Citta leggera OTT 2015

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ROWE Roma 2015 - Lettera Riservata Il meglio di ambo i mondi. Disegno urbano e la Rigenerazione della Città Leggera. Una Conferenza Internazionale su Disegno Urbano Roma, ottobre 14th-16, 2015 La cosa ideale sarebbe avere un buon sobborgo americano adiacente ad una città italiana e molto concentrata, poi Lei avrebbe il meglio di ambo i mondi. Colin Rowe Da almeno 50 anni, il disegno urbano è dedicato alla rivalutazione, lo studio, la conservazione e la rigenerazione della città esistente, considerato nella sua interpretazione tradizionale come stoffa densa e compatta. La produzione di ricerca, la metodologia di disegno e la realizzazione attuale è stata molto significativa da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Durante la maggior parte dello stesso periodo fu trascurato invece colpevolmente la condizione ed il fato della città leggera": la zona di abbassare-densità, tra il centro urbano o la periferia densa e la terra agricola e corretta erede illegittimo della tradizione della città orto. Contesti nazionali e geografici diversi hanno dato luogo ad una varietà di configurazioni ed organizzazioni: dal sobborghi formale, tipico delle metropoli anglosassoni, ai favelas e le altre sistemazioni illegali nei Paesi in sviluppo, al semi-spontaneo frangia semi- illegale, soprattutto di case di uno-famiglia del "città diffusa italiano." Dall'un periodo lungo, una quantità significativa di studi critici e valutazioni che mostrano le conseguenze negative di atteggiamento scomposto è prodotta da una serie larga di punti di vista disciplinari ed in molte polizze di Paesi è stato rafforzato per per tenere a freno o prevenire qualche genere di sviluppi. Nel frattempo, ricerca qualificata, mentre difendendo le virtù di sistemazioni di basso-densità, è stato proposto e vs urbano. sobborghi ancora è un problema d'attualità nel dibattito di giorno presente. The best of both worlds 1/22

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ROWE Roma 2015 - Lettera Riservata Il meglio di ambo i mondi. Disegno urbano e la Rigenerazione della Città Leggera. Una Conferenza Internazionale su Disegno Urbano Roma, ottobre 14th-16, 2015 La cosa ideale sarebbe avere un buon sobborgo americanoadiacente ad una città italiana e molto concentrata, poiLei avrebbe il meglio di ambo i mondi. Colin Rowe Da almeno 50 anni, il disegno urbano è dedicato allarivalutazione, lo studio, la conservazione e larigenerazione della città esistente, considerato nellasua interpretazione tradizionale come stoffa densa ecompatta. La produzione di ricerca, la metodologia didisegno e la realizzazione attuale è stata moltosignificativa da un punto di vista qualitativo chequantitativo. Durante la maggior parte dello stesso periodo futrascurato invece colpevolmente la condizione ed il fatodella città leggera": la zona di abbassare-densità, trail centro urbano o la periferia densa e la terra agricolae corretta erede illegittimo della tradizione della cittàorto. Contesti nazionali e geografici diversi hanno datoluogo ad una varietà di configurazioni ed organizzazioni:dal sobborghi formale, tipico delle metropolianglosassoni, ai favelas e le altre sistemazioni illegalinei Paesi in sviluppo, al semi-spontaneo frangia semi-illegale, soprattutto di case di uno-famiglia del "cittàdiffusa italiano." Dall'un periodo lungo, una quantità significativa distudi critici e valutazioni che mostrano le conseguenzenegative di atteggiamento scomposto è prodotta da unaserie larga di punti di vista disciplinari ed in moltepolizze di Paesi è stato rafforzato per per tenere afreno o prevenire qualche genere di sviluppi. Nelfrattempo, ricerca qualificata, mentre difendendo levirtù di sistemazioni di basso-densità, è stato propostoe vs urbano. sobborghi ancora è un problema d'attualitànel dibattito di giorno presente.

