Io sono Cultura - Rapporto 2014

195
1 !" $"%" &’()’*+ L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi RAPPORTO 2014

Transcript of Io sono Cultura - Rapporto 2014

1

!"#$"%"#&'()'*+##L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi

RAPPORTO

2014

2

COORDINAMENTO

Claudio 6agliardi Segretario generale Unioncamere, Fabio Renzi Segretario generale Fondazione S:mbola, Pietro Marcolini!Assessore Cultura e Bilancio Regione MarcAe, Domenico Mauriello Centro Studi Unioncamere, Domenico Sturabotti Direttore Fondazione S:mbola, Alessandro Rinaldi Si.Camera, Dgo Bacchella Presidente Fondazione Fitzcarraldo, Antonio Taormina Direttore Settore OsserDatorio e Ricerca ATER e do#ente all*+ni-ersit0 di 1ologna.

6RDPPO DI LAVORO

Romina Surace Ufficio Ricerca Fondazione S:mbola, Sara Consolato Ufficio Ricerca Fondazione S:mbola, Daniele Di Stefano Ufficio Ricerca Fondazione S:mbola, Antonietta Del Bove Ricercatore Si.Camera, 6iacomo 6iusti Ricercatore Istituto Guglielmo Tagliacarne, MirKo Menghini Ricercatore Si.Camera, Marco Pini Ricercatore Si.Camera, Laura Serpolli Ricercatore Si.Camera.

PER I CONTRIBDTI ADTORIALI SI RIN6RAMIANO

Marco Accordi RicKards Direttore Vigamus e docente dell*+ni-ersit0 3or Vergata e dell*5##ademia di 1elle 5rti di 7oma, Fabio Achilli Direttore Fondazione Venezia, Salvatore Amura Responsabile Relazioni Istituzionali Gruppo Istituto Europeo Design e Presidente e AD dell*Accademia di Belle Arti di Como, Patrizia Asproni Presidente Fondazione Cultura e Impresa, Mario Bellina Autore e sceneggiatore di programmi per ragazzi e serie animate, Massimo Bernardini Autore e conduttore della trasmissione teleDisiDa TalK TD, Alessandro Bollo Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo, Aldo Bonomi Direttore Consorzio Aaster ed editorialista de Il Sole 24 Ore, Fabio Borghese Founder e Direttore CreactiDitas 8 9a:oratorio di ;#onomia <reati-a dell*+ni-ersit0 degli =tudi di =alerno? Christian Caliandro Critico e storico dellMarte contemporanea ed esperto di politicAe culturali, Claudio Calveri Content Manager DeReD e Coordinatore del progetto per Napoli Città della Letteratura UNESCO, Matteo Caroli Ordinario di Gestione delle Imprese, Annalisa Cicerchia Membro del Consiglio DirettiDo Associazione per lMEconomia della cultura, Pippo Ciorra Docente presso UNICAM e Senior Curator per lMarcAitettura al MAQQI, Davide Colella Giornalista di RadioArticolo1, Cristiana Colli Ricercatrice Consorzio AASTER e curatore di eDenti culturali, Barbara Corti Digital CreatiDe Director CondR Nast, Silvia Costa!Europarlamentare e Relatrice del Programma Europa CreatiDa 2014-2020, Luca Dal Pozzolo Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo, 6iulietta Fara Direttore Future Film FestiDal, Marco Ferri Cop: Uriter Consorzio CreatiDi,!Carlo Forcolini Direttore Scientifico IED, Renato 6enovese Direttore Lucca Comics V Games, 6uido 6uerzoni Docente di Economia e Management delle Istituzioni Culturali all*UniDersità Bocconi, 6iacomo Manzoli Coordinatore del Corso di Laurea in Cinema, teleDisione e produzione multimediale dell*UniDersità di Bologna, Paolo Marcesini Direttore Memo Grandi Magazzini Culturali, Francesco Milella Esperto in sDiluppo locale e politicAe di coesione europea - Fondazione Fitzcarraldo, Sebastiano Pucciarelli Autore teleDisiDo, 6iovanni Russo Coordinatore Settore Fumetto Lucca Comics V Games, Massimo Russo Direttore Uired, Pierluigi Sacco Docente di Economia della Cultura all*+ni-ersit0 IULM, Daniele Salvi Segreteria Assessorato Cultura Regione MarcAe, Simona Saraceno AdDisor e Communication manager, 6iovanna Segre UniDersità IUAV di Venezia e Centro Studi SilDia Santagata-EBLA, Simona Teoldi Progetto distretto culturale eDoluto Regione MarcAe, Marco Tonnarelli Risorse finanziarie e politicAe comunitarie Regione MarcAe, Pietro Turi Interaction Designer, Mariachiara Verrigni Progettista Culturale - Fondazione Fitzcarraldo.

PARTNER

CON IL PATROCINIO DI

La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle informazioni contenute nel presente Dolume X consentita esclusiDamente con la #itazione #omAleta della BonteC DEondazione =Fm:ola-Unioncamere, Io sono Cultura - 7aAAorto 2014K.

In collaborazione con

3

SOMMARIO

PR#$#SSA 5

1- +,D.S/R+# 0.1/.RA1+ # 0R#A/+2# ,#1 $O,DO 10

La nuova geografia globale della produzione culturale e creativa 10

2-PROGRA$$+ #.ROP#+ # ,.O2# FO,/+ D+ F+,A,8+A$#,/O P#R 1# +,D.S/R+# 0.1/.RA1+ # 0R#A/+2# 18

2.1 Finanziamento Pubblico 18 2.1.1 PoliticAe europee per la cultura (quasi) un anno dopo 18 2.1.2 La cultura e le politicAe di coesione Europee^ il ciclo di programmazione 2014-2020 dei Fondi Strutturali 21 9*+tilizzo dei Bondi strutturali da Aarte delle 7egioni ItalianeC uno sguardo di insieme 25

2.2 Il finanziamento privato 28 2.2.1 Mecenatismo culturale, sponsorizzazioni, turismo 32

3- +,D.S/R+# 0.1/.RA1+ # 0R#A/+2# +, +/A1+A 38

3.1 I numeri della Cultura 38 3.1.1 La definizione e il significato di Sistema ProduttiDo Culturale 39 3.1.2 Il Sistema produttiDo culturale^ Dalore aggiunto e occupazione 42 3.1.3 La struttura imprenditoriale del Sistema ProduttiDo Culturale 43 3.1.4 9e nuo-e le-e dell*imArenditoria #ulturaleC gio-ani? donne e stranieri 46 3.1.5 Il contributo del sistema produtti-o #ulturale all*e#onomia del settore Ari-ato 50 3.1.6 La creatiDità come driDer per esportare la cultura e la bellezza italiana nel mondo 54 3.1.7 9*atti-azione del sistema Arodutti-o #ulturale sul resto dell*e#onomia 60 3.1.8 I fabbisogni di assunzione di figure professionali culturali 62 3.1.9 Il turismo culturale e la capacità di attiDazione della filiera culturale sulla spesa turistica 67

3.2 6eografie 78

INDUSTRIE CREATIVE 78 3.2.1 PesignC un dri-er dell*e#onomia italiana 78

3.2.1.1 Nec Media^ tecnologia cAe incorpora cultura 84 3.2.2 ArcAitettura a due Delocità 88 3.2.3 Comunicazione 93

3.2.3.1 Pubblicità italiana, ricominciare da -30d 93 3.2.3.2 Le fiere come format culturale 97

INDUSTRIE CULTURALI 103 3.2.4 AudioDisiDo 103

4

3.2.4.1 La stagione cinematografica 2013^ tra contaminazione e confini sfumati 103 3.2.4.2 La TD X morta, ma lotta insieme a noi 110 3.2.4.3 Radio^ trionfa la contaminazione 115

3.2.5 Animazione^ indipendenti alla riscossa 121 3.2.6 Il Videogioco^ da intrattenimento elettronico a nuoDa frontiera espressiDa del sapere 127 3.2.7 Stiamo mandando i libri a scuola di Rete 132 3.2.8 Fumetto^ segnali di fumo. Il malato X graDe, ma gode di ottima salute 138

PATRIMONIO 143 3.2.9 InnoDazione, partecipazione e territorio^ Derso nuoDi modelli per la gestione del patrimonio 143

CORE DELLE ARTI 150 3.2.10 Performig Arts. ProDe generali di cambiamento 150 3.2.11 Il sistema-mondo italiano dell*arte #ontemAoranea nell*era della #risiC de#lino o rinas#itaQ 155 3.2.12 Il settore degli eDenti espositiDi in Italia. Un approccio quantitatiDo 159

3.3 Cultura come driver di sviluppo territoriale 166

3.4 La gestione strategica della cultura per un turismo “culturall6 centered” 171

APP#,D+0# 178

POS/FA8+O,# 188

5

PREMESSA

Ferruccio Dardanello

Presidente Unioncamere

Ermete Realacci

Presidente Fondazione S:mbola

6

!"#talia( partita da un /opoguerra disastroso( 4 di5entat"!#$"!%&''&!()*$+*("'*!(,-&$.&!&+,$,/*+0&1!2&)!3(*&4")&!5#&3-,!/*)"+,',6!$&33#$,!

(#7!+*-")&!'"!3#(&)*,)*-8!%&''"!3+*&$."!&!%&''"!*$4&4$&)*"!*-"'*"$"6!$9!'"!5#"'*-8!%&'!/"$"4&/&$-!*$%#3-)*"'&6!$9!-"$-,/&$,!' "e66icacia della

4&3-*,$&!"//*$*3-)"-*:"!&!(,'*-*+"6!$9!*$;*$&!'"!%*3+*('*$"!&!'"!+,''"<,)"-*:*-8!%&*!3*$%"+"-*!&!%&''&!,)4"$*..".*,$*!*$%#3-)*"'*1!="!)"4*,$&!

5era 4 che l"#talia ha incorporato nei suoi prodotti una componente essen:iale di cultura e che citt; come <ilano( Parma( >ir&$.&6!>*&$"6!

?&$&.*"6!@,/"6!A"(,'*!&!2"'&)/,6!(#)!":&$%,!*$;)"3-)#--#)&!/,'-,!+")&$-*6!(,33,$,!:"$-")&!$&'!',),!3-"$%")%!%*!:*-"!#$"!/"44*,)&!

?uantit; di @elle::a. <olto piB che l"indice economico del Pil( nel 6uturo il li5ello estetico di5enter; sempre piB decisi5o (&)!*$%*+")&!*'!

(),4)&33,!%&''"!3,+*&-8.

eoAn fennetA GalbraitA

DRa allora Aer #osa #om:attiamoQK. Sinston <Tur#Till risAose #osU a #Ti? durante la se#onda guerra mondiale, gli propose di tagliare i fondi destinati alla cultura per sostenere lo sforzo bellico. La crisi cAe sta imponendo all*Italia enormi sa#riBi#i #i pone ancAe daDanti alla sfida del cambiamento^ non ci lasceremo alle spalle questi anni di difficoltà e paura, nR supereremo i mali anticAi del Paese, se non sapremo cambiare. Senza, perg, dimenticare cTi siamo? senza Aerdere di -ista DAer #osa #om:attiamoK. Ver ritro-are il suo sAazio nel mondo? l*Italia de-e Auntare sui suoi talenti? #ogliere il potenziale delle nuoDe tecnologie per rilanciare i territori e il loro saper fare, inDestire sulla bellezza e sulla coesione cAe ci aiutano a competere, potenziare la ricerca per sostenere la tensione innoDatiDa cAe X tradizione nelle nostre imprese.

E tornare a credere nella cultura^ la lente attraDerso la quale ci guarda il mondo, il motiDo principale per il Wuale i turisti eXtraeuroAei #i eleggono loro meta AreBerita nell*eurozona? la ragione AroBonda Aer la Wuale dalla <ina al 1rasile dall*5ustralia alla 7ussia si #omAra made in ItalF. Y proprio grazie alla cultura 8 incrociata alla qualità, alla bellezza, all*inno-azione e alle nuoDe tecnologie - cAe, mentre tutti diceDano cAe il nostro manifatturiero sarebbe morto sotto i colpi della concorrenza cinese, le imprese italiane sono riuscite a presidiare la fascia alta del mercato e aumentare il Dalore aggiunto dei Arodotti. 9a #ultura Z #i[ #Te alimenta il nostro saAer DArodurre all*om:ra dei #amAanili #ose #Te Aia##iono al mondoK? Aer dirla #on <arlo R. <iAolla. ;* un Aotente Battore d*inno-azione (e#onomi#a e so#iale)? Z il nostro -antaggio #omAetiti-o. ;* #i[ #Te? nell*era dell*I#t? dell*Ti te#T e dei Ea: la:? Au[ sAalan#ar#i nuo-e AorteC gli oggetti dall*anima suAer tecnologica Aanno sempre pih bisogno di un corpo accattiDante, funzionale, emozionante, unico. Hanno bisogno della nostra cultura, cAe ci rende capaci di incorporare bellezza e Dalore nei prodotti.

Nelle pagine cAe seguono 8 una sorta di annuario, per numeri e storie, realizzato ancAe grazie al contributo prezioso di circa 40 personalità di punta nei diDersi settori analizzati- scandagliamo e raccontiamo proprio questa idea di cultura^ musei, gallerie, festiDal, beni culturali, letteratura, cinema, performing arts, ma ancAe made in Ital: e industrie creatiDe, cioX tutte quelle attiDità produttiDe cAe non rappresentano in sR un bene culturale ma cAe dalla cultura traggono linfa creatiDa e competitiDità. Quindi la maniBattura e-oluta? il design? l*ar#Titettura? l*artigianato #reati-o? la #omuni#azione. Idea non molto lontana? a :en guardare? da Wuella #Te anima l*arti#olo

7

9 della nostra Costituzione^ in cui il paesaggio e il patrimonio storico culturale Dengono sposati alla ricerca scientifica e tecnica. Articolo, non a caso, giudicato il pih originale della Carta dal Presidente emerito <arlo 5zeglio <iamAi. Y Wuella #ultura #Te l*austeritF e la mioAia di parte della classe dirigente del Paese Aanno appannato, ma cAe, pur nella crisi, resta uno dei motori primari della nostra economia^ quello cAe in questi anni difficili Aa contribuito, soprattutto grazie alla capacità di Aroiezione all*estero? a limitare i danni. Ed X senza dubbio il miglior combustibile per la ripresa.

I dati raccolti in questo studio, realizzato da Fondazione S:mbola e Unioncamere in collaborazione con la regione MarcAe, lo dimostrano.

9*intera Biliera #ulturale italiana (le industrie culturali, pih quella parte di economia non culturale cAe Diene attiData dalla cultura, come, ad esempio, il turismo culturale) Dale 214 miliardi di euro^ il 15,3d del Dalore aggiunto nazionale.

Le imprese del sistema produttiDo culturale (industrie culturali propriamente dette, industrie creatiDe - attiDità produttiDe ad alto Dalore creatiDo ma ulteriori rispetto alla creazione culturale in quanto tale - patrimonio storico artistico, performing arts e arti DisiDe) sono 443.458, il 7,3d del totale. A loro si deDe il 5,4d della riccAezza prodotta in Italia^ 74,9 miliardi di euro. CAe arriDano a 80 #ir#a (il 5?7% dell*e#onomia nazionale) se in#ludiamo istituzioni Au::li#Te e non AroBit. Ma non finisce qui^ percAR la cultura Aa sul resto dellMeconomia un effetto moltiplicatore pari a 1,67^ in altri termini, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attiDano 1,67 in altri settori. Gli 80 miliardi, Wuindi? ne astimolano* altri 134, per arriDare a quei 214 miliardi Arodotti dall*intera Biliera #ulturale? col turismo come principale beneficiario di questo effetto Dolano.

Le imprese del sistema produttiDo culturale (da sole, senza considerare i posti di laDoro attiDati negli altri segmenti della nostra economia) danno laDoro a 1,4 milioni di persone, il 5,8d del totale degli occupati in Italia (1,5 milioni, il 6,2d, se includiamo pubblico e non profit).

Nonostante il clima recessiDo 8 doDuto principalmente al crollo della domanda interna, cAe Aa pesato, oDDiamente, ancAe su questo settore 8 l*eXAort legato alla cultura continua ad andare molto forte. Durante la crisi X cresciuto del 35d^ era di 30,7 miliardi nel 2009, X arriDato a 41,6 nel 2013, pari al 10,7d di tutte le Dendite oltre confine delle nostre imprese. Il settore pug Dantare una bilancia commerciale sempre in attiDo negli ultimi 22 anni, periodo durante il quale il Dalore dei :eni esAortati Z Aib #Te triAli#ato. Il surAlus #ommer#iale #on l*estero nel 2013 Z di 25?7 miliardi di euroC se#ondo solo? nell*e#onomia nazionale? alla Biliera me##ani#a? e :en superiore, ad esempio, a Wuella metallurgi#a (10?3 miliardi). +na #aAa#it0 di andare all*estero #Te oggi in-este un Ao* tutti i settori, dal cinema - l*cs#ar a 9a drande 1ellezza Z solo la Aunta dell*i#e:erg - ai Dideogames. E cAe, ancora una Dolta, X il risultato di un gioco di squadra^ percAR il mondo della cultura applica, ricAiede e genera competenze trasDersali, multidisciplinari, crossmediali (X il caso, solo per fare un esempio, della realtà Dirtuale e di quella aumentata al serDizio del patrimonio culturalek o della grafica cAe rende comunicabili i big data)^ una capacità di gestire la complessità cAe X merce preziosa nel QQI secolo. E percAR eDenti come il Salone del Mobile, il Cersaie, Vinital:, Artissima, Sigep (ma ancAe manifestazioni di pih recente istituzione #ome ;#omondo o It*s 3issue) sono, grazie all*oBBerta non di (soli) Arodotti ma di #ontesti #ulturali? una le-a Areziosa Aer tutto il made in Ital:.

8

Per questi stessi motiDi, una Detrina globale come Elpo 2015, se Duole offrire al mondo non solo padiglioni ma ancAe uno sguardo riDolto al futuro, doDrà dare Doce alle esperienze pih aDanzate di questo settore^ puntando pih sulle idee cAe sul cemento. ; l*Italia non de-e sAre#are l*oAAortunit0 del semestre di presidenza del consiglio Europeo^ la congiuntura economica e politica nazionale e internazionale Aotre::e Barne? :en al di l0 della ritualit0? un*o##asione strategi#aC Aer integrare Aienamente le Aoliti#Te #ulturali all*interno di Wuelle industriali e della #omAetiti-it0? ri#onos#erne e a##omAagnarne il ruolo da Arotagonista nella maniBattura e nell*inno-azione #omAetiti-a e non pih soltanto della fruizione turistica. I dati e le tendenze illustrati, cAe mostrano un mondo della cultura non esente da problemi e limiti ma forte, nonostante la crisi e la riduzione dei finanziamenti pubblici, cozzano contro alcune diffuse abitudini mentali. Come quella di cAi confonde la difesa, sacrosanta, della cultura (CAurcAill docet) con una sua lettura puramente conserDatiDa e contemplatiDa^ X come guardare il dito inDece cAe la luna. Il nostro patrimonio, la messe di Dille storicAe, musei, piccoli teatri, siti arcAeologici, borgAi medieDali sono figli di un*Italia -i-a^ sono strategici per il loro inestimabile Dalore intrinseco, come testimonianza del nostro passato, ma ancAe per la loro proiezione sul futuro. La cultura X un incubatore^ non si pug pensarla esclusiDamente come un oggetto da difendere, come il destinatario di Bondi Au::li#i (imAortantissimi? sia #Tiaro) senza i Wuali non #*Z s#amAo dall*o:lio. La cultura X, in-e#e? uno s#Tema d*atta##o. <ome dimostrano an#Te al#une delle esAerienze #Te ra##ontiamo? proprio in questo campo si stanno cimentando le imprese culturali pih aDanzate, dimostrando cAe X possibile stare sul mercato con le proprie gambe. AncAe grazie ad un nuoDo protagonismo degli utenti^ non pih solo spettatori, ma produttori e sponsor, grazie al crocdfunding, impiegato oggi nei settori pih diDersi. Un fatto cAe, per inciso, testimonia ancAe del ruolo di detonatore di processi collettiDi e comunitari cAe la cultura pug aDere, e delle sue potenzialità di innoDazione sociale.

Proprio sulla frontiera doDe la cultura incontra il mercato, si troDano iniziatiDe promettenti come le sponsorizzazioni priDate^ imprenditori illuminati, ma ancAe consapeDoli delle ricadute sul loro brand, Destono i panni del mecenate e restituiscono alla loro bellezza beni come il Colosseo e la =#ala di Rilano? Z il #aso di Piego Pella Valle? l*ar#o ;trus#o di Verugia? grazie a 1runello <u#inelli? il Ponte di Rialto, il cui restauro X stato finanziato da Renzo Rosso, la Fontana di TreDi, grazie a Fendi. Una tendenza Derso la quale, con le doDute accortezze, X tempo di abbandonare preclusioni aprioristicAe e ideologicAe. CAe sembra, fortunatamente, destinata a crescere. Nel complesso delle sponsorizzazioni priDate (1.200 milioni di euro nel 2013, tra sport, cultura e spettacolo e sociale) la cultura guadagna terreno^ nonostante il calo costante del complesso delle donazioni registrato negli ultimi anni, il settore passa dai 150 milioni di euro del 2012 ai 159 del 2013^ m6,3d. Si tratta del 13?3% delle sAonsorizzazioni Ari-ate del 2013? la Wuota Aib alta dell*ultimo triennio (era l*11?8% nel 2012? l*11?6% nel 2011). 3endenza #Te l*5rt :onus aAAena aAAro-ato dal go-erno intercetta e tenta di rafforzare^ sarebbe un importante cambio di passo per il nostro sistema culturale.

Con Dantaggi, in Dirth della citata Docazione alla contaminazione e del potente effetto moltiplicatore, cAe tracimano dai confini del settore e si allargano a tutta l*e#onomia. 9o dimostra il turismo. PercAR, ad esempio, il turista culturale cAe soggiorna in Italia X pih propenso a spendere 52 euro al giorno Aer l*alloggio? in media? e 85 euro per spese eltra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli eltra di cAi Diene per ragioni non culturali. Del totale della spesa dei turisti in Italia, 73 miliardi di euro nel 2013, il 36,5d (26,7 miliardi) X legato proprio alle industrie culturali. E al

9

ricAiamo della cultura, della bellezza e della qualità sono con ogni probabilità legate le ottime performance nazionali nel turismo. Se, infatti, leggiamo le statisticAe in modo meno superficiale ci accorgiamo - come spiegano le *10 -erit0 sulla #omAetiti-it0 italiana* di =Fm:ola? +nion#amere e Fondazione Edison - cAe siamo il Arimo Aaese dell*eurozona Aer Aernottamenti di turisti eltra Ue (con 54 milioni di notti). Siamo la meta preferita dei paesi ai quali X legato il futuro del turismo mondiale^ la <ina? il 1rasile? il diaAAone? la <orea del =ud? l*5ustralia? gli +sa e il Canada.

Non si tratta solo di Dalutazioni economicAe. Queste cifre, e le tante storie cAe ci sono dietro e cAe potete leggere nella ricerca, sono una bussola^ mentre cercAiamo faticosamente di rialzarci e sanare le ferite inferte dalla crisi, ci indi#ano la direzione #Te de-e Arendere il Vaese. DLe fiabe - Aa detto CAesterton - non raccontano ai bambini cAe i dragAi esistono. I bambini sanno già cAe i dragAi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini cAe i dragAi possono essere s#onBittiK. La cultura non X solo il racconto di quello cAe siamo stati, la cAiaDe preziosa per capire il nostro difficile presente.

9a #ultura Z Wuello #Te #i Aermetter0? #Te Aermetter0 all*Italia se non tradir0 la sua anima? di affrontare e Dincere le battaglie difficili cAe la aspettano, di conquistarsi un futuro alla sua altezza. Ver Bar#ela? l*Italia de-e Bare l*Italia.

10

1- INDDSTRIE CDLTDRALI E CREATIVE NEL MONDO

La nuova geografia globale della produzione culturale e creativa1 fell*edizione 2012 di questo Rapporto siamo partiti da una considerazione^ la diffusione delle tecnologie digitali faDorisce la proliferazione di nuoDi poli geografici di produzione culturale. 9*a##esso da Aarte di semi-principianti a tecnologie estremamente potenti, a prezzi sempre pih accessibili, sta #am:iando Arogressi-amente l*eWuili:rio dell*ordine mondiale in termini di produzione culturale e creatiDa. La nuoDa frontiera si muoDe a suon di bit e la leadersAip cAe gli Stati Uniti (e il mondo occidentale) Aanno detenuto per decenni si sta progressiDamente incrinando a faDore dei nuoDi Paesi emergenti. A distanza di due anni, le tendenze cAe si andaDano delineando si sono per lo pih consolidate^ la spinta per la produzione di nuoDi contenuti culturali proDiene da un numero crescente di Paesi, dai luogAi pih disparati del pianeta. Rentre o-unWue nel mondo si Ba strada l*idea #Te Aer #res#ere attra-erso la #ultura Z ne#essario potenziare la dimensione delle industrie creatiDe e culturali, sempre pih Paesi realizzano documenti annuali per stimare il peso del settore nei propri confini nazionali e adottano strumenti strategici per faDorirne la crescita. Non esistendo parametri di calcolo e definizioni del perimetro del settore condiDisi a liDello mondiale, non X possibile una reale comparazione tra Paesi, nR una stima del Batturato dell*industria #ulturale e #reati-a mondiale? ng del suo numero di addetti. 9a #omAlessit0 del Benomeno ri#Tiede un*analisi di pih fattori. Da alcuni anni a questa parte l*esperienza estetica 8 nella sua espressione Aib legata al DsentireK? al gusto e all*intuizione 8 permea il consumo in tutto il mondo. In parallelo, la cultura digitale cAe oggi Da affermandosi X sempre pih frammentata in funzione delle culture, delle lingue, delle regioni. Al contrario di quanto si pensaDa fino a qualcAe anno fa, quando il digitale DeniDa sbrigatiDamente associato ad un unico fenomeno mondiale cAe aDrebbe accelerato la globalizzazione, cancellando le differenze, oggi in molti settori dell*e#onomia? dal #inema alla musi#a? dal Bood al turismo, etc., sta emergendo in modo significatiDo ed economicamente rileDante, ancAe una tensione legata alla diDersità. Il #onsumatore sta ritornando DAersonaK e semAre di Aib ri#Tiede Arodotti ad alta tensione #ulturale. SignificatiDo a tal proposito X il cambio di rotta di autori come il francese Frederic Martel, cAe fino a Wual#Te anno Ba a##lama-a l*egemonia #ulturale indis#ussa degli =tati +niti2, mentre oggi, spostata l*attenzione sul mondo digitale e sulla ReteB, sostiene cAe Internet non solo non appiattisce il mondo, ma X il mondo a nutrire la Rete di complessità, diDersità, riccAezza, tanto cAe X opportuno parlare di reti, al plurale. A questo si aggiunge il fenomeno crescente delle produzioni dal basso, orizzontali, non necessariamente legate al territorio, Dere e proprie comunità di pratica. Sono loro le protagoniste della cultura 3.04, eDoluzione in diDenire del modello delle industrie culturali e creatiDe. Questo modello Z nato a #a-allo tra a800 e a900 grazie alle Aoliti#Te #ulturali messe a punto dagli Stati moderni e le trasformazioni tecnologicAe aDDenute nella fruizione culturale (con un aumento considereDole della domanda e della conseguente capacità del settore di creare profitti). I grandi

1 Realizzato in collaborazione con Pierluigi Sacco, docente di Economia della Cultura presso l*+ni-ersit0 IULM. 2 Frederic Martel, C&"$3-)&"/, Feltrinelli, Milano, 2010. 3 Frederic Martel, >/")-6!D$5#E-&!3#)!'&3!*$-&)$&-3? =to#i? Parigi, 2014. 4 Attp^//ccc.musei.marcAe.it/ceb/Portals/0/numero4n0712n2.pdf.

11

cambiamenti cAe l*inno-azione te#nologica sta apportando oggi, afferiscono inDece al mondo della produzione culturale. fell*eAo#a attuale, la distinzione tra produttori e utenti Da scemando progressiDamente. Oggi cAiunque pug produrre contenuti culturali. E se X Dero cAe questo non X sufficiente per diDentare un professionista della cultura, di sicuro questo nuoDo scenario innesca una trasformazione potentissima, cAe apre la strada alle cosiddette comunità di pratica, nelle quali i contenuti circolano al di fuori degli scambi di mercato. In queste comunità, quelli cAe oggi sono dei produttori, domani sono dei fruitori, in uno scambio continuo di ruoli, cAe Da a mettere in discussione tutta la normatiDa Digente sulla proprietà intellettuale, tarata sul precedente modello di sDiluppo industriale. L*organizzazione e#onomi#a della #ultura sta cambiando radicalmente in modalità cAe oggi non siamo ancora in grado di comprendere, essendo troppo recenti questi mutamenti e agendo su scala troppo ampia. Quel cAe X certo X cAe l*innovazione va ripensata come una dimensione caratterizzata dall’incrocio tra arte, spirito del luogo (genius loci) e tecnologia. Tutto questo riapre i giocAi consegnandoci un mercato da ripensare, da ricreare, da ridisegnare. In questo contesto, alcuni Paesi e alcuni mercati emergenti acWuisis#ono una #entralit0 e un*imAortanza mai a-uta prima, percAR incarnano i paradigmi del futuro. Per quanto concerne i diDersi segmenti del settore, il fenomeno pih rileDante cui assistiamo X la noteDole espansione del settore del gaming, non pih solo ricreatiDo ma educatiDo e sempre pih legato alla formazione professionale. Nel patrimonio delle competenze dei natiDi digitali ci sono forme sempre pih articolate di capacità di programmazione, introdotte nei percorsi di apprendimento fin dalle scuole di primo grado. Alcuni tratti della riDoluzione in atto sono sotto i nostri occAi. Il Paese cAe li esprime pih di ogni altro in questo momento e cAe Da studiato con la massima attenzione X la Corea del Sud, aDDiato a diDentare una superpotenza culturale, ancor pih del Giappone, per lungAi anni punto di riferimento Aer l*;stremo criente. L*industria dell*intrattenimento sud#oreana produce Dalore per oltre 45 miliardi di dollari5. Un Paese cAe nel giro di dieci anni X riuscito a diDentare leader in Asia nella Aroduzione #reati-a di una serie di settori? dalle serie tele-isi-e al AoA? dal design al Bood? all*Tair st:ling. Fino a fenomeni globali come il rapper sudcoreano Ps:^ il suo singolo Gangmast:le X il pih Disto nella storia di ooutube ed il primo ad aDer raggiunto 1 miliardo di Disualizzazioni mentre oggi ne conta quasi 2 miliardi. Pall*eAiBenomeno ad un Benomeno molto Aib #omAlesso? Wuello di un*industria letteralmente partita dal nulla e cAe oggi sta decollando rapidamente. Produzioni teleDisiDe, multimediale? musi#a AoA? #ontenuti digitali? moda e designC non #*Z un settore #Te non sia coinDolto da questa esplosione, conosciuta oramai in tutto il mondo come F,)&"$!G":&. Basti pensare cAe ogni anno il numero di serie teleDisiDe prodotte nel Paese supera le 300. I %)"/" coreani sono diDentati popolarissimi in Cina e nel Sud-est asiatico e oggi Dengono importati ancAe negli Stati Uniti e in America Latina. Il su##esso Z legato all*altissima qualità di produzione, sceneggiature ben scritte, struttura e personaggi ispirati alle soap opera. La grande forza di queste produzioni X la loro natura ibrida, capace di coinDolgere una combinazione di elementi locali e internazionali su pih liDelli. AncAe la produzione cinematografica si X conquistata uno spazio importante a liDello internazionale, capace di spaziare dai toni dMaDanguardia di fim fi-duK (Leone dMoro a Venezia nel 2012 con 2*&-8), a quelli inquietanti di tAriller come H'%<,I di ParK CAan-cooK o, pih recentemente, J!3"K!-0&!%&:*' di fim ei-coon. Ma soprattutto, quello cAe si sta consolidando 5 Secondo la società di consulenza PricecaterAouseCoopers - Vj<? #on Wuesto Batturato l*industria dell*intrattenimento della Corea del Sud X settima nel mondo in termini di grandezza.

12

in Corea, X un sistema di competenze giovani e giovanissime (a tutti i liDelli professionali) che sta segnando una discontinuità forte con il passato e cAe, cosa ancor pih sorprendente, sta innoDando non solo dal punto di -ista dei modelli di :usiness dell*organizzazione della produzione, ma ancAe dal punto di Dista dei contenuti. Si Da quindi proponendo un modello antropologico profondamente opposto a quello della cultura occidentale, fondato sui principi del confucianesimo, cAe mette in dis#ussione la stessa idea di narrazione? i modelli di riBerimento e l*antroAologia sottesa. La Corea sta facendo da battistrada alla Cina, cAe rimane il maggior investitore mondiale del settore^ i piani di sDiluppo per il prossimo decennio contano su cifre impensabili, non solo per l*;uroAa ma Aer Wualsiasi altro #ontinente. di0 da al#uni anni? uno dei settori ad attrarre signiBi#ati-i in-estimenti Z Wuello dell*audio-isi-o. La Cina sta infatti puntando a creare una Dera e propria Holl:cood pecAinese per sottrarre a Hong fong lo scettro di capitale del cinema dMestremo Oriente. In parallelo, ancAe nel settore dell*animazione sta prendendo la rincorsa, per potersi porre alla pari con le tendenze del mondo intero. Nel 2012 la Cina Aa cosp prodotto 558 lungometraggi. Grazie ad un numero delle sale in continua crescita (5 nuoDe sale al giorno) oggi la distribuzione conta su 9.000 scAermi cinematografici, con cui il Paese X riuscito a piazzarsi secondo nei ricaDi al bottegAino, preceduto solo dagli Stati Uniti. La tD di stato conta inDece 249 milioni di spettatori in 171 paesi e produce annualmente 500 commedie teleDisiDe. Altro settore delle industrie culturali a registrare #res#ite signiBi#ati-e Z l*editoriaC nel 2012 la <ina Ta Au::li#ato 370mila libri cAe, stando a quanto dicono i funzionari cinesi, X il numero di pubblicazioni pih eleDato al mondo.6 Ma il Paese conta ancAe su un patrimonio di 43 siti culturali presso le Nazioni Unite (il terzo pih alto numero al mondo), 600 mila sale di lettura rurali? oltre 2.000 musei #Te non Banno Aagare l*ingresso. fegli ultimi anni poi, il goDerno cinese Aa aDDiato oltre un migliaio di programmi di istruzione d*e##ellenza su tutte le dis#iAline del design e Aa finanziato lo sDiluppo di centri di design industriale in tutto il Paese. Con un milione di studenti cAe proDengono da oltre 800 uniDersità del Paese, la Cina offre oggi la pih ampia formazione in design al mondo, ancAe se i principi pih inno-ati-i del design o##identale (design in#entrato sull*utente ed eco-design, per citarne alcuni) fanno ancora fatica a diffondersi. Aldilà dei grandi numeri e della rapida crescita in moltissimi segmenti del settore durante il #osiddetto Dde#ennio d*oroK, ancora molte sono le competenze cAe mancano nel Paese del Sol LeDante e il settore rimane in uno stato embrionale a causa di un forte gap in capitale umano. Al punto cAe la Cina guarda alla Corea del Sud non solo per la comunanza di riferimenti culturali taosti-confuciani, ma ancAe percAR rappresenta un modello di riferimento per costruire un progetto di industria culturale e creatiDa, per i motiDi di cui si X appena detto e non solo. Oltre a queste carenze, il Paese Aa, infatti, una grande contraddizione da risolDere, cAe riguarda il difficile punto di equilibrio da tro-are tra il :isogno di #ontrollare dall*alto le dinami#Te culturali in atto, cAe riscAiano di destabilizzare un Paese cAe DiDe una crescita dirompente, e i limiti posti al pensiero critico, cAe finiscono per imbrigliare la produzione culturale e la sua carica innoDatiDa. Di fronte alla necessità sempre pih urgente di far sDiluppare dei mercati culturali liberi d*esArimersi? la <ina osser-a la <orea del =ud #Te? Aur nella sua di-ersit0? si tro-a a sAerimentare -ie nuo-e Aer #oniugare li:ert0 d*esAressione e l*enorme Aeso dei grandi gruAAi e#onomi#i. Il modello #oreano risulta -in#ente an#Te risAetto a Wuelli #Te an#ora oggi -engono #Tiamati DVaesi satelliteK del Pragone #inese. =e Z -ero #Te l*imAegno di TaiUan sul fronte delle industrie culturali e creatiDe X alto, la storica riDalità con PecAino la limita molto nei suoi contatti con il resto del

6 Simone Pieranni, 2),%#.*,$&!+#'-#)"'&!&!@&4*/&, 12.10.2013, Il Manifesto.

13

mondo. DiDersa X la situazione per Singapore e Hong fong, cAe giocAeranno un ruolo importante in Wuest*area? an#Te grazie alle ingenti Borze e#onomi#Te disAiegate per la realizzazione di due importanti distretti. Mentre uno dei tre assi7 su cui si sDilupperà il distretto della conoscenza H$&!A,)-0 a Singapore X riDolto allo sDiluppo di contenuti multimediali e alla ricerca e sDiluppo in media digitali interattiDi, il F,K',,$!L#'-#)"'!M*3-)*+- di Vong Wong sta puntando tutto su arte e cultura. Per certi Dersi il progetto somiglia al distretto cui sta laDorando Abu DAabi (l*J3,'"!%&''"!;&'*+*-8), con l*uni#a diBBerenza #Te attorno a Wuello di Hong fong non #*Z il deserto, ma uno dei luogAi pih dinamici e globali del mondo. Entro il 2017 doDrebbero aprire i battenti i cinque centri pih importanti8, cAe troDeranno spazio in edifici icone per la cui progettazione sono già in lizza alcuni tra i pih noti protagonisti dello star s:stem arcAitettonico mondiale. Tre sono i miliardi di euro messi in preDentiDo per la costruzione di quello cAe le autorità locali aspirano a far diDentare il #uore #ulturale dell*5sia. Fino ad ora Hong fong Aa aDuto un orientamento principalmente riAiegato sul mer#ato dell*arte? mentre gli asAetti #ulturali Tanno ri-estito un ruolo marginale. fulla impedisce perg cAe attorno al distretto possa sDilupparsi una nuoDa interessante piattaforma produttiDa e, per questo, ancAe la città rimane un interessante la:oratorio Aer l*area. In questo scenario, il 6iappone? l*altra grande Aotenza dell*;stremo criente e madre delle #ulture orientali? Ba un Ao* Bati#a ad esAortare la AroAria industria #ulturale. fonostante manga e "$*/&9 siano entrate a pieno titolo nella cultura occidentale già dagli anni Ottanta, il resto della produzione culturale del Paese, seppur potente, risulta poco appetibile ed eccessiDamente legata alle ne-rosi #Te #aratterizzano la sua so#iet0. <ostruita sull*illusione del #ontrollo? la società giapponese sta ancora affrontando lo sAocK culturale profondissimo seguito al terremoto del 2011. Sarà interessante seguire, nel decennio a Denire, gli esiti della deriDa di un immaginario fuori controllo. Sempre in Asia, oltre il triangolo Cina-Giappone-Corea, una pletora di Paesi diDersi, come quelli aBBerenti all*area del Sud-est asiatico, tra cui Vietnam ed Indonesia in prima linea, sDilupperanno nei prossimi anni delle domande culturali superiori a quelle di grandi Paesi europei. Infine, prima di cAiudere il quadro del continente asiatico, due parole Danno spese Aer l*India, cAe paga lo scotto di un enorme instabilità e complessità politica e un modello culturale autoreBerenziale? an#T*esso diBBi#ilmente esAorta:ile. cltre agli in-estimenti sbilanciati in tecnologia e media digitali, a liDello culturale il Paese non propone una strategia particolarmente efficace. Un esempio su tutto ce lo fornisce N,''IK,,%, cAe non riesce ad uscire dalla comunità indiana, proponendo una narrazione poco interessante per il resto del mondo. Quello cAe, secondo alcuni, X il maggiore produttore cinematografico al mondo, ogni anno realizza pih di 1.000 lungometraggiC un*industria #Te nel 2013 Ta Besteggiato cento anni dalla proiezione del suo primo film e cAe oggi conta su oltre 250 milioni di euro di incassi, 10 milioni di ticKet ufficiali al giorno, 5 miliardi di -isite all*anno nelle sale (quattro Dolte i dati degli Stati Uniti) e 500.000 persone cAe laDorano stabilmente. TuttaDia, il cinema indiano, di matrice fortemente popolare e ascriDibile nella sua totalità al genere musical, rimane profondamente legato alla tradizione culturale locale. I film, infatti, caratterizzati da un taglio recitatiDo marcatamente teatrale, possono durare sDariate ore,

7 Accanto a Mediapolis, gli altri due assi del distretto saranno Biopolis (biomedicina) e Fusiopolis (scienze fisicAe, ingegneria, media e ICT). 8 Se Derranno rispettati le tempisticAe preDiste dal GoDerno e il master plan di Norman Foster, nel 2026 i 23 ettari del Great ParK strappati al mare accoglieranno 17 sedi culturali. 9 Con anime si intende l*animazione giapponese in tutte le sue Borme? dall*oAera #inematograBi#a alla serie tele-isi-a? passando per gli OAV (original animation Dideo), prodotti realizzati per il solo mercato Aome Dideo.

14

contenere interminabili intermezzi musicali e rappresentare lungAe scene di danze di gruppo apparentemente indipendenti dalla narrazione. Fenomeno del tutto simile X quello di A,''IK,,%^ la cinematografia nigeriana X la terza industria del cinema del mondo, per alcune fonti la seconda. Grazie a 10 miliardi di dollari generati nel 2013 e 200 mila occupati, il cinema nigeriano X il secondo datore di laDoro della Nigeria dopo l*agri#oltura10. 5n#Te se il Aassaggio dall*Tome -ideo al digitale Ta #onsentito imAortanti :alzi in aDanti per la qualità e la diffusione di questa industria, si tratta di una produzione esclusiDamente legata al mercato interno e alla diaspora nigeriana nel mondo. Il conflitto etnico strisciante di questo Paese rende impossibile lo spostamento degli inDestimenti esteri dalle estrazioni petrolifere al settore delle industrie culturali e creatiDe. Pih in generale, grande X la DiDacità creatiDa, per quanto debolissima dal punto di Dista economico, del continente africano, doDe sta cominciando ad emergere una piattaforma di produzione sofisticata e diDersificata, nonostante la scarsa disponibilità di capitali, infrastrutture e comunicazione, renda tutto molto precario. In questo scenario, il Sudafrica Aa assunto il ruolo di motore dello sDiluppo del continente, grazie ancAe a grandi personaggi della Storia, come Nelson Mandela, cAe con il suo esempio Aa permesso alla società di fare enormi passai in aDanti dal punto di Dista ideologico-culturale. Inoltre, oggi cAe il Sud 5meri#a e il =ud dell*5sia dialogano tra loro come nuoDe potenze, il Sudafrica si troDa nel mezzo, con il ruolo di snodo logistico. Aprendo la strada al design in tutte le sue forme, il Paese Aa creduto in una delle pih interessanti opportunità di creazione di posti di laDoro. Grazie ad una proposta cAe Ta messo al #entro l*utente e #Te Ta le sue radi#i nell*artigianato? ma allo stesso temAo guarda dritto in faccia al mercato globale, Cape Tocn si X guadagnata il titolo di prima Uorld Design Capital 2014, dopo Torino, Seoul ed HelsinKi. Oltre al design, la repubblica australe sta puntando molto sulla comunicazione, elaborando interessanti strategie di placebranding. Il Paese Aa le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano nel continente, ancAe se la strada da fare rimane ancora molto lunga per cambiare tutta una serie di condizioni sociali cAe permettano alla cultura di Bare il grande Aasso. 9a #osa interessante Z #Te nell*intero #ontinente si stanno i moltiAli#ando progetti culturali innoDatiDi fatti con pocAe risorse, ancAe nei Paesi pih impensati. TuttaDia, si tratta di piccole esperienze di niccAia cAe ancora non riescono a fare massa critica. I modelli sDiluppati dal Sud Africa e dalla Nigeria non sono ancora stati replicati in altre nazioni africane, per mancanza di stabilità politi#a. 3ra i Vaesi ad a-ere molti dei reWuisiti ne#essari Aer Barlo? #*era si#uramente l*;gitto? oggi #omAletamente Bermo in seguito agli a--enimenti su##eduti alla Vrima-era 5ra:a. E a proposito di primaDera araba, in Medio Oriente si riscontra una tendenza a posizionarsi in modo molto Borte in #amAo #ulturale. I Vaesi di Wuest*area Banno le-a sull*enorme Aotenziale finanziario a disposizione, per attrarre big brands e aDDiare grandi progetti in grado di ridisegnare l*identit0 #ulturale lo#ale dall*alto. La produzione di contenuti di massa X finalizzata alla diffusione di una cultura poAolare DAan-ara:aK? #Te non am:is#e alla conquista di nuoDi pubblici estranei alla sfera culturale originaria, quanto al consolidamento di questa sfera. TuttaDia, il riscAio cAe molti dei progetti in Dia di realizzazione rimangono delle cattedrali nel deserto X altissimo, percAR le politicAe adottate non inDestono nella produzione culturale e creatiDa locale. Senza considerare lo sfruttamento deDastante cui si X ricorso e si continua a ricorrere per la costruzione di molti dei progetti in Dia di realizzazione, denunciati da organizzazioni non goDernatiDe internazionali come

10 Attp^//ccc.missionline.org/indel.pApqlritVartr5982.

15

Human RigAts UatcA11. In pih, la cultura musulmana Aa fatto sp cAe ancAe questo settore, come il resto dell*e#onomia dei Vaesi di Wuest*area? Bosse dominato da Wuestioni di genere. Pi Batto? nella mentalit0 dominante? la #ultura Z un settore dell*atti-it0 umana #Te diminuis#e la -irilit0 degli uomini? al Aunto #Te le grandi Arotagoniste di Wuest*area sono tutte donne. In Yatar, Paese in cui nel 2013 si Z registrato il maggior numero di a#Wuisti d*arte #ontemAoranea al mondo? con tutta probabilità il progetto di rilancio culturale del Paese si legAerà a doppio filo alla preparazione dei Mondiali di Calcio del 2022. AncAe Dubai X da tempo impegnata sugli aspetti commerciali legati al mer#ato dell*arte? essendo un Aorto strategi#o di s#am:io e non un Aroduttore di Aetrolio. Entrambi questi due Paesi Aanno in cantiere la costruzione di quartieri aDDeniristici^ mentre il F"-")"! L#'-#)"'! ?*''"4&! in Qatar sarà per lo pih dedicato alle arti DisiDe, il M#<"*! M&3*4$! M*3-)*+- aspira a diDentare un importante centro del lusso e della moda. Rispetto a questi, in fase pih aDanzata X il grande progetto J3,'"!%&''"!O&'*+*-8!di Abu Dhabi, una sorta di museo dei musei con istituzioni di fama mondiale, tra cui il LouDre Abu DAabi, lo Za:ed National Museum e il GuggenAeim Abu DAabi. Tutti e tre, al momento si confermano come luogAi destinati ad ospitare e mettere in relazione società e marcAi globali, pih cAe diDentare centri creatiDi capaci di attirare cerDelli proDenienti dal resto del mondo. Mentre l*Arabia Saudita sembra canalizzare le sue risorse in campo scientifico e sulla ricerca, la Turchia rimane di sicuro il Paese pih dinamico e attiDo dell*intera area? grazie all*enorme dinamismo Ari-ato. La N*&$$"'&!%*!J3-"$<#' X senza dubbio il pih importante eDento artistico, critico e teorico del Paese, capace di mettere in contatto il mondo internazionale dell*arte #on una realt0 Aeriferica, doDe, nel corso degli anni, si X formata una generazione interessante di curatori, operatori culturali e manager Aer l*arte. Il sistema cAe Da affacciandosi X ancora in fase di sDiluppo e cresce soprattutto grazie al capitale priDato, cui appartengono i maggiori musei d*arte del Vaese. In questi anni, oltre alle arti DisiDe, ancAe lMindustria cinematografica nazionale DiDe un boom senza precedenti^ ogni anno Dengono prodotti da 70 a 80 nuoDi film cAe spaziano dalla commedia al cinema dMautore. Il cinema turco X primo in Europa quanto a produttiDità e quarto a liDello mondiale. TuttaDia, la posizione incerta di una nazione cAe oscilla da anni tra il dialogo con il continente europeo e i suoi Dalori culturali e il consolidamento di un modello con forte influenza islamica, non permette al Paese di contare su una stabilità politica duratura. Basti pensare ai recenti tentatiDi del primo ministro Erdogan di limitare la li:ert0 d*esAressione. Ottimi risultati sono quelli ottenuti dagli =tati dell*eX <ommoncealtA. In Paesi come Canada, 5ustralia e fuo-a kelanda l*industria #reati-a s-olge oramai da anni un ruolo di braccio destro dell*industria tradizionale? Dissuta e utilizzata come strumento specifico per la creazione di nuoDi mercati. Ogni settore, ogni azienda di questi Paesi Dede nell*inno-azione e nelle nuo-e idee il mezzo con cui crescere e rinnoDarsi costantemente, lo scambio e la Rete gli strumenti. Se tra i settori pih innoDatiDi del Canada #*Z si#uramente l*audio-isi-o (dall*industria madre del settore - le grandi emittenti, la pubblicità e l*industria del #inema 8 ai segmenti pih innoDatiDi come il Documentario e i Nec media), l*Australia fa parlare di sR per la creatiDità delle sue start-up tecnologicAe. S:dne: e Melbourne si collocano rispettiDamente al 12t e al 18t posto tra le 20 migliori sedi per imprenditori tecnologici per il 201312. Al punto cAe si stima cAe il settore

11 =e#ondo l*organizzazione? le so#iet0 di selezione bengalesi e indiane Aanno attirano laDoratori in questi Paesi con la promessa di alti salari. ArriDati qui i laDoratori subiscono il sequestro del passaporto e sono, di fatto, prigionieri. 12 =e#ondo l*indi#e #reato da =tartuA denome? an#Tlessa una start-up, cAe Aa preso in considerazione misure quali lMattiDità imprenditoriale totale, la creazione di posti di laDoro e la crescita dei ricaDi.

16

tecnologico possa portare allMeconomia australiana 103 miliardi di dollari australiani (pari al 4d del PIL) e 540.000 nuoDi posti di laDoro entro il 203313. Mentre la competizione mondiale sui contenuti si fa fortissima, gli Stati Dniti rimangono ancorati nei processi di difesa della loro industria creatiDa tradizionale. Aldilà delle innoDazioni nel mondo dell*TigT-tecA digitale, campo in cui il Paese rimane in una posizione di leadersAip, per quanto riguarda le applicazioni al settore delle industrie creatiDe il mercato statunitense X legato ad un modello di impresa culturale tradizionale profit-malimizing. Modello cAe sta consolidando un dualismo sociale ed economico esasperato, a partire da aeree come la Silicon Valle:, in cui la distanza tra l*elite di la-oratori digitali delle grandi imArese si Ba in#olma:ile risAetto al Aroletariato non digitale, al punto da creare forti tensioni sociali. 5n#Te l*emisBero Sud del continente americano Z #olAito da una dis#reta :attuta d*arresto nello sDiluppo del settore, non solo a causa delle turbolenze economicAe finanziarie, ma ancAe politicAe. Dopo una fase molto promettente, persino Paesi come il Brasile, cAe sembraDano proiettati su una pista di lancio senza ostacoli, mostrano segnali di sofferenza. Qui, la rinascita culturale cAe proDDedimenti come la =&* @,#$&-PQ! e il ?"'&! L#'-#)"P5 Aanno cercato di faDorire, Aa finito per essere soffocata dall*aAAuntamento dei Rondiali di <al#io e delle climAiadi. 3utta la concentrazione strategica degli inDestimenti su questi due grandi eDenti sportiDi Aa finito per penalizzare la cultura, piegandola agli interessi legati alla loro promozione. 9*Argentina d*altro #anto? sta -enendo risu##Tiata in un*ennesima #risi strutturale. 1uenos 5ires ries#e di -olta in -olta a rinascere come città culturale a liDello globale, fino alla crisi successiDa. Di sicuro il Paese del continente pih legato alla cultura euroAea? soArattutto Bran#ese? l*5rgentina Ta saAuto distinguersi Aer la ri#er#a artisti#a? teatrale? musi#ale e letteraria? oltre #Te Aer l*aBBermarsi di un imAortante segmento legato alla moda. E l*Europaq Come sta reagendoq La maggior parte dello sforzo dimostrata dall*+nione ;uroAea Z cercare di mantenere la coesione culturale interna, piuttosto cAe raggiungere i nuoDi pubblici cAe -anno Bormandosi sulla s#a##Tiera mondiale. Eino a Wual#Te temAo Ba? la <ina guarda-a all*;uroAa come al suo partner naturale Aer l*esAansione nella Aroduzione #ulturale. 3utta-ia? il #ontinente euroAeo non si Z dimostrato all*altezza di Wuesto ruolo? nonostante timidi tentati-i Batti da singoli Paesi, come la 6ermania, la Francia e la 6ran Bretagna, cAe, con le loro reti culturali (Dedi GoetAe Institut, Institut Frances e BritisA Council) Aanno cercato di portare aDanti una politica culturale di scambio nei confronti della Cina. Pih in generale, l*Europa risulta diDisa in due^ quella centro-settentrionale molto proiettata sui temi dell*imArenditorialit0 #ulturale e #reati-a? #on al#une eccezioni negatiDe nelle aree di lingua tedesca (fatta eccezione per la RuAr). In alcuni casi X talmente proiettata su questi temi, da dimenticarsi cAe esistono ancAe delle forme di produzioni culturali cAe non producono alti liDelli di fatturato, ma sono comunque indispensabili per il buon Bunzionamento dell*intera Biliera. +n #aso Aer tutti? l*Olanda, doDe si riscAia di penalizzare il sistema dei musei e delle arti -isi-e. ; Aoi #*Z l*;uroAa meridionale? do-e l*industria #ulturale e #reati-a Ta an#ora un ruolo marginale e #onta an#ora molto il turismo #ulturale. In Wuest*area? l*e##ezione

13 Secondo una recente relazione di PricecaterAouseCoopers commissionata da Google Australia. 14 La legge cAe regolamenta il sistema federale di appoggio alla cultura in Brasile. Sia a liDello statale cAe municipale, in Brasile esistono programmi di incentiDo fiscale cAe permettono al patrocinatore di abbattere dalle imposte una percentuale significatiDa o addirittura, entro determinati ambiti, ancAe il 100d del Dalore dedicato al finanziamento di un progetto culturale. 15 ProDDedimento cAe dà alle aziende la possibilità di distribuire ai propri dipendenti un buono mensile gratuito del Dalore 50 reais (circa 20 euro)^ una sorta di ticKet restaurant, spendibile perg esclusiDamente in prodotti culturali.

17

positiDa X rappresentata dalla Spagna doDe, soprattutto prima della crisi, la maggior parte delle Comunità Autonome (in primis la Generalitat di Barcellona) Aa elaborato complesse strategie di sDiluppo basate sulla cultura. Al contrario, l*Italia X un emblema di questo approccio, ma ancAe per il nostro Paese, questo scenario X destinato a cambiare. In ambito europeo #*Z un*enBasi semAre pih forte su questi temi, cAe inciderà ancAe sui Fondi Strutturali. Dal punto di Dista della dimensione della Aroduzione dell*industria #reati-a e #ulturale siamo al terzo Aosto in ;uroAa? ancAe senza un sistema cAe si sia dotato di politicAe Dolte a faDorirne lo sDiluppo. Le carenze cAe inDestano il nostro Paese sono quindi competenze tecnicAe cAe non riguardano tanto la produzione culturale, piuttosto la componente di filiera cAe trasforma la produzione in opportunità economica e cAe permette di accedere alle risorse europee. Il prossimo quadro strategico, attualmente in fase di negoziazione, fa riferimento per la prima Dolta al tema delle industrie culturali e creatiDe. Di conseguenza, i programmi operatiDi regionali, non necessariamente ma con maggiore probabilità cAe in passato (e per alcune Regioni con quasi certezza) recepiranno questo tema. Cig significa cAe cominceranno ad essere disponibili risorse importanti cAe possono essere dedicate allo sDiluppo imprenditoriale della produzione culturale in Italia. Se la qualità della programmazione dei programmi operatiDi sarà buona, questo produrrà importanti cambiamenti, di cui si aDDantaggeranno ancAe i progetti per le Capitali europee per la Cultura, cAe per la quasi totalità degli inDestimenti Dengono finanziati attraDerso i Fondi Strutturali. E a proposito di Capitali europee per la Cultura, nel 2019 toccAerà ad una città italiana e ad una bulgara rappresentare il meglio della praticAe messe in atto nel continente per attiDare sDiluppo culturale e sociale. La competizione nel nostro Paese X già iniziata da tempo e a noDembre scorso la giuria europea Aa designato le sei città prescelte, tra le 21 candidate^ Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi, RaDenna e Siena. In questi mesi cAe ci separano dalla prossima riunione della giuria (ultimo trimestre di Wuest*anno)? i la-ori si fanno sempre pih serrati. Per le città coinDolte nella competizione X una grande occasione per ridisegnare la città e Dalorizzarne il patrimonio e il territorio. Tanta X stata la progettualità e l*in-enti-a emersa dall*ele-ato numero di #andidature? #Te il Rinistero dei 1eni e delle 5tti-it0 Culturali e del Turismo sta dando seguito alla proposta lanciata dal precedente goDerno16 di indire un concorso simile ma aperto solo al nostro Vaese? Binalizzato all*elezione annuale de Dla #aAitale della #ultura italianaK. Senza entrare nel merito dei progetti di trasformazione urbanistica in gara, qualunque sarà la città -in#itri#e? l*augurio Z #Te le Borze messe in #amAo riescano a liberare le energie creatiDe necessarie ad innescare reali processi di sDiluppo culturale e sociale, oltre cAe di crescita economica.

16 9a AroAosta de Dla #aAitale italiana della <ulturaK Z stata lan#iata a noDembre dello scorso anno, in occasione della seconda edizione degli >-"-*!S&$&)"'*!%&''"!L#'-#)", promossa da Il Sole 24 Ore in collaborazione con la Fondazione Roma, dall*allora Vrimo Rinistro ;nri#o 9etta.

18

2-PRO6RAMMI EDROPEI E NDOVE FONTI DI FINANMIAMENTO PER LE INDDSTRIE CDLTDRALI E CREATIVE

2.1 Finanziamento Pubblico 2.1.1 Politiche europee per la cultura (quasi) un anno dopo17 Dopo due passaggi in Commissione Istruzione e Cultura, il 19 noDembre 2013 il Programma Europa Creativa X stato approDato in sessione plenaria a Strasburgo e dal 10 dicembre sono partiti i primi bandi. Nella proposta iniziale, lMincremento di risorse preDisto era del 37d. Europa CreatiDa Aa risentito infatti del taglio cAe, per la prima Dolta nella storia dellMUnione, Aa interessato lMintero budget del quadro finanziario pluriennale, passato da 1.000 miliardi di euro a 960. Cosp ancAe lMimporto per il programma si X ridotto da 1,8 miliardi allMattuale 1,46. Rispetto al settennio precedente si X comunque registrato un aumento di circa il 10d. Nel merito dei contenuti del programma, si X inDece laDorato percAR potesse rispondere al meglio alle sfide del settore in Europa, con particolare riferimento alla digitalizzazione, alla globalizzazione e, alla frammentazione del mercato, allMampliamento del pubblico, alla mobilità e allo sDiluppo delle capacità imprenditoriali degli operatori del settore. Inoltre, il riconoscimento della cultura come dimensione trasDersale a tutte le politicAe comunitarie Aa portato ad un ampliamento delle possibilità e delle fonti di finanziamento per la cultura. Per quanto riguarda le sfide e le opportunità di Europa Creativa per le imprese, il settore Da innanzitutto sostenuto nell*a#Wuisire una nuo-a Bisionomia? in Aassato troAAo sAesso resistente alla aga::ia* Aer#eAita della Arogettazione? e#onomi#a e non solo. Nelle regioni, città metropolitane e piccoli comuni, emerge una grande #onsaAe-olezza #Te l*in-estimento #ulturale raAAresenta un nuoDo paradigma di sDiluppo urbano e rurale. Ma Da tenuto presente cAe la UE non X un bancomat e finanzia soltanto azioni coerenti con gli obiettiDi precedentemente negoziati e condiDisi, imponendo ancAe al mondo della cultura e creatiDità di adattare le proprie logicAe non solo all*o:ietti-o ma an#Te al metodo, cAe cAiede progettazione, rendicontazione, indicatori e partnersAip. Benefici concreti per i progetti e le imprese culturali Derranno ancAe dallMaDDio di un importante strumento finanziario18^ un Fondo di garanzia europea cAe affiancAerà i contributi europei ai progetti e cAe assisterà i prestiti nazionali alle micro, piccole e medie imprese culturali e creatiDe, cAe potranno finalmente Dedere ageDolate le loro possibilità di accesso al credito. Una Dera e AroAria sBida nel terreno an#ora troAAo Ao#o esAlorato dell*interlo#uzione tra istituzioni Binanziarie e imprese creati-e? di #ui l*;uroAa si Bar0 Aromotri#e e garante. AncAe per il settore audiovisivo, incluso tutto il multimediale, dal cinema ai DideogiocAi europei, le noDità sono tante, a partire dal sostegno esplicitamente preDisto dal programma per lo sDiluppo delle oAere #inematograBi#Te e audio-isi-e #on aAotenziale transnazionale*C Bilm? do#umentari? fiction, prodotti multimediali o di animazione. Europa CreatiDa supporta i produttori indipendenti e le coproduzioni europee e internazionali ancAe con le teleDisioni, la circolazione e la distribuzione 17 Realizzato in collaborazione con^ SilDia Costa 8 Europarlamentare e Relatrice del Programma Europa CreatiDa 2014-2020k Simona Saraceno - AdDisor e Communication manager. 18 5lllinterno del #osiddetto Dstrand transettorialeK.

19

di film europei non nazionali nelle sale e sulle piattaforme online, ancAe attraDerso il sostegno al doAAiaggio? la sottotitolazione e l*audiodes#rizione. 9e azioni del Arogramma guardano an#Te oltre i confini europei^ ra##ogliendo l*esAerienza di MEDIA Mundus, Diene facilitata la circolazione di prodotti europei non solo nell*area di li:ero s#am:io euroAea e nell*am:ito del -i#inato? ma a liDello internazionale attraDerso accordi bilaterali con risorse aggiuntiDe con Paesi Terzi. La creazione di una cultura europea X uno tra gli espliciti obiettiDi del programma19. Lo stesso progetto europeo X nato, prima ancora cAe sulla base di Dalori economici, su principi di pace, solidarietà, e coesione tra i popoli, sostenuti da un comune retaggio cAe attraDersa la pluralità delle nostre culture e fonda la nostra identità. Da questo punto di Dista, in Europa si X registrato un doppio cambio di passoC in Arimo luogo? Z stato #ostituzionalizzato e legittimato l*inter-ento dell*+;? in termini di tutela e promozione del patrimonio culturale e paesaggistico, Dalorizzazione della diDersità culturale e linguistica e acquisizione della cultura come dimensione orizzontale di tutte le politiche. DMaltra parte, si X Derificato il passaggio dalla costruzione di una economia della conoscenza in Lisbona 2000-2010 all*o:ietti-o di ;uroAa 2020? e #ioZ una #res#ita intelligente? inclusiDa e sostenibile, in cui il sostegno e la promozione dell’imprenditoria riguarda anche le imprese creative in senso lato (competenze, conoscenze, nuoDi profili professionali, netcorKing, digitale). In questo, sul piano europeo, la cultura deDe configurarsi come il quarto pilastro della sostenibilità, accanto a quella ambientale, economica e sociale e diDentare per tutti i suoi cittadini un diritto esigibile e misurabile. Le azioni e le attiDità culturali e creatiDe cAe parteciperanno al programma doDranno presentare carattere transnazionale ed impatto sui cittadini europei per la conoscenza di culture diDerse dalla loro, o doDranno essere in grado di #reare un*e#onomia di s#ala e una massa #riti#a #on un eBBetto leDa per fondi aggiuntiDi, o di rafforzare la cooperazione transnazionale tra operatori (inclusi gli artisti), stimolando una risposta pih completa, rapida ed efficiente alle sfide globali e all*inno-azione, ancAe attraDerso lo sDiluppo inclusiDo di nuoDi modelli di business. Le misure del programma sono riDolte a soggetti profit e non profit, professionisti, operatori e artisti. Come nello scorso settennio accadeDa con i L#'-#)"'!L,$-"+-!(,*$-3 e i C&%*"!M&3T3, per tutti loro saranno a disposizione i Creative Europe DesKs, per il cui allestimento sono preDiste specificAe risorse allMinterno del budget per il programma. =aranno Aresenti in tutte le fazioni dell*+nione con diDersi punti di contatto. In generale, da parte del settore serDe una maggiore capacità di operare attraDerso i partenariati e i netUorK, di adottare un approccio pih trasDersale e guardare alla filiera, incrociando potenzialità dei territori, professionalità, competenze e creatiDità per superare la tendenza a realizzare progetti di piccole dimensioni. CMX un aspetto sul quale il testo di Europa CreatiDa pone particolare enfasi^ lo sviluppo del pubblico. La crisi economica sta aDendo un impatto terribile su stili di Dita e di consumo culturale. I dati di Eurobarometro raccontano cAe negli ultimi sei anni pressocAR tutti gli indicatori culturali sono in diminuzione nella UE 28, per ragioni allarmanti^ la maggior parte delle persone riferisce infatti di non partecipare ad attiDità o consumi culturali per mancanza di interesse. La priorità quindi X laDorare per coinDolgere i cittadini europei nel riconoscere e comprendere il Dalore del nostro patrimonio comune, per promuoDere la partecipazione attiDa alla Dita culturale e creatiDa e incoraggiare la Ditalità delle organizzazioni e delle imprese culturali e creatiDe.

19 Come stabilito dallMart.167 dello stesso trattato di 9is:ona? se#ondo il Wuale Dll+nione #ontri:uis#e al Aieno s-iluAAo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diDersità nazionali e regionali, eDidenziando nel contempo il retaggio #ulturale #omuneK.

20

Non solo Europa Creativa. Il riconoscimento della cultura come dimensione trasDersale a tutte le politicAe comunitarie Aa portato ad un ampliamento delle possibilità e delle fonti di finanziamento per la cultura. Dopo un lungo laDoro di negoziazione in sede europea, nel testo di Vorizon 2020, il nuoDo programma pluriennale dellMUE per la ricerca (in cui i riferimenti alla cultura erano totalmente assenti), sono stati inseriti emendamenti relatiDi al patrimonio culturale e alla ricerca umanistica. Horizon Aa un budget di oltre 70 miliardi. Non solo^ cultura e turismo sono stati inclusi tra le Ke: actions dellMobiettiDo tematico 6 dei Fondi Strutturali, il cui budget complessiDo X di 325 miliardi (di cui circa 32,2 arri-eranno all*Italia). <i sono risorse Aer inBrastrutture e ser-izi #ulturali ancAe allMinterno delle Politiche per lo Sviluppo Rurale, cui sono assegnati fondi per 95 miliardi, e fondi per le PMI del turismo in COSME. Se le risorse di Europa CreatiDa sono destinate a tutti i segmenti cAe compongono il sistema delle industrie creatiDe e culturali indiDiduate dalla classificazione di questo Rapporto20, i programmi Horizon 2020 e COSME si riDolgono solo alle industrie creatiDe e culturali, mentre i finanziamenti dei Fondi Strutturali e dei Programmi OperatiDi Regionali, oltre a questi due segmenti, sono ancAe indirizzati alla gestione del patrimonio. Infine, negli ultimi cinque anni il Parlamento Europeo Aa giocato un ruolo fondamentale nell*in-estimento sugli itinerari culturali che attraversano l’Europa? dalla =Aagna all*+#raina e dalla SDezia a Cipro^ complessiDamente sono stati stanziati oltre 7 milioni in tre anni, a sostegno di progetti e serDizi per itinerari turistici, culturali e industriali. Dal 2015, questo capitolo di bilancio potrà diDentare permanente. Ma il Parlamento X stato ancAe il motore della cooperazione con la <ommissione ;uroAea e il <onsiglio d*;uroAa, cAe Aa portato nel 2010 alla nascita dell*Accordo Parziale Allargato sugli itinerari culturali, cAe ora include 22 Paesi. Sono state aDDiate le procedure per rendere possibile al*ingresso della +; nel go-erning :oard dell*a##ordo, per fare degli itinerari culturali un asset di sDiluppo territoriale, di Dalorizzazione del patrimonio religioso, culturale e artistico e del turismo europeo. Basti pensare al pih noto tra gli itinerari, il L"//*$,!%*!>"$-*"4,!%*!L,/(,3-&'", battuto ogni anno da oltre 200mila persone, ma ancAe alla Via Francigena, percorsa oggi da un numero crescente di gioDani. Lungo gli itinerari nascono opportunità economicAe e occupazionali per le realtà dell*indotto, cAe spaziano dall*a##oglienza? alle Aasseggiate guidate, alle applicazioni per smartpAone e tablet. Grazie alla :attaglia del Varlamento Aer l*inserimento della cultura nelle PoliticAe di Coesione, gli itinerari culturali potranno essere sostenuti ancAe con le risorse europee destinate dagli Stati Membri allo sDiluppo territoriale. Si X inoltre ottenuto cAe nella legge M&3-*$".*,$&! J-"'*" sia stato preDisto un fondo di 500 milioni di euro destinato ai progetti presentati da Comuni (ancAe in partnersAip) per la Dalorizzazione del patrimonio, ancAe in linea con le azioni per EQPO 2015, con budget cAe andranno da 1 a 5 milioni per progetto. Fatto il quadro delle possibilità di finanziamento a liDello europeo, Dale la pena spendere due parole su quelle cAe si presentano come le sfide che l’Italia deve affrontare per un suo pieno sDiluppo del settore. Innanzitutto, realizzare una strategia e una governance multilivello e più integrata tra Ministeri, Regioni ed Enti locali per le politicAe culturali, per un approccio strategico di Dalorizzazione dei media, dei beni culturali e delle industrie culturali e creatiDe. Al processo ascensionale di consultazione e concertazione con gli staKeAolders, a seguito del quale si sono riuscite a far Dalere in Parlamento Europeo le istanze della cultura e la sua necessaria orizzontalità nella nuoDa programmazione europea risAetto all*iniziale -isione della <ommissione? de-e

20 Il settore risulta cosp ripartito^ 1. Industrie creatiDe (arcAitettura, design, comunicazione e nec media) 2. Industrie culturali (audioDisiDo, animazione, Dideogioco, editoria, musica)k 3. Gestione del Patrimoniok 4. Core delle arti (performing arts e arti DisiDe).

21

corrispondere l*imAegno degli attori lo#ali, ad eDitare in ogni modo il riscAio cAe la cultura Denga marginalizzata in sede di negoziazione. Attrezzare adeguatamente, in termini di professionalità, risorse, strumenti e capacità di consulenza strategica, i desK nazionali di Europa Creativa e preDedere sportelli/Aub regionali. Sensibilizzare le banche nazionali ed altri intermediari finanziari a partecipare ai bandi per il Fondo Europeo di garanzia, ancAe in partenariati innoDatiDi. Le Regioni doDrebbero promuoDere, dMintesa con il MiBACT, un maggior coordinamento e integrazione delle risorse regionali, nazionali ed europee, nella loro azione di sostegno alle politicAe culturali e creatiDe Dalorizzando le proprie specificità ed eccellenze ancAe attraDerso serDizi e infrastrutture (rete di sportelli/centri di informazione), formazione e assistenza alla realizzazione di progetti e di attiDità culturali e creatiDe, transregionali e transnazionali. Infine, X auspicabile cAe l*Italia? in particolare nel semestre di presidenza della UE, assuma la leadersAip nella goDernance e nella capacità progettuale a sostegno di una stagione di sDiluppo fondata sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, il turismo culturale? le I<<? l*audio-isi-o e il multimediale? amAliando an#Te l*a##esso del Au::li#o? la sua #res#ita numeri#a e tiAologi#a e la Bormazione di nuoDe competenze e professionalità nel settore. La capacità economica del settore culturale non Aa pih bisogno di essere dimostrata^ tanto per dare qualcAe numero, in Europa cultura e creatiDità occupano oltre 6 milioni di persone e partecipano al PIL europeo con una quota pari al 7d21. Molti altri studi Aanno dimostrato gli effetti positiDi sulle economie nazionali degli inDestimenti pubblici in cultura e la capacità della filiera culturale e creatiDa priData di scatenare un indotto rileDante. Un modello sociale ed economico in cui la cultura non rappresenti una direttrice di inDestimento non X sostenibile, lo argomenta efficacemente l*I=353 inserendo il Aatrimonio #ulturale tra gli Indi#atori di :enessere. cggi la direzione nella Wuale insistere X cAe patrimonio, turismo culturale, industrie culturali e creatiDe, audioDisiDo raAAresentano Aer l*Italia le-e di straordinario Dalore per la competitiDità e la crescita. Di cultura si pug molto pih cAe mangiare. Si pug crescere.

2.1.2 La cultura e le politiche di coesione Europee: il ciclo di programmazione 2014-2020 dei Fondi Strutturali22 Il ciclo di programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020, con le risorse nazionali del Fondo SDiluppo e Coesione (FSC) e le risorse ordinarie dello Stato, costituisce la piattaforma di orientamento strategico delle politicAe pubblicAe di crescita, sDiluppo e coesione, nazionale e regionale. Aldilà degli indirizzi della Commissione Europea, cAe possono essere pih o meno colti dai singoli Stati, ogni Paese produce il suo quadro strategico nazionale. Attualmente, la Proposta italiana di Accordo di Partenariato (di seguito per breDità^ Accordo) X entrata nella cosiddetta O"3&!%*!A&4,.*"-,23. =i tratta di un do#umento d*indirizzo molto imAortante nel Wuale ogni Vaese sAiega quali sono gli obbiettiDi cAe ritiene particolarmente qualificanti per tradurre la politica di coesione

21 Fonte fEA, Europaen Affairs. 22 Realizzato in collaborazione con^ Francesco Milella - Esperto in sDiluppo locale e politicAe di coesione europea, Fondazione Fitzcarraldok MariacAiara Verrigni - Progettista Culturale, Fondazione Fitzcarraldo. 23 In seguito alla trasmissione dell*5##ordo il 22 aArile s#orso? de#orrono i temAi Aer l*istruttoria Bormale da Aarte dei serDizi della Commissione UE cAe doDrà concludersi entro il 22 agosto. Sono inoltre in corso le elaborazioni dei programmi operatiDi regionali e nazionali, cAe doDrebbero a--iarsi su##essi-amente all*aAAro-azione dell*5##ordo da parte della Commissione UE. Si pug ragioneDolmente presumere cAe i PO regionali e nazionali possano essere approDati entro il 2014 e? nei Arimi mesi del 2015? a--iarsi l*attuazione dei Arogrammi #on i primi bandi.

22

europea nella propria politica nazionale. Sulla base di questo documento, ogni Regione realizza i cosiddetti Programmi OperatiDi (PO), traducendo queste indicazioni nel suo programma, cAe specifica gli obbiettiDi da raggiungere a liDello ancora pih dettagliato. fell*a##ordo si definiscono gli obiettiDi generali e tematici, risultati attesi, azioni e risorse aggiuntiDe in direzione degli obiettiDi della politica di coesione europea prefigurati dalla Strategia di Lisbona24, come aggiornati in D#),("!U0U025. Oltre 42 miliardi di euro di Fondi comunitari26 (cui si aggiungono le quote di cofinanziamento nazionale ai programmi e gli stanziamenti FSC) troDano nell*5##ordo una AroAosta deBinita ed una #orni#e strategi#a e Arogrammati#a d*azione. Tra gli 11 obiettivi tematici (OT) in cui si arti#ola l*5##ordo? il numero 6? D-#-&'")&! 'W"/<*&$-&! &!(),/#,:&)&!'W#3,!&;;*+*&$-&!%&''&!)*3,)3&K? Z l*uni#o #Te #ontenga azioni direttamente as#ri-i:ili alla Cultura, alle attiDità culturali e, spiccatamente, ai beni culturali. Muta, almeno nelle intenzioni, e solo parzialmente, il solco e la cAiaDe interpretatiDa della natura delle cose da fare, particolarmente riguardo ai beni culturali. Pih per effetto delle innovazioni di Metodo6 Bortemente Aromosse dall*allora Rinistro 1ar#a? #Te Aer una -olontà aperta di spostare l*asse Are-alente dell*azione dalla tutela e una -isione DAatrimonialistaK della <ultura ad una generatrice di serDizi innoDatiDi, cAe integrino i beni come risorse identitarie dei territori, garantendone logicAe inclusiDe di fruizione e di Dalorizzazione, costituendo fattori di emancipazione in una Disione ricca del policentrismo italiano (cAe, non a caso e in maniera pih conseguente, si ritroDa nel progetto strategico X)&&! J$-&)$&). Resta la conDinzione cAe il nostro Paese aDrebbe doDuto e Aotuto osare di Aib? Aartendo dalla sua e-idente DsAe#ialit0K di ri##Tezza dei Dalori di partenza, facendosi portaDoce di una rinnoData centralità, su scala nazionale ed Europea, della Cultura e dei fattori e Dalori culturali. Tra le 31 azioni preDiste dall*c3 6? an#Te se #on un Aeso sAe#iBi#o Binanziario signiBi#ati-o sull*intero c3? solo Wuattro27 sono direttamente afferenti all*am:ito #ulturale.28 Parliamo di 4 azioni complessiDe finalizzate su un totale di 334^ per essere

24 fel Rarzo del 2000? nell*in#ontro ;uroAeo di 9is:ona? i #aAi di =tato e di do-erno dell*+nione ;uroAea? si sono a##ordati Aer un o:ietti-o molto am:iziosoC mBare dell*+nione ;uroAea? al termine del 2010? la so#iet0 della #onos#enza pih competitiDa e pih dinamica del mondo, generando nel contempo una crescita economica sostenibile, maggiore #oesione so#iale? migliori li-elli di o##uAazioneK. 25 <ommissione ;uroAea 3/3/2010/ DD#),("!U0U0!Y$"!3-)"-&4*"!(&)!#$"!+)&3+*-"!*$-&''*4&$-&6!3,3-&$*<ile ed inclusi5aC. Le priorità di Europa 2020^ Crescita intelligente (migliorare le prestazioni dellMUE nei campi dellMistruzione, della ricerca e innoDazione, della società digitale), Crescita sostenibile (creare unMeconomia pih efficiente sotto il profilo delle risorse, pih Derde e competitiDa, attraDerso la riduzione delle emissioni, lo sDiluppo di nuoDe tecnologie e metodi di produzione, etc.), Crescita solidale (costruire unMeconomia con un alto tasso di occupazione cAe faDorisca la coesione economica, sociale e territoriale, ancAe attraDerso lMinDestimento in competenze e formazione, la modernizzazione dei mercati del laDoro e i sistemi preDidenziali). 26 Vengono qui ricomprese le risorse comunitarie dei Fondi Strutturali e del FEASR. u noto cAe alcuni dei pocAi riferimenti alla #ultura e alllindustria #reati-a? nell*5##ordo di Vartenariato? sono #orrelati ai Aro#essi di -alorizzazione territoriale a partire dalle aree interne e da quelle rurali doDe opererà in preDalenza il FEASR. 27 6.7.1 InterDenti per la tutela, la Dalorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rileDanza strategica tale da consolidare e promuoDere processi di sDiluppok 6.7.2 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale? attra-erso la #reazione di ser-izi e/o sistemi inno-ati-i e l*utilizzo di te#nologie a-anzateo 6.7.3 =uAAorto allo sDiluppo di prodotti e serDizi complementari alla Dalorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, an#Te attra-erso l*integrazione tra imArese delle Biliere #ulturali? turisti#Te? #reati-e e dello sAetta#olo? e delle Biliere dei Arodotti tradizionali e tiAi#iKo 6.8.3 =ostegno alla Bruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turisticAe. 28 9*azione 6.8.3? #Te Aure sare::e tiAi#amente deBini:ile #ome un*azione di -alorizzazione integrata ('"+&Z<"3&%!delle risorse, naturali e culturali, e quindi di sDiluppo delle so#iet0 lo#ali? si #ollo#a nella #onsueta deri-a De#onomi#istaK #Te Dede la cultura ed i suoi beni, materiali ed immateriali, indissolubilmente legata a Aro#essi di D@*(,3*.*,$"/&$-,!

23

beneDoli, si potrebbe affermare cAe X il Dalore della concentrazione contro la inDeterata deriDa polDerizzante con cui, abitualmente, il nostro Paese Aa affrontato i cicli di programmazione della politica di Coesione Europea dal 1987 in poi. Un segnale, per quanto altrettanto Dago, di un aAAro##io ideologi#o al tema? Z #Te nel testo dell*5##ordo si ritro-i 220 -olte il termine Dinno-azioneK e 98 -olte il termine D#ulturaK o D#ulturaleK? in#luso le -olte in #ui il #on#etto Z inteso #ome D<ultura della 9egalit0K? o #ome -alore sAe#ialistico di politicAe settoriali industriali o agricole. Ver la Arima -olta nell*5##ordo si Ba riBerimento alle industrie culturali e creative, ancAe se, il termine Dindustria #reati-aK aAAare solo a Aag.150 e l*uni#a azione #Te #on#orre a sostenerla? cAiamandola Aer nome? Z all*interno dell*c3 329. 9o stesso 5##ordo segnala #Te D#ir#a la met0 delle 7egioni italiane? nell*am:ito del Aro#esso di deBinizione delle Ariorit0 Aer la >/")-! >(&+*"'*3"-*,$!>-)"-&4I6 si sta orientando -erso l*indi-iduazione dei :eni #ulturali e del turismo come niccAie ad alto potenziale innoDatiDo, doDe la Dalorizzazione del patrimonio sfrutta le potenzialità offerte dall*utilizzo diBBuso delle F&I!D$"<'*$4![&+0,$,',4*&3 per la fruizione delle risorse e accessibilità dei serDizi. Il dato X rileDante percAR registra un approccio nuoDo alle politicAe culturali e turisticAe e indiDidua nel patrimonio culturale un driDer di sDiluppo per il territorio, grazie ancAe alla promozione, nelle aree di attrazione, di reti di imprese operanti nelle filiere culturali, creatiDe e dello spettacolo, con imprese operanti nei settori produttiDi tradizionali (finanziati a Dalere sull*c33).K Ver Wuanto la s#arsa Aresenza del termine Dindustria <reati-aK Aossa sem:rare solo sintomatica, Da considerato cAe in passato la programmazione nazionale dei Fondi Strutturali Aa creato - con effetti pratici deDastanti ma coerenti con il graDe ritardo maturato dal nostro Paese rispetto ai Paesi europei pih innoDatiDi - una cesura sostanziale tra il circuito delle politicAe per la <omAetiti-it0 e l*Inno-azione e la <ultura? #Te mantiene un suo re#into Aib o meno Aregiato? ma distinto dai flussi della crescita e dello sDiluppo competitiDo. Tra le pocAe eccezioni nel panorama nazionale #*Z la Puglia, cAe nel ciclo di programmazione 2007-2013 si X spesa nella definizione di Aoliti#Te distrettuali Aer l*industria #reati-a del territorio e si Z Batta #ari#o di un imAortante sostegno agli start-uppers creatiDi. Pih in generale, per le programmazioni passate, X raro troDare altri esempi Dirtuosi di contaminazione +),33! 3&+-,) esAli#ita nell*am:ito delle azioni? nazionali o regionali. La sfida da raccogliere, ora, appare decisiDa. Occorre al pih presto far emergere modalità pih esplicite, in fase di programmazione operatiDa, sia dei programmi operatiDi nazionali (PON) cAe di Wuelli regionali (Vc7)? #Te #reino a##elerazione nell*integrazione tra =-iluAAo 3erritoriale? Cultura, CreatiDità - nella doppia declinazione, +,)&6!tiAi#a dell*imAresa #ulturale? e +),33!3&+-,)6 di industria e manifattura creatiDa 8 accompagnandole con scelte analogAe di politicAe e risorse ordinarie nazionali. In gio#o #*Z la #aAa#it0 del nostro Vaese di #ontri:uire agli o:ietti-i di 9is:ona nella #ostruzione di un*;uroAa #Te Ba##ia della <onos#enza? dell*Inno-azione e della Cultura, i tratti distintiDi della propria capacità di competere sulla scena globale, salDando sR stesso ed inDertendo la deri-a mistiBi#ante di Aoliti#Te Au::li#Te #Te? negli ultimi trent*anni? Tanno sottostimato il -alore

+,/(&-*-*:,!%&''&!%&3-*$".*,$*!-#)*3-*+0&K Aiuttosto #Te alla generazione di processi di InnoDazione e Coesione Sociale dei contesti territoriali e delle loro comunità cAe, soltanto, generano gradi pih eleDati di InnoDazione. Altre azioni legate ai cd. Regimi di aiuto per le imprese e alla formazione potranno concorrere, tra l*altro? al sostegno dell*e#onomia della <ultura a integrazione delle oAerazioni aBBerenti le 5zioni ad essa dedi#ate. 29 Azione 3,2^ K=uAAorto allo s-iluAAo di Arodotti e ser-izi #omAlementari alla -alorizzazione di identiBi#ati attrattori culturali e naturali del territorio? an#Te attra-erso l*integrazione tra imArese delle Biliere #ulturali? turisti#Te? #reati-e e dello sAetta#olo? e delle Biliere dei Arodotti tradizionali e tiAi#iK.

24

fondante della Cultura e della CreatiDità come sKills competitiDi e caratteristicAe identificatiDe del nostro ruolo nel mondo. La Cultura e le attiDità culturali, in senso stretto, esigono poi risposte ad emergenze legate ai grandi attrattori, cAe senza dubbio necessitano di risorse ingenti (Dedi Pompei) ma ancAe di una cambio di rotta metodologi#o e negli aAAro##i oAerati-i. Y Ba#ilmente Aresumi:ile #Te nell*5##ordo :uona parte delle risorse complessiDe destinate alla Cultura siano concentrate su questa emergenza (azione 6.7.1). Oltre le emergenze, la fase di negoziato e la contestuale predisposizione dei PON (tra cui il PON Cultura) e dei POR deDe proDare, con semplicità, a ricostituire centralità e nesso tra Cultura ed Innovazione, nella logica di una strategia riformatrice e modernizzatrice del Paese, cAe Ba##ia della <ultura non uno sAento Biore all*o##Tiello? ma una le-a #omAetiti-a (intesa non solo sotto il profilo economico dei suoi effetti diretti) per riguadagnare ruolo internazionale e qualità della Dita delle popolazioni e delle comunità territoriali. Le cose da fare sono molte. In primis, occorre definire un percorso ordinario di fiscalità premiale e promozione delle partnership pubblico-private sui temi della Cultura e della sua Dalorizzazione. Tema ampiamente ricTiamato nel #orso dell*ultimo de#ennio? #Te a-re::e Aotuto deBinirsi Wuasi una D#ondizionalit0 eX anteK del #i#lo di Arogrammazione 2014-2020 Aer l*Italia sui temi della Cultura, delle attiDità e dei beni culturali. Vanno inoltre moltiplicati i serDizi di fruizione e Dalorizzazione integrata tra risorse ambientali e culturali e tra beni culturali (materiali e immateriali) ed attiDità culturali e non, in logiche cross-sector. Per far questo bisogna liberare ruoli e funzioni di goDerno dei processi da logicAe di controllo/autorizzazione, promuoDendo analisi di merito, sostenibilità dei serDizi nel medio e lungo periodo, analisi dei risultati attesi e partnersAip con cAi ci sta, ci crede ed X capace. Senza mai dimenticare cAe i contesti sono diDersi, gli attori e le capacità interpretatiDe e progettuali dei territori ancAe. Non tutto si pug quindi fare dappertutto e occorre sperimentare, prima di definire modelli d’intervento con qualcAe tratto di replicabilità in #ontesti DanalogTiK. +na :uona #Tan#e Au[ essere riposta nella declinazione dei primi progetti pilota X)&&!J$-&)$&, lp doDe si indiDiduino centralità dei fattori culturali come "33&- strategico su cui Bar le-a. Rigliorare la Wualit0 Arogettuale e la #aAa#it0 d*inter-ento di tutti gli attori aAAare determinante ma pug essere ricercata solo se si aDDicinano le risorse di assistenza tecnica dei Arogrammi direttamente ai :eneBi#iari Binali? a-endo #ioZ #ura di mettere in atto un*azione di empoUerment e capacitazione complessiDa del sistema, partendo dal basso, e non solo per garantire supplenza alle funzioni di gestione dei programmi delle amministrazioni regionali o #entrali. Vure nella #ondizione? tanto Aer :analizzare? dell*Duni#a Aarti#ella di iodioK (le 4 azioni su 334 esAoste nell*5##ordo)? aAAare Bondamentale incorporare, nella strumentazione di Dalutazione eX ante? in itinere ed eX Aost dei Vrogrammi #Te seguiranno l*5##ordo? indicatori quali_quantitativi in grado di misurare efficacemente gli effetti ed i Dalori culturali, di contesto e specifici, generati dalle azioni di s-iluAAo an#Te non Dsettorialmente #ulturaliK. Gli obiettiDi di SDiluppo nazionale e #res#ita dell*o##uAazione ne#essitano di Aunti di -ista -alutati-i integrati? #Te -adano oltre i risultati direttamente misurabili come effetti di un*azione #on o:ietti-i sAe#iBi#i. Indi#atori #Te siano #aAa#i di misurare, a tutto tondo, il contributo di quei risultati alla strategia complessiDa e la sostenibilità dei cambiamenti positiDi generati, ancAe indirettamente dai contenuti culturali delle azioni intraprese.

25

L’Utilizzo dei fondi strutturali da parte delle Regioni Italiane: uno sguardo di insieme A seguito dei ritardi accumulati dalle amministrazioni regionali nellMutilizzo dei fondi della programmazione 2007 – 2013, nel noDembre 2011 il DPiano di E:ione FoesioneC( ad opera dellMel-ministro 1ar#a d*intesa #on la <ommissione ;uroAea? Ta s#ongiurato il ris#Tio del disimAegno automatico delle risorse comunitarie, introducendo una ferrea tabella di marcia per le Regioni e concentrandosi sulle Regioni dellMH<*&--*:,! L,$:&)4&$."! (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, Basilicata in regime transitorio). Qui, la quota di cofinanziamento comunitario X quindi passata dal 50d preDisto ad un massimo del 75d30. Nella sua seconda fase il PAC Aa puntato sulla Dalorizzazione di 20 poli culturali ad alto potenziale di attrazione31, con interDenti per 330 milioni di euro. Di questi perg, ad oggi, meno della metà sono in linea con lo stanziamento dei fondi32. Per cogliere alcune informazioni generali e di dettaglio, si X ritenuto utile mettere a confronto alcune Regioni italiane, rappresentatiDe del territorio nazionale^ Veneto, MarcAe, Umbria, Puglia, Calabria e Sicilia. Rispetto alle Regioni perse in esame, per tutti gli interDenti preDisti dai POR regionali l*allo#azione dei fondi X aDDenuta secondo il criterio della DGalori::a:ione e ?uali6ica:ione del patrimonio am@ientale e culturaleC,! in Dirth della mission ritenuta centrale dalle istituzioni. Caratterizzate da una completa autonomia di orientamento dei piani di programmazione, le metodologie scelte per la definizione degli obiettiDi regionali sono state diDerse^ si Da da una dettagliata $&&%!"$"'I3*3 realizzata sul territorio della Regione Veneto, alla scelta di proseguire gli interDenti sDiluppati nella precedente programmazione nelle Regioni dellMItalia Centrale, fino alle azioni, a seguito dellMinterDento del PAC, mirate a siti specifici come nelle Regioni del Sud33. Tra tutte, si distingue la Regione Puglia cAe Aa scelto di destinare i fondi a tutti gli assi, dimostrando di cogliere lMimportanza trasDersale della cultura!e della creatiDità34. Il tentatiDo di trasDersalità nellMimpiego dei fondi per le politicAe culturali appartenenti a diDersi assi programmatici dei piani regionaliB5, Aa portato, nella quasi totalità dei casi, ad interDenti a faDore del turismo, ancAe attraDerso il finanziamento di eDenti culturali e, in alcuni casi come lMAbruzzo post-sisma, al sostegno ad enti ed associazioni impegnate nella produzione artistica (Istituto Sinfonica Abruzzese6! Solisti Aquilani6! Istituto la Lanterna Magica)B\1 TuttaDia, altri interDenti Aossi:ili nell*am:ito dello s-iluAAo dell*industria #ulturale e #reati-a sono stati relegati ad una marginalità immeritata. Il Dasto fronte delle attiDità imprenditoriali ad essa legate, X stato raccolto, nella quasi totalità dei casi, sotto Doci genericAe come Dincenti5i alle impreseC o! Dricerca e inno5a:ioneC,!eDidenziando una mancanza di strategia in tal senso. Solo alcune Regioni, come la Puglia (unica al Sud in linea con la tabella di programmazione di spesa del PAC insieme alla Basilicata) Aanno infatti usufruito dei piani trasDersali di finanziamento per potenziare il comparto culturale inglobando sia la Dalorizzazione del patrimonio, cAe la nascita di imprese culturali

30 Piano Azione Coesione 8 NoDembre 2011. 31 Per la Calabria^ il Polo museale di Sibari (CS), di Locri (RC), del Museo ArcAeologico Nazionale di Reggio Calabria (RC)k in Campania il Museo di Capodimonte, la Certosa di S. Martino e Castel S. Elmo (NA), il Museo ArcAeologico Nazionale di Napoli, il Palazzo Reale e il Castello di Baia (Baia)k in Puglia il Museo ArcAeologico della Daunia di Manfredonia (FG), Castel del Monte (BT), il Castello SDeDo (BA), il Castello Carlo V (LE) ed il Polo museale di Taranto (TA)k in Sicilia il Polo museale di Palermo (PA), il Polo museale di Siracusa e Ragusa, il Polo museale di Trapani, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (EN). 32!KKK1,(&$+,&3*,$&14,:1*-]3(&3"Z+&)-*;*+"-"Z4)";*+*1 33 Vedi nota 8. 34 Programma OperatiDo FESR Puglia 2007-2013, ottobre 2007. 35 La denominazione e la numerazione dei singoli assi nel periodo 2007 8 2013 Daria in ciascun POR. 36 Fonte^ ccc.opencoesione.goD.it/progetti/qqrVselectednfacetsrnatura^06Vselectednfacetsrtema^12.

