomo sull’am-biente. Molti sono i laghi balneabili: il lago Smeraldo di Fondo, quello di Santa Maria di tret oppure i laghetti di coredo e tavon. tra le tante attività sportive che

è possibile praticare ci sono la pesca oppure la canoa e il rafting, esperienze da non lasciarsi sfuggire lungo le spon-de del lago di Santa Giustina e nel suo immissario, il torrente noce. Ma in Val di non si può andare anche a caccia di curiosità, come ad esempio la funico-lare più antica d’europa, che copre il tratto dal passo della Mendola fino a S. antonio, nei pressi di caldaro: ancora funzionante, ha un dislivello di 854 metri e impiega 12 minuti per compiere il tra-gitto. la pendenza media è del 40%, ma nell’ultimo tratto raggiunge addirittura un 64%. ad oggi è ancora la più ripida del tirolo. Fu progettata dall’ingegnere svizzero emil Straub, un vero specialista nel settore degli impianti a fune. origi-nariamente impiegava 32 minuti a com-piere il tragitto, nel 1983 era già scesa a 18 minuti, oggi solo 12. l’iniziativa della costruzione partì da caldaro nel 1898 ed è veramente stupefacente come un’opera tanto ardita e tecnicamente avanzata sia stata portata a termine in così poco tempo. dall’idea all’inaugu-razione passarono infatti poco più di 5 anni: entrò in funzione il 19 ottobre 1903 e da allora funziona ininterrottamente,

Lago di Tovel

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trentinoattualità

ad eccezione degli anni 1983 –1988, in cui fu completamente rinnovata (info www.sii.bz.it, possibilità di collegamen-to in pullman fino a bolzano). Ma ce n’è anche per gli appassionati di orologi. a Fondo, infatti, proprio nel centro della piazza del paese, c’è un idrocronome-tro astronomico con idrosuoneria, ideato dagli orologiai Zanoni e realizzato dal Mestro alberto Gorla. È costituito da due meccanismi distinti e collegati, fatti funzionare dall’acqua: il primo (idro-cronometro) è preposto alla misurazione del tempo, il secondo è destinato a far funzionare la suoneria, in grado di scan-dire l’ora e la mezza con funzionamento a ripetizione. i due meccanismi sono posizionati nella zona centrale della tor-retta. nella parte superiore della torretta sono posti i meccanismi astronomici e le ruote di quadratura che mettono in funzione le lancette dei quattro qua-dranti, i quali rappresentano le ore e i minuti, l’aspetto e i giorni della luna, il calendario con indicazione del giorno del mese e della settimana, il mese e la posizione del sole nello zodiaco. nella parte inferiore della torretta sono posizionate le due ruote idrauliche che fanno funzionare la suoneria, il carillon e il movimento dell’automa.Ma la novità dell’estate 2012 in Val di non, e a dire il vero per tutto il trentino e l’italia, è il “giardino della rosa”, inaugurato il 21 giugno. Si trova a ronzone e altro non è che un grande parco dove trovare centinaia di varietà di rose con la loro storia, i loro profumi e il loro fascino: quattrocento varietà e migliaia di rose, botaniche, antiche, ibridi inglesi, autoc-tone dell’arco alpino formano l’essenza di questo giardino, accompagnate da ai-uole monocromatiche, specie rare e lon-tane. Gran parte delle rose provengono dalla famosa collezione di david austin, uno dei più rinomati vivai d’inghilterra. altra peculiarità è il fatto che un roseto a mille metri di altitudine è una vera e propria rarità. in tutto, questo splendi-do giardino, si estende su quattrocento metri di solo pergolato e mille metri di vialetti, che permettono di avvicinare le rose una ad una, apprezzarne colori e fragranza, conoscerne provenienza e storia. al centro del giardino c’è poi un’a-rea verde, un piccolo palco con la valle e le catene montuose delle dolomiti di brenta e delle Maddalene come sfondo. È questo il luogo magico in cui, immersi nel profumo delle rose, quasi storditi da colori e forme, si potrà assistere durante l’anno a eventi, manifestazioni artisti-

che, appuntamenti culturali (ingresso adulti 3 euro, www.giardinodellarosa.it).

Madonna di caMpiglio: il Mountain cHic tra natura e MoVidaÈ una mondanità di classe quella che si respira a Madonna di campiglio. Qui, le cose urlate lasciano spazio alla qualità, in ogni più piccolo dettaglio, e le paillettes – quando ci sono – servono a imprezio-sire il carattere verace di una montagna dove si respirano ancora le tradizioni e il fascino di un tempo e dove ancora un po’ aleggia lo spirito di quella corte asburgica portata fin lassù dalla princi-pessa Sissi, innamorata di quei picchi dolomitici oggi patrimonio dell’Unesco, di quei boschi protesi fin quasi al cen-tro dell’abitato, di quel profumo di prati in fiore o di neve piccante, mentre dai camini che fumano si sprigionano aro-mi e sentori di golosi cibi cotti a legna, capaci in un istante di mettere allegria e riempire anima e corpo. Madonna di campiglio è fatta così. piste da sci che accontentano tutti i gusti e che si spingono fino al mito (basti pen-sare alla 3tre), percorsi da trekking e per veri scalatori, costellata di rifugi (come il 12 apostoli), sbrilluccicanti ristoranti e lounge bar in alta quota come lo chalet Fiat, punto di ritrovo in primis diurno di tutta la movida campigliese; e angoli ancora incontaminati e selvaggi dove rifugiarsi riempendosi gli occhi di verde e di azzurro, come capita passeggiando sul sentiero della Vallesinella e della Val Genova con le imponenti cascate del nardis. lì, la forza della natura stupisce ancora, come la sua struggente bellezza. poi c’è lo shopping e tutte le più presti-giose griffe di alta moda con cui diver-tirsi, disponibili nei negozi affacciati sulle vie dello struscio che convogliano tutte in piazzetta righi, ombelico del mondo mondano dove l’aperitivo – champagne, trentodoc o Hugo, – è un must e così il tirar tardi, la sera, tra un cocktail al suis-se o al pasquini e due balli al des al-pes o all’ober1. poi si rientra in albergo, dove ad accogliervi ci saranno sempre letti morbidi e guanciali avvolgenti, spa ritempranti e trattamenti rigeneranti che attingono al sapere antico delle genti di montagna.

Valle di ceMBra e altopiano di pinè: Vigne e lagHi per gli sportiVitra la Valle dell’adige e la Valle di Fiem-me, immersi in un paesaggio caratteriz-

zato da boschi rigogliosi, specchi lacustri e terrazze di vigneti, l’altopiano di piné e la Valle di cembra si distinguono per la varietà dei loro ambienti naturali.l’altopiano di piné si fa ricordare per la bellezza dei suoi suggestivi laghi, ideali per camminate estive e per una sosta al sole, per la vivacità del suo abitato principale, il paese di baselga, e per la possibilità di assaporare la storia, la cul-tura e la spiritualità locali attraverso iti-nerari che toccano borghi antichi, chiese e Santuari (il Santuario di Montagnaga di piné è noto e venerato a livello nazio-nale e internazionale). per i più sportivi, poi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: sede notoria dei campionati mondiali di pattinaggio, baselga di piné vanta una delle principali piste da ghiaccio italia-ne ed offre la possibilità di praticare, tra gli altri, tiro con l’arco, equitazione, mountain bike e nordic walking, oltre che di compiere impegnative passeg-giate in vetta o di scoprire i più rilassanti sentieri tra le malghe alpine.colline e terrazzamenti fanno invece da sfondo ai numerosi abitati della Valle di cembra, i cui tipici terrazzamenti sono noti per i pregiati vini che producono. chi visita questa valle, non potrà per-dere la visita ad un vera e propria perla naturalistica: le piramidi di segonzano, pinnacoli di terra alti decine di metri, alcuni dei quali sovrastati da un grande masso, prodotti dall’erosione secolare dei fianchi delle montagne. Qui natura ed enogastronomia si fondono con cul-

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tura, spiritualità e tradizioni: il Santuario della Madonna dell’aiuto, l’ecomuseo dell’argentario, il roccolo del Sauch dan-no un’immagine della molteplicità delle esperienze che si possono vivere in que-sto contesto variegato, accontentando anche il palato con un bicchiere di vino e un sano piatto di formaggi e salumi. il territorio dell’altopiano di piné e della Valle di cembra è costellato anche di ben sei specchi d’acqua, tutti balnea-bili: si tratta dei laghi di Serraia, piazze (sempre affollatissima la spiaggia a di-sposizione), buse sull’altopiano di piné e Santa colomba, lases e Santo in Valle di cembra. Sono frequentati non solo dagli amanti della tintarella, ma anche da chi ama la pesca, nonché dagli appassionati di windsurf e di vela.

Monte Bondone: estate a Misura di FaMiglianatura incantevole, relax, sentieri escur-sionistici, vie ferrate, voli con il deltapla-no, percorsi con la mountain bike per i più sportivi. ecco l’estate proposta dal Monte bondone, a due passi da trento. dal nuovo parco giochi per i più piccoli realizzato tutto con elementi naturali al ricchissimo giardino botanico, dalle passeggiate nelle pinete all’osserva-zione dei cieli alla terrazza delle stelle, c’è di tutto per regalare all’intera fami-glia un’esperienza davvero unica. Ma c’è pane anche per i denti dei ciclisti: quella del Monte Bondone, infatti, è “la” salita del ciclismo, nota a livello

internazionale per l’impresa del grande scalatore charly gaul. certo, non serve essere campioni provetti per inforcare una bici: i percorsi sono variegati e di diverse difficoltà. a luglio, poi, ci sono interessantissimi campi estivi (Monta-gna dell’esperienza 2012) per i ragazzi: dai corsi di inglese a quelli di musica, per trascorrere giornate di pausa scolastica divertendosi ma continuando a impara-re, immersi nella natura.

Val di Fassa e FieMMe: in Bici e in consolleFalsopiano, discesa e pochissima sa-lita: l’itinerario ideale per molti ciclisti. in Val di Fassa il desiderio di affrontare un gradevole percorso che va dai 40 ai 100 chilometri sulle due ruote, senza faticare, si realizza lungo la pista cicla-bile che unisce la terra ladina alla vicina Val di Fiemme (3-4 ore circa il tempo medio di percorrenza stimato). tutti i

giorni, eccetto il sabato, dal 24 giugno al 9 settembre, grazie al servizio Bike express Fassa-Fiemme (un autobus da 30-50 posti dotato di rimorchio per l’at-trezzatura), si va in bici da canazei (1.465 mt) a Molina di Fiemme (965 mt), i due capolinea delle valli, e al ritorno si risale con il comodo shuttle. in alternativa, ça va sans dire, potrete scegliere tra una delle infinite escursioni a piedi, oppu-re dedicarvi alla raccolta dei funghi e a qualche passeggiata a cavallo. la sera, poi, la gente della notte si ritrova tutta a canazei, all’Hexen club, discoteca tutto pepe, modaiola e dal programma intri-gante, e a Moena, al Kusk, pub dispo-sto su tre livelli, tutto legno centenario proveniente da vecchie baite della zona, che offre musica dal vino o dj (ritmo house, afrocubani, anni Settanta e, il mercoledì, latino-americano), ma anche pizza e ristorante.

roVereto e dintorni: tra FestiVal e Vinorovereto e la Vallagarina sono il tempio degli eventi e delle sagre estive. Si va dall’appena concluso festival di musica e comunicazione, rafanass, al Festival internazionale W.a. Mozart, dalle mo-stre al Mart alla festa dell’anguria (13-15 luglio a Villa lagarina), dalla Magnalon-ga di calliano (2 settembre) a Uva e dintroni di avio (30 agosto-2 settembre), fino ai numerosi festival di cucina, co-me “Vivo vegetariano” (nogaredo, 26 agosto) e “alimenta. Festival del buon mangiare e del buon vivere” (rovereto, 14-16 settembre), senza dimenticare le ormai consolidate kermesse “oriente occidente” e “ala città di velluto”. il tut-to immerso tra i vigneti di Marzemino e Moscato Giallo, di cabernet ed enanzio, di chardonnay e pinot, tra gli imponenti castelli medievali e tra località di monta-gna, come lavarone o Folgaria, dove gustare passeggiate tra i boschi, qualche tiro di golf e una visita in malga. ■

Canazei

MART, Rovereto

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dottor Maestri. o, se si preferi-sce, il maestro dell’alpinismo è diventato dottore. riuscendo a

trasformare una cerimonia per la conse-gna della laurea “honoris causa” in un momento dove commozione, orgoglio e memoria l’hanno fatta da padrone. e’ accaduto il 22 maggio all’università di Verona, dove al ”ragno delle dolomi-ti” – così l’ambiente dell’alpinismo ha battezzato cesare Maestri, scalatore dal 1948 – il rettore alessandro Mazzucco ha conferito la laurea “honoris causa” in Scienze motorie e sportive. dedizione allo sport, all’ambiente e ai giovani, le motivazioni. Una laurea che Maestri, con le lacrime spesso a fare capolino, ha significativamente deciso di dedicare “a tutte le guide alpine”, rivendicando la passione per la montagna, per l’am-biente, contro le tentazioni del facile successo e della carriera a tutti costi. non solo: ha ricordato, tra gli applausi, la giovane Melissa uccisa nell’attentato di brindisi e ha ricordato la lettera della nipote carlotta, portata sull’Himalaya insieme ad una bandiera della pace: “ri-cordati, nonno, che a qualsiasi altezza tu porterai questa bandiera, sarà sempre una vittoria”. nell’aula magna dell’università scaligera ha portato il saluto del trentino il vice-presidente della provincia autonoma, alberto pacher: “il tuo, caro cesare, è un patrimonio di serietà, preparazione e senso del limite, ed è facilmente intui-bile quanto servirebbero oggi al nostro

paese queste doti. non possiamo che dirti: grazie”.il dottor cesare Maestri ha trasformato la consegna della laurea in un emozio-nante omaggio alla montagna, alla fatica di tanti alpinisti, al “mestiere più bello del mondo: che è quello della guida alpina”. e così ha voluto chiamare ac-canto a sè, al momento della consegna della laurea honoris causa – si tratta di un riconoscimento, vale la pena ricordarlo, assegnato con “parsimonia e cautela per meritata fama e singolare perizia” – gli amici di una vita, le guide, gli alpi-nisti, gli uomini delle “sue” montagne: armando aste, egidio bonapace, car-lo claus, roberto de Martin, Mariano Frizzera, Franco Giovannini, Umberto Martini, piergiorgio Motter, Ferruccio

Vidi, claudio Zeni. così come non è mancato il saluto e il grazie a Bruno sanguanini, il sociologo di trento che per anni è stato docente proprio alla fa-coltà di Scienze Motorie e che ha istruito la pratica che ha portato al prestigioso riconoscimento. riconoscimento ad un atleta straordinario: temperamento, co-raggio e resistenza eccezionali, uniti ad una notevole originalità tecnica, lo hanno portato sulle vette più alte e impervie delle dolomiti. alpinista dal 1948 e guida alpina dal 1953, lo scalatore nato a trento nel 1929 - i fratelli attori di vaglia - non si è limitato alle montagne della sua terra ma ha partecipato a spedizioni in patagonia, sull’Himalaya, e in africa. tutte imprese entrate nella cronaca gior-nalistica, immortalate da reportage d’au-

l’UniVerSità di Verona Ha conFerito la laurea Honoris causa al grande alpinista trentino. ai raGaZZi cHe l’Hanno applaUdito Ha detto: “nella Vita conta la Voglia di raggiungere il traguardo”. e Ha aGGiUnto: “Sì, la Mia Vita tra le rocce È Stata MeraViGlioSa. Ho Fatto il MeStiere più bello del Mondo”

dottor cesare Maestri

di carlo Martinelli

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tore, documenta-ri e film. durante la sua lunga car-riera si è distinto come campione di scalata ed è stato pioniere dell’arrampicata in solitaria. Ma Maestri ri-vend ic a con orgoglio anche l’impegno civile e sociale. a quella dello sportivo si aggiunge in lui in-fatti la vocazione dell’ecologista e il talento per la scrittura. la lot-ta per la difesa della montagna, nell’ottica di un turismo ecoso-

stenibile, l’ha indotto a descrivere la sua vita di alpinista in svariati libri. Sue le riflessioni sui valori della montagna, suo il personale dialogo con le vette in-violate e con se stesso. la montagna come palestra di umanità e umiltà. lo dimostra additando alla pubblica ammi-razione non i suoi meriti, ma il coraggio dei compagni. Ma al cronista che era a Verona al cospetto del dottor Maestri, è toccata anche l’emozione finale: l’alpini-sta circondato dagli studenti di Scienze Motorie, tutti in maglietta azzurra, per la foto di gruppo. con il ”neo dottore” a chiedere scusa: un filmato d’epoca proiettato in aula magna grazie al Film-festival della montagna e dell’avventura di trento, ha mostrato un giovanissimo cesare Maestri che, per esigenze fil-miche, coglieva un fiore dalla roccia.

“non lo rifarei mai più” ha detto ai ragazzi “i fiori si devono lasciare dove sono”. e i ragazzi lo hanno riempito di ap-plausi quando, ancora solido come una roccia benché appoggiato ai bastoni (di quelli da pas-seggiate in montagna...) ha scherzato: “Mi hanno dato la laurea in Scienze Motorie, ma il motore è in panne”. e negli occhi che brillavano c’erano tutte le montagna della sua lunga, stra-ordinaria esistenza: quella di un alpinista che rivendica l’orgoglio di essere guida alpina e di avere avuto accanto a sè tante persone che gli hanno voluto bene e a cui ha voluto bene. parola di chi ha fatto tremila scalate, delle quali almeno mille in solitaria. poi, a ruota libera, sincero, l’occhio un po’ lucido, a dirci che “la laurea di Ve-rona più che rendermi orgoglioso, mi commuove, tantissimo. Mi hanno reso onore per quello che ho fatto, non per le arrampicate, ma per quello che ho fatto per i ragazzi, per i ragazzi portati in montagna. l’alpinismo è una forma bellissima di attività motoria. io ho co-minciato nel 1949 con gino pisoni e da quando ho messo le mani in parete mi sono accorto che arrampicare era mera-viglioso , dava un senso alla mia vita. Un senso che allora non avevo: ero reduce dalla guerra, senza studi. Mi sono reso conto, dopo i primi passi in parete, che questo risolveva la mia vita. Mi sono detto: voglio diventare guida alpina. Ho fatto il portatore a Molveno, partivo alle quattro del mattino con uno zaino di 40 chili, sei ore di camminata fino al rifugio

pedrotti. poi attaccavo la roccia e non sempre trovavo compagni, allo-ra ho iniziato ad arram-picare da solo. nel 1951 sono diventato guida e da quel momento ho arrampicato con l’idea fermissima che avrei voluto diventare il più forte alpinista al mon-do. non so se lo sono diventato, lo spero. Sono stato il primo al mondo a fare un sesto

grado superiore, sulla Marmolada. poi, ho sempre avuto l’idea che ad ogni alpi-nista corrisponde un alpinismo e dunque a mille alpinisti corrispondono mille alpinismi. È un principio che ho sempre rispettato, che ho cercato di trasmettere a tutti quelli che ho portato con me ad arrampicare. oggi purtroppo l’alpinismo non è più quello delle conquiste ma degli exploits. io me ne sono tirato fuori, non perché non sono più protagonista, ma perché convinto che se oggi facessi al-pinismo sarei un runner. Montagna non vuol dire portare in quota meno gente, ma portarvi gente più educata. difende-re la montagna è difendere l’ambiente e per farlo c’è unico modo: evitare la speculazione eccessiva. l’alpinismo è una cosa stupenda. arrampicare per me è stato vivere, vivere intensamente, in modo meraviglioso. Sì, la mia è stata una vita meravigliosa. e ai ragazzi di Verona ho voluto dire: nella vita non conta la fortuna, conta la voglia di raggiungere il traguardo, conta la determinazione”. Si potrebbe scrivere poi dei suoi libri, di “arrampicare è il mio mestiere”, di dino Buzzati che ha scritto di lui in termini entusiastici, di imprese e avven-ture che hanno fatto la storia dell’alpi-nismo, dei mille titoli di giornale che in tutto il mondo gli hanno dedicato, della maledizione del cerro torre (“avessi una bacchetta magica lo cancellerei”), del-la moglie oggi malata che assiste con amorevole dedizione, delle passeggiate attorno a Madonna di campiglio, del piccolo Museo delle guide alpine dove spesso fa tappa. Sì, ne ha fatto di strada e ne ha scalate di montagne, cesare Maestri. e al ragno è riuscita persino un’impresa che non ave-va messo in conto: ghermire una laurea. ne scriverà nel libro cui sta lavorando. il titolo dovrebbe essere “Una montagna di emozioni”. nel titolo, c’è molto. Forse, tutto. ■

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Sono cinquant’anni tondi quelli passati dalla sua prima raccolta di poesie. era il 1962 e renzo

Francescotti insegnava a tione in una scuola media. erano gli anni di Moravia e di buzzati; pubblicare un libro non era un’attività amena, frequente e, tutto sommato, banale come avviene oramai al giorno d’oggi, nell’era del self-publi-shing. Sfornare un volume col proprio nome inciso in copertina costituiva una discesa in campo che poteva costare an-che parecchi soldini, oltre che una certa

dose di dignità. Francescotti aveva sem-pre scritto poesie, sin dall’adolescenza. in particolare dopo la prematura scom-parsa del padre. Qualche anno dopo comincia a sfornare racconti su alcune riviste letterarie. a proposito – gli chie-diamo – perché non esistono quasi più? “È cambiata la dimensione dello spazio e del tempo. in alcuni luoghi, come la russia, le riviste erano l’unico modo per arrivare anche nei villaggi più sperduti.” e poi, a mutare è stato anche l’uso del tem-po. il ritmo lento della lettura forse ben

si adattava allora a quello della vita. “il ritmo della narrativa stessa era quel-lo dell’esistenza” dice Francescotti.Un talento naturale, il suo. Quello di poeta, anzitutto, che con i suoi versi tende a sublimare la realtà. e poi non esistono poeti grandi o piccoli, ma po-eti autentici o meno. Quella di scrivere in poesia è grosso modo una malattia, sostiene lo scrittore trentino, una cosa unica. Qualcosa che non puoi ereditare come avviene nelle altre arti, in cui – pensiamo alla musica, alla pittura, alla

per il noto scrittore e poeta trentino, Storico

collaboratore di trentinoMeSe, È arriVato il MoMento

di Festeggiare le nozze d’oro con la scrittura. l’occaSione È bUona per ricordare i teMpi

andati, Ma ancHe per discorrere del presente.

e di internet...

renzo Francescotti: cantore deGli sconFitti

di pino loperfido

L’ultimo libro pubblicato da Francescotti è “Il Dialetto InForma”

(Curcu & Genovese, 2011)

1976: “La Guerra dei Carneri”

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manifestazioni e eventi culturali. come quello del febbraio 1968, con Sociologia occupata, quando un gruppo di studenti del tambosi propone, assieme al pro-fessor Francescotti, un recital di Bertolt Brecht. cacciati dal teatro nuovo, i ra-gazzi trovano rifugio al centro clesio, grazie a don Mario bebber. nasce così quello che alla morte del poeta cileno si chiamerà proprio gruppo interpre-tativo “neruda” che ad oggi ha al suo attivo oltre 700 spettacoli, recital e let-ture, in italia e all’estero.altre esperienze culturali di Francescotti sono la militanza e la lunga presidenza della pro cultura, sodalizio citato per la prima volta il 14 novembre del 1900. l’ideazione del premio nazionale per giovani cantautori, intitolato a “paolo pavanello”, dedicato allo sfortunato cantautore trentino morto in giovane età.“Sono tempi veloci, in cui crediamo di aver capito tutto” ci dice renzo, e inve-ce… in mezzo allo sfacelo, l’urgenza di scrivere. Quella stessa esigenza pri-maria che lo ha portato in cinquant’an-ni a scrivere oltre cinquanta libri e... a quest’intervista. “Se dovessi dire cosa mi dà la scrittura, mi vengono in mente talmente tante cose che… non saprei cosa rispondere. Mi ritengo un roman-tico idealista, uno che non pensa al mercato e si illude che qualcosa riu-scirà a sopravvivere all’uomo e alla sua morte. non solo per l’autore. Fra trent’anni, quando qualcuno leggerà una mia riga e proverà le emozioni che io stesso ho provato nello scriverle, allora potremo dire di trovarci di fronte a una specie di miracolo”.come nascono le sto-

rie di renzo Francescotti? Sarebbe come chiedere al suo ideatore la ricetta della coca cola. ebbene, renzo non ha segreti per il nostro microfono. “Ho sempre narrato vicende di vinti, di per-sonaggi apparentemente sconfitti: dalla vita, da un nemico, da qualcosa insomma”. per lui l’artista vero è come un insetto che con antenne vibranti capta le cose in anticipo, le decanta – come in una sorta di elettrolisi artistica – e quindi le mette sulla carta, dando al tutto una forma. “Vi sono tantissimi aspetti della realtà che è possibile cogliere solo se visti attraverso la lente e il filtro dell’arte”.e vediamoli, allora, alcuni di questi per-sonaggi francescottiani. li incontriamo

scultura – in cui le dinastie di artisti si sprecano – persiste una forte compo-nente artigianale legata alla manualità. “non esiste nella Storia, a parte rarissimi casi, come ad esempio i dumas, che il figlio abbia ereditato dal padre l’arte dello scrivere”. Vero. a patto che dall’assioma si escluda il presente, sempre gravido di sgradite sorprese, con tutti questi nomi altisonanti che si ripetono ad oltranza, figli di giornalisti che fanno il mestiere del padre, figli di vittime del terrorismo che diventano direttori di quotidiani, figli di politici che fanno i politici e poi attori, scrittori, presentatori, opinion leaders, tronisti qualificati dal solo cognome che vanno sbandierando nella realtà culturale attuale. invece, quelli erano gli anni Sessanta e, soprattutto, Settanta. contestazione e perbenismo si sfidavano continuamente in tenzoni combattute a colpi di riunioni,

renzo Francescotti è nato a cles , in Val di non (trentino), il 22 set-

tembre 1938. Suo padre, originario della Val Giudicarie, era controllore zootecnico nelle valli di non e di So-le; sua madre, maestra in un paese non lontano da cles, era di pedersa-no, paese nei pressi di rovereto (tn). Ha 22 mesi quando la sua famiglia si trasferisce a trento, la città dove ha sempre abitato. a 17 anni perde il padre molto amato, per cui ha scrit-to poesie incluse nella sua prima raccolta di versi “niente e qualcosa è la vita”, pubblicata a Milano. Ha meno di 18 anni quando si diploma all’istituto Magistrale; poco più di 22 anni quando si laurea in Materie letterarie a padova. nel febbraio del 1968, con un gruppo di studenti dell’istituto “tambosi” di trento fon-da il Gruppo interpretativo Giovanile che si intitolerà a pablo neruda. del 1968 è il suo primo libro diversi in dialetto, “el ritorno”, primo di tre poemetti il dialetto trentino sul tema dell’emigrazione, che saranno ripub-blicati in unico volume, “emigranti” (1988), un unicum poetico su questo tema nel panorama nazionale. il suo ultimo libro è “il dialetto inForma” (curcu & Genovese, 2011). Hanno scritto su di lui, tra gli altri, Giorgio bàrberi Squarotti, tullio de Mauro, cesare Vivaldi, Giacinto Spagnoletti.

in 30 rigHe

7 dicembre 1978: “La Morte di Manitou”. Da sinistra, Fulvio Bertoldi, Arrigo Dalgovo, Renzo Francescotti, Laura Moser, Mauro Giongo, Gianni Falci.

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come durante un viaggio in una selva di pagine, nino, lo spazzacamino che sfi-dò il duce; il reduce di “Ghibli”; e poi qua-si tutti i protagonisti del suo ultimo libro di novelle “racconti dal trentino” (curcu & Genovese, 2011). la sua scrittura si propone su piani di lettura diversi, da un velato neorealismo al realismo magico di marqueziana memoria. con piccoli pro-

digi che ogni tanto ci fanno saltare sulla sedia. il mistero della creazione di cui ci parla Flannery o’connor, in Francescotti si dota anche di veggenza, allorquando, ad esempio, non volendo, azzecca i veri nomi di alcuni personaggi “inventati” o ne trascrive medianicamente le pa-role (come ad esempio avviene per la predica del parrocco ai funerali di Fumo, ne “il battaglione Gherlenda”).Ma cosa pensa Francescotti della realtà dei social network e dei tam tam su internet? “credo che siano la prova di come l’indignazione sia mutata irrime-diabilmente in moda, in atteggiamento vacuo e superficiale”. Già, tutto il feti-cismo che aleggia attorno a computer, smartphone e tablet; questa pretesa di avere sempre e dappertutto una rispo-sta su ogni cosa ci rivela così vulnerabili e infantili. “invece, nell’arte non tutto può essere razionalizzato, esistono zo-ne d’ombra non controllabili” afferma Francescotti. cinquant’anni di libri e di versi a cui si affiancano quasi otto lustri da critico d’arte. in tutti questi anni, Francescotti ha recensito centinaia di ar-tisti e pubblicato numerose monografie, tra gli altri su carlo Sartori, remo Wolf, Marco berlanda, elena Fia Fozzer e paola de Manincor. con “bottega d’artista”, pluriennale rubrica di questa rivista, sta attuando il più completo monitoraggio del territorio artistico trentino. e oggi? “oggi non c’è un critico che non sia sul libro paga di qualcuno”, dice sor-nione. “nell’arte contemporanea, poi, assistiamo a scelte che ormai non hanno più niente a che vedere con le opere stesse. ogni possibile valutazione og-gettiva è saltata in maniera definitiva”.Vogliamo toglierci una curiosità, in chiu-sura di intervista, su cosa faccia di un artigiano un vero artista. “ogni grande artista è stato in qualche modo artigia-no. pensiamo alla saliera di France-

sco ii realizzata da benvenuto cellini.” ben vengano, dunque, esperimenti con ogni tipo di materiale, ma evitiamo di sopravvalutare l’arte concettuale, volta alla provocazione, che dimentica ogni volta di come “la bellezza dell’uomo si sia manifestata quando la prima scim-mia si è messa in posizione eretta, scoprendo che le avanzavano due zampe”. la bellezza che commuove, che fa gridare al miracolo, che ti inchioda un ricordo nel cervello e nessuno riuscirà più a cavartelo, finché campi. ■

il piccolo renzo ha cinque anni quan-do allo Scalo Filzi di trento vede un

piccolo aereo sollevato in aria da una gru. Un’emo-zione che per lui è un “trip” . È l’inizio di un grande amore che lo porterà a imparare a pilotare alianti e a scrivere due romanzi

d’aviazione. (nella foto, particolare della copertina del romanzo Ghibli).

definito da critici nazionali “il poeta in lingua e dialetto più

rappresentativo del trentino e tra i poeti dialettali maggiori in campo nazionale”, renzo Francescotti fe-steggia quest’anno i suoi 50 anni di produzione letteraria: ha infat-ti pubblicato in italiano il suo primo libro di versi, “niente e qualcosa è la vita”, a Milano nel 1962, per le edizioni del cavalluccio. Quattro dei suoi libri di poesia sono stato tradotti negli USa, in Messico e romania. in queste settimane due riviste lette-rarie nazionali hanno pubblicato suoi testi: si tratta di “nuovo contrap-punto” e “Soglie”: la prima, edita a Genova, ha pubblicato la lirica “Me-lodiosa mente”; la seconda, edita a pisa, ha pubblicato tre testi poetici: “odorosa mente”, estatica mente”, “idilliaca mente”. Già qualche anno fa “Soglie” – che pubblica testi di importanti poeti italiani e stranieri – aveva pubblicato poesie di France-scotti, con una scheda informativa sull’autore. Queste poesie inedite, pubblicate in anteprima nelle due ri-viste citate, fanno parte di una nuova raccolta in uscita a novembre.

la passione per il Volo

le SUe poesie

Con Maria Giovanna Elmi al Premio “Pavanello”

Renzo Francescotti, oggi

28 settembre 1980: “La Cantada dei Emigranti” in Piazza Duomo a Trento. La cantante, seduta, è Iva Berasi.

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trentinoattualità

cronaca BreVe di Un SalVataGGio (SiMUlato) nel FiuMe adige

annegatiper Un giorno

di tiziana tomasini

appuntamento al ponte di San Michele all’a-dige. Un pomeriggio

caldo, con un vento forte che dispensa anche qualche intensa raffica, che solleva nuvole di limo sottile e qual-che piacevole goccia d’acqua di fiume. Sono già attivi gli stand te-matici; da una riva all’altra ondeggia sospesa una fila di bottiglie di plastica vuote, a

ricordare l’evento, “àdes en festa”. la manifestazione – una due giorni organizzata dagli enti locali e supportata dall’impegno del volontaria-to – snocciola una serie di appuntamenti per grandi e piccini, tutti centrati sul te-ma dell’acqua, bene primario e elemento fisico di fonda-mentale importanza soprat-tutto per un paese come San Michele all’adige, che sorge

e vive lungo le sue sponde. all’appello sono presenti il nucleo cinofilo di salvatag-gio in acqua di cavedine, il nucleo operativo soccorso in acqua nuoto rendena re-scue, i discesisti Fluviali Fa-edo, i Vigili del Fuoco di San Michele all’adige, i nuotato-ri Fluviali “nodar en l’ades” della rari nantes nuoto tren-to, gli operatori cri di trento “opsa”.

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alle 17 è prevista la dimo-strazione di salvataggio che ci vede coinvolti come figu-ranti, ossia come esseri uma-ni da salvare. Si tratta della simulazione di più recuperi in acqua di uomini e donne da parte di cani guidati dai relativi conduttori. impossi-bile non notarli, difficilissi-mo non sentirli. Gli animali, preparati con una speciale imbracatura dotata di ma-niglie, abbaiano con impeto, rivolti verso l’acqua veloce dell’adige; in questo preciso momento, sanno già qual è il loro importantissimo ruo-lo. pur senza una specifica conoscenza del mondo ca-nino da parte di chi scrive, si può senz’altro affermare che tra i cani da salvataggio presenti in loco, quelli che ci hanno più impressionato – nel senso positivo del ter-mine – sono i terranova. di grandi dimensioni e di pelo lungo, ispirano istintivamente fiducia. Sì, vogliamo essere salvati proprio da loro. al via degli addetti ai lavori - attrezzati con mute spesse, calzari e guanti – ci spostia-mo poco più a nord. entria-mo in acqua uno o due per volta, ci portiamo verso il centro del corso d’acqua e ci lasciamo trasportare dalla corrente. Giunti in prossimità del punto concordato, agitia-mo le braccia per richiamare l’attenzione dell’animale… il conduttore si lancia in acqua con il cane e ci recupera. l’animale ubbidisce deciso

alle indicazioni dell’esperto, e nuota rapidissimo verso la riva. la forza del terranova è sorprendente! aggrappati al punto di presa, veniamo portati in salvo. Gli applausi del folto pubblico presente sono tutti per gli eroi dal pelo lungo.arrivati sulla sponda, a di-mostrazione conclusa, i cani scrollano l’acqua e si lasciano asciugare controvento, con un divertentissimo “effetto phon” che suscita l’ilarità dei presenti. le simulazioni si ripetono a ritmo regolare, con varianti che implicano il recupero in acqua con l’uso del motosca-fo e della moto d’acqua e lo spettacolare recupero di due “finti annegati” da parte di due vigili del fuoco volontari scesi con le corde dal ponte nel fiume; i reparti dei nuclei di salvataggio coinvolti nell’o-perazione alternano conse-cutivamente operazioni da terra ad acqua e da acqua ad acqua. concluse le manovre, i ca-ni – adeguatamente abbe-verati – riposano placidi sul prato asciutto; per noi figu-ranti, the, pane e crema di nocciole. la festa continua con altre attività in acqua e sull’acqua. i saluti tra i par-tecipanti e, ancora da lonta-no, l’episodico e profondo abbaiare di questi stupendi animali.Un’esperienza significativa dal lato umano e dal lato… canino. ■

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trentinoattualità

pare incredibile VedereQuanto Materiale Si rieSca a

ricaVare da Un elettrodoMestico in rottaMaZione. in Valsugana

c’È l’Unica aZienda trentina cHe Si occUpa del loro recUpero

e SMaltiMento

sFasciando Si guadagna

di paolo chiesa

in plastica di qualche centi-naio di automobili. Siamo a castelnuovo Valsugana e i due capannoni fanno par-te della o2 saving, l’unica azienda in trentino che si occupi della lavorazione, del recupero e dello smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e di elettrodome-stici. e da quello che vedia-mo anche dei paraurti delle macchine. i titolari sono roberto za-netti di telve e alessandro Bertoldi di carzano. roberto ha un diploma di geometra, una laurea in tecnologie e industrie del legno e un pas-sato da responsabile della lo-gistica in una fabbrica di cuci-ne in toscana; alessandro ha fatto l’istituto agrario di San Michele e ha lavorato come idraulico. nel 2009 i due, che sono amici e coetanei, hanno pensato bene di aprire un’a-zienda. Ma come, viene da dire: proprio in questo pe-riodo di crisi vi siete butta-ti nel mondo dell’impren-

ditoria? e la candida risposta di roberto è che la crisi per loro non è stata la novità ma la normalità, visto che ci si sono trovati già dentro… comunque, sarà la voglia di mettersi in gioco, sarà stato l’aver un settore, quello dei rifiuti, che forse meno di altri ha segnato il passo in questo periodo buio, fatto sta che loro, alla veneranda età di 26 anni si sono presi il loro bel rischio di partire. e qual è il business, fateci capire... il punto di partenza è questo: per ogni elettrodomestico acquistato in negozio, ognu-no di noi paga una tassa per il suo smaltimento finale: un “eco contributo” che va ai consorzi naziona-li che gestiscono il ritiro, il trattamento e il recupero del “rifiuto”. roberto e alessan-dro hanno sbrigato le prati-che necessarie per averne i requisiti e poi si sono messi a partecipare alle gare per l’ag-giudicazione degli appalti di questo tipo di attività. Hanno

frigoriferi e di computer. e anche qualche chicca: vecchi nintendo, qualche telefonino e un compressore d’epoca. Su alcuni banchi da lavoro sono appoggiati gli attrezzi che servono per aprire gli in-volucri delle apparecchiature: niente di sofisticato: martelli e grandi cacciaviti. dal ca-pannone adiacente arrivano i rumori di gente che lavora. Vado a dare un’occhiata: cin-que persone in tuta da lavoro si danno da fare come matti: c’è un camion enorme da ca-ricare. dai teli del rimorchio si vedono spuntare i paraurti

nel capannone c’è un’atmosfera irreale con solo la musica di

una radio portatile in sotto-fondo. le gabbie metalliche sono stipate di piccoli elet-trodomestici: aspirapolve-re, frullatori, telefoni di casa. nei vari scatoloni sono visibili i componenti interni dei per-sonal computer: hard disk, floppy, ram, schede varie. da sacchi enormi spuntano i ca-vi elettrici, tagliati da miglia-ia di elettrodomestici: mes-si uno dietro l’altro chissà quanti chilometri sarebbero. ci sono bancali di monitor, di

Roberto Zanetti di Telve e Alessandro Bertoldi di Carzano,

titolari dell’O2 Saving di Castelnuovo

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trentinoattualità

dro da soli. poi sono arrivati i contributi provinciali. e meno male, perché all’inizio ci sono state solo spese: per dirne una, quella di 18mila euro per l’acquisto di un muletto. Ma cerchiamo di capire in soldoni come funziona quest’attività? roberto me lo spiega mentre mi fa fare un giro nel loro capannone. le isole ecologiche raccolgono gli elettrodomestici “rotta-

mati” che poi finiscono qui. e sono svariate tonnellate al mese. i monitor e i frigoriferi non vengono trattati a cau-sa della pericolosità dei loro componenti e la o2 Saving si limita a stoccarli per poi ce-derli ad altre ditte specializza-te. le altre apparecchiature vengono messe in sicurezza togliendo le parti inquinanti come i toner o le batterie e gli altri pezzi che hanno un mercato. ad esempio, per quanto riguarda i computer vengono tolti schede, ram, cpu, alimentatore, hard disk, floppy e cd rom. ognuno di questi componenti avrà un suo percorso specifico di re-cupero in altre ditte. per dire: da una tonnellata di schede dei computer, le aziende specializzate recuperano 21 grammi di oro. anche l’ar-gento viene recuperato, co-me il rame dei motori elettri-ci. Qui a castelnuovo le parti rimanenti vengono versate nel macinatore che le ridu-ce in pezzi di 4 centimetri. Una calamita attira le parti in ferro, mentre il resto viene fatto passare su un nastro trasportatore dove un addet-to controlla che non ci siano altri elementi da togliere. poi una piccola scarica elettrica fa saltare letteralmente l’allu-minio in un apposito conte-nitore, mentre il rimanente cade in un altro. riassumen-do: dell’elettrodomestico iniziale rimangono una se-rie di componenti che ver-ranno trattati in altre aziende e degli enormi sacconi pieni di piccoli pezzi di rame, allu-minio, plastica etc. ecco, la plastica: dai frammenti usciti dal macinatore verranno rica-vati, in seguito, oggetti di uso comune come mobili da giardino o bidoni per l’im-mondizia. il lavoro ha iniziato a esserci da subito, ma ro-berto e alessandro non han-no visto il becco di un euro per un anno e mezzo perché quello che entrava veniva su-bito reinvestito nell’azienda e loro non mettevano via nien-

te. e per questo paradosso a settembre del 2011 sono stati assunti tre operai per stare dietro all’arrivo del ma-teriale, mentre i due titolari erano ancora a secco. “da un po’, per fortuna qualco-sa riusciamo a mettere via anche noi” dice roberto. alessandro conferma. i consorzi nazionali dicono comunque che la flessione nel recupero c’è stata perché segue la minor vendita degli elettrodomestici nei negozi. Ma i due valsuganotti vanno avanti spediti e il loro obietti-vo è quello di avere un giorno dei capannoni di proprietà. la giusta ambizione, som-mata a un sano senso pratico dopo aver corso dei moderati rischi d’impresa. tra spread e crisi economi-ca, tra licenziamenti e cas-se integrazione, c’è dunque spazio per belle storie come quella che abbiamo appena raccontato. ■

costituito la ditta e, con le provvidenziali firme dei geni-tori, hanno acceso un mutuo e preso in affitto un capan-none. Quindi, l’acquisto di un “macinatore” di materiali che è costato la bellezza di 300mila euro, (avendo cura di stabilire con il costruttore un “patto di riacquisto” in caso di … problemi). e via si parte...all’inizio, roberto e alessan-

alla o2 Saving di castelnuovo Valsugana le apparec-chiature elettriche ed elettroniche si recuperano, ma

nel resto del mondo questa non è la regola. abbiamo visto tutti in televisione quelle navi piene di personal computer, di televisori, di stampanti, di telefonini che vengono scaricate in africa. Sono i “rifiuti tecnologici” europei, oggetti arrivati alla fine della loro vita che vengono “smaltiti” nel continente africano. Uno studio che green-peace ha svolto tempo fa in due discariche del ghana, ha prodotto risultati sconvolgenti. Questi oggetti tecnologici sono stati definiti “armi di distruzione di massa”. infatti, per estrarre i metalli preziosi contenuti nei componenti che sono al loro interno, questi rifiuti vengono bruciati (di solito da bambini: a mani nude e senza alcuna prote-zione) producendo diossina e quindi scorie radioattive e cancerogene. ci vuole poco a capire quale sia il danno subito non solo dai bambini che fanno questo lavoro ma dall’intero pianeta. purtroppo per la criminalità organizzata il traffico dei rifiuti verso il continente nero è un affare estremamente conveniente e quindi difficile da bloccare. la manodopera costa praticamente zero a si ricavano fino a due dollari ogni cinque chili di materiale estratto. il lato negativo è che dai campioni prelevati da Greenpea-ce, nelle discariche è risultata la presenza di vari metalli inquinanti, tra cui piombo (trovato in quantità cento volte superiore alla normale concentrazione nel suolo), cadmio, antimonio e composti organici a base di cloro e bromo.

i riFiUti in aFrica

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trentinoattualità

andrew basso è nato a trento nel 1985. Fin da piccolo ha di-

mostrato interesse in tutto ciò che è spettacolo, mentre l’incontro ravvicinato con un mago gli farà nascere un so-gno: quello di diventare un grande illusionista.si definisce un illusionista, un mago, un prestigiatore o qualcos’altro?al momento, la definizione più corretta è artista dell’ im-possibile, perché in realtà quello che faccio racchiude diverse capacità. ossia le capacità di un mago, quelle di un illusionista, quelle di un prestigiatore e le peculiarità di un escapologo, che hanno tutte un filo comune.Vuole spiegare ai lettori il significato della parola “escapologia”?in realtà escapologia è una traduzione anche un po’ mal-fatta dell’inglese “to esca-pe”, cioè fuggire, scappare, liberarsi da condizioni impos-sibili. ed è stata tradotta in italiano in escapologia, che sembra il nome di una malat-tia... invece è l’arte inventata dal grande Harry Houdini.

