APPROCCIO LESSICALE E APPRENDIMENTO DATA DRIVEN

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117 In questo contributo verrà presentato un approccio corpus-driven al romanzo A Clockwork Orange di Anthony Burgess e, sulla scia di quanto dimostrato, tra gli altri, da Lewis (1993, 1997) e Porcelli (2004) si cercherà di provare che la combinazione di linguistica dei corpora e approccio lessicale fornisce strumenti validi di apprendimento linguistico. L’utilizzo a questo fine di un testo partico- larmente insolito come quello di Anthony Burgess, in cui troviamo la compresen- za della lingua inglese standard e di un gergo inventato (Nadsat), aggiunge una componente importante perché stimola la curiosità degli studenti e ne aumenta così la motivazione. Il focus del lavoro qui presentato è naturalmente la compe- tenza lessicale, non tanto in termini di aumento della conoscenza del vocabola- rio quanto in direzione di una maggiore familiarità con i meccanismi di forma- zione di parola e/o di costruzione del senso/significato. Le attività presentate si prestano ad essere utilizzate con studenti in possesso di una competenza della lingua inglese di livello intermedio o post-intermedio e che abbiano, come prere- quisito, una conoscenza di base della linguistica dei corpora (in particolare dei concetti di concordanza, occorrenza e co-occorrenza, KWIC ecc.). 1. A Clockwork Orange, introduzione al testo A Clockwork Orange, romanzo distopico di Anthony Burgess del 1962, racconta le avventure di alcuni adolescenti dediti alla vio- lenza in una Londra collocata in un futuro indefinito. Il protago- nista e narratore delle vicende, Alex DeLarge, comunica attraver- so una lingua fatta di numerose invenzioni lessicali, di parole ine- sistenti che la rendono gergo dei giovani, codice segreto di co- municazione o ‘dialetto della tribù’ come definita dagli adulti del romanzo, che non la comprendono e che, nel testo, si esprimono Approccio lessicale e apprendimento data-driven: il caso di A clockwork orange Linda Barone Università degli Studi di Salerno

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In questo contributo verrà presentato un approccio corpus-driven al romanzoA Clockwork Orange di Anthony Burgess e, sulla scia di quanto dimostrato,tra gli altri, da Lewis (1993, 1997) e Porcelli (2004) si cercherà di provare chela combinazione di linguistica dei corpora e approccio lessicale fornisce strumentivalidi di apprendimento linguistico. L’utilizzo a questo fine di un testo partico-larmente insolito come quello di Anthony Burgess, in cui troviamo la compresen-za della lingua inglese standard e di un gergo inventato (Nadsat), aggiunge unacomponente importante perché stimola la curiosità degli studenti e ne aumentacosì la motivazione. Il focus del lavoro qui presentato è naturalmente la compe-tenza lessicale, non tanto in termini di aumento della conoscenza del vocabola-rio quanto in direzione di una maggiore familiarità con i meccanismi di forma-zione di parola e/o di costruzione del senso/significato. Le attività presentate siprestano ad essere utilizzate con studenti in possesso di una competenza dellalingua inglese di livello intermedio o post-intermedio e che abbiano, come prere-quisito, una conoscenza di base della linguistica dei corpora (in particolare deiconcetti di concordanza, occorrenza e co-occorrenza, KWIC ecc.).

1. A Clockwork Orange, introduzione al testo

A Clockwork Orange, romanzo distopico di Anthony Burgess del1962, racconta le avventure di alcuni adolescenti dediti alla vio-lenza in una Londra collocata in un futuro indefinito. Il protago-nista e narratore delle vicende, Alex DeLarge, comunica attraver-so una lingua fatta di numerose invenzioni lessicali, di parole ine-sistenti che la rendono gergo dei giovani, codice segreto di co-municazione o ‘dialetto della tribù’ come definita dagli adulti delromanzo, che non la comprendono e che, nel testo, si esprimono

Approccio lessicale e apprendimento data-driven: il caso di A clockwork orange

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in un inglese standard. Dopo ripetute e selvagge violenze, il gio-vane Alex, arrestato, viene sottoposto a una tecnica, denominataLudovico, il cui scopo è di cancellare l’aggressività del protagoni-sta, un lavaggio del cervello che avviene attraverso la visione di fil-mati di una violenza inaudita accompagnati dal sottofondo musi-cale di Beethoven (Ludwig/Ludovico) musicista profondamenteamato da Alex. Queste informazioni servono a capire quanto ver-rà più avanti detto a proposito della comprensione di alcuni ter-mini chiave del romanzo.

Il Nadsat, questo il nome del gergo, è composto, come si leg-ge nel libro stesso, da “Odd bits of old rhyming slang … a bit ofgipsy talk, too. But most of the roots are Slav. Propaganda, Sub-liminal Penetration” (Burgess 1972: 91).

Dunque, come già anticipato, il gergo giovanile di A Clock-work Orange (d’ora in avanti ACO), ricco di rhyming slang/Cock-ney e soprattutto di termini di origine russa, non può essere de-finito una lingua inventata in toto, contenente lessico senza sen-so; il Nadsat è di certo una lingua inventata dall’autore, ma la pe-culiarità che affascina maggiormente, è che ciascun elemento les-sicale è decifrabile e, cosa ancor più affascinante è che, andandoavanti nella lettura, le parole insolite si spiegano da sé, perché cia-scuna delle 241 parole del Nadsat ricorre più volte nel testo, incontesti e co-testi differenti tali da permetterne una comprensio-ne quasi totale1.

Propongo qui un breve estratto dal testo per dimostrare quan-to il co-testo aiuti a comprendere con facilità il significato di al-cune parole apparentemente prive di senso; le parole in corsivoappartengono al Nadsat.

Our pockets were full of deng, so there was no real needfrom the point of view of crasting any more pretty polly totolchock some old veck in an alley and viddy him swim inhis blood while we counted the takings and divided byfour, nor to do the ultra-violent on some shivering starry

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1 Inoltre, quasi tutte le edizioni di ACO contengono un’appendice con un dizio-nario Nadsat-Inglese che spiega il significato di ciascun elemento e la sua ori-gine.

grey-haired ptitsa in a shop and go smecking off with thetill’s guts. But, as they say, money isn’t everything (p.1).

Il significato della parola deng – denaro, si evince dalle co-oc-correnze che costiuiscono il lessico del paragrafo – pockets full of,we counted the takings and divided by four, till (cassa di un negozio)e soprattutto money.