26

creatiDe. Questo X accaduto per il programma!Bollenti Spiriti376!finalizzato al sostegno di progetti di gioDani talenti pugliesi attraDerso borse di studio, il recupero di spazi in disuso e promuoDendo misure per la legalità. Uno dei migliori esempi X il progetto !"!#$%&'&!(%($)&!)$*+*,-(&+)..)&#$%*, cAe prende Dita in un el-discoteca confiscata alla malaDita, riconDertita a luogo per la produzione, formazione e incubazione di compagnie di gioDani artisti pugliesi impegnati in diDerse discipline. Il progetto X stato sDiluppato attraDerso formule quali bandi, corsi di formazione, festiDal e seminari internazionali con lo scopo di intercettare la produzione nazionale e la rete internazionale della cooperazione artistica. Tra i restanti casi presi in esame, la!Regione Marche Aa scelto di applicare un approccio trasDersale, interessando diDersi assi del programma operatiDo con interDenti connessi al settore cultura e finanziando progetti di innoDazione nel settore delle imprese culturali e creatiDe e applicazioni ICT al patrimonio culturale, senza tralasciarne la Dalorizzazione in cAiaDe turistica attraDerso lo strumento dei PIT38. Nello stesso contesto X stata lanciata una sperimentazione per un fondo di ingegneria finanziaria, espressamente dedicato alle imprese del comparto cultura39. Tra gli interDenti realizzati per lMincentiDazione di attiDità economicAe a faDore, per esempio, della piccola editoria locale, con il sostegno all*editoria digitale Edizioni Digitali della Cattedrale si X cercato di rafforzare lMintera filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese. Oppure con lo sDiluppo isolato di applicazioni turisticAe per smartpAone come Marche Mobile, grazie a cui X possibile aDere informazioni utili sui punti di interesse pih Dicini^ dalle strutture doDe alloggiare agli itinerari, dagli eDenti alle preDisioni meteo. Una scelta simile X stata fatta dallMDmbria, con il progetto Dmbria App^ per promuoDere e far conoscere il proprio territorio la Regione si X dotata di una rete di app dedicate a Dari aspetti, dagli eDenti ai musei, dai percorsi turisti#i a Wuelli #i#la:ili. 9*aAA di Umbria vazz? Aer esemAio? Aermette di tenere d*o##Tio tutti gli eDenti, i luogAi e gli artisti presenti sul programma, mentre quella per la guida ai musei accompagna il Disitatore sia con informazioni sulle opere cAe sugli orari dei quasi settanta musei Aresenti nella regione. 3utti i ser-izi sono gratuiti? a##essi:ili e aggiorna:ili. 9*+m:ria? inoltre, X la prima regione italiana ad aDer dedicato degli ebooK ad argomenti specifici come ad esempio l*enogastronomia? andando #osU a risAarmiare in #arta. La Regione Aa sostanzialmente seguito il trend nazionale! in tema di trasDersalità dellMutilizzo dei fondi focalizzandosi sul binomio cultura-turismo1! Si X puntato cosp sia allo sDiluppo di eDenti orientati alla promozione del territorio, canalizzando i fondi ai N"$%*! [XL! Z[#)*3/,6! X/<*&$-&6! L#'-#)", cAe preDedeDano interDenti sul patrimonio e incentiDi alle attiDità turisticAe. La Regione Veneto Aa optato per una distribuzione delle risorse tra le proDince, a faDore dei principali siti museali, sDiluppando tecnologie per la fruizione e scegliendo di dar Dita a centri di formazione di eccellenza, come il Centro di Ricerca per il Restauro, il Recupero e la Valorizzazione dei Parchi Storici e degli Alberi Monumentali di Castelfranco Veneto. Sicilia e Calabria sono state inDece accomunate da un eDidente ritardo nellMutilizzo dei fondi strutturali^ gli interDenti realizzati e in fase di realizzazione sono

37 Sito ceb del progetto^ ccc.bollentispiriti.regione.puglia.it 38Attp^//ccc.ambiente.regione.marcAe.it/Territorio/Paesaggio/PPARPianoPaesisticoAmbientaleRegionale/StrumentiintegratiDi.aspl. 39Attp^//ccc.europa.marcAe.it/Dettaglionotizie/TabId/185/ArtMID/800/ArticleID/18/Fondo-di-ingegneria-finanziaria-delle-MarcAe.aspl.

27

sostanzialmente minimi, per quanto il finanziamento di eDenti culturali e manifestazioni sportiDe abbia stimolato quanto meno lMincentiDazione del turismo40.!Le maggiori criticità riscontrate tra gli interDistati41 sono state preDalentemente legate alla struttura normatiDa della pubblica amministrazione. Il groDiglio delle procedure per lMassegnazione dei fondi e la complicata burocrazia cAe accompagna lo sDolgimento e il monitoraggio dei singoli interDenti, Aanno determinato in modo diffuso rallentamenti nellMattuazione degli obiettiDi. Il 2"--,!%*! >-"<*'*-8 infine, Aa rappresentato un ostacolo spesso determinante per lMattuazione dei singoli progetti con effetti negatiDi sullMautonomia di tutti gli enti, portando a noteDoli ritardi operatiDi da parte dei Comuni e delle Regioni. Generalmente, inoltre, si X eDidenziata la carenza di personale dedicato alla gestione dei Fondi Strutturali e una diffusa mancanza di competenze specificAe, specie nelle realtà minori. Le lacune nella formazione del personale, un -#)$! ,:&)! pressocAR inesistente, la scarsezza delle risorse, Aanno generato una bassa capacità progettuale riscontrabile generalmente su tutto il territorio nazionale, sebbene con diDersi gradi di incidenza. Regioni come la Sicilia, inoltre, sono state caratterizzate negli anni da continui cambiamenti politici specularmente riflessi sulle posizioni dirigenziali allMinterno delle amministrazioni. Cig Aa generato unMineDitabile frammentazione delle politicAe regionali e delle stesse competenze interne, creando a cascata difficoltà di ordine decisionale e procedurale. La sostanziale disarticolazione di una Disione unica del comparto cultura X ancAe immagine della frammentarietà a liDello istituzionale cAe Aa caratterizzato la politica nazionale negli ultimi anni. u palese lMassenza di una mission organica per la cultura cAe indirizzi le singole politicAe regionali. Ad essa si aggiunge inoltre lMinesistenza di buone praticAe diffuse per la programmazione, Dalorizzazione e gestione delle risorse e, laddoDe percepita, nei confronti degli incentiDi allMindustria culturale e creatiDa.!Ad oggi le Regioni e il coordinamento nazionale sono ancora impegnati nella definizione delle proposte per la programmazione 2014–2020. Dalle informazioni attualmente disponibili, X emerso cAe Regioni come il Veneto, le Marche e l*Dmbria stanno orientando lMutilizzo dei fondi tenendo conto dello sDiluppo dellMimpresa culturale, immaginando una trasDersalità tra gli OT1, OT2, OT3 e OT642. Nelle intenzioni della Regione Calabria lMutilizzo dei fondi comunitari sarà orientato allMincremento e alla specializzazione delle competenze dei soggetti cAe operano nella filiera dei beni culturali, compreso il liDello istituzionale, e sulla formazione delle figure professionali dedicate alla gestione dei beni/serDizi culturali. Queste scelte tendono a un obiettiDo unitario e generale di conserDazione e Dalorizzazione cAe affiancano al restauro dei siti lo sDiluppo di nuoDe tecnologie per la fruizione della cultura da parte del pubblico. Le scelte della Regione Sicilia proseguiranno le azioni di Dalorizzazione del patrimonio e della sua accessibilità, come definito dallMOT6. Sulla scia delle esperienze realizzate, la Regione Puglia inDece punterà al loro consolidamento, attraDerso una gestione eBBi#a#e del Aatrimonio e mantenendo llotti#a dell*utilizzo tras-ersale dei Bondi.

40 Ibidem. 41!Per la ricerca sDolta sono stati interDistati e si ringraziano per la disponibilità^ Paolo Praticg per la Regione Calabriak Clara Peranetti per la Regione Venetok Simona Teoldi 8per la Regione MarcAek Lucio Caporizzi e Paola Gonnellini per la Regione Umbriak Francesco Giordano, Laura Radassao e Benedetta Cacicia per la Regione Siciliak Francesco Palumbo per la Regione Pugliak Giampiero MarcAesi per il Ministero del Tesoro. 42 OT1^ Rafforzare la ricerca, lo sDiluppo tecnologico e lMinnoDazionek OT2^ Agenda Digitalek OT3^ PromuoDere la #omAetiti-it0 delle Ai##ole e medie imArese? il settore agri#olo e il settore della Aes#a e dell*a#Wua#olturak OT6^ Tutelare lMambiente e promuoDere lMuso efficiente delle risorse.

28

NellMottica di comprendere il grande quadro delle scelte nazionali e delle singole Regioni rispetto al complesso mondo culturale, appare cAiaro, almeno ad oggi (con un Accordo di Partenariato non ancora definito), cAe le scelte per le politicAe di sDiluppo della cultura, nello specifico dellMindustria culturale e creatiDa, mancano ancora di quella omogeneità necessaria a definire un progetto complessiDo di crescita nellMambito culturale. Il perdurare dellMinstabilità a liDello amministratiDo, oltre alla palese mancanza di una Dision unitaria!per il comparto cultura, lasciano immaginare cAe lMoccasione della nuoDa programmazione dei fondi comunitari, se non affrontata in riferimento alle attuali tematicAe europee, potrebbe seriamente rappresentare lMennesimo periodo di stallo per il settore. 2.2 Il finanziamento privato43

9a #risi e#onomi#a e l*ulteriore #ontrazione dell*in-estimento Au::li#o? #entrale, regionale e locale, a sostegno delle imprese del settore culturale e creatiDo Aanno restituito rileDanza al finanziamento priDato. In questo contributo si considera il ruolo sDolto in proposito dalla spesa delle famiglie italiane? dall*azione delle Eondazioni di origine bancaria e dal finanziamento diffuso e di massa, noto come crocdfunding. Il finanziamento pubblico della cultura in Italia costituisce un oggetto particolarmente difficile da descriDere. La prima causa Da ascritta alla dispersione delle competenze, cAe rende incomparabile il nostro sistema con quelli di Paesi #ome la Eran#ia? la dermania o il 7egno +nito. 9*Italia non Ta infatti un Ministero della Cultura, ma un Ministero dei beni e delle attiDità culturali (e oggi ancAe del Turismo), il cui ;,+#3 primario e fondatiDo X stato e resta il Patrimonio. Identificare la spesa dello Stato per la cultura con la sola spesa del Mibact (nel 2012, a consuntiDo, 1.800 milioni di euro, pari al 0,19d del bilancio dello Stato e allo 0,11d del Pil44), come spesso accade, significa ignorare la spesa della Presidenza del Consiglio per lMeditoria, quella per la formazione artistica e la ricerca applicata ai beni culturali del MIUR, quella degli Esteri per la promozione della lingua e della cultura italiana, quella 8 essenziale - in capo a ministeri come il Tesoro, le Infrastrutture e i trasporti o lo SDiluppo Economico45, Dariamente definiti nelle diDerse compagini di goDerno degli ultimi anni. AncAe le competenze sulla cultura delle amministrazioni regionali sono distribuite in maniera altrettanto diBBusa? e in modo diBBorme da una realt0 all*altra? si##Tg la ri#ostruzione della loro spesa appare talmente imperDia cAe da alcuni anni X scomparsa dalle rassegne cAe di norma se ne occupano46. Una seconda causa, se possibile ancor pih rileDante della prima, X la natura ancora

43 Realizzato in collaborazione con Annalisa CicercAia - Membro del Consiglio DirettiDo Associazione per lMEconomia della cultura. 44 Mibact, C*$*+*;)&!%&''"!+#'-#)"!U0PB! Attp^//ccc.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Minicifred202013-imported-44559.pdf 45 Nel settore Cultura e SerDizi ricreatiDi, la componente di spesa in conto capitale esplicitamente finalizzata allo sDiluppo territoriale - alimentata dalle risorse aggiuntiDe comunitarie (Fondi Comunitari - FS) e nazionali (Fondo di SDiluppo e Coesione - FSC) - Aa mediamente rappresentato, nel corso degli anni duemila, pih del 40 percento delle risorse complessiDamente erogate dal Settore Pubblico Allargato (Cfr. Attp^//ccc.dps.goD.it/opencms/opencms/it/cpt/Lenpubblicazioni/LenMonografienCPT/LanMonografian2013/monografienpdfn2013/ItalianMonografian2013.pdf ). 29 Maggio 2014. 46 Non si troDa infatti cenno alla spesa regionale nelle ultime edizioni delle citate Minicifre della cultura. In materia, oltre ai laDori classici di Carla Bodo (in particolare, il @"((,)-,! 3#''"! (,'*-*+"! +#'-#)"'&! %&''&! )&4*,$*^! '&! '&44*6! '"! 3(&3"6! 4'*!*$-&):&$-*6!'&!(),3(&--*:&, Franco Angeli, 1982k e i due @"((,)-*!3#''"!D+,$,/*"!%&''"!+#'-#)"!*$!J-"'*", 1980-1990 e 1990-

29

troppo aggregata delle categorie usate per la classificazione47, cAe non permettono di distinguere la sAesa #ulturale da Wuella DAer ri#reazione e il #ultoK. In altri termini? il Aerimetro statistico del settore culturale, cAe Eurostat Aa definito dal 1999 e riDisto nel 2012, non coincide affatto con Wuello dei #onti Au::li#i della #ultura. <osi##Tg? se si ries#e a #ontare l*in-estimento Au::li#o Aer i beni culturali, per gli arcAiDi, le bibliotecAe, le belle arti, il cinema e il teatro, lo si fa insieme a quello per il tempo libero, lo sport, le praticAe religiose. Ben pih difficile X rendere conto di industrie culturali, #ome Wuelle dell*audio-isi-o e dell*editoria? e delle industrie creatiDe, con il consistente capitolo dellMarcAitettura48. Cosp definita e in mancanza di auspicabili e pih fini disaggregazioni, la spesa del Settore Pubblico Allargato49, X stata caratterizzata, tra il 2000 e il 2011, da una forte contrazione, passando da 170 a 126 euro per ogni cittadino italiano e, soprattutto, da 51,6 a 30,5 euro pro capite per la componente di inDestimento (spesa in conto capitale)50. I dati Istat51indicano una spesa totale della PA per consumi finali per ricreazione, cultura e culto cAe si mantiene da tempo costante sulla modestissima quota del 2d della spesa totale finale52, salDo s#endere all*1?9% nel 2013? Wuando raggiunge la #iBra di 6.055 milioni di euro. Nel periodo programmatico 2007-2013, cAe Aa coinciso con la fase pih dura della crisi economica e con la contrazione pih drammatica delle finanze pubblicAe, molte imprese culturali e creatiDe (ICC) italiane Aanno cercato di accedere alle risorse aggiuntive di tipo comunitario. Infatti, tra il 2007 e il 2012 Aanno riceDuto finanziamenti, tramite i Fondi coesione, 1.949 soggetti operanti nel comparto delle imArese #ulturali e #reati-e? Aer la realizzazione di 11.212 Arogetti? #Te -anno dall*editoria al #inema? dalla radio e tele-isione alla Au::li#it0? dall*ar#Titettura al design? dallo sAetta#olo dal DiDo alla laDorazione artistica, e, infine, al patrimonio. I finanziamenti ammontano complessiDamente a 738 milioni di euro, 462 dei quali già erogati53. Infine, per cAiudere sul finanzi manto pubblico, fra i soggetti non territoriali cAe Aanno sostenuto l*a--io di Ai##ole atti-it0 imArenditoriali nel settore turisti#o-culturale, tra il 2009 e il 2012, InDitalia Aa impegnato 12.055.310 euro (e ne Aa erogati oltre 10 milioni) a faDore di 102 progetti indiDiduali e di 91 progetti di microimpresa.

2000), si Deda, di recente, B. Stratta, Spesa pubblica per la cultura nelle regioni italiane^ dinamicAe recenti e modelli, D+,$,/*"!%&''"!+#'-#)", a. QIQ, 2009, n. 2, pp. 149- 165. 47 La classificazione della spesa pubblica per funzione utilizzata nei conti nazionali fa riferimento alla Cofog (acronimo di L'"33*;*+"-*,$!H;!O#$+-*,$!H;!S,:&)$/&$-), classificazione internazionale adottata come standard dal Sec95. 48 Indistingui:ile #onta:ilmente dalle atti-it0 delle #ostruzioni e dell*edilizia. 49 Il Settore pubblico allargato (Spa) si compone di enti appartenenti alla Pubblica amministrazione (Pa), quali enti cAe producono serDizi non destinabili alla Dendita, e soggetti eltra Pa, quali enti cAe pur aDendo una connotazione giuridica priDatistica, ad esempio società per azioni, comunque risentono del controllo pubblico tramite la partecipazione al loro capitale. La spesa del Settore Pubblico allargato X ben descritta dal Rapporto del DPS J!;'#33*!;*$"$.*")*!(#<<'*+*!$&'!3&--,)&!L#'-#)"!&!>&):*.*!@*+)&"-*:*1!Secondo il Rapporto DPS, le categorie economicAe cAe riDestono il ruolo pih importante nel settore Cultura e Ser-izi 7i#reati-i sono le =Aese di Aersonale? l*5#Wuisto di :eni e ser-izi e gli In-estimenti? #Te insieme assor:ono mediamente in Italia #ir#a il 69% della sAesa totale #onsolidata. 9*arti#olazione Aer #ategorie e#onomi#Te della spesa erogata nel settore eDidenzia un mutamento nella sua composizione fra il 2000 e il 2011, con un forte aumento dell*in#idenza dell*5#Wuisto di :eni e ser-izi e una riduzione degli In-estimenti? Aarti#olarmente a##entuata Bra il 2009 e i l 2011. Le Spese di personale, erogate preDalentemente dalle Amministrazioni Centrali, mostrano inDece una minore Dariabilità, con tendenze generali in leggera flessione. 50Attp^//ccc.dps.goD.it/opencms/opencms/it/cpt/Lenpubblicazioni/LenMonografienCPT/LanMonografian2013/monografienpdfn2013/ItalianMonografian2013.pdf, cit. 51 Dati riferiti, con la medesima classificazione, al periodo 2000-2013, Attp^//ccc.istat.it/it/arcAiDio/122759. 52 Tale spesa era, nel 2000, pari a circa 4.500 milioni di euro. 53 Cfr. F.Barca (2013), =&!*/()&3&!+#'-#)"'*!&!+)&"-*:&!&!*!;,$%*!+,&3*,$&^!#$"!()*/"!)*+,4$*.*,$&, Economia della cultura, a. QQIII, n.3, pp. 325-329.

30

La scarsità dell’investimento pubblico, centrale, regionale e locale a sostegno delle imprese del settore culturale e creatiDo Aa restituito rilevanza al finanziamento privato, cAe in Italia non gode certo di robuste tradizioni. Una prima, basilare fonte di finanziamento priDato del sistema produttiDo della cultura e della creatiDità X rappresentata dai consumi delle famiglie. Secondo i dati di Contabilità Nazionale disponibili, nel 2012, a fronte di una contrazione della spesa totale di circa il 3d rispetto al 2005, quella per consumi ricreatiDi e culturali54 X cresciuta del 15,4d, attestandosi a 53.286 milioni di euro, pari al 5,5d della spesa finale totale. In termini assoluti, perg, si tratta di un importo piuttosto modesto^ in media, esso X inferiore a 2.200 euro a Bamiglia all*anno? #ir#a 180 euro al mese. 3enuto conto della dimensione media delle famiglie italiane (2,4 componenti), la spesa annuale media degli indiDidui per i prodotti e i serDizi culturali e creatiDi X di 902 euro, meno di 2,5 euro al giorno. In rapporto alla mediana europea (r100) della spesa dei consumatori per ricreazione e cultura, l*Italia si Berma a 9555. In un arco temporale di appena Denti anni, la presenza delle Fondazioni si X affermata con forza nella realtà sociale e culturale del nostro Vaese. fel #orso dell*eser#izio 2012? le 88 Eondazioni di origine bancaria italiane Aanno complessiDamente erogato 965,8 milioni di euro, attraDerso 22.204 inter-enti. 7isAetto all*anno Are#edente? si registra una #ontrazione dell*11?6% negli imAorti e del 10,8d nel numero di iniziatiDe. 9*imAorto medio Aer iniziati-a Z di 43.496 euro? #on una leggerissima flessione rispetto ai 43.866 euro del 2011, mentre il numero medio di interDenti per Fondazione si attesta a 252 progetti (era 283 nella passata rileDazione). Il settore Arte, AttiDità e Beni culturali, già in calo nel 2011 rispetto al 2010, continua a presentare una diminuzione del pari al 9d. Nonostante questa riduzione, il settore occupa il primo posto in graduatoria, come negli anni precedenti. Per esso, sono stati erogati 305 milioni di euro, pari al 31,6d del totale. Negli ultimi anni? le Eondazioni Tanno ri-olto un*attenzione strategi#a #res#ente all*imArenditorialit0 gio-anile nel settore delle ICC. In questa prospettiDa, X nata fDNDER35, iniziatiDa promossa e sostenuta con 1 milione di euro all*anno da 10 Bondazioni #on l*o:ietti-o di sostenere l*imAresa #ulturale gioDanile. Il progetto mira ad accompagnare le imprese culturali dei gioDani nell*a#Wuisizione di modelli gestionali e di produzione tali da garantirne un migliore posizionamento sul mercato e una maggiore efficienza e sostenibilità. 9*imAegno delle Bondazioni Z moti-ato dalla diBBusa Bragilit0 di questo tipo di imprese. Dal momento cAe le fondazioni non possono concedere contributi, erogazioni o soDDenzioni a enti con finalità di lucro, a eccezione delle cooperatiDe della cultura, dello spettacolo e del tempo libero, fUNDER35 si X riDolto alle imprese non profit. Per tre anni (2011-3) X stato cosp pubblicato un bando riDolto a imprese non profit di natura priData aDenti sede e operanti, da almeno due anni, nei territori di riferimento delle fondazioni, e sono stati garantiti alle imArese selezionate l*a##omAagnamento? attra-erso monitoraggio e suAAorto negli asAetti organizzatiDi, gestionali e di inno-azione te#nologi#a? l*orientamento degli enti Binanziati su tematicAe fiscali, amministratiDe, di raccolta fondi a liDello nazionale e internazionale, e un piano di comunicazione mirato. I contributi erogati 8 15 ogni anno56- oscillano fra i 25.000 e i 90.000 euro.

54 Comprende la spesa per^ articoli audioDisiDi, fotografici, computer ed accessori, incluse le riparazioni, altri beni dureDoli per la ricreazione e la cultura, serDizi ricreatiDi e culturali, libri non scolastici, giornali ed articoli di cancelleria. Istat, Annuario delle statisticAe culturali Dicembre 2013, Attp^//ccc.istat.it/it/arcAiDio/108218. 55 Indici al 2008 di Attp^//ccc.culturalpolicies.net/ceb/statistics-marKets.pApqaidr201Vcidr76Vlidren. 56 Attp^//ccc.fondazionecariplo.it/it/contributi/delibere/arte/progetto-funder35-il-fondo-per-l-impresa-culturale-gioDanile.Atmlk Attp^//ccc.fondazionecariplo.it/static/upload/aec/aecnfunder35n2013.pdf.

31

Uno studio realizzato da Alessandro Leon sui dati 2010 e 201157 Aa creato un database analitico di noteDole dettaglio sulle 63 imprese cAe Aanno partecipato, con un Dalore della produzione complessiDo pari a 9 milioni di euro. Si tratta di associazioni culturali, di promozione, cooperatiDe, #Te oAerano nelle atti-it0 #ulturali? nell*organizzazione di e-enti #ulturali? musi#ali e teatrali? di didatti#a? di Aromozione dell*arte #ontemAoranea. Era le grandi Bondazioni? la Fondazione Cariplo X particolarmente attiDa nel settore delle ICC. La metà dei contributi deliberati dal CdA della Fondazione per il 2014 riguardano progetti a sostegno della creatiDità. In particolare, Viafarini Incubatore Creativo X uno spazio milanese di cocorKing, definibile nei termini di un Aub / incubatore creatiDo specializzato nelle arti DisiDek mentre Divertimento Ensamble, sempre a Milano, Aa proposto una iniziatiDa dedicata alla creatiDità gioDanile e alla diffusione della musica contemporanea. La Compagnia San Paolo di Torino conferma nel quadriennio 2013-2016 il proprio impegno a Ba-ore dell*arte contemporanea e delle professioni creatiDe. SignificatiDa, a questo riguardo? l*esAerienza gi0 #ondotta #on il N"$%,! S&$&)".*,$&! L)&"-*:", emanato nel 2011 con l*o:ietti-o di stimolare nuo-i talenti nel #amAo delle arti -isi-e? dell*ar#Titettura e del design e di indiDiduare e sDiluppare le potenzialità creatiDe del territorio. Con un impegno complessiDo di 445.400 euro, sono stati sostenuti 20 progetti con oltre 400 creatiDi attiDi direttamente nella realizzazione di oltre 450 iniziatiDe artisticAe. Per il periodo 2013-2016, si rinnoDa il sostegno alle esAressioni d*a-anguardia dell*arte? s-iluAAando e -alorizzando le AroBessionalit0 #reati-e? in Arimis con la formazione e lo scambio di esperienze. Una linea di laDoro specifica riguarda la promozione di Arogetti sul tema dell*a:itare? dell*Tousing (an#Te so#iale)? della Wualit0 ur:ana e di Arati#Te espressiDe socialmente condiDise generate da forme di nuoDe espressione artistica. 5n#ora Aib re#ente? Aer l*Italia in Aarti#olare? Z lo strumento del Binanziamento popolare e diffuso, Deicolato dalla Rete, noto con il nome di croUdfunding. DIl #rojdBunding Z un Aro#esso di finanziamento collettiDo dal basso, tramite il quale pih persone contribuiscono con somme di denaro di Daria entità a un progetto o ad un*iniziati-a in #ui #redono e di #ui si Banno sostenitori. Rappresenta inoltre un metodo di raccolta di denaro cAe sfrutta il potenziale della Diralità del ceb e dei nuo-i s#Temi mentali Ba#ilitati dall*aBBermarsi dei so#ial media. (p) dli indi-idui? non solo amano una :rand? un Arogetto? un*iniziati-a? ma #ontri:uis#ono a renderla Aossi:ile BinanziandolaK58. In altri termini, il crocdfunding X una forma di inDestimento priDato, attraDerso il quale un inDestitore o un gruppo di inDestitori selezionati finanziano un progetto59. Nel 2012, il Dolume del crocdfunding mondiale Aa superato i 2,7 miliardi di dollari, attraDerso oltre 1 milione e 100.000 campagne. Il tasso di crescita del fenomeno, cAe nel 2011 era stato del 64d, nel 2012 Ta raggiunto l*81%. In Aarticolare, nel Nord America sono stati raccolti 1,6 miliardi di dollari (m105d) e in Europa, 945 milioni (m65d). Nel mondo sono attiDe circa 560 piattaforme, per oltre la metà basate in Europa. In Italia, Castrataro e Pais60 (2013) contano, al 18 ottobre 2013, 41 piattaforme di crocdfunding^ 27 attiDe e 14 in fase di lancio. Da gennaio a ottobre 2013 sono nate 24 piattaforme, e sei sono risultate inattiDe. Le piattaforme di crocdfunding fanno riferimento a quattro modelli di base, fondati rispettiDamente sulle donazioni? le ri#omAense? l*eWuitF (azioni Binanziarie) e il Arestito o mi#ro credito. Le piattaforme basate sulla donazione sono quelle attraDerso le quali i finanziatori non 57 A.F. Leon (2013), Le imprese culturali non profit gioDanili, D+,$,/*"!%&''"!L#'-#)"!n.2/2013, 129-139.!58 Dan Marom, in L),K%;#-#)&.J'!;#-#)&!%&'!+),K%;#$%*$4. 2013 Attp^//ccc.slidesAare.net/RORLANDI/ebooKgennaio2013-130111050508pApapp01. 59 Lambert and ScAcienbacAer,!N&''&;'"//&, 2010. 60 D.Castrataro, I.Pais (2013), X$"'*3*!%&''&!2*"--";,)/&!J-"'*"$&!%*!L),K%;#$%*$4, ccc.italiancrocdfunding.org.

32

preDedono alcun compenso a fronte della propria contribuzione. Le iniziatiDe fondate sulla ricompensa offrono inDece ai sostenitori ritorni non finanziari, ma capitale sociale, sotto forma di comunità, status, coinDolgimento, conoscenza da insider, rappresentato da simboli eDidenti (t-sAirt, accesso al bacKstage di uno spettacolo, possibilità di docnload gratuito di Dideo o brani musicali, ecc.). Le piattaforme con carattere di prestito preDedono inDece cAe ai finanziatori Dengano corrisposti equit:, diDidendi o una quota dei profitti generati dal progetto. Delle 27 piattaforme attiDe, 15 appartengono al modello ricompense, 9 al modello donazioni e 3 al Arestito. Ver Wuanto riguarda l*eWuitF al momento non sono Aresenti AiattaBorme atti-e. Il modello ricompense X scelto da oltre il 50d delle piattaforme attuali, e insieme al modello donazione, copre l*89% del mer#ato italiano del #rojdBunding. 9a Ba#ilit0 di a##esso e di Bunzionamento delle piattaforme di crocdfunding sta cambiando significatiDamente il modo di finanziare progetti culturali, specialmente quelli di gioDani artisti e delle loro organizzazioni. Sette piattaforme sulle 27 attiDe in Italia sono specializzate nel sostegno alle produzioni culturali (cinema, musica, giornalismo, arte contemporanea, tutela del patrimonio) e delle 14 in fase di lancio, quattro si occupano di cinema, artigianato artistico, design. Un progetto in Do It aourself (DIo) CroUdfunding Aa riguardato specificamente la produzione di arte contemporanea. Si tratta della raccolta fondi per sostenere la produzione delle opere degli artisti presenti alla mostra ViceDersa, in occasione della 55ma Biennale di Venezia. La raccolta, strutturata sul modello )*+,/(&$3&, effettuata senza ricorso a piattaforme e di una durata totale di 90 giorni? si Z #on#lusa a maggio 2012 e Ta ra##olto q 178.562. A Roma, inDece, a Dicembre 2013 X stata inaugurata la prima opera di Street Art partecipata in Italia? grazie ad un*oAerazione di #rojdBunding di su##esso? #Te Ta #onsentito di reAerire Aib dei 10 mila euro necessari percAR StenVLel, i pionieri dello stencil graffiti in Italia, realizzassero un*oAera sulla facciata di Dia Caffaro, nel cuore della Garbatella, con un mega 3-&$+*' di 27 metri. Si tratta di una operazione del modello fondato sulle ricompense, cAe Danno, in questo caso, dalla menzione nella lista dei contributori del nome di coloro cAe Aanno partecipato con Dersamenti da cinque euro, fino a nome su targa e stencil originale degli artisti, in tiratura di 20 copie, per coloro cAe Aanno superato i 505 euro. Raccogliere fondi per conserDare e Dalorizzare le collezioni del museo nazionale del Cinema di Torino X inDece l*o:ietti-o di maKingof.it, il sito di crocdfunding lanciato nel 2014 dal museo, il cui primo progetto sarà il restauro, in collaborazione con la cineteca di Bologna, del film !"udien:a (1971)6 di Marco Ferreri. La raccolta fondi dura 60 giorni ed Z an#T*essa del modello )*+,/(&$3&^ i sottos#rittori ri#e-eranno inBatti :eneBit #res#enti a se#onda dell*ammontare della #iBra -ersataC da semAli#i ringraziamenti Aer #Ti si imAegna Aer soli 10 euro? all*in#lusione del proprio nome sulla locandina della Dersione restaurata, al diritto alla Disione in anteprima per cAi contribuisce con 50 euro, fino alla Disita al laboratorio del restauro per coloro cAe doneranno 200 euro.

2.2.1 Mecenatismo culturale, sponsorizzazioni, turismo Gli ultimi anni Aanno Disto, ancAe in Italia, una maggiore contaminazione e collaborazione tra mondo produttiDo e mondo culturale. Da una parte, in ragione delle crescenti difficoltà incontrate dalle finanze pubblicAe nel disporre di risorse per la cultura, per la conserDazione, gestione e Dalorizzazione del nostro patrimonio. Il taglio dei finanziamenti statali ai musei, ad esempio, X stato

33

in media del 20d dal 2008 ad oggi61. Pall*altra? Aer una nuo-a #onsaAe-olezza delle imArese e degli imprenditori dell*imAortanza? in termini di reAutazione e di AroBitti? di Barsi Aromotori di iniziati-e cAe Dadano incontro alla società e ai suoi bisogni. E del ruolo forte cAe la cultura, i beni storico-artisti#i ma an#Te l*arte #ontemAoranea? ri-estono nell*immaginario. Nonostante il calo complessiDo dei contributi, nasce un mecenatismo moderno, dalle manifestazioni diDerse e muteDoli, cAe Dede grandi gruppi inDestire su monumenti o iniziatiDe di Dalore simbolico altissimo. E istituzioni culturali fare proprie le competenze imprenditoriali.

Clamorosi i casi di sponsorizzazioni priDate per il recupero di monumenti di fama mondiale. Il caso forse pih noto X 8 nonostante le difficoltà e gli ostacoli cAe sta incontrando 8 il progetto di restauro, finanziato dalla Tod’s di Diego della Valle, con 25 milioni di euro, del Colosseo. Oppure il Ponte di Rialto a Venezia, sostenuto da Onlb The Brave (la Aolding di Renzo Rosso, patron della Diesel) per 5 milioni di euro. O, ancora, il contributo di Bulgari per finanziare il restauro conserDatiDo della scalinata di Trinità dei Monti su Piazza di Spagna a Roma, cAe Aa donato 1,5 milioni al <omune di 7oma in o##asione dei 130 anni dall*aAertura del Arimo negozio nella -i#ina Via Sistina. Tra i siti arcAeologici, continua positiDamente l*Verculaneum Conservation Procect, cAe si basa sul partenariato tra il 2"+T")%!_#/"$*-*&3!J$3-*-#-& e la Soprintendenza Speciale per i Beni ArcAeologici di Napoli e Pompei, con il supporto della N)*-*30!>+0,,'!"-!@,/&? e #Te an#Te nell*ultimo anno Ta portato ad interessanti risultati, tra cui i laDori di messa in sicurezza delle scarpate a ridosso di Villa dei Papiri. Tutto X partito nel 2001, quando DaDid U. PacKard, figlio del magnate americano proprietario del colosso informatico VP? de#ide d*interessarsi a Ercolano attraDerso la sua Bondazione. =Bruttando l*autonomia della =oArintendenza di faAoli? de#isa nel 1997? Aarte la partnersAip tra pubblico e priDato. In dodici anni la fondazione senza scopo di lucro 2"+T")%!0#/"$*-*&3! *$3-*-#-&! Aa inDestito oltre 20 milioni di euro nell*area ar#Teologi#a #amAana in un Arogetto a lungo termine. fon un*oAerazione sAot ma una -isione? realizzata mano nella mano #on la Soprintendenza e il suo ufficio tecnico in cui laDorano una quindicina di specialisti, quasi tutti italiani. cggi oltre il 65% dell*area Z -isita:ile? sono stati sostituiti o riAarati :uona Aarte dei tetti degli edifici e il sito ospita un percorso multisensoriale aperto ancAe ai disabili. E si sta cercando di integrare la città DeccAia con quella nuoDa, coinDolgendo la comunità locale. u da poco partito, tornando a Roma, il restauro della Fontana di TreDi a Roma^ 2 milioni 180mila euro messi a disposizione da Fendi, cAe, nella cornice di un progetto pih ampio sulla città di Roma - O&$%*!;,)!O,#$-"*$3, mirato alla conserDazione e alla Dalorizzazione di alcune fontane storicAe della capitale - Aanno Disto aggiungersi altri 320 mila euro per il complesso delle Quattro Fontane. Quello per la fontana di TreDi, in particolare, X un progetto cAe presenta interessanti tratti di innoDazione ancAe nella messa in opera. Per non sacrificare la fruizione del bene - riducendo, di riBlesso? la Aortata #omuni#ati-a dell*iniziati-a - il cantiere X stato immaginato come un eDento da seguire passo passo. Sul ceb, oDDiamente, ma ancAe di persona^ il cantiere preDede un ponte panoramico sulla Dasca cAe permetterà di Dedere la Fontana da Dicino e secondo una prospettiDa nuoDa.

61 Secondo quando sostiene Fabio Donato dellMUniDersità di Ferrara. Cfr Impresa e territori 8 Il sole 24 ore, 28 maggio 2014 (Attp^//ccc.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-05-27/i-priDati-campo-sostenere-musei-nuoDe-sinergie-il-settore-pubblico-fronteggiare-taglio-fondi-223824.sAtmlquuidrABopOKLB).

34

9*entit0 e le tendenze delle sAonsorizzazioni Ari-ate a Ba-ore della #ultura Aossono essere desunte dai risultati di una ricerca condotta da StageUp e Ipsos, J'!;#-#),!%&''"!3(,$3,)*..".*,$&, in cui Diene AroAosta una ri#ostruzione del Benomeno dell*in-estimento Ari-ato in #ultura62. Secondo tale ricerca, nel 2013 in Italia sono stati inDestiti quasi 1.200 milioni di euro in sponsorizzazioni, distribuite tra sport, cultura e spettacolo e settore del sociale. Il 7,2d in meno rispetto al 2012, quando le sponsorizzazioni ammontaDano a quasi 1.290 milioni di euro, e in costante calo rispetto al 2010. Nonostante questa contrazione, il 2013 si X cAiuso perg in positiDo per il settore della cultura e dello spettacolo cAe registra una Dariazione pari al m6,3d (-8,6d e -17,5d rispettiDamente le Dariazione delle sponsorizzazioni nei settore Sport e nel settore Utilità Sociale e Solidarietà), passando dai 150 milioni di euro del 2012 ai 159 del 2013 (ancora perg al di sotto del 181 milioni di euro del 2010). Sembra crescere Wuindi? nell*ultimo anno? la fiducia accordata dagli investitori privati al settore culturale cAe Aa polarizzato cosp il 13,3d delle sponsorizzazioni priDate del 2013, il dato Aib alto dell*ultimo triennio (11?8% nel 2012 ed 11?6% nel 2011) e in linea #on il 2010 (13?3% nel 2010). Sempre sulla base dei dati della ricerca citata, la flessione delle sponsorizzazioni registrata in #omAlesso Z stata meno mar#ata risAetto a Wuella dell*ad-ertising tradizionale63 (-7,2d per la prima, -11,3d per la seconda). Si pug quindi presupporre una rinnoData dinamicità del settore, probabilmente doDuta al miglioramento in corso della situazione economica generale e, soArattutto? dall*;XAo 2015 #Te raAAresenta un Borte motore d*in-estimenti. Questa tendenza ad una maggiore intersezione tra mondo imprenditoriale e mondo culturale, troDa un rafforzamento nel Decreto cultura Art bonus, al quale si affiancano la trasparenza sulle donazioni (ammontare e utilizzo), il crocdfunding e il fundraising istituzionalizzato presso il Mibact (a costo zero) e la possibilità di creare soprintendenze autonome per i siti culturali di eccezionale Dalore.

62 Al momento non si dispone di basi dati ufficiali sul tema. Probabilmente? #on l*introduzione del de#reto #ultura D5rt :onusK re#entemente -arato dal do-erno 7enzi? di #ui si dir0 Aib a-anti? si giunger0 an#Te alla #reazione di :asi dati omogenee ed esaustiDe. 63 Valutato su dati Nielsen Media ResearcA nello stesso rapporto di StageUp e Ipsos.

35

6li investimenti in sponsorizzazioni (sport, cultura e spettacolo, sociale) Anni 2010-2013 (milioni di q? a -alori nominali)

1.354

1.403

1.288

1.195

1.050

1.100

1.150

1.200

1.250

1.300

1.350

1.400

1.450

2010 2011 2012 2013 Fonte^ elaborazioni su dati Indagine PredittiDa 2014 StageUp-Ipsos 6li investimenti in sponsorizzazioni nel comparto Cultura e Spettacolo Anni 2010-2013 (milioni di q)

181

166

150

159

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

2010 2011 2012 2013 Fonte^ elaborazioni su dati Indagine PredittiDa 2014 StageUp-Ipsos !

36

Yuote di mercato delle sponsorizzazioni nei diversi comparti Anni 2010-2013 (Dalori percentuali)

65,3

59,8

13,4

13,3

21,3

26,9

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0

2010

2013

Sport Cultura e Spettacolo Utilità sociale e Solidarietà

Fonte^ elaborazioni su dati Indagine PredittiDa 2014 StageUp-Ipsos Il decreto, promosso dal Ministro FrancescAini e già approDato dal GoDerno, stando alle parole del Rinistro stesso DraAAresenta unlautenti#a ri-oluzione nell*am:ito della #ultura e del turismo e introduce strumenti concreti ed operatiDi per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico. Con il nuoDo X)-!N,$#3 sarà infatti detraibile il 65d delle donazioni cAe le singole persone e le imprese faranno in faDore di musei, siti arcAeologici, arcAiDi, bibliotecAe, teatri e Bondazioni liri#o sinBoni#TeK. =i tratta Wuindi di un de#reto #Te? tra le altre misure? AroAone un sistema di incentiDi fiscali per un priDato cAe decide di fare donazioni per il restauro di un bene culturale, con un credito dMimposta del 65d in tre anni. Con il decreto Diene stabilito un rapporto diretto tra i temi della cultura e del turismo, per cui le strutture turisticAe potranno contare su significatiDi tal credit, pari al 30d delle somme inDestite in interDenti di ristrutturazione, ammodernamento e digitalizzazione. Cig cAe sembra caratterizzare le nuoDe forme di mecenatismo X l*evoluzione dalla tradizionale donazione a progetti culturali condivisi, percorsi comuni con benefici comuni. Possiamo ricordare l*a#Wuisto da Aarte dell*5#cademia della Cultura di Montefalco, grazie al sostegno della CrucianiC, di una pergamena del 1452 riguardante il ciclo di affrescAi realizzato da Benozzo Gozzoli nel Comune umbro. Nella lettera il pittore, allieDo del Beato Agelico, rinun#ia all*onore di un in#ari#o a Eirenze per completare la sua opera a Montefalco. La lettera X diDentata di proprietà del Comune grazie al ricaDo delle Dendite del braccialetto C,$-&;"'+,! $&'! L#,)&, realizzato proprio per sostenere l*iniziati-a da Cruciani Spa, e al contributo di Dnicredit. Esemplari sono poi le strategie di Binanziamento di al#une Arestigiose istituzioni #Te Aromuo-ono l*arte #ontemAoranea. Intrapresae Collezione 6uggenheim, ad esempio^ non una semplice sponsorizzazione ma un progetto, il primo in Italia, di corporate membersAip. Un gruppo di aziende (sono 19, italiane e internazionali, tra cui

37

Acqua di Parma, Allegrini, Aermec, RenR CaoDilla, Mapei e ScatcAcAe) aderiscono a Intrapresw con una quota annuale (si parte da un minimo di 53mila euro, per scendere al terzo anno a 21mila), entrando cosp nella comunità del museo^ partecipano agli eDenti e ai momenti decisionali, e 8 con una serie di strumenti #Te -anno dalla Aresenza nei -ideo istituzionali all*utilizzo gratuito degli sAazi del museo per incontri e Disite priDate 8 legano il proprio brand a quello della Collezione Pegg: GuggenAeim. Altri musei Aanno scelto strade parallele64, ogni museo con una peculiare declinazione. La Gamec di Bergamo, grazie al gruppo Tenaris Dalmine (271mila euro nel 2013) e alla Bonaldi Motori (51mila euro) X riuscita a coprire il 57d della gestione ordinaria. Il MAMbo di Bologna finanzia le proprie attiDità grazie alle fondazioni bancarie (200mila euro nel bilancio 2014). Il Mart di RoDereto Aa stretto rapporti con Trenitalia e X'-&/"3*? la linea d*e##ellenza degli spumanti Cavit. Il gruppo UniCredit X partner del Museo di Arte Contemporanea del Castello di RiDoli. Eni, Bnl, Telecom Italia e Acea Aanno stretto partnersAip annuali con il Malli di Roma. Dbs Aa aDDiato una partnersAip con la Galleria dMarte moderna di Milano, portando alla Gam le opere su carta della Y<3!X)-!+,''&+-*,$^ attirando pih di 10mila i Disitatori in due mesi. In queste iniziatiDe le imprese e le istituzioni culturali condiDidono obiettiDi e metodi. Sul fronte culturale, i musei si attrezzano a rispondere alle procedure aziendali, come la definizione preDentiDa degli obiettiDi e la misurazione e Derifica dei risultati. Sul fronte imprese, inDece, mentre in passato si scambiaDa Disibilità con contributi, oggi si sceglie un cammino comune (meno sponsorizzazioni pih partnersAip, partecipazioni esclusiDe, conDenzioni), si costruisce una relazione meno effimera e pih fruttuosa per entrambi i partner.

64 Cfr Impresa e territori 8 Il sole 24 ore, 28 maggio 2014 (Attp^//ccc.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-05-27/i-priDati-campo-sostenere-musei-nuoDe-sinergie-il-settore-pubblico-fronteggiare-taglio-fondi-223824.sAtmlquuidrABopOKLB)

38

3- INDDSTRIE CDLTDRALI E CREATIVE IN ITALIA

3.1 I numeri della Cultura

39

3.1.1 La definizione e il significato di Sistema Produttivo Culturale Il progetto di studio e ricerca cAe, ogni anno, Unioncamere e Fondazione S:mbola attiDano in merito al ruolo cAe la cultura e la creatiDità esercitano nei #onBronti dell*e#onomia? Ta l*o:ietti-o di restituire riscontri quantitatiDi e qualitatiDi sul tema. La definizione del perimetro di analisi adottato in questo rapporto prende le mosse dagli approcci seguiti in ambito europeo, indiDiduandone una specificazione necessaria a cogliere le peculiarità del sistema produttiDo e culturale del nostro Paese, in cui cultura, creatiDità e attiDità produttiDe appaiono particolarmente interrelate. Il sistema delle interdipendenze strutturali cAe goDerna il funzionamento delle filiere culturali e #reati-e Z molto Aib #omAlesso di Wuanto Aossa sem:rare ad un*analisi suAerBi#iale. In Arimo luogo? ciascuna forma di produzione culturale mutua di norma processi, contenuti e competenze tipicAe di altre forme^ per realizzare un Bilm #*Z :isogno della BotograBia? dei #ostumi? della s#eneggiatura? della colonna sonora, del design degli interni, solo per fare qualcAe esempiok analogamente, il patrimonio storico-artistico Aa bisogno degli allestimenti, dei supporti informatiDi multimediali, della redazione di testi s#ientiBi#i e di-ulgati-i? e #osU -iao le Aroduzioni musi#ali e l*editoria ricAiedono la produzione della copertina e del la:out grafico, cAe mantengono una loro importanza ancAe nei file digitali scaricabili, ecc. Ma ancAe al di là di questo primo liDello di interdipendenza, la produzione culturale e creatiDa interagisce in modo sempre pih profondo ancAe con le molteplici Biliere dei Arodotti e dei ser-izi #Te? in un*eAo#a di #res#ente reinterAretazione delle s#elte di #onsumo in termini di #ostruzione e raAAresentazione dell*identit0 Aersonale e #olletti-a? Binis#ono per caricarsi di una forte Dalenza simbolico-culturale cAe Aa bisogno di alimentarsi continuamente di contenuti di Daria natura, sempre pih al di là della mera comunicazione pubblicitaria in quanto tale. ruesto Z e-idente nella moda? nel Bood nell*arredamento? do-e le imArese semAre Aib si riDolgono al mercato non pih per soddisfare solo i bisogni, ma per orientare e sollecitare i gusti, facendo appello alle sensazioni, le caratteristicAe del gusto e quelle semioticAe acquisiscono una importanza pih ampia rispetto alle caratteristicAe standard dei beni economici. Queste nuoDe forme di produzione e consumo a forte Dalenza simbolica ricAiedono quindi un continuo processo di scambio e di fertilizzazione incrociata con la sfera culturale e creatiDa^ X questa la ragione cAe spiega il crescente interesse delle imprese pih sofisticate e innoDatiDe Derso lo sDiluppo di progetti culturali, cAe in alcuni casi prende la forma di Dere e proprie partnersAip con istituzioni culturali la cui missione X particolarmente coerente e sinergica rispetto agli obiettiDi aziendali, ma cAe in altri casi diDiene una Dera e propria auto-produzione, spesso con un noteDole inDestimento di risorse e con una forte esposizione del marcAio. Il fenomeno assume particolare e-idenza nell*interazione tra al#une Biliere maniBatturiere #ome Wuelle del tessile a::igliamento o dell*arredo #asa e altri settori aBBerenti alle industrie #ulturali #Ae non presentano nemmeno una forma organizzatiDa di tipo industriale, come ad esempio le arti DisiDek si arriDa spesso alla #reazione di nuo-e strutture organizzati-e? in molti #asi Bondazioni d*imAresa? Aer Aresidiare in modo permanente e con eleDati standard tecnico-professionali gli ambiti di produzione culturale di particolare interesse. Le operazioni realizzate in ambito artistico da realtà come Fondazione Prada, Fondazione Trussardi o Fondation Cartier rappresentano cAiari esempi in questo senso, ma non mancano nemmeno contaminazioni relatiDe alla manifattura di prodotto pih tradizionale, come ad esempio nel caso di Elica con Fondazione Casoli, in cui la promozione della ricerca in campo artisti#o si lega ad un*azienda #Te Arodu#e #aAAe di asAirazione da cucina.

40

Ma ragionamenti di natura analoga Dalgono ancAe per le relazioni tra produzione culturale e #reati-a e Aresso#Tg WualunWue altro #omAarto dell*organizzazione e#onomi#a e so#ialeC dalla Au::li#a amministrazione? al non AroBit? all*imAresa so#iale. Soprattutto nel caso italiano, poi, in cui esiste una Dasta componente del comparto manifatturiero spesso fondata su una tradizione artigianale di piccola, piccolissima e micro-imAresa? esiste una -asta azona grigia* nella Wuale il confine tra settori creatiDi e manifatturiero tradizionale si fa sfumato e particolarmente sfuggente. ;d Z AroArio Wuesta azona grigia* un elemento #aratterizzante del modello italiano di s-iluAAo a base culturale e creatiDa cAe abbiamo Doluto ricomprendere nel perimetro di analisi di quello cAe negli studi Unioncamere-Eondazione =Fm:ola -iene deBinito D=istema Vrodutti-o <ulturaleK. Per arriDare a quantificazioni occorre perg adottare classificazioni di partenza condiDise e partire dalle esperienze internazionali rileDanti. Guardando alle esperienze europee, Eurostat, partendo da un framecorK prodotto dallMUNESCO nel 1986 (documento sulla classificazione delle statisticAe culturali) cAe proponeDa una prima classificazione delle categorie da considerare nei processi di produzione di statisticAe culturali, Aa proposto una traduzione delle stesse in termini di codici NACE, la classificazione statistica delle attiDità economicAe adottata nella Comunità europea65. Il percorso proposto nel Rapporto Unioncamere-S:mbola segue questo tipo di indirizzo, partendo da una approfondita analisi dei codici Ateco 2007, la specificazione italiana della classificazione f5<; re-. 2 (Wuella attualmente in -igore). In Aarti#olare? l*aAAro##io adottato Z Aartito dalle aggregazioni utilizzate a liDello europeo per poi arriDare a integrarne e modificarne i contenuti al fine di rispondere alla esigenza di aderire alle specificità del sistema produttiDo culturale del nostro Paese. Si X arriDati cosp a ricomporre un insieme di attiDità economicAe al dettaglio settoriale pih fine possibile (quinta cifra della menzionata Ateco 2007) sulla base del quale sono state indiDiduate quattro categorie produttiDe collegate alla cultura e alla creatiDità, secondo una Disione cAe a partire da attiDità strettamente culturali legate alla gestione del patrimonio e alle produzioni artisticAe non industriali X passata a considerare produzioni culturali realizzate con logica industriale, arriDando a includere le industrie creatiDe, fortemente interrelate con altri mondi della produzione di :eni e ser-izi. fell*am:ito di Wuesta ultima #ategoria sono ri#omArese tutte Wuelle atti-it0 e#onomi#Te D#reati-e dri-enK aBBerenti ai mondi del ;,,%, ;"30*,$ e ;,)$*-#)&, cAe di fatto #ostituis#ono la #omAonente Aib distinti-a risAetto all*aAproccio europeo. In sintesi il rapporto propone i seguenti ambiti di analisi^ I. Patrimonio storico-artistico^ le attiDità s sDolte in forma di impresa s aDenti a cAe fare con la

conserDazione, la fruizione e la messa a Dalore del patrimonio storico e artistico (musei, bibliotecAe, arcAiDi, gestione di luogAi o monumenti)k

II. Performing arts e arti visive^ le attiDità cAe, per la loro natura, non si prestano a un modello di organizzazione di tipo industriale, o percAR Aanno a cAe fare con beni intenzionalmente non riproducibili (le arti DisiDe), o percAR Aanno a cAe fare con eDenti dal DiDo cAe possono essere fruiti soltanto attraDerso una partecipazione direttak

III. Industrie culturali^ le attiDità collegate alla produzione di beni riproducibili, connessi alle principali attiDità artisticAe a eleDato contenuto creatiDo, in cui le imprese operano comunque secondo logicAe industriali (cinematograBia? la tele-isione? l*editoria e l*industria musi#ale)o

65 Si Deda in proposito HSSnetJFK!LKMH Huropean Statistical SNstem OetPorQ on Fulture( >#OE! MHPRML, September 2012, Lulembourg (LU).

41

IV. Industrie creative^ tutte quelle attiDità produttiDe non propriamente culturali cAe, comunque, traggono linfa creatiDa dalla cultura e cAe contribuiscono a Deicolare significati e Dalori nelle Aroduzioni di :eni e ser-izi. fe sono Aarte#iAi il design? l*ar#Titettura e la #omuni#azione. 5 Wueste -o#i si aggiunge? #ome gi0 anti#iAato? l*atti-it0 2),%#.*,$&! %*! <&$*! &! 3&):*.*! +)&"-*:&!%)*:&$\\.

Suddivisione a cerchi concentrici del Sistema Produttivo Culturale

Fonte^ Unioncamere-Fondazione S:mbola

Sulla base di questo perimetro sono state elaborate nel Rapporto una serie di informazioni originali? #Te #onsentono di -alutare l*entit0 del settore? la sua e-oluzione e il suo Aosizionamento rispetto al complesso della nostra economia. Le Dalutazioni su Dalore aggiunto e occupazione riferite alla componente imprenditoriale del sistema produttiDo culturale (coerenti con i quadri di Contabilità Nazionale Istat), cosp come le informazioni statisticAe strutturali sulle imprese deriDate dai registri camerali, sono state riela:orate e aggiornate all*anno 2013.

66 In questa categoria sono ricomprese attiDità cAe, sDolte in forma artigianale o secondo una logica elport-oriented), deBinis#ono e rinno-ano #ontinuamente la Bisionomia e l*immagine #ulturale dell*Italia sui mer#ati internazionali. Vib specificamente, per i codici Ateco ricompresi nelle Doci di questa categoria sono state prese le imprese artigiane e le imprese non artigiane esportatrici. 3utto #i[ nell*iAotesi #Te le Arime Aer deBinizione? le se#onde Aer le attenzioni ri#e-ute dai mercati esteri, incorporino comunicazione e design oDDero Deicolino cultura attraDerso le loro produzioni.

42

Settori istituzionali attivi nel sistema produttivo culturale

Fonte^ Unioncamere, Fondazione S:mbola, 2013

Adottando un approccio per settori istituzionali, X stata mantenuta per il settore una focalizzazione specifica sulle istituzioni pubblicAe e sulle attiDità non profit collegate al sistema economico della cultura. Allo stesso modo, sono state aggiornate le principali informazioni relatiDe al mercato del laDoro, al #ommer#io estero e al #ollegamento della Biliera #ulturale #on il resto dell*e#onomia e? in Aarti#olar modo? #on il turismo? da semAre #onsiderato l*am:ito di #ommer#ializzazione dell*immenso patrimonio culturale di cui la Penisola dispone.

3.1.2 Il Sistema produttivo culturale: valore aggiunto e occupazione

Il sistema produttiDo culturale considerato nelle sue tre componenti, imprese, istituzioni pubblicAe e no-profit, oDDero a quelle istituzioni cAe si occupano preDalentemente della gestione e della tutela del patrimonio, genera circa 80 miliardi di valore aggiunto, pari al 5,7J dell’economia nazionale, e a 1,4 milioni di occupati? il 6?2% dell*o##uAazione del sistema cultura, dati questi di tutto rispetto e cAe mostrano la centralit0 della #reati-it0 e del genio italiano nell*e#onomia. Vista la preDalenza della componente imprenditoriale nel sistema produttiDo culturale e la disponibilità degli arcAiDi camerali del Registro Imprese, nei paragrafi cAe seguono si analizzerà con cura questa componente, quantificandone il fenomeno e esaminandone le principali caratteristicAe. Questo processo identificatiDo X fondamentale per approfondire un settore, quello della industrie culturali e creatiDe, riconosciuto ancAe a liDello europeo come strategico per lo s-iluAAo te#nologi#o e l*inno-azione? ma soArattutto #ome Battore di #res#ita Aer le e#onomie dei territori.

43

Composizioni del valore aggiunto e dell’occupazione culturale per settori istituzionali Anno 2013 (composizioni percentuali sul totale settoriale e incidenze sul totale economia)

93,6 93,4

3,5 3,62,9 3,1

0,010,020,030,040,050,060,070,080,090,0

100,0

Valore aggiunto Occupati

Istituzioni non profit Istituzioni pubblicAe Imprese

Incidenze percentualisul totale economia5,7 `56Qa 6,2 `56ba

Fonte^ Unioncamere, Fondazione S:mbola, 2014

3.1.3 La struttura imprenditoriale del Sistema Produttivo Culturale

La perimetrazione ricordata nei precedenti paragrafi offre un quadro di quella cAe X la concettualizzazione del Sistema produttiDo Culturale. Una concezione moderna, cAe origina dall*e-oluzione del signiBi#ato emersa in am:ito internazionale ma #Te? allo stesso temAo? #er#a di Aromuo-ere le sAe#iBi#it0 dell*Italia? oBBrendo un Aanorama dettagliato del ruolo cAe la cultura e la #reati-it0 oBBrono nei settori dell*e#onomia e nel mosai#o territoriale della Venisola. Seguendo le informazioni rese disponibili dal Registro delle Imprese, il numero di imprese cAe contraddistinguono il Sistema ProduttiDo Culturale italiano raggiunge nel 2013 quota 443.458, dato cAe corrisponde al 7,3J delle imprese complessivamente registrate nell’economia italiana. Di Wueste? oltre i due terzi (306.086 Aer l*esattezza) sono da asso#iare alle industrie #reati-e? con Aarti#olare riguardo all*ar#Titettura (151.425) e alla Aroduzione di :eni e ser-izi #reati-e dri-en (107.069 imArese? Aari al 24?2% dell*intera Biliera). 5ltre 109.267? o--ero il 24?6% dell*intero settore? sono da asso#iare alle industrie #ulturali? #on un ruolo in#isi-o dell*industria editoriale e inBormati#a. 9e AerBorming arts e le atti-it0 di intrattenimento coprono appena il 6,1d delle imprese priDate cAe compongono la filiera, con una quota residuale di appena lo 0,2d (924 imprese) cAe opera nella gestione e conserDazione del patrimonio storico ed artistico, come noto quasi sempre gestito secondo forme pubblicAe di impresa.

44

Imprese registrate del sistema produttivo culturale in Italia, per settore Anno 2013 (Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Imprese registrate

Valori assoluti Yuote %

Industrie creative 306.086 69,0 X)+0*-&--#)"! P5P1QU5! BQ6P!L,/#$*+".*,$&!&!<)"$%*$4! BU1cUB! d6Q!M&3*4$! PQ1\\b! B6B!2),%#.*,$*!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$! P0d10\c! UQ6U!

Industrie culturali 109.267 24,6 O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! PU1P\U! U6d!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! Q510Qd! P06U!C#3*+"! U1B5U! 065!=*<)*!&!3-"/("! Qc1d0d! PP6U!

Patrimonio storico-artistico 924 0,2 C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!4&3-*,$&!%*!'#,40*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! cUQ! 06U!

Performing arts e arti visive 27.181 6,1 @"(()&3&$-".*,$*!")-*3-*+0&6!*$-)"--&$*/&$-,6!+,$:&4$*!&!;*&)&! Ud1PbP! \6P!

TOTALE SISTEMA PRODDTTIVO CDLTDRALE 443.458 100,0

TOTALE ECONOMIA 6.061.960 - Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere

Come ricordato in pre#edenza? le atti-it0 Dstrettamente #ulturaliK oBBrono sAesso un #ontri:uto anti-#i#li#o all*e#onomia. In eBBetti? guardando alla dinami#a degli ultimi due anni? sia la conserDazione e la Dalorizzazione del patrimonio storico e artistico (m1,3d), sia le performing arts (m4,3d) eDidenziano una crescita del numero di imprese registrate cAe X in controtendenza con l*andamento generale dell*e#onomia (-0,8d). AncAe le industrie culturali mostrerebbero una crescita generalizzata, se non fosse per la profonda rideBinizione della AroAria identit0 #Te l*editoria sta attraDersando (-4,2d), complice la riDoluzione tecnologica delle modalità di acquisto e fruizione dei libri. In termini complessiDi, il contributo negatiDo del comparto riduce il numero di imprese registrate del settore dell*1?2%? nonostante l*ottima (&);,)/"$+& delle attiDità collegate all*inBormati#a (t1?8%) e alla musi#a (t0?7%).

Le industrie creatiDe, infine, sperimentano una crisi senza uguali in termini di imprese registrate, doDuta in larga parte al comparto delle produzioni di beni e serDizi creatiDe driDen con specifico riferimento alla componente artigiana (-5?6%)? an#T*essa alla Arese #on un momento di trasformazione, sostenuto dal processo di selezione naturale cAe premia le imprese cAe inDestono sulla qualità, relegando alla marginalità di mercato quelle cAe inDece, non ci riescono. Su scala territoriale, il Nord ODest (29,2d), grazie al contributo fondamentale della Lombardia (88mila aziende), e il Mezzogiorno (27,0d), con in testa la Campania (oltre 33mila aziende), emergono come le aree con la consistenza maggiore di strutture imprenditoriali culturali. Per le regioni Aosizionate nell*area nord-o##identale della Venisola? l*ottimo Aosizionamento in termini assoluti X associato ancAe da un ruolo di primo ordine assunto dal Sistema produttiDo Culturale, stante una quota di imprese sul totale delle registrate cAe, insieme a quanto osserDabile per le

45

quattro regioni centrali, X la pih alta tra quelle analizzate (8,2d). Su scala regionale, la maggior specializzazione culturale emerge in Lombardia (8,9d), nel Lazio (8,6d) cAe, non a caso, sono le regioni in cui si localizzano le pih grandi conurbazioni metropolitane, a dimostrazione dello stretto connubio tra città e cultura.

Imprese registrate del sistema produttivo culturale nelle regioni italiane Anno 2013 (Dalori assoluti, composizioni e incidenze percentuali sul totale economia)

Regione Valori assoluti Distribuzione % sul totale Italia

Piemonte 32.084 7,2 Valle dMAosta 1.022 0,2 Lombardia 84.495 19,1 Trentino-Alto Adige 7.690 1,7 Veneto 38.136 8,6 Friuli-Venezia Giulia 8.622 1,9 Liguria 11.685 2,6 Emilia-Romagna 32.315 7,3 Toscana 34.729 7,8 Umbria 6.717 1,5 MarcAe 12.700 2,9 Lazio 53.482 12,1 Abruzzo 10.405 2,3 Molise 2.054 0,5 Campania 33.094 7,5 Puglia 22.816 5,1 Basilicata 3.624 0,8 Calabria 10.612 2,4 Sicilia 26.828 6,0 Sardegna 10.349 2,3 NORD-OVEST 129.285 29,2

NORD-EST 86.763 19,6

CENTRO 107.628 24,3

SDD E ISOLE 119.781 27,0

ITALIA 443.458 100,0 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere

Come si pug osserDare dalla graduatoria delle prime proDince italiane per ruolo del Sistema ProduttiDo Culturale sul totale delle imprese registrate, la componente metropolitana X fondamentale a spiegare il successo localizzatiDo della filiera, soprattutto per quanto riguarda le attiDità pih strettamente culturali. Roma e Milano, le due proDince in testa alla classifica per numero di imprese (45 mila nel primo caso, 39 mila nel secondo) rappresentano da sole un quinto della base Arodutti-a del settore. P*altro #anto? allargando la #on#ezione della Biliera alle atti-it0 di Deicolazione manifatturiera dei significati culturali, Da detto cAe ancAe le aree distrettuali assumono un peso rileDante, come si Dedrà con maggior attenzione nell*analisi dell*inters#am:io #ommer#iale. La proDincia di Firenze, cAe sposa entrambe le componenti culturali della filiera (cultura tradizionale e creatiDe driDen), si colloca in prima posizione per incidenza delle imprese culturali sul totale delle atti-it0 lo#alizzate in Aro-in#ia? #on un -alore Aari all*11?8%? ottenuto grazie a Wuasi 13mila imArese

46

registrate. Seguono Milano, con una quota del 10,9d, e altre realtà ad eleData urbanizzazione quali Roma (9,7d), Trieste (8,9d) e Bologna (8,7d). Tra le Aro-in#e DdistrettualiK? emergono Ronza-Brianza (10,3d), Arezzo (10,1d), Como (10,0d), Pisa e Lecco (rispettiDamente 9,6d e 9,0d).

6raduatoria delle prime province italiane per ruolo del sistema produttivo culturale Anno 2013 (Dalori percentuali)

Pos. Provincia Numero di Imprese registrate

Incidenza % sul totale provinciale

1) Firenze 12.928 11,8 2) Milano 39.134 10,9 3) Monza-Brianza 7.409 10,3 4) Arezzo 3.845 10,1 5) Como 4.953 10,0 6) Roma 44.897 9,7 7) Pisa 4.141 9,6 8) Lecco 2.422 9,0 9) Trieste 1.484 8,9

10) Bologna 8.464 8,7 ITALIA 443.458 7,3 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere

!3.1.4 Le nuove leve dell’imprenditoria culturale: giovani, donne e stranieri Per comprendere appieno il fenomeno delle imprese culturali nel Paese X importante poter accedere ad alcune informazioni cAe, ormai da tempo, sono rese disponibili ed elaborabili dal Sistema camerale, e cAe forniscono materiale per approfondire e arriccAire il bagaglio di conoscenza della struttura produttiDa della cultura italiana. Il sistema imprenditoriale italiano, infatti, attraDersa un momento di profonda ridefinizione, con le componenti pih tradizionali in eDidente difficoltà, e parzialmente sostituite da nuoDi strati sociali cAe si affacciano con sempre maggiore #on-inzione nel mondo dell*imArenditoria. fello sAe#iBi#o riferimento a gioDani, donne e stranieri, quanto appena affermato appare eDidente, il cAe spinge a dedi#are un momento di riBlessione a Wueste nuo-e le-e dell*imArenditoria e al ruolo #Te attualmente sDolgono nel panorama produttiDo culturale. In riferimento alle imprese gio-anili? Z imAortante Bin da su:ito ri#ordare #ome il DBare imAresaK sia influenzato da due leDe contrastanti, la prima relatiDa alla maggior innoDatiDità cAe normalmente caratterizza questa particolare tipologia di imprese, la seconda collegabile alla carenza di laDoro, #Te sAinge amAi strati della AoAolazione under 35 all*autoimAiego? a Ares#indere dalla Aresenza o meno di un progetto imprenditoriale Dincente, con eDidenti ripercussioni sul tasso di sopraDDiDenza specifico. Le imprese gioDanili sono quelle ditte indiDiduali con un titolare under 35 o società di persone in cui oltre la met0 dei so#i a::iano un*et0 inBeriore ai 35 anni? oAAure so#iet0 di #aAitale in #ui la media dell*et0 dei so#i e degli amministratori risulta inBeriore a tale limite d*et0. 5l 2013? esse erano pari a #ir#a 29 mila unit0 all*interno dei settori #Te #omAongono la Biliera #ulturale. +n tessuto #Te si Z ristretto rispetto alle oltre 35mila registrate l*anno Are#edente? Aer -ia di una maggior Bragilit0 #Te spesso interessa questa tipologia di impresa e di imprenditori.

47

Le imprese gioDanili del sistema cultura rappresentano il 6,6d del sistema produttiDo culturale italiano. 5ll*interno della Biliera? emerge una connotazione preDalentemente creatiDa (54,5d), fortemente concentrata su produzione di beni e serDizi creatiDe driDen. Circa un terzo di imprese del sistema produttiDo gioDanile culturale in Italia composto da industrie culturali, per oltre il 50d delle quali si tratta di DideogiocAi e softcare e una buona componente da libri e stampa. Meno interesse da parte dei gioDani X stato mostrato inDece per il settore del performing arts e arti DisiDe cAe incidono per appena il 12d sul totale delle imprese culturali. Assolutamente marginale X, inDece, il ruolo del comparto del patrimonio storico e artistico (0,2d).

Imprese giovanili registrate del sistema produttivo culturale in Italia, per settore

Anno 2013 (Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Settori Imprese registrate

Valori assoluti Distribuzione %

Industrie creative 15.855 54,5 X)+0*-&--#)"! Q55! P6\!

L,/#$*+".*,$&!&!<)"$%*$4! B1bUP! PB6P!

M&3*4$! U1c0Q! P060!2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$! b1\d5! Uc6b!

Industrie culturali 9.566 32,9 O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! b\\! B60!

?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! 510UQ! Pd6B!

C#3*+"! U\c! 06c!

=*<)*!&!3-"/("! BQ0d! PP6d!

Performing arts e arti visive 3637 12,5 @"(()&3&$-".*,$*!")-*3-*+0&6!*$-)"--&$*/&$-,6!+,$:&4$*!&!;*&)&! B\Bd! PU65!

Patrimonio storico-artistico 48 0,2 C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!4&3-*,$&!%*!'#,40*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! Qb! 06U!

TOTALE 29.105 100,0 x Imprese gioDanili da Registro delle Imprese, quindi al netto degli arcAitetti liberi professionisti.

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere La distribuzione territoriale di tali imprese rilascia una immagine cAiara di una forte localizzazione nel Mezzogiorno (34d). Questo fenomeno X facilmente comprensibile se si pensa alle difficili #ondizioni in #ui Wuest*area del Vaese -ersa in termini di occupazione. Un mercato del laDoro non inclusiDo, soprattutto per i gioDani pug spingere questi a doDer cercare soluzioni occupazionali in modo autonomo, utilizzando ancAe incentiDi e fondi talDolta messi a disposizione dallo Stato in faDore proprio delle categorie pih a riscAio di esclusione. =e analizziamo l*in#idenza delle imArese gio-anili sul totale delle imArese #ulturali? i risultati #am:ianoC il Arimato dell*in#idenza delle imArese gio-anili #ulturali sul sistema #ulturale Z detenuto preDalentemente dalle regioni del Mezzogiorno e in particolare da Calabria (9,6d), Molise (9,2d), Puglia (8,8d) e Sicilia (8,4d). Se le imprese gioDanili troDano qualcAe difficoltà con il prolungarsi della crisi, altrettanto non pug dirsi per la componente femminile del DBare imAresaK in Italia e nella Biliera #ulturale. Ver imAresa femminile si intende la ditta indiDiduale il cui titolare sia donna, la società di persone in cui oltre il

48

50d dei soci sia donna oppure le società di capitali in cui la maggioranza del capitale sia detenuto da donne. Le difficoltà cAe le donne riscontrano nel mercato del laDoro rappresentano spesso la criticità cAe si trasBorma in oAAortunit0 e tramuta una donna in un*imArenditri#e. 5 #i[ si aggiungono le ageDolazioni cAe lo stato, occasionalmente, fornisce alle imprese gestite da donne a cui si aggiunge la predisposizione alla creatiDità e la cultura del genere femminile. Con queste premesse si sAiegano i numeri dell*imArenditoria Bemminile #ulturaleC 67.241 imArese is#ritte nel registro camerale al 31 dicembre 2013, oDDero il 15d delle imprese culturali totali. Un leggero calo rispetto allo scorso anno cAe denota, oltre alla difficile situazione economica generale del Paese, una minore attenzione in termini di politicAe mirate Derso questa categoria67. Le circa 67 mila imprese femminili legate alla cultura si concentrano preDalentemente (56d) nelle attiDità produttiDe ad alto contenuto creatiDo, ed in particolare le attiDità pih orientate alla produzione di beni e/o serDizi (36,8d).

Imprese femminili registrate del sistema produttivo culturale in Italia, per settore Anno 2013 (Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Settori Imprese registrate

Valori assolutif Distribuzione %

Industrie creative 37.755 56,1

X)+0*-&--#)"! P1QQU! U6P!L,/#$*+".*,$&!&!<)"$%*$4! d1bB\! PP6d!M&3*4$! B1\cd! 565!2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$!! UQ1db0! B\6b!

Industrie culturali 21.504 32,0

O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! P1d5P! U6\!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! \1\dU! c6c!C#3*+"! QPd! 06\!=*<)*!&!3-"/("! PU1\\B! Pb6b!

Performing arts e arti visive 7.692 11,4

@"(()&3&$-".*,$*!")-*3-*+0&6!*$-)"--&$*/&$-,6!+,$:&4$*!&!;*&)&! 7.692 11,4

Patrimonio storico-artistico 290 0,4

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!4&3-*,$&!%*!'#,40*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! Uc0! 06Q!

TOTALE 67.241 100,0 x Imprese femminili da Registro delle Imprese, quindi al netto degli arcAitetti liberi professionisti.

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere Le imprese #omArendenti le atti-it0 #ollegate all*industria #ulturale in#idono Aer il 32?0%? e tra queste sAi##a il ruolo dell*editoriaC li:ri e stamAa in#idono Aer il 18?8%. Un ruolo minoritario (11,4d) X inDece sDolto da tutte quelle attiDità cAe, per la loro natura, non si prestano a un modello di organizzazione di tipo industriale, o percAR Aanno a cAe fare con beni

67 Una recente indagine realizzata da +nion#amere Ta des#ritto l*identiiit dell*imArenditri#e donnaC diAlomata o laureata? tra i 35 ed i 40 anni? #asalinga? imAiegata o Wuadro in una azienda. Ra #i[ #Te emerge dall*analisi dei dati e #onnota l*imArenditoria Bemminile #ulturale risAetto a quella pih generale X una differenza in termini di concentrazione. Le imprese culturali femminili si distribuiscono in modo pih diffuso sul territorio italiano, questo a indicare una Docazione alla cultura e pih forte della necessità di entrare a far parte del mercato del laDoro.

49

intenzionalmente non riproducibili (le arti DisiDe), o percAR Aanno a cAe fare con eDenti dal DiDo cAe possono essere fruiti soltanto attraDerso una partecipazione diretta. Nel Nord ODest e nel Mezzogiorno si registra la stessa incidenza (rispettiDamente il 27,9d e il 27,4d) di imprese del sistema produttiDo femminile culturale con circa 18 mila aziende femminili cAe operano per ciascuna area. Ma sono la Lombardia, con circa 11 mila aziende e il Lazio con circa 8 mila, le regioni con il maggior numero di aziende culturali gestite da donne. Mettendo in relazione il numero di imprese culturali femminili sul totale delle imprese culturali, emerge il <entro #ome area Are-alente (16?5%)? sAinto dalla 3os#ana (17?5%)? l*+m:ria (17?4%) e le Rar#Te (17,4d) #Te riAortano -alori al di soAra della media dell*area di riBerimento. 9a graduatoria Aro-in#iale :en disegna l*eterogeneit0 della lo#alizzazione territoriale delle imArese culturali femminili, per le quali X giusto sottolineare cAe la Dariabile cAe discrimina non X il territorio. =i #onnota? dunWue? un Wuadro :en deBinito in #ui Z AroArio l*interesse Aer la #ultura e la #reati-it0 il Battore #Te determina la sAinta all*aAertura di una azienda. In prima posizione ancora una Dolta si colloca la proDincia di Prato cAe, insieme a Teramo, Aa una incidenza di imprese culturali femminili pari a circa il 20d. Oltre a Prato, la regione Toscana X Aresente nella #lassiBi#a #on Eirenze e 5rezzo (risAetti-amente all*8u e al 9u Aosto)? mentre la Sardegna occupa cinque delle prime dieci posizioni, rispettiDamente con Nuoro, Olbia Tempio, Medio Campidano, Sassari, e Carbonia Iglesias. Infine, tra le diDerse tipologie di imprenditoria, una cAe sembra aDere un andamento anticiclico rispetto alla crisi economica X quella degli stranieri. Per imprese straniere si intendono quelle ditte indi-iduali il #ui titolare Z nato all*estero? non#Tg le so#iet0 di Aersone in #ui oltre il 50% dei so#i Z nato all*estero oAAure le so#iet0 di #aAitali in #ui la maggioranza del #aAitale sia detenuto da Aersone nate all*estero. In Wuesto gruAAo non rientrano i li:eri AroBessionisti non is#ritti agli al:i. Mossi preDalentemente dal desiderio di troDare un laDoro ed una Dita migliore, spesso gli stranieri iniziano la loro carriera laDoratiDa in Italia occupando le posizioni pih umili del mercato del laDoro, tutta-ia? semAre Aib sAesso de#idono in-e#e di aBBrontare l*a--entura del la-oro autonomo e dell*imArenditoria #onseguendo dei :uoni risultati. 9e imArese straniere della #ultura registrate nei registri camerali al 31 dicembre 2013 erano oltre 16 mila, corrispondenti al 3,8d del totale delle imprese del sistema produttiDo culturale italiano. AncAe per il 2013, il profilo settoriale delle imprese culturali straniere si orienta preDalentemente Derso le industrie creatiDe (70,7d). Di contro, inferiore X il peso delle industrie culturali (20,8d), distribuite tra DideogiocAi (10d) e editoria (8,2d).

50

Imprese straniere registrate nel sistema produttivo culturale italiano per settore Anno 2013 (Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Settori Imprese registrate

Valori assoluti Distribuzione %

Industrie creative 11.767 70,7

X)+0*-&--#)"! UPb! P6B!L,/#$*+".*,$&!&!<)"$%*$4! P1\dP! P060!M&3*4$! \B0! B6b!2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$!! c1UQd! 556\!

Industrie culturali 3.458 20,8

O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! B5U! U6P!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! P1\\B! P060!C#3*+"! dd! 065!=*<)*!&!3-"/("! P1B\\! b6U!

Performing arts e arti visive 1.401 8,4

@"(()&3&$-".*,$*!")-*3-*+0&6!*$-)"--&$*/&$-,6!+,$:&4$*!&!;*&)&! P1Q0P! b6Q!

Patrimonio storico-artistico 15 0,1

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!4&3-*,$&!%*!'#,40*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! P5! 06P!

TOTALE 16.641 100,0 e!J/()&3&!3-)"$*&)&!%"!@&4*3-),!%&''&!J/()&3&6!5#*$%*!"'!$&--,!%&4'*!")+0*-&--*!'*<&)*!(),;&33*,$*3-*1!Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere !

=e Aer le imArese straniere in generale? la #on#entrazione maggiore si Ta nell*area del ford do-e il costo del denaro X pih basso ed X pih facile aprire una azienda, le imprese della cultura sono un caso a parte e si #on#entrano in Are-alenza nell*area #entrale (39?2%)? do-e 3os#ana (17?8%) e 9azio (17?5%) sono le regioni #Te registrano la maggiore in#idenza. Ver Wuanto riguarda l*area settentrionale, la Lombardia da sola con circa 3 mila aziende incide per il 19,4d. Volendo Bare una #lassiBi#a delle Arime die#i Aro-in#e italiane in :ase all*in#idenza delle imArese registrate del sistema produttiDo straniero culturale sul totale delle imprese del sistema produttiDo culturale, si conferma la preDalenza delle proDince toscane presenti al 1t, 2t e 4t posto con Firenze, Prato e Arezzo. Spiccano perg ai primi posti ancAe le grandi città come Roma, 5t in classifica e Rilano all*8u Aosto.

3.1.5 Il contributo del sistema produttivo culturale all’economia del settore privato

9*attuale Base e#onomi#a #Te -i-e l*Italia Z tutt*altro #Te Ba#ile? #on un ridimensionamento delle potenzialità di crescita doDuto a un mercato interno in continua recessione, ancAe per Dia dei Dincoli di spesa pubblica cui deDe sottostare il Paese. Proprio la carenza di fondi pubblici, unita alle difficoltà dei bilanci familiari, rende difficile parlare di cultura e poter inDestire su un settore cAe, tuttaDia, mostra spesso rileDanti capacità anticiclicAe. P*altronde? #ome testimonia la Aerimetrazione delle attiDità economicAe incluse nel concetto di sistema produttiDo culturale, la cultura esonda la mera conserDazione e fruizione del patrimonio artistico cAe la storia ci consegna, abbracciando il mondo della creatiDità artistica e incidendo

51

profondamente sulla fisionomia e sul design dei prodotti e serDizi, a loro Dolta strumenti con cui -ei#olare nel mondo il :agaglio #ulturale della Venisola? attra-erso l*inters#am:io #ommer#iale e la comunicazione dei nostri <)"$%. In questa concezione trasDersale di cultura e di sistema produttiDo culturale, le recenti tendenze Aanno spesso mostrato una capacità di tenuta del settore, con tassi di Dariazione spesso migliori di Wuelli sAerimentati dal resto dell*e#onomia. Il 2013, nello specifico, Aa eDidenziato un sistema produttiDo culturale in recessione, sulla scia di Wuanto osser-a:ile Aer l*Italia (-0,8d), pur se con una perdita occupazionale inferiore alla media nazionale (-0,2d contro -0,3d). A dimostrazione della connotazione anticiclica del +,)& culturale, la dinamica dei settori inclusi nel sistema produttiDo culturale premia le componenti tradizionali, oDDero il patrimonio storico artisti#o e le AerBorming arts e l*intrattenimento? #res#iute in termini di -alore aggiunto (rispettiDamente m1,3d e m1,7d) cosp come sul fronte occupazionale (rispettiDamente m0,5d e t1?1%). <ontrariamente? le industrie #ulturali e #reati-e? Aib #ollegate all*andamento dei mer#ati? soBBrono #on -isi:ilit0 dell*attuale #risi nazionale? sAerimentando tassi di -ariazioni negati-i? sia per il Dalore aggiunto? sia Aer l*o##uAazione. In termini assoluti, con riferimento al settore priDato, la cultura rende il 5,4d della riccAezza prodotta, pari a 74,9 miliardi di euro, offrendo occupazione a 1,3 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati in Italia. Esaminando nel dettaglio le imprese del sistema produttiDo culturale, si pug notare come la riccAezza sia per lo pih generata dalle industrie creatiDe (47,0d) e da quelle culturali (46,4d), mentre un ruolo secondario, sebbene pih stabile, X da associare alle performing arts e le arti DisiDe (5,2d), cosp come al patrimonio storico-artistico (1,5d). Una composizione cosp squilibrata X da considerarsi fisiologica, in considerazione del fatto cAe i primi due comparti siano per lo pih produttori di cultura eltra-mercato, con le restanti tipologie culturali cAe inDece si occupano di reinterpretare e Dalorizzare direttamente sui mercati.

52

Valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale italiano per settore Anno 2013 (Dalori assoluti, composizioni e incidenze percentuali sul totale economia)

Settori Valore aggiunto Occupazione

Milioni di euro

Yuote % Migliaia Yuote %

Industrie creative 35.176,2 47,0 741,2 53,2

X)+0*-&--#)"! PU15\Q6U! P\6b! UUB65! P\60!L,/#$*+".*,$&!&!<)"$%*$4! B1c5\65! 56B! b06d! 56b!M&3*4$! U1PcU6U! U6c! Qb6B! B65!2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$! P\1Q\B6Q! UU60! Bbb6d! Ud6c!

Industrie culturali 34.732,1 46,4 544,1 39,0

O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! b10P\6c! P06d! dB6d! 56B!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! PU10dB6U! P\6P! UU\6b! P\6B!C#3*+"! QP06Q! 065! 560! 06Q!=*<)*!&!3-"/("! PQ1UBP6\! Pc60! UBb6d! Pd6P!

Patrimonio storico-artistico 1.097,3 1,5 22,9 1,6

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!4&3-*,$&!%*!'#,40*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! P10cd6B! P65! UU6c! P6\!

Performing arts e arti visive 3.906,2 5,2 85,4 6,1

@"(()&3&$-".*,$*!")-*3-*+0&6!%*:&)-*/&$-,!&!+,$:&4$*!&!;*&)&! B1c0\6U! 56U! b56Q! \6P!

TOTALE 74.911,9 100,0 1.393,6 100,0 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere Tra le industrie creatiDe, il comparto cAe ricomprende le produzioni di beni e serDizi creatiDe driDen raAAresenta il settore a maggior -alore aggiunto (22%)? a dimostrazione dell*imAortanza della tradizione italiana Aer lo s-iluAAo e#onomi#o. 5n#Te l*ar#Titettura Ta un ruolo in#isi-o (16?8%)? #on i due settori cAe, complessiDamente, fruttato oltre 28 milioni di euro. Tra le industrie culturali, inDece, il comparto pih rileDante X quello dei libri e della stampa (19d), insieme ai DideogiocAi e ai softcare (16,1d). I comparti a maggior capacità di produrre riccAezza sono ancAe quelli cAe offrono pih opportunità in termini di o##uAazione. 9*industria #reati-a? o--ero l*insieme di atti-it0 industriali #Te trae linBa Ditale dalla cultura, connotandosi comunque per un eDidente approccio di mercato, impiega oltre 741mila persone, oDDero il 53?2% dell*o##uAazione #ulturale italiana? di #ui il 27?9% da asso#iare alla produzione di beni e serDizi creatiDe driDen.! Il -alore aggiunto #ulturale e l*o##uAazione sono #res#iuti #on andamenti diBBerenziati all*interno del territorio italiano. Un ruolo importante, in questo senso, X assunto certamente dal Nord ODest e dal Centro, doDe sono presenti regioni come la Lombardia e il Lazio, in grado di generare, risAetti-amente? il 24?8% e il 13?9% del -alore aggiunto? #osU #ome il 20?8% e l*11?5% dell*occupazione culturale, trainando eDidentemente le macroripartizioni di riferimento. Il Nord-oDest, nel 2013, Aa prodotto il 35d del Dalore aggiunto culturale italiano, concentrando il 31,6d degli occupati. Il Centro, inDece, Aa generato un quarto della riccAezza culturale italiana, impiegando oltre 337mila laDoratori. Il Mezzogiorno X ancora a liDelli contenuti di produzione di Dalore aggiunto culturale e pih distaccato dalle (&);,)/"$+& delle altre aree italiane cAe meglio Aanno colto le opportunità cAe il sistema culturale offre per un pih rapido sDiluppo e una ripresa dell*e#onomia.

53

9a Aroduzione di ri##Tezza e l*imAiego di Borza la-oro della #ultura tro-a maggior in#isi-it0 nelle aree metropolitane, per quanto riguarda le attiDità core della filiera, e nelle aree perifericAe della terza Italia manifatturiera per cig cAe riguarda la Deicolazione culturale offerta del made in Ital:.

Valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale nelle regioni italiane Anno 2013 (Dalori assoluti, composizioni e incidenze percentuali sul totale economia)

Regione

Valore aggiunto Occupazione

Milioni di euro

Yuote % sul totale nazionale

Yuote % sul totale economia

Migliaia Yuote % sul totale nazionale

Yuote % sul totale economia

Piemonte 6.343,2 8,5 5,7 120,2 8,6 6,1 Valle dMAosta 146,8 0,2 3,8 3,5 0,3 5,9 Lombardia 18.557,6 24,8 6,2 289,8 20,8 6,4 Trentino-Alto Adige 1.547,7 2,1 4,8 26,9 1,9 5,4 Veneto 8.311,0 11,1 6,3 160,0 11,5 7,0 Friuli Venezia Giulia 1.852,4 2,5 5,7 36,6 2,6 6,5 Liguria 1.298,9 1,7 3,3 27,5 2,0 4,2 Emilia-Romagna 5.636,3 7,5 4,5 106,5 7,6 5,0 Toscana 5.057,0 6,8 5,3 107,0 7,7 6,5 Umbria 887,8 1,2 4,7 19,5 1,4 5,2 MarcAe 2.323,0 3,1 6,5 50,3 3,6 7,1 Lazio 10.439,5 13,9 6,8 160,3 11,5 6,5 Abruzzo 1.172,8 1,6 4,4 24,7 1,8 5,0 Molise 242,5 0,3 4,3 6,0 0,4 5,2 Campania 3.694,0 4,9 4,4 73,8 5,3 4,5 Puglia 2.394,7 3,2 3,9 57,1 4,1 4,6 Basilicata 420,7 0,6 4,5 10,8 0,8 5,5 Calabria 1.060,9 1,4 3,7 25,8 1,9 4,2 Sicilia 2.463,2 3,3 3,4 60,9 4,4 4,2 Sardegna 1.061,9 1,4 3,7 26,5 1,9 4,4 Nord-Ovest 26.346,6 35,2 5,8 441,0 31,6 6,1 Nord-Est 17.347,3 23,2 5,4 330,0 23,7 6,1 Centro 18.707,2 25,0 6,2 337,1 24,2 6,5 Mezzogiorno 12.510,8 16,7 4,0 285,5 20,5 4,5 ITALIA 74.911,9 100,0 5,4 1.393,6 100,0 5,8 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Cig spiega come, in termini di incidenza del Dalore aggiunto sul totale economia regionale, accanto a realtà connotate dalla presenza di importanti aree metropolitane come il Lazio (6,8d) e la Lombardia (6,2d), si posizionino centri manifatturieri delle tipicità italiane quali il Deneto (6,3d) e le MarcAe (6,5d). OsserDando la Penisola su scala proDinciale, ancAe nel 2013 emerge il ruolo di leadersAip di Arezzo, Arima sia Aer #i[ #Te riguarda l*in#idenza di -alore aggiunto Arodotto sull*e#onomia proDinciale (9,0d), sia per quanto riguarda la quota di occupati cAe in proDincia la cultura riesce a generare (10,4d). Seguono altre realtà tipicAe del /"%&! *$! J-"'I! quali Pesaro e Urbino (terza per Dalore aggiunto e seconda per occupazione) o TreDiso, Pordenone, Vicenza, Pisa, Macerata e Como, presenti in entrambe le graduatorie delle prime dieci proDince. CAiude, tra queste, Milano, ottaDa per quanto riguarda il Dalore aggiunto e decima in termini di occupazione.

54

Prime province per incidenza di valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale Anno 2013 (Dalori percentuali)

Valore aggiunto Occupazione

Pos. Provincia Incidenze % Pos. Provincia Incidenze % 1) Arezzo 9,0 1) Arezzo 10,4 2) Pordenone 7,9 2) Pesaro e Urbino 9,1 3) Pesaro e Urbino 7,9 3) TreDiso 8,9 4) Vicenza 7,7 4) Vicenza 8,9 5) TreDiso 7,6 5) Pordenone 8,6 6) Roma 7,5 6) Pisa 8,1 7) Macerata 7,3 7) Firenze 8,1 8) Milano 7,0 8) Macerata 8,0 9) Como 6,9 9) Como 7,8

10) Pisa 6,8 10) Milano 7,6 ITALIA 5,4 ITALIA 5,8 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

3.1.6 La creatività come driver per esportare la cultura e la bellezza italiana nel mondo 9*Italia Z uno dei Ao#Ti Vaesi al mondo #Te Are-ede nella <ostituzione la sal-aguardia del patrimonio culturale. Si pug asserire? dunWue? #Te l*arte e la #ultura siano #ongenite Aer il nostro Vaese? -isto an#Te il ri#onos#imento nell*immaginario #omune di DVatria dell*arteK #ui la Venisola pug fregiarsi. Nel corso degli ultimi decenni, perg, ancAe per Dia del clima congiunturale tutt*altro #Te Ba#ile? la cultura Aa perso quella centralità cAe merita nelle agende di (,'*+I, ma cAe deDe necessariamente re#uAerare. ;* ormai noto e ri#onos#iuto? inBatti? #ome nei Vaesi in #ui Aib alta Z l*attenzione e il riconoscimento delle produzioni culturali X pih probabile Di sia ancAe una maggiore competitiDità sui mercati esteri, per Dia dello stretto legame cAe la cultura di ogni Paese offre con le attiDità di specializzazione manifatturiera. Questo percorso X incoraggiato ancAe dalla Comunità Europea cAe Aa riconosciuto, in pih riprese, la #entralit0 della #ultura? tanto da a-er aAAro-ato il DVrogramma ;uroAa #reati-aK? #Te sta:ilis#e misure e finanziamenti per un Dalore pari a quasi 1,5 miliardi di euro, da erogare tra il 2014 e il 2020, per progetti inerenti la cultura e la creatiDità. Dalle eDidenze su Dalore aggiunto e occupazione X già emerso il ruolo centrale della cultura e le sue indubbie interconnessioni con la manifattura leggera. AncAe sul fronte del commercio internazionale, tutta-ia? Z ne#essario soBBermare l*attenzione? soArattutto Aer un Vaese Wuale l*Italia? #Te AroArio dal #ontenuto #ulturale delle AroArie Aroduzioni Ta dedotto il su##esso e la prosperità cui siamo abituati. Nel 2013, le esportazioni del sistema produttiDo culturale italiano rappresentano il 10,7d di tutte le -endite oltre #onBine delle nostre imArese. In Aarti#olare? l*analisi della serie stori#a della :ilan#ia commerciale mostra, nel corso degli ultimi 22 anni, un saldo sempre in attiDo, con un Dalore dei beni esportati cAe X pih cAe triplicato nel corso del tempo, superando la quota di 41,6 miliardi di euro nell*ultimo anno. +na #res#ita #ontinua #Te Ta mostrato delle in#ertezze e un rallentamento solo nel 2009, come contraccolpo della crisi internazionale? ma #Te an#Te in Wuell*anno Ta comunque generato un saldo positiDo della bilancia commerciale.