Mi racconta di questa sua passione per Houdini.la passione per la magia è nata quando avevo circa set-te anni e, inevitabilmente, in qualsiasi libro che leggevo, incontravo il nome del grande Harry Houdini. attorno ai 12 anni mi sono reso conto che Houdini è stato il più grande mago di tutti i tempi. allora mi sono chiesto:”per diven-tare come lui, cosa bisogna fare?”. Ho studiato la sua bio-grafia e mi sono reso conto che la chiave del suo suc- tà. È proprio per questo biso-

gno che, ad esempio, saba-to scorso all’arena di Verona ero davanti a 12mila persone, con Maria de Filippi, appeso a testa in giù dentro una va-sca d’acqua, inchiodato. cer-te situazioni mi fanno senire il sangue che bolle. come tutte le cose, anche l’adrenalina va controllata e gestita.Quante ore si allena al giorno?diciamo che dipende dall’e-sercizio che devo preparare. Se ho “la pagoda della mor-te” mi devo fare almeno cin-que ore al giorno. Gran parte del lavoro, però, è anche mentale e occupa gran parte della mia giornata: potrei dirti otto ore secche

di gianfranco gramola

Uno deGli escapologi più preMiati del Mondo, oSSia l’UoMo dalle iMprese iMpossiBili, creSciUto con il Mito di Houdini, il Vanto di aVer conoSciUto daVid copperField e il riMpianto di non eSSere andato SUll’iSola dei FaMoSi

andreWBasso

cesso è stata quella di diffe-renziarsi dagli altri. aldilà del carisma, del magnetismo e della personalità sicuramen-te uniche. così, leggendo e studiando libri di magia, ho scoperto il mito Houdini, il mio mito, la mia fonte di ispi-razione.oltre ad Houdini, chi sono stati i suoi maestri?il primo è di trento e si chiama Sergio Molinari. da ragazzino vivevo a borgo Valsugana e mio padre, ogni settimana, la sera mi accom-pagnava da questo mago. È stato mio padre il primo a credere in me. Ha capito che la mia testardaggine su questo argomento non era una semplice esaltazione. ricordo con molta emozio-ne i primi libretti e le prime scatole di magia, i primi spet-tacolini in cui lui mi faceva da assistente. devo dunque assolutamente ringraziare i miei genitori che all’inizio mi hanno lasciato volare con le mie ali, stando nell’ombra ma sempre pronti a raccogliermi se fossi caduto. Quanto conta l’andrena-lina durante le sue esibi-zioni?l’adrenalina è una necessi-

Harry Houdini

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trentinoattualità

dedicate allo studio delle mie cose, che si differenzia tra studio specifico da testi, vi-deo e quant’altro, a pianifica-zioni di allenamento tecnico manuale. Gli stessi spettacoli che faccio sono, di per sé, anche ulteriori allenamenti.Qualche incidente di per-corso?di grandi flop grazie a dio, ai miei angeli, ai miei non-ni e a chiunque mi assista, al momento non ne ricordo neanche uno, perché mia ma-dre mi ha sempre insegnato che in una maniera o nell’altra devi sempre portare a casa il risultato... Quindi, magari non porti a casa l’obiettivo prefis-sato, però ci vai il più vicino possibile. ricordo qualche piccolo incidente di percor-so durante i primi anni, ma solo perché mi circondavo delle persone sbagliate. i rischi, invece, quelli sì. ad esempio, una volta a trento è esplosa una Pagoda della morte. Fortuna che eravamo distanti e non s’è fatto male nessuno.il complimento che più le ha fatto piacere?Me l’ha fatto una signora sul-la settantina. in uno spettaco-lo mi sono fatto incatenare, chiuso dentro una cassafor-te e altre cose complicate, coinvolgendo un bambino, che ho trasformato in mago, nel senso che, pur senza ren-dersene conto, faceva delle magie. alla fine la signora mi ha detto che ero riuscito a farle rivivere la sua infanzia. bello, no?tuttavia, per me il compli-mento più grande è quando la gente prova un’emozione, si stacca dal mondo mate-riale, dalla quotidianità e in quel momento fluttua in una realtà diversa. Ho letto che nel settem-bre 2005, a sharm el sheik, viene ammanettato e inca-tenato dalla polizia locale e gettato nelle acque del mar rosso. cos’ha com-binato?in realtà era tutto concordato.

dovevamo fare uno spettaco-lo in un’arena e per lanciare lo spettacolo abbiamo insce-nato questo evento in cui la polizia locale mi ammanetta-va, incatenava prima che io saltassi nelle acque del Mar rosso, liberandomi in pochi minuti. la polizia locale era più preoccupata rispetto a me! Sono stati carini.Ha mai pensato di scrivere un libro sulle sue imprese?per avere solo 25 anni ho vis-suto talmente tante cose e a volte quasi le dimentico... Sarebbe bello poter mette-re su carta questi 10 anni di esperienza che sono sta-ti straordinari. Sono partito dai vari spettacolini a borgo Valsugana, nella mia piazzet-ta con il mio cantatu e il mio microfono, con un compa-gno di classe ed un vicino di casa, per trovarmi adesso a essere in tour mondiale con i più grandi maghi del mon-do con folle oceaniche che pagano biglietti di 100 euro per vederci. È pazzesco, una grande soddisfazione. Ha fatto mai spettacoli di beneficenza?certamente. credo che die-tro la mia attività ci sia una missione morale ed etica, pri-ma di tutto. al di là dei soldi, regalare divertimento, spen-sieratezza, serenità, emozioni e fare anche un po’ di bene: questo è fondamentale.Ha ricevuto numerosi pre-mi. a quale è più legato?l’ultimo me l’ha consegnato niente meno che il mitico Uri Geller, il sensitivo che piega-va i cucchiaini con la forza del pensiero. il premio a me più caro è il campionato mondia-le di escapologia del 2005: era totalmente inaspettato e c’era gente con tanti anni in più di esperienza di me. Hai sogni nel cassetto e progetti che intende an-cora realizzare?di cassetti ne ho tanti, e li apro uno alla volta… Ho tanti progetti, diciamo che ades-so sono già coinvolto in un sogno: il tour mondiale di

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The Illusionists; in luglio sa-rò a città del Messico in un teatro da 9mila posti a se-dere. presto mi piacerebbe concretizzare un tour mon-diale mio personale; è mera-viglioso essere accanto a dei professionisti miei miti, però uno show tutto mio sarebbe un’altra cosa.lei ha conosciuto david cooperfield?

Sì, cooperfield è un perso-naggio incredibile. diciamo che dopo Houdini, lui è quel-lo che ha messo l’impronta nella storia della magia mon-diale. l’attraversamento da parte a parte della Muraglia cinese, la sparizione della statua della libertà, il volo sul Grand canyon, sono solo alcuni dei suoi capolavori d’il-lusionismo. averlo conosciu-

to per me è un grosso vanto.le hanno mai proposto dei reality?Sì! ero stato chiamato per l’isola dei famosi nelle edi-zioni precedenti. la trovavo un’esperienza interessante, perché l’escapologia è una forma di sport estremo do-ve fondamentalmente metto in test il mio corpo. andare all’isola dei famosi è una con-dizione anomala, cioè il fatto che sei lì, non hai possibilità di mangiare, ecc… perciò sarebbe stato forte per me fare questa esperienza e an-che per mostrare attraverso un reality le mie abilità, gli allenamenti senza le mie at-trezzature. la mia testa si era già sintonizzata su questa nuova avventura, poi non ho partecipato per vari motivi. Qualche consiglio a chi vo-lesse avvicinarsi al mondo della magia?il consiglio che posso dare è quello di trovare qualcuno che fa magia, professionista o no, avere un aggancio e avvicinarsi a quello che può essere un club o un circolo vicino alla propria città. Ho aperto a roncafort di trento la prestige Magic accademy, un’accademia di magia, pro-prio per dare l’opportunità alle persone di qualsiasi età, che si vogliono avvicinare alla magia, di conoscere questo mondo, approfondirlo, cre-scere, studiare, divertirsi e quant’altro. Quindi il mio con-

siglio più grande è “vieni alla prestige Magic accademy”, ovviamente.Qual è il suo motto?Volere è potere”, oppure: “Se ci credi veramente niente è impossibile”, perché con una buona dose di fiducia in se stessi si può raggiungere qualsiasi cosa, è solo que-stione di tempo. Qualcuno ci mette di meno, qualcuno un po’ di più, però se uno tiene duro e ci crede veramente, impegnandosi arriva all’o-biettivo. io non è che abbia avuto il tappeto rosso, anzi agli esordi tanti hanno messo in dubbio quello che stavo facendo... adesso è chiaro che ho più pubblico che mi sostie-ne, ma, ripeto, all’inizio era tutt’altra cosa. Ho sempre creduto in quello che stavo facendo, ed oggi sto raccogliendo i frutti del mio impegno. ■

David Copperfield

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trentinoincontri

È sabato. i tavolini dei bar all’aperto rumoreggiano di voci e di tazzine, di chiacchiere rilassanti e di prime

bibite rinfrescanti. reina – madre co-lombiana e padre trentino (castelnuo-vo Valsugana) sorseggia un the freddo, controlla il telefono, sistema i capelli. decisamente, si fa notare; o, meglio, impossibile non osservarla, non darle almeno un’occhiata. Vestito rosso, spalle

scoperte e un bellissimo sorriso, di quelli che non si dimenticano. Ma la bellezza, se pur aiuta, non è tutto. e poi al giorno d’oggi non basta più. Scorrendo sulla grande rete le informa-zioni sulla sua carriera – già brillante e ben avviata nonostante la piena giovinezza – scopriamo le tante esperienze matu-rate nel mondo dello spettacolo; tutte conquiste, intuiamo, ottenute a suon di

sacrifici, di studio e di costante impegno. Già dalle prime battute la ragazza denota un carattere forte, lascia trasparire quella determinazione indispensabile per affron-tare l’intricata e complessa sfera delle luci e della notorietà.essere famosi non è una garanzia: si trat-ta di una strada tortuosa, che necessita di continue conferme, di crescita personale, di esperienza maturata sul campo.

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ragazza con radici

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SUll’onda del successo

di tiziana tomasini

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trentinoincontri

quelle basi tecniche che mi hanno per-messo di essere scelta a rappresentare l’italia come dj. in questo ruolo, sono stata in bahrein, in india, in Spagna. Una volta entrata nel mercato mondiale, ho creato canzoni che ho anche cantato … a completare brillantemente questo percorso, il ruolo di dj alla serata di capo-danno trasmessa da canale 5 e condotta da barbara d’Urso. Un grande successo.la bellezza è sufficiente, oggi co-me oggi, per decidere di fare il tuo lavoro?la bellezza è indubbiamente un ottimo biglietto da visita, ma se sei vuota den-tro, fai la fine di fiore che appassisce … certo, io ho ereditato dalla mamma colombiana il culto del benessere, la cura del corpo prima di tutto; nei paesi latino – americani anche le donne che non hanno molte possibilità si dedicano con particolare dedizione alla bellezza. da piccola ero incantata da pamela anderson, dal suo fascino e dalla sua avvenenza. e poi …” mens sana in cor-pore sano”!Quali aspetti del tuo carattere ti hanno consentito di farti strada nel mondo dello spettacolo?la tenacia e la consapevolezza di non essermi mai sentita arrivata … ricordo che a borgo Valsugana, quando raccon-tavo i miei sogni, mi dicevano: “cosa pensitu de far?” invece, poco tempo dopo, facevo già la pubblicità per un noto marchio di jeans!cosa fai di giorno (e di notte)?non ho una giornata “normale” da de-scrivere … se non lavoro, “cazzeggio” e mi riposo; se lavoro, sveglia alle sei, trucco, ripasso copione e in studio fino all’una di notte! Quando faccio la dj a qualche evento, preparo i brani il giorno prima, poi carico i miei 40 kg di dischi e via! di notte esco solo per motivi di lavoro; a casa guardo la televisione (tele-giornali e la mia sitcom preferita, “big”)attualmente vivi a Verona. come tro-vi trento? Hai mantenuto contatti a castelnuovo in Valsugana?trento mi piace molto, è una città pulita, colta, che trasmette senso di benessere e tranquillità. non sono a conoscenza dell’esistenza di agenzie sul territorio trentino per fare il mio tipo di lavoro … ma se ci fossero, sarei disponibile a collaborare! a castelnuovo incontro sempre la mia migliore amica, chiara.gli aspetti più duri e gli aspetti più piacevoli di questo lavoro.È difficile convivere con la cattiveria e

l’invidia delle persone, con quelli che iniziano non solo a dire cose false sul tuo conto, ma arrivano a rubare le tue idee musicali … dal punto di vista fisico, non c’è sforzo che non sia stato ricom-pensato; le alzatacce e le tirate sono sì stressanti e distruttive, ma regalano felicità!Gli aspetti piacevoli sono le gratifica-zioni del pubblico che ti viene incontro, l’appoggio degli amici e infine sentirsi dire: “Sì, è una bella ragazza ma è an-che brava”progetti futuri?Un singolo musicale, viaggi di lavoro in india e in thailandia, e poi … non si sa mai … possono sempre arrivare nuove proposte!

Reina ci ringrazia, chiede di ricordare – in calce all’intervista – tutte le persone che hanno creduto in lei; spera ardentemente di poter lavorare anche in Trentino, e anche se “nemo propheta in patria”, non si sa mai … Da oggi in avanti, facciamoci caso, ma-gari a qualche evento musicale troviamo la dj Reina alla consolle … ■

6 doMande a brUciapelocolore? bianconella borsa mai senza?il mio telefono ultima generazione (bianco)Vorrei essere come?Un gatto randagio (che a volte di-venta una tigre)partirei subito per?MiamiVip più simpatici?tanti... edoardo raspelli, Gabriele cirilli, christian de Sica, ecc.Vip più antipatici?tanti (i tronisti).

ti definisci attrice, playmate, dj, pro-ducer. da dove nasce questo parti-colare mix artistico e quale di questi ruoli preferisci?concluso il ciclo di studi superiori a borgo Valsugana, ho scelto di trasferir-mi a Verona, per frequentare la facoltà di scienze dell’educazione; in questo periodo, ho iniziato la mia carriera arti-stica, facendo la fotomodella, recitando (compare nel cast di “incantesimo”), compiendo studi di regia e recitazione. parallelamente è emersa con forza la mia passione per la musica: sono sem-pre stata una “discotecara”, amo la movida not-turna e quindi ho sempre avuto notevoli cono-scenze musi-cali. Ho impa-rato a usare la consolle, ho acquisito

Feste Medievali

Pergine ValsuganaPergine ValsuganaPergine Valsugana

LUGLIOvenerdì 27sabato 28domenica 29

venerdì 27venerdì 272012LUGLIO

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2012201220122012LUGLIO2012LUGLIO2012

26 luglio 2012

CENA MEDIEVALE

con grande spettacolo

Per informazioni APT Valsugana Ufficio di Pergine: +39 0461 727760 - [email protected]

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trentinoincontri

la musica electro Hou-se per la prima volta in italia è donna. la

trentina Kam in arte evo-k è una delle pochissime dj&producers della scena femminile italiana. Sem-pre sensibile ai temi sociali e ambientali, si è lanciata ul-timamente con il suo team in un progetto che si svolge-rà in trentino coinvolgendo triveneto ed emilia: il save the world tour. prime date in definizione proprio in questi giorni, è un evento che do-nerà parte dei ricavati dei live che saranno program-mati e parte delle vendite del merchandising ufficiale alle popolazioni in emilia colpite dal grave sisma, il team di dJ-producers coinvol-ti nel progetto evo-K dichiara: «È da molto che desideriamo compiere un gesto d’aiuto concreto attraverso la forza della nostra musica, ma da soli, soprattutto in veste di ar-tisti emergenti, è veramente

in arte Si cHiaMa eVo-K e la SUa È Una MUSica elettronica capace di inFiaMMare le consolle d’eUropa. e cHe ora Scende in caMpo ancHe per Un tour di sensiBilizzazione aMBientale e sociale, il SaVe tHe World toUr

quale riversa, come afferma lei stessa, «tutte le mie emo-zioni, gli stati d’animo, le fasi della vita, i momenti che at-traverso quando scrivo e con i quali vesto ogni mia singola nota». dopo il successo del primo album “l’apparenza” del 2008, oggi Kam decide di rivoluzionare tutto il suo modo di fare e vivere la musica, dal-lo stile ai testi. a consacrare questo cambiamento il secon-do album in uscita quest’an-no “diverse (We are)”: «Un lavoro – spiega Kam – da cui trasudano ottimismo e liber-tà, dal sound più genuino, in-timo, puro, attuale, diretto, e introspettivo, sintomo di una rivoluzione non solo musica-le ma anche personale». Una donna intraprendente e all’a-vanguardia che non ha avuto paura di mettersi in gioco e che, mossa dalla passione e dal coraggio, ha raggiunto grandi traguardi, senza mai dimenticarsi di aiutare il pros-simo. ■

di alessia acampora Un soundirreSiStibile

un’impresa difficile da realiz-zare, per non dire impossibi-le! Vedremo se finalmente il 2012 sarà l’anno in cui riusci-remo a concretizzare anche questo piccolo, grande sogno, magari grazie al supporto dei gestori di locali, associazioni culturali e organizzazioni di eventi della regione trentino alto adige, che hanno voglia di mettersi in gioco insieme a noi per realizzare qualcosa di veramente significativo!». Kam aveva già dimostrato la sua attenzione ai temi di attualità con il singolo Mi-racle, un brano particolare, che parla, in parte attraver-so le melodie, dei problemi climatici e ambientali, con riferimenti metaforici an-che all’attuale crisi globale. il suo genere è l’house music ma si è lasciata piacevolmen-te contaminare anche dalle nuove tendenze dell’electro House e del dubstep che in-sieme a lei hanno conquistato anche i clubbers più accaniti in giro per il mondo. arricchi-to dalle sonorità dell’edM (musica elettronica prodotta principalmente per la disco-teca) e della techno, il suo sound fluido, solido e facile da ascoltare è un mix originale e ben dosato dove confluiscono armoniosamente tutte queste sonorità. Kam, con due album alle spalle e quattro singoli

pubblicati per compilations, è riuscita a superare i confini nazionali. l’amore per la musi-ca nasce e cresce in trentino: a solo quattordici anni decide di puntare tutto sulla sua gran-de passione, una scommessa vincente che la porterà fuori dall’italia a esibirsi negli stati uniti, russia, Francia, ger-mania (sul grandioso palco della porta di brandeburgo a berlino, debuttando per la pri-ma volta davanti a un pubbli-co di oltre 500mila persone), egitto, italia e inghilterra. evo-K propone un dJ set/live act arricchito con synth, linee di voce e groove box che ha infiammato le consol-le d’europa. prima endorser e ambasciatrice italiana della reloop (Germany) e delle loro attrezzature per dj e testimo-nial della linea di abbigliamen-to Vioel, evo-k è un progetto a tutto tondo. la ricetta del suc-cesso e quello che rende uni-co il suo lavoro è lo spirito con cui Kam vive la musica nella

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trentinobottegad’artista

da trento, varcando il ponte di ravina, pren-di la destra adige e,

seguendo il percorso della strada romana, attraversi paesi annidati tra le colline de-gradanti sul fiume: paesi uno più bello dell’altro, di antiche case contadine e palazzotti aristocratici spesso di stile ve-neto: nomi, pomarolo, Villa lagarina, isera, Mori…isera, affacciata sull’adige in vista di rovereto, cercata sin dall’e-poca romana per il fascino del luogo (e la sua Villa romana è lì a documentarlo) è uno degli abitati più belli, abbracciato dai vigneti del Marzemino dal retrogusto di fragola. così,

se vai a trovare gianni turel-la – pittore che abita in una di queste antiche case, quella dei suoi, un po’ ampliata (per farci stare il suo laboratorio, la sua bottega d’artista), re-staurata una trentina di an-ni fa con amore, con l’aiuto di quattro amici (in un anno, quattro mesi e un giorno) co-me ama dire Gianni), capisci perché questo artista da tut-ta la vita declini il suo amore per la natura. e che ne sia cosciente lo apprendi anche titoli dei suoi quadri: “il canto della natura” (1998), “natura che vive” e “natura compo-sta” (2004), “il cantico delle creature” (una grande tela del

sa bambina), docente in in-glese a rovereto. Quando la piccola arriva in casa Gianni lascia i pennelli ed è tutto per la bambina. coi bambini ha un tatto particolare: vengono a trovarlo intere scolaresche e lui libera per loro dei tavoli per disegnare; ha dipinto una grande tela (turella ama le grandi dimensioni), un qua-dro informale in cui però cer-te macchie di colore astratte celano forme di uccellini. lui loda chi riesce a scoprirne di più nel tempo più breve: è un addestramento all’osserva-zione, ma anche alla capacità di capire come il figurativo si celi nell’astratto e viceversa.

di renzo Francescotti

Gli iniZi di gianni turella Sono di Uno Stile Si potrebbe deFinire tardo-iMpreSSioniSta; oppUre di Uno StiliZZato FiGUratiViSMo. Ma È il paesaggio il SUo Grande aMore: QUello della SUa VallaGarina e di iSera, ad eSeMpio

con aMore, per la natura

trentinobottegad’artista

2003, larga oltre due metri e mezzo). Solo per citare alcu-ne tele degli anni più recenti. Gianni turella a isera è nato nel 1930 e vi ha sempre vis-suto. suo nonno aveva stu-diato a rovereto alla Scuola elisabettiana, facendo il re-stauratore a roma, innsbruck e Vienna; suo padre era “pit-tore della domenica” e pittore decoratore per mestiere: lo stesso Gianni iniziò a dipin-gere aiutandolo nelle sue decorazioni, anche dopo che si era diplomato “maestro” all’istituto d’arte di trento, dato che a rovereto ancora non c’era. la sua prima per-sonale a riva del Garda, alla galleria della rocca, nel 1963, a 23 anni. da allora esposi-zioni nelle città italiane (tren-to, bolzano,Genova, Verona, ravenna, Milano, Ferrara, Venezia, Urbino , roma…); e all’estero, a basilea, Zuri-go, berna, innsbruck, new York… turella si è sposato piuttosto tardi, a 46 anni, con una ra-gazza padovana, Fernanda, 18 anni più giovane di lui. coi suoi guadagni di pittore è riu-scito a far laureare due figli; un maschio che è sposato in inghilterra e una femmina (madre di Sofia, una delizio-

Figura, 1964

Il canto della natura, 2012

Figure, 1998

45tmluglio

trentinobottegad’artista

turella è uno dei non molti artisti trentini che è sempre e solo vissuto di pittura, do-po essersi fatto conoscere e apprezzare dalla comunità del territorio per la sua dispo-nibilità, oltre che per la sua bravura: “giani, dai, fame en quadro, che se sposa na me cosina!” Mai però assecondandone il facile gusto, ma educando il pubblico, facendolo crescere. i suoi inizi sono di uno stile si potrebbe definire tardo-impressionista; oppure di uno stilizzato figurativismo. Soprattutto lo attrae il pae-saggio: lui che si è costruito con le sua mani un terrazzino-belvedere sul tetto della sua casa, da cui può godersi a 360 gradi il paesaggio laga-rino: di dolci colline , di linee curve (mai acute, mai angolo-

se, mai drammatiche, meno che mai angosciate). Guarda caso, sono le linee delle sue figurazioni pittoriche. la sua sensibilità al colore, alla luce si rivela già nelle sue prime te-le: come, ad esempio in Fac-ciate (1969), un olio su tela in cui le spatolate luminose di biacca irrompono sulle case. Qui i volumi sono ancora soli-di ma si smangeranno – così come i segni – nei lavori, degli anni seguenti in cui le figure umane sempre stilizzate, tutte ridotte a puro colore, si alternano con segni della natura. Questo artista approda pro-gressivamente all’informale, che si dilata su tele ad acrilico di ampie misure. tuttavia i ri-chiami figurativi raramente spariscono del tutto: avviene che turella, a volte, si diverta a nasconderli; altre volte li fa ricomparire con straordinaria naturalezza. che è una delle qualità da apprezzare di più in turella. nella sua cinquan-tennale produzione (Gianni ha raggiunto gli 83 anni in invidiabile forma) non molti i critici si sono occupati di lui; con maggior continuità lo ha fatto Mario cossali, che ha la sua casa a pochi passi da quella di turella. non mi pare però che questi critici, nel sottolineare giustamente il suo lirismo coloristico, abbiano evidenziato a suffi-cienza due sue caratteristi-che a mio avviso fondamen-tali: l’eredità del colorismo veneto intriso di luce (in una terra come quella roveretana dove i Veneziani sono stati fisicamente, col loro leone di San Marco sulle piazze, per oltre un secolo); e le sue sor-prendenti capacità composi-tivo-decorative (a mio avviso ereditate dal padre e dal non-no), modernamente declina-te nell’action painting (turella cita esplicitamente pollock e altri espressionisti astratti…) il che fa di Gianni turella un artista della tradizione più al-ta e, allo stesso tempo, del contemporaneo. ■

Crocefissione, 2002

Cantiere, 1988

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46tmluglio

predoi, cadipietra,Masseria, MonteneVe:

ViaGGio nel Mondo delle Miniere, tra Storia,

leGGenda ed arte

Vedere le piante dalla parte delle radici

di Fiorenzo degasperi

Una leggenda sussur-rata per secoli attor-no ai fuochi invernali

nei masi della val ridanna raccontava la storia di un ra-gazzo della valle, costretto ad entrare in miniera per lavorare, visto che la vita nei masi alti era ardua e correva sul filo del rasoio della fame

perenne. dopo la prima gior-nata trascorsa dal ragazzo nelle viscere della Moarer spitze, alla domanda della madre su cosa avesse visto lì sotto, nel regno della non luce e dell’indeterminatezza, rispose candidamente: ho vi-sto gli alberi dalla parte delle radici.

trentinoaltoadige

47tmluglio

inFo Museo

Sono quattro i musei provinciali che l’alto adige dedica alla secolare cultura mineraria: due in-teressano la grande miniera di Monteneve e le rispettive valli dei due versanti: quello della val

ridanna ad oriente, presso Vipiteno, e della val passiria a mezzogiorno, tra le possenti montagne breonie. Gli altri due musei riguardano il bacino minerario dell’alta val aurina, valle laterale della val pusteria, tra le scoscese montagne dei tauri.

Museo di MonteneVe: l’area mineraria di San Martino Monteneve, la più alta d’europa, è costituita da un villaggio di minatori a 2.355 metri di altitudine, raggiungibile solo a piedi dalla val passiria, sulla strada per il passo rombo (diversi i percorsi) o, più lungamente, dalla val ridanna. di questa ardua vita condotta, tutto l’anno, in condizioni estreme, rimangono il rifugio, l’esposi-zione e la miniera d’avventura a testimoniare la storia del più importante giacimento di piombo e zinco di tutto il tirolo. da San Martino si diramano una serie di sentieri e percorsi esplorativi all’aperto e sotto terra. da una di queste strutture è stato ricavato il rifugio Monteneve, con 100 posti letto, mentre la vecchia fucina ospita una sala video. Molteplici possono essere le visite guidate e le escursioni, particolare attenzione è rivolta ai bambini e alle scolaresche. il museo e le visite all’interno delle miniere, visto l’altitudine, sono possibili dal 15 giugno al 15 ottobre, dal martedì alla domenica. prezzi: tour piccolo, € 9 adulti, € 4 bambini; tour grande, € 26 adulti, € 12 bambini. info: 0473 647045, www.monteneve.org

Museo di “Mondo delle Miniere” di ridanna (Masseria): la località è raggiungibile da Vipiteno risalendo la suggestiva e arcaica val ridanna fino alla sua testata, dove si trovano gli impianti a valle della miniera. nella galleria di Monteneve sul versante della val ridanna, lunga 200 m, vengono illustrati i metodi di estrazione del metallo dal medioevo fino all’epoca moderna. l’impianto originale, risalente agli anni Venti, tuttora in funzione, offre al visitatore e alle moltissime scolaresche in visita, una panoramica realistica dei metodi di lavorazione dei materiali. nella casa delle maestranze sono documentate la storia e la vita dei minatori. Vi è la possibilità di effettuare in loco una visita sotterranea di circa 7 ore o un’escursione giornaliera a Monteneve, della durata di 10 ore. il museo è aperto dal 1 aprile al 4 novembre, dal martedì alla domenica con orario 9.30-16.30, agosto e festivi anche il lunedì. prezzi: programma compatto € 9 adulti, € 4 bambini, € 3 solo visita esposizione al museo, programma avventura (prenotazione obbligatoria) € 23 adulti, € 15 bambini fino ai 14 anni, anziani e disabili, programma miniere € 35 adulti, € 20 bambini fino ai 14 anni, € 15 bambini con genitori, programma junior (prenotazione obbligatoria, minimo 10 par-tecipanti) € 7 fino ai 14 anni. i tour avventuroso e il mondo delle miniere è sconsigliato a chi soffre di claustrofobia o allergia alle muffe. info: 0472 656364/347 2632328, www.museominiere.it

Museo di cadipietra: in questa ridente località della val aurina dalle antiche radici, raggiun-gibile con deviazione nei pressi di brunico, val pusteria, si trovava il centro amministrativo mine-rario. dall’autunno del 2000, nelle sale restaurate del “Granaio”, ovvero il grande magazzino dei generi alimentari della miniera, è allestito il Museo delle Miniere di cadipietra, che presenta una ricca collezione di oggetti relativi all’attività mineraria della famiglia enzenberg. il museo, dove ferve anche un’intensa attività didattica, affiancata da mostre temporanee a tema, riguardanti sia la storia mineraria della valle che quella sociale e religiosa, è aperto dal 1 aprile al 31 ottobre, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 16.30, il giovedì con orario continuato dalle 9.30 fino alle 22. il mese di agosto è aperto anche il lunedì. dal 26 dicembre al 31 marzo il museo è aperto il martedì e mercoledì dalle 9 alle 12, il giovedì dalle 15 alle 22, il sabato dalle 15 alle 18, la domenica dalle 14 alle 18. prezzi: museo di cadipietra+galleria € 11, 22 per le famiglie (2 adulti, bimbi fino ai 14 anni). Solo museo: € 4 gli adulti, € 2,50 i bambini.info: tel. 0474 651043, www.museominiere.it

Museo di predoi: alla testata della splendida val aurina, distante 15 chilometri da quello di cadipietra, è la logica prosecuzione nel mondo sotterraneo. Si può infatti visitare, a bordo di un trenino, una tra le 20 gallerie che contrassegnano ancor oggi la Montagna dei Minatori. ci si inoltra nella galleria Sant’ignazio, lunga ben 1100 m, dalla quale ancora oggi si estrae il rame di cementazione e dove nel 2001 è stata realizzata una stazione climatica per la terapia dell’asma e di altre affezioni delle vie respiratorie. la miniera è aperta dal 1 aprile al 31 ottobre, con orario martedì/domenica dalle 9.30 alle 16.30, ultimo viaggio alle ore 15. nel mese di agosto è aperto anche il lunedì. prezzi: museo di cadipietra+galleria € 11, € 22 per le famiglie (2 adulti, bimbi fino ai 14 anni). per la visita della sola galleria, € 9, € 4 per i bambini oltre i 7 anni.info: tel. 0474 654298, www.museominiere.it

la miniera è viva perché custodisce anche i frutti più antichi, quelli che ricordano la nascita del mondo. la pietra, i minerali, racchiudono al pro-prio interno l’eco di quando la terra era deserta e disadorna e v’era tenebra sulla superfi-cie dell’oceano e lo spirito di Dio era sulla superficie delle acque, come ricorda la Ge-nesi. nel buio e dentro il buio si compie un viaggio verso l’origine. Strisciando lungo i cunicoli, alti e larghi soltanto quel che basta per far passa-re un ragazzo o un uomo di piccola statura, trascinandosi dietro la lucerna e il martello/piccone, il percorso di dolo-re, sfruttamento e violenza si stempera in storie, leggende, miti e archetipi. lì sotto, gli dèi sono diventati nani, Si-gnori delle viscere della terra e padroni della magia del fuo-co che trasforma un anonimo minerale in lucente metallo. con le miniere nascono an-che nuove vie, nuove strade che permettono di commer-ciare il minerale scavato, di portarlo vicino ai forni fusori, lontano ai porti di mare. Vie talvolta sovrapposte ad altre ancora più antiche, sentieri e mulattiere attraversate da storie e leggende, miti e fia-be. il periodo delle miniere significò, per l’alto adige, la presenza di genti provenienti

trentinoaltoadige

48tmluglio

il responsaBile

ad Hermann schölzhorn, dinamico e accogliente responsabile del Museo delle Miniere di ridanna-Monteneve, abbiamo posto le domande di rito sul mondo

sotterraneo sudtirolese.

il sudtirolo è stata, storicamente, una terra ricca di miniere che hanno con-corso ad arricchirla economicamente e artisticamente. oggi è diventata an-che una risorsa turistica, dimostrando che la cultura è comunque sempre un investimento.nel 1985, la miniera di Monteneve, dopo una gloriosa storia più che secolare, chiuse i battenti per i costi di scavo e di produzione troppo alti, nonostante che di minerale c’è ne fosse ancora tanto. comunque, già nel 1986 sono state le prime iniziative per trasformare la miniera in un museo, in una miniera da visitare. proprio per questo siamo riusciti, anche con grandi investimenti dalla parte della provincia di bolzano, a salvare questo, direi, unicum tra le tante strutture e impianti minerari in europa. le nostre miniere sono in gran parte ancora funzionanti; se volessimo, potremmo ricominciare l’attività mineraria anche domani.e proprio per questa sua completezza il visitatore si può immergere proprio nel mondo delle miniere, toccando con mano, e se vuole anche esercitando, il duro lavoro dei minatori. l’intera catena produttiva della miniera è rimasta intatta. può essere illustrato, infatti, l’intero processo, dall’estrazione, attraverso il problematico trasporto, fino all’arricchimento del minerale, unitamente alle innovazioni tecnologiche degli ultimi 800 anni. Quindi la visita alla miniera si distingue molto da una visita ad un museo. diventa un’appassionante esperienza, un’avventura, dove il visitatore può essere anche attivo e vieno attrezzato col pieno equipaggiamento da minatore: stivali, mantella, casco e lampada frontale.