La struttura della frase our pockets were full of deng, so there wasno real need from the point of view of crasting any more pretty polly ci facapire che anche l’espressione pretty polly si riferisce al denaro.Old veck è facilmente riconducibile a una persona, in quanto

subito dopo c’è l’uso di him e his e la presenza di alley e di viddyhim swim in his blood ci aiutano a interpretare il verbo tolchock (ag-gredire).

Inoltre il verbo viddy (see) deriva da radici semplici da com-prendere per la maggior parte dei lettori. Di seguito riporto la tra-duzione di questo estratto in italiano (Burgess 1996: 9-10) che ap-pare, secondo il mio parere, più complesso e indecifrabile, dalpunto di vista lessicale, rispetto al testo di partenza:

Si aveva le tasche piene di denghi e così non c’era propriouna gran necessità, dal punto di vista caccia alla bella ma-ria, di festare qualche vecchio poldo in un vicolo e loc-chiarlo nuotar nel sangue mentre noi si faceva la contadell’incasso e lo si divideva per quattro, né di fare gli ul-traviolenti con qualche tremante semprocchia in un ne-gozio e poi alzare il tacco col budellame della cassa. Ma,come dicono, il denaro non è tutto.

Sebbene la maggioranza di queste parole risultino oscure sedecontestualizzate, va detto che l’uso ricorrente di esse in tutto ilromanzo – ciascuna è ripetuta mediamente 15 volte nel testo(Swaffar 1988:140) – rende la lettura scorrevole senza grossi im-pedimenti dal punto di vista della comprensione.

Come già detto, buona parte delle 241 parole del Nadsat deri-va dal russo, ma altre espressioni, invece, appartengono al rhymingslang o sono clipping e blend di parole esistenti in inglese standard.L’estratto sopra riportato presenta alcune di queste caratteristiche:

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Deng deriva dal russo dengi (soldi).Crasting deriva dal russo krast (rubare).Pretty polly, rhyming slang lolly (soldi).2Tolchock, deriva dal russo tolchok (spinta, urto).Veck, deriva dal russo chelovyek (uomo).Viddy, deriva dal russo vidyet (vedere). Ptitsa, deriva dal russo ptitsa (uccello, riferito di solito a donna)Smecking off, deriva dal russo smekh (ridere).

La stessa parola Nadsat deriva dal russo ed è un affisso che si-gnifica adolescente ed equivale al teen inglese.

Oltre al russo, al rhyming slang/Cockney e a esempi di forma-zioni di nuove parole dall’inglese standard, il Nadsat contiene gio-chi di parole, lessico derivante dall’inglese arcaico, dalla lingua deigitani, dal francese, dal tedesco, dall’olandese e persino dal male-se3. Alcuni esempi di manipolazione della lingua inglese e/o di usiarcaici sono la parola synthemesc che è un blend di synthetic mescali-ne, decreps e sarky che sono clipping di decrepit e sarcastic, il termi-ne rozzes, da rozzer, uso slang obsoleto per designare i poliziotti,cutter (money) che deriva da uno slang in uso nel XIX secolo, os-sia cut money (Vogler 2009: 5).

Le motivazioni che hanno spinto Burgess a creare un tale ger-go sono diverse e vengono ben spiegate da Consiglio (2006):

L’idea del romanzo nacque dalla constatazione dell’emer-gere della delinquenza giovanile come problema sociale.

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2 “Old-fashioned money, used humorously” in Longman Dictionary of Contempo-rary English, 2009.

3 Oltre agli aspetti relativi al lessico, il Nadsat presenta caratteristiche fonologicheinteressanti; troviamo numerose ripetizioni ossessive di parole che creano allit-terazione, come negli esempi Hi hi hi, there, ...my gulliver going throb throb throb,Home, home, home, it was home, Well well well well, …all the gazzetta vecks went scrib-ble scribble scribble, The big big big money is available is what Will the English says eanche onomatopee come negli esempi: a fire going crackle crackle within, … so thatall red red nosekrovy started to drip drip drip, ...coughing kashl kashl kashl, and we satdown nice and droggy to the old crack crack crack of eggs and crackle crunch crunch of thisblack toast, my heart going bap bap bap, and of course there was a bell going brrrrr, Frominside this malenky cottage I could slooshy the clack clack clacky clack clack clakity clack-clack of some veck typing away, boohoo hoo, haw haw haw, owwww owwww owwww.

La società inglese degli anni ’50 fu caratterizzata dalla na-scita della cultura, o sottocultura, giovanile; si tratta di unfenomeno particolarmente complesso: ad una nuova con-sapevolezza generazionale si associava un rifiuto di tuttoquanto fosse tradizionale, britannico e borghese, vale a di-re appartenente al mondo degli adulti. … Come lo stessoautore ebbe a sottolineare nell’introduzione a A ClockworkOrange: a play with music (1987), una prima versione del ro-manzo mostrava proprio il mondo dei giovani teppisti in-glesi e lo faceva usando il loro slang, ma questa scelta par-ve inadatta al suo scopo filosofico in quanto avrebbe data-to il romanzo. Il problema era trovare un linguaggio cheslegasse la narrazione da ogni riferimento temporale e cul-turale. La soluzione al problema apparve chiara a Burgessdopo un soggiorno a Leningrado durante il quale venne aconoscenza dell’esistenza di bande giovanili, note comestilyagi, che terrorizzavano i cittadini sovietici con atti diviolenza gratuita. La similitudine tra la situazione russa equella inglese suggerì a Burgess sia di ambientare il ro-manzo nel futuro sia di creare un linguaggio artificiale cheriflettesse l’universalità del problema. Il “fantalinguaggio”di Burgess è noto come nadsat; si tratta di una strana com-mistione di inglese e russo – le parole di origine russa so-no adattate al sistema fono-morfologico dell’inglese, delresto anche il temine nadsat non è che la traslitterazionedella parola russa che indica il suffisso teen da cui deriva,tra le altre, la parola teenager – ma anche da parole com-pletamente inventate a partire da onomatopee o da giochidi parole. Inoltre, la sovrapposizione di inglese e russo ri-veste un aspetto ideologico. In un mondo post-bellicocontinuamente minacciato dall’idea di un’esplosione ato-mica, dominato da due superpotenze che contrappongo-no due visioni opposte di società, il linguaggio burgessia-no sembra suggerire una visione manicheistica del mon-do che si riflette nello scontro ideologico tra Est e Ovest.