55

!Export, import e saldi di bilancia commerciale del sistema produttivo culturale italiano

Anni 1992-2013 (Dalori assoluti in milioni di euro)

12.644

31.940

30.696

41.639

5.776

13.26114.579 15.944

6.868

18.67916.116

25.695

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

EQPORT Cultura IMPORT Cultura SALDO Cultura

Fonte^ elaborazioni su dati Istat Il #onBronto #on al#une Biliere Arodutti-e del maniBatturiero? Au[ meglio e-idenziare l*imAortanza e la dinamicità del sistema produttiDo culturale. Basti pensare come, sempre secondo i dati al 2013, il sistema produttiDo culturale registra un Dalore di esportazioni superiore a quello della filiera metallurgia (45,4 milioni di euro) e poco inferiore a quello del cAimico-farmaceutico (59 milioni). Se si confrontano i surplus commerciali, il quadro X ancora pih premiante, grazie a un saldo della bilancia pari a 25,6 miliardi di euro, appena inferiore alla filiera meccanica, ma in una posizione di maggiore competitiDità rispetto alla filiera metallurgica, unica rispetto a quelle esaminate a registrare un saldo in area positiDa.

56

Esportazioni e saldi di bilancia commerciale di alcune filiere produttive italiane Anno 2013 (Dalori assoluti in milioni di euro)

17.060

32.499

33.441

41.639

45.484

59.036

108.760

0 50.000 100.000 150.000

Prodotti petroliferi

Filiera elettronica

Filiera agro-alimentare

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE

Filiera metallurgica

Filiera cAimico-farmaceutica

Filiera meccanica

Esportazioni (milioni di euro)

-54.371

-7.248

-4.717

-2.546

10.320

25.695

57.077

-120.000 0 120.000

Prodotti petroliferi

Filiera agro-alimentare

Filiera cAimico-farmaceutica

Filiera elettronica

Filiera metallurgica

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE

Filiera meccanica

Surplus commerciale (milioni di euro)

Legenda (Divisioni Ateco 2007): Filiera meccanica:!/&++"$*+"!`LFUba6!"#-,:&*+,'*!`L=Uca!&!/&..*!%*!-)"3(,)-,!`L=B0af!filiera chimico-farmaceutica: +0*/*+"!`LDU0a6! ;")/"+&#-*+"!`LOUPa!&!4,//"!&!('"3-*+"! `LSUUaf! filiera metallurgica:!/&-"''#)4*"! `L_UQa!&!(),%,--*! *$!/&-"'',!`L_U5af! filiera elettronica:! &'&--),$*+"! `LJU\a! &! "((")&++0*! &'&--)*+*! `LgUdaf! filiera agroalimentare:! "4)*+,'-#)"! `XX0Pa6!3*':*+,'-#)"!`XX0Ua6!2&3+"!`XX0Ba6!"'*/&$-")*! `LXP0a6!<&:"$%&!`LXPPa!&!-"<"++,!`LXPUaf! filiera energetica:!&3-)".*,$&!%*!+")<,$&!`NN05a6!&3-)".*,$&!%*!(&-),'*,!&!4"3!`NN0\a6!(),%,--*!(&-),'*;&)*!`LMPca!&!&$&)4*"!&'&--)*+"!`MMB5a1!Fonte^ elaborazioni su dati Istat

Esportazioni del sistema produttivo culturale italiano per settori e sottosettori Anni 1992-2013 (Dalori assoluti in milioni di euro e incidenze percentuali)

1992 2002 2009 2012 2013

Valori assoluti (milioni di euro) Industrie creatiDe 11.136,0 28.901,4 28.018,6 36.349,6 38.609,4

2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!!+)&"-*:&!%)*:&$! PP1PB\60! Ub1c0P6Q! Ub10Pb6\! B\1BQc6\! Bb1\0c6Q!

Industrie culturali 1.500,9 3.023,5 2.664,7 3.107,1 3.008,3 O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! Q\06c! bBB6P! bU\6Q! cBb6P! dc\6\!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! Pc\6c! Bb\6c! U\06\! Ub560! Udc6\!C#3*+"! 56d! \B6Q! U\6B! Ub6c! QP60!=*<)*!&!3-"/("! bBd6Q! P1dQ06U! P155P6Q! P1b556P! P1bcP6P!

Patrimonio storico-artistico 7,5 15,1 12,6 17,4 20,9

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!!/,$#/&$-*!3-,)*+*! d65! P56P! PU6\! Pd6Q! U06c!

SISTEMA PRODDTTIVO CDLTDRALE

12.644,5 31.939,9 30.695,9 39.474,1 41.638,6 ALTRI SETTORI 100.684,9 237.123,6 261.037,2 350.708,0 348.215,5 TOTALE ECONOMIA 113.329,3 269.063,5 291.733,1 390.182,1 389.854,2

Incidenze percentuali sullhexport nazionale Industrie creatiDe 9,8 10,7 9,6 9,3 9,9

2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$!

c6b! P06d! c6\! c6B! c6c!Industrie culturali 1,3 1,1 0,9 0,8 0,8

O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! 06Q! 06B! 06B! 06U! 06U!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! 06U! 06P! 06P! 06P! 06P!C#3*+"! 060! 060! 060! 060! 060!

57

=*<)*!&!3-"/("! 06d! 06\! 065! 065! 065!Patrimonio storico-artistico 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*!

060! 060! 060! 060! 060!

SISTEMA PRODDTTIVO CDLTDRALE

11,2 11,9 10,5 10,1 10,7 ALTRI SETTORI 88,8 88,1 89,5 89,9 89,3 TOTALE ECONOMIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte^ elaborazioni su dati Istat

Il successo sui mercati esteri del sistema produttiDo culturale italiano X determinato da quelle attiDità ad alto contenuto creatiDo cAe, assorbono e rielaborano i contenuti culturali dei territori, interAretandoli in Aroduzioni #Te sintetizzano l*esAressione di :ellezza della nostra Venisola. =i Ba riferimento, soprattutto, alle attiDità pih tipicAe del /"%&!*$!J-"'I6 sDolte in forma artigianale o di natura elport-oriented cAe, puntando sul %&3*4$ e lo stile, in#idono Aer il 93% dell*eXAort #ulturale. Nel 2013, il comparto Aa Denduto merci per un totale di 38,6 miliardi di euro, mentre le industrie culturali per circa 3 miliardi di euro di merci tra film, Dideo, radio e tD, DideogiocAi e softcare, musica, libri e stampa, cultura. fel #orso dell*ultimo anno? l*eXAort del sistema Arodutti-o #ulturale Z #res#iuto di Aib risAetto all*andamento #omAlessi-o dell*e#onomia. fel 2013? Aer esemAio? un in#remento Aari al 5?5% si X asso#iato a una sostanziale stazionariet0 dell*eXAort totale (-0,1d).

Dinamica delle esportazioni del sistema produttivo culturale italiano per settori e sottosettori Anno 2013 (Dariazioni percentuali medie annue)

2013-2012 2013-2009 2013-2002

Industrie creatiDe 6,2 8,3 2,9

2),%#.*,$&!%*!<&$*!&!3&):*.*!+)&"-*:&!%)*:&$! \6U! b6B! U6c!

Industrie culturali -3,2 3,1 -0,1

O*'/6!:*%&,6!)"%*,Z-:! ZP56P! Z06c! Z06Q!?*%&,4*,+0*!&!3,;-K")&! ZP6c! P6b! ZB6U!C#3*+"! QP6b! PP6d! ZQ6B!=*<)*!&!3-"/("! P6c! 56P! 06b!

Patrimonio storico-artistico 20,6 13,6 3,3

C#3&*6!<*<'*,-&+0&6!")+0*:*!&!/,$#/&$-*!3-,)*+*! U06\! PB6\! B6B!

SISTEMA PRODDTTIVO CDLTDRALE 5,5 7,9 2,7 ALTRI SETTORI -0,7 7,5 3,9 TOTALE ECONOMIA -0,1 7,5 3,8 Fonte^ elaborazioni su dati Istat

9*atti-it0 di imAortazione dei prodotti del sistema cultura, nel corso degli anni, Aa alternato periodi di esAansione a Aeriodi di #ontrazione dei Blussi di mer#i a#Wuistate. In Aarti#olare? fel 2013? l*Italia Aa importato beni per un Dalore di circa 15,9 miliardi di euro, oDDero il 4,4d degli acquisti totali (4,9d nel 2009). Sono le imprese creatiDe ad aDere, ancAe in questo caso, un ruolo predominante (3,3d e 1,2d industrie culturali). Nel corso del 2013 la riduzione delle importazioni del sistema produttiDo culturale (-5,1d) Aa seguito l*andamento delle imAortazioni generali (-5,5d), con un trend determinato preDalentemente da un calo degli acquisti relatiDi alle industrie culturali (-16,9d), libri

58

e stamAa in Aarti#olare. 9*azione #ongiunta di #res#ita dell*eXAort e ridimensionamento delle importazioni, come già ricordato, Aa determinato un saldo positiDo della bilancia commerciale cAe Ta segnato il -alore massimo mai registrato negli ultimi -ent*anni. Le dinamicAe delle esportazioni del sistema produttiDo locale sintetizzano in modo cAiaro un andamento piuttosto disomogeneo tra le diDerse macroripartizioni geograficAe italiane. Le aree #Te? nell*ultimo anno? Tanno #ontri:uito Aositi-amente all*esAansione delle -endite di :eni culturali sono il Centro (m10,3d) e il Nord-Est (m 5,7d). 5 li-ello regionale? gli ultimi dodi#i mesi Tanno Aremiato la 3os#ana? l*+m:ria e la =i#ilia? tutte su una #res#ita annua del t12?1%. Pi #ontro? Brenano l*esAansione delle -endite all*estero di :eni culturali la Liguria (-16?8%) e la Valle d*5osta (-12,5d).

Propensione all’export culturale nelle regioni italiane 5nni 2009 e 2013 (esAortazioni del sistema Arodutti-o #ulturale sul -alore aggiunto dell*e#onomia)

0,10,20,2

0,50,5

0,80,80,8

1,01,41,4

1,71,8

2,22,32,42,4

3,45,0

5,46,2

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0

CalabriaSardegna

SiciliaLazio

MoliseCampaniaBasilicata

UmbriaPuglia

LiguriaValle dMAosta

AbruzzoEmilia-Romagna

ITALIALombardiaPiemonte

Trentino-Alto AdigeMarcAeToscanaVeneto

Friuli-Venezia Giulia

2009

0,10,20,40,50,70,7

1,01,11,11,2

1,51,8

2,53,03,03,1

3,44,2

6,07,2

7,9

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0

CalabriaSardegna

SiciliaLazio

MoliseBasilicata

CampaniaPuglia

LiguriaUmbria

Valle dMAsotaAbruzzo

Emilia-RomagnaTrentino-Alto Adige

ITALIALombardia

PiemonteMarcAe

Friuli-Venezia GiuliaVeneto

Toscana

2013

Fonte^ elaborazioni su dati Istat

Lombardia e Veneto sono, inDece, le regioni cAe, in termini assoluti, esportano maggiormente cultura. In particolare, nel 2013, il Veneto Aa Denduto beni del sistema produttiDo culturale pari a 9,5 miliardi di euro e la Lombardia per 9,2 miliardi di euro. Le tendenze di medio periodo, e in particolare quelle post-crisi (2009-2013), mostrano ancora in Toscana in Umbria le migliori (&);,)/"$+& (m 12,6d e m12,1d), con difficoltà rileDanti cAe, inDece, interessano la Liguria e la Basilicata (rispettiDamente -5,9d e -4,4d). Un indicatore cAe da contezza della rileDanza #Te ri-este l*eXAort del settore in Italia Z Bornito dalla AroAensione all*eXAort #ulturale? o--ero il raAAorto tra eXAort #ulturale e -alore aggiunto dell*intera e#onomia lo#ale. In Arima :attuta? o##orre osser-are #Te Wuesto Z #res#iuto? tra il 2009 e il 2013, di quasi un punto percentuale, con la Toscana ancora una Dolta in posizione di '&"%&)30*(, grazie ad un indice pari al 7,9d. Il Veneto si mantiene stabile al secondo posto (7,2d), mentre il Friuli Venezia Giulia (6,0d) perde la terreno e si colloca al terzo posto, seguita dalle MarcAe (4,2d).

59

OsserDando il territorio italiano con una lente pih fine, si Aa la conferma della '&"%&)30*( della Toscana, le cui proDince, fatta eccezione per Grosseto, Prato e Pistoia, si troDano tra le prime 20 proDince italiane Aer in#idenza dell*eXAort #ulturale sul -alore aggiunto. In Aarti#olare? 5rezzo #on un Dalore pari a 34,7d si conferma, dopo quattro anni, ancora in Detta alla classificak Firenze o##uAa il sesto Aosto? Visa l*otta-o? 9u##a il di#ianno-esimo e =iena il Dentunesimo. Insieme ad Arezzo, ancAe Vicenza (Veneto) e Gorizia (Friuli Venezia Giulia) mantengono il loro ottimo posizionamento, mentre Pordenone (Friuli Venezia Giulia) scende dal quarto al settimo posto. Il Piemonte X presente con tre proDince (4t Alessandria, 9t Asti, 11t Cuneo) su otto, mentre Via#enza Z l*uni#a Aro-in#ia emiliana #Te #omAare in graduatoria. <ontinua a salire di anno in anno la proDincia di Macerata, cAe passa dal 17t al 12t posto. Nelle prime Denti proDince italiane per proAensione all*eXAort #ulturale? il =ud non Z mai rappresentato, con la proDincia di ADellino prima tra tutte, in Dentiduesima posizione (Dentiquattresima nel 2009). Il Centro-Nord risulta inDece ben rappresentato, essendo la macro area geografica cAe, come osser-ato? #ontri:uis#e maggiormente a Aortare all*estero i Arodotti #ulturali italiani. 9*eXAort del #omAarto aBBerente alla Aroduzione di :eni e ser-izi #reati-e oriented U raAAresenta? oltre #Te un*imAortante atti-it0 di -endita? #Te Ta dunWue un diretto beneficio e#onomi#o? an#Te una -etrina dell*Italia all*estero #Te Au[ Aortare an#Te :eneBi#i e#onomi#i indiretti, si pensi ad esempio al turismo. 9a Wualit0 e la sAe#ializzazione? #om*Z stato osser-ato an#Te in Are#edenza? raAAresentano lo strumento cAe consente di competere meglio sui mercati esteri e contrastare la pressione competitiDa dei Paesi emergenti a basso costo del laDoro.

60

Specializzazione culturale delle esportazioni delle regioni italiane Anni 2009 e 2013 (incidenze d dell*eXAort #ulturale sul totale delle esAortazioni regionali)

!

1,63,0

4,05,15,86,06,1

7,68,18,28,68,6

9,610,511,211,7

14,515,3

17,818,2

20,3

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

SardegnaSicilia

CalabriaBasilicata

UmbriaEmilia-Romagna

LazioMolise

AbruzzoLombardiaCampaniaPiemonte

LiguriaITALIAPuglia

Valle dMAostaTrentino-Alto Adige

MarcAeVeneto

Friuli-Venezia GiuliaToscana

2009

1,12,5

4,44,6

6,16,26,46,77,1

8,28,59,09,0

10,210,711,3

13,013,4

17,318,2

24,0

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

SardegnaSicilia

CalabriaLazio

UmbriaEmilia-Romagna

BasilicataLiguria

AbruzzoPuglia

LombardiaCampaniaPiemonte

Valle dMAostaITALIAMolise

MarcAeTrentino-Alto AdigeFriuli-Venezia Giulia

VenetoToscana

2013

Fonte^ elaborazioni su dati Istat

La specializzazione culturale delle esportazioni mostra ai primi posti ancora la triade Toscana (24d), Veneto (18,2d) e Friuli Venezia Giulia (17,3d), seguiti da Trentino Alto Adige (13,4d), MarcAe (13d) e Molise (11,3d).

Conquista la prima posizione in classifica per specializzazione culturale Arezzo, cAe nel 2009 era inDece al 2t posto. Il Mezzogiorno X rappresentato in questa classifica da ben sei proDince, due delle quali sono siciliane (Trapani e Palermo).

3.1.7 L’attivazione del sistema produttivo culturale sul resto dell’economia 9*imAostazione del 7aAAorto +nion#amere-Fondazione S:mbola inserisce la cultura tra i temi economici, definendo un perimetro cAe inDeste attiDità imprenditoriali distribuite tra diDersi settori. Il sistema produttiDo culturale estende perg i suoi effetti ancAe al di fuori di questo Aerimetro? inBluenzando la Aroduzione di altri #omAarti Datti-atiK dalla le-a della #ultura? come effetto delle interdipendenze cAe legano tra di loro le Darie produzioni. 9o s-olgimento dei Aro#essi Arodutti-i imAli#a? inBatti? l*utilizzo Da monteK di una serie di :eni e ser-izi in inAut Aro-enienti dall*outAut di tante altre atti-it0 e#onomi#Te? #osU #ome l*atti-azione di altre atti-it0 Da -alleK.

61

Su tali meccanismi si fonda, come noto, la teoria delle relazioni intersettoriali, misurate statisticamente dalle taDole input-outAut ela:orate a li-ello nazionale dall*Istat68. Cig significa cAe un*atti-it0 Arodutti-a ne amuo-e* tante altre #Te si atti-ano? nel senso Arodutti-oC Aer#Tg contribuiscono, a monte, alla produzione dei suoi inputk percAR contribuiscono, a Dalle, alla Deicolazione dei prodotti/serDizi fino alla collocazione sui mercati di riferimento (trasporti, commercio, ecc.), unitamente a tutto cig cAe ruota interno al marKeting e ai pih generici serDizi alle imprese (consulenza amministratiDo-gestionale, serDizi finanziari, professionali, ecc.). ;siste? dunWue? una sorta di DmoltiAli#atoreK? un Battore moltiAli#ati-o Aer #ui Aer ogni euro Arodotto da un*atti-it0 se ne atti-ano altri sul resto dell*e#onomia? se#ondo una logi#a di Biliera. ;* cosp cAe, per aDere una Disione completa del ruolo cAe esercita il sistema produttiDo culturale all*interno della nostra e#onomia? Z ne#essario rius#ire a misurarlo nella sua #omAletezza? considerando ancAe quanta economia, al di fuori di sR stesso, riesce ad attiDare.

6li effetti del moltiplicatore del sistema produttivo culturale nel 2013

!"!#$% '($(%)# *+$!+)#

21./0 1i3iar6i 718/9:;

#ttiva>ionA

19./0 1i3iar6i 6i Auro

7C/D:;

EiFtA1a Gro6uttivo

Hu3tura3A

I0/0 1i3iar6i 6i

Auro 78/J:;

Fonte^ Unioncamere, Fondazione S:mbola, 2014

Su tale obiettiDo si concentrare uno sforzo ulteriore di questo Rapporto, cercando di approfondire dettagliatamente questa capacità moltiplicatiDa del sistema produttiDo culturale, tanto nelle sue declinazioni settoriali interne quanto in quelle di carattere territoriale. Secondo queste elaborazioni, il sistema produttiDo culturale Danta un moltiplicatore pari a 1,67^ come dire cAe per un euro di Dalore aggiunto (nominale) prodotto da una delle attiDità di questo segmento? se ne atti-ano? mediamente? sul resto dell*e#onomia? altri 1?67. In termini monetari, cig equiDale a dire cAe gli 80 miliardi di euro prodotti nel 2013 dall’intero sistema produttivo culturale (comprensiDo di no profit e pubblica amministrazione), riescono ad attiDare 134 miliardi di euro, arriDando cosp a costituire una filiera culturale, intesa in senso lato, di 214 miliardi di euro. ;* #osU #Te il sistema Arodutti-o culturale Dede il suo ruolo crescere note-olmente all*interno dell*e#onomia? Aer#Tg si passa dal 5,7d come incidenza, in termini di Dalore aggiunto, delle sole attiDità pubblicAe, priDate e di terzo settore di cui X costituito, al 15,3d se si #onsidera l*intera Biliera? #omArensi-a an#Te del resto dell*e#onomia atti-ata.

68 Per una descrizione metodologica delle taDole input-output, cfr. Eurostat, J$(#-Z,#-(#-!C"$#"', 2001 e Istat, =&!-":,'&!%&''&!)*3,)3&!&!%&4'*!*/(*&40*!&!'"!',),!-)"3;,)/".*,$&!*$!-":,'&!3*//&-)*+0&1!A,-"!/&-,%,',4*+", Ottobre 2006.

62

3.1.8 I fabbisogni di assunzione di figure professionali culturali La filiera culturale X notoriamente caratterizzata da un alto impiego di capitale umano e da un ri#orso agli in-estimenti Aib limitato. <i[ e-idenzia l*imAortanza #Te? nel =istema Vrodutti-o Culturale, assumono le persone e le figure professionali, in termini quantitatiDi, ma ancAe e soprattutto in termini qualitatiDi. 9*indagine ;X#elsior69 sui programmi occupazionali delle imprese permette di analizzare il delicato momento storico cAe il mercato del laDoro attraDersa, e cAe necessariamente si riDersa ancAe sulle imArese del =istema Vrodutti-o <ulturale. In tal senso? -ale la Aena ri#ordare #ome l*anno #orrente sia caratterizzato da un sostanziale attendismo delle imprese, poco propense ad assumere, Disto il quadro #ongiunturale tutt*altro #Te roseo. P*altro #anto? molte atti-it0 Arodutti-e si tro-ano a do-er ri-edere l*organizzazione dei Aro#essi Arodutti-i? Aer dar #onto delle nuo-e ArosAetti-e di mercato o per accogliere innoDazioni tecnologicAe sostitutiDe del contributo laDoratiDo umano. 9*azione #ongiunta di Wueste tendenze ridu#e dell*1% il totale dei diAendenti imAiegati nel =istema ProduttiDo Culturale, almeno stando alle assunzioni delle imprese con almeno un dipendente programmate per il 2014. La Dariazione X il risultato di quasi 33mila assunzioni preDiste e un saldo negatiDo complessiDamente pari a 6.870 dipendenti in meno. Nonostante il saldo, dunque, X e-idente #ome esistano #omunWue oAAortunit0 d*imAiego nel settore? an#Te in un momento #osU difficile come quello attuale. A liDello settoriale, le dinamicAe appaiono disomogenee, con le industrie culturali cAe sperimentano una Dariazione negatiDa dei dipendenti, ma su ritmi pih contenuti (-0,3d). Gli altri comparti, inDece, offrono un quadro peggiore della media settoriale di riferimento, con tassi di Dariazione cAe oscillano tra il -1,5d del patrimonio storico e artistico e il -1,6d delle performing arts e delle industrie creatiDe. AncAe sul fronte territoriale, le tendenze preDisionali si mostrano alquanto diDersificate, con il Nord-Est (-0,9d) e il Nord-ODest (-0,6d) cAe riescono a contenere parzialmente le perdite di figure professionali. Le regioni del Mezzogiorno, inDece, sono quelle cAe sperimentano maggiori difficoltà, con una Dariazione percentuale annua del -1,7d. Cig X doDuto alle maggiori fragilità cAe interessano il sistema meridionale, come noto caratterizzato da difficoltà strutturali e uno scarso a##esso ai mer#ati esteri. P*altronde? semAre osser-ando le dinami#Te del 2014? le imArese maggiori sono quelle capaci di sopperire al drenaggio professionale deriDante dalla crisi, e il tasso di Dariazione deriDante dal saldo tra entrate e uscite lo dimostra, con una Dariazione del -0,3d per le imprese con almeno 250 addetti, e del -1,9d per quelle pih piccole (massimo 9 addetti).

69 fello sAe#iBi#o? l*indagine #ondotta nell*am:ito del =istema InBormati-o ;X#elsior 8 progetto realizzato da Unioncamere con il Ministero del LaDoro 8 Z realizzata su un #amAione di Wuasi 100mila imArese Ari-ate dell*industria e dei ser-izi #on almeno un diAendente. I dati #ui si Ba riBerimento nel Aresente la-oro sono relati-i all*insieme dei risultati dei Arogrammi occupazionali per il 2014.

63

Tassi di variazione degli occupati alle dipendenze delle imprese del Sistema Produttivo Culturale per settore di attività, ripartizione territoriale e classe dimensionale

Anno 2014 (Dariazioni percentuali tendenziali)

-0,3-0,4

-1,1-1,9

-1,7-1,0

-0,9-0,6

-1,6-1,5

-1,6-0,3

-1,0

250 dipendenti e oltre50-249 dipendenti

10-49 dipendenti1-9 dipendenti

Sud e IsoleCentro

Nord EstNord ODest

Performing arts e intrattenimentoPatrimonio storico-artistico

Industrie creatiDeIndustrie culturali

TOTALE

Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014 Delle 33mila assunzioni alle dipendenze programmate dalle imprese del Sistema ProduttiDo Culturale, 23.544 Aanno carattere non stagionale, di cui 10.271 riferite a figure professionali specificatamente culturali. In termini qualitatiDi, le imprese della filiera culturale ricAiedono diffusamente figure qualificate in termini di titolo di studio (63,6d) o con esperienza specifica (60,6d).

Assunzioni delle imprese del Sistema Produttivo Culturale per tipologia di assunzione Anno 2014 (assunzioni non stagionalik Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Assunzioni e caratteristiche Sistema Produttivo Culturale

Altre imprese Totale di cui:

Professioni culturali Tempo indeterminato 44,2 45,1 43,6 Apprendistato 10,3 11,2 9,7 Tempo determinato e altri contratti 45,4 43,7 46,7 Laurea 28,6 40,6 19,5 Diploma 50,9 41,8 57,8 Qualifica professionale 8,4 7,4 9,1 Nessuna formazione specifica 12,1 10,2 13,6 Importanza del titolo di studio 63,6 65,3 62,3 Under 30 32,7 32,8 32,6 30 e pih 23,9 25,9 22,3 Età indifferente 43,5 41,3 45,1 EM adatto un gioDane in uscita dal sistema formatiDo 49,9 45,0 53,7 Esperienza specifica 60,6 68,7 54,4 !!!Z!$&''"!(),;&33*,$&! Ub6U! Bc6Q! Pc6\!!!!Z!$&'',!3-&33,!3&--,)&! BU6Q! Uc6B! BQ6b!Difficoltà di reperimento 17,5 19,5 15,9 !!!Z!)*%,--,!$#/&),!%*!+"$%*%"-*! c6b! PP6U! b6b!!!!Z!*$"%&4#"-&.."!%&*!+"$%*%"-*! d6\! b6B! d6P!

Totale assunzioni non stagionali (valori assolutif) 23.544 10.217 349.846 xDalori assoluti arrotondati alle decine Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014

64

A tal proposito, X interessante osserDare come la laurea sia ricAiesta nel 28,6d dei casi, a fronte del 19,5d per le altre imprese eltra-culturali. Pih specificatamente, la quota di laureati cresce fino a oltre il 40d nelle assunzioni di figure professionali culturali. =ono soArattutto gli studenti dell*ingegneria elettroni#a e dell*inBormazione a interessare le assunzioni culturali (39,8d), seguite dagli indirizzi uni-ersitari dell*e#onomia (20?3%). 9a -alenza e#onomi#a emerge an#Te dai AroBili diAlomati? -isto e #onsiderato #ome Wuasi un*assunzione su tre? tra Wuelle Arogrammate dal =istema Vrodutti-o <ulturale? riguarda l*indirizzo amministratiDo-commerciale.

Indirizzi più richiesti dalle imprese del Sistema Produttivo Culturale per livello di istruzione Anno 2014 (incidenze percentuali sul totale delle assunzioni per ciascun titolo)

Indirizzi Yuote % sul totale assunzioni

Livello universitario Indirizzo di ingegneria elettronica e dellMinformazione 39,8 Indirizzo economico 20,3 Altri indirizzi di ingegneria 8,9 Indirizzo scientifico, matematico e fisico 7,9 Indirizzo di ingegneria industriale 4,6

Livello secondario e post secondario Indirizzo amministratiDo-commerciale 32,1 Indirizzo informatico 8,2 Indirizzo artistico 5,9 Indirizzo turistico-albergAiero 5,5 Indirizzo meccanico 5,4

Yualifica professionale Indirizzo turistico-albergAiero 27,4 Indirizzo meccanico 16,2 Indirizzo tessile, abbigliamento e moda 7,1 Indirizzo elettrotecnico 3,6 Indirizzo artistico 3,6 Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014

9a Wualit0 AroBessionale? e la sua imAortanza nel determinare il su##esso di un*atti-ità imprenditoriale cAe opera nel settore culturale, emerge cAiaramente dal ruolo cAe le figure 0*40!3T*'' assumono nelle preDisioni di assunzione delle imprese attiDe nel settore. Nel solo 2014, le 11.161 assunzioni ad alto contenuto intellettuale, scientifico e tecnico, incidono per il 47,4d di Wuelle #omAlessi-amente Arogrammate. +n*in#idenza #Te sale Bino al 72?0% Aer le Bigure #Te rientrano nel perimetro delle professioni culturali propriamente dette, e cAe risulta comunque ben superiore a quella delle altre imprese eltra-culturali (20,9d).

65

Assunzioni delle imprese dal Sistema produttivo Culturale per livello professionale Anno 2014 (assunzioni non stagionalik Dalori assoluti e composizioni percentuali)

Livelli professionali Imprese della cultura

Altre imprese Totale di cui: professioni culturali

Valori assolutif HigA-sKill 11.161 7.359 72.962 Medium-sKill 6.924 451 143.349 Loc-sKill 5.459 2.407 133.535 TOTALE 23.544 10.217 349.846

Composizioni percentuali HigA-sKill 47,4 72,0 20,9 Medium-sKill 29,4 4,4 41,0 Loc-sKill 23,2 23,6 38,2

TOTALE 100,0 100,0 100,0 x Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli Dalori. Sulla base della classificazione delle professioni, per figure yAigA-sKilly si intendono quelle intellettuali, scientificAe e tecnicAek le ymedium-sKilly sono costituite dagli impiegati e dalle professioni del commercio e dei serDizik le yloc-sKilly riguardano le figure operaie e quelle non qualificate.

Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014 In linea con quanto precedentemente affermato, le professioni culturali pih ricAieste dalle imprese del Sistema ProduttiDo Culturale, secondo i programmi di assunzione per il 2014, sono senza du::io Wuelle #ollegate all*inBormati#a. dli analisti e Arogettisti di 3,;-K")& (2.440 assunzioni, pari al 10,4d del totale assunzioni del settore culturale), ma ancAe i tecnici programmatori (810 assunzioni), eDidenziano lo stretto legame cAe esiste tra tecnologia e cultura, soprattutto in relazione alle industrie creatiDe.

Professioni più richieste dalle imprese del Sistema Produttivo Culturale Anno 2014 (assunzioni non stagionalik Dalori assoluti e incidenze percentuali)

Professioni Assunzioni (valori assoluti)f

Incidenza % sul totale assunzioni

Analisti e progettisti di softcare 2.440 10,4 Contabili e professioni assimilate 1.080 4,6 Tecnici esperti in applicazioni 860 3,7 Tecnici programmatori 810 3,4 Tecnici della Dendita e della distribuzione 750 3,2 Registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi 590 2,5 Altre professioni tecnicAe 450 1,9 Altre professioni intellettuali e scientificAe 400 1,7 Operatori di appareccAi per la ripresa e la produzione audio-Dideo 380 1,6 Disegnatori industriali e professioni assimilate 320 1,4 Insegnanti di discipline artisticAe e letterarie 280 1,2 Specialisti nei rapporti con il mercato 260 1,1 Tecnici del marKeting 260 1,1 Professioni tecnico sanitarie - area tecnico assistenziale 250 1,1 x Valori arrotondati alle decine. Sono state esposte le professioni con almeno 200 assunzioni preDiste.

Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014

66

Competenze richieste dal Sistema Produttivo Culturale per settore e per titolo di studio 5nno 2014 (Wuote Aer#entuali di Bigure ri#Tieste Aer #ui Z indi#ata DimAortanza ele-ataK)

Sotto-comparti

Industrie creative

Industrie culturali

Patrimonio storico-artistico

Performing arts e intrattenimento Totale

Capacità comunicatiDa scritta e orale 39,7 44,0 51,1 47,1 42,8 Abilità nel gestire rapporti con clienti 27,7 44,3 34,1 33,2 37,4 Capacità di laDorare in gruppo 47,5 51,4 53,0 50,9 50,0 Capacità direttiDe e di coordinamento 18,2 22,3 22,3 19,7 20,6 Capacità di risolDere problemi 36,4 47,0 34,9 36,9 42,3 Capacità di laDorare in autonomia 48,0 45,8 38,2 38,9 45,9 Abilità creatiDe e dMideazione 19,5 20,4 18,3 28,6 20,7 Flessibilità e adattamento 41,9 42,0 31,6 46,1 42,1 Attitudine al risparmio energetico 14,6 12,4 14,4 16,1 13,5

Titoli di studio

Nessuna

formazione specifica

Yualifica di formazione o

diploma professionale

Livello secondario e

post-secondario

Livello universitario Totale

Capacità comunicatiDa scritta e orale 18,4 44,0 46,4 47,9 42,8 Abilità nel gestire rapporti con clienti 12,1 18,6 37,0 53,1 37,4 Capacità di laDorare in gruppo 40,6 53,5 45,4 61,4 50,0 Capacità direttiDe e di coordinamento 9,9 13,5 21,4 25,8 20,6 Capacità di risolDere problemi 22,9 28,8 39,3 58,1 42,3 Capacità di laDorare in autonomia 34,2 52,3 44,5 49,4 45,9 Abilità creatiDe e dMideazione 8,5 19,4 19,7 29,8 20,7 Flessibilità e adattamento 31,5 50,6 40,2 48,1 42,1 Attitudine al risparmio energetico 11,0 16,6 13,5 14,4 13,5 Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014

Nelle assunzioni non stagionali, emerge soprattutto la ricAiesta di figure professionali capaci di laDorare in gruppo (50,0d delle imprese interDistate dicAiara questo aspetto ad importanza eleData), in autonomia (45,9d), flessibili e con doti di adattamento (42,1d), noncAR di comunicatiDità, scritta ed orale (42,8d). DiDersamente, non particolarmente diffuse sono le ricAieste di figure professionali con capacità di direzione e coordinamento, cosp come di risparmio energetico (13,5d). Al crescere del liDello di studi ricercato, perg, le ricAieste aumentano, con particolare riguardo alla capacità di laDorare in gruppo e risolDere i problemi. AncAe la creatiDità X un fattore correlato con il titolo di studio, pur se su quote percentuali inferiori. Tale qualità AroBessionale? inBatti? Z ri#Tiesta nell*8?5% delle assunzioni di AroBili senza WualiBi#Te particolari, e nel 29,8d delle assunzioni di laureati. Le ricAieste di profili #$%&)!B0 appaiono quanto mai di interesse, soprattutto per i risDolti #Te l*attuale #risi determina sulle Aro:a:ilit0 di assunzione dei Aib gio-ani? #ome noto ridotte al minimo. In tal senso, X interessante osserDare come, rispetto alle altre imprese, le attiDità del sistema produttiDo culturale mostrano particolare interesse per gioDani

67

capaci di laDorare in gruppo (54,8d) e con attinenza al (),<'&/! 3,':*$4 (48,2d contro 32,4d). Il laDoro in autonomia e la capacità di gestire i rapporti con i clienti sono elementi cAe caratterizzano la ricAiesta di profili gioDanili tra le imprese culturali. In generale, la ricAiesta di qualità e competenze specificAe X pih alta e diffusa tra le imprese del Sistema ProduttiDo Culturale, e cig rispeccAia la maggior diffusione di assunzioni con eleData qualifica e professionalizzazione. Cig spiega, almeno in parte, la maggiore difficoltà nel troDare riscontro nelle esigenze qualitatiDe di assunzione, pari al 18,3d delle imprese attiDe nel settore, a fronte del 13,5d delle altre imprese.

Caratteristiche e competenze delle assunzioni giovanili del Sistema Produttivo Culturale Anno 2014 (assunzioni di gioDani #$%&) 30k composizioni d delle assunzioni non stagionali)

18,3

22,3

19,9

9,5

6,4

45,9

38,2

38,2

28,3

33,5

13,5

28,1

12,0

21,9

10,0

50,9

28,6

46,9

24,2

28,9

Difficoltà di reperimento

Esperienza nel settore

Esperienza nella professione

Nessuna formazione

Qualifica professionale

Diploma

Laurea

Tempo determinato e altri

Apprendistato

Tempo indeterminato

Caratteristiche

Altre imprese Imprese culturali

15,0

43,6

23,4

44,8

48,2

18,4

54,8

36,5

42,4

14,7

46,6

17,4

38,6

32,4

15,9

51,5

29,9

41,1

Attitudine al risparmio

Flessibilità e adattamento

Gestire rapporti con i clienti

LaDorare in autonomia

RisolDere i problemi

Direzione e coordinamento

LaDorare in gruppo

Gestire rapporti con i clienti

Capacità comunicatiDa

Competenze

Altre imprese Imprese culturali

Fonte^ Unioncamere - Ministero del LaDoro, Sistema InformatiDo Elcelsior, 2014

P*altro #anto? la-orare nel sistema Arodutti-o #ulturale oBBre maggiori oAAortunit0 di stabilizzazione, Disto e considerato come la quota di imprese cAe dicAiara di assumere in pianta stabile e a tempo indeterminato sia superiore a quella delle imprese complementari, e pih specificatamente pari al 33,5d (28,9d per le altre imprese).

3.1.9 Il turismo culturale e la capacità di attivazione della filiera culturale sulla spesa turistica

9*immenso Aatrimonio artisti#o e #ulturale disAoni:ile in Italia? #Te #omprende non solo musei e mostre, monumenti e cAiese, ma ancAe palazzi e centri storici, molti dei quali riconosciuti

68

Aatrimoni mondiali dall*+nes#o? raAAresenta il Aunto di Aartenza Aer un*esAerienza di -a#anza in cui il turista risulta immerso in paesaggi dal forte potere eDocatiDo e in cui si apre alla conoscenza oltre cAe di luogAi cAe raccontano di tempi e uomini, ma ancAe di tradizioni cAe sono espressioni di comunità locali. Il settore culturale diDenta, quindi, una componente cAiaDe nello sDiluppo di un territorio quando accanto alla presenza di attrattori quali musei e beni storico-#ulturali? -i Z un*adeguata oBBerta di strutture di accoglienza e di serDizi destinati al turista e la possibilità di integrare il soggiorno culturale con altre attiDità #Te sAaziano dall*enogastronomia al Bolilore? e #Te sono Binalizzate a rendere il turista non Aib mero osser-atore? ma atti-o Aarte#iAante dell*esAerienza di -iaggio. =i #omArende :ene #ome tutto il #ir#uito #ulturale Aossa? in Wuesto modo? in#idere sull*economia del territorio, in termini di attiDazione di spesa per le Disite e tutti i serDizi turistici connessi, con, quindi, un effetto moltiplicatiDo e trasDersale su tutti gli ambiti economici, e come, inoltre, in termini strategici, possa cercare di arginare la marcata stagionalità del turismo italiano mediante una -alorizzazione del Aatrimonio #ulturale in #Tia-e turisti#a? Bunzionale all*attrazione di Blussi turistici. Partendo dalle potenzialità del territorio, cAe dal punto di Dista culturale non comprendono solo il Aatrimonio delle grandi #itt0 d*arte? ma an#Te dei molteAli#i #entri minori Bino ad arri-are a Wuello dei piccoli borgAi, occorre capire quali sono i turisti potenziali, la logica dei loro comportamenti di Dacanza oltre cAe la loro capacità di spesa. fel 2013? se#ondo l*indagine sulla DL#3-,/&)! +")&! %&*! -#)*3-*! *$! J-"'*"K s-olta da Isnart Aer +nion#amere? il 13?3% dei turisti s#eglie l*Italia Aer#Tg moti-ati dall*interesse Aer il suo Aatrimonio artistico8culturale. Un turismo pih straniero (17,9d il peso dei turisti stranieri) cAe italiano (8,6d), in fase di ripresa rispetto allo scorso anno, ma ancora al di sotto dei Dalori del 2011. Un trend cAe riBlette Aro:a:ilmente l*assenza di Aoliti#Te atti-e di in-estimento nello s-iluAAo delle atti-ità culturali, creatiDe, artisticAe e della carenza di un efficace tutela e Dalorizzazione del nostro patrimonio, cAe rendano appetibili e tali da motiDare la scelta di un soggiorno nel Bel Paese.

Incidenza percentuale del turismo culturale in Italia Anni 2012-2013 (incidenze percentuali sul totale degli arriDi turistici)

Anni Italiani Stranieri Totale

2012 8,6 14,1 11,2

2013 8,6 17,9 13,3

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Una domanda, quella culturale, cAe si localizza nelle regioni centrali della Penisola (21,6d dei turisti culturalik 31d quelli stranieri), in cui accanto alle potenti località %)*:&) quali Roma e Firenze, si collocano molteplici centri minori disseminati tra MarcAe e Toscana. Seguono le località meridionali cAe, con un peso del 14,8d, riescono ad attirare i turisti (il 24,6d tra gli eltraeuropei) grazie alla riccAezza del patrimonio culturale (il 25d di quello nazionale70, tra musei, monumenti e aree arcAeologicAe) e le numerose tradizioni e rieDocazioni storicAe e popolari presenti sul territorio.

70 Fonte^ Mibact, Minicifre della cultura, anno 2013

69

Il ruolo del turismo culturale in Italia per nazionalità dei turisti Anno 2013 (incidenze percentuali sul totale degli arriDi)

Area geografica Italiani Stranieri

TOTALE Europei Extraeuropei Totale stranieri

Nord-ODest 8,0 15,8 7,6 15,1 11,6

Nord-Est 6,1 11,0 7,6 10,8 8,6

Centro 11,4 32,6 22,7 31,0 21,6

Mezzogiorno 11,6 19,8 24,6 20,4 14,8

ITALIA 8,6 18,1 16,0 17,9 13,3

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Il turista #ulturale? Aer il 61?6% Z di Aro-enienza euroAea? Ta un*et0 compresa tra i 30 e i 50 anni per oltre il 50d dei casi, pih di un quarto dei turisti, inDece, sono oDer 50. Diplomati (55d) o laureati (30d), i turisti culturali in Italia sono sposati con figli nel 45,4d dei casi o single (31,2dk pih del 41d tra gli eltraeuropei). Il 38,8d dei turisti Diaggia in coppia, gli italiani ancAe in famiglia con bambini piccoli a seguito (20,6d) o tra amici (17,2d). Viaggiatori solitari per il 12,4d (21,7d tra gli eltraeuropei), gli stranieri, in particolare, preferiscono Diaggiare ancAe in gruppo organizzato (10,5d). Si eDince, dunque, una Darietà di target di domanda con esigenze e capacità di spesa differenziate di cui i territori deDono tener conto^ dall*a##essi:ilit0? a Aer#orsi e serDizi ;"/*'I!,)*&$-&%? nell*otti#a di rendere il soggiorno #ulturale semAre Aib un*esAerienza memora:ile? altamente Aersonalizzato? interattiDo, tale da creare un Dantaggio competitiDo per i siti culturali Disitati, e, in una Disione pih integrata? Aer l*intero territorio con la sua rete di imprese.

70

Composizioni dei turisti culturali per classi di età, titolo di studio, stati civile e professione Anno 2013 (distribuzioni percentuali sul totale dei turisti culturali)

Italiani

Stranieri TOTALE

Europei Extraeuropei Totale stranieri

ETA’

18-20 anni 4,2 2,0 2,1 2,0 2,7 Da 21 anni a 30 anni 22,1 18,9 27,3 19,6 20,4 Da 31 a 40 anni 29,8 27,0 26,6 27,0 27,9 Da 41 a 50 anni 21,9 24,6 19,7 24,2 23,5 Da 51 a 60 anni 11,6 16,2 11,7 15,8 14,4 Oltre 60 anni 10,4 11,3 12,6 11,4 11,1

TITOLO DI STDDIO

Licenza elementare 1,3 1,1 0,6 1,1 1,2 Scuola media inferiore 14,1 13,9 10,7 13,6 13,8 Diploma superiore 53,5 56,3 51,0 55,8 55,0 Laurea 31,1 28,7 37,7 29,5 30,0

STATO CIVILE

Single 27,9 31,9 41,2 32,7 31,2 Sposato/conDiDente con figli 46,7 45,3 39,2 44,8 45,4 Sposato/conDiDente senza figli 24,3 21,6 19,3 21,4 22,3 Altro 1,0 1,2 0,3 1,1 1,1

PROFESSIONE

Occupato 67,9 68,8 71,7 69,0 68,6 Ritirato 7,8 9,1 8,9 9,1 8,7 Disoccupato/inoccupato 5,4 9,5 6,4 9,3 8,0 Casalinga 9,8 6,6 6,0 6,5 7,6 Studente 9,1 6,0 6,9 6,1 7,1

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

La compagnia del soggiorno del turista culturale Anno 2013 (distribuzioni percentuali sul totale dei turisti culturali)

Italiani

Stranieri TOTALE

Europei Extraeuropei Totale

Sono da solo/a 12,3 11,5 21,7 12,4 12,4

In coppia (senza bambini) 36,5 38,9 49,3 39,9 38,8

Con la famiglia `*$+'#3*!<"/<*$*!;*$,!"!\!"$$*a 20,6 17,2 5,7 16,1 17,6

Con la famiglia (*$+'#3*!<"/<*$*!,'-)&!"!\!"$$*a 7,6 8,3 4,1 7,9 7,8

Sono con amici 17,2 12,1 13,0 12,2 13,8

Sono con collegAi di laDoro/Diaggio di laDoro 1,9 1,0 0,0 0,9 1,2

Sono con un gruppo organizzato 4,0 11,0 6,2 10,5 8,4

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

71

Il processo decisionale del turista culturale cAe porta alla scelta della località di Dacanza passa attra-erso il je:. 9*analisi dei #anali di #omuni#azione? #Te in#idono nelle s#elte dei turisti in Italia? conferma la tendenza in atto cAe Dede una crescente influenza dei grandi circuiti di comunicazione e relazioni, sempre pih diretti Derso le nuoDe tecnologie. Se, mediamente, il 36,4d dei turisti71 utilizza internet per orientare la propria scelta e decidere di soggiornare in Italia, tale quota sale a circa il 45d quando si considerano i turisti culturali. Il ceb, quindi, diDenta sempre pih una Detrina di promo 8 commercializzazione del territorio grazie alla quale i Dari attori Aanno la possibilità di Dalorizzare le proprie risorse e proporre soluzioni di Diaggio pih Dantaggiose, segmentare la clientela e legare i propri serDizi a +,//#$*-*&3 di turisti, e #Te d*altra Aarte Aermette al turista stesso di Aromuo-ere i luogTi di -isita e di #ondi-idere l*esAerienza di -iaggio #Te? an#Te al termine del soggiorno, continua ad essere DiDa nei suoi ricordi. ;* #omArensi:ile #ome an#Te il sistema turisti#o #ulturale de::a di-enire Aib 3/")-, permettendo al potenziale turista di accedere ad una serie di informazioni cAe intercetti i suoi gusti, faciliti la sua Aermanenza? lo tenga legato all*esAerienza -issuta in modo da Barlo ritornare nuo-amente (si Aensi ad esempio alla presenza di portali tematici per la cultura e il turismo, alla possibilità di accedere alle informazioni su siti di interesse e agli eDenti in programma, di acquistare i biglietti per musei on line o card dedicate ai turisti e cittadini, alla presenza di canali ufficiali di tipo social).

I canali della comunicazione che influenzano la scelta del soggiorno del turista culturale Anno 2013 (possibili pih rispostek d calcolata sul totale turisti)

ITALIANI

STRANIERI TOTALE

Europei Extraeuropei Totale

Internet 35,6 51,4 27,2 49,2 44,8

J$;,)/".*,$*!3#!J$-&)$&-! 16,8 28,8 17,2 27,8 24,2 H;;&)-&!3#!J$-&)$&-! 14,0 14,0 8,3 13,5 13,6 >,+*"'!$&-K,)T! 6,8 8,8 4,2 8,4 7,9 @&+&$3*,$*!,$!'*$&!! 2,3 8,3 - 7,5 5,8

Consiglio/Racconti di amici/parenti/ familiari 41,5 29,2 27,8 29,0 33,1

<*ero gi0 stato/esAerienza Aersonale 25,2 10,8 25,2 12,1 16,3

<onsiglio dell*agenzia di -iaggi 2,9 10,6 0,5 9,7 7,5

Libri/Testi (non di turismo) 0,2 11,9 0,1 10,8 7,4

Attrazioni / eDenti culturali 4,4 6,3 11,0 6,8 6,0

Guide turisticAe 4,1 5,4 4,1 5,3 4,9

CatalogAi/Depliant di agenzie di Diaggi 3,0 3,2 4,5 3,3 3,2

Pubblicità 2,9 3,5 0,3 3,2 3,1

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

fell*am:ito dell*indagine +nion#amere 8 Isnart, tra i turisti culturali sono gli stranieri (49,2d), in particolare europei (51,4d), i maggiori fruitori del ceb, cAe utilizzano per reperire informazioni utili ad organizzare il soggiorno (27,8d), ad indiDiduare le offerte promozionali pubblicizzate (13,5d) e ad essere pih social utilizzando il tam-tam digitale cAe permette, in una sorta di piazza Dirtuale, di 71 Fonte^ OsserDatorio Nazionale del Turismo Unioncamere 8 Isnart^ Indagine sulla L#3-,/&)!+")& turisti in Italia, anno 2013

72

essere Aarte#iAi alla #ondi-isione (8?4%) e -alutazione dell*esAerienza di -a#anza (7,5d coloro cAe leggono le recensioni on line). Tra i canali pih tradizionali, oltre al passaparola tra conoscenti (29d), emerge Aer il turista euroAeo il ri#orso alla #onsulenza dell*agenzia di -iaggio e l*inBluenza sus#itata da libri (entrambi circa l*11% dei turisti euroAei)? mentre Aer gli eXtraeuroAei Z soArattutto l*esAerienza gi0 -issuta a -ei#olare la s#elta di ritornare nel luogo di soggiorno (25?2%). Il turista italiano, inDece, pur ricorrendo ad internet nel 35,6d dei casi, rimane pih ancorato ai canali tradizionali, facendosi ispirare nella scelta della Dacanza, dai racconti di amici e parenti (41,5d) e dalla conoscenza della località scelta percAR già Disitata (25,2d). Il bisogno di soddisfare i mutamenti della domanda di turismo, sempre meno di massa e pih orientata a fruitori esigenti e dagli interessi trasDersali, sta facendo emergere il nuoDo concetto di &h(&)*&$+&Z<"3&%! -,#)*3/? #Te imAli#a la ne#essit0 di andare oltre l*esAerienza di -iaggio Buga#e? allargandola nel tempo attraDerso un coinDolgimento intellettuale ed emotiDo in grado di #ontinuare an#Te doAo l*esAerienza stessa e in grado di stimolare la Bissazione del ri#ordo e della memoria. 5 #onBerma di #i[? l*analisi delle atti-it0 s-olte dai turisti #ulturali? una -olta giunti in Dacanza, eDidenzia una moltitudine di interessi cAe Danno oltre i luogAi strettamente legati alla cultura, ma cAe li spinge a scoprire i tratti tipici del territorio cAe spaziano dai i suoi ambienti e paesaggi, al folKlore, ai sapori della tradizione. 9*interesse per la cultura in senso stretto si manifesta nel 35,8d dei turisti cAe si recano nei musei (42,1d gli stranieri) e dal 18,1d cAe Disitano monumenti e siti arcAeologici (19,2d gli italiani), accanto ad una Darietà di attiDità cAe comprendono escursioni e gite (40,6d del totale turisti culturali), degustazione di prodotti tipici locali (30,6d) e partecipazione ad eDenti di tipo eno-gastronomico e folKloristico (rispettiDamente 8,9d e 8,2d del totale turisti). Nel dettaglio, il turista italiano predilige gli eDenti di tipo musicale (18,3d) e gli spettacoli teatrali (9,1d), mostrando interesse per le produzioni di artigiano locale cAe acquista nel 14,1d dei casi. Per gli stranieri, inDece, il soggiorno si diDide tra la pratica di attiDità sportiDe (17,9dk 30,5d gli eXtraeuroAei) e momenti di relaX in #entri :enessere (#ir#a l*8%)? mostrando interesse Aer gli e-enti di tipo religioso (6,1d) e lo sAopping (33d) cAe rappresenta un momento irrinunciabile per cAi sceglie le destinazioni italiane.

73

Le attività svolte dal turista culturale Anno 2013 (possibili pih rispostek incidenze percentuali sul totale dei turisti culturali)

Italiani

Stranieri TOTALE

Europei Extraeuropei Totale

Escursioni e gite 46,5 35,1 63,6 37,7 40,6 Visita di musei e/o mostre 22,7 41,2 51,2 42,1 35,8 Degustazione prodotti enogastronomici locali 36,0 27,9 29,0 28,0 30,6 SAopping 24,9 33,4 29,6 33,0 30,4 Visita a monumenti e siti di interesse arcAeologico 19,2 18,0 13,7 17,6 18,1 AttiDità sportiDe 15,5 16,7 30,5 17,9 17,1 Spettacoli musicali 18,3 13,5 11,5 13,3 15,0 5#Wuisto Arodotti dell*artigianato lo#ale 14,1 9,3 3,6 8,8 10,5 Partecipazione a eDenti enogastronomici 9,7 8,9 3,8 8,4 8,9 Partecipazione a eDenti folKloristici 9,3 7,2 11,8 7,6 8,2 Partecipazione a spettacoli teatrali o cinematografici 9,1 6,0 5,4 6,0 7,0 Visite a Centri benessere (saune ecc.) 4,0 8,2 5,3 7,9 6,7 EDenti religiosi 4,5 6,7 0,1 6,1 5,6 Partecipazione a conDegni, congressi o fiere 5,5 4,8 2,5 4,6 4,9 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Nel 2013 il turista culturale cAe soggiorna in Italia mostra una capacità di spesa maggiore rispetto agli altri turistiC una sAesa giornaliera #Te ammonta a #ir#a 52 euro Aer l*alloggio e 85 euro Aer spese eltra sul territorio contro una spesa media di, rispettiDamente, 47 euro e 75 euro72.

Spese sostenute dal turista culturale Anno 2013 (Dalori in euro)

Spesa media a persona Italiani Stranieri

TOTALE Europei Extraeuropei Totale

Viaggio A/R 96,64 191,70 832,71 250,53 191,80

Alloggio (media giornaliera) 47,48 55,21 54,57 55,15 52,40

Spesa sul territorio (media giornaliera) 80,25 87,65 77,07 86,69 84,60

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Tra le maggiori Doci di spesa emergono quelle del comparto ristoratiDo (77d dei turisti per una spesa media giornaliera di circa 20 euro) ed effettuate in bar/caffX/pasticcerie (70,6d, circa 7 euro). Seguono gli acquisti nel settore agroalimentare^ il 54,6d dei turisti spende quotidianamente, in media, 21 euro in cibi e beDande al supermercato, mentre il 36,4d in prodotti enogastronomici tipici (circa 9 euro al giorno). Nel settore manifatturiero gli acquisti di produzioni artigianali tipici coinDolge il 20d dei turisti con una spesa giornaliera di 9euro. Tra i turisti stranieri emergono le spese in acquisti di abbigliamento (43,2dk 20 euro al giorno) e calzature (24,4dk 22 euro) e quelle relatiDe al settore culturale in senso stretto, per biglietti/card d*ingresso ai musei (41?6% Aer 12 euro)? Aer le -isite guidate (18%? 7 euro) e nei :ooisToA dei musei (13,2d, 8 euro).

72 Fonte^ OsserDatorio Nazionale del Turismo Unioncamere8Isnart^ Indagine sulla L#3-,/&)!+")& turisti in Italia, anno 2013

74

Principali voci di spesa sostenute dal turista culturale Anno 2013 (Dalori assoluti in euro e incidenze percentuali dei rispondenti)

Voci di spesa Spesa media giornaliera a

persona (in euro) Yuota % di turisti che

effettuano la voce di spesa Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

PDBBLICI ESERCIMI Ristoranti, pizzerie 17,30 20,79 19,78 69,4 80,9 77,2 Bar, caffX, pasticcerie 6,22 7,23 6,91 68,3 71,7 70,6

A6ROALIMENTARE Cibi e beDande acquistati in supermercati e negozi 23,84 19,17 20,81 59,5 52,2 54,6 Acquisto di prodotti enogastronomici tipici 11,47 7,56 8,67 32,1 38,4 36,4

ABBI6LIAMENTO Acquisti di abbigliamento 18,87 19,45 19,30 32,2 43,2 39,7 Acquisti di calzature, accessori 20,29 21,51 21,24 14,6 24,4 21,2 Acquisto di abbigliamento per la pratica di sport 10,81 18,36 16,41 4,0 5,5 5,0 Acquisto di calzature per la pratica di sport 11,65 16,48 14,92 2,6 2,6 2,6

ATTITITA’ RICREATITE Biglietti/card, musei e monumenti 15,37 12,27 12,98 26,0 41,6 36,6 AttiDità ricreatiDe (cinema, discoteca, etc.) 18,26 18,59 18,48 27,1 24,0 25,0 Spettacoli teatrali, concerti, etc. 8,43 7,28 7,71 20,8 16,3 17,8 Visite guidate 5,25 6,86 6,60 7,2 17,8 14,4 BooKsAop nei musei 4,21 7,63 7,21 3,9 13,2 10,2 Stabilimenti balneari 12,88 10,95 11,56 6,6 6,8 6,8 SerDizi benessere 32,77 18,70 25,42 8,5 4,4 5,8 Audioguide nei musei 5,18 10,53 8,59 6,3 5,3 5,6 SerDizi cure termali 24,08 11,69 16,05 0,9 0,8 0,9

TRASPORTI PDBBLICI Trasporti pubblici/tali 13,16 13,21 13,20 29,8 48,8 42,7 ParcAeggi 7,72 6,44 7,04 4,9 2,7 3,4

ALTRE INDDSTRIE MANIFATTDRIERE Acquisti di gioielleria, bigiotteria, orologeria etc. 16,01 16,17 16,13 8,6 13,6 12,0 Acquisti di prodotti artigianali tipici 9,64 8,42 8,85 21,7 19,0 19,9 SouDenir 7,71 6,90 7,12 26,3 34,6 31,9 Altro sAopping 7,95 6,22 6,84 7,2 6,1 6,5 Igiene personale e salute 11,49 11,94 11,75 23,0 15,9 18,2 Altre spese 31,75 12,27 26,00 2,9 0,6 1,3 Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

In termini di impatto economico sul territorio X stato possibile stimare la quota di spesa attiData dal turismo culturale73. Da un Dalore pari a 73 miliardi di euro generato dai flussi turistici nel 2013, la componente attivata dalle industrie culturali i quantificabile in 26,7 miliardi di euro, pari a oltre un terzo del totale della spesa turistica del 2013 stimata sul territorio italiano. Pih precisamente si arriDa a Dalutare una quota pari a 36,5d, in linea con il dato stimato nel 2012 (26,4 miliardi di euro). A liDello territoriale, il Centro e il Nord- ODest si confermano le aree con una maggiore quota di spesa turistica attiData dalle industrie culturali, con un Dalore cAe oltrepassa i quaranta punti percentuali (rispettiDamente 43,0d e 41d)k nel Nord-Est, inDece, la quota si assesta intorno ai trentacinque punti percentuali (35,2d), mentre risulta ancora inferiore la (&);,)/"$+& del Mezzogiorno (29,7d).

73 Partendo dalle elaborazioni realizzate da Unioncamere-Isnart per l*csser-atorio fazionale del 3urismo inerenti la sAesa turistica italiana.

75

Spesa turistica attivata dall’industria culturale Anno 2013 (Dalori assoluti e incidenze percentuali)

36,5%

63,5%

Spesa attiData dallMindustria culturale Spesa non attiData dallMindustria culturale

26,7 miliardi di euro

46,3 miliardi di euro

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

Le regioni Dedono un ruolo di atti-azione dell*industria #ulturale diBBerenziato sulla sAesa dei turisti? in cui primeggiano le MarcAe, regione in cui la metà della spesa turistica X attribuibile ad attiDazione culturale (49,8d), seguita a un decimo di punto dal Friuli-Venezia Giulia (49,7d), dal 9azio (47?9%)? dal Viemonte (47?2%) e dalla 9om:ardia (45?5%). Vib modesta Z in-e#e l*atti-azione in Liguria (28,1d), Sicilia (26,2d), Trentino-Alto Adige (26,0d), Valle dMAosta (23,4d) e Sardegna (22,7d). Se per le ultime tre regioni cig X giustificabile da una attiDazione legata maggiormente ad attrattiDità paesaggisticAe, per la Sicilia e la Liguria sembra Di siano ancora ampi margini di sfruttamento delle dotazioni di risorse culturali e di imprenditoria ad esse collegata. 9*aAAro##io su base comunale adottato per la realizzazione delle elaborazioni consente di isolare i sottoinsiemi di comuni aDenti caratteristicAe turisticAe simili, oDDero le noDe tipologie di #ir#os#rizioni turisti#Te deBinite dall*Istat. Tra queste, spiccano per capacità di attiDazione i due cluster dei comuni italiani definiti come città d*arte e degli altri #omuni non #lassiBi#ati? #Te assor:ono #ias#uno Wuasi 7 miliardi di euro di sAesa turisti#a atti-ata dall*industria #ulturale? -alore #orrisAondente a Aib di un quarto del dato nazionale. 7isAetto alla media #itata? Aari al 36?5%? il #ontri:uto della sAesa atti-ata dall*industria #ulturale raggiunge Aer le #itt0 d*arte il 42?4% del #omAlesso dei #onsumi turisti#i? mentre Aer quanto riguarda gli altri comuni non classificati tale indicatore si ferma tre punti pih sotto. 3ra le altre tiAologie Aer le Wuali l*industria #ulturale sem:ra Aortare unaatti-azione suAeriore alla media spiccano le località montane, cAe raccolgono 1.221 comuni, in cui si stimano 3,9 miliardi di euro di sAesa turisti#a as#ri-i:ile all*industria #ulturale? Aari al 37% del totale. Quote di attiDazione pih basse caratterizzano inDece le località termali (30,8d) e quelle marine (30,4d), probabilmente pih concentrate sulle specificità della loro offerta e una spesa attiData maggiormente da altri fattori.

76

Spesa turistica attivata dallhindustria culturale per regione e ripartizione geografica Anno 2013 (Dalori assoluti, composizioni e incidenze percentuali sul totale spesa turistica)

Regioni Spesa attivata dallhindustria culturale

Valori assoluti (milioni di euro)

Incidenze % sul totale nazionale

Incidenze % sul totale della spesa turistica

Piemonte 1.796 6,7 47,2 Valle dMAosta 187 0,7 23,4 Lombardia 3.359 12,6 45,5 Trentino-Alto Adige 1.619 6,1 26,0 Veneto 3.120 11,7 39,5 Friuli-Venezia Giulia 745 2,8 49,7 Liguria 936 3,5 28,1 Emilia-Romagna 2.494 9,3 35,6 Toscana 2.280 8,5 36,6 Umbria 282 1,1 36,9 MarcAe 888 3,3 49,8 Lazio 3.051 11,4 47,9 Abruzzo 626 2,3 37,2 Molise 103 0,4 33,3 Campania 1.097 4,1 29,7 Puglia 1.030 3,9 32,6 Basilicata 182 0,7 37,0 Calabria 974 3,7 32,9 Sicilia 1.327 5,0 26,2 Sardegna 579 2,2 22,7 Nord-Ovest 6.278 23,5 41,0 Nord-Est 7.964 29,9 35,2 Centro 6.514 24,4 43,0 Mezzogiorno 5.919 22,2 29,7 ITALIA 26.674 100,0 36,5

Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

9a sAesa turisti#a deri-ante dall*industria #ulturale nelle di-erse realt0 ur:ane? in Aarti#olare risAetto all*amAiezza demograBi#a dei #omuni? assume un asAetto di rilie-o Aer #aAire la propensione di ciascun territorio ad attiDarsi nel settore culturale, a prescindere dalla sua #onnotazione Aib o meno turisti#a? e l*aAAeal #Te ries#e a sus#itare al turista interessato alla storia e ai sapori di quei luogAi, indipendentemente dalla presenza di un*oBBerta #ulturale di-ersiBi#ata? Wuale Aotre::e essere Wuella delle grandi #itt0 d*arte. 9*analisi della #aAa#it0 di atti-azione in :ase alla dimensione demograBi#a sem:ra assumere una forma ad U, facendo emergere un ruolo importante della componente culturale nei comuni fino a 2.000 abitanti, per poi scendere e risalire nella quota nei centri urbani medio-grandi (50 mila-100 mila abitanti), raggiungendo, infine, i massimi liDelli nelle grandi realtà metropolitane con pih di 500 mila abitanti.

77

Yuota di spesa turistica attivata dallhindustria culturale per dimensione demografica dei comuni Anno 2013 (incidenze percentuali sul totale spesa turistica)

45,7

41,1

36,7

34,135,0 35,6 35,1

33,535,0

33,1

34,837,3 37,0

33,4

40,5

33,6

36,5

46,7

25,0

36,5

N.B. La linea rossa rappresenta la media italiana (36,5d). Fonte^ elaborazioni su dati Unioncamere

78

3.2 6eografie

INDDSTRIE CREATIVE 3.2.1 Design: un driver dell’economia italiana74 Il design rappresenta un modus operandi non solo legato alla risoluzione di problemi estetici, ma alla #aAa#it0 di gestire e risol-ere Aro:lemi #omAlessiC dall*ideazione di nuoDi prodotti, all*indi-iduazione di nuo-i mer#ati? Bino alla ri#er#a di nuo-i signiBi#ati. ruesta a##ezione Z particolarmente adeguata al design italiano, capace di dare Dita ad oggetti quotidiani cAe incorporano un Dalore culturale prima cAe economico. Il premio Nobel Paul frugman sostiene cAe dopo pih di due secoli la spinta economica della se#onda ri-oluzione industriale si Z esaurita? e #on essa Z Binita an#Te l*idea dello s-iluAAo permanente, sia economico sia sociale75. frugman, e prima di lui Larr: Summers Ministro dell*e#onomia +=5? giunge alla #on#lusione #Te da Aare##Ti de#enni la #res#ita reale dell*e#onomia ameri#ana (e Wuindi dell*c##idente) Z Arossima allo zero? e #Te Z molto Aro:a:ile #Te do-remo riabituarci a una condizione di sDiluppo molto lento e molto simile ai secoli pre seconda riDoluzione industriale. Le diDerse ragioni per cui si X determinata questa crisi storica esulano dal tema di questo scritto, perg almeno una cAe Aa effetti diretti sul design, Dale la pena citarla^ la sempre maggiore disuguaglianza cAe Aa inflitto un ridimensionamento drammatico della classe media in Occidente. Basta pensare cAe i benefici della crescita americana degli ultimi decenni X andata nelle mani dell*1% Aib ri##o della AoAolazione #Te? Aer sua natura? accumula molto e spende molto meno di quanto Aa sottratto alla riccAezza collettiDa prodotta, per cui quella stessa abbondante riccAezza non Diene impiegata in altrettanti inDestimenti produttiDi. La sempre maggiore Aolarizzazione dell*e#onomia in c##idente Aa certamente influito, ad esempio, sulla percezione generale del design come lusso, allontanandolo sempre pih dalla sua ragione storica di cultura propria della classe media. Verso l*alto a::iamo il lusso dell*alto artigianato e dei grandi :rand? Derso il basso abbiamo IKea. Il design, cAe con la produzione industriale prometteDa innoDazione creatiDa e funzionalità, unitamente a innoDazione tecnologica nei materiali e nei processi, cAe fine farà se la platea dei suoi consumatori si riduce sempre pihq Ma se questa idea di design, nata in un preciso momento storico e tarata sulle caratteristicAe della classe media della società in cui si X sDiluppata, sta oggi assumendo nuoDe connotazioni, altre classe medie stanno emergendo in altri Paesi del mondo. u proprio in questi nuoDi mercati cAe il design come produzione culturale della classe media Aa ancora possibilità di crescita. Oggi si fa un gran parlare di design e tutti i giorni appaiono innoDazioni cAe ci proiettano in un mondo tecnologico 3&/()& ,'-)&6! cAe sottende un*idea ottimisti#a di ArosAerit0 Butura Aer tutti. 5l#uni e#onomisti #Te analizzano la Wuestione dell*oBBerta e non della domanda? #ome vrugman? sostengono cAe la produzione riferita al digitale Aa grandi effetti sociali, ma cAe la sua spinta reale sulla produttiDità si X fermata a un paio di decenni fa e cAe certamente non produce gli effetti

74 Realizzato in collaborazione con Carlo Forcolini - Direttore scientifico IED. 75 Pi Batto? le :olle sAe#ulati-e #Te Tanno Batto imAlodere l*e#onomia mondiale (l*ultima delle Wuali la crisi dei subprime) Tanno a-uto l*eBBetto Aaradossale di ri-Ditalizzare solo apparentemente (nel senso di un sostegno drogato dei consumi) l*e#onomia ameri#ana e di #onseguenza Wuella mondiale? Aer Aoi #ondurla al tra#ollo generale.

79

straordinari della seconda riDoluzione industriale. Queste considerazioni, di stretta osserDanza economica, non colgono la portata riDoluzionaria sul piano sociale delle innoDazioni tecnologicAe. Di fatto queste tecnologie sono un supporto per i ricercatori cAe faDoriranno certamente, come già sta a--enendo? le in-enzioni di nuo-i materiali e l*aAertura di s#enari del tutto inediti do-uti alle nano-tecnologie. Fattori questi ultimi cAe aDranno un impatto in tutti gli ambiti industriali e cAe costringeranno i designer (come in parte stanno già facendo) a ridisegnare il mondo secondo parametri più complessi quali^ O,)/"!&3-&-*+"!&! 3&$3,)*"'&, O#$.*,$&]*! "))*++0*-&, L,/#$*+".*,$&!(entrata ormai di prepotenza in ogni ambito del progetto) e!>,3-&$*<*'*-8!"/<*&$-"'&]@&+I+'&!'*;&!&!)*#3,. In un mondo abitato da 7 miliardi e mezzo di persone cAe, ogni giorno in misura crescente X cAiamato a troDare soluzioni innoDatiDe di fronte alla scarsità delle risorse e alla crescita dei rifiuti, la sBida Aosta dalla sosteni:ilit0 Ta aAerto un #amAo d*azione enorme Aer il design. In Wuesto ambito, il concetto cAiaDe cAe si sta facendo strada X quello del '*;&!+I+'&!"33&33/&$-!o Dalutazione del ciclo di Dita, ossia un metodo cAe fornisce indicazioni su come progettare un oggetto -eriBi#ando i Aro#essi di Aroduzione? d*uso e di dismissione. IndisAensa:ile in Wuesto senso Z la funzione dell*eco-design, grazie al quale X possibile concepire prodotti cAe durino nel tempo, cAe siano costituiti da componenti identificabili e separabili, in modo da poter essere facilmente disassemblati e riciclati, e la cui realizzazione ricAieda meno energia e materie prime. In questo #amAo l*Italia Ta saputo accreditarsi a liDello mondiale per la capacità dimostrata di incorporare queste istanze ambientali nel sistema produttiDo nazionale, cAe fa perno sul settore maniBatturiero. 9a green e#onomF Z di-entata inBatti uno dei Aunto di Borza dell*inno-azione made in Ital:. u cosp cAe le lampade cAe Aanno fatto la storia del design troDano nuoDa Dita grazie alle :ioAlasti#Te Arodotte #on gli s#arti di la-orazione dell*industria alimentare. 9*azienda altoatesima FLOS, ad esempio, Aa lanciato sul mercato il primo prodotto al mondo realizzato con la bio plastica PHAs, biodegradabile in acqua al 100d. C*33!>*33*, la lampada disegnata nel 1991 da PAilippe StarcK e di-entata un*i#ona nel design dell*illuminazione? Binora realizzata in Aoli#ar:onato? oggi Z disponibile in bio-plastica, ottenuta dai residui di produzione dello zuccAero da barbabietola e canna. Materiali e strutture innoDatiDi, cAe permettono di dare Dita a forme inedite 8 ora esilissime e minimali, ora morbide e fiabescAe 8 e a sorprendenti effetti luminosi e #romati#i. 7i#orre all*uso di materiali ecosostenibili ancAe la serie di lampade J$ZD*, realizzata per Artemide dal fasAion designer Isse: Mi:aKe con una fibra riciclata (ricaData da bottiglie di Pet), cAe al risparmio energetico unisce la capacità di creare atmosfere rarefatte e sognanti, oltre alla possibilità di essere trattata come il tessuto di un abito, ottenendo effetti cAe ricordano gli origami. Ma ancAe sorgenti luminose sempre pih efficienti^ Artemide Danta infatti collaborazioni con il Politecnico di Milano in Arogetti tesi a migliorare l*eBBi#ienza dei Arodotti. fe Z un esemAio >,'")![)&&, la lampada solare a Led progettata da Ross LoDegroDe, scelta per illuminare la piazza progettata da Gae Aulenti nel complesso di Porta NuoDa a Milano. Il progetto X un tentatiDo riuscito di far conDergere le te#nologie Aib a-anzate #on le esigenze esteti#Te dello sAazio ur:ano? attra-erso l*uso di energie rinno-a:ili. =i tratta di un al:ero sinuoso #on DBruttiK e#ologi#amente intelligentiC le :olle #on i Led si illuminano di notte grazie alla luce solare accumulata durante il giorno dai pannelli solari. cltre all*illuminote#ni#a? all*interno del maniBatturiero? an#Te l*industria del legno-arredo X sempre Aib imAegnata nell*e#o-design. Pioniere di questo approccio in Italia X Valcucine^ fin dagli anni cttanta? l*azienda di Vordenone Ta Auntato su alta gamma e e#o#omAati:ilit0? mettendo a Aunto innoDazioni cAe poi si sono diffuse in tutto il comparto. u sua la cucina in alluminio e Detro

80

temprato, totalmente riciclabile e a zero emissioni. Mutuando una tecnologia dal settore automobilistico, Valcucine Aa lanciato C&++"$*+", un sistema riDoluzionario di cucina dematerializzata, progettata utilizzando soli ripiani e cestoni. AncAe le innoDatiDe ante in tessuto e in metallo sono dematerializzate grazie ai minimi spessori e utilizzi di materiale^ un telaio riDestito nelle prime e uno spessore di 2mm per le seconde. Nessun utilizzo di colle e, dunque, nessuna traccia di formaldeide. C&++"$*+"!Diene proposta inoltre con un particolare piano in @DZiZ>[HAD, un materiale biocomposito di carta riciclata post-consumo e resina naturale, residuo fibroso della macinazione e spremitura della canna da zuccAero. La cucina X progettata per essere riutilizzabile al 90d e riciclabile al 100d. 5n#Te nel #omAarto degli a##essori #*Z #Ti Ta Bo#alizzato l*attenzione sul Bine -ita dei Arodotti? come Carmina Campus, marcAio creato alla fine del 2006 da Ilaria Venturini Fendi per realizzare borse, accessori e mobili, per i quali Dengono utilizzate materie prime di riuso. Il Knoc-Aoc di Ilaria, come designer di accessori di alta gamma, Diene impiegato per la realizzazione di pezzi unici ed originali. I #amAi di aAAli#azione dell*e#o-design sono numerosi e abbracciano tutti i settori cAe Aanno fatto il successo del made in Ital:, compreso quello della ceramica. u possibile, ad esempio, sfruttare i riDestimenti ceramici come superfici per la produzione di energia rinnoDabile^ X questo il caso dell*integrazione del Boto-oltai#o nella Aiastrelle. Si tratta di un settore di applicazione in grande BermentoC l*eBBetto -iene ottenuto in#aAsulando nella suAerBi#ie della Aiastrella uno strato fotoDoltaico attiDo, costituito da silicio amorfo. In questo modo, il pannello fotoDoltaico diDenta un componente del design ar#Titettoni#o dell*ediBi#io e Au[ essere utilizzato Aersino nelle aree di interesse storico. Una casa interamente riDestita con simili piastrelle X in grado di produrre almeno il 30% dell*energia ne#essaria agli aAAartamenti in essa osAitati. Fra le prime lastre ceramicAe fotoDoltaicAe, lanciate già da un paio di anni, ci sono ="/*$"/!D$&)4*"!del 6ruppo Sbstem e F&)'*-&!FG!dell*azienda Cotto DEste. Queste innoDazioni in progress!e questa nuoDa progettualità!non sono an#ora l*in-enzione della lampadina ma il metodo della loro ricerca e gli stessi esiti sono un aspetto peculiare della nuova era industriale, cAe Aa modalità scientificAe, artisticAe, sociali e comunicazionali mai Diste prima, e i cui esiti X difficile preDedere con i criteri del passato.! Era in cui il manifatturiero X tornato a riDestire un ruolo assolutamente centrale, poicAR uniDersalmente riconosciuto come fonte inesauribile di conoscenza. Sia percAR dalle imprese manifatturiere Diene effettuata la maggior parte della ricerca, di base e applicata. Sia percAR lo stesso fare, cioX il produrre, propone miglioramenti e aDanza soluzioni nei processi e nei prodotti. Per questa ragione, troppo trascurata in passato, i maggiori goDerni dei Paesi aDanzati, a cominciare dagli Stati Uniti, si stanno impegnando al rilancio del proprio manifatturiero e a cercare di rimpatriare parte delle produzioni delo#alizzate Aer trarre -antaggio da minori #osti del la-oro e am:ientali. In Wuesto s#enario l*Italia gioca un ruolo di primo piano nel mondo^ grazie al suo tessuto di piccole imprese artigiane, capaci di performance unicAe dal punto di Dista tecnologico ed innoDatiDo, X uno dei soli cinque Paesi al mondo a poter Dantare un surplus manifatturiero superiore ai 100 miliardi di dollari e ad essere tra i Paesi pih competitiDi per quasi mille prodotti. Il 5#*% cAe fa la differenza del nostro modello imprenditoriale X la capacità di far cooperare artigianato, industria e designer in una modalità cAe per ora non Aa riDali nel mondo. Ecco percAR X diDentato un fattore ineludibile conferire un ruolo strategi#o al design e all*insieme della atti-it0 #reati-e nella Aoliti#a industriale del Vaese. fon solo

81

per la sua popolarità e incidenza economica (2,7d del PIL76), ma soprattutto per la sua capacità di diffondere #onos#enza ed inno-azione nell*intero sistema e#onomi#o. +n*assunzione di ruolo della politica importantissima per alcune ragioni. La prima X cAe, malgrado il design italiano sia celebrato in tutto il mondo, in Italia X ancora una cultura minoritaria ed elitaria. La seconda X cAe nei Paesi aDanzati lo Stato X il primo cliente delle imprese design oriented,!contribuendo al loro sDiluppo a all*imAlementazione della #ultura del design a li-ello nazionale. 9a terza Z #Te Wuesto tiAo di imprese mantengono un indotto artigianale di piccole e micro imprese importantissimo per l*e#onomia e la soAra--i-enza e#onomi#a di interi territori. 9a Wuarta Z #Te Wueste aziende -endono dal 50% all*80% dei loro Arodotti all*estero. InBine? in Italia Wuello #Te -iene #Tiamato >*3-&/"!M&3*4$! non X per nulla un sistema, bensp un insieme di attiDità e iniziatiDe, a Dolte daDDero straordinarie, cAe si muoDono motu proprio. UniDersità, imprese, progettisti, distributori, editori, associazioni ecc. operano fuori da un quadro di riferimento strategico in grado di coordinare le Darie forze in campo. ;nri#o Roretti? do#ente all*+ni-ersit0 della <aliBornia a 1erieleF? sostiene #Te Dil modo Aib eBBi#a#e per creare posti per i laDoratori meno qualificati X attrarre imprese Ai-tecA con dipendenti altamente qualificatiCdd!percAR per ognuno di questi dipendenti, si creano cinque posti di laDoro non qualificati. Barbieri, camerieri, fattorini, parcAeggiatori e ancAe designer, sono al traino, se#ondo l*e#onomista italiano? di ingegneri sAe#ializzati nelle alte tecnologie informaticAe.!Sostiene semAre Roretti? #Te Aer a-er Aerso l*Italia due industrie Bondamentali #ome Wuelle del #omAuter e della farmaceutica, il nostro Paese riscAia di diDentare un insieme di città e distretti industriali in lento declino rispetto ai pih aDanzati Paesi europei. PreDisioni infauste cAe perg non tengono conto di al#uni Battori #Tia-e. InBatti? se Z -ero #Te l*Italia Ta Aerso al#une industrie strategi#Te? Z Aur -ero cAe X ancora tra le prime dieci potenze industriali del mondo. Inoltre, Moretti non Daluta un fattore importantissimo^ la Storia di un Paese cAe, unito soltanto da un secolo e mezzo, Aa generato saperi multiformi in un contesto geografico lungo e stretto doDe le prossimità delle diDersità territoriali e culturali costituiscono un caso unico al mondo, a differenza degli Usa cAe Aanno una storia recente e #Te si s-iluAAano orizzontalmente su un territorio #Te Z #ir#a 32 -olte l*Italia. +n terzo Battore Z l*a:ilit0 di un Vaese a:ituato a imAortare materiali Aer trasformarli con intelligenza e bellezza per ri-enderli agli stessi Bornitori d*origine. 9a sotto-alutazione di Wuesti Battori imAedis#e al nostro autore, di considerare il design (e in genere la creatiDità non necessariamente Ai-tecA) come un vero e proprio asset economico in sj, a differenza degli Stati Uniti doDe il design X considerato gregario ai grandi asset industriali? artigianato a Aarte. 9*a##ordo stretto Wuest*anno Aer la realizzazione dei 6oogle 6lass tra il gigante americano e Luxottica, leader mondiale nella produzione e distribuzione di occAiali sportiDi e di lusso, X emblematico da questo punto di Dista. Se Z -ero #Te a::iamo Aerso il treno dell*inno-azione te#nologi#a nello s-iluAAo della maggior Aarte dei dispositiDi protagonisti della nostra Dita quotidiana (pc, smartpAone e tablet), quando la tecnologia si fa indossabile, ricerca lo stile italiano. Google Aa scelto di affidarsi a Lulottica percAR conDincere le persone ad indossare un computer sul Diso X un problema di moda, pih cAe di innoDazione tecnologica. Le due aziende formeranno cosp una squadra multidisciplinare dedicata a design, sDiluppo, strumentazione e ingegneria dei prodotti Glass, per unire moda e lifest:le allMinnoDazione tecnologica.

76 Il dato non tiene #onto solo del design #ome Aroduzione di stile? ma an#Te dell*ar#Titettura? della #omuni#azione e :randing e dell*artigianato. 77 Moretti Enrico, ="!$#,:"!4&,4)";*"!%&'!'":,),, Mondadori, 2013.

82

Inoltre, a differenza degli USA, per ogni dipendente delle fabbriche design oriented italiane si valutano altrettanti sette lavoratori nelle piccole imprese del territorio. Certo, i distretti italiani sono in una diBBi#ile transizioneC tra il Dnon Aib e il non an#oraK78. Progettare e 3"(&)!;")& un buon prodotto non basta pih, se il territorio non si contamina con le metropoli, i saperi analogici dei maestri artigiani con le tecnologie digitali. Il motore di questa fase transitoria X lo stesso di sempre^ la cultura del progetto. Una cultura cAe Aa dilatato enormemente i suoi confini. E se la prossimità territoriale e l*estensione glo:ale della rete sono la #ondizione oAerati-a an#Te dei /"T&)! (il fenomeno pih Disibile della metaformosi in atto, in quanto riDoluziona i modi della produzione e della Dendita), esistono altresp una quantità di nuove professioni, dal M*4*-"'! C&%*"! C"$"4&) all*J$-&)"+-*,$ M&3*4$&), dal [)"$3!C&%*"!2),%#+&) all*_,3(*-"'*-I!M&3*4$&), solo!per citarne alcune, di cui solo recentemente si X iniziato a parlare e i cui protagonisti sono i gioDanissimi natiDi digitali. VroBessionisti in grado di Aassare da una AiattaBorma all*altra? dalle immagini ai testi? dalla musi#a ai Dideo, figure dalle competenze poliedricAe cAe deDono gestire forme di progetto complesse. Queste nuoDe proBessioni saranno semAre Aib ri#Tieste dall*enorme mer#ato dei Redia. Ver questo, il loro inserimento nel mondo del laDoro sarà del tutto lineare. Si tratta infatti di competenze utili a migliorare un sistema forte nella produzione, ma tradizionalmente debole nella distri:uzione. ;##o #Te l*Italia a-anza an#Te su un Bronte in #ui? Bino ad oggi? era rimasto indietroC il design dei servizi. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le realtà e i soggetti cAe sDiluppano modelli pih conDincenti per le Dendite al dettaglio (retail) e sAerimentano le -ie dell*e-commerce. La Dendita attraDerso lo 3/")-!/")T&-!Z? inBatti? l*altra met0 del #ielo Aer #oloro #Te Bino ad oggi Tanno considerato la questione solo dal punto di Dista del progetto e della produzione. Per questo tipo di mercato serDono competenze nuoDe, percAX la Dendita Dia Internet, se non X riferita a brand famosi, non risponde nR ai criteri nR alle strutture tradizionali del marKeting. u daDDero semplicistico pensare cAe basta fare un sito e poco pih per essere sulla Rete e inseguire il miraggio della drastica riduzione del prezzo di Dendita finale. Quello cAe non Da scordato sono le tre regole d*oro del marieting onlineC essere Aresenti online? #oin-olgere gli utenti e #reare #omunit0. fon dimenticando mai cAe Tcitter, FacebooK e tutti i social sono portatori di emozioni (positiDe o negatiDe) e cAe la promozione negli 3/")-!/")T&-!aDDiene attraDerso la pubblicità generata dagli utenti. Quello cAe offrono le nuoDe piattaforme non X solo una Detrina doDe acquistare i prodotti, ma ancAe luogAi doDe creare inedite relazioni (tra consumatori, tra produttori e consumatori, tra produttori e fornitori, etc.), doDe ci si sente parte di una comunità cAe dialoga e si riunisce online per discutere di prodotti e serDizi e magari suggerire di sDilupparne di nuoDi.!Se X Dero cAe in Italia le vendite online Aanno percentuali pih basse cAe negli altri Paesi occidentali, X altrettanto Dero #Te? nell*am:ito del O#)$*-#)&!M&3*4$6 dal 2011 al 2013, si X registrato un salto dall’1J al 3%. Dato cAe fa ben sperare, considerando cAe in Italia solo il 34d di cAi naDiga in rete acquista online, contro Germania e IngAilterra doDe la percentuale sale al 90d79. Queste comunità troDano nei siti e nei social media quanto pug soddisfare i loro bisogni, e Internet funziona come una sorta di Dsistema lim:i#oK? in grado di trasBerire inBormazioni ed emozioni? suAerando Wualsiasi :arriera so#iale? geograBi#a e ideologi#a. +n esemAio su tutti Z l*inglese Not cust a Label, una piattaforma digitale globale cAe sostiene e diffonde il linguaggio e i prodotti dei nuoDi fasAion designer. Il suo fondatore italiano, Stefan Siegel, Aa capito prima di altri cAe il solo brand non basta pih, ma a fare la differenza X lMenergia e la creatiDità di una communit: di oltre 13.000 designer. In pocAi anni Nval 78 Aldo Bonomi, Catalogo della mostra J'!M&3*4$!J-"'*"$,!,'-)&!'&!L)*3*1! 79 Fonte^ ContactLab.

83

X diDentata la sorgente di riferimento per ogni ufficio stile nel mondo, dal punto di Dista ispirazionale su prodotto e st:ling, oltre cAe luogo preferito da star globali, fasAion Dictims e consumatori eDoluti, doDe a#Wuistare -estiti e a##essori. Y Wui #Te industria e talento s*in#ontrano? doDe i consumatori troDano prodotti senza distribuzione, sAocroom o rappresentazione globale. Ma non X solo un enorme marKet place della creatiDità con e-sAop collegato. La tensione del fondatore X sociale e pih ampia^ Nval cerca storie Dere, fatte da artigiani cAe incontrano talenti creatiDi per dare Dita ad unMeccellenza culturale e produttiDa basata su un mil di locale, ispirazione contemporanea, tradizioni e artigianato. Il tutto #on una Bortissima :ase Bormati-a? tant*Z #Te il netcorK comprende ancAe le maggiori scuole del mondo, tra cui ancAe le italiane Iuav moda di TreDiso, Polimoda di Firenze e Politecnico di Milano. Alla ricerca di nuoDe Die pih sostenibili, fuori dalla logica dellMusa e getta e della produzione a basso costo, X nato H)*4*$6!2"33*,$!"$%!N&'*&;3, un format innoDatiDo con cui Nval supporta Fiera di Vicenza, riferimento globale nellMambito della gioielleria e dei boutique sAocs, per rimettere al centro le competenze e il Knoc Aoc straordinario, ma a riscAio di estinzione.!!Nel nuoDo scenario, piccole e medie imprese italiane e i loro talenti non Aanno cAe da scegliere. O ci si affida a imprese specializzate come aoox.com, brand famoso e in grado di operare a liDello globale, o a nuoDe iniziatiDe come SloU kood di Gianni Cantarutti e Marco Parolini, cAe #oordinano il la-oro di artigiani e designer Aer realizzare Arodotti d*artigianato -endi:ili -ia je:. DiDersa e pih mirata alla Dalorizzazione del laDoro artigianale di grande tradizione del made in Ital: X Segno Italiano. +na sorta di D=loj Eood del designK? a detta del suo Bondatore 5l:erto fesAoli? cAe dalle sedie cAiaDarine agli oggetti in rame del trentino, riDaluta e reinterpreta prodotti di qualità ormai dimenti#ati. 9*azienda Ba sistema tra Ai##ole imArese artigiane Wualitati-amente significatiDe, attraDerso una piattaforma sociale e multimediale? l*organizzazione di e-enti #reati ad To#? l*istituzione di un :log di dis#ussione e la realizzazione di -ideo do#umentari. ConDinti della Aossi:ilit0 di diBBondere un Ddesign sosteni:ile Aer tuttiK? Rartina 1asile e 9u#a 5li#e? aAAena trentenni, Aanno inDece creato Moorbi, una Detrina per talenti sparsi per il mondo cAe laDorano materiali di recupero. Una forma di design romantico, doDe ogni pezzo utilizzato si porta dietro una storia a sg? #Te Ta riunito una #inWuantina di designer #on un*et0 media di 35 anni. cgnuno Ta la sua sAe#ializzazione? tutti sono sognatori e sAerimentatoriC dall*olandese #Te re#uAera #estelli di laDatrici e li trasforma in lampade, al berlinese cAe conDerte DeccAi raccoglitori da ufficio in borse, al ragazzo di 3el 5-i- #Te Ba gioielli #on :ossoli di Aistola? all*italiano #Te utilizza :an#ali #Te diDentano taDolini da salotto, o a quello cAe trasforma giocattoli in tessuto in accessori. Si compra direttamente da Moorbi, cAe ad oggi conta 6 mila Disitatori al mese. Altra strada X organizzarsi in proprio come Aa fatto la WicKers di Monte Urano cAe, offrendo la possibilità di configurare le proprie scarpe in 215.940 combinazioni possibili, Aa registrato un Dero boom. Per farlo bisogna recarsi nel negozio monomarca di Torino, nel '"<! ),,/! F*+T&)3, un Dero laboratorio artigianale doDe, grazie al programma 30,&! +,$;*4#)"-,), si pug personalizzare la propria scarpa. Ma il softcare attraDerso cui scegliere gli abbinamenti colorati e le calzature, X disponibile ancAe sul sito internet dell*azienda. Eatta la AroAria s#elta? le s#arAe realizzate interamente a mano? -engono fatte recapitare direttamente a casa. <*Z in-e#e #Ti Ta Auntano tutto sul -alore della #ommunitF? come 6as leans di CAiappano (Vicenza) cAe in pocAi mesi Aa creato una comunità di 200 mila fan sparsi in tutto il mondo con un gran successo delle Dendite. Design-Apart inDece, presente in rete da qualcAe anno, adotta un sistema misto di offline e online per creare comunità. LMobiettiDo dell*imAresa di Piego Va##agnella Z #reare sTojroom w-i-entiw? studiati e #ostruiti #on elementi di

84

design italiano, in tutto il mondo. Spazi di Dita allMitaliana declinati secondo esigenze locali, per creare un ponte tra i migliori produttori italiani, pronti ad assorbire ricAieste personalizzate, e lMestero. Tra le aziende pih allMaDanguardia scelte per collaborare ci sono, tanto per citarne un paio di grande Dalore, Elica cAe crea sistemi aspiranti per cucina, e Magis per i mobili da ragazzi. Ricerca e nuoDe tecnologie sono gli strumenti scelti per sDeccAiare il settore, per esempio con la realizzazione di pezzi unici con stampante 3D, grazie alla partnersAip con lMazienda trentina Exnovo. Altro buon esempio di integrazione tra offline e online, mirato soprattutto alla salDaguardia della distri:uzione autorizzata e all*origine garantita dei Arodotti Z DeClub.it, operatiDo da qualcAe mese. Nel portale ideato da laKala eBusiness, agenzia di comunicazione e marKeting relazionale per le aziende, si troDano, prodotti di aziende eccellenti del design Italiano a prezzi scontati. Nato dalla collaborazione tra noDe marcAi storici del design italiano (Agape, BmB Italia, Boffi, Cappellini, Cassina, Dada, Maxalto, MoltenimC e Poltrona Frau) con lMobiettiDo di sostenere i propri riDenditori autorizzati. Non un sito di e-commerce, ma una Detrina cAe fa da ponte tra i negozi yfisiciy e consumatori. Nel Dasto panorama del cambiamento in atto, Da inoltre presa in considerazione la mutazione dei cosiddetti terzisti o subfornitori, cAe nella crisi delle grande aziende Aanno troDato la forza di agire in prima linea. Un caso tra i molti X quello di Caino Design, marcAio della Stv Italia di Venaria Reale, azienda dell*indotto Eiat? #Te Ta Dri#i#latoK la te#nologia della Botoin#isione usata Aer lo stamAaggio di #ir#uiti elettri#i? in te#nologia Aer la Aroduzione di Aannelli d*arredo di grande Bormato. ruesta piccola multinazionale cAe da subfornitore non aDeDa alcuna dimesticAezza con la rete, oggi Dende i suoi oggetti di design preDalentemente Dia Internet. Passare dal macro al micro aiuta a capire in quale geografia del futuro si collocAerà il nostro Paese e come il design pug perseguire strade nuoDe cAe Danno ad integrare quelle pih tradizionali e già premiate dai mercati internazionali. 3.2.1.1 NeU Media: tecnologia che incorpora cultura80 La nuoDa fabbrica del design in Italia X il digitale. Cig X Dero sia per i gioDani designer cAe utilizzano la rete come strumento di distribuzione e commercializzazione delle proprie opere realizzate su ricAiesta, sia per quanti disegnano prodotti di pilel. Esiste infatti una scuola italiana di elperience design e di infodesign. In queste pagine raccontiamo di cAe si occupa e quali sono alcuni tra i suoi esponenti pih importanti. La cultura incontra la tecnologiaC e##o l*inno-azione. 9*inno-azione non Z te#nologia? Z #ultura. 9a te#nologia Z solo una AiattaBorma a:ilitante. 9*inno-azione Au[ essere eDolutiDa - e in questo caso si manifesta di solito per addizione - oppure dirompente. u questo il tipo di innoDazione pih interessante. Di solito nasce dal bisogno (o dal non aDer pih nulla da perdere), dal mettere in Arati#a l*oAAosto di Wuanto sare::e logico attendersi, dalla sottrazione, o (ed X il tipo pih raro) dall*eAiBania di un Wual#osa #Te Bino a Wuel momento non era mai stato immaginato. <on la nas#ita dei media digitali contemporanei (non cAiamiamoli pih nuoDi, per faDore), passiamo da un paradigma di scarsità di informazione a uno di abbondanza. Per molti anni ci siamo limitati a utilizzare il ceb come se fosse una semplice rotatiDa, un mezzo di distribuzione a fianco agli altri, 80 Realizzato in collaborazione con^ Massimo Russo 8 Direttore Uired, Barbara Corti - Digital CreatiDe Director di CondR Nast, Pietro Turi - Interaction Designer.