Quali sono le peculiarità dei musei minerari di Masseria/Monteneve in val ridanna e di quello di predoi/cadi-pietra in Val aurina?Sono due bacini minerari che oggi attirano più di 100.000 visitatori all’anno. pur nelle differenze strutturali tra i due territori, si può constatare che i musei minerari sono diventati un notevole fattore economico e culturale in Sudtirolo. attirano ogni anno tanta gente che in questo modo viene per la prima volta in Sudtirol, vede e conosce per la prima volta il nostro paese e ritorna per fare vacanze. Quindi un’aspetto molto importante del turismo.così, la storia del settore economico più importante del passato per il Sudtirolo viene salvata e trasmessa in modo vivo e autentico alle nostre generazioni presenti e future. tra le 60 e 70 persone lavorano oggi nei musei minerari, diverse ditte vengono impegnate per lavori di manutenzione, di sicurezza e per la realizzazione di nuovi progetti.

non solo miniere. Quali sono le attività culturali che “sfruttano” il mondo sotterraneo?la vasta zona della miniera di Monteneve, che si estende dalla Val ridanna fino alla Val passiria, ci permette di offrire al pubblico un ricco e vario programma di visite guidate, escursioni avventurose, sia sopra che sotto terra, viaggi in trenino e programmi speciali per bambini, famiglie e scuole. possono durare da 1,5 ore fino a due giornate intere.la visita guidata di base Monteneve compatto è addirittura agibile anche ai portatori di handicap. inoltre, da marzo a no-vembre, nel comprensorio Monteneve-Masseria vi si organizzano concerti (14 e 21 luglio e 5 agosto Musica in miniera), mostre di approfondimento, sfilate alla cappella di S. barbara (8 luglio), la notte in miniera (22 settembre), e tante altre iniziative. ogni informazione si può trovare sul sito internet www.ridanna-monteneve.it, sulla pagina Guide&percorsi.

trentinoaltoadige

da diversi paesi. canopi e signori, tra i quali famiglie potenti come i Fugger, con-corsero a creare la ricchezza che si riversò nei palazzi, nel-la costruzione di un sistema viario nuovo, nelle chiese, nei castelli, nella presenza diffusa di un folklore che ha accomunato questi uomini a tanti altri dispersi nelle valli più impervie delle alpi, nati e morti per estrarre dalle visce-re della terra quella ricchezza che ha concorso a formare la

storia di questi luoghi. la pro-vincia di bolzano, intelligente-mente, ha saputo raccogliere l’eredità di queste storie, al-lestendo alcuni musei lega-ti strettamente al lavoro in miniera, permettendo a valli altrimenti dimenticate di es-sere alla ribalta della cultura e del turismo, convogliando un pubblico proveniente da tutta europa che vuol conoscere le miniere e entrarvi dentro, vivendo quella magica espe-rienza, un tempo tragica, di

49tmluglio

ne e decine sono le gallerie che si aprono nelle viscere della montagna – più di 70 gallerie nel periodo di splen-dore attorno al 1500 –, alcune di queste recuperate e rese visitabili, altre in attesa di essere trasformate in musei sotterranei. la miniera cessò la lavorazione (si dice “colti-vazione” nel gergo minerario) nel 1979, lasciando dietro di sé una storia millenaria che ha inciso profondamente il territorio e la cultura.il bacino minerario dell’alta val aurina si sviluppava pre-valentemente attorno alla Montagna dei Minatori (Knappenberg): decine e decine di bocche, ognuna dedicata ad un Santo diver-so, conducono nelle visce-re alla ricerca del rame. Si va dai 1525 m della prima galleria fino ai quasi 2080 dell’ultima presso la croce della Val rossa. nelle loca-lità di predoi e di cadipietra sorsero gli edifici minerari,

diventati oggi in parte mu-seo, che raccontano la sto-ria di queste miniere e dei suoi lavoratori e signori fino al 1894, quando Hugo von enzenberg, l’ultimo impren-ditore dell’azienda mineraria, chiuse l’attività, ripresa solo per qualche anno tra il 1959 e il 1971. Quello di predoi era un rame particolarmente ri-cercato perché puro e privi-legiato per la fusione di cam-pane e di sculture di bronzo, come quelle della cappella di corte di innsbruck. il tre-nino che ci conduce dentro il cuore della montagna tocca 16 stazioni: ognuna di esse narra la storia e il funziona-mento della miniera. da non perdere, nella chiesa di San Valentino a predoi, il bellissi-mo ex voto eseguito su rame da Josep schöpf nel 1805, come ringraziamento al san-to patrono, per la protezione concessa durante i 44 anni dello scavo del pozzo mine-rario di Sant’ignazio. ■

da non perdere!

tra le moltissime iniziative organizzate nelle quattro sedi museali, soprattutto con un occhio di riguardo per le sco-

laresche di tutte le età e indirizzi scolastici, spicca la novità messa in campo dalla Miniera di Monteneve a Masseria, nella val ridanna. nella casa delle maestranze è allestita, per quest’estate, la mostra Lo sviluppo dell’arte di rileva-mento, un nuovo percorso, con brevi filmati, spiegazioni ed oggetti da esposizione, dove è possibile far vedere al visitatore la misurazione in miniera dall’epoca medioevale fino ad oggi. per le scuole tecniche o gruppi interessati, vengono organizzate delle visite guidate, che offrono una panoramica straordinaria e concreta delle tecniche antiche e moderne della misurazione in miniera.da non perdere inoltre la cappella di S. barbara a colle isar-co, la chiesa dei minatori di S. Maddalena in val ridanna e quella di S. Spirito a predoi.per ogni approfondimento riguardante il tema delle miniere e della cultura da queste espresse, consigliamo la lettura dei seguenti libri:rudolf tasser, La miniera di Monteneve in Sudtirolo, Museo provinciale delle Miniere, edizioni athesia, bolzano, 1996;Harald Haller-Hermann Schölzhorn, Monteneve in Sudtirolo, Museo delle Miniere alto adige, 2000.Fiorenzo degasperi, Cavae. Miniere e canopi del Trentino Alto Adige tra storia e leggenda, edizioni curcu&Genovese, trento, 2006, con 40 itinerari a piedi tra le miniere della regione.

trentinoaltoadige

un viaggio nel mondo ctonio, sotterraneo, terra “altra” do-ve la fantasia dell’uomo ha dato vita a popoli leggendari come quelli dei nani e dei norggen, delle Salige e di un bestiario scolpito nelle molte chiese erette con i risparmi dei minatori.il bacino minerario di Mon-teneve, il più alto d’europa con i suoi 2355 m, situato tra le imponenti montagne della val passiria e della val

ridanna, era conosciuto già in età preistorica: le buche del rame nella parete sud dell’Himmelreich (paradiso) ne sono una testimonianza. le numerose leggende che circondano questo luogo parlano di argento, di oro, di ricchezze e tesori nascosti. la prima citazione la trovia-mo nel 1237 dove si parla di un pagamento effettuato con l’argento estratto nella miniera di Monteneve. deci-

50tmluglio

trentinoattualità

il paradiSo natUrale della liguria, le cinQUe terrel’incontro tra Mare e terra,

il FaScino intraMontabiledi QUeSto lUoGo Unico

cinQue terreUn Solo paradiSo

di corrado tononi

affascinati da quanto la natura ha creato. Qui l’incontro tra i monti scoscesi ed il mare, tra il verde degli alberi, dei vigneti, ed il blu intenso del mar Mediterraneo è uno uno spettacolo davvero unico e indimenticabile.Sarà perché è complesso rag-giungere i vari paesini di que-

sto tratto frastagliato di costa ligure di levante che si spinge fino a la Spezia, sarà perché la gente del posto ha con il turismo un rapporto serio ed onesto, ma le cinque terre ed i territori ad esse collegate ti fanno respirare un’aria di vacanza realmente diversa ed un romanticismo inatteso.

resti che solo pochi mesi fa tutto era seppellito dal fango. riomaggiore, Manarola, corniglia, Vernazza, Mon-terosso. in ciascuno dei paesini sono ancora più o meno evidenti i segni dell’alluvione, ma in tutti si realizza che i liguri han-no fatto davvero miracoli per ripartire, e per poter offrire ai turisti la qualità ed il paesag-gio da sempre riconosciuti e famosi. Già, le cinque terre, famose nel mondo per la loro bellezza, per essere un angolo d’italia, dove si rimane letteralmente

pensi alla liguria, alle cinque terre ed hai ancora negli occhi le

drammatiche immagini del 25 ottobre scorso, quando la furia della natura si portò via tutto, sradicando anche delle vite umane, oltre ad edifici, abitazioni, esercizi commer-ciali. dolore, tristezza, lutti ed un grande senso di impoten-za e rabbia.Vedi la liguria, oggi, le cin-que terre in particolare, e se non fosse per alcuni lavori di ristrutturazione ancora in corso e fotografie a monito di quanto accaduto, mai pense-

Manarola vista dal sentiero “Via dell’Amore”

Levanto

51tmluglio

trentinoattualità

connubio sorprendente e in grande evoluzione grazie alla preparazione di molti giovani chef che, dall’esperienza dei più maturi, riescono ad in-terpretare tendenze e nuove esigenze di un turismo che specie negli stranieri, ameri-cani in primis, affonda le sue radici più importanti.difficile mangiare male, i me-nù sanno tracciare una vera e propria linea di demarcazione geografica, facendo assapo-rare piatti nuovi e tradizionali legati ai vini bianchi liguri che accompagnano in manie-ra armoniosa ogni pietanza. da non perdere, infatti, il vino delle cinque terre, le acciu-ghe di Monterosso, il famoso pesto ligure, l’olio extraver-gine di oliva …e il pesce in generale.Un lato bello e forse anche unico di questa destinazione è che si può visitare pratica-mente in ogni periodo dell’an-no.certo, l’estate ed il richiamo del mare fanno pensare alle cinque terre in maniera quasi naturale per il periodo estivo,

ma il consiglio è di mettere in agenda anche un periodo alternativo, a fine stagione magari, settembre, ottobre, oppure all’inizio dell’anno, verso la primavera.Questi mesi sono forse i mi-gliori per entrare in contatto con questi territori. Meno presenze turistiche lasciano infatti godere appieno di que-sto panorama, e del fascino della natura, e certamente sarà anche più facile visitarle

a piedi senza la calura estiva, attraverso i tanti meravigliosi percorsi a picco sul mare o immersi nel verde. organizzare una visita alle cinque terre è molto sem-plice.le indicazioni e le segnalazio-ni per chi le percorre in treno o a piedi sono decisamente chiare e facili da reperire. a piedi, per coloro che non sono dei grandi cammina-tori, è d’obbligo percorrere la famosa “Via dell’amo-re”, un sentiero semplice e pianeggiante che porta da riomaggiore a Manarola, lungo la costa, sul mare, con panorami mozzafiato. per gli amanti del trekking, invece, tutta l’area delle cinque terre è collegata da sentieri che si inerpicano nel parco naziona-le. Se invece vi spostate da un paesino all’altro in treno, ricordatevi che potete richie-dere un biglietto della validità di 6 ore dalla convalida che vi permette così di scendere e salire ogni volta in un luogo diverso delle cinque terre, in tutta libertà, ad un prezzo de-cisamente abbordabile (4,90 euro da levanto).Un lungo fine settimana, da giovedì a domenica vi per-mette così di conoscere le cinque terre, magari parten-do da un paese più ad ovest, levanto appunto. Questo comune, a pochi minuti (4 minuti di treno e 15 di auto)

a piedi, in treno, in battel-lo, come si vuole... ma ogni scorcio, ogni metro regala un’emozione piena e viva. impossibile cadere nella no-ia del paesaggio, che anzi ti incalza e ti regala suggestioni, in ogni momento del giorno, dal mattino sino al momento più suggestivo, il tramonto.Visitare le cinque terre è sicuramente un’emozione, adatta a tutti, da chi ha alle-namento fisico e quindi vuole viverle a piedi, alla famiglia anche con bambini piccoli, che può serenamente visi-tarle in treno o in battello.dichiarato dall’Unesco patri-monio dell’umanità, questo lembo di paradiso ha saputo grazie ai suoi cittadini rialzar-si dall’alluvione dello scorso autunno, con dignità e con la forza di chi non si arrende. ec-cole dunque queste terre così selvagge e dolci allo stesso momento, con i loro prodotti, con la loro gastronomia che sanno unire terra e mare in un

La spiaggia di Monterosso

Vernazza

Riomaggiore

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Hotel consigliato:park Hotel argento, le-vanto: www.parkhotelar-gento.com

ristoranti consigliati:a levanto: ristorante trat-toria da rinoa Monterosso: ristorante il Moretto

inFo

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trentinoattualità

da Monterosso, è un piccolo gioiello, assolutamente indi-cato come punto base per le escursioni alle cinque terre o per godere di giornate in pieno relax sulla spiaggia o in un mare cristallino.le cinque terre, infatti, sono dei piccoli villaggi, arroccati tra terra e mare, e come tali non sempre comodi da vive-re. per questo il suggerimen-to è di fare base a levanto per tutte le vostre giornate di scoperta. considerate inoltre che il treno, che ha un’ottima frequenza di corse, porta da levanto a riomaggiore, l’ulti-ma a est delle cinque terre, in circa mezzora. a levanto, tante sono le proposte di ricettività, ma il consiglio è di certo il park hotel argento. Una strut-tura, aperta dal 2009, che segnaliamo per la grande e rara capacità di far sentire davvero il cliente, un ospite. ambienti raffinati e servizi al top. l’hotel è immerso in un parco con pini marittimi e tan-te rose, il luogo è silenzioso, rilassante e non si ha mai la sensazione dell’anonimato che a volte le strutture di al-to profilo trasmettono. Qui, dal titolare Hervé Marinier ai suoi collaboratori, tutti si rendono disponibili a regalare un servizio attento, mai inva-dente, ma sempre puntuale e disponibile.tra le camere ampie e spa-ziose e le suite, varie sono le soluzioni che vi faranno trovare quella giusta e adatta

alle vostre esigenze. Questo, peraltro, è l’unico hotel della zona dotato di un efficiente e moderno centro benessere a disposizione degli ospiti, con sauna, bagno turco, docce emozionali, zona relax, un centro massaggi curato da esperti che sanno consigliare e definire il miglior trattamen-to adatto alle reali esigenze, e naturalmente la piscina che guarda tutta la vallata fino al mare. dal mese di luglio, tra l’altro, all’interno della strut-tura vi sarà anche un oste-opata, che potrà assistervi, in particolare per esigenze di sport training o mental training.Una cucina ricercata e adatta ad ogni esigenza vi aspetta. dovete assolutamente pro-vare la specialità dello chef: il cappon magro, un piatto a base di pesce e verdure della tradizione ligure, ma rivisitato

Riomaggiore

La “via dell’amore” da Riomaggiore a Manarola

in modo da renderlo unico.l’hotel ospita inoltre esposi-zioni d’arte di assoluto rilievo.Una precisa volontà dei tito-lari, infatti, fa sì che nell’arco dei dodici mesi ruotino alme-no tre artisti con altrettante mostre personali all’interno dell’hotel.Situato in una zona collinare, da cui, a piedi in pochissimi minuti si raggiungono sia le

spiagge, sia il punto nel quale prendere le imbarcazioni per le cinque terre sia la stazione dei treni. prendetevi quindi un fine settimana, almeno, di tem-po per scoprire, o riscoprire, le cinque terre, patrimonio incontrastato e unico del nostro paese, che a volte così poco frequentiamo e conosciamo. ■

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in caMMino VerSo la MUSica SUlle MontaGne del trentino, dal 30 giugno al 31 agosto tornano “i SUoni delle doloMiti”. nel dettaGlio Gli appuntaMenti di luglio

anche quest’anno, fra il 30 giugno e il 31 agosto, le montagne

del trentino, le sue malghe, le rocce, i boschi, i suoi la-ghi, accoglieranno artisti di fama internazionale, ospiti di un festival unico al mon-do, giunto alla XViii edizio-ne: i Suoni delle dolomiti. Musicisti, ma anche attori, scrittori, alpinisti e sportivi, si incammineranno assieme al pubblico verso luoghi incon-taminati portando la propria esperienza artistica e umana in alta quota, esibendosi in straordinari teatri naturali nel massimo rispetto dell’am-biente circostante.la musica come linguag-gio universale, la montagna come spazio di libertà: è que-sto il pensiero forte attorno al quale ruota un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la monta-gna. organizzato come di consueto dall’assessorato provinciale all’agricoltura, fo-reste, turismo e promozione e da trentino Marketing Spa con apt d’ambito, consorzi pro loco, numerosi sogget-ti pubblici e privati del terri-torio e la direzione artistica di chiara bassetti e paolo Manfrini, i Suoni delle dolo-miti offre dunque anche per l’estate 2012 la possibilità di condividere momenti di vita e di ascolto fuori dal comune.

l’edizione 2012 de i Suoni delle dolomiti prenderà avvio sabato 30 giugno, al rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa, con Malika ayane, una delle nuove voci della musica ita-liana, per concludersi venerdì 31 agosto, al rifugio Fucia-de, sempre in Val di Fassa, con un progetto speciale di stefano Bollani che vedrà coinvolti il quintetto i Visio-

incanto doloMiti

nari e, quale special guest, irene grandi.nel mezzo un lungo, affa-scinante viaggio nel segno della musica classica, della canzone d’autore, del jazz, della world music ma anche di incontri con personalità della cultura e dello sport uniti dal grande amore per la montagna. domenica 1 luglio è previsto un evento dal particolare si-gnificato, dedicato alla mon-tagna e alle sue tradizioni canore: “dolomiti d’incan-to”. alle 11 della mattina 10 cori del trentino renderan-no omaggio alle montagne elette dall’UneSco a patri-monio naturale dell’Umani-tà, esibendosi nei pressi di altrettanti rifugi. l’iniziativa vedrà la partecipazione di ap-prezzate formazioni, alcune delle quali affermate a livello

repertorio corale trentino. i successivi tre concerti avran-no in comune strumenti a fia-to, ma in contesti musicali diversissimi fra loro: merco-ledì 4 luglio (Garda trentino, rifugio San pietro) l’italian saxophone Quartet ese-guirà un variegato reperto-rio adattato all’invenzione di adolphe Sax; giovedì 5 luglio a busa di Grual (Val rendena, doss del Sabion,) la Fanfara tirana animerà un’autentica festa di ritmi balcanici; saba-to 7 luglio a passo di lavazé (Val di Fiemme) il Quintetto dell’opera di Milano e la banda Sociale di tesero da-ranno vita a un inedito incon-tro fra musica colta e popo-lare. improntato allo stesso spirito sarà anche il concerto del duo violino – fisarmonica

internazionale e tutte depo-sitarie di antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. alle 11 i cori intoneranno simultaneamen-te “le dolomiti”, canzone di-ventata uno dei classici del

www.isuonidelledolomiti.it

The Kletzmatics

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trentinopanoramatrentinopanorama

gilles apap, Myriam lafar-gue, in programma merco-ledì 11 luglio a Malga Kraun (Monte di Mezzocorona). l’innata attenzione de i Suoni delle dolomiti verso la musi-ca classica sarà evidenziata da numerosi appuntamenti, ad iniziare dalla novità dell’e-dizione 2012 del festival tren-tino “il tabià dei suoni”, ci-clo di concerti ospitato nella baita premessaria, nel cuore della foresta demaniale di paneveggio, recentemente restaurata e costruita con il pregiato legno della Val di Fi-emme che sin dai tempi di Stradivari fornisce la materia prima per la realizzazione di strumenti musicali di elevata qualità. in questo luogo ide-ale ad accogliere le sonorità di strumenti antichi e altret-tante preziose esecuzioni, si esibiranno il celebre violini-sta gidon Kremer (sabato 14 e domenica 15 luglio alle ore 11), accompagnato per la speciale occasione dal giovane talentuoso pianista daniil trifonov, il Quartet-to di cremona (sabato 28 luglio, ore 11 e ore 15), una delle più significative realtà cameristiche italiane, e Ma-rio Brunello (venerdì 3 e sa-bato 4 agosto, ore 11 e ore 15), che col suo violoncello Maggini del ‘700 è ospite de i Suoni delle dolomiti sin

dalla prima edizione. Sempre in tema di note classiche, i concerti del violinista russo pavel Berman con i Virtuo-si italiani (giovedì 19 luglio, lagorai, Malga cavallara), dello stesso Quartetto di cremona nella “foresta dei violini” (domenica 29 luglio, Val di Fiemme, parco di pa-neveggio, località carigole), del violinista Valeriy soko-lov e del violista Maxim rysanov (venerdì 24 ago-sto, Val di Fiemme, laghi di bombasèl), entrambi solisti di primissimo ordine, e di due rinomate formazioni di otto-ni, canadian Brass (sabato 25 agosto, Val di Fassa, Val Salei,) e london Brass (mar-tedì 28 agosto, Val di Sole, bivacco dino Marinelli). in-fine, i violoncellisti Monika leskovar e giovanni sol-lima renderanno omaggio agli alberi suonando compo-sizioni di Marais, debussy e dello stesso musicista sici-liano (“the interpertation of dreams”) nel museo a cielo aperto di arte Sella (merco-ledì 29 agosto, Malga costa, Valsugana), straordinario esempio di integrazione fra arte e natura. ampio lo spazio destinato alla canzone d’autore ita-liana, con una significativa rappresentanza femminile: oltre a Malika ayane, pa-trizia laquidara (giovedì 12 luglio, primiero, prati di San Giovanni) e cristina donà (venerdì 13 luglio, Val di Fas-Erri de Luca

sa, Gardeccia). Qualificato anche il versante maschile, con Gianmaria testa (giove-dì 26 luglio, Valle dei laghi, prada). Una delle presenze più pre-stigiose dell’edizione 2012 de i Suoni delle dolomiti è sicuramente quella di gil-

berto gil, una delle firme più illustri della musica bra-siliana. Mercoledì 25 luglio a Villa Welsperg, ai piedi delle pale di San Martino, Gil sarà accompagnato dal figlio ben alla chitarra, dal violoncellista Jaques Morelenbaum, dal violinista francese nicolas Krassik e dal percussionista Gustav di dalva. di rilievo sono pure le parte-cipazioni al festival dei the Klezmatics (martedì 24 lu-glio, Val di Fiemme, buse de tresca), originali interpreti del klezmer spruzzato di jazz,

dell’eclettico california guitar trio (martedì 31 lu-glio, Valle di ledro, tremalzo, passo dil).più schiettamente jazzistici si preannunciano i concerti di due valentissimi trombettisti quali paolo Fresu ed enrico rava, rispettivamente attesi in coppia con il bandoneo-nista daniele di Bonaven-tura (lunedì 30 luglio, alto-piano della paganella, Malga Spora).avviato con successo nel 2011 e quindi riproposto anche questa estate, il ciclo di incontri il racconto delle dolomiti avrà come prota-gonista lo scrittore erri de luca (domenica 8 luglio, Val di Fassa, rifugio Vajolet), il geologo e ricercatore Mario tozzi (martedì 10 luglio, Val di Fassa, col de paussa, nei pressi del rifugio Viel dal

pan), il campione di ciclismo Francesco Moser (lunedì 23 luglio, passo pordoi), l’attore giuseppe cederna, che ac-compagnato dal sassofonista Mirko Guerrini, ricorderà l’o-pera di dino buzzati (venerdì 27 luglio, Val di Fassa, rifu-gio berg Vagabunden Hütte).tutti gli appuntamenti sono in programma alle ore 14, ad eccezione di quelli dell’1 luglio per dolomiti d’incanto (ore 11), del 20 luglio al rifu-gio Mantova al Vioz ( ore 11), della baita premessaria (ore 11 e ore 15). ■

Gidon Kremer

Paolo Fresu

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trentinopanoramatrentinoassociazioni

Una presenza iMportante nel panoraMa del Volontariato trentino

Si definisce come un gioco, ma in realtà l’a-nima è profondamen-

te seria… l’associazione il Gioco deGli SpeccHi è impegnata su tanti fronti, con tanti riflessi articolati e definiti, che svelano le più diversificate sfaccettature della cultura. Una presenza importante nel panorama trentino. Un significativo punto di riferimento che nel tempo ha saputo accrescere ed approfondire tematiche, ideato percorsi, formulato proposte, allacciato relazioni. Un lavoro culturale e sociale che è qualcosa di più di un gioco e che tuttavia mantiene la freschezza ed una leggera connotazione ludica indispen-sabile per affrontare la vita.Maria rosa Mura racconta la storia e l’evoluzione de il Gioco deGli SpeccHi.nata in nome del volontariato l’associazione trentina ac-coglienza Stranieri ha inizial-mente organizzato – a partire dall’anno 1994 - corsi gratuiti di italiano per adulti. tale at-tività continua ancora oggi, valutata la necessità di un servizio aperto tutto l’anno, a cui accedere liberamente. attualmente sono circa 500 le nuove iscrizioni nel corso dell’anno con una media di 50 frequenze a lezione.

il gioco deGli speccHi

parallelamente l’associazio-ne ha attivato corsi per l’esa-me della patente e percorsi formativi a più livelli per don-ne con servizio di custodia rivolto ai bambini. le attività pratiche di supporto e di so-stegno hanno profondamen-te arricchito anche opera-tori ed organizzatori… si è trattato di un duplice ar-ricchimento: approfondire le

lo che l’associazione stava sperimentando, magari sulla base delle naturali congiuntu-re storiche, politiche e sociali. la responsabile dell’associa-zione ricorda con commozio-ne che nel periodo della guer-ra che ha sconvolto i balcani è stata pensata una vera e propria “operazione cultura”, con lo scopo di informare su luoghi, su popoli, su testi in grado di svelare le conforma-zioni sociali di quelle terre. nel tempo le iniziative dell’as-sociazione si sono sempre più evolute, strutturandosi formalmente con incontri e iniziative volte a far conosce-re in varie modalità le culture presenti sul territorio.le attività di quella che oggi è definita il Gioco deGli SpeccHi hanno preso inizio nell’anno 2002; la denomina-zione particolare - dalle sfu-mature ludiche ma di spes-sore – deriva da un’attenta riflessione sulle dinamiche sociali approfondite nel corso del tempo.Gioco viene inteso come sperimentazione e festa, pia-

provenienze, esaminare testi stranieri, interpretare lingue e tradizioni hanno consentito al team di intrecciare peculiari legami con quei mondi lonta-ni e con le figure umane che appartengono a quei mondi.oltre a questo positivo inter-scambio culturale, è sorta spontaneamente l’esigenza di allargare i confini, di far co-noscere anche ad altri quel-

www.ilgiocodeglispecchi.org

Il Pan di via è un’iniziativa in corso: testi sui temi della migrazione vengono offerti nella stazione delle corriere e in quella della Trento-Malè

proposta originale, ma non troppo a trento: un ritiro di meditazione, che si terrà dal 26 al 29 luglio, a Villa

Sant’ignazio. È la ricerca della luce (che già abita in noi) è un cammino verso la liberazione dall’ignoranza delle illusioni. È un difficile viaggio nelle profondità-dell’essere. in questi tre giorni di ritiro saranno presentate e pratica-te tre forme di meditazione per calmare e purificare la mente dalla zavorra della sovrabbondante concettualità e dai pensieri malvagi. inoltre saranno meditati alcuni testi mistici brevi della tradizione mistica interreligiosa, di utile supporto all’introduzione del calmo dimorare. Seguiranno riflessioni comuni circa la vita pratica, fisica

e spirituale. le meditazioni praticate sono analitiche e contemplative. durante la prima giornata, gli argomenti meditativi saranno il corpo, il respiro, la nascita. Quindi, il giorno dopo, la morte, l’immortalità e il calmo dimorare. infine, la resurrezione, la pacificazione della mente, la consapevolezza della consapevolezza. il ritiro dura tre giorni e potranno parteciparvi massimo sette persone, affinché ci si possa meglio concentrare sulle specificità e le problematiche di ogni praticante. per ulteriori infor-mazioni e per ricevere il programma dettagliato scrivere a: [email protected] o telefonare: 0049-040-8508918.

“VerSo la lUce”, iMpariaMo a Meditare

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cere. dalla connotazione leg-gera e profondamente seria. SpeccHio come superficie che riflette ed, intrinseca-mente, presa di coscienza di sé. Ma esiste anche un ri-chiamo forte alla situazione speculare tra l’immigrazione in italia e la secolare rilevan-tissima emigrazione degli ita-liani in tutto il mondo. di tutti gli slanci che cogliamo risalta forte e pregnante la valorizza-zione dei molteplici aspetti che caratterizzano una socie-tà: le emozioni dei libri e dei film, i sapori del cibo, gli in-contri con testimoni di rilievo, scrittori, studiosi, mediatori, traduttori ed anche persone comuni. tutte le ricerche e tutti gli approfondimenti sono stati formalmente con-cretizzati nella grande rete; il sito dell’associazione viene costantemente arricchito e aggiornato, per dare notizia delle letture, dei percorsi tematici, delle diversificate espressioni di cultura. il Gioco deGli SpeccHi lavora in sinergia con diverse associazioni del territorio e si rivolge ad un vasto pano-rama sociale, che spazia dai bambini della scuola materna ai gruppi teatrali per adulti, dagli anziani organizzati nei cori, agli universitari con corsi di potenziamento e ap-profondimento. la sempre crescente organizzazione di singoli eventi ha condotto – in modo spontaneo e naturale - alla realizzazione del festival di letteratura migrante, che si è svolto in prima edizione nell’anno 2003. l’evento è stato concepito come una settimana di incontri lette-rari a scadenza biennale, alternati ed intervallati con una settimana di rassegna cinematografica. nel tempo, con la crescita culturale della città, sempre più dinamica e diversificata, è stata ridotta l’organizzazione di eventi ed è stato dato ampio spazio all’attività con gli insegnanti e nelle scuole, in nome della formazione e dell’informazio-

ne. parole d’ordine e modali-tà d’azione sono state il fare e il fare insieme. Sempre so-stenitrice della necessità col-legarsi ad altre realtà anche a livello nazionale - anche e soprattutto per l’intensa atti-vità di promozione della lettu-ra – l’associazione il Gioco deGli SpeccHi è entrata a far parte di un panorama al-largato, precisamente l’asso-ciazione nazionale dei presìdi del libro; va sottolineato che dal 2006 l’associazione è pre-sidio di trento . importante anche il contri-buito alla nascita di “libera trentino. associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.la capillare opera dell’asso-ciazione ha posto particola-re attenzione all’approfon-dimento costante dei temi trattati, privilegiando la for-mazione di chi a sua volta è scelto ad assumere il ruolo di formatore. tale opportunità è stata offerta a volontari, a insegnanti e a operatori del sociale, anche attraverso mo-duli universitari per i corsi di laurea in lettere e in servizio sociale oltre che con corsi per giornalisti e volontari di associazioni. il settore dei media assume una peculiare connotazione, che si traduce nell’impegno di pubblicare un piccolo periodico per dare spazio a voci che arrivano con difficoltà al pubblico; paralle-lamente sono stati realizzati cicli di trasmissioni per la rai regionale e per radio trenti-no in blu.c’è ancora molto da imparare e fare, le porte dell’associa-zione sono sempre aperte per chi vuole collaborare e offrire il suo contributo. il Gioco deGli SpeccHi mette in rete le persone, crea occasioni, offre opportunità, fornisce circostanze per met-tersi in gioco. per accrescere la consapevolezza di far par-te di un’unica grande socie-tà dalle tante sfaccettature. info: tel. 0461 916251 [email protected]. ■

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noeMi, ale e Franz e la Mitica Joan Baez Sono i protaGoniSti della priMa ediZione del “trento SUMMer FeStiVal”, dal 5 al 7 luglio

Una delle cantautrici più importanti del rock folk a stelle e strisce di

tutti i tempi come Joan Baez, una delle coppie di comici più amate d’italia, leggasi ale e Franz, ed una delle voci in rosa rivelazione della canzone italiana degli ultimi anni qual è a ragione considerata noe-mi. Questi i protagonisti della prima edizione del “trento summer Festival”, dal 5 al 7 luglio, la nuova rassegna estiva di musica e comicità ospitata in piazza Fiera ed organizzato dalla Showtime agency e che vede alessan-dro raffaelli, ideatore del mar-chio trento Summer Festival, media partner nazionale con radio italia anni ‘60. l’apertu-ra è affidata, giovedì 5 luglio allo show di ale e Franz, all’a-

trento SUMMer

nagrafe alessandro besentini e Francesco Villa, che portano in scena un recital nel quale al-ternano i momenti più signifi-cativi della loro carriera a nuo-ve intuizioni del loro rapporto artistico. Sul palco sfileranno, in un susseguirsi di quadri, i momenti più significativi della loro carriera, dai numeri creati per il piccolo schermo alle sur-

www.comune.trento.it

probabilmente oggi non si trova più nessun bambino che, scopa tra le gambe, spada di legno in mano, scambi scia-

bolate con un avversario immaginario. complici madri talmente premurose da distruggere la fantasia e la creatività dei propri figli. eppure un tempo, con due bastoni e un chiodo, ci si divertiva un mondo. ci sentivamo come l’imperatore Valen-te in un luminoso mattino del 9 agosto 378 quando, in una pianura arsa dal sole della tracia, viene travolto assieme alle sue statiche truppe da una potente quanto feroce cavalleria barbarica. Quel dio-cavaliere trace era uno di noi, ci faceva sentire importanti, unici: la potente roma che combatteva a piedi con le sue legioni, lascia lo spazio ai cavalieri dell’asia profonda, i quali portano dentro di sé l’ardore delle belve divine, dèi mostruosi. È la vendetta del centauro.Secoli dopo, il mito della cavalleria diventerà, con i suoi codici, valori e speranze, la base del medioevo, per decadere poi, lentamente, sotto il colpo delle bombarde, fino ad essere semplicemente un mero status symbol. passando dal cavaliere militare saeculo, militare deo – i templari e gli ordini monastici combattenti come l’ordine teutonico, così ben presente nel vicino Sudtirolo, spada che difende dio e la cristianità (molte volte soltanto la chiesa come potere), per poi stemperarsi nei grandi tornei tardo medioevali. diventando infine ironia e simulacro quando nei giardini rinascimentali e barocchi dei principi e re, corazze lucenti giostrano per piacere di dame e donzelle. non più mettendo a repentaglio la loro vita per l’amor cortese, ma semplicemente per conquistarsi un posto nel

giaciglio di qualche nobildonna.nei secoli successivi, soltanto noi bambini abbiamo tenuto alto il morale, i valori e la condizione del cavaliere barbarico trasformato, durante il medioevo, in eroe, dove lo spirito, come la spada, è stato forgiato nella fucina delle candide idee romantiche e sentimentali. poi, approdati all’età in cui ogni ragazzo crede di cambiare il mondo, la spada si è trasformata in idee, il torneo nella piazza della contestazione, e noi ci sentivamo tanto dei don chisciotte della Mancia, rincorrendo utopie e sogni. però dietro l’urlo rivolto verso l’alto si nascondeva l’animo del cavaliere medioevale.oggi si è voluto riportare in superficie l’aurea età dei cava-lieri. non poteva farlo che il castello del Buonconsiglio, sede ideale e fisica per raccontare nuovamente i cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli. la mostra, allestita dallo staff coordinato da quel vulcanico direttore che ne azzecca una dopo l’altra, Franco Marzatico, si inaugurerà il 23 giugno (chiude il 18 novembre), occupando sia le sale del castello del buonconsiglio – dove si svolgerà la cerimonia d’apertura – sia i prati – famoso il campo dei tornei – di castel beseno. il primo castello, quello cittadino e sede del principe vescovo, atto a raccontare le gesta condotte alfine di con-

...e al castello, Una Mostra d’altri teMpi Maschera da torneo1557, Vienna

Noemi

Ale e Franzreali situazioni nate sul palco-scenico. Faranno parte di que-sta carrellata di personaggi gli stralunati gangster Gin e Fizz ma non mancherà di certo la “storica panchina” che ha fat-to conoscere ed amare ale e Franz al grande pubblico. ale e Franz , irresistibili “acrobati verbali”, con le parole sono in grado di fare qualsiasi cosa:

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trentinopanorama

tutto viene detto per essere negato , riaffermato e quindi negato ancora in un vortice di iperboli verbali che diven-tano surrealismo puro. la comicità di ale e Franz rac-coglie in sé l’antica eredità delle grandi coppie della storia comica italiana che, battuta dopo battuta, sempre intelli-genti, mai scontate o banali, riesce ogni volta a centrare l’obiettivo: fare ridere il pub-blico intrappolandolo in una corsa senza fiato che sfocia nel puro nonsense. Ha i con-torni di “rossonoemi tour 2012”, lo show di venerdì 6, che per la cantante roma-na sarà l’occasione ideale per presentare dal vivo a tutto il suo pubblico, oltre al brano “Sono Solo parole” lanciato al recente Festival di Sanremo, anche tutti i suoi precedenti successi come “l’amore si odia” e “Vuoto a perdere” scritto per lei da Vasco rossi e ripercorrere tutte le tappe

più importanti del suo percor-so artistico. romana, classe 1982, Veronica Scopelliti, in arte noemi si fa conoscere al grande pubblico nel 2009 grazie al talent X Factor nell’e-dizione che ha lanciato anche i nostri bastard Sons of dioni-so. proprio l’inedito che pre-senta a “X Factor” colpisce critica e pubblico: si tratta di “briciole” e la canzone entra al primo posto nella classifi-ca ufficiale del download dei singoli e in altissima rotazione in tutte le radio, diventando la colonna sonora dell’estate 2009. poi ecco i dischi “Sul-la mia pelle” e rossonoemi” con nove brani inediti, tra cui “Vuoto a perdere”, già disco di platino. con Joan Baez, sabato 7, arriverà a trento una musicista il cui carisma va bene oltre le sette note e si lega ad una dimensione di per-sonaggio che incarna un cer-to modo di essere america. la cantautrice statunitense,

“l’usignolo di Woodstock”, è un’icona del pacifismo e dei diritti civili e, nonostante sia considerata una folk-singer, la sua musica negli anni ha spaziato anche nel rock, pop, country e gospel. newyorke-se, classe 1941, Joan baez incide il suo primo disco nel 1960. la partecipazione al Gerde’s Folk city le dà modo di incontrare bob dylan, con il quale è accomunata da una profonda fede nella musica. i due avranno anche una chiac-chierata e discussa storia d’a-more. negli anni immediata-mente a seguire, Joan tiene vari concerti, partecipa a ma-nifestazioni pacifiste contro la guerra in Vietnam e, nel 1965, fonda l’“istituto per lo Studio della non Violenza”. È l’inizio di un percorso musicale che trasforma il suo nome in sim-bolo della protesta contro tut-te le ingiustizie, continuando a mietere successi non solo nella natia america, ma anche

in europa. Un impegno quel-lo di Joan baez che segnerà tutto il suo percorso artistico fino ad oggi e che, appunto, fa raccontare questo personag-gio ben oltre le sette note. ■

Joan Baez

quistare una bella nobildonna, poiché il maniero non ha mai vissuto un assalto, le mura non hanno mai grondato sangue e gli ospiti mai patito la fame fino a morirne. Qui, il torneo, era solo gioco, come ben raffigurato nel celebre affresco del mese di febbraio di torre d’aquila, che immortala proprio il torneo medioevale. il secondo, castel Beseno, che di assalti veri e di quelli narrati ai bambini nelle notti tempestose, ne ha visti diversi, l’esposizione ci conduce dentro alla polvere sollevata dagli zoccoli dei cavalli, maneggiati con maestria dai loro cavalieri. cavalieri occupati a rincorrersi e a sfidarsi a singolar tenzone per poter offrire una rosa, o una promessa di una notte d’amore, alla loro amata (o desiderata amante). Ma qui, nelle sale di castel beseno, si è anche patito la fame, durante gli assalti delle innumerevoli truppe di passaggio. e le prigioni accoglievano chi la fame la pativa per i pesanti tributi imposti. ancor oggi dalle buie stanze sotterranee escono grida e invocazioni a testimonianza della crudeltà dei nobili e degli aristocratici. È questa un’altra storia, il rovescio della medaglia, che spesso si dimentica di raccontare.le due mostre saranno un’occasione unica per ammirare pezzi provenienti da importanti armerie europee oltre alla più completa collezione al mondo di armi e armature da combattimento e da parata forgiate a mano da maestri fabbri rinascimentali proveniente dall’arsenale di Graz. la mo-stra sarà ricca di postazioni multimediali, filmati e ricostruzioni scenografiche di grande effetto. tra le armature più preziose che verranno in mostra vi è quella forgiata nel 1571 per l’arciduca carlo ii, realizzata per un torneo organizzato in occasione del suo matrimonio, un’armatura da parata del 1550 realizzata dal

celebre armaiolo Michael Witz il giovane, decorata con foglie di vite, e una splendida armatura per cavallo del 1505-1510 realizzata da Konrad Seisenhofer e daniel i Hopfer. ci sarà poi una ricca collezione di dipinti di scene di duelli e battaglie, di stampe e ritratti di personaggi e cavalieri, tra cui il celebre ritratto dipinto da rubens raffigurante l’imperatore carlo V proveniente dalla residenzgalerie di Salisburgo. con l’apparire delle armi da fuoco, questo mondo incantato sparì. la voce dell’ariosto si alzò alta nell’orlando Furioso, condannando gli archibugi perché ritenuti vili e infingardi di fronte al coraggio e all’audacia del cavaliere che combatteva con spada, lancia e cavallo secondo le regole cavalleresche. Ma ormai era un’altra storia. Storia che fu tramandata, secolo dopo secolo, dagli sto-rici e dai bambini, mentre il resto del mondo rincorreva le armi più micidiali, chimiche e batteriologiche, sgravandole da ogni ideale, valore e sogno. Soprattutto separandola dal desiderio di conquistare il cuore e la mente di qualche giovane dama.

