Serie anonima con Guerriero in cerca di sistemazione

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MONETE ANTICHE n. 69 – Maggio/Giugno 2013 3 SERIE ANONIMA CON GUERRIERO: IN CERCA DI UBICAZIONE * Alberto Campana In questo articolo pongo all’attenzione una serie di bronzi poco nota e di incerta ubicazione. Non reca lette- re, ma solo segni di valore. Sono noti finora due sicuri nominali, quincunx e biunx, ai quali si dovrebbe aggiungere l’uncia 1 , tutti caratterizzati da una testa di Zeus volta a destra al diritto e da guerriero stante con spada, scudo e lan- cia al rovescio. Almeno il quincunx era già noto fin dal XVIII secolo, in particolare da ECHKEL 1786, che apparentemente conosceva l’esemplare di Copenhagen (nostro catalogo n. 1/1) e lo attribuiva fra le “Incerti Magnae Graeciae”. Ec- co le sue parole (Syll. 1, p. 17): Questo esemplare fu anche disegnato da WICZAY 1814 (nella sua tabella III, n. 61: dal confronto si com- prende che si tratta dell’esemplare di Copenhagen) (Fig. 1). Fig. 1 – Disegno da WICZAY 1814 Stranamente questa serie non è stata presa in considerazione né da GARRUCCI 1885, né dal recente volume di Historia Numorum (HNI 2001). Successivamente, nel catalogo della collezione del du- ca De Luynes (BABELON 1924), a pagina 281, i suoi due esem- plari (ns. cat. nos. 2/1 e 3/1) sono stati attribuiti a “Incertaines des Îles entre la Sicile et l’Afrique”. Non si comprendono le ragioni di una simile attribuzione: probabilmente fu fatta sulla scorta di una vaga somiglianza con il bronzo di Gaulos (attua- le isola di Gozo) (Fig. 2). Anche il British Museum, nei suoi depositi ha siste- mato provvisoriamente i suoi esemplari, due biunciae (ns. cat. nos. 2/5 e 2/8) nel cassetto relativo a “Islands between Sicily and North Africa”. * Ringrazio qui sentitamente l’amico Clive Stannard, che ha potuto scovare per me gli esemplari di Vienna e del British Museum di Londra, fornendomi i pesi e le foto dei relativi calchi in gesso. 1 L’esistenza di un solo globetto nell’uncia dell’unico esemplare, della coll. De Luynes di Parigi, deve essere ancora confermata (cfr. ns. catalogo no. 3). ingr. x2 Fig. 2 – Bronzo di Gaulos – I secolo a.C. (da M.u.M. D. 17/2005, n. 409 g. 3,08)

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M ONETE ANTICHE n. 69 – Maggio/Giugno 2013

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SERIE ANONIMA CON GUERRIERO: IN CERCA DI UBICAZIONE *

Alberto Campana

In questo articolo pongo all’attenzione una serie di bronzi poco nota e di incerta ubicazione. Non reca lette-re, ma solo segni di valore. Sono noti finora due sicuri nominali, quincunx e biunx, ai quali si dovrebbe aggiungere l’uncia1, tutti caratterizzati da una testa di Zeus volta a destra al diritto e da guerriero stante con spada, scudo e lan-cia al rovescio.

Almeno il quincunx era già noto fin dal XVIII secolo, in particolare da ECHKEL 1786, che apparentemente conosceva l’esemplare di Copenhagen (nostro catalogo n. 1/1) e lo attribuiva fra le “Incerti Magnae Graeciae”. Ec-co le sue parole (Syll. 1, p. 17):

Questo esemplare fu anche disegnato da WICZAY 1814 (nella sua tabella III, n. 61: dal confronto si com-

prende che si tratta dell’esemplare di Copenhagen) (Fig. 1).

Fig. 1 – Disegno da WICZAY 1814

Stranamente questa serie non è stata presa in considerazione né da GARRUCCI 1885, né dal recente volume di Historia Numorum (HNI 2001).