La perizia di Burgess è indiscussa e va detto che l’autore, oltread essere romanziere, critico letterario e traduttore, era un grandeconoscitore e amante delle lingue e della linguistica. Oltre all’in-venzione del Nadsat, è ricordato anche per aver inventato unalingua preistorica (Ulam) per il film Quest for Fire (1981) nonché

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per aver tenuto corsi di fonetica presso l’università di Birmin-gham e aver prodotto nell’ambito della linguistica due monogra-fie, Language made plain (1964) e A mouthful of air: language and lan-guages,especially English (1993).

2. A clockwork orange: approccio lessicale e corpus-driven

2.1. Di seguito presenterò alcuni di termini appartenenti alNadsat e li utilizzerò per creare attività didattiche a partire daestratti dal testo e da schede di concordanze, ma è bene prima cheio precisi per quale motivo ritengo che lavorare su un lessico in-ventato, può rivelarsi un efficace tecnica di comprensione e ac-quisizione lessicale. Lo scopo principale delle attività è quello diimparare a dedurre il significato di parole ignote e la loro funzio-ne all’interno del testo, grazie al sostegno del co-testo. Lavorare suuna lingua infarcita di lessemi inventati rende gli studenti consa-pevoli della possibilità di inferire il significato di un elemento les-sicale sconosciuto a partire dalle co-occorrenze e dal co-testo, ilche riduce la loro insicurezza in presenza di un item sconosciutoin mancanza di un dizionario a portata di mano. Dimostrare loroche possono farcela da soli a comprendere per lo meno il sensoglobale di un testo anche in presenza di un certo numero di si-gnificanti a loro ignoti li rende meno insicuri e li allena ad unacostruzione del significato che lavora per induzione a partire dalnoto. Si tratta di una sorta di data-driven learning molto stimolanteper lo studente e senza dubbio molto efficace a costruire la lorocompetenza lessicale.

La lettura e l’apprendimento del lessico sono in stretta relazio-ne e questo vale sia per la lingua madre che per la lingua stranie-ra se si considera che la competenza lessicale si acquisisce per lopiù in modo incidentale. Nagy (1997: 71) afferma che first lan-guage learners must pick up most vocabulary from context, because rela-tively little of their vocabulary growth can be attributed to vocabulary in-struction. Considerazioni di questo tipo sono in linea con le ipo-tesi di Krashen (1989), tra gli altri: analogamente, nell’apprendi-mento della lingua straniera, grazie all’estensiva esposizione ai te-

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sti, si costruisce la competenza lessicale (anche se, come si vedrà,esistono difficoltà maggiori nell’acquisizione del lessico della lin-gua straniera per diversi motivi).

Riconoscere il significato di una parola, sia essa appartenentealla L1 o alla L2, è un processo legato alla frequenza con la qualela si incontra e ai contesti in cui compare. È interessante citare quialcuni esperimenti svolti in passato proprio sul romanzo ACOvolti a dimostrare che letture di tipo intensivo ed estensivo sonofondamentali nell’acquisizione del lessico. È proprio Krashen, nelsaggio We Acquire Vocabulary and Spelling by Reading: Additional Evi-dence for the Input Hypothesis (1989) a citare un esperimento di let-tura estensiva del romanzo di Burgess ad opera di Saragi, Natione Meister (1978). Alla base dell’esperimento le domande: come sipuò testare veramente il tasso di acquisizione lessicale in presenzadi parole standard? Come si fa a misurare l’efficacia della letturaestensiva e conseguente appropriazione lessicale se, per esempio,alcuni studenti di L2 conoscono già le parole inserite nel testo?Per aggirare questo punto, il romanzo di Burgess si è prestato per-fettamente allo scopo. Gli studiosi hanno usato ACO con sogget-ti che non conoscevano il testo, né il Nadsat e che, dopo la lettu-ra, sono stati sottoposti a un test di scelta multipla contenente 90parole di Nadsat. Il test era mirato all’individuazione dell’esatto si-gnificato tra quattro risposte possibili e i risultati sono stati moltosoddisfacenti come riferisce Krashen nello stesso saggio:

Results showed that considerable vocabulary acquisitionhad taken place. Scores ranged from fifty to ninety-sixpercent correct, with an average of seventy-six percent.Subjects had picked up at least forty-five words simply byreading a novel! Saragi also observed some relationshipbetween frequency of occurrence and acquisition, notingthat words that appeared less than ten times were typical-ly not consistently acquired (1989: 454).

Alcune delle attività di seguito proposte sono strutturate anchesul testo italiano allo scopo di dimostrare agli apprendenti che imeccanismi di inferenza del significato in lingua straniera proce-dono dal noto all’ignoto proprio come accade nella lingua madre.È questo tipo di consapevolezza che permette di costruire un’e-

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ducazione linguistica globale e di lavorare alla formazione di unapersonalità bilingue.

2.2.Tornando al Nadsat, ne approfondirò di seguito le caratte-ristiche lessicali più rilevanti. A questo scopo, mi sono avvalsa delsoftware di concordanze Concapp, che mi ha permesso di indivi-duare tutti gli elementi lessicali appartenenti a questo gergo, elen-carli per frequenza d’uso e contestualizzarli in liste di concordan-ze che permettono di visualizzare la KWIC (Key Word in Context)e il suo co-testo. Alcuni dei termini Nadsat più frequenti verran-no di seguito mostrati e commentati.

In alcuni casi mi servirò della traduzione italiana4, lasciando daparte qualsiasi analisi e commento della traduzione, al solo scopo didimostrare come una lingua inventata, ma saldamente ancorata alreale, si presti ad educare e ad allenare la comprensione del lessico.Al lettore non sfuggirà, tuttavia, la complicata operazione di resadel testo di partenza volta a conservare sia l’aspetto di creatività chequello relativo ad un’origine ben identificabile di ciascun lemma.

Infine, sulla base degli studi di Lewis (1993, 1997) e Porcelli(2004, 2006) sul lessico e sull’utilizzo dei corpora nell’apprendi-mento linguistico, e anche dei concetti fondamentali di meaning inuse e corpus semantics proposti da Stubbs (2002: 20), presenterò al-cune possibili attività didattiche data-driven finalizzate alla com-prensione e all’apprendimento del lessico.