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Purchessia le inclinazioni in questo esempio, comunquedue circostanze non possono essere trascurate. C'è prima,una spinta molto estesa verso atteggiamento scompostourbano, a causa di motivazioni culturali, economiche,sociali, antropologiche e significative. Polizze chenegano le ragioni che generano questo fenomeno hannocreato scontentezza e deficit di disegno. Sembra urgenteper offrire soluzioni capace dirigere virtuosamente lacreazione di un panorama di basso-densità o risposte dialternativa, se disponibile, allo stesso set dellenecessità e desideri. Più importantemente, il ville légère, sobborghi, panoramamedio città diffusa, campagna abitata arcadia, insieme atutta la varietà e declinazioni già esistono e hanno unruolo attinente nella morfologia e nell'il funzionare diaree metropolitane così come nella vita all'ordine delgiorno di millions di persone. In più casi, comunque illoro spettacolo è, a generale, locale o ambo i livelli,insoddisfacente ma la complessità dei problemi e laconvergenza ricca delle opportunità spesso è statasottovalutata. Piuttosto che disimpegnando o adottandopolizze di proibizionista mere, urbanistics dovrebberostudiare, e dovrebbero intraprendere rigenerando azioniattraverso sforzi di disegno adeguati. Oggi, noi possiamo contare su molti importanti contributiche convergono da ricerca diversa e possiamo praticarearee: descrittivo e valutazione studia su atteggiamentoscomposto; transect e l'altra ricerca typo-morfologica eprogetti; sieda in modo scomposto ripari e laclassificazione di retrofit e studi di caso;densification e ricostruzione morfologica e funzionale;studi sulla basso-densità e giardino disegno urbano;studi su urbanistica magra. È una serie larga dicontributi potenziali, non troppo largo, comunque, se inconsiderazione della dimensione e l'attinenza delproblema. La cosa ideale sarebbe che disegno urbano potesseproporre al "sobborgo" qualche cosa comparabile allaproduzione disciplinare sta provvedendo alla cittàconcentrata". Poi Lei davvero avrebbe il meglio di ambo imondi.

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Promuovendo e patrocinando istituzioni: Istituto il di di Nazionale Urbanistica Degli di Ordine Architetti il di di PPC Roma e provinciaDell'architettura di Casa. Roma Università di Maryland Università di Oregon ... Programmi Direttori Steven W. Hurtt, Antonio Pietro Latini, James T. Tice. Asse consultivo Matthew Bell, Paolo Colarossi, Gioacchino Morsello, LivioSacchi, D. Grahame Shane, Dhiru Thadani. Ubicazione: Dell'Architettura di Casa, Piazza Manfredo Fanti 47 -00185 Roma

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ROWE ROME 2015 CONFIDENTIAL DRAFT

The best of both worlds.Urban Design and the Regeneration of the Light City. An International Conference on Urban DesignRome, October 14th-16th, 2015

The ideal thing would be to have a good American suburb adjacent to a veryconcentrated Italian town, then you’d have the best of both worlds.Colin Rowe

For at least 50 years, urban design has been devoted to thereappraisal, the study, the conservation and the regenerationof the existing city, considered in its traditionalinterpretation as dense and compact fabric. The production ofresearch, design methodology and actual implementation hasbeen very significant from a qualitative and a quantitativepoint of view.During most of the same period it was instead culpablyneglected the condition and the fate of the "light city": thelower-density zone, between the urban core or the denseperiphery and the proper agricultural land, illegitimate heirof the tradition of the garden city. Different national andgeographical contexts have resulted in a variety ofconfigurations and organizations: from the formal suburbia,typical of the Anglo-Saxon metropolises, to the favelas andother illegal settlements in the developing Countries, to thesemi-spontaneous, semi-illegal fringe, mostly of one-familyhouses of the Italian “città diffusa”.For a long period, a significant quantity of critical studiesand evaluations showing the negative consequences of sprawlhas been produced from a wide range of disciplinary points ofview and in several Countries policies have been enforced inorder to curb or prevent this kind of developments. In themeantime, qualified research, defending the virtues of low-density settlements, has been proposed and city vs. suburbiais still a topical issue in the present day debate.Whatever the inclinations in this instance, however, twocircumstances cannot be overlooked. First, there is awidespread push towards urban sprawl, due to significantcultural, economic, social, anthropological motivations.Policies denying the reasons generating this phenomenon havecreated both discontent and design deficit. It seems urgent tooffer solutions able to virtuously direct the making of a low-

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density landscape or alternative answers, if available, to thesame set of needs and desires.Most importantly, the ville légère, suburbia, middlelandscape, città diffusa, campagna abitata, arcadia, alongwith all the variety and declensions, do exist already andhave a relevant role in the morphology and in the functioningof metropolitan areas as well as in the ordinary life ofmillions of people. In most cases, however, their performanceis, at general, local or both levels, unsatisfactory but thecomplexity of the problems and the rich convergence ofopportunities have often been underestimated. Rather thandisengaging or adopting mere prohibitionist policies,urbanistics should study and undertake regenerating actionsthrough adequate design efforts.Today, we can count on several important contributionsconverging from different research and practice areas:descriptive and evaluation studies on sprawl; transect andother typo-morphological research and projects; sprawl repairand retrofit classification and case studies; densificationand morphological and functional redevelopment; studies onlow-density and garden city design; studies on lean urbanism.It is a wide range of potential contributions, not too wide,however, if considering the dimension and the relevance of theproblem.The ideal thing would be that urban design could offer to the“suburb” something comparable to the disciplinary productionit has been providing to the “concentrated town”. Then youwould actually have the best of both worlds.

