Mindfulness, impulsività, attenzione in soggetti con BPD

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MINDFULNESS, IMPULSIVITÀ, ATTENZIONE IN SOGGETTI CON BPD Gaj, N., Cavarra, M., Roder, E., Visintini, R. - Ospedale San Raffaele (Mi) Congresso Nazionale SITCC 2014 - 25-28 settembre, Genova

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MINDFULNESS, IMPULSIVITÀ, ATTENZIONE IN SOGGETTI CON BPDGaj, N., Cavarra, M., Roder, E., Visintini, R. - Ospedale San Raffaele (Mi)Congresso Nazionale SITCC 2014 - 25-28 settembre, Genova

Esiste una certa interdipendenza tra i concetti di memoria, attenzione e mindfulness.

Definizione di mindfulness*: “non-dimenticanza della mente, che ha la funzione di non distrarsi”

Mindfulness: in sanscrito: smriti, ricordo in pali: sati, memoria

*Maestro buddhista Asanga, circa 1500 anni fa

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WMC (Working Memory Capacity): è la facoltà di conservare selettivamente ed elaborare informazioni pertinenti ad un dato obiettivo, per brevi periodi di tempo, senza essere distratti da informazioni marginali.

La WMC è correlata con la capacità di guidare il comportamento volontario, senza distrarsi e senza essere coinvolti in risposte condizionate.

Brewin & Smart, 2005; Scmeichel, Volokhov & Demaree, 2008

Capacità memoria lavoro

Capacità attentive

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I processi attentivi e memoria di lavoro sembrano essere strettamente interdipendenti, se valutati con item a contenuto neutro (Jha, 2002).

Ma quale il rapporto tra attenzione, memoria e mindfulness?

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Breve sguardo alla letteratura

Chiesa, Calati, & Serretti (2011): review su 23 studi riguardo MT (mindfulness training), attenzione, memoria e funzioni esecutive: “early phases of mindfulness training, which are more concerned with the development of focused attention, could be associated with significant improvements in selective and executive attention whereas the following phases, which are characterized by an open monitoring of internal and external stimuli, could be mainly associated with improved unfocused sustained attention abilities” (p. 449)

Anche MT breve (4 sedute) ha effetti simili, secondo Zeidan et al. (2010):“brief mindfulness training significantly improved visuo-spatial processing, working memory, and executive functioning” (p. 597)

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Gard, Hölzel & Lazar (2014): review su 12 studi relativi agli effetti della meditazione sul declino cognitivo età-correlato:“The clearest significant finding in a more specific cognitive domain was improved attention related to mindfulness meditation” (p. 99)

Newberg et al. (2014) riportano effetti positivi della meditazione Kirtan Kriya sulla fluenza verbale e sulla memoria di pazienti anziani con problemi di memoria (età-correlati, lievi deficit cognitivi, Alzheimer):

“studies generally indicate that even short-term meditation training can improve various attentional networks and working memory capacity […] Meditation appears to prevent age-related cognitive decline as well as reductions in cortical thickness” (p. 121)

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Simkin & Black (2014) riportano dati a supporto di un’incremento correlato alle abilità attentive, anche a livello neurofisiologico: “Meditators showed stronger activations in the rostral anterior cingulate cortex and the dorsal medial prefrontal cortex bilaterally in comparison with controls. The involvement of the rostral anterior cingulate suggests greater attention control during meditation, and the involvement of the dorsal medial prefrontal cortex suggests detecting interference between competing responses” (p. 493)

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Mrazek et al. (2013) riportano un incremento della WMC e delle capacità di comprensione su soggetti dai 18 ai 22 anni, dopo un MT di 2 settimane:“Counter to the long-standing assumption that mental aptitude is largely fixed across the life span, recent work has indicated that extensive practice on tests of WMC can generalize to improvements in IQ (Jaeggi et al., 2008) and that IQ can either improve or deteriorate throughout adolescence (Ramsden et al., 2011). Although it is likely that a variety of mechanisms contribute to these changes, the present demonstration that mindfulness training improves cognitive function and minimizes mind wandering suggests that enhanced attentional focus may be key to unlocking skills that were, until recently, viewed as immutable” (p. 780)

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Questi risultati aprono a interessanti considerazioni:

1.Riguardo alla possibilità di incrementare le capacità attentive e mnestiche su soggetti portatori di psicopatologie

2.Sul rapporto tra gli effetti benefici della mindfulness e l’incremento di tali abilità

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Soggetti con BPD In una review del 2005 sulla neuropsicologia del BPD, Anthony C. Ruocco osserva:

“The results of this meta-analysis revealed a significant difference between BPD and healthy comparison groups across multiple neuropsychological domains. BPD patients generally performed more poorly than healthy comparison groups on global dimensions of attention, cognitive flexibility, learning and memory, planning, speeded processing, and visuo spatial abilities. The effect sizes were primarily in the medium-to-large range […]”

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Quali rapporti?

Attenzione Memoria

Mindfulness Impulsività

?

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Mindfulness, attenzione e BPD

Hp: L’impulsività attentiva correla con le capacità di mindfulness?

Le capacità di mindfulness sono correlate con la gravità del disturbo (in termini di numero di tratti presenti)?

Soggetti con BPD che presentano aspetti (tratti) specifici hanno minori capacità di mindfulness e sono più impulsivi a livello attentivo?