Per introdurre il Nadsat, vorrei partire dall’inglese standardpresente in ACO: la cornice costituita da quest’ultimo permettedi individuare il significato dei termini inventati. Questi certo noncontribuiscono ad arricchire il bagaglio lessicale e grammaticaledegli apprendenti (anche se si vedrà che così non è), ma questacompresenza allena ad inferire il significato dell’elemento ignotoda quelli di contorno che sono invece noti. E poco importa sel’elemento lessicale sconosciuto sia esistente o inventato, l’impor-tante è acquisire la capacità di appropriarsi delle diverse funzioni

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4 La traduzione italiana, a cura di Floriana Bossi, è stata pubblicata dalla casa edi-trice Einaudi, prima nel 1969 con il titolo Un’arancia a orologeria e poi nel 1996con il titolo Arancia meccanica.

che un elemento lessicale può assumere in diversi contesti d’uso,in considerazione del fatto che da qualche tempo noi possiamo fareaffidamento su una linguistica della ‘parole’ e non più solo su una lin-guistica della ‘langue’. (Porcelli 2006: 108).

Nella schermata seguente si vedrà una lista di concordanze incui manca la KWIC, un item che nel romanzo compare ben 915volte. Per motivi di spazio si mostrano solo le prime 50 occor-renze.

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

1. y brothers, have forgotten what these mestos were ………, things changing so skorry these days

2. ere a kind of a mockery of having real shoulders ……… that. Then, my brothers, we had these

3. ers, we had these off-white cravats which looked ……… whipped-up kartoffel or spud with a

4. ere were four of us malchicks and it was usually ……… one for all and all for one. These sha

5. he groody part of them they had little badges of ……… silver with different malchicks' name

6. een. They kept looking our way and I nearly felt ……… saying the three of us (out of the co

7. n it, but that wouldn't really have been playing ……… the game. Dim was very very ugly and l

8. playing like the game. Dim was very very ugly and ……… his name, but he was a horrorshow fil

9. his glazzies glazed and sort of burbling slovos ……… "Aristotle wishy washy works outing c

10. ght, well away, in orbit, and I knew what it was ………, having tried it like everybody else h

11. it, and I knew what it was like, having tried it ……… everybody else had done, but at this

12. ghts, the sharps and the malchicks - but it was ……… some veshch that used to be there but

13. re sort of picked up by the old scruff and shook ……… you might be a cat. You got shook and

14. r all the time. Then the lights started cracking ……… atomics and the boot or finger-nail or

15. f twenty-to-one. So I yelped: "Out out out out!" ……… a doggie, and then I cracked this vec

16. alenky bit poogly when he viddied the four of us ……… that, coming up so quiet and polite an

17. one to the other of we four, finding himself now ……… in the middle of a very smiling and p

18. books those are that you have under your arm. I ……… nothing better in this world than a g

19. smotting over Pete's shoulder and going too far, ……… he always did, "it says here what he d

20. ort of wrest the books back off of us, which was ……… pathetic. "You deserve to be taught a

21. ry and made in days when things were made to last ………, but I managed to rip the pages up an

22. o rip the pages up and chuck them in handfuls of ……… snowflakes, though big, all over this

23. the same with theirs, old Dim just dancing about ……… the clown he was. "There you are," sai

24. e old boot-crush, though they were hard bastards ………, being made of some new horrorshow pl

25. ad to start reading one of the letters out loud, ……… to show the empty street he could re

26. . We hadn't done much, I know, but that was only ……… the start of the evening and I make no

27. of our cutter so we'd have more of an incentive ……… for some shop-crasting, as well as it

28. could see they thought there was something dirty ……… coming. Anyway, they were each given a

29. ll razdraz within, but I had to watch that, so I ……… smiled at the veck who had taken over

30. oet veck called Peebee Shelley; they were a real ……… disguise, hair and all, and they were

31. for opening cases, and that brought the red out ……… an old friend. So we had her down on

32. great bastard he was," Dim kept saying. I didn't ……… the look of Dim: he looked dirty and u

33. like the look of Dim: he looked dirty and untidy, ……… a veck who'd been in a fight, which h

34. ver look as though you have been. His cravat was ……… someone had trampled on it, his maskie

35. other young millicent. "We've got our job to do ……… anyone else." But they gave us the nas

36. be, but more especially when he was real starry ……… this one was. He was sort of flattene

37. n't want to live anyway, not in a stinking world ……… this one." I told Dim to lay off a bit

38. orld because it lets the young get on to the old ……… you done, and there's no law nor order

39. ly the odd blurp blurp coming from his keeshkas, ……… something was orbiting within, or lik

40. keeshkas, like something was orbiting within, or ……… some very rude interrupting sort of a

41. Men on the moon and men spinning round the earth ……… it might be midges round a lamp, and

42. en he gave us some lip-music - "Prrrrzzzzrrrr" - ……… we'd done to those young millicents, a

43. apable of moral choice." "These are subtleties," ……… smiled Dr. Brodsky. "We are not conce

44. ize. Sometimes gangs would gang up so as to make … big night-war, but

45. ight-war, but mostly it was best to roam in these … small numbers. Billyboy was something

46. , even when he was dressed in his best platties, … viddied us just as we viddi

47. little nasty game in there?" "Oh, I'm dying," I …

48. e started. There were four of us to six of them, … indicated, but poor ol

49. f Billyboy's suddenly found himself all opened up … a peapod, with his belly bare and his

50. tim, come in and let's have a look at you." So I … and it was no big act I

È la prevalenza dell’inglese standard (lo definiamo così per dif-ferenza con il Nadsat) che permette di risalire all’item mancante,anche se alcune stringhe possono lasciare perplessi. La parola chia-ve in questo caso è like, facilmente individuabile, ad esempio, neiprimi 4 righi e in molti altri che seguono. Esempi quali I nearlyfelt like saying…, I knew what it was like, finding himself now like inthe middle of…, I didn’t like the look of Dim ecc., rendono facile l’in-dividuazione di un elemento pur se esso assume varie funzionigrammaticali – preposizione, congiunzione, verbo, parte di locu-zioni idiomatiche o parte di verbi fraseologici. Tutti questi usi ri-sultano chiari dalla lettura delle concordanze. Interessante è l’oc-correnza di like ai righi 5, they had little badges of like silver, 20, whichwas like pathetic e 50 in cui si legge so I like staggered in. La frasefunziona anche senza l’item mancante e il lettore può così de-durre che si tratta di un rafforzativo o di un’interiezione, forse.