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Promoting and sponsoring institutions:

Istituto Nazionale di UrbanisticaOrdine degli Architetti PPC di Roma e provinciaCasa dell’architettura. RomaUniversity of MarylandUniversity of Oregon...

Program Directors Steven W. Hurtt, Antonio Pietro Latini, James T. Tice.

Advisory board Matthew Bell, Paolo Colarossi, Gioacchino Morsello, LivioSacchi, D. Grahame Shane, Dhiru Thadani.

Location:Casa dell'Architettura, Piazza Manfredo Fanti 47 - 00185Roma

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Rendering of Dallas Midtown, the planned new development on the site of the Valley View Mall

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Rendendo di Midtown di Dallas, lo sviluppo nuovo e progettato sul luogo dell'Edificio con molti negozi dellaVista della Valle Il Congresso per l'Urbanistica Nuova sta tenendo la sua 26 conferenza annuale a Dallas questa settimana, una festività di quattro-giorno per wonks urbano che include conversazioni irresistibili che variano da "Il Paradosso di Codificazione Luogo-basata: Espandendo la Discussione di Riforma Regolatore" a "L'Art di Suddivisione." Inutiledire, io desidero che io potessi scomparire negli intestini dell'urbanità concettuale sulla prossima mezzo-settimana, ma noi siamo su termine massimo per il giugno edizione ed io abbiamo molte parole andato via a dattilografare anche. Io volli ancora, usare la scusa della conferenza per indirizzare brevemente questa idea di "Urbanistica Nuova." Se Lei sta dando retta conversazioni su Dallas ed il suo sviluppo sulla decade passata o così, Lei si è incontratoprobabilmente prima col termine. Generalmente parlando, si usa per descrivere qualche generi di sviluppi o progetti di edificio di città che promuovono tutte di quelle cose noi siamo venuti ad associare quasi indiscutibilmente con le buone pratiche di città-edificio: walkability, sostenibilità, mescolato-uso la densità, transito-diretto ecc. Dipendendo su se Lei sta parlando con un sviluppatore sta introducendo sul mercatosquadra o un barbuto, bicicletta-andando in bicicletta urbanite, è probabile che Urbanistica Nuova sia sommata su come "Viva, Lavori, Dramma" o "umano-scalò edificio urbano." Infatti, uno dei problemi che io vedo con Urbanistica Nuova è che tutto dalla palcoscenico-set-stile Villaggio Dell'ovest all'edificio con molti negozi di striscia glorificato con appartamenti chiamati "Sylvan Trenta" puòchiedere dell'affinità con direttori di Urbanista Nuovi nessuna questione quanto questi progetti sono, in realtà,20thcentury schemi di sviluppo che portano rossetto urbano. Il successo diverso e contemporaneo-stile così molta sviluppi "pedone-amichevoli" suggeriscono che c'è la buona quantità dell'elasticità in come direttori

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urbani è tradotto da intenzione alla realtà, spesso filtrata attraverso dinamiche di mercato complicazioni incodice di città e suddividendo in zone, o solo semplice pigrizia di sviluppatore. Ma Urbanistica Nuova - con le lettere di capitale - rappresenta un specifico set di concetti. Ieri, uno dei fondatori del movimento, Andres Duany posato fuori molte di quelle idee in una sessione intitolò "Principi di Urbanistica Nuova." Forse la rivelazione più interessante per me era l'asserzione di Duany che nel 21 secolo l'agenda di Urbanistica Nuova sarà motorizzata dal movimento ambientale. Quello che lui vuole dire è che c'è un naturale - se forse cassa-intuitivo - la correlazione traattivisti ambientali ed urbani, e l'influenza in aumento dell'ambientalismo nelle questioni di polizza e regolamentazione propone un mezzi ad instantiate direttori di Urbanistica Nuovi in ogni aspetto di creazione di polizza pubblica. Ci sono sette strati di agenzie che proteggono acqua", disse Duany. "Ma che sta proteggendo le creature umane? "Duany suggerì una "resa condizionale della città al movimento ambientale." La meta è trovare ambientalisti per capire quello per proteggere natura, Lei deve limitare l'impatto della città sul naturale ambiente che intende creazione le nostre città più attraente e sostenibile. Principi di Urbanista Nuovi - limitando atteggiamento scomposto, creando spazi che sono percorribili, e progettando fuori città, città, e quartieri nelle quali persone hanno una scelta facile trai naturali ed urbani ambienti - è ogni parte di un sforzopiù largo di portare insieme cultura urbana ed il naturale ambiente. Infatti, la città ideale che Duany ha posato fuori durante presentazione sua sembrò meno New York o San Francisco, e più come una piccola città di Inghilterra Nuova. Il modello, lui disputò, lascia spazio a scelte dimodo di vivere multiple. Le giovani persone vivono storefronts su o in appartamenti vicino ad un centro che agita. Coppie sposate si muovono alla frangia interna dove loro hanno spazio per famiglie ed accumulando roba. Le più vecchie persone si ritrasferiscono nel centro dove