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la stagione più calda regala il desiderio di freschezza, anche sul-

le nostre tavole. le tempe-rature elevate e la crescente voglia di stare sempre all’aria aperta invitano spontanea-mente ad uscire dalle cuci-ne tradizionali ed a godersi al meglio gli spazi fuori casa … la miglior ricetta per vivere con leggerezza pranzi e cene sotto il solleone? ingredienti freschi , genuini e naturali; pietanze appetitose, sempre accompagnate da tanta frutta e verdura. combinazioni fan-tasiose in grado di fornire al nostro accaldato organismo le indispensabili sostanze nu-tritive in chiave decisamente più leggera, più fresca e con tutte le eccezionali caratteri-stiche dei sapori inconfondi-bili della tradizione italiana e mediterranea. tutti da assaggiare questi sapori freschi dell’estate, dai colori allegri e frizzanti e

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dal gusto semplice e leggero. con gli amici in riva al lago, su una terrazza ombreggiata, nei prati delle nostre montagne … d’estate non manca l’oc-casione per stare insieme e per apprezzare quanto la bella stagione ci offre. per stupire i vostri cari, tante simpatiche preparazioni alla griglia, da far venire l’acquolina in bocca.

il BarBecuee la grigliatala storia della cucina inizia proprio dalla cottura del cibo sul fuoco. Gli uomini primi-tivi cuocevano così carne e pesce, con le stesse finalità dell’uomo moderno … certo la tecnologia oggi ci permette di utilizzare strumenti speci-fici anche in questo campo, per una riuscita ottimale del più classico dei pranzi all’a-perto. l’attuale barbecue – sem-pre più spesso semplifica-to in bbQ – pare nasca dal termine “barbacoa”, che definisce nello specifico la griglia fatta di tronchi ideata dalle popolazioni caraibiche per cuocere carne e pesce sul fuoco. Un’altra versione

sull’origine del nome riporta invece all’espressione france-se “de la barbe a la queue”, per indicare proprio la cottura di un animale “ dalla barba alla coda”, ossia tutto intero. anche in virtù di queste cu-riose derivazioni storiche e preistoriche, nel terzo Mil-lennio il bbQ occupa anco-ra un posto di tutto rilievo: esistono chiare e definite regole per ottenere risultati ottimali e non è raro trovare indicazioni in merito su riviste specializzate di cucina; si ha notizia anche dell’attivazione di corsi organizzati da grandi cuochi per apprendere tutti i segreti di un’ottima grigliata.

seMplici indicazioni per una grigliata perFettaScoperto che anche il barbe-cue - pur mantenendo la sua connotazione conviviale, del-lo stare in compagnia e all’a-ria aperta – non è scevro da regole di carattere culinario, è importante tener presente anche ulteriori dettagli di tipo organizzativo e qualche preci-sa indicazione sulle modalità, per una buona (anzi buonis-

sima) grigliata. programmare un bbQ significa innanzitutto informarsi sulle previsioni del tempo: primi ingredienti sono sicuramente il sole e quella leggera brezza che facilita l’o-perazione. e’ buona norma prevedere comunque una va-lida alternativa (il cosiddetto “piano b”) in caso di pioggia e considerare location al-ternative al prato, dotate di tettoia. la cottura alla brace conferi-sce un indubbio sapore ai cibi e lascia la sua caratteristica impronta olfattiva anche su indumenti e capelli … ciò non vuol dire trascurare la buona educazione! da evitare quin-di, anche se siamo in libertà e non viene richiesto nulla di formale – la classica canottie-ra; via libera invece a qualsia-si indumento di cotone, che è facilmente lavabile, non trat-tiene gli odori e permette di essere a proprio agio, nonché presentabili.

i tipi di BarBecue:Quale scegliere?le evoluzioni tecnologiche anche nel campo della cottu-ra alla griglia lasciano ampio

margine di scelta. non resta che orientarsi sui sistemi più tradizionali o su quelli di ul-tima generazione. Secondo quali criteri scegliere il bar-becue? importanti indicazio-ni in merito si ottengono nei negozi specializzati, come da Franzinelli di trento: vasto as-sortimento per ogni specifica esigenza in fatto di grigliate, da quelle da giardino a quelle da balcone, da quelle per le grandi occasioni a quelle più informali. il tutto nel nome della sicurezza e nella asso-luta garanzia della genuinità dei cibi.

carne e pesce:cottura e dintorniil problema più dibattuto in fase di grill riguarda la cottura delle carni: al sangue, media o ben cotta? per acconten-tare tutti gli ospiti conviene procedere per gradi, asse-condando così tutti i gusti e le preferenze in fatto di consi-stenza. indispensabile innan-zitutto la qualità della materia prima ed assolutamente ne-cessari i consigli degli inten-ditori sulle parti che meglio si prestano alla cottura su grill:

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ottimo riferimento in questo duplice senso la macelleria eccher di pergine Valsugana.acquistati tagli e parti ido-nee, è preferibile partire da tutte le cotture più rapide, lasciando per ultime quelle più forti. per quanto riguarda le quantità, è bene prevede-re cibo in abbondanza, ossia dosi decisamente superiori a quelle previste per un pran-zo “seduto”. il concetto vale anche per posate, bicchieri e tovaglioli: nei pranzi estivi ci si muove, si gira, si chiac-chiera ed è piuttosto facile perdere di vista portata e relativi accessori. riguardo ad essi, la nuova tendenza ecologica e volta al rispar-mio, lascia intravedere una netta preferenza di stoviglie in materiale lavabile, accan-tonando plastica e derivati. la tovaglia rispolvera lo stile più campagnolo e si presenta nei classici quadretti o negli intramontabili fiori, di tutte le dimensioni e di tutte le tinte. nella presentazione delle

carni in tavola è opportuno prevedere una quantità di vassoi tale da differenziare i vari tipi di sapori e di aro-mi: mescolare tutto insieme confonde il gusto e rischia di togliere ad ogni tipo si cibo le sue peculiari caratteristi-che. Se invece il protagonista della grigliata è il pesce, conviene seguire alcune linee guida, indispensabili per ottenere risultati altrettanto memora-bili di quelli conseguiti con la carne. innanzitutto va evita-ta l’impanatura, dando netta preferenza alla marinatura prima della cottura: olio extra-vergine di oliva, sale e succo di limone per le più semplici; alloro, bacche di ginepro, pe-peroncino, prezzemolo, aglio. tutti aromi da aggiungere sin-golarmente o ben assortiti, in modo da assecondare gusti più forti e decisi. per la scelta del pesce è preferibile farsi consigliare dagli esperti del settore, come la pescheria “da enzo” di trento; per gri-

gliate di grande effetto non possono comunque manca-re sogliole, scampi e coda di rospo. accompagnamenti ideali sono le verdure griglia-te, le verdure fresche e la tradizionale bruschetta con pomodoro.

le BeVande: gradite, indispensaBilidurante la classica griglia-ta – complici il caldo, il cibo speziato e molto saporito, la compagnia degli amici – scor-rono litri di bevande, alcoliche ed analcoliche. È consigliabi-le provvedere per tempo e ri-fornirsi in abbondanza consi-derando gusti, età, esigenze e pietanze da accompagnare. la soluzione è a portata di mano, anzi di bicchiere: da “bevicosmo” a trento sono sempre a disposizione qualità e quantità, per tutte le neces-sità e con vasto assortimento di marche. acqua, birra, vino, bibite ed anche liquori, per il gradito epilogo della grigliata estiva.

ultiMissiMealla grigliaSe il bbQ si svolge in un parco pubblico, non vanno dimenticati contenitori per i rifiuti e una particolare atten-zione a posizionare l’attrez-zatura necessaria in luogo raccolto, per non invadere in maniera considerevole spazi che sono comunque di comune utilizzo. Se il barbecue si tiene in casa – terrazza o balcone – va considerata l’ubicazione del braciere, per evitare le lamentele dei vicini, che po-trebbero aver qualcosa da dire sugli effluvi pregnanti della festa e sulle profuma-zioni dei bucati stesi nella zona limitrofa… non vanno dimenticati tutti quegli elementi che costitu-iscono il naturale contorno di una grigliata: attrezzi e palette diversificati per ali-mento, guanti termici, rotoli di carta, contenitori per gli eventuali avanzi, sia cotti, sia crudi. ■

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Siete a 2000 metri di altezza, nel cuore del catinaccio ro-

sengarten, attorno a voi i gruppi del sassolungo, del sella, la Marmolada, il sasso Vernale, la cresta del costabella, il Buffaure, i Monzoni e la Valaccia. più in là il gruppo del latemar, le pale di san Martino ed il lagorai. Queste sono “solo” le cime, che si possono ammirare dall’altopiano del ciampe-die, il “campo di dio”, una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle dolomiti raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le seggio-vie da pera di Fassa. dall’arrivo degli impianti, le opportunità di escursione spaziano dalla comoda pas-seggiata pianeggiante per-corribile anche spingendo il

nel cuore del catinaccio roSenGarten, attorno a Voi i GrUppi del sassolungo,del Sella, la MarMolada, i MonZoni e...

540 ciampedie-Gardeccia, permette di avvicinarsi al-la natura di alta montagna grazie agli interessanti punti didattico/informativi disposti lungo il percorso.il sentiero delle leggende, si sviluppa lungo la strada forestale da pian pecei a Gardeccia, lungo la quale si trovano i riassunti di sei leg-gende legate ai monti e ai luoghi attraversati. ■

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nel regno di re laurino

passeggino fino alle vie at-trezzate e scalate in parete. in ogni caso è sempre buona norma affidarsi all’esperien-za e alla sicurezza di una gui-da alpina.tutta l’area è servita da nu-merosi sentieri e percorsi ben segnalati che consento-no di esplorare l’intero grup-po del catinaccio, di arrivare ai piedi delle famose torri del Vajolet o all’incantevole lago d’antermoia, per citare solo qualche idea. nella zona vi sono oltre 20 rifugi alpini di cui 6 a pochi passi dall’arri-vo degli impianti. in alcuni è possibile anche pernottare per godere della bellezza ine-guagliabile del cielo notturno in alta montagna. osservare le stelle da oltre 2000 metri

di quota è davvero un’espe-rienza da non perdere e che rimarrà impressa nella me-moria.la zona del ciampedie è particolarmente indicata per la famiglia grazie all’attenzio-ne rivolta ai più piccoli. all’ar-rivo della funivia è attiva una struttura per la permanenza giornaliera dei bambini con un grande parco giochi do-ve i piccoli possono essere affidati a personale esperto per concedersi al totale relax, magari comodamente sdra-iati sulla terrazza di qualche rifugio.interessanti sono i due per-corsi tematici: il sentiero del-la foresta ed il sentiero delle leggende. il sentiero della foresta, lungo il sentiero

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drodesera dal 20 al 28 luglio indaGHerà la conteMporaneità centrando la SUa ricerca VerSo Un proGetto draMMatUrGico SUlle diVerse declinazioni e deriVazioni del FolK

il senso profondo di ap-partenenza a una realtà o a un gruppo culturale

si può esprimere anche at-traverso la rassicurazione protettiva del folclore popo-lare. la trentaduesima edi-zione di dodesera con lo slogan “We folk!” ha fatto

“We FolK!”

propria questa convinzione e si manifesta, staccandosi dalla realtà e immergendosi nelle sue radici storiche, nei rituali del folk, nella culla di nuove e vecchie tribù. la centrale di Fies dal 20 al 28 luglio indagherà la con-temporaneità centrando la sua ricerca verso un pro-getto drammaturgico sulle diverse declinazioni e deri-vazioni del folk per esplorare

(e tua madre) che tutto sta andando e andrà per il me-glio…”.nello specifico il corposo programma si articolerà attorno a diverse tipologie di spettacolo rappresenta-te negli originali spazi della centrale. in primis trove-remo, come ormai è con-suetudine da cinque anni, la temporary gallery (dal 20 al 28 luglio) che funge da

tutte quelle aree d’interse-zione tra territori artistici che difficilmente si prestano ad essere rinchiuse in una de-finizione univoca: “Santuari per rituali magici casalinghi e nuovi totem a protezione di te stesso e della tua crew d’appartenenza. tentativi sciamanici, primitivi, magici, o forse capaci per un attimo di autoconvincerti, rassicu-rare la tua cara generazione

di lara deflorian

l’estate in Vigolana è una stagione unica, fatta di sole, colori, sapori ed emozioni che fanno stare bene. il con-

sorzio turistico della Vigolana è lieto di presentare l’iniziativa estate in Vigolana, un ricco calendario di appuntamenti in programma dal 24 giugno al 16 settembre con tante sorprese, tutte nell’ottica del benessere all’aria aperta. dal 25 giugno al 31 agosto dieci settimane dedicate alla scoperta del territorio, dei suoi prodotti e delle esperienze che si possono fare per imparare divertendosi: pomeriggi tra passeggiate con l’accompagnatore di territorio, visite alle nostre aziende agricole e laboratori per grandi e piccoli. per tutta l’estate sarà tempo di “Benessere in Movimento”: l’al-topiano è un luogo perfetto per le escursioni a piedi e in mountain bike, negli splendidi sentieri tra le vette della Vigolana e della Marzola, con vedute mozzafiato sul lago e sulla montagna. tre proposte, fino al 16 settembre, diverse in com-pagnia dei nostri istruttori: Il regno

della mountain bike, Cammino con gusto ed Esperienza cammino. inoltre, ogni giovedì sera, “per il centro sotto le stelle a Vigolo Vattaro”, il centro storico prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della pro loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena.il 29 luglio festa musicale in località doss del Bue, suggestivo balcone al cospetto della Vigolana: momenti di musica bandistica immersi nella natura. infine, la campagna è ricca di prodotti semplici che diventano piatti prelibati

se cucinati con sapienza. Questo è quello che fanno ogni giorno i nostri ristoratori: trasformano un pugno di farina in una gustosa polenta o in uno sfizioso dessert, raccolgono i primi funghi di stagione e creano invitanti antipasti e primi piatti, se-lezionano i migliori frutti di bosco per dar vita a aperitivi e trionfi di dessert. Sono le antiche ricette di una volta, rivisitate e rinnovate.info: www.eventivigolana.com

in Vigolana alla Scoperta del GUSto e del beneSSere

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DialoghiSilentiPietro WeberDavid Aaron Angeli

Installazioni a cielo aperto nei Canyon della Val di Non

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filo conduttore e da cassa di risonanza della tematica individuata per la nuova edi-zione. nata come ulteriore strumento di dialogo col pubblico, accessibile gratu-itamente a tutti e situata nel cuore della centrale, sarà riempita, dai diversi artisti coinvolti, di contenuti icono-grafici potenti e fortemente comunicativi.per quanto concerne le rap-

presentazioni quest’anno si potrà conoscere, tra gli altri, la dimensione intima fuori dagli schemi comuni creata in una site-specific dai per-former, con base a bruxel-les, Heine rosdal adval e Yukiko shinozaki (27 e 28 luglio). lo spettatore sarà poi coinvolto, al fine di creare un probabile senso di appartenenza popolare, nei “giochi di strada” proposti dal collettivo tedesco invi-sible playground (21 e 22 luglio). Si passerà inoltre alla rappresentazione ludica del collettivo rumeno appara-tus 22 (27 e 28 luglio) che indaga il presente e gli anti-chi riti collettivi per scacciare gli incubi del domani e alla performance che esplora il teatro in tutte le sue forme

degli artisti, di varia prove-nienza, nada productions (28 luglio). con alessandro Sciarroni si avranno delle in-cursioni nel folk sopravvis-suto alla contemporaneità, attraverso il fenomeno del-la danza popolare (21 e 22 luglio) e dell’iconografia del ballo di gruppo texano (23 luglio), utilizzata anche nel montaggio del film in tem-po reale del gruppo belga andros zins-Browne (24 e 25 luglio). non mancheranno poi le nuove produzioni degli artisti della Factory di Fies come dewey dell (19 e 20 luglio), anagoor (dal 26 al 28 luglio), Marta cuscunà (22 luglio), codice ivan (20 luglio), Francesca grilli (27 e 28 luglio).dopo il più che felice debut-to italiano, avvenuto sempre a Fies due anni fa, tornerà a drodesera l’ipnotica com-pagnia belga peeping tom (20 e 21 luglio) in grado di creare, soprattutto attra-verso movimenti plastici e contorsionistici, suggestivi microcosmi tragici, devianti e grotteschi al tempo stes-so. oltre alla performance multimediale degli studio 5 (24 e 25 luglio) con sede a Vienna, da parigi sarà a drodesera Vivarium stu-dio (26 e 27 luglio) con un teatro innovativo multidi-mensionale, nella proposta di una ritualità quotidiana di un drammatico microco-smo. per quanto concerne i protagonisti della ricerca ita-liana, torneranno al festival MK (24 luglio), accademia degli artefatti (23 e 24 lu-glio), cosmesi (dal 20 al 22 luglio), collettivo cinetico (22 luglio).drodesera sarà infine arric-chito dalla presenza di fo-tografi che utilizzeranno la loro strumentazione tecnica e artistica per osservare la società contemporanea e da altri artisti visivi e giovani stilisti che realizzeranno una serie di progetti speciali per il festival. ■

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la propoSta della dodiceSiMa ediZionedi trentino danZa eState cHe Si SVolGerà dal 26 agosto all’1 setteMBre nei diVerSi SpaZi MeSSi a diSpoSiZione dal coMUne di teSero

anche quest’anno la federazione trentina delle scuole di danza

si è impegnata nell’orga-nizzazione e nella proposta della dodicesima edizione di trentino danza estate che si svolgerà dal 26 agosto all’1 settembre nei diversi spazi messi a disposizione dal comune di tesero. la gran-de diffusione della disciplina

danZestate

tersicorea e le false aspet-tative di successo presenti soprattutto negli ultimi anni per merito o per demerito, a seconda dei diversi punti di vista, di trasmissioni televisi-ve fa sì che l’organizzazione di eventi formativi inerenti la danza puntino sulla qualità e, soprattutto, sulla professiona-lità. a tal proposito i direttori artistici di tde commentano:

meglio si possa trovare sulla scena nazionale e internazio-nale. e anche chi non intende salire verso le alte vette del professionismo e vuole sem-plicemente studiare danza per hobby, può però avere le conoscenze giuste attraverso l’insegnamento di docenti e artisti qualificati.”lo staff dei docenti coinvol-ti quest’anno è stato quindi

“È necessario far capire ai giovani che diventare danza-tore professionista prevede uno studio e una preparazio-ne che solo una formazione seria e adeguata possono dare, per questo trentino danza estate punta da anni sulla formazione, ospitando in trentino docenti e coreo-grafi di fama internazionale in grado di offrire quanto di

di lara deflorian

l’estate a caldonazzo è ricca di eventi: spettacoli, ani-mazione e shopping. le vie del centro faranno da

cornice alle serate di “incontriamoci in centro” e alle corse del trenino e l’apertura dei negozi verrà prolungata fino alle ore 22.l’ iniziativa nasce come proposta di rilancio del centro commerciale natura-le e del centro storico ed è organizzata da oGp events e dal consorzio centriamo caldonazzo con la collaborazione del comune e della locale cassa rurale.l’evento, che avrà luogo nella piazza del Municipio, preve-de serate allietate dalla “tombolissima di caldonazzo” che si svolgerà per tre mercoledì a partire dal 25 luglio e prevede ricchi premi offerti dai negozi aderenti al consor-zio centriamo caldonazzo. le stesse serate proseguiranno con concerti, spettacoli di liscio e latino-americano e corsi di ballo.dalla mattinata di venerdì 13 luglio verrà attivato il ser-vizio del trenino turistico che permetterà di percorrere

le vie principali dell’abitato e costeggiare il lago fino al 2 settembre. anche le serate offrono intrattenimenti per i più piccoli grazie agli eventi “caldonazzo a misura di bimbo” che prevedono spettacoli a cura del Museo della Scienza e del teatro strada per bambini con Mela clown & cirimballo, laboratori di trucco e di creazione di sculture di palloncini con cristiana e a cura dell’associazione “il sogno”, giochi vari seguiti dagli animatori di “Sportivando”, concerti e molte altre attività.

a caldonaZZo “incontriaMoci in centro” e... trenino

Frederic Olivieri

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rinnovato e oltre alla con-solidata presenza di Bella ratckinskaia e paola Vi-smara per la danza classica, di dominique lesdema, Michele pogliani e Mile-na zullo per la danza mo-derna e contemporanea, di tony stone e dominique lesdema per l’hip hop, di Belen e saxo per il ragga-jam e di gianluca Ferrato per il musical, troveremo per la prima volta Barbara prot-ti (danza classica), Beatrice Bodini (danza contempora-nea), immaculada ortega (flamenco), erika silgoner, considerata uno dei giovani talenti nel panorama coreo-grafico europeo della danza moderna e contemporanea, Michael cassan, danzatore e coreografo francese protago-nista di musical internazionali, desdon Killa, ballerino fran-

cese riconosciuto da tutta la scena dell’hip hop mondiale come il più geniale ed eclet-tico insegnante e coreografo, nonché protagonista del film Streetdance 2. la presenza più importante di questa edi-zione di tde sarà sicuramen-te quella di Frederic olivieri, dal 2006 direttore della Scuo-

la ballo del teatro alla Scala di Milano. a tesero terrà per tre giorni un master class di danza classica rivolto ad al-lievi di livello avanzato, che intendono avviarsi al mondo del professionismo o che vi sono già entrati. “l’obiettivo è di avviare una collaborazio-ne sempre più intensa con l’accademia teatro alla Scala e in particolare con il diparti-mento danza - sostengono i direttori artistici - il progetto sarebbe quello di creare una sorta di campus, ritiro estivo per i giovani danzatori della Scuola di ballo del teatro alla Scala, che tutte le estati potrebbero usufruire di una struttura peraltro già esisten-te a tesero, che sarà sistema-ta e adattata alle esigenze dei giovani ballerini.” in definitiva trentino danza estate vuole essere una vacanza-studio per danzatori, coreografi e docenti provenienti da tutta italia e dall’estero, i quali per una settimana si ritrovano in-sieme per formare nuovi ta-lenti, affinare nuove tecniche, creare nuove coreografie.l’offerta della rassegna si completa infine con gli ap-puntamenti serali che preve-dono, tra gli altri, un contest d’hip hop e di breack dance (30 agosto) e la presentazio-ne, sempre al teatro comuna-le di tesero, dello spettaco-lo di danza Under the tree’s voices (29 agosto), messo in scena dalla compagnia 3d-3dinamiche diretta dall’arti-sta trentina Francesca Man-frini. ■

29 luglio Suoni di Bande in Vigolana

Per il centro sotto le stelle a Vigolo Vattaro

Dal 5 luglio al 30 agosto

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diventato anno dopo anno un appunta-mento fisso dell’e-

state con la musica classica e con il pianoforte, torna in trentino-alto adige/Südtirol per la sua quinta edizione il Festival più piano, ras-segna musicale itinerante che toccherà diverse località turistiche della nostra regione tra i mesi di luglio ed agosto. caratteristica del Festival più piano è la presenza del pia-noforte come strumento solista e nella musica da camera, ma anche per se-rate dal taglio diverso dove più arti s’intrecciano con le note della tastiera. Questo è il caso di due appuntamenti in cui il festival ospita la dan-

za ed i burattini. il 4 agosto il burattinaio trentino lucia-no gottardi porterà la sua magia a palazzo calepini, sede della Fondazione cari-tro in via calepina a trento, raccontando la sempre affa-scinante storia di pierino e il lupo, musicata dal composi-tore russo Sergej prokofiev. Mentre il 7 agosto, sul palco del paladolomiti di pinzolo, la danzatrice e coreografa tede-sca stefanie goes si esibirà in un passo a due per piano e

la QUinta ediZione del FestiVal concertistico reGionale Si terrà dal 25 luglio al 14 agosto:13 concerti SUl territorio reGionale tra recital, caMeriStica ed incontri artiStici

to chitarra e pianoforte (trio rospigliosi a roncegno il 29/7) o clarinetto fagotto e pianoforte (trio del sebi-no al Salone imperiale della Mendola il 6/8). non manca lo spazio per il canto, e più precisamente per la voce di soprano, che sarà protago-nista dei primi due concer-ti, che si terranno lo stesso giorno, il 25 luglio, ad arco e a cavalese. ■

ancora “più piano”

giraud a trento il 25/7; christoph soldan ad arco il 9/8) e due italiani (letizia Michielon a cavalese il 1/8; Maurizio Moretti a cavale-se il 13 e a pinzolo il 14/8), mentre la musica da camera propone sei appuntamenti con diverse formazioni, dal duo con violoncello (cavalese 8/8) al quattro mani pianistico (caldaro 10/8), ma anche trii meno frequentati come flau-

danza. i programmi musica-li offrono una rosa di opere classiche dal Settecento al novecento storico, con un omaggio particolare al com-positore claude debussy, di cui ricorrono quest’anno i centocinquant’anni dalla na-scita. cinque concerti sono dedicati al recital pianistico, sempre amato dal pubblico, e vedono protagonisti due artisti stranieri (Bertrand

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precisiamo subito. non si tratta di un torneo della fa-mosa battaglia aereo-navale che si faceva a scuola,

nascondendo i foglietti fra le pagine del testo scolastico. niente. “4b- acqua! 8F- affondata!” non sono nemmeno le manovre estive della nato.Si tratta semplicemente di un mini raduno di sottufficiali motoristi dell’aeronautica Militare che, come ogni anno, da quando, nel 2003, hanno festeggiato i 50 anni d’ingresso alla Scuola Specialisti di caserta (nel non più tanto vicino 1951), ci hanno trovato gusto. Finché gli aerei decollano, si radunano, assieme alle gentili consorti, un po’ qua ed un po’ là per l’italia bella. caserta, cagliari, la Sila, tonezza del cimone, dobbiaco. Quest’anno è toccato a levico terme. il fatto un pò curioso è che il raduno si terrà, dal 1 al 7 luglio in questa località, presso il circolo Sottufficiali della Marina Militare. Questo grazie alla comprensione e totale disponibilità della Marina Militare, dei suoi massimi dirigenti di roma, del comandante del circolo di levico lgt carlo Montanaro, nonché del suo “equipaggio”.tutto questo con spirito cameratesco e nella fratellanza d’armi, ospitati in una magnifica residenza immersa nel verde così, tra una partita a burraco, una gita in montagna, e, magari, una veloce cura di fanghi per eliminare eventuali “piccoli acciacchi”, si tra-scorreranno alcuni giorni in piacevole compagnia. Si riparlerà del corso, delle imprese aeree, dei camerati lasciati per strada e, logicamente, del prossimo incontro a… si vedrà l’anno prossimo! (Fabio Oss)

incontro aereo-naVale a leVico

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70tmluglio

trentinopanorama

la stagione Miss italia, arrivata alla 73° edizio-ne e capitanata dalla

patron patrizia Mirigliani, è ormai iniziata a gonfie vele, con le passerelle delle giovani aspiranti, con le piazze gremi-te di gente e con le emozioni dell’attesa del verdetto delle giurie. Miss expo Mezzoco-rona ha aperto la stagione, seguita da Miss pergine, Miss allo Zenit-laives, Miss trento, Miss Volti alla luna e Miss levico, tutte tappe dove non è mancato il calore e il sostegno del pubblico e la grande voglia delle parte-

cipanti, in età compresa tra i 18 e i 26 anni, di vivere un “gioco ” che oltre a divertire permette di acquisire mag-giore sicurezza e grinta in se stesse.Miss trento, in una calda serata estiva, ha visto l’af-fluenza in piazza Fiera di ol-tre 3000 persone, dove 20 emozionate ragazze si sono contese l’ambito titolo di Miss trento, corona andata a sara zanotelli, studentes-sa di giurisprudenza, 22enne di San Michele all’adige. in passerella anche le collezioni di ottica romani, anna Gad-do, Marta Sala e del centro

oraMai lanciatiSSiMa l’edizione 2012 della KerMeSSe GUidata da patriZia MiriGliani. sonia leonardi, reSponSabile per il trentino alto adiGe, cHiaMa a raccolta le aSpiranti MiSS

za è anche la moda, la tradi-zione, la musica e la cultura. le iscritte sono numerose, e numerose sono per loro le opportunità lavorative che si aprono a seguito della loro partecipazione a Miss italia”. le iscrizioni sono aperte e gratuite: 0461 239111 [email protected]. ■

MiSS italia

termineranno il 19 agosto nel-la bella new entry che ospite-rà la finalissima per l’elezione di Miss trentino alto adige: cogolo di pejo.di seguito le località che ospiteranno le nostre serate: Spiaggia Ulivi a riva del Gar-da, Mezzolombardo, Sarno-nico, ortisei, canazei, lizza-na, tione, Vipiteno, Merano, pinzolo, Mezzano, San Vigilio Marebbe, cles, Shenna, an-dalo, Glorenza, S. leonardo passiria, Vermiglio, Fiera di primiero. (www.soleoshow.com)sonia leonardi: “ringra-zio le località che anche quest’anno hanno ospitato le nostre manifestazioni, dove protagonista oltre alla bellez-

Moda canossa che hanno permesso alle ragazze di es-sere delle vere indossatrici per una sera. Un ringrazia-mento va a: al comune di trento, Giacca costruzioni elettriche, assitrento (itas), cassa rurale di trento, can-tine rotari, internorm, apt trento, Monte bondone e Valle dei laghi, Grand Hotel trento, Solarplus e trentino Marketing Spa; un sentito grazie anche al settimanale bazar e alla rivista mensile trentinoMese.Sul podio anche Miss roc-chetta, Miss Wella Vanity club e Miss Solarplus, che si guadagnano l’accesso alle Finali regionali, che si svolge-ranno a partire da fine luglio e

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Sara Zanotelli

71tmluglio

trentinopanorama

“il deserto dei tartari” è forse il romanzo più noto di dino buzzati.

nel 1940, il grande scrittore milanese pubblica un roman-zo che lo inserisce immedia-tamente nel novero dei più importanti scrittori italiani del novecento.adesso, l’autrice attrice Mau-ra pettorruso ne ha curato un adattamento teatrale, affida-to alla regia di carmen Gior-dano e all’interpretazione di Woody neri. Una produzione trento Spettacoli che vedrà l’esordio in una location d’ec-cezione: il Forte larino di lardaro in Valle del chiese. la prima nazionale dello spet-tacolo sarà il 28 luglio alle 21, nell’ambito del Festival altrotempo.la vicenda narrata ne il de-serto dei tartari da dino Buzzati, ambientata proprio in una fortezza, la Fortezza

Una prodUZione cHe Vedrà l’eSordioal Forte larino di lardaro in Valle del cHieSe.la priMa naZionale dello Spettacolo Sarà il28 luglio, nell’aMbito del FestiVal altroteMpo

il deserto dei tartari

di dino buzzati tra i grandi scrittori del novecento ita-liano.il romanzo segue tutta la vita di Giovanni drogo, dal mo-mento in cui questo, ven-tunenne pieno di ambizioni, arriva alla Fortezza bastiani, sua prima destinazione dopo la recente nomina a tenente.la Fortezza, ultimo avampo-sto ai confini settentrionali del regno, domina la deso-lata pianura chiamata “de-serto dei tartari”, un tempo teatro di rovinose incursioni da parte dei nemici. tuttavia, da molti anni nessun attacco è più giunto da quel fronte, e la Fortezza, svuotata ormai della sua importanza stra-tegica, è rimasta solo una costruzione arroccata su

bastiani, ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, sembra potersi inserire alla perfezione nella cornice storica di molti forti presenti in trentino. il pro-getto di allestimento di uno spettacolo teatrale basato sul romanzo di buzzati ha quin-di l’obiettivo di valorizzare al meglio queste strutture, con un evento di forte richiamo e di grande impatto. Woody neri è nato a pe-scia nel 1979. Si diploma alla Scuola alessandra Galante Garrone di bologna e vince il premio Hystrio alla Vocazione 2005. partecipa alla nouvel-le ecoles des Maîtres 2010, corso internazionale itineran-te di perfezionamento teatra-le diretto da Franco Quadri e tenuto dal regista Matthew lenton sul progetto “Won-derland”. a gennaio 2012 de-butta con “elektrika”. Un’o-pera techno, uno spettacolo della compagnia Macelleria ettore in co-produzione con trentoSpettacoli e centro servizi culturali Santa chiara.pubblicato nel 1940, il de-serto dei tartari fu il romanzo che segnò la consacrazione

di silvia acampora

una solitaria montagna, di cui molti ignorano finanche l’esistenza. dimenticata da tutti, essa continua tuttavia a vivere secondo le norme ferree che regolano gli or-ganismi militari, ed esercita sui suoi abitanti una sorta di malia che impedisce loro di lasciarla. i militari che la abitano sono, infatti, animati e sorretti da un’unica, incon-fessata speranza: vedere ap-parire all’orizzonte, contro le aspettative di tutti, i nemici. Fronteggiarli, combatterli, di-ventare eroi: sarebbe l’unica via per restituire alla fortezza la sua importanza, per dimo-strare il proprio valore e, in ultima analisi, per dare un senso agli anni spesi in quel luogo. ■

Dino Buzzati

Woody Neri

72tmluglio

trentinopanorama

aprono i Monaci del “tasHi lHunpo MonastertY group”. Ma c’È ancHe l’orcHestra popolare delle doloMiti

Si apre nel segno del tibet con il concerto del 2 luglio la venticin-

quesima edizione del Festi-val “itinerari Folk”. dieci gli appuntamenti che verranno proposti al Giardino S. chiara fatta eccezione per il primo live che si svolgerà in piaz-za battisti ed avrà come protagonisti i monaci del “tashi lhunpo Monasterty group” (ore 21.30). in segui-to alla diaspora tibetana degli anni sessanta il monastero di tashi lhunpo ha potuto svi-luppare un forte attività edu-cativa e culturale, con l’aiuto dei sostenitori occidentali della causa tibetana, dedican-do un particolare interesse al canto e alle danze cham. l’attività di spettacolo che ha interessato negli ultimi dieci anni questo gruppo di monaci ha reso il Monastero di tashi lhunpo conosciuto in tutto il mondo.sabato 7, al Giardino S.chiara, i suoni saranno quelli della memoria sefardita con il live di “ana alcaide”

itinerari FolK

che presenterà il suo nuovo disco “la cantigua del fue-go”. Si tratta del terzo al-bum, dopo “Viola de teclas” e “como la luna y el sol”, di questa giovane castigliana, nata a Madrid nel 1976, che dalla passione per la musica tradizionale e antica della sua terra ha in pochi anni venduto oltre quarantamila copie dei suoi dischi. il concerto attin-ge a melodie mediterranee, utilizza una notevole varietà di stili e timbriche, si ispira a testi legati alla storia della cultura giudeo-spagnola.

quest’ultimo ha curato in par-ticolare tutti gli arrangiamenti dei brani. emozioni argenti-ne, il 12 luglio, con il tango-cancon dei Melingo, ovvero i suoni del Mali proposti, lune-dì 16, da Bassekou Kouyate e ngoni Ba e quelli mediter-ranei degli ali’nghiastre sul palco lunedì 23. World fusion dal lontano oriente con gli “a Moving sound”, il 31 luglio. la dire-zione dell’ensemble è quel-la di contaminare la musica tradizionale taiwanese con le sonorità alternative e pop della musica acustica occi-dentale. le canzoni vengo-no eseguite con strumenti cinesi tipici come il violino verticale e la chitarra cinese conosciuta come zhong ruan, ma anche con strumenti oc-cidentali. ■

prima assoluta, proprio ad itinerari Folk il 9 luglio, per il progetto “orchestra po-polare delle dolomiti”. l’origine di questo ensem-ble orchestrale risiede in un importante ritrovamento di manoscritti di danze popolari. Si tratta di quaderni scritti in bella calligrafia dai musicisti delle tante orchestrine che nella prima metà del nove-cento, popolavano la vita dei paesi delle valli dolomi-tiche tra Veneto, trentino e Sudtirolo, ma più in genera-le dell’area alpina e prealpina del nord italia. l’idea del pro-getto è quella di far rivivere questi documenti attraverso la costituzione di una piccola orchestra composta da mu-sicisti, appartenenti a gruppi attivi nell’ambito della musi-ca tradizionale, ma anche di formazione classica, nell’area territoriale delle dolomiti.Un ensemble unico con la presenza di una sezione di plettri (mandolini, mandole, chitarre), una sezione di archi (violini, violoncelli e contrab-basso), una sezione di fiati (traverso, ottavino, schwe-gelpfeife, cornamuse, flauti dritti, ocarine), arpa e zither, organetto diatonico e armo-nium, percussioni tradizionali e domestiche e infine le voci. la direzione dell’orchestra è affidata a tommaso lu-ison e Francesco ganassin;

www.itinerarifolk.it

Bassekou Kouyate e Ngoni Ba

Orchestra popolare delle Dolomiti

A Moving Sound

73tmluglio

trentinopanorama

con i suoi musei en plein air, il trentino si è distinto per operazioni

artistiche di questo tipo – sia di carattere temporaneo sia permanente – e con le opere di “dialoghi silenti”, un’area naturalistica di grande bellezza della Val di non, caratterizza-ta dagli spettacolari scenari creati dai canyon e dai corsi d’acqua che la attraversano, diventa protagonista di un nuovo appuntamento che ri-legge il paesaggio trentino in chiave artistica.ideatore e curatore della mo-stra è l’artista pietro Weber, una delle figure più apprezzate della scena trentina contem-poranea, conosciuto per la po-liedricità della sua produzione che spazia dagli studi grafici legati alla figura umana alle grandi opere di arredo di spa-zi esterni, riservando sempre un’attenzione particolare alla sperimentazione su materiali di “recupero” e innovativi co-me i rasanti e gli intonaci di calce idraulica naturale. per le installazioni posizionate lungo i percorsi che attraversano il parco Fluviale novella e il canyon rio sass, si è ispira-to alle donne anguane, figure della mitologia alpina legate