L’uso di like in questi ultimi casi appare con una funzione chemolti studenti potrebbero non conoscere, sebbene sia molto uti-lizzata nell’inglese parlato, non solo dell’epoca di Burgess, ma an-che della nostra. In tutti questi esempi, like, usato prima di sostan-tivi, aggettivi o verbi indica quello che nell’italiano colloquialecorrisponde a tipo, un riempitivo che non fornisce ulteriore si-gnificato alla frase, anche se molto diffuso. Infatti nella traduzionetroviamo frasi come ma questo martino nuovo aveva dei fari azzurricinebrivido e tipo sorridenti quando sprolava (testo originale but thisnew chelloveck had real horrorshow blue glazzies which like smiled whenhe govoreeted). Questa funzione di like è molto frequente nell’in-glese parlato ed è quindi positivo porla all’attenzione dello stu-dente che afferrerà al volo la funzione retorica dell’item se loparagoniamo all’uso di tipo nella sua L1, cosa che probabilmentelo aiuterà anche ad utilizzarlo con una frequenza significativa ri-spetto ad uno studente di inglese come lingua straniera adulto.

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1. y brothers, have forgotten what these mestos were … things changing so skorry these days

2. ere a kind of a mockery of having real shoulders …

3. ers, we had these off-white cravats which looked …

4. ere were four of us malchicks and it was usually …

5. he groody part of them they had little badges of … name

6. een. They kept looking our way and I nearly felt … co

7. n it, but that wouldn't really have been playing …

8. playing like the game. Dim was very very ugly and … name, but he was a horrorshow fil

9. his glazzies glazed and sort of burbling slovos … wishy washy works outing c

10. ght, well away, in orbit, and I knew what it was …

11. it, and I knew what it was like, having tried it … but at this

12. ghts, the sharps and the malchicks - but it was … be there but

13. re sort of picked up by the old scruff and shook …

14. r all the time. Then the lights started cracking …

15. f twenty-to-one. So I yelped: "Out out out out!" … this vec

16. alenky bit poogly when he viddied the four of us …

17. one to the other of we four, finding himself now … in the middle of a very smiling and p

18. books those are that you have under your arm. I … g

19. smotting over Pete's shoulder and going too far, …

20. ort of wrest the books back off of us, which was …

21. ry and made in days when things were made to last … but I managed to rip the pages up an

22. o rip the pages up and chuck them in handfuls of …

23. the same with theirs, old Dim just dancing about …

24. e old boot-crush, though they were hard bastards … horrorshow pl

25. ad to start reading one of the letters out loud, … re

26. . We hadn't done much, I know, but that was only …

27. of our cutter so we'd have more of an incentive …

28. could see they thought there was something dirty …

29. ll razdraz within, but I had to watch that, so I …

30. oet veck called Peebee Shelley; they were a real …

31. for opening cases, and that brought the red out … had her down on

32. great bastard he was," Dim kept saying. I didn't …

33. like the look of Dim: he looked dirty and untidy, … veck who'd been in a fight, which h

34. ver look as though you have been. His cravat was …

35. other young millicent. "We've got our job to do …

36. be, but more especially when he was real starry … He was sort of flattene

37. n't want to live anyway, not in a stinking world …

38. orld because it lets the young get on to the old …

39. ly the odd blurp blurp coming from his keeshkas, … orbiting within, or lik

40. keeshkas, like something was orbiting within, or …

41. Men on the moon and men spinning round the earth … lamp, and

42. en he gave us some lip-music - "Prrrrzzzzrrrr" - …

43. apable of moral choice." "These are subtleties," … conce

44. ize. Sometimes gangs would gang up so as to make ……… malenky armies for big night-war, but

45. ight-war, but mostly it was best to roam in these ……… small numbers. Billyboy was something

46. , even when he was dressed in his best platties, ……… now. They viddied us just as we viddi

47. little nasty game in there?" "Oh, I'm dying," I ……… moaned. "Oh, I have a ghastly pain in

48. e started. There were four of us to six of them, ……… I have already indicated, but poor ol

49. f Billyboy's suddenly found himself all opened up ……… a peapod, with his belly bare and his

50. tim, come in and let's have a look at you." So I ……… staggered in, and it was no big act I

Partire da un lavoro del genere costruito sull’inglese standardaiuta gli studenti a familiarizzare con l’attività di individuazionedella parola mancante a prescindere dall’item da indovinare. Alla fi-ne dell’attività scopriranno che la parola mancante è una tra le piùcomuni della lingua inglese e che pure in casi così poco originali,essi possono rendersi conto di quante funzioni grammaticali ven-gono coperte dall’item e anche imparare degli usi a loro ignoti.

Le 10 parole più frequentemente utilizzate del Nadsat sono:viddy (anche nella forma viddied e viddying), horrorshow, gulliver,slooshy, millicent, Bog, glazz, goloss, litso, tolchock e alcune di questeverranno di seguito presentate.

2.3. Abbiamo già osservato l’occorrenza del verbo viddy chericorre 229 volte, 132 nella forma base, 76 come viddied e 21 co-me viddying.

Ecco alcuni esempi dal Concapp:

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

otect and also a sort of a design you could viddy clear enough in a certain light, so that I h

round you was sort of in the past. You could viddy it all right, all of it, very clear - tables

e. "Oh, just to keep walking," I said, "and viddy what turns up, O my little brothers." So we

eal dobby, that does," said Pete. You could viddy that poor old Dim the dim didn't quite pony a

e some new brand of cancers. What you could viddy then was a sort of a big ball rolling into th

something that made me want to sick just to viddy his fat grinning litso, and he always had thi

poured in like red curtains, but you could viddy Billyboy felt not a thing, and he went lumbe

d in the windows of all the flats you could viddy like blue dancing light. This would be the te

bit of in-out-in-out in the dark. We could viddy from the poster on the Filmdrome's face, a c

den. The Luna was well up now, and we could viddy this cottage fine and clear as I eased up an

er." He looked a malenky bit poogly when he viddied the four of us like that, coming up so quiet

ran it, a big portwine jelly of a veck who viddied at once what was coming and made straight for

en we got outside of the Duke of New York we viddied by the main bar's long lighted window, a bur

ressed in his best platties, like now. They viddied us just as we viddied them, and there was lik

tties, like now. They viddied us just as we viddied them, and there was like a very quit kind of

o a malenky bit of ultra-violence. When they viddied us acoming they let go of this boo-hooing li