Successivamente, nel catalogo della collezione del du-ca De Luynes (BABELON 1924), a pagina 281, i suoi due esem-plari (ns. cat. nos. 2/1 e 3/1) sono stati attribuiti a “Incertaines des Îles entre la Sicile et l’Afrique”. Non si comprendono le ragioni di una simile attribuzione: probabilmente fu fatta sulla scorta di una vaga somiglianza con il bronzo di Gaulos (attua-le isola di Gozo) (Fig. 2).

Anche il British Museum, nei suoi depositi ha siste-mato provvisoriamente i suoi esemplari, due biunciae (ns. cat. nos. 2/5 e 2/8) nel cassetto relativo a “Islands between Sicily and North Africa”. * Ringrazio qui sentitamente l’amico Clive Stannard, che ha potuto scovare per me gli esemplari di Vienna e del British Museum di Londra, fornendomi i pesi e le foto dei relativi calchi in gesso. 1 L’esistenza di un solo globetto nell’uncia dell’unico esemplare, della coll. De Luynes di Parigi, deve essere ancora confermata (cfr. ns. catalogo no. 3).

ingr. x2

Fig. 2 – Bronzo di Gaulos – I secolo a.C. (da M.u.M. D. 17/2005, n. 409 g. 3,08)

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L’attribuzione a un’isola tra la Sicilia e il Nord Africa è da rigettare sulla scorta dello stile e soprattutto dell’impiego dei segni del valore del quincunx, ossia di 5 globetti in verticale, una caratteristica che è limitata alla Magna Grecia (come aveva giustamente supposto Echkel), e più in particolare dal Piceno all’Apulia nel corso del III e II secolo a.C. La recente comparsa di due nuovi esemplari in un’asta di Gorny & Mosch (n. 181, del 12 ottobre 2009), ove sono stati classificati come appartenenti a zecca incerta dell’Italia meridionale, ha permesso di riprende-re in esame questa rara emissione.

Riporto le schede degli esemplari che sono riuscito a reperire.

1 QUINCUNX unciale AE (11,03-9,39 g.) ca. metà II sec. a.C.

D/ = Testa laureata di Zeus a destra; bordo di puntini. R/ = Guerriero stante a destra, con corta corazza e mantello, tiene con la destra una corta spada e con la sini-

stra uno scudo circolare e una lancia; bordo lineare; a sinistra, 5 globetti in verticale.

1/1 x2

1/2

1/3

conii diritto = 3 conii rovescio = 3 diametro = 25-26 mm Media da 3 esemplari = 10,38 g

1/1) Copenhagen, SNG 1076 (Romano-Sicilian) = WICZAY 1814, tab. III, n. 61 = ECHKEL 1786 (Syll. I, 17 e tab. II, n. 8) g 11,03 ���� 1/2) Gorny & Mosch, asta 181/2009, n. 1048 g 10,73 1/3) Vienna, 27262 (senza attribuzione) g 9,39 ����

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2 BIUNX unciale AE (4,95-2,70 g.) ca. metà II sec. a.C.

D/ = Testa laureata di Zeus a destra; bordo di puntini. R/ = Guerriero stante a destra, con corta corazza e mantello, tiene con la destra una corta spada e con la sini-

stra uno scudo circolare e una lancia; bordo lineare; a sinistra, 2 globetti in verticale.