Una MoStra a cielo apertonei canYon della Val di non, con le opere di pietro WeBere daVid aron angeli

dialogHiSilenti

mondo ancestrale e all’inve-stigazione del rapporto tra la dimensione dell’umano e quella del naturale. il contrasto tra i vivaci cromatismi delle opere e l’asperità del conte-sto naturalistico caratterizzato dalla compresenza di acqua e pietra, enfatizza la potenza evocativa delle installazioni portando il visitatore a pen-sarle inscindibili dalla cornice naturale in cui sono state col-locate. il canYon rio sass e il parco FluViale noVellala conformazione della Val di non è caratterizzata dalla pre-senza di profonde forre e orridi sul fondo dei quali scorrono torrenti e corsi d’acqua. i can-yon offrono scorci spettacolari con cascate, gorghi acquatici

all’acqua e simbolo di positi-vità, che si rifugiavano pres-so sorgenti selvagge, fiumi e torrenti. con un’altezza di 7 metri, le 14 silhouette an-tropomorfe create dall’artista colpiscono immediatamente per la loro potenza iconica e la forza materica: la struttura è stata realizzata in metallo e ricoperta da tessuti trattati e dipinti da Weber.nell’intento di evocare un dialogo silenzioso tra mate-ria, natura, simboli e creazioni artistiche, le installazioni so-no affiancate da una serie di coni sospesi tramite un cavo, realizzati con la cera d’api da david aron angeli, giovane artista trentino apprezzato per l’originalità della sua ricerca che unisce in chiave arche-tipica elementi iconografici legati ai temi del sacro, del

e salti, volte rocciose, stalattiti e stalagmiti. in alcuni punti le pareti dei canyon sono distanti appena pochi centimetri e la tipologia della roccia muta a seconda dei tratti, creando una palette cromatica sugge-stiva che disegna sculture e mosaici naturali. il canyon at-traversato dal rio sass e una vasta porzione della forra for-mata dal torrente novella sono stati resi accessibili all’uomo – rispettivamente nel 2001 e nel 2005, con la creazione del parco Fluviale novella –, delineando tratti percorribili a piedi e posizionando passe-relle metalliche sospese nel vuoto in un fascinoso mondo ipogeo fatto di gole profonde svariate centinaia di metri che, finalmente, dopo millenni di “segretezza” possono essere ammirate in tutta la loro poten-za e bellezza.per prenotazioni (obbligatorie):parco Fluviale novella: tel. 0463 432064 - cell. 329 8366160.canyon rio sass: tel. 0463 850000 ■

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trentinopanorama

il carismatico dave Holland accompagnato da un trio americano di grande li-

vello con Kevin eubanks, craig taborn, eric Harland nel progetto “prism” - l’in-glese oren Marshall funam-bolico maestro della tuba che si esibirà con petrella, e l’argentino Javier Girotto, con due affascinanti progetti legati alla sua terra d’origine. Questi alcuni degli spunti so-nori offerti dalla dodicesima edizione del garda Jazz Fe-stival che si è aperto il 26 giugno e proseguirà fino al 15 luglio con lo slogan “il jazz ti divora” scelto per cogliere la passione travolgente di chi ama il jazz. come da tradi-zione, il Garda Jazz Festival si muove con l’intento di soddisfare questa passione, portando nei vari appunta-menti squarci di un territorio artistico molto ampio, che certamente può accontenta-re sia il cultore delle nuove tendenze che l’amante delle

la dodicesiMa edizione Si È aperta il 26 GiUGno e proSeGUirà Fino al 15 lUGlio, con lo SloGan “il Jazz ti diVora”

www.gardajazzfestival.it garda Jazz FeStiVal

più consolidate tradizioni del blues e dello swing. il Festi-val si estende sull’arco di tre settimane nella classica for-mula itinerante fra gli scorci più belli dell’alto Garda: il ba-stione Veneziano di riva del Garda, il borgo medievale di canale di tenno, i castelli di drena e arco, il lungo lago di torbole, la rocca di riva del Garda e le piazze, le spiagge dei vari centri, rappresenta-no lo sfondo poetico ideale per le varie serate. accanto ai nomi di grido, il Festival ospita molti giovani artisti e alcune interessanti big band che trovano nel Garda Jazz

un’importante occasione per mostrare il loro valore. domenica 1 luglio a castel drena spazio al trio otto-lini, d’agaro Zanchini, mer-coledì 4 l’ada Montellanico trio si esibirà all’ Hotel du lac et du park di riva, men-tre giovedì 5 la rocca di riva ospiterà il giordano grossi Quartet. Saranno rosario bonaccorso e Francesco cafiso i protagonisti del con-certo del 6 luglio a canale di tenno mentre sabato 7 il castello di arco ospiterà la performance di Javier gi-rotto e del Quartetto alre-dedorese. il concerto del

13 luglio, nell’area S.Maria di torbole, sarà all’insegna delle note di “tubolibre” ovvero Marshall & petrella. a chiudere il «Garda Jazz Fe-stival», domenica 15 luglio al palameeting di riva , sarà il nuovo progetto «prism» di un fuoriclasse del jazz internazionale come dave Holland. al suo fianco in questa avventura sonora ci sono Kevin eubanks, craig taborn ed eric Harland. in ol-tre quarant’anni di travolgen-te carriera artistica Holland ha toccato sfere espressive come pochi altri hanno sapu-to fare. ■

bande, cori e gruppi rock a volontà nell’estate di eventi proposti nel cartellone di “Giardino d’estate” . promuo-

vere la diffusione e la conoscenza del patrimonio culturale del trentino in alcune delle sue forme più popolari e diffuse: la musica bandistica e il canto corale. È questa la propo-sta di “a banda larga” la rassegna di diciassette concerti organizzati dall’inizio di luglio a fine agosto sul palcoscenico del Giardino del centro S. chiara di trento. il progetto è articolato in diciassette date dedicate ai corpi bandistici e ai gruppi corali. il programma musicale, predisposto dal direttore del corpo musicale “città di trento” M° Michele cont, prevede la presenza di bande e cori provenienti non solo dal trentino, ma anche dall’alto adige e dalla Sicilia. Ha la sigla invece di “il martedì delle band” la serie di concerti che offriranno alle giovani band del trentino l’occasione di entrare a far parte della programmazione estiva della

città. la selezione dei gruppi, curata dal centro Musica di trento, ha portato all’individuazione di nove formazioni del panorama rock, pop e unplugged, rappresentativi della più estesa realtà musicale del capoluogo e non solo. ne è nato un calendario composito, destinato a offrire alla città una serie di serate diverse per tipologia musicale. ad ogni band varrà affiancato un gruppo “spalla”, destinato ad arricchire ulteriormente l’offerta della rassegna. ad aprire il mese di luglio, il giorno 3, saranno i nine livers con un omaggio

a rolling Stones, ZZ top e led Zeppelin mentre l’open act sarà affidato ai chia-roscuro, mentre il martedì successivo on stage ci saranno Billy and the crazy dogs, con il loro rockabilly style preceduti dagli stargazers. Martedì 17 spazio ai seven deadly Folks, fra influenze irish e folk tricolore e ai lemon crow Feet, mentre il 24 on stage gli eterogena, an-che qui sulla linea folk-rock e gli incubo della Farfalla.

“a Banda larga”: al ritMo della MUSica

76tmluglio

trentinopanorama

Si SVolGerà a Baselga di pinè la XXi ediZione di pinÈ MUSica, dal 7 luglio al 1 setteMBre: StaGione di concerti di MUSica da caMera e SinFonica. tornano ancHe i treKKing Musicali e i concerti del sagrato

torna pinè Musica dal 7 luglio al 1 settembre si svolgerà a baselga

di pinè la XXi edizione, sta-gione di concerti di musica da camera e sinfonica che, come tradizione, si terran-no al centro congressi di baselga per il pinè Musica piano Festival, in alcune chiese dell’altopiano e della Valle di cembra per i con-certi del sagrato. Vi sarà anche il ritorno dei trekking musicali in locations naturali per pinè Musicaaltri palco-scenici. la stagione diventa contenitori di tre diversi e complementari percorsi che accompagneranno i turisti per l’intera estate.il piano Festival, fiore

all’occhiello di pinèMusica da undici edizioni, accoglie-rà al proprio interno la prima edizione di Bonporti sum-mer piano_lab una nuova iniziativa di respiro euro-peo in collaborazione con il conservatorio”bonporti” di trento; Mozarteum Uni-vesität di Salisburgo; Ho-chschule für Musik und thea-tre “Mendelsshon” di lipsia; conservatorio Superiore de Musica di Vigo (Spagna). dal 12 al 20 luglio si ritrove-ranno a baselga di pinè do-centi e studenti delle quattro istituzioni europee in un pro-getto promosso e coordinato dal conservatorio di trento nell’ambito nel programma europeo di Mobilità interna-

zionale llp/erasmus con la compartecipazione di pinè Musica.il cartellone 2012, vuole ri-cordare alcune ricorrenze del 2012 anno europeo dell’ac-qua e 150° anniversario del-la nascita dei contemporanei gustav Klimt (1862-1918) e claude debussy (1862-1918) autore che alle sugge-stioni della natura e al tema dell’acqua ha dedicato le sue migliori pagine di musica. l’altopiano di pinè e i suoi laghi diventano quindi corni-ce ideale per rivivere le loro suggestioni: delfi, anacapri, cattedrali sommerse, fan-ciulle dai capelli di lino, fol-letti notturni e menestrel-li, venti, vele e passi sulla

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neve; la natura e le sue leggi irregolari e capric-ciose; i ritmi dell’acqua, delle nuvole, del vento: immagini di stupefacente bellezza saranno al centro dei programmi proposti dagli artisti ospiti. protagonisti arti-sti di primo piano della scena

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internazionale , affermatisi in prestigiosi concorsi (busoni, leeds, Queen eliza-beth) sono tra i pianisti della nuova generazione i più ap-pezzati del pubblico e dalla critica: alexander Meinel (14/7) roberto cominati (15/7) , alessandro taverna(19/7), riccardo zadra (21/7), anna Kravtchenko e l’orchestra Haydn ( 11/8) si esibiranno sul palcosce-nico del centro congressi oltre alla soprano ginevra schiassi (22/7) in un pro-gramma Fin de siécle e i giovani partecipanti del Bon-porti piano_lab che ritrove-remo in un concerto in riva al lago di Serraia il 18 luglio con reflets dans l’eau. il piano Festival si concluderà alla fine di agosto con due appuntamenti cameristici il trio lorenz (26/8) tre giovani musicisti trentini in carriera con un possente programma, beethoven e brahms, e infi-ne il duo gardel (1/9) in una insolita formazione, fisarmo-nica e pianoforte: il program-ma da bach a piazzolla dopo la calorosa accoglienza dello scorso anno torna per i concerti del Sagrato il trek-king musicale che raddoppia con due appuntamenti: il 7 luglio corde pizzicate sulla via del dürer, protagoniste delle chitarre con un percorso

dalla musica rinascimentale al folclore iberico. il percorso musicale in Val di cembra in concomitanza con la Mostra del Müller thurgau toccherà il castello di Segonzano, la chiesa dell’immacolata di Spiazzo di Segonzano e in-fine la chiesa di San pietro a cembra.il 18 agosto sull’altopiano di pinè invece sentieri Musi-cali cello –trekking prota-gonisti gli archi Quartetto prometeo, i Violoncelli dell’accademia di imola, roberta gottardi al clari-netto. i trekking prevedono una giornata di musica, cam-mino e soste golose lungo il percorso con piatti preparati dai risoratori locali per l’oc-casione. la stagione 2012 infine ospi-terà gli appuntamenti di pinè Musica altri palcoscenici in collaborazione i Suoni delle Dolomiti, con CINFORMI e Assessorato alla solidarietà internazionale e alla conviven-za della Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per il Beni librari archivistici e archeologici della Provincia di Trento. Gli appuntamenti, tutti in locations naturali o co-munque insolite, si snoderan-no lungo tutta la stagione da dolomiti d’in canto ( 1/7) al rifugio potzmauer, oFt orchestra Fuori tempo (27/7), notte di rame (28/7) bedollo località acqua Fred-da, gruppo Munay danze, musiche e canti di artisti del mondo (4/8) Banda osiris peri Suoni delle dolomiti (30/8) dosso di costalta.e infine per rendere più pia-cevoli le serate sull’altopiano di pinè una nuova iniziativa di pinè Musica: dopocon-certo a cena con gli ar-tisti in collaborazione con i ristoratori dell’altopiano che a rotazione ospiteranno nei loro locali gli artisti e il pubbli-co con piatti speciali a prezzi promozionali per il dopo con-certo. per informazioni e pre-notazioni apt pinè cembra 0461 557028. ■

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trentinopanorama

il ristorante prime rose riapre nel pieno della sta-gione estiva mostrando la

sua nuova “veste” dopo sette mesi concentrati di lavori di ristrutturazione che hanno visto “rinascere” la vecchia struttura esistente, usata agli inizi del novecento come ba-lera estiva dalle nobiltà che venivano a levico per le cu-re termali e dal 1988 come ristorante e luogo per eventi privati ed aziendali.la famiglia bettucchi, che gestisce il ristorante prime rose da 24 anni, ha deciso che era arrivato il momento, sfidando la crisi, di dare una nuova forma alla struttura esi-stente. la recente ristruttura-zione, realizzata dall’architetto trentino renzo Giovannini, ha saputo valorizzare l’ambiente esterno dotando la location di vetrate con vista spettacolare sul lago di levico: una sorta di cannocchiale architettonico moderno di alluminio, vetro, legno e un’oasi tutt’attorno di parco secolare (parco belve-dere), piante e fiori. l’investi-mento e la scelta imprendito-riale stanno già dando ottimi risultati. la nuova location, oltre ad essere ristorante se-rale (da giovedì a domenica) e pranzo alla domenica, si pre-sta perfettamente per eventi

lo storico locale di leVico terMe, riaprei battenti dopo Una proFonda riStrUttUraZione e pUnta tUtto SU grigliate e serate a teMa, condite ancHe da tanta MUSica

passato è proiettato verso il futuro, con un’offerta culi-naria sempre più ricercata e che trova la soddisfazione dei palati più esigenti. novità gu-stosa la proposta della griglia a vista per grigliate tra amici di carni pregiate e pesce.

la location il nuovo ristorante prime ro-se è dotato di due sale pa-noramiche di circa 140 mq ciascuna, con vetrate apribili con vista sul lago di levico: in ognuna trovano ospitalità fino a 220 posti a sedere e la grigliata a vista organizzata per i buffet profuma l’aria e colora l’ambiente portando la cucina tra i tavoli. la pregevo-lezza della ristrutturazione ha dato ampio respiro anche alla parte esterna, che si presta perfettamente a situazioni di ballo e musica dal vivo. la balera situata subito sotto il ristorante è un luogo open air in cui si tira tardi e si chiu-de in bellezza con un gustoso buffet di piadine bolognesi accompagnate da affettati tipici trentini. ■

www.ristoranteprimerose.com priMe rose

privati ed aziendali. Momenti romantici, pranzi nuziali, cene di lavoro, cerimonie private, si svolgono quindi nella sugge-stione di un contesto naturale e incantevole, valorizzato da una struttura incastonata ma-gistralmente a guardare il la-go. la piacevolezza di questa ambientazione è preziosa cor-nice alle preparazioni gastro-nomiche dello chef-patron alberto bettucchi, coadiuvato dal valido aiuto di Maria rosa Gasperazzo, insieme a elson Geloshi e Giorgio andreatta. Su richiesta degli ospiti o per eventi speciali c’è la possibili-tà di avere ai fornelli anche le

mani esperte e “stellate” del-lo chef alfredo chiocchetti.

la cucinala famiglia bettucchi è da sempre sinonimo di cucina di qualità, un’esperienza che fonde le origini bolognesi con la valorizzazione dei prodotti tipici trentini. Un leitmotiv accompagna la storia della famiglia: «da noi la pasta è solo fresca», afferma ema-nuela bettucchi. ogni mat-tina infatti, viene preparata a mano con cura e con prodotti genuini, come nella più tipi-ca tradizione bolognose; un orgoglio di famiglia che dal

ristorante priMe roseparco belVedere località torricelle 38056 levico terme tel. 0461.706410

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Le malghe sono state costruite a metà strada tra la terra e il cielo. L’habitat risulta essere dolce, idilliaco, ameno. Per questo, una gita ad una malga è sempre l’occasione per intra-prendere un divertente viaggio nella natura, a contatto con gli animali, con una profes-sione antica quanto l’uomo, con paesaggi attraenti e riposanti. I percorsi di questo libro sono stati studiati e scelti, tra i tanti, affinché le famiglie, i bambini, le persone che amano conoscere e divertirsi, possano trovare un equilibrio e un’armonia. I tempi e i dislivelli degli itinerari permettono gite tranquille e rilassanti, passo dopo passo, a stretto contatto con il mondo delle storie antiche, delle leggende, della cronaca di personaggi – i pastori, i malgari, i casari –, che sanno ancora “resistere” in quota.E non ultimo, saper gustare i sapori della terra: il latte di cui si è perso il gusto, le formaggelle le cui forme sono rimaste uguali nei secoli, la ricotta, la primierota “tosela”, il “puzzone di Moena”, i formag-gi freschi e quelli stagionati. In alcune malghe e agritur si può anche parteci-pare alla lavorazione del latte, entrando così in possesso di antichi saperi altri-menti dimenticati.Un vero e proprio mondo si apre di fron-te al camminatore che si accinge a rag-giungere queste mete. Un’immersione in un paesaggio privo di difficoltà e di pericoli, studiato per grandi e picco-li, giovani ed anziani che intendono fare quattro passi in ambienti naturali incontaminati, ricchi di interessi pae-saggistici e culturali.

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trentinopanorama

Molti, a cristo re, po-poloso e popolare rione di trento, si

chiedevano come mai non ci fosse una pizzeria. non molti ristoranti, anche, a dire il vero. così giorgio sembenot-ti, che di ristorazione se ne intende e al quale la voglia di fare non manca affatto, ha aggiunto, a fianco delle capienti ed eleganti sale del suo ristorante everest in cor-so alpini, una sala dedicata alla pizza. Manco a dirlo, con pizzaiolo campano verace e forno a legna. Gianni d’ono-frio, il pizzaiolo, è salernitano e può vantare una lunga e meritoria esperienza nel set-tore, anche in trentino.

dai Menù di aSparaGi ai bolliti, dai piatti tipici trentini alla Vera pizza napoletana

comfort, tanto grande che nel 1958, anche se non solo per questo, venne ribattezza-ta Hotel everest. Ferruccio, scomparso nel 2006, ebbe anche la fortuna di incontrare e nel 1955 sposare, una don-na non solo bella, ma anche di grande carattere e simpa-tia, che lo ha affiancato atti-vamente per tutta la vita. ora lei, gina, pur con qualche ac-ciacco, segue con occhio at-tento, ma benevolo, il lavoro frenetico del figlio Giorgio. il problema è vederlo, Giorgio, anzi fermarlo, preso com’è fra hotel, ristorante, pizzeria, residence Fontana. eh già. chissà se gli rimarrà ancora qualche mezz’ora di libertà per una partita con gli ami-ci... ■

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alberGo riStorante eVerest:ora ancHe pizzeria

Giorgio Sembenotti, con la moglie Marina e le sorelle laura e Vanda, incarna una di quelle positive gestioni a tradizione familiare che in trentino, purtroppo, non

sono frequenti. Fu, infatti, il padre di Giorgio, Ferruccio, che nel lontano 1954 inaugu-rò l’allora albergo Sembenot-ti, una struttura per i tempi all’avanguardia e con tutti i

Giorgio Sembenotti

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Gianni D’Onofrio

82tmluglio

trentinomostre

andrea salVetti a Forte Strino

anche quest’estate Forte Strino in Val di Sole torna protagonista non solo come baluardo storico, ma

anche come spazio espostitivo di arte contemporanea. Quest’anno la galleria Buonanno arte contemporanea di trento ha dato all’artista toscano andrea Salvetti il compito di abitare quel luogo carico di memoria (teatro, nella prima Guerra Mondiale, di sanguinosi scontri, visto che il Forte segnava il confine meridiona-le tra regno d’italia e l’impero austro-Ungarico). salvetti, abituato a studiare attentamente il luo-go in cui espone, si è trovato davanti a pezzi di storia, fortemente legati al rigoglioso e aspro ambiente natu-rale. Uno spazio difficile quindi, non asettico come i consueti spazi espositivi. Ma Salvetti è artista che vive immerso nella natUra, conoscitore delle ritualità legate al lavoro contadino, anch’esso dal carattere duro, dove una catasta di legna però ha anche un fascino estetico e i suoi lavori così ne sono un eterno omaggio. i suoi “nidi” che si offrono da sedute, i suoi “totem” di tronchi in magico equilibrio che nascondono un’anima cava, le sue cataste di cassette per la frutta che diventano ele-ganti e preziose con l’argento del metallo lucente: tutti elementi umili che ricordano il sapore Forte del lavoro e dell’odore di bosco, ma che trasudano poesia da ogni parte per questo loro leggero legame con gli elementi semplici cari a tutti noi. l’evento è organizzato dall’associazione “Storia e Me-Moria di VerMiGlio” in collaborazione con la galleria buonanno arte contemporanea di trento, il comune di Vermiglio e la Società S.G.S. di Vermiglio. in occasione della mostra verrà edito un catalogo con testo critico di Marco tomasini e con foto esclusive dell’allestimento. l’artista sarà presente all’inaugurazione il 14 luglio.

Si faceva chiamare trilluci intuista-Futurista – nome

che era stampato anche nei biglietti da visita – e

passò come una meteora attraverso l’arte trentina

italiana, lasciando dietro di sé una ricca produzione

non del tutto valorizzata. parliamo di umberto Maganzini, nato a riva del Garda il 9 dicembre

1894, morto nel 1965, dopo alcuni mesi di malattia in una

casa di cura, nei dintorni di Firenze. Fu futurista a partire

dai suoi primi lavori del 1916/17 fino ad approdare, negli

anni trenta, ad una figurazione a metà strada tra gli stilemi

del novecento e una delicata metafisica, senza peraltro

tralasciare una sottile vena dinamica e movimentistica.

nel 1986 il Museo di riva del Garda aveva dedicato

una mostra antologica e un catalogo dal titolo “dal

Futurismo alla

Figurazione”, a

cura di Marina

botteri e Gianni

pellegrini.

ora, il Museo,

diventato

MaG, ha

voluto ritornare

ad analizzare

l’opera di

trilluci aprendo

un’importante

esposizione

nelle sale della

rocca di riva del Garda e in quelle della Galleria d’arte

contemporanea di palazzo panni ad arco, cercando

di approfondire il ruolo dell’artista e la sua poetica,

indagando quella voglia vertiginosa di voli che l’artista

scrisse in una poesia del ’37, racchiudendo in questi versi

tutto il senso del suo lavoro.

la mostra, curata da Giovanna nicoletti con testi di

VoGlia VertiGinoSa di Voli Futuristi

roberta cremoncini, luigi Sansone e alberto Maganzini,

presenta una corposa selezione di opere dell’artista: più

di duecento disegni e i lavori degli artisti futuristi che lo

hanno accompagnato. Quest’ultima sezione esibisce una

ventina tra disegni e sculture di futuristi come Giacomo

balla, Mino rosso, Gino Severini e Umberto boccioni

che presentano il mondo della ricerca plastico-dinamica.

dagli studi per le composizioni e per le forme astratte, le

sintesi teatrali e le tavole parolibere, realizzate tra gli anni

dieci e Venti con il pseudonomimo di trilluci, rielaborando

gli insegnamenti delle avanguardie storiche, si scopre

83tmluglio

trentinomostre

l’originalità dell’artista rivano che non ha mai smesso

di tenere i legami con le forze italiane più vive del

movimento futurista.

tra il 1915 e il 1917 Umberto Maganzini, si sposta tra

roma e Firenze, dove viene in contatto con gli artisti dell’

“italia Futurista”. Sulla rivista pubblica due sintesi teatrali

e alcune tavole parolibere. nel 1918 parte volontario

con il nome di ezio Forti nel reggimento alpini. dopo

un breve periodo ritorna a Firenze e, in seguito, a roma

per iscriversi alla Facoltà di Matematica. tra il 1921

e il 1922 partecipa alla Mostra collettiva Futurista a

praga, berlino, düsseldorf. del 1930 è la prima mostra

personale alla casa d’arte bragaglia a roma. Frequenta

gli esponenti della cultura italiana di questo momento:

Mario rivosecchi, Mario la cava, ernesto bonaiuti e

Valerio Mariani. alla fine degli anni trenta lavora come

assistente di Socrate al liceo artistico di roma. nel 1942

è di nuovo in guerra come volontario. nel 1949 partecipa

alla Quadriennale romana.

dopo alcuni mesi di malattia, muore a Firenze il 17 luglio

1965.

trilluci si guadagnerà l’ammissione al movimento

futurista, come si può constatare dagli organigrammi

futuristi che escono a partire dalla primavera 1916: vi

compare sia come

poeta che come

autore di sintesi

teatrali, ma non

come pittore. a

prescindere però da

tali inquadramenti

ufficiali Maganzini

si era tuttavia

guadagnato una

certa attenzione

come pittore

ancor prima che

come poeta.

Fin dal gennaio

del ’16 boccioni

dava conto in “Gli

avvenimenti” della

visita compiuta al

suo studio, annotando che questo giovanissimo trentino

affronta con entusiasmo e sincerità assoluta i problemi

più ardui della plastica moderna, la sua opera è già

considerevole e promette molto.

la mostra chiude il 2 settembre, info tel. 0464 573869 –

0464 583653.

Arco

FiereFiera di s. anna26 giovedì. ore 8-16. info: www.gardatrentino.it.

MercatiMercatino delle pulci21 sabato. centro storico. ore 8-20. Mostra del piccolo antiqua-riato, usato, collezionismo e curio-sità. info: www.gardatrentino.it.

cAldonAzzo

Mostreelio ciola (1938-1996) - arMonia di coloriapertura: da venerdì 22 giugno a domenica 22 luglio. Sala grande dell’ex caseificio. Musicista, pitto-re e mosaicista affronta l’astratti-smo senza abbandonare l’idea della forma trasformata in ricerca introspettiva ed esplosione di note colorate. Ha frequentato studi mu-sicali e pittorici regolari ed artisti internazionali come andy Warhol il centro d’arte la Fonte evidenzia attraverso gli allestimenti il mira-colo artistico di un piccolo centro della Valsugana che al trentino ed all’arte in generale ha dato grandi interpreti. dalla sua morte avve-nuta nel 1996 questa è il primo allestimento delle sue opere che sono nelle case di collezionisti di tutto il mondo.

FolgAriA

MostreliBerio Furlini saBBia colorataapertura: da domenica 1 a mar-tedì 10 luglio. Municipio di Folga-ria - Sala Mostre. Mostra perso-nale. orario: tutti i giorni dalle 16 alle 19.30.

Fondo E roMAllo

Mostre “canYon inarte 2012” - dialogHi silentiapertura: da venerdì 1 giugno a domenica 30 settembre. l’arte di pietro Weber e david aaron angeli nel canyon rio Sass e nel parco Fluviale novella. presenze scultoree che dialogano tra loro, la natura, la storia e i simboli. la leggenda delle donne anguane, donne delle acque, antiche figure della mitologia celtica simbolo di positività che si rifugiano presso selvagge sorgenti e corsi d’ac-qua. i materiali naturali plasmati dall’uomo in figura di cono ven-gono inseriti nella natura selvag-gia dei canyon: un ritorno ad un dialogo sincero. info: apt Val di non tel. 0463.830133; [email protected].

lAgo di TEnno

MostredoMenico diFilippo - MenHir, carte, codici e Manoscrittiapertura: da domenica 17 giugno a domenica 22 luglio. canale di ten-no, casa degli artisti “G. Vittone”. chiuso il lunedì. ingresso gratui-to. orario: 10-12 / 14.30-18. info: www.gardatrentino.it.

lusErnA

Mostregalizia 1914 - i soldati tirolesi trentini nella grande guerraapertura: fino a domenica 4 no-vembre. centro documentazio-ne. orario: 10-12.30 / 14-18. info: tel. 0464.789638; [email protected]; www.lusern.it.

nAgo TorbolE

MostregerMano alBertiapertura: da sabato 30 giugno a domenica 22 luglio. Forte alto. Mostra personale del pittore Ger-mano alberti.

Mostrenudo: s/coperta dell’aniMaapertura: da sabato 28 luglio a domenica 26 agosto. Forte alto. Mostra collettiva d’arte contem-poranea.

PAlù dEl FErsinA

MostreMusil en Bersntol, la grande esperienza della guerra in Valledei MòcHeniapertura: da domenica 13 maggio a domenica 30 settembre. istituto culturale Mòcheno. Mostra dedi-cata a robert Musil, uno dei più grandi scrittori del novecento, autore del romanzo l’Uomo sen-za qualità”. info: www.bersntol.it; [email protected]; tel 0461.550073.

PErginE VAlsugAnA

Mostrericcardo cordero - MacroMondi spezzatiapertura: da sabato 21 aprile a domenica 4 novembre. castello. Mostra in ricordo di Franco ba-tacchi e verrà allestita negli spazi aperti tra le due cinta murarie e nei saloni del castello. info: www.castelpergine.it.

Mostreil senso della Folliaapertura: da venerdì 6 a sabato 14 luglio. Sala Maier. ore 18-22. 120 anni di storia dell’ospedale psi-chiatrico di pergine (1882-2002). a cura di rodolfo taiani.

84tmluglio

trentinomostre

Mostrepatrizia corràsapori di un teMpoSala Maier - piazza Serra, 11. aper-tura: da sabato 30 giugno. Mostra personale. ore 10-13 / 16-22.

riVA dEl gArdA

MercatiVento Vintage1 domenica. info: www.gardatren-tino.it. ore 9-21.

Mostrepinacoteca: testiMonianze FiguratiVe tra il XiVe il XiX secoloapertura: da venerdì 23 marzo a giovedì 1 novembre. Museo “la rocca” - archeologia dell’al-to Garda. Storia: il lago, gli uomi-ni, i tempi.

MostreViaggio al lago di garda - le Vedute FotograFicHe dei lotze 1860-1880apertura: fino a domenica 2 set-tembre. Museo. info: www.mu-seoaltogarda.it.

MostreattiMi in Jazz...apertura: da domenica 27 maggio a venerdì 27 luglio. Mostra perso-nale dell’artista Vigilio Forelli. info: ingarda trentino 0464.554444.

Mostreanna scalFi egHenter. tennisapertura: da venerdì 1 giugno a do-menica 30 settembre. circolo del tennis. riferimento autobiografico ed emozionale legato al passato agonistico della madre dell’artista, è un lavoro dove le regole dello sport sono tradotte nel linguag-gio dell’arte. info: www.museo-altogarda.it.

MostreacHtung Banditen.la resistenza nel Basso sarca. 1943-1945apertura: da giovedì 28 giugno a domenica 4 novembre. immagini dell’epoca scattate nelle vie delle città e dei paesi del basso Sarca, mentre i tragici fatti della guer-ra e della resistenza (ma anche quelli successivi, con i danni, non solo materiali, la ricostruzione e i processi ai collaborazionisti) si compivano. info: www.museo-altogarda.it

Mostreluigina lorenziapertura: da sabato 30 giugno a venerdì 20 luglio. Mostra persona-le. “le sue metamorfosi”. le ope-re esposte evidenziano il percorso artistico dell’artista rivana che da tantissimi anni opera in una ricerca poetica che spazia dalla natura fino all’intima rappresentazione della figura. info: www.gardatrentino.it - [email protected].

MostreVelaMBienteapertura: da giovedì 12 luglio a gio-vedì 29 novembre. Villino campi. Mostra che propone una chiave di lettura diversa della vela: non so-lo un bellissimo sport, ma anche una occasione per essere attenti e rispettosi nei confronti dell’am-biente. corner interattivi e mul-timediali, grazie ai quali è possi-bile ascoltare i rumori del lago, le narrazioni del mastro velaio e del maestro d’ascia, conoscere come le sorgenti sonore antropi-che possono interferire sull’eco-sistema subacqueo, scoprire gli ultimi ritrovati in fatto di efficien-za energetica e l’evoluzione della tecnica costruttiva, toccando con mano i materiali principali di cui è composta un’imbarcazione a vela. info: www.gardatrentino.it.

riVA E Arco

MostreuMBerto Maganzinie il MoViMento Futurista 1894 - 1965apertura: da venerdì 22 giugno a domenica 2 settembre. in occasio-ne del ritrovamento di più di 1000 disegni inediti dell’artista Umber-to Maganzini, il MaG, nelle sedi di palazzo dei panni ad arco e della rocca a riva del Garda, propone una rivisitazione dell’opera del ma-estro con una particolare attenzio-ne alla scomposizione futurista e alla successiva rappresentazione figurativa del reale. info: www.museoaltogarda.it.

roVErETo

Mostregina pane (1939 - 1990) “è per aMore Vostro: l’altro”apertura: da sabato 17 marzo a domenica 8 luglio. Mart. prima mostra antologica dedicata a Gi-na pane (1939-1990), una delle fi-gure più importanti e significative della body art internazionale. info: www.mart.trento.it.

MostreaFro il periodo aMericanoapertura: da sabato 17 marzo a domenica 8 luglio. Mart. Mostra a cura di Gabriella belli con Mar-gherita de pilati e la Fondazione ar-chivio afro. comprende 39 opere provenienti da collezioni pubbliche americane, canadesi e brasiliane. nel catalogo, edito da electa, sono presenti i saggi di raffaele bedari-da, Gabriella belli, adrian r. duran e rosemary Stewart ramsey le schede a cura di davide colom-bo e ana Gonçalves Magalhães, e apparati a cura dell’archivio afro di roma. info: www.mart.trento.it.

Mostredepero 1912.il touring cluB italiano tra FuturisMo e irredentisMoapertura: fino a domenica 2 set-tembre. Mart, casa d’arte Futu-rista depero. a cura di nicoletta boschiero. Un album con fotogra-fie della Val di Fiemme, decorate da depero nel 1912 ritrovato per caso e finora inedito, è il punto di partenza per un’affascinante viaggio alla scoperta di un giova-nissimo Fortunato depero non ancora futurista. orario: martedì - domenica 10-18. lunedì chiuso. info: tel. 0464.431813; n.verde 800.397760; www.mart.trento.it.

MostreFausto Melotti - angelico geoMetricoapertura: da sabato 23 giugno a domenica 30 settembre. Mart. a cura di denis Viva. Una mostra che concentrandosi sulla fase di rina-scita dell’opera di Melotti a partire dagli anni Sessanta. punta a inter-pretare la convivenza di leggerezza e rigore nell’opera dell’artista, con un percorso che metterà in luce una coerenza di intenti molto forte. in mostra anche opere di Kenneth armitage, agostino bonalumi, ale-xander calder, carlo carrà, enrico castellani, Giorgio de chirico, lu-cio Fontana, alberto Giacometti, piero Manzoni, Marino Marini, louise nevelson, pablo picasso. info: www.mart.trento.it.

Mostrecon gli occHi, con il cuore, con la testa. la FotograFia della collezione treVisanapertura: da martedì 24 luglio a domenica 9 settembre. Mart. a cura di: Walter Guadagnini, con Veronica caciolli e Francesco Za-not. la raccolta trevisan è compo-sta da circa 250 opere, 200 delle quali sono state selezionate per questa mostra. Ma la vera singo-larità della sta nella sua ampiezza cronologica: dai primi, affascinanti dagherrotipi si giunge attraverso un percorso segnato da celebri capolavori e da sorprendenti sco-perte, alle più recenti sperimenta-zioni della scena contemporanea. Un’estensione fuori dal comune, che permette alla mostra una no-tevole ricchezza tematica: le vedu-te urbane, il paesaggio naturale, il ritratto e il corpo sono i nodi cen-trali attorno a cui si articola l’espo-sizione. info: www.mart.trento.it.

MostreWilli BauMeister(1889-1955). dipinti e disegniapertura: da martedì 24 luglio a domenica 23 settembre. Mart. a cura di dieter Schwarz, Manuel Fontán del Junco e per il Mart da alessandra tiddia. la mostra raccoglie circa ottanta opere tra dipinti e disegni, provenienti dal Kunstmuseum Stuttgart e dalla

collezione della figlia dell’artista, Felicita baumeister.Sono datate dal 1913 al 1955, anno della morte dell’artista, e offrono quindi una panoramica completa della produzione artistica di Willi baumeister, il cui percorso arti-stico verso un totale abbandono della figurazione è in gran parte rappresentativo dell’evoluzione della pittura astratta in Germania e nel resto dell’europa. info: www.mart.trento.it.

roVErETo

Mostrericostruzione Futuristaapertura: da sabato 23 giugno a domenica 30 settembre. Mart. a cura di nicoletta boschiero. “ri-costruzione Futurista” richiama uno dei testi chiave delle avan-guardie italiane del novecento: il manifesto “ricostruzione futurista dell’universo”, firmato nel 1915 da Giacomo balla e Fortunato de-pero. non solo un documento di elaborazione teorica, ma un vero e proprio spartiacque: allo scop-pio della prima guerra mondiale il movimento futurista stava ab-bandonando l’aggressività degli esordi, per avviarsi verso una se-conda fase caratterizzata piuttosto dall’esigenza di un’arte totale. info: www.mart.trento.it.

TionE

Mostreesposizione della scuola del legno1 domenica. Sala expo centro Studi Judicaria. esposizione ope-re scelte della scuola del legno di praso organizza: centro Studi Judicaria.

MostreMostra FotograFicaapertura: da sabato 7 a domenica 15 luglio. Sala expo centro Studi Judicaria. collettiva fotografica a cura del fotoclub F11 con 15 autori. organizza: centro Studi Judicaria.

TorbolE

FiereFiera di s. Maria Maddalena22 domenica. centro. ore 8-18. info: www.gardatrentino.it.

TrEnTo

MostreVuoto di MeMoria - la riscoperta del Quartiere del sas di trento.apertura: da martedì 24 aprile a domenica 28 ottobre. Spazio ar-cheologico sotterraneo del Sas. Fonti e documenti d’archivio ven-gono esplorati dallo spettatore at-traverso un percorso immersivo. le installazioni multimediali rive-lano immagini, intrecciano voci e documenti d’archivio che raccon-

85tmluglio

trentinomostre

tano il quartiere perduto. orario: 9-13/14-17.30. ingresso libero.

MostreFrancesco cleMenteapertura: da giovedì 7 giugno a domenica 30 settembre. palazzo Wolkenstein - Via Marchetti, 17. Studio d’arte raffaelli. emblems and Mountains: recent Water-colors and works on paper. info: www.studioraffaelli.com.