, meaning that the same programme was being viddied by everybody in the world that wanted to, th

ith his rot wide open like a kid who'd never viddied any such things before, and he said: "What'

away we were in Priestly Place as soon as we viddied the big bronze statue of some starry poet wi

noga, and we backed out lovely, and nobody viddied us take off. We fillied round what was calle

om what they called the Industrial Canal, we viddied the fuel needle had like collapsed, like our

le bit of the boot to stop her moaning. And, viddying her lying there with her groodies on show, I

l of like plum cake. They went haw haw haw, viddying old Dim dancing round and fisting the writer

ke drowning in redhot blood, slooshying and viddying Dim's vulgarity, and I said: "Bastard. Filthy

g as you could see when he let out a smeck, viddying me, and then my droog Georgie said, pointing

ou." I had a real horrorshow smeck at that, viddying that she had in her veiny rooker a crappy wo

stereo, v baaa

e if you're so keen on my v vecks said, sm

e of fire of this picture. So I had to go on v what was being done and hearing the most gha

n sick, v

v

E abbiamo già osservato che il verbo viddy è di facile com-prensione e probabilmente può essere considerato come la paro-la Nadsat più semplice. È interessante notare come Burgess pren-da il verbo russo vidyet e lo adatti alla coniugazione inglese ag-giungendo i tipici suffissi della forma passata regolare e della for-ma progressiva. Nella traduzione italiana troviamo un’operazionesimile. Il verbo viddy viene tradotto come locchiare e, analogamen-te al corrispondente nel testo in inglese, è coniugato come unnormale verbo italiano. Ecco alcuni esempi:

…this being to protect and also a sort of a design youcould viddy clear enough in a certain light. (p.6)…e questo serviva a proteggere e formava anche una spe-cie di disegno che sotto certe luci potevi locchiarlo abba-stanza chiaramente. (p.10)

He looked a malenky bit poogly when he viddied thefour of us like that, coming up so quiet and polite andsmiling. (p. 8)Gli venne una gran grippa quando locchiò noi quattroche ci si avvicinava così tranquilli, cortesi e sorridenti.(p.13)

And, viddying her lying there with her groodies on show,I wondered should I or not, but that was for later on inthe evening. (p. 12-13)E, locchiandola là distesa, con i tuberi all’aria, mi chiesi lofaccio o non lo faccio, ma quello era per più tardi nella se-rata. (p. 19).

Il verbo scelto nella traduzione, locchiare, risulta essere abba-stanza efficace perché facilmente identificabile con il verbo vederegrazie alla presenza della base occhio. Va detto, però, che la base oc-chio non è immediatamente percepibile data la presenza della con-

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Linda Barone

a design you could v that I h

r all of it, very clear - tables

e "Oh, just to keep walking," I said, "and v O my little brothers." So we

e v

you could v

sick just to v

but you could v lumbe

d in the windows of all the flats you could v

in-out-in-out in the dark. We could v the Filmdrome's face, a c

d was well up now, and we could v as I eased up an

e He looked a malenky bit poogly when he v of us like that, coming up so quiet

who v

the main bar's long lighted window, a bur

r v

viddied us just as we v quit kind of

o a malenky bit of ultra-violence. When they v they let go of this boo-hooing li

, meaning that the same programme was being v wanted to, th

i things before, and he said: "What'

a big bronze statue of some starry poet wi

and we backed out lovely, and nobody v We fillied round what was calle

o the fuel needle had like collapsed, like our

her lying there with her groodies on show, I

l of like plum cake. They went haw haw haw, v fisting the writer

k v

could see when he let out a smeck, v droog Georgie said, pointing

o I had a real horrorshow smeck at that, v y g had in her veiny rooker a crappy wo

I stood there by the starry chapel stereo, viddying them all shuffle out going marrrrre and baaa

eal horrorshow film if you're so keen on my viddying it." And one of the whitecoat vecks said, sm

e of fire of this picture. So I had to go on viddying what was being done and hearing the most gha

nce. I was heaving away but could not sick, viddying first a britva cut out an eye, then slice dow

but all that happened was I felt sick with viddying that this kind of violence was like the viole

sonante ‘l’ che ne determina la risillabificazione e va a creare untermine, attraverso un meccanismo inusuale di derivazione deno-minale, la cui segmentazione è resa oscura dalla presenza di ‘l’ cheprobabilmente viene qui usata come un articolo (l’occhio).

Le scelte traduttive qui operate derivano spesso da radici ita-liane esistenti modificate appositamente, e solo in casi poco fre-quenti sono riconducibili ad un’altra lingua o varietà linguistica(come avviene con il russo e il Cockney in ACO).

Un’altra parola, di origine russa, molto utilizzata nel romanzoè Bog.

Negli esempi che seguono vediamo la parola utilizzata in al-cune collocazioni tipiche e in espressioni semi-istituzionalizzatein cui ho eliminato alcune co-occorrenze per osservare quantofossero determinanti per comprendere il significato della parolaNadsat.

Bog _______ us all!A _____ of Bog.______ Bog blast you to hell!Like Bog in his _______.For Bog’s _____ !Bog and all his holy ______ and saints.

Il termine, derivante dal russo Bog, significa Dio e gli estrattiche precedono confermano che la comprensione sia del termineNadsat che dell’intero esempio risulta semplice anche quando ilcontorno è incompleto, grazie alla presenza di collocazioni forti edespressioni idiomatiche molto note. Negli esempi forniti, gli itemmancanti sono help, man, May, heaven, sake e angels.Bog in italiano diventa Zio (Zio e tutti gli angeli e i santi), paro-

la standard italiana che è stata scelta probabilmente soltanto per-ché è di tre lettere e finisce con –io, quindi facilmente assimilabi-le alla parola Dio.

Uno degli esempi più interessanti di Nadsat è la parola horrors-how che ricorre nel testo ben 108 volte. Il termine, a prima vista,sembrerebbe un sostantivo composto. In realtà deriva dal russokhorosho (bello, buono) e nel testo lo troviamo usato sempre comeaggettivo. In questo caso l’autore utilizza un chiaro e riconoscibi-

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

le spelling inglese che a prima vista può trarre in inganno il let-tore per un duplice motivo: innanzitutto si può facilmente con-fonderlo con un sostantivo, e inoltre lo si colloca naturalmente inun ambito semantico negativo quando invece il significato che as-sume nel testo è esattamente l’opposto. È anche interessante no-tare come l’aggettivo horrorshow sia stato tradotto in italiano concinebrivido: la scelta traduttiva evidentemente non tiene conto del-la derivazione dall’item russo e sceglie di rendere il significatodell’elemento composto horrow show presente nella lingua inglesecome dimostra l’equivalente scelto cinebrivido. Inoltre, l’elementolessicale italiano, diversamente dall’equivalente del testo di par-tenza, è usato spesso come sostantivo, come nell’esempio …unpaio d’altre robette che ti davano un quindici minuti tranquilli di cinebri-vido. (p.1).