85

senza #aAire #Te #on esso sta-a #am:iando l*idea stessa di #onos#enza. Il suo essere interattiDo, multimediale, ipertestuale, tempestiDo e permanente, il suo aprire a cAiunque la possibilità di essere al tempo stesso destinatario, autore o curatore della comunicazione, offre potenzialità cAe abbiamo appena iniziato a comprendere. Il disegno dell*esAerienza dell*utente non nas#e #erto #on il ceb e con i media digitali, ma con essi assume una particolare importanza. LMexperience design (abbreDiato con Ul) X la disciplina cAe cerca di ottimizzare serDizi, prodotti, processi in termini di Dalore, utilità, ed efficacia in funzione delle persone o dei gruppi a cui sono destinati. In questa accezione X il croceDia di competenze assai diDerse tra di loro, cAe spaziano dal design alla psicologia cognitiDa, passando per la progettazione, lMarcAitettura dellMinformazione, lMingegnerizzazione. Storicamente, alla base dellMelperience design cMera lMergonomia, intesa come capacità di rendere efficienti i processi di laDoro. Le prime tracce di tale disciplina risalgono addirittura allMantica Grecia, ma X con la fabbrica moderna cAe lMergonomia diDenta tema centrale. Il primo a parlarne in termini di design di Arodotto Z xenrF PreFBuss nel suo saggio Pesigning Bor AeoAle negli anni a50? in #ui si sottolinea il legame tra le persone, la loro esperienza dMuso di un oggetto e la correlazione stretta cAe tutto cig Aa con il design. Con lMemergere dellMelettronica, dai laDori teorici di Alan Turing fino alle prime esperienze concrete nei laboratori americani lMelperience design acquista un ruolo centrale. Si tratta di realizzare nuoDe interfacce cAe permettano la comunicazione tra uomo e maccAina. Il luogo pih importante di Wuesta ela:orazione negli anni a70 Z lo yeroX Var# nella =ili#on ValleF. rui? dal la-oro #omune di psicologi e ingegneri, Diene messo a Aunto l*uso del mouse in-entato da Poug ;ngel:art a =tanBord e si studia an#Te l*interBa##ia a Binestre #Te Aoi tanta Bortuna a-r0 negli anni su##essi-i. Pa Wui Microsoft e Apple prenderanno a piene mani per lo sDiluppo dei propri prodotti. Ed X proprio uno psicologo cognitiDo cAe laDora in Apple, Don Norman, cAe nel 1995 conia il termine user elperience. 9*eXAerien#e designer Ta dunWue una #onos#enza #Te sAesso si Borma Aer addizione di diverse discipline, a Dolte con uno spirito di autoapprendimento degno dei maKer. u ricorrente tra i designer la metafora del direttore di orcAestra cAe coordina e fa dialogare le diDerse discipline per rius#ire a sintetizzare le molteAli#i -isioni in un*uni#a idea di +X. 5r#Titettura? design industriale? interazione uomo #omAuter? design del suono? dell*immagine? dell*interazione e ar#Titettura dell*inBormazione81 ne sono le componenti fondamentali. ODDiamente conoscere i contenuti (testi, Dideo, audio) cAe faranno parte della nostra esperienza del serDizio X essenziale per laDorare in modo efficace. Esistono metodologie ormai #onsolidate di Arogettazione dell*esAerienza utente. +no dei Arimi passi X delineare una serie di mappe utili alla definizione di dettaglio della strategia, della messa a fuoco del concept e di Disualizzazione dei differenti deliDerable. Se la mappa dell’identità rappresenta tutti luogAi e i canali attraDerso i quali un utente o un consumatore entra in contatto con un marcAio, o una testata, la mappa dei percorsi utente riproduce i diDersi passi cAe compie un soggetto per utilizzare un determinato serDizio. IndiDiduare i tasK X importante per comprendere i singoli compiti cAe pug assolDere un utente in un sito o in un serDizio (ad esempio guardare un Dideo, effettuare una ricerca, e cosi Dia). Mentre indiDiduare le personas permette di realizzare un Ul ottimizzato per i diDersi contesti, grazie alla clusterizzazione delle tipologie di 81 PeBinita dall*inBormation ar#Tite#t Rartin 1elam #ome ml*arte e la scienza di organizzare e strutturare i siti ceb, le intranet? le #omunit0 digitali e il soBtjare Aer Ba#ilitarne l*usa:ilit0z.

86

utenti in diDerse categorie-tipo, ognuna delle quali Aa un suo modo tipico di utilizzare il sito. E se la mappa del contesto raAAresenta l*e#osistema di tutti i siti e ser-izi digitali del :rand? le tabelle di comparazione delle funzionalità presenti nei serDizi/siti della concorrenza offrono un utile strumento di confronto. Il Arimo aAAro##io al disegno di un*esAerienza utente fa sempre riferimento alle interfacce e alle esperienze di uso già consolidate. Pensiamo ai sistemi operatiDi e alle metafore utilizzate^ i folder, la scriDania, il cestino, per citarne solo alcune. Ma non X detto cAe sia questo il modo pih efficace di entrare in relazione con le potenzialità del digitale. TuttaDia, ogniqualDolta si assiste a un cambiamento di paradigma, a una cesura tecnologica negli strumenti utilizzati rispetto al passato, nei primi tempi ci si ricAiama alle strutture cogniti-e e alle a:itudini maturate in un*eAo#a Are#edente. <osU a--enne an#Te nella se#onda ri-oluzione industriale. ruando l*elettri#it0 arri-[ nelle fabbricAe a sostituire la maccAina a Dapore, per alcuni anni la pianta degli opifici rimase analoga a quella delle epocAe precedenti. Un grande motore centrale alimentaDa i diDersi ma##Tinari. +n -in#olo ereditato dall*et0 del -aAore? Wuando sare::e stato imAossi:ile Bare altrimenti. Ra Wuando si #omArese #Te l*elettri#it0 #onsenti-a di moltiAli#are i motori e distribuire cosp la forza, il la:out tipico della fabbrica cambig e con esso improDDisamente si impenng la produttiDità. cra? nella se#onda et0 delle ma##Tine (#osU deBinita nell*omonimo li:ro di ;rii 1rFn{olBsson e Andrec McAfee) sta accadendo qualcosa di simile. <on l*allargamento della :ase di utilizzatori e la diBBusione dei Aersonal #omAuter su ogni s#ri-ania? iniziate negli anni *80? Aer la realizzazione delle interfacce si X fatto ricorso a metafore consolidate dalle epocAe precedenti. u il cosiddetto scAeumorfismo, cAe X stato largamente utilizzato ancAe nella realizzazione dei primi sistemi operatiDi per smartpAone. Solo negli ultimi due anni, prima Microsoft, poi Apple Aanno iniziato ad affrancarsi dallo scheumorfismo e a fare appello a esperienze puramente digitali. Un processo aAAena iniziato? #Te nei Arossimi anni? Ba#endo le-a sull*aBBermazione di un set ormai #ondi-iso di standard digitali, porterà profonde trasformazioni nel modo in cui ci rapportiamo a questi dispositiDi. La definizione della user experience attraverso il design Z un*idea ormai a##ettata an#Te in Italia. 5l#uni Aensano #Te #i[ sia do-uto all*imAortazione nel nostro Vaese di Arati#Te aBBermatesi all*estero. In realt0 #omAortando#i #osU non stiamo Ba#endo altro #Te riAer#orrere la natura e il su##esso del design italiano del Aassato. fegli anni *50 e a60 Burono designer #ome Ragistretti? Castiglioni, Munari a inDentarsi oggetti nati per aziende cAe prima di allora si occupaDano di materiali, meccanismi, tecnologia ma a cui mancaDano le idee per nuoDi prodotti. AncAe allora si trattaDa di innestare la cultura, il design, nel saper fare, nella tecnica. Pa una Aarte Z interessante -edere #osa a##adr0 nei Arossimi anni all*eXAerien#e design degli oggetti #on l*aBBermarsi della stamAa a 3P e l*in#ontro tra digitale e maniBattura tradizionale? uno dei Aunti di Borza del nostro Vaese nel mondo. Pall*altra? guardando ai Arodotti digitali? da noi si stanno affermando piccoli studi di qualità cAe fanno Ul e cAe laDorano con aziende italiane per sDiluppare progetti di siti e serDizi. Tra i pih interessanti, Dotdotdot, attiDo a Milano da pih di dieci anni, si aDDale di professionalità diDerse^ non solo designer, ma ancAe filosofi, arcAitetti, grafici, ingegneri. Altro studio milanese di rilieDo X Liqid? tra i #ui Aunti di Borza #*Z l*attenzione Aarti#olare al metodo, soprattutto nella fase preparatoria del progetto. A pocAi cAilometri a Nord di Milano, gi0 nel <anton 3i#ino ma #on Bondatore italiano #*Z lo studio s-izzero SKetchin, specializzato soprattutto in ambito editoriale. Torino X inDece la base operatiDa di altre due realtà cAe meritano

87

di essere citate^ ToDo, cAe realizza ancAe installazioni, mostre, Dideomapping 3Dk Experientia, specializzata non solo nella realizzazione di prodotti, serDizi e interfacce, ma ancAe di ricercAe su possibili concept di prodotto. Oltre alla sua sede principale, oggi lo studio Aa altri due uffici, a Milano e Roma. Da oDest ad est^ lo studio treDigiano Fabrica, nato soprattutto come centro di ricerca sulla comuni#azione? Arodu#e an#Te installazioni? mostre? e disAone di un*area sAe#ializzata in prodotti editoriali focalizzati sulla ricerca sociale (libri, documentari, musica, fotografia). Infine, in Aro-in#ia di Vi#enza #*Z V-Art, azienda specializzata nel marKeting digitale? inserita all*interno dell*in#u:atore di imArese inno-ati-e x-Farm, uno dei pih importanti in Italia. Non si tratta di una tendenza limitata alla produzione. AncAe la formazione Aa abbracciato la #ultura dell*eXAerien#e design. ;sistono oggi scuole uniDersitarie e post-uniDersitarie cAe preparano in modo molto pih completo rispetto a qualcAe anno fa. AncAe qui, senza pretesa di esaustiDità, citiamo il Master in Interaction Design di Domus Academb? eredit0 del Raster dell*Interaction Design Institute di IDrea, #Te Ta Batto la storia dell*intera#tion/eXAerien#e design in Italia (e dalla #ui #ostola Z nata an#Te l*esAerienza di 5rduino? Bondato da Rassimo 1anzi). 9*Interaction Design Area dell*+ni-ersit0 di =iena Z in-e#e uno dei Arimi e Aib Bamosi centri di formazione in Italia per Wuanto riguarda la Asi#ologia #ogniti-a e la ro:oti#a. Il Aer#orso di studi AroAosto dall*Interaction Venice dello Iuav di Venezia Z #ondotto da dillian <ramAton =mitT? gi0 direttore dell*Intera#tion design Institute di I-rea? e VTiliA 3a:orm? AroBessore di 3eoria ar#Titettoni#a all*+ni-ersitF <ollege di Londra. La Facoltà di design del Politecnico di Milano comprende inDece diDerse lauree di base e magistrali. Si Da dal design del prodotto, con una laurea specialistica ancAe in design naDale, alla comunicazione, alla moda, agli interni. Gli Isia (Urbino, Roma, Firenze, Faenza) sono quattro istituti statali post-secondari con corsi biennali e triennali e diDerse aree di specializzazione, dalla comunicazione DisiDa, al design di prodotto, ai beni culturali, alla grafica, alla fotografia. Infine, lo Ied X una scuola internazionale con sette sedi in Italia, due in Spagna, una in Brasile. AttiDa da quasi 50 anni, offre diDersi corsi in design, moda, comunicazione DisiDa e management 9a nostra Z l*eAo#a dei :ig data? #on le oAAortunit0 e ris#Ti #Te ne deri-ano. cgni 48 ore #ir#a immettiamo in rete tanti dati e informazione quanti ne erano stati prodotti in tutta la storia della stamAa Arima della nas#ita del digitale. 3ra il *90 e il 2005 si sono collegati a internet circa un miliardo di #omAuter. ;rano i laAtoA e i desitoA dietro i Wuali #*era-amo noi? #Te inseri-amo o cercaDamo informazioni. Con i nostri linK abbiamo costruito percorsi di conoscenza, con ogni nostro clicK abbiamo contribuito a creare un ecosistema cAe imparaDa dalle nostre scelte. ;ntro il 2020 al je: si saranno #ollegati altri 25 miliardi di disAositi-i. Y l*esAlosione di internet in mobilità e di internet degli oggetti. Le nostre città non sono pih solo infrastrutture fisicAe, ma reti di #onos#enza in #ui gli oggetti #omuni#ano tra loro e #reano un*ar#Titettura dell*inBormazione? un*ur:anisti#a del saAere. <i[ aAre una serie di oAAortunit0 (nuo-e aAAli#azioni? Aersonalizzazione dei serDizi, nascita di nuoDe discipline). Ma percAR tutto cig sia daDDero smart X necessario cAe la nostra? oltre #Te l*eAo#a dei :ig data 8 come ama sottolineare RicAard Saul Uurman, inDentore del Ted 8 di-enti an#Te l*eAo#a del D:ig understandingK. Ver #aAire a::iamo :isogno non solo dei dati, ma ancAe di nuoDi strumenti per interpretarli. <ome si -isualizza la #omAlessit0Q 5ttra-erso l*information design, disciplina cAe nasce dall*in#ontro tra l*arte inBograBi#a e la ri#er#a -eriBi#a:ile sui :ig data. Y a Wuest*in#ro#io #Te troDiamo il Densitb Design Lab? Bondato nel 2010 all*interno del Volite#ni#o di Rilano. <ome afferma Gianluigi Ricuperati, qui zsi affronta la realtà a occAi ben spalancati e si fa cultura del progetto e non statistica carina{.

88

<on l*aumento della #omAlessit0 e dell*a::ondanza di inBormazione di-enta Bondamentale Bormare Aersone in grado di Bare data -isualization Aer ri-elare l*inatteso e Ba#ilitare i Aro#essi de#isionali. Come Aa spiegato Paolo Ciuccarelli su Uired^ zLa densità cui fa riferimento il nome del laboratorio X data dal rapporto tra la crescente consapeDolezza della complessità dei fenomeni con i quali ci dobbiamo confrontare e il tempo cAe abbiamo per decidere su essi, in costante compressione. Il risultato Da moltiplicato per un coefficiente cAe X funzione della eterogeneità/diDersità degli attori #oin-olti nella de#isione? l*amAiezza del ta-olo de#isionale? una eterogeneit0 #Te aumenta le distanze culturali cognitiDe, oltre cAe geograficAe rendendo ancora pih densa la situazione progettuale{. Altre esperienze interessanti oltre a Densit: e allo stesso kired? #Te Wuest*anno a Rilano Ta #ele:rato i #inWue anni di -ita dell*edizione italiana AroArio #on una mostra sull*inBograBi#a e l*inBormation design #urata dall*art dire#tor Pa-id Roretti? sono il gruppo di laDoro del mensile IL, guidato da Francesco FrancAi, e lo studio Accurat? #on sedi a Rilano e a fej |ori. 9*area del giornalismo Z solo una delle Aossi:ili aAAli#azioni dell*inBormation design. fon si tratta Aib solo di raccontare storie, commenta Ciuccarelli, ma di realizzare interfacce Disuali da mettere al serDizio di Aro#essi m#ulturali e #ogniti-i arti#olati? #on l*o:ietti-o di aiutare a #omArendere la #omAlessit0 del mondo cAe ci circonda e ad agire in modo pih consapeDole{. 3.2.2 Architettura a due velocità82 9*ar#Titettura Z un -ei#olo a due -elo#it0C molto -elo#e nel Bormulare riBlessioni e nel AroAorsi come attore nella scena culturalek molto lenta nel depositare sul terreno i suoi segni pesanti, gli edifici, le infrastrutture, i grandi cambiamenti alla scala del territorio e del paesaggio. Non ci asAettiamo Wuindi? a solo un anno di distanza dal nostro ultimo araAAorto*? di rile-are AroArio nel mondo delle #ostruzioni (di Wualit0) i segni #erti dell*agognata Dus#ita dalla #risiK. fegli ultimi 12 mesi abbiamo continuato a rileDare tracce sia del ritardo culturale (affieDolito, come Dedremo doAo) #Te #onos#iamo sia dell*insoddisBazione AroBessionale #Te segna l*atti-it0 della gran Aarte dei nostri studi da qualcAe anno a questa parte. Detto questo possiamo perg passare a rileDare alcuni asAostamenti* e Benomeni interessanti in uno s#enario #ertamente in mo-imento. Il Arimo Z l*emergere dell*enorme Aroduzione? sAesso di li-ello molto alto? degli studi italiani #on sede all*estero. Il se#ondo una nuoDa (e speriamo migliore) gestione del Consiglio Nazionale degli 5r#Titetti? #on Aremi e strumenti di Aromozione della Wualit0 un Ao* riAensati. Il terzo Z Wual#Te segnale cAe la cultura arcAitettonica italiana tenta di rialzare lieDemente la testa, con segni eDidenti sia nel rapporto con le istituzioni e le iniziatiDe culturali sia nella 14. Biennale di ArcAitettura, cAe inaugura proprio mentre questo testo Da alle stampe. <omin#iamo dai amigranti*? #Te sono di nuo-o tanti? ma #Te #omArendono ormai ancAe un buona quota di studi affermati e riconosciuti internazionalmente, inseriti in un netUorK globale dinamico e in continua evoluzione. 9*D;BBetto ;rasmusK? Bino a Wual#Te anno Ba? -ole-a dire #Te il gio-ane italiano appena laureato, o a Dolte ancora prima di laurearsi, troDaDa in un Paese europeo diDerso dal nostro un terreno pih fertile per le sue ambizioni di accedere a una carriera professionale pih redditizia e pih gratificante per la sua creatiDità e Doglia di innoDazione. SuccedeDa soprattutto con

82 Realizzato in collaborazione con Pippo Ciorra - Docente presso UNICAM e Senior Curator per lMarcAitettura al MAQQI.

89

la Spagna, la Germania e la Francia, Paesi con piattaforme cultural-professionali molto ben delineate Aer Aromuo-ere l*ar#Titettura e i Arogettisti $#,:*, ma ancAe con Olanda, Danimarca e IngAilterra, sebbene fossero Paesi lieDemente pih scioDinisti in termini di salDaguardia dei Arogettisti lo#ali. =ostanzialmente lo studio dell*ar#Titetto si#iliano y si s-iluAAa-a a 1ar#ellona e troDaDa la stragrande maggioranza delle occasioni professionali in Spagna, o pih in generale nel paese Derso il quale era migrato. +na -olta aAerto lo studio nella #itt0 straniera l*ar#Titetto italiano fuoriuscito diDentaDa un professionista di quel paese, perdendo molte delle sue radici culturali originarie. Oggi la situazione X diDersa. Il Paese di origine, quello scelto per aprire lo studio e quello (o quelli) doDe si troDa laDoro sono in genere entità diDerse, spesso lontane e comunque instabili. 9o studio -iene an#ora aAerto nel luogo do-e? magari semAre grazie all*;rasmus o ad altri programmi di &h+0"$4&, il gioDane laureato troDa condizioni e interlocutori interessanti. Il laDoro perg X quasi sempre in Paesi ancora diDersi, qualcAe Dolta europei ma molto spesso pih lontani, in a#ontinenti emergenti*. 9a ragione Z o--iaC al#uni dei Vaesi #Te un temAo Borni-ano la Aib alta domanda di arcAitettura 8 Spagna, Portogallo, Francia, Olanda 8 Aanno seri problemi economici o comunque soffrono di una contrazione sostanziale, cAe li rende meno accessibili per i progettisti non locali. Nonostante conserDino strutture e procedure 8 e un rapporto Dirtuoso tra arcAitettura e celfare 8 #Te li rendono aAAeti:ili Aer l*aAertura di uno studio? non Tanno Aoi a::astanza la-oro? cAe si X spostato in Asia, Sudamerica, Est Europa, perfino Africa. La conseguenza X interessante percAR in questo modo lo studio si radica molto meno nel Paese ospitante, sDiluppa collaborazioni e sedi in altre #itt0 o Din reteK? a#Wuista una sAe#ie di eXtraterritorialit0 e alla Bine di Wuesto strano Aer#orso rimane un Ao* Aib *-"'*"$,. Per una di quelle strane conDergenze astrali Wuest*anno la rete -asta e imAortante degli studi italiani all’estero X diDentata improDDisamente molto pih Disibile. Non solo per la mostra cAe abbiamo dedicato al fenomeno al MAQQI83, ma ancAe per una serie di premi, concorsi Dinti e iniziatiDe Darie cAe Aanno dato Disibilità, e in qualcAe modo recuperato al nostro uniDerso ar#Titettoni#o? al#uni tra i nostri migliori studi Din #ontuma#iaK. 5l#une delle storie #Te sono emerse in questi ultimi mesi danno particolare eDidenza a quanto raccontato finora. Penso per esempio al laDoro dello studio Barozzi-Veiga. Appena laureato allo IUAV, eacopo Barozzi si trasferisce nel 2000 a Barcellona, doDe nel 2004 fonda con un collega locale, Alberto Veiga, uno studio professionale autonomo. Ora i due laDorano praticamente oDunque tranne cAe in Spagna. Hanno realizzato un edificio bellissimo in Polonia (la Filarmonica di Szczecin) e Aanno Dinto due concorsi molto importanti in SDizzera per il Museo delle Belle Arti di Losanna e il Museo Cantonale d*5rte dei drigioni? entram:i Arossimi alla realizzazione. =eAAur da DemigratoK? }a#oAo 1arozzi Z stato Wuest*anno di#Tiarato Ddio-ane talento dell*ar#Titettura italiana 2013K? seguendo una logi#a e una procedura cAe comincia finalmente a ignorare i confini fisici dei Paesi, almeno all*interno della Comunità Europea. Alessandra CiancAetta X una laureata della Sapienza cAe si X spostata an#Te lei a 1ar#ellona? aAAena laureata? Aer un master all*uni-ersit0 Volite#ni#a della <atalogna. Poco tempo dopo fonda a Parigi, insieme a due collegAi francesi, lo studio AkP - Agence de Reconfiguration Territoriale, cAe si X rapidamente affermato in Francia e sulla scena internazionale. CiancAetta insegna in Europa e in America, Aa appena realizzato un progetto molto importante (TAe Lantern) per la città di Sandnes, in NorDegia, e Aa esteso la presenza dello studio an#Te a 1asilea e a 9ondra. Einalmente negli ultimi mesi l*a::iamo -ista un Ao* Aib sAesso an#Te in

83 Mostra Hrasmus H66ect Erchitetti italiani all"estero, museo MAQQI, Roma, dicembre 2013 8 maggio 2014.

90

Italia, per lezioni, conferenze e presentazioni, e speriamo cAe abbia presto occasione di riportare in un Wual#Te Arogetto italiano un Ao* del inoj-Toj #Te i nostri ar#Titetti maturano all*estero. I LAN Local Architecture NetUorK, guidati dal partenopeo Umberto Napolitano (con Benoit eallon), accedono ormai in Francia a importanti progetti Au::li#i? #ome il :ellissimo <entre d*5r#Ti-es ;PE? e a premi e incaricAi prestigiosi in molti Paesi europei. AncAe Napolitano sembra ben attrezzato per un Aossi:ile DrientroK an#Te sulla s#ena italiana? Aer #ome Z organizzato il suo studio e Aer l*aAAroccio pragmatico alla progettazione. Lo studio 36atti, interamente italiano e autore di un interessante museo adri-e-in* dell*automo:ile a =TangTai? si di-ide tra 7oma e la #itt0 #inese? #osU come Wuhn e Malvezzi (Museo Berggruen a Berlino) si diDidono tra Milano e la capitale tedesca e gli Architecture and Vision tra Basilea, la Germania e Bomarzo (|). Sono solo alcuni tra le centinaia di esempi cAe si potrebbero fare84 Come si Dede gli studi non Aanno quasi mai una sede unica e fissa. I loro siti ceb si aprono in genere con un planisfero con piccoli puntini rossi (i progetti) sparsi sui #inWue #ontinenti e l*Italia non Z Aib il Vaese las#iato in Ba-ore di un altro? ma uno dei luogTi da doDe lo studio trae origine e radicamento, un luogo a cui si pug potenzialmente tornare. Il Consiglio Nazionale degli ArcAitetti Aa un nuoDo presidente e una nuoDa giunta, molto diDersa dalla precedente. In passato i rapporti tra il mondo accademico-culturale e quello professionale non sono mai stati facili. Il primo Aa sempre accusato il secondo di fare un uso improduttiDo dell*enorme Aotere (Wuanto meno e#onomi#o) #Te gli -iene da un numero #osU sAroAositato di iscritti sul territorio nazionale, Disto cAe ormai si parla di circa 160.000 professionisti. Il secondo Aa sempre dileggiato la mancanza di pragmatismo e concretezza del primo, riDendicando a se sia il diritto-doDere del dialogo con le istituzioni cAe quello della promozione della qualità. Alcune delle iniziati-e del nuo-o go-erno dell*ordine 8 per quanto sia oDDiamente pih cAe lecito oggi discutere l*esistenza stessa degli ordini AroBessionali 8 Aanno aDuto effetti interessanti. A partire da alcuni eDenti ed un premio85, cAe abbiamo appena citato in relazione allo studio Barozzi Veiga, cAe Aa assegnato il titolo di ")+hitetto dell"anno allo studio Piuarch di Milano, quello di gioDane emergente allo studio italo-:ar#ellonese #Te a::iamo ra##ontato Arima e Wuello Aer #osU dire Ddella #riti#aK allo studio Modus di Bolzano. Il premio si cAiama Architetto Italiano e aDrà cadenza annuale, riguarda sia gli studi aBBermati #Te Wuelli Aib gio-ani e tende a Aremiare l*aAAro##io #omAlessi-o del progettista piuttosto cAe la singola opera. Tra premiati e segnalati dalla giuria, presieduta da Cino ZuccAi, si sono Disti molti progetti di buona qualità e un Dago sentore di ripresa nella produzione arcAitettonica nazionale. Ma soprattutto i Dincitori rappresentano tre esempi interessanti del modo di intendere oggi la AroBessione ae-oluta* in Italia. Pi 1arozzi a::iamo Aarlato. Viuar#T? cinquantenni di Daria origine 8 ancAe non italiana - e con studio a Milano (Francesco Fresa, Germ}n Fuenma:or, Gino Garbellini e Monica Tricario), sono ottimi esempi di un professionismo capace, smaliziato e pronto sia a competere su scala internazionale cAe a interloWuire #on l*imArenditoria pih sofisticata e attenta ai Dalori del design. Non a caso le loro realizzazioni pih eclatanti riguardano diDersi edifici per Dolce V Gabbana e una sede della Gazprom a San Pietroburgo. Il loro modo X coerentemente molto DinternazionaleK? la loro Aadronanza di te#ni#Te e materiali de#isamente all*altezza. dli altoatesini Rodus (=andF 5ttia e Ratteo =#agnol) sono an#T*essi Aiuttosto transnazionali, Disto cAe lo studio X nato in un master a HarDard e cAe la Attia X egiziana. Il loro 84 P. Ciorra, C. Padoa ScAioppa, Hrasmus H66ect Erchitetti italiani all"estero, catalogo della mostra omonima, Quodlibet, Macerata 2013 (ed. ita e ingl.). 85 I risultati del premio sono pubblicati in^ O&3-"!%&''WX)+0*-&--,!U0PB!S!2)&/*,!X)+0*-&--,!J-"'*"$,!U0PB!]!2)&/*,!S*,:"$&!["'&$-,!%&''WX)+0*-&--#)"!J-"'*"$"y, edito da Consiglio Nazionale ArcAitetti, Pianificatori, Paesaggisti e ConserDatori, Roma, febbraio 2014, MAQQI.

91

modo di laDorare X perg molto diDerso da quello di PiuarcA^ una specie di artigianato glocale oggi molto interessante? #Te magari non garantis#e loro l*in#ari#o di die#i gratta#ieli a 3aiAei ma consente un tasso molto alto di sperimentazione applicata a temi reali 8 bellissime in questo senso le ultime case nel bolzanino. I premi e i festiDal sono armi a doppio taglio, spesso utilizzati in Italia come compensazione (+*)+&$3&3 e medaglie) Aer l*assenza di una #ommittenza di Wualit0 (("$&/) e per il ritardo culturale (autoreferenzialità) rispetto alla scena internazionale. Questa iniziatiDa del <f5 merita Borse una Aro--isoria sosAensione del Aregiudizio Aer#Tg Ta Aermesso l*emergere di alcuni progettisti interessanti e di temi nuoDi, altrimenti 8 nell*agonia Binale e distratta delle grandi riDiste 8 relegati a finestre sporadicAe e autopromozione sul ceb. Speriamo cAe il progetto si #onBermi :uono? e #Te altri DemergentiK emergano e si aBBa##ino a una AroBessione matura e non ostile all*integrit0 del progetto. 5ll*estremo oAAosto dell*atti-it0 dell*crdine fazionale tro-iamo un altro Benomeno #Te riguarda premi e riconoscimenti e cAe sta lentamente prendendo piede in Italia, con conseguenze interessanti. Si tratta di quel settore del laDoro degli arcAitetti cAe sempre pih si concede alla '*"*3,$!%"$4&)&#3& #on l*arte e gli altri linguaggi -isuali ed esAressi-i Ao#o legati all*idea di #ostruire un edificio tradizionalmente inteso. Per gli altri Paesi si tratta di una pratica consolidata e normale^ come gli artisti, gli studiosi e i letterati, gli arcAitetti concorrono e ottengono la possibilità di s-olgere aresidenze* o -iaggi di studio Binanziati da Wuesta o Wuella istituzione e #Te Aortano a prodotti “non professionali”, destinati a mostre, pubblicazioni, musei e iniziatiDe simili. Il mosaico di a##ademie Aresenti a 7oma Z l*ar#TetiAo stori#o di Wuesto genere di Arati#a ar#Titettoni#a. I Bran#esi #i -engono da #entinaia di anni? gli inglesi e gli ameri#ani da un Ao*meno? gli altri si sono aggiunti strada Ba#endo? ma oggi Z normale andare a -edere i la-ori degli ar#Titetti DresidentiK nelle Darie Villa Medici, Villa Aurelia, BritisA ScAool, Istituto Olandese e Dia dicendo. Un tempo (dal 1666) gli arcAitetti DeniDano a studiare le roDine e i monumenti romani e a nutrire il #ulto dell*anti#o. cggi Dengono per sDiluppare ricercAe e progetti cAe Aanno a cAe fare con la città e il paesaggio #ontemAoraneo? #on l*arte? #on le tradizioni letterarie e Bilmi#Te italiane e Wuant*altro. 9a Arima cosa importante da notare X cAe diDerse di queste istituzioni ammettono tra i Dincitori del loro Rome Prize ancAe artisti e arcAitetti italiani. Questo Aa aDuto come conseguenza cAe ancAe gli ar#Titetti italiani Tanno #omin#iato a #onsiderare l*iAotesi di un aAAro##io almeno temporaneamente (o parzialmente) alternatiDo alla professione, basato su una ricerca di finanziamenti slegati dalla realizzazione di un progetto professionale, ma tendente piuttosto alla realizzazione di un*DoAeraK? materiale o immateriale. 9e istituzioni AubblicAe e priDate Aanno cominciato a seguire in modo Dirtuoso questo esempio86. Le gallerie Aanno ~ri�cominciato a inDitare arcAitetti per fare installazioni e progetti artistici. La Fondazione Volume Aa intrapreso da anni a Roma una serie di progetti con gli arcAitetti. Il Pastificio Cerere 8 altra importante istituzione artistica romana 8 sDiluppa sempre pih spesso progetti con gli arcAitetti. A Cinisello Balsamo il <omune mette in Aalio Aer Dartisti e ar#TitettiK residenze Aer ela:orare idee e Arogetti sulla città. 9*Opificio delle Idee di 3rento si ri-olge an#T*esso senza distinzione alle -arie #ategorie di #reati-i? per non parlare della miriade di festiDal, eDenti, raduni cAe cAiedono agli arcAitetti impegni molto diDersi da quelli della normale Dita professionale. u un uniDerso molto in formazione, ancora immaturo, ma contribuisce ad aDDicinare gli arcAitetti italiani a una complessità di ruolo ormai matebolizzata in altri Paesi, insieme alla consapeDolezza della duttilità cAe il mondo

86 Attp^//ccc.artribune.com/2013/01/litalia-delle-residenze-dartista-Dol-i.

92

contemporaneo cAiede al progettista, un pendolo continuo cAe si muoDe nello spazio tra le #omAetenze dell*ingegnere? Wuelle del so#ioe#onomista e Wuelle dell*artista. 3utto Wuesto si estende ancAe alla nascita di progetti di architettura No Profit, come nel caso della ormai famosa s#uola realizzata ad xerat? 5BgTanistan? su Arogetto D#ondi-isoK di al#uni gruAAi e Arogettisti Romani^ 2anp-a, Mario Cutuli, IaNn, Ma0. O della ONLUS Architettura Senza Frontiere, costituita a Roma nel 2002 e ormai consolidata e riconoscibile nei suoi interDenti su scala globale. Il terzo e delicato tema X quello cAe Aa a cAe fare con la “rilevanza” dell’architettura italiana nel suo complesso sulla scena globale. Come tutto il report, ancAe questo X un argomento cAe Da affrontato con un approccio un Ao* Da s#atole #inesiK? un tema dentro l*altro? Aer a--i#inamenti progressiDi. Tolti i soliti noti - Piano, FuKsas e una limitata serie di D#ani s#ioltiK a::astanza accreditati nel mondo 8 l*ar#Titettura italiana intesa #ome entit0 #ulturale e mo-imento professionale X da qualcAe decennio in una sorta di quarantena, o perlomeno di semi-isolamento sulla scena globale. Negli ultimi tempi qualcAe Darco sembra cominciare ad aprirsi, in diDerse direzioni. A parte gli italiani espatriati e i nuoDi scambi col mondo dell*arte e dell*imAegno Aoliti#o cui abbiamo fatto cenno, ci sono alcuni altri fenomeni da registrare. Il pih rileDante, e ancAe il pih #omAlesso da interAretare? Z l*attenzione #Te ri#e-ono sulla s#ena ar#Titettoni#a internazionale alcuni gruppi italiani #Te :asano il loro la-oro sulla rilettura di al#une Basi Deroi#TeK dell*ar#Titettura italiana degli anni *60 e *70. ;* il #aso dello studio Dogma, attiDo in Belgio e su scala internazionale, o dei gruppi raccolti intorno alla riDista San Rocco, cAe guidano una specie di riscoperta estetica e non necessariamente fedele del laDoro di Aldo Rossi e delle aDanguardie radi#ali aanni 60. Il loro la-oro? a#uto e molto :en ela:orato soArattutto sul Aiano della comunicazione, riscuote un certo successo e molto interesse da parte delle generazioni pih gioDani e degli studenti. faturalmente Z un su##esso a doAAio taglio? Aer#Tg da un lato riAorta l*attenzione sulla nostra storia ma dall*altro Bunziona #ome un Aossi:ile Breno al :isogno di digerire e metabolizzare un Aensiero ar#Titettoni#o radi#ato nell*Italia della guerra Bredda? non ne#essariamente -i#ino alle ne#essit0 del nostro temAo. Eatto sta #Te l*Italia Z tornata in Wual#Te modo nel mirino dell*attenzione internazionale? soArattutto nel mondo dei gio-ani studiosi e delle generazioni pih recenti di progettisti. Basterebbe fare un censimento dei temi di ricerca degli studenti dei corsi di dottorato in giro per il mondo per Derificare la ricorrenza di studi relatiDi al dopoguerra italiano e al laDoro dei progettisti e studiosi italiani nei decenni centrali del secolo. u una nebulosa incerta e ambigua, cAe potrebbe risolDersi in una moda accademica o contribuire da--ero a Aortare maggiore attenzione -erso l*")+0*-&--#)"! *-"'*"$". Il futuro ci dirà, ma nel frattempo questo ci porta al tema finale di questo report. Vale a dire la Biennale di Architettura cAe si inaugura a pocAe settimane dalla stesura di questo testo. Il curatore della Biennale X probabilmente il progettista pih carismatico oggi presente sulla scena glo:ale? l*ar#Titetto olandese 7em voolTaas? titolare dello studio cR5. voolTaas Ta intitolato la sua mostra O#$%"/&$-"'3 87(intesi come gli elementi fisici cAe compongono un edificio) e Aa riser-ato grande sAazio all*ar#Titettura italiana? o meglio ad alcuni episodi esemplari della storia della nostra modernit0. 9*intero sAazio delle <orderie dell*5rsenale Z inBatti riser-ato a C,$%*-"'*", un progetto in cui una quarantina di gruppi e singoli, tra studiosi e progettisti, raccontano altrettante Dicende singole, ritenute importanti per la comprensione di come il nostro Paese Aa 8 o non Aa 8 "33,)<*-,! '"! /,%&)$*-8. Almeno due terzi di questi gruppi sono gioDanissimi italiani,

87 Il catalogo non X oDDiamente ancora disponibile ma lo sarà certamente al momento della diffusione di questo report.

93

ancora non coinDolti per la qualità dei loro progetti, ma &3(,3-* all*aura dell*arcAitettura globale cAe anima la :iennale di Venezia e #Te sar0 Wuest*anno? grazie alla leadersTiA di voolTaas? an#ora Aib intensa. voolTaas Ta in #orso in Italia al#uni imAortanti Arogetti di Wuella #Te all*estero #Tiamano ()&3&):"-*,$ e cAe noi cAiameremmo recupero o restauro, a seconda dei casi. Ha curato la trasBormazione del museo di <a* <orner della 7egina nella sede -eneziana della Eondazione Vrada? attiDa dal 2011 con mostre di grande rilieDo. Ha in corso a Milano la realizzazione di un grande museo sempre per Prada. In questo caso, un riciclo di un edificio industriale, cAe sarà aperto in #on#omitanza #on l*;XAo*. 5 Venezia Ta #urato il Arogetto di trasBormazione del Eonda#o dei TedescAi a Rialto, già ampiamente snaturato dagli interDenti precedenti, in una sede commerciale Benetton. Il progetto X stato definitiDamente bocciato dalla soprintendenza pih o meno nello stesso periodo in cui foolAaas accettaDa 8 dopo aDer rifiutato tre Dolte in edizioni precedenti 8 di curare la biennale arcAitettura. Non Z dato saAere se #*Z un nesso tra le due #ose ma #erto l*iAotesi Z suggesti-a e l*idea #Te voolTaas a::ia de#iso di dedi#are Aarte della sua mostra a riBlettere su come affrontare la '&4"+I del nostro patrimonio la rende ancora pih interessante. La mostra fornirà alcune risposte e forse ci aiuterà ancAe a capire qualcosa di pih sul futuro (cupo o radioso) della nostra arcAitettura. Non rimane spazio, e forse nemmeno ragione, per affrontare già adesso gli asAetti ar#Titettoni#i dell*;XAo* di Rilano. Ra di una qualcAe insoddisfazione per come ancora una Dolta si X arriDati alla scelta del progetto del padiglione italiano abbiamo già detto lo scorso anno. Dei risultati si occuperà di certo con maggiori elementi il report del 2015.

3.2.3 Comunicazione 3.2.3.1 Pubblicità italiana, ricominciare da -30%88 =ar0 l*anno della s-oltaQ =e::ene durante i lungTi anni della #risi e#onomi#a? #risi #Te tutt*ora morde le carni dei ceti pih deboli, la preDisione della durata e la preconizzazione della fine della crisi economica siano state le discipline sportiDe preferite dagli ambienti politici, accademici e di conseguenza giornalistici, col risultato di perdere definitiDamente di credibilità, la qual cosa Aa aggraDato ancAe la percezione della crisi, tutto cig non ostante potremo azzardare l*iAotesi #Te Wuesto Aossa di-entare? #ol Aassare dei mesi? l*anno della Aresa d*atto delle AroBonde modiBi#azioni operate dalla pih lunga crisi economica cAe la pubblicità italiana abbia mai conosciuto. Il punto X attribuire alla figura retori#a dell*Dus#ita dalla #risiK un signiBi#ato #Te sia il Aib #ondi-isi:ile tra tutti i soggetti della comunicazione commerciale. PercAR una sDolta reale ci sia, X necessario cAe l*atti-it0 di #omuni#azione sia semAre Aib Aer#eAita #ome una sintesi tra esigenze commerciali e ruolo so#iale dell*azienda? in #ui la #reati-it0 gio#a un ruolo di Arimissimo Aiano. Se guardiamo ai numeri cAe questo inizio 2014 ci Aa riserDato, abbiamo ancora una selDa di segni negatiDi^ le prime trimestrali degli editori, comprese le reti teleDisiDe, ci dicono cAe il perimetro degli inDestimenti pubblicitari su tutti i media X ancora in restringimento. Infatti, se lo scorso anno si X cAiuso con negatiDità a due cifre (-12?3%)? fielsen segnala #Te a Be::raio di Wuest*anno si scende a -5,8d, cAe diDenta -4?3% se si #onsidera il Arimo :imestre dell*anno. 9*uni#o media #Te

88 Realizzato con collaborazione con Marco Ferri - Cop: Uriter Consorzio CreatiDi.

94

segnala un segno pih X il ceb, ma con percentuali molto basse, lungi dal poter sostenere il peso della ripresa, come inDece sembra essere aDDenuto negli Usa, doDe gli inDestimenti sul ceb sfiorano ormai il 35d del totale. Le attuali pih rosee preDisioni89 #i di#ono #Te nel #orso dell*anno la tendenza Z a #res#ere? Bino a diminuire le cifre negatiDe per azzerarle a fine 2014. Dello stesso aDDiso X Assocomunicazione90, cAe conferma la preDisione di una cAiusura in sostanziale pareggio. Ma, allora, doDe e come si pug Aarlare di Danno della s-oltaKQ La risposta pih cAe nelle cifre X nella percezione della crisi da parte dei soggetti della comunicazione. Infatti, se consideriamo l*andamento negati-o degli ultimi anni? Aossiamo dire #Te il Aerimetro e#onomi#o dell*industrF della #omuni#azione Ta Aerduto il 30% del suo -alore complessiDo e cAe la ripresa non potrà cAe prendere atto di questo perentorio ridimensionamento. Quanto alla percezione della crisi, in realtà, alcuni profondi cambiamenti sono già aDDenuti, mentre altri sono in corso, in grado di modificare la mappatura delle forze in campo. A questo punto la domanda X^ cAe cosa Aa determinato i cambiamenti di cui parliamoq Vale a dire, come Aa agito la crisiq Cominciamo col dire cAe, per Dia di una serie di aDDenimenti economici e politici, tra loro concomitanti, oggi appare a tutti pih cAiaro cAe la crisi della pubblicità italiana X stata proDocata dalla crisi della domanda interna. I consumatori, impauriti e impoDeriti, Aanno rallentato i consumi. La pubblicità non Dende a cAi non Duole comprare. Le marcAe italiane si sono riBugiate nel silenzio della #omuni#azioneo le mar#Te glo:ali? AlaFer molti imAortanti nell*e#onomia dell*a#Wuisto degli sAazi Au::li#itari? Tanno ridotto gli in-estimenti in ;uroAa? Aer -ia del rallentamento del ciclo economico, e in particolare in Italia, per Dia della recessione. Le multinazionali della pubblicità presenti nel mercato italiano Aanno messo in atto forti politicAe di tagli interni e di dumAing nei #omAensi d*agenzia. Voi#Tg in Italia la Aresenza delle Tolding della comunicazione globale X massiccia, ecco cAe queste scelte Aanno fortemente condizionato il nostro mercato. Il mercato Aa reagito dando Dita a scelte organizzatiDe e alla creazione di modelli di business impensabili Bino a Wual#Te anno Ba. +n #aso em:lemati#o riguarda l*exploit del settore degli eventi cAe, marginale negli scorsi anni, Aa assunto, proprio negli anni della crisi, una crescente attenzione e importanza nella pubblicità italiana. DiDentando un fenomeno molto apprezzato dagli inDestitori e amato dal pubblico. Un caso italiano significatiDo X rappresentato da Filmmaster Events, società specializzata in grandi eDenti. Secondo Sergio Castellani, presidente di Filmmaster 6roup, di cui la società di eDenti fa parte, il mercato da loro presidiato come leader X di-iso grosso modo in due areeC l*area #orAorate? legata a e-enti Aromossi da mar#Te di Arodotti #ommer#ialio l*area sAoc, Dale a dire eDenti celebratiDi legati a grandi manifestazioni, come inaugurazioni di olimAiadi o #ele:razioni di anni-ersari istituzionali. 5 sua -olta? l*area degli e-enti promossi dalle marcAe commerciali pug essere diDisa in comunicazione istituzionale, per esempio la celebrazione di un anniDersario legato alla Dita della azienda e in eDenti diretti ai consumatori, per un modello di auto o una griffe di moda. Tenendo presente cAe Filmmaster, capofila del gruppo cAe possiede Filmmaster EDents X una delle pih importanti case di produzione di filmati pubblicitari in Italia, X significatiDo pensare cAe nel loro fatturato gli eDenti pesano intorno al 60d. Come dire #Te De-ento :atte sAotK 2 a 1. Ver un mer#ato #ome Wuello italiano? do-e il luogo #omune DoleDa cAe la teleDisione fosse il tabh insormontabile della pubblicità, questa X una notizia degna di essere segnalata come effetto dei grandi cambiamenti, nel panorama della comunicazione commerciale 89 rueste sono le Are-isioni di +V5? l*5sso#iazione degli in-estitori nella Au::li#it0 italiana. 90 Assocominicazione X una delle organizzazioni cAe raggruppano le agenzie di pubblicità.

95

italiana. P*altro #anto? non Au[ essere sotto-alutata la -o#azione di DAensare in grandeK. Vista dal punto di Dista imprenditoriale, Filmmaster Group Aa diDersificato le attiDità, Aa internazionalizzato le operazioni, Aa fatto sistema con altri soggetti. Come rispondesse al manuale del perfetto imprenditore nell*era della glo:alizzazione? Wuesta azienda italiana si Z di-ersiBi#ata dagli sAot? diDentando leader negli eDenti, dandosi una struttura da Dera e propria agenzia, sia produttiDa cAe creatiDa. Ha aperto sedi in Paesi in cui X entrata con grandi eDenti e Aa promosso una voint Denture #on <ine#itt0? Aer la ristrutturazione del 9una Vari dell*;ur e la sua trasBormazione nel Aar#o gio#Ti temati#o Aib imAortante d*Italia. Ver #ogliere l*imAortanza #res#ente del segmento degli e-enti? :asta Aensare alla #uriosità cAe il fenomeno flasA mob genera ancAe attraDerso la Deicolazione sul ceb. Il fenomeno. X diDentato un appuntamento immancabile sui social netcorK. I filmati postati riguardano momenti cAe riescono a distribuire emozioni e coinDolgimento soprattutto a cAi si troDa lontano dal luogo in cui X aDDenuto l*e-ento. Ra an#Te lontano da Wuello #Te Bino a Wuel momento s*immagina-a Bosse il AroArio interesse? #Te se in Arin#iAio non Z Aer la mar#a? lo di-enta Aer l*intrattenimento #Te la mar#a oBBre attraDerso il ceb. Succede, per esempio, cAe la performance di una decina di mimi, cAe traDestiti da manicAini interagiscono con i clienti, tanto da costringere la securit: dello store a cAiamare la polizia diDenti a sua Dolta un eDento sul ceb, Dirale, come si dice in gergo, cioX spontaneamente condiDiso. Questo X quanto X successo per Gap, marca di abiti a Nec oorK. Ma la stessa sorpresa, magari con un audience minore X successa mesi fa a Milano, doDe per unMazione di ambient marKeting realizzata per 2),-&+-I,#)'*;&, un nuoDo progetto assicuratiDo di Europ Assistance Italia, si X messo in scena la collusione tra un sottomarino e alcune Detture. O, come sta succedendo in Wuesti giorni? la #ele:razione dei #inWuant*anni di -ita sul mer#ato di un Bamoso Arodotto dol#iario a base di crema di nocciola Derrà celebrato con un eDento pubblico, sia nella città di Alba cAe a Napoli. Stiamo parlando di Nutella Ferrero, naturalmente. A dimostrazione cAe gli eDenti sono capaci di creare attenzione rispetto a grandi eDenti, ma ancAe ai -alori di un*azienda? Bino a lam:ire la Aromozione diretta di un Arodotto. ;* e-idente #Te gli e-enti Tanno :isogno non solo di un*idea cAe coinDolga i presenti, ma ancAe della forza della marca percAR questi episodi Dadano on air sui canali tD o on line sui social netcorK. La proDa della Delocità con cui il settore degli eDenti si X affermato nel mercato della comunicazione sta nel Batto #Te non esiste an#ora un*asso#iazione di #ategoria? an#Te se 5sso#omuni#azione sembra stia per promuoDere un consulta al suo interno. Questo spiega percAR non sia ancora possibile accedere a una fonte ufficiale sui Dolumi del comparto, sugli addetti, sulla presenza nei territori. P*altra Aarte? la #risi Ta sAinto -erso una ridefinizione dei ruoli all*interno dell*industr: della comunicazione commerciale. Se fino a poco tempo fa si poteDano suddiDidere le attiDità come "<,:&!-0&!'*$& (tutta la pubblicità tabellare, radio e tD compresa), come <&',K!-0&!'*$& (le attiDità di direct marKeting presenti nel punto Dendita) e come <&0*$%!-0&! '*$& (doDe collocare tutto quello cAe inizialmente sfuggiDa alle tradizionali classificazioni, dal sampling, al digtale, agli eDenti). Oggi tutto X rimescolato e prendono Dita nuoDi modelli. Il modello cAe stanno mettendo in atto le grandi multinazionali X il modello olisticoC un*uni#a strategia cAe produce episodi di comunicazione coerenti su Dari media. Il Gruppo Upp, ad esempio, in Italia sta sperimentando questo modello ancAe dal punto di Dista organizzatiDo. Si costruisce un team, al quale partecipano unità specializzate di Darie agenzie del gruppo. In questo modo Upp sta proponendo un modello di integrazione, non solo dal punto di Dista dei contenuti, ma ancAe della

96

struttura. fon sBugga l*elemento BinanziarioC in Wuesto modo si ries#ono a remunerare #ontemAoraneamente -arie agenzie della stesso gruAAo? Dso#ializzandoK i Batturati? e Wuindi D#ontrollandoK le Aerdite #Te la #risi Ta imAosto a tutti. Y e-idente #Te Wuesto modello Z Aensato e quindi realizzabile per la gestione di mega-brand cAe Aanno filiali in Italia. In Italia Upp laDora con team ad Aoc, formati da 4-5 aziende del Gruppo cAe gestiscono insieme un singolo cliente, in base al grado di conoscenza del mercato e del cliente stesso. AncAe il modello misto cliente-agenzia ben si adatta a marcAe multinazionali. Si tratta di un #oordinamento sta:ile e istituzionalizzato tra il marieting dell*azienda? il ser-izio #lienti dell*agenzia? il media e il resAonsa:ile #reati-o sul Arogetto. In Wuesto modo? il #liente internazionale Aa la certezza cAe le risorse Dengano impiegate esclusiDamente per la gestione del budget assegnato. Per contrasto, la crisi Aa prodotto il modello “studio professionaleK? #ome -iene deBinita? non senza con un pizzico di spoccAia, la nascita di microstrutture a forte Docazione consulenziale, capaci alla bisogna di operare direttamente nella creazione e produzione di materiali da destinare al media deciso di Dolta in Dolta dal cliente. u un modello per lo pih domestico, ancAe se non dedicato esclusiDamente alla gestione di piccoli clienti locali. Ci sono ormai realtà con profili ben marcati, sia a Roma cAe a Milano, delle quali ci siamo occupati negli anni scorsi. La reputazione dei professionisti e la fiducia cAe il committente ripone in loro X la cAiaDe di una relazione basata sulla flessibilità, attitudine cAe si X riDelata preziosa durante la crisi. A cig si deDe aggiungere cAe questo modello di business Aa senso se i soggetti sono capaci di specializzarsi, in modo tale da diDentare insostituibili da grandi strutture. E se sono capaci di fare sistema, attra-erso alleanze #ommer#iali? Wuando sentono l*esigenza di dare un maggiore suAAorto ai AroAri #lienti? in-e#e #Te Aensare #Te #res#ere sia rius#ire a DBare tutto in #asaK? #ol ris#Tio? Aer altro antieconomico, di scimmiottare in piccolo quello cAe le grandi strutture già offrono sul mercato. Ma percAR si DerificAino le condizioni materiali di una sDolta concreta sembrerebbe necessario affrontare almeno tre questioni. Esse sono sul tappeto. Secondo Stefano Del Frate, direttore generale di Assocomunicazione, la prima riguarda la difficoltà della comunicazione commerciale italiana a parlare col mercato interno. Sembrerebbe paradossale, ma non lo X. Basti pensare, per esempio, cAe il made in Ital:, Dale a dire settori come la moda, il food, il turismo, ma ancAe la stessa manifattura di pregio, non sono fra i protagonisti del mercato della pubblicità italiana, nR della Au::li#it0 italiana all*estero #Te? AroArio Aer Wuesto? Arati#amente non esiste. 5l #ontrario di quello cAe succede in altri Paesi europei, doDe le agenzie seguono i prodotti nei Paesi doDe quella mar#a Ta aAerto la distri:uzione. 9a se#onda Wuestione Ba riBerimento all*assenza sul mer#ato interno di nuoDe marcAe cAe si muoDono nella pubblicità, a parte piccoli passi sul ceb. Esistono aziende e Arodotti inno-ati-i? :asti Aensare alla ri##a Aroduzione di alimentari a im 0? ma non #*Z la percezione dell*imAortanza della #omuni#azione #ome Battore de#isi-o alla #res#ita e allo s-iluAAo dell*azienda. InBine? la terza Wuestione Z #Te Wuesto man#ato senso dell*esigenza della comunicazione commerciale X ancora un residuo della crisi, di quando si pensaDa cAe fare pubblicità significasse semplicemente fare spot in tD e cAe fosse quindi economicamente proibitiDo. E allora, per concludere, percAR la percezione di una sDolta Dera ci possa essere, saranno necessarie almeno due condizioni. La prima, come abbiamo appena Disto, X cAe aziende italiane promuoDano la loro #omuni#azione DBa#endo sistemaK #on le strutture italiane cAe si muoDono sul mercato, in modo #Te an#Te la nostra Au::li#it0 Aossa essere #onsiderata Dmade in ItalFK? sia sul mer#ato interno #Te all*estero. 9a se#onda #ondizione Z #Te si #onsideri l*atti-it0 di #omuni#azione #ome

97

una sintesi tra esigenze commer#iali e ruolo so#iale dell*azienda. +na Arati#a della sosteni:ilit0 ancAe nella comunicazione commerciale, capace di arriccAire una dialettica tra modo della marca e mondo delle Aersone? tra esigenze interne all*azienda e asAettati-e esterne? Wuelle del pubblico. Oggi molte grandi o medie aziende italiane pensano di poter fare questa sintesi al loro interno. Ma si tratta di un errore^ cosp facendo le agenzie di comunicazione, grandi o piccole, Dengono considerate alla stregua di fornitori di serDizi. Il riscAio X una frammentazione di iniziatiDe cAe sBugge al #ontrollo dell*azienda. In-e#e? Z imAortante -alorizzare la #ultura della #reati-it0C Wuando si crea un prodotto e si pianifica la sua commercializzazione, quando si creano i messaggi cAe lo accompagno Derso gli acquirenti e i diDersi pubblici, ci Dogliono idee-forza capaci di alimentare la -ita della mar#a e dei suoi Arodotti. rueste atti-it0 sono Aarte di un*uni#a BilieraC Wuella della Wualit0? dell*e##ellenza? dell*inno-azione. Ver#Tg solo :uone idee possono farci uscire pih braDi e capaci da questa lunga crisi. 3.2.3.2 Le fiere come format culturale91 =e Z -ero #Te il Arodotto non Z Aib suBBi#iente alla miglior raAAresentazione del Arogetto d*imAresa? poicAR X necessaria una dotazione simbolica e linguistica pih sofisticata e articolata, X ancAe Dero #Te la Biera si Aone in un lim:o do-e non Z Aib l*esAosizione del fo-e#ento #orrisAondente ad un preciso modello industriale e produttiDo, ma non X ancora un luogo di rappresentazione adeguato alla transizione dei nuoDi soggetti e processi. In questo senso, la fiera, cAe per il suo sDiluppo esce da sR stessa e dialoga con nuoDi operatori e staKeolders, X a tutti gli effetti un attore dello sDiluppo cAe dialoga, quando non diDenta impresa culturale tout court. E lo diDenta nella misura in cui riesce a contaminare i suoi processi e i suoi progetti, a partire da una conoscenza Dera delle dinami#Te #Te go-ernano i :isogni e i desideri alla :ase della domanda e dell*oBBerta. Tra le tante cAiaDi di lettura di un grande e-ento #ome l*Expo, il rapporto con i territori, la loro metamorfosi e il tema della creatiDità X il pih interessante. A patto di non sradicarlo dal legame AroBondo #on un*antroAologia dalle lungTe deri-e #ulturali? alle tre 3 di 3e#nologia? 3olleranza, Talento, ne Da aggiunta una quarta di Territorio. La piattaforma globale Elpo X anzitutto un potente motore di connessioni tra queste quattro dimensioni, utile a far uscire il Paese dal torpore de#linista in #ui Z #aduto? a Aartire dal tema Dnutrire il Aianeta? energia Aer la -itaK e dalla sua capacità di mobilitare la creatiDità, nel senso di energia operosa. Lontano dai manierismi in stile Dgrande :ellezzaK? la #Tia-e di lettura AroAosta #i Aarla di #ome Wuel AoAolo di Aroduttori e #ittadini cAe Aa costruito Dertebre e scAeletro di questo Paese, partendo da borgAi e città di media grandezza? #reando un Aaesaggio in #ui agri#oltura e maniBattura sono #res#iuti l*una in Bunzione dell*altra? legando in un solo destino #itt0 ri##a e #amAagna Blorida? oggi sia in grado di ritroDarsi e ritroDare un proprio sentiero dentro la metamorfosi del mondo. Creatività i un concetto che va declinato in rapporto ai tre pilastri culturali su cui poggia Elpo^ Terra - e quindi cibo e agricolturak Tecnica - cAe trasforma l*am:iente naturale in un #odi#e uni-ersaleo 3erritorio - spazio dei rapporti so#iali sedimentati in #ui si s-olge la dialetti#a Arogressi-a tra terra e te#ni#a. Y nell*intre##io dinamico tra queste tre polarità cAe la creatiDità si emancipa dalla mascAera semplicistica di professione legata alla tecnologia o alla comunicazione mediatica. E si incarna in nuoDe figure 91 Realizzato in collaborazione con Aldo Bonomi - Direttore Consorzio AASTER ed editorialista de Il Sole 24 Ore, Cristiana Colli - Ricercatrice Consorzio AASTER e Curatrice di eDenti culturali.

98

sociali capaci di ridefinire le coordinate di cig cAe X territorio. Se si parte dal basso, dalla Terra e dal cibo emerge una creatiDità dei giovani ritornanti? #Te in-erte il Blusso stori#o dell*esodo dalla campagna alla città. Figure cAe Aanno cultura e conoscenza, figli della società terziaria cAe dalla #itt0 es#ono Aer #reare un*agri#oltura sosteni:ile #Te rideBinis#e Aaesaggio e :orgTi? agisce nei -uoti Arodotti dall*industrializzazione e dalla glo:alizzazione? riaAAroAriandosi e ri-italizzando Aaesi di montagna o #aAannoni nella Aianura ur:anizzata -eneta. 9*o::ietti-oC ri#ostruire esteti#a pubblica e bellezza, a partire da cig cAe prima era considerato degrado territoriale, e dare #on#retezza ad una Aossi:ilit0 di e#onomia nuo-a? a Aartire dalla rideBinizione del -alore d*uso del territorio #ostruito. fon si Aensi Aer[ ad una reazione diBensi-a o di #Tiusura nel lo#aleC tutt*altro. Y la so#iet0 della #onos#enza #Te si estende al lo#ale? un*e-oluzione di #ulture am:ientaliste #Te unis#e orti ur:ani? Barmers mariet? nuo-i #ontadini e montanari #reati-i. <*Z Aoi una #reati-it0 del sociale cAe Aa radici territoriali anticAe e cAe oggi mette al la-oro la dimensione dell*eti#a? #on nuoDi modelli di impresa sociale (le reti del Commercio Equo e i GAS) e un tessuto di ONG cAe fa da ponte tra Elpo, città e territori, a partire dalla questione alimentare. Trasferendo nella dimensione globale la capacità dei territori di costruire celfare communit: e di rispondere ai nuoDi bisogni della Ao-ert0 metroAolitana? all*interno dei #luster. InBine? sar0 #entrale una #reati-it0 nata dall*in#ontro tra territorio e tecnica, cAe ragiona di come il saper fare manifatturiero pug troDare un nuoDo intreccio con i saperi tecnologici e industriali dentro la cornice della green econom:. Una creatiDità #Te ragiona dell*e-ol-ersi dell*imAresa agri#ola in agroindustria? della dialetti#a tra :iote#nologie e :iologi#o? dell*e-oluzione energetica cosp come delle possibilità di contaminare il /"%&! *$! J-"'I a partire dalle nuoDe figure dei /"T&)3 per adattare la piccola impresa artigiana alla riDoluzione degli stili di Dita sostenibili e della produzione personalizzata. Se cosp sarà Elpo, creatiDità e territori potranno daDDero disegnare una rete per mobilitare la speranza. Elpo, X allora un ponte ideale e reale con le tante possibili declinazioni della terziarizzazione agricola e agroalimentare oltre cAe manifatturiera. Un punto di contatto e sperimentazione cAe passa per quei processi ad alto Dalore aggiunto cAe innerDano e innescano la creazione del Dalore per imprese, filiere, territori, comunità. Dal punto di Dista espositiDo Elpo si colloca in un contesto fortemente infrastrutturato sul piano dello s-iluAAo del BormatC e-ento Bieristi#o ed e-ento #ulturale #onnesso all*e-ento Bieristi#o. ; si colloca in un contesto, la tradizione italiana, cAe esibisce Dere e proprie best practices di Dalore paradigmatico^ concentrati di innoDazione strutturale e incrementale, almeno equiDalente a quella dei tanti settori di cui si impegna a fare rappresentazione. Come se nel tempo si fosse compreso appieno cAe al contenitore –fiera o evento - si chiede di essere contenuto e contesto di quella stessa qualità reale e percepita cAe si intende rappresentare a operatori, clienti, staKeAolders. Il tutto X tanto pih ricco e segmentato poicAR occorre ammettere cAe ad una lucida e consapeDole strategia degli operatori fieristici, si X affiancato nel corso del tempo un articolato processo di costruzione dal basso di coalizioni a geometria variabile cAe Aanno letto e riconosciuto a quei format commerciali grandi opportunità di sDiluppo in cAiaDe terziaria e culturale tour court. Emblematica la storia del Salone del Mobile e del Fuori Salone, gemelli diDersi cAe oggi X impensabile immaginare separati, diDenuti matrici di un unico grande palcoscenico globale del design. La Design UeeK milanese si caratterizza infatti come un Dero e proprio epicentro mondiale del design, cAe ogni anno conferma la sua centralità nella produzione manifatturiera e nella rappresentazione delle esteticAe e dei processi cognitiDi a monte. Senza questo sguardo, cAe tiene insieme il saAer Bare e il saAer essere in un*identit0 uni#a? la Fiera si manterrebbe un radar eccellente sulla produzione ma non sullo stile di Dita contemporaneo sotto tutte le latitudini. La

99

#aAa#it0 di inter#ettare le tri:b -o#azionali? l*ela:orazione di AroAoste tras-ersali? le letture a laFers stratificati sono, nell*e#onomia delle esAerienze? le Aietre angolari Aer la #ostruzione dell*aAAartenenza Arima e della Bidelizzazione Aoi. +n patrimonio essenziale nella competizione tra pla:er fieristici non pih solo di intangible e creatività giovanili, ma un Dero e proprio panel di asset che ridefiniscono centralità e marginalità espositive. Si tratta di un fenomeno cAe riguarda il format fieristico in sR, al di là dei settori merceologici e al di là dei Paesi in cui si realizza. La stessa =*40-jN#*'%*$4 a Francoforte affianca alla fiera commerciale una messa in luce totale della città con il programma dettagliatissimo e capillare =#/*$"'&. AncAe in questo caso X inimmaginabile pensare #Te le due esAerienze Aossano essere seAarate. Pel resto? l*aBBermarsi #osU massi##io di eDenti a latere dimostra ancAe cAe la conoscenza tecnica e professionale del prodotto X condizione necessaria ma non più sufficiente nR per la Dendita, nR per il posizionamento, nR per la ri#onos#i:ilit0 del mar#Tio d*imAresa. 5n#Te se Aer molte imArese di piccole e medie dimensioni la s#elta Z sAesso tra Din-estimento dentroK o De-ento BuoriK? oggi la brand identitb chiede politiche diverse alla grande esposizione e per tanti target di prodotto e di mercato le forme tradizionali della rappresentazione appaiono obsolete e inadeguate a dialogare con i pubblici di riferimento. E cig X tanto pih Dero in un contesto in cui le società fieristicAe in transizione faticano ad adeguare format e strutture organizzatiDe alle esigenze Deloci e smart delle imprese e dei settori, sempre pih mobili e di non semplice identificazione. Ma non mancano segni di una nuoDa attenzione e ancAe tentati-i di a--i#inare l*ente Biera alle sensibilità di quelle reti prossime non solo sul piano economico ma anche su quello culturale e concettuale. Un buon esempio X il progetto “Dove vivono gli architetti-Where architects live”, a cura di Francesca Molteni e DaDide Pizzigoni, promosso e prodotto da Cosmit durante il Salone del Mobile 2014. In questo caso aDere introdotto un processo culturale dallo standing museale in un ambiente di matrice fieristica Aa attiDato un #orto#ir#uito -irtuoso. Ver un -erso? Ta dissimulato il Aotenziale #Te un*inBrastruttura #ome il Salone possiede nei suoi ambiti di progettazione e produzione espositiDak per altro Derso, segna un Aunto di non ritorno risAetto alla ne#essit0 dell*;nte di AroAorre un*oBBerta strettamente #ulturale? coerente con un bacino di relazioni globali unico ancAe nel compound di RAg. Infine, in una forma cosmopolita Aa rappresentato la sua matrice di serDizio e di connessione tra manifattura e industria culturale e Aa messo in Dalore la communit: reale e potenziale delle sue reti, il patrimonio di relazioni, reputazione e qualità delle cose, dei luogAi, delle persone. A partire da una considerazione non eludibile^ la quantità di Disitatori, il moltiplicatore cAe esercita sulla città e sul territorio un dato muscolare cAe responsabilizza non poco un eDento come questo e, in ultima analisi, lo caratterizza come un essenziale fattore di internazionalizzazione culturale e di rappresentazione, oltre cAe economico. Dalla prima edizione del 1961 il Salone del Mobile si X progressiDamente imposto come il principale eDento mondiale nel settore Casa-Arredo, diDentando ufficialmente Salone Internazionale del Mobile nel 1967. I Disitatori della prima edizione furono 12.100 - di cui 800 esteri - Wuelli dell*edizione 2014 sono stati oltre 357.200? di #ui si Au[ stimare Aer due terzi esteri. 9*indotto e#onomi#o dell*e-ento sulla #itt0 Z di oltre 200 mln di ;uro. Nel 2013 oltre 5700 sono stati i giornalisti accreditati, 1269 gli espositori - di cui 316 esteri - per un totale di 142.200 mq di superficie espositiDa. 50000 sono stati i Disitatori dei musei ciDici aperti gratuitamente durante la design ceeK, il doppio della media settimanale. La storica esperienza milanese Aa fatto da apripista, in Italia e non solo. u il caso del Cersaie, cAe pug essere annoDerato tra quelli cAe Aanno consapeDolmente scelto di cambiare pelle per essere pih trasDersali e per offrire - a una domanda pih complessa e articolata 8 risposte soddisfacenti e

100

reti vere di connessione oltre l’aspetto commerciale. I numeri dicono cAe tra il 2012 e il 2013 il Cersaie Aa registrato una crescita del numero di Disitatori del 25d92. Successo doDuto al fatto cAe Wuesto aAAuntamento Bieristi#o? ad un #erto Aunto Ta s#elto di Aarlare all*ar#Titettura? non Aib solo alle imArese e ai Aroduttori di materiali Aer le #ostruzioni e l*arredo. <osU #ome Rilano e il Euori Salone, grazie ancAe alla progettualità delle riDiste storicAe 8 Abitare e Interni 8 X il regno delle esperienze e delle conoscenze, allo stesso modo Bologna e il Cersaie sono una piattaforma per l’architettura e il progetto contemporaneo? l*agor0 Au::li#o/Ari-ata in #ui #i si raAAresenta #ome attori, mecenati, autori, promotori del progetto contemporaneo, legato al costruire e al pianificare. Ma ci si rappresenta ancAe in qualità di istituzioni cAe concepiscono il territorio come area Dasta dalle funzioni pregiate, a partire dalla qualità dei luogAi e dello spazio Duoto/costruito, dall*orientamento green dei #onsumi al modello di s-iluAAo sosteni:ile. 1asti Aensare alla riBlessione in #orso oggi a =assuolo do-e gli attori lo#ali ragionano di Ddistretto e-olutoK? nel tentatiDo di ricostruire un rapporto tra città e distretto in cAiaDe di smart land. Il Cersaie oggi X una Detrina globale doDe si incontrano la grande arcAitettura internazionale 8 quella dei maestri e delle arcAistar, quella dei gioDani emergenti - le tendenze e le aDanguardie del produrre progetto di qualità per le città, le comunità, gli indiDidui, le imprese cAe fanno sDiluppo e innoDazione a partire da queste coordinate culturali. A dimostrazione cAe il posizionamento della fiera si gioca sugli asset culturali cAe collegano le reti glo:ali del Bare e dell*essere #on Wuelle delle go-ernan#e territoriali. Una eDoluzione pih cAe preDedibile considerati due processi contemporanei^ da una parte la centralità 8 #Te #ontiene an#Te tendenze modaiole e glam? ma tant*Z 8 dell’architettura e del progetto nella cultura contemporanea? e dall*altra il Aosizionamento e la modernizzazione straordinaria cAe Aa attraDersato il distretto della ceramica del modenese, oggi sistema di area Dasta con un bacino di medie imprese leader perfettamente internazionalizzate insieme a filiere specializzate. Singolarmente e insieme una Dera aDanguardia imprenditoriale e distrettuale nel mondo. ruesta e-oluzione mostra una domanda #Te si sAosta di segno? e un*antroAologia #Te cAiede senso, significati e conoscenza oltre la tecnica, la tecnologia, la produzione di un bene o di un serDizio. Ed X il segno di una domanda di storbtelling, ormai ineDitabile per cAiunque produca qualunque cosa, per cAi accompagna lo sDiluppo, per cAi progetta contenitori contemporanei del racconto e della rappresentazione. CAe siano dentro la pianificazione eDentologica della fiera o cAe siano fuori poco cambia. Le 15 mila presenze di N,',4$"!G"-&)! M&3*4$, un eDento collegato a Cersaie ma a tutti gli effetti un off autonomo, conferma la complementarietà e osmosi tra fiera e fuori fiera come tracciante cAe sDiluppa metodologie organizzatiDe, sperimentazioni di format e contenuti. Del resto sempre Bologna, con Arte Fiera, si X incardinata con sempre pih decisione alla rete delle istituzioni pubblicAe e priDate non solo della città ma del territorio, in un patto di #olla:orazione strategi#a #Te aggrega il meglio #Te l*;milia-Romagna esprime in termini di arte #ontemAoranea. <osU si Z dilatata sui #ontenuti e sull*oBBerta territoriale? Ta Arogettato di-ersamente l*interlo#uzione #on le Biliere di Wuel #omAarto? Ta stretto alleanze allo stesso temAo locali e internazionali. Con gli eDenti in città Aa Dalorizzato il suo patrimonio storico e #ontemAoraneo e Ta Aresidiato il senso dell*osAitalit0 #uriosa di cAi transita per pocAe ore e cAiede il meglio di tutto. <on gli e-enti in Biera Ta s-iluAAato la raAAresentazione della Biliera dell*arte 8 artisti, collezionisti, critici, direttori di musei, curatori, stampa di settore, galleristi, art adDisor, manager culturali, fundraiser. Con le incursioni in partnersAip sul territorio Aa abbozzato una sorta 92 Nel 2012 i Disitatori sono stati 75.563, mentre nel 2013 sono stati 100.769 - di cui 46.535 esteri, proDenienti da 157 Aaesi. 9*area esAositi-a di 166000 mW? Aer 900 esAositori? di #ui 302 esteri.

101

di coalizione ampia per il contemporaneo. Un buona pratica del resto sperimentata storicamente a 3orino? do-e Wuasi -ent*anni Ba Artissima93 fu format fieristi#o all*a-anguardia Aer originalit0 e scelta strategica di Dalorizzazione di molti gioDani galleristi cAe oggi dettano la linea in Italia e nel mondo. Ra Bu an#Te la Arima oAAortunit0 reale Aer un*aggregazione #Te an#ora oggi Ba del Piemonte e della sua rete del contemporaneo un modello inimitato, efficiente e coeso. Un autentico traino cAe Aa fatto da dispositiDo di rappresentazione per una certa riconDersione del territorio toccato dalla de-industrializzazione, da una manifattura in rapida riconfigurazione, e dall*a-anzata di un terziario inno-ati-o #Te Ta ridisegnato -o#azioni e#onomi#Te? AroBessionali e sociali. Una rete cAe non si X limitata alla città di Torino ma Aa aggregato in un unico progetto l*agroalimentare di e##ellenza delle 9angTe? i saAeri di Pollenzo e di Sloc Food, i collezionisti illuminati sparsi per il Piemonte, il glamour ante-litteram di Eatal:, la riconDersione in cAiaDe eDentologica e di serDizio del Lingotto. In un certo senso ogni fiera con il suo off X allo stesso tempo miccia e detonatore di processi collettiDi e comunitari di sDiluppo, doDe X difficile comprendere cAi sostenga cAi in una Darietà fenomenologica cAe Aa infinite sfaccettature. Fatto sta cAe le esperienze importanti originano intorno a sR altre progettualità, perfino altre fiere satellite cAe moltiAli#ano e di-ersiBi#ano l*oBBerta. +n #aso em:lemati#o Z Wuello di X)-!N"3&', la pih importante Biera dell*arte #ontemAoranea del mondo #Te si s-olge a 1asilea? #on edizioni a Riami 1ea#T e Hong fong. In ognuna delle sue sedi la Biera Z aBBian#ata da autonome esAerienze? nate nell*al-eo di un appealing e di una Disibilità unica. Il concentrato di relazioni e opportunità 8 professionali, culturali e di business - X impossibile da ricostruire altroDe. Ma se queste esperienze, seppur in parte, attengono a contenuti di industria culturale classica 8 arte, editoria, design 8 molto interessante appare la genesi di It’s Tissue – The Italian Technologb Experience a Lucca. Nello storico distretto cartario, oggi capitale mondiale del tissue? all*insegna del DGedere Sentire LoccareC si X sDiluppato un eDento di grande originalità e intelligenza cAe nel 2015 celebrerà la sua seconda edizione. 9*idea Z semAli#e e suggesti-aC mettere in #ontatto la te#nologia 8 sofisticata e innoDatiDa su un substrato di storia distrettuale cAe poggia su risorse naturali e tradizione meccanica 8 con l*esAerienza della Aroduzione di tissue? tra le Aib interessanti e #omAlesse sul Aiano industriale. Ver una settimana si susseguono aperture e Disite agli stabilimenti in una sequenza di open cAe rimandano allo stretto legame tra fabbrica e factor:, luogo nuoDo doDe la manifattura Aa incorporato le sue funzioni terziarie pih raffinate ed X diDenuta una Dera agenzia cognitiDa. >&&!_&")![,#+0, ad esempio, pih cAe un programma X una bandiera, pih cAe un eDento X una frontiera. Qui si entra dalla porta principale nel pih tecnologico e anonimo dei prodotti industriali 8 carta igienica, scottel, carta industriale in bobine 8 a partire dalla Derità di un distretto cAe tra le altre cose X ancAe leader nella laDorazione della carta da macero. Le Dille della LuccAesia, il buon Dino e il liBestFle #i sono ma sono un #ontorno. 9*originalit0 del Bormat Z nell*esperienza della tecnologia, nell*idea di #om:inare in un unico progetto accessibile, evocativo e friendlb un distretto e un patrimonio storico e paesaggistico unico, e alcuni pla:er industriali di primo piano. Il road shoU fatto in varie capitali del mondo Ta #onBermato l*interesse Aer un Arogetto #Te ro-es#ia l*idea della fiera classica e rende il territorio una piattaforma di comunicazione commerciale e culturale #Te AroArio Aer Wuesto non teme #onBronti ng #on#orrenza al#una. 9*idea #Te le e##ellenze industriali non abbiano paura di aprire le porte dei capannoni, come si aArire::e un*5::azia o un palazzo storico, ma anzi Dedano in questo un ('#3! esclusiDo e seducente a priori fa di questa 93 Nel 2013 Aa registrato 50.000 Disitatori, 190 gallerie di cui 130 estere, 900 artisti rappresentati, 300 collezionisti da tutto il mondo, 45 curatori internazionali.

102

manifestazione un unicum su cui riflettere. u del tutto eDidente cAe agli oltre 700 bu:er, cAe si sono recati a Lucca per la prima edizione nel 2013, X stato offerto qualcosa di pih di una fiera tecnica e qualcosa di diDerso da un tour turistico-#ulturale. Y stato oBBerto il Ari-ilegio di un*esAerienza? di una conoscenza unica, dedicata e trasDersale 8 accompagnata al contatto diretto 1^1 con quello stile di Dita cAe da secoli piace al mondo. Con un processo di moltiplicazione cAe, per la proprietà transitiDa, arriccAisce ogni componente del progetto e del programma. A tal punto cAe la prossima edizione promette di aggregare nuoDi territori Docati alle produzioni industriali come Lecco e Reggio Emilia. Il provect manager di questo appuntamento innoDatiDo X Maurizio Vanni, non a caso un museologo e curatore di progetti culturali con uno sguardo e un approccio altro al mondo dell*industria Tard delle #artiere. It*s 3issue Z un netjori #on una mission? -alori #Tiari e reputazione^ X un esempio di coalizione sulla filiera del pacKaging che supera i territori, li connette e li mette in Dalore, in nome di una originale Docazione produttiDa. E lo fa attraDerso un eDento innoDatiDo nel concept e nel format, nelle modalità di aggregazione e comunicazione corldcide, in collaborazione con istituzioni come Ice, Ministero degli Esteri, Camera di Commercio di Lucca. A queste macro aree 8 esposizioni legate alla maniBattura di di-ersa tiAologia e all*industria #ulturale - in #ui l*e-ento Bieristi#o si mostra in transizione -erso Bormat #aAa#i di integrarsi #on i Aaesaggi in cui X collocato e a cui si riDolge, si aggiunge il grande arcipelago legato al cibo, all’agroalimentare, allo stile di vita, alla green societb per il tramite della green econom:. Tutto questo aDrà in Elpo un Aunto di #aduta e di rigenerazione? #onsiderando il tema e l*imAianto -aloriale di #ui l*e-ento Ta scelto di farsi ambasciatore. Ma X Dero ancAe il contrario, come dimostrano Cibus a Parma, Vinitalb a Verona94, Sigep di Rimini95 e la stessa Eurocucina 2014 durante il Salone del Mobile. E il cibo non X estraneo a tutto questo, anzi la sua intrinseca seduzione riscAia di non bastare pih^ al cibo si cAiede di uscire dalla sagra per diDentare materia di un rituale e di una conoscenza cAe introduce al paesaggio, alla tecnologia, al talento creatiDo. u quello cAe si cAiede ancAe alla cultura green e al modello di sDiluppo cAe delinea, oltre la produzione di prodotti e serDizi^ in questo senso un progetto come Ecomondo a Rimini96 si caratterizza come autentica piattaforma della sostenibilità, a##omAagnamento oltre la raAAresentazione. =e lo storFtelling e l*esAerienza di-entano il -ettore di rappresentazione del tissue, a maggior ragione questo sarà Dero per il cibo e per le tecnologie ad esso #ollegate. Il Batto #Te le grandi aziende dell*elettrodomesti#o e della logisti#a integrata Aer la #u#ina AroBessionale siano Aassati dall*algido e mera-iglioso acciaio al colorato mondo dei cuocAi, e cAe ogni stand abbia scelto di ammorbidire acciaio inol, resine lucidate ed efficientissimi elettrodomestici con fumi, Derdure e cuocAi, mostra una sorta di cambio di passo della comunicazione per la Dendita e della reputazione. Questi spazi 8 cAe siano gli stand delle cappe piuttosto cAe di un grande produttore dolciario o di un pla:er delle materie prime alimentari 8 sono spazi di senso, di Dalori, di cultura. DoDe la qualità del prodotto Da di pari passo con la qualità dell*assaggio? della degustazione? del ra##onto dell*ultima #antina Arogettata da un*ar#Tistar e di quanti ettari ,)4"$*+ si sono impiantati in Cile.

94 fel 2014 155.000 -isitatori di #ui 56.000 dall*estero? 4.101 esAositori. 95 Nel 2014 173.904 Disitatori con un m20,1d sul 2013, dei quali 34.646 esteri, 1000 imprese. 96 Dati 2013 con oltre 93.000 Disitatori, 1.200 aziende, 132 conDegni e 8300 partecipanti.

103

INDDSTRIE CDLTDRALI

3.2.4 Audiovisivo 3.2.4.1 La stagione cinematografica 2013: tra contaminazione e confini sfumati97 Le pagine cAe seguono sono il tentatiDo di riassumere lMandamento della stagione cinematografica 2013 per quanto riguarda il consumo cinematografico (oDDero incassi e presenze) e la produzione di film, sotto il profilo economico e industriale. Il tutto a partire dai dati forniti da Cinetel, da una parte, e dal MIBACT dallMaltra, nel tentatiDo di fare il punto della situazione, proDando a indiDiduare criticità e prospettiDe di una situazione estremamente fluida, indubbiamente problematica ma cAe fornisce ancAe potenzialità interessanti cAe sarà utile proDare ad esplorare. u difficilissimo trattare in maniera attendibile un fenomeno in Dia di rapidissima trasformazione #ome l*industria #inematograBi#a. Il #inema Z tradizionalmente #onsiderato come un mezzo concepito per specificAe modalità di fruizione, dunque si X soliti seguire la logica di una filiera cAe parte dal concepimento del progetto di un film e giunge al suo sfruttamento in sala. Sappiamo inDece cAe, a liDello industriale, il film X sempre pih spesso una delle fasi di passaggio di un Bran#Tise? di un :rand o di Wuello #Te i narratologi #ontemAoranei #Tiamano De#osistema narrati-oK. Y Ba#ile osser-arlo sul Aiano della #osiddetta industria #inematograBi#a glo:ale? Wuella Aoll:coodiana, doDe i campioni di incasso degli ultimi anni sono altrettanti capitoli seriali di racconti 8 da Harr: Potter ai supereroi MarDel, da _#$4&)! S"/&3 a [K*'*40- e cosp Dia 8 cAe prendono le mosse in altri contesti e si diffondono per la mediasfera in forma di fumetti, libri, Dideogames, serie teleDisiDe, cartoni animati, parcAi tematici, mercAandise e 8 appunto, fra gli altri 8 il cinema. Cinema cAe pug essere fruito in sala oppure in DVD, Disto sui canali satellitari o digitali (sempre pih propensi Derso piattaforme on demand, sul modello degli americani Netflil e Hulu), s#ari#ato legalmente o illegalmente? -isto in #liA sull*I-pad o sullo smartpAone. TuttaDia, poicAR saAAiamo #Te la te#nologia Z tutt*altro #Te neutra e inBluis#e Aesantemente an#Te sul modo in cui i prodotti culturali sono concepiti e utilizzati, si pug tranquillamente affermare cAe l’idea di un cinema come campo autonomo si va dissolvendo, siccAR appaiono daDDero ingenui i tentatiDi di immaginare piattaforme specificatamente dedicate ai film, laddoDe X cAiaro cAe il presupposto in :ase al Wuale Bunzionano le AiattaBorme digitali Z Wuello della #omAletezza dell*oBBerta Aer uno spettatore onniDoro. Il fallimento di iniziatiDe Delleitarie come Cineama e le difficoltà di tentatiDi pih smaliziati come Infinitb (Mediaset), stanno a testimoniarlo. Il cinema in rete, se Duole daDDero sconfiggere la pirateria e sfruttare il proprio potenziale commerciale, deDe affidarsi a piattaforme generaliste? #aAa#i di #oniugare l*oBBerta di Bilm a Wuella di serie tD ed eDenti sportiDi, accessibili tramite un abbonamento mensile. Di tutta questa circolazione X difficilissimo dar conto in maniera organica percAR mancano strutturalmente dati attendibili, siccAR conDiene proDare a concentrarsi sul cinema propriamente detto. fella #on-inzione #Te l*analisi di Wuesto mi#rosettore 8 soprattutto

97 Realizzato in collaborazione con Giacomo Manzoli - Coordinatore del Corso di Laurea in Cinema, teleDisione e produzione multimediale, UniDersità di Bologna. Si ringraziano^ Iole Giannattasio - Responsabile del Centro Studi della Direzione per il Cinema del MIBACT, ed Elena Pagnoni - AGIS Emilia-Romagna, per la disponibilità e competenza a re#uAerare e guidare l*orientamento nei reAort del RI15<3? dell*5fI<5 e di <inetel.

104

per quanto riguarda la produzione nazionale e le politicAe relatiDe al suo sostegno 8 possa comunque fornire elementi significatiDi a inquadrare lo scenario col quale ci si confronta. 5nalizzando i dati relati-i all*annata aAAena terminata si Aotre::e essere Aortati ad un #auto ottimismo. Come X noto, il computo generale Diene fatto a partire dai dati Cinetel98. Il sistema Diene poi confermato dai dati SIAE, cAe oDDiamente fanno riferimento alla totalità dei biglietti Denduti. Ebbene, nel 2013 il cinema italiano registra aumenti incoraggianti, cAe Danno inquadrati perg nel contesto del consumo cinematografico attuale. Le presenza nelle sale Cinetel sono aumentate del 6,56d99. La proiezione SIAE confermerebbe, salendo dai 102.633.108 biglietti Denduti nel 2012 ai 109.365.840 del 2013. TuttaDia il 2012 X stato un annus Aorribilis, con una perdita secca di oltre il 10d degli spettatori, solo parzialmente recuperati. Questo recupero, inoltre, dipende ancAe 8 non facilmente quantificabile 8 da una programmazione delle sale sempre pih differenziata^ eDenti sportiDi, opere liricAe, preDiecs di serie teleDisiDe di grande successo e Wuant*altro. PunWue? i :iglietti -enduti dalle sale non #oincidono con quelli acquistati dagli italiani per Dedere dei film. Queste proiezioni complementari (categoria generica cAe comprende ancAe i film restaurati) Aa aDuto un Dero e proprio boom nella stagione appena conclusa. Infatti, se nel 2012 le presenze di questo tipo sono praticamente triplicate100. In termini assoluti X una Aer#entuale :assa (1?18%) ma l*aumento di Wuesta -o#e #orrisAonde altresU a una Aer#entuale rile-ante (#ir#a il 50%) del gi0 nominato aumento #omAlessi-o (1?45%) degli in#assi dell*intero sistema. Infine, il dato pih clamoroso, riguarda lo scollamento fra aumento delle presenze e aumento degli in#assi. ruesti ultimi? inBatti? sono #res#iuti solo dell*1?45%? Aassando dai 609.531.588 euro del 2012 ai 618.353.030 euro del 2013. In altri termini, i circa 6 milioni di biglietti Denduti in pih Aanno corrisposto ad un aumento di soli 9 milioni, con una corrispondenza di 1,5 euro Aer sAettatore guadagnato. 9*interAretazione Aessimisti#a di Wuesti dati? -edre::e un leggerissimo aumento doDuto a un moto di assestamento sul Bondo? determinato Bra l*altro dal fatto cAe le sale si stanno progressivamente “riciclando” per consentire una visione ottimale e collettiva di cose che non sono più il cinema. Una Disione pih ottimistica, sottolineerebbe perg il Batto #Te l*aumento Aer#entuale degli sAettatori? Aur in#oraggiato da un #alo del #osto dei :iglietti - passati da una media di 6,21 euro del 2012 a quella di 6,08 nel 2013 (il trend deflattiDo X iniziato nel 2011, dopo il picco di 6,41 del 2010) 8 costituisce la base per una rinascita, riproponendo la sala nelle abitudini di consumo culturale e di inDestimento del tempo libero. Resta da Dalutare come queste cifre ricadono sulla produzione nazionale rispetto a quella statunitense, a Docazione globale. Entrambe queste cinematografie sono cresciute, polarizzando ulteriormente il sistema? dal momento #Te assieme ra##olgono l*83?25% (53?72 Aer gli +=5 e 29?53 Aer l*Italia) degli in#assi totali. VroArio la #inematograBia nazionale Ta l*aumento Aer#entuale Aib consistente? -isto #Te l*anno Arima i :iglietti Aer il #inema italiano erano stati il 23?94%? Aarliamo di un 5?5 Aunti Aer#entuali? un aumento da--ero signiBi#ati-o? raggiunto a sAese dell*IngTilterra e della Francia101. Parliamo tuttaDia di cifre piuttosto ridotte, cAe dipendono dalla contingenza relatiDa al successo di singoli film. Per fare un esempio, dei circa 32 milioni di euro incassati dal #inema Bran#ese nel 2012? Wuasi 15 erano stati ottenuti dal solo imAre-edi:ile D:lo#i:usterK ruasi

98 La società cAe raccoglie ed elabora i dati per contro di esercenti, distributori e produttori italiani, includendo il 90d delle sale italiane. 99 Sono passate da 91.388.569 del 2012 a 97.380.572. 100 Nel 2012 erano state 319.897, per un incasso di 2.843.725 eurok nel 2013 sono salite a 963.586, per un totale di 7.281.764 euro. 101 9a Eran#ia Z Aassata dal 10?90% al 4?96%? l*IngTilterra dal 5?21% al 2?84%.