Mostreil caVallo d’acciaio: storie di ciclisMo, di caMpioni e di Biciclette in trentinoapertura: da venerdì 15 giugno a venerdì 31 agosto. Gallerie di pie-dicastello. il percorso espositivo racconta la storia del ciclismo in trentino dal 1885 al 1985. la mo-stra si sofferma sui grandi campio-ni, sulle biciclette e sulle storie del ciclismo trentino legate alla nascita di questo sport. racconta il mon-do dell’associazionismo sportivo di fine ottocento, lo sviluppo dei primi club, la costruzione delle pri-me piste per velocipedi a trento e a rovereto, le prime leggi sulla circolazione, il pagamento della tassa annuale per le biciclette, il rapporto tra la donna e la biciclet-ta e tra la guerra e la bicicletta, i grandi raduni e i convegni ciclistici, le gite, le prime corse locali e le grandi corse a tappe, le prime bot-teghe di trento e i primi costruttori trentini. info. Fondazione Museo storico del trentino [email protected]; www.museostorico.it.

MostreBenVenuto disertori (1887-1969) - un segno liBertYapertura: fino a domenica 2 set-tembre. torre Vanga. a cura di alessandra tiddia. accanto a inci-sioni ben note di disertori, la mo-stra propone una selezione di dise-gni e grafiche inedite, che suscita-no alcune considerazioni riguardo ai primi anni di attività dell’artista, ancora poco conosciuti, e ipotesi in relazione alla sua produzione xilografica e calcografica. info: www.mart.trento.it.

Mostrelo sguardo sul territorio: la FotograFia per lo studio delle ModiFicazioni aMBientali - il paesaggio del FondoValle atesino da laVis a roVeretoapertura: da giovedì 21 giugno a domenica 19 agosto. Museo del-le Scienze. Mostra fotografica sul territorio trentino, basata sulla tec-nica della fotogrammetria durante la Seconda Guerra Mondiale. info: www.mtsn.tn.it.

Mostrel’uoMo e la Montagnaapertura: da giovedì 21 giugno a domenica 19 agosto. Giunto alla conclusione il concorso fotografi-

co dedicato al rapporto tra uomo e montagna. ora, il momento più atteso, ossia la mostra ospi-tata negli spazi del Museo delle Scienze con le trenta foto finaliste, la vincitrice assoluta del concorso e la foto che ha vinto il “premio di qualità”, attribuito dalla giuria. info: www.mtsn.tn.it.

Mostrei caValieri dell’iMperatore: duello e guerra nelle arMerie rinasciMentaliapertura: da sabato 23 giugno a domenica 18 novembre. castello del buonconsiglio e castel bese-no. Una suggestiva mostra in due castelli dove rivivrà l’affascinante mondo degli uomini d’arme che, vestiti d’acciaio, si scontravano in battaglia o esibivano la loro au-dacia e abilità nei tornei. a castel beseno, dove è stato rivisto com-pletamente il percorso e l’allesti-mento museale, sarà protagonista la battaglia, l’assedio, le armi e le strategie militari, al castello del buonconsiglio si respirerà inve-ce l’atmosfera del duello, dell’a-mor cortese e delle virtù eroiche. Un’occasione unica per ammira-re pezzi provenienti da importan-ti armerie europee oltre alla più completa collezione al mondo di armi e armature da combattimen-to e da parata forgiate a mano da maestri fabbri rinascimentali pro-veniente dall’arsenale di Graz. in-fo: tel. 0461.233770; www.buon-consiglio.it; [email protected].

Mostreluna parKconeY island 1903apertura: da venerdì 29 giugno a sabato 1 settembre. Galleria ar-te boccanera. Mostra collettiva a cura di Fabio bartolini. orario: dal martedì al venerdì 10-13 / 17-21 sab. dom. e lun. su appuntamen-to. info: www.arteboccanera.com.

VAllE di sEllA

MostreHortus aeris di Klaus illi e Bettina BürKleMalga costa. apertura: fino a do-menica 14 ottobre. la coppia di artisti tedeschi ha voluto ricreare un’esperienza di grande sugge-stione, immaginando di condur-re i visitatori in un “contenitore di respiri” a cui hanno dato il nome di “Hortus aeris”. orario: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre: tutti i giorni ore 10-19. ingresso euro 5,00.

VErMiglio

Mostreandrea salVetti - natura_Forteapertura: da domenica 15 luglio a domenica 30 settembre. For-te Strino. orario: 9.30-12.30 / 14.30-17.30. info: www.associa-zionestoriaememoria.it - www.buonannoac.com.

SpaZioeVentart“sMall art”

per il mese di giugno scorso sono stati ospiti a Spazio event art gli allievi del maestro albert dedja. dai

corsi di questo artista abbiamo già visto emergere di-verse personalità interessanti, che poi hanno proseguito in autonomia un proprio notevole percorso artistico. Ma certamente vale la pena prendere nota dei prossimi appuntamenti per l’indubbia importanza della loro va-lenza culturale . nello spazio di pergine Valsugana sarà accolta dal 30 giugno al 22 luglio, una tappa della mostra itinerante “Humanitas” curata da Franco lancetti. la mostra è, in particolare, dedicata alla rappresentazione del volto umano, con tutti i risvolti intrinseci posti sul piano della co-municabilità e della espressio-ne del pensiero. nella serata del 14 luglio, ad ore 21.00, durante il periodo della mostra, ci sarà un evento cor-relato dal titolo “Serata della ri-voluzione” con diversi ritratti-sti in azione dal vivo, la performance multimediale “urlo dell’arte” di paul Sark e la proiezione del video “il Volto” di paolo ober.Questa serie di eventi è stata anticipata il 27 giugno da un’altra interessante iniziativa intitolata “Full time”, costituta principamente dalla performance “Wpn 114” di sergio decarli & il duo lumen, idea realizzata in collaborazione con l’etichetta parafonica netlabel ed i parafonisti del baldo. a cornice di questo progetto, una mostra con ope-re dello stesso sergio decarli, paolo dolzan, Mirko demattè e ivo Fruet che è proseguita fino al 28 giugno e rappresenta un luminoso acco-stamento di di-verse generazioni tra alcuni dei più interessanti artisti locali. lo Spazio event arte concluderà le sue proposte per il mese di luglio, dal 27 fino al 9 agosto, con la mostra d’arte nazionale intolata “small art”, dedicata ad opere di piccolo formato.

86tmluglio

trentinoappuntamenti

Saranno la graffiante voce di noemi, la

comicità di ale & Franz e le note mitiche

della grande Joan Baez –al Summer

Festival di trento – a dare il benvenuto alla calda estate

2012. Un inizio scoppiettante per la stagione più attesa

che, ogni anno, porta in trentino centinaia di migliaia di

turisti.

in particolare, sui sentieri e sulle vette dolomitiche, dove

ancora una volta riecheggeranno i “suoni delle dolomiti”: in cammino verso la musica, sulle

montagne del trentino, dal 30 giugno al 31 agosto. Ytra

le stelle presenti, il violinista Gidon Kremer.

Sempr eper la

musica, si svolgerà a

baselga di pinè la XXi

edizione di pinè Musica, dal 7

luglio al 1 settembre:

stagione di concerti di

musica da camera

e sinfonica. tornano

anche i trekking

musicali e i concerti del sagrato.

nuovo appuntamento anche con il garda Jazz Festival, che proseguirà fino al 15 luglio con lo

slogan “il jazz ti divora”, scelto per cogliere la passione

travolgente di chi ama il jazz.

Si apre nel segno del tibet, con il concerto del 2 luglio,

la venticinquesima edizione del Festival “itinerari Folk”. dieci gli appuntamenti che verranno proposti

al Giardino S. chiara fatta eccezione per il primo live che

si svolgerà in piazza battisti ed avrà come protagonisti

i monaci del “tashi lhunpo Monasterty Group” (ore

21.30, vedi foto).

ancora. la quinta edizione del Festival concertistico

regionale “più piano” si terrà dal 25 luglio al

la Musica, l’eState, le doloMiti: l’incanto

Joan Baez

Joan chandos baez (new York, 9 gennaio 1941) è nota per il

suo unico stile vocale, così come per il suo impegno nei diritti civi-li e nel pacifismo e per l’unione artistica e sentimentale con bob dylan.detta “l’usignolo di Wo-odstock” dopo la sua celeberri-ma esibizione al festival nel 1969, Joan baez è un’icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili, in par-ticolare per l’opposizione alla guer-ra del Vietnam. Fra i suoi brani più celebri ci sono Diamonds & Rust, la cover di phil ochs, There But for Fortune e quella di the band The Night They Drove Old Dixie Down, così come i brani We Shall Overcome, Love Is Just a Four-Letter Word, Farewell Angelina, Sweet Sir Galahad, Joe Hill. in italia ebbe molto successo la sua interpretazione del brano di gianni Morandi, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones.canta da più di cinquanta anni, in molte lingue. nono-stante sia considerata una folksinger, la sua musica negli anni ha spaziato anche nel rock, pop, country e gospel. autrice di molte delle sue canzoni, è nota anche per le sue interpretazioni dei brani degli amici e colleghi Woody Guthrie, pete Seeger, bob dylan, the beatles, Jackson browne, paul Simon, the rolling Stones, Stevie Wonder e molti altri. negli ultimi anni interpreta brani di autori quali Steve earle, natalie Merchant e ryan adams. Ha un’estensione vocale di tre ottave e un particolarissimo rapido vibrato.

14 agosto: tredici concerti sul territorio regionale tra

recital, cameristica ed incontri artistici.

per il teatro, imperdibile l’esordio de “il deserto dei tartari”, tratto dal romanzo di dino buzzati.

Una produzione che vedrà l’esordio al Forte larino di

lardaro in Valle del chiese. la prima nazionale dello

spettacolo sarà il 28 luglio, nell’ambito del Festival

altrotempo.

per l’arte tersicorea, ecco la proposta della dodicesima

edizione di trentino danza estate che si svolgerà

dal 26 agosto all’1 settembre nei diversi spazi messi a

disposizione dal comune di tesero.

Ma c’è anche drodesera che, dal 20 al 28

luglio, indagherà la contemporaneità centrando la sua

ricerca verso un progetto drammaturgico sulle diverse

declinazioni e derivazioni del folk.

87tmluglio

trentinoappuntamenti

1 doMEnicAEnogastronomiadegustenico 2012stenico. passeggiata enogastro-nomica (e non solo) circa 9 km percorribili con il passeggino. Menu tipico e sfizioso. la mani-festazione avrà luogo con qualsi-asi condizione atmosferica. info: cell. 338.2457452.

FolkloretraMonti da stiFFarco. Fino a sabato 29 settembre. rifugio prospero Marchetti allo Stivo. Film, musica, cene etniche, degustazioni e altro ancora. info: www.gardatrentino.it.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012drena. ore 18. castello. ottoli-ni -d. agaro - Zanchini trio. info: www.gardajazz.com.

MusicadoloMiti d’incantorifugi del trentino. ore 11. 10 cori del trentino renderanno omaggio alle montagne elette dall’UneSco a patrimonio naturale dell’Uma-nità, esibendosi nei pressi di al-trettanti rifugi delle dolomiti, tra-sformando così l’intera provincia di trento in un’immensa sala da concerto a cielo aperto. alle ore 12 tutti i cori intoneranno simultanea-mente uno dei classici del reperto-rio corale trentino: “le dolomiti”. info: www.isuonidelledolomiti.it.

Per i più piccoliMilan Junior caMpriva del garda. Vacanze sportive per ragazzi dai 7 ai 17 anni. Fino al 7 luglio. info: tel. 0464 554444 - [email protected] - www.gar-datrentino.it.

2 lunEdìFolkloretasHi lHunpo MonasterY grouptrento. ore 21.30. piazza c. batti-sti. i monaci di tashi lhunpo sono in tibet dal 1447, quando il primo dalai lama, Sua Santità Gyalwa Gendun drup, vi fondò uno dei quattro più importanti centri cul-turali e religiosi del tibet centrale.Grazie all’aiuto dei sostenitori occidentali della causa tibetana, il Monastero di tashi lhunpo ha potuto sviluppare anche in inghil-terra una forte attività educativa e culturale, dedicando un particola-re interesse al canto e alle danze cham. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. cen-tro pedonale. ottoni berici. info: www.primierodolomitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Mezzano di primiero. ore 21. ar-co dei Miceli (in caso di maltempo presso la Sala civica). Quartetto d’ottoni e organo di Venezia. info: www.primierodolomitifestival.it.

3 MArTEdìCulturatorBole FilM FestiValtorbole sul garda e nago. ore 21.30. centro storico. proiezioni di film all’aperto nelle piazze di torbole e nago. a torbole i luoghi delle proiezioni saranno la splen-dida cornice dell’ex dogana ed il suggestivo viale d’entrata della colonia pavese, mentre a nago, sarà il parco della splendida casa della comunità a farla da ospite. Fino al 6 luglio. entrata libera e gra-tuita. info: www.gardatrentino.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. centro pedonale. lemon brass Quintet. info: www.primierodo-lomitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012siror. ore 21. piazza Municipio (in caso di maltempo presso la Sala civica) con nicola Fazzini 4et & Ful-vio Sigurtà (Special Guest). info: www.primierodolomitifestival.it.

Musicail MartedÌ delle Band - nine liVerstrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. la band si è formata a tren-to nell’autunno 2009 per volontà di Sergio e Vincenzo, chitarristi con la comune passione per il rock clas-sico e per il blues elettrico. Si sono aggiunti successivamente chiara (voce), Savino (basso) e Federico (batteria) che condividono le stes-se idee musicali. nel repertorio co-ver di rolling Stones, ZZtop, led Zeppelin, aynsley lister e popa chubby. opening band: chiaro-scuro. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

4 MErcolEdìCulturapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012tonadico. ore 17. palazzo Scopoli. Masterclass con il prof. Gabriele cassone: “Storia ed evoluzione della tromba, dal barocco ai giorni nostri” . info: www.primierodolo-mitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. centro pedonale. Gruppo ottomi del conservatorio “a. pedrollo” di

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trentinoappuntamenti

Vicenza. info: www.primierodolo-mitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012tonadico. ore 21. chiesa di San Sebastiano. concerto tromba e organo. Gabriele cassone & an-tonio Frigè. info: www.primiero-dolomitifestival.it.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012riva del garda. ore 21.30. Hotel du lac et du park. ada Montellani-co trio. info: www.gardajazz.com.

Musicai suoni delle doloMiti - italian saXopHone Quartettenno. ore 14. rifugio San pie-tro. la specialità dell’italian Sa-xophone Quartet è quella di ese-guire trascrizioni di brani classici e composizioni scritte apposita-mente per una delle più ricche e variegate famiglie di strumen-ti. bach, Scarlatti, pärt, nyman, ros, romero, tariverdiev, rota, troilo e piazzolla nel solco dello strumento inventato da adolphe Sax. info: tel. 0464.554444; www.gardatrentino.it.

5 gioVEdìCabarettrento suMMer FestiVal 2012 - ale e Franztrento. ore 21. piazza Fiera. ale e Franz, due comici affermati che godono da tempo della ribalta televisiva e si fanno interpreti di una comicità intelligente e stralu-nata. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

Folkloreper il centrosotto le stelleVigolo Vattaro. tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della pro

loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: info: www.eventivi-golana.com.

Folkloreper il centrosotto le stelleVigolo Vattaro. tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della pro loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: info: www.eventivi-golana.com.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. centro pedonale. brass ensem-ble con la Scuola Musicale di pri-miero. info: www.primierodolo-mitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012imer. ore 21. piazza Municipio (in caso di maltempo presso le Sieghe di imer) con la Mo’ better band. info: www.primierodolomi-tifestival.it.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012riva del garda. ore 21.30. roc-ca. Giordano Grossi Quartet “old stories”. info: www.gardajazz.com.

MusicaXV° edizione incontri internazionali Musica di Mezza estate 2012 - Folies d’espagnecaldonazzo. ore 21. luca lucini, chitarra; Matteo Falloni, pianoforte su musiche di Granados-albeniz-Falloni. info: www.comune.cal-donazzo.tn.it.

6 VEnErdìEnogastronomiaMenù d’estatela campagna è ricca di prodotti semplici che diventano piatti pre-

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libati se cucinati con sapienza e amore. Questo è quello che fanno ogni giorno i nostri ristoratori: tra-sformano un pugno di farina in una gustosa polenta o in uno sfizioso dessert, raccolgono i primi funghi di stagione e creano invitanti anti-pasti e primi piatti, selezionano i migliori frutti di bosco per dar vita a aperitivi e trionfi di dessert. So-no le antiche ricette di una volta, rivisitate e rinnovate, sono gli an-tichi sapori conditi con un pizzico di creatività. presso albergo risto-rante al bosco, albergo ristorante al Sindech, Malga doss del bue, agritur Martinelli, rifugio Maran-za, Speckstube. Fino al 5 agosto. info: www.eventivigolana.com.

FolklorecarneValestate - caBaretpergine Valsugana. ore 22. con alessandro Maida, daniele Sorisi, erika bettin, Giorgio bertolotti, da-vide de bardi, Giulio lanfranco. Uno show stravagante, tra poesia e follia, dove il circo contempora-neo incontra la danza e il teatro. il pazzo streep-tease di un postino in monociclo, un giocoliere alle prese con una palla gigante, un collettivo di danza spermatozoi-de: questi sono solo alcuni degli ingredientidel Magda cabaret.. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

FolklorecarneValestate 2012pergine Valsugana. parco tre ca-stagni. ore 18-24. Jukebox con tru-titrek: spettacolo di cabaret musi-cale, fra poesia e pizzichi di comici-tà, ideale per tutte le età; Kalabazi con Jessica arpin; Mon oncle le bossu con dado: uno spettacolo dove l’ordinario diviene assurdo e l’assurdo diviene ordinario; Scram-bled eggs con andrea Farnetani: una ricetta facile e gustosa: gio-coleria, equilibrismo, comicità e un pizzico di improvvisazione da mescolare con leggerezza in una valigia; alla ricerca dell’applauso perfetto con Mastro Scannavino: un folle esperimento fatto di gags,

giocoleria e magia per terminare con l’esibizione che ha lanciato questo artista nel panorama mon-diale: l’uomo nel pallone! cocktail a base di piccoli frutti con cafè non Sense: fantasiose combina-zioni di sapori che daranno vita a deliziosi cocktail. anche il 7 luglio. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

MontagnaWalKing Brass - passeggiata Musicale nella naturatransacqua. l’iniziativa è stata ideata per far conoscere ed ap-prezzare gli incantevoli scenari della Val Giasinozza nel comune di transacqua. l’itinerario è una fa-cile passeggiata tra prati e boschi, ideale per ogni età, accompagnati dalle Guide del parco naturale pa-neveggio e San Martino, partendo dall’agritur le Vale e passando per il rifugio caltena, dove si trovano dei parcheggi per le auto. Sul luo-go del concerto si arriva solamen-te a piedi. orari di partenza della passeggiata: ore 13.30 agritur le Vale (info: 0439/64722) passeggia-ta di 50 minuti, con tratto iniziale in salita; ore 14 rifugio caltena (info: 0439/62879) passeggiata di 30 minuti, percorso pianeggiante su strada sterrata; ore 15 inizio concerto con il gruppo contro-quintetto in Val Giasinozza “col dei nanini”. info: www.primiero-dolomitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. centro pedonale. Mo’ better band. info: www.primierodolo-mitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012transacqua. ore 15. Val Giasi-nozza “col dei nanini”. contro-quintetto. artista ospite il Soprano alessandra Meozzi. info: www.primierodolomitifestival.it.

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trentinoappuntamenti

Musicagarda Jazz FestiVal 2012canale di tenno. ore 21.30. roc-ca. rosario bonaccorso, France-sco cafiso duo. info: www.gar-dajazz.com.

Musicatrento suMMer FestiVal 2012 - noeMi in concertotrento. ore 21.00. piazza Fiera. noemi: un’interprete giovane ma già affermata e apprezzata da cri-tica e pubblico. noemi, forte della partecipazione a Xfactor e a due edizioni del Festival di Sanremo, è un’artista emergente che piace ai giovani e a tutti coloro che seguono le novità della scena musicale ita-liana. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

Musicai suoni delle doloMiti - FanFara tiranaVal rendena, doss del sabion. ore 14. busa del Grual. le melo-die della Fanfara tirana sono affi-date ai fiati ed esprimono la tipica cantabilità del Sud dell’albania e dell’area di tirana. canti carichi di vitalità, sostenuti e sospinti da in-credibili tempi dispari in 7/8 e 9/8, cui vengono alternati frenetici bra-ni provenienti dal nord del paese e dal Kosovo. info: tel. 0465.501007; www.campigliodolomiti.it.

Musicaoltrasuoni FestiVal 2012dro. ore 20. centro sportivo ol-tra. peter pan Speed rock - Gon-zales - Upload Festival band Win-ner. ingresso gratuito. info: www.oltrasuoni.it.

Musicarecital del Maestro Bruno caninotrento. ore 20.45. Spazio arche-ologico Sotterraneo del Sas sotto piazza cesare battisti a trento. con la partecipazione di Sylvie Gazeau e Serena canino violino, igor delaiti fagotto, nicola Zuccalà clarinetto, Marika lombardi oboe. Musiche di poulenc, Janàcek, ca-sella, Khachaturian, petrassi. info: www.trentinocultura.net.

7 sAbAToFamigliapergine spettacolo aperto - Wear it liKe a croWnpergine Valsugana. ore 21.15. circo parco tre castagni. cirkus cirkör. Sei diversi ed eccentrici personaggi che combattono con i propri dilemmi. Si sentono soli sulla terra ma ognuno trova il pro-prio modo per avvicinarsi agli altri. palline da ping pong, coltelli, una motosega, sacchetti di plastica, aspirazione di tazze. oggetti che incomprensibilmente divengono mezzi del comunicare. Uomini e donne, apparentemente privi di carattere arrotolati in archetipi

da fiaba, si svelano al pubblico in un palcoscenico rotante, dove si muovono in un mondo di illusioni, giochi d’ombre, acrobazie e lanci di coltelli. Uno sfondo onirico dove il caos, con tutta la sua apparen-te crudeltà, può diventare magia. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

Folkloreana alcaidetrento. ore 21.00. Giardino S. chiara. ana alcaide: voce, ny-ckelharpa, violino; rafa del teso: mandola, chitarra; renzo ruggie-ro: basso acustico, nyckelharpa; bill cooley: psalterio, santur, oud, percussioni. il concerto attinge a melodie mediterranee, utilizza una notevole varietà di stili e timbriche, si ispira a testi legati alla storia della cultura giudeo-spagnola e rappre-senta una sintesi affascinante della ricerca sulle connessioni e i legami tra le diverse radici musicali della penisola iberica. le canzoni di ana alcaide parlano di amori impossi-bili tra ebrei e cristiani e di antiche leggende e avventure che emer-gono dalla storia dei quartieri di to-ledo. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

FolklorecarneValestateparata dei sette peccatipergine Valsugana. ore 19. cen-tro storico. i sette peccati capi-tali in un’inedita interpretazione spettacolare apriranno la festa del 7 luglio attraversando il cen-tro storico. Uno show itinerante, una parata che coinvolge artisti e associazioni nella realizzazione di un grande evento partecipato. la città di pergine sarà attraversata da un’esplosione di musica, ballo, teatro di strada, canto, costumi, maschere, pupazzi e tanto altro ancora. info: 0461.530179; [email protected]; www.pergine-festival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012Fiera di primiero. ore 10.30. centro pedonale. Gruppo musi-cale città di Mogliano. info: www.primierodolomitifestival.it.

MusicapriMiero doloMiti FestiVal - Brass 2012transacqua. ore 21. auditorium di primiero. concerto Mnozil brass (austria). biglietti euro 20 intero (posti non numerati) e euro 10 ridotto per gli allievi della Scuola Musicale di primiero, per i ragazzi fino ai 18 anni, per i Soci della co-operazione di consumo trentina possessori di carta “in coopera-zione”. info: www.primierodolo-mitifestival.it.

verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

Musicai suoni delle doloMiti - Quintetto dell’opera di Milano, Banda sociale di teseroVal di Fiemme, latemar. ore 14. passo lavazé. la tradizione bandi-stica in trentino si incontra con ot-toni classici. info: tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it .

Musicaoltrasuoni FestiVal 2012dro. ore 20. centro sportivo ol-tra. the buzzcocks - the dandies - the Horrible porno Stuntmen. ingresso gratuito. info: www.ol-trasuoni.it.

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Musicagarda Jazz FestiVal 2012arco. ore 21.30. castello. Quar-tetto alrededores, Javier Girotto. info: www.gardajazz.com.

Musicatrento suMMer FestiVal 2012 - Joan Baez in concertotrento. ore 21.00. piazza Fiera. il cartellone del ˝trento Summer Festival˝ è stato pensato per ac-contentare generazioni e gusti molto diversi: Joan baez, ormai un classico, è in grado di attrarre un pubblico intergenerazionale visto che, da Woodstock in poi, le sue canzoni hanno superato indenni le epoche e l’evolversi dei gusti mu-sicali. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n.

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trentinoappuntamenti

MusicacarneValestatesKa-J in concertopergine Valsugana. ore 22. Ma-rie curie (ex op). Gli SKa-J, grup-po storico del panorama venezia-no nato dalla scissione dei pitura Freska, propongono musica jazz in veneziano arrangiata in chiave afro-jamaicana. con una storia di tutto rispetto, 10 dischi e 550 concerti alle spalle, tour, radio e apparizioni televisive, questa band promette un’esplosione di suoni capace di far ballare e sal-tare tutti. Quest’anno festeggiano il loro decimo compleanno con la pubblicazione di “cielo! Mio Ma-rito!! 10 anni con gli Ska-J”. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

8 doMEnicACulturai suoni delle doloMiti - erri de luca il turno di notte lo Fanno le stelleVal di Fassa, dolomiti. ore 14. rifugio Vajolet. Scrivere e arram-picare: erri de luca ama fare en-trambe le cose. il suo racconto “il turno di notte lo fanno le stelle” sta per diventare un cortometrag-gio girato proprio in trentino. rac-conto e cortometraggio racconta-no una storia doppia: una donna e un uomo decidono di scalare una montagna insieme per festeggiare l’inizio di una nuova vita regalata da un’operazione a cuore aperto. erri de luca si è ispirato alla vicen-da di Kelly perkins, scalatrice cali-forniana trapiantata di cuore che, dopo l’intervento, ha continuato a scalare le cime delle montagne e della vita. info: tel. 0462.609670; www.fassa.com.

FolkloreFesta degli alpininago torbole. Malga Zures. Festa di montagna con spettacoli musi-cali e cucina tipica.

FolklorecarneValestate - l’accHiappasuonipergine Valsugana. ore 18 e 20.30. parco tre castagni. Shh... che bello ascolta! Un’iniziativa del Museo delle Scienze di trento

in collaborazione con Federazione provinciale delle Scuole materne e Scuola musicale Minipolifonici trento. Siete mai stati attenti al rumore dei vostri passi? avete mai origliato i suoni dell’ambiente che ci circonda? l’acchiappasuoni è un laboratorio di teatro-scienza dedicato ai bambini che permette di stimolare l’ascolto partendo dal paesaggio sonoro in cui viviamo. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012nago torbole. ore 21.30. chiesa SS. trinità. Javier Girotto solo. info: www.gardajazz.com.

Musica31a rassegna organistica corale e struMentalearco. ore 21. chiesa di bologna-no. duo violino-organo. info: www.gardatrentino.it.

MusicacarneValestate - dedicato a tHad Jonespergine Valsugana. ore 21.15. circo parco tre castagni. Sullo sfondo degli anni Settanta il con-certo riprende i lavori del famoso trombettista americano thad Jo-nes, cui è dedicato l’ultimo dei progetti della Fare Jazz big band. Una serie di accattivanti arrangia-menti tra i quali Us, ahunk-ahunk, a child is born, big dipper. tre se-zioni di fiati (sassofoni, trombe e tromboni) e una sezione ritmica (piano, chitarra, contrabbasso, per-cussioni e batteria) compongono questa effervescente Jazz band che coinvolge musicisti di forma-zione eterogenea provenienti da tutto il trentino. Special guest di questo affascinante viaggio musi-cale il trombettista davide Ghidoni. Un’affascinante viaggio nel mondo del Jazz. info: 0461.530179; [email protected]; www. pergine-festival.it.

9 lunEdìDanzaapparizioni 2012 - Milongueando por la calle ForeVer tango!riva del garda. ore 21.30. piaz-za delle erbe (in caso di pioggia: portici del Municipio). Serata di tango argentino organizzata in collaborazione con gli insegnanti e allievi del cdM di rovereto. con Sabina Micheli e Giulio bedin. Mu-sicalizador beppe Speccher. info: [email protected].

FolkloreorcHestra popolare delle doloMititrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. l’origine di questo proget-to risiede in un importante ritro-vamento di manoscritti di danze popolari. Quaderni scritti in bella calligrafia dai musicisti delle tan-te orchestrine che, fino a qualche decennio fa, popolavano la vita dei paesi delle valli dolomitiche tra Ve-neto, trentino e Sudtirolo. l’orche-stra propone un repertorio inedito dove regna sovrano il principe delle danze, il valzer, accanto a balli di origine molto più antica come le monferrine, la quadriglia, il galop, la villotta, il varsovien, la sottis, la gavotta. info: centro Servizi cultu-rali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.cen-trosantachiara.it.

Musicapergine spettacolo aperto - cesare piccolo con Blind datepergine Valsugana. ore 21.15. Marie curie (ex ospedale psichia-trico). Una magica formula: luce-buio-luce. Un concerto per piano-forte unico al mondo, totalmente improvvisato nel buio assoluto. Una dimensione per emozionarsi e abbandonare i propri timori ed entrare in contatto con la parte più intima della propria esisten-za, ritrovando il volto ancestrale della musica. info: 0461.530179; [email protected]; www. per-ginefestival.it.

10 MArTEdìCulturai suoni delle doloMiti - Mario tozzi - la regina è nudaVal di Fassa, Marmolada. ore 14. col de paussa. il mantello di ghiaccio che ricopre la Marmolada ha ormai gli anni contati: perché questo avviene? Quali sono gli ef-fetti? Quanto vale l’acqua ghiac-ciata che sparirà dalla Marmolada? come cambieranno il paesaggio e le tradizioni del luogo? doman-de che Mario tozzi si pone per cercare una risposta e renderci partecipi di una problematica am-bientale che riguarda tutti. info: tel. 0462.609600; www.fassa.com.

Folklore100 notes on a suMMer’s nigHttorbole sul garda. ore 18-23.30. Vie del centro. concerti e musica.

Musicail MartedÌ delle Band - BillY and tHe crazY dogstrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. Sulla scena musicale rock’n’roll da più di 20 anni, pro-pongono i classici del rock’n’roll anni ‘50, ma anche brani originali in lingua spagnola. il gruppo, for-matosi in argentina, è da circa un anno in italia e in trentino si è già esibito in una quarantina di con-certi. ne fanno parte ariel Virotti (chitarra e voce), Walter del Ferro (chitarra), Graciela Montanè (voce), roberto buffa (batteria) e Gianni carner (contrabbasso).opening band: Stargazer. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. ver-de 800-013952; www.centrosan-tachiara.it.

Teatropergine spettacolo aperto - collectiF BonHeur intérieur Brutpergine Valsugana. ore 21.15 e ore 23. Marie curie (ex ospedale psichiatrico). ticket è l’esperienza forte e coinvolgente dell’immigra-zione clandestina. È teatro di do-cumentazione e d’urgenza, che ci introduce alla conoscenza fisica del viaggio, della vertigine dello smarrimento e della speranza di una vita migliore. il pubblico viene condotto all’interno di un camion e messo in una condizione di clan-destinità. Qui vive sulla propria pelle quello che è il viaggio dei clandestini verso la speranza. ad accompagnarli due diverse storie: quella di due uomini e di una donna che raccontano il loro vissuto. al termine della performance segue un dibattito con l’ideatore e realiz-zatore del progetto, Jack Souvant. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

11 MErcolEdìMusicai suoni delle doloMiti - gilles apap, MYriaM laFargueMonte di Mezzocorona. ore 14. Malga Kraun. Gilles apap, già pupillo di un grande Maestro come Yehudi Menuhin, è un vio-linista capace di passare da bach alla musica gipsy, da Scarlatti al-la musica tradizionale irlandese e francese con la medesima pas-sione e devozione interpretativa. nella sua musica repertorio colto e popolare convivono dunque in completa armonia. Un tocco par-ticolare lo aggiunge la fisarmonica di Myriam lafargue, che di apap è partner artistica di lunga data. in-fo: 349.4456793 - 0461.603288; www.pianarotaliana.it.

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Musicapergine spettacolo aperto - il triBuno di M. Kagelpergine Valsugana. ore 21.15. circo parco tre castagni. con da-rio Vergassola e l’orchestra J Futu-ra. direttore: Maurizio dini ciacci. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

TeatroKassandra arcHeologia dell’aniMariva del garda. ore 20.45. Sca-vi di San Martino. Spettacolo tea-trale. info: www.gardatrentino.it.

Teatropergine spettacolo aperto - collectiF BonHeur intérieur Brutpergine Valsugana. ore 21.15 e ore 23. Marie curie (ex ospedale psichiatrico). ticket è l’esperienza forte e coinvolgente dell’immigra-zione clandestina. È teatro di do-cumentazione e d’urgenza, che ci introduce alla conoscenza fisica del viaggio, della vertigine dello smarrimento e della speranza di una vita migliore. il pubblico viene condotto all’interno di un camion e messo in una condizione di clan-destinità. Qui vive sulla propria pelle quello che è il viaggio dei clandestini verso la speranza. ad accompagnarli due diverse storie: quella di due uomini e di una donna che raccontano il loro vissuto. al termine della performance segue un dibattito con l’ideatore e realiz-zatore del progetto, Jack Souvant. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

12 gioVEdìCulturacastel nanno, storia e personaggi Madruzzianinanno. ore 20.30. castello. a 500 anni dalla nascita di cristofo-ro Madruzzo. interventi dell’arch. antonello adamoli e della prof.ssa luisa Gretter autrice della biografia su alfonsina Gonzaga Madruzzo.

Enogastronomia10 anni del Fior di BoscoHotel Fior di Bosco. ore 20. Fe-steggia il 10° anno di apertura con prosecco e stuzzichini, birra, strauben e tanta musica. info: [email protected]

FolkloreMelingotrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. daniel Melingo: voce, chi-tarra, clarinetto; rodrigo Guerra: chitarra elettrica bouzouki, coro; diego trosman: chitarra, coro; Facundo torres: bandoneon, co-ro; romain lécuyer: contrabbas-so, coro; anne le pape: violino. il suo è un proto-tango intrigante e contemporaneo, ma è sopratutto un nuovo tango cancion che utiliz-za - come fece Gardel - il linguag-gio che era diffuso nelle bettole

e nei luoghi di malaffare. la voce di Melingo è l’ultimo ingrediente di questa intrigante ricetta: scura e profonda, surreale e ipnotica, romantica e nostalgica, esprime tutta l’intesità e l’intreccio tra vi-ta e musica che caratterizza l’esi-stenza stessa di questo artista e l’humus da cui è nato lo spirito del tango. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

Folkloreridendro e scHerzandrodro. ore 20. piazza della repub-blica. Festa comico-musicale. Fi-no al 15 luglio. info: www.garda-trentino.it.

Folkloreconcorso nazionale Miss italiariva del garda. ore 22.30. Spiag-gia olivi. preselezioni regionali di Miss italia.

Folkloreper il centrosotto le stelleVigolo Vattaro. tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della pro loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: info: www.eventivi-golana.com.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012riva del garda. ore 21.30. bol-ton School bigband. info: www.gardajazz.com.

Musicai suoni delle doloMiti - patrizia laQuidaraprimiero pale di san Martino. ore 14. prati di San Giovanni. patrizia laquidara è nata in Sici-lia ma si è attaccata alla terra di adozione, il Veneto, al punto da dedicarle uno dei più bei dischi italiani usciti nell’ultimo anno, il canto dell’anguana, realizzato as-sieme al gruppo folk Hotel rif e vincitore della targa tenco 2011. l’album, cantato nel dialetto dell’al-tovicentino, è ispirato a una crea-tura leggendaria per metà donna e per metà serpente: una duplice fisionomia tradotta musicalmente nel felice connubio fra tradizione e modernità che pervade canzoni dalla palpabile tensione espressi-va. info: tel. 0439.62407; www.sanmartino.com.

MusicaBande in Vetrinacaldonazzo. ore 21. tradizionale concerto in “corte celeste”. pre-sentazione cd.

Teatropergine spettacolo aperto - il triBuno di M. Kagelpergine Valsugana. ore 18-24. Un percorso sensoriale tra video, teatro e installazioni attraverso la

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città e gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico, a cura di artisti e com-pagnie a km zero. il bando di pro-duzione ha fatto emergere una rosa di candidature, tutte di alto livello, provenienti sia da soggetti singoli sia da gruppi operanti in differenti settori artistici. con Gap, Gaetano liberti, Sara Maino, angelo demi-tri Morandini, plamen Solomonski, teatri assortiti, luca Valenzin / Mar-gherita Giuliani, Geraldine pilgrim, bacaci Sjenki / Shadow casters. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

13 VEnErdìCulturatreKKing con l’autorelagorai. erri de luca unirà la sua passione per la montagna a quella per la letteratura e farà conoscere a tutti i partecipanti i segreti de “il torto del soldato”, uscito nel 2012. info: apt Valsugana lagorai-ter-me-laghi tel. 0461.727700; [email protected].

Musicagarda Jazz FestiVal 2012torbole sul garda. ore 21.30. area S. Maria. Marshall & petrel-la “tubolibre”. info: www.garda-jazz.com.

Musicai suoni delle doloMiti - cristina donàdolomiti di Fassa. ore 14. Gar-deccia. canzone d’autore e rock: attorno a questo binomio si è svi-luppato il percorso artistico di cri-stina donà. i suoi album, l’ultimo dei quali è torno a casa a piedi del 2011, vengono sempre ben accolti dalla critica che della can-tatrice milanese sottolinea ogni volta la capacità di scrivere canzo-ni raffinate e mai banali. info: tel. 0462.609620; www.fassa.com.

Musicarisonanze roManticHetrento. ore 20.45. Spazio arche-ologico Sotterraneo del Sas sotto piazza cesare battisti a trento. con Matteo carminati e dora cantella pianoforte, Serena canino violino, Françoise renard viola, roberta ruffilli violoncello, Marika lom-bardi oboe. Musiche di beetho-ven, brahms, Strauss. info: www.trentinocultura.net.

14 sAbAToCulturatreKKing con l’autorelagorai. erri de luca unirà la sua passione per la montagna a quella per la letteratura e farà conoscere a tutti i partecipanti i segreti de “il torto del soldato”, uscito nel 2012. info: apt Valsugana lagorai-ter-me-laghi tel. 0461.727700; [email protected].

Folkloreconcorso Miss italiaarco. ore 21.30. Viale delle palme. preselezioni regionali di Miss italia.

Musicagarda Jazz FestiVal 2012torbole sul garda. ore 21.30. chiesa di S. Maria / chiesa di S. andrea. livio Minafra piano solo. info: www.gardajazz.com.

Musicai suoni delle doloMiti - gidon KreMer, daniil triFonoVpaneveggio. ore 11. baita premes-saria. Un luogo ideale ad accogliere le sonorità di strumenti antichi e le altrettante preziose esecuzioni di in-terpreti di fama internazionale. pri-mi ad esibirsi in questo tabernacolo della musica, uno dei più illustri vio-linisti in attività e un giovane, prodi-gioso talento del pianoforte. anche domenica 15 luglio. info: ingresso a pagamento € 20, per un massimo di 50 persone. biglietti in prevendita a partire dall’1 luglio presso l’ufficio di predazzo dell’apt Val di Fiemme o con carta di credito attraverso l’ufficio booking tel. 0462.501237 - 241111; www.visitfiemme.it.