Di seguito riporto alcuni estratti dal testo che contengono iltermine horrorshow per mostrare innanzitutto come esso sia sem-pre usato come aggettivo e per provare, come già detto, che ilcontesto linguistico aiuta a capire il significato di una parola inso-lita e apparentemente senza senso.

…which could give you a nice, quiet, horrorshow fifteenminutes admiring Bog and all His Holy Angels and Saintsin your left shoe with lights bursting all over your mozg.

The knives in the milkplus were stabbing away nice andhorrorshow now.

We put our maskies on - new jobs these were, real hor-rorshow, wonderfully done really.

In questi primi tre esempi, pur ignorando il significato del ter-mine in questione, la sua collocazione vicino ad altri termini dichiara connotazione positiva (nice, quiet, wonderfully) porta imme-diatamente e naturalmente a sistemarlo in un campo semanticopositivo.

“This must be a real horrorshow film if you’re so keen onmy viddying it.” And one of the whitecoat vecks said,smecking: “Horrorshow is right, friend. A real show ofhorrors”.

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Quest’ultimo esempio risulta particolarmente interessante perl’uso che si fa del termine in questione attraverso un gioco di pa-role. Come già detto, soltanto Alex e i suoi giovani amici parlanoil Nadsat; il resto del mondo, gli adulti, non lo parlano e in que-sto caso (uno scambio tra Alex e il medico che lo sottoporrà allatecnica di riabilitazione morale) la parola horrorshow ritorna al suo si-gnificato reale ossia show of horrors. È interessante vedere come ilgioco di parole tra il Nadsat horrorshow e l’inglese horrorshow siastato reso in italiano.

“Dev’essere un film cinebrivido davvero, se ci tenete tan-to che lo guardi.” E uno dei poldi in bianco disse: “Cine-brivido è la parola amico. Sono dei veri film dell’orrore”.

Il termine cinebrivido può essere scomposto in cinema da brividie quindi la traduzione è semanticamente appropriata, ma il giocodi parole si perde perché non c’è più la ripetizione delle stesse pa-role, seppure sintatticamente modificate: horrorshow diventa show ofhorrors in inglese, mentre in italiano l’espressione viene cambiatadel tutto.

È anche interessante notare che la traduzione italiana nonsempre rispetta il Nadsat, poiché la frase if you’re so keen on my vidd-ying it in italiano diventa se ci tenete tanto che lo guardi; in italiano,in questo caso si sceglie il verbo standard guardare e non più quel-lo di solito utilizzato locchiare che sarebbe stato più coerente e ap-propriato.

Andando avanti nell’analisi degli elementi lessicali del Nadsat,ho scelto il successivo per dimostrare, ancora una volta, come siafacile inferirne il significato grazie al contesto linguistico anche inassenza della parola stessa. Gli esempi che seguono appartengonoalla traduzione italiana e al testo inglese. Inserire esempi in italia-no è un modo per provare che il processo di comprensione del si-gnificato avviene naturalmente sia nella lingua madre che nellalingua straniera. Va, comunque sottolineato, come più su accenna-to, che la lettura in lingua straniera e quindi i processi di inferen-za presentano:

delle variabili specifiche di cui è opportuno tener conto.Ad esempio alcune ricerche hanno evidenziato che in L2

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

i significati di parole sconosciute vengono inferiti più dalcontesto immediato (il cotesto, la frase) che dal significatoglobale del testo. Osserva infatti Haynes (1993: 54): Guess-ing is apparently more difficult when comprehension oflonger text is required. Tuttavia, possono insorgere proble-mi anche nel contesto immediato se le informazioni nonsono facilmente riconoscibili. Vi possono essere, infatti,elementi morfologici di apparente somiglianza tra la L1 ela L2 che possono indurre in interpretazioni errate o pos-sono essere presenti false friends, ecc. (Cardona 2008).

Esistono, però, delle condizioni ben precise, secondo Sternberg(1987:92-94) che favoriscono lettura, comprensione e acquisizio-ne del lessico nella lingua straniera e che si è tentato, in questocontributo, di porre come basi grazie all’aiuto prezioso della cor-pus linguistics e dell’uso del software Concapp. In particolare, lo stu-dioso afferma che l’input lessicale risulta adeguato ed efficace sepresentato con un numero di occorrenze appropriato in diversicontesti e co-testi e mai in modo isolato per permettere all’ap-prendente di inferire anche per contrasto.

Anche queste quaglie erano vestite all’estremo grido, conparrucche viola, verdi e arancione sul ___________. These sharps were dressed in the heighth of fashion too,with purple and green and orange wigs on their__________.

Aprii e lui si trascinò dentro, con un’aria tutta scombina-ta, un vecchio scuffio sbrindellato sul ___________ e unimpermeabile sudicio. When I opened up he came shambling in lookingshagged, a battered old shlapa on his ________, his rain-coat filthy.

Mi dispiace che non stavi bene, - disse Georgie con un’a-ria tipo preoccupata. – forse adopri troppo il____________ . A forza di pensare agli ordini e alla disci-plina e via dicendo. “Sorry about the pain,” said Georgie, like very concerned.“Using the _______ too much like, maybe. Giving ordersand discipline and such, perhaps.

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Poi successe che uno dei poldi in bianco mi assicurò il___________ a una specie di poggiatesta con una cinghia. What happened now was that one white-coated veckstrapped my ________ to a like head-rest.

E poi mi piazzarono un casco pieno di fili sul_____________ .And then I had like a cap stuck on my __________ and Icould viddy all wires running away from it.

Aveva una biffa tipo un pezzo di lardo con i baffi e dei ca-pelli tipo strisce incollate sul __________ calvo. He had a lardy like litso and a moustache and like strips ofhair pasted over his near-bald __________.

Gli elementi lessicali vicini allo spazio vuoto ne rendono im-mediatamente chiaro il significato; parrucche viola verdi e arancionesul…, un vecchio scuffio sbrindellato sul…, pensare, poggiatesta, casco, ca-pelli, calvo ci aiutano in modo semplice a capire che il terminemancante è testa. Lo stesso avviene per gli esempi in inglese, an-che se, ovviamente, si possono incontrare più difficoltà quando iltesto in lingua straniera contiene lessico (standard) sconosciutoagli apprendenti. Ma, in entrambe le lingue il processo, o strategiadi inferenza, ha luogo e gli apprendenti, partendo dal già noto ar-rivano a formulare ipotesi, idee e giudizi sull’ignoto. In questo ca-so l’ignoto è il termine gulliver (dal russo golova, testa), in italianotradotto con planetario.