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le loro necessità possono essere soddisfatte senza affidamento su una macchina. Era un po' di un rustico, forse eccessivamente visione idealistica, costeggiando circa le realtà economiche e politiche complicate inerente all'urbanità contemporanea ma l'illustrazione fu intesa di fare un importante punto.Progettisti urbani non possono essere moralistici, mentrevolendo dire, loro non possono essere effettivi se loro prescrivono qualche genere di modo di vivere come il modo"corretto" o "buono" di vivere. Duany ammise che lui fu stupito quando un esame concluse che 30 a 40 percento di americani come suburbano-stile striscia edificio con molti negozi sviluppi - "i puri defecano", come lui lo chiamò. Buona pianificazione, Duany disputò, non è circa proibendo quel genere di ambiente, ma piuttosto circa allevando un ecosistema urbano e completo nel quale possono persone scelse modi diversi della vita - suburbano, urbano, rurale - mentre ancora mantenendo un equilibrio complessivo tra quelli vari generi di spazi urbani, così come accesso facile tra più-urbano ed ambienti di più-paese. Come arriviamo là? Gli Urbanisti Nuovi cominciati con rethinking programmano, ed il touted di Duany il corno del movimento programma un po' per la sua influenza di promuovere codice intelligente" come il modello non solo in molte città Americane, ma anche in luoghi come lontanoflung come Kuwait e la Cuba. Un altro importante elementodi Urbanistica Nuova è il riconoscimento che America continuerà ad essere costruita da sviluppatori che intendono dando retta ambo il modo introduca sul mercato richiesta ha un impatto su spazio urbano ed il trasporto di modo ha un impatto su sviluppo. Lui il critiqued il modo istituzioni finanziarie e molti sviluppatori valutano progetti, mentre cercando ai successi passati ed immediati gli scopi di sottoscrivere.Questo assicura un sistema finanziario che semplicemente ripete i recenti errori urbani perché crede che il mercato sosterrà quello che ha sostenuto più recentementeil mercato. Urbanisti Nuovi, d'altra parte spinga per un'analisi di mercato più totale."

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"Noi Urbanisti Nuovi sono persone dell'analisi empirica",lui predicò. "La prossima fase di Urbanistica Nuova è fare scuole che insegnano quella realtà empirica." E chiunque che sta seguendo il Trinity o Io-345 conversazione sarebbe stata familiarizzato coi principi di traffico fuori i quali lui ha posato, mentre illustrando naturalmente come griglie stradali permette atraffico di dissipare perché loro permettono ad individuidi fare scelte su percorsi di instradamento, piuttosto che costringendo traffico sopra le sole arterie o "raccoglitori" di traffico. Duany disputò che quelli raccoglitori - quali connettono insieme strung di comunità pianificato da strada pubblica - ha creato un "arcipelago socioeconomico" dove la macchina permette segregazione psicologica ed economica. Alcuni dei commenti di Duany mi fece fremere, spesso quando lui stava tentando di essere divertente. "Solamente i perdenti vanno via", lui disse di persone che si muovono fuori di città che sono sane ed attraenti.(Io penso essendo costretto fuori da sviluppo di invasivee l'inflazione di valore di proprietà rapida può essere un modo ugualmente accurato di descrivere un certo ammontare di dislocamento urbano.) Riguardo alla segregazione di usi industriali nei tardi 19 e presto-20th secoli attraverso suddividendo in zone, quipped di Duany che noi non abbiamo bisogno di preoccupare quasi molti di questi problemi di inquinamento come noi usammo perché noi abbiamo esportato il lavoro sporco a Cina. "Io stato stato chiamato un fascist", Duany scherzò, mentre forse ammettendo una carica Urbanisti Nuovi si lascia aprire a: i loro principi, in pratica sono critiqued per promuovendo gentrification ed aumentare l'ineguaglianza sociale. Precisamente la ragione ecco perché io volli presenziare discussioni di pannello alla conferenza come Transit & Transportation Equo" l'Accessibilità" e Premiums & Gentrification Urbano e Percorribile": Buone Notizie O Cattivo? " sentire come Urbanisti Nuovi afferrano alcuni di questi problemi testa-su. Urbanistica Nuova trova anche la sua parte equa di detrattori nella comunità architettonica. Duany ammette prontamente la relazione di contenzioso il movimento ha