105

Amici di OliDier faia#Te e ;ri# 3oledano? distri:uito in Eran#ia a Bine 2011 e in Italia nell*autunno dell*anno su##essi-o. 9a man#anza di un Bilm di #osU Borte imAatto (tanto Aib anomala Aer una #inematograBia DAeriBeri#aK? #orrisAonde esattamente al #alo del 2013102. Tornando all*Italia? i dati #Te a::iamo aAAena riAortato -anno Biltrati attra-erso la #lassiBi#a degli incassi delle singole opere, rispetto al quale, nel 2013, si X Derificato un fatto del tutto straordinario #Te Ta ri#adute sull*intero mer#ato nazionale e Ta pesantemente influenzato soprattutto i dati relatiDi alla cinematografia italiana. Questo fatto straordinario Aa un nome, Checco Malone e un titolo, >,'&!"!+"-*$&''&, diretto da Gennaro Nunziante. Questo film, infatti, Aa registrato il secondo incasso assoluto nella storia non solo del cinema italiano ma del cinema in Italia, con i suoi 51.839.357 (solo nel 2013, con qualcAe ulteriore incasso nel 2014) superati unicamente dai 65 milioni di ADatar, eDento di portata globale cAe Aa polDerizzato i record di incasso di ogni paese nel Wuale Z stato distri:uito. Ver dare un*idea delle dimensioni del Benomeno? Z suBBi#iente Aaragonare questo incasso con quello del primo classificato al bol-oBBi#e dell*anno 2012? -ale a dire 1en-enuti al Nord di Luca Miniero, il quale aDeDa incassato poco pih di 27 milioni di euro. La differenza, in pratica, X stata di 25 milioni di euro e di circa 4 milioni di spettatori solo nel confronto con il film #Te a-e-a o##uAato la Aosizione omologa nell*anno Are#edente? ma di-enta an#ora pih siderale se si paragonano le cifre del film di Zalone e Nunziante con quelle del secondo classificato nella stagione 2013, oDDero CattiDissimo me 2 di Pierre Coffin e CAris Renaud, cAe Aa totalizzato 15.941.361 euro. In sostanza, si tratta di un fenomeno di costume, di cui non X facile e neppure opportuno in questa sede proDare a tracciare le coordinate socio-culturali, ma X certo cAe si tratta di un fatto del tutto atipico e contingente, cAe esula dalla logica stessa del blocKbuster cinematografico e non rientra nell*ordine del Are-edi:ile. =oArattutto? l*esito esor:itante di Wuesto Bilm? #aAa#e di totalizzare da solo #ir#a il 6% dell*intero mer#ato #inematograBi#o? Z tale da rendere instabile ogni altra riflessione relatiDa alla situazione, percAR non X cAiaro se e quanto tale successo sia stato un*e##ezione (se a::ia Batto andare in sala Aersone #Te non #i sare::ero andate)? se sia stato un caso di cannibalizzazione (se abbia eroso spettatori destinati ad altri film) o se abbia funzionato come traino (contribuendo a riportare la sala nelle abitudini di consumo di cittadini disamorati). 9*imAatto reale? insomma? si -edr0 nella Arossima stagione 2014 e sar0 interessante esaminarlo nel dettaglio. fel BrattemAo si Au[ Aro-are a -alutarne l*inBluenza sAe#iBica sui mesi #aldi di Arogrammazione del Bilm e #i si a##orge #Te in no-em:re #*Z stato un aumento considereDolissimo del 35d negli incassi103? #onBermato Aoi in di#em:re? #on l*11% di aumento104. Ma analizzando le presenze mese per mese, ci si accorge di come l*inversione di tendenza in una stagione iniziata malissimo (il gennaio 2013 si era cAiuso con un -23d rispetto alla pur pessima stagione 2012) si fosse già Disto annunciare nella stagione primaDerile. Il maggio 2013 aDeDa già Disto un aumento del 38,6d (da 6 a 8 milioni), salito al formidabile 111,4d di aumento di giugno 2013, cAiuso con 3 milioni di spettatori in pih (6 in totale) rispetto al giugno 2012, a testimoniare cAe la programmazione complementare, una gestione creativa delle sale, iniziatiDe promozionali legate al costo del biglietto e una distribuzione pih oculata, possono portare comunque risultati incoraggianti. Come dire cAe esiste una domanda, ancAe nei mesi tradizionalmente considerati poco ricettiDi, sebbene 8 per onestà 8 X altresp giusto Are#isare #Te nel giugno 2013 non #*erano stati grandi eDenti sportiDi in concorrenza, laddoDe nel 2012 sp X giocato il Campionato Europeo di

102 I biglietti Denduti per Dedere film transalpini sono stati 17.581.651. 103 Da 10,2 a 13,8 milioni di euro rispetto al 2012. 104 Da 10,7 a 12,1 milioni.

106

#al#io (#on l*Italia giunta alla Binale) e nel 2014 la #on#omitanza del Rondiale :rasiliano Au[ Bar facilmente preDedere una flessione del dato. In generale non si pug cAe osserDare con faDore un allargamento della pluralità dell’offerta. AncAe nei periodi estiDi e non solo a liDello di arene, Aa dato un grosso contributo il circuito cinetecario cAe 8 su iniziatiDa di Vieri Razzini prima e in collaborazione con BIM poi 8 Aa messo in circolazione una serie di film restaurati cAe appartengono al patrimonio della storia del cinema (da LubitscA a Rossellini, passando per Renoir e molti altri) ottenendo riscontri significatiDi. Al contempo, nel noDero delle proiezioni complementari, X giusto rileDare ancAe il consolidamento di alcune realtà cooperatiDe e asso#iazionisti#Te? dall*ormai #lassi#o Wino di Roma al Winodromo di Bologna, cAe appaiono sempre pih Ditali, ma i cui esiti in termini #ommer#iali sono diBBi#ili da s#orAorare dall*atti-it0 ordinaria delle sale #ui sAesso si aAAoggiano e #Te la-orano in gran Aarte an#Te sull*animazione #ulturale e sull*indotto. Per concludere la ricognizione sugli incassi, Da ricordato, infine, cAe il quadro dell’esercenza è rimasto praticamente invariato? nel senso #Te #*Z stato un leggerissimo aumento del numero degli s#Termi? Aassati da 3.240 a 3.256? ma lo s#enario Z rimasto immutato nell*insieme? laddo-e un piccolissimo miglioramento dell*1% si Z registrato nella media di in#asso Aer sala (salita a Wuasi 190.000 euro, con un incremento di 1.800 euro). Fortemente polarizzato, inDece, rimane lo scenario della distribuzione. A parte le grandi mavors americane (Uarner, UniDersal, Ualt Disne: e 20tA Centur: Fol cAe da sole raccolgono oltre il 50d degli incassi) solo le italiane Medusa (13,4d) e 01 Distribution (13,4) Aanno quote cAe consentono loro di concorrere (quasi) ad armi pari, mentre tutti gli altri soggetti, da LucKb Red (4,62d) a BIM (2,10d) Aanno una posizione di subalternità cAe li o::liga sostanzialmente a sAartirsi le :ri#iole di un mer#ato s:ilan#iato? in #ui l*eser#ente Z obbligato a mantenere sempre buoni rapporti con coloro cAe possono decretarne il successo o il fallimento (in base a quanto detto prima, X facile capire quale sarebbe la ricaduta sulla stagione di un eser#ente #Te si Bosse -ista negare l*oAAortunit0 di Arogrammare il Bilm di kalonep). Il fenomeno risalta con ancora maggiore eDidenza se si Da a Dedere la classifica per titoli. Nelle prime dieci posizioni abbiamo tre film italiani e sette americani (solo 4 di altre nazionalità nei primi 50) ma solo al 26t posto riusciamo a troDare un film 8 Il lato positiDo (SilDer Linings Pla:booK) di DaDid O. Russell, Denduto da Eagle Pictures - #Te non sia distri:uito da una delle D6 sorelleK (4 ameri#ane e 2 italiane) di cui si X detto. In pratica, ci troDiamo di fronte ad un trust di soggetti dominanti cAe pug gestire comodamente il mercato Dero attraDerso un controllo pih o meno diretto e forme (blande) di concentrazione Derticale (Medusa, Uarner e altri sono ancAe proprietari di sale), laddoDe una pluralità di soggetti pih o meno deboli e marginali cercano di spartirsi gli esigui spazi residui. CAiunque abbia un minimo di dimesticAezza con la storia del cinema italiano, sa bene cAe il rapporto fra la produzione nazionale (del tutto instabile e irregolare) e il sistema di finanziamento Au::li#o Z un Aro:lema endemi#o #Te risale addirittura al 1919? allor#Tg -enne Bondata l*+<I (Unione Cinematografica Italiana), un trust di case di produzione nel segno del finanziamento pubblico erogato da bancAe di Stato, cAe aDrebbe doDuto consentire al nostro Paese di far #on#orrenza a xollFjood nella #onWuista di un*egemonia #inematograBi#a mondiale. Andg a finire cAe il cinema italiano scomparDe, Holl:cood trionfg ancAe sui nostri scAermi mentre produttori e politici si spartirono denari e clientele. Quanto accade oggi non X eDidentemente comparabile, ma X Dero cAe restano una serie di questioni aperte cAe proDeremo ad eDidenziare a partire dai dati relatiDi alla produzione, facendo

107

riferimento in particolare al report fornito dal centro studi di ANICA e MIBACT, con la doDerosa aDDertenza cAe i dati relatiDi al numero dei film realizzati (Dale a dire cAe Aanno aDuto una sia pur minima distribuzione legata al Disto di censura) e ai costi dei medesimi Danno presi con le molle percAR si tratta di dati presunti e/o autocertificati. Dunque, nel 2013 sono stati realizzati 167 film di nazionalità italiana (erano 166 nel 2012 e 155 nel 2011), ma X decisamente sceso il costo complessiDo di queste opere nel loro insieme, dai 493 milioni dell*anno Are#edente a 357? dunWue #on una diminuzione degli in-estimenti di Wuasi 150 milioni, forse ancAe a causa degli esiti depressiDi della stagione precedente. Conseguentemente X calato ancAe il costo medio dei 155 film di iniziatiDa italiana, passati da 2,2 a 1,8 milioni (-19d), suddiDisi in base a scaglioni di costo cAe Dedono una larga maggioranza di film a bassissimo budget (53 sotto i 200.000 euro) ma ancAe un numero insospettabilmente consistente di film il cui costo supera i 3,5 milioni di euro. Se si parte dal fatto cAe solo 14 film italiani, nel 2013, Aanno incassato pih di 3 milioni di euro (contro i 34 costati pih di 3,5 milioni realizzati nel 2012, e parliamo di incassi lordi) si #aAis#e immediatamente #Te si ragiona su un*imAresa #Te ris#Tia #aAitali #on altissime probabilità di andare in perdita. DiDenta allora fondamentale capire quali sono le entità delle cifre e la loro proDenienza, sempre ricordando cAe 8 per ragioni fisiologicAe 8 compareremo risorse reali (le risorse del finanziamento pubblico, diretto o indiretto) e risorse ipoteticAe (gli altri inDestimenti, di cui abbiamo già stabilito la natura incerta e #Te Aossiamo tranWuillamente immaginare DaAArossimati Aer e##essoK). Dunque, per quanto riguarda i finanziamenti diretti, tale Doce fa riferimento al contributo erogato dalle commissioni della Direzione Generale per il Cinema del MIBACT per i film cAe sono generi#amente -alutati Ddi interesse #ulturaleK (10?8 milioni in tutto) e Aer le oAere Arime e seconde (sempre di interesse culturale^ 7,37 milioni). In totale si tratta di circa 19 milioni di euro, cui si aggiungono Doci marginali. Tale cifra X in costante diminuzione, dai quasi 100 milioni del 2004 ai 26 del 2012, fino ai 19 di cui abbiamo appena detto. TuttaDia, questa diminuzione X stata in buona parte compensata dal finanziamento indiretto cAe 8 dopo differenti tentatiDi poco efficaci, tipo il tal sAelter 8 Aa troDato nel tax credit una formula cAe in termini numerici pare funzionare. Infatti, sommando i milioni di euro cAe i produttori Aanno reinDestito attraDerso il credito d*imAosta AroArio (31?7) e di soggetti esterni #Te Tanno de#iso di a--alersi di questa opportunità (41, 6), arriDiamo ad oltre 72, cAe sommati ai 19 definiscono un contributo pubblico sostanzialmente stabile. Varliamo inoltre di Binanziamento Au::li#o D#entraleK? ri#ondu#i:ile al E+= o al fisco, mentre non X quantificato (nR forse quantificabile) ma certo ingente il finanziamento diretto o indiretto cAe arriDa dalle Regioni, dalle Film Commission, da altri enti locali e da Fondazioni bancarie pih o meno direttamente riconducibili ad essi, mentre sono trascurabili i finanziamenti soDranazionali (Eurimage, Media ed altri) cAe ammontano in tutto a circa 6 milioni di euro. Ecco, a proposito di Film Commission, Da sottolineato quanto sia difficile al momento riuscire a dare un Wuadro minimamente unitario della situazione. 9*5sso#iazione nazionale delle Film Commission raccoglie infatti una Dentina di strutture^ noDe delle quali sono fondazioni, due sono #omAarti di Bondazioni di Aib amAia Binalit0? mentre le altre la-orano all*interno delle amministrazioni regionali o proDinciali. Le loro dimensioni di affari Dariano enormemente e cosp i finanziamenti su cui possono contare 8 dagli oltre 15 milioni di euro del Lazio ai 10 della Puglia, Bino alle Ao#Te #entinaia di migliaia di euro dell*;milia-Romagna, regione cAe pure Aa una importante tradizione cinematografica. Altrettanto Dariabili i serDizi e le funzioni se X Dero cAe un

108

a##urato studio della Eondazione 7osselli Aer #onto del RI15<3 ra##onta di #ome Duna Ae#uliarit0 tutta italiana cAe caratterizza le Film Commission X cAe, accanto ai tradizionali serDizi di assistenza tecnica e logistica, alcune di esse gestiscono in forma diretta o indiretta dei fondi regionali a cui affluiscono i capitoli di spesa intitolati al supporto della cultura, del turismo o pih raramente delle attiDità produtti-eK. =e la loro atti-it0 resta tendenzialmente utilissima nella Aromozione del settore audioDisiDo sul territorio, X ancAe Dero cAe diDenta necessario individuare uno strumento giuridico uniforme e una relativa linearità nelle funzioni, allineando le Film Commission italiane alle loro sorelle degli altri Paesi europei. Dopo questo profluDio di numeri e cifre, possiamo proDare a tirare le fila del discorso e indiDiduare gli elementi cAe Aanno caratterizzato la stagione 2013 del cinema italiano. u stato l*anno di due grandi eventi. Apparentemente si potrebbe parlare di un fenomeno di carattere commerciale, dunque quantitatiDo, complementare e contrapposto ad un altro di natura principalmente artistico-culturale, dunque qualitatiDo. Il film di un comico teleDisiDo, Checco Malone, cAe polDerizza gli incassi da una parte e il film di un autore riconosciuto sul piano internazionale, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, cAe fa incetta di premi in tutti i principali festiDal (Golden Globes, BAFTA e molti altri)? terminata #on la trionBale -ittoria dell*cs#ar (5#ademF 5jard) Aer il migliore film straniero. Lasciando da parte ogni tipo di giudizio di Dalore, cosa cAe qui non ci compete, possiamo dire cAe, aDDicinandoci senza pregiudizi ai due film e ai processi di cui sono stati protagonisti, le cose appaiono assai pih intricate. Entrambi sono film distribuiti da Medusa, secondo principi di concentrazione Derticale e integrazione fra diDerse piattaforme. Se il successo teleDisiDo di Zalone (prodotto da TaoDue di Pietro ValseccAi, uno dei principali produttori di fiction tele-isi-a italiana) Ta #ertamente #ontato nella diBBusione della AoAolarit0 dell*attore-autore, le dimensioni del suo successo definiscono un fenomeno significatiDo per quanto riguarda la cultura popolare contemporanea, oDDero un oggetto capace di attiDare profondissimi (per quanto elementari) meccanismi identitari, ed X sicuramente significatiDo il fatto cAe questi abbia deciso di dare una forma cinematografica (per quanto ibrida) alla propria comi#it0. Pall*altra Aarte? un Aroduttore di #inema tendenzialmente d*essai? Indigo Film, si associa a Medusa per promuoDere un film cAe 8 attraDerso riconoscimenti di natura qualitatiDa e una accorta strategia di distribuzione 8 raggiunge da un lato incassi significatiDi in sala (intorno ai 7 milioni di euro) ma soprattutto, in #oin#idenza #on la -ittoria dell*cs#ar? -iene trasmesso in Arima serata su una rete generalista (<anale 5) #Te aAAartiene allo stesso am:ito aziendale? do-e ottiene un*audien#e di oltre 8 milioni di spettatori, paragonabile a quello di partite della Nazionale di medio liDello o delle serate iniziali del FestiDal di Sanremo. La Dendita degli spot, associata al bonus del product placement (presente in entrambi i film in maniera massiccia), ci raccontano allora di un’operazione commercialmente assai ben congeniata e dunque Dantaggiosa, ma distribuita 8 come si diceDa 8 su piattaforme e canali differenti. La Dicenda X esemplare, percAR conferma cAe sia sul piano produttiDo, sia sul piano della #on#ezione delle oAere? sia? inBine? sotto il AroBilo dell*eser#enza e della Bruizione? il cinema sta diventando un campo sempre più aperto, con confini sfumati. Un settore cAe Aa raggiunto una sorta di equilibrio complessiDo (sia pure al ribasso), doDe le oscillazioni sono riconducibili a fattori contingenti e non programmabili. In altri termini, se la fetta di mercato nello scenario mediale (o dell*imAiego del temAo li:ero) italiano #ontemAoraneo destinata al #inema Z assai limitata ma stabile, si tratta di inDentarsi operazioni creatiDe, capaci di attiDare nuoDe contaminazioni ed esplorare nuoDe strade. Per questa ragione, appaiono particolarmente critici quelle praticAe e

109

dinamicAe cAe sembrano laDorare in direzione opposta, incoraggiando la conserDazione delle posizioni consolidate e le rendite di posizione. In particolare, due sono gli aspetti critici su cui si doDrà interDenire. Il primo X oDDiamente il nodo della distribuzione con relatiDo trust cAe scAiaccia la li:ert0 d*imAresa degli eser#enti e impedisce in gran parte di sperimentare le opportunità offerte dalla conDersione al digitale delle sale (progetto ormai completato e in gran parte grazie al Binanziamento dello =tato). 9*altra Wuestione Aro:lemati#a Z Wuella del finanziamento pubblico. Come abbiamo Disto, il progetto implicito X conDertire progressiDamente il finanziamento diretto in Binanziamento indiretto? -ale a dire l*elargizione #entralizzata di risorse nel re#uAero di risorse creditizie attraDerso il coinDolgimento pih o meno spontaneo di una pluralità di soggetti (specie istituti :an#ari). Il taX #redit Z me##anismo tutt*altro #Te AerBetto e #omAorta Aeri#oli di di-erso tiAo (da Wui l*attuale tetto) ma il Binanziamento diretto tramite #ommissioni aAAare uno strumento obsoleto, incaAa#e di Bunzionare eBBi#a#emente? o Aer e##esso di Dsoggetti-it0K delle s#elte o Aer il cristallizzarsi burocratico del principio della pioggia sul bagnato determinato dallo strumento oggettiDante del cosiddetto reference s:stem. Assegnando un coefficiente ad ogni ricAiesta di finanziamento sulla base di attori e autori premiati nelle stagioni precedenti, si X di fatto incoraggiata la creazione di un circolo cAiuso di soggetti priDilegiati. Questo, magari, X riconducibile a particolari meriti dei medesimi soggetti, ma certamente non incoraggia il turn oDer e la nascita di nuoDe realtà e la Dalorizzazione di nuoDe competenze. Se alcuni residui di legislazioni precedenti andrebbero immediatamente aboliti (ad esempio le liquidazioni agli autori in base agli incassi, un perDerso strumento cAe obbliga il MIBACT a Dersare un assegno agli autori di film proporzionato ai loro incassi, una sorta di prebenda elargita ai pih ri##Ti) #*Z un dato ma#ros#oAi#o #Te deBinis#e meglio di ogni altro la Aro:lemati#it0 dell*intero sistema di finanziamento diretto al cinema. Il costo medio di un lungometraggio cAe Aa ottenuto il #ontri:uto Aer l*interesse #ulturale (497 mila euro la so--enzione media) Z di 4.15 milioni di euro a fronte di un introito di 1,5 milioni. Il costo medio di un film italiano cAe non Aa ottenuto il contributo di interesse culturale X di 2,5 milioni a fronte di un incasso di 2 milioni. In altri termini, i film finanziati costano circa il 40d in pih e incassano il 25d in meno. Questo significa cAe il finanziamento, in termini puramente tecnici, incoraggia l’aumento dei costi e disincentiva ad aumentare i ricavi. Ciascuno dei due fattori X disdiceDole, trattandosi di opere cAe Aanno usufruito di soldi dei cittadini, ma la loro conDiDenza X il sintomo eDidente di una Aatologia. P*altro #anto? :isogna registrare #on assoluto Ba-ore l*intensiBi#arsi del la-oro di analisi delle AroArie atti-it0 da parte del Ministero per i Beni e le AttiDità Culturali e il consolidarsi delle praticAe relatiDe alla trasparenza, cAe consentono di aDere un quadro molto pih cAiaro della situazione e di aDanzare proposte di rinnoDamento con cognizione di causa. u interessante notare, infatti, cAe al netto dei sostegni, X dal cinema a basso budget che arrivano le proposte e le contaminazioni linguistiche più interessanti, ma il problema Dero sembra quello di far arriDare al pubblico 8 per i problemi di distribuzione suddetti e per un deficit (in)formatiDo sul quale pure conDerrebbe, piuttosto, inDestire 8 le opere cAe non godono di un apparato pubblicitario imponente o cAe laDorano sui territori di confine, dal documentario al cinema sperimentale. A fronte di una scena decisamente interessante sotto il profilo creatiDo, da 6ianfranco Rosi a 6ipi, da Andrea Segre a Claudio 6iovannesi, a Pippo Delbono e tanti altri, non corrisponde un reale circuito in grado di sostenerli. Ci Aanno proDato, con meritorio spirito iconoclasta, i giurati della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia del 2013, attri:uendo il 9eone d*oro a >"+),! S@X di Rosi, documentario cAe si aDDale di un approccio al

110

materiale Bilmi#o tutt*altro #Te a##atti-ante. Il Aremio (l*uni#o signiBi#ati-o della stagione 8 Sorrentino a parte 8 Aer il #inema italiano) Ta #onsentito l*us#ita in sala e un esito tutt*altro #Te scarso in termini economici (non lontano dal milione di euro per un film cAe altrimenti ben difficilmente aDrebbe usufruito di tali opportunità). Bisognerà Dalutare in futuro se si sarà trattato di un cambiamento di prospettiDa e funzioni o solo di un tentati-o di DBarsi notareK da Aarte di un festiDal cAe 8 come quasi tutti i suoi omologAi nazionali e internazionali 8 soffre non poco dei cambiamenti in atto. Non cAe il format del festiDal non abbia ancora e non possa aDere in futuro una funzione importante di orientamento del pubblico e di connessione fra operatori del mercato. Certamente, perg, non X pih possibile concepire strutture cAe insistono a muoDersi con procedure e ritualità assai pih Dicine a quelle del secolo passato cAe a quello in corso. Meccanismi e processi pih agili ed economici, un approccio maggiormente imprenditoriale nello sfruttamento del brand, la #aAa#it0 di ottimizzare le Aotenzialit0 -irali della rete (magari an#Te grazie all*a:olizione delle finestre cAe impediscono di sfruttare un film attraDerso canali diDersi dalla sala per ben 16 settimane doAo l*us#ita)? la #reazione di +,//#$*-*&3 cAe tengano DiDo il festiDal lungo tutto il Aeriodo dell*anno? sostenendo l*e-ento an#Te al di Buori del #ono di lu#e dei media tradizionali? sono tutti elementi cAe doDranno essere seriamente presi in considerazione per rilanciare manifestazioni cAe attualmente presentano eDidenti problemi di manutenzione. 3.2.4.2 La Tv i morta, ma lotta insieme a noi105 A 60 anni esatti dalla sua nascita in Italia, X forte la tentazione di decretare la morte del medium tele-isi-o. <Ti Ta Din#astratoK la t-Q c--iamente l*a-anzata del je:? #on le sue s#onBinate risorse informatiDe, educatiDe e di intrattenimento. Eppure la crisi del mercato teleDisiDo italiano X certamente inBeriore a Wuella dei Wuotidiani e dell*editoria? Aer restare nell*am:ito di settori aBBini. 3entiamo Wuindi una radiograBia Aer sta:ilire lo stato di salute del Aaziente? un*analisi #Te Ta il sapore del bilancio di fine stagione, per Derificare lo stato di salute del piccolo scAermo e indi-iduare i segnali di -italit0 mostrati in Wuesti ultimi mesi. 9*o::ietti-o Z indo-inare se al malato resta poco da DiDere o se inDece, al di là delle apparenze, i sintomi di miglioramento sono tali da giustificare qualcAe speranza. La stagione teleDisiDa 2013-2014 X in dirittura finale, Disto cAe da noi, a differenza dei sistemi tele-isi-i Aib a-anzati? l*annata termina Batalmente a giugno? #on la s#uola dell*o::ligo. +na DBine delle trasmissioniK semAre Aib e-idente negli ultimi anni, motiData dalla contrazione delle risorse e dal fisiologico calo di pubblico nella bella stagione, ma cAe stride pesantemente se comparata, ad esempio, alla Ditalità estiDa dei palinsesti statunitensi. Basti pensare cAe proprio mentre le nostre produzioni Danno in Dacanza, dando fondo ai magazzini dei programmi in replica e dei film, la tD made in USA si permette di lanciare prodotti di punta come la pluri-premiata serie N)&"T*$4!N"%, le cui ultime due acclamate stagioni sono state trasmesse proprio nei mesi di luglio, agosto e settembre dal canale ("I AMC. E i grandi netcorK ;)&&!non sono da meno, basti pensare cAe NBC, una rete generalista a #aso? s#Tiera Aer le Arime serate dell*estate 2014 :en 6 nuo-e serie e 4 sAoc, tra cui la nuoDa edizione del campione di ascolti Emerica"s Tot Lalent. Non X una polemica oziosa? Aer#Tg Bino a Ao#Ti anni Ba an#Te la nostra t- DsBrutta-aK i mesi esti-i Aer lan#iare nuo-i 105 Realizzato in collaborazione con^ Massimo Bernardini - Autore e conduttore della trasmissione teleDisiDa TalK TD, Sebastiano Pucciarelli 8 Autore teleDisiDo.

111

titoli o nuoDe edizioni di programmi già consolidati. Forse non X un caso cAe in Italia la produzione estiva sia andata scemando di pari passo con quella dei programmi di seconda serata , nati alla fine degli anni Settanta con la moltiplicazione dei canali e delle ore di programmazione, e guidati dallo stesso principio^ sperimentare formule innoDatiDe, testare nuoDi linguaggi e personaggi da capitalizzare successiDamente ancAe nel pih remuneratiDo ()*/&!-*/&. Ma su questo torneremo pih aDanti. 5nzitutto o##orre sBatare al#uni DmitiK #Te #ir#ondano il #onsumo tele-isi-o? Arimo su tutti la Aresunta DsAarizioneK del Au::li#o. <erto? guardando ai dati 5uditel della Bas#ia di maggiore ascolto, quella cAe Da dalle 20 alle 24, siamo lontani dagli oltre 30 milioni di spettatori giornalieri degli anni NoDanta (in epoca pre-Internet, quando un FestiDal di Sanremo come quello del 1995 poteDa sfondare il tetto dei 18 milioni e diDentare il programma non sportiDo pih Disto della storia della nostra tD). Ma prendiamo ad esempio questo ultimo febbraio^ la platea serale media si attesta sui 25,6 milioni, laddo-e erano DsoloK 24?4 nello stesso mese del 2010? in eAo#a Are-crisi. Il cAe anzitutto ci conferma come il consumo televisivo sia anti-ciclico^ quanti pih soldi abbiamo da in-estire DBuori #asaK? tanto meno staremo da-anti al tele-isore (non a #aso il picco di consumo teleDisiDo degli ultimi anni si X raggiunto nel febbraio 2012, in piena riforma Fornero, con 27 milioni). Ma a queste cifre impressionanti Da aggiunto cAe Auditel non conteggia ancora le forme di Disione alternatiDe al teleDisore (pc, tablet, smartpAone, cAe peraltro consentono la fruizione sia in diretta cAe in differita) e cAe il consumo pro-capite giornaliero i in crescita dalle 4 ore di 10 anni fa alle 4 ore e mezzo di oggi. Abbandonando per un attimo i numeri, basti pensare alla centralità sempre maggiore della tD nelle #amAagne elettorali (Wuando -iene Aresa d*assalto an#Te da Bormazioni Aoliti#Te altrimenti refrattarie al piccolo scAermo), oppure, per Denire ai nuoDi media (cAe aDrebbero doDuto soppiantare il consumo teleDisiDo), a Wuanto sia Dtele-#entri#oK il di:attito on-line, specie su Tcitter. Soprattutto in ()*/&!-*/&, i commenti intorno a programmi, partite, eDenti e personaggi tD dominano Auntualmente la lista dei temi Aib dis#ussi? in una sorta di grande DgruAAo d*as#oltoK Dirtuale. u il cosiddetto second screen6! per cui si guarda la tD commentandola on-line Dia 3/")-(0,$& o -"<'&-^ un modello di fruizione cosp interessante per <),"%+"3-&) e inserzionisti cAe, a Aartire dall*autunno 2014? il tradizionale rile-amento 5uditel sarà affiancato dai Tcitter TV Ratings, cAe la società Nielsen già fornisce negli USA da alcuni mesi. Oltreoceano i primi dati indicano una #orrelazione molto Aositi-a tra il -olume di D#inguettiiK e i dati di as#olto di un determinato sToj? soprattutto sulle fasce pih gioDani. E oDDiamente il mercato pih competitiDo al mondo si sta ri-modulando di #onseguenza. Insomma? aAAare oggetti-amente diBBi#ile sostenere #Te Dnessuno guarda Aib la t-K. Viuttosto? #ome si intuis#e dalle #onsiderazioni Are#edenti? sta #ambiando il modo di guardarla. Ra a Aarte Wuesta inattesa ri-italizzazione del D-e##TioK medium tele-isi-o da Aarte dei Dnuo-iK so#ial netjori? -ediamo Wual Z lo s#enario dell*oBBerta in Italia. 5nzitutto la transizione al digitale terrestre (3K*-+0! ,;;) nel 2012 e la presenza di piattaforme a pagamento come SK: e Mediaset Vremium Ta Aortato a un*imAro--isa moltiplicazione dei canali, cui Aa corrisposto uno spostamento del pubblico cosp repentino da spiazzare gli stessi operatori del settore^ se nel 2011 le 6 reti generaliste Rai e Mediaset ra##oglie-ano insieme il 70% dell*"#%*&$+&!complessiDo, a soli 3 anni di distanza il duopolio rastrella appena il 57d. E i naufragAi sono stati raccolti solo in piccola parte dalle rispettiDe nuoDe reti digitali, percAR nel BrattemAo il Au::li#o si Z lan#iato su Dnuo-e s#ialuAAeK #ome Real Time e Dmax (Gruppo DiscoDer:), o si X aggrappato a proposte già esistenti

112

ma DrimodellateK #ome La7 (Cairo) o SKb e Fox (fejs<orA). In sostanza Wuesti 3 Dgio-aniK editori Aanno assorbito :uona Aarte di Wuel Au::li#o in Buga dall*oBBerta #lassi#a del duoAolio 7ai-Mediaset. Una platea in moDimento, cui sta corrispondendo un cambio di fisionomia dei generi e dei programmi? a disAetto dell*aAAarente immo:ilit0 dei titoli di Aunta e dei modelli consolidati. ; -isto #Te dagli ultimi dati <ensis e =jg Aer 5g#om? #ir#a l*80% degli Italiani si inBorma an#ora attraDerso la tD, partiamo dalla Dera anomalia dell’informazione televisiva nostrana? l*in-asione dei talK sAoc politici^ una specialità tutta italiana, sorta a inizio anni NoDanta, per mano di Santoro e Lerner, cAe Aa saputo rappresentare ancAe plasticamente la fine della cosiddetta Prima Repubblica e il nascente bi-Aolarismo. +n genere #Te Wuest*anno Ta to##ato l*aAi#e dell*oBBerta 8 non #*Z stata serata feriale senza uno o pih talK nel ()*/&!-*/& generalista 8 e insieme le prime Dere a--isaglie di #risi della Bormula. 9e ragioni di Wuesta Dinvasione degli ultra-talKK sono state anzitutto produttiDe, giaccAR, in epoca di budget risicati, il di:attito Aoliti#o sem:ra-a garantire Dla massima resa #on la minima sAesaKC lo s#Tema #onsolidato delle oAinioni #ontraAAosteo l*agenda dettata dal di:attito Aoliti#o Wuotidiano e mutuata dalle Arime Aagine dei giornalio l*alternanza di commenti in studio e filmati sul territorio (con la scAiacciante preDalenza dei primi, cAe costano meno, sui secondi)k un bacino di ospiti a costo zero (politici, giornalisti, industriali, sindacalisti, cittadini comuni, opinionisti Dari), cAe negli anni X Denuto a costituire un cast di mascAere immediatamente ri#onos#i:ili? #ome nella <ommedia dell*5rte. 5 Bronte di Wuesta saturazione? tutti i DeccAi e nuoDi talK Aanno sperimentato, a diDersi liDelli, un calo degli ascolti. Ma Disto cAe qui Dogliamo interrogarci sui segnali di rinnoDamento, ci sono stati tentatiDi di innoDazione del genereq Tolte alcune sperimentazioni forse pih folKloristicAe cAe strutturali, quali ad esempio La gabbia, il Dtali-ro#iK di dianluigi Varagone su 9a7? gli altri Dnuo-i taliK si sono Aresso#Tg limitati a ricalcare le orme dei padri fondatori Santoro-Lerner-Vespa-Eloris. 9*uni#o -ero? an#or#Tg Aarziale? tentati-o di s-e##Tiare la Bormula Z stato Aaradossalmente AroArio Wuell*Anno Uno nato da una costola del programma di Santoro e condotto da Giulia Innocenzi per quattro prime serate a maggio. Una gioDane conduttrice, una formula ispirata agli incontri -,K$!0"''!(le assemblee pubblicAe nelle città nord-americane) e declinata nella disposizione circolare di 24 Dentenni (sul modello cAe Da da >(&+*"'&! (&)! :,*! di Arbore, alla primissima edizione di X/*+*, al nostro [:! ["'T), con uno/due interlocutori politici (e cAissà se in futuro ancAe figure non politicAe) a discutere coi ragazzi^ tutto cig Aa prodotto un confronto pih interessante, DiDace e impreDedibile rispetto ai talK tradizionali. Al momento in #ui s#ri-iamo? an#Te i Arimi dati d*as#olto sem:rano Aremiare Wuesto esAerimento. Spostandosi sul genere “principe” dell’informazione televisiva? l*inchiesta, questa stagione sembra aDer eDidenziato due linee di sDiluppo. Da un lato, i consueti appuntamenti in prima serata di Report e Presa Diretta su 7ai 3 #onBermano la loro autore-olezza? mostrando Aer[ un*inedita crescita di ascolti nelle puntate dedicate ai temi pih (,(, quali le adulterazioni alimentari, il mercato del caffX, lo sport. Non X forse un caso il buono stato di salute ancAe di un contenitore ibrido di incAiesta e intrattenimento come Le Iene (al netto dello Ds#i-oloneK sul #aso =tamina). Pall*altro lato? #res#ono in Arestigio e in Wualit0 al#uni esperimenti nati in sordina nelle seconde serate di MtD, Il testimone6!e di Rai 3, I dieci comandamenti1!Da un lato Pif, il fenomeno cine-tele-isi-o dell*anno? s:ar#ato an#Te a =anremo #ol suo stile auto:iograBi#o e naiBo dall*altro? le Din#Tieste moraliK di uno sAe#ialista del giornalismo in-estigati-o #ome Pomeni#o Ianna#one. In comune la ricerca di temi meno usurati dal cAiaccAiericcio della tele-politica (ad es. il racconto di transessuali nella loro quotidianità, la mania per la cucina e gli cAef, l*ultimo giorno di la-oro in una

113

fabbrica di teleDisori), ma ancAe la scelta di un punto di Dista molto personale (pih diaristico e straniante Wuello di ViB? Aib rigoroso Wuello di Ianna#one) e non ultimo l*utilizzo di moderne appareccAiature di ripresa, cAe #onsentono a ViB di insinuarsi nelle realt0 Aib di-erse #on l*agilit0 della ,$&Z/"$Z<"$% e a Iannacone di coniugare il naturalismo del racconto ,$! -0&! ),"% con il respiro della narrazione cinematografica. Due esempi cAe aDDicinano la nostra tD al caso di informazione teleDisiDa pih interessante degli ultimi anni^ i documentari “immersivi” della testata nord-americana ?*+&, trasmessi negli USA da HBO e recentemente ancAe in Italia da SK:TG24 cAe, grazie a -),#(&!leggere!e gioDani reporter poliglotti, ci introducono a realtà tanto estreme quanto Dariegate. Si Da dagli adolescenti KamiKaze in AfgAanistan alle nuoDe città-fantasma cinesi, dalle DBollieK del jrestling senegalese al -iaggio in ford <orea della star del :asiet Pennis 7odman. <ol loro stile spregiudi#ato e Aro-o#atorio? i Dragazza##iK di ?*+&! sono riusciti a sfatare due miti ben radicati^ cAe gli esteri in tD siano difficili da coprire per i giornalisti e noiosi da seguire per il Au::li#o. <on-inti? da -eri animali del je:? #Te DArendere seriamente cose stupide, e stuAidamente #ose serieK sia la #Tia-e Aer esArimere al meglio Dl*assurdit0 della #ondizione modernaK. Ma Deniamo al genere televisivo che forse più di ogni altro ha segnato la distanza del panorama italiano da quello straniero, oltre ad essere la Dera proposta (sport escluso) cAe Aa riportato gli spettatori di tutto il mondo a raccogliersi daDanti ai telescAermi^ la cosiddetta fiction, o meglio le narrazioni seriali #Te negli ultimi Wuindi#i anni Tanno ri-oluzionato il modo di D#onsumareK storie. E qui la nostra produzione generalista, cAe pure nel caso della Rai realizza oltre 100 prime serate originali all*anno (#on as#olti mediamente :uoni? sAe#ie sul Au::li#o Aib maturo)? s#onta il ritardo maggiore. I mali storici della nostra ;*+-*,$ sono noti^ eccessiDa semplificazione e paternalismo delle storie, approssimazione nella scrittura-regia-recitazione, mancanza di originalità nella messa in s#ena a s#aAito del realismo. Ra an#Te Wui? l*orizzonte Z Borse meno #uAo dello s#enario #Te abbiamo alle spalle, grazie soprattutto a due casi di lunga serialità di questa stagione^ sul fronte generalista l*adattamento 7ai della serie sAagnola Braccialetti rossi, sul fronte ("I!il ritorno di SK: alla produzione originale con S,/,))". Il %)"/" in salsa -&&$Zmusicale di Rai 1 Aa dimostrato cAe AerBino l*ammiraglia del ser-izio Au::li#o Au[ aBBrontare temi diBBi#ili #ome la malattia inBantile #on un taglio originale e non patetico, ricAiamando grandi platee e, soprattutto, caso daDDero unico per 7ai 1? un*altissima concentrazione di gioDani (oltre 27d di pubblico 8-24 anni). Il puntuale laDoro di lancio e accompagnamento della serie sul ceb e sui social netcorK Aa mostrato ancAe la Dia per una promozione del prodotto in linea con le tendenze del pubblico pih attiDo. Gomorra! inDece, prima lunga serialità originale SK: dopo una lunga pausa (Romanzo criminale!X del 2009, mentre X del 2013 il buon adattamento italiano del ;)"$+0*3&! internazionale In Treatment), Aa mostrato il liDello qualitatiDo cAe la nostra produzione pug raggiungere, confermato dalla Dendita internazionale del Arodotto? gi0 DAiazzatoK in 40 Aaesi. Quali indicazioni ci Dengono da questi due casiq Riducendo al nocciolo, il segnale pih cAiaro cAe ci pare di scorgere X quello in linea coi mercati esteri pih aDanzati^ i risultati migliori si raggiungono Wuando si attinge? in tutte le Basi della la-orazione? all*imAostazione #inematograBi#a. In entram:i i casi citati, produzione, sceneggiatura, regia, reparto tecnico e recitazione sono affidati a professionisti cAe Dengono dal cinema. Non X un caso se la riDoluzione della serialità made in USA si X dispiegata nel momento in cui gli 3-#%*,3 Aoll:coodiani sciDolaDano definitiDamente Derso i Kolossal effettistici di deriDazione fumettistica o letteraria (le Darie sagAe di super-eroi, magAetti e Dampiri), sDuotando il cinema del suo potenziale di immedesimazione e di critica sociale, e

114

lanciando il piccolo scAermo come luogo della narrazione realistica, complessa e problematica. Basta scorrere la lista dei grandi nomi del cinema cAe Aanno laDorato nelle serie tD degli ultimi anni per cogliere le proporzioni del fenomeno^ da Scorsese a Spielberg, da FincAer a Scott, dai Coen a Ha:nes. AncAe attori da Oscar Aanno abbandonato ogni residuo snobismo Derso la tD, da feDin Space: a MattAec McConaugAe:, da fate Uinslet a eessica Lange, da Al Pacino a Susan Sarandon. La circolazione di professionisti e competenze tra cinema e tv Z senz*altro una delle #Tia-i del buon esito dei due titoli italiani citati, e lascia ben sperare la presentazione della stagione 2014-2015 di Rai Fiction, cAe scAiera tra gli altri nomi come Pif, Giordana, ArcAibugi, ADati, Cotroneo, Petraglia. Stesso dicasi per SKb, cAe oltre a S,/,))"! propone in questi mesi 1992, la serie su Tangentopoli ideata da Stefano Accorsi, cAe per il già citato J$! [)&"-/&$-! Aa attinto a nomi cinematografici (Castellitto, Maglietta, SmutniaK, regista SaDerio Costanzo) e cAe Aa recentemente D#ontrattualizzatoK =orrentino Aer realizzare la storia di un VaAa italo-americano. Per contro, il competitor Mediaset sembra riDolgersi sempre pih Derso quel pubblico popolare e meno esigente cAe sta premiando con ascolti eccezionali su Canale 5 la soap spagnola J'! 3&4)&-, e cAe ancora affolla produzioni modeste quali Le tre rose di Eva! o i melg a tinte foscAe, con immancabili protagonisti GarKo e Arcuri, targati Ares Film. fon sar0 un #aso l*aAAannamento 8 sia in termini qualitatiDi cAe di ascolti 8 della filiera pih ambiziosa di casa Mediaset, quella delle produzioni Taodue, cAe in passato Ta regalato DgioielliK #ome Il capo dei capi!e ancora recentemente buoni titoli di genere come Squadra antimafia!e Il tredicesimo apostolo1!<erto? le DmagagneK e i segnali contradditori non mancano neppure in casa SKb^ si Deda il debole tentatiDo di DRontal:ano tos#anoK de I delitti del BarLume. Cosp come in casa Rai^ basti pensare cAe il formato italico per antonomasia, la mini-serie in due Auntate? Wuest*anno Ta oBBerto Arodotti de#isamente medio#ri? quali le fiction su OliDetti, Ignis o il maestro di sci di Uovt:la (buona inDece la biografia del maestro Manzi, come negli anni scorsi quelle di Rino Gaetano e Basaglia). Ma Deniamo ai generi sorti col nuoDo millennio e la moltiplicazione dei canali^ il -"'&$-!30,K!e il ;"+-#"', due figli della )&"'*-I! tD cAe Aanno quasi totalmente soppiantato il )&"'*-I! DAuroK alla S)"$%&! O)"-&'',. Il talent shoP X attualmente il genere di intrattenimento di maggior esito (e quindi pih formattizzato, insieme ai 5#*.]4"/&! 30,K) nelle prime serate generaliste di tutto il mondo^ una scAiera di concorrenti cAe Dengono selezionati e si cimentano in una disciplina, una serie di proDe, una giuria di esperti in scena. Sono questi gli elementi base di successi interplanetari come X Factor6! Got Talent6! Masterchef6! The Voice1! Questi DsAetta#oli della #omAetenzaK? #Te mettono in scena tanto le capacità degli ignoti partecipanti quanto quelle dei celebri giudici, Aanno ridato linfa ai palinsesti delle grandi reti e 8 caso unico nello scenario internazionale 8 ancAe del principale canale ("I, SKb Dno? #Te da noi sta Auntando su Wuesto genere Aer Dfare eventoK e riunire da-anti al teles#Termo la Bamiglia? altrimenti Brammentata nei Aalinsesti Bluidi dell*oBBerta multi-canale, differita e on-demand della piattaforma satellitare. I titoli pih interessanti di questa stagione sono parsi quelli cAe pih Aanno saputo creare personaggi e competizioni appetibili^ C"3-&)+0&;!(ancAe nello 3(*$Z,;;!eunior) per il satellite e [0&!?,*+&!per la generalista. Gli ingredienti Dincentiq Giurie fortemente caratterizzate, casting dei concorrenti molto accurato, confezione impeccabile cAe punta su riprese e montaggio mozzafiato, sempre in bilico tra sospensione e a##elerazione del ra##onto. ;lementi ad esemAio man#ati all*ultima edizione di k! O"+-,), penalizzata da una selezione dei partecipanti debole e da dinamicAe tra i giudici logore, solo Aarzialmente ra--i-ate dall*innesto di una AoAstar internazionale #ome Riia.

115

Ma i il macro-genere factual il vero filone d’oro cAe Aa dato lustro a canali neonati come Real Time e Dmax? ma an#Te nuo-o Biato alle reti generaliste Aib attente all*inno-azione (Rai 3) e al pubblico gioDane (Rai 2, Italia 1, Mtv). Parliamo di tutti quei programmi in cui si osserDa la realtà concentrandosi su un ambito specifico e rinunciando ad elementi spettacolarizzanti quali lo studio teleDisiDo, la centralità del conduttore, le rigide regole di gioco e le giurie. Da un lato, programmi #Te DinsegnanoK a -estirsi? tru##arsi? #u#inare? de#orare e Aersino riedu#are #ani/Bigli/AartnerC Borse una risAosta in #Tia-e leggera e a##atti-ante a un*esigenza di Dformazione specializzataK #Te attra-ersa la nostra so#iet0 e ra##oglie sAinte Aro-enienti an#Te dal je:. Pall*altro? Bormati #Te deriDano pih o meno strettamente dal filone documentaristico, milato a Dari gradi con elementi di )&"'*-I!o ;*+-*,$? Aer ra##ontare Din Aresa direttaK determinate Aorzioni di mondoC sono nati #osU negli ultimi anni esperimenti noteDoli sia sul Dersante delle produzioni originali, come Ginnaste!(MtD), Unti e bisunti! (Dmal) e Sconosciuti! (Rai 3), sia su quello degli adattamenti di format stranieri, come Pechino Express e Boss in incognito!(Rai 2) o Hotel 6 stelle!(Rai 3).! fuo-i modi di ra##ontare? imAastati Aer[ #ol D-e##TioK do#umentario e Borse non alieni a Wuel tono informale e personale proprio dei nuoDi media e dei social netcorK. u per questo cAe, in cAiusura del nostro inter-ento? -orremmo #itare l*esAerimento tele-isi-o #Te Aib di ogni altro in Wueste ultime due stagioni Aa saputo interpretare lo spirito dei tempi, coniugando la logica del ceb con un linguaggio tele-isi-o DsAor#oK ma solo aAAarentemente Ao-eroC Aarliamo di Gazebo, la striscia quotidiana feriale della seconda serata di Rai 3 dedicata alla satira e al commento politico. Con le 3,+*"'! -,(! -&$, i commentatori anomali? le stris#e animate di RaiioX? i reAortage #on l*o:ietti-o sAesso girato dal lato oAAosto risAetto alle tele#amere del D#ir#o mediati#oK? Diego Bianchi alias Moro riporta la nostra tD a parlare il linguaggio del presente e forse, insieme a PiB (non a #aso l*altro autore-conduttore-filmmaKer della nostra tD), indica un possibile antidoto alla crisi espressiDa ed economica del mezzo^ fuga dalle messe cantate degli studi tD, strumenti di ripresa e montaggio leggeri, racconto in prima persona, gusto dei personaggi, ironia scingante. Con un occAio al #inema? e l*altro al je:. Ver#Tg la t- Z morta. Vi-a la t-~ 3.2.4.3 Radio: trionfa la contaminazione106 5 90 anni dalla Arima trasmissione uBBi#iale da Aarte dell*;iar? il 6 otto:re del 1924? la radio continua a sorprenderci con la sua eccezionale Ditalità. Un dinamismo cAe si manifesta nella continua capacità di reinDentarsi mantenendo salde le prerogatiDe cAe ne Aanno fatto il mezzo di comunicazione di massa pih diffuso e amato. =&44&)", -&/(&3-*:", :&)3"-*'&, &+,$,/*+", 3#44&3-*:" sono aggettiDi cAe continuano a caratterizzarla, tanto quanto le parole e i suoni cAe danno forma al suo Blusso sonoro. 5 un se#olo dall*in-enzione? i nuo-i media non ne minano la soAra--i-enza? soArattutto Aer l*innata #aAacità di contaminare e lasciarsi contaminare. I principali mezzi di comunicazione cAe caratterizzano le nostre Dite di cittadini del QQI secolo, attraDerso modalità diDerse, Aanno finito per coniugarsi col flusso sonoro della radio. Si Da dalla tD a internet, dal telefono cellulare alle "(( cAe moltiplicano le funzioni dei nostri dispositiDi mobili. Senza dimenticare le peculiarità di un mezzo con oltre un secolo di storia, proDeremo a esplorare i nuoDi campi in cui la radio si X ritagliata un ruolo da protagonista, cercando di coglierne noDità e prospettiDe.

106 Realizzato in collaborazione con DaDide Colella - Giornalista di RadioArticolo1.

116

In Italia, nonostante il sesto anno consecutiDo di recessione, la radio Aa iniziato a dare segnali di riAresa. =e#ondo l*OsserDatorio della Federazione Concessionarie Pubblicità, i primi due mesi del 2014? #omAarati #on lo stesso Aeriodo dell*anno Are#edente? Tanno Batto registrare un promettente m7,5d a fronte di un calo della raccolta globale del 4,3d. Al raggiungimento di questo risultato Aanno certamente contribuito le noDità introdotte nella certificazione degli ascolti radiofonici. Fino al 2010 il metodo di rileDazione proposto da Audiradio X stato al centro delle polemicAe di molti editori percAR considerato obsoleto e inefficace. Al metodo di rileDazione CATI, basato sulle interDiste telefonicAe, il nuovo sistema di rilevazione Radiomonitor, condotto da GfK EurisKo, Aa affiancato un meter elettronico portatile per la rile-azione Aassi-a dell*as#olto. Il disAositi-o Z simile a Wuello utilizzato Aer la 3- ma? a diBBerenza di quello applicato allMappareccAio di casa, X indiDiduale e Diene indossato dalle persone cAe costituiscono il panel. Una differenza decisiDa, cAe consente di quantificare lMascolto dei soggetti in mo-imento e all*interno degli am:ienti? an#Te Wuando la Aer#ezione Z distratta o incosciente. Proprio per questo, rispetto alle precedenti rileDazioni, il nuoDo metodo offre un considereDole -antaggio alle realt0 #Te trasmettono grandi Wuantit0 di musi#aC una Bruizione AreBerita all*interno di uffici e negozi rispetto ai programmi cAe offrono maggiori percentuali di parlato e ricAiedono all*as#oltatore uno sBorzo sotto il AroBilo dell*attenzione. Il cambiamento di metodo Aa penalizzato il serDizio pubblico, soprattutto nella capacità di attrarre inDestitori. RadioRai si X Dista priData di una leadersTiA negli as#olti mai in dis#ussione Arima d*ora. In termini di Au::li#o l*emorragia Z stata di oltre 3 milioni di #ontatti? la maggioranza da Aarte dell*ammiraglia Radio1. Questa repentina %9<l+'&! doDrebbe far riflettere Viale Mazzini sulle strategie da attuare per difendere il serDizio pubblico dalle pressioni dei grandi gruppi editoriali priDati. Un compito cAe riesce molto bene ai dirigenti della teleDisione ma cAe sul fronte della radiofonia non Aa ancora portato risultati apprezzabili. Alla Rai il crollo degli ascolti attestato dal nuoDo metodo di certificazione X stato affrontato con metodi primitiDi^ riduzione delle risorse, repentini tagli al costo del laDoro e sostituzione dei Dertici. Risultati opposti sono stati immediatamente riscontrabili per le emittenti priDate^ il calo degli ascolti di Deecab X stato bilanciato dalle ottime (&);,)/"$+&! di Capital e m2o. Proprio Wuest*ultima? #on una Arogrammazione totalmente dedi#ata alla musi#a dan#e? Ta Batto guadagnare al Gruppo Espresso quasi mezzo milione di contatti. SbalorditiDe le performance di Virgin Radio (m600.000), Radio Italia solo musica italiana (m1.200.000) e Rtl 102.5 (m1.400.000). ruest*ultima de-e Aarte del suo enorme su##esso all*i:ridazione #on il mezzo tele-isi-o. 9a radiovisione6!-oluta dall*editore 9orenzo =ura#i? Z si#uramente uno dei moti-i #Te Tanno Aermesso al gruppo di balzare al primo posto nelle classificAe di Radiomonitor. AttraDerso la tD, Rtl 102.5 X riuscita ad aumentare la propria diffusione tra il pubblico e modificato in modo perentorio la percezione del medium. Nel tempo, le principali emittenti Aanno doDuto attrezzarsi e concedere l*a##esso alle tele#amere all*interno dei AroAri studi. Pee{aF Ta aBBian#ato alla radio un*emittente teleDisiDa con un palinsesto indipendente. Principale punto di contatto tra le due realtà X Deecab chiama Italia, programma condotto da Linus e Nicola SaDino cAe nella Dersione teleDisiDa getta uno sguardo %*&-),! '&! 5#*$-&. Mentre Radio Italia e Capital presidiano le frequenze tD con la trasmissione di Dideoclip, per la prossima stagione, la piattaforma satellitare SKb Italia Aa deciso di puntare sulla radio attraDerso il meccanismo dei talent sAoc. Il programma si cAiamerà Rds Academb, mostrerà al pubblico le abilità necessarie per sDolgere questa professione e offrirà una +0"$+& a cAi sogna di laDorare dietro a un microfono.

117

La Doglia di :&%&)&! '"! )"%*, troDa la sua applicazione pih immediata attraDerso un medium DisiDo come internet. Nel 2014 sembra impensabile non offrire la possibilità di conoscere le sembianze dei conduttori, i loro tic, le espressioni dei loro Dolti, cosp come accade già in teleDisione. Se aDer inglobato il telefono X stato per decenni il pih importante fenomeno di ibridazione, nel giro di pocAi anni la lista delle nuoDe acquisizioni si X allungata rapidamente, soprattutto dal punto di -ista dell*interazione #on gli as#oltatori. PoAo gli sms? a Arendere il soAra--ento sono state le reti sociali^ su tutti FacebooK, TUitter e il sistema di messaggi khatsApp. Ma se la radio inglo:a all*interno del AroArio Blusso i sistemi di #omuni#azione Aib s-ariati Z Aur Dero cAe il mezzo continua la propria opera di conquista di spazi e ambiti in direzioni sempre nuoDe. La crescente diffusione di internet permette a tutte le emittenti di dotarsi di una pagina je: Aer -ei#olare Blussi e Aod#ast. 5 #omAletare l*integrazione con la rete, la straordinaria diffusione degli 3/")-(0,$& e il potenziamento delle reti di telefonia mobile cAe Aanno fatto #res#ere esAonenzialmente l*oBBerta di eDenti in diretta attraDerso streaming lanciati da telefono cellulare o *$-&)$&-!T&I. Tutti Dogliono la radio. E il mercato delle "((6!cAe caratterizza la sfera dei dispositiDi portatili, non Aa certo lesinato attenzioni nei confronti di questo medium. Nei negozi digitali X possibile troDare softcare dedicati alla singola realtà locale, fino agli aggregatori di migliaia di stazioni raggruppate per città, nazione o genere musicale come iTuner, Radio360 o TuneIn. Superata la frontiera spazio-temporale, determinata dalla possibilità di ascoltare emittenti dell*altro emisBero e miliardi di e-enti in diBBerita? Tanno Batto la loro #omAarsa nuo-e modalit0 di #onsumo. 9a #risi dell*industria dis#ograBi#a? do-uta soArattutto al AroliBerare della Arati#a del docnload illegale, Aa indotto le /"m,)!a escogitare nuoDi metodi per distribuire i propri prodotti. fell*ultimo anno #*Z stata un*esAlosione di sistemi che mutuano la peculiarità trasmissiDa della radio (un flusso di canzoni, informazione e comunicati commerciali) per offrire nuoDi serDizi. Il pih conosciuto X Spotifb? un*aAAli#azione #Te #onsente un immediato a##esso a milioni di :rani e la possibilità di riceDere lo streaming su qualsiasi dispositiDo. LMutente pug scegliere di ascoltare un :rano sAe#iBi#o? l*oAera omnia di un artista o le ultime noDità condiDidendo i propri gusti sui social netcorK. Il successo di questo nuoDo genere di fruizione Aa dato filo da torcere a gruppi già presenti sul mercato come Last.fm e Pandora e attirato nuoDi inDestitori. Gli addetti ai laDori sono in attesa del lancio definitiDo di iTunes Radio, la piattaforma proposta dalla Apple per coniugare il proprio T$,K!0,K nella creazione di dispositiDi elettronici alla distribuzione di musica digitale. La ricerca di nuovi approcci al mondo della radio prosegue nel nostro paese^ da pocAe settimane due ricercatori italiani Aanno presentato sugli Apple Store SWTRS - Streaming Uilled The Radio Star1!9*idea raAAresenta una Ai##ola ri-oluzione nella Bruizione della musi#a sal-ata sul AroArio telefono #ellulare. +tilizzando il sintetizzatore -o#ale disAoni:ile nell*ultima -ersione del sistema oAerati-o di iVTone e iVad? all*as#oltatore -engono AroAosti i AroAri :rani AreBeriti alternati a notizie lette da un animatore fittizio attraDerso i ;&&% delle reti sociali e centinaia di testate internazionali (quelle italiane sono La Repubblica e il Sole 24 Ore). Al pubblico di FacebooK e Tcitter si riDolgono gli ideatori de La Radio che non esiste. Un progetto cAe non utilizza studi, redazioni o frequenze. I creatori di questa start-up registrano delle clip attraDerso i propri smartpAone, rendendole disponibili attraDerso la piattaforma Soundcloud e rilanciandole attraDerso i social netcorK. Sono italiani ancAe gli sDiluppatori di Stereomood. Un flusso musicale personalizzato basato sulla nostra disAosizione d*animoC :asta s#ri-ere nella :arra di ri#er#a di #Te umore siamo? Aer Bar Aartire una AlaFlist #Te si sAosa AerBettamente all*o##asione. 9a -oglia di trasmettere e #imentarsi al mi#roBono

118

pug essere soddisfatta da SpreaKer? un*aAAli#azione je:/mo:ile nata dall*ingegno di al#uni studenti dell*+ni-ersit0 di 1ologna #Te Aermette di #reare e #ondi-idere e-enti in diretta e in differita. Gli utenti registrati sono pih di due milioni. La rete Aa decretato il fallimento dei progetti generalisti a Dantaggio delle emittenti cAe Deicolano informazioni settoriali e contenuti tematici. Impossibile fornire un elenco esauriente degli ambiti coperti dalle ceb radio operanti sul nostro territorio nazionale. Si Da dalle colonne sonore di RadioCinema.it a Deegab.it, la principale realtà radiofonica italiana dedicata al mondo GLBT, da Radio 100 passi impegnata ad affermare tra i gioDani il concetto di legalità fino a Radio lazz Saint Louis, lanciata dal Music College romano per promuoDere le produzioni dei propri studenti. fegli ultimi temAi imAortanti riBlessioni sull*utilizzo di un broadcasting medium come la radio sono state Bormulate a li-ello glo:ale dalle grandi organizzazioni. 5l #entro dell*analisi? l*eBBi#a#ia del mezzo nel raggiungere un Dastissimo pubblico, dalle grandi metropoli ai pih disparati angoli del mondo. Pal 2012 l*Dnesco Aa deciso di celebrare ogni 13 febbraio il korld Radio Dab. Una ri#orrenza Aer ri:adire l*imAortanza della radio nella #omuni#azione di massa e incoraggiare i netjori a Aromuo-ere la li:ert0 di esAressione e le Aari oAAortunit0. Ver il 2014? l*organismo delle Nazioni Unite Aa scelto di occuparsi delle politicAe di genere. Tra gli obiettiDi perseguiti, il rafforzamento del ruolo delle donne sotto l*asAetto AroBessionale? dando risalto alla loro sensi:ilit0 e capacità nella produzione di contenuti. In Italia, la possibilità di diffondere idee, militanza e opinioni attraDerso la radio X stata colta fin dagli al:ori dell*emittenza Ari-ata. cggi il fenomeno sta conoscendo una seconda gioDinezza grazie alla maturità dimostrata dai progetti radiofonici operanti sul ceb. A questi possiamo ascriDere finalità di nePsmaking, di comunicazione sociale e aziendale. Da qualcAe tempo Enel Aa affiancato alla cebtD un canale audio dedicato alle persone impiegate in azienda. Enel.radio si as#olta dai #omAuter della intranet e nei luogTi di aggregazione dei AroAri ediBi#i. xa l*o:ietti-o di tenere i dipendenti immersi nel mondo di riferimento della società per cui operano. La mediazione giornalistica permette di attiDare un continuo scambio nel rapporto tra attore e spettatore per cui ogni laDoratore Aa modo di ascoltare i collegAi e, a sua Dolta, presentare i progetti a cui prende parte. Propositi diDersi denota DndeRadio, Doluta da Save the Children Italia per promuoDere formazione e informazione tra gli studenti cAe partecipano alle attiDità della onlus. I temi trattati riguardano la partecipazione, lMintegrazione, le diDersità, la Costituzione e il diritto di cittadinanza, senza tralasciare attualità, problemi del territorio e della scuola. Finalità educatiDe sono perseguite an#Te dalle emittenti d*ateneoC in Italia? le Arime campus radio, nate da oltre un decennio con mezzi di fortuna e zero risorse, Aanno sDolto la funzione di palestre doDe sperimentare nuoDe modalità di interazione col pubblico. Se gli Stati Uniti sono capofila di questo fenomeno con centinaia di radio accese fin dagli anni Sessanta, nel nostro paese si contano 42 stazioni raccolte nel consorzio Dstation.it. Un altro caso interessante X offerto da RadioArticolo1.it, progetto ideato dalla Cgil per alimentare il dibattito sui diritti dei laDoratori in un periodo storico caratterizzato da #risi? diso##uAazione e Aoliti#Te di austerit0. 9*emittente, oltre a fare arriDare la Doce dei singoli la-oratori Bino al #uore di un*organizzazione #omAlessa #ome il sinda#ato? si Z distinta Aer la capacità di diffondere contenuti attraDerso i media tradizionali, Deicolando una serie di programmi - tra cui 5 giornali radio quotidiani - attraDerso un netcorK di 50 emittenti sparse in tutta Italia. AncAe il Forum del Terzo settore? arti#olato sistema di organizzazioni #Te oAerano nell*am:ito dell*asso#iazionismo? della #ooAerazione? della solidariet0 internazionale, della finanza etica, Aa de#iso di a--iare un*esAerienza nel #amAo della #omuni#azione so#iale e di Barlo attra-erso la radio.

119

Il Arogetto Z a--iato da un Aaio d*anni e risAonde al nome di 6iornaleRadioSociale.it. A raggiungere i cittadini attraDerso la radio ci Aa pensato ancAe il Comune di Roma. Tutti i giorni l*amministrazione #aAitolina diBBonde su 12 emittenti e nelle stazioni della metroAolitana un notiziario informatiDo cAe aiuta a conoscere meglio i serDizi offerti dal Campidoglio. Un interessante fenomeno cAe sta prendendo piede ancAe in Italia X quello delle radio in store, una nuo-a modalit0 di #omuni#azione sonora diBBusa all*interno dei #entri #ommer#iali o nelle reti di Dendita. Si tratta di stazioni create ad Aoc cAe offrono alle aziende un liDello di contatto molto AroBondo #on la #lientela. 9*intrattenimento a##omAagna le Aersone durante gli a#Wuisti? li inBorma sui prodotti esistenti, nuoDi o in promozione. Il modello Aa un eleDato liDello di efficacia^ il target del serDizio X costituito dagli stessi frequentatori della catena. Come abbiamo Disto, X noteDole la capacità del medium di ibridarsi con tutti gli altri mezzi di comunicazione, ma la radio, ancAe nel 2014, continua a essere prodotta negli studi delle emittenti e ad essere diffusa (e ascoltata) sulle frequenze tradizionali. La concessione a trasmettere in FM rimane il :ene Aib Arezioso dell*imAresa radioBoni#a. 9a Aossi:ilit0 a##ordata ai Ari-ati di Aoter #edere a titolo oneroso l*autorizzazione ottenuta dal Rinistero dello =-iluAAo Economico rimane un tratto distintiDo negatiDo del sistema radioteleDisiDo italiano, cosp come le discriminazioni e le :arriere all*a##esso Aer atti-are nuo-i segnali. 5 Aesare sono soArattutto al#une de#isioni assunte dalla politica nelle ultime legislature. Il Parlamento Aa approDato misure cAe Aanno permesso l*esAansione di al#uni gruAAi d*interesse a s#aAito delle #entinaia di Ai##ole e medie imArese presenti sul mercato. Una delle norme pih controDerse - tuttora in Digore - risale alla Finanziaria del 2001C l*Articolo 74 della Legge 448_01 permette alle &/*--&$-*!+,/#$*-")*&!$".*,$"'* (rispondono a questa dicitura esclusiDamente Radio Padania Libera e Radio Maria) di attiDare liberamente nuoDi impianti in tutta Italia senza cAiedere preDentiDe licenze agli ispettorati regionali, (#)+09! $,$!*$-&);&)*3+"$,!+,$! ;)&5#&$.&!4*8!&3*3-&$-*. La concessione si ritiene assegnata a pieno titolo dopo aAAena 90 giorni. drazie a Wuesta norma? l*organo della 9ega ford e l*emittente #attoli#a Tanno potuto dotarsi di una rete molto capillare e allo stesso tempo arriccAire i propri bilanci attraDerso la Dendita delle frequenze ai principali gruppi editoriali concorrenti. Palla Bine degli anni fo-anta nel nostro Aaese si Aarla dell*a--ento della radio digitale. Per affiancare questo serDizio alla tradizionale diffusione dei programmi X stato necessario attendere lo 3K*-+0!,;;!delle trasmissioni teleDisiDe analogicAe. Oggi le emissioni in codifica DABm (Digital Audio Broadcasting) si concentrano soprattutto intorno alle principali città e lungo le dorsali autostradali. Il nuo-o metodo di diBBusione ne#essita dell*a#Wuisto di nuo-i aAAare##Ti ma determina una maggiore oBBerta di #ontenuti? Aib Wualit0 nell*as#olto e Aermette di ri#e-ere inBormazioni multimediali aggiuntiDe. A promuoDere questo nuoDo modello sono principalmente la Rai e le reti priDate. Non bisognerebbe sottoDalutare le difficoltà incontrate dalle emittenti teleDisiDe locali in seguito al Aassaggio deBiniti-o alla trasmissione digitale. 9a moltiAli#azione dell*offerta dei grandi editori Aa letteralmente strozzato il pluralismo e le piccole tD di proDincia, proDocando la cAiusura di decine di imprese e la perdita di quasi 4 mila posti di laDoro. I principali gruppi radiofonici sono pronti per seguire il medesimo modello di sDiluppo^ Rtl 102.5 affianca già alla normale programmazione 7 canali tematici, il gruppo Finelco-Rcs (Radio105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio) oltre 40. Senza adeguate sal-aguardie? Wuesto Aotre::e determinare la Bine dell*emittenza lo#ale. Assodata la capacità di raggiungerci attraDerso una molteplicità di mezzi, la radio dimostra altrettanto dinamismo dal punto di Dista dei contenuti. Numerose sono le noDità cAe Aanno

120

#aratterizzato l*ultimo anno di emittenza nazionale. Il di:attito Aoliti#o X fiorito su terreni diDersi rispetto agli spazi tradizionali offerti dai programmi di informazione e approfondimento. Su Radio2 da anni riscuote successo Dn giorno da pecora. Il programma condotto da Giorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti, giunto alla sua sesta edizione, Aa una formula collaudata^ un ospite in studio continuamente sollecitato dai due conduttori, la satira di Francesca Fornario, le barzellette ra##ontate dai Aoliti#i. +n*attenta riBlessione merita il modus oAerandi de La Manzara, fortunata produzione di Radio24. La trasmissione di Giuseppe Cruciani e DaDid Parenzo, con aria dissa#ratoria? Z rius#ita a imAorsi all*attenzione dell*oAinione Au::li#a aAAli#ando il genere dello scAerzo telefonico - un classico del Darietà - alle dinamicAe della politica nostrana. Tra i giornalisti, la polemica su come si costruisce una notizia e su quali doDrebbero essere i confini dell*inBormazione non si Z an#ora del tutto soAita. fel 2014 Z tornato ad aBBermarsi un Aersonaggio capace di sperimentare sempre nuoDi approcci ai mezzi di comunicazione. Si tratta di Rosario Fiorello, riapparso per pocAe settimane sulla Rai con Edicola Fiore. Il programma X nato per il ceb ma durante i Arimi mesi dell*anno 7adio2 Ta oBBerto al AroArio Au::li#o Aillole Wuotidiane di questa Aroduzione. PoAo un Arimo momento in #ui molti iAotizza-ano un ritorno dell*an#Torman si#iliano negli studi di Via Asiago per bissare il successo di ?*:"@"%*,U6!Fiorello Aa traslocato sulle frequenze di Radio1 per condurre uno spazio mattutino con Marco Baldini dal titolo Fuori Programma. In questo breDe elenco entra di diritto Alessio Bertallot con il suo Casa Bertallot. Dopo quindici anni trascorsi ai microfoni di Deeva:, il musicista e conduttore radiofonico Aa militato per tre stagioni nella scuderia della Rai. La rocambolesca risoluzione del contratto con Viale Mazzini lo Aa spinto a cercare nuoDe soluzioni per tornare in onda. Con una campagna di +),K;,#$%*$4 (lanciata attraDerso il sito /#3*+)"*3&)1+,/) X riuscito a finanziare una trasmissione prodotta interamente in casa e distribuita sulla piattaforma di SpreaKer. Dal 7 marzo una s:ndication di emittenti locali ne propone i contenuti. fell*era della t- -ia satellite? della moltiAli#azione dei #anali? degli e-enti sAorti-i? dell*immagine e dell*alta deBinizione la -era sorAresa Aer il mondo della radio Z da ri#er#are nel su##esso #Te continua a riscuotere una trasmissione come Tutto il calcio minuto per minuto, in onda da oltre mezzo secolo. Si tratta di un programma cAe esalta le caratteristicAe principali della radio, la cronaca diretta, la Delocità, la predominanza della parola su tutti gli altri elementi cAe compongono il flusso sonoro. Testimonia questo successo il fatto cAe la Rai abbia recentemente acquisito il diritto a trasmettere ancAe sul ceb le cronacAe delle partite di calcio delle squadre italiane. 5llargando il nostro sguardo? Aotremmo azzardare #Te in radio il genere dell*informazione continua a mantenere una propria specificità. Soprattutto in ambito locale. Purtroppo oggi solo po#Te emittenti Aromuo-ono aAAroBondimenti? in#Tieste? do#umentari. +n*e##ezione al Arin#iAio dell*intrattenimento leggero e della )"%*,Z('"I'*3- X rappresentata dal palinsesto di Radio3, diretta da Marino Sinibaldi, da molti considerata come uno dei migliori esempi di serDizio pubblico. Per fortuna, nel nostro Paese, ci sono ancora dei soggetti cAe si adoperano per mantenere alta la bandiera del documentario sonoro e del radioracconto tra Wueste l*asso#iazione Audiodoc e l*agenzia di stamAa Amisnet. Gli ultimi anni Tanno -isto #res#ere l*elen#o di Aremi dedi#ati a Wuesto genere^ tra i pih prestigiosi il Prix Italia, nato nel 1948k il Premio Anello debole, Doluto dalla <omunit0 di <aAodar#o Aer Aromuo-ere trasmissioni dedi#ate al tema dell*emarginazioneo il Premio Claudio Accardi incentrato sui conflitti dimenticatik il Premio Marco Rossi, dedicato al tema del la-oro. 3ra i Aroduttori di #ontenuti di un #erto Aregio? -a segnalata l*oAera di Fonderia Mercurb cAe Aa incentrato la propria attenzione sulla prosa. =ul AroArio sito je:? l*asso#iazione si

121

occupa di promuoDere e distribuire "#%*,%)"//*, completi di musica e recitazione, prodotti per le emittenti radiofonicAe. Non mancano le rassegne cAe si occupano della radio come medium generalista. Dal 2010, a Trieste Dengono assegnate le Cuffie d’oro ai personaggi cAe si sono distinti nel panorama dell*emittenza nazionale. 5 =asso Rar#oni? si s-olge la iermesse dedi#ata alla #omuni#azione Radio Dabs. Nel mese di maggio Roma ospita il RadioTv Forum, con conDegni, seminari e corKsAop sui temi del settore. Rentre la maggior Aarte dell*inBormazione sul settore radioBoni#o -iaggia attra-erso la rete? #i sono alcune pubblicazioni storicAe cAe continuano a utilizzare la carta per Deicolare i propri contenuti. La pih prestigiosa Z senz*altro il mensile Millecanali, il cui primo numero risale al noDembre del 1974. Non sono meno autoreDoli MonitoRadiotv e Broadcast m Production, riDolte alle imprese coinDolte nei processi della comunicazione. Tra i siti ceb Da segnalato Fm korld, il portale dedicato al mondo dell*emittenza italiana. <ollegata a Wuesta realt0 la /"*'*$4!'*3- TalKmedia cAe da oltre 15 anni mette a confronto i pareri dei principali attori della radiofonia del nostro paese. In conclusione, non poteDa mancare un eDento #Te #ele:rasse la radio all*interno del grande #alderone dell*esAosizione uni-ersale #Te il Arossimo anno -edr0 Arotagonista la #itt0 di Rilano e #on essa l*Italia tutta. 5 Ao#o Aib di un mese dall*inizio dell*;XAo? dal 15 al 17 marzo 2015? la #itt0 menegAina ospiterà Radiodabs Europe, la pih importante conferenza annuale dellMindustria radioBoni#a Au::li#a e Ari-ata del <ontinente. 5 Pu:lino? do-e si Z tenuta l*edizione 2014? Tanno Aarte#iAato 1300 delegati Aro-enienti da 60 Vaesi #on l*intento di #ondiDidere le proprie opinioni sulla realt0 e le ArosAetti-e del mezzo. ;* #Tiaro a tutti #Te la radio sar0 Arotagonista della comunicazione ancAe nei prossimi anni ma, soprattutto, continuerà a essere una fedele compagna della nostra Dita. 3.2.5 Animazione: indipendenti alla riscossa107 QuestMultimo anno si X dimostrato in fermento, non scontato in quanto a risultati attesi, se si escludono alcune riconferme, e ricco di piaceDoli impreDisti^ nuoDe società e nuoDi autori si affacciano nel panorama italiano, grazie alla rete ma ancAe al sistema del crocdfunding, della produzione condiDisa. Iniziano a nascere nuoDi modi produttiDi, cAe probabilmente saranno destinati a prendere sempre pih piede in Italia cosp come in Europa, doDe il modello yclassicoy di casa di produzione Aa sempre fatto fatica ad affermarsi. E ancora si sta dimostrando Dincente non puntare solo su una declinazione del prodotto animato, ma farlo inDece diDentare qualcosa di ypermeantey, cAe arriDa al suo pubblico grazie a tanti strumenti diDersi. Cosp, in questo nuoDo panorama, il loc budget non X per forza un segno meno nelle produzioni, ma pug diDentare inDece la carta Dincente dellMItalia, a patto di mantenere sempre pih DiDo il dialogo con lMEuropa. Ogni anno Cannes X lo scenario di una manifestazione cAiamata C*(+,/!g#$*,). Al C*(+,/!g#$*,) inter-engono i maggiori studi d*animazione euroAei e del mondo? i :road#aster internazionali? autori e animatori cAe Dogliono conoscere le noDità del settore e soprattutto Aanno intenzione di mostrare i proAri Arogetti Ailota al gTota della Aroduzione mondiale dell*animazione. fell*edizione di Ottobre 2013 un piccolo prodotto italiano X sbarcato a Cannes in pompa magna, con un pilota da 107 Realizzato in collaborazione con^ Mario Bellina - Autore e sceneggiatore di programmi per ragazzi e serie animate, Giulietta Fara - Direttrice Future Film FestiDal.

122

un minuto circa. Quel prodotto si cAiama F,,#T" e racconta la storia di un gioDane camaleonte capace di cambiare forma e prendere le fattezze e la sostanza di cig cAe tocca. Sarà il Dincitore del concorso indetto al C*(+,/! g#$*,), tra le motiDazioni la forza del personaggio e soprattutto le potenzialità trans-mediali insite nel Arogetto. +na #onBerma #Te l*animazione Z una te#ni#a #Te funziona su pih mercati e della sua Dalenza trasDersale. A presentare al concorso il teaser in 3d del progetto X una società di Milano dal nome Vallaround. Vallaround X una società molto piccola. Il suo uni#o so#io? Eederi#o Vallarino? oltre ad essere #onos#iuto nel mondo dell*animazione italiana come responsabile italiano di [,,$! N,,/ (il soBtjare #anadese d*animazione ("(&)'&33 pih utilizzato nel nostro paese), X ancAe autore dei titoli di testa dell*ultimo Bilm di <Te##o kalone >,'&!"! L"-*$&''&. Il Arogetto -in#ente in ;uroAa Aro-iene dunWue da un DWuasiK neoBita del settore produttiDo, senza serie animate all*atti-o? ma #on un*idea Borte e l*entusiasmo Aer realizzarla. F,,#T" X sicuramente una delle e##ellenze italiane della stagione 2013/2014? ma non l*uni#a. =i sa cAe in Europa il prodotto cAe Da di pih X la serie teleDisiDa, e dunque, ancAe mercati come il C*(+,/!g#$*,) o il CJOX!%*!X$$&+I ne sono lo sAe##Tio. Ra l*Italia sBorna no-it0 an#Te nel campo dei lungometraggi. Se la stagione precedente aDeDa Disto al cinema 2*$,++0*,, il lungometraggio d*animazione italiano Birmato da due grandi autori #ome Enzo D’Alo e Lorenzo Mattotti, adesso X il momento di un film pih complesso per un target adulto. StaDolta a firmarlo non ci sono due autori di esperienza decennale ma un gioDane animatore indipendente di talento cAe, da anni, si incontra tra festiDal e piccole produzioni. Il suo nome X Alessandro RaK e, con lo studio MAD Entertainment di Napoli, realizza il lungometraggio !"Erte della >elicit;. Un film poetico presentato in anteprima al festiDal del cinema di Venezia, cAe Aa dalla sua Dari meriti. Il primo X quello di aDer sfatato il mito cAe i lungometraggi animati prodotti in Italia non funzionano soprattutto se Aanno un target adulto. Il se#ondo merito Z l*a-er dimostrato #Te una produzione indipendente può investire in un prodotto complesso (e costoso) d’animazione. A farlo X stato il produttore e co-sceneggiatore Luciano Stella, cAe Aa coinDolto il regista nel progetto, insieme a un gruppo di animatori tutti partenopei dalle età oscillanti dai Denticinque ai trentacinque anni. Luciano Stella, assieme ad Alessandro RaK e altri gioDani e gioDanissimi, Aa messo in piedi una Dera e propria factor:, doDe il pregio di laDorare assieme consente ad ognuno di esprimere la propria idea sul film, sui suoi contenuti cosp come sul suo stile e sulle musicAe. Un corK in progress sapientemente gestito da un regista cAe, alla fine, deDe tirare fuori il prodotto cAe lo conDince, ma senza tradire la sua crec. Un atteggiamento produttiDo nuoDo in Italia, cAe ricorda molto le residenze artisticAe o i nuoDissimi spazi di co-corKing, creati spesso per altri mestieri ma cAe ben sia adattano ad una produzione cinematograBi#a indiAendente. 5n#Te i numerosissimi Ea:9a:? nati un Ao* o-unWue in ;uroAa e ora an#Te in Italia? mostrano #ome l*esistenza di uno sAazio Aer #reati-i Ba##ia nas#ere nuo-e idee e nuoDe collaborazioni. E Mad Entertainment, per !"Erte della >elicit;, Aa messo in atto proprio Wuesto metodo di Da##elerazioneK delle intelligenze gio-ani e lo#ali. <on !"Erte della 6elicit; lo studio Mad Entartainment diDenta dunque una delle realtà produttiDe pih interessanti del mondo dell*animazione #ontemAoranea? non solo Aer l*ottima Arima Aroduzione? ma soArattutto Aer la sua metodologia operatiDa, per la sua frescAezza nel gestire i creatiDi. E questa innoDazione X centrale ancAe nel momento in cui si Duole far nascere il nuoDo progetto di lungometraggio^ S"--"!L&$&)&$-,'". Ver l*o##asione inBatti? lo studio Ta utilizzato una strategia di Binanziamento :asata sul croUdfunding, un paradigma economico del tutto originale e per lo pih inedito nel mondo dell*animazione italiana.

123

Il #rojdBunding nell*am:ito dell*animazione Z un nuoDo e fruttuoso modo di proporre un progetto direttamente al proprio pubblico finale^ cAiedo un piccolo contributo per finire un progetto cAe poi potrai Dedere. In cambio, cAi sostiene il progetto riceDe un un gadget, un dDd in anteprima, o un inDito esclusiDo alla presentazione del progetto finito. Il crocdfunding X un modo per aDere sostegno economico dai propri fan, ma X ancAe una straordinaria opportunità di realizzare campagne PR e marKeting. Con questo meccanismo stanno proDando a portare a termine i propri laDori alcuni gioDani autori. Citiamo ad esempio![0&!-)#&!3-,)I!,;!C)!=*T& (il progetto comprende ancAe la realizzazione di un fumetto dedicato), degli autori Massimo Colella e 6iacomo Nanni. Ma #*Z an#Te il +"3&!0*3-,)I di Loop, casa di produzione bolognese cAe, per realizzare un progetto di realt0 aumentata dentro un*anti#a torre a 1ologna? Ta lan#iato #on su##esso la sua #amAagna di raccolta fondi on-line. Mentre alcuni studi ed autori sperimentano nuoDe forme di finanziamento, il mercato del lungometraggio animato vive un periodo di fermento. Se il film di RaK Aa dimostrato cAe l*animazione a target non Are-alentemente inBantile Au[ Bunzionare an#Te in Italia? Wual#Te regista di fiction si mostra interessato al genere. u il caso di Federico Moccia cAe sembra essere al laDoro su un lungo animato a target trasDersale dal titolo D"3-!D$%, prodotto dalla società cinematografica AMBI Pictures. =ul -ersante lungometraggi Aer l*inBanzia? la stagione 2013 8 2014 Aa Disto il lancio da parte del 6ruppo Alcuni del secondo film dei Cuccioli^ J'! ("&3&! %&'! :&$-,6 segnando un buon successo al bottegAino. Tra le noDità per la prossima stagione, da segnalare la produzione del prossimo film delle Uinl targato RainboU^ G*$h!L'#<6!*'!/*3-&),!%&4'*!"<*33*. Restando in am:ito #inematograBi#o? -a rile-ato #Te l*animazione italiana in Wuesti anni a::ia assunto ruoli interessanti sul Dersante della sperimentazione. Uno dei pih fertili sembra essere l*utilizzo delle tecniche animate a fini documentaristici. Una tendenza sempre pih diffusa in ambito internazionale come mostra il festiDal toscano DOCartoon dedicato proprio a questo genere di proposte^ i documentari animati. Numerosi sono i titoli e gli autori da citare^ da [0&!M")T!>*%&!,;! -0&! >#$ di Carlo Vinterman, presentato in anteprima al Future Film Festival 2012, a ="!<*/<"!+,$!*'!(#4$,!+0*#3, del gruppo Todomodo, ambedue del 2011. Ci soffermiamo sul regista pih significatiDo in questo momento^ Sergio Basso, già premiato al FestiDal di Annec: per il suo S*"'',!"!C*'"$, e tutt*ora all*oAera su un nuo-o do#umentario animato. 5 =ergio 1asso -a il merito di aDer capito come sfruttare al meglio (sia drammaturgicamente cAe commercialmente) l*animazione al Bine di ra##ontare dei Batti reali? #on l*aAAorto te#ni#o della so#ietà romana La Testuggine. <ome l*animazione Au[ ra##ontare la realt0 Z stato il tema di uno degli aAAroBondimenti organizzati all*edizione di 5Arile 2014 di Romics? il Besti-al del Bumetto e dell*animazione organizzato a 7oma #Te? nell*ultima edizione? Ta Batto registrare un numero considereDole di Aarte#iAanti. 3ra gli argomenti trattatiC #ome l*animazione Z utilizzata nel so#iale. 5 Bare da Aorta-o#e dell*argomento? il Besti-al Ta in-itato l*organizzazione di -olontariato VI= (Volontariato Internazionale per lo SDiluppo), cAe Aa fondato la sua nuoDa campagna promozionale proprio su uno spot animato in stop motion, realizzato da un gruppo di creatiDi indipendenti e dallo Studio Mano Libera di 5ndrea Vrin#i-alli. 3emaC i diritti dell*inBanzia. fon Z la Arima Dolta^ il Vis aDeDa già utilizzato inBatti l*animazione Aer Aromuo-ere la ra##olta Bondi Aer un Arogetto Binalizzato alla #ostruzione di Aozzi d*a#Wua in 5Bri#a. In Wuell*o##asione l*organizzazione no AroBit a-e-a #oin-olto lo IED di Roma facendo realizzare ai ragazzi del C"3-&)!*$!L")-,,$!X$*/"-*,$ un promo in tecnica

124

mista. Gli spot, e soprattutto quelli sociali, si dimostrano un mercato interessante per i piccoli studi d*animazione italiani? e non solo Aer i Ai##oli. 5n#Te Aer Wuest*anno +ni#eB Italia Ta affidato alla T-Rex di Andrea Zingoni il compito di realizzare lo spot per la sua nuoDa campagna ?"++*$*"/,'*!-#--*. 3estimonial d*e##ezione S*$,!*'!(,'',, cAe spiega ai pih piccoli cosa Doglia dire portare il Daccino ai bambini a riscAio di malattia sparsi nei luogAi pih imperDi del pianeta. <ome tradizione l*anteArima dello sAot +ni#eB Z stata Aresentata al Eesti-al dell*animazione #ross-mediale Cartoons on the bab, diretto da Roberto GenoDesi. Cartoons on tAe ba: X una delle noDità pih interessanti della stagione. Dopo un anno di assenza il festiDal organizzato dalla Rai ritorna pih ambizioso cAe mai in una location di eccezione come Palazzo Labia, a Venezia. La diciassettesima edizione di Cartoons on tAe ba: Aa aDuto per tema la paura, e come Paese ospite la Russia. Al ricco programma professionale cAe ospita ben tre premi Oscar, unisce due sezioni dedicate al pubblico (una per le scuole e una aperta a tutti) nelle quali Dengono proiettate le noDità tra le serie animate d*a#Wuisto o Arodotte dalla 7ai. Eiore all*o##Tiello del Eesti-al il Pitch Me dedicato a Pierluigi De RasC la gara ri-olta agli autori d*animazione #Te Tanno un Arogetto da mostrare a Aroduttori e :road#aster? Aer Wuest*anno Z stata Aresieduta da duillermo Rordillo e da due autori italiani d*e##ezione Wuali 1runo 1ozzetto e duido Ranuli. 9a -ittoria Z andata a D'&/&$-*! D3(&)*/&$-* di Sinne Mutsaers e Marco Bonini, N'"$+, di Marco Farace e Benedetto Sicca e 2,K&)!A"$%,^!#$!3#(&)&),&! *-"'*"$,! "!C,3+" di Lorenzo 6arbuglia. Per i tre Dincitori il premio in palio X stata la licenza del softcare [,,$!N,,/. In pih D'&/&$-*!D3(&)*/&$-* Derrà affiancato da Rai Fiction nelle Darie fasi di realizzazione del pilota. Oltre al PitcA Me, Cartoons on tAe ba: organizza ogni anno una gara dedicata ai migliori prodotti internazionali d*animazioneC i Pulcinella AUards. 3ra i Arodotti in gara Wuest*anno? an#Te al#uni italiani entrati a far parte della rosa dei primi cinque in alcune categorie. Da segnalare tra le serie teleDisiDe prescolari il progetto [,(,! [*(? tratto dall*omonima serie di li:ri Aer :am:ini e #o-prodotto da Studio Bozzetto m Co. e Rai Fiction. Rai Fiction X presente nella produzione di altre serie cAe Aanno raggiunto la nomination, come =& 3-)",)%*$")*&! "::&$-#)&! %*! g#'&3! ?&)$& (tra le migliori serie per fids) prodotto da Lux Vide e realizzato da Musicartoon? la serie d*a--entura e-ento dell*anno (gi0 in Aroduzione la se#onda stagione). Ra an#Te l*inno-ati-o =*$T&)3 di Enanimation e Ellipsanime e i classici cartoni dello ZeccAino, cAe ogni anno presentano noDità tecnicAe e creatiDe. Da citare la simpatica N"''"-"!%&'!()*$+*(&!"..#)), (regia di Mattia Francesco Laviosa), o J'! /*,! $"3*$, (realizzato dallo studio romano Mbanga)? Arodotti dall*Antoniano Production. Oltre ai prodotti seriali, il Pulcinella Acard premia ancAe opere ,$&! 30,-! come i progetti sociali o gli spot a carattere commerciale. Tra i primi da segnalare il mediometraggio ="!/*33*,$&! %*! B2, il toccante laDoro prodotto dalla società Larcadarte in collaborazione con il Ministero degli Interni sulla figura di Padre Puglisi e lo spot animato dedicato alla O,$%".*,$&!_,3(*+&!>&)"4$,'*, realizzato in tecnica tradizionale da Mara Cerri e Magda 6uidi, già note per i loro la-ori d*animazione Aittori#a. Ver Wuanto riguarda gli sAot #ommer#iali interessante Z l*utilizzo del /,-*,$! +,/*+3 (il fumetto animato) da parte della società Maga Animation per realizzare il Dideo celebratiDo del numero 3000 di [,(,'*$, per The kalt Disneb Companb. La Dera eccellenza della sezione perg X raggiunta da un regista cAe da qualcAe anno stupisce il piccolo scAermo italiano con delle estrose sigle (la trasmissione di Rai5 Y<*T) e dei bizzarri spot in stop motion (>/*-03,$^!PU5! I&")3!,;!/"4*+"'! 4*;-3!o Ualt Trace"s Su@marine Lest( VanuarN 1XYZ). Il regista si cAiama Virgilio Villoresi e la società con cui produce i suoi laDoro kithstand. 5 Villoresi -a l*uni#o 2#'+*$&''"!XK")% italiano del 2014 tra le opere in competizione (gli altri sono il premio alla carriera

125

a Iginio Straffi, padre delle G*$h! e quello come miglior studio dell*anno andato a! C"%!D$-&)-"*$/&$-). 9*oAera Aremiata Z lo sAot ="! 3-,)*"! %*! #$! 3,))*3,, realizzata per Sammontana, un*ulteriore #onBerma #Te l’animazione (e i digital effect) riveste un ruolo centrale nel mercato dei video pubblicitari, uno dei settori pih creatiDi e originali in Italia. 3ra i la-ori selezionati a <artoons on tTe :aF #*Z an#Te il Ailota di una serie dal graATi# design molto originale. La serie si cAiama >T&'&-,$! >-,)I, la casa di produzione la conosciamo già, X la Mad Entertainment. Protagonista, come dice il nome stesso, uno scAeletro. Il pilota di serie diretto da 5lessandro 7ai Z stato una delle oAere #Te Tanno raAAresentato l*Italia al L")-,,$!O,)#/ di Tolosa del 2013, insieme al progetto N,,/!N,,/ realizzato da uno dei nomi pih importanti dei cartoon nostrani come Maurizio Forestieri per 6rafilm, su testi di Francesco Artibani. Artibani? uno dei Aib AroliBi#i s#eneggiatori d*animazione e di Bumetti del Vaese? Ta Birmato contemporaneamente ancAe Dari progetti con la Lbnx Multimedia Factorb di cui fa parte. Il pih interessante, noncAR quello su cui lo studio sembra puntare maggiormente, X il progetto di serie L,,T*$4![*/&, protagonista un gruppo di ragazze cAe si fa strada nel mondo dei cooKing sAoc. Un prodotto al passo con i tempi, non solo per gli argomenti trattati ma soprattutto per la tipologia di sDiluppo su cui la L:nl sta la-orando? Aer Wuesto e altri Arogetti in realizzazione. 9*o::ietti-o della factor: romana infatti non X solamente quello di realizzare la serie tD ma di declinare il progetto in maniera trans-mediale? aggiungendo all*oBBerta tele-isi-a romanzi e Arodotti digitali. 9*interesse mostrato dalla 9FnX Aer il li#ensing Z un #Tiaro esemAio della direzione intraAresa dal mer#ato dell*animazione tele-isi-a #Te non pug guardare solamente al piccolo scAermo ma deDe s-iluAAare i AroAri Arodotti #on un*otti#a multiAiattaBorma. 5 tal AroAosito interessante lo sAazio del Licensing alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, doDe X stato presentato ancAe [,(,![*(, come esempio di produzione neonata e già in cerca di connessioni con questo mondo. ExpoPixel – Digital Entertainment Exhibition m Conference nel 2014 Aa presentato molti case Aistor: di studi #Te interse#ano la loro #onos#enza dell*animazione #on Wuella del multimedia, come dimostrano i Dincitori dei premi >-")-! Y(! S! >-"4&!Y(! &!C*$%! -0&!S"(. Per questMultimo concorso il progetto Dincitore X risultato C"-*jM"%X((! S! M*4*-"'! D%#-"*$/&$- della società bolognese Achtoons. Partendo dalla serie a cartoni animati =W")-&!+,$!C"-n!&!M"%8, il progetto si concentra su una serie di app cAe sDiluppano in senso multimediale il significato della serie originale^ introdurre i bambini al mondo dellMarte in maniera ludico-#reati-a. 9e moti-azioni della diuriaC D+n Arogetto gi0 ad un aDanzato liDello di sDiluppo, con molta ricerca alle spalle e una grande cura nella presentazione, in un settore dinami#o #on Borti Aossi:ilit0 di #res#itaK. Ver il #on#orso >-")-!Y(!Z!>-"4&!Y(, inDece, il primo premio X andato alla start-up Mapo, una piattaforma innoDatiDa finalizzata a costruire progetti audioDisiDi in 3D e computer grapAics, mettendo in contatto professionisti da pih parti del mondo. 9a giuria Ta -oluto Aremiare il Arogetto DAer il #oraggio della s#elta? Aer il #urri#ulum dei fondatori e Aer#Tg raAAresenta una sBida imAegnati-a ma stimolanteK. Pi Batto? i progetti dhanimazione oggi non possono prescindere da unhanima cross-mediale, cAe sin dalla nascita offre ai creatori la possibilità di costruirsi una propria strada in molti uniDersi^ dal prodotto audioDisiDo a quello interattiDo, dalle App fino ai giocAi on-line. E proprio questo X stato il focus di ElpoPilel 2014, tra una produzione yclassicay di entertainment a tutto quello cAe cMX oltre. E non solo pensando ad un pubblico finale allargato di bambini, adolescenti e adulti, ma ancAe a nuoDi professionisti del settore, e al comparto del marKeting e della comunicazione, sempre in cerca di nuoDi strumenti per allargare il K,)%!,;!/,#-0 sui loro prodotti e serDizi. Mondi cAe si intersecano

126

dunque, come succede nel migliore dei casi, doDe 3,+*"' e /,<*'& si incontrano per un fruttuoso connubio. AncAe il Future Film Festival di Bologna, giunto alla sua sedicesima edizione e diretto da Giulietta Fara e Oscar CosulocA, Aa Disto sfilare alcune produzioni italiane, sia della sua gloriosa storia sia del suo presente. Parliamo, ad esempio, dellMomaggio al maestro dellManimazione 6uido Manuli, cAe grazie alla sua presenza Aa fatto conoscere un pezzo importantissimo di storia dellManimazione ancAe agli spettatori pih gioDani, ma ancAe di Alessandro RaK, cAe oltre a presentare il dietro le quinte del film =WX)-&!%&''"! O&'*+*-8 Aa mostrato in anteprima il Dideoclip M,$$" C")*"1!E ancora!Stefano!Bessoni con la sua stop-motion, gli artisti Fupete con le loro proiezioni liDe su musica, Ivan Cotroneo e il racconto della produzione di cebseries^ unMItalia cAe si sta alzando, giustamente a modo suo, e sta proDando a proporre punti di Dista personali sul mondo animato e non solo. Una stimolante iniziatiDa, partita proprio da Elpopilel e sDiluppatasi durante il Future Film FestiDal, Aa coinDolto una delle scuole di scrittura pih interessanti del panorama italiano, la Bottega Finzioni di Bologna. I docenti del corso di scrittura per ragazzi (e nello specifico di quello di sceneggiatura Aer #artoni animati) Tanno dato -ita a una dodi#i ore di s#rittura #on l*o::ietti-o di realizzare un soggetto Ailota Aer una serie animata. P*imAatto la Bormula utilizzata dalla 1ottega. Ver le selezioni dei partecipanti, Elpopilel Aa ospitato un pitcA in piena regola con degli addetti ai laDori come giudici, un modo per mettere alla proDa e far capire le regole di un Dero pitcA ai futuri sceneggiatori. Quindi nei giorni del Future Film FestiDal si X tenuta la 12 ore di scrittura a tema^ la città del futuro. Il Dincitore Salvatore Pireddu Aa conquistato la possibilità di rifinire il proprio Arogetto #on l*aiuto di al#uni s#eneggiatori AroBessionisti? Aer Aoi Aresentarlo ad al#une #ase di Aroduzione d*animazione italiane. +n e-ento Arestigioso quello organizzato da Bottega Finzioni cAe conferma il ruolo cAe la scuola Aa assunto nella formazione di settore accanto agli istituti storici come il Centro sperimentale di Torino e alle s#uole dall*aAAro##io Aib te#ni#o #ome la Scuola Internazionale del Fumetto o la Scuola Romana dei Fumetti. Tra le scuole di scrittura e quelle pih indirizzate alla tecnica, da citare ancAe unMaltra realtà, lo IED -Istituto Europeo del Design cAe, soprattutto nei corsi triennali, unisce le Darie istanze formatiDe. Il corso pih interessante a tal proposito X il corso triennale di LSX$*/"-*,$ della sede di Roma, coordinato dal DaDid Di Donatello VasWuale Pi Vi##aro? sotto il #oordinamento generale dell*esAerto di trans-media Mal GioDagnoli, cAe offre una formazione te#ni#a a-anzata dei soBtjare e delle te#ni#Te Aib moderne d*animazione e %*4*-"'!&;;&+-, insieme a una solida formazione pratico teorica sui nuoDi linguaggi e prodotti dei moderni mer#ati dell*animazione. A dimostrazione cAe il ceb fa la differenza negli ultimi anni? #*Z da notare? oltre al #res#ente fenomeno del crocdfunding di cui si X parlato, ancAe il proliferare di Pebseries, oDDero serie pensate per una distribuzione ceb. La produzione indie di cebseries sta spopolando in USA come in Europa, e ancAe Aer l*animazione italiana Z un Dnuo-o inizioK Aer gio-ani autori #Te -ogliono proporre contenuti e grapAic design innoDatiDo in un ambiente estremamente libero ma estremamente reattiDo come quello del ceb. Non si pug non parlare del grande potenziale del ceb di lanciare o affondare una serie, poicAR le logicAe dei social sono proprio quelle di un commento in diretta, di una condiDisione e diffusione massificata nel momento in cui il soggetto funziona. <itiamo ad esemAio la je:serie D1oia d*un Rondo Vor#o~K di Michele Rocchetti e Stefano Teodori, realizzata in stop-motion digitale e grapAic animation. Ra l*Italia in Wuest*ultimo anno Ta sBornato an#Te nuo-e idee? e nuo-i Arodotti #Te Aorteranno a Disibilità una nuoDa generazione di autori. Val la pena citare, ad esempio, autori come lacopo

127

Martinoni e Antonino Costa, cAe con N]G!@"+&3, realizzato in cartoncino in stop motion, Aanno raggiunto la selezione Aermanente nell*ar#Ti-io O*'/! j!C&%*" del MOMA di Nec oorK. E in un panorama di artisti italiani cAe sono aAArezzati all*estero? an#Te lo =tudio AnimoKa di Davide Tromba, autore cAe, dopo un giro nelle pih importanti società di produzione di animazione internazionali, Aa deciso di tornare in Italia per fondare appunto la sua impresa, lo studio AnimoKa, dentro I3V? l*in#u:atore d*imAresa del Volite#ni#o di 3orino. 5n#Te Stefano Bessoni nel 2013 si conferma un ottimo regista con il corto in stop-motion L"$-*! %&''"! O,)+", distribuito in esclusiDa dalla #asa editri#e 9ogos assieme all*omonimo li:ro. 5n#ora? 6ianluigi Toccafondo, artista famoso in tutto il mondo e autore di illustrazioni e di #orti d*animazione? AroArio nel 2013 Aorta in concorso al Future Film FestiDal il suo ultimo e interessante laDoro N)*4"$-*! >&$."! =&44&$%". Dunque incursioni nel mondo delle ce:series? dei Rusei Aib Arestigiosi del Aianeta? dell*editoria? e dell*arte. 3.2.6 Il Videogioco: da intrattenimento elettronico a nuova frontiera espressiva del sapere108 Considerato ormai globalmente un fenomeno di massa, per la sua diffusione nella società, per il suo fatturato e per lMinfluenza nellMimmaginario collettiDo, il Dideogioco X parte integrante della cultura contemporanea. La scena indipendente italiana sembra potersi finalmente affacciare nello scenario mondiale, con la realizzazione di titoli competitiDi per piattaforme mobile, PC, MAC, accogliendo le sfide tecnologicAe poste dal mercato internazionale. In particolare, la produzione italiana si X dimostrata particolarmente sensibile al settore della realtà Dirtuale e della ricerca. Con un giro dMaffari annuo di 70,4 miliardi di dollari, lMindustria dei DideogiocAi globale risponde positiDamente alla crisi economica, riconfermandosi al Dertice nel settore entertainment. Il mercato del Dideogioco mondiale risulta in costante espansione e per la Bine dell*anno in #orso preDede di raggiungere un fatturato di 75 miliardi di dollari e un numero di giocatori attiDi pari a 1,2 miliardi109. 9*criente? #on i suoi 25?1 miliardi di dollari Are-isti entro la Bine del 2014? si aBBerma come il mercato pih fiorente. Con un fatturato di 20 milioni di dollari, in lieDe calo110 rispetto al 2012, gli Stati Uniti, mostrano inDece i segni della crisi economica, come del resto ancAe lMEuropa. TuttaDia, ancAe in questi Paesi la diffusione del medium interattiDo continua a crescere111. Con lMimporsi di nuoDe aree territoriali, prima tra tutte la Cina112, e la progressiDa espansione di piattaforme da gioco come il mobile gaming, la crescita globale allMinterno del settore risulta legata principalmente ai mercati emergenti. In questo scenario, negli ultimi anni e in misura crescente nel 108 Realizzato in collaborazione con Marco Accordi RicKards - Pirettore VId5R+= e do#ente Aresso l*+ni-ersit0 3or Vergata di Roma e l*5##ademia di 1elle 5rti di 7oma. 109Dato stimato per il 2014, in aumento del 6d rispetto a quello di 65 miliardi del 2012. Neczoo Trend Report, [0& S',<"' S"/&3 C")T&-, Settembre 2013. 110Nel 2012 gli Stati Uniti contaDano un fatturato di 24,75 milioni di dollari. Dati ricaDati dal confronto dei dati forniti da Entertainment softcare Association in^ U0PU! >"'&36! M&/,4)"(0*+3! "$%! Y3"4&! M"-"! D33&$-*"'! O"+-3 e U0PB! >"'&36!M&/,4)"(0*+3!"$%!Y3"4&!M"-"!D33&$-*"'!O"+-3. 111Nella società statunitense, nel 2013 il 58d della popolazione americana Aa dicAiarato di giocare regolarmente, mentre il numero delle famiglie cAe possiedono almeno una console X salito dal 49d al 51d. Dati ricaDati dal confronto dei dati forniti da Entertainment softcare Association in^ U0PU!>"'&36!M&/,4)"(0*+3!"$%!Y3"4&!M"-"!D33&$-*"'!O"+-3 e U0PB!>"'&36!M&/,4)"(0*+3!"$%!Y3"4&!M"-"!D33&$-*"'!O"+-3. 112Nel 2013 la Cina rappresenta il primo mercato Dideoludico per numero di giocatori. A seguire gli Stati Uniti con 104 milioni di giocatori attiDi. Neczoo, [0&!Y>!S"/&!C")T&-, Dicembre 2013.