Le rilevazioni sono state condotte a t0 (inizio trattamento) e a t1 (6 mesi)

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Strumenti BIS-11 (Barratt Impulsiveness Scale-11 -

Impulsività attentiva) FFMQ (Five Factors Mindfulness Questionnaire -

Act with awareness) (Baer et al., 2006) MAAS (Mindfulness Attention Awareness Scale) (Brown & Ryan, 2003)

SCID II (Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis II Personality Disorders, Version 2.0) (First et al., 1994)

Analisi:Correlazioni parziali di Pearson

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Campione 40 soggetti (M=7, F=33) con BPD in trattamento DBT

Numero tratti M=5.8, DS=2 Età media= 30,5 anni (DS=10,1)

Scolarità

Licenza elementare 2Licenza media inferiore

7

Diploma professionale

1

Licenza media superiore

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Laurea 13Missing 5

Professione attualeDisoccupato 15Studente 2Operaio 1Impiegato 12Dirigente 1Libero professionista

2

Casalinga 1Missing 6

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Risultati A t0, controllando per età e sesso, la capacità di rimanere focalizzato su un compito senza distrarsi (FFMQ Act Awa) correla negativamente con l’impulsività attentiva (rp = -.713, p < .03) e con il punteggio generale dell’impulsività (rp = -.603, p < .03)

FFMQ Act awareness

BIS-11 Impulsività attentiva

BIS-11 Totale

- -

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Vi è una correlazione negativa tra il numero dei criteri presenti (gravità del disturbo) nella valutazione a t0 e le capacità di mindfulness a 6 mesi (t1) dall’inizio del trattamento (MAAS, rp = -.881, p < .02) (FFMQ Act awa, rp = -.855, p < .03)Criteri BPD

T0 T1

MAAS

FFMQ Act awa

--

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Criteri 3,4,6, mindfulness e impulsività Hp:Soggetti con alterazione dell’identità (3), impulsività (4) e instabilità del tono dell’umore (6) presentano specifiche difficoltà nella capacità di mantenersi focalizzati su un compito senza farsi distrarre da stimoli interni o esterni (BIS-11 imp. Attentiva, FFMQ Act awa)?

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A t0, i soggetti che presentano instabilità nel tono dell’umore (criterio 6) hanno punteggi più elevati in impulsività attentiva, misurata con BIS-11 (M= 20.82, DS= 4.3) rispetto ai soggetti che non soddisfano il criterio (M= 16, DS= 5,3)

Questa differenza è risultata significativa valutata sia con un test non parametrico (Mann-Whitney U = 53,5, Monte Carlo p < .03) sia con un test parametrico, F(1,34) = 7.065, p < .03.

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Contrariamente a quanto atteso, non abbiamo riscontrato che la presenza di determinati tratti (3. Alterazione dell’identità; 4. Impulsività; 6. Instabilità tono dell’umore) fosse legata a minori capacità di mindfulness.

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Dopo sei mesi di trattamento Riduzioni significative:

BIS-11 Impulsività attentiva (Wilcoxon Z = -1.983, p < .05)

BIS-11 Totale (Wilcoxon Z = -1.985, p < .05)

Aumento significativo: FFMQ Acting with awareness (Wilcoxon Z = -2.316, p < .03)

I valori di significatività sono stati calcolati con il metodo Monte Carlo

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Conclusione Vi sono alcuni riscontri in letteratura che sostengono l’interesse riguardo il tema mindfulness/attenzione

Necessità di approfondire il legame tra mindfulness, attenzione e impulsività in soggetti con BPD Definizione e sovrapponibilità dei costrutti Valutazione delle dimensioni da una prospettiva psicofiosiologica e non solo come descrittori di tratti di personalità

Effetti del training di mindfulness (potenziale mediatore?)

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A complicare le cose… Il ruolo della motivazione “Intervention participants may experience performance pressure during posttesting due to demand characteristics (the perceived expectations of the experimenter) or be more motivated because of culturally endorsed expectations of meditation effects. The potential impact of such expectations is firmly supported in mainstream cognitive neuroscience. Closely related to motivation stands the concept of “attentional effort,” which can be defined as “a function of the task’s cognitive incentive [which] primarily [represents] the subjects’ motivation to perform” (Sarter, Gehring, & Kozak, 2006, p. 147)”

Da Gaden Jensen, Vangkilde, Frokjaer, & Hasselbalch (2012)

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48 soggetti

MBSR NMBSR Inactive control

Incentive

Nonincentive

Post test

Valutazione attenzione

Valutazione attenzione

Valutazione attentiva operata con 5 paradigmi attentivi validati

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Post testAttenzione(tempi di reazione)

Attenzione selettiva

Miglioramento soglia percezione conscia

Capacità memoria di lavoro visiva

Stress-reducing effects (mindfulness, physiological stress)

MBSR

NMSR

Incentive

Nonincentive

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Attentional Effort La presenza dell’incentivo economico (condizione incentive) e la partecipazione a un programma da cui ci si aspettano risultati (condizione NMSR) aumenterebbe lo “sforzo attentivo”, che migliora le prestazioni in test in condizioni di vigilanza (per esempio, orientamento temporale, prontezza di reazione).

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“Thus, taken together we feel that the most important demonstration here was that simply increasing test effort during the second test session, as well as NMSR, can have even larger effects than does MBSR on several attentional skills considered central to MBSR, such as temporal orienting, a sustained readiness to react (STAN test), and attentional set shifting (DART test). Thus, the main, and critical, conclusion that can be drawn from this study is that many previous investigations of MBSR or short-term meditation-specific attentional improvements should be regarded with caution because they do not control for attentional effort or nonspecific stress reduction”

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Grazie per l’attenzione27