2/1 x2

2/2

2/3

2/4

2/5

NON ILLUSTRATO 2/6 NON ILLUSTRATO

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2/7

2/8

conii diritto = 4 ? conii rovescio = 4 ? diametro = 18-19 mm Media da 7 esemplari = 3,97 g

2/1) Parigi, De Luynes 1517 g 4,95

2/2) Oxford, Fitzwilliam SNG 1472 g 4,76

2/3) Copenhagen, SNG 1077 g 4,61 (forato) �

2/4) Gorny & Mosch, asta 181/2009, n. 1049 g 4,43

2/5) Londra, BM Uncertain (plateau of Island between Sicily and North Africa) 03 600 g 3,48

2/6) Copenhagen, SNG 1078 g 2,88 (molto consunto) �

2/7) Coll. privata g. 2,70 �

2/8) Londra, BM Uncertain (plateau of Island between Sicily and North Africa) 03 600 g ? �

3 UNCIA unciale AE (2,12 g.) ca. metà II sec. a.C.

D/ = Testa laureata di Zeus a destra; bordo di puntini. R/ = Guerriero stante a destra, con corta corazza e mantello, tiene con la destra una corta spada e con la sini-

stra uno scudo circolare e una lancia; bordo lineare; a sinistra, 1 globetto in verticale.

3/1 x2

conii diritto = 1 conii rovescio = 1 diametro = 16 mm Unicum ?

3/1) Parigi, De Luynes 1518 g 2,12

La foto, tratta dal catalogo della collezione De Luynes, non ha permesso di fugare dubbi sull’esistenza di un secondo globetto, situato più in basso. Non è stato possibile avere una foto di maggiore definizione a causa degli attuali lavori di ristrutturazione della Biblio-théque Nationale di Parigi, dove è custodita questa collezione.

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Ho contattato il sig. Gorny per avere maggiori informazioni sulla provenienza dei due esemplari della sua asta n. 181 (cfr. nostro catalogo nos. 1/2 e 2/4). È stato possibile solo avere una vaga indicazione di una provenien-za dall’Apulia settentrionale.

La serie risulta anepigrafe e quindi non è possibile stabilire la zecca emittente. Lo stile e l’impiego dei nu-merali per indicare i nominali appartenenti a un sistema decimale permettono solo di ipotizzare una ubicazione del-la zecca nella Lucania meridionale, non lontano dai confini con l’Apulia. Di più non è possibile dire, in attesa di fortunati ritrovamenti di nuovi esemplari in contesti meglio definiti. Dal punto di vista metrologico, il sistema condurrebbe a un livello unciale appena un pò cedente, diffuso nelle località periferiche dell’Italia meridionale nel corso del II secolo, anche per sopperire alla locale grave penuria di frazionali bronzei, prima della definitiva affermazione del piede semunciale, che ebbe luogo nel tardo II secolo a.C. Il piede semunciale verrà poi “ufficializzato” da Roma con la riforma semunciale della “lex Papiria de assis pondere” del 91 a.C., all’inizio della Guerra Sociale.

La seguente tabella sinottica permette di comprendere meglio i limiti e i relativi riferimenti ponderali.

Periodo: Seconda metà I secolo a.C.

Emissioni Quincunx

AE

Biunx

AE

Uncia

AE

Testa di Zeus a d./Guerriero stante a d. con scudo e lancia e segno di valore

Peso massimo

Peso minimo

Peso medio

1

11,03

9,39

10,38

2

4,95

2,70

3,97

3

2,12

N. esemplari noti 3 8 1

Piede ponderale unciale romano teorico 11,35 4,54 2,27

BIBLIOGRAFIA

BABELON 1925 Babelon R., Catalogue de la collection de Luynes. Monnaies grecques, vol. I: Italie et Sicilie, Paris 1934.

ECHKEL 1786 Echkel J. Sylloge I numorum veterum anecdotorum thesauri caesarei, Vienna 1786.

GARRUCCI 1885 Garrucci R., Monete dell’Italia antica, Roma 1885.

HNI 2001 Rutter K., Historia Numorum. Italy, London 2001.

WICZAY 1814 Wiczay M. A., Musei Hedervarii in Hungaria numos antiquos graecos et latinos de-scripsit, Vienna 1814.

Appendice extra: ALCUNE IMMAGINI A COLORI    

Quincuncia 1/2 Biuncia 2/1 Biuncia 2/4

       

Biuncia 2/7 Uncia 3/1