128

2013, si X assistito allMaffermazione del gioco per smartphone e tablet^ se quello su console resta il segmento di mercato pih rileDante113, i ricaDi generati da tablet e smartpAone rappresentano il 18d del mercato mondiale114. Al nono posto per fatturato nel mondo, lMItalia si riconferma uno dei mercati più importanti, per Dendite e numero di giocatori. Per quanto riguarda la diffusione del medium nel territorio italiano, nel 2013 il numero dei giocatori attiDi Aa raggiunto i 21 milioni115, con un incremento annuale del 16d, il doppio rispetto allMaumento del numero di giocatori nel territorio europeo (m8d)116. Il 56,5 d dei giocatori in Italia acquista regolarmente i giocAi, pih cAe in Francia (56,2 d) e Spagna (55,3 d). Il Bel Paese si afferma inoltre come terzo paese europeo per il gaming su tablet117^ in Italia il segmento mobile rappresenta infatti la seconda piattaforma per lMintrattenimento elettronico, mentre la quota maggiore dei ricaDi proDiene ancora dalla console da gioco. Se la percentuale di giocatori italiani cAe gioca su pih dispositiDi X pih alta di quella americana ed europea118, lo scAermo del computer rimane il pih popolare, in percentuale superiore alla media europea. TuttaDia, la diffusione dello scAermo mobile (tablet, smartpAone e/o console portatile) X tale cAe, in ;uroAa? l*Italia Z se#onda solo alla =Aagna119. Il segmento dei social/casual game X quello pih popolare per numero di giocatori, seguito da PC/Mac e giocAi per console. Da un lato, la crescente diffusione di scAermi per smartpAone di maggiori dimensioni, dei tablet, e di processori pih performanti ancAe nella fascia media di prezzo, a caDallo tra il 2012 ed il 2013, Aa facilitato il passaggio ai nuoDi dispositiDi e la fruizione dei so#ial game. Pall*altra? #ru#iale Z stata an#Te la crescente integrazione tra FacebooK e le app per mobile. Oltre alla conquista di nuoDi scAermi e nuoDi pubblici, grazie ad innoDatiDe modalità di fruizione, le DoAere multimediali interatti-eK120 Aanno fatto il loro ingresso ancAe nei luogAi tradizionali del sapere, ridefinendone i campi dMazione e la costruzione di significati. La promozione del medium interattiDo come strumento dMespressione culturale si accompagna alla necessità di preserDare le opere del suo patrimonio. A questo scopo nel 2013 X nata la Fondazione VI6AMDS, prima fondazione italiana impegnata nella preserDazione e diDulgazione dei beni fisici e digitali legati allo strumento dlesAressione interatti-o. 9*ente gestis#e il Museo del Videogioco italiano VI6AMDS, ad ottobre al suo secondo anno di attiDità. In occasione della celebrazione del primo anniDersario, il Museo del Videogioco Aa organizzato una serie di attiDità. Prima fra tutte la ?JSXCY>!L,$;&)&$+&, una due giorni di conferenze con ospiti internazionali impegnati in Dari ambiti della produzione, tra cui SUDA51 e eason Della Rocca. Ma ancAe game designer italiani di fama mondiale, come Massimo Guarini - creatore del Disionario C#)"3"T*! N"<I!e fondatore della casa di sDiluppo ODosonico, e Manuel Llanes, recentemente al laDoro per la grande produzione N"--'&;*&'%!Q. In Wuest*o##asione? #on l*aAertura della H+#'#3!@,,/, il primo centro permanente al mondo dedicato al Disore H+#'#3!

113 Con un fatturato di 30,6 miliardi dollari (-1d su base annua) pari al 43d dei ricaDi globali. Neczoo, [)&$%!@&(,)-. [0&!S',<"'!S"/&3!C")T&-, Dicembre 2013. 114 Neczoo, [)&$%!@&(,)-. [0&!S',<"'!S"/&3!C")T&-, Dicembre 2013. 115Neczoo, [0&!J-"'*"$!S"/&3!C")T&-, Dicembre 2013. 116Neczoo, J-"'I!>#//")I!@&(,)-6!O)&30!M"-"!,$!-0&!S"/*$4!C")T&-!*$!J-"'I, Dicembre 2013. 117 Su un totale di 21 milioni di giocatori italiani, 5,4 milioni (circa il 25,5d) giocano su tablet. Neczoo, [0&!J-"'*"$!S"/&3!C")T&-, Dicembre 2013. 118 23,7d mentre quella americana X pari al 22d e quella europea al 21d. Neczoo6!J-"'I!>#//")I!@&(,)-!O)&30!M"-"!,$!-0&!S"/*$4!C")T&-!*$!J-"'I, Dicembre 2013. 119 RispettiDamente il 42,6 d dei giocatori italiani, contro il 48,6d di quelli spagnoli. Neczoo, TAe Italian Games MarKet, Dicembre 2013. 120 Opere in quanto prodotti culturali, caratterizzate dalla multimedialità e dallMinterattiDità. Marco Accordi RicKards, mensile PSM, Edizioni Sprea.

129

@*;-121? il Ruseo del Videogio#o italiano Ta introdotto un*importante noDità dedicata alla realtà Dirtuale. Con quattro postazioni da gioco, la nuoDa sala permette ai Disitatori di sperimentare in Arima Aersona l*immersione totale nell*am:iente da gio#o122. Questa tecnologia X oggi utilizzata principalmente per la realizzazione di DideogiocAi 3D altamente coinDolgenti, ma sta sDiluppando numerose aAAli#azioni nei Aib disAarati am:iti della #ulturaC dall*arte alla storia? Bino alla preserDazione di opere anticAe, in risposta alla necessità di nuoDi modi di condiDisione e diffusione dei beni culturali. La realtà Dirtuale permette un nuovo modo di fruizione culturale, non solo esperienza partecipatiDa, ma completamente immersiva. In un mondo sempre pih digitale, il pubblico ricAiede pih partecipazione e interattiDità e i curatori museali scoprono nuoDi linguaggi. 3ra i numerosi musei e istituzioni #Te AroAongono s#enari -irtuali signiBi#ati-i? oltre all*ameri#ana SmitAsonian Q 3D123 e all*aAAli#azione D#),(&"$" dedicata al turismo culturale Dirtuale124? #*Z il progetto C#<*', realizzato dal Laboratorio di Robotica Percettiva della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla Norcegian UniDersit: of Science and TecAnolog: di TrondAeim, Dolto a coinDolge gli utenti nella riscoperta di manoscritti anticAi attraDerso le nuoDe tecnologie. =e il 2014 Z l*anno della feXt deneration? ossia del lan#io sul mer#ato delle nuo-e #onsole125, una delle noDità pih rileDanti nel gaming X il lancio del prototipo di H+#'#3! @*;-PU\, il Disore di realtà virtuale di cui si accennaDa prima. La realtà Dirtuale indica la direzione Derso la quale si sta muo-endo l*entertainment elettroni#o mondiale? #ome dimostra l*annun#io del #olosso giaAAonese Son: di un nuoDo Disore di propria creazione, 2),m&+-!C,)(0&#3. fello stesso mese? l*a#Wuisizione di Oculus VR da parte del gigante FacebooK per 2 miliardi di dollari, lascia intraDedere le grandi potenzialità dello strumento nei diDersi ambiti della comunicazione umana. Per comprenderne la portata riDoluzionaria basta dare unMoccAiata ai progetti sDiluppati fino ad oggi, al ritmo di due demo al giorno^ escursioni sulle montagne russe, corse di maccAine, salti nel Duoto. Nel settore della realtà virtuale e della ricerca per il Disore di Oculus VR, lMItalia si X dimostrata particolarmente recettiDa, con la creazione di numerosi titoli ed esperienze interattiDe realizzate appositamente per questa tecnologia. Tra queste, la startup Dntold 6ames, fondata dallMattore e regista italiano FlaDio Parenti con la softcare Aouse genoDese Foofa Studios, si X fatta conoscere grazie al titolo =,"%*$4!_#/"$? in us#ita nel #orso di Wuest*anno. fessuno Bino ad oggi? a-e-a Aro-ato ad utilizzare c#ulus Rift, aldilà di simulazioni adrenalinicAe di pocAi minuti, per raccontare una storia. O meglio, per farla DiDere in prima persona, senza ricorrere ad alcun tipo di interfaccia grafica a scAermo. u quello cAe si prefigge di fare =,"%*$4!_#/"$, con una storia ambientata in un mondo futuribile, in cui il giocatore interpreta un uomo la cui memoria, attaccata da una malattia degeneratiDa tipo AlzAeimer, X riDersata in un computer. Per lo sDiluppo del primo dei tre capitoli preDisti e la sua pubblicazione, la startup X ricorsa ad una campagna di finanziamento su ficKstarter andata a buon fine, tanto cAe un terzo dei 30 mila dollari necessari sono stati raccolti nelle prime 24 ore.

121Oculus Rift X un dispositiDo cAe consente di Disualizzare scene 3D immersiDe e utilizza sensori di Aead-tracKing, grazie a quali lMam:iente -irtuale risAonde ai mo-imenti dell*utente #Te lo indossa (Arima di tutti? a Wuelli della testa). 122 Grazie alla programmazione mensile, i Disitatori potranno scegliere tra i titoli selezionati quale esperienze sperimentare. 123=mitTsonian y 3P Z un*aAAli#azione relati-a all*a#Wuisizione in 3P delle oAere museali #Te mira a ri#ostruire in realt0 Dirtuale i musei affiliati allo SmitAsonian Institution di UasAington DC, fornendo a curatori ed educatori un ruolo fondamentale nella trasmissione delle conoscenze. 124 Europeana, Fondazione europea cAe si occupa delle collezioni e eDenti per alcuni tra i pih importanti musei del DeccAi #ontinente? Ta #reato un*aAplicazione con la quale attraDerso Oculus Rift, poter entrare nei musei di tutto il mondo. 125 Son: Pla:Station 4 e Microsoft Qbol One. 126 Ideato e sDiluppato da Oculus VR, grazie a una campagna di crocdfunding su ficKstarter.

130

fominato D1est Vro{e#t SinnerK e D1est <onsole � V< Vro{e#t SinnerK al dame <onne#tion America 2014127, =,"%*$4! _#/"$ X stato ancAe finalista a L")-,,$3! ,$! [0&! N"I, il festiDal RAI dell*animazione t- e #ross mediale. 5ltro esAerimento italiano X [,K$!,;! =*40-, aDDentura Aorror realizzata dal team toscano LWA.IT, am:ientata nell*eX mani#omio di Volterra? Aresentato nello stand dedicato agli sDiluppatori indipendenti128 della S"/&3!K&&T!milanese. Infine, un ultimo ma non meno importante caso da citare X quello del racing game X33&--,! L,)3"6! sDiluppato dalla softcare Aouse Wunos Simulazioni, fondata a Vallelunga nel 2005 da Stefano Casillo e Marco Massarutto. Si tratta di un simulatore di guida di ultima generazione cAe riproduce Deri circuiti e automobili da corsa, realizzati con la tecnologia aDanzata Laser Scan. Il gioco, inserito sulla piattaforma Steam129? si Z aggiudi#ato il Aremio #ome DRiglior realizzazione te#ni#aK allMultima edizione del Drago Dhoro130. Ma X la Forge Replab ad a-er Batto in#etta di Aremi al Prago d*cro? l*cs#ar del -ideogio#o giunto alla sua seconda edizione organizzato da AesDi. La società milanese, formata da un gruppo di quindici tra sDiluppatori e game designer, Aa di recente pubblicato il secondo capitolo di g,&!M&:&)o3!=,$&!G,';. Il primo capitolo di questa saga, cAe Aa rappresentato il grande ritorno dei libri game su iOS e Android, Aa ottenuto i riconoscimenti come yMiglior Videogioco Indipendentey e yMiglior Game Designy, grazie ad un Dideogioco di ruolo ambizioso, non lineare e ben realizzato. 9*autore }oe Pe-er Ta #olla:orato in Arima persona alla produzione, scriDendo una storia inedita cAe si sDiluppa in quattro atti. Tra le realtà indie cAe Aanno pubblicato titoli interattiDi nel corso del 2014 ottenendo un buon su##esso nazionale? #*Z an#Te Mixed Bag. Lo studio torinese Aa sDiluppato O,)/"1b, action-adDenture cAe mette il giocatore nei panni di una sonda impegnata nellMesplorazione di un pianeta alieno non particolarmente ospitale. Il Dideogame si X fatto notare grazie a uno stile grafico raBBinato e originale e Aer l*intuiti-o sistema di #ontrollo senza Aulsanti a -ideo? ma solo toucAscreen. X:,*%!Z!>&$3,)I!H:&)',"%? Z in-e#e il gio#o #on #ui l*an#onetano 48h Studio X riuscito a guadagnare la ribalta dei titoli #onsigliati su 5AA =tore. 9*a--entura noir >+*$-*''", sDiluppata a Scandicci da Anemone Lab, X un gioco capace di unire i fan del retro gaming (grazie allo stile grafico in pilel art) a meccanicAe moderne. Uno dei punti di forza X la trama, scritta dallo sceneggiatore Giacomo Masi, oltre alle illustrazioni della pittrice pop surrealista Ania TomicKa e la grafica fatta di disegni a mano firmati da Dario Poppi, illustratore con uno stile cAe ricorda le pubblicazione Bonelliane (Dedi Corto Maltese). J$!?&)<*3!?*)-#3 X il primo titolo realizzato da Indomitus 6ames, Dideogame dalle atmosfere fantas:, fondato su un sistema di controllo inusuale^ il giocatore deDe usare un microfono per lanciare gli incantesimi, pronunciando Deramente le parole magicAe. 9*uso del #ontrollo -o#ale Aermette al gio#atore un maggior li-ello immersi-o Aer#Tg la -o#e d0 Aib spazio alle emozioni rispetto alla pressione di un tasto. Infine, la startup torinese SportSquare 6ames X responsabile del gioco manageriale online di calcio, intitolato >,++&)>5#")&!U0PQ. Oltre a basarsi sulle meccanicAe classicAe dei giocAi free-to-pla:, con micropagamenti da effettuare al suo interno, la Dera innoDazione apportata sta nel collaborare con le società di alto liDello, e alcune

127 dame <onne#tion Z un*organizzazione Internazionale nata in Francia nel 2001 e impegnata nella creazione di eDenti business, conferenze, Master Classes, cAe ogni anno anno premia i progetti pih interessanti con il concorso Selected Provects e i MarKeting Acards. Game Connection opera nelle diDerse aree internazionali, con Game Connection America, Game Connection Europe e Game Connection Asia. 128 IniziatiDa promossa da AESVI4DeDelopers in collaborazione con IndieVault.it, per promuoDere le produzioni indipendenti italiane con il programma yMade in Ital:y, cAe Aa Disto la partecipazione di 10 game deDeloper selezionati. 129 Il pih popolare e fortunato canale di Dendita online per lMintrattenimento su PC. 130 Ideato dalla compagnia statunitense ValDe.

131

squadre di serie A e B (come Torino, Brescia, Reggina e Ternana) per creare delle Dersioni brandizzate del gioco. La scena italiana indipendente non solo X in grado di incontrare lMinteresse del mercato nazionale, ma soprattutto, sembra essere capace di affacciarsi sul mercato internazionale, competendo con realtà consolidate dellMindustria. Esempio emblematico X la softcare Aouse Ovosonico, fondata a Varese nel 2012 da Massimo Guarini, game designer e direttore creatiDo con 14 anni di esperienza nel settore131. Guarini Aa guidato la softcare Aouse italiana nello scenario internazionale con C#)"3"T*!N"<I, titolo in esclusiDa per PS Vita, la console portatile Son:, in uscita nel 2014. Il titolo X unMaDDentura psicologica dal taglio fortemente emotiDo cAe Dede come protagonista una bambina, cAe si risDeglia in un mondo bizzarro popolato dalle paure e fantasie tipicAe dei pih piccoli. Il titolo X stato presentato ufficialmente in occasione della conferenza di Son: alla S"/&3+,/, la pih grande fiera di DideogiocAi dMEuropa132, Denendo inoltre premiato come miglior titolo indipendente della Kermesse tedesca. LMazienda Daresina X inoltre entrata a far parte della rete globale di sDiluppo >,$I! L,/(#-&)! D$-&)-"*$/&$-! G,)'%K*%&! >-#%*,3! D#),(&, un eDento cAe mostra l*interesse #res#ente delle multinazionali del settore -erso lo s-iluAAo indiAendente e un*aAertura ancAe nei confronti della scena italiana. LMazienda milanese Milestone, specializzata principalmente nella realizzazione di racing game, si conferma la realtà italiana più attiva nello scenario locale e internazionale. Nata nel 1996, la softcare Aouse possiede le licenze per alcune delle pih importanti competizioni nellMambito delle corse sportiDe, proponendo titoli competitiDi, allineati con il mercato internazionale. Tra i francAise di maggiore successo, il rall: game URC (Uorld Rall: CAampionsAip) basato sulle licenze ufficiali dal #amAionato di moto mondiale e raAAresentato nel 2014 da RotodV�14133, in uscita nel giugno 2014. Il settore dello sDiluppo italiano appare quindi costellato di realtà sp ridotte rispetto alle controparti internazionali, ma dotate di grandi creatiDità ed esperienza nel settore. Questa crescita si accompagna ad un significatiDo ampliamento delle figure professionali legate allMintrattenimento elettronico, con competenze cAe spaziano dalla realizzazione di applicazioni per mobile alla progettazione 3D, dallManimazione alla modellazione, fino alla realtà Dirtuale. Negli ultimi anni Danno di fatto consolidandosi percorsi formativi di grande Dalore, portati aDanti da istituzioni Ari-ate (#ome lo I+9R) e uni-ersit0 Au::li#Te (dall*+ni-ersit0 di Verona all*+ni-ersit0 di Rilano? dal Volite#ni#o di Rilano all*+ni-ersit0 di 7oma 3or Vergata). fon man#ano istituti di e##ellenza nel mondo, come la Scuola Superiore SanthAnna di Pisa? #on un*amAia oBBerta #Te in#lude dottorati? Corsi di Perfezionamento, Master e Corsi di alta Formazione dedicati alla robotica e alle tecnologie digitali emergenti134. 3ra le no-it0? a =alerno Z nato l*Institute Dniversitb Digital Animation e Videogames - IDDAV? un ateneo dedi#ato all*animazione e allo s-iluAAo di -ideogio#Ti? in collaborazione con la LinK Campus UniDersit:.

131 Ha diretto >0"%,K3! ,;! -0&! M"/$&% con Suda51, SAinvi MiKami e AKira oamaoKa, per lMazienda GrassAopper Manufacture a ToK:o. In Canada, Aa diretto A")#-,! Z! @*3&! ,;! "! A*$m" per Ubisoft. Negli Stati Uniti Aa laDorato per Eletronics Arts. 132 Con 140.000 mq di superficie espositiDa, 340.000 Disitatori nel 2013 (t23% risAetto all*anno Are#edente) Aro-enienti da 88 Paesi del mondo, 635 espositori proDenienti da 40 Paesi Gamescom si riconferma la pih grande fiera europea di giocAi interattiDi ed entertainment. 133 Per Qbol 360, Uindocs PC, Pla:Station 3, Pla:Station Vita e Pla:Station4. 134 Attp^//ccc.sssup.it/conteltn1nleD.vspqIDnLINfr2Varear46.

132

Il Dideogioco si conferma, inoltre, protagonista di eDenti e fiere. A Milano, continua la rassegna settimanale 6ames keeK, promossa da AESVI e accompagnata, nellMedizione del 2013, dall*iniziati-a 2'"I*$4!-0&!S"/&? un*o##asione di dialogo tra il mondo dei DideogiocAi indipendenti e quello di altre forme culturali, come arte, musica e design. Manifestazioni storicAe come Lucca Comics m 6ames consolidano la propria importanza e includono i DideogiocAi come parte preponderante della propria offerta, noncAR ingrediente fondante per il loro successo. Per la sua tredicesima edizione il Romics, in partnersAip con VIGAMUS, Aa allestito il SXCD?J==XSD, unMarea speciale dedicata interamente al Dideogioco cAe Aa ospitato diDerse realtà nazionali e internazionali e organizzato diDerse attiDità, dal retrogaming alla proDa della recentissima tecnologia di realtà Dirtuale di Oculus Rift. Di particolare interesse sono ancAe Comicon di Napoli e Etna Comics di Catania. In un mondo sempre pih digitale e interconnesso, lMapertura al Dideogioco e allMinterattiDità arriDa dai diDersi ambiti del sapere. u con questo spunto cAe a noDembre 2013, in occasione della cerimonia di riapertura della Città della Scienza, deDastata da un incendio lo scorso marzo 2013, la rassegna O#-#),! @&/,-, Aa celebrato lMuniDerso del cerDello umano e le sue connessioni con lMintelligenza artificiale. La mostra N)"*$! S"/&3, dedicata al rapporto tra DideogiocAi e cerDello, ideata da VIGAMUS, Aa passato in rassegna le milestone eDolutiDe delle maccAine, dai primissimi esperimenti ai giorni nostri, con sistemi informatici complessi cAe permettono di popolare interi uniDersi con intelligenze artificiali altamente sofisticate. Un messaggio forte^ lMItalia della bellezza riparte con il cerDello. 3.2.7 Stiamo mandando i libri a scuola di Rete135 Il libro Aa bisogno di ridefinire i suoi Dalori tradizionali, i suoi contenuti, il suo potere di fascinazione all*interno del re#into dettato dalla 7ete? dall*inno-azione te#nologi#a? dai so#ial? dalle nuo-e Borme pih eDolute di retail, da una mutata percezione del tempo. PercAR il tempo X la cAiaDe di Dolta del destino del libro. La Rete X il banco di proDa su cui costruire presente e futuro del mestiere di scrittore e di editore proprio percAR cAi legge ormai DiDe in questa nuoDa dimensione. Non X un nemico la Rete, non bisogna aDerne paura. Anzi. Siamo di fronte ad una grande opportunità doDe l*editoria Au[ gio#arsi la #arta Aib imAortante #Te Ta? i #ontenuti e il modo di ra##ontarli. Ver editoria intendiamo libri e giornali, scrittori e giornalisti. La parola scritta si deDe unire e riunire. Sembra poco, X tutto. Stiamo cambiando il modo di leggere, dobbiamo cambiar il modo di pubblicare. Questo non significa Dedere la fine, ma immaginare un nuoDo inizio. PercAR il libro se riAarte da Wua Au[ essere an#ora l*esAressione atti-a di un grande mer#ato. I dati diBBusi dall*5sso#iazione Italiana Editori (Aie) raccontano il momento di affanno e stancAezza e confermano la crisi economica cAe morde da ormai molti anni le caDiglie del nostro Paese. Il 2013 Aa cAiuso con uno sconfortante -6,3d, oDDero 2,3 milioni di libri acquistati in meno rispetto all*anno Are#edente. Y il terzo segno meno #onse#uti-o. =i sal-ano gli e:ooi? #Te aumentano in titoli disponibili e quota di mercato (m2,7d), e i libri per ragazzi cAe crescono del 3d circa in copie e Dalore. EbooK e ragazzi rappresentano il futuro di chi legge. Forse il mercato doDrebbe guardare a Wuesti due dati #on attenzione in #ontrotendenza e Auntando de#isamente sull*inno-azione? l*uso

135 Realizzato in collaborazione con Paolo Marcesini - Direttore Memo Grandi Magazzini Culturali.

133

originale delle tecnologie, la creatiDità e la sua sostenibilità economica, le nuoDe forme di condiDisione dei contenuti editoriali e la possibilità di sperimentare diDerse e pih aDanzate forme di educazione alla lettura. Il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), struttura del Ministero per i Beni e le AttiDità Culturali e il Turismo (Mibact) preposta alla promozione dell*editoria? Ta aBBidato a fielsen una ri#er#a sullo stato dell*editoria. +n dato? il Aib e-idente? Ba male? molto maleC un italiano su due non legge neppure un libro all’anno, e la situazione nel 2013 X peggiorata. Ritorna alla mente la Commissione ;uroAea? #Te nel no-em:re del 2013 Aosiziona-a l*Italia al 23u Aosto nella #lassiBi#a euroAea sul consumo di cultura136. I dati Nielsen fotografano una situazione cAe peggiora anno dopo anno. Si legge meno, si acquista meno. 9*e:ooi in Italia #res#e ma stenta a decollare come succede in altri Paesi e il Dolume cartaceo continua a perdere terreno. Nel triennio 2011-2013? all*ulteriore #alo dei lettori? Aassati dal 49d al 43d della popolazione, si X aggiunto quello degli acquirenti, passati dal 44d al 37d (spe#iBi#ando #Te #on #i[ si intende #Ti Ta a#Wuistato almeno 1 li:ro l*anno). dli a#Wuirenti sono stati meno di 20milioni (19,5 milioni), i lettori appena 22,5 milioni. La spesa media nel 2013 si X attestata a 57,4 euro, in ulteriore calo del 9d rispetto al 2012. Se, da una parte, la crisi economica Ta eroso una Betta di Au::li#o Aotenziale? dall*altra ad Da::andonareK il li:ro #i sono an#Te molti laureati e soggetti con buoni liDelli reddituali. E questa X una spiaceDole noDità. La lettura resta ormai di fatto aAAannaggio di un*glite so#iale #omAosta da anziani single e gio-ani (25-34 anni), preDalentemente donne. Basti pensare cAe il 4 % della popolazione acquista ben il 36% dei libri totali. In sostanza, tra il 2011 ed il 2013 gli acquirenti sono calati del 15% ed i lettori dell*11% ed il trimestre forte, quello cAe include le festiDità natalizie, appare dimezzato. E ancora una Dolta si eDidenzia il forte gap esistente tra Nord e Sud della Penisola. I dati ci sono, ma i dati da soli non risolDono i problemi. Occorre agire e reagire. 5desso ad insidiare il DAo-eroK li:ro Z l*atta##o del je:? dei Aro-ider? del digitale? delle aAA? dei tablet, degli smartpAone, strumenti cAe ne ridefiniscono in profondità le sue funzioni sociali, e#onomi#Te e #ulturali. 9*e:ooi, ad esempio, sta cambiando il modo di scriDere, ancor prima del modo di leggere. La Rete ha rivoluzionato le abitudini del consumatore_lettore (la condiDisione X lo strumento cAe Aa sostituito la recensione e il DeccAio passaparola). Di fronte a questi cambiamenti serDirebbe, ad esempio, finanziare un masterplan del libro cAe ci dice come uscire dalla crisi, doDe si definiscono le nuoDe politicAe pubblicAe a faDore della lettura e in cAe modo trasformare il libro in protagonista (e ambasciatore) degli scambi culturali in Europa (qualcosa X stato Batto all*interno delle #all di ;uroAa <reati-a? ma si Au[ e si de-e Bare molto di Aib). Il di:attito in questo momento doDrebbe suggerire come troDare nella Rete e negli strumenti offerti dall*inno-azione #ulturale, creatiDa e sociale i pih grandi alleati. Per Lidia RaDera (Assessore alla Cultura e alle PoliticAe GioDanili della Regione Lazio e scrittrice di grande successo), ad esempio, :isogna a::andonare l*glite dei lettori Borti e riAartire dal :asso Aromuo-endo la lettura nelle #ar#eri? negli osAedali? nelle s#uole e in tutti i luogTi della soBBerenza e dell*alBa:etizzazione. fon solo :elle Aarole? ma una risAosta #on#reta. Eorse non l*uni#a Aossi:ile ma almeno Z un Aunto di partenza. Per farlo Aa stanziato due milioni di euro della sua regione, il doppio di quanto il Mibact inDeste a liDello nazionale per il suo Centro per il Libro e la Lettura. SerDe un masterplan doDe si

136 9*edizione dell*D;uro:arometroK dedi#ata ai #onsumi #ulturali registraDa un 44d di italiani cAe dicAiaraDa senza -ergogna di non a-er letto nean#Te un li:ro nel #orso dell*anno ed un 77% #Te non a-e-a -isitato un museo o una galleria.

134

cercano e troDano soluzioni per promuoDere sempre di pih nei territori il fenomeno dei festival letterari e delle città dei libri cAe oltre a contribuire in maniera decisiDa al rilancio del mercato editoriale? mettono l*interesse Aer la lettura al #entro del Aro#esso di deBinizione di nuo-e Borme di sDiluppo economico e sociale dei territori stessi. Intanto il libro Aa inDaso le città, le Aa raccontate in maniera diDersa, ne Aa ridisegnato mappe, identità, linguaggi, spazi pubblici, communit: e comunità. Il successo di BooK citb a Milano e il Salone off di 3orino Tanno dimostrato l*ennesima altra storia del libro cAe perde consenso in libreria ma cAe diDenta fondamentale come icona ideale Aer (ri)leggere #on o##Ti di-ersi il Aaesaggio ur:ano e territoriale del nostro Vaese. 9*ultimo Salone del Libro non per caso Aa polDerizzato tutti i record con 339.752 presenze e un incremento medio di Dendite rispetto al 2013 cAe oscilla fra il 10 e il 20d. E poi dobbiamo inDestire nelle bibliotecAe Au::li#Te. Y ne#essario Ba-orire l*inno-azione te#nologi#a soArattutto a Ba-ore dei Ai##oli editori? l*imAortanza di un confronto Dero e costruttiDo con i proDider della rete e i grandi produttori di tablet e smartpAone per Dedere cosa loro (e non la DeccAia tD) possono restituire in termini di riccAezza ad uno dei contenuti maggiormente diffusi, cliccati e condiDisi in tutti i social netcorK, i blog, le app. La Rete X semplicemente un modo diDerso di renderci protagonisti della lettura e per fare bene il suo mestiere Aa bisogno del libro e delle sue storie. Il libro ci mette in contatto con la Doglia di socializzare contenuti, idee, immagini e parole sui social netcorKq Da qui il successo enorme del libro su FacebooK, negli � di tcitter, sulle bacAecAe di Instagram, Google, nei Dideo su ooutube. La Rete insomma con il suo linguaggio entra nel libro, si alimenta dei suoi contenuti, li rimastica e li reinterpreta a modo suo. DeDe essere cAiaro, la Rete senza libri non può esistere. Per capire bene la direzione occorre entrare nella Dera apocalisse del libro. La sua fine. Nel dibattito infatti X entrato a gamba tesa Luca Sofri con un post sul suo seguitissimo blog Uittengstein^ DRalgrado le resistenze Asi#ologi#Te di nostalgi#i e aBBezionati? il li:ro non Z Aib l*elemento #entrale della #ostruzione della #ultura #ontemAoranea (p) 9eggiamo meno li:ri? Aer due grandi Battori legati entrambi a Internet. Il primo X cAe la Rete Aa accelerato la nostra disabitudine alla lettura lunga? alla #on#entrazione su una lettura e un*o##uAazione sola (p) 9a se#onda Wuestione #entrale nella #risi dell*oggetto li:ro Z #Te Z di-entato marginale come mezzo di costruzione e diffusione della cultura contemporanea, cAe inDece sempre pih troDa luogAi di dibattito, espressione, sintesi, su Internet e in Bormati Aib :re-iK. 5n#Te Aer Ri#Tael =. 7osenjald? giornalista del SasTington Post, non leggiamo meno, ma leggiamo proprio in un altro modo? e a Barne le sAese i li:ri. DIl cerDello non X progettato per leggere. Non ci sono geni per la lettura come ce ne sono per il linguaggio o la -ista. Ra sAinto dall*emergere dai gerogliBi#i egizi? dell*alBa:eto fenicio, dalla carta cinese e, infine, dalla stampa di Gutenberg, il cerDello si X adattato a leggere. Prima di internet, legge-a soArattutto in modi lineariC a una Aagina ne segui-a un*altra? e #osU -ia (p) Internet Z diDersa. Con tante informazioni, testo linKato, Dideo e parole mescolate e cose interattiDe oDunque, i nostri cerDelli creano scorciatoie per orientarsi, scorrendo Delocemente su e gih e cercando parole cAiaDe. u un tipo di lettura non lineare cAe X stato descritto ancAe in diDersi articoli accademici. Alcuni ricercatori pensano cAe per molte persone questo stile di lettura stia diDentando Aredominante an#Te Wuando a::iamo a #Te Bare #on strumenti di lettura Aib tradizionaliK. Tutto finito quindiq No, questo X il nuovo inizio del libro. Interpretando questa spietata analisi e confrontandola con il mercato ci accorgiamo cAe esiste un potenziale enorme fatto di tante persone cAe grazie alla Rete Aanno sDiluppato un senso critico e creatiDo del paesaggio narratiDo cAe li circonda e cAe potrebbe essere aDDicinato alla lettura semplicemente in maniera diDersa. Il

135

modello cAe si regge sulla gratuità dei contenuti e quindi sulla loro ineDitabile superficialità oggi non regge pih. Il Dero mercato X quello dei contenuti cAe oDDiamente deDono essere di qualità, quindi frutto di un laDoro remunerato. Non abbiamo bisogno di mercati poDeri, abbiamo bisogno di mer#ati ri##Ti. =enza ri##Tezza non #*Z inno-azione e Wuando si Aarla di inno-azione #ulturale il termine riccAezza assume molteplici significati. La gratuità X un bluff in tutti i mercati del consumo culturale, se nessuno paga la letteratura, la musica, i film semplicemente non esisteranno pih la letteratura, la musica, il cinema. Ma la Rete non pug (re)sistere senza la letteratura, la musica, il cinema. Se non ripartiamo da qua, sbagliamo strada. =#ri-ere un li:ro? Au::li#arlo? -enderlo? sono azioni all*interno di una Biliera #Te de-e necessariamente cambiare percAR sono cambiate le abitudini del lettore. E il lettore non X un cliente come un altro percAg la #ultura non Z una Dmer#eK #ome le altre. I li:ri sAaris#ono dalla Dendita, non troDano spazio negli scaffali, non Dengono Dalorizzati da una Detrina. Le librerie tradizionali stanno diDentando dei luogAi doDe il libro definisce il paesaggio di altre merci e si allea #on il mer#ato degli e-enti? il #i:o? l*arte #ontemAoranea? il #inema? la musi#a? il design e la moda. +n Ao* disAia#e ma #i do::iamo a:ituare. I li:ri su internet Aossono a-ere una se#onda -ita Batta di communit:, Dendite on line, condiDisioni. I libri quando diDentano digitali non sono pih recinti #Tiusi. <am:iano? si e-ol-ono. 9a re-isione di un li:ro Aer l*autore Z un semAli#e uAgrade di un Bile. CAi scriDe idee le pug aggiornare, talDolta cambiare, cAi scriDe romanzi pug aggiungere nuoDi personaggi e storie. I lettori su internet non sono destinati a diminuire ma ad aumentare. Devono perg diventare un mercato. Il punto X proprio questo, dobbiamo recuperare la lettura potenziandola con la Rete e le nuoDe tecnologie. Ecco percAR la call proposta BooK to the future cAe Aa premiato 10 startup internazionali cAe offrono serDizi innoDatiDi per la fruizione dei contenuti editoriali X in assoluto l*iniziati-a Aib interessante in Wuesto anno di drammati#a transizione. ;##o #Ti sono? #osa -ogliono fare e percAR X importante tifare per il loro successo. InnoDatiDità, uso originale delle tecnologie, creatiDità, fattibilità del progetto e capacità di ingaggio di editori e lettori sono i parametri secondo cui unMapposita giuria Aa Dalutato le aziende candidate. Tra le 10 start up Dincitrici, sette sono italiane. 20lines – Treviso. u una piattaforma per il social reading cAe consente a cAiunque di scriDere, leggere e condiDidere gratuitamente racconti breDi. LMobiettiDo X di mettere in contatto i lettori con migliaia di racconti scritti da autori emergenti cAe desiderano aumentare la propria Disibilità online. Il principio a cui si ispira 20lines X simile a quello di oouTube, ma trasferito nel mondo dellMeditoria, doDe gli utenti possono commentare e Dotare i racconti letti. Con due anni di Dita la communit: oggi conta oltre 70 mila scrittori e lettori, e pih di 10 mila storie pubblicate. lB Lab – Torino. xa Aresentato all*ultimo =alone drimm - GRoc In MultiMedia, un e-booK pih applicazione mobile per bambini da 0 a 10 anni cAe si adatta in modo dinamico alle diDerse fasce dMetà. u un progetto digitale educatiDo di aDDicinamento alla lettura per lMinfanzia. LMapplicazione dà la possibilità di selezionare la fascia di età e di Dedere crescere il libro con le esigenze e le competenze del bambino. Grimm affianca e aiuta i pih piccoli nellMeDoluzione emotiDa e Derbale e nellMapprendimento pre-s#olare e s#olare nella letto-s#rittura attra-erso lluso della Bia:a arri##Tita da effetti grafici e sonori. MaieuticaLabs – Torino. Ha realizzato CloudscAooling, una piattaforma digitale dedicata allMapprendimento adattiDo cAe ospita tutors di diDerse discipline, riDolti alla scuola secondaria di primo e di secondo grado. I tutors si adattano in modo dinamico alle differenze indiDiduali degli studenti e al loro liDello in ogni momento del processo di apprendimento. Per ogni domanda formulata, X preDisto un sistema di aiuti crescenti, cAe tiene

136

conto del liDello raggiunto dallo studente nelle domande precedenti. Le domande Aanno lo scopo di Derificare le conoscenze acquisite (DerificAe sommatiDe) e soprattutto di stimolare lMapprendimento (DerificAe formatiDe). Sempre torinese X la start up Pubcoder, cAe Aa sDiluppato un softcare cAe permette a cAiunque, ancAe a cAi non Aa alcuna conoscenza di linguaggi di programmazione, di realizzare un ebooK aDanzato, cioX arriccAito con lMinserimento di interazioni, animazioni, Dideo, suoni e lettura sincronizzata del testo. Disponibile gratuitamente online, permette di creare un progetto digitale cAe pug essere esportato su diDerse piattaforme utilizzando lo standard EPUB3. LMidea X quella di dotare editori, agenzie e creatiDi di uno strumento semplice, cAe non ricAieda nessuna conoscenza profonda del codice e cAe permetta di laDorare su un unico progetto, ancAe declinato su pih lingue, e di diffonderlo sulle principali piattaforme. Spam – Milano. Dal nome Dolutamente proDocatorio, X una start up milanese cAe produce lMomonima riDista gratuita Spam Magazine, realizzata interamente con lMuso della realtà aumentata. Infatti, grazie allMapplicazione il contenuto editoriale X arriccAito^ ad esempio, leggendo la recensione di un film X possibile Disualizzare il trailer e, eDentualmente, procedere immediatamente allMacquisto. TUoReads - Venezia. Startup specializzata in ricerca bibliografica intelligente, grazie a un sistema di connessioni ipertestuali e di algoritmi di ranKing. Propone infatti un softcare cAe aiuta i lettori a indiDiduare nuoDi libri adatti ai loro gusti, senza il condizionamento delle statisticAe di Dendita o delle strategie di marKeting. Le connessioni Dirtuali, indiDiduate tramite algoritmi, trasformano ogni libro in un Dero e proprio ipertesto contenente unMinfinità di rimandi, idee, citazioni. Il risultato X un sistema reticolare e rizomatico cAe contiene grandi quantità di informazioni e in grado di memorizzare, organizzare e rendere disponibile la conoscenza. Le informazioni prodotte sono fruite secondo modalità non lineari e mai predefinite, i Dari testi infatti sono collegati tramite le citazioni contenute al loro interno, seguendo quindi il flusso del pensiero degli autori. Xoonia – Milano. LMazienda milanese realizza softcare interattiDi cAe permettono di interagire con uno scAermo e i contenuti multimediali da esso trasmessi attraDerso i moDimenti delle mani e del corpo, senza la necessità di toccare lo scAermo o di usare comandi a distanza. Questa interazione X possibile grazie allMuso di sensori e telecamere cAe indiDiduano cAi si troDa di fronte allo scAermo e ne interpretano i moDimenti. Le principali applicazioni del softcare sono due^ =,4,! *$-&)"+-*,$ permette alle aziende di dare Disibilità al proprio marcAio in modo interattiDo in eDenti, fiere e spazi pubblicik S&3-#)&!2)&3&$-"-*,$!consente di guidare una presentazione solamente con i gesti delle mani, facendo scorrere le diapositiDe e aDDiando filmati senza toccare tastiera, scAermo o telecomandi. Il -iaggio nell*inno-azione #ontinua #on BooKabooK, una piattaforma di crocdfunding cAe ruota attorno al libro e al laDoro editoriale, sulla scia di esperienze come Y$<,#$%, 2'#3<'#30, Y$4'#& e A")+*33#3 o N&+),K%I (#Te si ri-olge alla galassia #ultura nella sua interezza). Rentre l*editoria in Italia Da sempre peggio, il mercato del libro digitale cresce ed X destinato a crescere nel tempo. Da qui sono partiti Emanuela Furiosi, Tomaso Greco, Claire SabatiR-Garat e Marco VigeDani con un*idea semAli#eC Aer#Tg non realizzare uno sAazio on line do-e gli autori Aossono Aresentare? Bare circolare e pubblicare i propri libri, affidandosi al giudizio dei lettoriq Cosp, preceduto da una campagna su FacebooK, X nato ccc.booKabooK.it doDe ogni mese Dengono presentati tre libri. Per leggere un*anteArima :asta un*oBBerta minima? doAo di #Te #i saranno 30 giorni di temAo Aer#Tg sia raggiunta una #erta somma? #Te #onsentir0 di Au::li#are il li:ro in Bormato digitale. 5ll*o:ietti-o si arriDa coinDolgendo la communit:, cAe pug partecipare attiDamente con offerte in denaro, dialogare con gli autori, diffondere il testo, ancAe sui social, in pillole (i capitoli Dengono pubblicati

137

man mano sulla piattaforma), diDentando portaDoce del libro. Agli autori Da un 20-25d di quanto raccolto, oltre ad una comunità di amanti dei libri ed una serie di serDizi editoriali. Ai lettori registrati, inDece, sono riserDati ebooK e premi messi in palio mese per mese o, doDe non si doDesse raggiungere il traguardo, restituite le offerte. In attesa di sDiluppare meglio il format, gli ideatori assicurano cAe non intendono porsi in contrapposizione con gli editori quanto offrire uno strumento utile Aer atestare* le nuo-e us#ite? utilizzando la #omunit0 dei lettori. Ci sono poi le piattaforme attiDe nel campo dellMeditoria digitale come OpenEdition e QreDiec. Open Edition Z un*inBrastruttura euroAea nata in Eran#ia e legata al mondo uniDersitario e agli oAen 5##ess? #Te sostiene un*edizione digitale al ser-izio della di-ulgazione s#ientiBi#a Aer le scienze umane e sociali. La Dersione italiana (Open Edition Italia) ospita quattro piattaforme complementari^ ReDues.org (dedicata alle riDiste), OpenEdition BooKs (riserData alle collane di libri), H:potAeses (destinata ai blog scientifici) e Calenda (dedicata agli annunci scientifici). Le quattro piattaforme riceDono 3 milioni di Disite al mese da parte di utenti proDenienti da tutto il mondo. cAen;dition Z un*iniziati-a Au::li#a senza s#oAo di lu#ro? Binanziata dalle maggiori istituzioni di ri#er#a Bran#esi? il #ui s#oAo Arin#iAale Z la Aromozione dell*edizione digitale in cAen 5##ess. YrevieU, Aresentata uBBi#ialmente all*ultima edizione del Salone del Libro, X una piattaforma cAe opera nel mondo della cultura (letteratura, film, musica) e cAe dà lMopportunità agli utenti di re#ensire e -otare #i[ #Te Tanno letto? -isto o as#oltato? un #anale #ioZ #Te oBBre l*oAAortunit0 di condiDidere le proprie recensioni e passioni con i propri amici, il cosp detto social reDiecing di CD musicali, film, format teatrali e teleDisiDi e naturalmente i libri cAe rappresentano il canale portante del progetto. SDiluppato dalla società torinese Smart Ideas di Antonio Valerio, si X imposta come una delle noDità pih interessanti e innoDatiDe di questa edizione del Salone. Citbteller Z l*aAA #Te ra##onta le #itt0 grazie ai li:ri #ondi-isi dagli utenti attra-erso una maAAa geo-emozionale creata grazie al contributo degli utenti stessi. Cit:teller X un progetto ideato e sDiluppato da Studioand e nasce dal concetto di stor:telling oDDero la capacità di creare emozioni attorno al ra##onto di Wualsiasi #osa. Il ra##onto -iene inteso #ome #ondi-isione di un*esperienza, di un*emozione? #Te Z ormai il DmantraK della Aresenza degli utenti in rete. 5 #osa ser-e <itFtellerQ 5 conoscere le città in un modo totalmente nuoDo, attraDerso i libri e i loro luogAi. Una sorta di Dguida turisti#aK #Te si ri-ela in realt0 uno strumento per guardare e conoscere la città facendosela raccontare dai grandi scrittori e dalle loro storie. Il concetto dietro lMiniziatiDa BooKasFace.com X cAiaro^ dare Dita ai libri su un social netcorK cAe spesso sembra dimenticarli. Il nome della pagina X un eDidente gioco di parole, yDa ZucKerberg a Gutenbergy LMiniziatiDa, nata su FacebooK nel 2011, si X trasformata in una start -up creatiDa con la partnersAip di Innovation Factorb e Bicube e Ta suAerato la selezione del Dfidi3e#noErontiere 2013K. In occasione del terremoto in Emilia, gli organizzatori sono riusciti a raccogliere moltissimi libri da consegnare ai bambini delle tendopoli^ a fornirli gli stessi ycreatiDe readery cAe ogni giorno postano le loro foto sulla pagina facebooK da ogni parte dMItalia e del mondo. E cosp, grazie al laDoro di Francesco Arleo (Art Director), Matteo Adamoli (Strategic Planner), Paolo Comparin (Digital Stor:teller), Matteo Biasi (Ueb DeDeloper) e Valentino Arleo (GrapAic Designer), yBooKasFacey Aa migliaia di fans sia su FacebooK cAe su Tcitter. Con la loro creatiDità, postano centinaia di foto in cui il libro diDenta la loro faccia, da ogni parte del mondo^ Officina. Editoria di Progetto Aa creato un luogo do-e #onos#ere le AroBessionalit0 dell*editoria e #onBrontarsi con i mestieri del libro. Ma Wua Wuali sono le nuo-e AroBessioni dell*editoria al temAo del je:Q <i aiuta Sired #Te Ta seguito Nuove professioni alla prova del keb, taDola rotonda organizzata dallMAssociazione Italiana Editori

138

allMinterno di BooKcit:. Eccole. M*4*-"'! +,$-&$-! +#)"-,)^ lMesempio fatto X quello di Maria PopoDa, cAe su BrainPicKings fa una selezione (online) di contenuti tematici e attraDerso la costola literarbcuKebox abbina citazioni letterarie a delle canzoni. LMobiettiDo, raggiunto, X la circolazione perpetua dei contenuti. PopoDa, nello specifico, si affida alla generosità dei lettori. La crescita di una domanda di questo genere dipenderà oDDiamente dallMinteresse delle case editrici di dotarsi di una figura cosp specifica. @&"%&)3!+,//#$*-I!/"$"4&)^ la circolazione perpetua del contenuto crea una comunità di lettori affamati di informazioni aggiuntiDe e di interazione. Il communit: manager si inserisce in questo contesto e lo stimola. >&';! (#<'*30*$4! +,$3#'-"$-^ il fenomeno della pubblicazione autonoma X in costante crescita sulle ali dei successi ottenuti dai testi diffusi tramite Amazon. Potrebbe quindi farsi spazio una figura cAe aiuti i nuoDi autori a gestire lo strumento a disposizione. 2),/,.*,$&! &! /")T&-*$4^ classica professione cAe si rinnoDa alle necessità digitali degli editori tradizionali. LMattiDità di marKeting deDe quindi adattarsi a usi, costumi e tono di Doce della Rete. Online esiste lMaudience perfetta per un libro o per una collana e il professionista deDe essere in grado di indiDiduarla e di andarla a stimolare. I li:ri? inBine? se li as#olti? generano inno-azione so#iale #ome Wuella AroAosta dall*asso#iazione Piccoli Maestri? un Arogetto nato da un*idea di ;lena =tan#anelli? su isAirazione del la-oro Batto da DaDe Eggers in 5meri#a (826 -alen#ia) e fi#i xorn:F a 9ondra (Il ministero della storie). 9*idea Z semAli#eC un gruAAo di s#rittori mette a disAosizione un Ao* di temAo e la Aassione Aer i li:ri? Aer creare una scuola di lettura pomeridiana, indirizzata ai ragazzi delle scuole medie superiori. Le nuoDe strade del libro passano ancAe di qua. 3.2.8 Segnali di fumo. Il malato i grave, ma gode di ottima salute137 Vur in assenza di dati #Te ne attestino la reale #onsistenza numeri#a? l*industria italiana del Bumetto X una realtà ampia e sfaccettata, attraDersata oggi da forti Denti di mutamento cAe indiDiduano elementi di crisi ed altri di sDiluppo, ma cAe ne confermano in ogni caso la persistente Ditalità. I diDersi anelli della filiera rispondo in maniera differenziata a questi Denti, pih faDoreDoli per le edicole e le librerie interessate dal recente boom della 4)"(0*+!$,:&'. Il coesistere di pubblici, canali di distribuzione, tipologie di prodotto e profili aziendali diDersi Aa troDato come unico momento unificante i festiDal di fumetto, negli ultimi anni cresciuti in maniera esponenziale nel nostro Paese. Dal punto di Dista artistico e produttiDo quella italiana X una delle principali tradizioni fumettistiche al mondoC doAo la Eran#ia? l*Italia Z il se#ondo mer#ato di fumetti in Europa, e in relazione alla popolazione X proporzionalmente superiore persino a quello degli Stati Uniti, cAe Aure sono rius#iti a imAorre i loro Aersonaggi nell*immaginario glo:ale. 5 li-ello #reati-o il contributo italiano al fumetto europeo X stato enorme, e pur in un contesto di influenze culturali radicalmente mutato il trend continua per molti Dersi ancora oggi, con una folta pattuglia di artisti italiani attiDi sui mercati esteri. La produzione italiana X tradizionalmente legata al cosiddetto Bumetto DAoAolareK -enduto in edi#ola? ma Z semAre stata Aresente una Borte Aroduzione Dd*autoreK #Te? se Bino agli anni ottanta Aa troDato il suo spazio in riDiste antologicAe riDolte a un qualificato ma contenuto pubblico di

137 Realizzato in collaborazione con Renato GenoDese - Direttore Lucca Comics V Games, GioDanni Russo - Coordinatore settore fumetto Lucca Comics V Games.

139

appassionati, oggi, doAo al#uni anni di #risi? si Z riAosizionato nell*al-eo del :oom internazionale delle 4)"(0*+!$,:&'. +n*analisi suBBi#ientemente aAAroBondita della situazione del Bumetto italiano ri#Tiede #Te si distingua fra i vari canali di distribuzione, cAe a loro Dolta identificano prodotti, realtà aziendali e approcci artistico-realizzatiDi radicalmente diDersi. I principali canali di distribuzione del fumetto in Italia sono essenzialmente tre^ edicole, librerie di Daria e fumetterie, queste ultime negozi specializzati cAe si riDolgono agli appassionati pih forti. A questi si aggiungono festiDal, fiere e altre forme di Dendita diretta, noncAR le Dendite online, relatiDe a prodotti sia in Dersione cartacea cAe digitale. Nonostante la crisi cAe le attanaglia (il loro numero X in costante diminuzione e la crisi economica degli ultimi anni non Aa certo aiutato ad inDertire la tendenza), le edicole sono ancora oggi il canale di distribuzione primario del grosso della produzione fumettistica italiana, oDDero il fumetto popolare serializzato. Si tratta di una produzione realizzata in regime industriale, incentrata su personaggi di proprietà dei loro editori su cui si alternano numerosi autori, secondo un modello +,/("$IZ,K$&% tipico della produzione seriale americana. In questo ambito si muoDono le realtà aziendali pih forti, fra cui la Sergio Bonelli Editore rimane leader indiscussa. Non esistono numeri precisi sul Denduto in edicola, ma [&h, tuttora il personaggio pih popolare del fumetto italiano, Dende ogni mese circa 200.000 copie138 a un pubblico adulto e affezionato cAe lo segue da anni. MI'"$!M,4, protagonista fra anni ottanta e noDanta di un autentico boom editoriale, ne totalizza oggi circa 120.000139. Il fumetto Bonelli Aa istituzionalizzato un formato cAe X diDentato sinonimo di fumetto popolare italiano^ albi della caratteristica dimensione di 16 l 21 centimetri, circa 100 pagine, una griglia di sei Dignette per pagina, bianco e nero. Il formato bonelliano Aa riscosso un tale successo da essere adottato ancAe dai concorrenti^ aziende come Star Comics e Editoriale Aurea sono in edicola ogni mese con sDariate testate in formato bonelliano cAe totalizzano ogni mese Dendite fra le Denti e le trentamila copie. Linguaggio e formato molto tradizionali Aanno tuttaDia portato a una lenta ma costante erosione dei lettori, faDorita ancAe dalla minor frequentazione delle edicole da parte delle gioDani generazioni, cAe Aanno troDato altroDe, e sempre pih online, la fonte primaria di prodotti di intrattenimento a loro dedicati. Come risposta a questo trend negatiDo, nel 2013 Sergio Bonelli Editore Aa Darato un progetto dai caratteri fortemente innoDatiDi^ si tratta di Orfani, una serie cAe mantiene alcune conDenzioni tradizionali 8 formato, numero di pagine, impaginazione 8 ma rompe de#isamente #on molte altre? -edasi l*uso del colore e una struttura narratiDa non pih incentrata su episodi autoconclusiDi ma sul concetto, mutuato dalla serialit0 tele-isi-a? di DstagioneK. 5n#Te il soggetto? una Bantas#ienza :elli#a #on molti punti di contatto con le ambientazioni e le atmosfere dei DideogiocAi pih recenti, segna una Borte inno-azione risAetto all*a--entura #lassi#a tiAi#a del Bumetto 1onelli. Ver raggiungere il nuo-o target, Bonelli X ancAe ricorsa a nuoDi strumenti di marKeting, come i social netcorK e una promozione diretta in contesti non pih solo fumettistici^ il numero zero di H);"$*, una ()&:*&K del fumetto di una Dentina di pagine, X stato distribuito gratuitamente nella catena di DideogiocAi Gamestop, e realizzato in collaborazione #on l*editore sAe#ializzato in Au::li#azioni di am:ito Dideoludico Multipla:er.it.

138 Dati ricaDati da una dicAiarazione di Roberto ReccAioni, curatore di D:lan Dog, riportata in @,/"$.*! %*3&4$"-*! S!@"((,)-,!3#'!4)"(0*+!$,:&'!U0PB, realizzato da Associazione Italiana Editori 139 Ibid.

140

H);"$* non Z l*uni#o esemAio di -italit0 del Bumetto da edi#olaC di gran lunga l*e-ento Aib importante del 2013 X stato il passaggio del publisAing Disne:, a partire dalla storica ammiraglia [,(,'*$,, dalla casa madre a Panini, cAe consolida cosp la sua posizione preminente nel panorama italiano^ presente in tutti i segmenti di mercato e attiDa in molti paesi del mondo, Panini Aa ancAe realizzato un*integrazione -erti#ale #Te parte dalla produzione (Panini Comics), passa dalla distribuzione (la diDisione Pan Distribuzione) e arriDa alla Dendita (la catena di negozi Panini Store). Interessante ancAe la proposta di una nuoDa realtà come Editoriale Cosmo, cAe si X affacciata in edicola con la riproposta in formato bonelliano di fumetto francese, raccogliendo in questo modo il testimone di 6P Publishing, azienda cAe per prima aDeDa intrapreso questa direzione e cAe faceDa parte del gruppo Grani V Partners, prima di passare ad Edizioni BD come eticAetta manga. 9*edi#ola -ede an#Te il Aerdurante su##esso dei Bumetti nel mercato dei collaterali. Se il gruppo 9*;sAresso Arosegue #on su##esso la sua stori#a #ollana dedi#ata a 3eX? in #orso ormai dal 2007? nel 2013 particolarmente attiDo X stato il gruppo RCS, cAe Aa lanciato una nuoDa collana dedicata al fumetto Disne: di scuola italiana 8 l*integrale di 7omano =#arAa 8 e Ta annun#iato un*analoga ,(&)"!,/$*" dedicata a Hugo Pratt, cAe risponde a una precedente collana di Repubblica dedicata al solo Corto Maltese. Su numeri decisamente inferiori, ma in netta espansione, si colloca il recente boom del fumetto nelle librerie di Daria, nella forma delle cosiddette graphic novel. Le 4)"(0*+!$,:&' (o DiK 4)"(0*+!$,:&'^ la discussione sulla liceit0 del termine risAetto al di-ersamente #onnotato DBumettoK si Z ormai spostata su come debba essere declinato), assieme al collegato fenomeno del 4)"(0*+!m,#)$"'*3/, Aanno introdotto il fumetto a un nuoDo tipo di pubblico e lo Aanno definitiDamente sdoganato nella #ultura DaltaK. Ver 4)"(0*+! $,:&' si intende genericamente un fumetto cAe si presenta in forma di libro a medio-alta foliazione, sDincolato da una logica seriale e incentrato su un*uni#a storia in sg #omAiuta. Ra a disAetto del ri#Tiamo al romanzo insito nella definizione, per essere preso sul serio il fumetto Aa prima aDuto bisogno di un laDacro di realtà, cAe inizialmente Aa assunto le Borme intimiste dell*auto:iograBia? Aer Aoi Aassare alla :iograBia? alla trattazione di temi sociali, al graphic journalism propriamente detto. E soprattutto, Aa aDuto bisogno di uscire dall*edi#ola? asso#iata a un #onsumo #ulturale an#Te no:ile 8 si pensi solo al giornalismo 8 ma per definizione effimero. Per entrare a pieno titolo nella coscienza culturale collettiDa, il fumetto X doDuto in qualcAe modo diDentare libro, e nella percezione del pubblico X ormai il formato editoriale a identificare inequiDocabilmente le 4)"(0*+!$,:&', indipendentemente dai contenuti cAe oggi possono essere i pih diDersi^ proDa ne X cAe ormai sono considerate 4)"(0*+! $,:&' ancAe riAroAosizioni nel nuo-o Bormato di materiale nato Aer l*edi#ola. +n interessante esemAio in Wuesta direzione X la politica editoriale di Bao PublisAing, cAe Aa iniziato a riproporre in lussuose Dersioni da libreria episodi di fumetti seriali bonelliani come MI'"$!M,4? o addirittura l*intera nuo-a serie H);"$*? riAroAosta in li:reria a :re-e distanza dall*us#ita in edi#ola. CAe il formato 4)"(0*+!$,:&' sia ormai riconosciuto dal pubblico in quanto tale X un importante segno di maturazione del settore, ed X un dato cAe emerge ancAe dal rapporto sulla 4)"(0*+!$,:&' #Te l*5sso#iazione Italiana ;ditori Ta rilas#iato nel 2013? il Arimo studio dedi#ato a Wuesto segmento di mer#ato? l*uni#o su #ui si Tanno dati #erti. Il rapporto mostra un settore cAe, bencAR to##ato dalla #risi e#onomi#a (nel 2012 Aer la Arima -olta il -enduto Z #alato risAetto all*anno Are#edente) mostra tutta-ia signiBi#ati-i indi#i di s-iluAAo? #ome l*aumento del numero di nuo-e proposte rispetto alle ristampe e una generale tendenza del pubblico a premiare la qualità dell*edizione an#Te a #osto di Aagare un Arezzo leggermente Aib alto (il #alo in -alore Z stato molto

141

minore del #alo in -olume). Il Batto stesso #Te l*5I; Aer la Arima -olta si sia occupata del fenomeno testimonia #Te la sua in#idenza Z ormai signiBi#ati-a? e #Te la Aer#ezione della DgraATi# no-elK #ome Wual#osa di distinto dal normale DBumettoK Z ormai a#Wuisita. 9*ultimo? e#latante segno in Wuesta direzione X a candidatura al premio Strega di Unastoria? l*ultimo li:ro di 6ipi. CAe un fumetto sia candidato a un premio letterario Aa generato di per sR scalpore, e in questo senso la candidatura X stata un*ottima mossa Aromozionale da Aarte di Eandango. Ra si tratta an#Te di un segno dei tempi, di un effettiDo riconoscimento non tanto del Dalore del libro, ma della diDersa e ormai #onsolidata Aer#ezione asso#iata all*intera #ategoria delle 4)"(0*+! $,:&'. Il dibattito cAe la candidatura Aa suscitato nel mondo del fumetto, sulla sua correttezza formale e sulla sua oAAortunit0? Z l*e#o aAAannato di Wuello #Te Ta tenuto :an#o negli ultimi anni sull*uso del termine DgraATi# no-elK al Aosto di DBumettoK? e an#Te se magari moti-ato nel merito aAAare ormai di retroguardia. Lo stesso Gipi non X sfuggito a questa ambiguità, quando interDistato da Concita de dregorio #Te tro-a-a ridutti-a la deBinizione di DBumettoK Aer Y$"3-,)*"? l*Ta ri-endi#ata orgogliosamente sostenendo #Te si tratta-a di Dun Bumetto Batto :eneK. Le fumetterie, negozi specializzati #Te si ri-olgono a un Au::li#o di aAAassionati? sono l*anello della filiera ad oggi maggiormente in sofferenza. Circa 300 su tutto il territorio nazionale, rispetto alle #ir#a 3000 li:rerie e alle 30000 edi#ole (e solo uno sguardo a Wuesti numeri d0 un*immediata idea delle proporzioni dei Dari ambiti in gioco), le fumetterie non sono state in grado di andare al di là del loro status di negozi Ddi ni##TiaK. +na #erta in#aAa#it0 di interAretare le nuo-e tendenze? unita a perduranti problematicAe relatiDe alla gestione delle rese, Aa reso le fumetterie inadatte a un prodotto a grande circolazione di noDità e dalla forte indiDidualità come le 4)"(0*+! $,:&', cAe inBatti? Aaradossalmente? Tanno in Bumetteria un*esAosizione :en minore #Te non in li:reria. Ugualmente escluse dalla serializzazione /"*$3-)&"/ tiAi#a dell*edi#ola? le Bumetterie si tro-ano di Batto limitate a Wuella #Te Aotremmo deBinire una Dserializzazione di ni##TiaK? am:ito #Te non sembra disporre di grandi margini di sDiluppo in quanto già affollato ai limiti della saturazione e in cui la fanno da padrone fumetti tradotti come manga e fumetti americani. La produzione estremamente diDersificata cAe si riDersa in edicole, librerie e fumetterie indiDidua a sua Dolta un panorama produttivo altrettanto diversificato, cAe include alcune aziende medio-grandi dedite al mercato /"*$3-)&"/ e un numero assai pih eleDato di aziende medie, piccole e persino piccolissime cAe si dedicano a prodotti Dia Dia pih di niccAia. Il boom delle 4)"(0*+!$,:&' in libreria Aa ancAe portato alcuni editori tradizionali ad acquisire editori specializzati in fumetti per acquisirne catalogo e Knoc-Aoc. Sono i casi di Rizzoli cAe Aa acquisito Lizard, di Fandango cAe Aa fatto lo stesso con Coconino, di Giunti cAe Aa assorbito BlacK VelDet. Caso leggermente diDerso X Wuello di Rondadori? #Te Ta stretto una AartnersTiA editoriale #on l*editore sAe#ializzato Ragi# Press in Dista del consolidamento della propria eticAetta autonoma, Mondadori Comics, cAe segna in grande stile il ritorno di Segrate nel mondo del fumetto, da cui era assente (a parte qualcAe titolo eDergreen rimasto in catalogo dalla diDisione libraria, come Asteril) dal termine della gloriosa stagione di Topolino. Il coesistere di pubblici, canali di distribuzione, tipologie di prodotto e profili aziendali molto diDersi Aa finito per troDare come unico momento unificante i festival di fumetto, cAe si sono moltiplicati negli ultimi anni e Aanno registrato un costante aumento di presenze, fortemente anticiclico. Il pih grande, e uni#o a ri#oArire un insostitui:ile ruolo Ddi sistemaK? Z Lucca Comics m 6ames, cAe X passato dai circa 50.000 paganti nel 2006 ai 217.000 nel 2013, con presenze complessiDe ben oltre le 300.000 unità se si tengono in conto le numerose attiDità del festiDal cAe non ricAiedono biglietto

142

(in Arimis tutte Wuelle #ulturali). I Besti-al sono l*uni#o luogo in #ui un aAAassionato Au[ tro-are tutta la Aroduzione Bumettisti#a italiana? #on l*uni#a e##ezione della Aroduzione Aib /"*3$3-)&"/ cAe non Aa bisogno di ulteriore esposizione 8 ma i cui editori sono comunque presenti per incontrare i fan. Se si considera solo il segmento delle 4)"(0*+!$,:&', il rapporto AIE parla di un totale di 1700 libri pubblicati nel 2012, con un forte picco (non quantificato dal rapporto, ma stimabile intorno al 40d) in ottobre, in coincidenza con Lucca Comics V Games. In questo scenario i festiDal si configurano come un quarto canale di distribuzione, tanto pih importante quanto minore Z la dimensione aziendale dell*editore. 9e -endite a Lucca sono massicce, con i -,(!3&''&) cAe si attestano ben oltre le 1000 copie e cAe spesso premiano prodotti di piccole o piccolissime case editrici. Se nel 2013 il -,(! 3&''&) Z stato Are-edi:ilmente l*ultimo -olume di kero#al#are? un fenomeno ormai consolidato su scala nazionale cAe si attesta sulle 30.000 copie di Denduto complessiDo, un ottimo risultato Aa ottenuto ad esempio Sacro/Profano, nato dal diDertente K&<+,/*+ di MirKa Andolfo e pubblicato dal piccolo editore Dentiblù, cAe Aa Denduto 1500 copie. fel 2012 il toA seller assoluto Bu addirittura a un li:ro autoArodotto? l*irri-erente Yombie Gay in Vaticano, il cui successo spinse Star Comics, azienda di medie dimensioni attiDa sia in edicola cAe fumetteria, a riproporne autori (la coppia DaDide La Rosa e Vanessa Cardinali) e personaggi in una miniserie da edicola. 5lla :ase della Airamide Arodutti-a sta il Benomeno dell*autoproduzione, cAe esclude completamente il ricorso a un editore e Dede gli autori produrre in autonomia i loro libri. Il fenomeno X in deciso aumento, ancAe grazie alla sempre maggior accessibilità di serDizi di stampa digitali di alta qualità e a costi contenuti, ed X trainato soprattutto da Lucca Comics V Games cAe Ta istituito un*area ad essa sAe#iBi#amente dedi#ata nel 2007. 9a Arati#a dell*autoAroduzione sta poi troDando un forte impulso dalle piattaforme di +),K%;#$%*$4, cAe, in attesa di ficKstarter, stanno prendendo piede ancAe da noi. <omAlessi-amente? 9u##a <omi#s � dames Z l*uni#o Besti-al #Te ra##Tiude l*intero panorama editoriale italiano, e presenta una realtà composta da circa 100 editori fra grandi e piccoli, con centinaia di noDità presentate ogni anno. Questa situazione estremamente Dariegata implica ancAe una pluralità di figure artistiche e approcci autoriali^ si Da da autori impiegati a tempo pieno dalle aziende /"*$3-)&"/, in particolare da Bonelli, ad altri cAe producono il loro libri come espressione artistica personale, di solito aBBian#ando l*atti-it0 di Bumettista ad altri la-ori Aer garantirsi il sostentamento. A parte gli autori /"*$3-)&"/? solo gli artisti Aib aBBermati ries#ono a -i-ere del la-oro di Bumettista? e #*Z un Bolto gruAAo di autori italiani #Te Z andato a #er#are s:o##Ti AroBessionali all*estero? sAe#ialmente in Francia e negli Stati Uniti. Il successo dei festiDal induce a considerazioni cAe Danno al di là dei meri aspetti economici. Secondo il modello stabilito da Lucca Comics m 6ames, ormai diDentato normatiDo per tutti gli altri eDenti del settore, cAe Di si ispirano esplicitamente spesso a partire dal nome, i festival di fumetto oggi sono eDenti multidisciplinari. Lucca Comics V Games Aa aggiunto una sezione dedicata al gio#o gi0 a Aartire dal 1993? ma a Wuesto si sono :en Aresto aggiunti il #inema d*animazione? la narratiDa fantas: e di fantascienza, i DideogiocAi, le serie teleDisiDe, la musica, il cinemak tutti media e contenuti, dunque, cAe nel loro insieme Danno a definire i contorni di una cultura gioDanile in raAida e-oluzione. I #onBini anagraBi#i di Wuesta Dgio-aneK generazione? a:ituata alla commistione fra i media e non pih disposta a separazioni in compartimenti stagni, sono in realtà piuttosto estesi, e arriDano a includere i quarantenni nati negli anni settanta, ormai adulti e, compatibilmente coi

143

rigori della crisi, dotati di buona capacità di spesa. Quella nata negli anni settanta X stata la prima generazione ad essere esAosta nell*inBanzia a #artoon giaAAonesi e a Bumetti di ogni tiAoo la Arima ad aAAassionarsi ai -ideogio#Ti? di #ui anzi Ta seguito l*intera e-oluzione stori#a, dai cabinati da bar alle console casalingAek la prima a conDiDere con computer casalingAi, con i quali cimentarsi nei primi rudimenti di programmazione. Quella dei settanta X la generazione, in definitiDa, cAe Aa Dissuto la riDoluzione informatica culminata #on l*a--ento di Internet. ; la stessa Internet? meta-medium cAe ormai raccoglie al suo interno tutti gli altri, dal testo scritto al fumetto, dal Dideogioco alla musica, dal cinema alla tD, X il paradigma cAe legittima e rende quasi ineDitabile il modello di festiDal multidisciplinare quale Lucca Comics V Games. Il successo di Lucca Comics V Games non X semplicemente il risultato di un mero accumulo di contenuti disparati, ma sottende un processo di appropriazione identitaria, per cui cAi partecipa effettua, pih o meno consapeDolmente, un atto di affermazione di una nuoDa identità culturale. Il fumetto i al centro di questo processo simbolico^ non solo Aa infettato con i suoi contenuti tutti gli altri media (si pensi solo ai recenti film supereroistici targati MarDel, cAe replicano su scAermo la stessa struttura seriale tipica dei fumetti)k non solo il suo linguaggio ibrido X il prototipo analogico della commistione linguistica imposta dalla riDoluzione digitalek ma soprattutto, il fumetto oggi X ormai pienamente legittimato culturalmente, #aAa#e di de#linare ogni #ontenuto dall*intrattenimento Aib disimAegnato sino ai #ontenuti Aib sofisticati, ed X in grado di entrare nel bagaglio culturale condiDiso senza pih timori reDerenziali. Lo stesso sta aDDenendo per il Dideogioco, cAe affianca alla perDasiDità /"*$3-)&"/ una riflessione sempre pih matura sul suo status concettuale di opera interattiDa, con una scena indipendente cAe sta esplorando ambiti ormai molto lontani dal dalla pura e semplice eDasione. Se i media generalisti non se ne sono an#ora del tutto a##orti? #*Z tutta un*inBormazione online #Te si sta sintonizzando su queste nuoDe coordinate, proponendo il fumetto come parte integrante e ormai pienamente legittimata del dibattito culturale contemporaneo^ si pensi a testate generaliste come Uired o LinKiesta, o a siti specializzati in fumetto dal taglio pih sofisticato, come Fumettologica. In definitiDa, per quanto toccato dalla crisi come tutti gli altri settori, il fumetto italiano sta dimostrando la sua capacità di reazione nella ricerca di nuoDe strade artisticAe, produttiDe e distributiDe. Il boom del fumetto in libreria non X probabilmente sufficiente, in termini quantitatiDi, a #omAensare l*erosione in atto in edi#ola. Ra i segni di reazione Aroprio in edicola, assieme agli sDiluppi in atto nelle altre frazioni di mercato, consentono di guardare al futuro del fumetto italiano con un certo ottimismo.

PATRIMONIO 3.2.9 Innovazione, partecipazione e territorio: verso nuovi modelli per la gestione del patrimonio140 9*Italia #on#entra un Aatrimonio stori#o artisti#o di ri#onos#iuto -alore? uno dei Aib amati e studiati al mondo, cAe per quantità e qualità, in un contesto di crisi economica come quello cAe accompagna il Paese da ormai quasi 5 anni, pone sempre pih stringente il tema del miglioramento

140 Realizzato in collaborazione con GioDanna Segre - UniDersità IUAV di Venezia e Centro Studi SilDia Santagata, EBLA.

144

della gestione. =ia Aer in#rementare l*eBBi#ienza? sia Aer #ogliere le oAAortunit0 di una -isione strategica integrata del patrimonio con il sistema economico e sociale, nuoDe praticAe e nuoDi modelli di riferimento stanno emergendo, con un ruolo crescente per le nuoDe tecnologie digitali. Passate le celebrazioni dei 40 anni dalla firma, nel 1972, della ConDenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, grazie alla quale oggi 981 siti sono riconosciuti nella lista del patrimonio dell*umanit0? di #ui 50 sono italiani141 (il maggior numero assoluto presente in un Paese), con la pubblicazione, nel giugno 2013, del report sulle attiDità sDolte l’Unesco traccia la sua visione per il futuro del ruolo del patrimonioC lo s-iluAAo sosteni:ile. =e il #omAito dell*+nes#o seguita a #onsistere Arioritariamente Dnell*identiBi#azione? nella Arotezione? nella tutela e nella trasmissione alle generazioni Buture dei Aatrimoni #ulturali e naturali di tutto il mondoK? tale missione X interpretata sempre pih in modo dinamico e proattiDo. In questa logica contemporanea, Aatrimonio e #reati-it0 sono esAli#itamente indi#ati dall*+nes#o #ome elementi sinergi#i e propulsiDi sia per la crescita culturale sia per le ricadute economicAe e sociali, soprattutto in una logi#a di rete. <ome nel #aso del netjori D<itt0 #reati-eK? unite in rete su 7 di-ersi temi (musi#a? letteratura, artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia e cinema), cAe coinDolge oltre 40 paesi, e in cui sono Aresenti 2 #itt0 italiane? 1ologna (Aer la musi#a) e Ea:riano (Aer l*arte della fabbricazione della carta). Ogni anno Dengono inoltre presentate nuoDe candidature tra cui, di recente, quella di Torino come capitale del motorismo storico e del design e quella di Pesaro città della musica. Oltre alla particolare concentrazione di siti Unesco, in Italia sono alti ancAe i numeri relativi al patrimonio in generale^ 4.588 istituti museali aperti al pubblico, 100 arcAiDi di Stato, 8.250 arcAiDi di enti pubblici territoriali, oltre 50.000 arcAiDi tra uniDersità, istituzioni culturali, camere di commercio, etc., 12.713 bibliotecAe, 5.668 beni immobili arcAeologici Dincolati, 46.025 beni arcAitettonici Dincolati142. fumeri #Te tra l*altro sono in #res#ita? se si #onsiderano i nuoDi ritroDamenti^ il teatro romano nel sottosuolo di Firenze, le nuoDe scoperte di Ostia antica, la domus romana nella Fortezza Medicea di Arezzo, il tempio pagano dedicato a MinerDa sotto il Duomo a Milano, per citare alcuni dei pih recenti. Nel 2013 i Disitatori a musei, monumenti e aree arcAeologicAe statali sono stati oltre 20 milioni nei 30 Aib -isitati (<olosseo? VomAei e +BBizi sono? nell*ordine? i Arimi 3) e Tanno generato in#assi dalla Dendita dei biglietti per oltre 113 milioni di euro. Per il complesso delle 431 istituzioni, doDe circa il 54% dei 38 milioni di -isitatori Z non Aagante Aer#Tg il :iglietto o l*istituzione sono gratuiti? la #iBra raggiunge circa 126 milioni di euro, Dalori su cui recentemente sono state solleDate numerose criticAe in merito alla redditiDità quando messa a confronto con quella, ben pih eleData, delle pih importanti istituzioni museali mondiali come il LouDre a Parigi o il Metropolitan Museum a Nec oorK. Rispetto al 2012, quando inDece si era registrato un #alo risAetto all*anno Are#edente? -i Z stato ora un in#remento generalizzato dell*1%? sia Aer gli introiti sia Aer i -isitatori. In Aarti#olare i 202 musei statali Aanno aDuto oltre 10 milioni di Disitatori, cAe sfiorano i 20 milioni e generano oltre 87 milioni di euro (6,5 milioni di euro in pih rispetto al 2012) se si includono ancAe i circuiti museali143.

141 Y Are-isto nel giugno del 2014 l*inserimento nella 9ista del sito dei Vaesaggi Viti-ini#oli del ViemonteC 9angTe? 7oero e Monferrato, cAe sarà il cinquantesimo sito italiano. 142 Minicifre della Cultura 2013, Mibact. 143 I Dalori presentati si basano sui dati delle RileDazioni Musei, Monumenti e Aree ArcAeologicAe Statali, Mibact.