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con architetti - e particolarmente l'accademia architettonica - a causa di quello che lui derise (piuttosto la paglia uomo-ishly) come architettura su enfasi su edifici come una dilazione di espressione personale. Non è coincidenza che il tradizionalmente disposto l'Università di Notre Dama Scuola del logotipo di Architettura è brandita sulla conferenza di CNU porti borse. "Stile è il potere, ma non l'autoespressione", lui disse."Noi non abbiamo bisogno di essere pavoni sempre. Io voglio rospi, [gli architetti] voglia pavoni." Fra i pannelli su architettura alla conferenza di questo anno, uno tratta direttamente con questa controversia. Dopo il conferenza di ultimo anno, architetto David Rau pubblicò un articolo che ha disputato che il CNU stava amoreggiando troppo con modernismo. "Deprimentemente, CNU22 è quasi identico ad una conferenza" di ULI, Rau scrisse. Ora è "apparentemente, ufficialmente Più che bene riempire città tradizionale progetta col brutto, eminente, intasato, indefinito modernista forma, così lungo come là della vendita al dettaglio è vicino" al marciapiede ed un parco. "Il pannello È CNU Bruciando" risolverà fuori alcune di quelle idee. Per la sua parte, Duany chiamato "camuffamento" di architettura, un modo di mescolare direttori urbani nellecomunità esistenti. Piuttosto provocativamente, lui sembrò suggerire che camuffamento architettonico può avere un ruolo nel lisciare fuori le disparità economichein quartieri. Lui mostrò un ritratto di un angolo stradale in Virginia dove un mezzo-milione-dollaro la casa cozied-su contro un appartamento che ha affittato per $500 per mese. Duany suggerì era l'architettura colonialista ed unilaterale che ha lasciato spazio ad edilizia socioeconomica e così diversa dattilografa lavorare su un solo angolo stradale senza esercitare pressioni economiche che entrambi passeggiata fissa il prezzo di su o in giù. Come molto di discorso suo, la diapositiva di Duany mi lasciato sentendosi informato in un modo che mi ha fatto solamente più consapevole quanto scavo nel nitty dettagliarenosi là è andata via a fare. Ma forse quella è

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Urbanistica veramente Nuova in un nutshell, un riconoscimento che quando viene a città, è difficile essere eccessivamente dogmatico. Lei deve reagire alle specifiche realtà negli specifici luoghi. "Tutto in urbanistica è legato a tutto", disse Duany. "Inuna nazione che ha Detroit e San Francisco, Lei non può dire, c'è una semplice risposta."

5 commenti I giorni di WmBTravis2 fa Buon articolo e dialogo. Molte di queste teorie sono il disdegni di mano di prendendo principi molto semplici e riorganizzarli in un molto diagramma di flusso di complex/expensive che solamente i leader brillanti di questo movimento possono decifrare per Lei (ad una percentuale molto gagliarda di ritorno). Molto di quello che loro costruiscono guarda moltissimo piaccia quello che prese Londinese più di milli anni per organizzare, e si riorganizza in. Affrettando il processo in un tentativo di giocare 800 anni essenzialmente di presa-su in una città dove è la struttura del centro e più grande--- 1880, aspetti, 1900,erri, 1905 (spiacente, la demolizione permette durante lospiccioli di scrittura la data continuamente)--- piombi aquello che noi abbiamo. Historicism onesto e rifiutato, classicismo di imprenditore di kitsch abbracciato. Il "ambientalismo" ha dovuto sondare bene, tuttavia. Avanzi di nuovo e guardi al buzzwords--il movimento è come una Campagna Presidenziale--del tutto controllato munendo di pali. L'ambientalismo sembra moderno e sonda bene al Chris Kyle ironicamente-barbuto set guardare-simile, così le forme bollarono con questa teoria è lodato perché è un soggetto che munisce di pali. Quello schiaffeggia della disonestà ed il consumismo nel nome diterra-sviluppo. Lei sta essendo Don Drapered--eccetto questi commessi faccia compere esclusivamente a Barneys, vestito come loro sono stati sgelati appena dal deposito di Carbonite nel 1994, e è all'occhiata di LeCorbusier quello che i Millenials sono al Chris l'occhiata di Kyle.

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"Architettura" non dovrebbe essere scarica da questi popoli. Loro non dovrebbero trovare decidere quello che sta accomodando esteticamente ed edificio utile congedando abilmente una premessa come anti-ambientale. Costruendo un bene-costruì, cosmeticamente pietra piacevole o mattone costruendo inviteranno re-purposing su generazioni multiple e saranno un'alternativa onesta adella già-inizio-a-decomposizione legno-incorniciò pastiche che è costruito per andare bene le forzato-mancanze del Millenario ma in proprietà immobiliare solo appena soddisfa le necessità di un REIT sta finanziando eReddito Codice deprezzamento tabella Interna, nel nome diNuovo-urbanistica. Replica I giorni di Mrs_Thrale4 fa Direi io il principio fondamentale deve essere la strada completa. Macchine sono buone, e noi dobbiamo permettere alla macchina di avere il suo luogo ragionevole nella gerarchia, ma non è l'unico buono, e noi non dobbiamo esaltarlo soprattutto gli altri beni. Spazio che crea perpedoni, ciclisti, e patroni di transito, così come le macchine, sembra a me per essere la fondazione. Con una fondazione solida, le altre buone cose possono essere costruite. Matthew 7:24-27 John i giorni di O'Neill4 fa "... all'edificio con molti negozi di striscia glorificato con appartamenti chiamati 'Sylvan Trenta'... " Questa può essere la cosa più vicina ad un'asserzione critica che io ho visto su questo progetto. Circa durata.La mia descrizione sarebbe più aspra. Articolo molto buono. Replica