Per i più piccolianticHi tesori caccia al tesororiva del garda. ore 15. Sito arche-ologico San Martino. Un’avvincente caccia al tesoro per scoprire antiche vicende del suggestivo sito arche-ologico di Monte S.Martino in età romana. per bambini di età minima 7 anni, accompagnati. lingue italia-no e inglese. prenotazione obbliga-toria. info: www.gardatrentino.it.

Talk showpergine spettacolo aperto - in tutti i sensi - neuroscienze sHoWpergine Valsugana. ore 21.15. circo parco tre castagni. Serata al-la scoperta delle incredibili caratte-ristiche dei nostri sensi. condotta da patrizio roversi, nella veste di investigatore curioso e intrapren-dente, e animata da neuroscien-ziati internazionali quali lawren-ce rosenblum, charles Spence e Francesco pavani, il talk-show rivoluzionerà le vostre idee su co-sa siano e su come funzionino i sensi. a cura di Francesca bacci. info: 0461.530179; [email protected]; www. perginefestival.it.

15 doMEnicAMusicagarda Jazz FestiVal 2012riva del garda. ore 21.30. pa-lameeting. concerto conclusivo Garda Jazz. “prism” dave Hol-land, Kevin eubanks, craig ta-born, eric Harland. info: www.gardajazz.com.

16 lunEdìFolkloreBasseKou KouYate & ngoni Batrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. nato sulle sponde del ni-ger, bassekou ha imparato gio-

Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca:

www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38122 Trento

Per info e prenotazioni: tel. 0461/887101 in orario di ufficio

Nei mesi di luglio e agosto l’Enoteca provinciale del Trentino è aperta ogni giovedì e sabato dalle 17.00 alle 22.00. I laboratori enogastronomici del giovedì e del sabato vi danno appuntamento al mese di settembre.

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vanissimo a suonare lo ngoni, un liuto arcaico di cui oggi è un mae-stro riconosciuto in tutta l’africa. a metà degli anni ottanta bassekou è entrato in contatto con un altro straordinario musicista della nuo-va generazione, il suonatore di kora toumani diabate, assieme al quale ha saputo trasformare le antiche tradizioni adattandole alla modernità, aprendo così la musica dei griot al resto del mondo. info: centro Servizi culturali Santa chia-ra tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

MusicaMusicariVaFestiValriva del garda. cortile della roc-ca - piazza 3 novembre. incontro internazionale di giovani musicisti. eccezionale connubio fra appro-fondimento, studio e spettacolo, il festival mette in scena ogni sera, fino al 5 agosto, spettacoli offerti dai docenti dei corsi di specializza-zione in diverse discipline della mu-sica classica e lirica, dalla direzione d’orchestra al canto, dal pianoforte al violino, oltre a spettacoli di ospiti provenienti da compagnie e teatri nazionali ed internazionali. tra gli ar-tisti che, nel corso degli anni, sono stati ospitati a musicarivafestival ricordiamo Yuri ahronovitch, Gloria Gaynor, il coro dell’armata rossa, paul Simon, renato bruson, pla-cido domingo, Gilberto Gil, Gian-carlo Menotti, Uri caine e molti altri. info: www.gardatrentino.it.

MusicaBande in Vetrinacaldonazzo. ore 21. boroughbrid-ge High School - UK.

17 MArTEdìMusicail MartedÌ delle Band - seVen deadlY FolKstrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. il Gruppo nasce nell’a-prile 2011 ad aldeno e compren-de luca rossi (batteria), Stefano postal (banjo), davide butturini (chitarre), Marino dalpiaz (viola), alessandro cimadom (voce), cri-stina cimadom (flauto) e luca ta-sin (basso). il loro genere segue le influenze irish, passando dal folk italiano e non tralasciando la musica tradizionale irlandese. opening band: lemon crow fe-et. info: centro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centro-santachiara.it.

MusicaMusicariVaFestiVal 2012riva del garda. Fino al 4 agosto. info: www.musicarivafestival.com.

18 MErcolEdìFolkloreconcorso Miss italiaMezzolombardo. ore 21.30. piazza. preselezioni regionali di Miss italia.

19 gioVEdìFamigliacaldonazzoa Misura di BiMBocaldonazzo. piazza del Munici-pio. ore 20: spettacolo di teatro-scienza a cura del Museo della scienza; truccabimbi e sculture di palloncino con cristiana; gio-chi vari a cura degli animatori di Sportivando. ore 21.30: cristina plancher in concerto.

Folkloreper il centrosotto le stelleVigolo Vattaro. tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro

prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della pro loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: info: www.eventivi-golana.com.

Musicai suoni delle doloMiti - paVel BerMan, i Virtuosi italianialtopiano del tesino, passo del Brocon. ore 14. Malga cavallara. i Virtuosi italiani coltivano il reper-torio classico e barocco, ma da sempre si spingono oltre i generi musicali consolidati, come atte-stano le collaborazioni con Goran bregovic, chick corea, Uri caine,

paolo Fresu, Michael nyman, Fran-co battiato e ludovico einaudi. info: tel. 0461.727730 - 727700; www.valsugana.info.

20 VEnErdìMusicai suoni delle doloMiti - Mario BrunelloVal di sole, cevedale. ore 11. rifugio Mantova al Vioz. con questa sua nuova impresa da grande musicista e appassiona-to di montagna, il violoncellista veneto intende coronare la lunga serie di esecuzioni che lo hanno visto protagonista sulle dolomiti.

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il concerto sarà anche l’occasione per raccontare l’esperienza appe-na vissuta durante i tre giorni di trekking con isabelle Faust. info: dalle 15 alle 19 tel. 0463.753100; www.valdisole.net.

MusicaMelodie sottole stelle dal Velieroriva del garda. ore 21.30. cen-tro storico. Violini ed opera dal veliero Siora Veronica. info: www.gardatrentino.it.

MusicaBande in Vetrinacaldonazzo. ore 21. tradizio-nale concerto nella “Villa” con la partecipazione della big band emertsham (Germania).

Teatrodrodesera 2012dro. centrale idroelettrica di Fles. performing art Festival. conte-nuti, linguaggi e nuove tendenze del teatro italiano. Giunge a 32 anni di attività drodesera FieS e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spa-zio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo te-atro italiano. Fino al 30 luglio. in-fo: www.gardatrentino.it; www.centralefies.it.

22 doMEnicAMusicaBande in Vetrinacaldonazzo. ore 9. 25a Fondazio-ne compagnia Schützen - caldo-nazzo e pergine Valsugana.

23 lunEdìCulturai suoni delle doloMiti - Francesco Moser - le Mie doloMiti sui pedalidolomiti di Fassa. ore 14. passo pordoi. le dolomiti raccontate da un campione del ciclismo: fatiche, passioni e vittorie (nonostante le sa-lite). al di là dell’aspetto competiti-vo, del ricordo dei successi e delle sofferenze del passato, il racconto di Francesco Moser vuole essere prima di tutto un invito a scoprire e a vivere la montagna e la natura stan-do sui pedali della bicicletta. info: tel. 0462.609600; www.fassa.com.

Folkloreali’ngHiastretrento. ore 21.30. Giardino S. chiara. Sara Giovinazzi: voce, per-cussioni a cornice, chitarra batten-te e organetto; Ulrich Sandner: chitarre, mandolino e violino; den-nis pisetta: chitatta e mandolino; Gianmaria Stelzer: violoncello; lucia cabrera: violino; Giuseppe campanale: chitarra. il gruppo nasce dall’incontro tra la tarantina Sara Giovinazzi e l’altoatesino Ul-rich Sandner. il luogo di crescita è il trentino, mentre i repertori sono prevalentemente quelli legati alla tradizione meridionale. alla fine degli anni novanta registrano il lo-

ro primo disco come premio per la vittoria, forse a sorpresa, al Festival acustico di trento, dove oggi ritor-nano con un nuovo lavoro, ˝Venti buoni motivi˝, una sorta di concept album composto da venti tracce ispirate ai quattro elementi della natura. info: centro Servizi cultu-rali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.cen-trosantachiara.it.

Folkloreconcorso nazionale Miss italiasarnonico. ore 21.30. impianti sportivi. preselezioni regionali di Miss italia.

24 MArTEdìMusicail MartedÌ delle Band - eterogeneatrento. ore 21.30. Giardino S. chia-ra. il progetto nasce dall’unione di differenti inclinazioni e influenze musicali. a un repertorio di cover (dalle ballate di de andré a quelle di Van de Sfroos) si stanno affian-cando brani di propria produzione fedeli alla linea folk-rock che carat-terizza il gruppo di cui fanno parte Simone Girardi (voce e chitarre), elisa borga (tastiere e voce), da-vide Vitali (chitarra e cavaquinho), Stefano Mosele (basso), anita ri-bellula turcato (batteria). opening band: incubo della Farfalla. info: centro Servizi culturali Santa chia-ra tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

Musicai suoni delle doloMiti - tHe KlezMaticsVal di fiemme, alpe di pampea-go. ore 14. buse de tresca. Musi-ca klezmer intrisa degli umori della Grande Mela. più di altre formazio-ni, i newyorkesi Klezmatics testi-moniano la rinascita di interesse nei confronti della musica di tradizione ebraica proveniente dall’est euro-pa, messa nel loro caso a contatto con la fantasia del jazz e l’energia del rock. Frank london (tromba, voce), lorin Sklamberg (voce, fi-sarmonica, chitarra, piano), Matt darriau (kaval, clarinetto, sax), lisa Gutkin (violino, voce), paul Morris-sett (basso) e richie barshay (per-cussioni) sono quindi garanzia di au-tenticità e di innovazione: info: tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it.

Teatrono Ve capisso pulavarone. ore 21. cinema tea-tro “dolomiti”. commedia di lo-redana contcon la Filodrammatica “S. Floria-no” di lavarone. info: co.F.as. tel. 0461.237352; [email protected]; www.cofas.it.

25 MErcolEdìFamigliacaldonazzo per tutticaldonazzo. piazza del Municipio. ore 20: tombolone in centro. ore

20.30: trio latin mix - ballo liscio e latino-americano.

Folklorealto liVellonago torbole. ore 20. piazzola. Spettacolo di trasformismo su tram-poli. info: www.gardatrentino.it.

Folkloreconcorso Miss italiacanazei. ore 21.30. teatro Gran tobià. preselezioni regionali di Miss italia.

Musicai suoni delle doloMiti - gilBerto gilprimiero pale di san Martino. ore 14. Villa Welsperg. Una delle più illustri firme della musica brasi-liana ai piedi delle pale di San Mar-tino. nell’occasione lo fa accom-pagnato dal figlio ben alla chitarra, dal violoncellista Jaques More-lenbaum, dal violinista francese ni-colas Krassik e dal percussionista Gustavo di dalva. tel. 0439.62407; www.sanmartino.com.

MusicaFestiVal “...più piano”arco. ore 20.30. palazzo pan-ni. rassegna concertistica. info: www.gardatrentino.it.

Musicapiù piano 2012 - V FestiVal concertistico regionalecavalese. ore 20.45. palazzo del-la Magnifica comunità. Soprano e viola. con tiziana tramonti, sopra-no; alina company, viola; Stefano Fogliardi, pianoforte su musiche di Schubert, Schumann, brahms.

Musicapiù piano 2012 - V FestiVal concertistico regionalearco. ore 21. palazzo panni. Sopra-no. con renata campanella, sopra-no; palmiro Simonini, pianoforte. arie d’opera e canzoni napoletane.

26 gioVEdìCulturapresentazione liBronanno. ore 21. piazza principale. presentazione del libro “tre punti di rosso” di luisa Gretter adamoli, edito curcu&Genovese. presenta alberto Mosca.

Folkloreper il centrosotto le stelleVigolo Vattaro. tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro pren-de vita con negozi e bar aperti e tan-ta animazione a cura della pro loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tra-dizione della passeggiata dopo ce-na: info: www.eventivigolana.com.

Musicai suoni delle doloMiti - gianMaria testaMonte terlago. ore 14. prada. tor-na sulle dolomiti uno dei cantautori italiani più sensibili e attenti a quan-to si muove attorno a lui. al centro del suo concerto ci sono le canzoni

del recente album Vitamia, una ri-flessione personale e sociale lunga 50 anni, un affresco sentimentale e umano che come la vita porta con sé diverse sfumature e diversi co-lori musicali. alla voce e alla chitar-ra di Gianmaria testa si aggiungono le chitarre di Giancarlo bianchetti, il contrabbasso di nicola negrini e la batteria del francese philippe Gar-cia. info: tel. 0461.216000 - 864400; www.apt.trento.it.

Musicapiù piano 2012 - V FestiVal concertistico regionaletrento. ore 21. palazzo calepi-ni - Via calepina, 1. con bertrand Giraud (Francia), pianoforte su musiche di liszt, ravel, Francaix.

27 VEnErdìCulturai suoni delle doloMiti - giuseppe cederna, MirKo guerrini - ricordando Buzzatidolomiti di Fassa. ore 14. berg Vagabunden Hütte. omaggio a di-no buzzati a 40 anni dalla scompar-sa del grande scrittore. le letture di cederna vengono accompagnate dalle improvvisazioni del sassofo-nista Mirko Guerrini, abituale part-ner di Stefano bollani. info: tel. 0462.609620; www.fassa.com.

MusicaBande in Vetrinacaldonazzo. ore 21. buergerkap-pelle tramin - bZ.

28 sAbAToFolklorespettacolo pirotecnico sul golFotorbole sul garda e nago. ore 22.

Folkloreraduno di caMion, autoBus, auto, Moto e trattori d’epocasan Felice di senale (Bz). raduno aperto ad auto, moto, trattori e na-turalmente camion e corriere. Gran festa, con una superba esposizione di mezzi sia da locomozione che da lavoro, ma anche con balli, manife-stazioni folcloristiche e, cosa che non guasta mai, ottimi piatti della tradizione locale. anche il 29 lu-glio. info: www.trasportidepoca.it.

Folkloreconcorso nazionale Miss italializzana. ore 21.30. piazza. pre-selezioni regionali di Miss italia.

Musicai suoni delle doloMiti - Quartetto di creMonapaneveggio. ore 11 e 15. baita premessaria. beethoven incorni-ciato dal legno della Val di Fiem-me. info: ingresso a pagamento € 20. biglietti in prevendita a par-tire dall’1 luglio presso l’ufficio di predazzo dell’apt Val di Fiemme

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trentinoappuntamenti

o con carta di credito attraverso l’ufficio booking. tel. 0462.501237 - 241111; www.visitfiemme.it.

MusicaWild side FestiValriva del garda. Spiaggia Sabbioni. ore 18-02.00. concerti musicali. info: www.gardatrentino.it.

Musicaconcertoriva del garda. ore 21.30. cortile della rocca. concerto operistico con i vincitori del concorso lirico r. Zandonai.

TeatroaltroteMpo:il deserto dei tartarilardaro. ore 21. Forte larino. Spettacolo a cura di trento Spet-tacoli e con il patrocinio della Fon-dazione dino buzzati. adattamen-to teatrale e direzione artistica di Maura pettorruso. con Woody neri. regia di carmen Giordano. info: www.visitchiese.it.

29 doMEnicACulturaaltroteMpo: il racconto delle alpi: paesaggio, storia e FortiFicazionilardaro. ore 21. Forte larino. con Folco Quilici, a cura della Fonda-zione Museo Storico del trentino. info: www.visitchiese.it.

Folkloreconcorso Miss italiatione. ore 21.30. piazza cesare battisti. preselezioni regionali di Miss italia.

Musicai suoni delle doloMiti - Quartetto di creMonaVal di Fiemme, Monzoni - Boc-che. ore 14. carigole. Un concerto nella “foresta dei violini”, dove cre-scono gli abeti di risonanza che sin dai tempi di Stradivari forniscono la materia prima per la costruzio-ne di pregiati strumenti musicali, ha sempre un sapore e un signi-ficato particolari. in questo luogo ricco di suggestioni il Quartetto di cremona, propone un program-ma interamente dedicato a bee-thoven: “Quartetto in si bemolle maggiore op. 18 nr.. 6”, “Quartetto in fa minore op 95” e “Quartetto in fa maggiore op 135”. info: tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it.

MusicaBande in VetrinaVattaro. concerto d’assieme cal-donazzo e Vigolo “Suoni di bande in Vigolana”.

Musicapiù piano 2012 - V FestiVal concertistico regionaleroncegno. ore 21. palace Hotel. Flauro e chitarra. con il trio rospi-gliosi: rieko okuma, fllauto; lapo Vannucci, chitarra; luca torrigiani, pianoforte su musiche di Giachino, Gade, di Fiore, diabelli, Schwert-berger, carulli, de Santis.

Musicasuoni di Bandein Vigolanadoss del Bue. Suggestivo bal-cone al cospetto della Vigolana: momenti di musica bandistica immersi nella natura. info: www.eventivigolana.com.

30 lunEdìMusicai suoni delle doloMiti - paolo Fresu, daniele di BonaVenturaaltopiano della paganella, dolo-miti di Brenta. ore 14. Malga Spo-ra. Un dialogo in musica nel segno di strumenti ad aria e di un toccante lirismo dagli aromi mediterranei. ne sono protagonisti uno dei trombetti-sti jazz italiani più conosciuti al mon-do e un autorevole specialista del bandoneon, lo strumento simbolo del tango. insieme, paolo Fresu e daniele di bonaventura (che con il coro corso a Filetta hanno firmato l’album ecM Mistico Mediterraneo) danno vita a un concerto che vive di intimismo e di piccole cose ma che sa raccontare grandi storie. info: tel. 0461.585836 - 653622; www.visitdolomitipaganella.it.

31 MArTEdìFolkloresHen don - a MoVing soundtrento. ore 21.30. Giardino S. chia-ra. Mia Hsieh: voce, danza; Scott prairie: zhong ruan, basso; Yi Fang chen: erhu; Yi-tung pan: zhong ruan, shao ruan; Wei-Hsu liao: per-cussioni. il progetto dell’ensemble prevede la contaminazione della musica tradizionale taiwanese con le sonorità alternative e pop della musica acustica occidentale. par-tendo dalla musica locale di taiwan e dalle vicine tradizioni della gran-de cina, il gruppo è riuscito a cre-are un proprio sound che interio-rizza lo spirito della musica antica con forme compositive moderne, capaci di affascinare il pubblico di ogni parte del mondo. info: cen-tro Servizi culturali Santa chiara tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

Musicai suoni delle doloMiti - caliFornia guitar triotremalzo. ore 14. passo dil - la Viola. Un americano (paul richards), un belga (bert lams) e un giappo-nese (Hideyo Moriya) costituisco-no un trio chitarristico difficile da immaginare più eclettico di così. i tre virtuosi della sei corde si sono conosciuti nel 1987 - frequentando i Guitar craft courses di robert Fripp, leggendario leader dei King crimson - e da allora non si sono più lasciati. l’album più recente del california Guitar trio si intitola Masterworks e spazia da bach a beethoven, da Schubert ad arvo pärt, da rossini a Vivaldi. info: tel. 0464.591222; www.vallediledro.com.

DOMENICA 1 LUGLIODOLOMITI D’INCANTO Apertura “Suoni delle Dolomiti”con il Coro Soldanella al Rifugio Potzmauer – ore 11CAMMINATA SULL’AVISIO – ore 8 – Piscine di Sover

SABATO 7 LUGLIOTorneo Morra Centro” Le fontanelle” – ore 20.30

DOMENICA 8 LUGLIO SAGRA DE LU – Sagra del paese

GIOVEDÌ 12 LUGLIO S. GUALBERTO – Festa provinciale Forestali al Potzmauer

MARTEDÌ 17 LUGLIOSentiero dei Vecchi mestieri lungo il Rio dei Molini.Escursione pomeridiana

MERCOLEDÌ 18 LUGLIO“CENA CON DELITTO” – cena dei serpentiFilodrammatica di Laives – ore 20,30 Teatro “Le Fontanelle”

GIOVEDÌ 19 LUGLIO“IL DIRADARSI DELL’OSCURITA’” – Storiea Cura di Labstoria di Rovereto Grumes Piazzetta Doss – ore 21

SABATO 21 LUGLIOFESTA ALPINA del Gruppo ANA di Grumesore 20 – baita Penna nera

DOMENICA 22 LUGLIOFESTA ALPINA – tutt il giorno – Baita Penna nera

MERCOLEDÌ 25 LUGLIONOTTE in MUSICA concerto con Silvi a Bombardaore 21 – Grumes, Piazzetta al Dos

SABATO 28 LUGLIOGRUMES STORICA Concorso/happening di PitturaCentro Storico Grumes – ore 9-17

INFO: Sviluppo Turistico GrumesPiazza Municipio, 6 - tel. [email protected] - www.sviluppogrumes.it

Matrimonio: religiosodata: 16 giugno 2012 luogo celebrazione: chiesa di San pietro - trentoFiori e bouquet: Florart - trentocomposizioni floreali al banchetto: Garden ognibeni - levico termeanello per lei/lui: oreficeria del Simonino - trentoinvitati: 100ricevimento: castel toblinobomboniere: thun Store - trentoViaggio: Seychellesdurata: 2 settimaneVivranno a: trento

Servizio fotografico a cura di:lucio tonina, trento

i MatriMoni del MeSe

QUeSto MeSe due MatriMoni SUlla rUbrica dedicata ai Fiori d’arancio

Lei nome: elisaanni: 25nata a: levico termeresidente a: levico termeoccupazione: insegnanteVestito di: Sposa chic - pergine ValsuganaScarpe di: donna chic - Veronaparrucchiere: Salone adriana & Sara - caldonazzoestetista: estetica armonia - caldonazzo

Luinome: danieleanni: 33nato a: canosa di puglia (bt)residente a: trentooccupazione: MilitareVestito di: armani da “Fedrizzi” - MezzolombardoScarpe di: F.lli rossetti da “Fedrizzi” - Mezzolombardobarbiere: Salone Figaro - Mattarello di trento

il MatriMonio di elisa e daniele

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Lei nome: elenaanni: 33nata a: trentoresidente a: Mattarello di trentooccupazione: impiegataVestito di: atelier Giuliana orsini - trentoScarpe di: calzature pedrotti - trento parrucchiere: Maria pia parrucchieri - trentoestetista: estetica Kalè - trento

Luinome: lucaanni: 43nato a: trentoresidente a: Mattarello di trentooccupazione: addetto alle venditeVestito di: abbigliamento Fedrizzi - MezzolombardoScarpe di: baldanini

il MatriMonio di elena e luca

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Matrimonio: civiledata: 5 maggio 2012 luogo celebrazione: Villa de Mersi - Villazzano di trentoFiori e bouquet: Fioreria erica - trento numero invitati: 90ricevimento: palazzo lodron - nogaredobomboniere: artigianato artisticocatering e pasticceria: le colonne - trentoViaggio: new York, Memphis, Messicodurata: 20 giorniVivranno a: Mattarello di trento

Servizio fotografico a cura di:Marco trabalza

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ViGne e MUSica in alta QUota al riFugio potzMauer

Un MaGGio di noVità e di reViValin coMpaGnia di roBerto leonardi

alla consolidata amicizia fra Fiorentino sandri dell’a-zienda agricola pojer e Sandri e il vulcanico gestore del rifugio potzmauer di Grumes roberto leonardi

si deve un curioso quanto innovativo esperimento: la messa a dimora, a 1300 metri di altitudine, di tre viti interspecifiche, ossia di viti provenienti da incroci fra vitis vinifera, americana, e vitis amurensis di origine caucasica. la varietà è chiamata solaris, proviene dalla scuola di Friburgo e non ha nulla a che vedere con gli ogm. Solaris sopporta temperature fino a – 20°, resiste sia alla peronospora sia all’oidio senza alcun trattamento. Siamo dun-que oltre il biologico poiché, come l’azienda pojer e Sandri sta dimostrando con la messa a dimora di 4,5 ettari di questa

varietà a 800 metri di altitudine, si intende produrre un vino unico nel suo genere, con zero trattamenti in campagna e zero trattamenti in cantina: no zolfo, no rame, no So2. il 24 maggio, dunque, in una zona riparata a fianco del rifugio, Fiorentino Sandri, roberto leonardi e pio rizzoli, presidente della Stg di Grumes, sotto l’occhio fotografico di Giorgio Sa-lomon hanno dato il via al più alto, e più piccolo, vigneto del trentino. non senza stappare, a mo’ di augurio, una bottiglia campione di questo vino decisamente interessante.i veri festeggiamenti, però, roberto leonardi li ha voluti or-ganizzare sabato 26, invitando al rifugio una nutrita schiera di amici, ottimamente disposti a condividere con lui una serata speciale, ormai diventata una tradizione. il buon vino pojer e Sandri, gustato con attenzione e misura, ha scaldato al punto giusto l’atmosfera mentre, dopo l’ottima cucina di renata, chitarra, fisarmonica, bonghi e tanta voglia di buona musica hanno letteralmente e finalmente invaso il rifugio. e se si dice buona musica, non si parla a caso. infatti, roberto leonardi, fra i tanti, vanta anche la bella amicizia con alcuni protagonisti di quella indimenticabile e irripetibile stagione che ormai si definisce, e a ragione, come “i Mitici anni ‘60”. Un periodo dove i “complessi” impazzavano in tutto il trentino e la meglio gioventù, magari meno politicizzata, sicuramente meno strumentalizzata, vedeva nella musica il mezzo, pacifico ma comunque dirompente e rivoluzionario, per dissipare la soffocante cappa piccolo borghese che mortificava la voglia giovanile di cambiamento.ed è così che, in un crescendo di entusiasmo, al potzmaurer sono riecheggiate le note delle più belle e significative musiche di quel fantastico e spensierato periodo. Gianci Virgillito (i britanni) ha incantato con la sua splendida

Roberto Leonardi

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voce e la sua virtuosa chitar-ra, in particolare, fra le altre, con una struggente When something is Wrong with My Baby, per poi far letteral-mente saltare tutti sulle sedie e sulle panche con Hold i’m coming, sempre di Sam & dave. Franco Bertoldi (i ra-gazzi del Sass) non si è fatto pregare ed ha stupito ancora una volta per la sua versatilità, da autentico one man band, spaziando da battisti (lu-cio…) ai Giganti, dall’equipe

84 agli animals. leopoldo cei (i nuovi dollari) non ha potuto esimersi dall’esecuzione di una potente ed impareggiabile interpretazione, e appunto a modo suo, di My Way (sorry Frank!) e di altri intramontabili hit. giorgio andreatta (Gemini 6), in serata di grazia con energia travolgente ed inesauribile, ha spaziato su più fronti, dalla chitarra agli accompagnamenti, coinvolgendo alla grande con medley di motivi evergreen. na-

turalmente, e della serie non facciamoci mancare nulla, è finita come doveva finire: roberto leonardi alla fisarmonica, danilo dallabona (i Filosofi) alla chitarra e Victor cura ai bonghi, per un trio country-folk, con divagazioni rock, che ha trascinato tutti in un grande momento di autentica partecipazione.per la cronaca, c’era anche chi scrive (i nuovi dollari) ma, non essendo propriamente un bongo sostitutivo di rullante, cassa, charleston e piatti, è stato cortesemente, ma peren-toriamente, pregato di non rompere. i batteristi, si sa, hanno sempre avuto vita difficile…l’aria frizzante dei 1300 metri del potzmauer, a notte inoltrata e sotto un cielo così terso e stellato che neanche Snoopy ha mai visto, ha riportato tutti, proditoriamente, su questa traballante terra. (p.c.)

inFo riFugio potzMauer gruMes:il rifugio è aperto tutti i giornidal 20 giugno al 20 settembredal 21 settembre al 19 giugnotutti i fine settimana e giorni festivi(in questo periodo, l’apertura straordinaria per gruppiè possibile compatibilmente con gli impegni del gestore)chiuso tutto il mese di novembreper prenotare telefonare al 333 77 71 211 - 338 70 33 945

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nato a trento nel 1977, emanuele Masi è segretario artistico della Fondazione teatro comunale e auditorium di bolzano, e coordina la programmazione

artistica del festival bolzano danza e della Stagione di opera e danza contemporanea del teatro comunale di bolzano. ecco da lui alcune anticipazioni:è possibile individuare un fil rouge nel programma di Bolzano danza?penso che mai come quest’anno il festival abbia avuto una organicità e coerenza tematica così marcata. abbiamo voluto aderire idealmente all’anno europeo dell’invecchiamento e della solidarietà tra generazioni creando un programma dal titolo “Generations” in cui celebriamo l’incontro intergenerazionale. che si tratti di performer di diverse età, di spettacoli tout public, di eredità artistica come nel caso della grande maestra carolyn carlson o di eredità ecologica per riflettere sullo stato del pianeta che lasceremo alle future generazioni.Qual è lo spettacolo che potrebbe riservare più sorprese?probabilmente la Sagra della Primavera di pina bausch nella rilettura dell’artista spagnolo roger bernat: uno spettacolo interattivo dove gli spettatori – dotati di radiocuffia – diventano protagonisti.la trasgressione a Bolzano danza non manca e non deve mancare. Qual è lo spettacolo più trasgressivo?È sempre più difficile capire cosa sia davvero trasgressivo oggi. credo che più in generale sia il tema scelto ad essere trasgressivo: viviamo in una società che vorrebbe cancellare l’idea dell’invecchiare. celebrare invece la bellezza del movimento e del segno del tempo sui corpi di tutte le età, senza nasconderne le differenze: ecco questo oggi è violare un tabù!

“celebrare la Bellezza del MoViMento”interViSta al trentino eManuele Masi, coordinatore artiStico di Bolzano danza.

Quali dei balletti rispecchiano di più il titolo scelto quest’anno, generations?in termini di età anagrafica, sono tre gli spettacoli più emblematici: i due lavori presentati da abbondanza bertoni, uno con 7 danzatori bambini e uno con antonella bertoni e sua madre paola Faleschini; ma soprattutto l’esito performativo di “bolzanopeople”, un laboratorio che coinvolgerà gli ospiti della casa di riposo don bosco, coi i loro familiari, volontari e operatori, da 19 a 96 anni.Quali generazioni avete intenzione di avvicinare e perché?Vogliamo abbracciare tutte le generazioni, ma soprattutto più generazioni attorno agli stessi spettacoli. abbiamo programmato anche spettacoli per bambini, invitando genitori ma anche nonni ad accompagnarli. perché lo spettacolo più emozionante è questo: osservare la bellezza che nasce dallo scambio reciproco tra anziani, adulti e bambini!ci cita alcune delle manifestazioni di contorno?avremo un focus su carolyn carlson, iniziative all’insegna dell’ecologia con l’installazione di un vero prato nel foyer del teatro comunale, via Goethe si trasformerà nella “via della danza”, poi avremo video-danza e film da non perdere al cineplexx, come il lago dei cigni di Mattheuw bourne in 3d!parliamo di location. dove andate? e perché uscite dal teatro?tra le incursioni urbane avremo il ritorno del Groupe bernard Menaut che in collaborazione con l’azienda di Soggiorno “disturberà” simpaticamente i passanti delle vie del centro, i visitatori del Museo archeologico e i bagnanti del lido. in via cagliari ci sarà invece un innovativo progetto di contaminazione tra liscio e danza contemporanea, sempre per favorire l’incontro tra generazioni diverse. Una delle sfide più avvincenti di questa edizione è una performance site-specific nei boschi del colle, in una notte senza luna: un’esperienza magica.Usciamo dal teatro perché crediamo che la danza sia un linguaggio immediato e allo stesso tempo catartico. prendiamo su di noi un impegno civile e non vogliamo chiuderci in una gabbia dorata, perché bolzano danza non vuole solo appagare il pubblico che già ama la danza: vuole lasciare un segno nel cuore di tutto il territorio.

performance16/07 cie la Feuille d’automne (F) – cendrillon “ballet recyclable”19/07 compagnia abbondanza/ bertoni (i) – Scena madre 19 + 20/07 aldes + alps Move (i) – Vede piú lontano un vecchio seduto che un giovane in piedi20 + 21/07 Fleur darkin company (UK) – disGo20 + 21/07 takla improvising Group (i) – piccole Meraviglie 22/07 compagnia Simona bucci (i) – boxville_ballata di cartone23 – 24/07 bolzanopeople/ balletto civile (i) – tentativo#123/07 ccn roubaix nord-pas de calais/ carolyn carlson (F) – Synchronicity24/07 aakash odedra (UK) – rising25/07 compagnia abbondanza/ bertoni i bambini (i)– il ballo del Qua26 + 27/07 roger bernat (e) – le sacre du printemps27/07 renegade/ Malou airaudo (d) – irgendwo

www.bolzanodanza.it tickets: 0471 053800

Emanuele Masi

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da settembre, dopo alcuni anni di disagi e di spostamenti in vari edifici della città, tutte le lezioni della Facoltà di lettere e Filosofia di

trento potranno tenersi finalmente in uno stesso luogo: la nuova sede di via tomaso gar, dove si troveranno anche le altre attività e i vari uffici e servizi della Facoltà (fatta eccezione per la biblioteca che resta in via Santa croce 64). il trasloco non è ancora terminato e proseguirà per tutta l’estate. Ma per la nuova sede della Facoltà di lettere e Filosofia è arrivato il momento dell’inaugurazione ufficiale, che si è tenuta venerdì 22 giugno. la cerimonia ha visto gli indirizzi di saluto del rettore dell’Università di trento davide Bassi, del presidente dell’Università di trento innocenzo cipolletta, del presidente della provincia di trento lorenzo dellai, del sindaco di trento alessandro andreatta, del preside della Facoltà di lettere e Filosofia Maurizio giangiulio e di silvio carnassale, rappresentante degli studenti nel consiglio di Facoltà di lettere e Filosofia. È seguita, quindi, la benedizione dell’edificio con l’arcivescovo di trento, monsignor luigi Bressan. alla fine taglio del nastro e visita del complesso edilizio.nell’edificio, che si sviluppa in tre corpi fabbrica e cinque piani fuori terra, sono state realizzate 32 aule, tra le quali 4 aule informatiche e la nuova aula magna di ateneo da 330 posti. i posti sono complessivamente 2.500, 170 le postazioni informatiche. l lavori, iniziati il 16 ottobre 2007, si sono conclusi il 15 febbraio 2012.il progetto definitivo è stato redatto dal raggruppamento costituito da ishimoto architectural & engineering Firm, inc. con sede a tokio (capogruppo) e ishimoto europe

il trentino Ha una Facoltà tutta nuoVainaUGUrata “lettere e FilosoFia” in Via toMaSo Gar a trento

S.r.l., tekne S.p.a. e corbellini S.r.l., tutte e tre queste ultime con sede a Milano. i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Maltauro S.p.a. la divisione Sviluppo edilizio dell’Università si è occupata della direzione e coordinamento dei lavori e delle relative forniture di arredi e attrezzature; in particolare: ing. Massimo lazzaro direttore dei lavori; ing. Mattia zomer coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; geom. alberto Moser contabilità dei lavori. la volumetria fuori terra è di 94.500 metri cubi; la superficie totale netta 24.875 metri quadri; la superficie utile netta (esclusi atrii, corridoi, vani scala, disbrighi, servizi igienici, locali tecnici) 15.700 mq. il costo è di 48 milioni di euro. il costo al metro quadro è di 2.200 euro (iva e arredi compresi).

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il carapace SVetta SUlle Vigne toscanela cantina UMbradella FaMiglia lunelli Ha apertoi battenti il 16 giugno a beVaGna

il carapace, la cantina scultura che arnaldo pomodoro ha disegnato per la tenuta castelbuono di bevagna, realtà vinicola umbra della famiglia lunelli, è stata

inaugurata ufficialmente il 16 giugno. dopo otto anni di attesa il taglio del nastro – di colore rosso Sagrantino, sorretto dal corpo di ballo tutto femminile deja donné, che ha ondeggiato nella brezza delle colline di Montefalco al ritmo di “Wine is so good” del Balanescu Quartet – ha visto insieme gino lunelli e arnaldo pomodoro, amici e fautori dell’unica opera d’arte al mondo «in cui si vive e si lavora», cosa resa possibile soprattutto grazie al magistrale lavoro di progettazione dell’architetto trentino Giorgio pedrotti. il risultato è un vero e proprio monumento al vino, incastonato tra assisi e Foligno, in una terra dove tutto profuma di poesia, misticismo e storia. «Questa è un’opera in sintonia straordinaria col territorio – fa sapere il sindaco di bevagna, analita polticchia – anche per la simbologia di cui pomodoro ha voluto caricare il carapace: la longevità e la storicità rappresentata da questa scultura è la stessa di questi luoghi, che conservano gelosamente l’eredità di antichi popoli, come gli etruschi e i romani». per questo, ha annunciato la polticchia, la dirigenza del club Unesco di Foligno ha candidato il carapace al premio

Unesco “la fabbrica del paesaggio”, che sarà assegnato a novembre 2012. Ma non solo. È stato appena siglato un accordo per cui a ogni biglietto strappato nei sei circuiti museali dell’Umbria intera verrà consegnato un voucher per la visita gratuita al carapace: un importante veicolo di promozione per una struttura che si propone di essere non solo un tempio del vino made in italy d’eccellenza, ma anche un contenitore per mostre d’arte, concerti, performance di ballo e teatro. del resto, «questa è una cantina innovativa, e senza innovazione il mondo non può andare avanti», commenta pomodoro. e Marcello lunelli, presidente di tenuta coltibuono, aggiunge: «Mario Soldati diceva che il vino è la poesia della terra e credo che qui noi abbiamo scritto una poesia che resterà nella storia. dopo aver dedicato mezzo secolo al trentino, abbiamo deciso di aprirci ad altri territorio: prima è venuta la tenuta podernuovo sulle colline pisane e poi siamo stati letteralmente folgorati dall’Umbria e dal Sagrantino. il vino per noi è passione, emozione, divertimento, è avamposto e avanguardia di valori come ambiente e difesa della terra». Gli dà ragione anche il vice presidente della Giunta provinciale di trento, alberto pacher, unico rappresentante delle istituzioni trentine presente alla cerimonia inaugurale: «il carapace è un’opera meravigliosa, importantissima, un bel segnale per il comparto vinicolo, immersa in un territorio che basta uno sguardo per capire il perché sia stato capace di ispirare molti grandi artisti. È un orgoglio pensare che qui ci sia anche un po’ di trentino». da parte del mondo politico umbro, invece, una schiera di istituzioni, dall’assessore regionale all’agricoltura e turismo Fernanda cecchini alla presidente della regione Umbria catiuscia Marini, dal sindaco di Montefalco donatella tesei alla già citata analita polticchia, sindaco di bevagna. tra gli oltre duecento selezionatissimi ospiti non mancava nemmeno una nutrita schiera di rappresentanti della Fondazione altagamma (che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato, dall’alta moda all’enogastronomia), il presidente del censis Giuseppe de rita, il bachiere alessandro profumo, il grande angelo Gaja (uno dei personaggi più noti del mondo del vino italiano), il presidente dell’ais Umbria Sandro camilli, nonché il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il volto rai Massimo Giletti.