145

Il Aatrimonio museale e ar#Teologi#o Z solo una delle #omAonenti dell*oBBerta #ulturale :asata sul patrimonio, cAe si compone di molti altri elementi di cui si aDDantaggiano i cittadini italiani insieme ai turisti stranieri. Secondo il L,#$-)I!N)"$%! J$%&h U0PUZPB l*Italia Z il Arimo Aaese al mondo Aer turismo e cultura, al primo posto per il patrimonio storico, per quello artistico-culturale e per il settore del gusto e al terzo posto per le attrazioni turisticAe, con una domanda in rapida crescita nei mercati cinesi e indiani. In questa direzione Danno ancAe le conclusioni del Rapporto Italiade#ide 2014 DIl drand 3our del yyI se#oloC l*Italia e i suoi territoriK #Te si Z #on#entrato sulla necessità di integrare le politicAe del turismo con quelle industriali, culturali e territoriali, AroAonendo? tra le altre #ose? di #ollegare l*;XAo 2015 al ruolo dell*Italia #ome Vaese #aAa#e di oBBrire al mondo l*identit0 dell*intero c##idente? dalla Areistoria al :aro##o. <i[ Au[ essere Batto? per esempio, attraDerso il disegno di percorsi tematici interregionali capaci di innestare insieme cultura, storia, ambiente, enogastronomia, come nel Percorso della pietra (insediamento Areistori#o di ;gnatia? la Valle d*Itria? 5l:ero:ello? 9o#orotondo? <isternino? Rartina Eran#a? Matera) o nel Percorso cicloturistico del Po da Torino alla foce, ma ancAe collegando i settori del made in Ital: e delle industrie creatiDe e culturali al turismo e diBBondendo l*uso degli oAen data e della digitalizzazione per la Dalorizzazione dei beni culturali. Turismo e patrimonio troDano inoltre una interessante cAiaDe di Dalorizzazione nelle possibilità di recupero dei borgAi storici abbandonati? #ome a--enuto nel #aso dell*al:ergo diBBuso di Santo Stefano di Sessanio. fell*attuale contesto economico di crisi? si Aone l*esigenza di riAensare e riArogettare la Dgo-ernan#eK dei Aatrimoni ur:ani e territoriali di AroAriet0 Au::li#a o di interesse Aubblico non solo negli oDDi termini di doDerne adeguare la gestione a principi di efficienza, eliminazione degli sprecAi, attenzione alla redditiDità e adeguate risposte alla domanda, ma ancAe e soprattutto in termini di Disione strategica. La crisi economica, se da un lato Aa portato a una diminuzione della sAesa Au::li#a Aer la #ultura e delle Aossi:ilit0 di inter-ento Au::li#o diretto? dall*altro Ta Aer[ creato uno spazio percAR si sDiluppassero azioni e Disioni nuoDe, ispirate a un maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva delle imprese private e dei cittadini, sia in funzione di interessi comuni e conDergenti, sia per la connessione al patrimonio in termini di filiera. Al fine di coinDolgere soggetti priDati per la Dalorizzazione del patrimonio immobiliare non utilizzato dello =tato? l*5genzia del Pemanio? #on In-italia e 5n#i Ta attuato il Arogetto Valore Paese, a cui possono partecipare ancAe Enti territoriali e altri Enti pubblici cAe manifestino interesse. Con la linea Arin#iAale del Arogetto? DValorePaese - PimoreK? sono stati indi-iduati oltre 100 immo:ili Aer i Wuali si intende creare un netcorK di strutture turistico-ricettiDe a Dalenza culturale da affidare in gestione con una +,$+&33*,$&!%*!:"',)*..".*,$& fino a 50 anni, cAe potranno aDDalersi del marcAio #olletti-o DPimore d*ItaliaK a segnalare un*osAitalit0 u:i#ata in ediBi#i stori#i di grande Aregio in #ui ai tradizionali ser-izi al:ergTieri Z aggiunta l*oBBerta di ser-izi #ulturali. 5 Aartire dal 2013 i :andi Au::li#ati dall*5genzia del Pemanio sono stati 3C Aer il DVodere <olom:aiaK a Eirenze? Aer gli D;X <aselli PaziariK a Rilano? e Aer la D<ittadella di 5lessandriaK. +na se#onda linea del Arogetto? DValoreVaese - 5BBidiamo ValoreK ri#Tiede in-e#e AroAoste imArenditoriali a oBBerta li:era nel #anone e nella durata (semAre Bino ad un massimo di 50 anni) in Bunzione di un*idea Arogettuale di Dalorizzazione del bene. 5##anto a tali Aro#edure l*5genzia del Pemanio sta Aro#edendo Aer[ an#Te a dismissioni Dere e proprie del patrimonio immobiliare e Aa pubblicato nel marzo del 2014 il Primo Bando Unico ad offerta libera aDente ad oggetto cinque importanti complessi immobiliari, molti dei quali inseriti nel Arogramma DValoreVaese 8 PimoreKC due in Eriuli Venezia diulia? il <astello di dradis#a P*Isonzo a

146

dorizia e un immo:ile situato nel #entro stori#o a 3riesteo uno in Vuglia? l*;X <on-ento =. Pomeni#o Raggiore Ronteoli-eto a 3arantoo nelle Rar#Te? a 9oreto Z in -endita un edi�#io stori#o denominato D<asa faAAiKo inoltre il :ando Are-ede la #essione per 99 anni della proprietà suAerBi#iaria dell*Isola di Vo-eglia nella laguna di Venezia. <on lo s#oAo di e-itare #Te l*Isola di PoDeglia si trasformi in un nuoDo Aotel di lusso Deneziano, un comitato di cittadini costituitosi all*uoAo in asso#iazione, Aa creato la campagna di raccolta fondi Poveglia 99 euro per 99 anni con la quale si deDolDono 19 euro come iscrizione allMassociazione e 80 come donazione (cAe, in caso di Aerdita? -err0 restituita)? al Bine di Aarte#iAare all*asta Aer Bare dell*isola un luogo aperto a tutti, adibito a parco, orti urbani e attiDità culturali e sociali improntate alla sostenibilità. Una reazione, questa, cAe eDidenzia come oggi, per alcuni beni del patrimonio storico-artsitico cAe portano con sR uno status giuridico e culturale di particolare natura, non siano scontati nR i termini della Dalorizzazione culturale nR la formula di gestione pih adeguate. Sullo sfondo di un dibattito ancora particolarmente acceso su quale debba essere il ruolo dei priDati nella Dalorizzazione del nostro patrimonio culturale, si sono recentemente affacciate nuoDe modalità di partecipazione privata al finanziamento delle iniziatiDe culturali, doDe il tipico tema della sponsorizzazione si presenta con mutate caratteristicAe ispirate a una Disione comune del ruolo del patrimonio. Tra le esperienze pih recenti e significatiDe, oltre al restauro del Colosseo sponsorizzato con 25 milioni dal Zruppo Tod’s di Della Valle cAe a dicembre del 2013 Aa finalmente -isto l*a--io dei la-ori a oltre tre anni dalla Aresentazione dell*iniziati-a ? il #ontri:uto di Bulgari per finanziare il restauro conserDatiDo della scalinata di Trinità dei Monti su Piazza di Spagna a Roma, #Te Ta donato 1?5 milioni al <omune di 7oma in o##asione dei 130 anni dall*aAertura del Arimo negozio nella Dicina Via Sistina. A Napoli, il bando Monumentando Ta l*o:ietti-o di indi-iduare all*interno di un uni#o Arogramma di -alorizzazione gli sAonsor #Te restaureranno i 27 monumenti scelti lungo tutto il perimetro cittadino, per un importo di 3,5 milioni. Tra i siti arcAeologici, #ontinua Aositi-amente l*Verculaneum Conservation Procect, cAe si basa sul partenariato tra il 2"+T")%! _#/"$*-*&3! J$3-*-#-& e la Soprintendenza Speciale per i Beni ArcAeologici di Napoli e Pompei, con il supporto della N)*-*30!>+0,,'!"-!@,/&? e #Te an#Te nell*ultimo anno Ta Aortato ad interessanti risultati, tra cui i laDori di messa in sicurezza delle scarpate a ridosso di Villa dei Papiri. In tema di partecipazione dei priDati alla Dalorizzazione del patrimonio, il terzo settore occupa una posizione rileDante, seppur decisamente pih limitata cAe in altri ambiti del sociale. La riccAezza e diffusione, in termini sia quantitatiDi sia di competenza, delle professioni operanti sul patrimonio culturale in tutto il territorio italiano (ogni anno si contano circa 250.000 gioDani iscritti a facoltà Bormati-e nel mondo della #ultura) sta Ba-orendo l*emergere di iniziati-e Ari-ate #Te si Aongono da stimolo nei confronti delle amministrazioni locali. Un esempio di particolare attiDità in questo senso X la città di Ferrara, sito Unesco per il suo centro storico dal 1995, doDe di recente Aa preso forma un significatiDo moDimento di interessanti realtà associatiDe legate a settori urbani cAe nulla Aanno a cAe fare con il titolo di sito Unesco^ tra queste Città della cultura_cultura delle città nel 2013, Spazio 6risù nel 2012, prima factor: creatiDa della regione Emilia Romagna, e il Consorzio kunderKammer nel 2011, tutte aDenti il fine di riattiDare spazi ed edifici sottoutilizzati attraDerso azioni partecipate di rigenerazione urbana e sostegno alle piccole imprese creatiDe. Esperienze simili si riscontrano in molte realtà italiane, ancAe di piccole dimensioni^ Dale la pena citare il progetto Spazi Espressivi Monumentali, nato nel 2013 a =#i#li? nella Val di foto? dall*aggregazione spontanea di gioDani professionisti impegnati per lo sDiluppo economico e turistico del proprio territorio. <onsolidata e di dimensioni rile-anti Z in-e#e l*atti-it0 del FAI, nato sul modello inglese

147

del National Trust nel 1975, cAe oggi, oltre a promuoDere innumereDoli iniziatiDe di sensibilizzazione al patrimonio italiano, gestisce direttamente 18 beni garantendone la fruibilità in un ambiente con standard di restauro e conserDazione molto eleDati, a cui si aggiunge una Aarti#olare attenzione all*integrazione #on il territorio #ir#ostante. <on la sua Aresenza molto atti-a il FAI, nel 2012, Aa realizzato addirittura un (piccolo) aDanzo positiDo di gestione, oDDiamente subito destinato ai laDori di restauro di #ui l*ente si o##uAa. 5n#Te il Touring Club Italiano agisce da anni in maniera consolidata per la Dalorizzazione del patrimonio, principalmente in cAiaDe turistica. Interessante Z D5Aerti Aer -oiK? un*iniziati-a a--iata nel 2005 Aer Ba-orire l*aAertura di luogTi d*arte e di cultura solitamente cAiusi al pubblico, cAe coinDolge oggi 50 tra musei, aree arcAeologicAe, palazzi storici e cAiese. La fruizione X assicurata in modo sistematico grazie alla presenza di circa 1600 Dolontari, soci Touring cAe, dopo a-er seguito un Aer#orso Bormati-o? assi#urano l*a##oglienza e l*atti-it0 inBormati-a di orientamento ai -isitatori? oltre al Aresidio dei luogTi. Per quanto riguarda i musei, le Associazioni Amici dei musei, sebbene in molti casi siano realtà poco considerate, si pongono come potenziale elemento di supporto finanziario, organizzatiDo, simbolico e di raccordo con le comunità, importanti ancAe per un maggiore coinDolgimento e fidelizzazione dei pubblici. Attualmente sono oltre 100 quelle federate alla FIDAM-Federazione Italiana Amici dei Musei, con un totale di oltre 40 mila iscritti, mentre la sola Associazione Amici degli Dffizi (cAe non aderisce ad alcuna federazione) ne conta oltre 7.000. TuttaDia, i musei dotati di gruppi di sostenitori sono 1.206, appena il 28d del totale dei musei Italiani, con una maggiore concentrazione nelle regioni del Centro e Nord-Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio) e, in generale, le potenzialità di tali associazioni non sono pienamente utilizzate144. Un progetto interessante cAe eDidenzia le possibilità di coinDolgimento di artisti, Au::li#o e territorio Z Wuello Aortato a-anti dall*asso#iazione Aparte legata al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci cAe Aa promosso un ciclo di incontri per gli D5rtisti a vm0K? durante i quali, tra il 2012 e il 2013, 26 artisti pratesi attiDi nel campo delle arti DisiDe, con performance di Daria natura, Aanno spiegato il proprio fare arte a un pubblico cittadino cAe Aa sempre riempito la sala, a fronte di pocAissimi ingressi registrati normalmente al museo. In tempi di risorse decrescenti, per molti soggetti museali e non, la gestione in una logica di rete o di distretto, doDe il conseguimento di economie di scala e di scopo X di pih facile attuazione, risulta di particolare interesse. Tra le esperienze significatiDe cAe stanno aDendo continuità in Italia si de-ono ri#ordare Wuelle isAirate all*idea di distretto museale #Te Are-ede guadagni di eBBi#ienza con la messa in comune di alcuni seDizi, come aDDenuto nella Fondazione Torino Musei, nella Fondazione MDVE di Venezia? an#Te grazie all*5::onamento 3orino Rusei e alla Ru-e Eriend Card. Inoltre sempre pih operatori ed enti locali comprendono la necessità di gestire il patrimonio culturale in modo integrato anche dal punto di vista territoriale. In Viemonte il :ando DLe risorse culturali e paesaggistiche del territorio: una valorizzazione a reteK della <omAagnia di =an Vaolo? cAe Aa indicato esplicitamente la cAiaDe della progettazione a rete ai partecipanti e Aa stimolato la presentazione di 186 progetti in Piemonte e Liguria declinati, a seconda, su pih settori culturali e creatiDi, su pih luogAi, o su entrambi, ne Aa finanziati 16 con uno stanziamento totale a faDore del territorio di circa 3 milioni di euro, il cui importo Da raddoppiato in funzione del cofinanziamento ri#Tiesto dal :ando. Interessante Aer la logi#a di rete #Te ri#Tiama Z an#Te l*iniziati-a del 144 I Dalori sono calcolati a partire dai dati del Sistema InformatiDo Integrato sui Musei e Istituti di AnticAità Italiani, cAe #ontiene inBormazioni ra##olte durante l*Indagine I=TAT del 2011 o fornite dal MiBACT.

148

Yuadrilatero dei siti Dnesco, Dolta a mettere a sistema cinque siti lombardo-emiliani di Bologna, Ferrara, Delta del Po, Modena, e MantoDa e Sabbioneta. Ancora in tema di siti Unesco, il caso della Fondazione Dolomiti X tra i pih significatiDi per come X stato sDiluppato, secondo appunto modelli di rete e di marcAi collettiDi, il nodo della goDernance territoriale^ modelli analogAi sono allo studio per organizzare la gestione di altri siti complessi, tra questi i paesaggi DitiDinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte, il cui ente responsabile si X costituito in forma di Associazione tra Regione Piemonte e Vro-in#e di 5lessandria? 5sti e <uneo. 9*esemAio delle Polomiti Z indi#ati-o an#Te Aer l*attenzione Aosta alla rete della Bormazione e della ri#er#a s#ientiBi#a? gestita dalla Vro-in#ia Autonoma di Trento, cAe propone iniziatiDe di formazione dirette a diDersi ambiti di utenza e secondo linee guida cAe Dengono periodicamente riDiste e attualizzate. Se gran parte delle responsabilità e degli interessi della gestione di un sito passa dal coinDolgimento diretto degli abitanti e degli operatori locali, X eDidente come sia essenziale inDestire costantemente sulla formazione continua delle capacità e conoscenze, quella cAe in linguaggio Unesco si cAiama +"("+*-I!<#*'%*$4. Le logicAe di integrazione gestionale si riscontrano non soltanto a liDello di netcoKing territoriale, ma ancAe nel combinare gli approcci di tutela e conservazione con quelli rivolti alla promozione delle produzioni locali e all*integrazione delle Biliere Arodutti-e :asate sulla #ultura. fe sono esempio le formule dei distretti culturali della Valcamonica e del distretto culturale dell’habitat rupestre di Matera, gestito dalla cooperatiDa Artezeta. Ne sono esempio ancAe i casi della Costiera Amalfitana e del Delta del Po, siti già da tempo Patrimonio Mondiale, cAe Aanno intrapreso nel corso dell*ultimo anno un Aer#orso di ri#onos#imento an#Te #ome Riserve della Biosfera145, a significare il crescente bisogno e importanza di includere, accanto alla tutela e alla conserDazione, atti-it0 Arodutti-e e logi#Te di s-iluAAo lo#ale. fell*ultimo anno? ancAe altri territori italiani come il Parco delle 6iudicarie in Trentino e il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano Aanno iniziato a Aortare a-anti analogTi Aro#essi di #andidatura #on l*o:ietti-o di #oniugare turismo? Wualit0 ambientale e produzioni locali, ancAe in funzione della spinta in termini di Disibilità e attenzione offerta dalla preparazione di Elpo 2015 sulla sostenibilità alimentare. Da ultimo, il tema della partecipazione delle comunità locali, ancAe se non sempre di facile attuazione, X un altro aspetto cAe caratterizza le pih recenti tendenze sul territorio nazionale, doDe stanno troDando un ruolo cAiaDe le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, dai nuovi media e dai social netUorK per faDorire processi di condiDisione e coinDolgimento nelle praticAe di gestione dei patrimoni, specie di quelli con meno attenzione o risorse. Il recente >/")-! L*-I! J$%&h, cAe Wuest*anno misura il li-ello di #aAa#it0 delle #itt0 italiane di utilizzare il digitale a Bini turisti#i e culturali, dimostra come siano soprattutto le grandi città metropolitane (Roma, Bologna, Torino e Firenze) e alcune altre città medie (Rimini, Ferrara, RaDenna, Bolzano e Bergamo) ad essersi attrezzate in Wuesto senso. 9*aAAli#azione al settore dei :eni #ulturali delle nuo-e Borme di comunicazione partecipata e della multimedialità, con applicazioni per smartpAone e di realtà aumentata come QR code, sta troDando utilizzo nei grandi musei, come ad esempio il MAXXI di Roma, il MDSE di Trento, il MADRE-Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee di Napoli, e nei percorsi museali urbani, come ad esempio il 6enus Bononiae. Musei nella Città a Bologna e il complesso del Vittoriano a Roma. Non mancano comunque esperienze significatiDe ancAe in siti pih piccoli, ad esempio analogAi strumenti sono stati sDiluppati per il percorso di Disita della Diga del

145 ODDero per ottenere il riconoscimento nel programma Unesco C"$!"$%!-0&!N*,3(0&)&.

149

Vacont? l*Ecomuseo del Freidano - Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese, i castelli della Liguria (progetto Liguria Veritage). AncAe sul piano della comunicazione didattica si registra da parte delle realtà pih dinamicAe la tendenza a innoDare, con un passaggio dal Aaradigma dell*&%#-"*$/&$- (education and entertainment) a quello, cAe Dede il Disitatore parte attiDa e non ricettore passiDo di educazione e intrattenimento, del ('"I;#'! '&")$*$4PQ\, aAAro##io adottato ad esemAio nell*am:ito della mostra Plabful Interaction, frutto della collaborazione tra MAQQI e Alcantara per indagare in modo interattiDo la sensorialità del materiale. Di interesse per il patrimonio in generale sono le atti-it0 dell*asso#iazione Invasioni Digitali di Lucca, cAe agisce in tutta Italia dal 2013 affincAR la cultura digitale Denga applicata al settore dei beni culturali attraDerso le nuoDe forme di comunicazione partecipata, multimedialità e o(&$!"++&33. In o##asione di una Din-asioneK i Aarte#iAanti sono in-itati a entrare nel luogo da in-adere nella data e allMorario programmati con smartpAone, maccAina fotografica o Dideocamera, e a condiDidere la propria esperienza sui social media con gli TasTtag uBBi#iali dell*in-asione. Il patrimonio culturale Diene cosp Dissuto in maniera diDersa, comunicato direttamente dai fruitori, spesso persone cAe normalmente non ne sono interessate, cAe attraDerso il canale digitale lo pongono yalla portata di tuttiy e lo rendono meno distante dalla Dita reale. Il patrimonio riprende nuoDa Dita, tanto pih nel caso di patrimonio minore, spesso abbandonato e a riscAio. Gli stessi tre ingredienti, sono alla base del progetto collettiDo Ammappa l’Italia, un innoDatiDo format per la -alorizzazione del Aatrimonio Aaesaggisti#o e #ulturale del 1el Vaese. <on l*o::ietti-o di dimostrare la percorribilità a piedi del territorio italiano, cAiunque pug condiDidere online la descrizione dei percorsi di propria conoscenza. Una sorta di enciclopedia, libera e gratuita, dei sentieri, delle strade biancAe, delle mulattiere, cAe solo le persone del luogo conoscono e cAe, messi insieme, permettono di organizzare ancAe treKKing di pih giorni per le campagne italiane e di passare da un Aaese all*altro. +n ar#Ti-io aAerto e in lenta #ostruzione dei Aer#orsiC una sorta di <ammino di Santiago creato perg dal basso e a costo zero, doDe gli utenti e creatori dei percorsi si scambiano ancAe suggerimenti su doDe dormire e mangiare. Altra differenza con il cammino di Santiago X cAe Ammappare un territorio significa creare una rete di percorsi, componibili a piacimento, e non soltanto un tracciato. Le nuoDe tecnologie possono facilitare ancAe operazioni di fundraising partecipato^ il crocdfunding si sta sempre pih affermando come modalità di coinDolgimento e di responsabilizzazione delle comunità nei confronti del proprio patrimonio culturale. La prima esperienza di incremento di una collezione museale X stata quella cAe con successo Aa promosso il Museo Civico di Palazzo Madama a Torino, cAe Aa attiDato una raccolta fondi per riportare in città il serDizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli dMAzeglio, cAe staDa per essere Denduto ad unMasta a Londra per il prezzo di circa 80 mila euro. In due mesi il museo Aa raccolto otre 95 mila euro da 1.591 diDersi donatori (singoli cittadini, associazioni, imprese). Tra le esAerienze Aib re#enti? an#ora in #orso? la #amAagna D<onWuistiamo#i la lunaK lan#iata del Museo della Scienza di Milano cAe Aa raccolto oltre 45 mila euro sui 50 mila necessari per allestire l*esAosizione di un Brammento di 9una Aortato sulla 3erra dagli astronauti dell*5Aollo 17? e Wuella per il restauro del portico di San Luca a Bologna, il pih lungo al mondo con 3.975 metri, 666 arcAi e 15 cappelle, cAe dopo circa 6 mesi di campagna in rete aDeDa raccolto il 47d del totale ricAiesto, oDDero 141.970 euro, grazie a 962 sostenitori passati attraDerso il sito internet del progetto. 146 Teorizzato da MitcAel ResnicK, responsabile del =*;&',$4!F*$%&)4")-&$!S),#(!"'!C"33"+0#3&--3!J$3-*-#-&!,;![&+0$,',4I C&%*"!="<1

150

Procedure cAe si basano sulla partecipazione Dia internet sono state utilizzate ancAe a titolo consultiDo^ X quanto successo con la consultazione promossa dal MiBACT riguardo l*imAatto della lottizzazione fatTan sull*area ar#Teologi#a +nes#o di Villa Adriana. FaDorire la partecipazione pre-ede an#Te l*oAAortunit0 di Ba#ilitare l*a##esso alle inBormazioni della Pubblica Amministrazione. Non mancano esperienze promettenti di amministrazioni cAe Aanno laDorato per rendere più snello e trasparente il processo delle autorizzazioni: tra queste la Regione Puglia cAe Aa messo in rete un sistema informatico integrato e condiDiso e la Direzione Regionale del Piemonte, già promotrice di un sistema di informazioni integrato tra soprintendenze e comune di Torino, cAe sta finendo di predisporre il UEBGIS del sistema delle Residenze Sabaude, cAe sarà disponibile online entro settembre 2014. Altre iniziatiDe come il progetto Yuartieri Culturali MUS’A intrapreso dalla soprintendenza di Sassari nel 2013 sembrano andare incontro all*esigenza di Ba-orire Aro#essi partecipatiDi e di coinDolgimento dei cittadini nelle praticAe di tutela dei propri beni e della città in senso pih ampio.

CORE DELLE ARTI 3.2.10 Performig Arts. Prove generali di cambiamento147 Nel leggere gli andamenti delle performing arts nel nostro Paese, ci si imbatte spesso in analisi e riflessioni, purtroppo già note, su una situazione di difficoltà cAe deriDa, in primo luogo, dalla sottoDalutazione del ruolo della cultura da parte dei goDerni cAe si sono aDDicendati negli ultimi anni. TuttaDia? nella se#onda Aarte del 2013 Ta Areso l*a--io un Aro#esso #Te Aotre::e raAAresentare un*in-ersione di tendenza? #Te Ta messo in dis#ussione norme e modalit0 reiterate nel temAo e da molti #onsiderate inadeguate (Bors*an#Te o:solete). u ineDitabile partire dai finanziamenti assegnati dal MIBACT - Ministero per i Beni e le AttiDità <ulturali e il 3urismo? #ui si de-e l*innalzamento del Eondo +ni#o Aer lo =Aetta#olo148, per il 2014, a 406 milioni di Euro (contro i 380 in precedenza preDisti), attraDerso il decreto-legge Valore Cultura dell*agosto 2013? Aoi #on-ertito in legge149, Doluto dal Ministro allora in carica Massimo Bra:150. Va rileDato cAe il finanziamento relatiDo al 2013 X stato di 398,08 milioni di Euro, con una flessione risAetto all*anno Are#edente del 6,51d. Il FUS, dal 1985 - anno della sua istituzione - al 2013, Aa

147 Realizzato in collaborazione con Antonio Taormina - Direttore Settore OsserDatorio e Ricerca ATER e Docente UniDersità di Bologna. 148 Il Eondo +ni#o Aer lo =Aetta#olo Z stato istituito #on la 9egge 30 aArile 1985? n.163? Dfuo-a dis#iAlina degli inter-enti a Ba-ore dello sAetta#oloK. EinanziaC Eondazioni liri#Te, AttiDità musicali, AttiDità di danza, AttiDità teatrali di prosa, AttiDità circensi e spettacolo Diaggiante, AttiDità cinematograficAe, OsserDatorio dello Spettacolo, Spese funzionamento Comitati e <ommissioni. ;* gestito dal RI15<3. 149Il decreto-legge 91/2013 recante disposizioni urgenti per la tutela, la Dalorizzazione e il rilancio dei beni e delle attiDità culturali e del turismo, identificato con il titolo breDe DValore <ulturaK? X stato approDato dal Consiglio dei Ministri il 2 agosto 2013 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 agosto. Il Senato Aa apportando modificAe alle disposizioni originarie e inserito nuoDi contenutik alla Camera X perDenuto il 26 settembre. LMesame si X concluso, con lMapproDazione definitiDa, il 3 ottobre 2013. La legge di conDersione (L. 112/2013), noncAR il testo coordinato, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dellM8 ottobre 2013. 150 Massimo Bra: X stato Ministro dei Beni e delle AttiDità Culturali e del Turismo nel GoDerno Letta, dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Gli X succeduto, nel successiDo GoDerno Renzi, Dario FrancescAini.

151

registrato un in#remento dell*8?84%? in -alori #orrenti #al#olati in ;uro? ma un #alo del 56?08% in Dalori costanti, con tutto quanto ne consegue. Nel 2013 sono stati penalizzati tutti i settori delle performing arts, con unica eccezione per le AttiDità di danza, rimaste pressocAR sugli stessi liDelli. E se la progressiva riduzione degli investimenti da parte dello Stato era stata riequilibrata, in tempi diDersi, dagli interDenti legati alle politicAe di sDiluppo portate aDanti dagli Enti Locali e dalle Regioni, la crisi economica e finanziaria del Paese e i conseguenti!proDDedimenti legislatiDi quali il Decreto-legge 78/2010151, hanno molto limitato tali flussi. Alcune amministrazioni locali Aanno contenuto i tagli allo Spettacolo, considerandolo un "33&- imAortante Aer l*inno-azione e lo sDiluppo socio-culturale del territorio, ma complessiDamente Aa preDalso una Disione meno strategica. Pes#ri-ere lo stato dell*arte delle AerBorming arts significa ancAe affrontare la ricaduta della crisi e#onomi#a sulle dinami#Te dell*oBBerta e della domanda? Bermo restando #Te il #alo Arogressi-o dei redditi e pertanto dei consumi delle famiglie Da di pari passo con le difficoltà incontrate dalle imprese del settore sul Dersante degli inDestimenti (siano essi economici o in capitale umano) e con il Denir meno di punti di riferimento cAe consentano di progettare a medio e lungo termine. I riflessi della crisi si manifestano sul comparto culturale, in modo non del tutto preDedibile, se X Dero cAe znel ridisegno del Dentaglio delle proprie attiDità, indiDidui e famiglie tendono a ri#omAorne le aree? rinun#iando alle sAese destinate all*a#Wuisto di :eni dure-oli? #ontenendo molte spese correnti e paradossalmente mantenendo o addirittura proDando ad accrescere le risorse impiegate per attiDità culturali{152. Ma se alcuni settori della cultura negli ultimi anni Aanno mantenuto le quote di mercato conquistate, cosp non X stato per le performing arts, cAe Aanno registrato risultati alterni, come emerge dal raffronto dei dati forniti dalla SIAE - Società Italiana 5utori ed ;ditori? relati-i al Arimo semestre del 2013? #on Wuelli dell*omologo Aeriodo dell*anno Are#edente. 9*insieme delle atti-it0 teatrali153 Aa Disto un aumento dell*oBBerta dello 0?55%? ma una flessione degli spettatori del 4,08d e degli incassi del 7,22d. Entrando nel merito dei sottosettori si rile-a #Te il 3eatro di Arosa a Bronte di un aumento dell*oBBerta dell*1?49% Ta -isto #alare gli spettatori del 3,38d e gli incassi del 6,57d. AncAe la Lirica Aa Disto aumentare l*oBBerta? del 2?49%? gli sAettatori sono aumentati dell*1%? ma gli in#assi sono s#esi del 5?20%. 9a 7i-ista e la <ommedia musicale Aanno Disto calare le recite del 14,14d, gli spettatori del 7,87d e gli incassi del 3,33d. Per Wuanto #on#erne l*5tti-it0 #on#ertisti#a? si registra un #alo dell*oBBerta del 2?58%? mentre aumentano gli spettatori del 9,70d e gli incassi del 23,84d, i saldi positiDi sono perg da attribuirsi solo alla musica leggera, poicAR sia il vazz cAe la musica classica si allineano su risultati deludenti. Questi dati potrebbero essere interpretati come la risultante di fattori congiunturali, in realtà se si estende l*analisi agli andamenti del quinquennio precedente, si scopre una linea di continuità. InBatti tra il 2008 e il 2012? #onsiderando l*insieme delle AerBorming arts (#on es#lusione del #ir#o)

151 Il Decreto-legge 31 maggio 2010? n. 78 DRisure urgenti in materia di sta:ilizzazione Binanziaria e di #omAetiti-it0 e#onomi#aK Z stato Au::licato nella Gazzetta Ufficiale del 31/05/2010. 152 3rimar#Ti R.? D9o =Aetta#olo in temAo di #risiK in 2),%#))&!&!;)&5#&$-")&!',!>(&--"+,',!*$!-&/(,!%*!+)*3*, OsserDatorio dello Spettacolo Regione Emilia-Romagna 2013, Attp^//cultura.regione.emilia-romagna.it/osserDatoriospettacolo/studi-e-ricercAe . 153 La SIAE considera quali attiDità teatrali^ il Teatro di prosa, la Lirica, la RiDista e Commedia Musicale, il Balletto (comprendente ancAe la Danza), Burattini e Marionette, Arte Daria, Circo.

152

le rappresentazioni sono scese del 12,4d154, gli spettatori del 5,4d155 e la spesa del pubblico del -3,5d156. Tali risultati ricAiedono Wual#Te riBlessione. =e Z innega:ile l*inBluenza Aerni#iosa della #risi economica, X altrettanto Dero cAe non si pug prescindere da una valutazione dell’offerta, spesso tendente (si pensi a certo teatro di prosa o alla commedia musicale/musical) Derso un repertorio di Ba#ile ri#Tiamo mediato dal Biltro dell*intrattenimento tele-isi-o. ;siste una Borte interrelazione tra le Aoliti#Te Binalizzate all*allargamento del Au::li#o? il raAAorto tra Wualit0 e Wuantit0? gli inDestimenti per la cultura e la sua economia. Paradossalmente la flessione della domanda pug essere (almeno in parte) determinata proprio dagli improbi tentatiDi di ampliarla 8 complice la non conoscenza delle esigenze dei diDersi pubblici 8 abbassando il liDello qualitatiDo delle produzioni, #on l*eBBetto di allontanare? Borse Aro--isoriamente? una Aarte del Au::li#o reale (in attesa di proposte pih consone), ma definitiDamente il pubblico potenziale. 9a riduzione dell*oBBerta e della domanda 8 unitamente alle citate concause esogene 8 comporta inelutta:ilmente? tra le ri#adute dirette? l*a#uirsi della crisi occupazionale, come dimostrano i dati Borniti dall*IfV=/;fV59= - Ente Nazionale di PreDidenza e di Assistenza per i LaDoratori dello Spettacolo157. Tra il 2010 e il 2012 i laDoratori della Musica e della Danza sono calati del -10,26d158, mentre le imprese del settore sono passate da 4.047 a 3.475. Nello stesso lasso di tempo, ancAe nel Teatro il numero delle imprese Aa Disto una flessione, portandosi da 2.490 a 2.312, mentre i laDoratori sono diminuiti del 4,1d159. Si tratta in realtà di tendenze in atto già dai primi anni dello scorso decennio 8 acuite ultimamente dalla graDe situazione internazionale cAe inDeste l*o##uAazione 8 cAe confermano, nel confronto con le altre realtà europee, note anomalie. Il nostro Z un Vaese dallo straordinario Aatrimonio #ulturale e unaalta AroAensione allo studio delle materie #ulturali all*uni-ersit0160, ma con un liDello di occupazione decisamente inadeguato per attuare quelle strategie di sDiluppo cAe paiono ormai improcrastinabili e consentirebbero altresp di creare nuoDi posti di laDoro1611 Esiste la diffusa consapeDolezza (aDDalorata dal nostro pur modesto contributo) cAe le performing arts in Italia DiDono una crisi strutturale, cAe come tale può essere superata solo attraverso un riassetto istituzionale del sistema e delle politiche del settore. Il ricorso a decreti legge (dettati da requisiti di urgenza), forse non esprime appieno la Dolontà di andare in tale direzione? ma l*emanazione del de#reto ?"',)&! L#'-#)"! citato in apertura, Aa comunque rappresentato un importante segnale di cambiamento i cui effetti sono in parte già in 154 Passando da un totale di 174.455 a 152,780. 155 Passando da 33.089.677 a 31.316.528 presenze. 156 Da 592.260.600 Euro a 571.633.600 in Dalori correnti. 157 9*;fV59= Z #onBluito nell*IfV= dal Iu gennaio 2012 Aer eBBetto della 9egge n.214 del 27/12/2011. 158 Passando da 53.559 a 48.062 unità. 159 Sono passati da 24.928 a 23.906. 160 =e#ondo un re#ente studio dell*csser-atorio dello =Aetta#olo della 7egione Emilia-Romagna, i Master di primo e secondo liDello attinenti le aree culturali e creatiDe promossi dalle uniDersità italiane, superano il centinaio. 161 Per citare alcuni dati, secondo una rileDazione sDolta nel 2013 da AlmaLaurea sui laureati della classe >+*&$.&!%&'',!>(&--"+,',! &! %&''"! 2),%#.*,$&! C#'-*/&%*"'& a tre anni di distanza dal conseguimento di una laurea specialistica/magistrale, laDoraDano stabilmente il 36,8 d degli interDistati, di cui solo il 20d con contratti a tempo indeterminato e il 16,8d come laDoratori autonomi. Degli altri si sa cAe in parte laDorano solo saltuariamente in uno stato perenne di precarietà, mentre aumenta in maniera esponenziale il numero di quanti, alla ricerca di una propria legittima aBBermazione? de#idono di trasBerirsi all*estero (attualmente Z molto am:ita la dran 1retagna? di #ui si Z riscoperta la fascinazione sul Dersante delle professioni culturali) e per contro cresce ancAe il numero di cAi non Aa un laDoro e non lo cerca. AlmaLaurea X un consorzio interuniDersitario nato in Italia nel 1994. Rappresenta attualmente quasi lM80d dei laureati italiani e 64 Atenei italiani. u sostenuto dalle UniDersità aderenti, con il contributo del Ministero dell*Istruzione? dell*+ni-ersit0 e della 7i#er#a (RI+7)? e dalle imArese e gli enti #Te ne utilizzano i ser-izi? Wuali la :anca dati cAe raccoglie i dati dei laureati e gli studi sugli andamenti occupazionali degli stessi.

153

atto. Uno dei settori interessati per primi dalle norme introdotte X quello delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche162. Tali enti, cAe assorbono quasi la metà del totale dei finanziamenti statali destinati allo spettacolo tramite il FUS, sono attraDersati da anni da crisi economico-finanziarie deDastanti. A poco sono serDiti i proDDedimenti legislatiDi emanati nel tempo, cAe aDrebbero doDuto apportare dei correttiDi in tal senso163. Molti di essi, dalla O,$%".*,$&!L")',!O&'*+& di GenoDa al [&"-),!%*!>"$!L")', di Napoli sono stati commissariati negli ultimi anni. u dunque comprensibile cAe la Dentata riformatrice in campo culturale cAe animaDa il GoDerno Letta abbia adottato zal fine di fare fronte allo stato di graDe crisi del settore e di perDenire al risanamento delle gestioni e al rilancio delle attiDità delle fondazioni lirico-sinfonicAe{ le misure urgenti (giudicate da alcuni draconiane) contenute nella legge. LMarticolo 11, in particolare, preDede cAe le Fondazioni zcAe non possano far fronte ai debiti certi ed esigibili, oDDero cAe siano stati in regime di amministrazione straordinaria nel corso degli ultimi due esercizi{, presentino un piano di risanamento ad un commissario straordinario nominato con decreto del Ministro dei Beni e delle AttiDità Culturali e del Turismo di #on#erto #on il Rinistro dell*;#onomia e delle Einanze. Va sottolineato l*uso del termine DrisanamentoK? #Te Aone in essere il suAeramento del #on#etto di Dsal-ataggioK? troAAo sAesso adottato (nella sostanza) parlando di questi ed altri enti. Tra gli elementi principali preDisti nel piano, Di sono la rinegoziazione e ristrutturazione del debito della fondazionek lMindicazione della contribuzione a carico degli enti diDersi dallo Stato partecipanti alla fondazionek la riduzione della dotazione organica del personale tecnico e amministratiDo fino al 50d di quella in essere al 31 dicembre 2012 e una razionalizzazione del personale artisticok il diDieto di ricorrere a nuoDo indebitamento, per il periodo 2014-2016k lMindicazione dellMentità del finanziamento dello Stato ricAiesto per contribuire allMammortamento del debito e lMindiDiduazione di soluzioni idonee a riportare la fondazione, entro i tre esercizi finanziari successiDi, nelle condizioni di attiDo patrimonialek la cessazione dellMefficacia dei contratti integratiDi aziendali in Digore. Inutile dire cAe sono state solle-ate e##ezioni dai la-oratori. Ver sostenere l*imAatto del proDDedimento X stato preDisto un fondo di rotazione pari a 75 milioni di Euro (poi incrementati di 50 milioni) per lManno 2014 e ben 11 delle 14 Fondazioni Lirico-SinfonicAe Aanno presentato il piano di risanamento. 9*eBBetto Aer #erti -ersi Aib rile-ante della conDersione in legge del decreto ?"',)&!L#'-#)" sta perg nell*a-er dato a--io? doAo anni di -ane attese? ad una -era riforma che ridisegna l’attuale geografia del teatro? a Aartire dall*istituzione dei Teatri Nazionali e dei Teatri di rilevante Interesse nazionale, cAe andrebbero di fatto a sostituire gli attuali Teatri Stabili164. Al momento della s#rittura di Wuesto arti#olo il de#reto de-e an#ora ultimare l*iter legislati-o. Va detto #Te al#uni Aunti dell*arti#olato Tanno sus#itato amAie riser-e, ancAe da parte delle Regioni, ma propone al contempo risposte a ricAieste di innoDazione cAe emergono dal sistema reale dello spettacolo, da quelle progettualità cAe non sempre rispondono ai paradigmi da norme e circolari. Ci si riferisce ad

162 Le Fondazioni Lirico-SinfonicAe (attualmente sono 14), nascono dalla trasformazione degli el Enti Lirici, disciplinati dalla legge 800/1967, in fondazioni di diritto priDato, sulla base del D.Lgs. 29 giugno 1996, n. 367 e successiDe modificAe, con le finalità principali di eliminare le rigidità organizzatiDe connesse alla natura pubblica prima attribuita e rendere possibile lMacquisizione di risorse priDate in aggiunta a quelle pubblicAe. 163 La scarsa efficacia di tali interDenti X eDidenziata nella Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Fondazioni lirico-sinfonicAe per gli esercizi dal 2007 al 2010 dellMagosto 2012 della Corte dei Conti. 164 Ci si riferisce alla promulgazione, in ottemAeranza all*art. 9 della stessa legge? dello s#Tema di de#reto A#,:*!+)*-&)*!&!modalit; per l"eroga:ione( l"anticipa:ione e la li?uida:ione dei contri@uti allo spettacolo dal 5i5o( a 5alere sul 6ondo unic,!(&)!',!3(&--"+,',!%*!+#*!"''"!'&44&!B0!"()*'&!Pcb56!$1!P\B. Il testo X stato frutto di Darie rielaborazioni e consultazioni con le parti coinDolte 8 dalle 7egioni? agli ;nti 9o#ali all*5dI= 5sso#iazione denerale Italiana =Aetta#olo ad altre organizzazioni di rappresentanza.

154

esempio al sostegno alle residenze? all*aAertura alle gio-ani #omAagnie #Te Aotranno Aib facilmente accedere ai finanziamenti, alla Dalorizzazione dei nuoDi talenti, ad una Disione multidis#iAlinare del settore. Vanno #olti Aositi-amente an#Te l*introduzione della triennalità nella Arogettazione artisti#a e l*attenzione nei #onBronti delle dinami#Te tra l*oBBerta di sAetta#oli e la domanda del Au::li#o? #on il suAeramento dell*attuale ana#ronisti#o s:ilan#iamento? nella -isione strategica complessiDa, a faDore della prima. 9e AerBorming arts Tanno -isto nel 2013 l*a--io di una Base di #am:iamenti? le #ui ArosAetti-e sono fortemente legate alle politicAe istituzionali, non ultimo alla ipotizzata ridefinizione della riforma del Titolo V, e dunque del ruolo delle Regioni. Come per tutto il settore culturale, si aDDerte l*esigenza di un nuovo modello di governance, ma ancAe di un nuovo modello di management zcAe sia orientato al raggiungimento delle finalità istituzionali in condizioni di sostenibilità economica dureDole, basato sulle conoscenze e le competenze delle persone, su logicAe di apertura, rendicontazione e trasparenza, e su un utilizzo effettiDo e non solo formale e nominalistico degli strumenti manageriali{165. Nel frattempo si fanno strada o si impongono nuoDe forme di interDento e si moltiplicano iniziatiDe cAe dimostrano la vitalità delle performing arts. Si pensi a iniziatiDe come IT Festival, il FestiDal del Teatro Indipendente milanese, cAe Aa Disto proprio nel 2013 la prima edizione presso la Fabbrica del Vapore? ra##ogliendo amAi #onsensi e AroAonendosi #ome esemAio di DArogettazione Aarte#iAataK. cAAure In-Box, promosso da Siparte in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, incentrato su un progetto distributiDo dedicato alle eccellenze teatrali emergenti cAe Dede il partenariato di diDersi circuiti pubblici (della Puglia, delle MarcAe, del Lazio e del Piemonte). Mentre diDerse città (tra cui Roma e Torino) ospitano i Fringe Festival ispirati al modello dell*omonimo Eesti-al nato a ;dim:urgo nel lontano 1947, incentrato su una sostanziale autonomia (artisti#a e organizzati-a) delle Bormazioni Aarte#iAanti? grazie all*inter-ento del RI15<3 e di al#une 7egioni? Wuali la Vuglia? la 3os#ana e l*;milia-Romagna, negli ultimi anni si X Disto un numero crescente di gioDani formazioni teatrali e di danza presenti nei palcoscenici del festiDal scozzese. Nel panorama complessiDo del teatro italiano non sono mancate nel 2013 produzioni di alto profilo. Vogliamo citare tra queste lo spettacolo La Classe, ispirato a ="!L'"33&!C,)-", lo storico spettacolo di Tadeus fantor, riscritto e diretto da Nanni Garella, interpretato dagli attori della compagnia Arte e Salute, composta da pazienti psicAiatrici, insignito del 2)&/*,!%&''"!L)*-*+", dei premi Y<# e _I3-)*,. Certamente uno dei fenomeni degli ultimi anni degni di maggiore attenzione X Wuello dei Dteatri occupatiK? si tratta Aer la maggior Aarte di sAazi teatrali restituiti alla loro funzione originale dopo essere stati cAiusi per Dari motiDi, ma ci sono ancAe spazi in disuso trasformati in centri culturali interdisciplinari. Citiamo tra gli altri il Teatro 6aribaldi di Palermo, il Teatro del Lido Ostia, il Teatro Rossi di Pisa. Cresce quindi la Dolontà di cittadini e teatranti di gestire uno sAazio teatrale #ome D:ene #omuneK? se#ondo l*a##ezione delineata? #on l*ausilio di Dalenti giuristi come Stefano Rodotà, dagli occupanti del Teatro Valle di Roma166, il pih noto e seguito dei teatri occupati, dalla cui esperienza X nata la Fondazione Teatro Valle Bene Comune da non pocAi osteggiata. Per contro, al Teatro Valle X stato di recente assegnato il prestigioso premio

165 Donato F., ="!+)*3*!3()&+"-", Aracne Editrice, Roma, 2013. 166 Il Teatro Valle di Roma X stato occupato 14 giugno duemila11. Costruito nel 1727, era in Are#edenza gestito dall*;3I- Ente Teatrale Italiano soppresso con il Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010.

155

Internazionale ECF Princess Margriet167 in quanto 8 secondo la motiDazione 8 X zdi grande isAirazione Aer tutti #oloro #Te lottano #ontro l*ondata di misure di austerità e priDatizzazione cAe stanno mina##iando la sosteni:ilit0 di istituzioni #ulturali #ru#iali Aer l*esistenza della -ita artisti#a e sociale{. 3.2.11 Il sistema-mondo italiano dell’arte contemporanea nell’era della crisi: declino o rinascitaq168 Il sistema italiano dell*arte #ontemAoranea in Wuesto momento aBBronta una diBBi#ile e #omAlessa fase di transizione^ se da un lato paiono molto eDidenti gli atteggiamenti di conserDazione - e di rimozione - nei confronti di un cambiamento strutturale cAe X in larga parte imposto dalla crisi in atto? dall*altra emergono e si rendono ri#onos#i:ili Arati#Te nuo-e e aggiornate (#ome musei d*imAresa? Arogrammi di residenza e soArattutto Arogetti artisti#i orientati alla #ostruzione e ricostruzione di Deri e propri ecosistemi culturali) cAe sono in grado di affrontare consapeDolmente le nuoDe condizioni di contesto. Ver analizzare in maniera #orretta la situazione attuale del sistema italiano dell*arte contemporanea, occorre innanzitutto eDitare di considerarlo come un DsistemaKC Wuesto #on#etto? infatti, tende a essere esclusiDo.169 DRondo dell*arteK in-e#e 8 ancora meglio se declinato al plurale^ mondi dell"arte 8 riesce a includere un maggior numero di fenomeni e di espressioni, e a restituire meglio la realtà esistente nella sua trasformazione^ a dare conto di differenti linguaggi, Dalori di riferimento, regimi di fruizione, contesti sociali, economici, produttiDi e culturali.170 Ver il mondo italiano dell*arte #ontemAoranea l*ingresso nella #risi attuale Ta segnato l*a#uirsi di Aro:lemi e #riti#it0 strutturali #Te Tanno un*origine lontana e AroBonda? e #Te sono esAlose 8 o, piuttosto, */(',3& - AroArio Wuando l*intera struttura Z stata sottoAosta allo 3-)&33 della nuoDa condizione creata dalla situazione internazionale. 9*in#ertezza si Z immediatamente ri-er:erata sul piano delle scelte politicAe. Cosp la crisi 8 percepita finora in maniera quasi unicamente negatiDa^ e #er#Teremo di #omArendere se Z l*uni#o tiAo di Aer#ezione Aossi:ile? o se ne esistano altri 8 si X tradotta negli ultimi anni e mesi in un blocco piuttosto pronunciato della progettualità, dell*oAerati-it0 della Arogrammazione? del %&+*3*,$Z/"T*$4. In particolare, alcune tra le maggiori istituzioni dell*arte #ontemAoranea (#ome MACRO e MAXXI di Roma, in modi profondamente e strutturalmente diDersi tra lorok Castello di Rivoli, Museo Riso di Palermo, 6alleria Civica di Trento confluita in maniera non indolore nel Mart di RoDereto) DiDono purtroppo una fase di particolare debolezza e fragilità, tra disorientamento gestionale e assenza di una Disione lunga cAe tenga conto dei mutamenti in atto e )&"4*3+"!"%!&33*.

167 Istituito nel 2008 dalla D#),(&"$!L#'-#)"'!O,#$%"-*,$6!in collaborazione con il Rinistero dell*Istruzione? della <ultura e della Scienza e con il Ministero degli Esteri dei Paesi Bassi, Il premio Diene annualmente assegnato ad artisti, intellettuali, attiDisti e ricercatori europei distintisi come attiDatori di cambiamenti culturali per la costruzione di un sistema democratico e comunitario. 168 Realizzato in collaborazione con CAristian Caliandro - Critico e storico dellMarte contemporanea ed Esperto di politicAe culturali. 169 E, di solito, ad essere escluso X tutto cig 8 produzioni, discorsi, relazioni - cAe per definizione non rientra nel recinto e#onomi#isti#oC sistema Z #ioZ di-enuto nel temAo sinonimo di Dmer#ato dell*arteK? un*otti#a Ae#uliarmente ristretta per considerare la complessità dei fenomeni storici cAe si stanno sDolgendo sotto i nostri occAi. 170 Cfr. su questo argomento H. S. BecKer, # mondi dell"arte (X)-!G,)'%3, 1982), Il Mulino, Bologna 2004.

156

A Aartire dall*inizio degli anni fo-anta l*arte #ontemAoranea italiana a--ia di Batto un #ostante ed inesorabile ripiegamento su sR stessa, cAe prosegue ancora oggi171. Questo fenomeno Aa tradotto, :en Arima dell*a--ento della #risi? l*ineBBi#a#ia sostanziale del sistema-mondo nazionale dell*arte contemporanea al di fuori dei suoi confini. Della sua percezione interna e insieme della sua proiezione esterna. La crisi Aa dunque fatto detonare i numerosi fattori di criticità strutturali e contingenti, cAe si possono riassumere in due atteggiamenti fondamentali^ autarcAia e autoreferenzialità. Entrambi sono manifestazioni molto eDidenti di una paura collettiDa del #onBronto #on il mondo esterno? #on le sue sBide? e della rimozione di un*otti#a di #omAetizione e di confronto.172 Insieme alla riduzione drastica delle risorse pubblicAe e priDate a disposizione, la crisi Aa introdotto un gradiente ulteriore di conBusione? di semAliBi#azione e di aAani#o #ogniti-o*. 173 In un quadro di questo tipo, la tendenza maggioritaria, a liDello internazionale e nazionale, X quella della spettacolarizzazione cAe, a sua Dolta, prosegue e acuisce un percorso caratteristico dell*ultimo -entennioC se la sAetta#olarizzazione dell*arte #ontemAoranea da un lato Z estremamente congeniale al tipo di committenza cAe si X Denuta affermando negli ultimi anni (moda? design)? dall*altro si Aresenta molto :ene #ome la di-ersione Aib eBBi#iente e al tempo stesso l*antidoto immediato ai du::i strutturali #Te la #risi Aone - e porrà - "$+0& al sistema artisti#o glo:ale. In Wuest*otti#a? il museo? lo sAazio esAositi-o e l*oAera si sAostano #osU semAre Aib -erso il territorio dell*eBBimero? dell*&$-&)-"*$/&$-? del Dteatrale? AerBormati-o? di-ertenteK174. Ed X infatti molto interessante notare come, in questo periodo, si assista a una Dera e propria diDaricazione^ da una parte, un tipo di produzione (e di fruizione) estremamente e quasi esclusiDamente con#entrata sull*idea di DdisAlaFK? sull*imAatto Aer#etti-o ed emoti-o del la-oro artisti#o sullo sAettatore e di #ome in Wuesto la-oro Bunzioni l*assem:laggio di #itazioni e il #omAortamento stilisti#oo dall*altra? un*arte Wuasi del tutto sgan#iata dalle logicAe mercantili e istituzionali? de#isamente Bo#alizzata sulla #riti#a dell*esistente? Aer il momento minoritaria.175 La

171 <Br. in AroAositoC <. <aliandro? V. 9. =a##o? D3orino in Italia e nel mondo^ tendenze dallo scenario nazionale ed internazionaleK? in X)-&!L,$-&/(,)"$&"!"![,)*$, 8 Rapporto 2010, Allemandi, Torino 2011, pp. 33-38. In particolare, cfr. iDi, pp. 33-34C DDa un punto di Dista storico, esaurita la spinta propulsiDa, ancAe a liDello di promozione e di mercato, dei due mo-imenti artisti#i #Te si erano saAuti guadagnare legittimazione internazionale (l*5rte Vo-era e la TransaDanguardia), non si X Derificato nel tempo, per Darie ragioni cAe in sintesi analizzeremo, un autentico ricambio generazionale. dli artisti #Te Tanno saAuto #onWuistare un Aosto nell*arena glo:ale durante gli anni fo-anta e Puemila si contano praticamente sulle dita di una mano (Maurizio Cattelan, Monica BonDicini, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft e, su scala minore, pocAissimi altri ). Questo fenomeno, se da una parte riflette il declino generale del nostro Paese, ormai luogo marginale e se#ondario nell*e#onomia e nella geoAoliti#a mondiale? dall*altra tradu#e in termini molto #rudi l*ineBBi#a#ia del sistema nazionale dell*arte #ontemAoranea al di Buori dei suoi #onBini.K Cfr. inoltre U. Santagata (a cura di), X)-&!L,$-&/(,)"$&", in =*<),!N*"$+,!3#''"!L)&"-*:*-8, 2007, pp. 279-295, e U. Santagata, P. L. Sacco, M. TrimarcAi, !"arte contemporanea!*-"'*"$"!$&'!/,$%,, SKira, Milano 2005. 172 <Br. <. <aliandro? V. 9. =a##o? D3orino in Italia e nel mondoC tendenze dallo s#enario nazionale ed internazionaleK? ,(1!+*-11!173 Cfr. M. Dantini, X)-*3-*! &!+)*-*+*! 3,3(&3*!-)"!/&/,)*&!%*3(&)3&? Dil manifestoK? 10 aprile 2012, p. 10, pubbl. ancAe in^ Attp^//arteepotere.cordpress.com/2012/05/30/m-dantini-incAiesta-sullarte-italiana-contemporanea-critica-storiografia-collezionismo/C Du ineDitabile cAe da parte di artisti, critici, curatori &")'I! +")&&) Di sia difficoltà a rintracciare Are#o#emente una #redi:ile genealogia AroBessionale da #ui muo-ereo a a#Wuisire intimit0 #on un*agenda nati-a di temi e problemi. SproDDisti di efficaci criteri di scelta, si X esposti alla proliferazione di AigligAts e discorsi secondari di cui sono disseminate blog, fanzine, riDiste, portali. PreDalgono percorsi indiDiduali e in larga parte casuali, da autodidatti^ non semAre Z un -antaggio.K 174 Cfr. e. Saltz, Lhis Meno5ation Plan Uill Muin <o<E( and the RnlN People Uho Fan Stop #t Eren"t! [)I*$4? Dfej |ori RagazineK? 24 marzo 2014C Attp^//ccc.Dulture.com/2014/03/saltz-renoDation-plan-cill-ruin-moma.Atml. Cfr. ancAe idem, J-!_"3!-,!N&!_#4&? Dfej |ori RagazineK? 11 giugno 2012C Attp^//n:mag.com/necs/intelligencer/big-art-2012-6/. 175 Cfr. M. Uatson, L#'-#)"^! @,/"! "--&$%&? DdoAAiozeroK? 26 settem:re 2013C Attp^//ccc.doppiozero.com/materiali/ars/cultura-roma-attendeC DIn una deAressione e#onomi#a l*arte Au[ muo-ersi in due direzioni. Da una parte si scontrerà frontalmente col sistema finanziario e ai suoi accoliti, facendo arte politica a ogni

157

su:ordinazione Aresso#Tg totale della Aroduzione di -alori d*uso ai -alori di s#am:io non Ba-oris#e certo la progettazione e la Disione di lungo periodo. 9a #rona#a dell*e#onomia dell*arte #ontemAoranea relati-a all*ultimo anno Z Aiuttosto preoccupante. Essa Diene addirittura raccontata come una Dera e propria “diaspora” di un gran numero di galleristi italiani, costretti in molti casi a cessare la propria attiDità o a pensarsi all*estero? Arin#iAalmente a #ausa di una Aoliti#a Bis#ale onerosa. 9*I-a al 22% inBatti 8 #on l*aggiunta del 10d sulle importazioni 8 Aa aDuto e Aa conseguenze pesanti sul nostro mercato artistico e sulla sua competiti-it0. fon solo essa Aenalizza la #omAra-endita di oAere d*arte - contro aliquote molto inferiori in Germania, in SDizzera, in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti -, ma le equipara a qualunque altro bene di lusso, comprimendone oggettiDamente il -alore #ulturale e aaltro*.176 Su Wuesto tema? dalle ri#adute Aesantissime sull*intero #omAarto e sulle sue Bigure AroBessionali? non esistono ad oggi in#Tieste esausti-eC una #arenza do-uta molto Aro:a:ilmente all*in#aAa#it0 stori#a delle gallerie italiane di DBare sistemaK e di Aortare a-anti ri-endi#azioni unitarie su argomenti sensibili. Molte sono perg le pratiche nate e sviluppate per far fronte in maniera propositiva alle nuove condizioni. Una realtà cAe sta emergendo in maniera sempre pih riconoscibile, e cAe al tempo stesso sfugge alla sua definizione e ai suoi confini tradizionali, X quella dei musei d’impresa. Essi tendono a sganciarsi dalla funzione canonica di celebrazioni del marcAio e a ibridarsi con altre funzioni. Cosp, la Fondazione Pirelli? #on l*in-estimento nell*xangar 1i#o##a di Rilano? Ta saAuto costruire un modello efficace e attuale di realtà espositiDa, cAe riesce a coniugare la Docazione alla ricerca con un forte orientamento didattico, opportunamente modulato (la mostra retrospettiDa di Riie velleF Z stata in Wuesto senso una delle migliori dell*intero 2013? Aer #omAletezza? imAatto ed esaustiDità). In modo diDerso, il nuoDo MAST-Manifattura di Arti Sperimentazione e Tecnologia di 1ologna? -oluto dall*imArenditri#e Isa:ella =eragnoli, X al tempo stesso centro artistico, asilo nido, ristorante, centro cellness, caffetteria, parco di sculture. Destinato sia ai dipendenti del Gruppo Coesia, sia alla comunità urbana. La prospettiDa, abbastanza inedita almeno nel nostro Paese, X quella di #reare uno sAazio multiBunzionale isAirato a una sorta di DK&';")& aziendaleK177. Sempre a Bologna, il CDBO (Centro Dnipol Bologna) X un attiDo centro di produzione artistica e culturale cAe organizza mostre, eDenti, conferenze, spettacoli in collaborazione con enti pubblici, priDati e associazioni del territorio, e, al tempo stesso, uno spazio poliDalente cAe assomma molteplici funzioni e luogAi (Mediateca, Spazio Sicurezza, Spazio Cultura, Spazio Arte, Giardini, Laboratorio).

costo 8 e spesso a costo zero 8? mentre dall*altra si ri-olger0 al residuo mer#ato del lusso. 1en#Tg Wuesti atteggiamenti esistano oggi in Italia #ome altro-e? il sistema #ommer#iale dell*arte #ontinua a seguire il suo corso e cig non sembra nR impraticabile nR di cattiDo gusto, laddoDe la riDoluzione politica sembra al contrario un sogno distante. In altre parole, non X cAiaro come precisamente si debba reagire a una maccAina economica in stallo ma non ancora implosa in senso #lassi#o.K 176 I. Sanesi, Hcco come muore il mercato dell"arte in #talia? D5rtri:uneK? a. III? n. 16? no-em:re-dicembre 2013k pubbl. ancAe in^ Attp^//ccc.artribune.com/2014/01/ecco-come-muore-il-mercato-dellarte-in-italia/. In particolare, iDi^ Da Brenare lo s-iluAAo della #ir#olazione delle oAere d*arte non #*Z soltanto un*imAosizione Bis#ale Aesante (senza #ontare l*eBBetto #as#ata del adiritto di seguito*) ma an#Te l*istituto giuridi#o della anotiBi#a*. Introdotto #on la Binalit0 di e-itare BugTe dal nostro Vaese di oAere di a)*'&:"$-&!*$-&)&33&!+#'-#)"'&*? Z di-entato uno strumento #Te nel temAo Ta rallentato le transazioni, riducendo il Dalore commerciale delle opere stesse, creando ritardi, incertezze e non pocAi disagi agli uffici ministeriali periferici incaricati delle esportazioni. X!;,)-*,)* la legge sulla tutela a-e-a Are-isto il limite dei #inWuant*anni Aer la li:era esAortazione? un termine #Te #on le lentezze amministrati-e di oggi Ba ain-e##Tiare* ogni anno molte oAere di artisti a#ontemAoranei*.K Cfr. ancAe N. Maggi, !"#talia( l"Erte e il Sistema >antasma? D<ollezione da 3iBBanFK? 7 marzo 2013C Attp^//ccc.collezionedatiffan:.com/litalia-larte-e-il-sistema-fantasma/. 177 Cfr. S. Nastro, [ologna presenta il <ast. !"imprenditric&!J3"<&''"!>&)"4$,'*!3;*%"! '"!+)*3*!&!)&4"'"!"''"!+*--8!#$!/&4"Zspa:io per la cultura e l"aggrega:ione sociale? 5rtri:uneK? a. III? n. 16? no-em:re-dicembre 2013, p. 23.

158

Inoltre, in un dominio della spettacolarizzazione cosp esteso come quello attuale, sul piano della pianificazione artistica (e culturale) ci si rende conto cAe occorre concentrarsi su progetti pih ridotti rispetto al passato, in reale connessione con una comunità e un territorio. Progetti cAe siano orientati all*eBBetti-a ri#ostruzione dell*identit0 #olletti-a e guidati dal #riterio della resAonsa:ilit0. In cui il laDoro degli artisti sia fondato sulla conoscenza diretta e approfondita del contesto materiale e immateriale di riferimento, al punto da diDentare molto pih cAe partecipatiDo^ quasi un*&3-&$3*,$& diretta delle istanze proDenienti dalla comunità.178 Ed X esattamente quanto sta accadendo 8 in forme, modalità, declinazioni differenti - in alcune realtà cAe un tempo erano considerate marginali rispetto ai centri artistico-culturali del Paese (Roma, Milano, e in misura minore Torino). Da un certo punto di Dista, X come se tutta una serie di realtà (associazioni, fondazioni, residenze) stesse tentando di supplire in maniera creatiDa alle carenze del settore pubblico nella progettazione culturale. Non a caso, proprio nel decennio di maggiore erosione dell*oBBerta artisti#a e #ulturale Au::li#a? si Z s-iluAAato una sorta di Dar#iAelagoK di mi#ro-utopie di scala ridotta, perfettamente funzionanti. Questi luogAi tendono a qualificarsi a pieno titolo come ecosistemi culturali, orientati Derso uno sDiluppo collettiDo cAe contempli pih dimensioni^ Dale a dire, sistemi! di relazioni in cui il contesto urbano e arcAitettonico, ambientale-paesaggistico e umano, agiscono insieme per riconfigurare integralmente una comunità 8 locale, territoriale, nazionale - attra-erso la ri#ostruzione della sua identit0. ; la Aroduzione di senso. 9*e#osistema #ulturale #ostituis#e inoltre l*habitat ideale per l’innovazione, intesa come modifica sostanziale dell*ordine #onos#iutoC esattamente il tiAo di 0"<*-"- di #ui l*Italia Ta un imAellente e disAerato bisogno. Le realtà cAe stanno operando in questa direzione tendono spesso a inglobare, accanto al fattore Dolontaristico (cAe riesce a creare condiDisione di interessi e obiettiDi su scala ancAe molto ampia), molte funzioni eltra-espositiDe, intrecciando diDerse dimensioni artistico-culturali^ arti performatiDe, conferenze, laboratori, programmazione di sDiluppo territoriale su base culturale e, soprattutto, attraDerso lo strumento delle )&3*%&$.&. Una pratica con una tradizione molto lunga, ma cAe sta riDestendo un ruolo sempre pih centrale nella formazione e nella crescita professionale degli artisti gioDani e /*%Z+")&&)179C le residenze non sono solo l*o##asione Aer un #onBronto stimolante con un ambiente creatiDo e con altri autori nazionali e internazionali, ma ancAe un momento di grande concentrazione cAe permette lo sDiluppo coerente e approfondito di una ricerca altrimenti distratta da impegni ed esigenze contingenti. Tra gli esempi molto Dalidi in questo senso #*Z la Fondazione Spinola-Banna, istituita nel 2004 nella proDincia di Torino da Gianluca Spinola, cAe dedica un programma ad artisti under-35. Viafarini di Milano, attiDo ormai da -ent*anni? oBBre agli artisti un -alido sostegno alla Aroduzione e suAAorto nella do#umentazione. [0&! N'"$T! X)-*3-! J$! @&3*%&$+& X inDece un progetto cAe Aa saputo mettere insieme tre diDerse

178 u sostanzialmente il processo descritto dal compianto Ualter Santagata nel suo ultimo libro. Cfr. U. Santagata, J'!4,:&)$,!%&''"!+#'-#)"1!2),/#,:&)&!3:*'#((,!&!5#"'*-8!3,+*"'&, Il Mulino, Bologna 2014, pp. 122-123C DIn Italia il #on#etto di Biliera d*arte a im0 non Z an#ora s-iluAAato? ma si assiste a un nuo-o interesse Aer le e#onomie di agglomerazione e la loro dimensione so#iale e #omunitaria. (p) In generale intorno al im0 si Au[ s-iluAAare una #omunit0 di Aroduttori e di #onsumatori. 9e relazioni sono Wuotidiane e la Bunzione edu#ati-a :en deBinita. <erto l*arte #ontemAoranea a im0 -a incoraggiata con politicAe culturali utili ed adeguate. Sia cAiaro, questa nuoDa dimensione non Da nel senso di Aro-in#ializzare la #reazione d*idee? ma di rendere -i#ini e #olloWuianti Aroduttori-artisti e consumatori-collezionistik di costruire un sistema locale con la creazione di spazi espositiDi e la realizzazione di atelier/scuole per gioDani artisti, di dar -ita a nuo-e realt0 di WuartiereK. 179 Cfr. in proposito^ Attp^//ccc.artinresidence.it/. Cfr. ancAe^ M. Innocenti, !"#talia delle residen:e d"arti3-"1! ?,'1! J, D5rtri:uneK? a. II? n. 10? no-em:re-dicembre 2012, pubbl. ancAe in^ Attp^//ccc.artribune.com/2013/01/litalia-delle-residenze-dartista-Dol-i/k e idem, !"#talia delle residen:e d"artista. Gol. ##? D5rtri:uneK? a. III? n. 11? gennaio-febbraio 2013, pubbl. ancAe in^ Attp^//ccc.artribune.com/2013/02/litalia-delle-residenze-dartista-Dol-ii/.

159

istituzioni? WualiC l*Accademia di Carrara di Belle Arti, la 6AMeC e la Fondazione Banca Popolare di Bergamo. La Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia ogni anno ospita dodici artisti italiani e, con il programma N=C!X)-!*$!@&3*%&$+&, artisti stranieri per periodi pih breDi. Centrale Fies a Dro, nella proDincia di Trento, nasce inDece in un el-centrale idroelettrica trasformata in centro artistico contemporaneo. Nosadelladue di Bologna ospita artisti e curatori internazionali per periodi da uno a due mesi. 5 Rassa <arrara? ogni estate l*artista s#elto realizza un*oAera Aer la #ollezione de Il castello di Fosdinovo. Inoltre, tra le realtà orientate allo sDiluppo di processi e relazioni forti tra produzione artistica e territorio di riferimento, ce ne sono due particolarmente interessanti. In Veneto, Dolomiti Contemporanee di Belluno180 riattiDa spazi dismessi e abbandonati nel Vavont attra-erso l*arte #ontemAoranea. In Viemonte? ad cmegna? grazie a Cusio Artist Residencb Space, gli artisti selezionati stabiliscono relazioni con le eccellenze artigianali del territorio. Infine, da segnalare alcune realtà cAe indicano una Dia possibile alle istituzioni locali, per creare un senso di aAAartenenza e #omunit0? senza rinun#iare ad uno sguardo ri-olto all*esterno. =e a 7oma #*Z il MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz\città meticcia, spazio sperimentale di elaborazione teorica e condiDisione pratica di contenuti, non mancano esempi ancAe in centri minori come Ascoli Piceno, doDe troDiamo ArteContemporaneaPicena, cAe mette in rete le realtà pib stimolanti del territorio. In Vuglia? a Volignano a Rare #*Z la Fondazione Museo Pino Pascali, Aarti#olarmente atti-a nella Arogettazione euroAea ri-olta all*5driati#o. <on lo sguardo -erso il mare? #*Z an#Te Intramoenia Extrart con il progetto europeo G"-&)30&%, il cui tema principale X Wuello uni-ersale dell*a#Wua? de#linato attra-erso il #on#etto di :a#ino inteso #ome #onBine e al tempo stesso punto di sDolta. In questo senso, gli ultimi anni e, soprattutto, il 2013 rappresentano un Dero momento di passaggio per il mondo artistico nazionale, Derso una sua nuoDa definizione capace di metterlo in relazione Aib stretta #on il DBuoriK da sg. =ulla s#orta delle :uone Arati#Te des#ritte? o##orre #Te l*arte contemporanea continui a colmare la distanza cAe ancora la separa dal pubblico e dalla realtà sociale. Di fatto la crisi (la cui etimologia rimanda al concetto di distinzione, Dalutazione, discernimento) X la transizione +,$3"(&:,'& da uno stato della realtà ad un altro. La crisi X una soglia e, al tempo stesso, una trasformazione cAe ricAiede la riconfigurazione dei paradigmi e dei punti di riferimento cAe regolano la nostra percezione della realtà. <omAito dell*arte e della cultura, in una fase di transizione epocale come quella cAe stiamo attraDersando, non pug cAe essere Wuello di immaginare? arti#olare e #ostruire l*eAo#a nuo-aC il mondo italiano dell*arte #ontemAoranea Ta dunWue l*o##asione - forse unica - di ripensarsi e di riconfigurarsi su basi integralmente nuoDe, riconnettendosi in maniera feconda a questa costruzione. 3.2.12 Il settore degli eventi espositivi in Italia. Dn approccio quantitativo181 Gli eDenti espositiDi sono un importante strumento di Dalorizzazione del patrimonio culturale e costituiscono un rileDante Deicolo di diffusione delle produzioni pih innoDatiDe, ma in Italia nel #orso degli ultimi -ent*anni anni la loro Bunzione Z stata stra-olta da una AroliBerazione #Te Ta

180Cfr. in proposito ancAe^ M. Garofalo, J'!?"m,$-!)*"--*:"-,? Dfo-a-Il =ole 24 creK? 13 aArile 2014. 181 Ricerca commissionata dalla Fondazione Industria e Cultura nellMambito di Amiel - Borsa Internazionale delle Mostre, effettuata in collaborazione con la Fondazione Venezia. Capitolo realizzato in collaborazione con^ Guido Guerzoni - Docente di Economia e Ranagement delle Istituzioni <ulturali Aresso l*+ni-ersit0 1o##onio Ea:io 5#Tilli - Direttore Fondazione Venezia.!

160

raggiunto liDelli parossistici. Dalla fine degli anni Ottanta, sulla scorta del successo arriso alle iniziatiDe promosse dai primi centri espositiDi, gli assessorati alla cultura degli enti locali, i principali istituti statali, i concessionari dei serDizi aggiuntiDi e gli sponsor pih presenti nel settore Aanno abbracciato con entusiasmo la causa delle mostre temporanee, identificate come la pih efficace (non sempre la pih efficiente) leDa di Dalorizzazione culturale e promozione territoriale. Tale strategia, di cui Aanno fatto le spese le istituzioni museali, Aa inizialmente riscosso alcuni successi, cAe Aanno illuso pib di un*analistaC gli esiti di al#une grandi mostre allestite Aresso #entri AeriBeri#i dotati di cospicui patrimoni ma priDi di significatiDe tradizioni turisticAe (da Torino a MantoDa, da Parma a Pisa, da Ferrara a Cremona, da TreDiso a Brescia) sono stati positiDi, ma, a distanza di tempo, sono emerse le specificità, difficilmente ripetibili, dei relatiDi fattori critici di successo. La conseguenza della mostramania degli ultimi Wuattro lustri Z l*accresciuta concorrenza tra musei e spazi espositivi^ le serie storicAe relatiDe ai flussi di Disitatori cAe Aanno frequentato le mostre temporanee e le istituzioni museali palesano lo squilibrio cAe si X Denuto a creare tra i rispettiDi tassi di crescita, imputabile alla disseminazione delle sedi orientate alle sole -&/(,)")I!&h0*<*-*,$3. Cosp, laddoDe i Disitatori dei musei sono cresciuti lentamente - tornando doAo trent*anni ai -alori degli anni Ottanta - i tassi di crescita dei Disitatori delle mostre temporanee Aanno rasentato la doppia cifra, al punto cAe oggi la loro relazione si sostanzia in un rapporto di tre a due, sessanta contro quaranta milioni circa. 3utta-ia Wuesto Aro#esso non Z esente da ris#Ti? Aoi#Tg la Aroduzione delle Dgrandi mostreK? impegnatiDe dal punto di Dista finanziario ma aleatorie in termini di risposte del pubblico, da una Aarte esAone i Aroduttori a ris#Ti #res#enti? dall*altra #ondiziona le asAettati-e dei -isitatori e drena risorse pubblicAe e priDate preziose, sottraendole alle attiDità conserDatiDe e alle gestioni istituzionali, cAe, soprattutto negli ultimi cinque anni, Aanno subito tagli draconiani. Nel contempo si allestiscono eccellenti mostre cAe passano inosserDate, silenziate dalla profferta di mostre <',+T<#3-&) spesso dedicate ad autori e temi stranieri e realizzate in fretta e furia, senza indagini degne di nota e autentici progetti culturali. Questi fenomeni, manifestatisi a partire dai primi anni NoDanta, si sono acuiti negli ultimi cinque anni? in #on#omitanza #on l*a--ento di una #risi e#onomi#a #Te non Ta Are#edenti in epoca postbellica e Aa proDocato una significatiDa contrazione dei fondi pubblici e delle disponibilità dei soggetti priDati presenti nel settore. 3utta-ia? a disAetto dell*interesse Aer il tema? sino a ora Z man#ata una ri#er#a #aAa#e di Bornire risposte -eriBi#a:ili e attendi:ili a Wuesiti elementariC Wuante mostre si organizzano all*annoQ ruali sono i temi preDalenti e quelli sottorappresentati rispetto alle tendenze internazionaliq Quanto durano in mediaq In quali sedi Dengono allestiteq Quante sono a pagamento e a ingresso gratuitoq <ome si distri:uis#ono nell*anno e dal Aunto di -ista geograBi#oQ Sono domande banali, ma mancano le risposte. La Fondazione di Venezia Aa tentato di fornirle, attraDerso una mappatura del sistema degli eDenti espositiDi allestiti nel 2011 e nel 2012 presso strutture pubblicAe e priDate no profit, cosp da campionare in termini rappresentatiDi quanto X a##aduto nel #orso del :iennio. Y stata ra##olta ed analizzata un*amAia messe di dati relati-i a 8.460 mostre organizzate nel 2012 in 1.136 differenti centri urbani e 3.653 diDerse sedi espositiDe (con 2,32 mostre per sede). Questi dati sono stati confrontati con quelli riferiti a 6.120 mostre allestite nel 2011 in 911 centri e 2.767 sedi (con 2,21 mostre per sede). Si tratta di cifre impressionanti, cAe ci dicono cAe nel 2012 sono state inaugurate 21 mostre al giorno, contro le 17 del 2011 e riDelano la profondità della ricerca e la rappresentatiDità delle sue inferenze. Al termine della seconda

161

edizione della ricerca, si pug aBBermare #Te l*eBBetti-o numero di mostre inaugurate ogni anno in Italia superi prudenzialmente le 17.500 unità. Una cifra la cui sostenibilità rimane dubbia, dal momento cAe tale esplosione X coincisa con un drastico ridimensionamento dei finanziamenti accordati ai musei, alle bibliotecAe e agli arcAiDi, ai luogAi istituzionalmente deputati a conserDare il nostro patrimonio culturale. Le regioni con il maggior numero di mostre nel 2012 sono state la 9om:ardia (1.828) e il 9azio (1.340)? seguite dall*;milia Romagna (792), dalla Toscana (752), dal Piemonte (741) e dal Veneto (593). Il trend conferma quanto osserDato nel 2011, con la Lombardia (1.345) seguita da Lazio (954), Piemonte (587), Toscana (534) e Veneto (439). La distribuzione sul territorio suggerisce alcune riflessioni^ se da un lato troDiamo ai primi quattro posti le prime Wuattro regioni Aer arri-i turisti#i (dato #Te #onBerma l*attratti-it0 turisti#a degli e-enti esAositi-i temAoranei)? dall*altro risulta e-idente il ruolo trainante delle metropoli di riferimento^ senza i numeri di Milano la Lombardia non potrebbe capeggiare le classificAe di entrambi gli anni e considerazioni analogAe Dalgono per Roma. Cig dimostra cAe, a dispetto di quanto spesso affermato dai polic: maKer, cAe intraDedono negli eDenti temporanei un Dalido strumento di Dalorizzazione del patrimonio culturale locale e di promozione territoriale, gli eventi espositivi temporanei rimangono un fenomeno prevalentemente urbano_metropolitano, ripresentando la medesima polarizzazione dei Blussi di -isitatori #Te si registra nelle Arin#iAali #itt0 d*arte e sedi museali italiane. Non X un caso cAe la somma del numero di mostre realizzate in Lombardia, Lazio e Toscana equiDalga alla metà del totale nazionale, in entrambi gli anni esaminati. Considerando gli eDenti organizzati nei capoluogAi regionali e confrontandoli con quelli allestiti negli altri centri delle medesime regioni, emergono tre diDersi assetti^ situazioni in cui preDalgono nettamente i capoluogAi regionali, realtà doDe esiste un*eWua redistri:uzione e #ontesti in #ui i centri medio-piccoli sono pih Ditali dei capoluogAi regionali. Rientrano nella prima fattispecie i casi della Lombardia, del Lazio e della Liguria, seppur con differenze interne^ mentre in Lombardia lo strapotere di Milano non Aa sminuito la DiDacità periferica, il Lazio palesa un significatiDo squilibrio a faDore della capitale, laddoDe in Liguria GenoDa preDale con Dalori meno accentuati. Le regioni #Te Aresentano un*oBBerta eWuamente distri:uita tra #aAoluogTi regionali e centri di piccole e medie dimensioni sono Campania, Piemonte, Veneto e Sardegna. Nelle altre regioni, i centri medio-piccoli ospitano un maggior numero di eDenti rispetto ai capoluogAi regionali. I casi pih interessanti sono quelli di Emilia Romagna (doDe nel 2012 sono state organizzate 505 mostre negli altri centri rispetto alle 287 del capoluogo) e Toscana (479 contro 273 nel 2012 e 366 contro 168 nel 2011). Nel 2011 le prime cinque città per numero di mostre ospitate sono state Milano (866), Roma (820), 3orino (344)? Venezia (224) e faAoli (169)o l*anno su##essi-o? le Arime tre Aosizioni della #lassiBi#a restano inDariate, mentre Bologna (287) prende il posto di Venezia e Firenze (273) quello di Napoli, cAe scende in settima posizione. Questi dati dimostrano cAe non esiste ancora una vera e propria politica industriale del settore^ si programma poco e male, con forti oscillazioni dei liDelli di offerta, cAe non Dengono ancorati a disegni poliennali di sDiluppo, nR a piani di redistribuzione sul territorio delle iniziatiDe espositiDe, cosp da armonizzare i flussi di Disita. Questa situazione, lungi dal faDorire disegni di riequilibrio tra centri DeccAi e nuoDi, piccoli e grandi, turistici e non, Aa determinato una situazione di affollamento selDaggio, seguita da un drammatico sfollamento doDuto alla crisi economica, cAe Aa proDocato la #Tiusura di molte sedi e l*annullamento di s-ariate iniziati-e. 9*analisi delle sedi espositive X essenziale per comprendere la struttura del sistema espositiDo nazionale e i suoi meccanismi di funzionamento, o, per meglio dire, malfunzionamento. La

162

Aerentoriet0 del giudizio s#aturis#e dall*elementare #omAuto del numero di #entri osAitanti e diDerse sedi utilizzate^ nel 2012 la /,3-)"/"$*" Aa contagiato 1.136 diDersi centri 8 dalle grandi metropoli ai pih minuscoli borgAi 8 e 3.653 sedi espositiDe, laddoDe nel 2011 sono stati risAetti-amente 911 e 2.767. ruesti dati dimostrano da un lato l*effervescenza che pervade ogni angolo dello stivale e la democratica capillarità del suo sistema esAositi-o? dall*altro s-elano le ragioni della destrutturazione del #alendario? l*in#aAa#it0 di raggiungere masse #riti#Te #aAa#i di #reare un sistema Aib gerar#Tizzato ed eBBi#iente? l*imAossi:ilit0 di Arogrammare seriamente in un contesto assai competitiDo, doDe migliaia di soggetti si arrabattano per far conoscere proposte la #ui Wualit0 Z diBBorme e diBBi#ilmente Aer#eAi:ile da Aarte di un Au::li#o Brastornato da un*oBBerta eccessiDa. Il grafico seguente illustra la distribuzione in termini percentuali delle diDerse tipologie di enti ospitanti nel biennio 2011-2012. Figura 1 Le tipologie di enti ospitanti - Anno 2011 e 2012 (valori percentuali)

Fonte^ elaborazione Fondazione Venezia su un campione di 6.825 eDenti Tra il 2011 e il 2012, la percentuale di esposizioni organizzate presso i musei X scesa dal 35,5d del 2011 al 2,2d del 2012, mentre le associazioni sono salite al 13,7d e le sedi aziendali al 5,8d, con una Dariazione per entrambe di circa 2 punti Aer#entuali risAetto all*anno Are#edente. P*altronde l*asBissia delle Binanze Au::li#Te sta aggra-ando le #ondizioni #omatose delle istituzioni dotate di collezioni permanenti e non X un caso cAe diminuisca sempre più il divario tra quest’ultime e i meri spazi espositivi, di pih della metà priDati, stabili attorno al 28d. Si tratta soDente (pih del 70d dei casi) di edifici storico-monumentali riBeri:ili a un*amAia #asisti#a #Te in#lude dimore stori#Te? castelli, conDenti, torri, roccAe, etc. TuttaDia, per Wuanto sia lode-ole l*intenzione di re#uAerare e destinare a funzioni pubblicAe strutture condannate alla roDina, non sempre gli edifici storici sono i pih adatti a ospitare attiDità espositiDe temporanee, presentando Dincoli cAe rendono molto pih costose tali attiDità. Per quanto concerne i temi espositivi si #onBerma il netto Aredominio dell*arte #ontemAoranea #Te da sola detiene il 58?4% del totale? #on 4.942 e-enti su 8.460 #ensiti nel 2012. <ontinua l*a-anzata della fotografia (ascesa dal 10,4d del 2011 al 13,2d del 2012) e delle mostre di illustrazione e

163

grafica (salite dal 3,6d del 2011 al 5d del 2012). Buona performance si registrano ancAe per le esposizioni documentarie (passate dal 4,3d del 2011 al 4,8d), seguite da quelle di arte antica (salite al 3,1d nel 2012). Si mantengono attorno al 3d le mostre dedicate alle arti applicate, al design e alla moda (percentuali bislaccAe nella terra del made in Ital:), mentre calano le mostre di arte moderna, scese al 2,7d nel 2012. Parimenti prosegue il declino di quelle consacrate all*ar#Teologia? alle s#ienze e alle te#nologie e alle temati#Te etno-antropologicAe, cAe non totalizzano neAAure un #entinaio di e-enti annui e riAortano -alori inBeriori o Aari all*1%. Figura 2 Le tematiche espositive - Anno 2012

Fonte^ elaborazione Fondazione Venezia su un campione di 6.825 eDenti 9*amAia diffusione delle mostre di arte contemporanea e fotografiche (faDorite dalla modestia dei budget e dalla relatiDa facilità allestitiDa) non deDe stupire. Pa una Aarte ri-ela l*attenzione Aer la Aroduzione #ontemAoranea (enormemente #res#iuta nell*ultimo de#ennio? nonostante il numero ancora ridotto dei musei di arte contemporanea esistenti in Italia), la Dolontà di contagiare temporaneamente spazi eterogenei, la diffusione di installazioni e mostre site-sAe#iBi#? l*inBluenza e la pressione del mercato, il faDore incontrato presso i pubblici pih gioDani. Pall*altra i numeri #elano un Benomeno legato alla Aromozione di Benomeni lo#ali? le #ui Aroduzioni possono essere lontanissime dai canoni, dagli stilemi e dalle prassi della scena globale^ la D#ontemAoraneit0K di #erte Aroduzioni Z #ertiBi#ata solo dalla Aermanenza in -ita dei relati-i autori. Cosp, nei mille borgAi tricolori, Dengono allestite migliaia di Dmostri#iattoleK? so-ente #on Bondi

164

pubblici, intese a celebrare altrettanti misconosciuti talenti, in un tripudio di paesaggetti e marine, bestiole e mazzi floreali, albe e tramonti, sculture lignee e stampe amatoriali. Le mostre italiane durano poco, anzi sempre meno^ quelle rimaste aperte per oltre due mesi sono scese dal 27,4d del 2011 al 23,2d nel 2012, laddoDe tre mostre su quattro sono durate meno di due mesi e una su due meno di trenta giorni. Ne emerge un palinsesto frammentato e pulviscolare, con una moltitudine di nanoeDenti di breDissima durata, cAe accrescono la confusione, rendendo problematica la comunicazione delle iniziatiDe pih significatiDe e ardua una seria programmazione territoriale. u eDidente il trade-off tra la -i-a#it0 dell*oBBerta di spazi minori e associazioni priDe di risorse, cAe accettano di tenere in Dita per pocAi giorni le proprie iniziatiDe e la necessità, maggiormente aDDertita dagli operatori turistici e dai polic: maKer, di concentrare le risorse su un minor numero di progetti di maggior qualità e ricAiamo. CAi patisce questa situazione X il Disitatore potenziale, subissato da miriadi di ricAiami cAe lo confondono, finendo cosp per faDorire i soggetti cAe, a prescindere dalla qualità e dalla serietà delle produzioni, dispongono dei budget di comunicazione pih corposi, capaci di superare il pigolio indistinto di migliaia di proposte. Cosp, inDece di produrre di meno e meglio, si produce di pih e peggio, in una spirale negatiDa, in cui la qualità finale X sempre meno importante. 9*analisi delle durate de-e Aoi #onsiderare l*inBluenza delle temati#Te esAositi-eC sia nel 2011 sia nel 2012 gli eDenti di durata inferiore sono quelli cAe riguardano le diDerse forme della creatiDità contemporanea, (illustrazione/grafica, arte contemporanea, arcAitettura, fotografia, design/moda e arti decoratiDe/artigianato). Una durata maggiore caratterizza inDece le mostre di arte moderna, etnica e antica, le mostre di arcAeologia e le mostre dedicate a temi scientifici. Questo dato spiega la preponderanza sul campione totale delle mostre di arte contemporanea e fotografia^ la breDe durata di tali e-enti Aermette agli sAazi osAitanti di moltiAli#arne l*oBBerta all*interno del #alendario espositiDo, cosa cAe si riDela pih difficile nel caso di altre categorie la cui durata X mediamente superiore, dal momento cAe i tempi minimi per recuperare gli inDestimenti iniziali sono molto pih lungAi. Rimane inDece immutata la struttura dei calendari, con concentrazioni eleDate nei mesi di maggio e giugno (1.587 e 1.628 eDenti) e in quelli autunnali (ottobre con 1.629 e noDembre con 1.586), mentre si confermano le cadute di febbraio (1.095 eDenti) e agosto (1.042). Figura 3 Confronto tra vernissage, mostre in corso e flussi turistici (a) - Anno 2012

(a) I dati si riferiscono agli arriDi dei clienti, italiani e stranieri, negli esercizi ricettiDi italiani nel 2012

Fonte^ elaborazioni su dati Istat, moDimento dei clienti negli esercizi ricettiDi, 2013

165

Questi dati ribadiscono la funzione anticiclica delle mostre temporanee, i cui piccAi di offerta non seguono l*andamento dei Blussi delle #itt0 d*arte e dei musei? #Te la-orano su Au::li#i di-ersi? sAesso #ostituiti da -isitatori stranieri #Te giungono in larga misura nei mesi esti-io il Dturismo da mostreK? Aur essendo teori#amente ri#ondu#i:ile sia a Wuello D#ulturaleK? sia a Wuello delle D#itt0 d*arteK? oAera #on me##anismi e temAisti#Te di-erse? #oin-olgendo Au::li#i Aib esigenti e attenti alle numerose proposte presenti sul mercato. Tale eDidenza risulta dalle eccellenti performance dei mesi autunnali e di dicembre, in cui le mostre catalizzano gli ingenti flussi del turismo da ceeK-end. 9*esame delle politiche di accesso e di pricing degli eDenti espositiDi Aa permesso di rileDare la scAiacciante predominanza degli ingressi di tipo gratuito, cAe totalizzano il 66,6d contro il 14,9d di quelli a pagamento. Il restante 19,3d X rappresentato da eDenti per i quali non X stato possibile identiBi#are #on assoluta #ertezza la modalit0 d*a##esso? ancAe se, nella maggior parte dei casi, si doDrebbe trattare di mostre a ingresso gratuito. In particolare, come eDidenziato nel grafico seguente, il regime di completa gratuità X adottato con noteDole frequenza in tutte le produzioni dedicate alle forme espressive contemporanee (arte contemporanea, fotografia, arcAitettura, design, moda e illustrazione). Figura 4 Modalità di ingresso per tipologia di mostra - Anno 2012

Fonte^ elaborazione Fondazione Venezia su un campione di 6.825 eDenti con informazioni sulle modalità di ingresso ruesta s#elta? da Aarte degli organizzatori? Z giustiBi#ata dalla -olont0 di in#rementare l*a##essi:ilit0 delle iniziati-e e attirare un maggior numero di -isitatori? senza #Te l*a##esso a Aagamento costituis#a una :arriera d*ingresso. Rolti tra Wuesti e-enti? inBatti? sono di Ai##ola entit0? di s#arso ricAiamo per il grande pubblico e finanziati da enti locali attenti ancAe alle istanze della popolazione residente, cAe orientano in modo diDerso le politi#Te tariBBarie. Vi Z Aoi un*ulteriore ragione cAe giustifica la crescita della gratuità^ negli ultimi anni le mostre di arte contemporanea e di fotografia Aanno goduto di numerose sponsorizzazioni da parte di aziende priDate, oDDiamente interessate alla massimizzazione dei flussi di Disita.

166

fell*organizzazione delle mostre la figura del curatore i sempre più importante^ mentre in passato questo ruolo DeniDa coperto dal personale museale e uniDersitario, oggi il curatore di mostre sDolge la sua professione quasi sempre in maniera autonoma, per conto di enti pubblici o priDati, ma comunque al di fuori dei tradizionali perimetri istituzionali. I dati182 riDelano la presenza di una ristrettissima cerchia di figure di spicco inDitate a curare decine di eDenti^ nel 2012, su 3.591 curatori censiti soltanto 17 Aanno curato 10 o pih eDenti, a fronte di 2.707 curatori cAe Aanno organizzato un solo eDento. Ci troDiamo dunque al cospetto di un gran numero di indiDidui cAe non riesce a sDolgere tale attiDità in maniera continuatiDa od esclusiDa e cAe si troDa spesso disposta a laDorare semi gratuitamente, impedendo cosp cAe le retribuzioni si allineino agli standard europei. Tale situazione spiega ancAe la modesta percentuale di curatori internazionali nel contesto italiano (il 9 d nel 2011 e il 10,4d nel 2012)^ il mercato della curatela rimane Are-alentemente lo#ale? al Aib regionale e AroArio l*e##esso di oBBerta Ba-oris#e la nas#ita di micromonopoli locali, i cui detentori sono stimolati a produrre per produrre, rallentando il processo di ristrutturazione del settore. Settore cAe, in compenso, non palesa le discriminazioni di genere presenti in altre professioni^ nel 2011? su un totale di 3.052 #uratori di #ui erano note l*identit0 e il genere? gli uomini erano 1.618 (il 53d), mentre nel 2012, su un totale di 3.558 gli uomini erano 1.819 (il 51,1d). 3.3 Cultura come driver di sviluppo territoriale183 9a Aotenzialit0 dei Arogetti #ulturali nell*atti-are Aro#essi di s-iluAAo territoriale e nell*innes#are ricadute economicTe e so#iali Z a tal Aunto un*a#Wuisizione diBBusa da ris#Tiare? sAesso? di tradursi in una mera retorica. Il contributo allo sDiluppo locale, citato nelle premesse dei progetti, non Diene pih oltre approfondito e gli impatti di diDersa natura Dengono considerati come conseguenze automaticAe e deterministicAe di un progetto culturale, cascami del restauro di un bene o di un festiDal culturale. Cosa cAe oDDiamente non X. ruesta retori#a so-rastrutturale e? Aer ragioni oAAoste? l*insieme #omunWue #onsidere-ole delle esperienze in cui il tema dello sDiluppo territoriale X assunto nel progetto in modo sfidante e strutturale, mettono in luce le difficoltà e i Dincoli nel costruire una progettazione culturale capace di costituirsi come %)*:&) dello sDiluppo territoriale. Non obbligatoriamente un progetto culturale Aa ricadute sociali ed economicAe importanti, e soprattutto non in automatico. Il rapporto tra dimensione culturale, sociale ed economica deDe essere progettato ed esperito a fondo, coinDolgendo, con una leadership autoreDole, gli operatori della società ciDile e del mondo economico, componendo Disioni, disponibilità ad agire e interessi diDersificati, attraDerso un delicato laDoro di regia. La qualità dei progetti: gli impatti economici attesi Danno progettati, monitorati, sostenuti. Ingranare la cultura nelle dinamicAe di sDiluppo X operazione complessa, processuale e cAe deDe essere continuamente alimentata e presidiata. La passata programmazione dei fondi strutturali Aa

182 9*analisi Ta riguardato un #amAione in Aarte ridottoC le mostre #on indi#azioni relati-e alla #uratela raAAresenta-ano? infatti, il 41,4d del campione nel 2012 e il 44,3d nel 2011. 183 Realizzato in collaborazione con Luca Dal Pozzolo, Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo.