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Jim i giorni di Schermbeck5 fa "Forse la rivelazione più interessante per me era l'asserzione di Duany che nel 21 secolo l'agenda di Urbanistica Nuova sarà motorizzata dal movimento ambientale." Io credo come bene questo, e è una forza significativa dietro alla creazione della Dallas AlleanzaVerde. Noi abbiamo bisogno di ridefinire quello che vuoledire essere verde, essere un ambientalista in un il setting urbano di 21 secolo. Un esempio nel quale non è stato portato anche l'Io-345 e controversie di Strada di Pedaggio ancora: ci sono ora studi numerosi che colleganoprossimità a traffic/highways pesante a disturbi dello sviluppo in bambini, demenza in adulti così come colpi edattacchi cardiaci. Questa conoscenza dovrebbe stare influenzando pianificazione urbana in un grande modo in relazione a localizzando edilizia, scuole, parchi ed ospedali, ma sfortunatamente non ha. sarà su ad ambientalisti e tipi Urbani e Nuovi per costringere quell'agenda nelle riunioni appartiene. Replica

I giorni di Ted4 fa L'urbanistica nuova probabilmente sarà il modo più conciso ed efficiente per pro-tollroad sostenitori per spiegare a residenti di Dallas Meridionale e le altre persone di colore perché loro dovrebbero votare per pro-tollroad i candidati. Lei vede, i miei fratelli e mio sorelle, le persone che sono contro questa strada realmente vogliono portare via completamente le Sue macchine e costringerLa a camminare e bicicletta lavorare. Può immaginare quello? A Dallas? Loro sono soprattutto solo un gruppo di popoli bianchi e hippy con soldi che piace cavalcare circa sulle loro biciclette per divertimento, mentre non lavorando personepiace Lei chi non può permettersi di non arrivare ai Suoilavori in durata. Perché, loro uguagliano voglia lacerarein giù Io-345 costituire stanza per un altro uno del loroschiocco parchi di bicicletta, e loro appena hanno formato un gruppo di soldi di interesse speciale nuovo ed

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enorme per fare quell'accadere. Per favore, persone. Impedimento è ogni voto per del grownup senso comune, qualche cosa che trarrà profitto la Nostra comunità per un cambio.

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The Congress for the New Urbanism is holding its 26 th   annual conference in Dallas  this week, a four-day festivity for city wonks that includes compelling conversations ranging from “The Paradox of Place-Based Coding: Expanding the Discussion of Regulatory Reform” to“The Art of Subdivision.” Needless to say, I wish I coulddisappear into the bowels of conceptual urbanity over thenext half-week, but we’re on deadline for the June edition and I have too many words left to type.

Still, I wanted to use the excuse of the conference to briefly address this idea of “New Urbanism.”

If you have been paying attention to conversations about Dallas and its development over the past decade or so, you’ve likely come across the term before. Generally speaking, it is used to describe the kinds of developments or city building projects that promote all of those things we’ve come to associate almost unquestionably with good city-building practices: walkability, sustainability, mixed-use, density, transit-oriented, etc. Depending on whether you are talking to a developer’s marketing team or a bearded, bike-riding urbanite, New Urbanism might be summed up as “Live, Work,Play” or “human-scaled city building.”

In fact, one of the problems I see with New Urbanism is that everything from the stage-set-style West Village to the glorified strip mall with apartments called “Sylvan Thirty” can claim some affinity with New Urbanist principals no matter how much these projects are, in reality, 20thcentury development schemes wearing urban lipstick. The varying success and so many contemporary-style “pedestrian-friendly” developments suggests that there is good deal of elasticity in how urban principals are translated from intention to reality, often filtered

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through market dynamics, complications in city code and zoning, or just plain developer laziness.

But New Urbanism — with the capital letters — represents a specific set of concepts. Yesterday, one of the movement’s founders, Andres Duany, laid out many of thoseideas in a session entitled “Principles of New Urbanism.”

Perhaps the most interesting revelation for me was Duany’s assertion that in the 21st century the New Urbanismagenda will be powered by the environmental movement. What he means is that there is a natural — if perhaps counter-intuitive — correlation between environmental andurban activists, and the increasing influence of environmentalism in matters of policy and regulation offers a means to instantiate New Urbanism principals in every aspect of public policy making.