Proseguendo e concludendo con il Nadsat, vorrei segnalaredue termini non derivanti dal russo, ma dall’inglese stesso, nati at-traverso interessanti meccanismi di formazione/invenzione lin-guistica. Il primo è un termine realmente usato nello slang, il se-condo è formato attraverso un meccanismo di clipping, modifica-to anche a livello fonetico.

La prima parola Nadsat è cancer (o cancers) ed è presente negliesempi che seguono:

1. There was a like young couple at this table, peeting and__________ filter-tip cancers.

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

2. Then we cleaned the till, and there was flip horrorshowtakings that nochy, and we had a few _______ of the verybest top cancers, then off we went, my brothers.

3. Yes, we had had our horrible pishcha of dumplings andvonny stew and were _______ a quiet cancer each on ourbunks when this veck was thrown into our midst.

4. And there was even a cancer to _______ and a match-box with one match in.

5. This driver veck just sat at the wheel of the auto,_______ a cancer, reading a malenky bit of a book.

Quello che manca, in ogni frase, è un elemento fondamentaledel cotesto molto legato (per collocazione) al termine Nadsat eche lo renderebbe subito comprensibile. Ma, anche eliminandoquelle parole chiave che farebbero comprendere il significato im-mediatamente, si può affermare che, attraverso altri elementi del-la frase, ma soprattutto grazie alla parola cancer stessa, l’apprenden-te è in grado di identificarla come sigaretta, che è appunto il si-gnificato della parola Nadsat (in italiano cancerosa). Elementi qualifilter-tip, matchbox, match, e la parola cancer, strettamente legata aglieffetti del fumo, ci danno la soluzione e ci permettono anche dicapire quali siano le parole mancanti:

Esempio 1 = smoking (la forma –ing è chiara per via delverbo precedente peeting);Esempio 2 = packs (si può dedurre dall’atto di rubarequalcosa e anche dalle parole che seguono, of the very bestcancers e la forma plurale è evidente per l’uso di a few); Esempio 3 = smoking (collocazione smoke a cancer, la for-ma -ing è chiara grazie alla costruzione frastica (we) weresmoking …when this veck was thrown…); Esempio 4 = smoke, il to ci fa capire che l’uso richiesto èquello dell’infinito; Esempio 5 = ancora smoking, chiaramente deducibile dal-la struttura della frase e dal verbo reading.

L’ultimo esempio di Nadsat è la parola sinny interessante per

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diversi motivi. Anche in questo caso, leggendo i due estratti cheseguono, la parola si spiega grazie al contesto.

Where I was wheeled to, brothers, was like no sinny I hadever viddied before. True enough, one wall was all coveredwith silver screen… But against the right-hand one of theother walls was a bank of all like little meters, and in themiddle of the floor facing the screen was like a dentist’schair with all lengths of wire running from it, and I hadto like crawl from the wheelchair to this, being givensome help by another like male nurse veck in a whitecoat. Then I noticed that underneath the projection holeswas like all frosted glass and I thought I viddied shadowsof like people moving behind it.

I was led quite kindly to the same old mesto, but therewere changes there. Curtains had been drawn in front ofthe sinny screen and the frosted glass under the projectionholes was no longer there, it having perhaps been pushedup or folded to the sides like blinds or shutters… Dr.Brodsky and Dr. Branom were there, though not nowwhite-coated, instead they were dressed as doctors woulddress who were big enough to want to dress in theheighth of fashion. Dr. Branom just stood, but Dr. Brod-sky stood and govoreeted in a like learned manner to allthe lewdies assembled. When he viddied me coming in hesaid: “Aha. At this stage, gentlemen, we introduce the sub-ject himself. He is, as you will perceive, fit and well nour-ished. He comes straight from a night’s sleep and a goodbreakfast, undrugged, unhypnotized. Tomorrow we sendhim with confidence out into the world again, as decenta lad as you would meet on a May morning, inclined tothe kindly word and the helpful act.

I due estratti, volutamente più lunghi rispetto agli altri, sonosignificativi per la loro collocazione cronologica nel romanzo; en-trambi descrivono lo stesso luogo, ossia la sala di proiezione, il ci-nema, il sinny in cui Alex viene curato grazie alla tecnica Ludovi-co e si riferiscono rispettivamente ai momenti precedenti e suc-cessivi alla cura. La particolarità del termine è che a prima vista lo

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Approccio lessicale e apprendimento data-driven

si potrebbe scambiare per una parola derivante da sin, peccato; l’ag-giunta del suffisso (-y) lo potrebbe collocare nella categoria degliaggettivi e verrebbe da pensare a qualcosa di simile a sinful, pecca-minoso. In realtà la parola, come già anticipato, indica il cinema edè creata a partire dall’abbreviazione del termine, cinny (che po-tremmo definire anche un vezzeggiativo) con la sostituzione del-la ‘c’ con la ‘s’, quindi lo si scrive come viene pronunciato. Ma,l’accostamento con la parola sin non è, a mio giudizio, casualeperché in tutto il romanzo moltissimi sono gli elementi lessicaliche legano l’atto del vedere alla violenza e quindi al peccato (apartire dall’uso ossessivo del verbo viddy, che, oltre ad essere la pa-rola Nadsat più frequente, è anche la parola lessicale più ricorren-te in tutto il romanzo, passando per il termine glazz, occhio, e peril termine horrorshow e diversi altri che sono lì probabilmente adindicare la consapevolezza degli atti peccaminosi e violenti chevengono descritti così vividamente da essere visti. E la tecnica Lu-dovico, ossia il mostrare ossessivamente video contenenti violen-ze ripetute e selvagge, non è altro che un cinema, uno schermoche fa vedere ad Alex, in un film, quello che lui ha sempre fattonella vita e gli fa esclamare alla fine It’s funny how the colours of thereal world only seem really real when you viddy them on the screen.

Il lavoro che porta alla comprensione del significato delle pa-role attraverso il contesto e co-testo conduce senza dubbio all’ap-prendimento del lessico. Ma affinché questa ‘educazione’ sia effi-cace lo studente va allenato certamente a lavorare sul cotesto, madeve essere consapevole che l’attenzione a piccole porzioni di te-sto deve sempre tenere d’occhio la comprensione anche a livelloglobale perché queste operazioni di costruzione del significatodevono essere tese a cercare di capire il macro-significato di untesto e l’individuazione dei suoi temi portanti a partire dal lessico(campi semantici) è un altro efficace modo di leggere, capire, svi-luppare coscienza critica e quindi apprendere.

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