167

messo in lu#e in molti #asi l*inadeguatezza della progettazione rispetto alla disponibilità di risorse, eDidenziando il riscAio di uno spreco, conseguente al finanziamento di progetti inadeguati. Il carattere intersettoriale dei progetti di sDiluppo a guida culturale si scontra con la rigidità settoriale della Arogrammazione Au::li#a. Ear DAarlareK tra loro i settori? suAerare le di-erse lingue degli specialismi, conDergere su obiettiDi comuni, modulando linee guida e normatiDe cross-settoriali, X laDoro complesso, ancAe nei settori tra loro adiacenti come cultura e turismo. La differenza di durata^ i progetti culturali possono aDere ancAe tempi breDi, mentre i processi di sDiluppo territoriale si dispiegano su tempi lungAi prima di raggiungere la soglia in cui sia possibile Dalutare gli impatti positiDi in termini di fatturati, di posti di laDoro, di dinamicAe sociali. I progetti di sDiluppo territoriale a guida culturale necessitano di perDicacia, durata e di una Dalutazione cAe tenga conto della processualità. Le esperienze di seguito descritte fanno i conti con questi quattro punti, affrontando il rapporto cultura-sDiluppo nelle sue dimensioni sociali ed economicAe. Si tratta di un catalogo limitato per esigenze di sAazio? risAetto all*imAegno #res#ente di molti oAeratori e imArenditori nei diDersi territori regionali. ;* ne#essario Wuindi sAendere al#une Aarole sui #riteri adottati. fon una rappresentatiDità regionale, nR di settore o una scelta dei casi di maggior impatto economico-sociale, bensp un tentatiDo di testimoniare la Darietà degli approcci possibili e, implicitamente, le criticAe cAe questi casi solleDano Derso le prassi correnti. Una piccola antologia di esperienze cAe possano ispirare altri progetti, altri modi di interDenire nei processi di sDiluppo, a prescindere dalla potenza dei loro impatti, cAe in molti casi potrà essere apprezzata solo fra alcuni anni. Proprio i casi pih innoDatiDi e interessanti mostrano la complessità di questa sfida in una molteplicità di articolazioni, di problematicAe, di ostacoli da superare, di riscAi con i quali confrontarsi. Tra le #ondizioni Aer un Aossi:ile su##esso? #*Z si#uramente la #ondi-isione delle esAerienze? dei risultati e delle criticità, della cultura imprenditoriale e sua traduzione in una narratiDa cAe parli alla società ciDile affascinandola quanto a Disioni. Ferrara: J!%,$*!%&''"!+)*3* 3re sono le #ondizioni alla :ase di un*imArenditi-it0 #Te Ba Aerno nel mondo #ulturale e inner-a #on una rete di cooperazioni e rapporti il territorio Ferrarese. La crisi economica cAe rende inutile per gli operatori culturali la competizione per ottenere maggiori risorse pubblicAe, ormai inadeguate. Il terremoto del 2012? #Te muo-e la #ittadinanza a uno s#atto nell*imAegno e nell*imArenditi-it0o le amministrazioni locali capaci di ascoltare la Doce, i progetti e le Disioni dei cittadini e di mettere a disAosizione? se non risorse Binanziarie? luogTi? Aotenzialit0 e #ondizioni Aer lo s-iluAAo d*imAresa. L’Associazione Zrisù inaugura la prima ;"+-,)I #reati-a dell*;milia 7omagna? disAonendo dal 2012 di una eX #aserma dei Vigili del Euo#o di 4000 mW nel #entro di EerraraC l*assegnazione degli sAazi Z bandita, per un uso gratuito e temporaneo, a condizione cAe le imprese proDDedano alla ristrutturazione dei locali. Oggi gli spazi in corso di trasformazione ospitano aziende attiDe nell*editoria? nell*artigianato e nel design? nella modellazione 3P e nei ser-izi museali? nell*ar#Titettura e nella BotograBia? nella Arogettazione aeronauti#a e di droni. 5l#une di Wueste imprese si sono trasferite da altre città per intraprendere la loro aDDentura nello spazio Grish, e costruire un percorso di accelerazione della propria impresa. 9*5sso#iazione #ulturale Ferrara off, contribuisce alla ristrutturazione - sostenuta dal Comune di Ferrara - di uno spazio teatrale a ridosso delle mura. Pall*autunno 2013 Do##uAaK di #ontenuti #on le sue attiDità di spettacolo, di formazione e laboratorio culturale il nuoDo spazio, arriccAendo

168

l*oBBerta di sAetta#olo lo#ale e #oin-olgendo il Au::li#o nel sostegno delle di-erse attiDità in molti modi? i-i #omAreso l*in-ito a Aortare una sedia da #onBerire al nuo-o sAazio. 9*asso#iazione #ulturale Città della Cultura_Cultura della Città, fondata da arcAitetti ferraresi si #on#entra sugli DsAazi dormientiK nel #entro di Eerrara. Il Teatro Verdi, oggetto in passato di restauro non #on#luso e allo stato di #antiere? nell*o##asione di la-ori urgenti Aer la messa in si#urezza? -iene riAensato? d*intesa #on la <itt0? #ome sAazio da riaArire al Au::li#o? an#Te nella sua condizione di cantiere, per le parti messe in sicurezza, per restituire subito lo spazio alla città, per sAerimentare un uso Au::li#o e di sAetta#olo? da in-entare an#Te all*interno dei -in#oli #ogenti di uno sAazio non Binito? di un*,(&)"! "(&)-". Il su##esso dell*oAerazione di +),K%;#$%*$4, mostra come la partecipazione si possa esercitare sui processi di riappropriazione e non solo nelle inaugurazioni formali. Un simile percorso riguarda lo spazio del Mercato coperto, progettato da GioDanni MicAelucci, da restituire progressiDamente a spazio mercatale e di ricerca per le attiDità della filiera agroalimentare, attraDerso una paziente composizione degli interessi degli operatori e delle disAoni:ilit0 d*inter-ento. 9*insieme di Wueste atti-it0 e di altre esAerienze tra loro connesse in rete Aa focalizzato sull*imArenditi-it0 #ulturale e #reati-a an#Te le atti-it0 della Sipro, società di sDiluppo Locale, cAe Ta in #orso la maAAatura delle atti-it0 in Aro-in#ia? nell*intento di esAandere il #aso Eerrara al territorio circostante.! =&*-Z/,-*: a Ferrara X la riappropriazione di spazi non finiti, a patto di indiDiduare un percorso (ancAe -)" le normatiDe) cAe consenta di usare i luogAi e gli spazi, -alorizzando l*imAiego graduale di risorse s#arse. 9a riBinitura degli sAazi Au[ attendere e i processi Aossono essere Da:itatiK. P*altronde nessun luogo Z mai Binito. MA6E - Nova: '"!'&44&)&.."!%&'!`+,$a-&/(,)"$&,!MA6E Z un in#u:atore d*imAresa di moda e design sosteni:ile rimasto atti-o da gennaio 2011 a dicembre 2013. Voluto dal Comune di Sesto San GioDanni e gestito da ARCI 8 era inserito nel pih generale piano di riqualificazione delle aree el-industriali FalcK, doDe occupaDa una piccola parte del milione di mW disAoni:ili. Il :ando mette-a a disAosizione? in #omodato d*uso gratuito, i magazzini generali FalcK. Gli spazi doDe muoDere i primi passi, concessi a titolo gratuito e temporaneo a micro imprese, andaDano incontro a una logica di 3-")-! #( e contribuiDano a riDitalizzare un luogo dismesso. Analoga strategia per Nova, nell*immensa area industriale delle CeramicAe Vaccari a Santo Stefano di Magra, a ridosso del porto di La Spezia. Su iniziatiDa del Comune, il trasloco della biblioteca con alcune attiDità culturali e la concessione in uso gratuito e temporaneo di una piccola porzione dei capannoni a imprese culturali-creatiDe e della filiera alimentare intende innescare un processo <,--,/Z#( di occupazione e di restituzione di uso e di senso al luogo. Le dimensioni smisurate della fabbrica abbandonata rispetto agli insediamenti limitrofi impediscono un approccio tradizionale in termini immobiliari, secondo la sequenza acquisizione 8 progettazione - cantiere e nuoDi usi. Meglio allora iniziare, lasciare cAe la Ditalità e le imprese corrodano gli spazi abbandonati, cAe diDengano testa di ponte per una nuoDa domanda e una nuoDa capacità di occupare produttiDamente gli spazi. Non si pretende una soluzione immediata al Aro:lema? ma s*innes#a un Aro#esso #Te Aotre::e generare nuo-e Aotenzialit0 e nuoDe Disioni.

169

V-Farm: l"ori::onte de'!/&)+"-,!H-Farm X un incubatore cAe risponde alla domanda diffusa da parte di un robusto nucleo di aziende gi0 Aresenti sul territorio di D#on-ertirsiK alle Aossi:ilit0 oBBerte dal digitale e? allo stesso tempo, aiuta gli imprenditori in fase di 3-")-!#(, nella sede Aresso la tenuta <a* 3ron a 3re-iso. x-Farm, (la cui dimensione X sintetizzabile con pocAi indicatori^ un fatturato aggregato superiore ai 30mln di euro, 54 imprese, pih di 350 posti di laDoro e internazionalizzazione con nuoDe sedi a Seattle, Mumbai e Londra) supporta le nuoDe imprese per un periodo medio di 36 mesi offrendo logistica, consulenze, 3&&%!+"(*-"'. PuAli#e il -antaggioC da un lato l*integrazione orizzontale di un distretto locale di aziende attraDerso le possibilità di ricerca nel digitale (le aziende possono Aresentare ri#Tieste? esigenze? idee? #Te -engono studiate e ingegnerizzate ad x Earm)o dall*altro una dimensione potente di domanda aggregata cAe aiuta le 3-")-! #( a costruire una strategia pluriennale. Troppo spesso si dimentica cAe non X la nascita il momento pih critico delle nuoDe aziende, ma i primi anni di bilancio^ se la nascita Diene aiutata ancAe dagli enti pubblici, successiDamente i bandi, le gare e i concorsi ricAiedono anni di esperienza, Dolumi di fatturato pluriennali e condizioni tali da escludere a priori le 3-")-!#( nella maggior parte dei casi. PlabMarche: 4*,+")&!+,$!*'!("-)*/,$*,!9*iniziati-a nas#e all*interno del Pistretto <ulturale ;-oluto delle Rar#Te? da un Borte Aarternariato pubblico-Ari-ato? #on l*+niDersità in posizione di capofila, e si pone come obiettiDo iniziale la Dalorizzazione dei beni culturali attraDerso le tecnologie digitali, adottando metodologie ed esperienze cAe alcuni dei partner Aanno maturato a liDello internazionale nella produzione di DideogiocAi e di animazioni, tra i quali la società Rainboc, produttrice dei cartoon delle Uinl, distribuiti in tutto il mondo. Si tratta innanzitutto di digitalizzare il patrimonio e renderlo fruibile on-line, attraDerso una molteplicità di declinazioni, dal gioco, alla predisposizione di App alla ricostruzione 3D, a esperienze immersiDe, ma ancAe in due Aub installati nello Sferisterio e presso i luogTi 9eoAardiani tra #ui la <asa di =il-ia e in di-ersi luogTi? attra-erso l*utilizzo della realt0 aumentata. 9*originalit0 dell*aAAro##io alla -alorizzazione del Aatrimonio #ulturale? si AroAone di raggiungere e coinDolgere attiDamente diDersi -")4&- di pubblico^ dal turismo culturale alle gioDani generazioni, a partire da una forte innoDazione dello sguardo cAe il mondo del 4"/*$4 potrebbe rendere contagiosa, fino a coinDolgere appieno i beni cultuali e i musei. Favara Cultural farm: *//"4*$")&!$#,:*!/,%*!%*!(&$3")&6!"<*-")&!&!:*:&)&1 Si tratta di un Centro culturale e turistico Dotato alla contemporaneità, attorno al quale sta crescendo una piccola Comunità. Nasce per iniziatiDa di una coppia di professionisti, cAe nel Centro Storico di FaDara, a sei cAilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, Aa recuperato sette corti contigue di impianto arabo. Al suo interno, attiDità culturali e ricreatiDe, si susseguono a spazi per concerti ed eDenti. Il progetto interessa gli stessi luogAi della città doDe nel 2010 persero la Dita due sorelline a causa del crollo di un edificio ed X pensato come una forte risposta ciDile ai problemi del degrado e della sicurezza nei centri storici. In questo caso la cultura diDenta strumento nobile per la rigenerazione urbana e per la costruzione di identità e futuro della città. Il tema portante X il turismo sostenibile come matri#e di re#uAero degli sAazi stori#i ur:ani? attra-erso l*arte e lo s#am:io #ulturale. 9*esAerienza si AroAone di essere s#ala:ile ed esAorta:ileC a Rodi#a? grazie alla collaborazione con Farm, X nato OM Orfanotrofio Modica e sono state aDDiate numerose attiDità di consulenza e collaborazione con territori limitrofi o Diciniori.

170

Ex Fadda e Visioni Drbane^ +,3-)#*)&6!"<*-")&6!(")-&+*(")& ExFadda nas#e all*interno di 1ollenti =Airiti? il Arogramma Aer le Aoliti#Te gio-anili della 7egione Vuglia? #on l*o:iettiDo di creare una rete di interDenti strutturati e di laboratori urbani di ampio respiro, tali da motiDare la partecipazione dei gioDani alla Dita della comunità. ElFadda, un DeccAio stabilimento enologico in disuso a San Vito dei Normanni (nel Brindisino) Aa Dissuto una rifunzionalizzazione grazie alla progettazione partecipata. Attori sociali e tutti coloro cAe aDrebbero Dissuto quegli spazi sono stati ascoltati cosp da modulare il progetto sulla base delle loro esigenze, con la superDisione di arcAitetti-facilitatori per garantire la fattibilità tecnica e funzionale. Questa fase di ascolto X iniziata già durante il cantiere, considerando le attiDità di restauro come un corK in progress cAe si sDiluppa temporalmente, ancAe rispetto alle disponibilità di budget. ElFadda ricorre, infatti, al +),K%;#$%*$4, coinDolgendo il territorio (la donazione minima di 10 euro X alla portata di tutti) e dialoga con il mondo delle imprese, aprendosi a partnersAip e sponsorizzazioni. La programmazione delle attiDità e degli eDenti X cross-settoriale^ mercati a Dim0K? la:oratori artigianali? Aroduzioni audio-isi-e? #u#ina? #aBBetteria? 3#//&)! 3+0,,', teatro, concerti, noleggio bici, consulenze, ufficio stampa. 9*idea guida di Visioni Drbane X fare della cultura e della creatiDità uno strumento di sDiluppo territoriale, stimolando la partecipazione e la capacità di fare rete delle associazioni e degli operatori. Sin dagli esordi, la Regione Basilicata si X posta come garante del progetto ma Aa eDitato un*imAostazione -,(Z%,K$ #oin-olgendo il territorio nella s#elta degli sAazi e in un*atti-it0 di #o-progettazione, attraDerso K,)T30,( e attiDità di formazione preliminari. Si X Doluto dare spazio e -isi:ilit0 alle AroBessionalit0 e all*asso#iazionismo gi0 Aresenti? ma Ao#o in#lini a relazionarsi con il mer#ato e a Bare rete. 9*o::ietti-oC riBunzionalizzare sAazi in disuso e degradati? in#idere a li-ello sociale aprendo questi luogAi ai cittadini e facendone centri di aggregazione, a partire dalle decisioni sui loro usi futuri. Di casa in casa: +,'-*:")&!*'!K&';")& Vincitore del bando CAe Fare 2, - il Aremio nazionale Aer la #ultura Aromosso dall*5sso#iazione DoppioZero 8 Di casa in casa X la rete di Case di Quartiere torinesi nate per riqualificare gli spazi pubblici grazie alla collaborazione fra cittadini, Comune, istituzioni, fondazioni bancarie e imprese. Ogni Casa di Quartiere Aa la sua storia e le sue specificità, ma Duol essere innanzitutto uno spazio di aggregazione e coesione. I serDizi erogati spaziano dalle sale proDa agli spazi espositiDi, ai ristoranti, ai bar, al teatro, e ancora laboratori, ostelli, bagni pubblici, secondo le esigenze e le capacità presenti in ogni struttura. Il progetto di rete apre un confronto fra le diDerse esperienze, garantisce una solidità economi#a? raBBorza le singole esAerienze? Ba#ilita l*atti-it0 di ;#$%)"*3*$4 e la comunicazione, promuoDendo forme diffuse di K&';")& e di socialità. 9e esAerienze #itate sono a##umunate da al#uni Battori. Innanzitutto l*a##ento Aosto sui soggetti? sugli imprenditori? sugli utenti? sull*interazione Borte #on la so#iet0 #i-ile e sulla risAosta a una domanda, a Dolte cAiara, a -olte Ble:ile. 5n#Te Wuando Dle #oseK - gli edifici, i monumenti - sono elementi centrali del progetto, rappresentano sempre potenzialità, opportunità di un dialogo^ non X il loro restauro la domanda alla quale attribuire posticciamente qualcAe funzione, ma sono le condizioni di un gruppo di utenti e le Disioni di alcuni imprenditori il motore delle trasformazioni. E poi gli esiti^ si tratta di opere aperte, cAe doDranno dispiegare i loro effetti nel tempo. u il processo, #Te Z il -ero -alore dell*imAresa? sia #Te si tratti dell*aAAro##io 4"/*$4 al patrimonio, cAe d*interrogarsi sulle #ondizioni so#iali e #ulturali del K&';")&, o di aggredire un comprensorio

171

industriale in disuso? #on Ai##oli Aresidi d*atti-it0? leggeri e temAoranei? Ba#endo AroAria la logi#a della natura #Te ri#onWuista il #emento Aartendo da Ao#Ti #iuBBi d*er:a. <ultura e imAresa danno luogo a un dialogo con le persone, e pensano al patrimonio come una grande risorsa per immaginare il futuro. 3.4 La gestione strategica della cultura per un turismo “culturall6 centered”184 Di fronte alle sfide impegnatiDe cAe il comparto turistico si troDa ad affrontare in questi anni, prima fra tutte la globalizzazione delle mete e la maggiore diffusione di mezzi di trasporto a prezzi #omAetiti-i? il legame tra #ultura e turismo -a aAAroBondito Aer #aAire #ome gestire l*oBBerta culturale affincAR questa sia un forte attrattore di domanda turistica e come la cultura pug essere una competenza alla base del Dantaggio competitiDo degli attori della filiera turistica. La #omArensione di Wueste temati#Te #i Ta Aortato a s-iluAAare l*idea di un turismo D+#'-#)"''I!+&$-&)&%K e a #Tiarirne le #ondizioni di concreta attuazione. Il fatto cAe per il turista molta parte di cig cAe Aa Dalenza culturale abbia interesse, in alcuni casi ancAe prioritario, X tanto intuitiDo quanto eDidente nella realtà. Del resto, uno dei principali DArodottiK turisti#i sono le D#itt0 d*arteK? do-e il #uore dell*oBBerta Z aAAunto l*insieme di luogTi di rilieDo storico - artisti#o esistenti all*interno dell*area ur:ana. Ver altro -erso? il turismo D#ulturaleK X uno dei principali segmenti di domanda sul piano sia numerico cAe economico. Infine, basta ri#ordare #Te i Dgrand tourK del =ette#ento e ctto#ento erano -iaggi Binalizzati alla #onos#enza? a Disitare i luogAi per immergersi nella loro storia e cultura. Pis#utere ulteriormente dell*imAatto #Te l*oBBerta #ulturale di una destinazione Aa sulla domanda di Disitatori X, dunque, piuttosto superfluo. u inDece necessario riflettere su come gestire al meglio tale imAatto #on l*o:ietti-o di raBBorzare la #omAetiti-it0 di un #ontesto territoriale. VroArio la facilità con cui il patrimonio culturale pug attrarre Disitatori, infatti, Aa paradossalmente portato a trascurare le questioni gestionali, complice ancAe la resistenza di coloro cAe considerano un bene culturale come qualcosa cAe Dada soprattutto conserDato. La gestione del patrimonio culturale finalizzata a renderlo il principale attrattore turistico X prioritaria per il nostro Paese, considerato cAe X un ambito doDe siamo (ancora) tra i leader mondiali e cAe nei prossimi anni, la rapida crescita di benessere materiale nei Paesi emergenti genererà una sempre maggiore ricerca di prodotti e serDizi cAe soddisfino quello immateriale. SerDe, dunque, una gestione strategica del patrimonio culturale per massimizzare la sua capacità di generare oltre a Dalore sociale, ancAe Dalore economico, in particolare nel mercato turistico. Un ottimo esempio di gestione strategica di un D0#<K di Aroduzione #ulturale Z il Parco della Musica di Roma. Circa un milione di spettatori Aaganti all*anno Aer oltre 1200 Aroduzioni musi#ali e audio-isi-eo una #aAacità di autofinanziamento arriData in questi anni a circa il 70d, Dalore tra i pih alti tra le analogAe istituzioni in Europa. Il grande successo eDidenziato da questi numeri X determinato, oltre cAe dall*ele-ata Wualit0 artisti#a dell*oBBerta? AroArio dal fatto cAe il Parco della Musica Aa saputo attuare una strategia di DsistemaK. <onBigurandosi #ome un luogo di grande rilie-o ar#Titettoni#o e urbanistico, ottimamente attrezzato per generare serDizi culturali (e non solo), X sede di ben tre importanti istituzioni Aroduttri#i di tali ser-iziC l*5##ademia nazionale =.<e#ilia? la Eondazione

184 Realizzato in collaborazione con Matteo Caroli - crdinario di destione delle ImArese Aresso l*+ni-ersità Luiss Guido Carli.

172

DRusi#a Aer 7omaK e la Eondazione D<inema Aer 7omaK. 9a Wualit0 della struttura e l*e##ellenza della #aAa#it0 Arodutti-a Tanno reso il Var#o della Rusi#a? il Bul#ro dell*offerta musicale nella città di 7oma e? Wuindi? uno dei riBerimenti a li-ello nazionale. Il Var#o della Rusi#a Z un DsistemaK an#Te per gli attori istituzionali coinDolti nella sua proprietà e gestione. Tutti i principali soggetti pubblici del territorio (la Regione Lazio, il Comune di Roma, la CCIAA di Roma) sono presenti nella proprietà e negli organi di go-erno dei tre enti oAeranti all*interno del Var#o? insieme ai raAAresentanti delle forze economicAe del territorio e di alcuni tra i principali Gruppi economici italiani. Questo coinDolgimento garantisce (almeno potenzialmente) tre Dantaggi fondamentali. Considerato uno dei principali asset culturali del territorio dagli organi di goDerno, accede alle massime relazioni istituzionali, riuscendo a sDiluppare progetti e iniziatiDe con interlocutori di noteDole forza e#onomi#a. Inoltre? il DsistemaK Var#o della Rusi#a Z DaAertoK. 9*amAia e #res#ente diBBerenziazione dell*oBBerta #ulturale assi#ura un #oin-olgimento di un Au::li#o molto amAio ed eterogeneo. Quest*aAertura Aermette an#Te l*utilizzo degli sAazi e delle strutture del Var#o Aer maniBestazioni #ongressuali e Aer iniziati-e #ommer#iali. ;? non da ultimo? l*area Z di-enuta una sorta di grande piazza, frequentata annualmente da un numero di Disitatori stimato in circa 1,1 milioni185. Gestire un bene culturale in prospettiDa strategica significa laDorare su quattro fronti, con obiettiDi di medio termineC dall*analisi della domanda target e la #reazione di -alore Aer essa? al Aosizionamento dell*oBBerta e la deBinizione degli assetti organizzati-i e di Dgo-ernan#eK. Per quanto riguarda la domanda target, X necessario comprendere in modo approfondito le esigenze Arioritarie #Te i -ari segmenti intendono soddisBare attra-erso l*esAerienza #ulturale? ancAe cogliendo le differenze tra tali segmenti. Vanno comprese, ad esempio, le specificità dei Disitatori proDenienti da Paesi geograficamente e culturalmente lontani, in particolare relatiDamente ai significati cAe cercano e cAe possono cogliere nelle nostre offerte culturali (diDersi da quelli pih comuni tra i turisti italiani ed europei). Dei diDersi target Danno studiati ancAe i #omAortamenti di Da#WuistoK e attra-erso Wuali strumenti Z Aib eBBi#a#e #omuni#are loro determinati contenuti culturali. La seconda questione strategica riguarda come creare valore e farlo percepire alla domanda, in modo tale cAe questa sia disposta a pagare un prezzo adeguato per disporne. A tal fine, X ne#essario #Tiarire il Aerimetro dell*oBBerta #ulturale di una #erta destinazione. Non basta limitarsi (come spesso accade) alla semplice elencazione dei luogAi e delle strutture di interesse storico o artistico, noncAR delle iniziati-e a sBondo in -ario modo D#ulturaleK e Aotenzialmente interessanti ancAe per i turisti. u necessario re-interpretare gli asset e i prodotti di natura culturale come #omAonenti di un Dsistema generatore di valoreK? la #ui Borza #omAetiti-a diAende in Arimo luogo dalla Wualit0 #on #ui tali #omAonenti sono #onnesse e danno -ita ad un*oBBerta integrata? in grado di soddisBare esigenze #omAlesse. In una ArosAetti-a Dsistemi#aK (o? se si AreBeris#e? reti#olare)? i singoli :eni #ulturali esArimono il massimo -alore attra-erso la loro integrazione. 9*area etrusca dell’alto Lazio rappresenta, potenzialmente, un ottimo esempio a riguardo. I diDersi siti arcAeologici e i musei esistenti nelle cittadine di origine etrusca collocate nel raggio di alcune decine di cAilometri (Tarquinia, CerDetri, Vulci, Viterbo) potrebbero essere pensati e comunicati

185 =ono #onsiderati D-isitatoriK #oloro #Te si re#ano Aresso il Var#o della musi#a non ne#essariamente Aer assistere ad uno sAetta#olo a Aagamento? Bruendo? e-entualmente? dei ser-izi #ommer#iali (ristorazione? li:reria? e##.). ;* importante Are#isare #Te il numero di -isitatori indi#ato Z Brutto di una stima eseguita dalla Bondazione DRusi#a Aer 7omaK? sulla base di indicatori diDersi, ma non di una rileDazione statistica oggettiDa.

173

#ome un uni#o Dsistema di oBBertaK. 3ale sistema do-re::e essere arti#olato in un #ir#uito di luogTi/atti-it0 AredisAosto se#ondo #riteri signiBi#ati-i (an#Te semAli#emente? l*ottimizzazione degli spostamenti ricAiesti al Disitatore) e strutturato in un biglietto integrato cAe incentiDa il turista a #omAiere tale #ir#uito. 9*estensione del sistema di oBBerta andre::e Aoi diBBerenziata in Bunzione dei diDersi target di mercato. Ad esempio, per i Disitatori proDenienti dai Paesi geograficamente pih lontani e particolarmente interessati alla storia e all*arte delle anti#Te AoAolazioni della terra? doDrebbe essere geograficamente pih ampia, comprendendo le aree etruscAe della Toscana. La proposta di Dalore riDolta alla domanda turistica deDe cogliere gli elementi cAe, per un Derso, massimizzano l*esAerienza #ulturale in sg? e Aer l*altro? rendono tale esAerienza Aib signiBi#ati-a di altre oBBerte nella stessa destinazione turisti#a. <on riBerimento all*esAerienza -issuta dal turista? il Dalore offerto dal patrimonio culturale pug deriDare da uno o pih dei seguenti cinque elementi (con i primi quattro cAe influenzano il quinto)^ unicità, sistematicità, qualità della fruizione, innoDatiDità, e aAArendimento. 9* unicità oBBre al -isitatore un*esAerienza non riAeti:ile altro-e e #onsiderata Aarte DBondamentaleK del suo #aAitale #ulturale. Peri-a da Wuei :eni di altissimo -alore stori#o? artisti#o? generalmente D#ulturaleK? #omunemente ritenuti di assoluto rilie-o uni-ersale. Il -alore in termini di sistematicità si maniBesta in-e#e nell*amAiezza e #omAletezza dell*esAerienza risAetto ad un certa tematica culturale. u determinato dalla misura in cui il patrimonio culturale si configura come un sistema reticolare e dalla qualità ed estensione delle connessioni tra le sue componenti. +n*adeguata integrazione materiale (logisti#a)e immateriale (#on#ettuale) rende l*esAerienza Aib #omAleta e Ba-oris#e l*aAAroBondimento dei #ontenuti #ulturali. 9a sistemati#it0 Z essenziale Aer quei patrimoni culturali cAe non contano su beni capaci di generare da soli un -alore di Duni#it0K186. Ver altro? l*uni#it0 Au[ essere #reata AroArio attra-erso l*integrazione di determinati :eni #Te? messi in rete, acquisiscono motiDi di interesse cAe singolarmente187 non a-re::ero. +n*altra componente di Dalore X la qualità complessi-a delle strutture #oin-olte nell*oBBerta #ulturale e dei serDizi direttamente e indirettamente ad essa connessi. Dipende ancAe da un insieme di fattori D#ollateraliK #Te inBluenzano? a -olte in modo #onsistente? la soddisBazione del Bruitore188 e incide sul :enessere del -isitatore e sull*intensit0 dell*aAArendimento e il li-ello #omAlessi-o di soddisBazione. +n*ulteriore componente da considerare Z l*innovatività dell*oBBerta? attra-erso #ui si rendono disponibili strumenti (Aardcare e softcare) cAe facilitano la fruizione dei contenuti del Aatrimonio #ulturale? rendendoli Aib attratti-i. 9*inno-azione Au[ an#Te riguardare la generazione di prodotti o i serDizi realizzati all*interno del :ene #ulturale? ma an#Te la #reazione di legami tra i contenuti culturali e altri interessi del turista e, infine, il miglior coinDolgimento del turista nelle -arie Basi della -a#anza (Arima? durante? doAo) e dell*esAerienza #ulturale. <on l*apprendimento ci si riBeris#e all*insieme dei #ontenuti dell*esAerienza ri#er#ata dal turista culturale. La qualità e

186 Si osserDa cAe X Dero ancAe il reciproco. Nei patrimoni culturali con una componente di unicità X piuttosto complicato #reare -alore in termini di Dsistemati#it0K? #onsiderato #Te :uona Aarte della domanda tende a #on#entrare la AroAria attenzione sul :ene #ulturale Duni#oK? tras#urando altre #omAonenti della rete ineDitabilmente meno significatiDe. 187 Y la ragione Aer #ui nel turismo #ulturale Tanno note-ole su##esso i D#ir#uitiKC #ollegamenti di :eni di uno stesso genere e di rilieDo culturale ancAe solo discreto, cAe, proprio per la connessione creata, assumono grande interesse. Alcuni tra i numerosi esempi^ i castelli di Ludcig (BaDiera) o quelli della Loira le Dille Denete. 188 Alcuni tra gli aspetti pih eDidenti^ la gestione dei flussi di Disitatori al sito culturale di grande ricAiamo per minimizzare i disagi legati alle #odeo l*organizzazione di na-ette Aer il trasAorto dei -isitatori nei siti di maggiore interesse nel #aso di :eni #ulturali DdisAersiK #ome ad esemAio una -asta area ar#Teologi#ao l*oBBerta di ser-izi alla Aersona nel #aso di luogTi disagiati

174

quantità di cig cAe si riesce ad apprendere sono fattori fondamentali per il Dalore percepito189. Unicità, qualità della fruizione, sistematicità e innoDatiDità sono elementi di Dalore in sR, ma ai fini della massimizzazione del Dalore offerto dal patrimonio culturale X molto importante attiDare meccanismi attraDerso cui queste quattro componenti agiscono in modo positiDo sull*aAArendimento oBBerto. La gestione strategica della cultura rafforza inoltre il posizionamento competitiDo del territorio oDe essa Aa le sue manifestazioni. La cultura Aa una forza di caratterizzazione molto forte. Numerosi sono gli esempi di città piuttosto piccole e altrimenti meno note cAe Aanno guadagnato notorietà addirittura internazionale grazie a maniBestazioni #ulturali :en DtargettizzateK e Bortemente integrate con il sistema di offerta turistica del proprio territorio. Pesaro X una di queste^ con il Rossini Opera Festival? giunto Wuest*anno alla trenta#inWuesima edizione? attrae un Au::li#o internazionale, generando un moltiplicatore della spesa stimato190 in un Dalore pari a sette. Parallelamente al festi-al? Z atti-a da molti anni l*Da##ademia 7ossinianaK #Te attrae nella #ittadina mar#Tigiana #entinaia di gio-ani artisti del D:el #antoK AroDenienti da tutti i Paesi del mondo. Un altro caso significatiDo X Martina Franca, doDe il Festival della Talle d’Itria Denne inaugurato nel 1975, epoca in cui la Puglia era molto lontana dal successo turistico cAe la caratterizza oggi. Questa manifestazione, cAe fin dai primi anni puntg ad attrarre un pubblico nazionale ed estero, Aa Arogressi-amente raAAresentato una #omAonente imAortante dell*oBBerta turisti#a del territorio? stimolando al tempo stesso il rafforzamento delle altre principali componenti di tale offerta. E ancora^ Modena, Carpi e Sassuolo, molto note per le produzioni manifatturiere, Aanno guadagnato in pocAi anni uno spazio significatiDo ancAe nel turismo culturale grazie al Fetivalfilosofia. Questo eDento rappresenta un ottimo esempio di integrazione territoriale e istituzionale, oltre cAe di #olla:orazione tra soggetti Au::li#i e Ari-ati. 9*iniziati-a Z inBatti gestita da un #onsorzio #ostituito da Fondazione San Carlo e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, oltre cAe alle amministrazioni dei tre Comuni coinDolti. In pih, beneficia ancAe del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, della CCIAA di Modena e della Confindustria modenese. Le grandi installazioni artistiche site specific sono un altro strumento potenzialmente molto eBBi#a#e Aer DAosizionareK e rendere turisti#amente attratti-o un luogo? da una Aiazza ur:ana? altrimenti anonima, ad aree geograficAe ancAe isolate. Un esempio significatiDo, per quanto estremo, X [0&!'*40-&$*$4 ;*&'%? realizzata nel 1977 dall*artista Ualter de Maria nel deserto del Nec ReXi#o? su #ommissione della Pia 5rt Eoundation. 9*oAera #onsiste in 400 Aali di a##iaio Aiantati uniBormemente in un*area di #ir#a 1?6 im2, per agire da parafulmini in una zona del deserto completamente isolata e doDe sono Aiuttosto BreWuenti -iolenti temAorali #on Bulmini. 9*oAera Ta caratterizzato e reso in un certo modo attrattiDo un contesto geografico letteralmente sperduto e priDo di qualsiasi identità. Ha ancAe attiDato un flusso turistico^ a debita distanza dal campo di pali sono predisposti dei bungaloc per ospitare Disitatori, al prezzo medio di 200 dollari a notte. Per esAressa -olont0 dell*artista? non Aossono essere Aresenti Aib di sei Aersone #ontemAoraneamente e il Aeriodo DBa-ore-oleK Aer assistere allo sAetta#olo Z di soli sei mesi l*anno. Vur essendo i Blussi di -isitatori intrinse#amente molto limitati? il #aso rimane molto indi#ati-o di Wuanto l*arte Aossa impattare come attrattore turistico di un contesto geografico. 189 +tile Are#isare #Te il termine DaAArendimentoK Z Wui usato #on un signiBi#ato amAio? non limitato allo s-iluAAo di conoscenze specificAe, ma esteso, a tutte le esperienze cognitiDe quali ad esempio, il godimento estetico, la riflessione psicologica, la memoria storica. 190 Cfr. Calcagnini G., Cesaroni F.M. (2012) Il Rossini Opera Festi-al nell*e#onomia Aesarese Dipartimento di Economia, Società, Politicak UniDersità di Urbino

175

PercAX la gestione strategica del patrimonio culturale agisca da attrattore turistico, in Italia il suo attuale sistema di go-erno -a AroBondamente modiBi#ato. 5 riguardo? gran Aarte dell*attenzione Z focalizzata sulla questione della priDatizzazione. Oltre alla difficoltà di prestarsi a facili contrapposizioni ideologicAe, le questioni fondamentali sono altre^ in primis, la semplificazione amministratiDa e la gestione del patrimonio culturale con criteri imprenditoriali, tenuto conto cAe questi sono propri ancAe di soggetti non interessati solo a massimizzare il profitto indiDiduale. La riduzione dei soggetti con autorità sui beni culturali e delle normatiDe Dincolanti la loro utilizzazione X condizione del tutto necessaria (ancAe se non sufficiente) per integrare i Dari asset in un DsistemaK di oBBerta #ulturale orientato a #reare -alore Aer i di-ersi target. 5ltrettanto imAortante Z la gestione DimArenditorialeK dei :eni #ulturali? ossia una gestione orientata a -alorizzare al massimo l*imAatto degli asset disAoni:ili sulla #omAetiti-it0 nel mercato turistico e ad utilizzare in modo eBBi#iente le risorse. In Wuesto senso? l*imAresa Dso#ialeK Z Aarti#olarmente adatta ad interpretare questo ruolo, unendo competenze e cultura gestionali di tipo appunto imprenditoriale ad obiettiDi di massimizzazione del ritorno economico, prima di tutto per la comunità nel suo insieme. Oltre cAe come attrattore turistico, la cultura 8 nelle sue Darie manifestazioni 8 deDe ancAe rappresentare una competenza (+"("<*'*-I) su cui almeno una parte degli attori della filiera turistica pug basare il proprio Dantaggio competitiDo. Nella teoria e pratica manageriale X ormai ampiamente consolidata la conDinzione cAe esista una forte connessione tra vantaggio competitivo, creatività e cultura^ la creatiDità costituisce una risorsa immateriale essenziale per raggiungere e rinnoDare una posizione di successo. Essa X fortemente basata sulla elaborazione di contenuti culturali191. 9a #omAetiti-it0 di un*imAresa diAende? dunWue? dalla sua #reati-it0 e? a monte, dalla rileDanza dei contenuti culturali di cui dispone e cAe X in grado di metabolizzare al suo interno. Un numero crescente di aziende, in ambiti di business diDersi, Aa creato strutture specializzate, spesso nella forma di fondazioni, con la missione di promuoDere la creati-it0 e l*arte nel AroArio territorio e an#Te all*interno dell*azienda stessa. 9a Fondazione Ermanno Casoli, creata e Binanziata da un*imAortante imAresa italiana leader internazionale nel #omAarto dell*arredo Z un eccellente esempio a riguardo. Come esplicitato nel suo sito, essa opera sulla base della #on-inzione #Te Dla Aresenza dell*arte nei luogTi di la-oro migliori l*am:iente aziendale e #ontri:uis#a ad uno s#am:io dialetti#o tra mondo dell*arte e della Aroduzione industrialeK. La connessione tra cultura, creatiDità e competitiDità Dale in qualunque settore, non solo nelle cosp dette Dindustrie #reati-eK. ruindi? an#Te nel turismo.!In questo ambito, pug riguardare le persone impegnate nel settore, le strutture turisticAe e i serDizi destinati al turista. Gli addetti al turismo doDrebbero aDere una preparazione e sensibilità culturale proporzionalmente eleDate. Non si tratta solo delle competenze tecnicAe per sDolgere al meglio le normali funzioni professionali, ma alla conoscenza (ancAe fortemente basata sull*esAerienza Aersonale) relati-a ai #ontenuti #ulturali signiBi#ati-i del territorio di aAAartenenza e rile-anti nella Wualit0 #omAlessi-a dell*esAerienza Dissuta dal turista. Persone dotate di questa conoscenza (e orientate a condiDiderla con il Disitatore) sono e##ellenti testimoni -i-enti dello DsAiritoK dei luogTi #Te il turista -isita? dei Arodotti #on #ui entra in contatto e magari acquista, delle attiDità cAe sDolge durante la sua Dacanza. La cultura deDe permeare ancAe le strutture turistiche, in primo luogo quelle ricettiDe, cAe doDrebbero offrire

191 Sulla relazione tra cultura e creatiDità, si Deda tra gli altri il rapporto preparato da fEA 8 European Affairs per la <ommissione euroAea? direzione generale Aer l*edu#azione e la #ulturaC D3Te imAa#t oB #ulture on #reati-itFK? 2009. 5ltri laDori su questo tema^ GuetzKoc, 2002k Tusa, 2003k Negus f. 8 PicKering M., 2004k Baudrillard e., 2005k Sennet R., 2006.

176

ambienti e atmosfere in grado di esprimere contenuti culturali. Concepire e gestire una struttura turistica come Deicolo di trasmissione di contenuti culturali X ancAe funzionale alla differenziazione dell*oBBerta? essenziale Aer raggiungere un -antaggio #omAetiti-o? Wuando non Z Aossi:ile o non si -uole #omAetere #on strutture di grandi dimensioni e Bortemente standardizzazione. I DrelaisK realizzati #on restauri D#onser-ati-iK nei Aalazzi stori#i nel centro di medie e piccole città sono un esemAio noto di strutture ri#etti-e o-e l*osAite :eneBi#ia di un*immersione naturale nella storia e nelle tradizioni del D:uon -i-ereK del territorio #Te sta -isitando. dli al:ergTi #Te arri##Tis#ono i propri interni con opere o installazioni di arte sono un altro esempio abbastanza diffuso. Esempi #Te e-idenziano l*imAortanza? ma an#Te la #omAlessit0? del #ostruire oBBerte non standardizzate e sottolineano #ome l*alto li-ello #ulturale del Aersonale de::a riguardare ancAe cAi gestisce le strutture albergAiere. Vale la pena citare almeno il sistema della ristorazione come altro fondamentale ambito doDe, per ragioni facilmente intuibili, le strutture deDono rappresentare sR stesse come luogAi di diffusione della cultura del proprio territorio e delle sue produzioni, in particolare, in questo caso, di quelle agroalimentari. Oltre alle persone e alle strutture, la cultura deDe rappresentare una risorsa cAiaDe ancAe nei servizi al turista, cioX in quella componente dell*oBBerta #Te Aib direttamente determina la natura e la Wualit0 dell*esAerienza #Te esso -i-e durante la -a#anza. 9a Arogettazione e l*erogazione di tali ser-izi do-re::e essere guidata dall*o:ietti-o di Ba-orire an#Te l*arri##Timento del Aatrimonio di #onoscenze del Disitatore. I serDizi turisti#i do-re::ero stimolare il Aib Aossi:ile l*interazione del -isitatore #on gli elementi #Te gli offrono opportunità di apprendimento. Un esempio orami diffuso a riguardo sono le iniziatiDe cAe creano occasioni di incontro e scambio tra il turista e le persone del luogo. AncAe se nella pratica riscAiano di essere situazioni artefatte e a sfondo soprattutto commerciale, sono una modalità almeno potenzialmente molto efficace per offrire contenuti culturali non superficiali. Ver altro? Wuella turisti#a Z una delle esAerienze do-e l*integrazione di stimoli di natura di-ersa? notoriamente Bondamentale Aer l*aAArendimento? Z Aotenzialmente Aib intensa. cAAortunit0 Aiuttosto e-identi in tal senso sono i Arodotti D-a#anza atti-aK nella montagna esti-a? #Te unis#ono diDertimento, benessere fisico e occasioni per imparare cose diDerse^ la pratica di attiDità sportiDe outdoor? le #aratteristi#Te sAe#iBi#Te dell*am:iente e il modo di interagire Aositi-amente #on esso. Un altro esempio signiBi#ati-o si Ta nel turismo religioso? do-e l*esAerienza sAirituale Au[ essere Ba#ilmente integrata #on un aAArendimento in -ari am:itiC Wuello della storia e dell*ar#Titettura del luogo sacro e del contesto territoriale doDe esso X localizzatok quello dei protagonisti e delle loro oAere rile-anti (an#T*esse in #amAi di-ersi? letterario? artisti#o? s#ientiBi#o? e##.)o Wuello delle popolazioni e del folKlore, in particolare legato agli aspetti religiosi. La cultura pug e deDe essere al centro dello sDiluAAo dell*industria turisti#a del nostro Vaese. 9*oBBerta #ulturale - intesa come insieme di patrimonio storico-artistico, strutture di produzione culturale, grandi eDenti, prodotti e serDizi di natura culturale - deDe essere considerata la risorsa cAiaDe su cui costruire lo sDiluppo competitiDo del turismo italiano, in particolare nei mercati internazionali. Una risorsa cAe caratterizza il sistema di offerta turistica di tutte le nostre destinazione a due liDelli^ come attrattore della domanda e come competenza distintiDa degli attori cAe compongono la filiera del turismo. In questo senso, X opportuno cAe il sistema di offerta turistica del nostro Paese sia culturally centered. Rendere la cultura il motore centrale del nostro sistema turistico non X solo una grande opportunitàk X ancAe una necessità. Come il mercato dei Diaggi X diDenuto ormai quasi globale, sono enormemente aumentate le destinazioni cAe competono su tale mercato. Rispetto a dieci o Denti anni fa il nostro Paese Aa fortemente perso

177

quota di mercato, e non solo percAR sono arriDati nuoDi grandi concorrenti, dato cAe siamo indietreggiati ancAe rispetto a Spagna o Francia. In questi ultimi anni, poi, la nostra capacità di crescere sui mercati internazionali X stata relatiDamente modesta e, con pocAe eccezioni, non siamo riusciti a sfruttare al meglio il grande dinamismo della domanda turistica globale. In deBiniti-a? il nostro modello di oBBerta si sta ri-elando inadatto sia sul Aiano Dmi#roK di sistema delle imArese? #Te Dma#roK di inBrastrutture e asset territoriali. u dunque eDidente e urgente la necessità di un cambiamento radicale, di una strategia nuoDa e coraggiosa. La cultura deDe essere il perno di tale strategia an#Te Aer#Tg Z un am:ito? Borse l*uni#o? do-e a::iamo una massa #riti#a noteDolissima, probabilmente superiore a quella di qualsiasi altro Paese, e la massa critica X una #ondizione Dsine Wua nonK Aer #omAetere nei mer#ati glo:ali? an#Te nel turismo. 3utta-ia? Aer sDolgere concretamente una funzione trainante del nostro turismo, l*oBBerta #ulturale de-e essere gestita con criteri imprenditoriali, con la conDinzione cAe la sua missione sociale, non preclude affatto la sua capacità di rafforzare la competitiDità del territorio e la creazione di Dalore economico. Un approccio di questo genere ricAiede profonde innoDazioni nel sistema di goDerno dei beni culturali, nella direzione della semplificazione amministratiDa e della liberalizzazione. Necessita il superamento di atteggiamenti conserDatori e di DeccAie ideologie. DeDe poter beneficiare del coinDolgimento di nuoDe forze finanziarie e moderne competenze manageriali e a--antaggiarsi dell*aAAorto di soggetti Ari-ati? soArattutto se :en organizzati e orientati alla massimizzazione del risultato sociale, prima cAe del profitto indiDiduale. CAi si occupa di queste problematicAe sa cAe la sfida pih complessa X proprio realizzare questi cambiamenti (il cAe comprende ancAe troDare le persone in grado di guidarli), ma si rende ancAe perfettamente conto della sua urgenza. u importante cAe questo senso di necessità preDalga sulle in#ertezze semAre insite nell*inno-azione e #Te la #onsaAe-olezza di Wuanto inadeguato sia lo status quo superi la prudenza dettata dalle difficoltà presenti nel percorrere strade nuoDe.

178

APPENDICE

179

PERIMETRO DELLE ATTITITA’ ECONOMICHE DEL SISTEMA PRODUTTITO DELLA CULTURA

Settori Sottosettori Codice Ateco 2007

Descrizione attività

Industrie culturali

Film, Dideo, radio-tD

59110 AttiDità di produzione cinematografica, di Dideo e di programmi teleDisiDi

59120 AttiDità di post-produzione cinematografica, di Dideo e di programmi teleDisiDi

26400 Fabbricazione di appareccAi per la riproduzione e registrazione del suono e delle immagini

60200 Programmazione e trasmissioni teleDisiDe

59140 AttiDità di proiezione cinematografica

26702 Fabbricazione di appareccAiature fotograficAe e cinematograficAe

59130 AttiDità di distribuzione cinematografica, di Dideo e di programmi teleDisiDi

60100 Trasmissioni radiofonicAe

VideogiocAi e softcare

62010 Produzione di softcare non connesso allMedizione

62020 Consulenza nel settore delle tecnologie dellMinformatica

62090 Altre attiDità dei serDizi connessi alle tecnologie dellMinformatica

58210 Edizione di giocAi per computer

32401 Fabbricazione di giocAi (inclusi i giocAi elettronici)

Musica

59202 Edizione di musica stampata

59201 Edizione di registrazioni sonore

18200 Riproduzione di supporti registrati

59203 Studi di registrazione sonora

Libri e stampa

74202 Laboratori fotografici per lo sDiluppo e la stampa

90030 Creazioni artisticAe e letterarie

18120 Altra stampa

47610 Commercio al dettaglio di libri nuoDi in esercizi specializzati

18130 LaDorazioni preliminari alla stampa e ai media

58140 Edizione di riDiste e periodici

58110 Edizione di libri

180

58130 Edizione di quotidiani

17230 Fabbricazione di prodotti cartotecnici

63910 AttiDità delle agenzie di stampa

18110 Stampa di giornali

18140 Legatoria e serDizi connessi

58190 Altre attiDità editoriali

82992 Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riDiste

Industrie creatiDe

ArcAitettura

71110 AttiDità degli studi di arcAitettura

71121 AttiDità degli studi di ingegneria

71122 SerDizi di progettazione di ingegneria integrata

Comunicazione e branding

70210 PubblicAe relazioni e comunicazione

73110 Agenzie pubblicitarie

73120 AttiDità delle concessionarie e degli altri intermediari di serDizi pubblicitari

Design

74101 AttiDità di design di moda e design industriale

74102 AttiDità dei disegnatori grafici

74103 AttiDità dei disegnatori tecnici

74109 Altre attiDità di design

Produzione di beni e serDizi creatiDe driDenx

56101 Ristorazione con somministrazionek ristorazione connessa alle aziende agricole

10730 Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei e simili

11022 Produzione di Dino spumante e altri Dini speciali

11010 Distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici

11021 Produzione di Dini da taDola e D.q.p.r.d.

31091 Fabbricazione di mobili per arredo domestico

95240 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamentok laboratori di tappezzeria

16294 Laboratori di corniciai

23410 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali

23702 LaDorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, laDori in mosaico

181

15110 Preparazione e concia del cuoio e pellek preparazione e tintura di pellicce

23199 Fabbricazione di altri prodotti in Detro (inclusa la Detreria tecnica)

32122 LaDorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale

32121 Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o riDestiti di metalli preziosi

32200 Fabbricazione di strumenti musicali (incluse parti e accessori)

13991 Fabbricazione di ricami

13992 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti

31095 Finitura di mobili

25993 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli

23192 LaDorazione di Detro a mano e a soffio artistico

15120 Fabbricazione di articoli da Diaggio, borse e simili, pelletteria e selleria

14132 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno

30120 Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportiDe

31093 Fabbricazione di poltrone e diDani

31011 Fabbricazione di sedie e poltrone per ufficio e negozi

32402 Fabbricazione di giocattoli (inclusi i tricicli e gli strumenti musicali giocattolo)

31092 Fabbricazione di sedie e sedili (esclusi quelli per aeromobili, autoDeicoli, naDi, treni, ufficio e negozi)

31020 Fabbricazione di mobili per cucina

26520 Fabbricazione di orologi

31099 Fabbricazione di altri mobili (inclusi quelli per arredo esterno)

31094 Fabbricazione di parti e accessori di mobili

25121 Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici

Performing arts e arti

DisiDe

Rappresentazioni artisticAe, intrattenimento, conDegni e fiere

90010 Rappresentazioni artisticAe

93299 Altre attiDità di intrattenimento e di diDertimento nca

182

90020 AttiDità di supporto alle rappresentazioni artisticAe

93210 ParcAi di diDertimento e parcAi tematici

90040 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artisticAe

82300 Organizzazione di conDegni e fiere

Patrimonio storico-artistico

Musei, bibliotecAe, arcAiDi e gestione di luogAi e monumenti storici

91020 AttiDità di musei

91030 Gestione di luogAi e monumenti storici e attrazioni simili

91010 AttiDità di bibliotecAe ed arcAiDi

x Per queste attiDità economicAe sono state considerate le imprese artigiane e le imprese non artigiane esportatrici.

ELENCO DELLE FIZURE PROFESSIONALI RICONDUCIBILI AL CORE DELLE ATTITITA’ DELLE INDUSTRIE DEL SISTEMA PRODDTTIVO CDLTDRALE SECONDO LA CLASSIFICAMIONE ISTAT CP2011

Codici categorie

Figure professionali

1123 Direttori degli uffici scolastici territoriali, soDrintendenti al patrimonio culturale nazionale ed equiparati 1142 Dirigenti di associazioni umanitarie, culturali, scientificAe e sportiDe di interesse nazionale o soDranazionale

1219 Impren. e amm. di grandi aziende priDate nei serDizi di istruzione, sanità, ass. sociale, att. artisticAe, sportiDe, di intratt. e diDertimento

1229 Direttori e dirigenti generali di aziende nel settore delle attiDità artisticAe, sportiDe, di intrattenimento e di diDertimento

1234 Direttori e dirigenti del dipartimento comunicazione, pubblicità e pubblicAe relazioni

1319 Impren. e resp. di piccole aziende nei serDizi di istruz., formaz., ricerca, sanità, ass. sociale, att. artisticAe, sportiDe, di intratt. e diDertimento

2114 Analisti e progettisti di softcare 2115 Progettisti e amministratori di sistemi 2214 Ingegneri elettronici e in telecomunicazioni 2216 Ingegneri ciDili e professioni assimilate 2217 Ingegneri industriali e gestionali 2221 ArcAitetti, pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conserDazione del territorio 2515 Specialisti nei rapporti con il mercato 2516 Specialisti nelle pubblicAe relazioni, dellMimmagine e simili 2534 Specialisti in scienze storicAe, artisticAe, politicAe e filosoficAe 2541 Scrittori e professioni assimilate 2542 Giornalisti 2543 Interpreti e traduttori a liDello eleDato 2544 Linguisti e filologi 2545 ArcAiDisti, bibliotecari, conserDatori di musei e professioni assimilate 2551 Pittori, scultori, disegnatori e restauratori di beni culturali 2552 Registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi 2553 Coreografi e ballerini 2554 Compositori, musicisti e cantanti 2555 Artisti delle forme di cultura popolare, di Darietà e acrobati 2561 Specialisti in discipline religiose e teologicAe 2613 Docenti uniDersitari in scienze ingegneristicAe e dellMarcAitettura 2614 Docenti uniDersitari in scienze dellManticAità, filologico-letterarie e storico-artisticAe 2615 Docenti uniDersitari in scienze storicAe, filosoficAe, pedagogicAe e psicologicAe

183

2623 Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze ingegneristicAe e dellMarcAitettura 2624 Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dellManticAità, filologico-letterarie e storico-artisticAe 2625 Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze storicAe, filosoficAe, pedagogicAe e psicologicAe 2655 Insegnanti di discipline artisticAe e letterarie 3121 Tecnici programmatori 3123 Tecnici ceb 3125 Tecnici gestori di reti e di sistemi telematici 3126 Tecnici per la trasmissione radio-teleDisiDa e per le telecomunicazioni 3132 Tecnici metallurgico-minerari e della ceramica 3137 Disegnatori industriali e professioni assimilate 3153 Tecnici della produzione manifatturiera 3154 Tecnici della produzione e preparazione alimentare 3171 Fotografi e professioni assimilate 3172 Operatori di appareccAi per la ripresa e la produzione audio-Dideo 3313 Tecnici del trasferimento e del trattamento delle informazioni 3314 Corrispondenti in lingue estere e professioni assimilate 3334 Tecnici della Dendita e della distribuzione 3335 Tecnici del marKeting 3336 Tecnici della pubblicità e delle pubblicAe relazioni 3344 Agenti di pubblicità 3347 Agenti e rappresentanti di artisti ed atleti 3412 3e#ni#i dell*organizzazione di fiere, conDegni ed eDenti culturali 3423 Istruttori di tecnicAe in campo artistico 3431 Annunciatori e presentatori della radio, della teleDisione e di altri spettacoli 3432 3e#ni#i dell*organizzazione della Aroduzione radiotele-isi-a? #inematografica e teatrale 3433 Intrattenitori 3441 Grafici, disegnatori e allestitori di scena 3442 Tecnici dei musei, delle bibliotecAe e professioni assimilate 3443 Veriti? stimatori d*arte e AroBessioni assimilate 3444 Tecnici restauratori 4121 Addetti alla Dideoscrittura, dattilografi, stenografi e professioni assimilate 4421 Addetti ad arcAiDi, scAedari e professioni assimilate 4422 Addetti a bibliotecAe e professioni assimilate 5133 Vetrinisti e professioni assimilate 5221 CuocAi in albergAi e ristoranti 5411 Maestri di arti e mestieri 5421 Esercenti di cinema, teatri e attiDità sportiDe e ricreatiDe 6112 Tagliatori di pietre, scalpellini e marmisti 6123 Carpentieri e falegnami nellMedilizia (esclusi i parcAettisti) 6135 Vetrai 6141 Pittori, stuccatori, laccatori e decoratori 6221 Fabbri, lingottai e operatori di presse per forgiare 6237 Verniciatori artigianali ed industriali 6243 Riparatori di appareccAi radio, teleDisiDi e assimilati 6244 Installatori e riparatori di apparati di telecomunicazione 6246 Installatori, manutentori e riparatori di appareccAiature informaticAe 6313 Artigiani ed operai addetti alla costruzione, al montaggio e allMaccordatura di strumenti musicali 6314 Addetti alla costruzione e riparazione di orologi 6316 Orafi, gioiellieri e professioni assimilate 6321 Vasai e professioni assimilate (prodotti in ceramica ed abrasiDi) 6322 Soffiatori, modellatori, tagliatori, molatori e leDigatori di Detro 6323 Incisori ed acquafortisti su Detro 6324 Pittori e decoratori su Detro e ceramica 6331 Artigiani delle laDorazioni artisticAe del legno e di materiali assimilati 6332 Artigiani delle laDorazioni artisticAe a mano di tessili, cuoio e simili 6341 Operatori delle attiDità poligraficAe di pre-stampa 6342 Stampatori offset e alla rotatiDa 6343 Zincografi, stereotipisti ed elettrotipisti

184

6344 Artigiani incisori, acquafortisti, serigrafisti e professioni assimilate 6345 Rilegatori e professioni assimilate 6412 Agricoltori e operai agricoli specializzati di coltiDazioni legnose agrarie (Dite, oliDo, agrumi e alberi da frutta) 6512 Panettieri e pastai artigianali 6514 Degustatori e classificatori di prodotti alimentari e di beDande

6521 Artigiani ed operai specializzati del trattamento del legno (curDature a Dapore, stagionatura artificiale, trattamenti cAimici)

6522 Falegnami ed attrezzisti di maccAine per la laDorazione del legno 6523 Impagliatori, cestai, spazzolai, sugAerai e professioni assimilate 6532 Tessitori e maglieristi a mano e su telai manuali 6533 Sarti e tagliatori artigianali, modellisti e cappellai 6534 Pellicciai, modellatori di pellicceria e professioni assimilate 6535 BiancAeristi, ricamatori a mano e professioni assimilate 6541 Conciatori di pelli e di pellicce 6542 Artigiani ed operai specializzati delle calzature ed assimilati 6543 Valigiai, borsettieri e professioni assimilate (ancAe su articoli di similpelle e stoffa) 6551 MaccAinisti ed attrezzisti di scena

7131 Conduttori di impianti per dosare, miscelare ed impastare materiali per la produzione del Detro, della ceramica e dei laterizi

7132 Conduttori di forni e di altri impianti per la laDorazione del Detro 7133 Conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta 7143 Operatori di impianti per la fabbricazione della carta 7181 Conduttori di mulini e impastatrici 7221 Finitori, operai dei riDestimenti metallici, della galDanoplastica e assimilati 7222 Operai addetti a maccAinari per la fabbricazione di prodotti fotografici (film, pellicole e assimilati) 7241 Operai addetti a maccAinari in impianti per la produzione in serie di mobili e di articoli in legno 7251 Conduttori di maccAinari per tipografia e stampa su carta e cartone 7252 Conduttori di maccAinari per la fabbricazione di prodotti in carta e cartone 7253 Conduttori di maccAinari per rilegatura di libri e assimilati 7261 Operai addetti a maccAinari per la filatura e la bobinatura 7262 Operai addetti a telai meccanici per la tessitura e la maglieria 7263 Operai addetti a maccAinari industriali per confezioni di abbigliamento in stoffa e assimilati 7264 Operai addetti a maccAinari per il trattamento di filati e tessuti industriali 7265 Operai addetti a maccAinari per la stampa dei tessuti 7266 Addetti a maccAinari industriali per la preparazione e produzione in serie di articoli in pelli e pellicce 7267 Addetti a maccAinari per la produzione in serie di calzature 7269 Altri operai addetti a maccAinari dellMindustria tessile, delle confezioni ed assimilati 7273 Assemblatori e cablatori di appareccAiature elettronicAe e di telecomunicazioni 7275 Assemblatori in serie di articoli in legno e in materiali assimilati

7323 Conduttori di maccAinari industriali per la laDorazione dei cereali e delle spezie e per prodotti a base di cereali (pasta e assimilati)

7328 Vinificatori industriali, birrai ed operai addetti a maccAinari per la preparazione di liquori e beDande analcolicAe e gassate

8211 Personale non qualificato nei serDizi ricreatiDi e culturali

185

6raduatoria delle province italiane per incidenza del valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale sul totale economia

Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % 1 Arezzo 9,0 38 Brescia 5,0 75 Prato 3,9 2 Pordenone 7,9 39 Perugia 5,0 76 Trieste 3,9 3 Pesaro e Urbino 7,9 40 Parma 4,9 77 Terni 3,9 4 Vicenza 7,7 41 Forlp-Cesena 4,9 78 Gorizia 3,9 5 TreDiso 7,6 42 Lecce 4,8 79 Carbonia-Iglesias 3,9 6 Roma 7,5 43 Rimini 4,8 80 Valle dMAosta 3,8 7 Macerata 7,3 44 Ascoli Piceno 4,7 81 Caserta 3,8 8 Milano 7,0 45 Fermo 4,7 82 Cagliari 3,8 9 Como 6,9 46 Verbano-Cusio-Ossola 4,7 83 Enna 3,7

10 Pisa 6,8 47 Bari 4,6 84 Ferrara 3,7 11 Verona 6,6 48 Piacenza 4,6 85 Catania 3,7 12 Firenze 6,5 49 Salerno 4,6 86 Messina 3,7 13 NoDara 6,3 50 LMAquila 4,5 87 Grosseto 3,6 14 Ancona 6,3 51 Bolzano/Bozen 4,5 88 Frosinone 3,6 15 Lecco 6,1 52 Campobasso 4,5 89 Latina 3,5 16 BeneDento 6,1 53 Modena 4,5 90 GenoDa 3,5 17 Bergamo 6,0 54 RoDigo 4,5 91 Imperia 3,5 18 ADellino 6,0 55 Sondrio 4,5 92 Trapani 3,5 19 PadoDa 5,9 56 Venezia 4,4 93 SaDona 3,4 20 Cuneo 5,9 57 Bologna 4,4 94 Palermo 3,3 21 Torino 5,8 58 Vibo Valentia 4,4 95 Reggio di Calabria 3,2 22 Alessandria 5,8 59 Cosenza 4,4 96 Catanzaro 3,2 23 Udine 5,8 60 Siena 4,3 97 Barletta-Andria-Trani 3,2 24 Monza-Brianza 5,6 61 Pescara 4,3 98 Agrigento 3,2 25 Varese 5,6 62 Belluno 4,3 99 Foggia 3,1 26 Medio Campidano 5,5 63 Biella 4,2 100 Ragusa 3,1 27 Oristano 5,5 64 Nuoro 4,2 101 Crotone 3,0 28 Lodi 5,4 65 Napoli 4,2 102 Massa-Carrara 3,0 29 Matera 5,4 66 Reggio nellMEmilia 4,2 103 Caltanissetta 3,0 30 PaDia 5,3 67 Ogliastra 4,2 104 Siracusa 3,0 31 Cremona 5,3 68 Potenza 4,1 105 Brindisi 2,9 32 Asti 5,2 69 Pistoia 4,1 106 LiDorno 2,8 33 Rieti 5,2 70 RaDenna 4,0 107 Taranto 2,7 34 Trento 5,2 71 CAieti 4,0 108 Sassari 2,7 35 Vercelli 5,1 72 Lucca 4,0 109 Olbia-Tempio 2,7 36 Viterbo 5,1 73 MantoDa 4,0 110 La Spezia 2,6 37 Teramo 5,1 74 Isernia 3,9 ITALIA 5,4

Fonte^ elaborazione su dati Unioncamere

186

6raduatoria delle province italiane per incidenza dellhoccupazione del Sistema Produttivo Culturale sul totale economia

Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % 1 Arezzo 10,4 38 Lecce 5,4 75 Messina 4,5 2 Pesaro e Urbino 9,1 39 Oristano 5,4 76 Brescia 4,5 3 TreDiso 8,9 40 Pistoia 5,4 77 Catania 4,5 4 Vicenza 8,9 41 Ascoli Piceno 5,4 78 CAieti 4,4 5 Pordenone 8,6 42 Bologna 5,4 79 Terni 4,4 6 Pisa 8,1 43 Campobasso 5,4 80 RaDenna 4,4 7 Firenze 8,1 44 Rieti 5,2 81 Gorizia 4,4 8 Macerata 8,0 45 Asti 5,2 82 Agrigento 4,3 9 Como 7,8 46 Bolzano/Bozen 5,1 83 Napoli 4,3

10 Milano 7,6 47 Ogliastra 5,1 84 GenoDa 4,3 11 Monza-Brianza 7,2 48 Viterbo 5,1 85 Imperia 4,2 12 Verona 7,1 49 Verbano-Cusio-Ossola 5,1 86 Palermo 4,2 13 Roma 7,1 50 Venezia 5,1 87 Belluno 4,2 14 Torino 6,6 51 Trieste 5,0 88 Carbonia-Iglesias 4,1 15 ADellino 6,6 52 Cremona 5,0 89 MantoDa 4,1 16 Matera 6,6 53 LMAquila 5,0 90 Grosseto 4,1 17 PadoDa 6,5 54 Fermo 5,0 91 RoDigo 4,0 18 Udine 6,5 55 Potenza 4,9 92 Barletta-Andria-Trani 3,9 19 Ancona 6,3 56 Vibo Valentia 4,9 93 Ferrara 3,9 20 Lecco 6,1 57 Cosenza 4,9 94 Olbia-Tempio 3,9 21 Rimini 6,1 58 Isernia 4,9 95 Catanzaro 3,8 22 Valle dMAosta 5,9 59 Pescara 4,9 96 Crotone 3,7 23 NoDara 5,9 60 Nuoro 4,9 97 Siracusa 3,7 24 Eorl�-Cesena 5,9 61 Piacenza 4,8 98 Ragusa 3,7 25 Teramo 5,9 62 PaDia 4,8 99 Reggio di Calabria 3,6 26 Bergamo 5,8 63 Sondrio 4,7 100 Caserta 3,6 27 Alessandria 5,8 64 SaDona 4,7 101 Frosinone 3,6 28 Bari 5,8 65 Vercelli 4,7 102 Sassari 3,6 29 Cuneo 5,8 66 Trapani 4,7 103 Latina 3,4 30 Trento 5,7 67 Medio Campidano 4,7 104 Brindisi 3,4 31 Lodi 5,6 68 Salerno 4,6 105 Caltanissetta 3,4 32 Prato 5,6 69 Biella 4,6 106 Foggia 3,4 33 Siena 5,5 70 Cagliari 4,6 107 Massa-Carrara 3,4 34 Parma 5,5 71 Reggio nellMEmilia 4,6 108 La Spezia 3,3 35 Varese 5,5 72 Lucca 4,6 109 LiDorno 3,1 36 Perugia 5,4 73 Enna 4,6 110 Taranto 2,9 37 BeneDento 5,4 74 Modena 4,5 ITALIA 5,8

Fonte^ elaborazione su dati Unioncamere

187

6raduatoria delle province italiane per incidenza delle imprese del Sistema Produttivo Culturale sul totale economia

Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % Pos. Province Yuota % 1 Firenze 11,8 38 Perugia 7,0 75 Prato 5,7 2 Milano 10,9 39 Rimini 7,0 76 Siracusa 5,7 3 Monza-Brianza 10,3 40 Terni 7,0 77 Latina 5,6 4 Arezzo 10,1 41 Macerata 7,0 78 Campobasso 5,6 5 Como 10,0 42 Brescia 7,0 79 Rieti 5,6 6 Roma 9,7 43 Siena 7,0 80 Vercelli 5,6 7 Pisa 9,6 44 Palermo 7,0 81 Vibo Valentia 5,5 8 Lecco 9,0 45 Lucca 6,9 82 Matera 5,5 9 Trieste 8,9 46 ADellino 6,9 83 Cuneo 5,5

10 Bologna 8,7 47 PaDia 6,8 84 CAieti 5,5 11 LMAquila 8,4 48 Pistoia 6,8 85 Reggio di Calabria 5,5 12 Vicenza 8,4 49 Ascoli Piceno 6,8 86 Imperia 5,4 13 Udine 8,2 50 Bolzano/Bozen 6,6 87 Ferrara 5,3 14 GenoDa 8,2 51 Lodi 6,6 88 Taranto 5,3 15 PadoDa 8,1 52 Isernia 6,6 89 Asti 5,3 16 Cagliari 8,1 53 Catanzaro 6,5 90 Nuoro 5,3 17 Venezia 8,0 54 Gorizia 6,5 91 Carbonia-Iglesias 5,2 18 Torino 8,0 55 Messina 6,5 92 BeneDento 5,2 19 Ancona 7,9 56 La Spezia 6,4 93 Biella 5,1 20 Pordenone 7,8 57 Verbano-Cusio-Ossola 6,4 94 Enna 5,1 21 Varese 7,8 58 Cosenza 6,4 95 Ragusa 5,1 22 Pesaro e Urbino 7,7 59 RaDenna 6,4 96 Barletta-Andria-Trani 5,0 23 Verona 7,7 60 Piacenza 6,3 97 Olbia-Tempio 5,0 24 Aosta 7,5 61 Potenza 6,3 98 Oristano 5,0 25 Belluno 7,5 62 Napoli 6,2 99 MantoDa 4,9 26 Pescara 7,5 63 Sondrio 6,2 100 Brindisi 4,9 27 Trento 7,5 64 Salerno 6,1 101 Viterbo 4,8 28 TreDiso 7,5 65 Modena 6,1 102 Caltanissetta 4,8 29 Forlp-Cesena 7,3 66 Catania 6,0 103 Trapani 4,8 30 Lecce 7,3 67 Massa-Carrara 6,0 104 RoDigo 4,7 31 Parma 7,2 68 SaDona 5,9 105 Crotone 4,7 32 NoDara 7,2 69 LiDorno 5,9 106 Agrigento 4,6 33 Bergamo 7,2 70 Ogliastra 5,9 107 Grosseto 4,5 34 Alessandria 7,2 71 Reggio nellMEmilia 5,8 108 Caserta 4,5 35 Bari 7,1 72 Sassari 5,8 109 Foggia 4,4 36 Teramo 7,1 73 Fermo 5,7 110 Medio Campidano 4,4 37 Cremona 7,0 74 Frosinone 5,7 ITALIA 7,3

Fonte^ elaborazione su dati Unioncamere

188

POSTFAMIONE

Pietro Marcolini

X33&33,)&!L#'-#)"!&!N*'"$+*,!@&4*,$&!C")+0&

189

Dna collaborazione che si rinnova. Il Rapporto S:mbola - +nion#amere di Wuest*anno Aa il pregio di approfondire ulteriormente alcuni filoni di analisi già aDDiati nelle passate edizioni, puntualizzando il crescente contributo cAe le industrie culturali e creatiDe apportano allo sforzo di uscire in forme nuoDe dalla crisi. Infatti, X proprio in questi mesi cAe le ricadute economicAe e soprattutto sociali si stanno a#uendo? Aur in Aresenza dell*intensiBi#arsi di elementi di riAresa? #Te restano tutta-ia discontinui e timidi. <ome semAre? l*analisi oBBerta dal 7aAAorto DIo sono #ulturaK esArime #onsiderazioni Bortemente :asate su indicatori statistici aggiornati, spesso originali, cAe consentono un raffronto a liDello internazionale, europeo e nazionale. Ancor pih, la lettura intelligente dei dati a liDello regionale (e addirittura proDinciale su alcuni indicatori) consente di seguire nel tempo gli effetti quantitatiDi cAe i Dari sentieri di sDiluppo intrapresi dai territori stanno producendo. In altri termini, si sta costruendo una Dera e propria serie storica dei dati del Rapporto, fonte informatiDa per molti Dersi unica su un settore, quello culturale, cAe sempre pih le politicAe di sDiluppo -,#-! +,#)- assumono come %)*:&) della società della conoscenza^ si pensi alle politicAe di matrice europea nella prospettiDa della programmazione 2014-2020, al Quadro Strategico fazionale e alla stessa Arogrammazione regionale. 9*inno-azione di Bondo di tali aAAro##i risiede AroArio nell*integrazione delle Aoliti#Te culturali nel pih Dasto contesto delle politicAe di sDiluppo, in particolare economico. La (")-$&)30*( tra Fondazione S:mbola e Regione MarcAe si X creata alcuni anni fa proprio su una #oin#idenza ArosAetti#aC da un lato l*intuizione di =Fm:ola di rideBinire un settore produttiDo fatto di #ultura? #reati-it0? maniBattura #ulturale? e di indi-iduarne le Aotenzialit0 di #res#ita? dall*altro una regione come le MarcAe, territorio esemplare per il paesaggio, i beni culturali, ma ancAe per la migliore tradizione manifatturiera italiana, cAe sembra una dimostrazione ain -i-o* del Bondamento di Wuella -isione. 3ale #oin#idenza Z stata Bin da su:ito suBBragata dai dati dell*analisi s-olta da =Fm:ola e #i[ Ta tro-ato ulteriore #onBerma nell*a--io da Aarte della 7egione di una politica culturale ad ampio spettro, incardinata sulla razionalizzazione, efficientamento e qualificazione della spesa storica, sulla contaminazione della cultura con i settori eltra-culturali e sulla sperimentazione di uno sDiluppo locale a traino culturale. Tutto cig era il segno di un punto di Dista comune sulla realtà economica e culturale e di un possibile laDoro di sWuadra #Te? in eBBetti? #*Z stato e #ontinua ad esser#i #on l*o:ietti-o di Aromuo-ere ed aggiornare il dibattito sulle nuoDe politi#Te #ulturali e d*in-estire #on#retamente sul Buturo dei territori e del Vaese. Dna ricerca che premia le Marche. Seguendo la tipizzazione del sistema produttiDo culturale delineato dal Rapporto, X utile sottolineare il ruolo cAe giocano le imprese del sistema produttiDo culturale nelle MarcAe^ i dati 2013 e-idenziano #ir#a 12.700 imArese (2?9% del totale nazionale)? #on l*ulteriore #aratteristi#a della forte presenza femminile sul totale delle imprese culturali (17,4d, subito sotto al Dalore toscano di 17,5d). Pih in generale, la cultura rappresenta una dimensione peculiare per le attiDità produttiDe marcAigiane, soprattutto con riferimento alle industrie creatiDe (cAe rappresentano i tre quarti del totale, pih del Dalore medio nazionale) e in Wuest*am:ito l*artigianato Aesa Aer oltre il 30%. Il Dalore aggiunto del sistema produttiDo culturale nelle MarcAe supera i 2,3 miliardi di euro, raAAresentando il 3?1% del totale nazionale e una Wuota del 6?5% sul totale dell*e#onomia regionale. =i tratta del secondo Dalore regionale a liDello italiano, pih eleDato del Dalore medio del Centro, la circoscrizione con la maggiore rileDanza, e in cui regioni come il Lazio raggiungono il 6,8d per la presenza d*imAortanti strutture a -alenza nazionale? #ome ad esemAio la 75I. Ra l*eBBetto #al#olato dal 7aAAorto sul -ersante dell*o##uAazione nelle Rar#Te Z an#ora suAeriore? #on oltre 50 mila unit0? una Wuota del 3?6% sul totale nazionale e un*in#idenza di :en il 7?1% sul totale regionale. Inoltre? s#endendo #on l*analisi al liDello

190

proDinciale, emergono le due proDince di Pesaro-Urbino e di Macerata fra le prime dieci sia per il Dalore aggiunto #Te Aer l*o##uAazione. Il 7aAAorto Aresenta Aoi una imAortante Bo#alizzazione sull*&h(,)-!culturale nelle regioni italiane, in linea #on altre letture re#enti #Te Aure indagano l*eBBetto sulla :ilan#ia #ommer#iale #on l*estero della #ultura come autentico fattore di sDiluppo. Secondo il recentissimo rapporto Confindustria 8 Vrometeia D;sAortare la dol#e -ita 2014K? la #ultura -a #onsiderata un motore di sDiluppo a tutti gli effetti. Il ministro FrancescAini, al momento del suo insediamento? Ta deBinito il Ri15<3 #ome DArimo ministero e#onomi#oK e Ta iniziato a dare seguito a questa impostazione con le recenti misure contenute nel decreto n.83/2014. CAe la cultura sia fattore di sDiluppo X soprattutto Dero se si guarda alle esportazioni dei prodotti del made in Ital:^ cig cAe i mercati (e ancor pih quelli in rapida espansione) cercano X il contenuto culturale di un oggetto. Sempre pih -engono ri#Tiesti oggetti D:elli e :en Batti (11E)K? Wuindi non ne#essariamente di lusso? ma di grande attrattiDità commerciale. 5 li-ello nazionale il 7aAAorto =Fm:ola 2014 e-idenzia #ome l*&h(,)-!2013 del sistema produttiDo culturale sia cresciuto del 5?5%? molto Aib del deludente andamento #omAlessi-o dell*e#onomia (-0,1d). In questo contesto le MarcAe si confermano al quarto posto nel 2013, come lo erano state nel 2009, fra le regioni italiane Aer la AroAensione all*&h(,)- culturale, con un ulteriore rafforzamento (si passa infatti dal 3,4d al 4,2d). A liDello proDinciale, si segnala la prosecuzione della crescita della proDincia di Macerata, cAe passa dal 17t al 12t posto in classifica. +na #onsiderazione Aib aAAroBondita merita? in-e#e? l*ulteriore elemento presentato dal Rapporto, relatiDo alla specializzazione culturale delle esportazioni delle regioni italiane, in cui le MarcAe rispetto al 2009 perdono relatiDamente terreno, passando dal quarto al quinto posto, mentre la media italiana si innalza lieDemente^ se la qualità e la specializzazione sono lo strumento per competere sullo scenario mondiale, occorre interrogarsi su una relatiDa de-specializzazione in atto cAe, unita alla riduzione della base produttiDa prodotta dalla crisi, pug indurre a qualcAe preoccupazione. Infine, sempre pih Diene eDidenziato come il turismo culturale sia capace di attiDare flussi di turisti e soArattutto generare una sAesa suAeriore e WualiBi#ata. 9*in#idenza Aer#entuale del turismo #ulturale a liDello nazionale X in crescita, soprattutto grazie agli stranieri. Di fronte alle grandi e potenti località di forte attrazione polare, quali Roma, Firenze, Venezia e Napoli, le MarcAe giocano la carta dei tanti centri minori disseminati sul territorio^ ritmi lenti e Deloci, borgAi storici e museo diffuso, qualità della Dita e dell*am:iente? enogastronomia? distretti industriali e Aaesaggio. In Wuesto si e-idenzia la s#elta #ru#iale? ancAe da parte della Regione, di puntare su canali di comunicazione innoDatiDi quali *$-&)$&- ed i 3,+*"'!$&-K,)T, cui soprattutto gli stranieri si affidano nella programmazione delle scelte di soggiorno. felle Rar#Te la sAesa turisti#a atti-ata dall*industria #ulturale Z Aari a 888 milioni di euro? #on una incidenza del 3,3d sul totale nazionale e soprattutto una rileDanza del 49,8d sul totale della spesa turistica, il -alore Aib alto a li-ello nazionale. fel 2013? inBatti? il -alore medio della sAesa atti-ata dall*industria culturale si X fermata al 36,5d a liDello italiano. Investire sul nesso cultura-economia-territorio. Con una idea cAiara di cultura come traiettoria di sDiluppo integrati-a? nuo-a ed aggiunti-a risAetto al #omAlesso dell*e#onomia regionale? e sulla :ase dei dati della ricerca S:mbola ed Unioncamere, cAe fin dal 2011 confermano la Docazione e la specializzazione regionale in questa direzione, la Regione MarcAe Aa aDDiato con energia politicAe trasDersali in ambito culturale, a Dalere sia su fondi aggiuntiDi e supplementari (FESR, FEASR, APQ politicAe gioDanili, fondi trasferiti) cAe su Bondi regionali (an#Te intersettoriali) Aer lo s-iluAAo territoriale a :ase #ulturale nell*am:ito del Pistretto <ulturale ;-oluto delle Rar#Te. cltre al AroBilarsi di un :ilan#io DallargatoK della #ultura? la s#elta Aib

191

innoDatiDa, quella del DCE, Aa riguardato un programma regionale di 4,8 milioni di euro per lo sDiluppo a :ase #ulturale e l*o##uAazione? #Te Ta mo:ilitato sul territorio Wuasi il triAlo delle risorse di #oBinanziamento pubblico-priDato. Dopo un lungo percorso di maturazione, il programma X entrato in pieno nella fase di realizzazione, con una serie di passaggi amministratiDi cAe Aanno consentito di indiDiduare ed aDDiare 13 progetti territoriali, con capofila pubblici, un cofinanziamento di almeno il 60d delle risorse, un totale di circa 300 partner coinDolti, tra i quali oltre 100 imprese culturali, creatiDe e della cosiddetta manifattura culturale. Nello stesso tempo la Regione Aa aDDiato ulteriori 4 progetti a titolarità regionale, finalizzati a strutturare la filiera dello spettacolo dal DiDo e del cinema, a sDiluppare una pratica esemplare di accoglienza turistica nella città di Urbino, una delle capitali del Rinascimento italiano, a conferire a tutti i progetti del sistema distrettuale una dinami#a internazionale in Aarti#olare nell*ambito della Macroregione adriatico-ionica. 5 Wuesto Aunto Z Aossi:ile tra##iare un Arimo :ilan#io dell*esAerienza in #orso? #Te do-r0 #omunWue #omAiersi Aienamente nell*ar#o del Arossimo :iennio? #on l*o:ietti-o da un lato di assi#urare lo s-iluAAo di filiere essenziali Aer la strutturazione di un distretto #ulturale regionale e dall*altro di generare nuo-e praticAe e modelli sperimentali di contaminazione e incrocio tra impresa culturale, creatiDa e tradizionale. =e l*am:izione Z Wuella di dare Borma ad una realt0 Arodutti-a di #ui s*intuis#e la Aotenzialit0 di #res#ita? un Arimo elemento #onsiste nello s-iluAAare l*imAresa #ulturale se#ondo #anoni di Bunzionamento aziendale #Te ne garantis#ano l*eBBi#ienza senza snaturarne le Binalit0 so#iali. Votr0 sem:rare :anale? ma l*imAresa culturale fatica a rispeccAiarsi nel concetto di impresa, riscAiando non di rado ancAe di traDisare le ragioni pih intime del Dalore cultura. InnoDare organizzatiDamente il nucleo centrale della impresa culturale X già un risultato importante, riuscire a farlo in aggregazioni complesse e funzionalmente efficienti X una operazione ad alto Dalore aggiunto. 5n#Te Aer l*imAresa #reati-a? sosAesa tra Aroduzione #ulturale e #ir#uito della domanda industriale? esiste un problema di connotazione e di identit0 #Te tro-a nel P<; Rar#Te l*am:ito di sAerimentazione di possibili soluzioni innoDatiDe e risposte. InBine? la maniBattura si aAre all*isAirazione #ulturale e #reati-a? a#Wuisendo? ma an#Te #edendo? -alore in uno scambio pih paritario e proficuo. 9*inter-ento regionale del P<; Rar#Te si #aratterizza Aer l*ele-ato grado di #omAlessit0? e non Au[ essere letto come mero e tradizionale strumento finanziario di contribuzione pubblica, senza cAe se ne riduca la grande potenzialità di innesco di nuoDe dinamicAe economicAe. Tra le 100 imprese coinDolte si enumerano, a titolo esemplificatiDo, aziende affermate a liDello internazionale come Poltrona Frau, Rainboc, Cariaggi, Fondazione Casoli, ma ancAe un sistema di gioDani imprenditori culturali e creatiDi, di piccole imprese innoDatiDe, di 3-")-! #( cAe manifestano una grande Ditalità. 9*o:ietti-o Z ne#essariamente Wuello della #reazione di un #ontesto? un*atmosBera? una #ondizione ambientale cAe consenta alle dinamicAe innescate di proseguire nel tempo con un sufficiente grado di sosteni:ilit0. ;* la s#ommessa di un*intelligenza artiBi#iale? #Te Au[ WualiBi#are le Rar#Te #ome 3/")-!'"$%!&!3/")-!+,//#$*-I. Non ci nascondiamo le criticità riscontrate in sede di aDDio dei progetti, cAe rappresentano tuttaDia an#T*esse uno straordinario Aatrimonio esAerienzialeC le diBBi#olt0 in#ontrate nella gestione da Aarte degli enti pubblici, cAe si dibattono tra la drastica riduzione di risorse, il Patto di stabilità, il disegno di riforma delle ProDince, quello annunciato delle Camere di Commercio e la pih ampia reDisione del Titolo V della Costituzione.

192

3utta-ia? AroArio ora iniziano a Aresentarsi i Arimi aaBBioramenti*? segnali emergenti di Bermento di atti-it0C nas#e nell*omonimo Arogetto la VlaFmar#Te srl? Arima 3(*$! ,;;! dell*+ni-ersit0 di Ra#erata? soggetto e#onomi#o #ostituito dall*5teneo e da altre 12 aziende Ari-ate? allo s#oAo di s-iluAAare la Biliera dei ser-izi e della produzione legata alla comunicazione e alla Dalorizzazione dei beni culturali attraDerso il linguaggio del gioco. fell*am:ito del Arogetto 1ar#o cBBi#ina <reati-a Z in atto il Aassaggio della gestione del 1ar#o Pu#ale di Urbania, monumentale edificio del QV secolo e '"$%/")T del territorio, alla Comunità montana capofila del progetto, ed X stato emanato l*a--iso Au::li#o Aer attrarre sul territorio ed in Wuesto #ontenitore #ulturale gioDani talenti al serDizio delle comunità locali. fell*am:ito del Arogetto <reatti-it0 della Vro-in#ia di Vesaro e +r:ino Z stato emanato il :ando Aer 14 borse laDoro per lo sDiluppo di attiDità proprie nel settore della cultura e della creatiDità. Si tratta solo di alcuni esempi di attiDità estrapolate tra le iniziatiDe imprenditoriali e culturali cAe si intrecciano in questo momento sullo scenario regionale. Le opportunità della nuova programmazione europea 2014-2020. La Disione del DCE MarcAe affonda, quindi, le radici nella pih ampia scommessa programmatica di legislatura cAe la Regione Aa fatto in linea con le aperture non estemporanee cAe ancAe autoreDoli istituzioni del /"*$3-)&"/ economico, come l*c<=; e la 1an#a d*Italia? Tanno inaugurato e #Te la nuo-a Arogrammazione euroAea Ta in Aarte re#eAito a -alere sui Bondi strutturali Aer il Aeriodo 2014/2020. In essa l*imAresa #ulturale e #reati-a? la -alorizzazione di nuo-e idee imArenditoriali? la Aromozione dell*autoimArenditorialit0? ma an#Te l*inno-azione te#nologi#a pih sofisticata al serDizio della conserDazione e della fruizione, costituiscono elementi trasDersali di programmazione degli interDenti. Teoricamente, la cultura appare collocata al Dertice delle priorità politicAe europee, non solo in quanto generatrice di riccAezza, ma soprattutto per il contributo in creatiDità, inclusione sociale ed istruzione cAe pug apportare, e di recente le politicAe della UE Aanno eDidenziato un cambio di rotta in questo ambito, attribuendo al settore culturale e creatiDo un ruolo progressiDamente pih importante, per cui i nessi tra cultura, creatiDità ed altri settori produttiDi tradizionali sono stati posti in eDidenza e giudicati di Dalenza strategica nei processi di sDiluppo e innoDazione e di riqualificazione di territori e città. fonostante la -isione Aoliti#a a::ia ri#onos#iuto l*in#idenza e#onomi#a della #ultura e della #reati-it0? nel #on#reto dei Arogrammi l*ela:orazione Z sem:rata restare in un Arimo momento #onBinata all*am:ito del Arogramma D;uroAa <reati-aK? raAAresentazione #on#reta e imAortante di una nuo-a #on#ezione e perimetrazione del sistema produttiDo culturale, non penetrando in modo adeguato a liDello di regolamenti all*interno degli strumenti delle Aoliti#Te di #oesione #Te disAongono di una Wuota :en Aib #onsistente del Bilancio europeo. Il ruolo delle nostre 5mministrazioni #entrali e delle 7egioni nel negoziato #on l*+; Z stato essenziale ai Bini del ri#onos#imento della Bunzione #Te i Bondi strutturali Tanno s-olto e Aossono s-olgere nell*a--io di politicAe e progetti a faDore della creatiDità e della cultura con una maggiore focalizzazione sui temi del patrimonio culturale, del turismo, della riqualificazione urbana al serDizio dello sDiluppo economico. Attualmente, X importante interpretare la cultura come fattore di innoDazione non tecnologica per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiDa. In sintonia con il dibattito promosso a Dari liDelli dalla stessa imArenditoria WualiBi#ata an#Te in o##asione di Wuesta edizione del 7aAAorto DIo sono <ulturaK? la #ultura come leDa trasDersale di sDiluppo economico, fattore di innoDazione ancAe non tecnologica e di #omAetiti-it0 territoriale? am:ito d*elezione di nuoDa occupazione gioDanile e qualificata, X presente nella

193

programmazione regionale delle MarcAe con un ruolo ben definito e radicato nella dimensione urbana e territoriale dello sDiluppo locale. 9a deBinizione d*inno-azione risulta amAliata nei programmi e nelle strategie di sDiluppo regionale, in modo tale da poter inserire azioni cAiaDe di innoDazione di prodotto, processo, serDizio e organizzatiDa in ambito culturale e creatiDo, sostenendo e Dalorizzando la +),33! ;&)-*'*."-*,$ tra produzione creatiDa e manifatturiero di qualità. La programmazione regionale per lo sviluppo locale. Gli inDestimenti per lo sDiluppo locale nei programmi operatiDi regionali, la cui dotazione finanziaria nel settennio per le MarcAe ammonta complessiDamente a circa 1,5 miliardi (inclusi il Fondo di SDiluppo e Coesione, cAe sarà perg orientato preDalentemente alle infrastrutture, e la i,#-0! S#")"$-&&)? saranno attuati mediante Arogetti territoriali d*inno-azione tecnologica e non tecnologica nel settore della cultura e della creatiDità, sDiluppo di nuoDe reti di imprese e filiere capaci di generare e promuoDere ancAe su nuoDi mercati prodotti e serDizi innoDatiDi. AncAe se tecnicamente la Regione MarcAe non si X impegnata in una programmazione plurifondo, sono tenuti fortemente in considerazione gli elementi di sinergia tra i diDersi fondi per garantirne un utilizzo tempestiDo ed efficacek strumenti come gli ITI (InterDenti Territoriali Integrati) e i PIL (Programmi Integrati Locali) Danno proprio in questa direzione. fell*am:ito del Eondo ;uroAeo di =-iluAAo 7egionale (E;=7) la 7egione Ta ri#onos#iuto all*"33&-!culturale una Bunzione essenziale allo s-iluAAo del territorio? inserendo la Are-isione d*inter-enti a sostegno della ricerca nel settore della diagnostica del restauro e della realtà aumentata, in connessione con il sistema uniDersitario e con le imprese cAe operano nel settore, ma ancAe interDenti per lo sfruttamento di nuoDe idee imprenditoriali culturali e creatiDe. Va in questa direzione il rapporto costruito con il CNR e finalizzato ad un accordo di programma tra Regione-CNR-MiBACT, cAe includa ancAe il sistema uniDersitario regionale, Aer lo s-iluAAo di ser-izi e inBrastrutture nel #amAo dell*_&)*-"4&!>+*&$+&. Essenziale sarà ancAe lo sDiluppo di progetti #oerenti #on l*5genda Pigitale regionale? attra-erso la strutturazione di AiattaBorme a:ilitanti Aer nuoDi serDizi a cittadini e imprese. Gli interDenti sul patrimonio non potranno essere disgiunti da una attenta Dalutazione della sostenibilità economica e gestionale, e saranno una componente essenziale di progetti integrati territoriali, sia nelle aree interne cAe in ambito urbano, con una forte coerenza al programma del DCE MarcAe. Con il Piano di SDiluppo Rurale (PSR) sarà possibile realizzare progetti d*imAresa e Arogetti integrati? an#Te di scala intercomunale, per la Dalorizzazione turistica e culturale delle produzioni artigianali tipicAe e della enogastronomia, in ambiti rurali e nelle aree interne, con importanti opportunità per le 3-")-! #( non agricole e per le attiDità culturali. Da questo punto di Dista importante X il sostanziale raddoppio delle risorse a disposizione dei Gal per azioni cAe già nel recente passato Aanno riguardato in modo cospicuo la sfera culturale. Infine il Fondo Sociale Europeo (FSE) andrà speso in forte connessione con gli strumenti precedenti per Aromuo-ere l*autoimArenditorialit0 nel settore del turismo? della #ultura e della #reati-it0? e Aer Ba-orire l*integrazione delle AroBessionalit0 esistenti nel tessuto imArenditoriale regionale. Un primo banco di proDa Z #ostituito dallo strumento della Ddaranzia dio-aniK? i #ui Aiani attuati-i regionali stanno Aer entrare in funzione a sostegno di raDDicinate esperienze laDoratiDe o formatiDe per le gioDani generazioni cAe terminano gli studi. fell*otti#a dell*autoimArenditorialit0 si muo-e an#Te l*esAerienza di B+nder35? un*interessante no-it0 realizzata da Cariplo, insieme ad un nutrito numero di Fondazioni bancarie soprattutto del Centro-Nord,

194

cAe stiamo cercando di mutuare in colla:orazione #on l*5<<7I a li-ello delle 7egioni e di tradurre? nello specifico marcAigiano, in un accordo tra Regione e Fondazioni bancarie del territorio. 9a sAerimentazione inaugurata #on il Pistretto <ulturale ;-oluto? l*attuazione #Te sta a--enendo sul terreno pih generale del programma politico-amministratiDo, troDano dunque nella nuoDa programmazione regionale a Dalere sui fondi strutturali risposte e strumenti idonei. Per questo auspicAiamo cAe il nuoDo corso ministeriale nelle politicAe culturali e del turismo sappia incrociare le noDità e le esperienze cAe Dengono dai diDersi territori, al fine di Dalorizzarle attraDerso strumenti leggeri, ma efficaci, di collaborazione leale, corresponsabile e coordinata, oltre ogni logica centralistica o Delleitariamente territorialistica. Sarebbe un importante segnale^ unire Disione ed esperienze, risorse e collaborazione oggi X possibile. Ver#Tg l*Italia de-e Bare l*Italia? insieme? al #entro e in AeriBeria.

195

IN COPERTINA

Fornasetti, Tema e Variazioni nt82

Piero Fornasetti, milanese? Z stato Aittore? s#ultore? de#oratore d*interni? stamAatore di li:ri d*arte e creatore di oltre undicimila oggetti. Per la Darietà dei decori, la produzione di Fornasetti X una delle pih Daste del QQ secolo. Celebrato come uno dei talenti pih originali e creatiDi del NoDecento, durante la sua carriera Fornasetti Aa dato Dita a un linguaggio di immagini immediatamente riconoscibile e sempre nuoDamente affascinante. Lo spirito di Piero Fornasetti continua a DiDere ancAe grazie alla passione con cui Barnaba porta aDanti progetti pensati per proseguire l�opera del padre. L�Atelier Fornasetti a Milano X un aDamposto della produzione artigianale pih accurata e sapiente. Qui artigiani specializzati laDorano con le stesse tecnicAe rigorosamente artigianali usate per i primi prodotti Fornasetti. Gran parte dei pezzi d�arredamento e degli oggetti prodotti dall�Atelier di Milano sono riedizioni autenticAe degli originali creati da Viero Eornasetti. 5ltri oggetti? deBiniti Drein-enzioniK? sono #reazioni di Barnaba Fornasetti, progettate utilizzando decori e motiDi tratti dallo sterminato arcAiDio, in omaggio allo stile e alla qualità cAe caratterizzano l�esclusiDa produzione del padre.

fel #aso sAe#iBi#o delle i#oni#Te immagini tratte dalla serie D3ema e VariazioniK a::iamo due note stori#Te interessanti. Per Piero Fornasetti ogni singola idea era ispirazione sufficiente per dare Dita a infinite Dariazioni. Tra i suoi temi, i pih ricorrenti sono il sole, le carte da gioco, gli arleccAini, le mani, gli autoritratti. Ra il Aib Bamoso Z Wuello #Te Ta dato a Eornasetti lo sAunto Aer #oniare il titolo D3ema e VariazioniKC il Dolto enigmatico di una donna, la cantante lirica Lina CaDalieri. Piero Fornasetti troDg questo Dolto, oggi diDentato icona, sfogliando una riDista francese del secolo QIQ, e ne rimase affascinato. Facendone al tempo stesso una musa e un motiDo ricorrente, Fornasetti nel corso della sua carriera artistica ritornerà costantemente a questo Dolto. I tratti arcAetipicamente femminili e l�espressione enigmatica di Lina CaDalieri diDenteranno il modello usato pih frequentemente da Fornasetti, di cui si contano pih di 350 Dariazioni.

ccc.fornasetti.com