“There are seven layers of agencies protecting water,” Duany said. “But who is protecting the humans?”

Duany suggested a “conditional surrender of the city to the environmental movement.” The goal is to get environmentalists to understand that to protect nature, you have to limit the city’s impact on the natural environment, which means making our cities more attractive and sustainable. New Urbanist principles — limiting sprawl, creating spaces that are walkable, and planning out cities, towns, and neighborhoods in which people have an easy choice between natural and urban environments — are all part of a broader effort to bring urban culture and the natural environment together.

In fact, the ideal city that Duany laid out during his presentation looked less like New York or San Francisco, and more like a small New England town. The model, he argued, allows for multiple lifestyle choices. Young people live above storefronts or in apartments close to abustling downtown. Married couples move to the inner fringe where they have space for families and accumulating stuff. Older people move back into the center where their needs can be met without reliance on acar.

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It was a bit of a bucolic, perhaps overly idealistic vision, skirting around the complicated economic and political realities inherent to contemporary urbanity, but the illustration was intended to make an important point. Urban planners cannot be moralistic, meaning, theycan’t be effective if they prescribe a kind of lifestyle as the “right” or “good” way to live. Duany admitted he was astonished when a survey concluded that 30 to 40 percent of Americans like suburban-style strip mall developments — “the pure crap,” as he called it. Good planning, Duany argued, is not about prohibiting that kind of environment, but rather about fostering a complete urban ecosystem in which people can chose different ways of life — suburban, urban, rural — while still maintaining an overall balance between those various kinds of urban spaces, as well as easy access between more-urban and more-country environments.

How do we get there? The New Urbanists started with rethinking code, and Duany touted the movement’s horn a bit for its influence of promoting “smart code” as the model codes not only in many U.S. cities, but also in places as far flung as Kuwait and Cuba. Another importantelement of New Urbanism is the recognition that America will continue to be built by developers, which means paying attention both to the way market demand impacts urban space and the way transportation impacts development.

He critiqued the way financial institutions and a lot of developers evaluate projects, looking to immediate past successes for the purposes of underwriting. This ensures a financial system that simply repeats recent urban mistakes because it believes that the market will only support what the market has most recently supported. New Urbanists, on the other hand, push for a more “total market analysis.”

“We New Urbanists are people of empirical analysis,” he preached. “The next phase of New Urbanism is to make schools that teach that empirical reality.”

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And anyone who has been following the Trinity or I-345 conversation would have been familiar with the traffic principles he laid out, illustrating how street grids naturally allow traffic to dissipate because they allow individuals to make choices about routes, rather than forcing traffic onto single arteries, or traffic “collectors.” Duany argued that those collectors — which connect engineered communities strung together by highways — have created a “socioeconomic archipelago,” inwhich the car permits both psychological and economic segregation.

A few of Duany’s comments made me wince, often when he was attempting to be funny. “Only the losers leave,” he said of people who move out of cities that are healthy and attractive. (I think being forced out by invasive development and rapid property value inflation may be an equally accurate way of describing a certain amount of urban displacement.) Regarding the segregation of industrial uses in the late 19th and early-20th centuries through zoning, Duany quipped that we don’t need to worryabout many of these problems of pollution as we used to because we’ve exported the dirty labor to China.

“I’ve been called a fascist,” Duany joked, perhaps admitting to a charge New Urbanists leave themselves opento: their principles, in practice, are critiqued for promoting gentrification and increasing social inequality. That’s precisely the reason why I wanted to attend panel discussions at the conference like “Equitable Transit & Transportation Accessibility” and “Walkable Urban Premiums & Gentrification: Good News Or Bad?” to hear how New Urbanists tackle some of these issues head-on.

New Urbanism also finds its fair share of detractors in the architectural community. Duany readily admits the contentious relationship the movement has with architects— and particularly the architectural academy — because ofwhat he derided (somewhat straw man-ishly) as architecture’s over emphasis on buildings as an extensionof personal expression. It is no coincidence that the traditionally minded University of Notre Dame School of

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Architecture’s logo is brandished on the CNU conference’stote bags.

“Style is power, but not self-expression,” he said. “We don’t always need to be peacocks. I want toads, [architects] want peacocks.”

Among the panels on architecture at this year’s conference, one deals directly with this controversy. After last year’s conference, architect David Rau published a critique that argued that the CNU was flirting too much with modernism.

“Depressingly, CNU22 is almost identical to a ULI conference,” Rau wrote. “Apparently, it is now officiallyJUST FINE to fill traditional town plans with ugly, looming, blocky, undefined modernist forms, so long as there’s some retail at the sidewalk and a park nearby.”

The panel “Is CNU Burning” will hash out some of those ideas.