Da sinistra, Matteo Lunelli, Camilla Lunelli, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Lunelli e Marcello Lunelli

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il portale www.adamelloski.com ha conquistato il primo posto nella classifica del 13° interactive Key award, il prestigioso premio nazionale dedicato alla creatività

nella progettazione e realizzazione di siti web. Una giuria composta da 66 esperti del settore della comunicazione

online, account manager, creative director e giornalisti di settore ha valutato un totale di 185 siti suddivisi in varie tipologie ed i 24 finalisti sono stati premiati ieri a Milano nella sede dello Spazio Qc terme durante una serata di gala presentata dal giornalista di Sky tg 24 alessio Viola. il portale di adamello Ski, realizzato dalla web agency di trento archimede, si è aggiudicato il primo posto per la categoria tempo libero. i criteri che sono stati analizzati

dalla giuria e che hanno permesso di ottenere questo importante riconoscimento sono la creatività, la qualità dei contenuti, l’innovazione delle mappe interattive e delle informazioni geolocalizzate, la facilità di fruizione e l’integrazione avanzata con i social network. Grazie a queste componenti, il portale ha potuto superare concorrenti del calibro di Fiat (con Fiat Snow) e oliviero Web Store, con il sito dedicato all’attrezzatura sportiva. da parte

di archimede e il consorzio adamello Ski c’è grande soddisfazione per questo riconoscimento che premia un lavoro impegnativo, fatto e portato avanti ogni giorno con grande entusiasmo e passione. il premio interactive Key award 2012 è inoltre particolarmente significativo per la destinazione turistica, perché le viene attribuito nell’anno in cui il passo del tonale e pontedilegno festeggiano 100 anni di turismo e sport invernali.

“arcHiMede” inVenta deSiGn e praticitàil portale adaMello sKi, creato dalla Web aGencY, Si È aGGiUdicato Gli interactiVe KeY aWards 2012

Vince Una claSSe del liceo scientiFico g. galilei di trento

Si è concluso con una vittoria trentina il concorso video abbinato alla manifestazione ‘scienziati e studenti’,

progetto nazionale di educazione scientifico-ambientale rivolto ai ragazzi delle scuole medie superiori, organizzato dal cnr - consiglio nazionale delle ricerche - con il con-tributo di energheia italia e il coordinamento locale del Museo delle Scienze di trento. a spuntarla sulle venticinque classi finaliste - provenien-ti da tutta italia - è stata infatti la iiiF del liceo Scientifico G. Galilei di trento, guidata dal prof. Giuseppe ciola. la manifestazione, con cadenza annuale, fa incontrare ricercatori del cnr e ragazzi delle scuole medie superiori su temi ambientali di attualità: dai cambiamenti climatici alle energie alternative, dallo smaltimento dei rifiuti all’a-gricoltura biologica.ogni classe deve progettare e realizzare un breve vi-deo sul tema scientifico affrontato che abbia carattere divulgativo e spettacolare al tempo stesso: un messag-gio chiaro, scientificamente ineccepibile, ma facilmente comprensibile a chi non è un addetto ai lavori. il tema affrontato nell’edizione 2012 dalla classe del galilei è stato quello delle nanotecnologie. nel corso dell’anno, i ragazzi hanno avuto modo di approfondire l’argomento grazie a un incontro con un ricercatore del cnr di bologna e ad una lezione tenuta dal coordinatore del Museo delle Scienze, e hanno quindi creato il video “Maledetta prima mela”.la giuria del concorso, composto da un regista di ci-necittà, due giornalisti e due ricercatori del cnr, ha quindi attribuito uno dei tre premi previsti alla classe trentina “per la proprietà espressiva e la buona interpretazione dei ragazzi-attori”. ora, come riconoscimento per la vittoria, i ragazzi – ac-compagnati dai docenti e dal coordinatore locale del progetto – saranno ospiti di una serata del Festival della Scienza di Genova, nel corso della quale verrà mostrato il loro video.

“scienziati e studenti” al cnr

106tmluglio

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Antonia Arslan presentata da Pierangelo Giovanetti

tanti i protagonisti di questo secondo trentino book Festival. scrittori e giornalisti, attori e attrici, gruppi e musicisti, sportivi, presentatori,

organizzatori, volontari; e via, di seguito, l’associazionismo locale, il grande pubblico ed anche lui, l’anticiclone africano. abbiamo sentito parole, emozioni, sensazioni,

il trentino BooK FestiVal Si cHiUde con 1500 perSone in piaZZaa tUtti l’arriVederci al 13, 14 e 15 giugno 2013 per la terza edizione

ventate di calore sulla pelle, applausi, risate, domande. Un evento unico, per il trentino e per caldonazzo. in questa location che affascina per il paesaggio e per le acque fresche del lago, abbiamo avuto la grande opportunità di ascoltare e di conoscere tanti grandi nomi della letteratura, della cultura, della musica.l’associazione di promozione Sociale “balene di montagna”

– guidata dallo scrittore e giornalista pino loperfido - ha organizzato questo evento con passione, con impegno, con meticolosa dedizione. e i risultati erano tutti lì, palpabili. a conferma del successo della manifestazione, la folta partecipazione, le strette di mano, le congratulazioni, i sorrisi di assenso, i libri sotto il braccio.Senza timore di rischiare la caduta nella sfera del facile sentimentalismo, possiamo riferire con [quasi] adeguata lucidità di aver respirato, almeno in parte, l’anima di questo Festival.possiamo riferire brevi lampi di emozione, come gli occhi lucidi di molti ascoltatori accorsi ad ascoltare le tragedie del popolo armeno raccontate da antonia arslan; la sorpresa di trovare lì, per la strada, appoggiato ad un muretto (pochi minuti prima di essere il protagonista di uno dei momenti più attesi della giornata) un disinvolto quanto inappuntabile erri de luca, perfettamente a suo agio nella sua camicia rossa d’ordinanza; la sorprendente immediatezza di dacia Maraini nel comunicare l’ineluttabilità della vita ad un pubblico che alla fine stenta a lasciarla andare via con quella grande valigia e che quasi la rincorre e poi la saluta dall’automobile in corsa con la

Il Parco Centrale preso d’assalto dai bimbi per “I Tre PorcellinI”

Mauro Pettorruso in “Stanza di Orlando”

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The Bastard Sons of Dioniso con Denis Fontanari

107tmluglio

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Riccardo Gadotti e il Corpo Bandistico di Caldonazzo

Andrea Castelli e il Coro la Tor Luisa Gretter e Luciana Grillo Il pubblico della Torre dei Sicconi Sergio Damiani e Roberta Bruzzone

Tiziana Tomasini e Susanne Scholl Chiara Lombardo Erri de Luca Luca Doninelli e Maddalena Bertolini

Tersite Rossi, Massimo Carlotto e Carlo Martinelli

La grande Dacia Maraini a Caldonazzo

mano, come si fa con i nostri cari. e che dire delle struggenti letture di andrea castelli lassù alla torre dei sicconi… delle tante esperienze femminili raccontate, lette e recitate in tutti i luoghi del paese, dal caseificio alla bucolica fioreria, dal bar centrale alla piazza, dal giardino per i più piccoli al palazzetto.e infine la chiusura, l’inevitabile the end.l’ora dei saluti, si sa, racchiude sempre una duplice connotazione. Quella più festosa e adrenalinica, che celebra il successo del festival – indimenticabili the Bastard sons of dioniso intervallati ritmicamente dalle letture pascoliane di denis Fontanari – e quella lievemente malinconica, che ci riporta alle consuetudini della vita. Una piazza così nessuno l’aveva mai vista a caldonazzo. i più pessimisti hanno stimato 1500 persone...Ma a farci compagnia, fino alla prossima edizione, fortunatamente ci sono sempre loro. i libri. a nutrire la nostra anima di appassionati di letteratura di tutti i generi, di tutti i tempi, di tutte le tematiche.i libri che ci fanno volare e che ci aiutano a crescere. i libri che sono stati l’anima di questo secondo trentino book Festival. arrivederci al 2013!

108tmluglio

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combustibili fossili, il nuovo stabile è dotato di 190 moduli fotovoltaici e di 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 KW/ora) per la produzione in sito di energie rinnovabili.il nuovo stabilimento rappresenta un passo importante per bauer, per dare risposta all’esigenza di crescita dell’azienda valorizzando una missione da sempre legata alla naturalità ed all’autenticità. bauer ha creato una vera e propria partnership con lo studio di progettazione oficina engineering dell’arch. Massimo leonardelli, al quale ha chiesto di ideare uno stabilimento produttivo assolutamente nuovo nel concept e quindi nei criteri di realizzazione. Materiali biocompatibili affiancati alle tecnologie costruttive più elevate, dando spazio anche ad una materia prima pregiata e naturale come il legno.

rispetto della tradizione e innovazione costante, altissimi standard qualitativi e spiccata sensibilità per la naturalità sono da sempre le parole

chiave della filosofia Bauer. Una filosofia pienamente rispecchiata e valorizzata anche nel concept della nuova sede, un progetto che, su richiesta del committente, già dalla fase di progettazione ha messo al centro la sostenibilità a tutto tondo, che si evidenzia negli asset di efficienza energetica ed idrica, nella scelta dei materiali, nella gestione del sito di progetto, nell’approccio innovativo alla qualità ambientale.Qualità e ottimizzazione delle caratteristiche costruttive sono state associate alla riqualificazione del contesto territoriale. la particolare copertura a verde dello stabile, più di 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, consente vantaggi energetici ed economici su più fronti: maggiore isolamento termico sia estivo che invernale, riduzione dei picchi di deflusso idrico, riduzione dell’inquinamento sonoro, mitigazione del microclima e

fissaggio delle polveri sottili e risparmio sui costi di risanamento della copertura. Uno specifico sistema di stoccaggio delle acque meteoriche garantisce poi la riduzione della produzione di acque reflue e la richiesta di acque potabili. per ciò che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale ed economico legato all’uso di energia da

Bauer la QualitàSi riSpeccHia nella SedeinaUGUrata il 26 MaGGio ScorSo, a spini di gardolo, la nUoViSSiMa Sede dell’aZienda

Volo radente SUl nostro trentinola plus al FeStiVal international dU FilM d’aniMation d’annecY

al più importante festival mondiale dell’animazione, giunto alla sua 52a edizione e svoltosi dal 4 al 9 giu-

gno scorsi ad annecy in Francia, solo due cortometraggi su oltre 2300 partecipanti di tutto il mondo hanno rap-presentato l’italia tra i 18 finalisti della categoria “film pubblicitari”: dadomani Studio per lavazza e l’agenzia di pubblicità trentina plus communications, con lo spot di animazione realizzato per le casse rurali trentine. lo spot racconta il nostro territorio in 45 secondi di emozio-nante volo radente tra vigneti, castelli, laghi e montagne, attraverso le animazioni, poetiche e allo stesso tempo incalzanti, di Mario addis, grande illustratore e animatore italiano scelto dall’agenzia trentina per dare forma alle proprie idee. risultato di questa collaborazione, uno spot che è una piccola perla nel suo genere, apprezzato dalla giuria internazionale del Festival. chi non avesse ancora visto lo spot sulle tv locali o nei cinema, può trovarlo su www.youtube.com/user/plUStrento.

Art direction Luca Franceschini, script Annalisa Curcu, animazioni Mario Addis, musiche Paolo F. Bragaglia

109tmluglio

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da JoHn Keatsad edGar lee MaSterS

per quattro mesi, in quattordici anni assieme sulla collina est di trento, a Villa Sant’ignazio: a parla-

re coi poeti, a “tentare” di scrivere in poesia, ovvero nel linguaggio più sublime del mondo, sotto la gui-da di renzo Francescotti. Sei i poeti “convocati” o “invitati” come amano dire i corsisti: un antico poeta cinese, li po; due poeti di lingua anglosassone, il ro-mantico inglese John Keats e il moderno americano edgar lee Masters; e gli italiani contemporanei biagio Marin - grande lirico veneto - e il da poco scomparso Giovanni raboni. a ognuno di questi sei poeti sono state dedicate due serate. le quattro serate finali (delle sedici programmate) sono state occupate da “esercizi di versificazione”: per altro all’interno di questi esercizi qualcuno scopre una sua vocazione poetica e, come è successo più volte, pubblicando un suo libro di poesia. a conclusione la composizione di un testo in poesia. dopo il tema degli anni precedenti “albero”, “tempo”, “notte”, “infanzia”, “animali”, “Voli”, “lontananze”, “Sapori “ Fiume”,“Stagioni”, “ Finestre”, “porte”, il tema di quest’anno è stato “Fuoco”. i testi poetici, in italiano e in dialetto, sono stati pubblicati in un libricino in “30 copie numerate a mano”, con le illustrazioni di due corsiste, anita anibaldi e Gabriella bonvecchio beber: oltre a loro due il corso è stato completato da Giuliana bazzanella, lia brandolese, Giorgio brentari, Flavio conci. Giovanna corradi, Fabrizio corradi, Flavio dalla torre, clara Kaisermann, diego luchi, luisa palla-oro, luca pedron, pietro roat e riccardo Zandonini. Ha concluso il 14° corso una simpatica festa della poesia, in cui i corsisti hanno recitato i loro testi poetici, alla presenza, tra gli altri, del ”padrone di casa” padre livio passalacqua, dello scrittore elio Fox e della poetessa lilia slomp Ferrari, anche lei frequentatrice dei cosi negli anni scorsi.

conclUSo il 14° corso di poesia a Villa Sant’iGnaZio

È prevista entro l’estate l’apertura del nuovo ostello di Grumes, l’ost, solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei tasselli che formano l’ambizioso mosaico a cui la

comunità di grumes, paesino di 450 anime dell’alta Val di cembra, da più di dieci anni lavora con passione e deter-minazione. Un mosaico fatto di identità, di valorizzazione del passato in un’ottica di sviluppo futuro, di recupero del valore del bosco e della vita di paese, di creazione di opportunità e prospettive lavorative per i residenti. il tutto, sotto la guida dei principi dello sviluppo sostenibile, nel tentativo continuo di far coincidere le esigenze del presente con quelle delle generazioni future, promuovendo una rivitalizzazione dell’e-conomia che mantenga come faro la conservazione dell’e-redità ambientale e culturale di cui siamo, troppo spesso, indegni custodi. così, dopo l’antico caseificio convertito in ristorante (el casel dei Masi), la malga abbandonata diventata rifugio alpino (rifugio potzmauer) e la creazione di sentieri di interesse culturale (Sentiero dei Vecchi Mestieri), etnografico (Giro dei Masi di Grumes) e naturalistico (Sentiero botanico naturali-stico), è imminente l’apertura del nuovo ostello di Grumes, l’ost, risultato della completa ristrutturazione dell’ex caser-ma dei carabinieri, che accoglierà anche la filiale di Grumes della Famiglia cooperativa Valle di cembra.“l’ost” richiama nel nome sia la tipologia di alloggio sia un toponimo ricorrente di Grumes (da qui pian da l’ost Grant, il parco delle feste di Grumes, in cui “ost” significherebbe “pietra”, secondo i racconti dei meno giovani). l’ost vuole offrire ai propri ospiti un’occasione per perdersi, al riparo dalla frenesia e dai ritmi febbrili imposti da una routine quotidiana sempre più inclemente, riscoprendo la dignità della vita di paese e acquisendo una maggiore con-sapevolezza del giusto ritmo della vita.

gruMes: perderSiper poi… ritroVarSil’ost, il nUoVo oStello per Scappare dalla Frenesia del Quotidiano

110tmluglio

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Si intitola “Giovani industriosi” il programma articolato in cinque puntate proposto dalla sede regionale della rai di trento, e affronta le tematiche riguardanti

l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro ed è centrato su quattro “focus group” stabili: giovani, imprenditori, insegnanti e famiglie, con il susseguirsi di testimonianze dal mondo del lavoro e dai suoi attori.i temi affrontati vanno dall’assunzione e valorizzazione dei giovani talenti, alla promozione della neo imprenditorialità giovanile , alla rivalutazione ad ampio spettro della cultura del lavoro (nella foto, andrea Brunello). in questa seconda puntata: Solidi talenti-valorizzazione dei giovani talenti in azienda. È realizzato in collaborazione con confindustria trento e andrà in onda durante “terra di montagna” di domenica 8 luglio (ore 9.45 circa).a seguire, un’anticipazione dell’attesissima gara ciclistica di gran fondo dedicata al mitico campione lussemburghese charly Gaul, vincitore di una tormentata tappa del Giro d’italia del 1956 terminata sul Monte bondone tra gelo e neve. la Struttura programmi della rai per il terzo anno consecutivo dedica grandi spazi a questa gara, anticipandola con un programma fatto di ironia e divertimento, ma anche di informazioni sull’edizione del 2012, che vede la presenza dell’ormai storico e improbabile giornalista di ciclismo Jan Jaques che in continuo qui pro quo confonde la charly Gaul con la classica parigi-roubaix.ci saranno anche claudia Morandini e alcune medaglie olimpiche tra i protagonisti di questo speciale e si assisterà a una parte della conferenza stampa di presentazione che tra le altre cose, annuncerà oltre ai vari percorsi, l’ingresso della “leggendria charly Gaul” tra le quindici gran fondo sulle due ruote strette più importanti del mondo come ha

“gioVani industriosi” alla ricerca del laVoronel palinsesto estiVo della Sede reGionale rai di trento

decretato l’Uci , Unione ciclistica internazionale domenica 22 luglio, invece, sarà la volta di “arcadia. Festa dei sapori e della musica” della Val di Sole. Un reportage girato nel weekend del 23 Giugno che ha visto protagonista l’antico borgo di caldes con suo patrimonio di tradizioni artistiche artigianali e naturalistiche.

perzenland e la Valle incantata caMbiaMo VeStito

lo scorso 12 giugno a pergine Valsugana si è svolto un importante incontro dedicato a tutti i

commercianti e gestori di pubblici esercizi di pergine Valsugana, dove sono intervenuti l’assessore provinciale al commercio alessandro olivi che ha illustrato la nuova legge provinciale sugli incentivi al commercio e l’importanza di far parte del consorzio operatori pergine iniziative e l’assessore comunale al commercio di pergine giorgio girardi che ha parlato delle misure adottate per la valorizzazione del centro storico. nella seconda parte dell’incontro è intervenuto il presidente del c.o.p.i. luigi ochner e luca dallapè, dell’agenzia pubblicitaria Mint, che hanno presentato il nuovo progetto creativo e gli obiettivi del prossimo mercatino di natale perginese: perzenland e la Valle incantata. dallapè ha illustrato gli obiettivi di crescita che si è prefisso di raggiungere con la prossima edizione: il primo obiettivo è la crescita delle presenze di pubblico attraverso: reiterazione delle azioni di comunicazione dello scorso anno; la conferma delle partnership già esistenti (con pinè, caldonazzo e pergine Spettacolo aperto); l’approccio con nuove iniziative promozionali. il secondo obiettivo riguarda invece l’individuazione di risorse che permettano di promuovere al meglio il mercatino di natale e che permettano anche di raggiungere un bilancio attivo. Questo obiettivo potrà essere raggiunto, in parte con l’implemento degli espositori paganti, in parte con le collaborazioni (partnership) citate prima e in parte con la ricerca di ulteriori sponsor che credano nel progetto. il terzo importante obiettivo è quindi la crescita: in qualità, attraverso la selezione accurata degli espositori che animeranno le casette e dei contenuti che proporranno; in quantità, aumentando il numero di casette presenti. il desiderio è quindi quello di stupire, divertire ed emozionare il pubblico perché ogni avventore se ne vada da pergine con un ricordo indelebile; con la voglia di ritornare l’anno successivo.

111tmluglio

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paolo segnana GUida l’asdirl’aSSociaZione dei direttori delle casse rurali Ha rinnoVato il direttiVo. proSSiMo appUntaMento il Viaggio in QueBec

il direttore della cassa rurale di Mezzolombardo San Mi-chele all’adige paolo segnana è stato nominato presiden-te dell’asdir. Un rinnovamento alla luce di una continuità

di azione e di obiettivi: “Ho raccolto l’invito del presidente uscente, Marco gabrielli – afferma Segnana – ad un naturale avvicendamento, per consentire una rotazione dell’incarico, poiché richiede energia e tempo che vanno oltre il normale

carico di lavoro. a lui va il ringraziamento di tutti gli associati per l’impegno, per la qualità delle ini-ziative proposte e per la credibilità che ha contribuito a far acquisire all’asso-ciazione”.della presidenza Ga-brielli restano vive le numerose iniziative per consentire alla categoria dei diret-tori di conoscersi, di scambiarsi le esperienze positi-ve, di partecipare a percorsi formativi

mirati, nonché le straordinarie esperienze di viaggio. tra tut-te ricordiamo il viaggio a bruxelles per visitare le istituzioni europee, a Francoforte per recarsi alla bce, quello negli Stati Uniti (con visita alla Federal reserve) e l’ultimo in india (con tappa alla bank of india). iniziative caratterizzate da un duplice scopo formativo e di stimolo alla conoscenza e alla creazione di migliori rapporti personali.“Stiamo vivendo un periodo molto impegnativo, sia per il nostro sistema che per la nostra nazione – spiega Segnana – e noi direttori siamo in prima linea a cercare di difendere il risparmio delle persone e assicurare risorse finanziarie alle imprese ed alle famiglie che necessitano di credito. dal nuovo presidente è arrivata la disponibilità a confronti più frequen-ti con tutti gli iscritti (l’associazione comprende direttori e vicedirettori anche pensionati) per rappresentare al meglio la categoria e per costruire una visione condivisa rispetto ai problemi del momento. “per riuscirci – conclude – c’è bisogno della partecipazione di tutti i soci, che invito ad essere ancora più coinvolti ed attivi, visto il momento”.

non orSi, Ma Bisonti tra le MontaGneradUno di VeccHi caMion a san Felice, in Val di non

Generalmente le manifestazioni di camion si immaginano in posti industriali, tra fabbriche

e ciminiere, vicino a grandi città, un ambiente naturale per questi “bestioni”, siano essi storici o no. normalmente avviene proprio così e questo vale soprattutto per i mezzi d’epoca con i quali si cerca quasi sempre di tornare nei luoghi in cui avevano circolato e lavorato nei tempi passati. Ma c’è un’eccezione “felice” anzi…”San Felice”. perché è proprio a san Felice, in alta Val di non, delizioso paese tra le province di trento e bolzano in mezzo a montagne splendide e a paesaggi da favola, che a tutto fanno pensare tranne che ai motori, che si raduneranno il 28 e 29 luglio centinaia di mezzi storici (auto, moto, trattori e naturalmente camion e corriere). Vi saranno anche esemplari dei colleghi collezionisti svizzeri e francesi. Questo grazie alla passione di un gruppo di amici e alla disponibilità e alle larghe vedute di numerose autorità locali e non. Sarà una festa, con

una superba esposizione di mezzi sia da locomozione che da lavoro, ma anche con balli, manifestazioni folcloristiche e, cosa che non guasta mai, ottimi piatti della tradizione locale. il gruppo promotore è “recidivo”, infatti già nel 2008 con grande coraggio aveva organizzato l’evento e proprio il successo di partecipazione riscontrata ha convinto tutti a riprovarci, certi che il successo sarà ancora maggiore. Un paese di poche anime è diventato per un giorno una metropoli con migliaia di visitatori, arrivati da tutta la valle ma anche da più lontano, anche per la presenza dei numerosi villeggianti che hanno scelto questi posti per trascorrere le vacanze e che si troveranno a godere di un’ attrazione in più. Se nella valle non ci sono più gli orsi, per una volta ci saranno i bisonti… Varrà la pena andarli a vedere, perché si faranno una bella passeggiata affrontando la salita di passo Fedaia.

Stretta di mano tra vecchio e nuovo presidente. Marco Gabrielli, a sinistra, e Paolo Segnana

112tmluglio

trentinolibreriatrentinolibreria

aVVentura oVerland: nel bel libro di paolo caGnan il giro del Mondo su caMion alla portata di (QUaSi) tUtti: iStrUZioni per l’USo e FotoGraFie

i famosi camion arancioni di beppe tenti non c’entrano. o meglio: è stato grazie a loro, e alla fortunata serie tivù “overland”, che gli italiani hanno scoperto il fascino di

queste ingombranti “case viaggianti”. Quello che pochi sanno è che molte compagnie turistiche - soprattutto inglesi -organizzano con i loro trucks viaggi in tutto il mondo, dalle

giungle del borneo agli altopiani dell’ecuador, dal deserto del Sahara alle pianure dell’asia centrale. Un classico? da londra a Katman-du attraverso l’africa e il Medio oriente: sei mesi a bordo di camion militari riadattati. poten-ti, affidabili, versatili. Si dorme in tenda, si im-para l’arte di arrangiarsi: dal cibo alle riserve d’ac-qua. Sino a non molto tempo fa, le compagnie specializzate in questo segmento di viaggi-av-ventura organizzavano solo spedizioni di molti

mesi, limitando fortemente le possibilità (tempo e soldi) di prendervi parte; ora, invece, è possibile inserirsi anche solo per un paio di settimane, raggiungendo i camion ovunque essi si trovino: in africa o in asia centrale, in Sudamerica o in Medio oriente. overlanding. percorrere lunghe distanze via terra: così lo

il liBro del Mese

QUando il VinoSpoSa la letteraturail roManZo “seX and tHe Wine” all’Xi preMio cesare paVese “il Vino nella letteratUra”

il romanzo di Francesca negri si piazza terzo dietro a piero antinori con Il profumo del Chianti e Kate Singleton con Mister Amarone.

«originale narrazione, scandita in diciotto capitoli, costruita attorno al percorso esistenziale di cinque donne, cinque amiche che riscoprono e coltivano il medesimo interesse per il vino e per la tavola. Sono delle wine lovers che, gior-no dopo giorno, trasformano la propria passione in un’arte ricca di cultura, di voglia di sperimentare e di conquistare nuove prospettive, mentre l’elemento pubblico e privato,

quello personale e collettivo si fonde e si snoda in un rac-conto avvincente». Questa la motiva-zione della giuria, presieduta da gio-vanna romanelli e annunciata domeni-ca 3 giugno a Santo Stefano belbo, nella casa natale del no-to scrittore italiano cesare pavese, dal presidente del ce-pam, luigi gatti, con cui è stato asse-gnata l’importante medaglia di bronzo

a sex and the Wine – l’altra metà del vino, il romanzo di Francesca negri che per primo ha puntato i riflettori sul senso femminile per il vino e la gastronomia. Un libro an-tesignano delle attuali tendenze che sempre più puntano nel settore dell’enogastronomia sulle donne, sulle wine e food lover. Ma non solo, perché il romanzo, nei suoi mol-teplici livelli di lettura, racconta molto di più: «Si parla di una nuova comunicazione del vino, più emozionale: il vino diventa anche il simbolo di una nuova generazione di donne, intraprendenti, autonome, disinibite». nei primi capitoli del romanzo, infatti, l’autrice fa anche una breve ricostruzione storica dai tempi dei romani fino ai giorni nostri, sul rap-porto bacco e Venere. «Ma Sex and the wine – prosegue la negri – parla anche di come cibo e vino siano un impor-tante momento di aggregazione in una società liquida che sembra allontanare dai contatti personali, parla di storie di vita di tutti i giorni, tra lavoro, amici, fidanzati, amanti, ex mogli rompiscatole, ex fidanzati che ritornano a scompa-ginano gli equilibri, figli e sogni da realizzare».

113tmluglio

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Silvia Vernaccinitrento e dintorni. con calisio, Marzola, Vigolana e Bondoneathesia

in queste pagine, oltre a due percorsi per la conoscenza di trento città capoluogo, Silvia Vernaccini, da anni impegnata nella conoscenza e divulgazione del patrimonio “trentino” descrive 40 itinerari,

passeggiate non troppo impegnative godibili in ogni stagione dell’anno e adatte sia alle famiglie per la gita domenicale sia all’esperto escursionista. percorsi tutti da fare a piedi, ma alcuni se si vuole anche spingendo il passeggino, oppure

con la mountain bike o con le racchette da neve in inverno: tutti, e qui sta la novità, raggiungibili con il trasporto pubblico. nell’agile formato della guida l’escursionista trova dunque gite per scoprire le bellezze degli immediati dintorni della città così come delle montagne che la cingono; oltre alla descrizione tecnica e a quella più culturale e turistica, ogni itinerario è supportato da belle fotografie e da una cartina topMap realizzata dal cartografo augusto cavazzani.

Marco dallaritesti in testaedizioni erickson

Quando parliamo di testo, la prima cosa a cui pensiamo è una pagina densa di parole. esistono però anche quei tipi di testo in cui le parole collaborano con le immagini; sono questi gli strumenti che più si avvicinano al mondo dei ragazzi, le

risorse di maggiore efficacia per avvicinare gli studenti della generazione di internet alla lettura. eppure, il libro illustrato è poco conosciuto e utilizzato. Questo volume propone di produrre diverse

forme testuali — di tipo narrativo, poetico, scientifico, argomentativo — sfruttando il modello del libro illustrato. l’autore sottolinea l’importanza del vedere, utilizzando immagini ricavate dall’esperienza e dalla realtà. l’obiettivo pedagogico del volume consiste nel far sì che le parole, collaborando con le immagini, generino nuovi testi, al servizio di un processo in cui la costruzione di competenza testuale proceda insieme alla stimolazione del pensiero analogico.

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tradurremmo noi. “Viaggiare in modo indipendente; muo-vendosi in piccoli gruppi, in-contrando le popolazioni lo-cali e fermandosi ovunque”: questa la definizione di Geoff Manchester e darrell Wade, i due proprietari australiani della intrepid travel, una delle più affermate compagnie di over-land al mondo. Hanno iniziato

col borneo malese, l’indonesia, il Vietnam, mentre gli altri battevano soprattutto piste africane e sudamericane. il primo vero viaggio, una transahariana tra amici. per poi intuire che con quei camion superattrezzati potevano anche provare a organizzare improbabili tour per turisti scapestrati e avven-turosi come loro. “tutto ciò che serviva, dopotutto, era un vecchio camion, una mappa, un elevato senso di fiducia in se stessi, più un bel po’ di tempo e di fortuna. così ebbe inizio il fenomeno dei tour operator di overland” spiega charlie Hopkinson, altro pioniere del settore. È tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta che i primi avventurieri di “settore” decidono di affrontare il mondo con un mezzo nuovo. potente, affidabile, versatile. anche se pesante, molto pesante. e poco maneggevole. partono dall’inghilterra, all’avventura. il camion è la loro casa. come un camper, ma adatto a ogni terreno. difficile che basti una strada dissestata a fermarlo. Una voragine, un tappeto di melma, una salita ripidissima. È nei primi anni ottanta

Paolo Cagnanavventura overland

Gremese editore (euro 16,90, pagine 224

che nascono le compagnie di overland così come le conosciamo noi oggi, a di-stanza di sei lustri. Ma come ci si prepara per un viaggio simile? cosa bisogna essere in grado di fare e soprattutto, quali imprevisti possono capita-re lungo il percorso? paolo cagnan è un veterano degli overland, tra i pochi viaggia-tori italiani a conoscerne alla perfezione trucchi e segreti. con “avventura overland” ha realizzato un mix tra diario di viaggio, manuale e reportage giornalistico, che racconta con praticità e disincantata ironia un’espe-rienza indimenticabile: dalla scelta della meta ai prepa-rativi, dalla partenza ai rapporti con gli altri partecipanti e con la gente del posto, sino alla distribuzione dei compiti e all’allestimento degli accampamenti notturni.

diego Moratelliincontri in montagnaarca edizioni

l’ultima “fatica” foto-letteraria di diego Moratelli, dal titolo ”incontri in montagna” (formato 29x24 cm, 256 pagine, oltre 160 fotografie, 22 cartine topografiche), segna una tappa significativa nell’evoluzione della produzione artistica dell’autore.

anzitutto perché egli è riuscito a raggiungere la completa simbiosi tra la parte narrativa e quella per immagini: le fotografie,

sempre di altissimo livello, ormai non vivono più di vita autonoma rispetto ai testi; poi perché in quest’opera, più che nelle precedenti, si avverte in Moratelli l’esigenza di aprirsi verso l’esterno, di rendersi in qualche modo più protagonista - insieme agli animali ritratti, veri primi attori indiscussi - rendendo il lettore pienamente partecipe delle proprie esperienze. lo dimostrano le mappe che per la prima volta vengono allegate al libro, a supporto di chi volesse ripercorrere gli itinerari fotografici dell’autore.

114tmluglio

trentinofotoromanzo

la memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. Questo è Fotoromanzo. una immagine che ritorna. dentro la memoria delle storie.

c’è una sorta di rovesciamento temporale in que-sta puntata di Fotoromanzo. da anni, ormai, ogni mese andiamo raccontando, con immagini

d’epoca, storie e persone del trentino, a ritroso nel tempo. Questa volta, con le immagini scattate in piazza duomo, a trento, domenica mattina, 17 giugno 2012, succede che le immagini sono fresche, freschissime, e raccontano però il ciclismo di una volta. Siamo a l’alpina, la cicloturistica

d’epoca che fa parte del circuito nazionale de l’eroica. biciclette da corsa ed accessori vari, in omaggio ad un secolo d’imprese e di migliaia di campioni, di atleti e di comprimari, di società sportive e di dirigenti, di tecnici e di tifosi. improntato alle fogge ciclistiche del passato anche l’abbi-gliamento rievocativo. animatore infaticabile della “puntata” tren-tina diego tambosi, ex ciclista, valente meccanico del pedale e appassionato sporti-vo che ha rilanciato la

cicloturistica d’epoca - l’anno scorso in Valle dei Moche-ni, quest’anno da trento alla Valsugana in omaggio alla settimana tricolore - e che è cresciuto sui resoconti delle cronache ciclistiche, attraverso le indimenticabili pagine del ciclismo nostrano firmate da Bill cestari. e lo spirito delle avventure d’inizio novecento di tamanini, bologna-ni, Gerloni e poi le imprese di Janeselli, dei Moser, di Galeaz, pintarelli, delle prime donne in bici, Maria tasca, Maria costa, alfonsina Strada, è sembrato rivivere al cospetto di biciclette tanto antiche quanto fascinose (in mostra un autentico cimelio: la due ruote usata da Fausto coppi nel 1949), di storiche maglie - da quelle

di carlo Martinelli

il ciclisMo di una Volta, oggi

della peugeot dei tour anni Venti alla Molteni del mitico Merckx, il cannibale, dalla Gbc del vecio aldo Moser alla sto-rica casacca di bartali -, ma anche di peda-li, borracce, camere d’aria (sì, quelle che i ciclisti un tempo si in-filavano a tracolla...), berrettini. Vive anche così la passione del ciclismo che fu: riproponendolo oggi come fosse ieri. Uguale uguale. Fascino e passione senza tempo. e dire che due giorni prima, al trentino book Festival di caldonazzo, quelli di em bycicleta, presidio di fabulazione sportiva, avevano presentato – ospite d’onore Francesco Moser – il loro nuovo libro. “io sto qui e aspetto Bartali”, 17 storie di fughe, curve, dolomiti e paracarri, edito da curcu & Genovese. in piazza duomo, a trento, era come ci fosse davvero, ancora, bartali.

115tmluglio

trentinoenogastronomia

al Fresco sopra la città

Villa Madruzzo è uno dei punti di riferimento per i trentini. dai pranzi di lavoro ai battesimi o ai matrimoni, è questa una delle location preferite, in ogni stagione, non solo quando d’estate il parco offre un bel contesto e anche un bel po’ di fresco, il che non guasta quando in città la calura schiaccia. la tartare di carne, condita a piacimento – dalla versione naturale a quella più elaborata con uovo, senape, capperi e pepe – è, probabilmente, il piatto

più riuscito di un menu vasto, che spazia tra ricette trentine e altre più internazionali, sia di carne che di pesce. Una conferma, qual-che sera fa, la tartare di carne, ma non erano male nemmeno le alici marinate con insalatine e crostini di pane e la nocetta di cinghiale con pane alle noci. in menu, tra gli antipasti, anche tortel di patate con sa-lumi, carne salada, trota salmonata e salmerino affumicato, prosciutto casereccio cotto a bas-sa temperatura con ju-lienne di sedano e sca-glie di trentingrana. tra i secondi, ampia scelta, tra cui spiccava il mine-strone di verdure della

Val di Gresta, gli strangolapreti spadellati con porcini e burro ver-sato, i canederlotti con verza, pancetta brasata e burro al profumo di salvia. tra i secondi, non male il piatto dell’ortolano (verdure grigliate e formaggi fusi) e il fegato alla veneziana, proposto in una versione singolare, ovvero con il fegato non in fette ma a mo’ di straccetti. curioso, ma piacevole, anche se personalmente preferisco la versione originale. lista dei dolci esaustiva come il resto del menu: io ho provato la piccola Sacher e sono rimasta piacevolmente soddisfatta. Quanto alla carta dei vini, buona la scelta a prezzi tutto sommato corretti. Servizio veloce, ambiente piacevole e prezzi che vanno da una media di 12 euro per gli antipasti e per i primi ai circa 15 euro per i secondi.

Villa MadruzzoVia ponte alto, 26 loc. cognola38121 trentotel. 0461.986220chiuso la domenica

Villa Madruzzo antica trattoria

in oGni nUMero trentinomeseVi propone dUe riStoranti proVati per Voi

i ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta re-dazionale. il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: [email protected]

ristoranti

ciBoaMBiente

prezzo

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l’eMergente della Val di non

a tirare le fila dello storico hotel e ristorante di cles, l’antica trattoria, oggi c’è denise, figlia del vecchio patron bepi. le in-tenzioni di questa giovane ragazza sono quelle di proporre una cucina trentina sospesa tra tradizione e creatività, senza disde-gnare prospettive di crescita, catturando anche pubblico da fuori regione. Se ci riuscirà, sarà solo il tempo a dirlo, ma la volontà e l’impegno certo non mancano. denise in cucina è autodidatta,

ma la passione e la dedizione, si sa, possono far fare comunque grandi cose (un caso su tutti, domenica Vagnarelli, chef au-todidatta dell’apprezzatissimo Mediterraneo di alba adriati-ca). tant’è che qualche guida si è già accorta del cambio di mano dell’antica trattoria, che da qualche settimana offre un piccolo dehors estivo per i pran-zi dove la new entry è il piatto unico. il menu è interessante, seppur debba ancora perfe-zionarsi nella composizione e nell’equilibrio dei piatti. Simpa-tici, come antipasto, i bon bon di trentingrana con funghi di bosco, un esercizio di stile dal buon risultato, anche se si deve ancora mettere a punto qualche dettaglio tra sintonie di gusti e dimensioni delle porzioni. Gu-stosa la zuppa di ortiche con gnocco di caprino e chips di patate viola, ottima la tartare di manzo, da rivedere – a mio avviso – la guancia di manzo brasata con polenta di Storo; saporita ed estiva la parmigiana di melanzane, a cui però avrei cambiato nome, essendo una sorta di involtini molto light e

freschi (al contrario della classica parmigiana, tripudio di melan-zane fritte, caciocavallo, sugo di pomodoro e olio). bene i dolci e buona la carta dei vini. antipasti a 10 euro così come i primi, secondi tra i 16 e i 22 euro, dolci a 7 euro (un po’ cari rispetto al resto). ambiente accogliente, sottofondo musicale piacevole (rarità), servizio cortese.

antica trattoriaVia roma 13 38023 cles tel. 0463.421631chiuso il sabato

ciBoaMBiente

prezzo

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I VILLAGGI DAI CAMINI SPENTIVIAGGIO NELLA PERIFERIA DEL TRENTINO DEL TERZO MILLENNIO

Alberto Folgheraiterimmagini di

Gianni Zotta

CURCU & GENOVESE

336 PAGINE

EURO 35,00

UN SUCCESSO STREPITOSO

SECONDA EDIZIONE