For his part, Duany called architecture “camouflage,” a way of blending urban principals into existing communities. Quite provocatively, he seemed to suggest that architectural camouflage can play a role in smoothing out economic disparities in neighborhoods. He showed a picture of a street corner in Virginia where a half-million-dollar home cozied-up against an apartment that rented for $500 a month. Duany suggested it was the unilateral colonialist architecture that allowed for suchdifferent socioeconomic housing types to work on a singlestreet corner without exerting economic pressures that either drive prices up or down.

Like much of his talk, Duany’s slide left me feeling informed in a way that only made me aware how much more digging into the nitty gritty details there is left to do. But perhaps that’s really New Urbanism in a nutshell,a recognition that when it comes to cities, it is difficult to be overly dogmatic. You have to react to specific realities in specific places.

The best of both worlds 19/22

“Everything in urbanism is attached to everything else,” Duany said. “In a nation that has both Detroit and San Francisco, you can’t say there is a simple answer.”

5 Comments

WmBTravis2 days ago

Good article and dialogue. 

Many of these theories are the slight of hand of taking very simple principles and reorganizing them into a very complex/expensive flowchart that only the brilliant leaders of this movement can decipher for you (ata very hefty rate of return). Much of what they build looks very much like what it took London over a thousand years to organize, and reorganize itself into. Hurrying the process in an attempt to play essentially 800 years of catch-up in a town where the oldest downtown structure is --- 1880, wait, 1900, err, 1905 (sorry, demolition permits during the writing change the date constantly) --- leads to what we have.Rejected honest historicism, embraced kitsch contractor classicism. 

"Environmentalism" must have polled well, though. Step back and look at the buzzwords -- the movement is like a Presidential Campaign -- all controlled by poling. Environmentalism sounds hip and polls well to the ironically-bearded Chris Kyle look-alike set, so the builds stamped with this theory are lauded because it's a poling subject. That smacks of dishonesty and consumerism in the name of land-development. You're being Don Drapered -- except these salesmen shop exclusively at Barneys, dress like they were just defrosted from Carbonite storage in 1994, and are to LeCorbusier's look what the Millenials are to the Chris Kyle look. 

"Architecture" shouldn't be run down by these folks. They should not get to decide what is aesthetically pleasing and useful building by cleverly dismissing a premise as anti-environmental. Constructing a well-built, cosmetically pleasing stone or brick building will invite re-purposing over multiple generations and will be an honest alternative to some already-beginning-to-rot wood-framed pastiche that is built to fit the forced-wants of the Millennial but in realty just barely meets the needs of a REIT's financing and Internal Revenue Code depreciation chart, in the name of New-Urbanism.

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Mrs_Thrale4 days ago

I'd say the underlying principle must be the complete street. Cars are good, and we must allow the car to have its reasonable place in the hierarchy, but it's not the only good, and we must not exalt it above allother goods. Creating space for pedestrians, cyclists, and transit patrons, as well as cars, seems to me to be the foundation. With a solid foundation, other good things can be built. Matthew 7:24-27

The best of both worlds 20/22

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John O'Neill4 days ago

"...to the glorified strip mall with apartments called 'Sylvan Thirty'..." 

This may be the closest thing to a critical statement I've seen about this project. About time. My description would be harsher. 

Very good article.

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Jim Schermbeck5 days ago

"Perhaps the most interesting revelation for me was Duany’s assertion that in the 21st century the New Urbanism agenda will be powered by the environmental movement." I believe this as well, and it's a significant force behind the creation of the Dallas Green Alliance. We need to redefine what it means to be green, to be an environmentalist in a 21st Century urban setting. One example which hasn't even been brought into the I-345 and Toll Road controversies yet: there are now numerous studies linking proximity to heavy traffic/highways to developmental disorders in children, dementia in adults, as well as strokes and heart attacks. This knowledge should be influencing urban planning in a big way in relation to locating housing, schools, parks and hospitals, but unfortunately it hasn't. It's going to be up to environmentalists and New Urban types to force that agenda into the meetings it belongs.

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The best of both worlds 21/22

Ted4 days ago

The new urbanism will probably be the most concise and efficient way for pro-tollroad supporters to explain to residents of South Dallas and other people of color why they should vote for pro-tollroad candidates. 

You see, my brothers and sisters, the people who are against this road really want to take your cars away entirely and force you to walk and bike to work. Can you imagine that? In Dallas? They're mostly just a bunch of hippy white folks with money who like to ride around on their bicycles for fun, not hard working people like you who can't afford not to get to your jobs on time. Why, they even want to tear down I-345 to make room for another one of their pop up bicycle parks, and they just formed a huge new special interest money group to make that happen. Please, people. Let's allvote for some grownup common sense, something that will benefit OUR community for a change.

The best of both worlds 22/22